La guida del Comune di Genova

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LA GUIDA DEL COMUNE DI GENOVA

Come muoversi

• Emergenze e numeri utili

• Genova per i bambini

• Genova da non perdere

• Mappe Arte e cultura

• Musei

• I Palazzi dei Rolli

• Palazzo Ducale

• Teatri

• Galleria Mazzini

• Chiese

• Botteghe Storiche

• Cimitero di Staglieno

• Edicole votive

• La città medievale

• Porto Antico

• Ville e parchi

• Passeggiate e panorami

• Waterfront

• Mura e forti

• Acquedotto storico

• Mare e spiagge

• Eventi

• Euroflora

• Salone Nautico

Per un piacevole

soggiorno

• Alberghi

• Ristoranti

• Mangiare al mercato

• Sciamadde

Foto: C. Fanni
Photo: Diego Sgrò

Editore

Massimiliano Monti

Edizioni Liguri S.r.l. via XX Settembre 41/3 - 16121 Genova tel. 010 5532701 amministrazione@edizioniliguri.it

Contenuti

Come muoversi

Infopoint IAT - City Pass - Visite guidate - TaxiNoleggio auto - Noleggio biciclette - SegwayTrasporti pubblici - Biglietti

Emergenze e numeri utili

Genova per i bambini

Genova da non perdere

Mappe

Arte e cultura

Musei

I Palazzi dei Rolli

Palazzo Ducale

Teatri

Galleria Mazzini

Chiese

Botteghe storiche

Cimitero di Staglieno

Edicole votive

La città medievale

Porto Antico

Ville e parchi

Passeggiate e panorami

Waterfront

Mura e forti

Acquedotto storico

Mare e spiagge

Eventi

Euroflora

Salone Nautico

Per un piacevole soggiorno

Alberghi

Ristoranti

Mangiare al mercato

Sciamadde

Didascalie e crediti delle immagini

Stampato da TIBER

Officine grafiche Via Industriale, 24/26 25050 Rodengo Saiano (BS)

Creazione e produzione ARTA Studio editoriale snc www.artastudio.it

Direzione artistica & Impaginazione

Rolando Cassinari

Comemuoversi

INFOPOINT IAT

Per informazioni turistiche contattare: info@visitgenoa.it

Tel. 010 5572903

IAT Garibaldi

Via Garibaldi 12 r

orario: da lunedì a domenica 9-18.20

IAT Porto Antico

Ponte Spinola

Orario: da lunedì a domenica 9.30-18.20 (da aprile a ottobre)

9.30-16.50 (da novembre a marzo)

IAT Aeroporto Cristoforo Colombo

Piano Arrivi

Orario: 9-18 in concomitanza con gli orari di arrivo dei voli

IAT Stazione Marittima

Ponte dei Mille

Orario: 8.30-12.20 in concomitanza con l’arrivo delle navi da crociera

• Infopoint IAT

• Visite guidate

• Biglietti e card

GENOVA CITY PASS

È il pass turistico ufficiale per Genova, che accompagna nella scoperta della città. Viene creato automaticamente e gratuitamente all’atto del primo acquisto di una card e può essere ricaricato più volte e liberamente, senza limiti, per offrire il massimo risparmio e il piacere della visita a Genova. Sono disponibili diversi tipi di card da 24, 48 o 72 ore, che includono il trasporto pubblico AMT e l’accesso ad attrazioni e musei, a seconda della tipologia scelta. www.genovacitypass.it

VISIT GENOA

Visit Genoa è l’App ufficiale del Comune di Genova che fornisce tutte le informazioni necessarie per arrivare e soggiornare a Genova, per muoversi agilmente, per vivere le bellezze e le attrazioni della città. Attraverso tour virtuali, immagini in 3D e audiotesti in sei lingue, il visitatore può scoprire i luoghi più iconici di Genova.

VISITE GUIDATE

Dall’ufficio IAT di via Garibaldi partono percorsi guidati nel centro storico genovese alla scoperta dei suggestivi vicoli e delle minuscole piazzette, orgogliose custodi di chiese antiche, torri, raffinati portali, edicole votive; dei Palazzi dei Rolli, dimore lussuosissime dalle magnifiche facciate con decorazioni in stucco, marmo o dipinte, atri grandiosi, splendidi giardini con fontane e ninfei, e all’interno saloni affrescati, sontuosi arredi, pregiate collezioni, ricche quadrerie; delle botteghe storiche, negozi e attività artigianali tradizionali attive da almeno 70 anni; dei tesori più affascinanti del centro storico e dei quartieri più caratteristici di Genova.

Per informazioni: www.visitgenoa.it/it/store

TAXI

Il servizio taxi a Genova è gestito dalla cooperativa Radiotaxi.

I punti di sosta si trovano nei pressi delle stazioni ferroviarie, dell’Aeroporto Cristoforo Colombo e della Stazione Marittima, e in diverse zone della città.

La corsa è prenotabile attraverso diversi canali:

• telefonando al numero +39 010 5966

• inviando un messaggio tramite Telegram o Whatsapp al numero 392 5966123

• online sul sito www.5966.it

• attraverso diverse app su smartphone:

- IT Taxi

- Telepass Pay

Il pagamento della corsa può avvenire in contanti, con pagamento elettronico tramite POS e con le app IT Taxi, Telepass Pay e Tinaba.

AUTO

Per chi arriva in auto a Genova è consigliabile posteggiare in uno dei tanti parcheggi pubblici cittadini.

Il centro storico si trova in una zona a traffico limitato (ZTL); il traffico e il parcheggio all’interno di questa ZTL sono riservati ai residenti. Nelle “Zone Blu”, identificate da una segnaletica orizzontale di colore blu, il posteggio di veicoli di non residenti è limitato nel tempo e soggetto a pagamento. Per tutte le informazioni: www.genovaparcheggi.it

NOLEGGIO AUTO

In aeroporto www.airport.genova.it

Alamo

Tel. 010 6143056 - www.alamo.it

Autovia

Tel. 010 6502051 - www.autovia.it

Avis

Tel. 010 6507280 - www.avisautonoleggio.it

Budget

Tel. 010 6512467 - www.budgetautonoleggio.it

De Franceschi - Allasia (solo con conducente / only with driver)

Tel. 010 6503633 www.de-franceschi.allasiagroup.it

Dollar

Tel. 010 6512525 - www.dollar.it

Drivalia

Tel. 010 6140046 - www.drivalia.com

Enterprise

Tel. 010 6143056 www.enterpriserentacar.it

Europcar

Tel. 010 6504881 - www.europcar.it

Hertz

Tel. 010 6012525 - www.hertz.it

Locauto

Tel. 010 6143056 - www.locautorent.com

Maggiore

Tel. 010 6507280 - www.maggiore.it

Sicily by Car

Tel. 010 6591536 - www.sicilybycar.it

Sixt

Tel. 010 6512111 - www.sixt.it

Thrifty

Tel. 010 6012525 - www.thrifty.it

NOLEGGIO AUTO

In città

Cairocar

(solo con autista / only with driver)

Via Milano 164F/r - 16126 Genova

Tel. 010 587017 - www.cairocar.it

Europcar

Via Giuseppe Casaregis 46/1

16129 Genova

Tel. 010 5955428 - www.europcar.it

Eurorent

(solo con autista / only with driver)

Via Milano 71 - 16126 Genova

Tel. 010 2466801 - www.eurorentge.it

Ferrari

Via Albaro 39 - 16145 Genova

Tel. 010 316923 ww.autonoleggioferrari.com

Genovarent

Via Eugenio Ruspoli 11A/r - 16129 Genova

Tel. 010 564003 - www.genovarent.it

Hertz

Via Eugenio Ruspoli 12 r - 16129 Genova

Tel. 010 5531003 - www.hertz.it

Hertz - Terminal Traghetti

Piazzale Iqbal Masih - 16126 Genova

Tel. 010 8907067 - www.hertz.it

Maggiore

Corso Sardegna 275 r - 16142 Genova

Tel. 010 8392153 - www.maggiore.it

RentalPlus

Via Giuseppe Casaregis 42/1

16129 Genova

Tel. 010 8565580 - www.rentalplus.it

Sixt

Piazza Giuseppe Verdi 2 - 16121 Genova

Tel. 010 6512111 - www.sixt.it

Toprent

(solo con autista / only with driver)

Via Voltri 12 - 16158 Genova

Tel. 335 7943004 - www.toprent.it

NOLEGGIO BICICLETTE

Bikappa Bikes

Corso Europa 186A - 16132 Genova

Tel. 373 7570101 https://bikappabikes.com/

Da lunedì a venerdì 9-13/15-20; sabato 9-19, domenica chiuso. Si consiglia la prenotazione.

Bike Fever 24/7

Via Lomellini 22 r - 16123 Genova

Tel. 010 3752824 / 351 8512959 www.bikefever.it

Futurebike

• Via al Ponte Reale 8 r - 16124 Genova

Tel. 010 4552918 ge2@futurebikeitalia.it

• Salita della Tosse 1 r - 16121 Genova

Tel. 010 4076968 ge4@futurebikeitalia.it

• Via Sestri 194 r 16154 Genova Sestri Ponente

Tel. 010 4550312 ge3@futurebikeitalia.it www.futurebikeitalia.it

Noleggio Biciclette e Pattini

Corso Italia (presso la chiesa di Boccadasse)

Tel. 349 8499737

Dal lunedì al venerdì 15-20;

sabato, domenica e festivi 10-20. noleggiobicicletteepattinigenova @fastwebnet.it

Seifuori

Piazza Sciolla 1 - Stazione FS

16167 Genova Nervi

Tel. 351 5525365 www.seifuori.it

Treecycle

Via di Prè 121 r -16126 Genova

Tel. 340 4155861 www.treecycle.eu/noleggio/

SEGWAY TOURS

Il Segway è un dispositivo di trasporto personale dotato di una pedana con due ruote parallele, azionata da due motori elettrici a batteria: è quindi un mezzo pedonale che consente di esplorare luoghi altrimenti raggiungibili solo a piedi.

Genova Segway Tours propone diversi percorsi, di durata variabile, per visitare a bordo delle Bighe del Bigo, guidati da un accompagnatore, i luoghi principali e gli angoli più

caratteristici del centro storico pedonale più grande d’Europa.

Le Bighe del Bigo

Genova Segway Tours

Calata Cattaneo 18 - 16128 Genova

Tel. 010 0897269 - www.genovasegway.it

TRASPORTI PUBBLICI

AUTOBUS URBANI, METRO, ASCENSORI E FUNICOLARI

Il servizio di trasporto pubblico è svolto da AMT. Una rete capillare che collega tutta la città permette di spostarsi facilmente in ogni direzione. Il sistema completo e integrato comprende autobus, metropolitana, funicolari, ascensori, un battello, ferrovie a cremagliera e a scartamento ridotto:

139 linee bus collegano l’asse costiero, da Voltri a Nervi, alle alture cittadine e alle due valli, la Valbisagno e la Valpolcevera.

1 linea metropolitana collega la zona di Rivarolo, in Valpolcevera, al centro città, con otto stazioni che si aprono sulle due stazioni ferroviarie principale e su punti turistici, culturali e commerciali della città: Brin, Dinegro, Principe, Darsena, San Giorgio, Sarzano/Sant’Agostino, De Ferrari, Brignole.

2 funicolari – Sant’Anna e Zecca-Righi –collegano il centro alle alture.

1 ferrovia a cremagliera, storico impianto risalente al 1901, si snoda tra la stazione ferroviaria di Principe e il pittoresco quartiere collinare di Granarolo.

14 ascensori permettono di raggiungere rapidamente i quartieri collinari e diversi punti panoramici.

1 ferrovia a scartamento ridotto unisce Genova al paese di Casella, nell’entroterra, lungo un percorso panoramico immerso nel verde che attraversa le tre valli: Bisagno, Polcevera e Scrivia. Per informazioni su storia, percorso e acquisto biglietti: www.ferroviagenovacasella.it.

1 linea di battello – Navebus – collega via mare Pegli al Porto Antico. Questo servizio permette di raggiungere il centro della città da ponente in soli 30 minuti. È anche un modo per scoprire la città da un punto di vista privilegiato ed evitare il traffico.

1 servizio navetta Airlink integrato con il treno per raggiungere l’aeroporto Cristoforo Colombo dalla stazione di Sestri Ponente.

Volabus

Volabus è il servizio che in circa 30 minuti collega l’aeroporto alle stazioni ferroviarie di Genova Brignole e Genova Piazza Principe, passando per il centro città.

Orari e tariffe su www.amt.genova.it

Come acquistare

I biglietti per l’utilizzo della rete AMT sono in vendita nelle biglietterie aziendali e presso le edicole, le tabaccherie e molti altri esercizi commerciali.

Alcune tipologie di biglietto sono acquistabili tramite la App AMT; presso i totem ILA presenti sulle principali fermate; con SMS (per i clienti Tim, Vodafone e Wind Tre).

I biglietti turistici sono in vendita anche presso gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT).

Biglietti

• 2,00 € - Ordinario valido per 110 minuti

valido per tutta la rete della Città Metropolitana

• 2,20 € - AMT + Trenitalia 110 minuti

valido per tutta la rete della Città Metropolitana + Trenitalia compresa l’area urbana (da Nervi a Voltri, da Acquasanta a Pontedecimo)

• 5,00 € - Ordinario 5 ore

valido per tutta la rete della Città Metropolitana

• 10,00 € - Met Daily - 24 ore valido per tutta la rete della Città Metropolitana

• 30,00 € - 24 ore 4 persone valido per tutta la rete della Città Metropolitana

• 5,00 € - Una corsa sulla linea 782

Santa Margherita Ligure - Portofino

Per altre informazioni: www.amt.genova.it

APP AMT Genova

Attraverso l’applicazione mobile ufficiale della rete del trasporto pubblico della città si possono cercare informazioni su linee, fermate, percorsi, orari e acquistare alcune tipologie di biglietti. È scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, nonché dal sito Amt.

Per maggiori informazioni: www.amt.genova.it

GoGoGe

È l’applicazione che permette di accedere a più servizi di mobilità, pubblici e privati, integrarne l’utilizzo e procedere al loro pagamento. Tramite la piattaforma è possibile organizzare i propri viaggi scegliendo fra queste diverse opzioni di mobilità:

• AMT - Trasporto Pubblico urbano integrato con il treno e rete provinciale;

• Genova Parcheggi - l’articolata offerta di sosta cittadina;

• Genova Elettra - car sharing, servizio free floating;

• Treno - biglietti per tutte le destinazioni italiane.

L’integrazione di questi servizi punta a promuovere l’utilizzo di soluzioni di trasporto sostenibili e a migliorare la user experience sia dal punto di vista della pianificazione sia dal punto di vista della semplicità d’uso, al fine di rispondere in modo personalizzato alle differenti esigenze di trasporto.

Emergenzeenumeriutili

Il numero unico per le emergenze è il 112

(Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Soccorso sanitario).

Comando Polizia Municipale

Tel. 010 5570 - www.pmgenova.it

Guardia medica

Tel. 800 893580 dalle 20 alle 8 nei giorni feriali, 24 ore su 24 il sabato, prefestivi e festivi

P.A. Croce Bianca Genovese

Piazza Palermo 25 - 16129 Genova

Tel. 010 363636 - www.crocebianca.it

OSPEDALI

Azienda Ospedaliera Villa Scassi

Ospedale Civile Sampierdarena

Corso Onofrio Scassi 1 - 16149 Genova

Tel. 010 84911

http://www.asl3.liguria.it/ospedali/villa-scassisampierdarena.html

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Via Alessandro Volta 8 - 16128 Genova

Tel. 010 56321 - www.galliera.it

Istituto Giannina Gaslini

Ospedale pediatrico

Via Gerolamo Gaslini 5 - 16148 Genova

Tel. 010 56361 - www.gaslini.org

Ospedale Evangelico Internazionale

Sede di Castelletto: Corso Solferino 1A 16122 Genova

Presidio di Voltri: Piazzale Gianasso 4 16158 Genova Voltri

Tel. 010 55221 - www.ospedale-evangelico.it

Ospedale Policlinico San Martino

Largo Rosanna Benzi 10 16132 Genova

Tel. 010 5551 - www.ospedalesanmartino.it

CENTRO ANTIVELENI

c/o Ospedale Policlinico San Martino

Viale Benedetto XV 10 - 16132 Genova

Tel. 010 352808

FARMACIE

www.federfarmagenova.it

Farmacie aperte 24 ore su 24, 7 giorni su 7:

Farmacia Europa

Corso Europa 676 r - 16148 Genova

Tel. 010 380239

Farmacia Ghersi

Corso Buenos Aires 18 r - 16129 Genova

Tel. 010 541661 - www.farmaciaghersi.it

Farmacia Pescetto

Via Balbi 185 r - 16126 Genova

Tel. 010 261609 - www.farmaciapescetto.it

EMERGENZE VETERINARIE

Pronto soccorso animali 24 ore su 24:

Centro Veterinario Genovese

Via Carlo Barabino 102 r canc. 16129 Genova

Tel. 010 5955028 - 347 3356222

Clinica Veterinaria Foce

Via Eugenio Baroni 26 r - 16129 Genova

Tel. 010 593949

Croce Bianca servizio soccorso animali

Tel. 010 363636

Lipu

Tel. 335 1316084 www.lipugenova.org

EMERGENZA IN AUTO

Soccorso Stradale ACI: 803116

Polizia Stradale Pronto Intervento:

Tel. 010 369011

EMERGENZA IN MARE

Numero Blu Guardia Costiera: 1530

Capitaneria di Porto: 010 27771

EMERGENZA AMBIENTALE

Corpo forestale dello Stato: 1515

Genovaperibambini

Genova è una città molto raccolta, facilmente visitabile a piedi e con i mezzi pubblici, e questa caratteristica la rende a misura di bambino, ma anche il mare offre diverse opportunità di divertimento per i più piccini.

PORTO ANTICO, NON SOLO ACQUARIO

Oltre che all’Acquario di Genova, i bambini potranno divertirsi al Galata Museo del Mare, ascoltare storie di navi, marinai ed esploratori, salire su una galea o un brigantino, sperimentare il brivido di condurre una

imbarcazione in mezzo a una tempesta e scoprire come si sono trasformate nei secoli le navi della flotta genovese. Di fronte all’ingresso del Galata è ormeggiato il sommergibile Nazario Sauro S518, l’unico sommergibile italiano visitabile in mare. Voci di equipaggio, motori, sonar, radar, il suono dei lanciasiluri accompagnano l’emozionante esperienza.

A integrazione della visita in acqua, all’interno del Museo è stata allestita un’area che, attraverso numerose attività multimediali, consente di imparare a muoversi negli spazi ridotti del natante e a pilotare un sommergibile.

A Ponte Calvi è ormeggiato il galeone Neptune utilizzato come set per il film Pirati di Roman Polanski. Lungo 63 metri, con una superficie velica di 4.500 m² e una stazza di 11 tonnellate, si presenta in tutta la sua imponente fierezza, ricca di sculture in legno. Offre la possibilità di salire a bordo e curiosare tra cabine, cannoni e boccaporti in un percorso indubbiamente affascinante.

Foto: Christine Zenino

Nel piazzale Mandraccio si trova il Giardino di Betty, area giochi inclusiva che può essere fruita da bambini normodotati e con disabilità, senza separazioni, grazie a postazioni gioco facilmente accessibili.

Nella Città dei Bambini e dei Ragazzi (dai 2 ai 12 anni) si possono fare “piccole e grandi”

scoperte, per avvicinarsi alla scienza e alla tecnologia in modo divertente; in alternativa si può trascorrere qualche ora alla Biblioteca De Amicis, specializzata in libri e attività per i bambini e i ragazzi.

Prima di uscire dalla zona del Porto Antico si può salire sul Bigo, l’ascensore panoramico per vedere tutta la città dall’alto.

Whale Watching

Genova si trova a poche miglia dal Santuario Internazionale dei Cetacei, un’area marina protetta di interesse internazionale dove vivono diversi cetacei, dalle balenottere comuni ai capodogli e ai delfini. Tantissime sono le mini crociere che partono dal Ponte Spinola in Porto Antico per l’avvistamento di questi bellissimi animali, e vederli può essere davvero un’esperienza emozionante. A bordo dell’imbarcazione è sempre presente un biologo per fornire informazioni e commentare gli avvistamenti. Per informazioni e prenotazioni: www.whalewatchliguria.it

Foto: Zairon

Escursioni in battello

Da aprile a settembre, salire a bordo di uno dei battelli della cooperativa Liguria Via Mare è il modo migliore per raggiungere Portofino, San Fruttuoso di Camogli e le Cinque Terre, costeggiando la riviera sui battelli coperti che toccano le principali località. Consorzio Liguria via mare Tel. 010 265712 - 010 256775 www.liguriaviamare.it

I trenini turistici

I trenini turistici di Genova permetteranno di ammirare la città con due percorsi differenti (verde e rosso) e visitare i luoghi più importanti comodamente seduti per una panoramica della Superba.

Il tempo di percorrenza è di circa 45 minuti, con partenza dal Green Hub al Porto Antico.

ORARIO: tutti i giorni dalle 10 alle 18.30. www.treninituristicigenova.it

Genova dall’alto

Genova è una città tutta in salita. Gli ascensori e le funicolari, gestiti dal servizio di trasporto urbano, offrono un’esperienza unica: l’ascensore di Castelletto, l’ascensore di Montegalletto (che si muove in orizzontale e in verticale), la funicolare di Sant’Anna, la cremagliera Principe-Granarolo e la funicolare ZeccaRighi consentono di raggiungere le alture della città e scoprire insoliti panorami.

Tel. 335 5417825 - www.city-sightseeing.it/it/genova

City Sightseeing Genova

Se i bambini sono stanchi la soluzione può essere un tour per la città in bus scoperto a due piani: si ammireranno non solo il centro cittadino ma anche il lungomare di corso Italia con la possibilità di visitare il famoso borgo di Boccadasse e gustare un gelato.

Tel. 335 5417825

www.city-sightseeing.it/it/genova

Genovadanonperdere

Un primo approccio alla città per orientare il visitatore. Informazioni più dettagliate vengono fornite nei capitoli dedicati a ciascun tema.

1. Centro storico, Patrimonio dell’Unesco

È uno dei centri storici medievali più vasti d’Europa, il maggiore per densità abitativa: un intricato dedalo di vicoli (caruggi) che si apro-

no inaspettatamente in piccole piazze dove si mischiano odori, sapori e culture diverse. Ammirate gli antichi palazzi nobiliari, le piazzette e le splendide chiese che si alter-

nano a botteghe storiche in attività da oltre cent’anni e negozi di ogni genere. Agli incroci sollevate lo sguardo per apprezzare le magnifiche edicole votive, in buona parte dedicate a Maria, Regina di Genova, che venivano donate dalle corporazioni per illuminare le strade di notte. Percorretelo aiutandovi con i quattro tour colorati che lo attraversano: i palazzi dei Rolli (tour 1 rosso), nel cuore della Superba (tour 2 verde), la città medievale (tour 3 giallo), la via dei cavalieri (tour 4 azzurro). Scoprite la città medievale, da Torre Embriaci a Santa Maria di Castello, il primo sito abitato di Genova nell’antichità, spostatevi da Campo Pisano alla chiesa di San Donato a Porta Soprana, ripercorrendo alcune delle pagine più significative della storia della Superba e provando a seguire il percorso della cinta di mura medievale. Visitate il quartiere del Carmine, caratterizzato da angoli dai nomi insoliti ed evocativi, dove il tempo pare essersi fermato. Da qui si può raggiungere uno dei punti panoramici più belli di Genova, Spianata Castelletto

2. Le chiese del centro storico

Se passeggiando tra i vicoli di Genova vi trovate di fronte a una chiesa, entratevi senza indugio: scoprirete molti scrigni nascosti di arte e devozione. La chiesa del Gesù (p. 79) rappresenta un prestigioso esempio di barocco genovese. La basi-

lica di Santa Maria di Castello (p. 84), con il quattrocentesco convento domenicano e il museo, costituisce un complesso monumentale di grande importanza. Romanica è anche la chiesa di San Donato (p. 81), con la bellissima torre nolare ottagonale. Santa Maria delle Vigne (p. 84), fondata prima dell’anno Mille, è caratterizzata dal campanile e dal chiostro romanici, mentre l’interno è soprattutto barocco e i brillanti affreschi risalgono al Sette-Ottocento. La chiesa di San Luca (p. 82) è un piccolo gioiello seicentesco della famiglia Spinola. La basilica della Santissima

Annunziata del Vastato (p. 80) merita di essere visitata in una giornata luminosa, quando il sole fa splendere le dorature, gli intarsi marmorei, gli affreschi, la vertiginosa cupola.

3. Porta Soprana e la Casa di Colombo

La Porta Soprana (p. 106) è una delle principali architetture medievali di Genova. Si apre nelle cosiddette Mura del Barbarossa, costruite nel 1159 contro le mire espansionistiche dell’imperatore Federico Barbarossa. Di fronte alla porta sorgeva l’antico monastero benedettino

di Sant’Andrea, di cui sopravvive oggi il bellissimo chiostro con capitelli figurati della metà del XII secolo.

Poco distante si trova la Casa di Colombo (p. 42), ricostruzione settecentesca dell’originario edificio medievale in cui visse in gioventù lo scopritore delle Americhe.

4. Piazza De Ferrari e Palazzo Ducale

La piazza principale di Genova è intitolata al duca Raffaele De Ferrari, benefattore della città. Al centro sorge una monumentale fontana in bronzo del 1936. Da un lato il Teatro Carlo Felice (p. 72) e l’Accademia Ligustica di Belle Arti (p. 36), entrambi progettati nell’Ottocento da Carlo Barabino; dall’altro il novecentesco Palazzo della Regione Liguria e il Palazzo della Nuova Borsa, in stile Liberty. Tra questi edifici si allunga la facciata laterale del Palazzo Ducale (p. 70), il cuore culturale della città, dove si tengono mostre d’arte di rilievo internazionale, convegni, cicli di incontri e attività didattiche. Sede del governo della Repubblica, ha un nucleo medievale (la

torre Grimaldina) e un corpo centrale costrui to tra Cinquecento e Seicento.

5. Piazza San Matteo e piazza Banchi

Piazza San Matteo (p. 107) è un salto nel tempo: un insediamento nobiliare medievale ottimamente conservato, il segno del potere privato di una grande famiglia genovese, i

Doria, ai quali appartenevano tutti i palazzi della piazza e la chiesa di San Matteo (p. 85) con il suo chiostro.

Piazza Banchi prese il nome dai banchi dei cambiavalute che operavano sotto i portici dei vari palazzi. Nel 1595 la Loggia dei Mercanti, progettata da Andrea Ceresola, detto il Vannone, offrì un’illustre sede coperta ai banchie-

ri e nel 1855 divenne la prima Borsa Merci e Valori in Italia.

La cinquecentesca chiesa di San Pietro in Banchi (p. 86), elevata sopra le botteghe, rappresenta una curiosa commistione tra sacro e profano.

6. Cattedrale di San Lorenzo e Museo Diocesano

La Cattedrale (p. 78) di Genova risale ai primi del Medioevo. L’edificio attuale, costruito tra il XII e il XIV secolo, presenta le fiancate e i bellissimi portali laterali in stile romanico, mentre la maestosa facciata è gotica. Nei secoli ha poi subito diversi rimaneggiamenti che ne hanno modificato lo stile interno. È possibile salire alle Torri per vedere la città di Genova in uno scorcio unico.

Le suggestive sale sotterranee del Museo del Tesoro (p. 37) conservano importanti reliquie e pregevoli opere d’arte sacra dal XII al XVIII secolo. Nel Museo Diocesano (p. 38), attiguo alla Cattedrale, è possibile ammirare i pregiati Teli della Passione, considerati gli antesignani del jeans.

7. Genova verticale

Genova ha una dimensione tutta verticale, fatta di strette crêuze, i tipici viottoli che si inerpicano su per le colline che circondano la città. Dalla fine dell’Ottocento, molti impianti speciali di trasporto uniscono il centro alle alture: oggi sono efficienti mezzi di collegamento per i genovesi e attrazioni uniche per i turisti (p. 8). L’ascensore Liberty di Castelletto Levante da piazza Portello raggiunge la Spianata Castelletto, uno dei più bei punti panoramici cittadini.

Offrono spettacolari vedute anche la funicolare Zecca-Righi, l’ascensore combinato orizzontale-verticale di Montegalletto e la cremagliera di Granarolo

Con la funicolare di Sant’Anna è possibile raggiungere l’Antica Farmacia Sant’Anna (p. 88) che opera da secoli all’interno del convento dei frati Carmelitani Scalzi, specializzata in rimedi erboristici e galenici.

8. Corso Italia e Boccadasse

Il lungomare di Genova, corso Italia (p. 124), è frequentato da famiglie e sportivi e affiancato da locali e stabilimenti balneari. Si estende lungo una facile e piacevole passeggiata fino a Boccadasse (p. 135), un suggestivo borgo marinaro ligure che mantiene tutto il suo fascino senza tempo e che oggi è rinomato per le gelaterie e i tipici ristoranti con specialità di pesce. Dal belvedere si può scendere alla spiaggetta e da qui arrivare al Capo di Santa Chiara, da cui si gode di un’ampia vista sul Golfo Paradiso fino al promontorio di Portofino.

9. Nervi, la sua passeggiata, parchi e musei

Grazie al suo clima mite e gradevole, molte ricche famiglie europee scelsero Nervi come meta prediletta di villeggiatura sin dall’Ottocento. Oggi vanta la romantica passeggiata Anita Garibaldi (p. 125) a picco sul mare e la Torre Gropallo oltre ad un esteso sistema di parchi appartenenti alle ville sto-

riche Gropallo, Serra e Grimaldi Fassio (p. 122). Al loro interno si trovano alcuni importanti musei di arte moderna e contemporanea: la Galleria d’Arte Moderna (p. 39), le Raccolte Frugone (p. 40) e la Wolfsoniana (p. 40). A questi si aggiunge il Museo Luxoro (p. 41), residenza signorile di primo Novecento.

10. Cimitero Monumentale di Staglieno

Considerato uno dei più belli e affascinanti d’Europa, oggi è un vero e proprio museo all’aria aperta (p. 102). Progettato in stile neoclassico da Carlo Barabino nel 1835, conserva nel Pantheon la memoria dei grandi genovesi. All’interno del Boschetto Irregolare, ispirato invece ai giardini romantici, si trovano le tombe di Giuseppe Mazzini e di altri eroi del Risorgimento. Lungo le gallerie e i porticati si allineano centinaia di sculture funerarie dell’Ottocento e del Novecento, opera di importanti artisti.

11. I Palazzi dei Rolli, via Garibaldi, Musei di Strada Nuova e Sale Paganiniane, Palazzo Reale e Palazzo Spinola

Al tempo dell’antica Repubblica, i Rolli erano gli elenchi, o ruoli, delle più ricche dimore nobiliari genovesi. Da queste liste venivano estratti a sorte i palazzi che avrebbero avuto l’onore di ospitare importanti personalità straniere in occasione di visite di Stato. Nel 2006 42 degli oltre 150 palazzi sono stati inseriti dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità (p. 46). Alcuni tra i più prestigiosi Palazzi dei Rolli si affacciano su via Garibaldi, l’antica Strada Nuova: Palazzo Rosso, Bianco e Tursi conservano, all’interno di un unico percorso museale, uno straordinario patrimonio artistico.

Palazzo Rosso (p. 34) mantiene il carattere di casa-museo: nelle sale decorate dai maggiori esponenti della scuola pittorica genovese si trovano gli arredi storici e le collezioni della famiglia Brignole Sale, con opere di artisti genovesi, italiani e stranieri. Palazzo Bianco (p. 35) è una pinacoteca che vanta preziosi dipinti di pittori fiamminghi, spagnoli, italiani e genovesi. Il percorso espositivo continua nel Palazzo

Doria Tursi (p. 35), una delle dimore più illustri, oggi sede del Comune. L’ala museale del palazzo custodisce, all’interno delle Sale Paganiniane, il famoso Cannone, il violino prediletto di Paganini.

Altri due Palazzi dei Rolli sono oggi importanti musei e conservano gli affreschi, le sculture, i dipinti, gli arredi e le suppellettili delle nobili famiglie che li abitarono: Palazzo Reale (p. 35), grande dimora sei-settecentesca dei Balbi e dei Durazzo (poi acquistata dai Savoia, da qui l’appellativo “Reale”) e la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola (p. 35), che possiede una ricchissima quadreria dei maggiori artisti genovesi, fiamminghi ed europei.

12. Porto Antico, Acquario e Museo del Mare

L’antica zona portuale, riprogettata da Renzo Piano nel 1992, è oggi il centro turistico della città. Qui si trova l’Acquario di Genova (p. 108), uno dei più grandi d’Europa: delfini, squali, foche, pinguini e pesci di ogni forma e colore vi accompagneranno alla scoperta del mondo marino attraverso un’esperienza emozionante.

Al Porto Antico troverete anche l’ascensore panoramico Bigo e la Biosfera (pp. 110111), una scenografica struttura di vetro e acciaio che ospita al suo interno una foresta tropicale. Sullo specchio d’acqua dell’antica

Darsena si affaccia il Galata Museo del Mare (p. 44), il più grande e innovativo museo marittimo del Mediterraneo, con il sottomarino Nazario Sauro ormeggiato di fronte.

