Rivista del Club: Numero 28 - Aprile / Giugno 2020

Prima rivista Italiana specializzata sulla razza Jack Russell Terrier e Parson Russell Terrier

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CLUB ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER

Numero 28 - Anno 2020

Aprile - Giugno

IL CLUB PER VOI CORONAVIRUS E JACK JACK E BAMBINI DEPRESSIONE NEL JACK GESTIONE DEL PESO Angelo Romanò

MANTENIAMO LA TOELETTATURA Elisa Pozzatello intervista a Martina Blandino

I PARASSITI ESTERNI LEISHMANIOSI: PREVENZIONE Roberta Santoro

PROVE DI LAVORO TERRIER 2020 Angelo Romanò

Redazionale Buongiorno a tutti i lettori, il Club fa quadrato in questo periodo per arginare il nuovo virus che attualmente si sta diffondendo in tutto il mondo con la stessa grinta del nostro cane in copertina. Anche se la nostra attività ha avuto un rallentamento vogliamo, con questo numero, fornire delle indicazioni base sulla gestione dei nostri Jack e Parson, questo non solo per starVi vicini, ma anche per prevenire ed arginare altri casi di COVID-19. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze a quelle persone che hanno perso i propri cari o amici. La desolazione nel vederli scomparire senza avere neanche un ultimo saluto ci rattrista. Un plauso a tutte le persone che si stanno adoperando attivamente per sconfiggere il virus, come medici, infermieri, protezione civile, commessi, trasportatori, esercito e forze dell’ordine e un grosso ringraziamento anche a tutte quelle persone che stanno rispettando le regole imposte dal governo per il nostro bene.

Buona Lettura!

Angelo Romanò Dario Novelli Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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FOTO: VALERIA GHIRINGHELLI 2 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

IL CLUB PER VOI di Angelo Romanò

In questo periodo di incertezza, il Club è qui per te e il tuo amico a quattro zampe.

Per aiutarti in questo periodo, la cui situazione è in rapida evoluzione, abbiamo stilato delle risposte a cui frequentemente le persone fanno riferimento.

Le misure governative sono le seguenti e le conosciamo tutti: 3 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

- Restare a casa - Uscire solo per motivi giustificati di lavoro o salute o per procurarsi del cibo - Stare ad almeno un metro di distanza da altre persone - Lavarsi frequentemente le mani, soprattutto se si deve uscire di casa - Non toccarsi occhi e bocca

Le linee guida per i nostri amici a quattro zampe sono:

Proprietari I cani posso trasmettere il coronavirus?

Il nuovo coronavirus si trasmette attualmente da persona a persona. Non esistono prove che colpisca i cani e non esistono casi di trasmissione da uomo a cane e viceversa. Lo stesso vale anche per altri animali come il gatto. Quindi se il vostro Jack convive con gatti o altri animali, per adesso non esiste prova di trasmissione da uomo ad animale.

Quali precauzioni devo adottare?

Se si è risultati positivi al Coronavirus o se si hanno sintomi, per quanto sia diďŹƒcile, limitare il contatto con i nostri amici a quattro zampe. Nel caso contrario prendi solo 4

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delle precauzioni di igiene extra: cerca di evitare che il Jack vi lecchi il viso. Lavarsi le mani spesso consente di non veicolare il virus, qualora si venga a contantto, da e verso il cane.

Possiamo uscire con il nostro cane?

Le misure gover native consentono l’uscita in passeggiata per il nostro cane limitatamente alle deiezioni quotidiane. Si ricorda che l’uscita è consentita nei pressi dell’abitazione e per un solo membro della famiglia alla volta. Evitiamo incontri con altri cani il più possibile e con altre persone.

Attualmente sono i casa da solo e in quarantena, chi mi può aiutare?

