inCorso #64 - opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizieAnno XV. N° 64Spedizione in Abbonamento Postale70%DCB MO. Dentro la storia OPINIONI E NOTIZIE IN CMB IN CORSO 64 DICEMBRE 2022 NUMERO Il Palazzo delle Nazioni torna a risplendere davanti ai soci in visita

Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XV. N°64

Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli

In redazione: Francesca Martinelli

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Domenico Cichetti

Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it

Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO).

Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810.

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inCorso - n.64 SOMMARIO P - 02
VAI A PAGINA QUI E LÀ P. 3 CLICK Forme e simmetrie P. 8 CAFFÈ CMB Chiacchiere con o senza zucchero P. 16 DIALOGHI Arianna Di Paola P. 22 NAVIGAZIONI FACILITATE Esplorando il sito di CMB P. 23 BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB PRIMO PIANO — Una rubrica tira l'altra — In questo numero 4 IL NUOVO PALAZZO DELLA REGIONE PIEMONTE EVENTI Lo scorso 14 Ottobre l’attesa inaugurazione del terzo grattacielo più alto d’Italia UN VIAGGIO NEL TEMPO Tre pullman di soci sbarcano davanti al Palazzo delle Nazioni: racconto di un giorno memorabile 5 11 Prende forma WaltherPark, il nuovo polo multifunzionale che trasformerà il centro storico altoatesino BOLZANO CAMBIA GRAZIE A CMB CANTIERI OPINIONI E NOTIZIE IN CMB IN CORSO 64 DICEMBRE 2022 NUMERO FORMAZIONE 18 I detenuti lavorano in cantiere, grazie al Programma 2121 LIBERI DI COSTRUIRE RESPONSABILITÀ SOCIALE 16 La comunicazione interna si rafforza con “Be CMB”, uno strumento digitale mobile CMB PRESENTA LA SUA NUOVA APP DIGITALIZZAZIONE CORSO GIOVANI CAPICANTIERE 20 L’edizione 2021/2022 del progetto formativo di CMB The Forest Stewardship
(FSC ®)
a global, not-for-profit organization
to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines
based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders.
learn more, visit www.fsc.org
Council®
is
dedicated
standards
To

NUOVE CORNICI DELLO SPAZIO INFINITO

P - 03 FOTOGRAFIA
Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB. A cura di Domenico Cichetti Ogni architettura ritaglia uno spazio e suggerisce una prospettiva da cui osservare il mondo. Inserendosi nel vuoto e nel cavo, lo popola con la forza della materia. Così nasce il “pieno”, dove linee, spigoli e curvature diventano nuove cornici dello spazio infinito.
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La Regione Piemonte ai piani alti

Inaugurato il terzo grattacielo più alto d’Italia dove lavoreranno 2.000 dipendenti regionali.

Si chiama “Piemonte”, è collocato nell’area dell’ex Fiat Avio e con i suoi 205 metri di altezza e 43 piani è il terzo edificio più alto d’Italia Il nuovo Palazzo della Regione Piemonte di Torino è stato inaugurato il 14 Ottobre con un evento a cui hanno partecipato le principali autorità, fra le quali il presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori regionali.

All'ultimo piano il grattacielo ospita due angoli verdi laterali dove vengono coltivati anche alberi di nocciole, simbolo di “piemontesità”. Sopra gli uffici della Presidenza si trova uno spazio eventi, mentre a fianco del grattacielo sono stati realizzati un auditorium e un centro congressi. Il trasferimento del Gabinetto di Presidenza all'interno del grattacielo è programmato tra fine novembre e inizio dicembre e a partire da quella data è previsto lo spostamento di altri uffici. Entro giugno 2023, all'interno della torre lavoreranno circa 2.000 dipendenti regionali.

Il presidente Alberto Cirio, presente all’inaugurazione assieme gli assessori, ha voluto celebrare “un momento bello, arrivato dopo anni complicati” e ha manifestato la sua profonda soddisfazione per aver portato a termine un’opera che ha visto la sua conclusione dopo 11 anni di traversie.

Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, si è dimostrato soddisfatto del completamento del progetto: "Quest'opera rappresenta un tassello importante e assume grande valore per il quartiere, anche dal punto di vista della sostenibilità". Infatti l'edificio usa energia geotermica, è dotato di vetri fotovoltaici e ha un meccanismo di riutilizzo dell'acqua piovana per l'irrigazione delle aree verdi.

Nell’occasione lieta dell’inaugurazione, CMB ha confermato la capacità di andare avanti in contesti difficili, grazie allo straordinario impegno di uno staff di grande tenacia.

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INAUGURAZIONE
LA TORRE 205 metri di altezza 43 piani A DESTRA LE AUTORITÀ Il presidente della regione Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e gli assessori regionali FOTO DI GRUPPO Il presidente Zini con lo staff del cantiere

EVENTI

NAZIONI UNITE, PALAZZO APERTO

I soci di CMB visitano un cantiere ad alto contenuto di storia. La sede di Ginevra ha ospitato incontri decisivi per le sorti dell’umanità.

A cura del cantiere della Rénovation Palais des Nations

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Quando a Ginevra sono arrivati tre pullman Gran Turismo carichi di soci provenienti da Carpi, Milano e Roma, il cantiere della Rénovation Palais des Nations ha aperto le sue porte, mostrando un lato nascosto del Palazzo delle Nazioni Unite. I soci di CMB hanno potuto visitare alcune delle principali sale lo scorso 30 settembre, grazie ad alcune guide esperte messe a disposizione dal cantiere. In quella occasione hanno apprezzato in dettaglio i lavori portati avanti da CMB, dai soci Csc e Italiana Costruzioni, ma anche ascoltato storie e aneddoti accaduti all’interno della prestigiosa struttura.

— UN TUFFO NEL PASSATO

A pochi anni dalla fondazione, la Società delle Nazioni ha trovato il suo quartier generale nel Palais des Nations di Ginevra, un complesso di edifici contigui realizzato tra il 1929 e il 1938. Per scegliere il progetto era stato indetto un concorso: una giuria di architetti fu chiamata a scegliere tra 377 proposte, ma non fu in grado di accordarsi su un solo vincitore. Così furono selezionati cinque architetti per collaborare alla progettazione finale: Julien Flegenheimer dalla Svizzera, Camille Lefèvre e Henri-Paul Nénot dalla Francia, Carlo Broggi dall'Italia e József Vágó dall'Ungheria.