Poco distante sorge il complesso romanico della Commenda di San Giovanni di Prè (p. 104), costituito da due chiese sovrapposte e da un ospitale medievale destinato ai pellegrini e ai crociati diretti in Terra Santa, dove è allestito il MEI – Museo dell’Emigrazione Italiana (p. 42).

13. Lanterna e Villa del Principe

La Lanterna, simbolo storico di Genova, con i suoi 77 metri è il faro più alto del Mediterraneo e uno dei più antichi tuttora in funzione. È raggiungibile tramite una passeggiata che si snoda per circa 800 metri lungo le mura seicen-

tesche e ottocentesche. All’interno delle forti ficazioni è suggestivamente allestito il Museo della Lanterna

Dalla prima terrazza si gode di uno splendido panorama sul porto, sulla città e sull’intero Golfo di Genova.

La Villa del Principe (pp. 36, 118), palazzo di Andrea Doria, è una delle principali ville storiche di Genova, edificata nel Cinquecento in una zona che, al tempo della costruzione, si trovava fuori dalle mura della città. Costruita come residenza strettamente privata del principe ammiraglio genovese Andrea Doria, non fu censita come Palazzo dei Rolli della Repubblica di Genova in quanto villa suburbana e non palazzo di città.

14. Villa Durazzo Pallavicini, Villa Duchessa di Galliera e il Museo di Archeologia Ligure

A Pegli il parco ottocentesco di Villa Durazzo Pallavicini (p. 115) è un sublime

esempio di giardino storico romantico. La visita del Parco segue un percorso scenografico-teatrale in quanto è stato concepito come un vero e proprio racconto teatrale, che si snoda in più atti fra tempietti, grotte, laghi, cascate, capanne e alberi secolari. All’interno della villa è possibile visitare il Museo di Archeologia Ligure (p. 41), che conserva le sepolture paleolitiche della Caverna delle Arene Candide e i ricchi corredi della necropoli preromana di Genova. Parco e Villa sono facilmente raggiungibili con il treno oppure con il Navebus (p. 8) che collega il Porto Antico con il quartiere occidentale di Pegli. Con questa breve escursione in battello attraverso uno dei porti più grandi d’Europa potrete godere dell’incantevole panorama di Genova da una prospettiva privilegiata: dal mare. Sulla collina che domina Voltri, invece, nell’estremo ponente genovese, si può ammirare il parco storico più esteso della Liguria (32 ettari e 28 km di viali): la Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera (p. 114), edificata a fine Seicento, che ha ospitato nobili e visitatori provenienti da tutta Europa. La villa offre una varietà di ambienti: dal giardino all’italiana al bosco romantico, dal teatro settecentesco al castello neoromanico con cascate artificiali, sino all’antico Santuario della Madonna delle Grazie dove riposano i duchi di Galliera.

Foto: Giovanni Dall'Orto

15. Forti e Acquedotto storico

Il Parco delle Mura (p. 128), una vasta area naturale protetta sulle alture alle spalle

della città, comprende numerose fortificazioni erette tra il Seicento e l’Ottocento intorno alle quali si snodano sentieri escursionistici percorribili a piedi e in bici con splendide vedute panoramiche su Genova e sulle valli dell’entroterra. Il parco è facilmente raggiungibile dal centro con la funicolare Zecca-Righi oppure con la storica ferrovia Genova-Casella (p. 8) che da piazza Manin raggiunge l’entroterra. Per gli amanti dell’escursionismo, l’Acquedotto storico (p. 130) di origini romane è oggi un percorso pedonale di circa 28 km che si snoda nel verde della Valbisagno. Emozionanti gli attraversamenti dei grandiosi ponti canale e ponti sifone.

La città di Genova è stata scelta da Lonely Planet, la nota guida turistica che da oltre cin quant’anni orienta milioni di viaggiatori, come destinazione italiana tra le “best in travel” del 2025. La guida Best in Travel 2025 raccoglie le migliori destinazioni per ispirare i viaggiatori ad esplorare il mondo in modo più consapevole e allargare lo spettro delle possibili mete da scoprire nel prossimo futuro. Il capoluogo ligure, come si legge dalle motivazioni di Lonely Planet, ha conquistato il quinto posto della top ten delle città (preceduta da Tolosa - Francia, Puducherry - India, Bansko - Bulgaria e Chiang Mai - Thailandia) «grazie al suo fascino storico, alla cucina deliziosa e al futuro “elettrico” in arrivo con i

nuovi mezzi di trasporto sostenibili. In un’epoca in cui si cerca di viaggiare in modo sostenibile, Genova è un modello unico dei risultati che si possono ottenere con una interazione creativa tra passato e presente».

Genova punta infatti a un turismo di qualità che apprezza l’offerta culturale della città, il food, una fruizione lenta e sostenibile, che porta il visitatore a scoprire scorci suggestivi e luoghi iconici della genovesità. È una città che sa mescolare storia e innovazione, ideale per quei viaggiatori che cercano un’esperienza autentica e ricca di significato. Una vera e propria gemma segreta, da scoprire per la prima volta e riscoprire poi, per scovarne ogni angolo nascosto.

Palazzo Antonio Doria

Palazzo Giorgio Spinola

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Arteecultura

MUSEI D’ARTE

Musei di Strada Nuova

Genova è una città di musei: se ne contano 33 nel raggio di 10 km, molti in location esclusive, con panorami stupefacenti oppure immersi nel verde. Sono 8 le dimore museo, e 3 i Siti Patrimonio Unesco. Per informazioni consultare il sito www.museidigenova.it

Nella straordinaria cornice della magnifica

“Strada Nuova” rinascimentale e barocca tracciata a metà Cinquecento per ospitare le dimore della ricca e potente aristocrazia cittadina, un singolare percorso museale che collega tre palazzi si snoda su diversi livelli tra corti, loggia-

ti, giardini e terrazze, offrendo così molte viste panoramiche sulla città e sul centro storico.

Palazzo Rosso via Garibaldi 18

“Casa-museo” dove rivive il fascino della dimora seicentesca, ospita ancora le ricche collezioni d’arte e gli arredi storici della famiglia Brignole Sale in ambienti sontuosamente decorati da affreschi e stucchi.

Palazzo Bianco via Garibaldi 11

È la principale pinacoteca della Liguria, capace di offrire un ricco e articolato spaccato della scuola pittorica ligure dal Cinquecento, con aperture di alto livello alle realtà fiamminga, spagnola e italiana. Il nuovo collegamento tra Palazzo Bianco e Palazzo Tursi attraversa il sito dove sorgeva la chiesa del distrutto convento di San Francesco di Castelletto, di cui si vedono i resti in un contesto suggestivo e assolutamente unico.

Palazzo Doria-Tursi via Garibaldi 9

Nato come la più grandiosa residenza privata costruita in città fra Cinquecento e Seicento, nel cosiddetto “Secolo dei Genovesi”, è oggi sede del Municipio. Qui si conclude il percorso dedicato alla pittura del XVIII secolo e il visitatore trova una ricca selezione di opere d’arte decorativa e applicata: arazzi, ceramiche genovesi, monete, pesi e misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova.

Nelle Sale Paganiniane si conservano i cimeli e il violino di Niccolò Paganini: un Guarneri del Gesù del 1743.

ORARIO:

dal 1° ottobre da martedì a venerdì 9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30; dal 16 aprile da martedì a venerdì 9-19, sabato e domenica 10-19.30; lunedì non festivo chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Palazzo Reale via Balbi 10 I suoi interni, ancora completi degli arredi originali e delle opere d’arte, mostrano tutti i pas-

saggi dal Seicento fino alla trasformazione in reggia dei Savoia. La visita del palazzo, con i capolavori di Veronese e Van Dyck, la Galleria degli Specchi, le terrazze e il giardino pensile affacciati sul porto, prova come le famiglie nobili genovesi abbiano saputo trasformare la ricchezza in bellezza. palazzorealegenova.cultura.gov.it

ORARIO: martedì 13.30-19, da mercoledì a sabato 9-19, prima e terza domenica del mese 13.30-19; le restanti domeniche e il lunedì chiuso. Ultimo ingresso ore 18.30. Ingresso gratuito la prima domenica del mese (#domenicalmuseo).

Palazzo Spinola piazza Pellicceria 1 Mirabile esempio di modello abitativo aristocratico, espone ancora nei suoi lussuosi ambienti sei-settecenteschi, impreziositi da

affreschi e arredi, tessuti e porcellane orientali, una quadreria storica tra le più rilevanti della città (Rubens, Van Dyck, Antonello da Messina, Grechetto, Valerio Castello). Mostra anche ambienti inaspettati, come le cucine storiche ottocentesche e la piccola ma elegantissima Galleria degli Specchi. palazzospinola.cultura.gov.it

ORARIO: martedì 13.30-19, da mercoledì a sabato 9-19, prima e terza domenica del mese 13.30-19; le restanti domeniche, i festivi e il lunedì chiuso. Ultimo ingresso ore 18.30. Ingresso gratuito la prima domenica del mese (#domenicalmuseo).

tuale del XIII secolo restaurato e ristrutturato fra il 1977 e il 1992. Presenta una panoramica della scultura genovese dal X al XVIII secolo, reperti lapidei e affreschi. Il percorso comprende anche la chiesa agostiniana con torre campanaria del XV secolo e il chiostro medievale di forma triangolare.

ORARIO: dal 31 maggio al 30 settembre lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 10-19, sabato e domenica 10-19.30; dal 1° ottobre al 31 dicembre lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-18.30; giovedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Villa del Principe piazza del Principe 4

Museo di Sant’Agostino

piazza Sarzano 35

Connubio perfetto tra antico e contemporaneo, sorge negli spazi di un complesso conven-

Grande edificio cinquecentesco circondato da uno scenografico giardino all’italiana (p. 118) e un tempo collegato direttamente all’attracco portuale, la villa venne costruita per l’ammiraglio Andrea Doria e fu sede dell’unica vera corte della Repubblica genovese. Dalla sua reggia, posta immediatamente al di fuori dell’antica porta di San Tomaso, verso Capo di Faro ove sorge la Lanterna, Andrea Doria manteneva la sua influenza sulla città pur rimanendo a distanza dal Palazzo Ducale, dove l’oligarchia aristocratica decideva ufficialmente le sorti della Repubblica. La visita, in un susseguirsi di ambienti riccamente decorati e arredati, consente di rivivere i fasti della nobile famiglia e della stessa Repubblica di Genova. www.doriapamphilj.it/genova/ ORARIO: da lunedì a domenica 10-18; 1° gennaio, domenica di Pasqua e 25 dicembre chiuso. Ultimo ingresso ore 17. Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti largo Pertini 4 Lo storico edificio dell’Accademia, fondata nel 1751, conserva anche il suo museo: dipinti, disegni, stampe, matrici calcografi-

che, calchi in gesso, sculture in bronzo e in marmo, elementi architettonici in pietra, bozzetti in gesso e in terracotta, ceramiche, un fondo di fotografie e lastre fotografiche, volumi d’arte, arredi storici e medaglie. L’importante pinacoteca offre un significativa testimonianza dell’arte in Liguria dal XIV al XXI secolo.

ORARIO: da martedì a sabato 14.30-18.30; domenica e lunedì chiuso. Ingresso gratuito.

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce via Jacopo Ruffini 3 Nella cornice di una villa ottocentesca affacciata sul mare e circondata da un ampio parco è ospitato il museo che è punto di riferimento per la contemporaneità a Genova. Le collezioni sono costituite da più di 4.000 opere, esposte con selezioni antologiche, che documentano l’arte moderna e contemporanea a partire dagli anni trenta del Novecento.

Museo del Tesoro di San Lorenzo Cattedrale, piazza San Lorenzo Vero e proprio scrigno di opere di oreficeria e argenteria di epoca medievale, rinascimentale e barocca, tra cui il celebre “Sacro Catino” in vetro mediorientale verde, rappresenta un

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a domenica 11-17; dal 1° aprile da martedì a venerdì 11-18; sabato e domenica 12-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

esempio di museografia moderna, ospitato nella cripta medievale della cattedrale, i cui spazi sono stati rivisitati dall’intervento architettonico di Franco Albini nel 1956.

ORARIO: da lunedì a sabato 9-12 e 15-18; domenica chiuso. Orari ridotti in caso di speciali funzioni religiose.

Museo Diocesano

via Tommaso Reggio 20 r

Entrando nel museo si scoprono un chiostro medievale ricco di affreschi, costruito su un’antica domus romana, e un patrimonio di dipinti e sculture, tessuti, codici miniati, argenti, reliquiari, strumenti musicali e una iniziale sezione archeologica, per raccontare la storia artistica della città. Unica al mondo la sala dei cinquecenteschi Teli della Passione: 14 grandi teli di lino tinti con indaco e dipinti a biacca, considerati gli antesignani del tessuto jeans (che a Genova deve il suo nome). www.museodiocesanogenova.it

ORARIO: lunedì 10-13 e 14-18; da mercoledì a domenica 14-18; martedì chiuso.

Museo dei Beni culturali cappuccini viale IV Novembre 5

Annesso alla chiesa della SS. Annunziata di Portoria, dove si conserva il Mausoleo di Santa Caterina Fieschi Adorno, il museo raccoglie il ricco patrimonio di beni artistici proveniente dai conventi del territorio ligure: opere dei più noti pittori genovesi del Cinquecento e Seicento, preziosi arredi sacri e oggetti dell’artigianato e dell’arte povera cappuccina quali paliotti, sculture lignee, presepi e argenti. www.bccgenova.it/

ORARIO: apertura al pubblico durante le mostre da martedì a domenica 15-18.30; giovedì 10-13 e 14.30-18.30; lunedì chiuso.

Museo Ebraico via Giovanni Bertora 6 Conserva le opere della collezione “Viaggio nel mondo ebraico” di Emanuele Luzzati, donata dall’artista alla Comunità ebraica di Genova. Le visite prevedono anche l’accesso alla Sinagoga maggiore, utilizzata nel periodo estivo e in occasione delle festività più importanti, nonché alla Sinagoga minore, dove si trovano gli arredi lignei del Settecento, ospitati fino al 1935 nella vecchia Sinagoga di Mura della Malapaga. Il museo è temporaneamente chiuso.

Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

piazzale Giuseppe Mazzini 4

Nel parco ottocentesco di Villetta Di Negro, rivolto verso il mare, sorge un edificio in perfet-

musei, impreziosiscono un contesto paesaggistico e naturale di indiscussa bellezza: la Galleria d’Arte Moderna di Villa Saluzzo Serra, le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio, il Museo

to stile razionalista, appositamente progettato da Mario Labò per custodire la collezione donata alla città di Genova da Edoardo Chiossone, abilissimo incisore genovese, che visse a Tokyo dal 1875 al 1898 e lavorò all’Officina Carte e Valori del ministero delle Finanze giapponese.

Il museo a lui intitolato è il primo dedicato all’arte giapponese ad essere fondato in Italia, nel 1905, e conserva la più grande, preziosa e varia collezione d’arte nipponica in Italia nonché una delle più importanti in Europa.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a venerdì 9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30; dal 16 aprile da martedì a venerdì 9-19, sabato e domenica 10-19.30; lunedì non festivo chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

MUSEI DI NERVI

Giannettino Luxoro e la Wolfsoniana sono le soste culturali di una piacevole passeggiata all’interno dei grandi parchi storici pubblici, con piante mediterranee ed esotiche, collegati al roseto di Villa Grimaldi Fassio, da cui si coglie la magica presenza del mare.

GAM - Galleria d’Arte Moderna

Palazzi e ville, sedi di prestigio di importanti

Villa Saluzzo Serra, via Capolungo 3 Collocato in una dimora nobiliare cinquecentesca inserita nel contesto dei parchi con un affaccio a mare, ampliata e decorata tra la metà

del Settecento e l’inizio del Novecento, il museo espone una selezione degli oltre tremila pezzi che costituiscono le raccolte della civica Galleria d’Arte Moderna, nata dalla donazione del principe Odone di Savoia del 1866, con dipinti, sculture, disegni e incisioni e che raccontano l’ampio e fertile periodo che si snoda dall’Ottocento fino alla contemporaneità.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a domenica 11-17; dal 1° aprile da martedì a venerdì 1118, sabato e domenica 12-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

Raccolte Frugone

Villa Grimaldi Fassio, via Capolungo 9

La villa immersa nei parchi ospita le collezioni dei fratelli imprenditori Lazzaro e Luigi Frugone, donate alla città rispettivamente nel 1935 e nel 1953. Tele, marmi e bronzi che testimoniano la frizzante atmosfera nazionale e inter-

nazionale Belle Époque tra fine Ottocento e inizio Novecento, fra cui tre straordinarie opere di Giovanni Boldini.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a venerdì 9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30; dal 16 aprile da martedì a venerdì 9-19, sabato e domenica 10-19.30; lunedì non festivo chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

Wolfsoniana via Serra Gropallo 4

La collezione, creata dal filantropo statunitense Mitchell “Micky” Wolfson Jr. e da lui donata alla città, è costituita da un’ampia tipologia di materiali: dipinti, sculture, mobili, arredi completi, vetri, ceramiche, ferri battuti, argenti, tessuti, disegni di architettura, grafica, manifesti e materiali pubblicitari, bozzetti e disegni, libri e riviste. Si focalizza principalmente sulle arti decorative e di propaganda dal 1880 al 1945, periodo in cui le espressioni artistiche dialogano strettamente con il contesto politico e sociale, economico, tecnologico ed estetico in cui hanno visto la luce.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a domenica 11-17; dal 1° aprile da martedì a venerdì 1118, sabato e domenica 12-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

Museo Giannettino Luxoro

viale Mafalda di Savoia

Visitando questa villa si ha l’illusione di entrare in una residenza ancora abitata, nella quale i Luxoro, membri di un’antica famiglia genovese, hanno disseminato le loro straordinarie collezioni. Attraversando i vari ambienti si nota come il paesaggio costiero faccia da cornice ai dipinti di scuola genovese del XVII e XVIII secolo, ai preziosi orologi notturni di fine Seicento, agli arredi settecenteschi, agli argenti, alle ceramiche e alla originale raccolta di statuine del presepe.

ORARIO: da martedì a domenica 11-17; lunedì chiuso. Ultimo ingresso ore 16.30.

MUSEI DI STORIA E MEMORIA, ARCHIVI

Museo di Archeologia Ligure

Villa Durazzo Pallavicini, via Ignazio Pallavicini 13 Ospitato nell’antica dimora nobiliare di Pegli, il museo racconta le vicende, i cambiamenti climatici, ambientali, economici e tecnologici di più di centomila anni, dalla preistoria fino all’età antica di un territorio che è da sempre luogo di passaggio e di incontro di popoli, culture e idee tra Europa e Mediterraneo. Tra i reperti più celebri esposti, la sepoltura del Principe delle Arene Candide, la Tavola di Polcevera, il sarcofago di Pasherienaset.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a venerdì 13-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30; dal 16 aprile da martedì a venerdì 13-19, sabato e domenica 10-19.30; lunedì non festivo chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Museo del Risorgimento via Lomellini 11

Nella casa natale di Giuseppe Mazzini viene conservato ed esposto un ricco patrimonio storico, artistico e documentario attraverso il quale rivivono le figure simbolo del Risorgimento: Giuseppe Mazzini e il movimento repubblicano e democratico; Giuseppe Garibaldi e le Camicie Rosse; Goffredo Mameli e l’Inno d’Italia. Il percorso espositivo ripercorre le vicende storiche che hanno portato all’Unità d’Italia, dalla rivolta genovese antiaustriaca del 1746 all’inaugurazione del Monumento ai Mille di Quarto nel 1915.

ORARIO: dal 1° ottobre martedì 9-14, da mercoledì a venerdì 9-18.30, sabato e prima domenica del mese 9.30-18.30; dal 16 aprile martedì 9-14, da mercoledì a venerdì 9-19, sabato e prima domenica del mese 10-19.30; lunedì non festivo chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Casa di Colombo via di Porta Soprana

Nella salita che conduce alla Porta Soprana, accesso alla città medievale da levante, sorge la piccola dimora su due piani individuata come abitazione della famiglia Colombo nel periodo fra il 1455 e il 1460, quando Cristoforo aveva

Museo Biblioteca dell’Attore via del Seminario 10 È uno dei pochi musei italiani dedicati al teatro e allo spettacolo. Nato nel 1966, è oggi una fondazione per lo studio storico e critico del teatro, dell’arte scenica e delle condizioni dell’attore italiano.

fra i 4 e i 9 anni. Si tratta di un piccolo memoriale del grande navigatore, al cui interno alcuni pannelli e materiali ne raccontano la storia e, soprattutto, la quotidianità.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a venerdì 10-17, sabato e domenica 10-17.30; dal 1° aprile da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19; lunedì chiuso.

MEI Museo dell’Emigrazione Italiana piazza della Commenda 1

Allestito in uno degli edifici medievali più antichi della città, che in origine dava ospitalità ai pellegrini, questo museo interamente multimediale è dedicato al racconto delle migrazioni italiane verso il mondo. Il percorso di visita si snoda attraverso 16 aree che ripercorrono le storie delle migrazioni dall’Unità d’Italia all’epoca contemporanea, attraverso un ordine cronologico arricchito da approfondimenti tematici. www.museomei.it

ORARIO: da ottobre a maggio da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 11-19; da giugno a settembre da martedì a venerdì 1118, sabato e domenica 11-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

L’archivio conserva migliaia di autografi, fotografie, copioni, bozzetti, figurini, caricature, disegni originali, manifesti, locandine, ritagli stampa, programmi di sala.

Si possono ammirare gli studi di Gilberto Govi, Tommaso Salvini, Alessandro Fersen, Sabatino Lopez, assieme ad altre interessanti memorabilia, nonché un’importante collezione di costumi teatrali.

ORARIO: settore Biblioteca lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13. Visite guidate al Museo e accesso all’Archivio solo su prenotazione (tel. 010 5576085).

Museo della storia del Genoa via al Porto Antico 4

Il percorso espositivo è tematico e cronologico: attraverso due secoli di storia, mette in relazione sport, cultura e società, grazie ad emozionanti installazioni interattive e multimediali e centinaia di cimeli, trofei, documenti e fotografie. www.fondazionegenoa.com

ORARIO: da martedì a domenica 10-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Archivio di Stato via Santa Chiara 28 r Nella prestigiosa cornice del complesso monumentale di Sant’Ignazio, l’Archivio di Stato di Genova conserva migliaia di documenti prodotti dalle magistrature che si sono susseguite nel governo della città a partire dall’XI secolo: il Comune, la Repubblica aristocratica, l’Impero napoleonico, il Regno di Sardegna, il Regno d’Italia, la Repubblica Sociale Italiana, la Repubblica Italiana, nonché l’Archivio della Casa delle

Compere e dei Banchi di San Giorgio, alcuni archivi di famiglie private e gli atti rogati dai notai genovesi a partire dal 1154.

L’Archivio organizza mostre, cicli di conferenze e visite guidate. www.archiviodistatogenova.beniculturali.it

Archivio storico del Comune piazza Giacomo Matteotti 10

La parte più antica della collezione è costituita dai fondi delle magistrature preposte sotto la Repubblica di Genova all’amministrazione e al vettovagliamento della città: i Padri del Comune, i Censori, l’Abbondanza e i Provvisori del

vino. Sono conservati, inoltre, una raccolta di manoscritti relativi alla storia di Genova (XVXVIII secolo), i documenti del Capitanato di Voltri (XVI-XVIII secolo), una curiosa collezione di autografi (XVI-XX secolo), gli archivi dei Comuni annessi a Genova nel 1926, gli archivi delle famiglie Brignole Sale e De Ferrari.

ORARIO: per la consultazione di fondi archivistici: da martedì a giovedì 9-13 su appuntamento (tel. 010 5574808).

Centro Docsai

via ai Quattro Canti di San Francesco 49-51 Il centro, collocato nelle dipendenze di Palazzo Rosso, mette a disposizione la più importante biblioteca di storia dell’arte della Liguria. La Collezione topografica e cartografica comprende circa 8.000 pezzi fra stampe antiche, acquerelli, dipinti, progetti; l’Archivio fotografico offre uno spaccato della vita economica, sociale e artistica della città da metà Ottocento agli anni sessanta del Novecento.

ORARIO: Biblioteca di storia dell’arte: da martedì a giovedì 9-16; solo su appuntamento. Collezioni cartografica e topografica (tel. 010 5574961/59/57) e Archivio fotografico (tel. 010 5574963/62): da martedì a giovedì 9-16.30, venerdì 9-14.

MUSEI DI NATURA, SCIENZA E NAVIGAZIONE

Museo di Storia Naturale G. Doria via Brigata Liguria 9

Aperto nel 1867, è il più antico museo della città e possiede 4 milioni e mezzo di reperti ed esemplari provenienti da tutto il mondo: animali, fossili, piante e minerali. Ne sono esposti

circa 6.000, distribuiti in 23 sale: paleontologia, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci, insetti, minerali. La sala della cellula ospita la ricostruzione tridimensionale di una cellula ingrandita 100.000 volte. Il ricco percorso di visita è un viaggio nella biodiversità del pianeta ed è particolarmente attrattivo per bambini, ragazzi e famiglie.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a domenica 10-18.30; dal 16 aprile da martedì a venerdì 919, sabato e domenica 10-19.30; lunedì chiuso. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura.

Galata Museo del Mare calata De Mari 1

Situato a pochi passi dall’Acquario di Genova, il Galata nasce da un progetto di riqualificazione storica e ambientale dell’area dell’antica Darsena e delle vestigia dell’Arsenale della

Repubblica. Il percorso di visita si snoda tra la parte museale, nell’edificio principale, e il waterfront del museo, dove è ormeggiato il sottomarino Nazario Sauro, unico in Italia visitabile in mare.

Nelle sale interne si attraversano ambienti dall’allestimento scenografico che creano un contesto suggestivo per i preziosi oggetti

Castello D’Albertis Museo delle culture del mondo corso Dogali 18

Questo insolito museo-dimora, ospitato in un castello neogotico, offre la straordinaria opportunità di entrare nella casa del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, suo ideatore.

Viaggiando per mare e per terra nei cinque continenti fra Ottocento e Novecento, egli ha

delle collezioni: dipinti, carte nautiche medievali, atlanti, strumenti di bordo, modelli. www.galatamuseodelmare.it

ORARIO: dal 1° novembre da martedì a venerdì 10-18, sabato, domenica e festivi 1019, lunedì non festivo chiuso; dal 1° marzo da lunedì a domenica 10-19. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Museo Navale di Pegli

Villa Centurione Doria, piazza Bonavino 7

Custodisce preziose carte geografiche, dipinti, disegni, modelli navali, strumenti di costruzione e di navigazione, documentazioni sugli antichi cantieri navali e le botteghe artigiane legate al mondo marittimo. Rilevanti sono anche le testimonianze di cultura materiale dei marinai e dei maestri d’ascia liguri. Il museo è temporaneamente chiuso; sono allo studio nuovi percorsi e attività in vista di una futura riapertura.

racchiuso il proprio mondo in una cornice romantica, tra “camere delle meraviglie”, suggestioni marinaresche, evocazioni colombiane e trofei coloniali.

ORARIO: dal 1° ottobre da martedì a venerdì 10-17, sabato e domenica 10-18; dal 1° aprile da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

IPalazzideiRolli

Nel 1576 il Senato della Repubblica di Genova istituì degli elenchi, i Rolli degli alloggiamenti pubblici, che comprendevano i principali palazzi aristocratici della città. Negli anni precedenti le famiglie dell’aristocrazia genovese avevano totalmente rinnovato molte delle antiche dimore del centro storico, mentre le famiglie più importanti avevano costruito nuove, ricchissime residenze in Strada Nuova, l’attuale via Garibaldi.

Dato che, per ragioni politiche nonché logistiche, non era possibile accogliere gli ospiti di stato a Palazzo Ducale, i proprietari dei palazzi inseriti negli elenchi erano obbligati a ricevere nelle proprie residenze – estratte a sorte di volta in volta – diplomatici, dignitari e aristocratici in visita alla Repubblica, facendosi carico di tutte le spese di rappresentanza. I palazzi erano suddivisi in tre bussoli, corrispondenti a livelli diversi sulla base della grandezza e sontuosità dell’edificio, del prestigio dell’ospite e dell’importanza sociale ed economica del proprietario del palazzo. Il modello di ospitalità pubblica creato a Genova è unico: grazie ai suoi ospiti internazionali, come il celebre pittore fiammingo Peter Paul Rubens, che ne celebrò i palazzi in un volume pubblicato ad Anversa nel 1622, Genova divenne nota in tutta Europa per la

qualità delle sue architetture e per uno stile di vita raffinato e di altissimo livello. Dal 2006 l’Unesco riconosce gli splendidi palazzi rinascimentali e barocchi dell’aristocrazia genovese come Patrimonio dell’Umanità, con il nome ufficiale “Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli”. Il sito Unesco comprende 42 palazzi, fra gli oltre cento ancora esistenti in tutto il centro storico della città. In molti casi gli edifici sono di proprietà privata, sedi di aziende e uffici, o tuttora abitati da famiglie nobili, ma molti palazzi dei Rolli sono visitabili tutto l’anno: alcuni sono diventati musei, altri sono sedi di enti e istituzioni che permettono di visitarli almeno in parte; altri ancora, di proprietà privata, ospitano mostre e iniziative culturali. Passeggiando per il centro storico se ne possono ammirare gli atrii e i cortili decorati. A partire dal 2009 in alcuni fine settimana si svolgono i Rolli Days, giornate in cui molti palazzi, sia pubblici sia privati, sono aperti al pubblico con visite guidate a cura di divulgatori scientifici. Si possono visitare anche palazzi esterni al sistema dei Rolli, chiese e ville nobiliari.

www.rolliestradenuove.it www.palazzideirolli.it https://landing.visitgenoa.it/rollidays-online/

Rolli Experience è un’iniziativa culturale che permette di vivere un weekend immersivo tra i prestigiosi Palazzi dei Rolli, le splendide dimore nobiliari genovesi Patrimonio dell’Umanità Unesco, che nella seconda metà del Cinquecento diedero vita a un sistema di ospitalità pubblica del tutto peculiare. Una proposta suggestiva, dedicata a chi desidera soggiornare a Genova vestendo i panni di un ospite dell’antica Repubblica, attraverso un programma ricco di appuntamenti esclusivi, fra arte, bellezza, storia e sapori.

L’experience propone il pernottamento di due notti in strutture selezionate, prioritariamente ubicate all’interno dei Palazzi dei

Rolli, percorsi guidati tematici alla città e al suo centro storico, divulgazioni enogastronomiche, visite curate da esperti divulgatori scientifici.

Ad impreziosire il tutto, intrattenimenti musicali, aperitivi, degustazioni e cene tematiche tra i preziosi arredi e i soffitti affrescati delle spettacolari residenze nobiliari genovesi.

Il pacchetto comprende inoltre la speciale Card turistica Rolli Experience con validità di 72 ore dal momento dell’attivazione; la card, completamente gratuita, potrà essere attivata e utilizzata nello stesso weekend della Rolli Experience o, se si preferisce, in un momento successivo entro e non oltre il 30 giugno 2025.

La card consente l’ingresso ad alcune delle più significative realtà culturali e turistiche cittadine: Palazzo Ducale, Musei di Strada Nuova, salita alle torri della Cattedrale di San Lorenzo, Basilica di Carignano, Lanterna, Galata Museo del Mare + sommergibile Nazario Sauro, Casa di Colombo, MEI - Museo dell’Emigrazione Italiana, Palazzo Reale, Gallerie di Palazzo Spinola, Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo, Museo d’Arte Orientale E. Chiossone, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Museo del Risorgimento, Museo di Storia Naturale, Museo di Sant’Agostino, Wolfsoniana, Raccolte Frugone, GAM - Galleria d’Arte Moderna, Museo di Archeologia Ligure nonché l’utilizzo della rete di trasporti cittadini AMT.

La Rolli Experience è prevista nelle seguenti date:

Gennaio 2025: venerdì 17 - sabato 18 - domenica 19

Febbraio 2025: venerdì 14 - sabato 15 - domenica 16

Per informazioni e prenotazioni: www.visitgenoa.it/it/rolli-experience-0

La numerazione dei Palazzi corrisponde all’ordine di iscrizione dell’edificio all’Unesco.

1. Palazzo di Antonio Doria

Largo Lanfranco 1

Ad uso pubblico: Prefettura

Antonio Doria, committente d’eccezione, fu tra i primi a importare in città i modelli architettonici rinascimentali. Il progetto del palazzo, edificato poco prima della metà del XVI secolo su un’area a ridosso della prima cerchia muraria, fu definito, con ogni probabilità, dal lombardo Bernardino Cantone, che di lì a poco si trovò a lavorare alla realizzazione di buona parte dei palazzi di Strada Nuova. Cuore rappresentativo della dimora è il sistema atrio-cortile, cui si sovrappone la galleria loggiata del primo piano; notevole la decorazione che il Doria commissionò ai principali artisti del momento. Pervenuto al Comune di Genova nel 1876, il palazzo subì un’importante serie di adeguamenti e modifiche a seguito dell’apertura di via Roma.

