OPINIONI

Iconica, sostenibile, unica: CityWave fa brillare CityLife
— In questo numero
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CITYWAVE: L’ICONA CHE COMPLETA LO SKYLINE DI MILANO L’edificio prende forma a CityLife, tra ingegneria e soluzioni strutturali avanzate.
4 INFRASTRUTTURE
CMB segna tempi record per un intervento sotto la pioggia, accelerando il completamento della tranvia bolognese.
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ASSEMBLEA
I risultati dell'Assemblea confermano ancora la crescita e suggeriscono di programmare strategie a breve termine per affrontare i cambiamenti. OLTRE OGNI TRAGUARDO
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INAUGURAZIONE
Una nuova tratta tranviaria ridurrà ancora il traffico inquinante.
— Una rubrica tira l'altra
P. 3 CLOSE-UP Dettagli costruttivi
16 17
WELFARE
CMB introduce importanti misure per il welfare e a sostegno dei diritti.
EVENTI
A Genova inizia a crescere il Padiglione Zero dell'ospedale storico.
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RIQUALIFICAZIONI
Shopping mall, uffici e residenze si snodano su cinque edifici e ampliano l'offerta per turisti e visitatori.
Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XVI. N°71
Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli
In redazione: Francesca Martinelli
Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it
Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Printing Spa
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P. 8 CAFFÈ CMB Chiacchiere con o senza zucchero
P. 14 DIALOGHI Lorenzo Traini
P. 22 SOSTENIBILITÀ IN CMB Sociale, ambientale ed economica
P. 23 BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB
Una finestra digitale sui dettagli costruttivi che danno forma agli interventi di CMB. Attraverso scorci e dispacci tecnici giunti dal cantiere, l’opera svela la propria bellezza segreta, ciò che la rende unica tra mille altri progetti.
A cura di Giacomo Sirignano, foto di Andrea Cherchi
momento cruciale, la maestranza prepara il cassero del muro, realizzato con sistema di casseri di Peri, a cui immediatamente seguirà il getto di calcestruzzo.
Si può notare il presidio relativo al sistema di vasca bianca, che contribuisce a impermeabilizzare il calcestruzzo insieme a uno studio ben specifico di mix design.
Un altro maxi intervento sul cantiere della Linea Rossa del Tram Bologna è stato portato a termine nel weekend fra il 14 e il 17 marzo. Ancora una volta in tempi record: il sottopasso tranviario della Persicetana è stato realizzato in circa tre giorni e, dopo le prove di carico, ha visto la riapertura della strada dalla mezzanotte del 17, con mezza giornata di anticipo rispetto ai tempi previsti. La squadra in azione ha sfidato le condizioni meteo avverse e la complessità di manovrare un mega manufatto in calcestruzzo, dalle dimensioni di gran lunga
superiori a quelle del tunnel pedonale realizzato nei mesi scorsi. Entrambe le opere rientrano nel progetto del Parco urbano di Borgo Panigale, che ospiterà il capolinea della tranvia e sarà collegato al Deposito, quartier generale della nuova infrastruttura, proprio attraverso i due nuovi tunnel. Il primo tunnel pedonale sarà a servizio degli utenti del parcheggio scambiatore, della ciclostazione o del nodo di interscambio degli autobus extraurbani, mentre il secondo, appena realizzato, sarà riservato alle vetture del tram dirette verso la struttura di ricovero notturno o le officine
sfidano il meteo e riaprono la strada al traffico in tempi record.
di manutenzione.
Per riconsegnare via Persicetana al traffico veicolare nel più breve tempo possibile, si sono alternate notte e giorno numerose squadre di addetti, per un totale di 90 persone al lavoro su tre turni e una centrale di coordinamento che ha operato in stretto contatto con l’Amministrazione comunale, anche a causa dell’allerta meteo.
Nella mattinata del 17 marzo il sindaco di Bologna Matteo Lepore si è recato di persona sul posto per incontrare i tecnici e gli addetti che si sono adoperati per il raggiungimento di questo importante risultato.
CMB firma l’evoluzione di Milano con CityWave: tecnologia, sostenibilità e innovazione per un’opera che cambierà il volto di CityLife e dell’architettura contemporanea.
Progettato dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group, il suo sviluppo è iniziato prima della pandemia, e il completamento è previsto per marzo 2027.
LA CANOPY
Lunga circa 140 metri, è realizzata in legno lamellare XLAM e sostenuta da trefoli in acciaio
IMPONENTE PONTEGGIO
Una struttura provvisoria con centine in legno che riproduce la curvatura prevista dal progetto
Sta prendendo forma CityWave, il nuovo edificio avveniristico che completerà lo skyline di CityLife a Milano. Progettato dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group, il suo sviluppo risale a prima della pandemia, e il completamento è previsto per marzo 2027. Dopo due anni di preparazione del terreno, la costruzione dell’iconica “onda” è iniziata nel luglio 2023. L’appalto è stato aggiudicato a CMB e Colombo Costruzioni S.p.A., che per questa sfida ingegneristica e architettonica di rilievo hanno costituito la società The Wave Scarl. Le due aziende hanno messo in campo le migliori competenze tecniche e professionali per realizzare un’opera straordinaria, complessa e affascinante. L’impegno del team coinvolge ogni fase del progetto: dalla progettazione alla gestione della commessa, dagli acquisti alla direzione di cantiere, fino alla qualità, alla sicurezza e al lavoro delle maestranze, con un contributo corale senza esclusioni.
— LA CANOPY —
CityWave si distingue per la sua forma a onda e per gli elementi chiave del progetto: la grande copertura del porticato e le facciate degli edifici.
La Canopy è la spettacolare porzione sospesa della copertura. Lunga circa 140 metri, è realizzata in legno lamellare XLAM e sostenuta da trefoli in acciaio. I cavi, tesi in pianta e curvati solo nel piano verticale, sono del sistema Tensa TSR con sella multitubo e vengono integrati nel legno tramite canaline metalliche. La scelta del legno, voluta dall’architetto, risponde a un doppio obiettivo: funzionalità strutturale ed estetica. Nelle fasi progettuali sono state valutate diverse soluzioni alternative, tra cui una struttura interamente in acciaio, ma alla fine si è deciso di mantenere il concetto originale. Dal punto di vista strutturale, la Canopy è sospesa tra gli edifici grazie a cavi post-tesi, che trasferiscono le tensioni dai pannelli in legno alle strutture in cemento armato degli edifici. Per assorbire i movimenti tra le due strutture, è stato progettato un giunto di 40 cm nel punto di transizione tra la Canopy in legno e la copertura in calcestruzzo armato. Inoltre, per garantire la continuità dei trefoli tra i due materiali, Tensa ha sviluppato un sistema innovativo di deviazione attiva chiamato “Diabolos”.