Al momento del suo completamento nel 1936, il Palazzo era il secondo complesso edilizio più grande in Europa per volume dopo Versailles (440.000 m³ contro 460.000 m³). A partire dal 1946 è stato utilizzato come sede dell'Ufficio delle Nazioni Unite, grazie a un accordo tra il Segretario generale e le autorità svizzere (sebbene la Svizzera sia diventata Stato membro solo nel 2002).

Dopo il trasferimento della sede delle Nazioni Unite nel 1946, furono aggiunte due strutture all'edificio, mentre tra il 1950 e il

I

Lo

settembre

IL PALAZZO Sorge sul Lago di Ginevra e si trova all'interno del Parco dell'Ariana, un’area lasciata in eredità alla città di Ginevra nel 1890 da Gustave de Revilliod de la Rive

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Il più grande in Europa per volume dopo Versailles, dal 1946 è diventato sede dell'Ufficio delle Nazioni Unite
SOCI CMB scorso 30 guide esperte hanno aperto il cantiere del Rénovation Palais des Nations

SALLE DU CONSEIL

Sala del Consiglio che ha ospitato i negoziati per porre fine alla Guerra del Golfo del 1991 e diverse sessioni speciali del Consiglio di Sicurezza

1952 furono aggiunti tre piani all'edificio "S2" e fu costruito l'edificio "D" per ospitare la sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. L'edificio "E" è stato aggiunto tra il 1968 e il 1973 come struttura per le conferenze. Grazie alle successive integrazioni, il complesso oggi è lungo 600 metri e ospita 2.800 uffici, con un volume totale di 853.000 m3. Il Palazzo si affaccia sul Lago di Ginevra e si trova all'interno del Parco dell'Ariana, in un’area lasciata in eredità alla città di Ginevra nel 1890 da Gustave de Revilliod de la Rive, a condizione che i pavoni presenti nel parco fossero preservati e lasciati liberi.

— SALLE DES PAS PERDUS

È difficile non rimanere colpiti dalle proporzioni maestose della Salle des Pas Perdus e dalla luce screziata e mutevole che attraversa le alte finestre verticali, soprattutto immaginando quanti piedi illustri abbiano attraversato quella sala. Dalle grandi finestre si possono osservare l'ampia Corte d'Onore, con l'ala della Biblioteca a sinistra e l'ala del Consiglio a destra, il Lago di Ginevra al centro e, nelle giornate limpide, il Monte Bianco in lontananza.

Oggi la sala è il luogo ideale per ospitare mostre ed esposizioni. L’imponente galleria è stata progettata come l'atrio principale del Palais, tra la Sala delle Assemblee e la

facciata principale, che si affaccia sull'ampia e maestosa Corte d'Onore. A ciascuna estremità della galleria si ergono imponenti porte a grata in stile Art Nouveau: acclamate come capolavori della lavorazione artistica del ferro, sono state create dalla rinomata Wanner & Company di Ginevra. Furono installate proprio nel 1939, l’annus horribilis che ha messo a dura prova l'Organizzazione e le speranze di tanti Paesi.

Nella Sala des Pas Perdus oggi si sta procedendo a un restauro delle finestre e dei loro meccanismi, al refurbishment della boiserie, al rifacimento degli impianti elettrici e del sistema di rivelazione incendi e della segnaletica d’emergenza, oltre all’adeguamento dell’accesso ai disabili.

— LA SALLE DU CONSEIL

La Sala del Consiglio ha ospitato i negoziati per porre fine alla Guerra del Golfo del 1991 e diverse sessioni speciali del Consiglio di Sicurezza, mentre oggi ospita le riunioni della Conferenza sul disarmo. La sua costruzione iniziò alla fine del 1936 per ospitare i membri della Società delle Nazioni. L'ambientazione e l'arredamento della stanza a pianta quadrata furono affidati al decoratore parigino René Prou. Tra il marzo 1935 e il maggio 1936, le pareti e il soffitto della Sala del Consiglio furono decorati con murales in oro e seppia, dipinti

dall'artista catalano José Maria Sert e raffiguranti il progresso dell'umanità attraverso la salute, la tecnologia, la libertà e la pace, offerti dal Governo Spagnolo alla Società delle Nazioni. Il 2 ottobre 1936 la sala fu inaugurata.

Dal 1951 al 1968 all'architetto Jacques Carlu fu affidata la realizzazione di una sala convegni polivalente, che preservasse la bellezza e la maestosità dell’ambiente. Sono state realizzate cabine per interpreti climatizzate per la traduzione simultanea, installate attrezzature tecniche e ordinati nuovi arredi. Nel 1968, nell'ambito di un programma di migliorie e importanti lavori di manutenzione, fu stanziato un fondo per la ristrutturazione della sala. Sono stati installati un sistema di ventilazione migliorato e attrezzature tecniche più sofisticate, oltre a nuovi mobili.

Sui due lati della camera si aprono due monumentali porte bronzee con iscrizioni in latino, capolavori di Raimondo Subes. Dalle porte si accede al Salone Francese, Russo, e Cecoslovacco. I lavori di ristrutturazione prevedono il refurbishment dei mobili heritage e l’accesso alla sala a persone con sedia a rotelle; l’installazione di un nuovo sistema audiovisivo costituito da telecamere, schermi e cabine operatori e interpreti; rack e apparecchiature informatiche; il sistema di rilevazione incendi oltre a luci di emergenza e relative segnaletiche.

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— ASSEMBLY HALL

La visita al Palazzo si è conclusa con il ritrovo di tutti i gruppi all’interno dell’Assembly Hall, dove il Presidente Carlo Zini ha salutato i presenti e invitato ad apprezzare la magnificenza e la storia dei luoghi dove CMB sta lavorando, complimentandosi con lo staff di cantiere per la calorosa accoglienza e l’interessante visita.

L’impianto della Sala delle Assemblee, così come appare oggi, si è definito attraverso quattro periodi: la fondazione, con la costruzione e decorazione della sala tra il 1933-1939; la trasformazione dal 1960-1961; il rinnovamento contemporaneo nel 1994-1995 e la ristrutturazione tramite il piano strategico avviato nel 2013-2014. Nel periodo della fondazione fu Broggi a suggerire una piazza di forma quasi cubica nel novembre 1933, con grande disaccordo degli altri tre architetti Flegenheimer, Lefèvre e Vago. Una volta decisa la forma della Sala delle Assemblee fu la decorazione, assegnata a René Prou, che provocò ulteriori ritardi al completamento previsto nel settembre 1935. Il Segretario generale della Società delle Nazioni, Joseph Avenol, rimase sgomento per l'incapacità dei quattro architetti di presentare la loro proposta sulla decorazione della sala e a metà del 1935 incaricò due nuovi architetti, lo svedese Ragnar Östberg e il britannico Howard Morley

Robertson. L’Assembly Hall è stata la prima sala a essere dotata di un sistema di interpretazione simultanea, donato dagli Stati Uniti d'America.