2. Palazzo di Clemente della Rovere

Piazza Rovere 1

All’inizio degli anni ottanta del Cinquecento Clemente della Rovere fece erigere il proprio palazzo nell’area urbana che connetteva piaz-

za Fontane Marose, e quindi Strada Nuova, con la porta dell’Acquasola, facente parte del circuito murario cinquecentesco. Affacciato su una piccola piazza, il palazzo presenta un’architettura complessa, formata da due distinte unità edilizie. Divenuto proprietà di Francesco Maria della Rovere, doge nel biennio 1765-1767, il palazzo subì importanti rivisitazioni negli interni, che si arricchirono di decorazioni a stucco, mobili “alla francese” e una notevole collezione di dipinti. Attualmente è sede di residenze private.

3. Palazzo di Giorgio Spinola

Salita Santa Caterina 4

Edificato intorno alla metà del Cinquecento, il palazzo venne realizzato in un’area contigua a quella occupata dal convento delle clarisse di Santa Caterina e limitrofa a piazza Fontane Marose. A determinare l’assetto dell’edificio fu fondamentale il contatto diretto con le novità architettoniche e decorative rinascimentali, che in quel periodo prendevano corpo nei vicini cantieri. In tale contesto è inseribile la spettacolare sequenza atrio-cortileninfeo-scalone, organizzata su due differenti

livelli, terminante con un ninfeo decorato da rocce naturali, concrezioni calcaree e dalla statua di un satiro. Alle spalle del ninfeo lo scalone monumentale, vero e proprio fondale scenografico. Attualmente è sede di uffici a uso privato.

4. Palazzo di Tomaso Spinola

Salita Santa Caterina 3

Realizzato per Tommaso Spinola su progetto di Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco tra il 1558 e il 1561, il palazzo venne eretto nell’allora piazza degli Spinola di Luccoli, in prossimità di piazza Fontane Marose e Strada Nuova, all’epoca veri e propri cantieri dell’aggiornamento in chiave rinascimentale della città, e iscritto nel terzo bussolo del rollo del 1664. Il prospetto è riccamente definito dagli stucchi eseguiti da Andrea Aprile da Carona su progetto del Bergamasco, raffiguranti erme, mascheroni, festoni di fiori e frutta. Di grande interesse la decorazione interna che vide all’opera, nella maggior parte degli ambienti del primo piano nobile, la bottega dei Semino. Il palazzo è oggi sede di abitazioni e uffici a uso privato.

5. Palazzo di Giacomo Spinola

Piazza Fontane Marose 6

Affacciato sul lato breve dell’odierna piazza Fontane Marose, un tempo piazza di Luccoli, il palazzo sorse intorno alla metà del Quattrocento per volere della famiglia Spinola, che lo detenne fino all’inizio del XIX secolo. La facciata presenta la caratteristica alternanza di fasce bicrome bianche e nere, realizzate utilizzando marmo bianco di Carrara e la tipica pietra di Promontorio. A memoria degli antenati della famiglia vennero poste, in apposite nicchie, cinque statue, di cui l’ultima non ben identificata, raffiguranti, da sinistra verso destra, Oberto, Corrado, Opizzino, Calvot. Dopo una lunga serie di modifiche apportate

in conseguenza dell’apertura di via Carlo Felice, l’odierna via XXV Aprile, e alla riorganizzazione dei dislivelli del terreno, l’edificio fu acquistato da un Istituto di credito tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta del secolo scorso e sottoposto a un generale restauro ad opera degli architetti Tommaso Badano e Lionello Calza.

6. Palazzo di Agostino Ayrolo

Piazza Fontane Marose 4

Nelle forme attuali il palazzo è il frutto di vari interventi edilizi succedutisi tra il Cinquecento e l’Ottocento. Passato nella seconda metà del Seicento ai Negrone, che ne restano i proprietari fino ad oggi, l’edificio fu nuovamente al centro di un vasto rinnovamento alla fine del Settecento, quando il capo d’opera Antonio Barabino compì un generale riordino del prospetto sulla piazza. In conseguenza della sistemazione dell’area e dell’apertura di via Carlo

Felice (oggi via XXV Aprile) tra il 1825 e il 1828, Carlo Barabino realizzò il secondo portale di accesso, modulato sull’architettura di quello già esistente. L’interno vanta una notevole ricchezza decorativa su committenza di Agostino Ayrolo. Intorno al 1700 Gio Antonio Negrone commissionò a Domenico Parodi l’affresco della volta di una sala con “La gloria della famiglia Negrone”.

7. Palazzo di Paolo e Niccolò Interiano

Piazza Fontane Marose 2

Collocato in un’area particolarmente importante per lo sviluppo urbano della città, a margine di Strada Nuova, in una zona di orti di proprietà degli Spinola, il palazzo venne edificato tra il 1565 e il 1567 per volere di Paolo Battista e Niccolò Interiano da Francesco Casella, che operò sui resti di una preesistente costruzione.

I PALAZZI DEI ROLLI

Grazie alla sua magnificenza, il palazzo fu inserito da Rubens nella sua raccolta dedicata ai Palazzi Moderni di Genova, nonché iscritto in tutte le liste dei Rolli. L’edificio ebbe vari proprietari: alla fine del XVII secolo pervenne ai Grimaldi Pasqua, che lo ampliarono verso monte; l’ultimo passaggio di proprietà lo assegnò ai Pallavicino, che lo detengono ancora oggi.

Particolarmente interessante la facciata sulla piazza, interamente dipinta dai fratelli Lazzaro e Pantaleo Calvi, quale strumento di comunicazione e magnificazione della figura di uno dei due committenti, Niccolò Interiano.

8. Palazzo di Agostino Pallavicino via Garibaldi 1

Primo edificio ad aprire Strada Nuova sul lato a monte, il palazzo venne edificato per volere di Agostino Pallavicino a partire dal 1558 e presto inserito nel Rollo del 1576 al primo bussolo. Il palazzo, opera di Bernardino Cantone, affaccia sulla strada con un prospetto

fortemente strutturato dal punto di vista architettonico.

Il raffinato portale in marmo bianco presenta un frontone centinato spezzato che accoglie lo scudo con l’arma familiare.

Il consueto cannocchiale ottico che vedeva lo sviluppo in sequenza di atrio, cortile e giardino (scomparso in seguito all’apertura dei tunnel veicolari di Portello) è oggi falsato dall’allestimento che l’Istituto di credito, attuale proprietario, ha dato al cortile chiudendolo a tetto.

Di grande interesse la decorazione a fresco con episodi di storia antica realizzata da Andrea e Ottavio Semino.

Con l’apertura di via Interiano, tracciata dall’architetto Ignazio Gardella senior nel 1854, il palazzo venne tagliato su un fianco e rivestito da un paramento in pietra e marmo a modello del prospetto preesistente.

9. Palazzo di Pantaleo Spinola via Garibaldi 2

Il palazzo, il primo di Strada Nuova sul lato a valle, venne edificato dall’architetto Bernardo Spazio e dal maestro Giovanni Pietro Orsolino su commissione di Pantaleo Spinola. Terminati i lavori nel 1564, la dimora fu inserita nella prima delle liste dei Rolli, nel 1576, al primo bussolo; passata agli Spinola di Tassarolo già nel 1563 e, poco dopo, ad Andrea Spinola dei signori di Arquata, subì un importante cambiamento strutturale nel terzo decennio del XVII secolo. Differentemente dagli altri palazzi, l’edificio affaccia su Strada Nuova con un prospetto spoglio, semplicemente intonacato e privo di qualsivoglia decorazione fatta eccezione per il portale, di marmo bianco, sormontato dalle statue della Prudenza e della Vigilanza.

Passato in proprietà dei Giustiniani, dei Cambiaso e poi dei Gambaro nel corso dell’Ottocento, nel 1823 il palazzo divenne proprietà di un Istituto di credito che vi apportò ulteriori modifiche.

10. Palazzo di Franco Lercari via Garibaldi 3

Edificato tra il 1571 e il 1578 per Franco Lercari, potente politico e banchiere genovese al servizio di Carlo V, grazie alla sua magnificenza il palazzo venne iscritto nelle liste dei Rolli fin dal 1576, sempre al primo bussolo. Passò in possesso della famiglia Parodi nel 1845, che ne detiene ancora la proprietà.

Megollo Lercari, antenato del committente e specchio delle sue stesse virtù e capacità di negoziazione.

11. Palazzo di Tobia Pallavicino via Garibaldi 4

Trattato a bugnato, interamente realizzato in pietra di Finale, l’edificio è scandito da lesene di ordine dorico “rustico” con bugne a punta di diamante e aperto in corrispondenza del portale marmoreo, realizzato da Taddeo Carlone e composto da due telamoni dai nasi mozzi, riferimento diretto alla singolare vicenda che vide protagonista

Opera dell’architetto Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco, il palazzo fu edificato per volontà di Tobia Pallavicino, finanziere colto e aggiornato sulle ultime novità romane che costruì le sue ricchezze sul monopolio dell’allume di Tolfa. Acquistato nel 1704 da Giacomo Filippo Carrega, il palazzo venne

ampliato e sopraelevato: è in questo contesto che si colloca la complessa macchina decorativa che Lorenzo De Ferrari – qui in veste di progettista, pittore e decoratore – allestì tra il 1734 e il 1744. La straordinaria galleria dorata si pone infatti a chiusura degli ampliamenti verso valle e diviene il nuovo luogo di rappresentanza della magnificenza della famiglia. Passato in proprietà ai Cataldi nel 1830 e, infine, nel 1922, alla Camera di Commercio, che lo detiene ancora oggi, il palazzo subì una generale revisione degli spazi da parte dell’architetto Giuseppe Crosa di Vergagni.

12. Palazzo di Angelo Giovanni Spinola via Garibaldi 5

Eretto a partire dal 1558 per volere di Angelo Giovanni Spinola di Luccoli, banchiere del Re e Ambasciatore della Repubblica, il palazzo, opera dell’architetto Giovanni Ponzello, venne presto ampliato, e da subito iscritto nel Rollo del 1576, al primo bussolo. Nei primi decenni del Novecento fu acquistato da Isti-

tuti di credito che ne detengono a tutt’oggi la proprietà.

Il blocco compatto dell’edificio è sfondato illusivamente da un ampio prospetto, che si affaccia sulla Strada Nuova con un’importante decorazione a fresco dalla vivace policromia, opera dei fratelli Lazzaro e Pantaleo Calvi e del Semino. Particolarmente interessanti gli affreschi di una sala del piano nobile affacciata sul giardino a monte del palazzo, recentemente riscoperti e restaurati: opera di Lazzaro Tavarone, raffigurano il palazzo stesso nella sua completa veste decorativa, nonché alcuni aspetti del giardino nella sua forma primigenia.

13. Palazzo di Gio Battista Spinola Via Garibaldi 6

Edificato intorno al 1563 su commissione dei fratelli Andrea e Gio Batta del ramo di Vergagni della famiglia Spinola – terzo palazzo della famiglia in Strada Nuova – passò ai Doria, attuali detentori, nel 1723. Il possente volume cubico affaccia imponente sulla via, mentre l’organizzazione spaziale del piano terreno è fondata sul cannocchiale ottico che mette in comunicazione visiva diretta il giardino con l’atrio, passando per il cortile colonnato. Il bombardamento navale voluto dal Re Sole nel 1684 provocò ingenti danni all’edificio, che vide la ricostruzione della facciata e un generale rifacimento dei suoi spazi. All’interno si distinguono decorazioni ad affresco, realizzate da Andrea Semino, totalmente dedicate alle imprese della famiglia Spinola.

14. Palazzo di Nicolosio Lomellino

Via Garibaldi 7

Edificato tra il 1563 e il 1569 da Nicolosio Lomellino, la cui fortuna derivava dalla pesca del corallo nell’isola di Tabarca, nel corso dei secoli il palazzo ha subito svariati passaggi di proprietà che hanno contribuito a definire gli aspetti architettonici e decorativi odierni; nel 1865 venne acquisito dal barone Andrea Podestà e infine dalla famiglia Bruzzo, che lo detiene tuttora. Iscritto fin da subito nel primo bussolo del Rollo del 1576, fu come tale degno di ospitare papi, re e imperatori.

Luigi Centurione commissionò nel 1623 a Bernardo Strozzi per le sale del primo piano nobile, raffiguranti l’Allegoria dell’evangelizzazione del Nuovo Mondo e l’Allegoria della navigazione. Il palazzo è visitabile. www.palazzolomellino.org

15. Palazzo di Lazzaro e Giacomo Spinola Via Garibaldi 10

Il palazzo venne edificato a partire dal 1583 per i due fratelli Spinola, Giacomo e Pantaleo, secondo un progetto che accosta due case

Edificato da Bernardino Cantone su progetto di Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco, il palazzo, organizzato su due piani nobili, si apre su Strada Nuova con una straordinaria sequenza atrio-androne-cortile e con una facciata interamente decorata a stucco, unica in tutta la via. Lo spettacolare ninfeo mette in connessione con i giardini a monte, organizzati seguendo i dislivelli della collina. Nel primo quarto del XVIII secolo furono rinnovati anche gli spazi del secondo piano nobile, affrescati da Domenico Parodi, Lorenzo De Ferrari e Giacomo Antonio Boni. Notevoli gli affreschi che

speculari cui si accede dalla via da due portali identici, impreziositi da marmo e pietra di Finale. Le due dimore differiscono nelle decorazioni interne, commissionate dai vari proprietari che si susseguirono nel tempo. Nel 1624 Lazzaro Tavarone affrescò per gli Adorno imprese familiari negli spazi dell’atrio e del piano nobile; il corpo a levante è invece caratterizzato da una decorazione ottocentesca commissionata dai Cattaneo. Recentemente restaurato, il palazzo ha potuto recuperare l’assetto decorativo, definito da architetture illusive, mascheroni e finestre a cartella a monocromo.

16. Palazzo di Niccolò Grimaldi

Via Garibaldi 9 - Ad uso pubblico: Municipio

Il palazzo venne edificato dai fratelli Domenico e Giovanni Ponzello a partire dalla metà degli anni settanta del Cinquecento per Niccolò Grimaldi, chiamato “il Monarca” per la sua proverbiale ricchezza. L’ampiezza del terreno disponibile e la particolare posizione dell’edificio consentirono una disposizione degli spazi decisamente scenografica: dall’atrio, al livello della via, si passa

17. Palazzo di Baldassarre Lomellini Via Garibaldi 12

Costruito a partire dal 1562 per volere di Baldassarre Lomellini dall’architetto Giovanni Ponzello, l’edificio appartenne per un lungo periodo ai Salvago, che ne acquisirono la proprietà alla fine del Cinquecento per poi venderla a Cristoforo Spinola, ambasciatore della Repubblica di Genova a Parigi. In seguito venne acquisito da Domenico Serra e dalla famiglia Campanella e più tardi pesantemente danneggiato dai bombardamenti

a un cortile sul quale affacciano il loggiato del piano nobile e, sul fondo, lo scalone monumentale a doppia rampa affrontata.

Il palazzo venne presto venduto a Giovanni Andrea I Doria, duca di Tursi e principe di Melfi nonché nipote di Andrea Doria e iscritto fin da subito nei Rolli al primo bussolo. Dal 1850 il palazzo è sede del Municipio di Genova. Fa parte del polo museale di Strada Nuova (p. 34).

della seconda guerra mondiale. Della prima fase dell’edificio, affrescato da Andrea Semino e Giovanni Battista Castello con episodi di storia romana e Storie di Enea, rimane oggi testimonianza grazie ai rilievi di Rubens. Gli interventi settecenteschi voluti da Cristoforo Spinola dotarono la dimora di un nuovo assetto neoclassico e di un atrio ovale a piano terreno. Furono poi completamente rinnovati il salone al piano nobile e i due tempietti neoclassici sul terrazzo.

18. Palazzo di Luca Grimaldi

Via Garibaldi 11

Ad uso pubblico: Museo di Palazzo Bianco

Edificato su una precedente costruzione ideata da Luca Grimaldi in epoca antecedente all’apertura di Strada Nuova, il palazzo giungerà soltanto nel 1711 a Maria Durazzo Brignole Sale, già proprietaria di Palazzo Rosso, la quale fece ristrutturare il palazzo dall’architetto Giacomo Viano, che lavorò sui moduli architettonici e formali degli edifici cinquecenteschi, dando alla residenza un nuovo accesso da Strada Nuova.

Nel 1889 la duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale De Ferrari, donò l’edificio e le preziose opere d’arte custodite al suo interno al Comune di Genova, che vi allestì un’esposizione di arte antica. Pesantemente danneggiato dai bombardamenti del 1942 e ricostruito nelle sue forme architettoniche settecentesche, il museo venne riaperto al

pubblico nel 1950 con un allestimento completamente rinnovato curato dall’architetto Franco Albini e dalla nuova direttrice Caterina Marcenaro. Il percorso museale è stato poi ampliato con gli spazi esterni del giardino posteriore, che comprende i resti della chiesa di San Francesco di Castelletto, demolita a inizio Ottocento (p. 35).

19. Palazzo di Francesco e Ridolfo Brignole Sale

Via Garibaldi 18

Ad uso pubblico: Museo di Palazzo Rosso

Progettato tra il 1671 e il 1677 dall’architetto Pietro Antonio per Francesco e Ridolfo Brignole Sale, il palazzo presenta due piani nobili sovrapposti, al fine di fornire un’abitazione di identico prestigio per i due fratelli. Le fasi di decorazione e arricchimento del palazzo furono numerose.

Il secondo piano nobile venne affrescato, a partire dal 1687, dai principali protagonisti del barocco genovese: Gregorio De Ferrari e Domenico Piola, e in una seconda fase, dal 1691, da Giovanni Andrea Carlone, Carlo Antonio Tavella e Domenico Guidobono. Nel 1874 l’ultima erede, Maria Brignole Sale De Ferrari, duchessa di Galliera, decise di donare la dimora, completa di tutti i suoi arredi e delle collezioni, alla città di Genova; il palazzo divenne così una pregiata sede museale, destinata ad accogliere anche gli arredi della dimora parigina della famiglia. Sottoposto a due successivi interventi di restauro, nel 1953 e nel 1961, il palazzo, che si distingue per il colore rosso della facciata, custodisce dipinti raccolti nell’arco di più di due secoli dalla nobile famiglia (p. 34).

20. Palazzo di Gerolamo Grimaldi

Salita San Francesco 4

Le caratteristiche dell’edificio, costruito tra il 1536 e il 1545, e la cultura del committente, Gerolamo Grimaldi Oliva, ricco mercante e potente banchiere, nonché diplomatico in stretto rapporto con la Spagna e il Portogallo, contribuirono a dar vita a una tipologia residenziale inedita per Genova. Rimasta in proprietà dei Grimaldi fino all’Ottocento, la dimora viene acquistata a inizio Novecento da Evan Mackenzie che vi sistemò la sede della propria società assicurativa, chiamando anche l’architetto Gino Coppedè, che apportò alcune modifiche alla struttura e alla decorazione, tra cui la copertura del cortile sulla salita di San Francesco con un lucernario liberty. I desideri e le scelte dei committenti che si avvicendarono nel corso del tempo portarono a soluzioni innovative anche nella decorazione degli ambienti interni, realizzate da Lazzaro Calvi, Giovanni Battista Castello il Bergamasco e Luca Cambiaso. Adibito a ospedale militare durante la prima guerra mondiale, l’edificio è oggi proprietà di una società privata che, dopo averlo restaurato, lo ha aperto al pubblico come sede di mostre temporanee, attività culturali e ricevimenti. www.palazzodellameridiana.it

21. Palazzo di Gio Carlo Brignole Piazza della Meridiana 2

Affacciato su piazza della Meridiana, per più di un secolo il palazzo fece da sfondo a Strada Nuova, impedendo, con il palazzo di Gerolamo Grimaldi, posto direttamente di fronte, la naturale prosecuzione verso ponente, avvenu-

ta solo nel 1786 con l’apertura di Strada Nuovissima (oggi via Cairoli). L’edificio sorse tra il 1626 e il 1628 su committenza di Giovanni Battista Brignole a Bartolomeo Bianco. La magnificenza che i Brignole vollero per la propria dimora nel corso del Seicento e del Settecento è ancora oggi testimoniata dagli affreschi delle volte delle sale del piano nobile di Gregorio e Lorenzo De Ferrari. Di altissimo pregio anche i busti marmorei conservati nel salone principale del piano nobile.

22. Palazzo di Bartolomeo Lomellino

Largo della Zecca 4

Edificato tra il 1565 e il 1570 su committenza di Bartolomeo, il palazzo fu costruito nell’area di Vallechiara, circondata dalle proprietà dell’albergo dei Lomellini. L’edificio si relazionò sin da subito con l’abbazia di San Bernardo dell’Olivella, di cui il committente era anche patrono.

L’orografia del terreno, con forti dislivelli, consentì un’organizzazione del giardino a terraz-

ze, adorno di marmi e fontane. Di grande interesse l’intervento dell’architetto Emanuele Andrea Tagliafichi, che nel 1769, oltre ad una generale riorganizzazione del giardino, operò per conto del doge Agostino Lomellini sugli interni e sulle decorazioni a stucco di alcuni ambienti, in parte oggi ancora leggibili all’interno degli esercizi commerciali affacciati su via Carlo Targa.

23. Palazzo di Stefano Lomellini Via Cairoli 18

Incluso negli elenchi dei Rolli dal 1588, il palazzo attuale è frutto di un ampliamento settecentesco opera dell’architetto ticinese Gregorio Petondi a partire dal 1775. Passato in proprietà ai Lomellini e infine ai Doria Lamba, che lo detengono ancora oggi, l’edificio è frutto di un lungo percorso progettuale che si modifica di pari passo con l’evolversi delle operazioni per l’apertura di Strada Nuovissima, oggi via Cairoli, avvenuta tra il 1778 e il 1786 ad opera dello stesso Petondi.

Il palazzo presenta una soluzione architettonica particolarmente interessante, che mette in comunicazione i due differenti e contrapposti ingressi, dando vita ad un sistema di cortili e atri. L’interno fu riorganizzato nei suoi spazi secondo la “moderna” disposizione francese, con camere, salotti e gallerie en enfilade che consentono di percorrere gli ambienti dell’appartamento con un percorso ad anello.

24. Palazzo di Giacomo Patrone

Lomellini

Largo della Zecca 2

Ad uso pubblico: Comando Militare di Zona

Collocato nell’area di Vallechiara, ai margini del Guastato (oggi piazza della Nunziata) e lungo la strada che saliva al borgo del Carmine, il palazzo, inizialmente sorto come dimora suburbana dei Lomellini, venne riedificato per

volere di Giacomo Lomellini, ricco e colto esponente della famiglia che aveva fatto fortuna con il monopolio del corallo di Tabarca. In seguito a vari passaggi di proprietà, dal 1945 divenne sede del Comando Militare di Zona. Il palazzo, entrato a far parte del circuito urbano solo con l’apertura di Strada Nuovissima (via Cairoli) negli anni settanta del Settecento, risentì delle grandi trasformazioni che caratterizzarono la zona circostante fin dal XVIII secolo. Di grande pregio gli affreschi destinati ad abbellire gli interni, realizzati da Domenico Fiasella e Giovanni Carlone.

25. Palazzo di Antoniotto Cattaneo

Piazza della Nunziata 2

Ad uso pubblico: Università di Genova

L’aspetto attuale del palazzo, donato all’Università nel 1999 dai Belimbau, ultimi proprie-

Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi

tari, è frutto di una serie di interventi che ne hanno interessato gli aspetti architettonici e decorativi sia interni che esterni. Verso la fine del Settecento la dimora passò alla famiglia Cambiaso, che si preoccupò di rinnovarne la facciata e alcuni spazi interni affidando spesso i lavori all’architetto ticinese Giovanni Battista Pellegrini.

Nell’appartamento del piano nobile è possibile ammirare la straordinaria decorazione illusiva a fresco di Lazzaro Tavarone realizzata attorno al 1610.

26. Palazzo di Gio Agostino Balbi Via Balbi 1

Stretto fra le pendici collinari e il convento francescano della SS. Annunziata del Guastato, il palazzo, edificato a partire dal 1618 per Gio Agostino Balbi dall’architetto camerale

Bartolomeo Bianco, segnò una nuova lettura delle tipologie architettoniche monumentali già messe in opera cinquant’anni prima in Strada Nuova.

Rimasto in proprietà dei Balbi fino al 1709, il palazzo passò poi a Marcello Durazzo, marchese di Gabiano, ai Durazzo Pallavicini, ai Negrotto Cambiaso e, infine, ai Cattaneo Adorno, che lo detengono ancora oggi.

Di grande interesse la composizione planimetrica dell’edificio, organizzata intorno ad una doppia U sviluppata in ali loggiate, gallerie e giardini pensili, soluzione che permette di adattare gli spazi alla forte pendenza.

Ricco negli ambienti interni di affreschi settecenteschi, il palazzo conserva una pregiata collezione di dipinti.

27. Palazzo di Gio Francesco Balbi

Via Balbi 2

Ad uso pubblico: Università di Genova

Posto sul lato a mare del nuovo asse stradale finanziato dai Balbi, il palazzo si delineò in un primo tempo come ampliamento e ricomposizione volumetrica della domus magna, edificio che la famiglia possedeva da diverse generazioni ancor prima del tracciamento della via.

Fu successivamente riorganizzato per volere di Stefano Balbi, che nel 1614 fece approvare dai Padri del Comune il progetto per un nuovo prospetto sulla strada e la generale riorganizzazione dei volumi.

Alla fine degli anni settanta del Settecento la proprietà passò ai Cattaneo della Volta, mentre alla fine degli anni trenta del Novecento l’immobile fu acquistato dalla compagnia assicuratrice Levante che, in seguito ai danni bellici, si fece carico di un vasto progetto di restauro.

Nel 2001 l’Università di Genova ha acquisito la proprietà del palazzo, adibendolo a sede della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel salone al piano nobile (oggi Aula Magna) è conservata la quadreria che i Cattaneo pensarono per la propria dimora.

28. Palazzo di Giacomo e Pantaleo Balbi

Via Balbi 4

Ad uso pubblico: Università di Genova

L’edificazione del palazzo, posto sul lato a mare del nuovo asse urbano, prese avvio nel 1618 per volere dei fratelli Giacomo e Pantaleo Balbi. La famiglia Balbi ne conservò la proprietà, custodendo con essa la preziosa quadreria. L’edificio fu acquistato nel 1972 dall’Università di Genova, che vi organizzò una delle sedi della Facoltà di Lettere e Filosofia. L’iniziale progetto dell’architetto Bartolomeo Bianco vide in seguito gli interventi di Pietro Antonio Corradi, tra cui la realizzazione di un luminoso giardino pensile, abbellito da un ninfeo. Il Corradi intervenne anche nei piani superiori del complesso edilizio, ampliandolo con due ali protese verso sud e chiudendo il loggiato del secondo piano nobile. Trasformato così in galleria, questo spazio divenne, intorno al 1655, il luogo per eccellenza della celebrazione familiare: qui trovarono posto i busti della collezione antiquaria del committente e venne realizzata da Valerio Castello la straordinaria decorazione a fresco della volta.

29. Palazzo di Francesco Maria Balbi Piovera

Via Balbi 6

Ad uso pubblico: Università di Genova

Terzo palazzo sul lato a mare della via dei Balbi, ma ultimo nella vicenda edilizia della strada seicentesca, venne eretto tra il 1656 e il 1674 per volere di Francesco Maria Balbi, che ne affidò la progettazione all’architetto Pietro Antonio Corradi. Nel primo Settecento i nuovi proprietari diedero avvio a un importante cantiere di rinnovo architettonico e di decorazione, insieme all’acquisizione di una magnifica collezione di dipinti, poi in gran parte alienata con il passaggio dell’edificio a Marcello Luigi Durazzo nel 1824. Nel 1890 il palazzo fu acquistato dall’imprenditore genovese Edilio Raggio che avviò un’ulteriore trasformazione, demolendo gli interni e

ricavandone appartamenti. Contestualmente venne ridisegnata la facciata, creato il vasto atrio affacciato su un piccolo cortile retrostan-

te e lo scalone monumentale, sulla volta del quale fu realizzato un ciclo di tempere murali dedicate ad allegorie risorgimentali e alla cele-

brazione della monarchia sabauda e dello Stato unitario. A partire dagli anni cinquanta del Novecento il palazzo è divenuto sede della Facoltà di Lettere.

30. Palazzo di Stefano Balbi

Via Balbi 10

Ad uso pubblico: Museo di Palazzo Reale

Il palazzo fu edificato a partire dal 1643 per Stefano Balbi, artefice dell’apertura della Strada dei Signori Balbi, dagli architetti Pier Francesco Cantone, Michele Moncino e Angelo Falcone. L’edificio, sorto inizialmente con una planimetria a U, continuò ad ampliarsi e arricchirsi grazie agli interventi promossi dalle famiglie Balbi e Durazzo tra Seicento e Settecento. Oggi si presenta come uno dei più vasti complessi architettonici genovesi che abbia conservato intatti i suoi interni, con decorazioni ad affresco e stucco, dipinti, sculture, mobili e suppellettili.

Il palazzo fu acquisito dai Savoia nel 1842 quale residenza reale e oggi appartiene allo Stato italiano, che vi ha insediato la sede del Museo di Palazzo Reale (p. 35).

Sono visitabili l’atrio monumentale con stucchi settecenteschi, il cortile d’onore, il giardino pensile affacciato sul mare e l’appartamento nobile al secondo piano con splendidi ambienti di rappresentanza fra cui la Galleria degli Specchi, realizzata nella prima metà del Settecento, per la quale vennero presi a modello le gallerie dei Palazzi Colonna e Doria Pamphilj a Roma e la Galerie des Glaces di Versailles.

ta a canoni cinquecenteschi, venne sostanzialmente modificata negli spazi dell’atrio, dello scalone monumentale e delle facciate. L’intervento prevedeva anche una nuova distribuzione degli spazi interni dell’appartamento di rappresentanza del secondo piano nobile, i cui vani furono decorati dagli affreschi di Domenico Parodi e dagli stucchi di Mutoni e Giacomo Antonio Boni. Tra il 1756 e il 1763 la costruzione si arricchì di un piccolo giardino pensile sito al primo piano, sopra le stalle e le scuderie. Recentemente restaurato, il palazzo è oggi sede di appartamenti privati e uffici.

31. Palazzo di Cosmo CenturionePalazzo Durazzo Pallavicini via Lomellini 8

Edificato per la famiglia di Giorgio Centurione, il palazzo subì varie fasi di rinnovamento nel corso del Settecento ad opera dei Pallavicini, famiglia che intratteneva proficui rapporti finanziari con la Spagna e con il ducato di Milano. Una prima fase risale al periodo 17181724: l’architettura della dimora, ancora lega-

32. Palazzo di Giorgio Centurione via Lomellini 5

Vi sono poche notizie sulla vicenda architettonica di questo palazzo. Con buona probabilità la costruzione venne terminata attorno al 1594 per opera dell’architetto Gaspare Corte su incarico di Giorgio Centurione, doge della Repubblica di Genova nel 1621-1622. La famiglia Centurione lo cederà ai Doria nel corso del XVIII secolo, mentre nei primi anni

dell’Ottocento diventerà proprietà dei Cambiaso, che a quel tempo possedevano diversi altri edifici nella contrada Lomellini. Di stampo cinquecentesco rimane principalmente il monumentale portale d’ingresso, il cui frontone accoglie, al centro, una scultura raffigurante la Madonna col Bambino.

La dimora ha un ulteriore elemento di interesse per la storia genovese, in quanto fu abitata per molti anni dalla figlia di Giorgio Centurione, Virginia (1587-1651), sposata poi con Gaspare Grimaldi Bracelli. Rimasta vedova nel 1607, Virginia si dedicò a una vita di carità e di servizio al prossimo e fondò un ordine monastico. Virginia Centurione Bracelli è stata canonizzata nel 2003 da Giovanni Paolo II.

33. Palazzo di Gio Battista Centurione Piazza Fossatello 3

Edificato da Battista Centurione a partire dal 1612, il palazzo restò proprietà della famiglia fino alla fine del XVIII secolo, quando passò ai Saluzzo Brignole e, quasi un secolo dopo, ai Cambiaso. Iscritto nel Rollo del 1664, l’edificio fu realizzato dall’architetto Battista Cantone in collaborazione con il figlio Filippo. Il portale in marmo bianco dà accesso a un ampio atrio e a uno scalone monumentale. Di grande valore le decorazioni a fresco del

secondo piano nobile: due sale sono state affrescate da Giovanni Battista Semino con raffigurazioni delle Quattro Stagioni, mentre in quelle successive si ammirano affreschi di Domenico Piola, Gregorio De Ferrari, Bartolomeo Guidobono, oltre alla straordinaria galleria passante – modello architettonico unico nel panorama cittadino – la cui volta a botte è decorata con figure mitologiche.

34. Palazzo di Cipriano Pallavicini

Piazza Fossatello 2

Il palazzo sorse tra il 1494 e il 1505 su preesistenti edifici medievali nell’area di Fossatello, posta all’incrocio di importanti assi viari. Nel 1540 il cardinale Cipriano Pallavicini chiese ai Padri del Comune di poter rinnovare la sua dimora in Fossatello. In quell’occasione si giunse anche a un considerevole ampliamento e alla regolarizzazione del perimetro della piazza. Il cardinale volle rifarsi a un progetto di Donato Bramante per un palazzo romano, con botteghe al piano terreno e residenza ai piani superiori.

