InCorso #40 – opinioni e notizie in CMB

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Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno X. N° 40- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO Opinioni e notizie in CMB NUMERO

39 38 40 04/2016 12/2015 06/2016

Tempio di cultura Zona di cultura A Milano volata finale per realizzare A Milano volata finale per realizzare la sede della Fondazione Feltrinelli la sede della Fondazione Feltrinelli


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INDICE / COLOPHONE

Scripta manent Parola di verbale. Ordine del giorno: 5. Proposta di partecipazione alla società fra il Consorzio delle cooperative di lavoro, le cooperative Muratori di Carpi e Modena e Braccianti di Carpi e Modena per l’esecuzione dei lavori di terra e muratura per sistemare il servizio Viaggiatori nella Stazione di Modena delle Ferrovie dello Stato.

IN QUESTO NUMERO PAG. 4 / EVENTO

Il curvo di CityLife CMB al lavoro per il terzo grattacielo della nuova business area milanese

Opinioni e notizie in CMB NUMERO

40 inCorso

PAG. 5 / PRIMO PIANO

Appuntamento a Porta Volta Il cantiere della Fondazione Feltrinelli verso la conclusione

Tratto dal verbale del Consiglio direttivo della Cooperativa braccianti

3 Maggio 1925

IN CORSO

Periodico trimestrale di opinioni e notizie Anno X. N° 40 Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli Redazione: Francesca Martinelli, Sara Lelii, Luca Padovano, Federico Sarti Contatti: Martinelli. Francesca@cmbcarpi.it Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: Hic Adv Stampa: Formagrafica

PAG. 9 / ASSEMBLEA

Oltre le aspettative All’assemblea di bilancio del 28 maggio presentati i dati sull’esercizio 2015

inCorso on-line

Puoi scaricare questo e gli altri numeri all'indirizzo: http://www.cmbcarpi.it/ comunicazione_houseorgan. php?categoria=house

Codice alfanumerico

Ecco cosa significano i codici in testa ad ogni pagina A = anno di pubblicazione N = numero della rivista P = numero di pagina

PAG. 13 / OSPEDALI

Cantieri Gastronomici i Con i soci in trasferta

San Filippo Neri: si volta pagina Riparte il progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale romano

Stampato su carta certificata FSC® proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.Per info: www.fsc-italia.it

Continua il nostro viaggio nei cantieri d’Italia, dove i nostri soci si concedono qualche evasione culinaria. Questa volta la tappa è a Trieste.

SCANNER

a

CMB sotto scatto

In questo numero ospitiamo gli scatti di Fabrizio Cafarelli, ingegnere CMB e fotografo per passione. Per lui la fotografia è legata alla percezione di un momento e per questa ragione le sue immagini, mai ritoccate, hanno un forte valore espressivo.

RUBRICHE IN CORSO P. 3 / CORREVA L’ANNO Millenovecentosessantacinque

P.16 / SCANNER CMB sotto scatto

P. 18 / DIALOGHI Vite di cantiere

P. 20 / PAGINE I.T. Digital transformation

P. 22 / CANTIERI GASTRONOMICI Le frontiere del gusto a Trieste

P. 23 / BREVI MA INTENSE News dalla nostra cooperativa

TERNO AL LOTTO

Gioca i nostri numeri

28

i piani del terzo grattacielo di CityLife

20

l’importo totale delle opere appaltate al S. Filippo Neri

36

nuovi alberi piantati a Porta Volta


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STORIA / MAESTRA DI VITA

Correva l’anno 

Immagini da un altro secolo

1965

A cura di: Francesca Martinelli

Costruzione metanodotto per la distribuzione del gas Si scava nella pianura Padana per posizionare il gasdotto che attraversa la SS 12 Abetone Brennero. Sullo sfondo un filare di viti, simbolo dell’inverno emiliano.


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EVENTI / TORRE LIBESKIND

Il Curvo di CityLife Dopo i lavori della Torre Hadid-Generali, CMB si aggiudica la realizzazione del terzo grattacielo della nuova business area milanese. Il progetto dell’architetto statunitense Libeskind di Erika Morati

D

opo i lavori della Torre Hadid-Generali, CMB centra un altro importante obiettivo aggiudicandosi il terzo grattacielo della nuova business area di CityLife a Milano, quello progettato dall’architetto Daniel Libeskind e già soprannominato “il Curvo”. Il movimento concavo, che si sviluppa in elevazione e la corona posta sulla sommità, diventano gli elementi distintivi del progetto. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge quella che sarà la piazza delle Tre Torri ed è stato studiato per ospitare uffici. Con i suoi 28 piani, distribuiti in 175 metri di altezza, la torre al piano terra ospiterà una grande hall di ingresso a tripla altezza, direttamente accessibile sia dal livello -1, dove si trovano lo Shopping District e

l’uscita della metropolitana M5, sia dal livello superiore della nuova piazza urbana. Nella zona Nord è stato creato un accesso vip direttamente collegamento con gli ascensori. Al livello inferiore, in continuità con lo spazio pubblico, è presente un’area congressi con tre sale da 50 posti. La zona esterna della lobby è attrezzata con impianti a pavimento affinché possa essere trasformata in area espositiva a servizio del centro congressi o della Torre stessa. La tenacia e la professionalità di un numeroso gruppo di lavoro, che per mesi ha studiato il progetto e seguito la gara, ha consentito di ottenere questo grandissimo risultato che consolida la posizione di CMB nella costruzione di importanti grattacieli direzionali.