Il 27 febbraio 1957 una risoluzione dell'Assemblea Generale autorizzava un programma di ammodernamento del Palais e, in particolare, l'ampliamento della Sala delle Assemblee, a causa del crescente numero di membri delle Nazioni Unite. La trasformazione della sala avvenne dall'agosto 1960 al maggio 1961 e doveva essere fatta senza interferire nel programma dei grandi convegni annuali. Al fine di migliorare l'acustica della stanza, alcuni dipinti sono stati trasferiti e due porte di bronzo sono state rimosse e reinstallate al terzo piano nei corridoi laterali. Nella seconda serie di ristrutturazioni degli anni Novanta è stata migliorata l'acustica e sono stati ampliati gli spazi, in modo da accogliere il numero ancora crescente di Paesi rappresentati alle Nazioni Unite. La ristrutturazione aveva previsto la sostituzione di tutti gli arredi e dell'impianto di illuminazione, l’inserimento di nuove cabine per gli interpreti e la sostituzione dell'impianto di condizionamento. Oggi, con la ristrutturazione del piano strategico del patrimonio, sono previste modifiche che consentano l’accesso tramite sedia a rotel-

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CARTA D'IDENTITÀ I NUMERI DEL PALAZZO 1.000 OPERE D'ARTE TRASLOCATE 800 m LUNGHEZZA 4.000 IMPIEGATI ONU TRASFERITI 853.000 m3 VOLUME TOTALE 2.800 UFFICI OSPITATI

le; mentre sarà ripristinata la forma iniziale della sala, con una nuova dotazione di sistemi audiovisivi, rack e apparecchiature informatiche, la dotazione di luci e segnaletica d’emergenza, illuminazione a LED, l’atomizzazione di porte heritage per migliorare l'accessibilità agli spazi e l’inserimento di pannelli ignifughi. La giornata è stata coronata dalla cena sociale, elegantemente allestita all’interno delle strutture di cantiere.

— IL PATRIMONIO HERITAGE

Aspetto non secondario da gestire per lo staff CMB è stato lo spostamento e la conservazione del patrimonio heritage di proprietà delle Nazioni Unite. I lavori di ristrutturazione degli edifici, infatti, necessitano di due fondamentali operazioni propedeutiche all’inizio delle lavorazioni civili e impiantistiche: la protezione delle parti heritage non rimovibili (affreschi, cornici bronzee, marmi e bassorilievi), quindi lo spostamento degli elementi che costituiscono il patrimonio di proprietà delle Nazioni Unite.

La prima operazione ha comportato uno studio preliminare effettuato da parte di un team di esperti d’arte , che ha indicato i materiali più adatti a ciascuna opera e le misure protettive per garantire l’integrità delle superfici ad alto valore heritage. Questa

operazione è tanto più importante in fase di cantiere, quando la ristrutturazione implica un repentino cambiamento delle condizioni climatiche all’interno dei locali, un peggioramento della qualità dell’aria e un drastico abbassamento delle temperature.

Lo spostamento ha coinvolto 1.000 opere d’arte e 5.000 mobili di design, su un totale di 20.000 complementi d’arredo. È stato organizzato realizzando uno storage provvisorio di 1.600 m2 all’interno del compound ONU dotato di un sistema di sicurezza e di controllo delle condizioni climatiche. Per evitare il deterioramento delle opere d’arte, infatti, è necessario mantenere in maniera costante una temperatura compresa tra i 18° e i 20° e una percentuale di umidità compresa tra il 50% e il 60%.

Lo staff CMB ha dunque l’onere e l’onore di fungere da sapiente custode del genio di alcuni dei più grandi designers come Perriand-Le Corbusier, Perzel, Leleu e artisti di fama mondiale quali Rotella, Carlu, Denis, Chastel, Vuillard, Roussel. Opere con un significato e un valore letteralmente “inestimabile”: essendo donazioni da parte di governi, non possono essere valutate economicamente per non creare disparità e imbarazzo tra gli Stati membri delle Nazioni Unite. D’altronde, un regalo non ha prezzo.

SICUREZZA

Squadra anti-cimice

La Salle du Conseil è il cuore del Palazzo, il luogo dove si svolgono gli incontri che possono cambiare le sorti del mondo. Per evitare fughe di notizie dai riservatissimi saloni laterali, c’è una regola fondamentale: evitare l’inserimento di cimici in fase di ristrutturazione. Un obiettivo tutt’altro che scontato, visto il ritrovamento di diverse cimici nel corso dei lavori precedenti. Oggi la strategia di sicurezza prevede la presenza fissa di un agente SSS, che controlla tutti gli elementi prima che vengano installati.

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I Servizi Segreti sorvegliano sul cantiere I SOCI IN GITA Visita ad alcune delle principali sale grazie alle guide esperte messe a disposizione dal cantiere

Caffè CMB

— La

pausa

ispiratrice

Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.

Claudia Occhetti

Segreteria tecnica Tramvia di Firenze

Com’è il tuo caffè? Nero con un cucchiaino di zucchero.

Qual è il tuo luogo del cuore? Il mare. Mi piacerebbe avere una casa di fronte alla spiaggia, in Liguria.

Senza pensarci: il primo film, il primo libro e la prima canzone che ti vengono in mente.

Film: A letto col nemico Libro: I Promessi Sposi di Manzoni Canzone: Albachiara di Vasco Rossi.

Possiedi qualcosa che potrebbe sorprenderci? I denti di mio figlio quando era piccolo.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?

Quando ho detto di sì a mio marito per il trasferimento in Toscana.

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Con Riccardo Toti, perché è una persona con cui si parla facilmente. Ci conosciamo da tanti anni, è più un amico che un collega.

Giorgio Raggi

Responsabile Sviluppo immobiliare Divisione Territori a Milano

Com’è il tuo caffè? Ristretto e con poco zucchero.

Qual è il tuo luogo del cuore? Io sono originario della Liguria e il mio luogo del cuore è il mio paese nativo: Brugnato, in provincia di La Spezia.

Senza pensarci: il primo film, il primo libro e la prima canzone che ti vengono in mente

Film: Il Gladiatore di Ridley Scott Libro: quello che sto attualmente leggendo, Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo. Canzone: Gli anni degli 883.

