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9.4. Progetto del sistema di ventilazione meccanica controllata

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APPENDICE

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La stagione più gravosa è quella invernale a causa delle condizioni di scambio termico dei pannelli radianti a soffitto, molto prestanti in raffrescamento meno in riscaldamento. La stanza che presenta la potenza di picco maggiore è il bagno a causa della temperatura richiesta di 24°C e della ridotta superficie attiva a disposizione. Inoltre, la potenza superficiale richiesta nel bagno supera la resa limite indicata dal fornitore secondo UNI EN 11855 di 85 W/m2, pertanto rende necessaria l’installazione di un apparecchio riscaldante ausiliario, quale uno scalda salviette elettrico, per garantire la potenza richiesta nei periodi di picco del fabbisogno invernale.

9.4. Progetto del sistema di ventilazione meccanica controllata

Una volta decisa la circuitazione dei flussi d’aria, è stato possibile procedere con la progettazione dell’impianto aeraulico. Ciò consiste nella disposizione della macchina di ventilazione, e nella scelta e disposizione delle tubazioni di collegamento, delle bocchette e degli eventuali plenum. Per la scelta dei componenti dell’impianto è stato consultato il manuale tecnico fornito da Hidew [26]. Sono state scelte delle bocchette con griglia verticale da 300x100 mm da utilizzare in tutti gli ambienti interni sia per l’immissione che per l’aspirazione. Le tubazioni che congiungono le griglie di prese d’aria esterna con la macchina di ventilazione sono pre-isolate con spessore di 2 cm e diametro interno di 16 cm; l’espulsione dell’aria esausta verso la data room avviene mediante una bocchetta comunque da interno come quelle situate nelle altre stanze. La distribuzione dei flussi d’aria avviene invece con tubazioni di diametro interno

pari a 7.5 cm (diametro esterno 9 cm) sia per l’immissione che per l’aspirazione. Per quanto riguarda l’immissione tutte le tubazioni sono direttamente collegate alla macchina di ventilazione tramite un plenum a 6 uscite. In alcuni locali i collegamenti aeraulici sono realizzati mediante più tubazioni di distribuzione in modo da contenere le perdite di carico distribuite lungo i condotti, come ad esempio nella camera doppia e nel bagno in cui si congiungono in un’unica bocchetta. Nel seguente grafico sono raffigurate le perdite di carico lungo tali tubazioni.

Figura 36. Perdite di carico nei tubi di distribuzione della ventilazione meccanica controllata. Fonte [26].

Il criterio di scelta nel numero di tubazioni da utilizzare per ogni collegamento è stato quello di non superare i 4 Pa/m di perdita di carico, relativi ad una portata di circa 55 m3/h. Nel soggiorno, a causa delle grandi dimensioni, è stato deciso di immettere aria tramite due bocchette diverse in due posizioni differenti; allo stesso modo si sono utilizzate due bocchette anche per l’aspirazione nella zona della cucina poste sopra in prossimità del piano cottura. Come già era visibile in figura 35, nel soggiorno è posta una trave falsa che ha larghezza di 35 cm e spessore di 4 cm il cui scopo è quello di creare una zona di continuità tra il corridoio, alto 2,40 m, e il soggiorno, alto 2,70 m, dove alloggiare i canali di ventilazione. Se non ci fosse la trave falsa, immissione e aspirazione nel soggiorno dovrebbero avvenire entrambe in prossimità del corridoio in modo non ottimale.

Quanto detto risulta nella configurazione impiantistica rappresentata nella seguente immagine.

Figura 37. Disposizione dei canali di ventilazione meccanica controllata.

Come si può notare in figura 37, nel corridoio sono poste due bocchette di ricircolo. Ad esse sono associate portate di ventilazione relativamente basse poiché l’immagine fa riferimento al funzionamento in condizioni di progetto, tant’è che un solo punto di aspirazione per il ricircolo sarebbe sufficiente. Ne sono stati posti due, invece, per poter effettuare sperimentazioni di funzionamento anche in solo ricircolo, senza quindi aria di rinnovo.

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