PRIMO PIANO / NUOVA SEDE DELLA FONDAZIONE FELTRINELLI

Appuntamento a Porta Volta La nuova sede della Fondazione Feltrinelli al centro di un importante intervento di valorizzazione tra cultura e spazi verdi. I lavori verso la conclusione di Fabrizio Ceriani / foto di Domenico Cichetti

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PRIMO PIANO / NUOVA SEDE DELLA FONDAZIONE FELTRINELLI

È

conto alla rovescia per la conclusione del cantiere Feltrinelli. I lavori di CMB per realizzare la sede della Fondazione, in via Porta Volta a Milano, sono in dirittura di arrivo. La riqualificazione dell’area storica, con la collaborazione del Comune di Milano e Finaval Spa, era cominciata nel 2012, ma la prima pietra dell’edificio che oggi svetta lungo viale Pasubio, allungandosi verso est, è stata posata nel novembre 2014. La firma dell’importante progetto è dello studio svizzero Herzog & de Meuron. Con un’idea improntata alla semplicità, ma anche

all’imponenza dell’architettura storica milanese, le strutture dei nuovi edifici si sono ispirate al tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda. Linearità e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. L’edificio si adatta ai confini storici dell’area, rispettando il tracciato delle mura spagnole risalenti al XV secolo, con un adattamento dell’orientamento degli edifici per costeggiarle.

Le caratteristiche La struttura e la sua ripetizione risultano i principali temi della nuova architettura: la prima, piuttosto densa, si piega attorno al volume principale e conferisce all’edificio un carattere d’insieme arcaico. Gli elementi strutturali sono costituiti da orizzontamenti in cemento armato e pilastri in parte ritti e in parte leggermente ruotati. È proprio la rotazione della struttura a rendere gli edifici più interessanti e complessi dando un taglio singolare ai muri perimetrali, rivestiti da facciate in vetro a copertura


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dell’ossatura in calcestruzzo. Un sistema di oscuramento a tende esterne regolerà gli apporti solari: sarà in grado di ridurli nei mesi estivi e di utilizzare, invece, i guadagni dell’irraggiamento del sole in quelli invernali. La caratteristica peculiare del progetto è l’impiego diffuso di elementi in calcestruzzo faccia a vista, sia per la struttura portante dell’edificio (colonne verticali ed inclinate, solai interni, ballatoi esterni) che per i rivestimenti di facciata (copripilastri, pavimentazione ballatoi, facciate cieche).


PRIMO PIANO / NUOVA SEDE DELLA FONDAZIONE FELTRINELLI

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I NUMERI DI FELTRINELLI PORTA VOLTA 32 m 188 m 16 m 10.598 mq 1.224 15.000 mq 920 m 36 134 m 9 256 ton

La firma di Herzog & de Meuron

Solai e ballatoi esterni sono stati realizzati con getti in opera, a seguito di approfondita progettazione sia delle miscele di calcestruzzo da utilizzare che delle casserature e delle tecniche esecutive. Per le colonne e i rivestimenti di facciata si è optato per la prefabbricazione in stabilimento in casseri metallici appositamente progettati per ricreare le geometrie e garantire il livello di finitura superficiale previsti. Gli spazi Il progetto prevede una libreria e una caffet-

di altezza di lunghezza profondità con il ballatoio di superficie vetrata finestre di superficie verde di piste ciclabili nuovi alberi piantati di panchine pozzi di acqua di falda di CO2 risparmiata all'anno

Premio Pritzker nel 2001, lo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron firma a Milano la riqualificazione dell’area Porta Volta e dell’edificio Feltrinelli. Diretto da cinque senior partner Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Christine Binswanger, Ascan Mergenthaler e Stefan Marbach, lo studio nasce nel 1978 a Basilea e oggi conta 31 associati e 330 collaboratori che formano una squadra internazionale attiva su progetti in Europa, America Settentrionale e Meridionale ed Asia. Dall’impronta minimalista ed essenziale, segno distintivo di tutte le loro opere è il rivestimento esterno degli edifici che unisce a un design innovativo l’accurata selezione delle tecniche e dei materiali. Fra i progetti più famosi figurano, nel 2000, la conversione della Bankside Power Station a Londra nella nuova Galleria di Arte Moderna per il Tate Museum, il nuovo stadio olimpico di Pechino per le Olimpiadi del 2008, la nuova torre di Basilea per la multinazionale farmaceutica Roche. Hanno progettato il Padiglione per Slow Food a Expo 2015 di Milano.

teria collocate al piano terreno dal quale, tramite un accesso dall’atrio principale, si possa salire a uno spazio multifunzionale. Ai piani terzo e quarto è prevista l’area per l’amministrazione della “Fondazione Giangiacomo Feltrinelli”, mentre nell’archivio sotterraneo, protetto e composto da spazi funzionalmente contenuti, sarà conservata un’importante collezione di documenti storici. Nella sala lettura, all’ultimo piano dell’edificio, si offre la possibilità ai ricercatori e al pubblico interessato di consultare i preziosi documenti d’archivio. L’edificio è

completato da due piani interrati destinati a depositi e locali tecnici e da un’area adibita a parcheggio. Il progetto costituirà un importante intervento di valorizzazione dell’area Porta Volta, a favore della città e dei suoi abitanti: è stato realizzato un polmone verde, con boulevard e piste ciclabili, inteso come estensione e prolungamento dei viali esistenti. A livello della strada l’edificio dialoga con la città grazie a caffetterie, ristoranti e negozi, restituendo ai cittadini un’area riqualificata, fruibile e tutta da vivere.