Possiedi qualcosa che potrebbe sorprenderci? Uno scooter: una vecchia Vespa 125 del 1985.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Diversi progetti per le vacanze!

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Con Emilio Censi, un collega in pensione che mi ha dato molto dal punto di vista professionale.

Sofia Sebai Gaetano Romagnuolo

Amministrazione società Direttore Tecnico RTI per la costruzione della Tramvia di Firenze, con mandataria CMB

Com’è il tuo caffè? Dolce e ristretto.

Qual è il tuo luogo del cuore? Il mio paese di origine, Pignataro Maggiore in provincia di Caserta. Ci torno spesso, ogni volta con immenso piacere.

Senza pensarci: il primo film, il primo libro e la prima canzone che ti vengono in mente

Film: Le parole che non ti ho detto Libro: Il nome della rosa di Umberto Eco.

Canzone: Non farti cadere le braccia di Edoardo Bennato.

Possiedi qualcosa che potrebbe sorprenderci? Capacità di sintesi, di fare gruppo e di individuare le criticità.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Più che un’idea, un pensiero: che nessun social network potrà mai sostituire il piacere di prendere un buon caffè con un buon amico.

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Lo prenderei volentieri con i colleghi di sede, visto che di solito mi capita di prenderlo con quelli di Firenze.

Com’è il tuo caffè? Corto senza zucchero.

Qual è il tuo luogo del cuore? Cala Sinzias, una spiaggia del Sud Sardegna. Ogni anno è una tappa fissa.

Senza pensarci: il primo film, il primo libro e la prima canzone che ti vengono in mente Film: Shutter Island Libro: Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry. Canzone: Don’t You Worry di David Guetta.

Possiedi qualcosa che potrebbe sorprenderci? Una Ferrari in garage.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Sinceramente nessuna. Cerco di staccare i pensieri, è un momento di relax.

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Con chiunque: quando si incontra qualcuno in sala caffè è sempre una buona occasione per socializzare.

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WALTHERPARK: IL NUOVO CUORE DI BOLZANO

Il nuovo complesso polifunzionale è stato progettato dallo studio David Chipperfield Architects e fa parte del piano di riqualificazione urbanistica che coinvolge il centro storico altoatesino.

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BOLZANO

Sarà

Prende forma quello che sarà il nuovo centro storico di Bolzano dopo il progetto di riqualificazione urbanistica WaltherPark, che CMB sta realizzando per conto di Signa Rem Italia su progetto dello studio architettonico britannico David Chipperfield Architects. Situato tra la stazione ferroviaria, piazza Giuseppe Verdi e piazza Walther von der Vogelweide, il nuovo complesso immobiliare polifunzionale comprenderà un centro commerciale, spazi ad uso ufficio, ristoranti, appartamenti, un albergo extra lusso e ampie aree lasciate a verde.

L’appalto di CMB ha compreso anche il tunnel di accesso alla zona di Piazza Verdi, oltre ai lavori in Piazza Walther, con un importante impiego di lavoratori specializzati che, al momento, va dalle 70 alle 100 unità al giorno fra tecnici e operai, ma che raggiungerà nei prossimi mesi punte di 280. Si tratta di un cantiere straordinario per Bolzano, un vero “Mega Project” sia per dimensioni che per logistica e impatto sulla città, collocandosi nei pressi della stazione ferroviaria e in una zona molto delicata che necessita di grande attenzione in termini di gestione dei flussi di traffico.

Il tunnel di accesso all’area sarà ultimato a inizio 2024 e costituirà il fulcro e l’asse principale della nuova viabilità. Contribuirà a

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COMPLESSO POLIFUNZIONALE costituito da un centro commerciale, un hotel extra lusso e ampie aree verdi UN GRANDE PROGETTO Vicino alla stazione ferroviaria e in una zona molto delicata, il cantiere avrà un grande impatto sulla città

Un tunnel costituirà l'asse principale di accesso all'area contribuendo a decongestionare il traffico

decongestionare il trafficato snodo di Piazza Verdi, riducendo l’attuale flusso giornaliero di superficie di circa 10.000 veicoli. Gli automobilisti potranno giungere direttamente al parcheggio disponibile nel garage di Piazza Walther e a quelli previsti nel garage di WaltherPark tramite la galleria. L’immediata vicinanza del WaltherPark alla stazione ferroviaria lo renderà facilmente accessibile anche per chi viaggia in treno, mentre un sottopassaggio permetterà l’accesso sicuro agli avventori in bicicletta.

LAVORATORI

I lavoratori impegnati tra tecnici e specializzati arriveranno a 280

Per quanto riguarda i lavori che interessano l’area del Waltherpark, nella zona ovest verso via Alto Adige, si è arrivati a livello del piano terra per poter garantire spazio e respiro alla logistica, depositare il materiale per la costruzione, far stazionare mezzi operativi e gestire i flussi del calcestruzzo. Nella zona est verso la stazione, sono terminati i lavori al livello -2. La “vasca bianca”, impermeabile, dei piani ai livelli più bassi è già conclusa in modo da proteggere il cantiere da eventuali risalite della falda sottostante.

Tutto il progetto è improntato al conseguimento della certificazione LEED livello Gold, testimonianza della grande attenzione alla sostenibilità, all’impiego responsabile delle risorse e alla drastica riduzione dell’impatto ambientale fin dai metodi di costruzione e di conduzione dell’opera.

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UNA NUOVA VIABILITÀ

Arianna Di Paola, una storia di passione per edilizia e architettura sin dai primi anni d’infanzia

IN CANTIERE

Appena entrata in cantiere, il preposto agli impianti meccanici, mi aveva chiesto che titolo avessi e, in seguito alla mia risposta, con un sorrisetto ha aggiunto che la laurea bisogna guadagnarsela sul campo: il titolo non serve se gli operativi non lo riconoscono. Dopo qualche tempo, è arrivato il suo: Buongiorno Ingegnere!

IN CANTIERE Arianna Di Paola nel cantiere di Torre Generali a Milano

Ciao Arianna, parlaci un po’ di te, della tua formazione e di come sei arrivata in CMB.

Sono originaria di Como e ho iniziato ad approcciarmi all’edilizia già da piccola grazie al papà muratore, per poi proseguire con il diploma di Perito edile. Dopo le scuole superiori è stato naturale iscrivermi alla Facoltà di Ingegneria edile e Architettura a Milano: mi interessava l’edilizia civile, anche nel suo lato più estetico, e ho trovato calzante un corso che guardasse a entrambe le discipline. Con Omar Ferloni e Simone Conti (compagni di studio, amici e oggi anche colleghi) abbiamo collaborato per la tesi di laurea e abbiamo frequentato il corso del Politecnico tenuto dall’ing. Andrea Vanossi, in preparazione del lavoro che prevedeva una parte di architettura parametrica. Ancora prima di terminare gli studi, Vanossi ha proposto a tutti e tre di entrare nell’ufficio tecnico di Torre Generali, andando a sostituire Danilo Mastrangeli e Dario Mariolini in partenza per Odense.

