Club Italiano Jack Russell Terrier - n.20 - 2018

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Prima rivista Italiana specializzata sulla razza Jack Russell Terrier e Parson Russell Terrier

Ottobre-Novembre

ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER

Lolita e l’Amanita muscaria

https://www.facebook.com/groups/ClubItalianoJackRussellTerrier/ - Numero 20 Anno 2018 - Riproduzione vietata

CLUB

Numero 20 - Anno 2018

Il consenso informato Monica Bolignano kennel è sinonimo di prigione... o forse no! Elisa pozzatello due giornate fantastiche Roberta Santoro coloranti artificiali nel cibo per cani Angelo Romanò additivi alimentari Angelo Romanò associazione JRT rescue a 360 gradi Simona Castiglione Il lavoro con i cani del Rescue, i famigerati cani del rescue ... Tiziana Latunz


Redazionale Buongiorno a tutti i lettori, Settembre è stato un mese strepitoso per le iniziative del Club che hanno visto un Simposio di primissimo livello con degli argomenti che nessuno mai aveva trattato fino ad ora. I nostri più sentiti complimenti ai relatori e a tutti i partecipanti. Vedremo se sarà possibile estendere il simposio a tutti entro fine anno. Anche il raduno Jack Russell ha visto la partecipazione di tantissimi Jack e partecipanti. Abbiamo contato circa 180 persone ma forse qualcuna ci è sfuggita. Molte attività e molti giochi all’insegna del divertimento. Un sentito ringraziamento a tutte le persone che si sono impegnate per realizzare queste due giornate. Il Club va avanti con il magazine di informazione per tutti, neofiti e professionisti, sempre alla ricerca di migliorare e migliorarsi.

Vi lasciamo a questo numero, e come sempre...

Buona lettura

Angelo Romanò

Dario Novelli

Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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Il consenso informato veterinario di Monica Bolignano

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Il consenso informato veterinario
 di Monica Bolignano

Il rapporto con il medico veterinario che segue i nostri animali è basato principalmente sulla fiducia e sul convincimento che quel determinato professionista sia adeguatamente preparato - e sufficientemente empatico - per fare fronte non solo alle questioni routinarie, come la vaccinazione ed i controlli annuale, ma soprattutto alle problematiche più impegnative. Posto che - indipendentemente dalla “preparazione medica” - il proprietario è il miglior osservatore del proprio animale, e pur non riuscendo a comprendere le ragioni sottese al malessere riscontrato, capisce immediatamente che qualcosa non va. In ogni caso bisogna essere preparati a gestire un qualunque imprevisto ed essere consapevoli che ogni aspetto della vita è regolato dalla legge; giuridicamente il rapporto che si instaura tra il medico veterinario e il proprietario di un animale - che abbisogna di un intervento - è un contratto di prestazione d’opera tra professionista (medico veterinario) e cliente (proprietario) e viene regolato dalle norme del Codice Civile, laddove il medico veterinario che visita l’animale, si pronuncia sulla diagnosi e rappresenta al proprietario le risultanze della sua indagine indicando la terapia che ritiene più utile per la soluzione del problema medico, obbligandosi – die-

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tro compenso – ad effettuare tutte le attività necessarie secondo le migliori prescrizioni e regole tecniche. Se da un lato la problematica giuridica relativa ai rapporti tra medico e paziente si è molto evoluta, le questioni che riguardano i rapporti tra medico veterinario e proprietario di un animale si sta ampliando solo di recente ed - ovviamente - ricalca il sentiero già tracciato per le situazioni giuridiche umane, ed è in questo contesto che si colloca il consenso informato veterinario. Precisando anzitutto che il consenso informato costituisce una sorta di calderone che contiene il consenso finalizzato ad una consapevole adesione al trattamento sanitario ritenu4

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to necessario ma anche alla necessità di avere delle adeguate – e comprensibili - informazioni relativamente alla situazione, comprensive dell’illustrazione delle alternative e del rischio per eventuali possibili complicanze – tenuto conto che in ogni caso il professionista, sia che si tratti di un medico che di un medico veterinario, si impegna ad effettuare una determinata attività senza ovviamente garantirne il risultato ma tuttavia, ex art. 2236 c.c. risponderà in caso di colo o di colpa grave. La prima traccia di consenso informato veterinario si trova nella circolare concernente le Buone Pratiche di Sperimentazione Clinica negli animali dei medici veterinari del 1996. Nel 2006, la FNOVI - nel presentare la relazione relativa alla riformulazione del Codice Deontologico – ha ritenuto di inserire l’art. 29 Obbligo di informazione e consenso informato nella pratica veterinaria. Appare chiaro che fare firmare il modulo del consenso informato per operazioni routinarie potrebbe sembrare un eccesso di zelo, tuttavia sarebbe quantomeno necessario un consenso implicito o orale. Laddove, invece, si tratti di attività che eccedano la normale routine si consiglia sempre, a tutela di entrambe le parti, il consenso informato espresso per iscritto. A questo punto si entra nel vivo della questione, il medico veterinario deve informare il proprietario dell’animale: quindi dovrà esporgli la problematica riscontrata sul cane/gatto/al5

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tro in modo quanto più particolareggiato possibile sempre però contemperando anche la capacità culturale del proprietario di comprendere la questione; ovviamente potrà sorvolare sui passaggi o sui dettagli a connotazione strettamente medica, quelli che - per intendere - non sono di semplice comprensione per l’uomo comune per poi passare allo step successivo, illustrare cioè tutte le differenti possibilità per affrontare il problema e soprattutto i rischi connessi a ciascuna possibilità, considerando anche quella che più si adatta alla funzione dell’animale (se trattasi di animale d’affezione o da reddito).

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Solo quindi in caso di corretta e completa informazione il proprietario potrà esprimere un parere consapevole nell’interesse e per il benessere del suo animale; bisogna quindi diffidare degli azzeccagarbugli che sono in agguato in ogni ambito senza dimenticare di controllare sempre l’iscrizione all’albo professionale.

Si ringrazia il fotografo Antonio Pellicano per aver concesso gratuitamente l'utilizzo delle immagini

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KENNEL E’ SINONIMO DI PRIGIONE…

O FORSE NO! di Elisa Pozzatello

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KENNEL E’ SINONIMO DI PRIGIONE… O FORSE NO! 
 di Elisa Pozzatello