Una delle sfide più complesse è stata la definizione del sistema di smorzamento delle
vibrazioni dovute a vento e neve. Per questo, il Politecnico di Milano ha condotto test in galleria del vento su un modello rigido e aeroelastico di CityWave, individuando la necessità di un dispositivo a correnti passive, perfettamente integrato nella struttura metallica di collegamento della Canopy al solaio. Per il montaggio della Canopy è stata realizzata un’imponente struttura provvisoria: un ponteggio con centine in legno che riproduce la curvatura prevista dal progetto. Su questa base verranno posati i pannelli prefabbricati in XLAM, di circa 12X3 metri, composti da cinque strati sovrapposti e fissati con circa 400.000 viti, la cui disposizione è stata ottimizzata tramite algoritmi e software di modellazione. Per garantire precisione e rapidità in cantiere, i pannelli saranno preforati in stabilimento con macchinari a controllo numerico.
— LE COPERTURE —
Le coperture degli edifici si suddividono in tre tipologie costruttive: strutture in c.a. gettate in opera; strutture prefabbricate in c.a. con getto parziale in opera; strutture a secco in carpenteria metallica e XLAM. L’andamento curvilineo e le pendenze variabili, in partico-
lare quelle dell’edificio più alto (RD, con inclinazioni tra 20° e 50°), hanno richiesto soluzioni innovative che garantissero sia la fattibilità costruttiva sia la sicurezza degli operatori.
Inizialmente, il progetto prevedeva coperture in c.a. interamente gettate in opera, ma si stanno sviluppando alternative con prefabbricazione fuori opera per ridurre le lavorazioni in quota. Parallelamente, è stato realizzato un programma di formazione e un campo prova per addestrare gli operatori alle modalità di accesso in sicurezza sulle coperture. Per le zone più inclinate, verranno installati dispositivi di vincolo per il personale. Alcuni tratti delle coperture, in particolare quelli di collegamento con la Canopy, devono necessariamente essere gettati in opera per la presenza dei cavi di post-tensione che trasferiscono gli sforzi ai nuclei degli edifici. Definire i carichi su casseri e ponteggi è una delle sfide ingegneristiche più complesse: inizialmente erano previsti getti da oltre 1000 mq, ma per garantire stabilità e sicurezza si è passati a campi di getto più contenuti, tra i 300 e i 400 mq.
L’eterogeneità strutturale delle coperture sarà uniformata da un rivestimento architettonico omogeneo. Il pacchetto di copertura
20°-50°
INCLINAZIONI DELLE COPERTURE
prevede un rivestimento metallico impermeabile in Riverclack, un campo fotovoltaico con celle in vetro customizzate per il progetto e un controsoffitto in legno per l’intradosso. Nel frattempo, in cantiere prosegue la posa delle facciate, che hanno subito una modifica importante rispetto al progetto originale: l’eliminazione dei balconi. Lo studio BIG ha saputo trasformare questa variazione in un punto di forza, integrando il sistema di raccolta delle acque meteoriche nella facciata stessa. L’alternanza di vetrate e pannelli in pietra ricomposta, con fasce marcapiano orizzontali, dona movimento e ritmo all’intero prospetto.
CityWave è molto più di un semplice edificio: è un progetto simbolo di innovazione, design e ingegneria avanzata. Ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali alla gestione delle soluzioni strutturali, è stato studiato per garantire un equilibrio perfetto tra bellezza, funzionalità e sostenibilità. La sua realizzazione rappresenta una sfida ambiziosa, ma anche un’opportunità straordinaria per lasciare il segno nello skyline di Milano e nel panorama dell’architettura contemporanea.
— La pausa ispiratrice
Marialuisa
Cammarata
Addetta Amministrazione del Personale e riferimento per i Soci di Milano
Com’è il tuo caffè?
Macchiato e dolce… Già la vita è troppo amara!
Qual è il tuo film preferito? I miei preferiti sono “Top Gun” e “Il Gladiatore”.
Qual è la tua stagione preferita dell’anno?
Primavera: Milano è bellissima in questa stagione.
Cosa ti motiva a fare quello che fai?
Guardarmi intorno quando passeggio tra le vie della mia città. Milano, con i suoi grattacieli e con le sue ultime costruzioni sempre all’avanguardia, mi fa sentire orgogliosa di lavorare in CMB.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
Troppe. Ne penso sempre una… non mi fermo mai.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
In questo momento mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e prendere un caffè con Dario Motta e consolarci del nostro Milan…
Addetto ai Sistemi Informativi e Servicedesk
Com’è il tuo caffè?
Vado a rotazione tra caffè al ginseng, tè al limone e cioccolata forte, tutti appena zuccherati.
Qual è il tuo film preferito? Non sono mai stato un cinefilo, ma la saga di Fast&Furious mi è rimasta nel cuore.
Qual è la tua stagione preferita dell’anno?
Essendo in maniche corte anche a Dicembre… vi lascio indovinare!
Cosa ti motiva a fare quello che fai?
Sin da quando ho messo mano ai computer da piccolo, la volontà di risolvere problemi (anche quelli dei colleghi che hanno bisogno) senza dimenticare di accrescere il proprio bagaglio culturale sul mondo informatico, in costante evoluzione.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
La maggior parte delle volte rifletto su questioni extra-lavorative.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Ormai da qualche anno è quasi d’obbligo ritrovarmi verso le 16:30 con Paolo La Rocca, che mi ha fatto riscoprire il mondo del Sol Levante guadagnandosi il titolo di SENPAI. Chi vuole aggiungersi è ben accetto, a patto che non si parli di lavoro!
Ufficio Tecnico di Cantiere
Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.
Addetto al controllo di gestione BU Immobiliare
Com’è il tuo caffè? Dolce e macchiato.
Qual è il tuo film preferito? Colazione da Tiffany (1961).
Qual è la tua stagione preferita dell’anno?
L’inverno, in particolare il periodo di Natale.
Cosa ti motiva a fare quello che fai?
La speranza di vedere aumentare sempre di più la presenza delle donne nei cantieri.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
La pausa caffè è un buon momento per pensare alla meta del mio prossimo viaggio.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Con tutti i miei colleghi di Zoom 4.
Com’è il tuo caffè?
Normale senza zucchero.
Qual è il tuo film preferito?
Mediterraneo di Gabriele Salvatores.
Qual è la tua stagione preferita dell’anno?