Come ricordi il tuo ingresso in CMB? Di cosa ti occupavi?

Il giorno in cui sono entrata in cantiere era il 2 gennaio 2018 e la nebbia era talmente fitta che non si vedeva neppure la torre in costruzione. Ero già stata a visitare i lavori durante il periodo universitario, ma il mio ingresso in CMB è stato adrenalinico, soprattutto per le persone che ho incontrato. Da subito ho dovuto assumere un ruolo di responsabilità e rispondere a mille richieste. Per molti mesi, il capo cantiere Agostino Pinna è stato sicuramente un punto di riferimento per me; a lui non importava che fossi appena uscita dall’università, gli avevano detto di chiedere a me e lui si è fidato, dandomi subito la responsabilità di quello che gli riferivo. Nel cantiere bisogna abbandonare lo studio teorico e sviluppare il senso pratico, pensare in fretta e possibilmente giusto. O ci si mette subito in carreggiata, o si finisce fuori strada.

Ricordo con affetto anche un episodio che

riguarda il preposto agli impianti meccanici. Appena entrata in cantiere, mi aveva chiesto che titolo avessi e, in seguito alla mia risposta, con un sorrisetto ha aggiunto che la laurea bisogna guadagnarsela sul campo: come a dire che il titolo non serve se gli operativi non lo riconoscono. Dopo qualche tempo, durante un giro in cantiere per risolvere i soliti problemi di clash, a un certo punto è arrivato il suo: “Buongiorno Ingegnere”. Quando sei in prima linea, non conta tanto chi sei o qual è il tuo titolo di studio, ma la capacità di risolvere i problemi.

Qual era il tuo ruolo in CMB e quali sono i principali cantieri in cui hai lavorato? Sono entrata in Torre Generali come BIM coordinator, dopo ho proseguito a CityLife fino alla conclusione della Torre PwC. Nell’ultimo anno di Libeskind ho cominciato Covivio come BIM coordinator e coordinatore architettonico, per poi passare alla

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Torre UnipolSai

Oggi sei a Catania: raccontaci qualcosa del cantiere e di cosa ti occupi?

Qui a Catania stiamo realizzando un nuovo stabilimento per STMicroelectronics e io sono la responsabile della progettazione. La particolarità della mia formazione professionale è che inizio il lavoro occupandomi delle finiture. Anche nella Torre Hadid sono partita dalla fase del fit-out, per poi passare a occuparmi di facciate e infine della struttura; questo mi ha consentito di vedere come alcuni problemi di quest’ultima possano impattare su impianti e finiture. Per me è importante riuscire a considerare tutte le criticità fin dall’inizio, in modo da poter coordinare il complesso pensando alle lavorazioni che verranno dopo. Questo approccio mi è stato molto utile nel cantie -

re STMicroelectronics, la cui impiantistica sofisticata richiede una struttura al suo servizio.

Una donna in un ambiente tradizionalmente in prevalenza maschile: cosa significa?

Secondo la mia esperienza, penso che ai colleghi non interessi il fatto che sia una donna, quanto che sia capace di fare il mio lavoro. Tuttavia, mi è capitato di trovarmi in contesti in cui ero l’unica donna o di venire considerata “l’assistente” di qualcuno; non credo che a un uomo, per quanto giovane, sarebbe capitata la stessa cosa. Ci sono ancora pregiudizi da abbattere e per certi versi una mentalità che andrà cambiata col tempo: dobbiamo continuare a lavorarci, donne e uomini insieme. Roma sicuramente non è stata costruita in due giorni, ma è anche vero che noi costruiamo torri in due anni! Velocizzare i tempi si può,

Per me è importante riuscire a considerare tutte le criticità fin dall’inizio, in modo da poter coordinare il complesso pensando alle lavorazioni che verranno dopo. Questo approccio mi è stato molto utile nel cantiere STMicroelectronics, la cui impiantistica sofisticata richiede una struttura al suo servizio.

basta un po' di volontà e innovazione.

Sei socia? Cosa può offrire CMB a una persona giovane e desiderosa di crescere?

Sono diventata socia alla conclusione del percorso “Zoom – mettere a fuoco le sfide del futuro” (percorso di formazione destinato alle risorse più giovani). In CMB sono cresciuta a livello personale e ho potuto imparare molto, incontrando colleghi che mi hanno dato tanto, oltre a trasmettermi delle pillole professionali. Grazie a “Zoom” mi sono sentita parte di qualcosa, ho iniziato a credere nell’azienda e nelle persone che la tengono in piedi. A quel punto, diventare socia è stata una scelta naturale. Per una persona giovane, CMB offre un ambiente dove i senior non sono figure distaccate e inarrivabili. Siamo un’azienda che investe sulle persone, dando a chi lo desidera possibilità di crescere e di imparare da esperti del mestiere.

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LA VISIONE D’INSIEME Arianna Di Paola, originaria di Como, è entrata in CMB subito dopo la tesi in Ingegneria Edile Architettura. Esperta di BIM, ha cominciato con il fit-out della Torre Generali e oggi è responsabile della progettazione dello stabilimento di STMicroelectronics di Catania PALAZZO ONU Arianna Di Paola in gita a Ginevra con Omar Ferloni e Simone Conti come coordinatore delle strutture e infine al cantiere di Catania di STMicroelectronics.

Debutta “Be CMB”, l’app dedicata a soci e dipendenti

Il nuovo strumento, disponibile per i sistemi iOs e Android, è stato pensato per migliorare le connessioni all’interno dell’azienda e per andare incontro al bisogno di una comunicazione più “smart”

Quando la pandemia ci ha obbligati a rispettare il distanziamento sociale e poi ci ha confinati entro i nostri spazi domestici in maniera improvvisa, il senso di isolamento fra le persone è stato avvertito con grande forza. Le stesse dinamiche si sono create anche nell’ambiente di lavoro, limitando i quotidiani incontri tra colleghi e la condivisione degli spazi aziendali. In quel momento, alcuni strumenti in uso per comunicare fra i soci e i dipendenti di CMB hanno cominciato a manifestare qualche limite, mostrandosi un po’ troppo istituzionali e “lenti” nel favorire rapidi aggiornamenti della situazione. Si trattava di strumenti pensati per una comunicazione unidirezionale fra la direzione e i soci e non adatti a connettere le persone in maniera più orizzontale. Sebbene CMB sia stata in grado di accorciare le distanze via mail e di attivare collaborazioni lavorative tramite la rapida installazione di Microsoft

Teams e altri programmi, mancavano strumenti più genuinamente comunicativi.