Qualora si sia positivi al Coronavirus e in quarantena presso la propria abitazione, consultare il proprio comune di residenza o la protezione civile per eventuali aggiornamenti sulla possibilità di uscita del cane da parte di parenti, amici o vicini di casa. Esistono supporti disponibili in varie regioni e comuni che possono aiutarvi in questo caso.

Posso portare il mio cane dal veterinario?

Il consiglio del governo, qualora non si sia affetti da Coronavirus, è quello di rimanere a casa ed evitare contatto con altre persone, a meno che non sia assolutamente necessario e che il vostro cane abbia urgente bisogno di cure veterinarie. Chiamare sempre il veterinario in questo 5

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FOTO: CLAUDIA PAPA

caso per capire se vi può assistere e la modalità della stessa. Se si è affetti da Coronavirus, avvisare il veterinario e chiamare il comune o protezione civile per assistenza, non lasciate la vostra casa.

Posso portare il cane dal teolettatore?

La toelettatura non è un lavoro considerato come essenziale, per cui le attività in questo ambito sono chiuse.

Tuttavia il mantenimento dell’igene del cane e il suo pelo è un aspetto di cui possiamo tenere conto. Se esistono professionisti disponibili a discutere a distanza su come mantenere il pelo e l’igene del cane, contattateli. Esempi concreti si vedono su Social network, come Facebook, dove professionisti mettono a disposizione di tutti lezioni di toelettatura in base al cane che abbiamo di fronte. Per il nostro Jack lo stripping è l’attività necessaria per mantenere il pelo sano e in ordine. Forniamoci di articoli essenziali per la toelettatuta come spazzole o shampoo specifici per cani.

Mantenere il pelo, spazzolandolo con lo strumento adatto permette di eliminare il pelo morto e di mantenere il mantello in ordine. Lavare il cane se necessario e NON fatelo ogni giorno, potreste creare danno alla cute dello stesso. Se il vostro Jack ha un accumulo di sporcizia attorno agli occhi, non cercate di tagliare il pelo attorno allo stesso, ma usate un cotone inumidito e cercate di pulire con un movimento delicato verso il basso. Fatto ogni giorno può aiutare a prevenire accumuli. Controllare periodicamente le unghie e se troppo lunghe provvedere ad una spunta.

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Cosa posso far per mantenere il mio cane attivo?

Difficile mantenere il cane attivo se non si ha la possibilità di farlo scorrazzare nei campi o in un ampio giardino o spazio, ma abbiamo alternative che possono mantenerlo occupato nel periodo di restrizione.

Pratiche di istruzione, come lo stare seduto, a terra, rotolare su se stesso, girare intorno a noi, andare verso un oggetto possono essere delle attività alternative per intrattenerlo. Esistono migliaia di video su YouTube che possono aiutarvi in questo. Cercateli e provate a metterli in pratica.

Allevatori Ho una cucciolata in scadenza da consegnare. Possono venire le famiglie a vedere il proprio cucciolo?

Attualmente le linee guida sono sempre le stesse. Stare a casa e non uscire se non per gravi motivi. In questo caso l’allevatore deve mantenersi in contatto e aggiornare i nuovi proprietari attraverso l’invio di foto o filmanti via e-mail, social, whatsapp, videochiamate.

Come far socializzare i cuccioli in questo momento?

Ovviamente è più difficile in questo periodo far socializzare i cuccioli per mancanza di persone, rumori e

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FOTO: MATTEO BUSTI

ambienti in cui possano sviluppare le loro capacità. Nel frattempo l’allevatore si può aiutare con: - suoni che riproducano ambienti diversi come il rumore del traffico, persone che parlano in un ambiente affollato, abbai di altri cani o altri rumori di animali, insomma qualsiasi suono che il vostro cucciolo può incontrare una volta uscito dal vostro ambiente. Aiutatevi con computer o cellulari per emettere suoni e soprattutto sperimentateli in ambienti diversi.

- se abbiamo a disposizione un giardino, cerchiamo di portarli fuori molto spesso. Il sole e l’ambiente favoriscono

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il corretto sviluppo e si possono sperimentare giochi e suoni diversi dall’ambiente casalingo.