L’estate.
Cosa ti motiva a fare quello che fai?
Mia moglie Alessia, mio figlio Diego, e un po’ di sana ambizione.
L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?
Non parlare di calcio con i colleghi milanisti durante la settimana del derby.
Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?
Mi piacerebbe rivedere Aldo Tognetti con cui ho avuto la fortuna di lavorare prima che arrivassi in CMB. Anche davanti alla macchinetta del caffè, i discorsi con lui sono sempre stati molto interessanti e mai banali.
Alte competenze e specializzazione hanno portato CMB verso traguardi mai raggiunti, grazie a opportunità in ogni settore.
Ora si guarda al futuro, con spirito di coesione e responsabilità.
La strategia
CMB comprende prudenza finanziaria, valorizzazione delle competenze interne e un modello di crescita attento alla sostenibilità futura.
DAL PULPITO DI CMB
Michele De Pascale
Presidente Regione
Emilia-Romagna
Grandi temi in poche parole
Il nostro orgoglio è di avere interpretato al meglio quello che dovrebbe fare una cooperativa: agire con grande prudenza nell’allocare riserve per la sua continuità nei momenti di incertezza, e celebrare quando, come oggi, ci si trova nelle condizioni per remunerare i soci, pur preservando il 50% degli utili per la cooperativa.
Carlo Zini Presidente CMB
L'Assemblea Generale dei Soci si è riunita lo scorso 14 febbraio per fare il punto sullo stato dell'arte della cooperativa, insieme a ospiti istituzionali e partner strategici. Nelle parole di Marcello Modenese, Direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione di CMB intervenuto per presentare il Budget 2025 e l’aggiornamento del Piano Industriale e di Sostenibilità 2024-2026, si coglie la sintesi di un momento straordinario: “Stiamo vivendo un periodo di forte crescita dei volumi, con un importante aumento della redditività del Gruppo. Il mercato delle costruzioni negli ultimi anni ha avuto infatti un forte sviluppo con le opere pubbliche ancora al +21%, oltre a investimenti privati non residenziali nelle grandi metropoli. Questo significa che, anche se abbiamo degli obiettivi quantitativi molto importanti, dobbiamo puntare soprattutto alla crescita qualitativa dal punto di vista strategico: continuare sulla strada della specializzazione e dell'offerta integrata”.
Confermando la fase di forte crescita già tratteggiata negli ultimi anni e integrando gli obiettivi ESG all’interno della strategia di business, per il 2025 la Cooperativa punta a
Direttore di Gruppo
In questi anni non sempre abbiamo fatto scelte facili, ma siamo riusciti a raggiungere un mix di opere equilibrato: stiamo producendo su tutti i segmenti di mercato delle costruzioni. Ma c'è un filo conduttore che li unisce: l'apprezzamento diffuso che i nostri committenti danno al lavoro che svolgiamo, perché sappiamo mettere le nostre competenze a disposizione dei nostri clienti pubblici e privati, con un approccio collaborativo.
Direttrice BU Project e Servizi
Noi di CMB siamo attori responsabili di ogni processo nei nostri cantieri. Questo ci spinge ogni giorno a cercare il miglioramento di quanto facciamo e a far crescere il valore etico e sociale delle opere, pensando in grande nel futuro. Opere sostenibili e utili per chi mai conosceremo. Nessuno di noi è un capitano di industria, veniamo tutti da famiglie semplici ma con al centro la dignità e il valore del lavoro.
Presidente Legacoop Estense e CPL
Nel raccontare i valori della cooperazione voglio fare un richiamo al rapporto del Censis che è uscito a fine 2024: racconta di un Paese stanco, con le famiglie che perdono potere d’acquisto. Con la cooperazione noi lottiamo contro questa tendenza, in cui si arricchiscono in pochi e si impoveriscono in molti.
Presidente Regione Emilia-Romagna
L’edilizia è un mercato da sempre difficile e oggi ci troviamo davanti ad anni non banali. Nella mia esperienza politica, ho già visto due fasi di espansione e due fasi di contrazione delle costruzioni. Arriviamo da un forte periodo di investimento del settore, ma oltre il 2027 vediamo un baratro, dove non si percepisce cosa capiterà nel futuro; per questo dobbiamo giocare d'anticipo sugli obiettivi strategici.
Direttore Marketing e Sviluppo Commerciale
La sfida è pensare a un futuro che mantenga i risultati di giro d’affari e utile, di fronte alla prospettiva di un calo di commesse che si profila all’orizzonte. Rispetto agli obiettivi, le acquisizioni future tendono a livellarsi: la crescita non è tutto ed è fondamentale mantenere i livelli di marginalità acquisiti intorno al 7%.
Presidente Legacoop
Dobbiamo ripartire dal confronto fra il mondo dell’impresa e del lavoro col Governo per lo sviluppo dell’Italia. Occorre costruire fiducia col pubblico e valorizzare la possibilità di collaborare come partner: co-programmare e coprogettare. CMB rappresenta un ottimo esempio di quel modello di partnership fra pubblico e privato, fondamentale per supportare la pubblica amministrazione nel realizzare infrastrutture e opere.
LA PLATEA
Tra gli altri in platea Riccardo Righi Sindaco di Carpi, Paolo Barbieri
Presidente Legacoop
Estense e CPL
RITRATTI
Da sinistra Simone Gamberini Presidente Legacoop, il Presidente Zini e Daniele Montroni Presidente Legacoop Emilia-Romagna
MOMENTI
DI RELAX
L'Assemblea si è conclusa con un brindisi e un momento conviviale
realizzare un giro d’affari di oltre 950 mln di euro: il valore più alto mai raggiunto nella sua storia. Merito delle alte competenze maturate negli anni, che le permettono di beneficiare di opportunità in segmenti di mercato ad alto grado di specializzazione, quali la realizzazione di ospedali, di edifici complessi e di infrastrutture tranviarie.
A livello operativo, il Gruppo prevede nel 2025 una performance in continua crescita, con ricavi a 953 mln di euro (+7% rispetto al 2024), un utile netto pari al 2%, a 18,3 mln di euro, una solida posizione finanziaria netta (ai livelli più bassi della storia del Gruppo) e un portafoglio ordini di 3,34 miliardi di euro circa, ben equilibrato tra lavori pubblici e privati. I nuovi ordini da acquisire nel 2025 ammontano a circa 920 mln di euro (quota CMB), alimentati dagli importanti piani di investimento lanciati nei mercati chiave monitorati dal Gruppo, quali le concessioni ospedaliere e le opere altamente complesse e innovative, sia edili che infrastrutturali.
