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Non avere paura, mamma

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Il cuore che batte

Il cuore che batte

di Elisabetta Pittino

Rachele Mimì Sagramoso dedica ai suoi figli, Rebecca, Davide, Anna, Simone, Francesco, Pietro e Marta (si sono proprio 7!), il suo libro Non avere paura, mamma. Sfide a vincita certa (Edizioni TAU, 2022). Le mamme di famiglie numerose esistono. È possibile. Comprenderlo è forse il primo pregio di questo libro, da leggere.

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Come fa Rachele Mimì Sagramoso, con 7 figli, ad essere anche moglie di Luca, educatrice di scuola materna, ostetrica, blogger (“Sei di tutto + 1”), membro dell’ Associazione Nazionale Famiglie Numerose e scrittrice?

Queste 192 pagine ce lo dicono e servono per scoprire che ogni donna, seppur con tutte le sue debolezze e limitazioni, può essere madre, anche di più figli. Non si tratta “di fare la mamma”, ma di “esserlo” scrive l’autrice raccontandosi. «Ogni persona che viene al mondo porta con se un bagaglio enorme di punti di vista, bisogni fondamentali, particolarità caratteriali, lotte da vincere per far venir fuori l’adulto che sarà: il genitore, quindi, deve educare, e per farlo deve farsi trascinare, coinvolgere e deve compromettersi (…).

È determinante essere quello che effettivamente si è: con tutti i difetti, le difficoltà, le perdite di dignità e pazienza» scrive ancora la Sagramoso, liberando tutte le donne dall’ideologia della perfezione che preclude tanti “sì alla vita”.

Un figlio, spiega la Sagramoso, «non è un barattolo vuoto da riempire, ma uno scrigno carico di preziosi che debbono essere protetti, curati, difesi». Fatica, difficoltà, «percorso ad ostacoli», certo, ma «Quando una madre riesce, insieme al marito e a tutta la famiglia, a stare con i propri figli, a viverli quotidianamente, scopre le sue mille potenzialità (…) è emancipata» e «diviene indipendente da ideologie che negano la vita umana».

Del resto, come scrive nella prefazione Maria Rachele Ruiu, «se noi donne, tutte, ci dessimo il permesso di riscoprire a fondo il nostro lato materno, se imparassimo ad ascoltare la nostra maternità, la società saprebbe come ripartire».

Si, «perché fare dei propri figli la propria vita, non è mai una rinuncia a del “tempo per sé”, ma è una costante faticosa gratificazione per tutto il “villaggio”», conclude Rachele Sangramoso.

Quando una madre riesce, insieme al marito e a tutta la famiglia, a stare con i propri figli, a viverli quotidianamente, scopre le sue mille potenzialità (…) è emancipata» e «diviene indipendente da ideologie che negano la vita umana

Autore: Rachele Mimì Sagramoso

Editore: Tau

Data di pubblicazione: 25 luglio 2022

Lunghezza stampa: 192 pagine

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