Da queste riflessioni e con il supporto di Paolo Zaccarelli, che fin dall’inizio ha sostenuto il progetto, noi del Reparto comunicazione e IT abbiamo cominciato a ragionare su come veicolare informazioni anche tramite nuovi strumenti digitali, in grado di rispondere ai nuovi bisogni e alle necessità che si stavano creando. La nostra popolazione è storicamente abbastanza eterogenea, sia per collocazione geografica sul territorio che per fasce d’età: abbiamo puntato a utilizzare un linguaggio attuale ma semplice e diretto, anche supportato dalla forte strategia di digitalizzazione in atto. Siamo partiti dal dato di fatto che ormai tutti usano le app, per lavoro e per svago: era l’occasione di crearne una ad hoc per CMB.

Dopo circa 9 mesi di lavoro, CMB a settembre ha potuto lanciare “Be CMB”, la sua nuova app dedicata ai soci e ai dipendenti, con l’ambizione di sperimentare nuovi modi per

“Essere CMB” e di rafforzare anche l’identità dell’impresa. Da fine settembre i soci, sia cooperatori che sovventori, e i dipendenti possono ricevere news e aggiornamenti, ma anche socializzare fra loro e condividere album fotografici. Negli ultimi aggiornamenti rilasciati sono incluse nuove funzioni che permettono di visualizzare dal proprio telefono le buste paga e il saldo del capitale sociale e del prestito, ma anche di prenotare operazioni di cassa. Attraverso l’app si possono consultare le notizie aziendali, commentarle e mettere “like”, scegliere le categorie preferite e ricevere le notifiche di proprio interesse.

L’app nativa è stata sviluppata seguendo le richieste di CMB ed è disponibile per i sistemi iOs e Android con lo scopo di favorire la comunicazione e la connessione tra le persone di CMB, creando una community virtuale. Dal punto di vista tecnologico, l’area dei sistemi informativi di CMB ha lavorato sul cloud AWS costruendo tutte le integrazioni necessarie e ponendo grande attenzione alla sicurezza dei

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COMUNICAZIONE INTERNA

FUNZIONALITÀ PRINCIPALI

C onsultare le notizie aziendali, commentarle e mettere “like”, scegliere le categorie preferite e ricevere le notifiche di proprio interesse.

dati e alla privacy. Partendo dai dati presenti nel Data Center CMB, le informazioni sono state integrate nell’app rendendole disponibili agli utenti. È stato un lavoro di squadra che ha visto coinvolto il comparto IT di CMB al fine di mettere a disposizione del progetto informazioni sensibili e importanti per i lavoratori, integrando dati e informazioni necessarie al buon funzionamento dell’app.

“Be CMB” è disponibile dall’AppStore di iOS e da GooglePlay per il sistema Android: per accedervi dal proprio dispositivo è necessario registrarsi inserendo la mail aziendale, per chi ne è in possesso, mentre per i soci sovventori e il resto del personale è possibile usare la mail lasciata come contatto a CMB, dove si ricevono abitualmente le comunicazioni.

La sfida del 2023: rendere l’app parte della vita quotidiana di soci e dipendenti di CMB, con l’aggiunta di nuovi tool e funzionalità che contribuiscano a creare nuove narrazioni della vita aziendale.

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“Be CMB” l'app per essere sempre aggiornati e socializzare, è disponibile dall’AppStore di iOS e da GooglePlay per il sistema Android
DIGITALIZZAZIONE

MILANO

LA VITA RICOMINCIA IN CANTIERE

CMB si è aggiudicata il premio di Social Value Influencer 2022 per aver partecipato al “Programma 2121” promosso da Lendlease. Il progetto si propone di unire realtà differenti nel perseguire un obiettivo comune (shared value partnership): facilitare l’inclusione sociale dei detenuti attraverso la promozione di tirocini lavorativi equamente retribuiti e in ambienti “non protetti”.

Tramite l’adesione al programma, a partire dal 2019 CMB ha inserito persone detenute all'interno del proprio organico di commessa nei cantieri sviluppati per Lendlease Spark One, Spark Two e Mind a Milano. A sua vol-

ta si è fatta promotrice dell’iniziativa verso i propri subappaltatori. Per favorire una reale inclusione sociale, il tirocinio ha unito formazione ed esperienza lavorativa in vista di un effettivo e sostenibile reinserimento nel mondo del lavoro

Grazie all'ufficio acquisti della Divisione dei Territori di CMB, sono stati selezionati alcuni fornitori che avessero la capacità di attivare tirocini formativi, al fine di implementare il proprio organico con nuove figure da formare, ma anche società che per tipologia di attività impiegassero gran numero di manodopera non specializzata. Grazie al forte presidio di Lendlease e alle competenze degli altri attori del “Programma 2121”, è

stato possibile organizzare incontri divulgativi con diverse società fidelizzate e selezionate all’interno dell’albo fornitori CMB, che hanno raccolto l’invito cogliendone il valore sociale.

In base all’esperienza di Lendlease, CMB si è coordinata insieme ai subappaltatori per fornire agli enti una richiesta ampia, costituita da un mix di mansioni: dai tecnici agli operai specializzati, sin ai semplici manovali. Questo ha permesso di trovare riscontro positivo all’interno dell’offerta lavorativa disponibile.

Pur con le difficoltà legate alla pandemia e grazie all’impegno da parte di tutti, otto lavoratori sono stati inseriti nei cantieri di Spark

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I detenuti escono dal carcere per partecipare ai tirocini formativi
Di Anita Novelli – Foto di Domenico Cichetti

A tu per tu con il "Programma 2121"

Nei cantieri sono stati inseriti otto lavoratori dal progetto promosso da Lendlease, equamente retribuiti

Il 25 novembre 2018 è stato illustrato il “Programma 2121” a una rosa di aziende coinvolte sul cantiere del direzionale Spark One, portando anche l’esempio di quanto già sperimentato a Lendlease. Il 21 gennaio 2019 è stato organizzato un secondo evento nel carcere di San Vittore alla presenza dei Direttori dei penitenziari di Bollate, Opera e San Vittore e dei rappresentanti degli enti sottoscrittori: un’occasione utile per implementare la divulgazione e soprattutto per approfondire alcuni aspetti legati all’iter di selezione, formazione e futura assunzione.