L’assemblea è proseguita con il saluto del nuovo sindaco di Carpi Riccardo Righi e l’intervento del Direttore di Gruppo Roberto Davoli, che si è complimentato con il grup-
po dirigente per il rapido adattamento alla nuova struttura organizzativa, sottolineando anche come il recupero dell’utile sia attribuibile in grande misura al comparto delle costruzioni. L’evento si è poi focalizzato sul settore ospedaliero, grazie alla recente inaugurazione dell’Ospedale di Pordenone e alla posa della prima pietra al Gaslini di Genova, presentato da Siriana Bertacchini Direttrice BU Project e Servizi. Per l’occasione sono intervenuti anche il neoeletto Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, il Presidente di Legacoop Simone Gamberini e il Presidente di Legacoop Estense Paolo Barbieri.
Per CMB, hanno concluso il pomeriggio il Direttore Marketing e Sviluppo Commerciale Emiliano Cacioppo, che si è concentrato sul tratteggiare i lineamenti di mercato e le possibilità di investimento, mentre il Presidente Carlo Zini si è complimentato per come siano stati gestiti “il ricambio generazionale del gruppo dirigente e la nuova organizzazione per business unit: con grande coesione e spirito di responsabilità di tutti i dirigenti”. Parole che rinnovano i valori di sempre, guardando al futuro con uno slancio di fiducia.
AGGIORNAMENTO DATI
Milioni di Euro HIGHLIGHTS GESTIONALI
PRINCIPALI OBIETTIVI
Continua la corsa del capoluogo toscano verso una mobilità sempre più sostenibile. Si calcola una riduzione di quasi quarantamila auto in circolazione, anche grazie ai pluriennali interventi di CMB.
Il 25 gennaio, in presenza della sindaca Sara Funaro, è stata inaugurata la nuova linea della tranvia fiorentina
Variante Alternativa Centro Storico, detta Vacs. Questo traguardo segue un periodo di pre-esercizio con prove su binario, durante il quale è entrata in circolazione l’intera flotta dei veicoli ma senza passeggeri a bordo.
CMB è impegnata nella realizzazione del sistema tranviario fiorentino dal 2004 con una concessione da parte del Comune di Firenze che prevede la progettazione, costruzione e gestione di una serie di linee insieme ad Alstom (che cura la realizzazione dell’arma-
mento e del segnalamento), Hitachi (che ha in carico la costruzione e messa in esercizio dei treni), Mermec e Com.net.
Oltre alla direzione tecnica e al coordinamento del raggruppamento, CMB ha progettato e costruito tutte le infrastrutture, sede tranviaria, fermate, sottostazione elettrica e opere d’arte. Ha organizzato lo spostamento dei sottoservizi interferenti, gestito la modifica delle viabilità limitrofe, la riqualificazione urbana di tutte le aree interessate dall’intervento, sia per la linea entrata in esercizio che per le opere della nuova Linea 3.2.1 interferenti con i lavori della VACS.
Nel corso dell’inaugurazione, alla quale ha
presenziato anche l'ex sindaco Dario Nardella, l'attuale sindaca di Firenze Sara Funaro si è congratulata per il risultato raggiunto, ringraziando CMB e le imprese del raggruppamento che hanno permesso di raggiungere un traguardo importante. “Se finora con le linee in funzione abbiamo calcolato trentamila auto in meno in circolazione – prosegue Funaro –con questa linea stimiamo una riduzione di ulteriori novemila mezzi, con un aumento del verde e delle alberature”. Con questo ampliamento della rete tranviaria, Firenze accresce le proprie opzioni di mobilità, ma permette anche una diminuzione dell’inquinamento causato dalle automobili private.
IL PERCORSO
La mappa della linea VACS
AUTORITÀ
Al centro la sindaca di Firenze Sara Funaro alla sua destra l'ex sindaco di Firenze Dario Nardella
AUTORITÀ
Da sinistra il Presidente Zini, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e Roberto Davoli Direttore di Gruppo
Il 25 gennaio è iniziata la fase operativa del cantiere della Linea 3.2.1, mentre proseguono gli interventi al deposito dei tram a Bagno a Ripoli e del Nuovo Ponte sull’Arno.
Nella mattinata del 25 gennaio sono stati ufficialmente avviati i lavori della linea tranviaria 3.2.1 Libertà-Bagno a Ripoli. In particolare, è stata predisposta l’area del cantiere C3, situato nel tratto terminale di Viale Giovine Italia in prossimità di Piazza Piave. Questo ha rappresentato il secondo cantiere della linea 3.2.1, dopo l’apertura, a inizio dicembre, del cantiere H2 nel comune di Bagno a Ripoli. In parallelo al completamento degli interventi preliminari di asfaltatura delle strade, destinate a fungere da viabilità alternativa durante i lavori, è iniziata la vera e propria fase operativa. Nei primi giorni di febbraio è stato poi aperto il cantiere F3 in Viale Giannotti. Nei giorni dell’inaugurazione, erano già state avviate le attività propedeutiche alla sua attivazione, a partire dalla realizzazione di un’importante opera fognaria. E mentre procedono le lavorazioni lungo queste tratte, proseguono anche gli interventi per la costruzione del deposito dei tram a Bagno a Ripoli e del Nuovo Ponte sull’Arno.
L’esperienza si matura anche sbagliando, ma ormai nel progetto tranvia siamo a regime... I risultati e la fiducia delle persone dimostrano che il percorso intrapreso è corretto “
Quale percorso ti ha portato a incrociare sulla tua strada CMB?
Dopo gli studi in Ingegneria Edile – Architettura, per me è iniziato un periodo di incertezza lavorativa. Cambiai un paio di studi di progettazione e lavorai per una piccola impresa di costruzioni, ma la situazione faceva fatica ad ingranare.
A quel punto, anche grazie al consiglio di un amico, decisi di iscrivermi ad un Master di II livello a tema BIM presso l’Università di Pisa; durante le lezioni furono presentate varie realtà che si avvalevano dell’approccio Building Information Modeling, e tra queste CMB. L’attività formativa prevedeva un tirocinio che chiesi di poter effettuare presso la cooperativa carpigiana, dove pochi mesi prima avevo inviato il mio curriculum vitae. Da lì è cominciato il mio percorso: dopo un mese di rodaggio a Milano tra CityLife e Ca-
scina Merlata, fui inserito nello staff della commessa per la realizzazione dello stabilimento Bonfiglioli.
Di quali altri cantieri ti sei occupato?