Passata nel corso del Settecento ai Grillo e poi ai Saporiti, la dimora giunse nel 1840 a Federico Rayper, fornitore della Regia Marina sarda, che ne rinnovò completamente l’assetto architettonico per ricavarne appartamenti

da reddito: l’edificio acquistò così il prospetto neoclassico con cui ancora oggi si affaccia sulla piazza.

35. Palazzo di Nicolò Spinola

Via San Luca 14

Il palazzo sorse su un precedente edificio medievale, ancora ben visibile al piano terreno nelle colonne a blocchi bianchi e neri che delimitavano i portici aperti su Vico Dritto, l’asse portante del tessuto viario della Genova medievale che si snodava dalla Porta dei Vacca fino alle pendici della collina di Castello. Ristrutturato da Nicolò Spinola e dai suoi successori nel XVI e XVII secolo, il palazzo si distingue per una scenografica facciata dipin-

ta da Ottavio Semino (1650) e Gio Andrea Ansaldo (1610 ca.). Il monumentale portale fu probabilmente realizzato da Giovanni Giacomo Parraca da Valsoldo intorno al 1560. Nel salone del secondo piano nobile è affrescata una scena di banchetto degli dèi eseguita nella seconda metà del Cinquecento. La decorazione è di difficile lettura a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale.

36. Palazzo di Francesco Grimaldi

Piazza di Pellicceria 1

Costruito per Francesco Grimaldi prima del 1593, nel corso della sua storia il palazzo cambiò numerosi proprietari: gli ultimi furono Paolo e Franco Spinola che, nel 1958, decisero di donarlo allo Stato italiano unitamente a tutto il patrimonio artistico. La famiglia volle che l’edificio conservasse l’aspetto di dimora storica nobiliare, ad esclusione degli ultimi due piani, pesantemente danneggiati durante la seconda guerra mondiale, dove oggi trova sede la Galleria Nazionale della Liguria, un moderno spazio museale che ospita straordinarie opere provenienti dalla donazione Spinola (p. 35).

All’inizio del Seicento i saloni del primo e del secondo piano nobile furono arricchiti dagli affreschi di Lazzaro Tavarone che glorificano la casata dei Grimaldi e i suoi legami con la corona spagnola. Tra il 1734 e il 1736 fu rinnovato il secondo piano nobile, in un cantiere architettonico organizzato da Bartolomeo Orsolino: il nuovo allestimento dell’appartamento, arricchito dagli affreschi di Sebastiano Galeotti e Giovanni Battista Natali e da opere su tela, troverà il suo capolavoro nella Galleria degli Specchi pro-

gettata da Lorenzo De Ferrari e ispirata ai più aggiornati modelli settecenteschi.

37. Palazzo di Gio Battista Grimaldi

Vico San Luca 4

Il palazzo nacque intorno al 1610 dalla fusione di quattro edifici a schiera di origine due centesca. Gio Battista Grimaldi affidò forse i lavori all’architetto Andrea Ceresola, detto il Vannone, già attivo nella vicina area di piazza Banchi. Il prospetto è rimasto sostanzialmente invariato nei secoli: un alto piano terreno, concepito come area commerciale e di stoccaggio, sormontato da due piani nobili sovrapposti. Sul tetto si trovava una sorta di torretta terrazzata, poi modificata nell’Ottocento. Organizzato oggi in appartamenti, l’edificio presenta ancora ambienti con decorazioni di grandissimo interesse: al primo piano un salotto con pareti e volta interamente affrescati da Lorenzo De Ferrari, che intervenne anche al piano nobile. Nello stesso appartamento si trova anche una piccola cappella con stucchi rocaille

38. Palazzo di Gio Battista

Grimaldi

Piazza San Luca 2

Il palazzo, che si affaccia su piazza San Luca insieme all’omonima chiesa gentilizia della famiglia Spinola, si presenta con una sobria facciata: basamento bugnato del piano terreno, marcapiani e finestre a edicola con poggioli dalla balaustrata marmorea. La conformazione attuale deriva dalla fusione di preesistenze medievali, i cui portici al piano terreno vennero chiusi nel corso del Cinquecento. Resti medievali sono ancora visibili sul retro, dove si erge un portale quattrocentesco in pietra nera, e sul fronte dell’edificio, dove si ritrovano alcune colonnine di ordine corinzio murate in facciata. Attraverso il portale si

accede all’atrio e quindi allo scalone monumentale loggiato.

39. Palazzo di Stefano De Mari

Via San Luca 5

Il palazzo, costruito nel Cinquecento su edifici preesistenti appartenenti alla famiglia Spinola,

sorge nel tratto centrale di quello che era il Vico Dritto e prende il nome da Stefano De Mari, doge di Genova nel 1663. La facciata è organizzata da un’architettura illusiva che inquadra le finestre ai diversi piani. Il monumentale portale tardo cinquecentesco conduce a un atrio ristrutturato nell’Ottocento. Il palazzo si organizza intorno al luminoso cortile interno loggiato, lungo il quale si

Palazzo Grimaldi della Meridiana
Palazzo Gio Battista Grimaldi

snoda lo scalone che dà accesso ai vari piani e appartamenti privati nei quali l’edificio è oggi suddiviso.

41. Palazzo di Emanuele Filiberto Di Negro Via al Ponte Reale 2

40. Palazzo di Ambrogio Di Negro

Via San Luca 2

Il palazzo fu costruito su precedenti edifici di origine medievale in un’area urbana di grande rilevanza, antica sede di mercato immediatamente alle spalle del porto e crocevia di importanti assi urbani, per Ambrogio Di Negro, più volte magistrato, governatore e ambasciatore per la Repubblica aristocratica genovese, doge nel 1585-1587.

L’edificio presenta due facciate principali a quadratura affrescata su un alto basamento bugnato che comprende il piano terreno e l’ammezzato, destinati a botteghe secondo l’aulico modello bramantesco già sperimentato da Cipriano Pallavicini nel palazzo di Fossatello. Gli spazi interni del primo piano nobile sono chiara manifestazione dell’ampia cultura umanistica dei committenti che, nelle volte delle sale e dei salotti, fecero affrescare soggetti tratti da favole mitologiche accompagnati da motti latini. Nel salone vi sono chiari riferimenti al superamento delle avversità, allusione forse alle vicende di rivalità fra nobili “vecchi” e “nuovi”.

Costruito nel XVII secolo per Emanuele Filiberto Di Negro con la demolizione delle case medievali dei “De Nigro”, che qui possedevano una torre, il palazzo compare per la prima volta nei Rolli del 1614 a nome di Pietro Maria Gentile. Le facciate, riccamente decorate con stucchi, si ammirano agevolmente – caso raro a Genova –da ampie prospettive; alla grandiosità esterna rispondono atrio e ninfeo del cortile loggiato e scalone a stucchi. Nell’Ottocento la realizzazione della carrettiera Carlo Alberto di Savoia (oggi via Antonio Gramsci), che altrove rimosse le casupole addossate alla Ripa, lasciò intatto il prospetto del palazzo, divenuto all’epoca Hotel Feder. Recentemente restaurato, è oggi destinato ad appartamenti e attività commerciali.

42. Palazzo Croce De Marini

Piazza De Marini 1

Il palazzo venne edificato nel corso della seconda metà del Cinquecento per la famiglia De Marini sui resti di costruzioni di epoca medievale già appartenuti al medesimo albergo nobiliare cui la famiglia stessa dava il nome, in un’area di grande importanza strategica, immediatamente alle spalle della Ripa Maris e aperta sui traffici portuali. L’aspetto attuale è frutto di un generale rifacimento del XVIII secolo voluto dalla famiglia Negrone. Di particolare interesse il portale marmoreo cinquecentesco, ad arco e con fregio decorato da elementi vegetali: opera dello scultore Gian Giacomo Della Porta, è sormontato da figure allegoriche richiamanti la pace. Venduto nel 1830 ad Andrea Croce, l’edificio è oggi sede di uffici e abitazioni private.

PalazzoDucale

Palazzo Ducale è uno dei luoghi storici simbolici di Genova e il principale centro di produzione culturale: durante tutto l’anno vi svolgono mostre d’arte, convegni, cicli di incontri, festival, rassegne e attività didattiche. La costruzione del Palazzo fu avviata nel 1298, all’indomani della vittoria della battaglia della Meloria contro i Pisani e di quella di Curzola contro i Veneziani, quando Genova si afferma come potenza economica nel Mediterraneo, scalzando le altre Repubbliche marinare. Sede del governo della Repubblica di Genova e residenza del doge dal 1339, il Palazzo si è ampliato sino alla fine del Cinquecento con l’aggiunta di nuove parti, divenendo una vera e propria fortezza.

Il segno più evidente che oggi rimane dell’originaria costruzione medievale è la torre Grimaldina, che dal XIV secolo sino agli inizi del Novecento ha svolto la funzione di carcere per

prigionieri politici, cospiratori e anarchici. Soltanto nel corso del XVI secolo si decise di conferire all’edificio una più moderna fisionomia in stile rinascimentale: l’incarico venne affidato nel 1591 all’architetto ticinese Andrea Ceresola, detto il Vannone. Al suo intervento si deve l’impianto monumentale del Palazzo, caratterizzato da un grandioso atrio fiancheggiato da due cortili porticati e un ampio scalone che conduce alle logge del piano nobile, dove si trovano il salone del Maggior

Consiglio, il salone del Minor Consiglio, l’appartamento del doge e la cappella dogale, affrescata da Giovanni Battista Carlone alla metà del Seicento. Lo stile tipicamente neoclassico dei Saloni di Rappresentanza – in cui si riuniva il Senato della Repubblica – è legato a un rovinoso incendio del 1777, che distrusse parte del piano nobile e la facciata.

La ricostruzione venne affidata a Simone Cantoni, al quale si deve anche la Scala Cantoni, un esempio di virtuosismo neoclassico per collegare il loggiato con l’ultimo piano. Oggetto fra il XIX e il XX secolo di ulteriori interventi decorativi e del recupero dei resti medievali (Loggia degli Abati e Munizioniere), il Palazzo ha ritrovato l’antico splendore grazie a una complessa opera di ristrutturazione, ed è stato aperto alla città nel 1992, in occasione delle celebrazioni colombiane.

Palazzo Ducale ospita la sede dell’Archivio Storico del Comune (p. 43), della Società Ligure di Storia Patria, dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere nonché Casa Luzzati, centro di produzione culturale e artistica dedicato all’opera del celebre illustratore (www.casaluzzati.it).

Palazzo Ducale

Piazza Matteotti 9 - 16123 Genova Tel. 010 8171600 www.palazzoducale.genova.it

Teatri

Genova è “città di teatri” e offre ogni anno un ricco cartellone che include diversi generi: opera lirica, danza, concerti sinfonici, classici della prosa e avanguardia, teatro comico e cabaret, proposte per i più piccoli. Attraverso il portale web GenovaTeatro è possibile consultare la programmazione di tutti i teatri genovesi, avere informazioni su spettacoli e servizi e acquistare i biglietti online (https://www.genovateatro.it/).

In centro città

Il Teatro Carlo Felice è il teatro dell’Opera cittadino e offre ogni anno una stagione operistica e sinfonica di grande livello. La sua magnifica struttura ospita anche la stagione musicale della Giovine Orchestra Genovese, che coniuga l’alta qualità delle proposte con un forte spirito di innovazione. Il Teatro di Genova, la nuova realtà nata dall’unione fra il Teatro Stabile di Genova e il Teatro dell’Archivolto, è stato nominato Teatro Nazionale dalla Commissione consultiva del ministero della Cultura.

Attualmente opera in quattro sale dislocate tra il centro di Genova e Sampierdarena: il Teatro della Corte, il Teatro Duse, il Teatro Gustavo Modena e la Sala Mercato

Ma i palchi e le compagnie teatrali del centro città sono ancora molti: il Teatro della Tosse, che con le sue tre storiche sale in Sant’Agostino, il Teatro del Ponente a Voltri e

un foyer sempre animato da incontri, letture e iniziative diverse, non è solo una casa per la compagnia della Tosse, ma un crocevia per artisti e compagnie da ogni parte del mondo; il Politeama Genovese, un teatro dal ricco cartellone con proposte di vario genere che spaziano fra teatro comico, prosa, commedia, musical, danza, balletto classico, teatro civile; il TIQU Teatro Internazionale di Quartiere, caratterizzato da sperimentazione e contaminazione artistica; l’associazione culturale Lunaria Teatro, che porta in scena poesia classica, da Euripide a Shakespeare, ma anche eventi di valorizzazione museale e festival.

Suq Genova Festival e Teatro organizza dal 1999 un festival teatrale interculturale e ha poi dato vita alla Compagnia teatrale del Suq.

Teatro Carlo Felice

Passo Eugenio Montale 4 tel. 010 5381433 - 5381399

Orario biglietteria: da lunedì a sabato 9.30-19. operacarlofelicegenova.it/

Teatro Nazionale di Genova

Piazza Borgo Pila 42 tel. 010 5342720

Orario biglietteria: da martedì a sabato dalle 18 a inizio spettacolo; domenica 15-18. Biglietteria telefonica 010 5342400 da martedì a sabato 10-13 e 15-18. www.teatronazionalegenova.it/

Teatro della Tosse

Piazza Renato Negri 6 tel. 010 2470793

Orario biglietteria: da martedì a sabato 15-19. www.teatrodellatosse.it/

Politeama Genovese

Via Bacigalupo 2

tel. 010 8393589

Orario biglietteria: da lunedì a venerdì 11-13; nelle sere di spettacolo dalle 20 alle 21. www.politeamagenovese.it/

TIQU Teatro Internazionale di Quartiere

Piazzetta Cambiaso 1

Orario biglietteria: nelle sere di spettacolo da un’ora prima dell’inizio. www.sarabanda-associazione.it/

Lunaria Teatro

Piazza San Matteo 18 tel. 010 2477045 www.lunariateatro.it/

Suq Genova Festival e Teatro

Via Giosuè Carducci 3/16 tel. 329 2054579 www.suqgenova.it/

A Levante

Nel quartiere di San Fruttuoso è situato il Teatro Garage, che si occupa principalmente di drammaturgia contemporanea. Salendo verso la zona di Molassana si trova il Teatro dell’Ortica, teatro sociale che oltre a proporre spettacoli per bambini si adopera per il reinserimento in comunità di persone in condizione di disagio ed emarginazione.

Teatro Garage

Via Paggi 43b tel. 010 511447 www.teatrogarage.it/

Teatro dell’Ortica

Via Salvador Allende 48 tel. 010 8380120 www.teatrortica.it/

A Ponente

Spostandosi verso ponente si incontrano il Teatro Akropolis, uno spazio dedicato alla ricerca nel campo delle performing arts contemporanee a livello internazionale; a Bolzaneto si trova il Teatro Rina e Gilberto Govi, protagonista nel campo delle sceneggiature in dialetto genovese, spesso comiche, con un cartellone che propone anche musica e spettacoli per ragazzi.

Teatro Akropolis

Via Mario Boeddu 10 - tel. 329 1639577

Orario biglietteria: nelle sere di spettacolo da un’ora prima dell’inizio. www.teatroakropolis.com/

Teatro Rina e Gilberto Govi

Via Pasquale Pastorino 23 - tel. 010 7404707

Orario biglietteria: il giovedì 9.30-12.30 e 15.30-18.30. www.teatrogovi.it/

GalleriaMazzini

Nel cuore della città, incastonata tra piazza Corvetto e piazza De Ferrari e adiacente alla elegantissima via Roma, a pochi passi dal Teatro Carlo Felice, Galleria Mazzini rappresenta un punto d’incontro tra passato, presente e futuro. Intitolata al patriota Giuseppe Mazzini, fu realizzata tra il 1866 e 1877 ispirandosi ai celebri passages di Parigi e alla famosa Galleria Vit-

torio Emanuele II di Milano. Appena inaugurata la Galleria fu un vanto e un motivo di orgoglio per tutta la città: considerata sfarzosa e raffinata, divenne il salotto degli intellettuali e delle personalità illustri dell’epoca. Negli anni novanta, in occasione delle celebrazioni colombiane per i 500 anni dalla scoperta dell’America, la Galleria è stata interessata da un importante intervento di restauro con la nuova pavimentazione, ulteriormente arricchita nel 2001 con i grandi mosaici ottagonali in marmo e ottone. Alzando invece lo sguardo

GALLERIA MAZZINI

verso la copertura si possono ammirare le scintillanti vetrate e le cupole, i sontuosi lampadari in bronzo con Giano, simbolo della città, e i grifoni in ghisa che paiono dominare il tutto. Camminare in questa piccola, elegante passeggiata in stile liberty, tra negozi, bar e ristoranti è un’esperienza imperdibile per chi ha l’occasione di visitare Genova.

Ogni quarto mercoledì e giovedì del mese (tranne agosto e dicembre) la Galleria ospita il mercatino dell’antiquariato e in dicembre la tradizionale Fiera del Libro.

Chiese

Cattedrale di San Lorenzo

Piazza San Lorenzo

Orario di visita: 8-12 e 15-19.

Per informazioni e prenotazioni delle visite alle

Torri: www.torrisanlorenzogenova.it/#contact

Fondata nel IX secolo, la basilica di San Lorenzo andò a sostituire la basilica dei Dodici Apostoli, dedicata nel VI secolo a San Siro, vescovo di Genova, che all’epoca si trovava al di fuori dell’antico nucleo cittadino. Grazie al trasferimento della cattedrale e alla costruzione delle mura, la zona divenne il cuore della città e il sagrato di San Lorenzo costituì per tutto il medioevo un palcoscenico fondamentale per la vita politica e civile.

Papa Gelasio II la consacrò a cattedrale nel 1118; con fondi provenienti da tasse comunali e da imprese militari come le Crociate prese avvio la sua ricostruzione in forma di chiesa romanica. Dal 1133 la chiesa ottenne il rango arcivescovile. Dopo l’incendio del 1296 l’edificio venne in parte restaurato e in parte ricostruito nelle forme dell’architettura gotica. Tra il XIV e il XV secolo la cattedrale si arricchì di nuovi altari e cappelle, fra cui la splendida cappella che conserva le ceneri di san Giovanni Battista, giunte a Genova alla fine della prima Crociata.

Nell’anno 1455 venne costruita la piccola loggia sulla torre nord-est, in facciata, cui si aggiunse nel 1522 quella opposta, nelle forme tipiche dell’architettura manierista.

A metà del XVI secolo, su ordine delle magistrature cittadine, l’architetto perugino Galeazzo Alessi riprogettò l’intero edificio; nel Seicento Lazzaro Tavarone realizzò gli

affreschi delle Storie di San Lorenzo

Un restauro di fine Ottocento ha valorizzato le parti medievali che caratterizzano l’aspetto attuale.

Nel corso del bombardamento navale inglese del 1941 la cattedrale fu colpita da un proiettile d’artiglieria, che rimase inesploso.

Chiesa del Gesù

Piazza Matteotti

Orario di visita: 8-12.30 e 16-19. www.chiesagesugenova.org

Intitolata ai santi Ambrogio e Andrea (il tempio originario del VI secolo era dedicato ad Ambrogio vescovo di Milano), la chiesa assunse le attuali forme e dedicazione dopo la grande ricostruzione del XVI secolo ad opera della Compagnia di Gesù, su progetto dell’architetto e pittore gesuita Giuseppe Valeriano. La facciata attuale risale al 1894, mentre il campanile è di primo Novecento.

L’interno della chiesa è rivestito di pregiati marmi policromi, ori e stucchi e rappresenta un prestigioso esempio di barocco genovese. Nel XVII secolo le volte furono affrescate dai fratelli Car-

lone e nel medesimo periodo le famiglie nobili genovesi commissionarono le pale d’altare a grandi artisti europei. La chiesa racchiude capolavori assoluti come la Circoncisione e il Miracolo di Sant’Ignazio di Peter Paul Rubens e l’Assunzione di Guido Reni, oltre a dipinti e affreschi di molti importanti pittori della scuola genovese e non solo, tra cui Domenico Piola, Domenico Fiasella, Valerio e Bernardo Castello, Giovanni Andrea e Lorenzo De Ferrari.

Santissima Annunziata del Vastato Piazza della Nunziata 4

Orario di visita: 7.30-20; chiuso sabato 12-14. www.basilicaannunziatadelvastato.it

Dall’inizio del Cinquecento diversi rami della comunità francescana si succedettero nel complesso del Vastato; alla fine del secolo la cappella maggiore fu venduta in giuspatronato ai Lomellini. Nel Seicento, sotto la guida di Taddeo Carlone, la chiesa assunse forme barocche. La facciata neoclassica con due campanili e grandioso pronao a sei colonne in stile ionico fu realizzata nel 1867 su progetti di Carlo Barabino rielaborati da Giovanni Battista Resasco.

Nella cupola Andrea Ansaldo ha realizzato una complessa macchina prospettica, costruita con affreschi a trompe-l’œil e figure in oro a tutto tondo, un importante esempio dello splendore e della teatralità della pittura genovese di inizio Seicento. La chiesa ospita grandi opere pittoriche di straordinari artisti della scuola genovese del tardo manierismo, del barocco e del Settecento. Grazie a un recente importante restauro oggi possiamo godere i 40 m2 dell’Ultima Cena di Giulio Cesare Procaccini in tutto il loro originario splendore.

Santi Cosma e Damiano

Piazza San Cosimo

Attraverso i vicoli ai piedi della collina di Castello si raggiunge questa piccola chiesa situata in un angolo raccolto e suggestivo del centro storico. La facciata, perfettamente conservata, presenta tombe ad arcosolio e la particolare

tomba Barisone ad arco acuto e con colonnine. La chiesa è interamente originale e risalente all’XI secolo, mentre la torre nolare, i portali e le arcate interne sono del XII. La copertura a volte venne realizzata alla fine del Seicento. Oltre a qualche interessante tela seicentesca l’interno conserva il bel Sepolcro dei Barbieri e dei Chirurghi (1476), di cui i santi Cosma e Damiano sono i protettori.

San Donato

Via San Donato 10 Orario di visita: 10-12 e 15-18.30. www.sandonato.org

Eretta nell’XI secolo e poi ampliata e modificata nel corso dei secoli, la chiesa vanta sul fianco destro la meravigliosa torre nolare ottagonale, emblema di un romanico molto precoce, che è possibile ammirare attentamente percorrendo lo stradone di Sant’Agostino. La facciata è movimentata dal portale originale con strombature. All’interno si distinguono le colonne romane di reimpiego dal primo edificio esistente e quelle a rocchi bianconeri, risalenti all’ampliamento del XII secolo. Imperdibili la trecentesca tavola della Vergine col Bimbo di Nicolò da Voltri, nell’abside di destra, il celebre il trittico dell’Adorazione dei Magi di Joos van Cleve (1515), custodito in una cappella laterale, e la pala d’altare di Domenico Piola raffigurante

la Sacra Famiglia. La chiesa custodisce inoltre il certificato di battesimo di Niccolò Paganini, sacramento ricevuto dal celebre musicista genovese nella vicina chiesa di San Salvatore.

San Giovanni di Prè Piazza della Commenda 1

La chiesa superiore, oggi intitolata a san Giovanni Evangelista, spicca nell’intrico dei vicoli

per il severo campanile, dalle tipiche forme del romanico genovese, con i quattro pinnacoli, l’elegante cuspide piramidale e i tre ordini di trifore. La basilica fu costruita senza facciata perché era riservata ai cavalieri, che vi accedevano da un passaggio interno alla Commenda. Una volta aperta la chiesa al pubblico culto, nel Settecento, se ne capovolse l’orientamento aprendo nell’abside il portale che ancora oggi accoglie i fedeli.

Varcata questa inconsueta soglia si accede ad un interno altrettanto sorprendente, per la luce particolarissima data dalla pietra nera di Promontorio, che spicca sul chiaro degli intonaci in un elegante contrasto ripreso dal pavimento a scacchi. La chiesa inferiore, a tre luminose

navate con eleganti volte a crociera, era in origine dedicata a sant’Ugo e usata come luogo di raduno dei pellegrini; successivamente venne destinata alle confraternite.

San Luca

Piazza San Luca 1

Orario di visita: 8-12 e 15-19.

Situata nel cuore del centro storico, la piccola, deliziosa chiesa di San Luca era la chiesa gentilizia delle famiglie Spinola e Grimaldi. Edificata nel 1188, presenta oggi l’aspetto derivante dal restauro di metà Seicento. L’interno, a pianta centrale con cupola, fu interamente decorato da Domenico Piola nel 1695 e conserva la preziosa Natività del Grechetto (1645). Impossibile non soffermarsi al cospetto della Vergine Immacolata di Filippo Parodi (1649) posta sull’altare maggiore: in marmo bianco di Carrara, rappresenta la Vergine in piedi su una nube di angeli che la sorreggono.

San Marco al Molo

Via del Molo 18

Orario di visita: lunedì 16-18; giovedì, sabato e domenica 10-12 e 16-18.

Alle spalle di Porta Siberia, nei pressi dell’antico scalo portuale del Mandraccio, sorge la minuscola chiesa curiosamente dedicata al santo protettore della Repubblica marinara di Venezia, acerrima nemica di Genova. L’edificio in stile romanico, terminato nel 1177, nel corso dei secoli ha subito modifiche e restauri e si presenta oggi nelle forme barocche di fine Settecento. Custodisce pregevoli opere d’arte realizzate tra il XVII e il XVIII secolo.

Sul fianco sinistro sono murate alcune iscrizioni e un bassorilievo che raffigura il leone di San Marco, strappato alla città di Pola nel 1380, quando i Genovesi la saccheggiarono nel corso della cosiddetta guerra di Chioggia.

Santa Maria Assunta di Carignano

Piazza Carignano 8

Orario di visita: 8-12 e 16.30-19. www.basilicadicarignano.it

Per informazioni e prenotazioni delle visite guidate degli antichi camminamenti panoramici: www.kalata.it/esperienza/basilica-di-carignano/

Raffinato capolavoro rinascimentale, questa basilica a croce greca venne progettata nel 1549 come chiesa gentilizia della famiglia

Sauli dal celebre architetto Galeazzo Alessi, artefice di alcune fra le più importanti ville

patrizie di Genova. La costruzione si svolse in un arco temporale amplissimo: la cupola, infatti, fu conclusa nel 1602, il decoro della facciata principale nel 1722, mentre le gradinate risalgono all’Ottocento.

L’interno sobrio e luminoso, dominato dalla grande cupola, è caratterizzato da capitelli corinzi, decorazioni geometriche e imponenti statue dei Santi; tra le più prestigiose quelle di San Sebastiano e del Beato Alessandro Sauli, opera di Pierre Puget (1668). Notevoli le tele che decorano gli altari: in particolare San Pietro risana uno zoppo di Domenico Piola (1694), il Martirio di San Biagio di Carlo Maratta (1680) e la Pietà di Luca Cambiaso (1571).

Santa Maria di Castello

Salita di Santa Maria di Castello 15 Orario di visita: 10-13 e 15-18. www.santamariadicastello.it

Il complesso monumentale di Santa Maria di Castello, con l’annesso convento e il museo, sorge nel sito preromano dove si è sviluppato il primo insediamento fortificato della città, poco sopra al riparo naturale della costa del porto antico. Qui, nel 658, il re longobardo Ariperto avrebbe fatto costruire un primo luogo di culto, che poi i magistri antelami hanno ricostruito all’inizio del XII secolo nelle forme di una basilica romanica, riutilizzando materiali recuperati da rovine di architettura romana. Nel 1442 la chiesa venne assegnata ai Domenicani, che nei decenni successivi eressero il convento con tre chiostri. L’interno, oggi luminosamente settecentesco, conserva l’impianto a tre navate della basilica romanica. Sulle volte e nelle cappelle laterali una preziosa serie di dipinti e affreschi di artisti di scuola genovese e non solo. Nel primo chiostro affrescato si può ammirare l’Annunciazione, capolavoro della

pittura rinascimentale dipinto nel 1451 da Giusto da Ravensburg.

Tele antiche, codici miniati, affreschi del Quattrocento, marmi antichi e una bella collezione di icone russe sono ospitati nel Museo che occupa gli spazi del convento.

Santa Maria delle Vigne

Piazza delle Vigne - Orario di visita: 8-19.

Il nome della piazza deriva dal fatto che nei secoli X-XI qui si trovavano dei vigneti, poi

scomparsi con l’urbanizzazione dell’area da parte dei Grillo, proprietari dei palazzi che vi si affacciano. La basilica di Santa Maria delle Vigne, una delle più antiche e importanti chie-

San Matteo

Piazza San Matteo 18

Orario di visita: da martedì a sabato 10-12 e 1519; domenica e festivi 9-12; lunedì chiuso.

se genovesi, venne fondata nel 981 e di quell’epoca è oggi visibile solo l’alto campanile con bifore e pentafore e cuspide ottagonale affiancata da pinnacoli. L’imponente facciata neoclassica fu realizzata nel 1842 sulla precedente struttura del 1640, che ancora si rivela nelle sontuose decorazioni dell’interno che decreta il trionfo del barocco genovese.

Uscendo dal portoncino laterale della navata destra è possibile ammirare il portale quattrocentesco sormontato da una statua del Padreterno e da una lunetta affrescata dal Piola.

Tornando sulla piazza, a sinistra della facciata principale, dopo aver imboccato vico del Campanile delle Vigne, è possibile intravvedere il chiostro dei Canonici delle Vigne (XII secolo).

Sotto l’archivolto la tomba sospesa di Incisa Vivaldi, del 1304, arricchita da un fronte di sarcofago romano del II secolo, che raffigura La morte di Fedra

La splendida chiesa gentilizia della famiglia

Doria, con la caratteristica decorazione a bande bianche e nere, fu edificata nel 1125 e rinnovata nel 1278 in forme gotiche. La facciata ha conservato l’eleganza originale, impreziosita dal sarcofago tardoromano di Lamba Doria con l’Allegoria dell’autunno e dalla lunetta decorata a mosaico sopra il portale (1280). Sulle strisce di marmo bianco diverse iscrizioni esaltano le gesta della famiglia Doria.

L’interno venne profondamente trasformato per volontà di Andrea Doria a metà del Cinquecento e oggi si presenta in una ricchissima veste barocca curata da Gian Battista Castello e da Luca Cambiaso, con affreschi, dipinti, stucchi e sculture lignee. La cripta custodisce la tomba di Andrea Doria, sormontata da putti con fiaccole e bassorilievi di arpie. Accanto alla chiesa si trova il suggestivo il chiostro trecentesco quadrangolare, con colonnine binate e archi acuti.

San Pietro in Banchi

Piazza Banchi - Orario di visita: 9-18.

La chiesa, sopraelevata rispetto al livello della piazza, rappresenta un esempio unico di edificio religioso situato sopra ad esercizi commerciali, in una curiosa commistione fra sacro e profano.

La chiesa fu infatti edificata grazie ai proventi derivanti dalla vendita degli spazi adibiti ad esercizio commerciale, dando luogo ad un compromesso tra la volontà della famiglia Lomellino, che intendeva destinare l’area ad usi commerciali, e il

desiderio della popolazione di erigere una chiesa per adempiere a un voto.

Il porticato è sormontato da una facciata affrescata su cui si apre una doppia fila di tre normali finestre; la cupola dell’abside si può solo intravedere guardandola dal basso.

San Siro

Via San Siro 4 Orario di visita: 8.30-12 e 16-19.

Fu la prima cattedrale della città, eretta nel IV secolo sul sito di un antichissimo luogo di culto intitolato ai Dodici Apostoli. Riedificata tra il 1585 e il 1620 a seguito di un incendio, è oggi uno dei più pregevoli esempi di chiesa barocca; la facciata neoclassica è un progetto di Carlo Barabino (1821). L’interno è decorato con stucchi e affreschi dei fratelli Carlone e contiene numerose tele di artisti genovesi. L’altare maggiore in marmo nero e bronzo è opera di Pierre Puget (1670).

La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine riporta il miracolo di san Siro, raffigurato nel coro della chiesa in un meraviglioso affresco: il santo riuscì a far uscire dal pozzo il basilisco, orrenda creatura infernale con il corpo di serpente e la testa di gallo, che infestava la zona con il suo alito pestilenziale e gli impose di scomparire in mare.

In questa chiesa il 23 giugno 1805 venne battezzato Giuseppe Mazzini.

Botteghestoriche

Genova ha saputo conservare come poche altre città italiane il fascino delle botteghe storiche: “andar per botteghe” fra caruggi e piazzette è un’esperienza particolare e irripetibile. Per tutelare questa unicità e tramandarla alle generazioni future, nel 2011 è stato istituito l’Albo delle Botteghe storiche. Si tratta di esercizi commerciali in attività da almeno 70 anni: confetterie e cioccolaterie, caffè, enoteche,

Antica Farmacia Sant’Anna (1650)

All’interno del convento di Sant’Anna, fondato nel 1584, la farmacia, aperta al pubblico nell’Ottocento, mantiene la sua tradizione galenica e fitoterapica e conserva la suggestiva struttura originaria. Propone antichi rimedi, prodotti dell’alveare, infusi di rose coltivate con cura e passione.

Piazza Sant’Anna 8 - tel. 010 2513285 www.erboristeriadeifrati.it

negozi di tessuti e abbigliamento, farmacie, drogherie, trattorie, friggitorie e pollerie, laboratori che tengono vive tecniche tradizionali e che hanno sede in edifici antichi, inseriti nel tessuto dei quartieri storici della città, con arredi e attrezzature d’epoca, che custodiscono una sapienza d’altri tempi.