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ASSEMBLEA / BILANCIO 2015

Oltre le aspettative

All’assemblea di bilancio del 28 maggio il presidente Zini ha presentato i dati sull’esercizio 2015: aumenta il giro d'affari, ma calano le nuove acquisizioni a cura della redazione / foto di Fabio Boni


ASSEMBLEA / BILANCIO 2015

RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI CONSIGLI DI SEZIONE SOCI

Per la carica di consiglieri di amministrazione risultano eletti i soci:

ALVISI ANDREA

responsabile risorse operative

DAVOLI ROBERTO

direttore Divisione Centrale e consigliere delegato

LUPPI MASSIMILIANO

I DIRETTORI TECNICI PREMIATI Un particolare riconoscimento è stato consegnato dal presidente Zini insieme al Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano ai quattro direttori tecnici di CMB Gisberto Bonfatti, Francesco Chiabrando,

Giulio Ferrario e Silvano Prosperi. A loro è andato il ringraziamento da parte di tutta l’assemblea per l’impegno, l’onestà e la dedizione con cui hanno operato durante la loro esperienza lavorativa in CMB.

responsabile produzione impianti

ZINI CARLO presidente

CASARINI VITTORIO

in rappresentanza dei soci sovventori

Per la carica di consiglieri di sezione soci sede risultano eletti:

CASELLI TANIA

capo servizio amministrativo

MARTELLO DANIELE direttore di cantiere

BONFATTI GISBERTO

in rappresentanza dei soci sovventori

Per la carica di consiglieri di sezione soci Lazio risultano eletti i soci:

CALENDI ANNAMARIA specialista Sistema QSA

LUCARINI ANTONIO

manutentore elettromeccanico Per la carica di consiglieri di sezione soci Lombardia risultano eletti i soci:

“C

on un giro d’affari di gruppo che supera i 580 milioni di euro e un utile netto a 4,5 milioni, CMB archivia l’esercizio 2015 superando le previsioni iniziali in un contesto di mercato fortemente critico, che ha visto la crisi e la scomparsa di molte cooperative anche a

noi vicine”. Con queste parole il presidente di CMB Carlo Zini ha illustrato ai soci riuniti in assemblea i dati di bilancio per l’esercizio 2015 lo scorso sabato 28 maggio nella storica sede carpigiana della cooperativa. L’aumento della produzione è sostenuto in particolar modo dal grande cantiere infrastrutturale

GATTI GIORGIO contabile lavori

ZAINA ERNESTO

magazziniere centro servizi


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RICAVI (valori in milioni di euro) 537,1

2013

UTILE NETTO (valori in milioni di euro) 581,6

7,2

510,5

2014

ACQUISIZIONI PER DIVISIONE

2015 (valori in milioni di euro)

Estero Divisione territori Divisione centrale

2013

4,1

4,4

2014

2015

ACQUISIZIONI PER TIPOLOGIA

(%)

Produzione Project Immobiliare Infrastrutture Edilizia

60

16% 5%

202 60

21% 6%

30%

18%

49%

57%

BP 2015

PREC 2015

4% 4% 23%

163 150 220 120 BP 2015

PREC 2015

174 BC 2015

60%

BC 2015

DALLA CALABRIA A lato Antonio Di Franco, della FILLEA-CGIL calabrese, che ha parlato all’assemblea della positiva collaborazione con Italsarc e CMB per trovare obiettivi comuni tra rappresentanti dei lavoratori e impresa. Si è parlato di contrattazione, di legalità, di diritti dei lavoratori, di occupazione e di riscatto della regione Calabria

del Macrolotto 3.2 sulla Salerno-Reggio Calabria, dove la forte accelerazione dei lavori ha consentito al general contractor Italsarc, di cui CMB è capogruppo, di assumere l’impegno con Anas di concludere le opere entro il 2016, in largo anticipo rispetto ai tempi contrattuali.

La struttura patrimoniale del Gruppo CMB si conferma solida e ben equilibrata con un livello di indebitamento in calo e inferiore alla media di settore, che si associa anche al contenimento delle spese generali e di struttura che toccano il livello più basso di sempre. Inoltre la cooperativa dispone di consisten-

ti riserve di liquidità che le consentiranno di effettuare gli investimenti programmati per mettere a segno la crescita prevista nel Piano Industriale. Solo il valore delle nuove acquisizioni si fissa a livelli inferiori agli obiettivi stabiliti per il 2015. Principale causa del calo registra-


ASSEMBLEA / BILANCIO 2015

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Il consorzio Integra si presenta a CMB Fra i numerosi ospiti di CMB, quest’anno all’as-

talizzazione, sottoscritto in meno di un mese da

semblea è intervenuto Vincenzo Onorato, pre-

116 cooperative fra le quali figura anche CMB,

sidente del Consiglio di gestione del consorzio

con il presidente Zini coinvolto in prima persona

Integra, nuova e snella struttura nata dal ramo

come membro e vicepresidente del Consiglio di

“Lavori” del CCC e pensata per rispondere ai

sorveglianza, e da tre soci finanziatori.

cambiamenti registrati dal mercato delle costru-

Il nome consorzio Integra già esprime in sé la

zioni in questi ultimi anni.

volontà di mettere insieme le eccellenze del

Il consorzio Integra nasce dalla volontà di tu-

mondo delle costruzioni con quello dei servizi

telare e valorizzare il portafoglio lavori di CCC:

e dell’ingegneria con un nuovo patto consortile,

creare una struttura consortile che supporti lo

adattato ai mutati scenari economici e in grado

sviluppo delle cooperative associate, in partico-

di affrontare l’evoluzione di un mercato sempre

lare sul mercato dei lavori pubblici. Il progetto è

più competitivo e orientato oltre che alle costru-

stato realizzato grazie al grande impegno di capi-

zioni anche a servizi, manutenzioni e gestioni.