Nel 2018 sentirmi dire “Ah vero, tu i tuoi cani li addestri per quello li tieni lì in gabbia”, mi fa sorridere ma allo stesso tempo inorridire. Premesso, la frase è stata detta da una persona tendenzialmente anziana e completamente estranea al mondo della cinofilia ed i cani in questione erano ognuno nel proprio trasportino, in auto, pronti per partire per andare a fare un giro (inteso come prendiamo la macchina, andiamo in un tal posto, ci fermiamo e facciamo una passeggiata tutti insieme). Abbiamo già trattato approfonditamente l’argomento trasporto in auto (vd. n° 7 Rivista Club Italiano Jack Russell Terrier – “Trasporto e sicurezza”), ma brevemente ricordo che, quando in auto c’è più di un cane, questi devono obbligatoriamente essere trasportati negli appositi kennel. Semplicemente stavo rispettando la legge, oltre che la sicurezza mia e soprattutto dei miei cani. Detto questo, l’associazione “cani addestrati = cani tenuti in gabbia” mi fa venire i brividi perché significa che ancora oggi ci sono persone che pensano che un cane che lavora – che faccia ricerca, sport, obbedienza, caccia e chi più ne ha più ne metta – vada tenuto in gabbia senza capire o conoscere l’utilità del kennel (usato nel modo appropriato), ma demonizzando l’oggetto e ancor peggio dando per scontato 9 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


che un normale padrone che fa attività con il proprio cane lo faccia vivere nel box quando non impegnato nel lavoro perché solo così rende di più. Ma veniamo all’oggetto tanto temuto: la gabbia. Il termine gabbia è certamente negativo, basti pensare che il suo significato sul vocabolario Treccani viene così esplicitato “recinto con sbarre di ferro per rinchiudervi animali feroci” e direi che non fa al caso nostro. Usiamo il suo vero nome: trasportino o, per fare gli internazionali, kennel. L’accezione subito cambia in positivo. Come sappiamo il trasportino è utile e sicuro in auto, ma può esserlo anche in molte altre occasioni. Non va interpretato (e non va assolutamente fatto intendere al cane) come una punizione, ma come un luogo sicuro e rilassante. Ne esistono di diverse forme e materiali: per il trasporto quelli rigidi sono sicuramente i più idonei, mentre per altre esigenze si può valutar10

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ne uno in tela molto comodo da portare con sé perché si richiude completamente occupando poco spazio. In commercio troviamo quindi un’ampia scelta di fogge, materiali e colori da valutare sia in funzione dell’utilizzo che ne faremo sia in base al carattere, all’età e alle abitudini del cane (per i cuccioli ad esempio è sconsigliato il kennel morbido perché meno resistente al loro impeto). La dimensione deve essere idonea a quella del cane, non deve essere né troppo grande (in auto perderebbe la sua funzione) né troppo stretto, deve permettere al cane di alzarsi in piedi agilmente e di stendersi e girarsi senza difficoltà. 11

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Il kennel viene spesso definito come la tana del cane, infatti ne emula le fattezze essendo un luogo delimitato e chiuso su tre lati. Inoltre il principio fondante è esattamente quello della tana naturale: sentirsi protetti potendo però controllare il mondo esterno e cosa succede intorno decidendo se uscire oppure no. Nella sua tana il cane si sente protetto perché, se è pur vero che i cani in natura sono predatori, sono anche prede soprattutto quando sono cuccioli, per cui la tana diventa vitale. Un cane che vive a stretto contatto con l’uomo svilupperà il predatorio in forme differenti rispetto a quella della “caccia per mangiare”, anche per questo motivo i nostri amici restano sotto alcuni punti di vista degli eterni cucciolotti che hanno come bisogno primario quello della tana intesa come un luogo certo e sicuro. Ed è da qui che dobbiamo partire per comprendere il lato positivo ed utile del kennel: lo scopo del trasportino non è quello di tenere il cane isolato e rinchiuso, ma bensì di permettergli di far parte del contesto senza stress e sentendosi al sicuro. Ovviamente per far sì che il cane percepisca l’aspetto positivo del trasportino deve essere abituato gradatamente. Ci vuole pazienza e bisogna procedere a piccoli passi valutando le reazioni del cane senza costrizioni o forzature. Ci sono differenti modi per iniziare il cane al trasportino: lasciarlo aperto in casa ed utilizzarlo come cuccia mettendo 12

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dentro la copertina e lodando il cucciolo quando vi entra e si rilassa, mettere dentro un gioco e premiare quando il cane entra senza timore per prenderlo, somministrare i pasti nel kennel. Una volta stabilita la metodologia è importante andare per gradi, mai far entrare il cane per la prima volta e chiudere rapidamente la porta e lasciarlo lì per ore. Create sempre una situazione rilassata e se vedete che il cane non è a suo agio tornate alla fase precedente senza perdere le speranze e premiando sempre il cane. Il metodo a mio avviso va individuato leggendo il cane stesso e adattato ai singoli, personalmente con i miei cani ho usato, almeno per i primi approcci, metodi diversi perché uno preferisce il cibo, uno il gioco, ecc ecc. Quando il cane sarà abituato saprà che quello è il posto in cui rifugiarsi e rilassarsi senza essere disturbato (deve effettivamente essere così, soprattutto nella fase di consolidamento dell’atteggiamento positivo), a questo punto l’utilità del kennel diventa pressoché illimitata. Il trasportino diventa utile in mille occasioni: al ristorante, nelle stanze di hotel, quando sono cuccioli per non lasciarli da soli in balia dei mille pericoli di una casa (e allo stesso tempo salvare i mobili dai dentini), esistono davvero mille e più situazioni quotidiane in cui il kennl diventa utile.

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Durante le gare ed il lavoro è il posto dove il cane attende, senza andare in “ansia da prestazione” il suo turno, ma non va considerato come un parcheggio o un modo per fargli accrescere la voglia di lavorare e le energie. Anzi, se utilizzato in questo modo ha esattamente l’effetto contrario e si manca di rispetto al proprio compagno. Accanto a queste ci sono anche situazioni in cui è essenziale che il cane si senta a suo agio quando chiuso, per questo è bene sempre far prendere da subito confidenza al cane con la famigerata gabbia. Il trasportino diventa fondamentale in caso di operazioni e degenza, un cane non abituato soffrirà doppiamente per la reclusione. E’ molto utile quando un cane ha paura dei temporali, quando soffre di ansia da separazione: in questi casi il kennel dà sicurezza, ma costringe anche il cane ad auto controllarsi evitando per altro il pericolo che in preda al panico si faccia male. Ovviamente per affrontare correttamente e cercare di correggere l’ansia da separazione e problemi simili è bene farsi seguire da esperti (non basta chiudere il cane nel kennel!). Tutto questo non significa, va sottolineato, che il cane debba vivere relegato nel kennel o passarci ore ed ore senza mai uscire, no. Il giusto compromesso deve esistere, il trasportino deve essere un mezzo, un aiuto, non una scorciatoia per non affron16

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tare problemi comportamentali o di altra natura, bisogna farne un uso responsabile. Riprendendo infine la frase di apertura “Ah vero, tu i tuoi cani li addestri per quello li tieni lì in gabbia” ci tengo a sottolineare che il sillogismo cane addestrato = cane in gabbia è errato. L’addestramento, come qualsiasi attività si fa con il proprio cane, è solo una parte del rapporto e della convivenza con il nostro amico, una parte limitata così come deve essere limitato il tempo che il cane passa nel trasportino che deve essere un supporto e non una gabbia.

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Due giornate fantastiche di Roberta Santoro

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Due giornate fantastiche 
 di Roberta Santoro

Tanto divertimento, gare di agilità, esercizi di obedience, esposizioni di bellezza ed importanti nozioni sulla genetica sono solo alcuni degli ingredienti che hanno fatto da cornice alle due splendide giornate organizzate dal Club Italiano Jack Russell sullo sfondo della meravigliosa Villa Sant’Umberto a Legnano. E’ noto ormai agli amici che, l’intento del Club, è quello di lavorare seriamente per la “tutela della razza” e per creare occasioni di confronto nelle quali fornire i giusti spunti per interrogarsi se, per esempio, nell’ambito della gestione di un allevamento si stiano facendo le cose corrette o se, da privati, conosciamo a pieno le necessità dei nostri migliori amici . L’impegno profuso da chi presiede il Club e dai collaboratori è stato premiato con tantissimi assensi positivi e note di felicità da parte di chi ha partecipato e crede nella mission del Club. 19 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


Per la buona riuscita di queste giornate dobbiamo assolutamente ringraziare chi, come sempre, ci mette la faccia e investe di tasca propria perché crede in un progetto, e chi ha deciso di darci fiducia e passare due giornate all’insegna del buon umore.