Per informazioni e itinerari di visita consultare il sito www.botteghestorichegenova.it

Antica Farmacia della Maddalena (1680)

Occupa una piccola cella in un edificio medievale con copertura voltata; sulla facciata una grande lampada liberty in ferro battuto che rappresenta un grifone che sorregge una lanterna. Oltre ai seicenteschi mortai in bronzo, in farmacia ci sono una collezione di inalatori in ottone e bachelite di inizio Novecento, antichi vasi di ceramica di Albissola e di Faenza, densimetri a mercurio, bilance e vecchi suppositori e stampi per ovuli, nonché custodie di farmaci dell’Ottocento e documenti antichi.

Piazza della Maddalena 16 r tel. 010 2474242 www.farmaciamaddalena.com

Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano (1780)

La bottega di piazza Soziglia, attiva dal 1814, è un vero gioiello: soffitto affrescato su seta, scaffali e banconi intarsiati, specchi e marmi. In una atmosfera magica, simile a quella delle confetterie parigine, propone frutta candita, conserve, fondants, confetti, cioccolatini e le violette che hanno conquistato il mondo.

Il negozio di via Roma, aperto alla fine degli anni venti del Novecento, è un semplice insolito ambiente, elegante ma casalingo, con belle specchiere, lampadari e mobili del genovese Bisso, ottimo artigiano dell’epoca.

Piazza Soziglia 74-76 r - tel. 010 2474574

Via Roma 51 r - tel. 010 819051 www.romanengo.it

Pasticceria liquoreria Marescotti (1780)

Fondata nel 1780 come Cioccolateria Cassottana, nel 1906 prese il nome di Marescotti. Dal 2008, dopo anni di chiusura, la pasticceria è gestita da Alessandro Cavo, quinta generazione di pasticceri che alla fine dell’Ottocento inventarono i celebri amaretti di Voltaggio. Si trova nella duecentesca loggia Gattilusio e conserva pregiati arredi in stile Carlo X. Via di Fossatello 35-37 r - tel. 010 2091226 www.pasticceriacavo.it

Macelleria Nico (1790)

Il suo pezzo forte è il bancone in marmo bianco di Carrara, composto da un piano e da una balaustra a fascia, sorretta da pilastri, dalle eleganti e raffinate linee, con sculture in altorilievo di eccellente fattura, alcune delle quali raffigurano protagonisti del Risorgimento italiano. Via Macelli di Soziglia 8 r - tel. 010 2474597

Giovanni Rivara fu Luigi (1802)

Il negozio, dove si vendevano stoffe di vario tipo per biancheria personale e per la casa e i famosi macramè di Chiavari, è passato di padre in figlio. Una ricca documentazione racconta una parte importante della storia economica genovese e non solo: le stoffe giungevano infatti dalla ricca Lombardia ma anche via mare dall’Inghilterra, dall’Irlanda, dall’Olanda e dal Belgio.

Piazza San Lorenzo 36 r - tel. 010 2473252 www.rivara1802.it

Pasticceria Villa di Profumo (1827)

In una scenografica fantasia di colori, e a seconda delle stagioni, nelle vetrine sono esposti i colorati confetti al cioccolato e i classici Avola, le praline, i marron glacé, i quaresimali, la frutta candita, le polpe di frutta, le originali olive di cioccolato, la pasticceria mignon e il tipico pandolce genovese.

Via Portello 2 r - tel. 010 2770002 www.villa1827.it

Bar pasticceria Klainguti (1828)

Salotto culturale per la buona società, venne frequentato da Giuseppe Verdi, per il quale i Klainguti crearono una particolare brioche chiamata “Falstaff”. Specchi, stucchi, lampadari ricordano atmosfere da Belle Époque. Piazza Soziglia 98 r. In corso di restauro

Laboratorio del rame (1860)

Nei decenni il laboratorio di Rivarolo ha perfezionato molte lavorazioni, anche di elevato pregio artistico, ma il suo punto di forza rimane l’inimitabile stagnatura del rame.

Tra gli elementi di maggior interesse si segnalano i banchi di lavoro con piastra per spianatura, una cavallina originale di fine Ottocento e numerose attrezzature.

Luico fabbrica turaccioli (1855)

Tappi normali e più elaborati in varie misure e per ogni esigenza, etichette e accessori per l’imbottigliamento; in bella mostra su scaffali e cassettiere in legno degli inizi del Novecento antichi attrezzi per la lavorazione del sughero e la medaglia d’oro ricevuta già nel 1870.

Salita Santa Caterina 17 r - tel. 010 588445 www.luicoenologia.com

Via Celesia 55 tel. 010 7457216 www.laboratoriodelrame.it

Trattoria detta del Bruxaboschi (1862)

Una vera e propria istituzione della gastronomia genovese.

Gestita da cinque generazioni della stessa famiglia, ha visto la storia d’Italia dall’unità fino alla seconda guerra mondiale, quando il maestro De Barbieri, lì sfollato, vi suonava il violino.

Via Francesco Mignone 8 - tel. 010 3450302 www.bruxaboschi.com

Romeo Viganotti fabbrica di cioccolato (1866)

Qui il cioccolato viene ancora lavorato in macchinari e stampi d’epoca, seguendo antiche ricette tramandate da ben tre secoli. Fra i prodotti storici, frutto di una lunga e curata lavorazione manuale, i boeri, le scorzette d’arancia, i croccantini, i cremini e gli zuccherini.

Vico dei Castagna 14 r - tel. 010 2514061 www.romeoviganotti.it

Mangini caffè confetteria e pasticceria (1876)

In una delle più eleganti e ampie piazze della città, evoca atmosfere di altri tempi; mantiene la tradizione dolciaria del locale producendo torte, pasticcini, praline, torroni, la torta “Sacripantina” e la torta “Zena”, tradizionalmente di forma quadrata.

Piazza Corvetto 3 r - tel. 010 564013

Cartoleria Barisione (1878)

Propone raffinati oggetti di cancelleria e articoli da regalo, ma il fiore all’occhiello sono i biglietti di partecipazione, attraverso i quali si racconta quasi un secolo e mezzo di storia pubblica e privata della città e dei genovesi. Al piano superiore sono conservate attrezzature d’epoca come taglierine, bottiglie di inchiostro e matrici varie.

Piazza Soziglia 86 - tel. 010 2475389

Arduino antiquariato (1870)

Piccolo ma intrigante negozio che propone gioielli antichi e vintage, bigiotteria d’epoca e contemporanea, medaglie e decorazioni delle due guerre mondiali, monete della Repubblica genovese, ceramiche, vasi in vetro di Murano, oggetti inglesi in argento e Sheffield e anche proprie originali creazioni prodotte artigianalmente.

Via Garibaldi 15-17 - tel. 347 7816534 www.arduino1870.it

Sa’ Pesta antica trattoria (1889)

Nell’antico forno a legna si cuociono la farinata, sottile e dorata, le acciughe ripiene e le torte di verdura preparate con la tradizionale cagliata di latte fresco: la prescinsêua

Via dei Giustiniani 16 r - tel. 010 2468336

Tripperia Casana (1890)

All’esterno un bel sovraporta e una semplice vetrina, all’interno pavimento alla genovese, soffitto voltato a botte, pareti con piastrelle di maiolica bianca così come il ronfò, fasciato da piccole maioliche marroni, e la grande cappa sopra i pentoloni di rame.

Vico Casana 3 r - tel. 010 2474357

Merceria Fassio (1890)

Varcata la soglia, con vetrina e insegna originali dell’epoca così come la pavimentazione in marmo e ardesia, si entra nella più antica merceria di Genova, dove il banco da lavoro per foderare e fare bottoni, il bancone e le scaffalature a muro in legno, che rivestono completamente le pareti, risalgono al periodo di fondazione dell’attività. Il bel registratore di cassa è dei primi del Novecento. I vecchi cassettini in legno conservano ed espongono

Foto: Marco Molinari

l’ampia varietà di merce: nastri, bottoni, pizzi, passamanerie, perline e tanto altro.

Via Colombo 69 r - tel. 339 7507685 www.merceriafassio.com

Ghiglino 1893 abbigliamento (1893)

Il negozio conserva buona parte degli elementi originali: le vetrine con l’insegna e, varcata la soglia, la colonna con capitello di inizio Novecento, i banconi in legno e i lampadari degli anni trenta così come la scala che conduce ai piani superiori, metri, forbici, la bella cassa d’epoca, fotografie e diplomi.

Via XX Settembre 26-28 r - tel. 010 580473 www.ghiglino.it

Luigi Busellato timbri, targhe e incisioni (1896)

Nella bottega si trovano scatole e cassetti centenari contenenti timbri, punzoni, ceralacca, targhe, borchie e ricambi di ogni genere: qui per decenni sono stati ordinati i timbri per le bolle di carico e i sigilli per i pacchi e le lettere in partenza dal porto.

Via al Ponte Reale 3 r - tel. 010 2472344 www.busellato1896.it

Pissimbono abbigliamento (1898)

Punto di riferimento dei genovesi per l’abbigliamento maschile, conserva parte degli arredi e delle suppellettili originali, tra cui macchine per cucire, tavoli da sartoria in marmo verde e una cassa National di fine Ottocento perfettamente funzionante.

Via XXV Aprile 64 r - tel. 010 2474248 www.pissimbono.it

Finollo abbigliamento (1899)

Circondati da profumi dell’antica casa inglese Floris e boiserie d’epoca, si respira aria di fine Ottocento tra le famose cravatte e le camicie disegnate dai proprietari.

Via Roma 38 r - tel. 010 562073 www.finollo.it

Collocata lungo l’antica Via del Sale, nella zona dei Forti, è ancora leggibile la sua originale funzione di luogo di sosta e ristoro per i viaggiatori e i convogli che la percorrevano alla fine dell’Ottocento. Pavimenti in graniglia, travi a vista,

antiche scale; tra gli arredi significativi un’antica cisterna in legno, diversi appendiabiti e lampadari in ferro e mobili di servizio.

Via delle Baracche 2 tel. 331 6305719

Cantine Moretti (1906)

Le cantine vennero aperte sui resti del seicentesco monastero cistercense di San Bernardo e infatti alcune cisterne per il vino sono state costruite all’interno di un altare della chiesa. Nel locale si conservano molti attrezzi d’epoca utilizzati per la mescita e la vendita dei vini. Piazza San Bernardo 73 - tel. 349 5473697 www.cantinemoretti.it

Farmacia Alvigini (1906)

Piastrelle bianche decorate in stile liberty con ciclamini abbelliscono le armoniose nicchie; lo stesso motivo decorativo floreale ritorna sui tanti vasi da farmacia e sullo storico contenitore per sanguisughe che, insieme a mortai, bilance e altre attrezzature da laboratorio, è parte di una collezione di grande valore. Via Francesco Petrarca 14 r - tel. 010 561024 www.farmaciaalvigini.com

Ferramenta Caffarena (1907)

Vetrina e insegna originali d’epoca e, all’interno, antica pavimentazione in marmo e soffitti voltati. Il negozio mantiene un insieme coerente di arredi risalenti ai primi decenni della sua attività: cassettiere, scaffalature e bancone, e conserva documenti storici.

Via Chiabrera 60 - tel. 010 2471919

Barberia Giacalone (1908)

Collocata in un palazzo del XVII secolo, è stata rinnovata e decorata in stile liberty nel 1922 ad opera della Vetreria Bottaro. Un piccolo gioiello di eleganza e raffinatezza restaurato e riaperto dal FAI nel 1992.

Vico Caprettari 14 r - tel. 340 3477055

Caffè degli specchi (1908)

Di notevolissima coerenza e indubbio valore la boiserie, il rivestimento in piastrelle di ceramica bianca, le mensole del bar e le ampie specchiature che danno il nome al locale, punto di incontro per artisti, intellettuali e letterati negli anni venti.

Salita Pollaiuoli 43 r - tel. 010 256685 www.caffedeglispecchi.it

Casella accessori calzature e pelletteria (1908)

Aperta nel quartiere di Marassi, dove erano attive numerose fabbriche per la concia delle pelli, la ditta realizzava calzature su misura e

vendeva accessori, con l’intento di fornire alla città una calzoleria d’eccellenza. Il negozio conserva tanti attrezzi del mestiere: calzanti in ferro, bilancia per pesare le pelli, tacchi di bronzo decorato, tendiscarpe e forme di legno e di ferro.

Via del Piano 11 r - tel. 010 870025 www.casellaaccessoricalzature.it

Aresu antica polleria (1910)

Un negozio colorato e allegro, una scenografica mostra di pollame e cacciagione assortita, dove quasi tutto è originale dei primi del Novecento: la massiccia porta in ferro battuto, la vetrina, il soffitto con ganci e travetti, il rivestimento dei muri in maiolica bianca con decori liberty e il bancone intarsiato in marmo bianco con decorazioni a losanghe. Ben conservate le porte in legno e acciaio delle celle frigorifere ove all’epoca si utilizzavano blocchi di ghiaccio per conservare le carni.

Vico Inferiore del Ferro 1 r tel. 010 2474246

Pasticceria Svizzera Vital Gaspero (1910)

Situato nel palazzo dove dimorò Lord Byron, il negozio ha vetrine, insegna, scaffali, banconi e credenze di inizi Novecento e conserva formine e antichi stampi in rame per cioccolatini tramandati dai vari maestri pasticceri.

Antica Osteria del Giallo (1913)

Affacciata sui terrazzamenti coltivati a viti e ulivi fino al torrente Bisagno, la trattoria, che offre piatti genovesi fedeli alle antiche ricette, conserva i tavoli originali, una credenza, una madia in legno ancora utilizzata per impastare e un ronfò. In cucina ci sono ancora mortai, pestelli e cannelli in legno, testi in rame per farinata, schiumarole e pentoloni in alluminio. Via alla Costa di Bavari 3 tel. 010 804758

Gioielleria Magnone (1914)

Collocata nel centro storico di Sestri Ponente, conserva qualche attestazione documentaria e cospicuo materiale fotografico, nonché una cassaforte antica di pregevole fattura.

Piazzetta Banchero 6 r - tel. 010 6048122 www.magnone1914.it

Luigi Stagno calzature (1915)

Una bomboniera liberty: le vetrine tonde “a invito” sono decorate con festoni e ghirlande legati da nastri di gusto neoclassico. All’interno, vetrine con specchi e decori dorati, un tavolino che serve da banco, poltroncine, sgabelli, la poltroncina da toilette e appliques in bronzo. Anche il soffitto è in legno, con un rosone centrale decorato con oro zecchino.

Largo Sandro Pertini 5 - tel. 010 566743

Lucarda abbigliamento (1920)

La “bottega della gente di mare” è rimasta quella delle origini: vecchi scaffali, muri a strisce bianche e nere secondo la tradizione genovese e, salite le scale dell’antico palazzo in Sottoripa, un vero e proprio “scagno” con le pareti in legno ancora del precedente magazzino di iuta, adornate di cimeli del secolo dei transatlantici. Via di Sottoripa 61 r - tel. 010 2476913 www.lucardagenova.com

Pescetto abbigliamento (1922)

Riferimento per i genovesi per le selezionate griffe di moda, la maglieria in cashmere, alpaca, cammello, shetland e merino nei raffinati ambienti al piano terreno. Via di Scurreria 8 r tel. 010 2473433 - www.pescetto.it

Sormani farmacia operaia (1927)

Gioiello artistico di fronte alla Ripa Maris, vi si accede attraverso un bel portale scolpito. Gli arredi mostrano intagli a effetto chiaroscuro, lesene con mascheroni, stemmi, festoni, motivi vegetali che rivestono a boiserie l’intero ambiente, dal pavimento in marmo bianco e nero al soffitto a vela. Molti i preziosi oggetti esposti: ampolle in vetro, pilloliere in metallo, vasi in ceramica, mortai in bronzo e la celebre bottiglia per fare il seltz.

Piazza della Raibetta 6 r - tel. 010 2468811

Drogheria Viganego (1930)

La bottega conserva le vecchie tramezze, i solai lignei con travature coperte da canniccio, il pavimento originale di piastrelle “cementine” in uso all’epoca, la porta, i banconi e le cassettiere per i prodotti sfusi. Tutto all’interno testimonia il modo di vendere di altri tempi: i barattoli di latta decorati di inizio secolo, la bilancia a due piatti con specchi, il registratore di cassa che risale al 1920. Via Colombo 22 r - tel. 331 5956753 www.drogheriaviganego.com

M. Torielli drogheria e coloniali (1930)

Il fascino e gli aromi di oltre 250 tipi di spezie dai cinque continenti, tè, caffè, miele, cioccolato, essenze, caramelle e molto altro, tutto conservato in vasi di vetro con etichette ancora scritte in bella calligrafia. L’atmosfera è unica e antica, con arredo e oggetti di fine Ottocentoinizi Novecento: il bancone liberty di legno laccato bianco, gli scaffali, le vetrine, i recipienti di vetro e i piccoli cassetti per i tanti prodotti. Via San Bernardo 32 r - tel. 010 2468359

Trattoria da Maria (1930)

All’interno si custodiscono, con particolare cura e sensibilità conservativa, oltre a diversi documenti d’epoca, numerosissimi biglietti di avventori riportanti ringraziamenti, attestazioni di apprezzamento per la cucina, ma anche di stima e affetto.

Sono originali il retrobanco, la cella frigorifera e l’antica scala in legno.

Vico Testadoro 14 r - tel. 010 581080

Enoteca bar Ricci Giacomo (1932)

Storica vineria di Pegli che mantiene l’antica insegna e le vetrine in pitchpine inserite in pannellature in ardesia. All’interno gli affascinanti arredi originali: botti in legno di rovere, mobili e scaffalature con elementi decorativi, sedie e sgabelli Thonet, il bancone in legno pannellato in ardesia e numerosi oggetti d’epoca come cavatappi, brocche per acqua e per whisky, un imbuto “ladra” per testare la qualità del vino nella botte.

Via Gerolamo Rovetta 4 r tel. 010 6967500

Polleria Fratelli Parodi (1932)

Nella bottega, inserita in un palazzo novecentesco del centro di Pegli, quasi tutto risale all’epoca dell’apertura: le vetrine in legno, i pavimenti in graniglia e i soffitti in stucco, l’imponente bancone in marmo dei Pirenei e di Carrara con altorilievi, la cappa in mattoni e legno, i lampadari in ferro battuto. E poi tanti attrezzi, tra cui lo “specchia uova” per determinarne la freschezza, un piede di porco per sballare i bancali di uova e antiche stadere.

Via Ignazio Pallavicini 6 tel. 010 6981135

Zuccotti fabbrica di cioccolato (1933)

I semplici arredi – l’insegna esterna, il banco di vendita, gli scaffali – restituiscono l’immagine originaria del laboratorio, dove sono ancora in uso, tra documenti e ricettari antichi, le attrezzature originali per le principali lavorazioni: raffinatrice, tostatrice, stampi e conche in rame.

Via di Santa Zita 36 r - tel. 010 580504 www.zuccotticioccolato.it

Bottega artigiana del vetro (1937)

All’interno restano ancora tracce dell’antica pavimentazione e i soffitti voltati a padiglione lunettato. Tuttora in uso, o conservati in apposite vetrine, sono vari attrezzi per la lavorazione del vetro, tagliavetri, rotelle per sinopie, tiralinee per vetri d’arredo e una smerigliatrice, alcuni dei quali realizzati appositamente a mano.

Piazza delle Scuole Pie 3A tel. 010 2477752

Elettrauto Battifora (1938)

L’officina si trova a Sestri Ponente, al piano terra di un palazzo in stile eclettico. Le scaffalature, il bancone per la vendita e quello da lavoro sono sempre gli stessi dal 1938. Molto affascinante il banco di prova costruito dal fondatore e ancora funzionante. Alle pareti vecchie targhe pubblicitarie; sugli scaffali e negli armadi antichi ricambi per motori, voltometri e amperometri da museo.

Via Hermada 10 - tel. 010 6507181

Costa abbigliamento (1939)

La vetrina e il bancone sono caratterizzati da una decorazione a pannelli in legno di ciliegio, con intarsi a losanga a motivi floreali. All’interno una boiserie in legno di ciliegio orna la parete sinistra, ove sono cassettiere lunghe e sottili che disegnano linee di fuga confluenti nel grande specchio sul fondo, mentre quella destra è decorata con lastre di marmo entro cui sono formelle di stucco con decori dall’antico.

Corso Buenos Ayres 15 r - tel. 010 566723 www.costa1939.com

Dallai libreria antiquaria (1939)

Situato di fianco al portale di un palazzo dei Rolli, il piccolo negozio è uno “scagno” ricco di rarità selezionate con cura e perizia. Ha una bella vetrina in legno e vetro a carrega che, tutt’uno con l’insegna, regge un poggiolino fiorito. Un ambiente magico che racconta secoli di storia, tra libri antichi e stampe appese agli scaffali, quasi a proteggere le preziose rilegature. Piazza De Marini 38 r tel. 010 2472338 - www.libreriadallai.it

Pasticceria Sansebastiano (1939)

Il negozio ha sede sul colle di Carignano, tra la basilica alessiana dell’Assunta e la chiesa medievale di Santa Maria in Via Lata. Presenta arredi in legno di noce – il bancone in legno, le vetrine e i mobili espositivi – e un interessante insieme di attrezzature: teglie, piastre, una macchina per la produzione di caramelle, macchine impastatrici, utensili vari.

Via Galeazzo Alessi 9 r - tel. 010 543289 www.pasticceriasansebastiano.it

Antica friggitoria Carega (1942)

Sotto i portici medievali di Sottoripa il locale mantiene un complesso organico di elementi originali: il rivestimento in maiolica del bancone con piano in marmo, la grande cappa soprastante i bracieri a carbone, il forno a legna in muratura rivestito da tasselli a mosaico, il ronfò.

Bella la cucina a carbone in ghisa, immancabile il pavimento in graniglia genovese. Quasi tutte ancora in uso piccole attrezzature come pentoloni e paioli di ferro, una bilancia a molla del 1948 e testi per la farinata.

Via di Sottoripa 113 r - tel. 010 2470617

Athos abbigliamento (1946)

Il locale sotterraneo ospita un vero e proprio museo: banconi, scaffali e armadi a muro, una collezione di abiti degli anni cinquanta ancora con etichette e cartellini, molti oggetti d’epoca come il registratore di cassa, la macchina per cucire, quella per scrivere, le antiche forbici e un paio di originali metri in legno da sartoria tarati ufficialmente dalle autorità competenti.

Piazza Dante 16 r - tel. 010 591467 www.athosgenova1946.it

Morsia G.B. serrature (1946)

Il negozio conserva l’originaria insegna e parte delle vetrine, il semplice arredo interno – bancone, scaffalature, cassettiere a parete, cassa e cassaforte – e i rivestimenti lignei dipinti. Un interessante laboratorio espone chiavi antiche, attrezzi del mestiere, serrature storiche.

Via Edmondo De Amicis 28 tel. 010 543170

Ristorante da Rina (1946)

Tanti i personaggi noti della politica, del mondo dello spettacolo e dello sport che si sono seduti a questi tavoli sotto le quattrocentesche volte a vela del soffitto e ci parlano attraverso le fotografie appese alle pareti. L’arredo tradizionale risale in buona parte alla data di apertura; tra mensole e credenze sono ancora conservati attrezzi d’epoca e riviste in cui è citata la mitica Rina.

Mura delle Grazie 3 r - tel. 010 2466475

Gioielleria Zaccaria (1946)

Le vetrine con basamento in marmo giallo sono dell’epoca dell’apertura; all’interno arredi di fine Ottocento: il bancone in legno, poltrone, sgabelli, tavolini, vetrinette, bauli, mobili espositivi, una cassettiera per monete e naturalmente la cassaforte. Sono conservate anche molte attrezzature, alcune delle quali ancora in uso, tra cui un tornio per orologeria, la manica per la regolazione della larghezza degli anelli, calibro, pinze, tenaglie, due bilance di precisione in legno e piatti in ottone per la pesatura di metalli nobili.

Corso Buenos Aires 130 tel. 010 581994

Attività recentemente inserite nell’Albo delle Botteghe storiche

Albergo Ristorante Nazionale

Via Gallino 25 r tel. 010 7211632 nazionale1891.wordpress.com

Bernardini Legno

Via Tripoli 28 tel. 010 507300 www.bernardinilegno.com

Farmacia Giusto

Via Bruno Buozzi 59 r tel. 010 261962

Gioielleria Cavo

Via San Lorenzo 101 r tel. 010 2469401

Gioielleria Pisano

Via Fieschi 2/12 tel. 010 581507 www.pisanogenova.it

Les Gourmandises

Via Sapello 26 r tel. 010 660508 www.lesgourmandises.it

Ostaja San Vincenzo

Via San Vincenzo 64 tel. 010 565765

Panarello

Via Galata 67 r tel. 010 561037 www.panarello.com

Pasticceria Tagliafico

Via Galata 31 r tel. 010 565714 www.pasticceriatagliafico.it

Pedemonte Materiale Elettrico

Via del Campo 54 r tel. 010 2472096

Pittaluga Tessuti

Piazza del Monastero 10 r tel. 010 6457456

www.pitcasa.com

Ristorante Vittorio al Mare

Belvedere Edoardo Firpo 1 tel. 010 3760141 www.vittorioalmare.it

Steri Giovanni & C.

Via Sottoripa 125 r tel. 010 2476923

Studio d’Arte e Architettura Albertella

Via Orsini 29-31 r Tel. 010 3623472 www.vetratealbertella.it

Trattoria del Parroco

Via Righetti 2 r tel. 010 3620428

Trattoria La Ruota

Via Oberdan 215 r tel. 010 3726027 www.trattorialaruota.com

CimiterodiStaglieno

Progettato nel 1835 da Carlo Barabino in forme neoclassiche e realizzato poi, dopo la sua scomparsa, dall’allievo Giovanni Battista Resasco, il cimitero venne inaugurato, sebbene ancora incompiuto, il 1° gennaio 1851. La struttura del nucleo originario è quadrangolare; l’espansione dei decenni successivi si è accompagnata a un intenso sviluppo della vegetazione, che ha conferito all’insieme un aspetto del tutto peculiare di fusione con l’ambiente naturale, ricco di suggestione, in cui convivono monumenti che rappresentano i linguaggi artistici di oltre un secolo, dal neoclassicismo al realismo, fino al simbolismo, al Liberty, al Déco.

Qui sono seppelliti esponenti delle famiglie altolocate e cittadini di Genova, oltre a stranieri illustri che vi hanno soggiornato, come la moglie di Oscar Wilde, Constance Mary Lloyd Wilde: tra gli altri, Giuseppe Mazzini, Nino Bixio, Raffaele Rubattino, Gian Carlo Di Negro,

Enrico Alberto d’Albertis, Gilberto e Rina Govi, Fabrizio De André, Edoardo Sanguineti. Nel Boschetto Irregolare, ispirato agli schemi dei giardini romantici, si trovano le tombe dei Mille e di altri eroi del Risorgimento.

Nietzsche, Guy de Maupassant, Mark Twain, l’imperatrice “Sissi”, Elisabetta d’Austria, Hemingway sono solo alcuni dei personaggi che sono rimasti affascinati da Staglieno e hanno lasciato testimonianza delle loro visite.

Cimitero di Staglieno Piazzale Resasco

Infopoint turistico-culturale aperto da lunedì a venerdì 9-15, tel. 010 5576470 www.staglieno.comune.genova.it/it

Per informazioni e prenotazioni di visite guidate: www.exploratour.it/staglieno/ ORARIO: tutti i giorni 7.30-17; chiuso il 1° e 6 gennaio, lunedì dell’Angelo, 24 giugno, 15 agosto, 26 dicembre.

Edicolevotive

Segno tangibile della grande devozione dei Genovesi, le edicole votive vedono la loro nascita nella tradizione cristiana risalente al Medioevo e principalmente legata al culto di Maria. Una tradizione destinata a raggiungere la sua massima diffusione nel Seicento, in virtù della consacrazione della città alla Madonna, nominata Regina di Genova. Nel 1630 papa Urbano VIII stabilì che nel cerimoniale la precedenza dovesse essere concessa ai cardinali e agli elettori ecclesiastici su chiunque non avesse rango regale. La mancanza di una monarchia sembrava dunque essere un elemento di debolezza per Genova, che rispose proclamando regina della città colei contro la quale nessuno avrebbe potuto combattere. Fu una risposta politica, più che religiosa, che rivela tutta l’astuzia e la diplomazia dei vertici della Repubblica. Dopo la solenne incoronazione, avvenuta in cattedrale il 25 marzo 1637 per le mani dell’arcivescovo Giovanni Domenico Spinola, l’effigie della Madonna venne rappresentata sulle monete. Gli scudi d’oro della Repubblica, che fino ad allora avevano riportato l’immagine della città turrita, dopo cinquecento anni sostituirono il soggetto con la Madonna sulle nubi, coronata di stelle, con il Bambino in braccio e lo scettro. Il Gran Consiglio della Repubblica ordinò che il motto “ET REGE EOS” venisse inciso su ogni porta della città e, per legittimare il nuovo Regno, le immagini mariane furono poste su edifici pubblici e privati. Le edicole votive divennero un modo per consacrare la città alla Madonna e per questo, tra XVII e XVIII secolo, furono poste in ogni strada, vico e piazza, tanto che nell’Ottocento si arrivò a contarne ben 849.

Per scoprire alcune tra le più significative edicole votive della città si possono seguire due diversi itinerari dedicati: www.loquis.com/it/channel/61340/Comune+di+Genova+Le+Edicole+Votive+Tour+Regina+di+Genova www.loquis.com/it/channel/60109/Comune+di+Genova+Le+Edicole+Votive+Tour+dell+Immacolata

Lacitt‡medievale

COMMENDA DI PRÈ

La Commenda di Prè era l’antico hospitale dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme: un edificio complesso tra i più interessanti del periodo romanico, costruito a partire dal 1180. Qui veniva fornita assistenza ai pellegrini e ai crociati in viaggio da e verso la Terrasanta; alla funzione di ostello si affiancò poi quella di ospedale per i malati e gli indigenti della città.

La struttura si sviluppa su tre piani, che comprendevano il convento, l’hospitale e due chiese sovrapposte dedicate a San Giovanni (p. 81) e si riflettono in facciata con due eleganti serie di arcate e un loggiato. Il piano terreno si compone di un’unica grande sala con alte colonne in pietra dove dormivano i pelle-

grini. Dal salone si dipartiva un cunicolo che consentiva di raggiungere i moli senza uscire dall’edificio.

La Commenda ospita oggi il MEI Museo dell’Emigrazione Italiana (p. 42).

PORTA DEI VACCA

La porta, che prende nome dalla famiglia Vachero, proprietaria di molti edifici nella zona, chiude a ponente la cinta muraria detta “del Barbarossa”. Le mura furono infatti costruite per difendere l’autonomia della Repubblica dalle mire espansionistiche dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico il Barbarossa. La realizzazione di questa importante opera, terminata in tempi brevissimi fra il 1155 e il 1159, occupò sia material-

mente che finanziariamente la gran parte dei cittadini genovesi. Le due torri semicircolari sono collegate da un arco a sesto acuto; la torre a monte è stata inglobata nel Settecento nel palazzo Serra, mentre quella a mare è tornata visibile grazie ai restauri del 1960. Notevole il fronte interno, con doppie colonne con capitelli fitomorfi e zoomorfi.

PALAZZO SAN GIORGIO

Genova non possedeva un edificio pubblico finché nel 1257 il Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra decise di costruirne uno presso la Ripa Maris, centro economico dell’epoca. I Magistri antelamici giunti dalla Lombardia, sotto la guida del frate Oliverio, realizzarono l’edificio come un pontile proteso fra le onde. Il palazzo fu sede del Comune per soli due anni, fino a quando, nel 1262, il Boccanegra venne deposto ed esiliato. La sede del governo cittadino fu trasferita a Palazzo Ducale e Palazzo San Giorgio divenne la sede delle magistrature di controllo dei traffici portuali dove poi si insediarono la dogana e gli uffici delle “Compere”, incaricati della gestione dei prestiti in denaro fatti dai cittadini al Comune. Secondo la tradizione nel 1298, dopo la battaglia della Meloria, vi fu tenuto prigioniero il veneziano Marco Polo, che dettò il suo capolavoro Il Milione a Rustichello da Pisa, anch’egli lì incarcerato. Nel XV secolo il palazzo passò al Banco di San Giorgio, il potentissimo istituto di credito che gestiva il debito pubblico della Repubblica e amministrava le gabelle e le colonie d’oltremare. L’istituto curò anche la ristrutturazione del palazzo

con la facciata a mare affrescata originariamente da Lazzaro Tavarone (1606-1608) con l’immagine di San Giorgio che uccide il drago. La parte medievale, con portico a cinque arcate in pietra grigia e mattoni a vista ai piani superiori, trifore e quadrifore e merlatura ghibellina, è stata restaurata e ampiamente rimaneggiata nel 1890 da Alfredo D’Andrade. Il palazzo è oggi sede dell’Autorità Portuale.

del palazzo sorge la torre del XII secolo, caratterizzata dall’aspetto a blocchi di pietra bugnata e coronata da archetti e merlatura. La torre è la più alta di Genova, nonché l’unica a essere sopravvissuta all’ordinanza del 1296 che imponeva di ridurre l’altezza di tutte le torri cittadine per rendere omaggio alla figura di Guglielmo Embriaco, conquistatore di Gerusalemme nel 1099.