Sono approdato in CMB nel maggio del 2018, partendo dalla commessa Bonfiglioli, dove abbiamo realizzato il nuovo stabilimento produttivo, la palazzina uffici e la mensa. Nell’aprile del 2019 sono poi passato al cantiere per l’ampliamento e la ristrutturazione del centro commerciale Gran Reno; ero inizialmente impegnato su aspetti di natura progettuale e di programmazione, ma con l’evolversi del cantiere ho rivestito gradualmente una posizione sempre più collegata alla produzione, fino a chiudere la mia esperienza come Direttore Operativo di cantiere. Da novembre 2022 è iniziato il mio percorso presso la Linea Rossa del Tram di Bologna, in veste di Direttore di Cantiere.
In precedenza ti sei occupato di edilizia industriale e commerciale, oggi di infrastrutture. Cosa significa cambiare segmento di mercato?
Per quanto siano lavori molto diversi tra loro, presentano diversi punti in comune. Si tratta comunque di interventi dissimili dal punto di vista operativo, perciò si è reso necessario un certo periodo di tempo per ricalibrare le mie capacità di stima e analisi. L’esperienza si matura anche sbagliando, ma ormai nel progetto tranvia siamo a regime... I risultati e la fiducia delle persone dimostrano che il percorso intrapreso è corretto.
Quali sono i principali ostacoli che stai incontrando nella realizzazione della tranvia di Bologna?
Abbiamo di fronte interferenze e pressioni esterne di cui difficilmente si riesce a prevedere l’entità; la vita dei cittadini, la politica, le
Lorenzo Traini, ingegnere con sette anni di esperienza in CMB, ha cominciato su cantieri di edilizia industriale e commerciale. Oggi è Direttore di Cantiere dei lotti D-E-F della Linea Rossa del Tram di Bologna.
“
L’avanzamento dei lavori e le scelte progettuali sono tra gli argomenti più in voga, anche tra amici e famiglia: è una full immersion, ma capisco che un’opera del genere susciti grande curiosità
esigenze di tutti gli attori che contribuiscono al funzionamento ordinario di Bologna, sono tutti elementi che fino ad ora avevo sperimentato in maniera molto più marginale. Invece a Bologna, lavorando a stretto contatto con la città e con le persone che la vivono, si rende necessaria una sensibilità particolare. Ogni decisione deve essere soppesata considerando una moltitudine di fattori esterni. In questo tipo di appalto, bisogna essere consapevoli dell’impatto di quello che si fa e di conseguenza essere pronti a portare il peso degli equilibri che inevitabilmente si turbano.
Lavorare a un’opera così complessa nella città dove sei nato e vivi: ci fai un bilancio di questa esperienza?
La natura dell’opera e il mio background rendono questa esperienza molto motivante: il mio coinvolgimento è totale, nel bene e
nel male. L’avanzamento dei lavori e le scelte progettuali sono tra gli argomenti più in voga, anche tra amici e famiglia: è una full immersion, ma capisco che un’opera del genere susciti grande curiosità.
Oggi sei Direttore di Cantiere. Quali sono le abilità che servono per occuparsi di una commessa da quel punto di vista?
Secondo me, servono propensione alla risoluzione dei problemi e capacità di comprensione delle situazioni. Due aspetti imprescindibili, che vanno arricchiti con l’esperienza e la conoscenza della materia. Il primo punto è necessario per non scoraggiarsi di fronte alle criticità quotidiane, ma anzi ricavare da esse degli stimoli a trovare la strada giusta; il secondo rende più efficaci a livello comunicativo, in qualunque situazione che si presenti quotidianamente.
Nei cantieri che hai seguito, è sempre stato applicato “Sicuri per Mestiere”. Secondo la tua esperienza porta un valore aggiunto?
“Sicuri per Mestiere” porta un valore aggiunto nell'accrescere il senso di appartenenza al gruppo e arrivare dove le abitudini e la consuetudine creano ancora delle resistenze. È lì che si deve continuare a insistere.
Sei socio di CMB. Per te, ha un significato particolare essere diventato socio della Cooperativa?
Ho approfondito il significato di Cooperativa e dell’essere soci quando Daniele Benzi venne a illustrare CMB al Master: fu un elemento che mi colpì molto. Nonostante il suo sviluppo e la sua internazionalizzazione, CMB conserva questo lato romantico e tradizionale, quasi familiare, di essere Cooperativa. Per il singolo socio, significa essere realmente parte integrante dell'azienda in cui lavora, condividendone valori e obiettivi.
Le novità introdotte segnano un ulteriore passo verso il benessere dei lavoratori.
A cura della Direzione Risorse Umane e Organizzazione
Si è conclusa la trattativa per il nuovo Contratto collettivo aziendale, entrato in vigore dal mese di gennaio 2025 e con validità triennale. Un'intesa che rappresenta il frutto di un confronto costruttivo tra la Direzione aziendale e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu), supportata da Fillea-Cgil e Feneal-Uil.
Il contratto collettivo aziendale è uno strumento in uso da lungo tempo in CMB, con l’obiettivo di cogliere la nostra unicità, fornire risposte adeguate alle esigenze organizzative, dare centralità al lavoro e ai lavoratori, prestare attenzione alle esigenze individuali, premiare la produttività, generare una ricaduta positiva di filiera su tematiche quali la regolarità contributiva e la legalità.
Focus su parità di genere, salute, welfare per famiglie, pensioni e inclusione sociale, rafforzando premi e tutele per i lavoratori.
Le novità introdotte in occasione del rinnovo riguardano, in particolare:
• il rafforzamento degli ambiti di confronto e collaborazione con la Rappresentanza Sindacale, anche su temi quali parità di genere, contrasto alla violenza e alle molestie, promozione della salute
• un importante incremento del premio di risultato
• una connessione più stretta con gli impegni assunti nel Piano di Sostenibilità aziendale
• l’aumento della contribuzione a carico di CMB al Fondo Previdenza Cooperativa, con un atteggiamento lungimirante verso la tematica previdenziale
• il potenziamento del pacchetto welfare a sostegno di genitori e care-giver, che prevede ora contributi per percorsi scolastici dall’asilo nido all’università, ma anche per l’assistenza a familiari gravemente non autosufficienti, iniziative in favore di lavoratrici madri e lavoratori padri
• l’aumento dell’indennità riconosciuta per il lavoro in trasferta
• l’inserimento lavorativo di soggetti in condizione di fragilità sociale perché sottoposti a restrizione della libertà personale o titolari di protezione internazionale.
Con la posa della prima pietra, prende il via la costruzione del Padiglione Zero, il cuore del rinnovato ospedale pediatrico.