Il simposio di sabato 8 settembre è stato un vero successo dal punto di vista organizzativo. Fiore all’occhiello gli interventi dei relatori che via via si sono succeduti entusiasmando i presenti. Dopo una presentazione della giornata da parte del Presidente Dario Novelli, il Signor Daniele Comiotto ha parlato dell’utilizzo del Russell nel controllo della fauna 20

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selvatica e a seguire il Dottor Francesco Micoli ha parlato dei problemi riproduttivi correlati ai piani di selezione. Dopo un ottimo pranzo i lavori sono continuati con l’approfondimento sulle patologie oculari a cura del Dottor Luca Mertel e la bellissima esposizione sulle immuno-deficienze primarie del cane a cura della Dottoressa Francesca Millanta. I relatori hanno inoltre approfondito , grazie alle domande degli uditori, il discorso legato ai problemi di riproduzione correlati ai piani di selezione, (linebreeding, inbreeding outcrossing) , in cui le scelte di selezione stessa possono condizionare e portare a patologie o problemi riproduttivi. 22

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Il pomeriggio informativo si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione. Cosa importante da sottolineare è che tutti gli argomenti sono stati trattati con estrema competenza. Si ringrazia Chakys Jack Kennel, nella persona di Veronique Murrau e Angelo Romanò, e MaoriPet per aver sponsorizzato la location, pranzo e tutti servizi associati. La giornata di domenica 9 settembre , dedicata al raduno, è stata “più leggera “ dal punto di vista delle tematiche dal mo-

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mento in cui, volutamente, il Club con il supporto di “Jack Russell Terrier: istruzioni per l’uso” ha organizzato attività prettamente ludiche unitamente alla esposizione di bellezza per rivedere amici vecchi e nuovi, e con l’aiuto di uno staff super, ha regalato sorrisi a tutti i partecipanti. Cani simpaticissimi, agili e belli si sono affrontati per vincere gli ambiti premi nelle attività denominate “Rally–O” “Jack Sans Frontieres”, “Disc Dog”, “Agility”, “Balance Safe & Sound” e “Coursing”. Personalmente devo dire che mi sono divertita tantissimo. Ho collaborato nell’organizzazione dei giochi e nello specifico sul campo ho accolto i jack e i loro proprietari sulla “via della tentazione”, un per24

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corso disseminato di giochi di gomma e wurstel al quale i cani, incitati dai propri amici umani che li aspettavano dalla parte opposta rispetto al punto di partenza, non dovevano prestare attenzione proprio per raggiungere nel minor tempo possibile l’amato bipede. Vedere i jack attratti dai wurstel che hanno divorato golosamente è stato uno spasso; ancor più è stato divertente vederli fuggire via con le palline e lo sguardo furtivo. Tutte le attività sono state veramente apprezzate, così come sono stati apprezzati i giudizi in fase di expo. Le premiazioni hanno letteralmente incantato i partecipanti. Sono state assegnate delle coppe meravigliose e distribuiti gadget e leccornie per i pelosi oltre a premi gustosi, scintillanti e anche alla moda e all’insegna del fashion. Un grazie speciale quindi ai nostri sponsor: “La bottega del vino”, “Doggy bag”, “Le

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trecce di Nina”, “Jack & Co”, “Idea?SusyCrea”, “Talù”, “ToelettArt”, “MSD”, “Particollars”, “Doggy Bag”, “The Kill”, “Free Dogs”, “Balance Safe & Sound” e “Maori”. Non mi stancherò mai di dire che queste sono le occasioni che fanno bene alla cinofilia e che non è necessario avere un cane “dalle mille risorse” per sentirsi protagonisti quando alla base di tutto ci sono la voglia di stare bene e l’amore per i nostri

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amici a quattro zampe. Sono orgogliosa di far parte di questa famiglia e di collaborare con il Club Italiano Jack Russell che per quanto mi riguarda lavora con la deontologia che tutti gli addetti alla cinofilia dovrebbero avere come primo requisito.

Mi permetto di ringraziare tutti gli amici con i quali ho avuto l’immenso di piacere di scambiare battute, gli intervenuti al simposio e al raduno, Angelo Romanò per essere sempre in prima linea nell’impegno che praticamente ci consente poi 28

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di realizzare le attività e Dario Novelli che credo per noi tutti sia come un “papà” severo ma buono e onesto che dimostra sempre di volere un gran bene ai propri collaboratori e di credere in loro… tutto questo crea un grande team. Grazie di cuore.

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Coloranti artificiali nel cibo per cani di Angelo Romanò 30 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


Coloranti artificiali nel cibo per cani di Angelo Romanò

Quando si pensa di alimentare il nostro migliore amico, si pensa sempre di desiderare il meglio per lui, ma spesso non ci si rende conto se il cibo che abiamo di fronte contiene coloranti artificiali e, nel peggiore dei casi, anche di bassa qualità. I produttori di cibo per cani hanno bisogno di inseguire questo espediente, non per il cane, ma per il consumatore. Pensate di aprire due scatole di cibo per cani e in una vedere l'alimento di un solo colore e l'altro misto con crocchette di vario colore. Di istinto giriamo il pacco e leggiamo gli ingredienti. Nel primo caso pensiamo che gli ingredienti sono stati aggregati in un unico contenitore per raggiungere quel risultato. Risultato che ci pone dei dubbi sul contenuto.. ci sarà veramente quell'alimento? Nel secondo caso, ad esempio leggiamo negli ingredienti, piselli, verdure, carne, barbabietole e così via. Guardando successivamente le crocchette ne scorgiamo alcune di colore verde pisello, altre meno verdi, altre ancora color carne scuro e altre di colore purpureo. Subito pensiamo ... che bello, hanno diviso tutti gli alimenti e hanno aggregato tenendo conto della dieta del mio cane. Mentalmente siamo più propensi ad acquistare il secondo alimento rispetto al primo, 31 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


credendo che sia più gustoso, più sano e pieno degli ingredienti che realmente non contiene, ma si nasconde qualcosa che a noi non piace molto... i coloranti. Negli essere umani i coloranti possono spesso portare ad allergie, problemi comportamentali e a volte anche il cancro. Il fatto che vengano vietati l'uso di alcuni coloranti, come il Rosso 40 spesso collegato al cancro, fa riflettere. Non è stato dimostrato che nutrire il cane con una crocchetta colorata faccia meno male della crocchetta incolore, ma è intelligente confrontare il rischio e il beneficio che questo porta al vostro migliore amico. Così come il Rosso n.40 è associato al cancro, il Blue n.2 è pensato per aumentare la sensibilità dei cani ai virus. Di sicuro c'è che il Rosso n.2 e il Viola n.1 sono stati vietati già a metà degli anni '70 e classificati come cancerogeni. È importante ricordare che i colori degli alimenti artificiali, o coloranti, utilizzati in alimenti per animali domestici non sono a beneficio loro, ma sono semplicemente aggiunti per soddisfare gli ideali del proprietario del32