One e Spark Two. Oggi il programma continua con il cantiere di Mind, in fase di avviamento. A seguito della positiva esperienza, CMB ha rinnovato il tirocinio formativo per due risorse inserite nel proprio organico con mansioni di Assistente tecnico al HSE Manager e Assistente di Cantiere. Alcuni tirocini formativi sono stati attivati da subappaltatori di CMB che hanno impiegato manovali in assistenza alla logistica di cantiere (Impresa Martorana), un operatore macchine per scavi (Guzzonato), giardinieri per le sistemazioni esterne (HW Style), un installatore elettricista (F.lli Zaffaroni) e un saldatore per impianti meccanici (Gianni Benvenuto).

Questa prima esperienza ha evidenziato che, nonostante il settore costruzioni offra molteplici opportunità di impiego ai carcerati, non sempre i tempi e l’ubicazione dei cantieri sono compatibili a garantire l’impiego a lungo termine. CMB può comunque offrire un reale contributo alla crescita e alla diffusione del “Programma 2121” e ai suoi valori, grazie alla forte presenza sul territorio milanese e attraverso consolidati rapporti con le più importanti società del settore.

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SPARK ONE E SPARK TWO
PROGETTO
Due incontri per dare l’avvio alle iniziative

COSTRUIRE I PROFESSIONISTI DEL FUTURO

Apartire da giugno 2021 ha preso il via una nuova edizione del progetto formativo rivolto ai “Giovani Capicantiere", che oggi coinvolge dieci tra ragazzi e ragazze alle prime esperienze di lavoro. Il percorso si sviluppa nell’arco di due anni e prevede l’affiancamento al capocantiere e al direttore di cantiere, con l’affidamento di compiti più difficili e complessi a seconda delle risposte che il giovane riesce a dare. L’affiancamento e la formazione on the job sono la chiave dei principali progetti di formazione portati avanti da CMB, fondamentali anche per il legame che si crea tra il capocantiere esperto e chi, nel tempo, lo andrà a sostituire. L’ambizione non è di creare un capocantiere in soli due anni, ma di far acquisire ai ragazzi e alle ragazze in formazione le basi del mestiere: toccherà a loro sviluppare le proprie potenzialità e mettere a terra poi il bagaglio di conoscenza e di esperienza consegnato.

All’attività on the job si affiancano lezioni di approfondimento teorico, relative agli

aspetti che concorrono a determinare la professionalità di un capocantiere per CMB. Si affrontano argomenti diversi quali la gestione della produzione e le possibili azioni in risposta ai problemi che si incontrano nella realizzazione dell’opera. Vengono approfonditi aspetti tecnici riguardo alle fondazioni speciali, alle strutture, alle modalità e caratteristiche delle partizioni, delle pavimentazioni e dei massetti, agli impianti elettrici, termoidraulici, sanitari, di condizionamento e di domotica, fino ad arrivare alle soft skills affrontate con il consueto sostegno offerto da Moira Masper di ILSchange.

A causa della pandemia, l'incontro in presenza dei giovani corsisti non è stato possibile, se non in qualche rara occasione; solo l’utilizzo della formazione a distanza ha consentito di portare avanti il progetto. Tuttavia, nonostante le difficoltà, diversi colleghi e tecnici sono stati coinvolti nel percorso formativo, condividendo le loro competenze rispetto ai vari aspetti della professione di capocantiere e di tutte quelle attività correla-

progetto mira a creare nuovi Capicantiere attraverso un percorso formativo sia teorico che pratico, nel quale i giovani vengono

I PARTECIPANTI

Egidio Palumbo, Chawki Ben Mansour, Mario Bisegna, Jenny Quarella, Cosimo Morieri, Sara Sini, Andrea Famiglietti, Daniele Arienti, Mirko Pepe, Vlad Albert Sebastian.

te all’avvio di una commessa: l’acquisizione; il cantieramento e gli strumenti necessari al controllo dell’andamento economico e produttivo; l’importanza della sicurezza, delle norme e delle disposizioni tecniche, del rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Particolarmente significative sono state le visite ai cantieri della Torre UnipolSai di Milano e dell’Ospedale di Pordenone: strutture complesse e particolari, che sembrano “impossibili da realizzare”. Eppure, tutti i cantieri presentano difficoltà peculiari e anche questi ragazzi e ragazze “stanno costruendo la cattedrale”. Il progetto ha coinvolto anche i corsisti del precedente gruppo di formazione - oggi apprezzati nelle commesse in cui operano - allo scopo di ricordare la meraviglia dei primi cantieri realizzati. All’edizione 2021/2022 del Corso per Giovani Capicantiere hanno partecipato Egidio Palumbo, Chawki Ben Mansour, Mario Bisegna, Jenny Quarella, Cosimo Morieri, Sara Sini, Andrea Famiglietti, Daniele Arienti, Mirko Pepe, Vlad Albert Sebastian.

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P - 20 FORMAZIONE
GIOVANI CAPICANTIERI
Il
affiancati da tecnici ed esperti del mestiere.
Di Andrea Alvisi

CASE STUDY

Visita alla Torre UnipolSai e all'ospedale di Pordenone

Icase study aziendali presentano l'opportunità di vedere situazioni lavorative reali e di comprendere molti aspetti pratici della gestione di una commessa. Il primo caso di studio è stata la Torre UnipolSai a Milano: in quell’occasione Massimiliano Cerone e Agostino Pinna hanno raccontato come sia stato risolto il problema relativo all’inesistente area di cantiere, oltre agli ostacoli tecnici del complesso grattacielo. Il racconto del progetto e la visita in cantiere hanno evidenziato questi elementi basilari del mestiere del capocantiere: la competenza tecnica, la programmazione e il controllo delle attività e delle predisposizioni, il governo della sicurezza e la capaci-

tà di discutere e individuare, insieme al gruppo, gli obiettivi da perseguire e le strade da percorrere per raggiungerli. Il secondo caso di studio è stato il nuovo Ospedale di Pordenone. La visita dello scorso 12 ottobre è stata condotta da Carmine Lombardi, Daniele Carboni, insieme a Marco Cigarini e Eros Landini. Dopo una cena di benvenuto cui hanno partecipato tutti i ragazzi del cantiere e un primo inquadramento della commessa con focus sulle fondazioni e su opere provvisionali, l’attenzione si è concentrata sull’impiantistica e sull'installazione delle grandi macchine. Per la prima volta CMB sta conducendo anche la realizzazione della parte impiantistica dell’Ospedale, con una nuova e ulteriore com-

plessità da affrontare e risolvere: è stata posta grande attenzione alla qualità della realizzazione e all’avanzamento qualitativo delle opere, che dimostra il corretto governo su quanto realizzato. Anche in quest’occasione si è data molta importanza al progetto del cantieramento, visti gli spazi veramente esigui, e ai temi legati a logistica e forniture. Moira Masper ha proseguito il dialogo con i ragazzi e le ragazze, impostando un confronto sull’importanza del lavoro di tutti al fine di raggiungere risultati condivisi. Oggi la strada è aperta: CMB ha tracciato la linea di partenza, sta a loro giungere all’arrivo soddisfatti di quello che avranno realizzato.