- abituiamoli ad ambienti diversi e situazioni diverse.

Costruiamo, per quanto possibile, ostacoli in giardino o in casa, in modo tale che possano sviluppare un senso di coordinazione migliore. Cerchiamo di far vedere anche mezzi a cui potrebbero avere timore in futuro, come una scopa, lavatrice, aspirapolvere o altro. Facciamolo sempre ad una distanza tale da non incutere paura, ma incoraggiare la curiosità. Oggetti rumorosi possono avere un impatto negativo se mostrati a breve distanza.

- sviluppiamo il loro olfatto. Giochi in cui possono sviluppare il loro olfatto, magari trovando delle crocchette in un asciugamano piegato possono essere un valido passatempo.

Ci saranno dei ritardi nella registrazione dei cuccioli?

Attualmente non tutti i presidi ASL veterinari e ENCI sono attivi in quanto siamo in una situazione di emergenza.

Tuttavia, durante questo periodo consigliamo di contattare l’ASL locale o il Gruppo Cinofilo di appartenenza per avere maggiori informazioni. Guardiamo anche online, sul loro sito, quali sono le indicazioni da adottare in questo frangente. Alcuni Gruppi Cinofili si sono già attrezzati e consigliano l’invio di raccomandate per la registrazione a posteriori della cucciolata, ma sempre meglio contattarli per capire meglio le modalità di comunicazione.

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I veterinari saranno a disposizione in questo periodo?

I veterinari sono classificati come lavoratori necessari per il benessere animale e in questo periodo è consentito loro di continuare il servizio. Non uscire mai di casa senza appuntamento, consultare sempre il veterinario in qualsiasi caso per determinare la necessità, o meno, dell’intervento.

Cosa devo fare se devo fare vaccino e microchip ai cuccioli?

Attualmente le limitazioni del governo non ci consentono di allontanarci da casa, tuttavia ENCI e vari enti hanno già espresso, a favore degli allevatori, la necessità di espletare le funzioni base di un allevatore come la vaccinazione, microchip e consegna cuccioli. Al momento però si attende un responso dal governo, quindi le limitazioni non consentono di recarsi dal veterinario se non per estrema necessità.

Come possiamo prenderci cura dei cuccioli in questo periodo?

Importante è seguire i consigli durante questo periodo di gravi limitazioni all’uscita da casa. Se però non ci si può prendere più cura dei cuccioli perché sussistono contagi da Coronavirus, e se un partente, amico o associazione si può prendere cura della cucciolata, bisogna contattare il proprio comune o l’ASL di appartenenza per capire, caso per caso, le indicazioni e modalità necessarie per mantenere la cucciolata e preservare il benessere animale.

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I cuccioli possono andare nelle famiglie prima della scadenza dei 60 giorni?

Assolutamente NO. Le leggi in vigore prima dell’emergenza Coronavirus permangono e nessun cucciolo può essere consegnato al nuvo proprietario prima del sessantesimo giorno di età dello stesso.

Organizzatori eventi e Club Attualmente non esiste la possibilità di organizzare, per legge, eventi in cui vi sia un assembramento di persone. Gli eventi in programma sono rimandati a data da destinarsi. Il Club, come tutte le altra associazioni ferma tutte le attività di eventi pubblici, ma resta sempre in contatto con Voi attraverso i social e questa rivista.

Le esposizioni canine e le prove di lavoro sono sospese.

Teniamoci aggiornati!

Governo Italiano (http://www.salute.gov.it https:// www.epicentro.iss.it), Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (https://www.izsvenezie.it), ENCI (http:// www.enci.it)

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FOTO: TERRY RENDINA

CORONAVIRUS E JACK di Angelo Romanò

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CORONAVIRUS sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare diverse infezioni che partono dal comune raffreddore fino ad arrivare a gravi crisi respiratorie.