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l'animale domestico e di come un alimento per animali domestici "dovrebbe" essere. Quindi dietro tutto questo ci sono studi di marketing per identificare qual'è il prodotto finale che "attira di più" il consumatore. Alcune compagnie nell'industria alimentare per cane sostengono però il contrario. "Mito o realtà? recita il messaggio. Mito, continua il comunicato, qualche consumatore pensa che il colorante presente delle crocchette per cani causi reazioni allergiche e problemi gastrointestinali. La realtà è che i coloranti usati nell'industria alimentare canina vengono usai per differenziare prodot-

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ti simili. La qualità, la digeribilità e nutrizione del prodotto non è in qual modo affetta dal colorante presente. Alcuni coloranti sono di origine nautrale. Studi indipendenti mostrano che le crocchette non sono responsabili di allergie nel cane. Le allergie sono, per lo più, comunemente causate da proteine, e i coloranti non sono proteine." Come obiettivi, alcune compagnie, si sono prefissati di eliminare i coloranti artificiali entro il 2020 dicendo di essere leader nel campo della ricerca e nutrizione, e così via. Dal mio punto di vista l'eliminazione immediata dei coloranti avrebbe più senso, ma forse il mercato dei consumatori in generale non la pensa così e di conseguenza molto probabilmente anche le previsioni di vendita della stessa compagnia. Un altro fattore che influisce ulteriormente nell'industria alimentare animale è che questa non è regolamentata con le stesse leggi di quella umana, per tanto, gli alimenti ch per l'industria umana non sarebbero accettabili, lo sono per l'industria animale. Etichette come "naturale" non indica realmente che il prodotto all'interno sia in realtà naturale, così come l'etichetta "ricco e gustoso" non indica che per il nostro cane sia gustoso. Quando si considera di dare al vostro cane un alimento, bisogna considerare il quadro generale e non quello che visivamente ci colpisce.

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Nell'acquistare una limento per cani fatevi sempre questa domanda: ma al mio cane interessa realmente come si presenta una crocchetta?

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Additivi alimentari di Angelo Romanò

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Additivi alimentari 
 di Angelo Romanò

Nell'articolo precedente abbiamo parlato di coloranti, ma non è l'unico additivo che l'industria alimentare usa. Oltre quindi agli ingredienti principali abbiamo anche altri ingredienti, come zucchero, antiossidanti, conservanti sintetici. Riconoscerli e sapere il ruolo che coprono all'interno dell'alimento è utile per evitare gli ingredienti superflui. Parliamo sempre di pet-food, un cibo di natura industriale che non segue rigorosi controlli così come gli alimenti di natura umana. Dalle crocchette alla carne in scatola, dai premietti ai bastoncini per i denti, l'obiettivo è sempre lo stesso: aumentare l'appetibilità del cane e migliorarne l'aspetto per l'acquirente. Certo, perchè se il nostro quattrozampe mangia volentieri siamo più invogliati a comperare lo stesso alimento e proseguire nella scelta di prodotti della stessa marca o catena di distribuzione. Gli additivi, come già dice la parola, non hanno valore nutritivo, ma sono usati per stabilizzare il composto. Gli additivi alimentari autorizzati dalla Comunità Europea sono contraddistinti dalla sigla “E” seguita da un numero, di cui molte sostanze naturali fanno parte di questo lungo elenco, ma molte altre sono di origine chimica.

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Ad esempio l'emulsionante viene utilizzato per evitare che acqua e grasso si separino. Di solito sulle confezioni lo troviamo come E471 ovvero sono mono o digliceridi degli acidi grassi. L'elemento, prodotto chimicamente a partire dalla glicerina e da acidi grassi naturali (olii di origine vegetale o animale), è una composizione simile al grasso naturale parzialmente digerito. Detto così fa un altro effetto che leggere sull'etichetta E471, ma questo è. Oltre alla funzione emulsionante ha qualità antiossidanti e di supporto ai coloranti (che abbiamo visto prima). Come sempre nella formula che leggiamo sull'etichetta difficilmente vediamo una percentuale associata all'E471 e di conseguenza non sappiamo il peso che ne occupa all'interno della crocchetta. I conservanti sintetici comprendono BHA (E320) e BHT (E321), etossichina (E324), nitrito di sodio (E250, E251), polifosfati (E450, E451, E452) e molti altri. Di questi conservanti non si sa ancora molto, anche se per alcuni, come il BHA è stato classificato per l’uomo come possibilmente cancerogeno. Alcuni studi sono proseguiti sui topi dando problemi a fegato, tiroide e reni. Il BHT, altro conservante sintetico, è tos38

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sico per speci acquatiche. L’antologia e gli studi di questi conservanti e le possibili cause prosegue lentamente malgrado le crocchette contengano molti di questi conservanti. La farina di pesce ed alcune miscele di vitamine, usate come integratori nel pet-food, contengono questi conservanti chimici. Questo significa che il nostro cane può mangiare cibi contenenti diversi tipi di conservanti, che per legge possono essere anche non indicati in etichetta. Gli antiossidanti hanno invece una funzione fondamentale per annullare gli eetti dell'ossidazione cellulare e prevenire la formazione di radicali liberi e portare a patologie serie. Vi sono due tipi di antiossidanti: endogeni ed esogeni. Se i primi esistno giĂ nel loro organismo, i secondi sono quelli che si ottengono tramite l'alimentazione. I principali antiossidanti sono la Vitamina C (acido ascorbico), la Pro vitamina A (Beta-carotene), la Vitamina E (alfa-tocoferolo), oligoelementi e flavonoidi. 39

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La Vitamina C (E300, acido ascorbico) è già prodotta dal cane ma in maniera insufficiente come antiossidante. In situazioni di forte stress o infezioni, potrebbe presentarsi una carenza di questa vitamina. La somministrazione tramite alimento permette di mantenere livelli ottimali. La Pro-vitamina A permette di mantenere in equilibrio il sistema immunitario e offre protezione alla pelle, ma questa vitamina viene facilmente distrutta dal calore, dall'aria, dall'umidità e dalla luce del sole. Sebbene presente nell'alimento, a volte rimane ben poco di questa vitamina in base alla conservazione e uso dell'alimento. A questo proposito interviene la Vitamina E (E306, tocoferolo), che ha il comipto di proteggere l'integrità della vitamina A e di migliorare la risposta alle difese immunitarie, molto utile nei cani anziani. I cani con dermatite atopica, quindi con prurito intenso, possono avere una carenza di questa vitamina. Gli oligoelementi possono essere di origine diversa in quanto minerali come lo zinco, il selenio, il magnese o il rame. Questi formani parte della struttura degli enzimi antiossidanti che, se non fosse per questi elementi, non potrebbero svolgere correttamente la loro funzione. I flavonoidi sono sostanze di origine vegetale presenti in una gran 40

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quantità di alimenti quali la frutta e verdura. Evitano l'invecchiamento cellulare favorendo un rallentamento della formazione di radicali liberi e migliorando la salute dei nostri cani. Per ultimo, ma non meno importante abbiamo gli aromatizzanti, sostanze utilizzate per esaltare l’odore degli alimenti e favorirne la secrezione della saliva e dei succhi gastrici (il cane praticamente sbava). Sono, come si diceva già all’inizio dell’articolo, una parte fondamentale del cibo che fidelizza il cliente al prodotto o alla marca. Senza senza gli aromatizzanti, il cibo perderebbe parte della sua attrattività.