CHI È VINCENZO ONORATO? Nato a Napoli, laureato in Ingegneria civile geotecnica all’Università degli studi di Napoli Federico II è presidente del consiglio di

to è la significativa contrazione dei bandi di gara a livello nazionale: tuttavia, i primi mesi del 2016 stanno dando grandi soddisfazioni a CMB. Dopo che la cooperativa, a inizio anno, si è aggiudicata la ristrutturazione della Torre Galfa a Milano è di questi ultimi giorni la notizia dell’acquisizione del terzo grattacielo di CityLife, progettato dall’architetto statunitense Libeskind e già soprannominato il “Curvo” per un importo di 80 milioni di euro. Per quanto riguarda le acquisizioni all’estero, se da un lato si sono verificati ritardi sulle aggiudicazioni dei lavori ospedalieri in Algeria anche a causa del crollo del prezzo del petrolio, dall’altro si registra una importante novità in Iran. Nei giorni scorsi CMB, in joint venture con CMC di Ravenna, ha sottoscritto un accordo (MOU) per la realizzazione di un ospedale da 2mila posti letto ad Ahvaz, importante centro petrolifero e industriale di 1 milione e 500mila abitanti. L’accordo prevede la presentazione di uno studio di fattibilità comprensivo di progetto preliminare e di finanziamento, assistito da Sace e con garanzia sovrana dello Stato iraniano. Il progetto sarà presentato entro luglio di quest’anno e comprenderà anche la fornitura delle principali attrezzature biomedicali. Conclusa la parte più istituzionale dell’assemblea, ci si è concentrati sui due interventi infrastrutturali più importanti che CMB abbia

gestione e direttore generale di consorzio Integra dal marzo 2016. Dalla fine del 2010 entra in CCC – Consorzio Cooperative Costruzioni ricoprendo per tre anni la posizione di direttore attività sul territorio e responsabile servizio estero per poi assumere per oltre due anni l’incarico di direttore commerciale del consorzio stesso. Da giugno 2015 diventa presidente del consiglio di gestione e direttore generale operativo di CCC. Prima di approdare al CCC, in Inso Spa aveva ricoperto l’incarico di responsabile per lo sviluppo di progetti immobiliari e commerciali, poi di direttore commerciale Italia e infine di direttore commerciale Italia ed Estero.

concluso negli ultimi anni: l’apertura al traffico della Variante di Valico sull’A1 tra Bologna e Firenze e la fase conclusiva dei lavori sul Macrolotto 3.2 sull’A3 Salerno-Reggio Calabria. Davanti a tutti i soci sono stati premiati per il risultato dei loro sforzi i geometri Lorenzo Contin (Lagaro) e Maurizio Ferroni (Italsarc), mentre era assente l’ingenier Mau-

rizio Benucci (Italsarc). All'assemblea sono intervenuti come ospiti il Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano, il sindacalista della Fillea Cgil Calabria Antonio Di Franco, il presidente del Consorzio Integra Vincenzo Onorato e il presidente di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti.


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OSPEDALI / SAN FILIPPO NERI

San Filippo Neri: si volta pagina

Dopo anni di incertezza, riparte il progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale romano. Il masterplan definisce nuovi percorsi e migliora l’accoglienza di Claudio Romanese / foto di Paolo Lorenzi

S

ono passati ormai dieci anni da quando, a dicembre 2006, la Regione Lazio ha approvato un progetto di ristrutturazione degli edifici A e B dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, i più antichi della struttura, per renderli conformi ai criteri di accreditamento previsti. Il progetto prevedeva un finanziamento, ex art. 20 l.67/88 di circa 27 milioni di euro, di cui per lavori sono sta-

ti impegnati 18 milioni. CMB si è aggiudicata la gara d’appalto in associazione temporanea di imprese con Siram spa che si è impegnata nella realizzazione dei soli impianti meccanici, lasciando alla capogruppo l’onere di tutte le altre categorie di lavori e della gestione dell’appalto. I lavori sono iniziati alla fine del 2009, dopo la firma del contratto e la consegna parziale

del cantiere dell’edificio A. Nel frattempo le norme antisismiche riguardanti le strutture hanno avuto un’evoluzione fortemente restrittiva e hanno obbligato al ripensamento del progetto delle strutture presentato in fase di gara. I lavori sono dunque ripresi con un nuovo programma, interrotto tuttavia dall’imprevedibile ritrovamento di amianto in una zona


OSPEDALI / SAN FILIPPO NERI

già bonificata dall’Asl: si è trattato di lavori particolarmente complessi che hanno rallentato di parecchi mesi la produzione programmata. Nel frattempo si sono consolidati buoni rapporti con il nuovo management dell’Asl Roma 1, che ha assorbito l’azienda ospedaliera San Filippo Neri. L’inserimento in un contesto di hub permetterà un rilancio della struttura favorito anche dalle attività in programmazione legate all’appalto di CMB. Il progetto, attualmente in fase di revisione, prevede l’esecuzione di lavori di ampliamento e la ristrutturazione generale dei padiglioni A e B, per una superficie complessiva di

18mila mq sul padiglione A e di 8mila mq sul padiglione B. L’importo totale delle opere appaltate, ad oggi, è di 20 milioni di euro suddivisi in 12 milioni per opere edili e strutturali, 4,5 milioni per gli impianti meccanici e i gas medicali, 3,5 milioni per gli impianti elettrici e speciali.

Un nuovo masterplan

Il 14 dicembre scorso, nell’aula multimediale dell’ospedale, il direttore generale e la direzione sanitaria hanno presentato alla stampa e ai primari del presidio il nuovo masterplan per l’attuazione del piano strategico

della Asl RM/1: un nuovo progetto che si propone di rivisitare la ristrutturazione in atto per renderla coerente con il mutato assetto dell’ospedale ed il numero dei posti letto oggi previsti dal piano di riordino della rete ospedaliera regionale. Sono stati dettagliati i criteri per la revisione del progetto evidenziando la particolare cura da porre ai flussi e ai percorsi per facilitare l’iter dei pazienti e degli operatori. Si è illustrato il criterio di adeguamento strutturale e logistico per avviare il modello assistenziale per intensità di cure, superando la divisione rigida in reparti di specialità.