Abbiamo già sperimentato nel 2002 l’arrivo di un virus simile anni addietro con la SARS-CoV (Sindrome acuta respiratoria severa) che portava a sintomi simili all’attule virus, ma con una diffusione che è stata relativamente bassa rispetto a quello attuale.

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Quindi i Coronavirus esistono già da tempo, e precistamente il primo virus fu identificato a metà degli anni ’60.

“Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico.

L a s o t t o f a m i g l i a O r t h o c o r o n a v i r i n a e d e l l a famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-e Gammacoronavirus.

Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).

Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo: Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 ( B e t a c o r o n a v i r u s ) e H C o V- 2 2 9 E e H C o V- N L 6 3 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore.

Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARSCoV-2).”*(salute.gov.it)

in dettaglio: • MERS-CoV (Middle East Respiratory Syndrome) 15

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• SARS-CoV (Severe Acute Respiratory Syndrome) • SARS-CoV-2 (Il nuovo coronavirus che causa la malattia dal 2019, or COVID-19) L’origine del virus non sempre è di facile identificazione, anche se in acluni animali come il cammello e il pipistrello è comune parlarne. In base alle banche dati delle sequenze depositate degli altri tipi di virus, dove vengono stoccate le sequenze genetiche degli stessi, si è osservato che il continuo cambiamento gli ha permesso di sviluppare un aspetto in equilibrio con il sistema immunitario ospite (animale o umano che sia). Quindi, non solo alcuni animali sono affetti, ma nel nostro caso, questa mutazione gli ha permesso di fare il salto di specie innescando l’epidemia.

Le mutazioni che sono state identificate del nuovo Coronavirus sono tre, e queste analisi hanno permesso di creare una sorta di carta d’identità del virus. Non si escludono però altre mutazioni che permetteranno uno sviluppo diverso da quello originale.

L’epidemiologia, ovvero gli studi della diffusione delle malattie in rapporto alle condizioni dell’organismo/ambiente/ popolazione, del virus è stata considerata due volte e mezzo più grave della precedente SARS, questo a testimoniare che la sua diffusione è molto maggiore della precedente.

Il professor Massimo Ciccozzi a tal proposito afferma che questo virus muta in continuazione paragonato al coronavirus della Sars. Non si può paragonare a un virus 16

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FOTO: GIACOMO POPOLIZIO

influenzale. “Questo coronavirus fa una mutazione ogni mille basi nucleoditiche. Quello della Sars del 2002-2003 ne faceva una ogni 10 mila. Quindi è molto veloce.”

Ma il nuovo Coronavirus può infettare i nostri amici a quattro zampe?

Sebbene abbia origine animale il SARS-CoV-2 (che genera la COVID-19), la mutazione identificata è

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esclusivamente di trasmissione umana, ovvero la trasmissione avviene da uomo a uomo.

Ancora non è chiaro se i nostri animali si possano ammalare di COVID-19, ovvero di una sindrome respiratoria acuta come quella trasmessa all’uomo, e per questo motivo è meglio limitare il contatto al minimo, così come richiesto per gli altri membri della famiglia. Il fatto che non possa contrarlo non vuol dire che non possa essere veicolo indiretto per la trasmissione del virus.

Un recente articolo annuncia la scoperta di quattro animali positivi al virus SARS-CoV-2, e per la precisione due gatti e un cane a honk Kong e un cane in Belgio. Non è ancora stato appurato se la trasmissione è stata passiva o si tratta di una comcomitanza con altri fattori, quali ambiente altamente contaminato o altro. E’ da evidenziare che nessun animale si è ammalato gravemente e soltanto uno di essi ha presentato dei sintomi evidenti. Tutti gli animali stanno bene e il loro recupero è stato quasi immediato.

