
4 minute read
DIARIO
di Francesco Ognibene
15
Advertisement
Marzo 2023
Accogliendo i rilievi del Ministero degli Interni, il prefetto di Milano sospende la registrazione dei bambini nati da maternità surrogata con un padre biologico come figli suoi e del suo partner (i cosiddetti “due papà”), anche se uniti civilmente, e per i bambini nati da fecondazione eterologa all’estero da madri biologiche con una compagna di vita (le “due mamme”) chiede chiarimenti legali. L’intervento non priva i bambini di alcun diritto, né modifica la loro situazione: il solo effetto è l’obbligo per il partner della coppia gay di seguire la pratica dell’adozione in casi speciali, prevista dalla legge.
27 Marzo 2023
In Olanda emerge il clamoroso caso di Jonathan Jacob Meier, 41 anni, che da “donatore” di seme per il mercato della fecondazione eterologa è diventato venditore seriale di sperma. Dopo aver raggiunto il tetto fissato dalla legge olandese (25 figli concepiti con i propri gameti), l’uomo ha iniziato a piazzare il suo “prodotto” tramite web, un filone lucroso. A fermarlo è stata solo la denuncia di una donna che ha scoperto gli eccessi del “donatore” al quale si era rivolta, come decine di altre donne, all’insaputa le une delle altre. Le indagini sull’uomo hanno permesso di ricostruire la sua paternità genetica di 550 figli.
28 marzo 2023
La Commissione britannica incaricata di monitorare l’applicazione della legge che dal 1985 rende leciti in Inghilterra i contratti di surrogazione di maternità (senza retribuzione ma con “rimborsi spese”) avanza una proposta di riforma per frenare il dilagante fenomeno delle coppie inglesi che espatriano per ottenere un bambino tramite utero in affitto in uno dei molti Paesi in cui la compravendita è legale, ritenendo troppo tutelate le madri inglesi in affitto. Per ottenere questo obiettivo la proposta prevede che venga cancellato il margine di 6 settimane oggi assicurato alla madre gestante dopo il parto per un eventuale ripensamento sulla cessione del figlio alla coppia committente. Secondo la bozza di riforma, il neonato verrebbe subito registrato come figlio di chi l’ha ordinato, con la sola “contropartita” di rendergli possibile, una volta maggiorenne, di risalire alla madre che l’ha partorito.
29 marzo 2023
L’attrice e soubrette spagnola Ana Obregon, 68 anni, assai popolare nel suo Paese, annuncia attraverso un rotocalco di aver ottenuto un bambino attraverso una madre surrogata negli Stati Uniti concepito con il seme del figlio Aless, morto di cancro a 27 anni, e un ovocita acquistato nell’ambito del contratto di surrogazione a pagamento. Il governo spagnolo, a guida socialista con l’appoggio del partito di sinistra Podemos, condanna la pratica e annuncia un giro di vite.
3 aprile 2023
Il presidente francese Emmanuel Macron riceve all’Eliseo 184 cittadini che, estratti a sorte, hanno dato vita per alcuni mesi alla Convenzione civica chiamata a offrire il parere “del popolo” sulla revisione periodica delle norme francesi sul fine vita. La maggioranza del “parlamentino” si è pronunciata a favore dell’apertura a suicidio assistito ed eutanasia. Negli stessi giorni 13 organizzazioni di professionisti della sanità in rappresentanza di 800mila iscritti pubblica un “parere etico comune” nel quale afferma che dare la morte a un paziente non potrà mai essere una forma di cura. Se il Parlamento dovesse legalizzare l’eutanasia finirebbe col «sovvertire la nozione stessa di cura così come è comunemente accettata oggi».
7 Aprile 2023
Un giudice federale del Texas, di nomina repubblicana, annulla l’autorizzazione rilasciata dalla Food and drug administration – organismo di controllo Usa sui farmaci – al commercio e all’uso del mifepristone, principio attivo delle pillole abortive (conosciute come Ru486). Secondo il giudice, la Fda avrebbe sottostimato gli effetti del farmaco inducendone un uso non sufficientemente informato. Nel giro di poche ore interviene un altro giudice federale, a Washington, decretando che il farmaco abortivo possa restare accessibile negli Stati Usa nei quali non vigono restrizioni all’aborto, ovvero quelli a guida democratica. Il 13 aprile un tribunale federale di appello della Louisiana ripristina l’autorizzazione della Fda ma con l’obbligo di una prescrizione ricevuta di persona al termine di un colloquio con un medico, escludendo così sia l’acquisto online sia i consulti a distanza, divenuti prassi durante la pandemia. I dati americani riferiscono che gli aborti farmacologici hanno ormai superato quelli chirurgici.
9 aprile 2023
Nel giorno di Pasqua, viene lasciato nella Culla per la vita della Clinica Mangiagalli di Milano dalla mamma, che resta anonima, un neonato di pochi giorni, in perfetta salute. Con lui solo un affettuoso biglietto nel quale, oltre al suo nome (Enea), la madre spiega di non potersi prendere cura di lui affidandolo a chi potrà farlo. Attorno al caso del piccolo, che in attesa di una vera adozione (o di un ripensamento della madre nei termini consentiti dalla legge sul parto in anonimato) è collocato in una famiglia che lo accudisce, si accende un dibattito: c’è chi vorrebbe calasse il silenzio, forse inconsciamente temendo che il coraggio di una mamma che ha portato alla nascita un bambino che non può tenere anziché sopprimerlo vanifichi la campagna sul diritto di abortire; e chi invece richiama l’attenzione sui motivi che possono spingere oggi una madre al gesto più sofferto di tutti, rinunciare al proprio figlio, una scelta per la vita – in questo caso – che obbliga a confrontarsi con la necessità di eliminare tutte le cause che possono condurre al dramma dell’abbandono di un figlio.
12
Aprile 2023
Inizia in Commissione Giustizia alla Camera l’iter del disegno di legge (prima firma Carolina Varchi, deputata di Fratelli d’Italia) per estendere dall’Italia a tutto il mondo il divieto per i cittadini italiani di ricorrere alla surrogazione di maternità per avere un figlio. Si tratta della creazione del “reato universale”, con l’applicazione delle stesse sanzioni penali e amministrative previste per chi lo compie nel nostro Paese alle coppie che si procurano un bambino con questa pratica al di fuori dei nostri confini. La misura è studiata per scoraggiare la progettazione di maternità per contratto a pagamento. In una lettera aperta alla neo-segretaria del Pd Elly Schlein cento femministe chiedono che prenda posizione con chiarezza contro l’utero in affitto. Categorico anche il diniego che per una donna sia possibile considerare l’ipotesi di una “maternità surrogata solidale”.