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L'EVENTO

Inaugurate nuove strutture Lo scorso 22 aprile sono state inaugurate le nuove strutture per il Blocco operatorio, l'Anatomia patologica, l'Area travaglioparto e la Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'Ospedale San Filippo Neri. A tagliare il nastro il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il commissario straordinario della Asl Roma 1, Angelo Tanese. Nel pomeriggio ha visitato le strutture anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Percorsi più razionali

Grazie alla razionalizzazione, i percorsi interni all’ospedale si organizzeranno per tre livelli di intensità di cure: Tsim-alta intensità (16 posti letto), media (65 posti letto) e bassa intensità medica (33 posti letto). Lo stesso principio verrà applicato per il ricovero chirurgico: alta (48 posti letto), media-week surgery (72 posti letto), bassa-day surgery (10 posti letto). Per migliorare l’accoglienza dei pazienti si è previsto per ogni reparto di degenza una stanza di accoglienza/medicheria destinata ad accogliere il nuovo arrivato, effettuare

l’anamnesi in situazione di decoro e rispetto della privacy ed effettuare l’esame obiettivo dello stato clinico al momento del ricovero, oltre a prestare le prime procedure e terapie in vista dell’assegnazione al paziente del letto di degenza. Sempre nell’ottica dell’accoglienza si è previsto un soggiorno di reparto con tv per lo stazionamento dei pazienti e il ricevimento di amici e familiari, oltre a una stanza singola per ogni reparto per pazienti fragili e per avviare isolamenti spaziali in caso di infezioni. Alla presentazione del masterplan, CMB è stata invitata a illustrare il nuovo programma

delle attività di riconsegna delle aree ormai finite e i programmi dei lavori di completamento dell’ospedale proiettati nel prossimo biennio. Adesso i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti e quindi il percorso, ancora da affrontare, sarà sicuramente facilitato. Come ha dichiarato alla fine della conferenza il direttore generale dell’Asl RM1: “Dopo anni di incertezza, apprensione e tanta confusione tra il personale e i cittadini, si riparte con il conforto dei “nomi” di medici e primari e di una opportuna offerta aziendale”. E, aggiungiamo noi, della sinergia con un appaltatore come CMB.


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

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SCANNER

A cura di: Domenico Cichetti

CMB sotto scatto

Fabrizio Cafarelli Un fotografo per CMB

1

Chi come Fabrizio ha iniziato a fotografare con il sistema analogico, magari anche senza l’ausilio di automatismi elettronici, sa bene quanto fosse difficile ottenere immagini soddisfacenti. I costi erano alti e ogni scatto era quindi preceduto da una valutazione della scena e del risultato che si sperava di ottenere; spesso non si scattava neppure. Fotografare era una passione fatta di attese, di delusioni ma anche di grandi soddisfazioni. Oggi il mezzo digitale porta spesso a un approccio quasi “bulimico” alla fotografia. Nella massa di immagini che uno registra senza spesa e fatica particolare, c’è un’alta probabilità di un’immagine decente, che spesso risulta uno scatto inconsapevole. Fabrizio, pur utilizzando oggi strumenti di ripresa all’avanguardia, li usa come allora e la fase di registrazione rimane l’atto fondamentale. È un purista e le immagini eterogenee che ci propone non sono quindi ritoccate da post produzione esasperata, ma hanno comunque un forte valore espressivo: sono esattamente ciò che lui ha visto nell’attimo dello scatto. Troppe cose da fare e poco tempo a disposizione. Per questo, al di là degli studi ufficiali, sono stato autodidatta in tutto. Non si studia per hobby e così, tra le cose che non ho voluto studiare, c’è la fotografia. Dalla prima foto scattata con una reflex e sviluppata in bianco e nero alla scuola media (l’officina di un ciclista) alle diapositive dei viaggi con gli amici di gioventù, dalle foto scattate agli ultimi matrimoni a quelle scattate per ricordare i bimbi che crescono. C’è appena un po’ di spazio per qualche visita in cantiere con la reflex digitale per dedicare del tempo alla fotografia. E se una volta avevo la soddisfazione di vedere un paio di scatti meritevoli per rullino, ormai la percentuale diventa minima per la facilità con cui si scatta in digitale. È poi un’altra cosa, a mio parere, aggiustare a tutti i costi ogni scatto per dargli la giusta luce, il giusto colore, la giusta inquadratura. In questo sono stato fulminato sulla via di Damasco da Henri Cartier-Bresson a una mostra in cui gli scatti erano stampati con tutto il bordo della pellicola a far notare che “belle foto si nasce, non si diventa” e così, provo, non riesco e ci riprovo, a catturare qualcosa di bello nel modo giusto.

2

1. Notturno in cantiere 2. Dalle torri di Porta Nuova Varesine 3. Montagne valtellinesi 4. La mamma è sempre la mamma 5. Geometrie rinascimentali


EFFETTO CMB / MESSA A FUOCO

3

5

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4


DIALOGHI / STORYTELLING

DIALOGHI

A tu per tu con i soci

VITE DI CANTIERE Intervista a Tommaso Salvo, ingegnere e consigliere del CdA di CMB. Nel 2007 ha cominciato a lavorare sulle vaste metrature dei centri commerciali per arrivare alle vette delle torri più alte d’Italia. Oggi dirige il cantiere per la riqualificazione dell’ex quartiere fieristico a Milano.