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L’aromatizzante artificiale più utilizzato è il glutammato monosodico (E621), insieme all’acido guanilico (E626) e inosinico (E630). Fra gli aromatizzanti naturali invece troviamo il Finocchio, l’Anice verde, la Carruba e molto altro.

In sostanza, molti dei componenti dell’alimento si trovano sulla parte secondaria dell’etichetta, subito dopo gli alimenti principali. Alimenti e additivi che è meglio conoscere per fornire un corretto apporto calorico al proprio cane, ma anche evitare quegli additivi inutili che possono provocare problemi a lungo termine. Saper leggere l’etichetta significa comprendere il tipo di alimento che vogliamo somministrare al nostro cane e garantirne il suo futuro.

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 Associazione Jack & Parson Russell Terrier Rescue a 365 gradi di Simona Castiglione 43 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


Associazione Jack & Parson Russell Terrier Rescue a 365 gradi di Simona Castiglione

Descrivere l’associazione e la sua attività non è semplice, l’argomento è talmente vasto e i punti da toccare molteplici. Inizierei dal suo protagonista, in fondo bisogna conoscerlo per poi poterlo dare in adozione alle famiglie giuste, il Jack Russell Terrier: cane da troppi sottovalutato, dobbiamo farcene una ragione nonostante l’aspetto non è un cane per tutti, non è un cane da salotto. E qui nasce il perché del Rescue di razza e Simil. Il JRT è un cane da caccia, da lavoro, che richiede impegno, come dicevamo è spesso sottovalutato e da questo deriva l’enorme quantità di cessioni di proprietà o peggio abbandoni che non risparmiano nessuno né per età né per pedigree nonostante la percentuale più elevata sia quella dei simil jack. Vediamo nel dettaglio le situazioni

I PRIVATI Ovvero la cessione di proprietà. 44 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


“Mi dispiace immensamente ma non posso più tenerlo”. Se dispiacesse davvero non lo cederebbero, quando ci scrivono è perché hanno già deciso. Per scelta quindi evitiamo di criticare o di insistere, il nostro pensiero si concentra sul cane. Le motivazioni sono diverse e seguono una moda, quella storica è “sono allergico”, segue poi quella dei bambini che non possono gattonare per casa per via del cane, il cane è mordace e l’ultima moda è la scusa del doversi trasferire all’estero e non poterlo portare con se. Poi ci sono rari casi in cui le motivazioni sono davvero serie ed indiscutibili – si va dai casi di malattia, a quelli di stenti – ma li senti piangere e chiedere aiuto e capisci che sono sinceri e hanno bisogno di noi. Quello che facciamo in questi casi è chiedere il più possibile sulle abitudini del cane e sul suo comportamento in modo da poter capire la reale situazione - molti ad esempio li descrivono come bravissimi e poi scopri che sono stati letteralmente devastati -, ci informiamo sullo stato di salute e sulle abitudini in modo da cercare di ricollocarli in ambienti similari. Ovviamente non possiamo stare alla sola loro versione, quindi, non potendo arrivare personalmente in tutta Italia, ci avvaliamo di un educatore cinofilo della zona che possa valutare per noi il cane.

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In questo modo possiamo conoscere meglio il cane anche a distanza, potendo poi descriverlo al meglio con la creazione del suo appello e trovare per lui una famiglia adatta alle sue esigenze rispettando i suoi trascorsi. La prima cosa che chiediamo è se possono tenerlo fino a nuova sistemazione. Per noi è complesso trovare dove sistemarli e gratuitamente è impossibile, per questo prendiamo in stallo solo i casi più disperati, quei cani a cui hanno rovinato il carattere ed è necessario l'intervento di un educatore per un recupero a lungo termine.

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Questi casi speciali sono affidati alla nostra Zia Tun, Tiziana, educatore cinofilo che svolge un lavoro di recupero comportamentale: gli rende la dignità che hanno perso e, quando sono pronti, senza fretta, li diamo in adozione.

GLI ALLEVATORI Ovvero la ricollocazione in ambito famigliare. In questo caso rientrano quei jack che devono essere ceduti da allevatori per diversi motivi. Il più delle volte sono fattrici o fattori che vanno in pensione, oppure sono cani che a distanza di anni non vanno più d’accordo con uno o più membri del loro branco, che vengono sottomessi o peggio ancora aggrediti. Ed infine ci sono, poche fortunatamente, situazioni in cui i cani hanno problemi di salute e per loro è meglio proseguire la vita in una famiglia.

GLI ABBANDONI Questa è la situazione peggiore per cui servirebbero stalli a non finire. La maggior parte dei nostri recuperi sul territorio è la Sicilia, parliamo del 90% dei recuperi fatti. I cani ci vengono segnalati tramite la pagina Facebook o direttamente al numero pri-

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vato - che ormai tanto privato non è più – oppure tramite tag in post su Facebook. La maggior parte dei cani abbandonati hanno dai 6 mesi ai 9 anni e non hanno il microchip, nonostante il tempo materiale per inserirlo ci sia stato, questo aspetto facilita l’abbandono perché non si può risalire al proprietario. Per il recupero e la cura di questi cani ci avvaliamo di veterinari e volontari del posto. La speranza è sempre quella che siano sani ma non è sempre così per cui interveniamo con visite, cure ed interventi chirurgici se necessario. Li mandiamo nelle case in salute ed in regola coi vaccini, con esami ematici al seguito, test leishmania, erlhichia ect ect, microchip, antiparassitario e, ovviamente, solo dopo averli conosciuti.

Un discorso a parte meritano le cagne recuperate al termine della gravidanza. Sono impegnative: si parla di minimo 70 giorni di stallo o pensione per mamma e cuccioli, ecografia, parto, cibo, vitamine, vaccino per tutti, microchip, insomma in media ci costa dai 1000 euro in su, a seconda soprattutto di quanti cuccioli nascono e dello stato di salute della mamma.

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Ad avventura finita però ti ride il cuore, li hai salvati e accasati.Â

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ITER ADOTTIVO Questa è la parte davvero difficile, abbiamo una responsabilità e non possiamo sbagliare, queste creature hanno già subito abbastanza. Affidare questi cani è come dar via un nostro cane, ci dedichiamo 24 ore su 24. Prepariamo l’appello che viene poi divulgato tramite la pagina Facebook e Instagram, carichiamo video su YouTube e a breve avremo il nostro sito Internet. Sono molto importanti per noi i social poiché conta molto la condivisione degli appelli, è la salvezza di questi cani.

La richiesta avviene tramite mail e a questa segue il temuto questionario conoscitivo che deve obbligatoriamente essere compilato. Sono 5 pagine di svariate domande che ci permettono di conoscere già su carta la famiglia e ci permettono di fare una prima selezione capendo se quella può essere la famiglia adatta per il cane richiesto. Il questionario è necessario, troppi scrivono e si dichiarano interessati ma poi non rispondono alle domande e spariscono, se vuoi adottare non puoi avere compromessi se lo fai è perché hai già ponderato la decisione, altrimenti è tempo perso.