TORRE EMBRIACI

Su tutto il perimetro della piazza Embriaci, antico dominio della potente omonima famiglia, sono numerose le tracce dello splendore medievale, come le colonne marmoree, rivelate da recenti restauri, e i paramuri di palazzo Embriaci, con il prezioso portale cinquecentesco voluto dalla famiglia Cattaneo. Alle spalle

CAMPO PISANO

È uno dei luoghi più nascosti, suggestivi e affascinanti di Genova, appartato e silenzioso, circondato da case alte, strette e variopinte; un angolo intimo e raccolto, dove il tempo sembra essersi fermato. Il sito venne usato, già a partire dal 1039, per seppellire i prigionieri stranieri. Si tramanda che nel 1284, dopo la battaglia della Meloria contro Pisa, qui vennero accolti i corpi di migliaia di marinai pisani catturati. Solo dal 1500 venne concessa l’autorizzazione alla costruzione delle case che ammiriamo oggi. La piazza è pavimentata da un evocativo risseu, il tipico mosaico ligure di ciottoli bianchi e neri.

PORTA SOPRANA

Sul Piano di Sant’Andrea sorge la maestosa Porta Soprana, risalente al XII secolo e caratterizzata da due torri separate da un arco a sesto acuto. La porta, detta Superana poiché era collocata in posizione dominante sul colle, era uno dei cinque varchi che si aprivano nella cinta muraria “del Barbarossa” e costituiva

l’accesso principale alla città venendo da levante. Vi sono affisse lapidi celebrative delle glorie di Genova. “Se pace tu porti, ti è permesso toccare queste porte” recita un’epigrafe in latino che ammonisce lo straniero a non avere intenzioni aggressive, perché i genovesi si sanno difendere molto bene.

PIAZZA SAN MATTEO

Esempio di insediamento nobiliare altomedievale ben conservato, piazza San Matteo, con l’omonima chiesa trecentesca (p. 85) circondata da palazzi con le caratteristiche bande in marmo bianco e pietra nera di Promontorio, costituiva la curia della famiglia Doria e il segno tangibile del potere di una grande famiglia nella vita genovese del Medioevo. Il palazzo più antico è quello di Branca Doria (n. 13), costruito contemporaneamente alla chiesa, con prospetto originale su vico Falamonica. Dietro al palazzo, che si affaccia sulla piazza con l’arcone del portico, a inizio Trecento fu realizzato il prezioso chiostro quadrangolare, con colonnine binate e archi acuti. Branca Doria viene ricordato nel canto XXXIII dell’Inferno: Dante lo pone fra i traditori degli ospiti per aver fatto trucidare il suocero. La facciata del palazzo di Domenicaccio Doria (n. 16) presenta ancora un portico a tre arcate ogivali con pilastri ottagonali. Il palazzo Doria Quartara (n. 14) venne edificato nel XV secolo da Giorgio Doria accorpando alcune case medievali e fu inserito nella lista dei Palazzi dei Rolli. Il magnifico sovrapporta di Giovanni Gagini del 1457 raffigura San Giorgio e il drago, emblema riservato a un ristretto numero di famiglie benemerite alla patria. Sul prospetto principale e in vico San

Matteo sono visibili tracce di una decorazione a quadrature, mentre in vico dell’Umiltà emergono il paramento murario medievale e il portico tamponato. Il palazzo di Lamba Doria (n. 15) è connotato dal portico a quattro arcate e pilastri ottagonali e dalle polifore trasformate in finestre nel XVII secolo. Venne donato dalla Repubblica di Genova a Lamba Doria in riconoscimento del suo valore di condottiero durante la battaglia di Curzola (1298), dove i Genovesi riportarono un’importante vittoria sui Veneziani. Pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, è stato recuperato a partire dal 1950. Di epoca rinascimentale è invece il palazzo di Andrea Doria (n. 17), costruito nel 1468 per Lazzaro Doria e donato all’Ammiraglio dal Senato della Repubblica nel 1528, come testimonia l’epigrafe sopra al portale. Andrea Doria preferì però sempre risiedere nella villa suburbana di Fassolo.

PortoAntico

Nel 1992, in occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della scoperta dell’America, l’architetto Renzo Piano ha progettato il recupero dell’antica zona portuale in funzione della sua restituzione alla città: agli edifici preesistenti, di varie epoche, si sono aggiunte diverse nuove strutture. Nell’area del Porto Antico, divenuta così un vero e proprio parco urbano che si estende da piazza Cavour fino a Ponte Parodi, è possibile passeggiare, prendere un aperitivo o un gelato, cenare, fare shopping, andare al cinema o a un concerto, pattinare sul ghiaccio o tuffarsi in piscina. Per consultare il calendario degli eventi in programma: https://portoantico.it/

ACQUARIO DI GENOVA

L’Acquario di Genova è uno dei principali acquari europei con un’amplissima rappresentazione degli ambienti acquatici del nostro pianeta.

Nelle sue 70 vasche offre un’incredibile esposizione di biodiversità: dai pesci tropicali, alle

meduse, dagli anfibi ai vegetali che sopravvivono nelle grandi profondità marine. Il grande Padiglione Cetacei consente di ammirare i delfini da ogni punto di vista. Il Padiglione Biodiversità è la prosecuzione “verde” della visita all’Acquario: il percorso si snoda lungo la Nave Blu per illustrare la costa rocciosa del Mediterraneo con una

vasca tattile dove si possono accarezzare le razze; il paesaggio del Madagascar è ricostruito con la vasca della laguna tropicale, gli alligatori, i coralli e la fitta vegetazione della foresta tipica.

Ponte Spinola Tel. 010 23451 www.acquariodigenova.it

ORARIO: aperto 365 giorni all’anno con orario variabile a seconda della stagione; si consiglia la prenotazione online: www.acquariodigenova.it/biglietti

BIGO – ASCENSORE PANORAMICO

Simbolo del Porto Antico, amato e iconico quasi quanto la Lanterna, il Bigo è l’ascensore panoramico che offre un punto di vista unico su Genova. Progettato da Renzo Piano, il Bigo ricorda le antiche gru che movimentavano le merci in porto.

Tutti i giorni dell’anno, ogni 10 minuti, la struttura circolare sale dolcemente a 40 metri

di altezza e offre un orizzonte a 360° su porto e città. Alcuni pannelli fotografici multilingue e una registrazione audio illustrano da un lato la città, con i suoi palazzi antichi, il labirinto dei caruggi, i campanili che svettano sui tetti in ardesia; dall’altro lato il porto, con la frenetica attività dei suoi moli.

Per orari e acquisto biglietti: www.acquariodigenova.it/biglietti/

BIOSFERA

La Biosfera – una bolla di acciaio e vetro – è la scenografica struttura sferica situata nel Porto Antico di Genova, progettata da Renzo Piano. È il luogo dove imparare a conoscere la fauna e la flora delle foreste tropicali, delicati ecosistemi minacciati dallo sfruttamento umano. È possibile osservare da vicino oltre

150 specie vegetali e animali, ammirarne la bellezza e coglierne la fragilità. Sono presenti rari esemplari di piante tropicali tradizionalmente utilizzate dall’uomo, come l’albero della gomma da masticare, la pianta del caffè, il banano e la cannella. Per orari e acquisto biglietti: www.acquariodigenova.it/biglietti/

LA CITTÀ DEI BAMBINI

E DEI RAGAZZI

Un percorso espositivo che utilizza i “cinque sensi” come strumento per trasmettere conoscenze e divertirsi, guidando i bambini e i ragazzi in un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé e del mondo attraverso il gioco e l’esperienza diretta. Nella visita è possibile spostarsi liberamente da una stanza all’altra per scoprire, giocare ed esplorare i propri sensi in un ambiente tecnologico, colorato, contemporaneo, sorprendente anche negli allestimenti scenografici.

La Città dei bambini e dei ragazzi si sviluppa attraverso un percorso di oltre 2.000 m2 caratterizzato da aree attrezzate. Sono ovviamente presenti anche spazi pensati per i più piccoli, da 2 ai 4 anni, con una particolare attenzione alle mamme, ai papà e alle loro esigenze. Tanti i servizi dedicati: area feste, area relax, area nursery, shop e punto ristoro.

Ponte Spinola 4 - Tel. 010 2345920 www.cittadeibambini.net

ORARIO: tutti i giorni dalle 10 alle 18; si consiglia la prenotazione online.

BIBLIOTECA DE AMICIS

Situata nel cuore del Porto Antico di Genova, nei Magazzini del Cotone, la biblioteca occupa uno spazio di 2.000 m2, luminosi e confortevoli, con una splendida vista sui vecchi moli del porto. Un luogo accogliente pensato per la lettura ma anche per le attività che propone quotidianamente sia a bambini e ragazzi, sia a insegnanti, genitori ed educatori.

La biblioteca dispone di circa 180 posti di lettura, uno “spazio morbido” per leggere con

i più piccini, tavolini a misura di piccoli lettori, scaffali aperti che ospitano più di 75.000 volumi e fumetti, dalla narrativa per ragazzi a quella per adulti, con una speciale attenzione al settore della pedagogia.

Magazzini del Cotone - 1° Modulo 2° piano Tel. 010 5579560 www.bibliotechedigenova.it/contenuto/sede-5

ORARIO: da lunedì a venerdì 9-19; sabato 9-13.30; chiuso la domenica e i festivi.

PORTA SIBERIA

Massiccio edificio risalente al 1551-53, opera di Galeazzo Alessi, Porta Siberia faceva parte delle mura cinquecentesche ed è stata utilizzata come area doganale. Pare che il suo nome derivi da “cibaria” poiché, attraverso questo varco, transitavano le derrate alimentari destinate alla città che giungevano via mare e quelle in partenza per altri porti del Mediterraneo. Il recupero degli spazi interni ha consentito l’allestimento di strutture che accolgono mostre artistiche e fotografiche.

MAGAZZINI DEL COTONE

Costruiti tra fine Ottocento e primo Novecento come magazzini generali per ovviare alla carenza di strutture per lo stoccaggio delle merci in attesa di essere spedite, i due grandi fabbricati

sono stati poi collegati tra di loro da una gru a ponte e destinati a magazzini del cotone. Il nuovo complesso ospita oggi un centro congressi, una multisala cinematografica, spazi espositivi, commerciali e per la ristorazione.

PALAZZINE DEL PORTOFRANCO

I quattro edifici sono gli ultimi conservati dell’area portuale libera da dazi nella quale era depositata la merce in transito, sia in arrivo che in partenza. Facevano parte di un quartiere molto vasto, che comprendeva ben undici fabbricati, realizzati fra la metà e la fine del XVII secolo, isolati dal resto della città da mura e collegati, a ponente, alla porta cinquecentesca detta della Mercanzia, varco di accesso al pontile omonimo e a Palazzo San Giorgio. Oggi le quattro palazzine superstiti, insieme all’ottocentesco edificio Millo, fanno parte del Porto Antico di Genova.

Bigo.

Villeeparchi

A Ponente

Villa Brignole Sale

Duchessa di Galliera

Vico Nicolò da Corte 2 - Genova Voltri www.villaduchessadigalliera.it

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

32 ettari e 18 chilometri di viali compongono questo parco del XVIII secolo, che presenta un giardino all’italiana, un bosco romantico, un castello neoromanico con grotte e cascate artificiali, ulivi, daini, caprette e un antico santuario realizzati sulle colline che dominano Voltri e il Mar Ligure.

Nel 1699 il marchese Anton Giulio Brignole Sale commissionò i lavori di costruzione del giardino formale, terminati nel 1711. Nel 1803 vi lavorò Emanuele Andrea Tagliafichi, che progettò un parco all’inglese; nel 1814 Carlo Barabino completò il bosco “del Leone” e nel 1872 Maria Brignole Sale De Ferrari, duchessa di Galliera, fece realizzare il vasto giardino romantico progettato da Giuseppe

Rovelli. Nel 1888 la duchessa lasciò la villa in eredità perpetua all’Opera Pia Brignole Sale. Dal 1931 è in uso al Comune di Genova. Oltrepassato il magnifico giardino all’italiana si sale verso la “Valletta del Leone”, un percorso ispirato alla Divina Commedia, recentemente oggetto di restauri, composto da scenografie in grado di emozionare il visitatore tra rovine, marmi (tra cui il Leone) e la grotta dell’Eremita. L’arco segnava idealmente il passaggio negli inferi e, da lì, un percorso di elevazione conduceva all’area – attualmente recintata per i daini – che era attraversata dall’acqua purificatrice, il cui ruscello invitava a innalzare lo sguardo verso il Santuario delle Grazie. Alle spalle della villa si trova il bosco romantico all’inglese. Nell’area del Belvedere sorgono la Coffee house (1803), il castello, i laghetti rocciosi e il sistema di grotte, che rappresentano uno degli esempi più significativi di bosco romantico della Liguria.

All’interno del parco si trovano anche dei bunker e un reticolo di cunicoli sotterranei realizzati durante la seconda guerra mondiale.

Villa Durazzo Pallavicini

Via Ignazio Pallavicini 13 - Genova Pegli www.villadurazzopallavicini.it

ORARIO: dal 1° marzo al 31 ottobre aperto da martedì a domenica, con orari che seguono il variare delle stagioni; chiuso dal 1° novembre

VILLE E PARCHI

al 29 febbraio, salvo aperture straordinarie. Ingresso a pagamento.

Il parco storico di Villa Durazzo Pallavicini, nominato nel 2017 “Parco più bello d’Italia”, vanta caratteristiche architettoniche, artistiche, paesaggistiche e botaniche uniche.

È stato costruito a partire dal 1840 e inaugurato il 23 settembre 1846 in occasione del Congresso degli Scienziati Italiani. Realizzato su progetto dell’architetto Michele Canzio, scenografo del Teatro Carlo Felice, per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, è un’eccellenza nell’ambito del giardino storico romantico italiano ed europeo. Si sviluppa sull’impervio fianco di una collina completamente trasformata per generare spazi pianeggianti, ampi bacini idrici e un intrico di percorsi che si arroccano dall’ingresso fino a 134 m di altitudine. Fra le sue particolarità spicca quella di essere strutturato su un racconto teatrale

con sfumature esoteriche e massoniche che ne rendono la visita un’esperienza storica e culturale, paesaggistica e botanica, ma anche meditativa e filosofica. Il percorso è articolato in tre atti, ognuno composto da quattro scene caratterizzate da artifici scenografici capaci di appropriarsi del panorama. L’uso di vegetazione esotica e indigena crea atmosfere emozionali. Di notevole impatto è il ricco impianto di acque superficiali che comprende due laghi, cascatelle, ruscelli, fontane e molteplici architetture da giardino in stile neoclassico, neogotico, rustico, cineseggiante ed esotico. Il parco, divenuto nell’Ottocento tappa del Grand Tour, è stato ceduto al Comune di Genova nel 1928 dalla principessa Matilde Giustiniani. L’itinerario si sviluppa dall’ingresso principale della villa, situato accanto alla stazione ferroviaria di Genova Pegli. Il viale d’accesso conduce all’edificio che in passato fu residenza estiva dei marchesi, oggi sede del Museo Archeologico. Poco distante si trova il bellissimo Orto botanico, avviato nel 1794 dalla marchesa Clelia Durazzo, esperta botanica. Si accede quindi al parco vero e proprio, con le sue scenografie quasi teatrali: oltrepassata la Tribuna gotica, si passeggia fino alla Coffee house dove i nobili ospiti sorseggiavano la preziosa bevanda e si procede lungo il Viale Classico fino all’Arco di Trionfo, e poi templi, obelischi, grotte, laghi, pagode, alberi rari e maestosi.

Foto: Zairon

VILLE E PARCHI

Villa Doria

Piazza Bonavino 7 - Genova Pegli

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto. Con 115.000 m2 di parco a sfondo della villa costruita nel XVI secolo per il ricchissimo banchiere Centurione consuocero di Andrea

Doria e abitata dal principe Gian Andrea

Doria e dai suoi discendenti, il complesso rappresenta un’importante testimonianza del modello cinquecentesco genovese di villa suburbana, che conserva diversi elementi di valore storico, culturale e vegetazionale, come il laghetto artificiale realizzato nella seconda metà del XVI secolo dall’architetto Galeazzo Alessi. Al centro del lago si trova un’isola sulla quale erano collocate due statue di satiri che gettavano acqua; un ponticello univa le due sponde, consentendo di compiere il giro completo intorno al bacino.

Villa Rossi Martini

Piazza Poch 4

Genova Sestri Ponente ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

Questa villa nobiliare genovese, più conosciuta con il semplice appellativo di Villa Rossi, fu fatta costruire dalla nobile famiglia dei Lomellini nel XVII secolo e venne presto ceduta ai Centurione Spinola. Nel 1855 fu acquistata all’asta dalla famiglia Rossi Martini, che ne ampliò il bel parco. Giunto fino ad oggi praticamente integro, il parco misura circa 40.000 m2 e rappresenta il polmone verde del quartiere di Sestri Ponente. La progettazione in stile inglese è stata realizzata dal paesaggista Giuseppe Rovelli, che utilizzò diverse specie di palme, all’epoca considerate piante molto ricercate. Verso nord si estende una ampia radura interamente circondata da alberi d’alto fusto: pini, cedri, lecci, cipressi e palme.

Il parco viene spesso utilizzato per manifestazioni culturali e di svago, soprattutto nella stagione estiva.

Via Lodovico Antonio Muratori 5

Genova Cornigliano www.percornigliano.it

ORARIO: tutti i giorni dalle 8.30 al tramonto.

Costruita a partire dal 1752 per il marchese di Gabiano, Giacomo Filippo Durazzo II, è un prezioso e innovativo esempio di architettura residenziale del XVIII secolo. L’impianto è quello tipico delle dimore aristocratiche francesi, con un corpo di fabbrica centrale e due ali laterali attorno ad una vasta corte; l’inter-

Il parco di circa 6.000 m2 è stato ristrutturato dalla società “Per Cornigliano” e aperto al pubblico nel 2009; ogni estate ospita eventi culturali di vario genere, mostre, concerti, spettacoli e conferenze.

In centro città

Villa del Principe

Piazza del Principe 4 - Genova www.doriapamphilj.it/genova/ ORARIO: da lunedì a domenica 10-18, ultimo accesso ore 17. Ingresso a pagamento.

no dell’edificio è caratterizzato da un imponente scalone marmoreo a sbalzo e ospita due tele di Francesco Solimena datate intorno al 1717. Nel 1856 la costruzione della nuova ferrovia Genova-Voltri ha modificato la fisionomia del parco, tagliando il legame dell’edificio con il mare.

Nel 1865 la villa divenne proprietà di casa Savoia, e il re Vittorio Emanuele II la elesse a residenza estiva del figlio, il principe Oddone di Savoia. Dopo la sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1866, la villa venne messa nuovamente in vendita. Nel 1872 passò al cavaliere Patrone e alla fine del XIX secolo alla famiglia Bombrini.

Nel corso dei secoli il giardino di Villa del Principe ha cambiato forma più volte, mantenendo però del tutto inalterato il suo doppio ruolo di meraviglia naturale e testimonianza storica.

Andrea Doria dotò la sua dimora di splendidi giardini, che si estendevano dal mare alla collina di Granarolo. All’intervento di Perin del Vaga è probabilmente legata la creazione degli “amenissimi giardini” che accolsero l’imperatore Carlo V durante il suo soggiorno alla Villa nel 1533. Di questa fase è giunta sino a noi la fontana dei Delfini. Doria affidò poi al fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli il compito di creare “nuove aggiunte di fabbriche e di giardini bellissimi”: la fontana del Tritone ne è evidente testimonianza.

Fu poi Giovanni Andrea a commissionare all’architetto Giovanni Ponzello i lavori destinati a donare al complesso monumentale la fisionomia definitiva.

Alla fine del XVI secolo il giardino a mare si presentava come un grande spazio articolato

in forme geometriche, intorno al perno centrale della fontana del Nettuno. Due architetture “di delizia” colpivano i visitatori: la grande uccelliera, che nella sua ornata struttura in ferro lunga un centinaio di metri ospitava migliaia di uccelli, e la grotta, ancora oggi esistente ma totalmente decontestualizzata, rivestita di mosaici.

Negli anni cinquanta dell’Ottocento il principe Filippo Andrea V trasformò il giardino a mare in un piccolo parco “all’inglese” di gusto romantico: cancellati gli assi di simmetria preesistenti, si preferirono percorsi sinuosi e boschetti. Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti causarono distruzioni notevoli. Recentemente è stato avviato un intervento di recupero del giardino a mare teso a riproporne l’assetto tardo cinquecentesco.

Villa Gruber De Mari

Corso Solferino 25 - Genova

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

La villa, costruita dalla nobile famiglia De Mari nel quartiere di Castelletto, presenta un ampio parco all’inglese tra macchie alberate, caratterizzato dalla villa neoclassica che comprende la torre dell’edificio originario, risalente al XVI secolo.

Villetta Di Negro

Piazzale Giuseppe Mazzini - Genova

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

Adiacente a piazza Corvetto, la Villetta deve la sua posizione sopraelevata all’originaria funzione difensiva dell’area, su cui sorgevano le mura cinquecentesche della città. Decaduto l’uso militare, nel 1785 il terreno fu ceduto in concessione a Ippolito Durazzo, che ne fece un orto botanico. Nel 1802 il marchese Gian Carlo Di Negro acquistò il sito e affidò alla progettazione dell’architetto Carlo Barabino la villa in stile neoclassico, che destinò poi a sua residenza, e il parco all’inglese. Alla ricchezza botanica del parco il marchese aggiunse la sua collezione di reperti dell’antichità classica e successivamente inaugurò una serie di busti di genovesi illustri, in parte ancora oggi visibili. Grazie al marchese Di Negro, mecenate e letterato, la Villetta rimarrà luogo di ricevimenti, d’arte e di cultura, fino alla sua morte nel 1857. Acquistata successivamente dal Comune, divenne un parco pubblico. Tra il 1863 e il 1892 furono realizzate le grotte, la cascata artificiale e la casa del giardiniere. I bombardamenti navali su Genova del 1942 colpirono e

distrussero la villa. Per conservare Villetta Di Negro quale importante luogo di cultura, nel dopoguerra il Comune affidò all’architetto Mario Labò la progettazione di un nuovo edificio sulle rovine della precedente villa, che diventerà sede del Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”0 (p. 39).

Ancora oggi il parco, che si estende per circa 2 ettari, è caratterizzato da una rigogliosa vegetazione, con particolarità botaniche risalenti all’uso originario. Risalendo i viali alberati si possono raggiungere diversi punti panoramici che offrono una spettacolare vista sulla città e la straordinaria cascata artificiale.

Spianata dell’Acquasola

Viale IV Novembre - Genova

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

Un giardino nel cuore di Genova che custodisce un grande segreto: l’area dove sorge l’attuale parco poggia infatti su una parte delle antiche mura trecentesche ed è stata edificata sopra la necropoli che accoglie gli scheletri di chi non sopravvisse alla Peste nera del Seicento, la stessa epidemia raccontata dal Manzoni nei Promessi Sposi

Il parco dell’Acquasola, primo parco pubblico della città, fu progettato nel 1821 dall’architetto Barabino sull’area di un bastione medievale raccordato alla cinta muraria del XVI secolo. Il progetto, ispirato ai boulevards francesi, venne eseguito nel 1825 con una struttura terrazzata che andava a congiungersi con il vicino parco della Villetta Di Negro.

Dalla parte opposta, verso la via San Vincenzo, la spianata venne cintata da un forte muraglione, eseguito alla maniera militare. Il parco, che ha un’estensione di 2 ettari e mezzo, è di fatto un giardino dall’impianto rettangolare e di assoluto rigore formale, concepito per il passeggio a piedi e in carrozza.

A Levante

Villa Imperiale Cattaneo

Via San Fruttuoso 70 - Genova

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

Il parco circonda la villa costruita alla fine del XV secolo per il nobile Lorenzo Cristoforo Cattaneo, che ospitò nel 1502 il re di Francia Luigi XII e che passò poi ai Salvago, agli Imperiale di Sant’Angelo e infine al Comune di Genova. Attualmente la villa è sede della Biblioteca civica Lercari.

Il giardino della villa, disposto a più livelli su terrazze geometriche, fu completato a metà del Cinquecento con un ninfeo e arricchito da rampe con balaustre e lunghi corridoi con pergolato. La successiva sistemazione con prato all’inglese e boschi di leccio, cedro e cipresso è più recente e risale al XIX secolo.

Parchi di Nervi

ORARIO: tutti i giorni dalle 8 al tramonto.

Nervi è un elegante borgo marinaro a pochi chilometri dal centro di Genova. Oltre al caratteristico porticciolo e alla passeggiata, la zona permette di godere degli splendidi Parchi: una grande area verde formata da diversi giardini che anticamente appartenevano alle ville Gropallo, Saluzzo Serra, Grimaldi Fassio e Luxoro, oggi sede di preziosi musei di arte moderna e contemporanea (p. 39), così come di importanti eventi culturali come il Festival Internazionale di Nervi.

Con i prati all’inglese, le palme e gli altri alberi rari e preziosi, le fontane, il Roseto, i Parchi sono pensati per richiamare le vite raffinate degli aristocratici proprietari di un tempo. Passeggiando lungo i percorsi verdi si giunge alla scogliera di Capolungo, godendo di un panorama straordinario sul Golfo Paradiso e il promontorio di Portofino. Fra i Parchi e la scogliera si snoda la passeggiata Anita Garibaldi. La prima villa che si incontra partendo dal centro città è Villa Gropallo (via Aldo Casotti 1): ristrutturata alla metà dell’Ottocento dal marchese Gropallo come residenza di campagna, ha ospitato Gabriele D’Annunzio ed Eleo-

nora Duse. Oggi è sede della Biblioteca civica Brocchi. Proseguendo verso est, superato un piccolo ponte di collegamento, si raggiunge Villa Saluzzo Serra (via Capolungo 1).

Edificata con ogni probabilità nel Cinquecento, è appartenuta in origine alla famiglia Romeo e, successivamente, ai marchesi Saluzzo. Nel 1815 Gerolamo Serra acquistò la villa, iniziando i lavori di trasformazione della proprietà in parco paesaggistico. Il complesso fu ceduto al Comune nel 1927 e dal 1928 la villa ospita la Galleria d’Arte Moderna della città.

Parco dell’Acquasola

La terza è Villa Grimaldi Fassio (via Capolungo 2): acquistata nel 1956 dall’armatore Ernesto Fassio, è stata l’ultima ad entrare fra le proprietà del Comune. Oggi è sede di un museo e conserva le pregiate Raccolte Frugone, con sculture e dipinti di diversi artisti italiani ed europei.

L’ultima, e più recente, è Villa Luxoro (viale Mafalda di Savoia), realizzata nel 1903 come residenza estiva della famiglia Luxoro, oggi un’affascinante dimora-museo.

Elemento di spicco all’interno dei Parchi è il Roseto Luigi Viacava: restaurato nel 2012 e suddiviso in aree che raggruppano

rose antiche, moderne e da concorso, vanta la presenza di oltre 200 varietà di rose dai colori straordinari.

Villa Luxoro

Passeggiateepanorami

Passeggiate a mare e punti panoramici

Vicino o un po’ più distante, come sfondo e magnifica cornice, il mare non manca mai nelle passeggiate genovesi.

Una delle più belle passeggiate della città è

quella al Porto Antico, girando intorno ai Magazzini del Cotone per arrivare fino all’estremo opposto, costeggiando l’Acquario e la sfera di Renzo Piano fino a raggiungere l’isola delle Chiatte.

Una passeggiata brevissima ma suggestiva per vedere il porto moderno molto da vicino è quella che si percorre sospesi su assi di legno di tek dal parcheggio del Terminal Traghetti di Genova per raggiungere la Lanterna

La promenade per eccellenza dei genovesi è corso Italia, zona residenziale affacciata sul mare e costellata di locali e stabilimenti balneari. Da qui si arriva all’incantevole borgo di Boccadasse. Corso Italia è anche una delle mete del fitness, luogo ideale per correre e pattinare, mentre tutto il quartiere è sede di piscine, palestre, impianti da tennis e squash.

Una stradina romantica e di grande charme è

quella che, dalla spiaggia di Vernazzola, altro antico borgo di pescatori, conduce a Sturla. Consigliata sul calar della sera per poi cenare in uno dei locali che si trovano nei dintorni.

Tra le passeggiate più panoramiche c’è quella che costeggia la Circonvallazione a Monte e approda in Spianata Castelletto, dal cui belvedere si ha una meravigliosa vista aperta

sul centro storico e sul porto. Anche in Carignano è possibile godere di uno splendido panorama sul mare e sulla città dal Poggio della Giovine Italia, dalle antiche mura dello Zerbino e di Santa Chiara, fino a scrutare l’orizzonte dalle terrazze del museo di arte moderna di Villa Croce (p. 37).

La funicolare Zecca-Righi, con un rapido cambio di paesaggio dal centro della città alla collina del Righi, consente di raggiungere il punto d’inizio dei sentieri che portano agli

antichi Forti della città. A più di 300 metri slm il panorama è unico.

A ponente, il porticciolo della marina di Sestri è un luogo incantevole per una passeggiata e un aperitivo al tramonto. Così pure l’elegante e un po’ rétro lungomare di Pegli, raggiungibile con il battello dal Porto Antico, che l’ultima domenica del mese ospita un mercatino di antiquariato e modernariato. Molto amata dagli sportivi e dai residenti anche la moderna fascia di rispetto di Pra’ affacciata sul mare.

A levante sono da segnalare, specie tra Sturla e Nervi, i tratti dell’Aurelia lungo la costa dove si può passeggiare o fare jogging godendo uno splendido panorama, con la possibilità di fare una sosta sulle spiagge che si incontrano o in prossimità dello scoglio dei Mille.

La più celebre e romantica resta però la passeggiata Anita Garibaldi, che si snoda a picco sulla scogliera dal porticciolo di Nervi all’antico scalo di Capolungo: due chilometri di ringhiera celeste, sospesi in un’atmosfera senza tempo tra il verde della macchia mediterranea, il blu del mare e i gozzi dei pescatori.

Antica zona portuale riprogettata da Renzo Piano nel 1992, il Porto Antico di Genova (p. 108) è il cuore del Waterfront, l’anima del centro storico e la più grande piazza sul Mediterraneo, è lo spazio sempre aperto in cui ogni giorno si incontrano turismo, cultura, congressi, fiere, spettacoli, sport, nautica, ristorazione e shopping.

Gli spazi del Porto Antico sono diventati la cittadella dell’intrattenimento e del tempo libero: l’Arena del Mare e la Piazza delle Feste, che d’inverno si trasforma in pista per il pattinaggio su ghiaccio, ospitano concerti di importanti artisti italiani e internazionali, rassegne, festival dedicati a tutte le espressioni della cultura e dell’arte, cinema e spettacoli di ogni genere.

I Magazzini del Cotone rappresentano un’eccezionale opportunità per congressi e seminari di livello internazionale.

Oltre all’Acquario, altre attrazioni dell’area sono il Bigo, ascensore panoramico che riprende nella forma e nel nome le antiche gru da carico manuali, la Biosfera, spettacolare struttura sferica in vetro e acciaio che ospita oltre 150 specie vegetali e animali, e la Città dei Bambini e dei Ragazzi, museo ludico e interattivo per bambini tra i 2 e i 12 anni.

Waterfront di Levante

Il Porto Antico di Genova è attualmente protagonista nel nuovo Waterfront cittadino:

i cardini del progetto di Renzo Piano sono l’attività cantieristica, che prosegue nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, le aree della Fiera del Mare, rinnovate e competitive a livello europeo, la nautica da diporto, in grado di essere al primo posto nel Mediterraneo, il Palasport, sede di sport indoor di alto livello e una passeggiata a mare che si estende dal Porto Antico a Boccadasse.

Il progetto comprende anche un grande parco urbano che sarà l’elemento connettivo tra la città e il porto, tra le mura storiche e il nuovo Porto Canale. Sarà il punto di arrivo di corso Italia, simmetrico, verso ponente, a quello di Boccadasse.

Nell’ambito del progetto del Waterfront di Levante piazzale Kennedy verrà rinaturalizzato con una “spiaggia urbana”. Il parco urbano prevede infatti una massa arborea caratteriz-

zata da specie autoctone tipiche della macchia mediterranea che prolunghi idealmente la spiaggia di piazzale Kennedy verso il Porto Antico, mitigando la presenza della sopraelevata e della nuova viabilità, che avrà caratteristiche più urbane che infrastrutturali.

Il parco urbano sarà disegnato come un giardino lineare lungo le mura storiche, in parte a terra e in parte a giardino pensile sopra i parcheggi interrati. Ci sarà poi la passeggiata

a mare che collegherà Boccadasse fino al Porto Antico, con un percorso ciclo-pedonale che rappresenta la continuazione ideale di corso Italia.

Un ascensore panoramico a ridosso delle mura storiche consentirà un collegamento verticale diretto tra il parco urbano e corso Aurelio Saffi, garantendo in questo modo la connessione urbana tra il Waterfront di Levante e il quartiere di Carignano. Il progetto prevede infine una Casa della Vela, che con il suo belvedere si affaccerà sui campi di regata, come un vero e proprio “stadio della vela”.