Ciao Tommaso, per prima cosa parlaci un po’ di te: siciliano trapiantato a Torino e ingegnere. Quale percorso ti ha portato in CMB? Sono nato in Sicilia a Siracusa: solo quando ho avuto 21 anni, per motivi di lavoro di mio padre, la mia famiglia si è trasferita nel Nord Italia e io a Torino dove ho continuato ingegneria al Politecnico. Arrivare a Torino dalla Sicilia è stato un bel cambiamento, ma dopo appena un anno già mi sentivo a casa: una città giovane, bellissima e accogliente, che solo nel 2006 con le Olimpiadi invernali (dove ho lavorato alla realizzazione del trampolino e del villaggio olimpico) ha avuto la meritata attenzione internazionale. Lì ho conosciuto mia moglie, un ormai raro esemplare di piemontese doc, e lì mi sono laureato nel 2000. La tua esperienza lavorativa prima di CMB è stata all’interno di una cooperativa. C’è un legame particolare che ti ha fatto scegliere per il tuo percorso lavorativo questo tipo di impresa o è semplicemente “il caso”? Il mio primo impiego è stato in un consorzio di imprese artigiane tra il 2000 e il 2001, poi ho lavorato in Iter fino al 2007. La strada verso CMB è stata dettata da una serie di casualità che mi hanno portato a conoscere persone professionalmen-


A 10 / N 40 / P 18-19 Oggi Tommaso Salvo lavora come direttore di cantiere alla riqualificazione dell’ex quartiere fieristico a Milano. Porta avanti per conto di CityLife la torre Hadid, il Podium Commerciale e il grattacielo Libeskind, ultima importante acquisizione di CMB.

te e umanamente interessanti tra le quali il geometra Tiziano Debacco: ho potuto apprezzare un metodo di lavoro che mettesse al centro la persona, il socio cooperatore. Quando ho lasciato Iter avevo vinto un concorso pubblico per entrare come direttore lavori in quella che al tempo era l’Atm di Torino, ma ho scelto CMB per il suo modo di lavorare e valorizzare le persone. Nonostante tu sia giovane sei sposato e con tre figli: come riesci a conciliare al meglio lavoro e famiglia? Abito a Torino, nonostante ormai lavori da qualche anno su cantieri a Milano: faccio circa due ore e mezzo di auto tra andare e tornare eppure ho scelto di rientrare tutte le sere per stare con la famiglia e aiutare mia moglie. Vivo la famiglia e il lavoro come parti inscindibili della mia vita: il lavoro è parte fondamentale del benessere della mia famiglia e questa è indispensabile per affrontare con serenità le giornate in cantiere. La conciliazione è il loro equilibrio. In CMB la tua esperienza è cominciata lavorando sulle vaste metrature dei centri commerciali per poi arrivare alle vette delle torri più alte d’Italia. Cosa significa lavorare su alcuni dei progetti più importanti di questi anni in Italia?

Entrato in CMB, dal 2007 al 2011 ho lavorato con l’ingegner Marco Cruciani allo sviluppo di alcuni centri commerciali, fra i quali gli Orsi di Biella e Area12 di Torino, poi è cominciata la mia esperienza sugli edifici alti. Dal 2011 fino al 2014 ho lavorato sul grattacielo della Torre Regione Piemonte, che ancora oggi resta la torre più alta d’Italia con i suoi 205 metri di cemento armato: questa esperienza è stata importante per affrontare gli edifici di CityLife. Quando ci si approccia a questo genere di opere la prima sensazione che si prova è l’inadeguatezza: ci si siede a tavoli con personalità di alto livello dove non è concesso improvvisare, ma è fondamentale studiare ed essere preparati. Per me è stato importante avere un approccio umile, anche se è molto forte la sensazione che realizzando certe opere si dia un contributo importante prima a CMB, poi a tutto il sistema paese. Diciamo che tra torri e podium commerciale sui cantieri CityLife sto capitalizzando tutta la mia vita professionale in CMB! Sul cantiere di Torre Hadid è in uso la nuova tecnologia del BIM: il mondo delle costruzioni, fra i più tradizionali per eccellenza, sta cambiando rapidamente. Cosa significa lavorare in un cantiere digitalizzato?

Sulla Torre Hadid si è scelto di usare il BIM, già in precedenza sperimentato da Carlo Alberto Bettini e Aroldo Tegon su strutture ospedaliere, per realizzare tutta la progettazione sia in fase esecutiva che costruttiva. Oggi posso dire che il BIM è stato fondamentale per gestire tutte le possibili interferenze specifiche di una struttura a spirale in cui non esiste un solo angolo retto! In via sperimentale stiamo poi usando il BIM per gestire al meglio il controllo dei costi e delle forniture: mi piacerebbe che entrasse a regime in tutto il suo potenziale sulla Torre Libeskind, perché se da una parte alza i costi di progettazione, dall’altra dà risultati tangibili su progetti complessi come questi. Da un paio d’anni siedi in Consiglio di amministrazione: cosa ti lascia questa esperienza come rappresentante scelto dai soci? Fare parte del Consiglio di amministrazione è un’esperienza personale molto arricchente e che dà una visione a 360° dell’azienda. Personalmente ho scelto di viverla con spirito di servizio nei confronti dei soci che, in un periodo di cambiamento come quello che stiamo vivendo, hanno bisogno di maggior comunicazione in merito alle decisioni, non sempre facili, da prendere e di sentirsi parte di nuove esperienze.


PAGINE IT / INNOVAZIONE

PAGINE I.T. 

Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni

L’ORA DELLA TRASFOR Dal timbro postale agli acquisti on line: la tecnologia cambia la vita di tutti i giorni e accende un processo di cambiamento che non può essere invertito o ignorato