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Lette tutte le richieste per uno specifico cane, scegliamo i migliori 2/3. Se hanno già un cane presente in famiglia mandiamo in visita un educatore cinofilo che possa valutare il cane, in modo da capire se sono presenti problemi comportamentali o gelosie e se il cane sia compatibile con quello richiesto. Se invece non hanno già cani inviamo un volontario che valuta la famiglia e ambienti. Sia l’educatore che il volontario prima dell’incontro leggono le risposte fornite al questionario e, al termite del controllo, si confrontano con noi che prenderemo poi la decisione finale – anche se ormai abbiamo il sesto senso e capiamo a pelle se i pretendenti sono idonei. Scelta la famiglia è ora del viaggio, se possiamo ci spostiamo noi direttamente, ma non sempre è possibile per cui ci affidiamo a delle staffette. Per la verità ora abbiamo una sola persona che fa questo, molti purtroppo hanno deluso la nostra fiducia – dobbiamo affidare loro i nostri cani ad occhi chiusi senza paure – creando un business su questa attività. Una volta affidato il cane non smettiamo di seguire il suo percorso, rimaniamo costantemente in contatto per supporto e consigli, con l’aiuto di un educatore in caso di necessità. Come sopravvive un’associazione di questo tipo? Spesso interveniamo noi personalmente, ma fortunatamente non manca chi ci sostiene: i Tesseramenti annuali che non sono molti, le lotterie con premi ricevuti in dono, magliette, piccoli 51

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gadget, calendario, i biscotti creati dallo chef Gramegna, donazioni libere e raccolte fondi. Al momento abbiamo partecipato ad un evento che non ha reso moltissimo, ma non molliamo, mai. Le difficoltà principali sono i fondi (se hai le spalle coperte riesci a recuperare ed aiutare molti più cani e più serenamente) e gli stalli che dovrebbero essere gratuiti ma ne abbiamo solo due gratis (il nostro e uno a Palermo con un numero limitato di posti). Per ogni cane spendiamo in media, se in buona salute e adottati velocemente, dai 100,00 ai 130,00 euro al mese. Tutti i cani vengono sterilizzati a nostre spese e l'unica cosa che chiediamo alla famiglia di pagare è il viaggio. Per noi non esistono domeniche o festività, siamo attive 24 ore su 24 e tra tutte le chat con gli adottanti e le nostre organizzative scriviamo in media 600/700 messaggi al giorno. Abbiamo dato le nostre mani in loro difesa

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Il lavoro con i cani del Rescue, i famigerati cani del Rescue... di Tiziana Latunz

Detta così potrebbe sembrare che tutti i cani che sono gestiti dalle associazioni Rescue siano cani problematici, aggressivi, non in salute e perché no anche bruttini... si potrebbe pensare che adottare un cane del Rescue è consentito solo a chi è esperto e ha grandi competenze cinofile… Ma non è così o perlomeno non lo è sempre!!! Ci sono moltissimi cani che vengono presi in carico dall'Associazione Rescue perché abbandonati dal loro proprietario, la loro storia ha delle grosse lacune e dei grossi punti di domanda perché si sa ben poco. La maggior parte di loro è naturalmente senza microchip e senza un passato certo, per cui si cerca nel tempo di conoscerlo il più possibile, stimolarlo in diverse situazioni per andare a capire e andare a scrivere quello che potrebbe essere stato il suo vissuto, il suo trascorso, per andare a capire se ha delle mancanze, delle paure, delle fobie, se ha delle difficoltà a relazionarsi con i suoi simili o con gli umani, insomma quello che bisogna fare è scoprirlo, sbucciarlo come una cipolla poco per volta per poi scegliere per lui una famiglia 53 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


che possa gestirlo nel migliore dei modi tenendo in considerazione questo vuoto di informazioni del suo passato. Un'altra buona parte, negli ultimi anni purtroppo una gran parte, di cani gestiti dal Rescue sono quelli che arrivano da cessioni di proprietà. Cosa vuol dire cessione di proprietà? Vuol dire che a un certo punto il proprietario si stanca, si stufa esattamente come si fa come un gioco del proprio cane, molte volte subentrano una serie di scuse e motivazioni che potrebbero riempire un libro intero ma raramente ci sono delle serie e motivate giustificazioni... troppe poche volte! I divorzi, la nascita dei figli, il cambio di lavoro o di casa, le separazioni, le finte motivazioni di salute... Poi c'è un 2% che sono quelle motivazioni veramente valide! Per il nostro lavoro in questo caso nella sfortuna del cane si ha la fortuna comunque di avere un rapporto diretto di comunicazione con l'ex proprietario, il quale è in grado di rivelare il passato del cane raccontando la sua storia e questo ci aiuta moltissimo perché sappiamo esattamente dove andare a lavorare con il cane per migliorare quelle che possono essere alcune sue difficoltà nel relazionarsi con la nuova famiglia. Ad esempio molte volte con questi piccoli Terrier nascono delle incomprensioni con i bambini perché sono stati sottoposti a delle forzature, anche a livello di manipolazione, proprio nell'interazione stessa con bimbi. 54

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Altre volte l'errore del proprietario è quello di tenere due maschi della stessa cucciolata o ancor peggio tenere padre e figlio della cucciolata o inserire una seconda femmina in famiglia. Non tenere in considerazione che moltissimi cani hanno delle grosse problematiche a gestire le risorse in casa con un conspecifico dello stesso sesso è una delle ragioni per cui molte volte la famiglia si rivolge ad un'associazione Rescue. Poi c'è un'ultima dolorosa parte che prende in carico tutti quei cani delle associazioni Rescue che purtroppo arrivano da situazioni di maltrattamento! Questo è l'aspetto più doloroso ma è anche quello che da ancor più energia e motivazione a noi responsabili Rescue, perchè ridare speranza a questi cani svuotati nell'animo è davvero uno stimolo enorme!! Li recuperiamo con gli occhi pieni di dolore, un dolore che va oltre a quello fisico! Annientati, demotivati, con cicatrici, fisiche e non, che non possono essere cancellate ma che sicuramente vale la pena superare con loro!! Con questi cani in specifico la prima cosa che bisogna fare è imparare a rispettarli e a considerare i piccoli risultati giornalieri come dei grandi traguardi, riacquistare la loro fiducia poco per volta pezzettino per pezzettino fosse anche briciola per briciola. 55

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Con loro diventa veramente essenziale più che mai trovare la famiglia idonea, una famiglia che non punti a chiedere un cane con determinate specifiche, ma una famiglia che abbia voglia di mettersi in gioco, voglia di cambiare le proprie abitudini per aiutare il cane in questione, che abbia voglia di scoprire e accettare poco per volta questo cane e amarlo proprio per le sue lacune, le sue paure, i suoi limiti. Naturalmente il recupero di cani con problematiche comportamentali dichiarate o meno viene sempre seguito da personale qualificato, educatori cinofili, rieducatori comportamentali, veterinari ecc ecc. ed è svolto in strutture adatte. I miracoli delle buone adozioni avvengono tutti i giorni, adozioni portate avanti non solo con il cuore, ma gestite da persone competenti, professionali e pignole. Perché non c'è solo amore in un'adozione, c'è molto di più a partire dal rispetto di questi esseri che meritano una seconda possibilità... quella di concedere di nuovo fiducia nell'essere umano!!!

