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PMA, figli a tutti i costi

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Il cuore che batte

Il cuore che batte

È così bello quando una mamma e un papà desiderano figli, significa che la coppia è aperta alla Vita, è generativa. Se i figli non arrivano? Alcuni affermano che il figlio sia un diritto, ma dove sono i diritti dei figli e, in questo caso, di quelli ancora non nati?

Ci siamo persi la gratuità, l’intimità coniugale, il donarsi vicendevole, tanto da arrivare a farsi sostituire nell’atto sessuale quando i figli non arrivano, perché «non è giusto che altri abbiano figli e noi no».

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E così un’equipe medica deciderà per la coppia, sostituendosi ad essa, sottoponendo la donna a un percorso estenuante, senza certezza di riuscita.

Ci facciamo “rubare” quello che abbiamo di più prezioso, la potenza del mistero generativo.

E gli embrioni “avanzati”? Resteranno lì per anni e nessuno li reclamerà… la coppia, a tentativo riuscito, sarà pienamente soddisfatta di avere ottenuto il risultato sperato. Poco importa degli altri embrioni.

Nel caso di fecondazione eterologa si aggiunge anche l’aspetto di un quarto o forse anche di un quinto incomodo.

L’importante è il risultato. «Che importa se altri hanno scelto per noi. Quel bambino lo abbiamo voluto così tanto, a tutti i costi , economici e non solo».

E quando quel bambino chiederà ai suoi genitori da dove viene, perché tutti ce lo chiediamo prima o poi, ecco la risposta: «Ti abbiamo voluto così tanto, a tutti costi, abbiamo sofferto per il duro percorso, per aver rinunciato ad altri fratellini o sorelline, e quanto siamo stati male quando qualcuno è stato scartato perché, ecco non era proprio funzionante».

«Ma mamma, papà, quindi se non ero sano non mi avreste voluto? Allora mi volete bene perché sono sano? E se mi facessi male o dovessi stare male ora, mi vorreste bene? I miei fratellini o sorelline dove sono? Che fine hanno fatto? Perché non sono qui con noi?» Questi bimbi, nati dalla PMA, sono bimbi amati e che ameremo sempre, tutti. Non è sbagliato il punto di arrivo, infatti, ma il punto di partenza.

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