I

n questo periodo si fa un gran parlare di “trasformazione digitale” e naturalmente, come capita spesso nel nostro mondo dominato dal marketing e da facili slogan, è molto difficile capire cosa ci sia di realmente concreto e cosa invece semplice “fumo”, senza nessun arrosto dietro. Questa volta però stiamo parlando di un cambiamento molto concreto e tangibile, che sta investendo sia la nostra vita privata, sia il modo con cui le aziende stanno sul mercato e si organizzano internamente. Per quanto riguarda la vita privata è molto facile trovare esempi. Si potrebbe partire dal rito di

comprare il giornale in edicola, sostituito con la consultazione delle edizioni on-line dei quotidiani o, sempre più spesso, dalle edizioni digitali che vengono offerte via tablet o smartphone. Oppure basta notare che gli stessi quotidiani riportano ormai notizie e pareri “dalla rete” e vi sarà capitato più volte che durante il telegiornale trasmettano filmati presi da Youtube o riportino commenti provenienti da Twitter, Facebook o qualche altro social network. Se vi ricordate, dicevamo in un precedente articolo quanto siano cresciuti gli acquisti on-line, cui bisogna aggiungere l’abitudine di prenotare viaggi e vacanze, magari godendosi un video 3D in

anteprima del luogo che si vuole visitare, magari condividendo il viaggio con Blablacar. Oppure gli e-book. Nel 2015 più di quattro milioni di italiani hanno letto almeno un libro in formato elettronico; o lo streaming, che ha progressivamente sostituito il noleggio dvd e addirittura sta creando problemi alla tv tradizionale; o le cartoline, ma quando è stata l’ultima volta che avete spedito una cartolina? Ci sono i selfie adesso. E Skype? Spotify? E Dropbox? E Google? E Wikipedia? E i vostri figli adolescenti con quel cavolo di snapchat? In poche parole, tanti piccoli e grandi cambiamenti del nostro

vivere quotidiano, vere e proprie “mutazioni”, di cui ormai non potremmo più fare a meno. Nel caso delle imprese la questione è naturalmente più complessa, anche se l’impatto delle tecnologie digitali sta influenzando quelle che venivano definite le tradizionali modalità lavorative. La vera sfida della trasformazione digitale in azienda, una sfida che anche noi dovremo affrontare nei prossimi anni, sarà quella di infondere la concezione che innovazione tecnologica, digitale e internet debbano pervadere tutte le fasi di sviluppo del business, costruendo un vero e proprio “sistema nervoso digitale” che attraversi tutta l’impresa e che per-


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A cura di: Luca Padovano

ORMAZIONE DIGITALE

metta non solo di svolgere meglio le attività che si sono sempre fatte, ma anche di fare velocemente attività e operazioni che non erano nemmeno pensabili fino al giorno prima e che oggi invece sono necessarie. In altre parole, la vera sfida che ci aspetta va al di là dell’utilizzare l’innovazione tecnologica per migliorare i processi aziendali (e dobbiamo dire che qui in CMB qualche passo in questa direzione l’abbiamo fatto) esistenti, ma investe il radicale ripensamento del modo di fare impresa, dal marketing alle modalità di produzione, dai servizi di staff allo spettro di prodotti e soluzioni da proporre al mercato; in tut-

ti i casi facendo dell’innovazione tecnologica il principale fattore competitivo. Certo, la strada è ancora lunga e bisogna percorrerla passo dopo passo senza anticipare i tempi, ma il viaggio è iniziato. Un esempio è senz’altro il Progetto BIM (Building Information Modeling) che è ormai entrato saldamente in azienda e ci fa prevedere grandi opportunità di miglioramento. Ma l’esempio migliore forse è un altro, ha a che fare con i timbri e le Poste Italiane e ha già avuto un impatto significativo sui nostri processi, quasi senza che ce ne accorgessimo. Come molti sapranno, Poste Italiane non offro-

no più il servizio di “Timbro data certa”, molto usato da CMB per certificare la data di un documento a fini legali. Questo evento apparentemente piccolo e limitato negli effetti, in realtà richiederà un rapido cambiamento nella modalità con cui CMB opera sui documenti, che dovranno essere “marcati e firmati digitalmente” e quindi essi stessi saranno sempre meno cartacei e sempre più digitali. E questo, siamo pronti a scommetterlo, porterà velocemente a modificare tutto il processo di approvazione, trattamento e gestione dei documenti e delle firme relative. Ecco, la trasformazione digitale funziona così, un umile tim-

bro va in pensione e ciò scatena un processo di cambiamento profondo e pervasivo, da cui, anche su questo saremmo pronti a scommettere, non sarà più possibile tornare indietro. E dopo un po’ ci si trova a chiedersi “ma ti ricordi quando c’erano i timbri in posta? Ti ricordi le macchine da scrivere? Ti ricordi quando noleggiavamo le cassette dei film? Ti ricordi quando non c’erano i telefoni cellulari?”. E la domanda seguente è sempre la stessa: “ma come facevamo a lavorare e vivere così?”. Insomma, benvenuto nell’era della trasformazione digitale. In fondo, potrebbe anche essere divertente.


ALTRE STORIE / FUORI DALLE MURA

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Cantieri Gastronomici

A cura di Irene Russo

iIn viaggio con i soci in trasferta

LE FRONTIERE DEL GUSTO A TRIESTE Gli uomini di CMB si concedono qualche evasione oltre il cantiere della zona portuale

La zona portuale di Servola non è la meta ideale per chi progetta una visita a Trieste: siamo in una delle aree più inquinate d’Italia, una sorta di Ilva del Nordest dove gli stabilimenti industriali arrivano a ridosso delle abitazioni e non è raro respirare polvere nera, non sempre portata via dal soffio della bora. Una volta questo borgo, staccato dalla città, era un luogo ameno dove recarsi in cerca di osterie, come scrive il poeta dialettale Raimondo Cornet: “A Servola, de festa, xe cucagna: xe là che i triestini bevi e magna polastri e qualche litro de vin bon”. L’ampliamento del depuratore degli scarichi civili interviene proprio per migliorare il contesto ambientale: il nuovo impianto “parlerà con il mare” grazie a un sistema intelligente capace di intensificare il livello di depurazione. Una conquista indispensabile per un popolo che trae dall’acqua tante preziose risorse, anche gastronomiche.