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I corsisti osservano sul campo la gestione del cantiere in opere a elevata complessità

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— dal web alla carta e ritorno

Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa

A cura della Redazione

SOSTENIBILITÀ

Cliccando sulla sezione “Sostenibilità”, nel menu di navigazione principale della home page del sito internet www.cmbcarpi.com, si visualizzano informazioni e materiali relativi a uno dei valori prioritari di CMB. Sostenibilità intesa come attenzione all’ambiente, ma anche come attenzione alle persone nella forma di politiche per la sicurezza e per contratti di lavoro solidi e trasparenti.

Da anni CMB ha scelto una politica di sviluppo sostenibile con l’obiettivo di migliorare le proprie performance nel rispetto delle aspettative di tutti i propri stakeholder.

In poche righe l'azienda mette in evidenza la volontà di affrontare in modo innovativo le sfide in materia di ambiente e inclusività, integrando e potenziando i valori della Responsabilità Sociale d’Impresa, nel rispetto dei propri valori.

Il Bilancio di Sostenibilità documenta i risultati raggiunti e pone le basi per l’impostazione e la definizione della politica aziendale. L’obiettivo è di poter misurare l’impegno valoriale di CMB, consolidatosi nel corso del suo percorso di crescita, quale driver strategico di orientamento e sviluppo industriale.

Il Bilancio di Sostenibilità è in grado di integrare gli obiettivi economico-finanziari con quelli ambientali, sociali, delle risorse umane e della catena di fornitura.

CMB ha adottato regole e procedure di gestione in materia di salute e sicurezza, tutela e sviluppo di competenze ambientali nell’ambito del controllo tecnico di produzione. Nel tempo anche “Sicuri per mestiere” si è evoluto fino a includere anche aspetti ambientali e generali di sostenibilità e benessere sui luoghi di lavoro, allo scopo di raggiungere un elevato standard di sostenibilità globale.

Riflettori puntati sul Programma 2121 “Detenuti”: il progetto si propone di facilitare l’inclusione sociale dei detenuti attraverso la promozione di tirocini lavorativi equamente retribuiti e in ambienti “non protetti”. CMB ha facilitato l’incontro tra fornitori e tirocinanti, consentendo a questi ultimi di imparare un mestiere spendibile sul mercato del lavoro dopo la carcerazione.

Per saperne di più sull’impegno di CMB per la sostenibilità, è possibile scaricare l'abstract del bilancio.

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Brevi ma intense

Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe

A cura della Redazione

Pronti a guidare il progetto del nuovo Ospedale Gaslini

Quando la struttura ospedaliera dell’IRCCS Gaslini a Genova vedrà la luce, porterà la firma del Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da CMB. Selezionato come Promotore per la concessione di costruzione e gestione dell’ammodernamento dell’opera, il raggruppamento vede anche la partecipazione di Mieci del Gruppo Renovit, la più grande società italiana di efficienza energetica, di Arcoservizi, società controllata da CMB e spe-

cializzata nel campo gestione del calore, e del consorzio Mythos per la progettazione. Il progetto prevede una profonda riorganizzazione funzionale dell’intero Istituto, al fine di garantire un ospedale a misura di bambino, efficiente, tecnologicamente avanzato, aperto all’innovazione e alla ricerca. In particolare verrà realizzato ex novo il Padiglione Zero, che sarà dotato di un’architettura flessibile, accogliente, concepita con i più alti standard costruttivi e

atta a ospitare funzioni ad alta intensità di cura. L’intervento riguarderà anche la manutenzione straordinaria e la rifunzionalizzazione di padiglioni deputati ad attività sanitaria e a servizi complementari, oltre che la gestione dei servizi di hard facility management, compresa la fornitura dei vettori energetici. Il progetto ha l’obiettivo di consegnare alla città di Genova un ospedale sostenibile, rispettoso dell’ambiente, accogliente e fortemente orientato al futuro.

CARPI WELFARE

BIM4Ren:

il progetto quadriennale ha concluso il suo percorso

Si è concluso il progetto europeo BIM4Ren, che ha visto diversi tecnici e “bimmers” di CMB coinvolti in un gruppo di ricerca internazionale composto da oltre 30 partner. L’obiettivo del progetto, durato quattro anni, era di definire un OSAP platform, nel quale piccole e medie imprese potessero trovare elementi per eseguire una ristrutturazione edilizia tramite un Processo BIM oriented volto all’efficientamento energetico. Insieme ai partner italiani R2M Solution, GBC Italia e ATI Project, CMB ha messo a disposizione i cantieri dello studentato Santa

Marta a Venezia e della galleria commerciale dello Shopville GranReno. In questi cantieri, il know how acquisito sulle nuove costruzioni è stato implementato con processi BIM oriented sulla ristrutturazione edilizia. Sono stati inoltre testati alcuni tools proposti all’interno della ricerca, definendone la validità e restituendo feedback agli sviluppatori per poterne migliorare le applicazioni. Sulla app Be CMB e sulla Company page di Linkedin è consultabile il “White paper” redatto a conclusione della ricerca, dove è riportata una sintesi dei quattro anni del percorso.

Insieme a CMB per prevenire il melanoma

Le visite specialistiche offerte da CMB ai suoi dipendenti tramite Fondazione ANT Italia Onlus sono iniziate nel mese di ottobre a Carpi e proseguiranno nel 2023, toccando le sedi di Milano, Roma e Firenze. Il progetto di welfare aziendale promosso da CMB, grazie ai medici specialisti di ANT, prevede la possibilità di offrire ai dipendenti visite specialistiche di prevenzione oncologica. Nello specifico, CMB ha scelto il programma di prevenzione del melanoma e dei tumori della cute. Ad oggi sono state visitate 84 persone, con la previsione di effettuare altre 120 visite nel 2023.

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