A cura di Redazione / Foto di IRCCS Gaslini
Ospedale green: candidato alla certificazione LEED, il nuovo polo pediatrico sarà un modello di sostenibilità, efficienza energetica e qualità ambientale.
IL MOMENTO SIMBOLICO
La posa della prima pietra segna l’inizio ufficiale dei lavori per il Padiglione Zero
I MITICI ANGIOLETTI
I giovani cantanti intonano l’Inno d’Italia, regalando un momento emozionante durante la cerimonia inaugurale
Con la simbolica posa della prima pietra, lo scorso 31 gennaio è stato dato il via alla costruzione del Padiglione Zero del progetto del Nuovo Gaslini a Genova. Concessionario dell'iniziativa è Zena Project, costituita da CMB, Renovit Public Solutions e Arcoservizi.
A ottantasette anni dalla sua fondazione, l’Istituto Giannina Gaslini si rinnova per trasformare l’IRCCS ligure, già eccellenza a livello nazionale e territoriale, in un ospedale pediatrico che pone sempre più il bambino e la famiglia al centro del processo di cura.
— IL PROGETTO —
Il progetto prevede la costruzione di un padiglione ex-novo, il cosiddetto Padiglione Zero, che sarà destinato a tutte le funzioni di emergenza-urgenza a elevata intensità assistenziale e chirurgica, e la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di cinque edifici già esistenti, che avranno destinazioni sociali di supporto alle attività sanitarie.
Il progetto offrirà importanti vantaggi per la sicurezza e l’efficacia dell’assistenza ai bambini grazie a una nuova e più funzionale distribuzione spaziale dei servizi e dei reparti, che saranno organizzati per piattaforme assistenziali. Ciò comporterà un mi-
glioramento delle collaborazioni tra gruppi professionali e disciplinari e una riduzione del rischio clinico causato dalla frammentazione dei servizi tra più edifici. Il Nuovo Gaslini, e in particolare il Padiglione Zero, sarà dotato di tecnologie all’avanguardia tra loro integrate, attraverso l’impiego di sistemi di monitoraggio che “seguano” il paziente nel tempo e consentano di ottenere un quadro clinico davvero globale e concreto.
L’evento si è svolto alla presenza di ospiti illustri: il Sottosegretario di Stato alla Salute On. Marcello Gemmato, il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il Vicesindaco reggente della Città di Genova Pietro Piciocchi. La prima pietra dell’edificio è stata disegnata dallo street artist internazionale Andrea Ravo Mattoni e diventerà un dettaglio di un grande murales destinato ad adornare il Nuovo Gaslini. Durante il momento simbolico della posa della prima pietra il coro dei Mitici Angioletti, quindici bambini con un’età dai sette ai nove anni, ha cantato l’Inno d’Italia per gli ospiti presenti. Per CMB hanno presenziato alla cerimonia il Direttore di Gruppo Roberto Davoli, il Presidente Carlo Zini, la Direttrice BU Project e Servizi Siriana Bertacchini, che è anche presidente
I RAPPRESENTANTI DI CMB E ZENA PROJECT
In prima fila si vedono
Roberto Davoli, Ruben Saetti e Carlo Zini
della concessionaria Zena Project, il Direttore BU Edilizia Ospedaliera e Impianti Mauro Talamona e il Direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione Marcello Modenese, oltre ai tecnici CMB impegnati nella realizzazione dell’opera.
Come sottolineato da Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, e Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione Liguria, l’IRCCS Gaslini è sempre stato un orgoglio ligure e punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la pediatria. L’ammodernamento portato avanti dal progetto Nuovo Gaslini avrà un effetto positivo non solo sulla capacità di assistere in modo efficiente i piccoli pazienti e le loro famiglie, ma anche sull’intero ecosistema pediatrico regionale tramite il progetto Gaslini Diffuso, che ricomprende tutte le pediatrie e neonatologie ospedaliere provinciali della Liguria. In generale, si prevede che possa dare un impulso fondamentale sul fronte della ricerca in ambito pediatrico a livello nazionale e internazionale.
— LA RISTRUTTURAZIONE —
La ristrutturazione fa parte del Piano Strategico 2021-2025 dell’IRCCS Gaslini, che prevede un intervento di ammodernamento con il coinvolgimento di capacità progettua-
Direttrice BU Project e Servizi e presidente della concessionaria Zena Project.
Marco Bucci presidente
li e finanziamenti di soggetti privati, secondo un modello del contratto di concessione (affidata per i prossimi ventidue anni a Zena Project per un valore totale dell’investimento di 546 milioni di euro).
Spiega Renato Botti, direttore generale dell'Istituto Giannina Gaslini: “Questo progetto è una sfida e un atto di coraggio, perché stiamo utilizzando un approccio diverso. Da un lato stiamo costruendo un nuovo ospedale dentro un istituto che, per tutta la durata dei lavori, manterrà ogni reparto pienamente funzionante. Dall’altro, il Nuovo Gaslini prende vita grazie a finanziamenti pubblici e privati e un complesso progetto di ristrutturazione edilizia, tecnologica e funzionale reso possibile da un Partenariato Pubblico Privato (PPP). In pochi mesi siamo riusciti a passare dall’idea di costruire un nuovo ospedale, all’assegnazione della concessione a Zena Project e all’avvio dei lavori. Una rapidità che ci rende orgogliosi, perché dimostra come, attraverso un partenariato ben gestito, anche una struttura pubblica come il Gaslini possa rinnovarsi, senza spreco di risorse, senza perdere qualità e rispettando i tempi previsti. Il nuovo polo di ricerca, cura e formazione vuole essere un ospedale pediatrico esemplare per la salute di tutti i bambini in Italia e nel mondo, in grado di
confrontarsi e dialogare con le strutture leader a livello internazionale”.
Siriana Bertacchini, Direttrice BU Project e Servizi di CMB e presidente di Zena Project SpA, ha aggiunto il suo punto di vista su un intervento strategico per la Cooperativa: “Dopo le prime fasi di demolizione, oggi iniziamo a costruire spazi innovativi e funzionali, pensati per migliorare l’accoglienza e la cura dei piccoli pazienti, il sostegno alle famiglie e gli ambienti di lavoro del personale. Come costruttori, siamo profondamente consapevoli della responsabilità e del valore di contribuire a un progetto che avrà un impatto concreto e duraturo sulla salute e anche sul benessere dell’intera comunità genovese”.