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Se vi siete persi un numero ... 
 Numero 1. http://www.calameo.com/read/004426864613987159c19 Ratting, origini e utilità (di Angelo Romanò)
 Prove di Lavoro (di Dario Novelli)
 Il Primo Jack (di Claudine Riez)
 Il Russell Terrier (di Angelo Romanò)
 Speciale World Dog Show - Milano 2015

Numero 2. http://www.calameo.com/read/004426864b26758207527 La mia storia (di Federico Giovannetti)
 Il cane è carnivoro (di Caterina Gritti)
 Jack Russell Terrier Grooming (di Fabio Brandi)
 Morfologia: La testa del Jack (di Angelo Romanò)
 Foxhounting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier (Dario Novelli)

Numero 3. http://www.calameo.com/read/004426864559b895be1ac Fabbisogni nutrizionali (di Caterina Gritti)
 Parson Russell Terrier (intervista a Corrado De Rose di Stefania Cirelli)
 Come salvargli la vita (di Phill Mutz)
 Xilitolo: il dolcificante senza zucchero (di Jason Nicolas)
 Test di Attitudini Naturali - TAN (di Dario Novelli)
 Questione di naso (di Angelo Romanò)
 Il Regno Unito avanza sullo standard Australiano (di Angelo Romanò) 57 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


Numero 4. http://www.calameo.com/read/004426864102e3a4ff6e2 Passione e Serietà (intervista a Elisa Panelli di Stefania Cirelli)
 La base del Jack Russell terrier (di Dario Novelli)
 Il cane non ha il Pedigree?,. occhio alle truffe (di Angelo Romanò)
 Il microchip - Anagrafe Canina (di Angelo Romanò)
 Il libretto sanitario e il Pedigree ENCI (di Angelo Romanò) Numero 5. http://www.calameo.com/read/0044268649df8c5f8e2a4 il Jack Russell Terrier Tricolore - conosciamo meglio le sue caratteristiche (di Barbara Tenca)
 Lo standard (corretto) del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club)
 Le razze Terrier preferite in UK (di Kate Green)
 L’imprinting (di Dario Novelli)
 Cuccioli: dai primi passi a una relazione duratura (Angelo Romanò) Numero 6.
 http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec La mia passione per i cani è nata con me (intervista a Veronique Murrau di Stefania Cirelli)
 L’extended standard del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club)
 Primo Trofeo Club Italiano Jack Russell Terrier (di Stefania Cirelli, cronaca di Dario Novelli)
 Le stagioni dei forasacchi (di Angelo Romanò)
 Working Trial e Primo soccorso (di Elisa Pozzatello)
 Parassiti (Esterni) e Insetti Pericolosi (di Angelo Romanò)
 Una giornata di stage traccia e tana artificiale (di Angelo Romanò)
 Termoregolazione del cane: il colpo di calore (di Angelo Romanò)
 L’abbandono non ha scuse (di Stefania Cirelli) 58

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Numero 7.
 http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec World Dog Show Mosca 2016 (di Angelo Romanò)
 I protagonisti del World Dog Show 2016
 - intervista a Alice e Sara Fiammengo
 - intervista a Marco Cipolla
 Trasporto e sicurezza (di Elisa Pozzatello)
 Passione e divertimento (di Aurelio Borella)
 Prima Expo amatoriale di razza del Club (di Angelo Romanò) Numero 8.
 http://ita.calameo.com/read/004426864d219c2c528e6 Speciale European Dog Show 2016 - Brussels (di Elisa Pozzatello)
 Considerazioni di un allevatore: il Jack Russell Terrier (di Stefano Russo)
 Essere una mamma cane: Gravidanza, Problemi e riposo (di Angelo Romano')
 Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 9.
 http://ita.calameo.com/read/004426864eb7ce764979c 2016 Un anno di attività del Club (di Elena Colombo e Elisa Pozzatello)
 La legenda del “cucciolo da esposizione” (di Monica Bolignano)
 Jack, Passione, Crescita continua (Prima parte - Intervista a Giuseppe Messina di Stefania Cirelli)
 Il Jack e il Natale ... ridiamoci su! (di Elisa Pozzatello)
 Istinto Predatorio (di Dario Novelli)
 Ti regalo un cucciolo (di Angelo Romanò)
 No ai Botti, Si ai Biscotti! (di Elisa Pozzatello)
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Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 10.
 http://ita.calameo.com/read/004426864a6c74f4536f4 Sport Cinofili (di Elena Colombo - intervista a Fabio Mosca e Alfonso Sabbatini)
 Ore d’angoscia per Milo (di Monica Bolignano)
 Razze Canine (di Dario Novelli)
 Attivazione Mentale (di Elisa Pozzatello) 
 Ancor prima che fosse Jack (Intervista a Elisabetta Baglini di Stefania Cirelli)
 Allevamenti Jack Russell con Affisso in Italia (di Angelo Romanò)
 Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 11.
 http://ita.calameo.com/read/004426864029696b66061 Speciale CRUFTS 2017 (Intervista a Annalisa Martinelli Asnaghi di Aurelio Borella)
 Standard Inglese Jack Russell Terrier (di Angelo Romanò)
 La lunga strada verso il Crufts (di Monica Bolignano)
 Non solo coccarde (Intervista a Tommaso Urciuolo di Monica Bolignano)
 Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 12.
 http://ita.calameo.com/read/004426864029696b66061 Trofeo Nati Terrier (di Dario Novelli)
 Lussazione del Cristallino (di Roberta Santoro)
 Stage Traccia (di Elisa Pozzatello)
 Tutti al mare ... ma proprio tutti? (di Monica Bolignano)
 Wild Boar Trial (di Angelo Romanò)
 Il miglior amico dell’uomo (di Elisa Pozzatello) 60

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Numero 13.
 http://www.calameo.com/read/00442686436ada9232d57 Un tributo a Eddie Chapman (Autori vari)
 Standard del Parson Russell Terrier (di Angelo Romanò)
 Montefiore Kennel (di Gianni Carmignani)
 Mambo’s Kennel (di Massimo Cataldi)
 Amico Terrier Kennel (di Massimo Fioravanti)
 Kennel Di Sopravento (di Corrado De Rose)
 Sport cinofili - Dog dance (di Irene Rinaldo)
 Leon VID ... Very Important Dog (di Veonica Giuliani)
 Cosa sei disposto a perdere? Mi fido di te (di Elisa Pozzatello) Numero 14.
 http://www.calameo.com/read/004426864cc6b8ebe44e3 Il cane sportivo (di Elena A. Colombo)
 Quando la temperatura è troppo bassa (di A. Romanò)
 Cappottini, quando si e quando no! (di Angelo Romanò)
 Allevare ... e che c’è vò (di Dario Novelli)
 Abbandono: un affare quotidiano non solo un problema estivo (di Elisa Pozzatello)

Numero 15.
 http://www.calameo.com/read/004426864f9ae64f8655c Intervista a 
 - Sonia Pagani - Bonsai Kennel (di Elisa Pozzatello)
 - Maria Teresa Basso (di Monica Bolignano)
 Finchè morte non ci separi (di Monica Bolignano)
 Stage “Techinca di Stripping su JRT” (di E.Pozzatello)
 Stato di salute del JRT (di Angelo Romanò)
 Un cucciolo sotto l’albero (di Elisa Pozzatello) 61