Muraeforti

Il Parco delle Mura

Il fascino di Genova “superba per uomini e per mura”, come scrisse Francesco Petrarca, sta anche nell’estrema varietà del paesaggio del suo territorio: Genova di mare e di scogli, di colline e di boschi, di forti e di mura… una straordinaria città verticale.

Il magnifico paesaggio dell’Area Naturale Protetta d’interesse locale Parco delle Mura deve il suo nome alle Mura Nuove, erette nel Seicento a maggior difesa della città e del suo bacino portuale, che circondano Genova in un abbraccio alto e quasi invisibile per chi vive e si muove nelle vie del centro. Ancora ben conservata, con i suoi 12 km questa cinta muraria è la più lunga d’Europa. Tale sistema difensivo è la sintesi di tecnologie militari che derivano dalle principali scuole europee (quella francese, in particolare,

e successivamente del Regno Sardo) e rappresenta un esempio unico nel panorama europeo, secondo solo alla Grande Muraglia cinese. Oltre alle mura seicentesche, il parco comprende 16 forti militari, costruiti tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, gemme di una corona che ha conosciuto le ferite del tempo. Istituito nel 2008, il Parco tutela ben 617 ettari di verdi colline a cavallo tra le due principali valli cittadine, la Valbisagno e la Valpolcevera. Le mura e i forti sono collegati da oltre 16 km di strade e sentieri immersi in un paesaggio fatto di prati, pascoli e boschi, popolato da specie animali e vegetali, alcune delle quali protette perché rare o endemiche.

Il percorso

L’itinerario classico inizia dal capolinea superiore della funicolare ZeccaRighi e prosegue verso Forte Castellaccio e Forte Sperone. L’escursione può continuare per raggiungere l’ottocentesco Forte

Begato verso la Valpolcevera oppure verso l’interno per raggiungere Forte Puin, Forte Fratello Minore e il magnifico Forte Diamante, che domina l’area a quota 660 m.

L’itinerario attraversa pascoli, prati, boschi, ruderi di un passato agreste e pastorizio. Dal sentiero principale si distaccano delle deviazioni che permettono il collegamento

con altri percorsi e consentono di modulare la visita a seconda delle singole esigenze di tempo, difficoltà e interesse.

La Ferrovia GenovaCasella connette il Parco delle Mura con il centro città. Lo storico impianto ferroviario a scartamento ridotto si snoda lungo un panoramico percorso immerso nel verde e rappresenta, assieme alla funicolare del Righi, il mezzo di trasporto più comodo e affascinante per raggiungere i Forti.

Altre magnifiche fortificazioni si ergono sul crinale che scende a ponente verso il quartiere di Sampierdarena – Forte Tenaglia, Forte Crocetta e Forte Belvedere – e sulle colline a est, alle spalle dei quartieri di San Fruttuoso e Marassi: Forte Santa Tecla, Forte Quezzi, Forte Ratti e Forte Richelieu

Per scaricare la brochure I Forti e il Parco delle Mura: www.visitgenoa.it/sites/default/files/2023-08/I%20Forti%20e%20il%20Parco%20delle%20Mura_0.pdf

Acquedottostorico

L’acquedotto storico di Genova è una struttura imponente, edificata già in epoca romana a partire dal fondovalle del torrente Bisagno. Durante tutto il Medioevo e fino al Seicento

venne ulteriormente ampliato ed elevato per rispondere alle esigenze di una città in rapida espansione.

Parte dei suoi 40 km sono scomparsi con lo sviluppo del tessuto urbano, ma rimangono lunghi tratti pianeggianti che disegnano un itinerario escursionistico pedonale (non ciclabile) interessantissimo dal punto di vista sia storico che naturalistico: le architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul rio Torbido o nel portale del Barabino della Galleria della Rovinata, i capolavori di ingegneria dei ponte sifone sul Geirato e sul Veilino, gli antichi lavatoi, i ceppi in marmo che delimitavano i confini delle proprietà, i boschi di querce e castagni e i versanti assolati a macchia mediterranea. Così, nel corso dei secoli, l’acquedotto si è trasformato e mimetizzato fra le case e gli orti dei vecchi borghi, giungendo fin nel centro cittadino.

Il percorso inizia in località Cavassolo, in alta Valbisagno, attraversa le alture dei quartieri di Prato e di Struppa, dove è possibile visitare l’abbazia romanica di San Siro, edificata nel XII secolo, e prosegue verso il quartiere di Molassana; qui, sul rio Geirato, si attraversa il primo ponte canale, un’opera ingegneristica che consentiva il passaggio dell’acqua attraverso un sifone posto nella struttura del ponte stesso, per permettere all’impianto idrico di attraversare la valle senza doverne seguire il profilo, molto più lungo e spesso oggetto a frane e smottamenti. Il ponte, costruito nel 1777, è lungo più di 600 m ed è sorretto da 22 arcate.

L’acquedotto continua il suo percorso lungo la Valbisagno attraversando le valli del rio Trensasco e la valle Cicala: ci si addentra così in un ambiente selvaggio di macchia mediterranea e ripidi versanti boscosi, con il Forte Diamante che domina dall’alto, sulla vetta dell’omonimo colle.

Si prosegue ancora qualche chilometro fino alla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno; poco distante vi è la casetta dei filtri, una delle stazioni di filtraggio dell’impianto, da cui inizia lo spettacolare ponte canale sul rio Veilino, una meraviglia risalente al 1837 su progetto dell’architetto Barabino: lungo 450 m e alto 20, è sorretto da 19 arcate e percorso da una coppia di tubi in ferro nei quali scorreva l’acqua destinata a raggiungere il centro città; la tubatura a monte è ancora quella originale della costruzione.

Il ponte si sviluppa quasi “a volo d’angelo” sulle guglie e sulle cupole del Cimitero monumentale di Staglieno, offrendone una visione estremamente panoramica.

Superati i 200 gradini del ponte, si giunge alla galleria che attraversa la collina di via delle Ginestre, oltre la quale si arriva in via Burlando. Qui il tracciato dell’acquedotto si perde, inglobato dalle case, ed è possibile raggiungere il centro città a piedi o in bus.

1

Cavassolo - Molassana

Localit‡ di partenza: Cavassolo

Localit‡ di arrivo: Molassana

Accessi intermedi: Prato via Struppa, via Trossarelli, Via di Creto, Via San Felice Brughe

Sviluppo totale: 7 km

Difficolt‡: T

Molassana linee 13 14 715 725 728

cod. fer. 0232 linee 470 481 (capolinea) cod. fer. 2046 linea 477 479 (capolinea) cod. fer. 2043

Via San Felice 6 linea 477 cod. fer. 1378

Struppa 6/Creto linee 13 14 470 479 715 725 728

cod. fer. 0241

Struppa 8/Trossarelli linee 13 14 715 725

cod. fer. 0243

Struppa/Suppini linee 13 14 715 725 cod. fer. 0245

2

Prato/Pian Martello linee 13 14 (capolinea) cod. fer. 0246 linee 715 725 726 linee 824 831 832 (capolinea) cod. fer. 8253

Cavassolo/bivio per Davagna linee 715 725 824 832 cod. fer. 4597

La Presa linee 715 725 824 832 cod. fer. 4599

Trossarelli

La Presa linee 715 725 824 832 cod. fer. 4708

Cavassolo/bivio per Davagna linee 715 725 726 824 831 832 cod. fer. 4421

Prato/Pian Martello linee13 14 (capolinea) cod. fer. 0246 linee 715 725 726 linee 824 831 832 (capolinea) cod. fer. 8253

Struppa/Benedetto Da Porto linee 13 14 715 725 cod. fer. 2497 Via Trossarelli 15 linee 470 479 cod. fer. 2181

Struppa 3/Trossarelli linee 13 14 470 479 715 725 cod. fer. 0248

Struppa 5/Creto linee 13 14 470 479 715 725 cod. fer. 0250 Via di Creto 2 linee 470 728 cod. fer. 2653 linea i27 cod. fer. i566

Via San Felice 6 linea 477 cod. fer. 1353 Molassana linea 48 cod. fer. 2045 (capolinea) linea 14/ cod. fer. 0288 (capolinea) linee 13 14 715 725 728 cod. fer. 0259 linee 470 481 (capolinea) cod. fermata 2046 linea 477 479 cod. fer. 2043 (capolinea)

Anello del Geirato - Percorso seicentesco

Localit‡ di partenza: Molassana

Localit‡ di arrivo: Molassana

Accessi intermedi: Via S. Felice Brughe, via Geirato, San Giacomo via Rio Maggiore, Pino Sottano Codeviola

La Presa
Via San Felice Brughe
Via San Felice Brughe
Voi siete qui You are here
via San Felice Brughe
via Geirato
via Rio Maggiore
Pino 2 Codeviola
Molassana
Ponte Sifone

3

Molassana - Staglieno

Localit‡ di partenza: Molassana

Localit‡ di arrivo: Staglieno

Veilino

Salita alla Chiesa di Staglieno via Lodi Chiesa San Gottardo

Accessi intermedi: Pino Sottano Codeviola, via Lodi, Crosa dei Morchi, Salita alla Chiesa di San Gottardo, Sciorba, Fidenza, Salita Preli da via Lodi, Salita alla Chiesa di San Bartolomeo/Staglieno.

Sifone Geirato

Pino 2 Codeviola Crosa dei Morchi

San Gottardo Sciorba Fidenza

San Sebastiano

Staglieno piazzale Resasco via Piacenza/Ponte Veronelli via delle Gavette

Sviluppo totale: 8 km

Difficolt‡: E

Voi siete qui You are here

4

Manin, Circonvallazione a monte, Porto Antico

Localit‡ di partenza: Piazza Manin

Impianti di risalita visitati: Ascensori Manin-Contardo, Magenta-Crocco, Castelletto Levante e Ponente, Funicolare S.Anna

Ascensori Castelletto Ponente e Levante

Accessi intermedi: Líitinerario si sviluppa lungo il centro urbano ed Ë accessibile dalla rete AMT lungo tutto il suo sviluppo.

Localit‡ di arrivo: Porto Antico

Ascensore Magenta Crocco

Funicolare SantíAnna

Ascensore Manin Contardo

piazza Manin via alla stazione trenino di Casella

Sviluppo totale: 3,5 km

Dislivello: -85mt

Difficolt‡: T

piazza Caricamento

piazza Manin

linea 34 cod. 0570

linea 36 cod. 0558

linea 1 cod. 0170

Ramo delle Fucine Lampiunea via Turati

piazza Caricamento

linea 32 cod. 0001 via Turati linea 13 cod. 0207

cod. 0526

siete qui You are here

Castelletto Levante e Ponente

i giorni dalle ore 6.40 alle ore 24.00 Funicolare SantíAnna

i giorni dalle ore 7.00 alle ore 00.30 Manin-Contardo

dalle ore 6.05 alle ore 24.00 festivi dalle ore 7.20 alle ore 24.00

Molassana
Sifone

Mareespiagge

Un tuffo nel blu, per chi si trova a Genova, è possibile anche in città. A pochi minuti dal centro, in corso Italia, si concentra la maggior parte degli stabilimenti balneari cittadini, spesso dotati di piscine. Proseguendo si raggiunge la piccolissima baia di Boccadasse, ideale per chi ama prendere il sole, fare una passeggiata e godersi i tramonti in una cornice caratteristica. Più a levante, in posizione riparata sotto al Castello Türke – uno dei capolavori di Coppedè – è raggiungibile attraverso una lunga scalinata lo stabilimento balneare di Capo Santa Chiara

Proseguendo sempre in direzione levante si incontrano le spiagge di Vernazzola e Sturla, molto frequentate d’estate, ma dove è bello prendere il sole anche nei mesi invernali, tra i gozzi tirati in secca dai pescatori, o dedicarsi a sport acquatici. A Quarto la nota spiaggia di Priaruggia e a Quinto alcuni stabilimenti balneari sono tra le località marine “cittadine” più frequentate dai genovesi.

Alla scogliera e agli stabilimenti balneari di Nervi si accede dalla passeggiata Anita Garibaldi. Nervi ha alcune piccole spiagge: a levante Capolungo, a ponente la spiaggia del porticciolo, e, proseguendo ancora a ponente, sul confine tra Quinto e Nervi, si trova la spiaggia di Caprafico.

Nel ponente cittadino le prime spiagge balneabili sono quelle di Multedo e Pegli, ma se ci si spinge più in là, a Voltri e oltre, l’acqua è più pulita e gli arenili sono più grandi. A Vesima, località che si raggiunge comodamente in treno, lontano dalle abitazioni, sotto la via Aurelia, ci sono alcuni stabilimenti balneari, un paio di ristoranti e una bella caletta libera attrezzata, dove le correnti regalano quasi sempre un’acqua limpida. Uscendo dal capoluogo, a pochi chilometri di distanza, la costa ligure è incastonata di belle spiagge e acque cristalline, con un record nazionale di bandiere blu e riconoscimenti alla qualità del mare.

Eventi

Carnevale

Descrizione evento

Descrizioneevento

IlCarnevaleËcaratterizzatodaun riccoprogrammadiiniziative,con appuntamentidedicatiatuttele et‡.

Il Carnevale è caratterizzato da un ricco programma di iniziative, con appuntamenti dedicati a tutte le età. Gli eventi comprendono diversi appuntamenti in caratteristici spazi cittadini che saranno invasi da caramelle, giochi e musica. Verranno rievocati giochi e maschere della tradizione ligure.

Data Febbraio

Data ebbraio

Location

Eventi di usi in tutta la città

Target Bambiniefamiglie

Target Bambini e famiglie

si CAAles ©Ph.

Roll

iDays

Descrizio

Descrizione evento

IRolliDa eventoc valorizza

ìLeStrad deiRolli spiegazio

oneevento ayssonoilpi˘importante culturaledipromozionee azionedelsitoUNESCO deNuoveeiPalazzi diGenovaî.Attraversole onideidivulgatori

delsetto formatid diGenov possono dipalazz pubblico egiardin visite,iR diimport comesp cheveng accadime

oredellehumanities dallíUniversit‡degliStudi va,migliaiadivisitatori ammirarelebellezze zinormalmentechiusial oinquantositiprivatio maanchechiese,ville ni.Oltrealletradizionali RolliDayssiarricchiscono tantieventicollaterali ettacoliteatraliemusicali gonodedicatiagli entipresentiincitt‡.

I Rolli Days sono il più importante evento culturale di promozione e valorizzazione del sito UNESCO “Le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli di Genova”. Attraverso le spiegazioni dei divulgatori scientifici, giovani professionisti del settore delle humanities formati dall’Università degli Studi di Genova, migliaia di visitatori possono ammirare le bellezze di palazzi normalmente chiusi al pubblico in quanto siti privati o sedi di u ci. L'evento coinvolge non solo palazzi ma anche chiese, ville e giardini. Oltre alle tradizionali visite, i Rolli Days si arricchiscono di importanti eventi collaterali come spettacoli teatrali e musicali che vengono dedicati agli accadimenti presenti in città.

Data

Li

15-16 febbraio 26-27 aprile

n torico+delegazioni

3-4 maggio

T Location Centros Taarget Pubblico

oadulto

17-18-19 ottobre

Location Centro storico + delegazioni

Target Pubblico adulto

Festadella Bandiera

Descrizioneevento

Il23diaprilelaSuperbasitinge dirossoebiancopercelebrarela festadellaBandieradiGenova. Traletanteiniziativecollaterali vieneorganizzatalaìCaccia a Caccia altesorodiSanGiorgioî,una celebrazionechehareso omaggioalvessilloconlacroce rossaincampobianco,simbolo dellacitt‡edellíorgoglio genovesesindaitempidelle crociateedellagloriosa Repubblicamarinara.Nelgiorno diSanGiorgio,poi, Ëtradizionalmenteprevista lacelebrazioneistituzionalea PalazzoDucaleallapresenza delleautorit‡.Duranteigiorni precedentiallafestavengono consegnateallacittadinanza migliaiadibandierediGenovape colorarelacitt‡conlabandiera orgogliodiGenova,evengono er organizzatieventiespettacoliper adultiebambini.

Data 23aprileeweekendprecedente

Location

PalazzoDucaleecentrocitt‡

Target

Pubblicoadulto,Bambinie famiglie

DesignWeek

Descrizione evento

Il design come opportunità per esplorare nuovi orizzonti e il suo impatto sulla società in evoluzione, ma anche fluidità delle idee e dell’ispirazione per sostituire la staticità, questi sono i temi trainanti dell’evento primaverile di riscoperta del design in città. La Genova Design Week del 2025 viene organizzata nel mese di maggio con il contributo del Comune di Genova e si pone l’obiettivo di valorizzare la zona della movida con l’apertura di palazzi e botteghe sino a tarda notte.

Data

21-25 maggio

Location Centro storico

Target Pubblico adulto

Celebrazioni perSan Giovanni Battista

Descrizioneevento

gnoGenovafesteggia vanniBattista,ilSanto dellacitt‡.Perunanott rno,lacitt‡sianimaper elasuatradizione,lasua ostrettovincoloche vecentoannilalegaal QuestaricorrenzaËuna occasionedifestaper si:nellanottetrail23e gno,ilcentrostoricoË daeventi,musicaedal naleGhosToourñuno olareviaggiotramitie edellaGenovaantica-in ellamezzanotte,quando onesispostasuPiazza iperlatradizionale onedelgranfalÚdiSan Battista. ecespazioalla naleprocessionedelle confraternitegenovesi,le eî,conlabenedizionedel dellacitt‡impartitadal ediGenova.

o otte per sua da una r e Il24giug SanGiov Patrono eungior celebrare storiael oltrenov Battista. speciale igenove il24giug animato tradizion spettaco leggende attesade líattenzio Matteott accensio tT

T Giovanni Il24inve tradizion antichec ìcasacce mareed cardinale Data 23-24giu

ugno

Location PiazzaM

Taarget Pubblico Bambini

n Matteotti oadulto,pubblicogiovane, efamiglie

Estate Spettacolo 2025 Spettacoli e concerti estivi

Descrizione evento

Da giugno ad agosto il Porto Antico si anima di spettacoli musicali e teatrali nelle suggestive location dell’Arena del Mare, della Piazza delle Feste e dell’Isola delle Chiatte. Sono previsti altri spettacoli e concerti in diverse località cittadine. Per info e aggiornamenti del programma visitare i siti www.portoantico.it e visitgenoa.it

Data

Da giugno ad agosto

Location Porto Antico

Target

Pubblico adulto, pubblico giovane, bambini e famiglie

NerviMusic BalletFestiva

lDescrizioneevento

LaRassegna,cherappresenta pi˘grandeappuntamentoest conlegrandiperformancedi BallettoeMusica,omaggiala tradizioneconprimeassolute

il ivo , ar ei in he i ni one tradizion anteprim nellostra Parchidi campoin perlaqu incartell unmarch unichen testimon delleÈto cheneid calcatoi Larasseg unadelle culturac obiettivi lanciode campod ne assolute, menazionali,grandistar aordinariocontestodei Nervi.»riconosciutain nternazionale,oltreche ualit‡delprogramma one,perilprestigiodi hiochevantatradizioni elnostroPaese, niatedallapartecipazione oilemondialidelballetto, decennipassatihanno lpalcoscenicodiNervi. gnarappresentaoggi epuntedidiamantedella cittadinaehatraisuoi lavalorizzazioneeil ellegiovanipromessenel delladanza.

Data

Da fine giugno a fine luglio

n iNervi oadulto T Location Parchidi Taarget Pubblico

SaloneNautico

Descrizioneevento

65th EDITION, 18 - 23 SEPTEMBER 2025

Descrizioneevento

Descrizione evento

Il Salone Nautico Internazionale di Genova giunge quest’anno alla sua 65esima edizione e si conferma l’appuntamento irrinunciabile sia per il mercato internazionale della nautica da diporto sia per tutti gli appassionati del mare.

È espressione di un patrimonio unico, capace di coniugare storia, conoscenza, competenza, saper fare, design, tecnologia, innovazione, ricerca, sviluppo e business. Un evento che riflette l’eccellenza a livello mondiale del settore della nautica da diporto italiana, e si conferma specchio di un mercato caratterizzato da un trend di crescita molto sostenuto. L’area espositiva conta oggi oltre 220mila metri quadrati tra terra e acqua e la presenza, nell'edizione 2024, di oltre 1.000 imbarcazioni e di 1.052 brand in esposizione.

Data settembre

Location

WaterfrontdiLevante

Data settembre

T

Taarget

Apertoatutti

Location

T WaterfrontdiLevante

Taarget

Apertoatutti

GenovaJeans

Week

Descrizione evento

Descrizioneevento

La Genova Jeans Week è l’evento che vuole promuovere e valorizzare le origini storiche e la filiera produttiva del tessuto jeans nel mondo. Attraverso allestimenti creativi, mostre ed eventi, viene fatto vivere per una settimana il distretto del jeans. Durante le precedenti manifestazioni si sono svolte molteplici iniziative che hanno coinvolto enti del terzo settore, enti del commercio e luoghi della cultura, favorendo la partecipazione di ospiti nazionali e internazionali legati al mondo della moda, che hanno potuto anche assistere alle diverse mostre organizzate in città a tema tessuto blu di Genova. Dall’installazione artistica al workshop, dallo spettacolo di moda alla mostra saranno più di 100 gli appuntamenti del programma.

LaGenovaJeansWeekË líeventochevuolepromuoveree valorizzareleoriginistorichee produttivadeltessuto jeansnelmondo.Attraverso allestimenticreativimostreed creativi, eventi,vienefattovivereperuna settimanaildistrettodeljeans. Durantelamanifestazione2023 sisonosvolteoltre40iniziative chehannocoinvoltoentidelterz settore,entidelcommercioe luoghidellacultura,favorendola partecipazionediospitinazionali einternazionalilegatialmondo dellamoda,che hannopotutoancheassistere allediversemostreorganizzate incitt‡atematessutobludi Genova.Dallíinstallazioneartistic alworkshop,dallospettacolodi modaallamostra:sonostati120 gliappuntamentidelprogramma 2023. o a

Data ottobre

Data

Prima settimana di ottobre

Location

TBD

Location TBD

Target

Pubblicoadulto,pubblicogiovane, Bambiniefamiglie

Target

Pubblico adulto, pubblico giovane, bambini e famiglie

Maledetti Architetti

Descrizioneevento

MaledettiArchitettiËunciclo divisiteguidate,eventied esplorazioniurbanegratuite chehalíobiettivodiportarealla luceilpatrimonioarchitettonico delNovecentogenovese.Un weekendediverselocation perunraccontoorganicocheñ grazieaunasquadradicultori dellamateriañporter‡allaluce peculiarit‡,segreti,bellezzee storiediunvastorepertoriodi

primagrandezzaqualiRenzo e e ve pagaqua Piano,PieroGambacciani, RobaldoMorozzodellaRocca eGinoCoppedË.Ilnomedi questoevento,organizzatoda ComunediGenovaeFondazione OrdineArchitettiGenova,prende scherzosamentespuntodal pamphletdiTomWolfeedescriv benelíapprocciodeigenovesi versolaproduzionearchitettonica delventesimosecolo:unrapporto

polemicheerancori.Unarelazione odio,cheËgiuntoilmomentodi fondo.

Data 23-24novembre

Data TBD

Location

Location

Centrocitt‡

Centro città

Target Pubblicoadulto

Target Pubblico adulto

Anim nata

mazioni alizie

Descrizio

Nelmese

Genovas occasion

grandie slittediB etrampo

oneevento echeprecedeilNatale, sianimadieventie nidiintrattenimentoper piccini.Giochiluminosi, BabboNatale,giocolieri olierieventinellescuole dicembre famiglie spettaco incentro delegazi slittadiB aibambi deiregal nottede Inoltre,a diunPas cittadini tuttiipre allíiniziat vienepre periodo olieri,eventinellescuole, evienededicatoalle dituttaGenova,con oliitinerantinonsolo ocitt‡maanchenelle oni.Inparticolarela BabboNatalepermette nidilasciarelelettere i,inattesadiunamagica llaVigilia.

attraversolacreazione ssaportodeipresepi,i sonoinvitatiavisitare esepipartecipanti tiva.Chinevisitadipi˘ emiatoalterminedel deipresepi.

Data Dicembre

T Taarget

Location

e n citt‡

T Data Dicembr

Bambiniefamiglie

Centro storico e tutta la città comprese le delegazioni

Target

Location Tuttala Taarget Bambiniefamiglie

Bambini e famiglie

Accensione alberodi Natale

Descrizione evento

Descrizioneevento

IncollaborazioneconRegione Ligurialacitt‡diGenovaaccend lílbdiNtlPid de líalberodiNatalesuPiazzade Ferrari,accompagnandoquesto momentoconunospettacolo musicaleatema.Corigospeledj setconleprincipalicanzoni nataliziesialternanoanimandola piazzaprimadiunmomento moltoattesodagrandiepiccini

In collaborazione con Regione Liguria la città di Genova accende l’albero di Natale su Piazza De Ferrari, accompagnando questo momento con uno spettacolo musicale a tema. Cori gospel e dj set con le principali canzoni natalizie si alternano animando la piazza prima di un momento molto atteso da grandi e piccini

Data 8Dicembre

Data Verso l’8 dicembre

Target

Location Piazza De Ferrari

Pubblicoadulto,pubblico giovane,ibbiifili bambiniefamiglie

Target

Pubblico adulto, pubblico giovane, bambini e famiglie

Co Descr

nfeugo

Lacer ripren dellaR docum

Inocc dellíim nuovo unom

allem Repub tronco bianch dellap recato alDog brucia auspic dipor come fupoi Comp inque conse dellet Ëilpre cheim Pl

Popol tronco

izioneevento rimoniadelConfeugo deuníanticatradizione RepubblicadiGenova, mentatadalsecoloXIV. casionedelNatale,e mminenteiniziodiun oanno,ilpopolorendeva maggiobeneaugurante assimeautorit‡della bblica,presentandoun odíallorodecoratoconnastri hierossi.Inrappresentanza popolazione,ildonoera odallíAbatedelPopolo ge.Iltroncovenivapoi ato,sempreperbuon cio,eipresenticercavano tarneacasauntizzone, amuleto.Latradizione ripresanel1923daìA agnaî,associazionenata ellíannoperlatutelaela rvazionedellaculturae tradizionigenovesi.Daallora esidentedellaCompagna mpersonalíAbatedel o,portandoiltradizionale odíalloroalSindaco.

Leduepersonalit‡siincontrano davantialPalazzoDucale,dopo

costumeesbandieratoricheha accompagnatolíAbatedaviaSan

LíAbatesalutailSindacoconla storicaformulaìBentrovÚumesse roDuxeî(BenritrovatoMesser Doge),ricevendonecomerisposta ìBenvegnoumesselíAbbouî (BenvenutoMesserAbate);gli

chesubitovieneacceso,ementre rintoccadallíaltoilìCampanondo Paxoî(lacampanadelPalazzo Toorre

Ducale,collocatasullaT

Grimaldina)líallorobruciainun

Data

21 dicembre

Data dicembre

Location

Location

PiazzadeFerrari

Piazza De Ferrari

T

Taarget

Target

Pubblicoadulto,pubblico giovane,bambiniefamiglie

Pubblico adulto, pubblico giovane, bambini e famiglie

Tricapodanno

Descrizioneevento

Descrizione evento

Chiuderebenelíannoperiniziare ilnuovoancorameglio,questo ËlíobiettivodelTricapodanno organizzatodaqualcheannoin varielocationcittadine.Il29eil 30artistidelpanoramanazionale sialternanosulpalcodelPorto e e Anticopreparandoilpubblicoal grandeconcertonedel31suPiazza deFerrari,chevedealcunideipi˘ grandicantantiitalianiinterpretare iloropezzipi˘famosi.Tregiornidi Capodannoinmusicaperunacitt‡ semprepi˘viva.

Chiudere bene l’anno per iniziare il nuovo ancora meglio, questo è l’obiettivo del Tricapodanno organizzato da qualche anno in varie location cittadine. Il 29 e il 30 artisti del panorama nazionale si alternano sul palco del Porto Antico preparando il pubblico al grande concertone del 31 su Piazza De Ferrari, che vede alcuni dei più grandi cantanti italiani interpretare i loro pezzi più famosi.

Tre giorni di Capodanno in musica per una città sempre più viva.

Data

Data

29-30-31Dicembre

29-30-31 dicembre

Location

Location

PtAtiPidFi PortoAntico-PiazzadeFerrari

Porto Antico - Piazza De Ferrari

Target

Target

Pubblicoadulto,pubblicogiovane, bambiniefamiglie

Pubblico adulto, pubblico giovane, bambini e famiglie

Euroflora è una mostra internazionale di piante e fiori riconosciuta da AIPH, International Association of Horticultural Producers. La rassegna vive della partecipazione di espositori provenienti dall’Italia e dall’estero, appartenenti ad alcune categorie prevalenti: florovivaisti, con partecipazioni singole o collettive di norma coordinate dalle Regioni e dalle Camere di Commercio, floral designers, parchi, orti botanici, Comuni e Stati esteri che promuovono le specificità del territorio e le proprie produzioni attraverso l’allestimento di veri e propri giardini.

La prima edizione è del 1966, allestita nel quartiere fieristico di Genova dove ha avuto

luogo a cadenza quinquennale fino al 2011. Nel 2018 e nel 2022 si è svolta all’interno dei Parchi e dei Musei di Nervi, un complesso paesaggistico affacciato sulla scogliera formato dall’unione di tre parchi storici soggetti a vincoli paesistici e architettonici che ne hanno preservato la bellezza e l’integrità pur essendo aperti al pubblico tutti i giorni.

L’edizione 2025 La Natura si fa spazio, la tredicesima, è un ritorno al futuro. La manifestazione, che si svolgerà dal 24 aprile al 4 maggio, ritorna nelle aree dell’ex quartiere fieristico, trasformate da un grande progetto di rigenerazione urbana firmato dall’architetto Renzo Piano. La collocazione nel Waterfront consente a Euroflora di rinascere grazie a nuovi spazi fronte mare – tra cui il nuovo parco urbano di 30.000 m2 e un percorso galleggiante nelle marine – con un ampliamento dei contenuti e dei riferimenti della manifestazione. Partendo dalle rarità e dalle eccellenze di tutte le produzioni florovivaistiche, Euroflora abbraccia a tutto tondo i temi dell’architettura del paesaggio, della conservazione delle specie, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità ambientale.

COME RAGGIUNGERE EUROFLORA

Si sconsiglia l’uso dell’auto privata poiché nell’area non saranno presenti parcheggi per il pubblico. Posti auto riservati ai soli mezzi di servizio e ai disabili.

In treno

Si consiglia la stazione di Genova Brignole

Da lì è possibile raggiungere gli spazi fieristici:

• a piedi in circa 20 minuti;

• in autobus tramite linea 31, con capolinea davanti alla stazione, direzione via V Maggio (Ospedale Gaslini), fermata Marconi 1/Fiera.

In autobus

Le linee di autobus che fermano in prossimità di Euroflora 2025 sono:

• linea 31, fermata Marconi 1/Fiera provenendo sia da levante sia dalla stazione di Genova

Brignole;

• linea 13 per raggiungere gli spazi fieristici partendo dal capolinea in via Turati (di fianco alla stazione Metro San Giorgio), zona Porto Antico, fermata Saffi 5/Pescatori.

65th EDITION, 18 - 23 SEPTEMBER 2025

Il Salone Nautico Internazionale di Genova organizzato da Confindustria Nautica, evento che conta ben 64 edizioni già all’attivo, è espressione di un patrimonio unico, capace di coniugare storia, conoscenza, competenza, saper fare, design, tecnologia, innovazione, ricerca, sviluppo e business. Una realtà in grado di saldare la solidità del passato con la visione del futuro, affermandosi come modello di evento all’avanguardia, efficace e concreto, che ha dato prova di forza e resilienza.

Il Salone Nautico Internazionale è un appuntamento irrinunciabile per il mercato internazionale della nautica e per gli appassionati del mare. La manifestazione è caratterizzata da appuntamenti speciali, eventi sportivi, convegni, seminari tecnici e tutte le novità della nautica internazionale ed è inoltre una piattaforma globale di confronto istituzionale, tecnico e di mercato per tutto il settore.

L’evento è contenitore di cinque Saloni, assolutamente complementari e allo stesso tempo caratterizzati da una propria identità. L’offerta si articola in un Salone Tech Trade dedicato alla componentistica e agli accessori, un Salone della vela (Sailing World), un Salone del mondo del fuoribordo (Boating Discovery), un Salone Yacht e Superyacht e un Salone Living

the Sea,ognuno con rinnovati servizi dedicati e sviluppati per garantire a ogni segmento e clientela un servizio sempre più vicino alle specifiche esigenze.

Il Salone Nautico Internazionale si sviluppa su una superficie di oltre 220.000 m2 fra terra e acqua, con l’85% delle aree completamente all’aperto, e ospita oltre 1.000 imbarcazioni. Proseguendo l’intervento di trasformazione

disegnato dall’architetto Renzo Piano, il Salone Nautico entra nel futuro. Un concept avveniristico consentirà di godere di una piattaforma unica al mondo per ospitare le eccellenze dell’industria nautica internazionale. Il nuovo Waterfront di Levante prende forma, con l’apertura dei canali navigabili, la realizzazione della spettacolare isola a cornice al Padiglione Blu e le nuove banchine espositive che già nel 2023 hanno consentito di usufruire di ulteriori 143 ormeggi (a regime, saliranno a ben 250), restituendo più mare al Salone Nautico.