Il progetto del Nuovo Gaslini è stato candidato per ricevere la certificazione LEED dal Green Building Council statunitense. Il Leadership in Energy & Environmental Design è un simbolo di eccellenza nella bioedilizia riconosciuto a livello mondiale, promuove risparmi sui costi dell'elettricità, minori emissioni di carbonio e ambienti più salubri. È un riconoscimento internazionale, utilizzato in oltre 140 paesi, che valuta le prestazioni ambientali e la qualità costruttiva degli edifici.
Oggi l’Istituto Gaslini è un IRCCS pediatrico pubblico, specializzato in alta complessità di cura, patologie invalidanti, malattie rare e croniche. Si prende cura del bambino dal concepimento alla maggiore età. Con 434 posti letto, oltre 2000 addetti, 26 mila ricoveri e circa 700 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, da 87 anni l’Istituto è un punto di riferimento nazionale e internazionale della moderna pediatria e medicina perinatale. Il Nuovo Gaslini prevede un progetto di ammodernamento che avverrà in 4 fasi: la prima, iniziata a luglio 2024 con la demolizione dei padiglioni 7 e 8, prosegue con l’avvio della costruzione ex-novo del Padiglione Zero e del nuovo Polo Tecnologico, che dovranno essere terminati entro il 30 giugno 2026 per accedere ai fondi PNRR. Successivamente saranno ristrutturati i padiglioni 6, 15, 16, 17 e 18 entro il 2029. Il Padiglione Zero sarà un monoblocco che si integrerà con gli altri padiglioni esistenti. Sarà strutturato su più livelli, dedicati alle funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e chirurgica per i bambini, le future mamme e le famiglie.
Nel Nuovo Gaslini ci saranno 475 posti letto tra degenza ordinaria, day hospital, day surgery e posti letto tecnici (come dialisi, culle del Nido ecc.). Il Padiglione Zero conterrà 219 posti letto di cui 70 per la Terapia Intensiva e semi-intensiva neonatale pediatrica, 12 sale operatorie e 5 sale parto di cui 1 con parto in acqua. Sarà, inoltre, rinnovato e potenziato l’attuale parco tecnologico.
Tempo di bilanci per l’ambizioso progetto di riqualificazione urbana realizzato per conto di una società privata.
A cura di Ugo Riccio / Foto di Paolo Lorenzi
Ètempo di bilanci per l’ambizioso progetto di riqualificazione urbana che CMB sta realizzando per conto della società WaltherPark nel cuore di Bolzano. Si tratta del più grande cantiere privato nel corso della storia dell’Alto Adige sia in termini di dimensioni che per l’importo investito, di circa 600 milioni €. Con 50 metri di “dislivello”, il cantiere conta un numero di piani che vanno dal quarto interrato fino al settimo fuori terra ed una superficie complessiva di 120 mila mq WaltherPark è racchiuso nel cuore di Bolzano, tra la stazione ferroviaria e il centro storico, immerso in aree verdi, piazze e zone pedonali, con l’ambizioso obiettivo di diventare un polo di attrazione per i visitatori provenienti dalla città, dalla regione ma anche per i turisti. Vi si potrà accedere tramite un tunnel carrabile anch’esso realizzato da CMB e ultimato in vista delle prime consegne ai tenant avvenute in queste settimane. Ai livelli compresi fra il basamento e il secondo piano si troverà la galleria commerciale “High Street Gallery” con apertura prevista per settembre 2025 e già circa il 90% degli spazi affittati a negozi, ristoranti e me-
RESIDENZE DI PREGIO
I piani superiori dei cinque edifici abitativi ospitano appartamenti con ampie finestre che offrono una vista unica sui tetti della città, sul parco circostante e sulle montagne. La metà sono stati venduti e prossimi a essere consegnati nell’estate 2025.
CENTRO COMMERCIALE, RISTORANTE, HOTEL 5*, UFFICI E PARCHEGGI
Per favorire un graduale popolamento delle strutture, i lavori saranno consegnati a fasi. Una prima consegna è prevista per aprile.
NUMERI
600 mil
EURO - VALORE INVESTIMENTO
215 mil
EURO - IMPORTO DEI LAVORI
120mila
M2 SUPERFICIE COMPLESSIVA
75 mila
MC DI CALCESTRUZZO
9 milioni
KG DI ACCIAIO DA COSTRUZIONE
90
NEGOZI DEL CENTRO COMMERCIALE
4.000
M2 LA TERRAZZA DEL FOOD HALL
130
CAMERE DELL'HOTEL 5 STELLE
die superfici. Nella food hall al secondo piano si celebrerà la diversità gastronomica, dove la cucina alpina incontrerà l’arte culinaria italiana e mediterranea, abbinandosi a un tocco di cucina internazionale. Con un’estensione di 4.000 mq, sarà possibile accedere ad una terrazza dalla quale cenare con vista sul Catinaccio e sul panorama montano circostante. I piani superiori dei cinque edifici abitativi all’interno del WaltherPark sono destinati ad uso residenziale. Gli appartamenti, dalle finiture pregiate, offriranno uno spazio tranquillo e circondato dalla natura in centro città: alte finestre panoramiche illumineranno gli ambienti, offrendo una vista unica sui tetti della città, sul parco circostante e sulle montagne. Con giardini privati, logge o terrazze dalle residenze si potrà godere della pace e della natura pur essendo nel centro della città. A oggi circa la metà degli appartamenti sono stati venduti e la consegna delle parti residenziali è prevista entro fine 2025. In WaltherPark troverà spazio anche un Hotel 5 stelle di grande pregio e dotato di 130 camere, oltre a eleganti spazi comuni, che sarà gestito dal gruppo tedesco Falkensteiner.
Le strutture più complesse sono state ulti-
Racchiuso nel cuore di Bolzano, tra la stazione ferroviaria e il centro storico, si colloca WaltherPark, il nuovo centro vitale immerso in aree verdi, piazze e zone pedonali.
HIGH STREET GALLERY
La galleria commerciale fra il basamento e il secondo piano, si prepara ad aprire i battenti con Il 90% di spazi affittati
mate a luglio del 2024 con l’utilizzo di 75.000 mc di calcestruzzo e 9 milioni di chilogrammi di acciaio da costruzione. Il cantiere in piena operatività ha visto presenti in media 600 operai al giorno, che nel pieno ritmo produttivo sono arrivati a 800 persone, anche grazie all’ingresso delle maestranze dei tenant. I lavori saranno consegnati parzialmente a fasi per poter cominciare a popolare quanto prima il complesso polifunzionale: una prima consegna è stata ad aprile 2025 e ha riguardato il fabbricato nominato GA20+F, destinato a Uffici della Provincia. Nella seconda fase, prevista a fine maggio 2025, verrà consegnato l’Hotel 5 stelle, compresi due piani di parcheggi a rotazione, poi a seguire il Centro Commerciale Esselunga, compresi i 90 negozi fra medie e grandi superfici, che inaugurerà ad agosto 2025 e a seguire la restante sezione residenziale. La data ultima per completare il progetto è prevista, comprensiva di sistemazioni esterne, tra fine 2025 e i primi mesi del 2026. L’importo lavori si colloca a circa 225 milioni di euro, tutti di competenza CMB oltre al tunnel di collegamento di circa 26 milioni di euro, per un totale che supera i 250 milioni di euro.