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Numero 16.
 http://ita.calameo.com/read/0044268649d7c9b1d5a91 Maltrattamento genetico nei cani di Razza (Barbara Gallicchio)
 Fuoco ... ai tastini (di Monica Bolignano)
 Accordo ENCI-FISC (di Elena A. Colombo)
 I traumi nel cane sportivo (di Elena A. Colombo)
 Cave canem .. tra miti, leggende e religioen (di Elly Poz)
 La percezione dei colori ... (di Angelo Romano')
 Oculopatie (di Angelo Romano') Numero 17.
 http://ita.calameo.com/read/004426864305976064c80 Il JRT è il cane giusto per me? (di Angelo Romano’)
 Allevare non è semplice (di Dario Novelli)
 Mamma, posso? (di Barbara Gallicchio)
 Agility Dog: Consigli per i conduttori (di Roberta Santoro)
 Cane vs Cioccolato (di Elena Colombo)

Numero 18.
 http://ita.calameo.com/read/004426864305976064c80 I luoghi del Reverendo Russell (Roberta Santoro)
 Il commissario di Ring (Monica Bolignano)
 Sordità congenita e B.E.A.R test (Amedeo Ubermensch Picchi)
 Olio di Neem: unguento miracoloso! (Elisa Pozzatello)
 Filariosi Cardipolmonare (Angelo Romanò) 
 Il colpo di calore (Angelo Romanò)
 Decalogo estivo (Angelo Romanò)

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Numero 19.
 https://ita.calameo.com/read/004426864dc2256a7d36f La mia Rally-O (Elena Colombo)
 Smarrito o abbandonato? (Elena Colombo)
 Cani e bambini: una spendida opportunità (Roberta Santoro)
 Leishmaniosi (Angelo Romanò) 
 Detartrasi (Elisa Pozzatello)

Calendario Eventi cinofili a cura di Elena A. Colombo Vintage Jack a cura di Angelo Romanò -oLe riviste si intendono a scopo didattico. Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Per qualsiasi richiesta scrivere a clubitalianojrt@gmail.com

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Eventi 2018 di Elena Colombo

CALENDARIO ESPOSIZIONI 06 OTTOBRE - REGIONALE DI REGGIO EMILIA Gruppo Cinofilo Reggiano Per informazioni 03311629362 iscrizioni su www.encishow.it chiusura 05/10/2018 14 OTTOBRE - NAZIONALE DI POGGIBONSI Gruppo Cinofilo Reggiano Per informazioni 03311629362 iscrizioni su www.encishow.it seconda chiusura 04/10/2018 64 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


27-28 OTTOBRE - INTERNAZIONALE DI MESSINA – REGGIO CALABRIA Gruppo Cinofilo Reggino Gruppo cinofilo Peloritano Per informazioni 00965332599 iscrizioni su www.encishow.it seconda chiusura 08/10/2018 01-02-03-04 NOVEMBRE - INSUBRIA WINNER INTERNAZIONALE SEDRIANO INTERNAZIONALE DESIO INTERNAZIONALE BUSTO ARSIZIO INTERNAZIONALE VARESE “INSUBRIA WINNER 2018” Gruppo Cinofilo Sedrianese Gruppo Cinofilo Desiano Gruppo Cinofilo Bustese Gruppo Cinofilo Varesino iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 05/10/2018 seconda chiusura 15/10/2018 65

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10 NOVEMBRE - INTERNAZIONALE DI FOGGIA Gruppo Cinofilo Dauno Per informazioni 3484650640 iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 11/10/2018 seconda chiusura 21/10/2018 11 NOVEMBRE - INTERNAZIONALE DI MATERA Gruppo Cinofilo Materano Per informazioni 3484650640 iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 12/10/2018 seconda chiusura 22/10/2018 16-17-18 NOVEMBRE - LIGURIA DOG SHOW INTERNAZIONALE DI SAN REMO NAZIONALE DI SAVONA NAZIONALE DI ALBENGA 66

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Gruppo Cinofilo Sanremese Gruppo Cinofilo Savonese Gruppo Cinofilo Ingauno Per informazioni 0103620071 iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura internazionale 17/10/2017 seconda chiusura internazionale 27/10/ 2017 prima chiusura nazionale 27/10/2017 seconda chiusura nazionale 06/11/2017 24-25 NOVEMBRE - ROMA WINNER 2018 INTERNAZIONALE DI ROMA Gruppo Cinofilo Capitolino Roma Kennel Club iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 25/10/2017 seconda chiusura 04/11/2017 08-09 DICEMBRE – INTERNAZIONALE DI ERBA Gruppo Cinofilo Comasco 67

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Per informazioni 031571037 iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 08/11/2018seconda chiusura 18/11/2018 09 DICEMBRE - NAZIONALE DI CROTONE Gruppo Cinofilo Crotonese Per informazioni 3291614156 iscrizioni su www.encishow.it prima chiusura 19/11/2018 seconda chiusura 29/11/2018 CALENDARIO PROVE DI LAVORO 14 OTTOBRE - CAPALBIO (GR) Prova A e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Grossetano - Per informazioni 0564450440 iscrizioni a: prove@gruppocinofilogrossetano.it 20-21 OTTOBRE - ALFONSINE (RA) Prova A e BHFK/95 per Terrier 68

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Lugo - Gruppo Cinofilo Lughese Per informazioni 0545-25438 iscrizioni a: clubcinofilolughese@gmail.com 28 OTTOBRE – BESANA IN BRIANZA Prova A e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Monzese - Per informazioni 039-360321 iscrizioni a: comitabata@libero.it 17-18 NOVEMBRE – MONTESPERTOLI (FI) Prova A e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Fiorentino – Arcicaccia di Tripetetolo Per informazioni 055-2335369 Iscrizioni a: info@gruppocinofilofiorentino.it 18 NOVEMBRE – BESANA IN BRIANZA Prova A e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Monzese - Per informazioni 039-360321 iscrizioni a: comitabata@libero.it

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Club Italiano Jack Russell Terrier Il Club è un’associazione specializzata e non ha scopo di lucro. Tramite la professionalità e passione dei propri membri, vuole essere di aiuto a tutte quelle persone, o meglio appassionati, che si avvicinano alla razza e vogliono saperne di più. Chissà se ci sarà tra voi qualche nuovo appassionato o allevatore, comunque sia saremo lieti di accompagnarlo verso una dimensione di conoscenze approfondite. Se sei interessato a farne parte compila il modulo di adesione: https://www.clubitalianojackrussellterrier.it/diventa-socio

Invia il modulo all'indirizzo mail clubitalianojrt@gmail.com, debitamente compilato e con allegata una copia di un documento di identità valido. Le iscrizioni del "Club Italiano Jack Russell Terrier" sono aperte e associarsi NON è un obbligo, lo vogliamo ribadire e sottolineare, ma bensì un'opportunità di costruire qualcosa di meglio insieme. Essere socio significa incontri, partecipazione, scambio di idee e opinioni, rispetto, crescita reciproca tra amici e un'occasione da parte di chi ha molta esperienza, di insegnare qualcosa ad altri con lo stesso spirito di un padre verso i propri figli. Cordialmente, Dario Novelli (Presidente) Angelo Romanò (Vicepresidente) Sito ufficiale: http://clubitalianojackrussellterrier.it 70 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


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In copertina: “Lolita” e l’Amanita muscaria di Maria Teresa Basso

A questo numero hanno collaborato (in ordine alfabetico di nome): Articoli/Foto/Redazione: Angelo Romanò, Elena Colombo, Elisa Pozzatello, Monica Bolignano, Roberta Santoro, Simona Castiglione, Tiziana Latunz. Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

Per informazioni contattate il seguente indirizzo: clubitalianojrt@gmail.com Copyright 2018 - Club Italiano Jack Russell Terrier 71 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata


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