La prossima edizione del Salone Nautico

Internazionale di Genova si terrà dal 18 al 23 settembre 2025.

Perunpiacevolesoggiorno

Genova dispone di un’ampia offerta ricettiva, strutturata nelle diverse tipologie: alberghi, bed & breakfast, appartamenti, case vacanza, agriturismi, ville, ostelli, prenotabili su varie piattaforme. Presentiamo qui gli hotel classificati a cinque, quattro e tre stelle.

5 stelle

Bristol Palace

Via XX Settembre 35 16121 Genova

tel. 010 592541

email: info.bristolpalace@duetorrihotels.com www.hotelbristolpalace.it

Capitolo Riviera

Viale delle Palme 16 A 16167 Genova Nervi

tel. 010 7001616

email: info@capitoloriviera.com www.capitoloriviera.com

Grand Hotel Savoia

Via Arsenale di Terra 5 16126 Genova

tel. 010 2772700

email: direzione@hotelsavoiagenova.it www.grandhotelsavoia.it

Melià Genova

Via Corsica 4 16128 Genova

tel. 010 5315111

email: reservations.melia.genova@melia.com www.meliahotels.com

Palazzo Durazzo Suites

Via del Campo 12 / Via Gramsci 1C 16124 Genova

tel. 010 2543199

email: info@palazzodurazzo.com www.palazzodurazzo.com

4 stelle

AC Hotel

Corso Europa 1075 16148 Genova Quarto tel. 010 3071180

email: direc.acgenova@ac-hotels.com www.hotelacgenova.com

Astoria

piazza Brignole 4 16122 Genova tel. 010 4556125

email: info@astoriagenova.it www.astoriagenova.it

Best Western City Hotel

Via San Sebastiano 6 16123 Genova

tel. 010 584707

email: city.ge@bestwestern.it www.bwcityhotel-ge.it

Best Western Hotel Moderno Verdi

Piazza Giuseppe Verdi 5 16121 Genova tel. 010 5532104

email: info@modernoverdi.it www.modernoverdi.it

CHC Airport

Best Western Premier

Via Albareto 15 16153 Genova Sestri Ponente tel. 010 6018963

email: segreteria@gruppochc.it www.gruppochc.it

Continental Via Arsenale di Terra 1 16126 Genova tel. 010 261641

email: info@hotelcontinentalgenova.it www.hotelcontinentalgenova.it

Holiday Inn Genoa City

Via Milano 47 16126 Genova tel. 010 2534060

email: direzione@higenova.it www.higenova.it

Hotel de Ville

Via di Sottoripa 5 16123 Genova tel. 010 7960686

email: info@hoteldeville.it www.hoteldeville.it

MarinaPlace Resort

Via Pionieri e Aviatori d’Italia 129 16154 Genova

Sestri Ponente tel. 010 659401

email: info@marinaplace.it www.marinaplace.it

Mercure Genova

San Biagio Via Romairone 14 16163 Genova tel. 010 989751

email: h9617@accor.com www.accorhotels.com

NH Genova Centro

Via Martin Piaggio 11 16122 Genova tel. 010 83161 email: nhplaza@nh-hotels.com www.nh-hotels.com

NH Marina Genova

Molo Ponte Calvi 5 16124 Genova tel. 010 25391

email: nhmarina@nh-hotels.com www.nh-hotels.com

Novotel Genova City

Via Cantore 8 C 16149 Genova - Sampierdarena tel. 010 64841 email: H1709@accor.com www.novotelgenovacity.it

Palazzo Grillo

Piazza delle Vigne 4 16123 Genova tel. 010 2510018

email: ciao@hotelpalazzogrillo.it www.hotelpalazzogrillo.it

Starhotels President

Corte Lambruschini 4 16129 Genova tel. 010 5727

email: president.ge@starhotels.it www.starhotels.com/it/i-nostri-hotel/president-genova/

Tower Genova Airport

Hotel & Conference Center

Via Pionieri e Aviatori d’Italia 44 16154 Genova - Sestri Ponente tel. 010 65491

email: reservations@towergenova.com www.towergenova.ideahotel.it/it/

3 stelle

Actor

Via Goito 20 - 16122 Genova

tel. 010 4070200

email: info@hotelactor.it www.hotelactor.it

Alexander

Via Bersaglieri d’Italia 19 16126 Genova

tel. 010 0993941

email: newalexanderhotel@gmail.com www.alexandergenova.com

B&B Hotel Genova City Center

Via degli Archi 6 16121 Genova

tel. 010 593061

email: ge.citycenter@hotelbb.com www.hotelbb.com

Bel Soggiorno

Bel Soggiorno

Via XX Settembre 19/2 16121 Genova

tel. 010 542880

email: info@belsoggiornohotel.com www.belsoggiornohotel.com

Assarotti

Via Assarotti 40 C 16122 Genova

tel. 010 885822

email: mail@hotelassarotti.it www.hotelassarotti.it

B&B Hotel Genova

Piazza Acquaverde 2 16126 Genova

tel. 010 4030343

email: genova@hotelbb.com www.hotelbb.com

Bellevue

Salita della Provvidenza 1 16134 Genova tel. 010 2462400

email: info@bellevue.genova.it www@hotelbellevuegenova.it

Best Western Hotel Metropoli

Vico dei Migliorini 8 16123 Genova

tel. 010 2468888

email: metropoli.ge@bestwestern.it www.hotelmetropoli.it

Best Western Hotel Porto Antico

Via al Ponte Calvi 5 - 16124 Genova tel. 010 2518249

email: portoantico.ge@bestwestern.it best-western-porto-antico.h-rez.com/

Boccascena

Via Carlo Barabino 62/R - 16129 Genova tel. 010 5740006

email: info@hotelboccascena.it www.hotelboccascena.it

Brignole

Vico del Corallo 13 R - 16122 Genova tel. 010 561651

email: info@hotelbrignole.it www.hotelbrignole.it

Britannia

Via Balbi 38 - 16126 Genova tel. 010 2470800

email: admin.genova@ostellobello.com www.ostellobello.com

Cairoli

Via Cairoli 14/4 - 16124 Genova tel. 010 2461454 - 2461524

email: info@hotelcairoligenova.com www.hotelcairoligenova.com

Cantore

Via Cantore 32 A 16149 Genova - Sampierdarena tel. 010 9418713

email: hotelcantoresrl@gmail.com www.hotelcantoregenova.it

Castello Miramare

Via Pegli 2 - 16156 Genova - Pegli tel. 010 6969690 - 6974470

email: info@castellomiramare.it www.castellomiramare.it

Columbus Sea

Via Milano 63 - 16126 Genova tel. 010 265051

email: info@columbussea.com columbussea.booking-channel.com

Della Posta

Via Balbi 24 - 16126 Genova tel. 010 2462005

email: hotelpost@tiscali.it

Doria

Vico dei Garibaldi 3 - 16123 Genova tel. 010 2474278

email: info@hoteldoriagenova.com www.hoteldoriagenova.com

Esperia

Via Val Cismon 1

16167 Genova - Nervi tel. 010 321777

email: info@hotelesperia.it www.hotelesperia.it

Galata

Via Andrea Doria 4a 16126 Genova tel. 010 261517

email: info@galatahotel.it www.galatahotel.it

Genova Liberty

Via XX Settembre 23/8 A 16121 Genova tel. 010 0995605

email: hotelgenoa@gmail.com www.hotelgenovaliberty.it

Helvetia

Piazza della Nunziata 1 16124 Genova

tel. 010 2465468

email: info@hotelhelvetiagenova.it www.hotelhelvetiagenova.it

Il Giardino di Albaro

Via Oreste De Gaspari 19/C 16146 Genova - Albaro tel. 010 366276

email: info@ilgiardinodialbaro.it www.ilgiardinodialbaro.com

Iris

Via Gabriele Rossetti 3-5 16148 Genova - Quarto tel. 010 3760703

email: info@hoteliris.it www.hoteliris.it

La Capannina

Via Tito Speri 7 16146 Genova - Albaro tel. 010 317131

email: info@lacapanninagenova.it www.lacapanninagenova.it

La Superba

Via Bersaglieri d’Italia 13 16126 Genova tel. 010 2462820

email: info@hotelsuperba.it www.hotelsuperba.it

Mediterranée

Lungomare di Pegli 69 16155 Genova - Pegli tel. 010 6973850

email: info@hotel-mediterranee.it www.hotel-mediterranee.it

Nuovo Nord

Via Balbi 153 r 16126 Genova tel. 010 2464470

email: direzione@hotelnuovonord.com www.hotelnuovonord.com

Sirenella

Via Don Giovanni Verità 4 R 16158 Genova - Voltri tel. 010 6101787

email: info@sirenellahotel.it www.sirenellahotel.it

Tirreno

Via dei Mille 17 16147 Genova - Sturla tel. 010 386342

email: info@hoteltirrenogenova.it www.hoteltirrenogenova.it

Veronese

Vico Cicala 3 16124 Genova tel. 010 9915732

email: info@hotelveronese.com www.hotelveronese.com

Vittoria & Orlandini

Via Balbi 33 16126 Genova tel. 010 261923

email: info@hotel-vittoria-genova.it www.vittoriaorlandini.com

Ristoranti

Genova Liguria Gourmet è il marchio collettivo geografico per la ristorazione ligure ideato, registrato e garantito da Regione Liguria e dal Sistema Camerale Ligure, per valorizzare e tutelare l’eccellenza e tipicità della gastronomia locale, certificando la “Vera Liguria nel piatto...”. Il marchio viene rila-

sciato dalla Camera di Commercio ai ristoranti che si impegnano ad applicare le disposizioni del Regolamento d’Uso, che garantisce l’origine e la qualità dei piatti realizzati secondo le ricette dell’antica tradizione ligure e preparati con i prodotti del territorio e abbinate ai vini DO-IG liguri.

AC Hotel

Lounge Restaurant

Corso Europa 1075 16148 Genova Quarto tel. 010 3071180

Antica Osteria

della Castagna

Via Romana della Castagna 20 r 16148 Genova Quarto tel. 010 3990265

email: osteriadellacastagna@virgilio.it

Antica Trattoria

Archivolto Mongiardino

Archivolto Mongiardino 2 16123 Genova

tel. 010 2477610

email: info@archivoltomongiardino.it www.archivoltomongiardino.it

Cacio & Pepe

Via Lomellini 14 r 16124 Genova tel. 010 8983348

La Cantina Clandestina

Salita Pallavicini 25 r 16123 Genova tel. 010 8596069

email: lacantinaclandestina@gmail.com www.lacantinaclandestina.it

Cantine Camilla

Vico Indoratori 20 r 16123 Genova tel. 010 2757608

email: cantinaecamilla@gmail.com

Cavour modo21

Piazza Cavour 21 r 16128 Genova tel. 393 8511140

email: info@modo21.it - www.modo21.it

Le Cicale in città

Via Giuseppe Macaggi 53 r 16121 Genova tel. 010 592581

email: ristorante@lecicalegenova.it www.lecicalegenova.it/ristorante

Le Cicale in Trattoria

Via Eugenio Ruspoli 55 r 16129 Genova tel. 010 9910724

email: ristorante@lecicalegenova.it www.lecicalegenova.it/trattoria

Cucina Valoria

Piazza Valoria 9-11 r 16123 Genova tel. 010 9917841

email: cucinavaloria@gmail.com www.cucinavaloria.it

Il Genovese cucina ligure

Via Galata 35 r 16121 Genova

tel. 010 8692937 - www.ilgenovese.com

Hostaria Ducale

Salita San Matteo 29 r 16123 Genova tel. 010 4552857

email: prenotazioni@hostariaducale.it www.hostariaducale.it

La Lanterna Trattoria

Piazza Nicolò Barabino 25-27 r 16149 Genova Sampierdarena tel. 339 6367635 email: lalanternatrattoria@gmail.com

Life ristorante sano

Viale Cambiaso 13 r 16145 Genova Albaro tel. 349 8798227 www.lifecibosano.it/ristorante-sano/

Isi Bistrot

Via Ilva 1H

16128 Genova

tel. 010 0899083

email: isibistrotgenova@gmail.com www.isibistrotgenova.com

Kapperi

Vico dei Lavatoi 6 r 16128 Genova tel. 010 8696901

email: ristorantekapperi@gmail.com

Locanda Spinola

Vico della Scienza 17 r 16123 Genova tel. 010 4077266

email: locandaspinola@virgilio.it

La Mandragola

Piazza San Cosimo 2 r 16128 Genova tel. 010 2518206 email: zarmandragola@hotmail.com

Le Mani in Pasta

Via del Molo 45 r 16128 Genova tel. 010 255646

Il Marin

Calata Cattaneo 3 16128 Genova tel. 010 8698722 email: info@ilmarin.it www.ilmarin.it

Murena Suite

Via XX Settembre 157 16121 Genova tel. 010 591887 email: info@murenasuite.it

L’Ostaia in Darsena

Piazza dello Statuto 7 16126 Genova tel. 320 6888933 email: ostaiaindarsena@gmail.com

Meliá

Via Corsica 4

16128 Genova tel. 010 5315111 www.melia.com

Il Michelaccio

Via Innocenzo Frugoni 47-49 r 16121 Genova tel. 010 5704274 email: info@ilmichelaccio.it www.ilmichelaccio.it

Osteria della Foce

Via Eugenio Ruspoli 72 r 16129 Genova tel. 010 3027696 www.osteriadellafocegenova.it

Osteria da Genio

Salita San Leonardo 61 r 16128 Genova tel. 010 588463

Osteria Gigino

Via Romana della Castagna 27 r 16148 Genova Quarto tel. 010 3772080 – 339 8732013

email: info@osteriagigino.com www.osteriagigino.com

Osteria della Piazza

Piazza Colombo 30 r 16121 Genova tel. 010 5760308

email: info@fratellimanzella.it

Osteria Rustichello

Via San Vincenzo 59 r 16121 Genova tel. 010 588556 email: osteriarustichello@gmail.com www.osteriarustichello.com

Osteria Sant’Ilario

Via Scuola di Agricoltura 5-6-7 16167 Genova Nervi tel. 010 321598

email: dallosteriacarmello@gmail.com

Osteria della Triglia

Passo Renato 1 r 16165 Genova Struppa tel. 010 3906120

Patanegra Boccadasse

Piazza Enrico Bassano 2 16138 Genova tel. 010 4559740 - 344 2884135 email: info@patanegragenova.it www.patanegragenova.it

Patanegra Molassana

Via Molassana 132A r 16138 Genova tel. 010 4550500

email: info@patanegragenova.it www.patanegragenova.it

Le Perlage

Via Mascherpa 4 r 16129 Genova tel. 010 588551

email: info@leperlage.com www.leperlage.com

La Pineta

Via Gualco 82 16165 Genova Struppa tel. 010 802772 email: lapinetastruppa@gmail.com

Rossocarne

Via di Ravecca 75 r 16128 Genova tel. 010 2530518 email: inforossocarne@gmail.com www.rossocarne.it

Rossopomodoro

Calata Molo Vecchio 16 16128 Genova tel. 010 2466376 www.rossopomodoro.it

Rossovino Bistrot

Piazza Lavagna 6A r 16123 Genova tel. 329 1761889

email: bistrotrossovino@gmail.com

Le Rune

Salita inf. Sant’Anna 13 r 16125 Genova

tel. 010 594951 - 349 1728910

email: info@ristorantelerune.it www.ristorantelerune.it

Teresa Piazza Lido di Pegli 5-6 r 16156 Genova Pegli

tel. 010 6937774

email: info@ristoranteteresa.com www.ristoranteteresa.it

San Giorgio

Viale Brigata Bisagno 69 16121 Genova

tel. 010 5955205 - 347 9106338

email: info@ristorantesangiorgiogenova.it www.ristorantesangiorgiogenova.it

Soul Kitchen Il Ristorante

Piazza dell’Agnello 41 r 16124 Genova

tel. 010 8623196 - 333 3531515

email: info@soulkitchengenova.it www.soulkitchengenova.it

The Cook al Cavo

Vico Falamonica 9 r 16123 Genova

tel. 375 5004773

email: thecookrestaurant@gmail.com www.thecookrestaurant.com

Tiflis

Vico del Fico 35 r 16128 Genova

tel. 346 8810911

email: info.tiflis.it www.tiflis.it

Toe Drue Antica Osteria

Via Carlo Corsi 44 r 16154 Genova Sestri Ponente tel. 010 6500100

email: info@toedrue.it www.toedrue.it

Trattoria dell’Acciughetta Piazza Sant’Elena 16126 Genova tel. 010 8693918

email: postmaster@acciughetta.it www.acciughetta.com/tda/

Trattoria Arvigo

Via Cremeno 31A

16162 Genova Bolzaneto fraz. Cremeno tel. 010 7170001 - 348 2599904

email: trattoriaarvigo@virgilio.it www.trattoriaarvigo.it

Trattoria detta del Bruxaboschi 1862

Via Francesco Mignone 8 16133 Genova San Desiderio tel. 010 3450302

email: info@bruxaboschi.com www.bruxaboschi.com

Trattoria Gianna by Bambi la mia cucina

Vico delle Camelie 26 r 16128 Genova tel. 010 2468659

email: info@trattoriagianna.it www.bambilamiacucina.it

Trattoria La Ruota

Via Guglielmo Oberdan 215 r 16167 Genova Nervi tel. 010 3726027

email: info@trattorialaruota.com www.trattorialaruota.com

Trattoria Rosmarino

Salita del Fondaco 30 16123 Genova tel. 010 2510475 – 339 8301524

email: info@trattoriarosmarino.it www.trattoriarosmarino.it

Trattoria Tralalêro Genovese c/o Hotel Continental Via Arsenale di Terra 3 r - 1C r 16126 Genova tel. 010 2772834

email: info@trattoriatralalero.it www.hotelcontinentalgenova.it

I Tre Merli Porto Antico

Calata Cattaneo 17 16128 Genova tel. 010 2464416

email: portoantico@itremerli.it www.itremerli.it

Tuna cantina e pescato

Piazza Sarzano 8 r 16128 Genova tel. 392 4259350 - 340 4105180

email: tunarestaurant7@gmail.com www.tunacantinaepescato.it

Le Vecchie Mura

Via alla Calata Marinetta 12 16128 Genova tel. 010 8690866 email: levecchiemurasrl@gmail.com www.levecchiemura.eu

La voglia matta

Via Cerusa 63 r

16158 Genova Voltri tel. 010 6101889 email: info@lavogliamatta.org www.lavogliamatta.org

Voltalacarta

Via Assarotti 60 r 16122 Genova tel. 010 8312046

email: info@voltalacartagenova.it www.voltalacartagenova.it

Zeffirino

Via XX Settembre 20 16121 Genova tel. 010 591990 email: info@zeffirino.com www.zeffirino.com

Vegia Ostaia da-o Pöulu

Via Superiore Gazzo 30 16153 Genova Sestri Ponente tel. 392 9473588

email: vegiaostaiadaopoulu@gmail.com

Al Veliero

Via Ponte Calvi 10 r 16124 Genova tel. 010 2465773

Zena Zuena

Via Cesarea 78 r 16121 Genova tel. 010 530199

Zupp

Piazza San Matteo 6A r 16123 Genova tel. 010 0899262 www.zupp.it

Mangiarealmercato

Ogni quartiere della città ha mercati, in strutture al coperto o all’aperto, che si tengono ogni giorno e dove ci si può immergere nei colori e nei profumi di frutta e verdura, pane e focaccia.

Il più noto è il Mercato Orientale, nella centrale via XX Settembre, nato sulla struttura del chiostro annesso al convento di Nostra

Signora della Consolazione, sorto nel 1699; il progetto del convento non venne mai portato a termine e gli spazi del chiostro furono in parte dedicati a ospitare botteghe e venditori. Alla fine dell’Ottocento il Comune di Genova decise di trasformarlo stabilmente in un mercato coperto, utilizzando il sistema Hennebique di calcestruzzo armato con ferri. L’inaugurazione si tenne nel maggio del 1899 con una grande esposizione floreale.

La struttura che è possibile ammirare oggi è frutto del progetto di restauro del 2019. I banchi del MOG sono un tripudio di colori: frutta e verdura di stagione si alternano a pescato del giorno, salumi e formaggi, spezie e frutta secca. Un filo collega le materie prime in vendita nei banchi dei corridoi laterali ai piatti serviti nella corte centrale, dove si trovano diversi ristoranti che propongono specialità genovesi e ricette del mondo. La balconata ospita varie iniziative volte a far conoscere la tradizione gastronomica locale, oltre a corsi di cucina e panificazione tenuti nell’“Aula fornelli” e nell’“Aula mani in pasta”.

MOG - Mercato Orientale Genova

Via XX Settembre 75 r tel. 010 8973000 www.moggenova.it

ORARIO: banchi vendita da lunedì a sabato 8.30-12.30 e 16.30-19; area ristorazione lunedì 10-16, martedì e mercoledì 10-22, giovedì, venerdì e sabato 10-23, domenica chiuso.

In una struttura in stile liberty costruita nel 1921 si trova il Mercato del Carmine. Recentemente restaurato, il mercato ospita alcuni banchi di generi alimentari e un ristorante che offre la possibilità di mangiare nell’ampio salone: dalla pizza all’hamburger, dai primi piatti alla carne ognuno può scegliere la propria pietanza preferita.

Mercato del Carmine

Piazza del Carmine www.mercatodelcarmine.it

ORARIO: aperto da lunedì a sabato; banchi vendita 8-19; bar, ristorante ed enoteca 8-24.

Il Mercato di corso Sardegna è un punto di riferimento non solo per la Valbisagno ma anche per i genovesi: l’antica struttura che dal 1926 al 2009 aveva ospitato il mercato ortofrutticolo di Genova è stata recentemente riqualificata e restituita ai cittadini, conservando

la memoria architettonica del complesso. Oltre a negozi, ristoranti e servizi, il mercato accoglie un ampio parco con area giochi, campo polivalente, aree relax. Il parco è stato studiato per ottimizzare gli aspetti ambientali, dal riuso delle acque piovane all’illuminazione a led.

Mercato Corso Sardegna

Corso Sardegna 165 tel. 010 7940680 www.mercatocorsosardegna.it

ORARIO: aperto tutti i giorni; negozi 9-20; ristoranti 11-24; parco pubblico 7-1.

Sciamadde

In dialetto genovese sciamadda significa “fiammata”. Le sciamadde sono piccoli locali, con non più di tre o quattro posti a sedere, che prendono il nome dall’antico forno a legna che li caratterizza. Sono il simbolo dello street food della città e si trovano quasi tutte nei pressi del porto, perché un tempo erano i luoghi di incontro e della pausa pranzo dei portuali. La farinata di ceci è il piatto di elezione delle sciamadde, oltre alle torte salate declinate a seconda della stagione: dalla torta di bietole a quella di carciofi, dalla torta di riso a quella di cipolle.

Antica Sciamadda di via San Giorgio È la più antica: esiste da ben 700 anni, con un forno che ne ha appena compiuti 200. Oltre a farinata e torte di verdure propone un ampio corredo di fritti: panisse e frisceu, piccole palline di pasta aromatizzate alle erbe. Nel menu si trovano anche piatti tipici come lo stoccafisso e il minestrone.

Via San Giorgio 14r - 16128 Genova tel. 010 2468516

Antica friggitoria Carega Giunta ormai alla sesta generazione (è aperta da 133 anni), continua a sfornare deliziose specialità salate. Un forno a legna e una cucina a carbone sostengono una proposta di grande livello immutata nel tempo dove dominano le fritture, specialmente quelle di pesce.

Una su tutte quella di pigneu, piccoli esemplari di acciuga e altri tipi di pesce azzurro. Calamari, gamberi, baccalà in pastella proseguono la linea dei fritti intorno all’immancabile farinata.

Via di Sottoripa 113 r - 16124 Genova tel. 010 2470617

Sa’ Pesta

Collocata nel cuore pulsante del centro storico rivela una duplice anima, a metà fra la sciamadda tradizionale e la vera e propria osteria, coniugata dal grande forno dove tutto si compone in un “misto” memorabile. La farinata, le verdure ripiene, il polpettone di patate e fagiolini, la torta di cipolle, quella di bietole e la pasqualina sono preparate come un tempo. Una breve carta ripercorre i piatti tipici della cucina genovese offrendo un’ulteriore scelta: dal minestrone alla cima, dal baccalà allo stoccafisso, alle trippe fino alla pasta al pesto, tutto di ottimo livello.

Via dei Giustiniani 16 r - 16123 Genova

tel. 010 2468336

Sciamadda

In via di Ravecca, a due passi da Porta Soprana, si trova questo microscopico farinotto che, oltre a farinata e panisse, propone anche un’ampia selezione di torte salate di verdura accompagnate dai frisceu, fino ad arrivare alle portate dolci. Da menzionare le frittelle di baccalà e il latte brusco, una sorta di besciamella aromatizzata, addensata e poi fritta, imprescindibile nella composizione del fritto misto alla genovese.

Via di Ravecca 19 r - 16128 Genova tel. 345 7689233

Genoa 14 - 26 October 202

Preliminary

First round - Palazzo Tuursi, 15-16 October

Second round - Teeatro Carlo Felice, 18-19 October

Teeatro Carlo Felice, 22 October

Final

Teeatro Carlo Felice, 25 October

Gala concert

Teeatro Carlo Felice, 26 October

Under

Didascalie ecrediti delleimmagini

p. 10 Ferrovia di Granarolo - Foto: Torsten Maue

p. 12 Galata Museo del Mare - Foto: Christine Zenino

Sommergibile Nazario Sauro

p. 13 Galeone Neptune - Foto: Zairon

Città dei Bambini e dei Ragazzi - Foto: Family Welcome e Andrea Beggi

p. 14 Trenino turistico - Foto: treninituristici.it

p. 15 Belvedere Castelletto - Foto: Alessandro Vecchi

City Sightseeing Genova - Foto: gregorio (ettorre(at)gmail(dot)com)

p. 16 Palazzo Doria Tursi

p. 17 Piazza De Ferrari - Foto: Maurizio Beatrici

p. 18 Ascensore di Castelletto

Cattedrale di San Lorenzo - Foto: Paola Leoni

p. 19 Funicolare di Sant’Anna

p. 20 Boccadasse

p. 21 Cimitero di Staglieno

p. 22 Il Bigo - Foto: Lorenzo Trombetta

p. 23 La Lanterna

Museo di Archeologia Ligure - Foto: Giovanni Dall’Orto

p. 24 Forte Puin

Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera - Foto: GiuF80

p. 25 Biosfera

p. 34 Bernardo Strozzi, La cuoca (Palazzo Rosso)

p. 35 Antoon Van Dyck, Ritratto di Caterina Balbi Durazzo (Palazzo Reale)

p. 36 Sebastiano del Piombo, Ritratto di Andrea Doria (Villa del Principe)

p. 37 Sacro Catino (Museo del Tesoro di San Lorenzo)

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce

p. 38 Teli della Passione (Museo Diocesano)

Antependium Museo di Vita Cappuccina

p. 39 Katsushika Hokusai, La grande onda (Museo d’Arte Orientale)

GAM - Galleria d’Arte Moderna

p. 40 Giovanni Boldrini, Miss Bell (Raccolte Frugone)

Wolfsoniana

p. 41 Museo di Archeologia Ligure

Manoscritto dell’Inno di Mameli (Museo del Risorgimento)

p. 42 Casa di Colombo

MEI Museo dell’Emigrazione Italiana

p. 43 Elenco dei rolli (Archivio di Stato)

p. 44 Museo di Storia Naturale

Galata Museo del Mare

p. 45 Cristoforo Grassi, Veduta di Genova nel 1481 (Galata Museo del Mare)

p. 48

Castello D’Albertis Museo delle culture del mondo

Palazzo di Antonio Doria - Foto: Superchilum

Palazzo di Clemente della Rovere - Foto: Zenawiki

p. 49 Palazzo di Tomaso Spinola

p. 50 Palazzo di Giacomo Spinola

Palazzo di Agostino Ayrolo - Foto: Carlo Dell’Orto

p. 51 Palazzo di Paolo e Niccolò Interiano

p. 52 Palazzo di Agostino Pallavicino

p. 53 Palazzo di Tobia Pallavicino

p. 54 Palazzo di Angelo Giovanni Spinola

p. 55 Palazzo di Nicolosio Lomellino

p. 56 Palazzo di Niccolò Grimaldi - Foto: Studio Leoni

p. 57 Palazzo Bianco

Palazzo di Francesco e Ridolfo Brignole Sale

p. 58 Palazzo di Gerolamo Grimaldi - Foto: Superchilum

p. 59 Palazzo di Gio Carlo Brignole

p. 61 Palazzo di Giacomo Patrone Lomellini

pp. 62-63 Palazzo di Giacomo e Pantaleo Balbi - Foto: G. Cavalieri

Palazzo di Stefano Balbi - Foto: Steven Lek

p. 64 Palazzo di Cosmo Centurione

p. 65 Palazzo di Gio Battista Centurione

p. 66 Palazzo di Francesco Grimaldi

p. 67 Palazzo di Gio Battista Grimaldi

p. 68 Palazzo di Ambrogio Di Negro

p. 69 Palazzo di Gerolamo Grimaldi (Palazzo della Meridiana)

p. 70 Palazzo Ducale, cortile inferiore - Foto: Graziella Taibi

p. 71 Sala Maggior Consiglio - Foto: Alessandro.di.

Palazzo Ducale, cortile interno

Torre Grimaldina

p. 72 Teatro Carlo Felice - Foto: Maurizio Beatrici

p. 73 Teatro Nazionale di Genova

p. 74 TIQU Teatro Internazionale di Quartiere

Moni Ovadia e Don Gallo al Suq Festival - Foto: Najjar88

p. 75 Teatro Rina e Gilberto Govi

p. 76 Foto: Federico Parodi

p. 78 Cattedrale di San Lorenzo - Foto: Twice25 & Rinina25

p. 79 Cattedrale di San LorenzoFoto: Fabrizio Binello

Peter Paul Rubens, Circoncisione (Chiesa del Gesù)

p. 80 Santissima Annunziata del Vastato - Foto: Betti1955

Santi Cosma e Damiano

p. 81 San Donato - Foto: Anonimogenovese

San Giovanni di Prè - Foto: Maurizio Beatrici

p. 82 Filippo Parodi, Vergine Immacolata (San Luca) - Foto: John Samuel Domenico Fiasella, Il martirio di santa Barbara (San Marco al Molo)

p. 83 Carlo Maratta, Martirio di san Biagio (Santa Maria Assunta di Carignano)

Santa Maria Assunta di Carignano - Foto: Luca Dea

p. 84 Ludovico Brea, Pala di Ognissanti (Santa Maria di Castello)

Santa Maria delle Vigne

p. 85 San Matteo

p. 86 San Pietro in Banchi - Foto: Bengt Nyman

San Siro

p. 87 Chiesa del Gesù

p. 102 Cimitero Monumentale di Staglieno - Foto: Sven Kaiser

p. 103 Edicole votive

p. 104 Commenda di Prè - Foto: Faber1893

p. 105 Porta dei Vacca

Palazzo San Giorgio - Foto: Captain Raju

p. 106 Campo Pisano

p. 107 Porta Soprana - Foto: Maurizio Beatrici

Palazzo di Andrea Doria e Palazzo di Lamba Doria

p. 108 Foto: Gian Luca Sgaggero

p. 109 Foto: Superchilum

p. 110 Biosfera - Foto: Cristina.Sanvito

pp. 110-111Bigo - Foto: Benjamin Smith

p. 111 La Città dei bambini e dei ragazzi

p. 112 Biblioteca De Amicis - Foto: Anagrafe delle Biblioteche Italiane

Porta Siberia - Foto: Rinina 25

p. 113 Magazzini del Cotone

Palazzine del Porto Franco

pp. 114-115 Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera – Foto: Lorenzo Piccardo

p. 115 Villa Durazzo Pallavicini - Foto: Maurizio Beatrici

p. 116 Villa Durazzo Pallavicini - Foto: Zairon

p. 117 Villa Doria

Villa Rossi Martini - Foto: Angelo G. Valle

p. 118 Villa Durazzo Bombrini - Foto: Catalogo generale dei Beni Culturali

p. 119 Villa del Principe - Foto: Marta1977

Villa Gruber De Mari - Foto: Zenawiki

p. 120 Villetta di Negro - Foto: Faber1893

pp. 120-121Villetta di Negro e parco

p. 121 Villa Imperiale Cattaneo

p. 122 Villa Gropallo - Foto: Alessio Sbarbaro

Villa Grimaldi Fassio - Foto: Maurizio Beatrici

p. 123 Villa Saluzzo Serra - Foto: Faber1893

Villa Luxoro - Foto: Faber1893

p. 124 Panorama da Spianata Castelletto Boccadasse

p. 125 Porticciolo di Nervi - Foto: M. Niccolai

pp. 134-135 Pegli - Photo: Kent Wang

p. 178 Farinata - Foto: Gianluca Grassano

p. 180 Cima genovese - Foto: So Said Ellie

p. 181 Torta pasqualina - Foto: GabeD

p. 182 Focaccia di Recco - Foto: Michele Ursino

p. 187 Frisceau - Foto: chefpercaso

p. 188 Fugassin - Foto: N. Longo

Panissa con acciughe ripiene - Foto: Pampuco

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