— sociale, ambientale ed economica
I temi impattanti emergono dal dialogo con tutti gli attori coinvolti
Responsabile Sistema di Gestione Integrato
Lo scorso 8 marzo, Giornata Internazionale per i diritti delle Donne, CMB ha dedicato un incontro alla figura di Elena Gianini Belotti, pedagogista del Novecento. L'evento è stato coadiuvato dalle RSU aziendali con la collaborazione di Vittorina Maestroni del Centro Documentazione Donna di Modena, curatrice della graphic novel “Dalla parte delle bambine e delle donne. Elena Gianini Belotti e noi” insieme a Thomas Casadei e all’illustratrice Alice Milani. CMB continua a por-
tare avanti azioni di sensibilizzazione correlate alla Parità di Genere, che le sono valse il conseguimento della Certificazione UNI/PdR 125. Nell’occasione, ha scelto inoltre di acquistare alcune mimose dall’Associazione Unione Donne Italiane (UDI) e di sostenere l’organizzazione di un convegno-dibattito sulla condizione della donna in Iran con la partecipazione dell’attivista Zahra Toufigh, organizzato da Associazioni del territorio e inserito nel panel delle iniziative dell’8 Marzo organizzate dalla città di Carpi.
Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione alle tematiche sociali e alle loro evidenze di gestione. Così CMB, dopo la certificazione SA8000, ha conseguito la certificazione UNI/ PdR 125 relativa alla Parità di Genere, con il supporto di indirizzo e monitoraggio del Comitato Guida per la Parità di Genere, prescritto dalla normativa, che ora vede la presenza di Davoli, Bertacchini, Benzi, Morselli, oltre alla sottoscritta. I dati relativi al personale sono stati analizzati e valutati attraverso specifici KPI, evidenziando limiti del settore e aree di miglioramento. È iniziata anche la sensibilizzazione su linguaggio, bias/ stereotipi e contrasto a molestie/violenze; sono state documentate meglio le specificità operative di gestione del personale e di recente introdotte nel Contratto Collettivo Aziendale di Lavoro nuove misure a sostegno di genitorialità e caregiver.
— News dal mondo CMB
ROMA CANTIERI
Dopo anni di fermo, il Programma Integrato di Selva Candida a Roma prende finalmente vita. Incastonato tra il Grande Raccordo Anulare e via Selva Candida, il progetto si affaccia sul Parco della Riserva Grande, otto ettari di alberi, viali e aria da respirare. Da qui prende forma una nuova visione della città: un quartiere che si apre, dialoga e si fonde con il verde, grazie ai percorsi ciclopedonali, le aree di gioco per i bambini e quelle destinate alle attività all’aria aperta. Il Programma Integrato non risponde solo a necessità abitative, ma crea un legame con la viabilità: una rete di nuove strade e collegamenti consentirà di accedere in modo agevole al G.R.A., con un importante alleggerimento del traffico locale e una viabilità totalmente ripensata.
In questo nuovo contesto si inseriscono i nuovi appartamenti, progettati in classe energetica A per coniugare sostenibilità ed estetica. Dotati di terrazzi, giardini e ampie vetrate che lasciano entrare la luce naturale, potranno vantare consumi ridotti al minimo grazie ai criteri NZEB (Nearly Zero Energy Building). Le coperture saranno dotate di pannelli fotovoltaici per alimentare le parti comuni, mentre le piogge e le acque di scarico verranno raccolte, filtrate e impiegate per l’irrigazione degli spazi verdi.
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
A cura della Redazione
La Regione Emilia-Romagna ha approvato un progetto presentato da CMB in partnership con Scuola edile di Bologna e GiGroup per realizzare un percorso formativo e lavorativo per Tecnico di gestione di cantieri complessi, i futuri capi cantiere. Per l’avvio del corso sono state selezionate 12 persone fra una rosa di possibili candidati, affidata a GiGroup; i selezionati verranno assunti in apprendistato da parte di GiGroup per un anno, con possibilità di assunzione a conclusione del percorso. Per i partecipanti sono previste 400 ore iniziali di formazione in aula presso IIPLE Bologna, finanziate per intero dalla Regione, alle quali seguiranno 550 ore di formazione on the job in CMB finanziate al 50% da Formatemp. CMB sta studiando un percorso analogo a Milano, per formare giovani contabili lavori da impiegare in cantiere.
ANT WELFARE
CMB ha scelto di partecipare a “Data Center Nation” a Milano, l'evento più importante per gli operatori dei Data Center in Italia. Nell’unica giornata del 2 aprile, l’agenda della conferenza di DCN Milano 2025 ha previsto aggiornamenti cruciali da parte degli stakeholder locali e internazionali sull'ottimizzazione delle risorse dell'infrastruttura digitale dal punto di vista delle strutture, dell'IT e del business. Si è trattato di un’occasione per connettersi con gli operatori che stanno plasmando il panorama dei data center in Italia, ma non solo.
Per il personale CMB una nuova edizione del progetto di prevenzione melanoma
Nell’ambito delle azioni a tutela della salute dei propri dipendenti, parte del più ampio impegno in materia di welfare, CMB ha rinnovato la collaborazione con Fondazione ANT Italia Onlus, inserendo nel corso del 2025 visite specialistiche di prevenzione del melanoma. Sono già state fissate alcune date nella sede di Carpi, che verranno integrate con una data autunnale in considerazione della grande adesione e dell’impossibilità di far fronte a tutte le richieste prima dell’estate. Il progetto è proseguito con giornate di prevenzione proposte a Milano, mentre
per la sede di Roma e su alcuni dei principali cantieri verrà attivato nei mesi autunnali con l’obiettivo di consentire l’adesione a tutto il personale interessato. Ad affiancare CMB in questo progetto di prevenzione è ancora una volta Fondazione ANT Italia Onlus, una delle più grandi realtà no profit italiane impegnate nel settore oncologico. Nata a Bologna nel 1978, fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie, portando al domicilio del malato tutte le cure necessarie 24 ore su 24