Per chiarezza, non esiste ancora nessuna evidenza di una diffusione attiva da parte degli animali, ma l’Istituto Superiore della Sanità consiglia di non mantenere un contatto stretto in caso si sia positivi al Coronavirus. Questo perchè potrebbero essere dei veicoli passivi per la trasmissione dello stesso, tramite pelo, mucose o altro.

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Ma se ho contratto il virus cosa devo fare? Posso tenere il mio cane con me?

Qualora abbia contratto il virus è meglio non avere contatti con animali domestici, così come gli altri membri della famiglia. Questo vale per qualsiasi virus, non solo per il SARS-CoV-2. Se siamo gli unici a prendersene cura, prima di toccarli, lavarsi bene le mani e proteggersi sempre con una mascherina. Questo permetterà di proteggerli.

Se il cane si ammala e ha bisogno di cure ed è stato in contatto con persone ammalate cosa fare?

Raccomandiamo di avvisare il medico veterinario della situazione prima di portarlo in ambulatorio. Il medico veterinario darà tutte le indicazioni necessarie affinché si possa prendere cura del vostro Jack.

Se risiedo in una zona Rossa, ovvero con un altro rischio di contrarre il SARS-CoV-2, come mi devo comportare?

Poiché tipi diversi di coronavirus possono causare malattie negli animali, meglio evitare il contatto con altri animali o persone e portarlo fuori solo per il tempo necessario per le deiezioni.

Per adesso le indicazioni del Governo Italiano sono chiare, ma anche altri organi, come la World Small Animal Veterinary Association, stanno lavorando per prevenire eventuali mutamenti che potrebbero verificarsi e contagiare i 19

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FOTO: RAFFAELLA BONOMI

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nostri amici a quattro zampe.

Teniamoci aggiornati!

Fonte: Governo Italiano (http://www.salute.gov.it https:// www.epicentro.iss.it), Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (https://www.izsvenezie.it), World Small Animal Veterinary Association (https://wsava.org), Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (https://www.fnovi.it)

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FOTO: VERONICA GUERINI

JACK E BAMBINI di Angelo Romanò

L’attuale situazione non ci permette di allontanarci da casa e, se si hanno cani e bambini in casa, la gestione degli stessi diventa sempre più difficile ed impegnativa.

La convivenza tra cane e uomo ha lunga data e l’amicizia dura da millenni. Anche se tale convivenza ci ha permesso di passare tanto tempo e di comprendere meglio le dinamiche comunicative dello stesso, non dobbiamo dimenticarci che siamo due specie diverse e comunichiamo diversamente.

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FOTO: ALESSANDRA SINIBALDI

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Non esiste un percorso che includa un isegnamento di quelle dinamiche comportamntali della relazione tra uomo e cane e molto spesso ci troviamo di fronte a brutti incidenti senza capirne il perché.

Dati oggettivi evidenziano l’importanza di educare i figli ad avere un rapporto corretto con i cani e a mantenere una corretta comunicazione degli stessi in entrambe le direzioni.

La supervisione dei genitori è di fondamentale importanza soprattutto in età in cui il bambino ha una grande vivacità, ovvero tra i 4 e i 6 anni di età. Il comportamento idoneo permette di prevenire situazioni critiche, incluse le morsicature.

Molto spesso i bambini sono causa di questi episodi, episodi che sfociano poi in una morsicatura da parte del cane, ma molto spesso il cane è vittima o ha agito per difesa. In questo momento, dove la convivenza e la costrizione all’isolamento forzato pongono maggiore stress in entrambi gli assi, bambino e cane, la maggior parte degli incidenti coinvolgono proprio il nostro amico a quattro zampe.

Da dati statistici, più del 70% degli incidenti domestici avvengono quando il genitore è impegnato in altre attività e lascia il bambino da solo con il cane.

In un periodo dove l’emergenza sanitaria è impegnata a combattere il virus, è nostro compito far si che la salute del nostro bambino o della nostra bambina non sia 25

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FOTO: CLAUDINE REIZ

compromessa, anche perchÊ recarsi in ospedale in questo periodo può essere pericoloso.