Spaghetti con le cozze

Viaggiando per 8-10 km verso ovest in direzione Miramare si incontra un’area destinata alla produzione di cozze di impareggiabile bontà. La cucina triestina comprende alcuni piatti a base di pesce come i sardoni in savor, sarde fritte e marinate con cipolla e aceto. “A Muggia, in una terrazza che domina la baia, alcuni pescatori riuniti in cooperativa si dedicano all’ittiturismo: pescano e cucinano prodotti sempre freschi per i tanti clienti”, racconta il geometra Dario Segalla. Impegnati nell’indispensabile adeguamento del depuratore, gli uomini di CMB

rimangono fino a tardi nel cantiere e non hanno certo il tempo per godersi la movida. Ma nei weekend vale la pena trattenersi in questa città e – perché no? – farsi raggiungere dalla famiglia per approfittare dell’atmosfera vivace e cosmopolita. “Sembra di essere in Irlanda, non in Italia”, spiega Dario, “perché non c’è una via che non abbia uno o due bar. A farla da padrone è il prosecco, anche se è diffusa l’abitudine di bere semplicemente acqua e vino”. Di solito i triestini smettono di lavorare molto presto e alle cinque e mezza sono già in fase aperitivo: gli studenti affollano i bar del centro, mentre i rudi uomini di cantiere preferiscono i bar veraci fuori dalle vie più battute.

LORO SONO QUI

“Prima di arrivare a Trieste cercavo di mangiare pochissima carne. Ma qui è difficile… La cucina locale è straordinaria, non si mangia male da nessuna parte” Dario Segalla geometra

Per rispondere alle quotidiane esigenze nutritive, il punto di riferimento è la trattoria “Alla bella Trieste”, locale convenzionato non distante dal cantiere. Qui è possibile gustare diversi piatti a base di carne, come la tipica lubianska slovena (una sorta di cotoletta a metà fra la milanese e la valdostana), le patate in tecia (con cipolla e pancetta), o il gulash. “Questa trattoria a conduzione familiare”, racconta Dario, “è il cuore del famoso Carnevale di Servola, che una volta attirava gente da tutto il circondario. Così lo scorso febbraio i titolari Max e sua moglie Cinzia ci servivano vestiti in costume da carnevale”. Un’alternativa per il pranzo è il buffet a base di carne bollita e fritti: meta obbligata è il famoso Da Pepi, in centro storico. L’altopiano carsico, a ridosso della collina di Servola, è uno scrigno di prodotti dell’entroterra: “Il mio piatto preferito è la lingua bollita”, aggiunge Dario, “ma anche la porcina, un piattone che contiene diversi bolliti misti serviti con patate e crauti, o una grattuggiata di rafano”. Il tutto irrorato dai rinomati vini autoctoni, tra cui il Refosco e il Terrano, un vitigno “roccioso” che ricorda l’asprezza del Carso per il suo gusto acidulo. Il Ristorante Albergo Carso, meta di evasioni gastronomiche serali, è a soli 100 metri dall’ex confine: qui si sente, irresistibile, il profumo di contaminazioni fra la cucina italiana, tedesca e slava.

DOVE MANGIARE Trattoria Alla bella Trieste* Osteria Istriano Al pescatore Ittiturismo La Terrazza (Muggia) Ristorante Albergo Carso *Sconti speciali per i lavoratori del cantiere

I NUMERI DEL CANTIERE Attività ampliamento di un depuratore Persone coinvolte tra 30 e 120 Provenienza del personale in prevalenza dal Triveneto Costo dell’opera 40 milioni di euro Inizio lavori gennaio 2016 Consegna prevista fine 2017

Credits immagini Mappa di Trieste - Opera propria, Pubblico dominio, http://nl.wikipedia.org/wiki/Afbeelding:Trieste_ mappa.png


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FLASH / DAL MONDO CMB

Brevi ma intense ✄ Ritagli di vita cooperativa CARPI

ANCPL

BOLOGNA

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI SI STUDIA IN CMB Lo scorso 8 giugno Ancpl, l’Associazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro, ha tenuto nella sala assemblea di CMB il suo importante convegno dal titolo “Il nuovo codice degli appalti pubblici e delle concessioni”. La giornata ha visto la presenza di

FIRENZE

numerosi relatori che hanno esposto alla platea i principali cambiamenti previsti dal Codice degli appalti emesso nello scorso mese di aprile: tutti i documenti presentati sono scaricabili al seguente indirizzo: http://www.ancpl.legacoop. it/?action=documenti&id=932.

EDILIZIA

A NOVOLI LE PALAZZINE SI AFFACCIANO SUL PARCO Sarà CMB a firmare due nuovi edifici nell'area Novoli di Firenze, un grande comparto in corso di riqualificazione dove fin dagli anni ‘40 sorgevano gli stabilimenti Fiat. Le palazzine, di cinque piani fuori terra e del valore di 14 milioni di euro, si distingueranno dal contesto esistente per il deciso aggiornamento stilistico rispetto a quanto sino ad oggi realizzato,

grazie all'intervento del celebre architetto fiorentino Marco Casamonti. L'affaccio diretto sul recente parco urbano, i giardini pensili in copertura e la vicinanza alla linea 2 della tranvia contribuiranno al valore di questa prestigiosa iniziativa, che si distinguerà anche per l'attenzione alle dotazioni impiantistiche e per i bassi consumi energetici.

EVENTI

TUTTI A TAVOLA CON EATALY! Si fa squadra al cantiere di Fico nell’ex area Nam di Bologna. Lo scorso 11 maggio, su iniziativa di Eataly world e Prelios SGR, tutte le persone coinvolte nella realizzazione del nuovo parco tematico agroalimentare sono state coinvolte in un’originale attività di team building. Dal capo cantiere al direttore dei lavori, dai legali al project manager: tutti hanno indossato

grembiuli colorati e, grazie agli ingredienti messi a disposizione da Eataly e Coop Adriatica oltre alla sapiente supervisione di uno chef, suddivisi in gruppi hanno preparato una vera e propria cena dall’antipasto al dolce da gustare insieme. Perché “Mettersi insieme è un inizio; rimanere insieme un progresso; lavorare insieme un successo" (Henri Ford).



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