Disturbare il cane mentre mangia, mentre dorme, quando ha un oggetto in bocca, non sono azioni che un bambino dovrebbe compiere. Semplici regole possono migliorare la nostra e la loro convivenza.

Non allontaniamo il cane sgridandolo perchĂŠ potrebbe essere interpretato in maniera negativa e incutere nello stesso una sorta di rancore nella convivenza con il bambino.

Cerchiamo di premiare gli episodi in cui la convivenza porta 26

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ad una corretta relazione tra gli stessi. Avviciniamolo quindi al bambino fin da piccolo, cerchiamo che si abitui alla presenza, tramite l’interpretazione di nuovi odori e gesti.

Facilitiamo l’avvicinamento graduale con il bambino, ma sempre in nostra presenza, sempre con supervisione.

Gratificando il cane in questi momenti, si premiano i momenti piacevoli dello stesso.

Nel caso in cui il nostro cane mostrasse invece atteggiamenti aggressivi, non insistiamo ma allontaniamolo per il momento e consultiamo un esperto che possa aiutarci a risolvere od arginare il problema. I casi vanno valutati individualmente, in base all'ambiente e alla famiglia.

Alcuni consigli per educare meglio il bambino con la relazione sono i seguenti: - insegnamo al bamabino di accarezzare il cane aspettando il nostro permesso. Diciamo di accarezzare il cane sul fianco e non sulla testa. Se possibile facciamo annusare l’interno della mano prima di avvicinarla e accarezziamolo sotto il muso. In questo caso se il cane non vuole essere accarezzato si sposterà facilmente.

- insegnamo ad avvicinarsi con calma e non velocemente, senza correre o gridare.

- insegnamo al nostro bambino a non stringere il cane, non abbracciarlo. Il cane non ama essere vincolato e se lo sarà, cercherà di divincolarsi con tutte le sue forze.

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FOTO: ALESSANDRA FRANCO

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Cerchiamo di fargli capire che il nostro aetto passa dalle carezze e non dalla costrizione.

- cerchiamo di capire se il nostro cane è infastidito da alcuni atteggiamenti del bambino e cerchiamo di prevenirli.

- insegniamo che esistono regole per tutti e due, regole diverse, per una corretta convivenza.

Sono piccoli consigli ma necessari per prevenire incidenti che possono minare la futura relazione e convivenza con il nostro amico a quattro zampe.

Per ultimo, non lasciate mai il cane da solo con il bambino o la bambina, bisogna avere sempre supervisione, vedrete che andranno d’amore e d’accordo!

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FOTO: SABRINA GERMANI 30

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FOTO: MONICA GHIDOTTI

DEPRESSIONE NEL JACK di Angelo Romanò

Esiste

un aspetto da considerare se il cane non è abituato a stare in casa per molto tempo, la depressione.

Non solo noi ne siamo affetti, ma anche il nostro amico Jack potrebbe manifestare sintomi di depressione. Cambi stagionali possono esserne causa, ma anche diverse abitudini e non possibilità di sfogarsi come vorrebbe.

Quali segnali possono identificare un cane infelice?

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Svogliato - il cane può avere poco interesse nel gioco o unirsi a voi in comportamenti propositivi.

Letargico - il cane dorme molto di più del solito e lo fa molto spesso.

Perdita di appetito - perdita di interesse per il cibo o scarso appetito.

Irritato - incapace di calmarsi o di ristabilire un comportamento normale, non dorme profondamente, o altri cambiamenti di umore legati al sonno.

Cambiamenti di comportamento - altri cambiamenti o disturbi che possano evidenziare una “seconda” personalità del cane.

Malattia fisica o malore - anche se la depressione ha come causa una modifica sul comportamento più che sul piano fisico del cane, cerchiamo di capire con il notro veterinario se possono esserci anche dei problemi fisici non legati al comportamento.

Quali sono le cause di depressione del cane?

Ci sono molti fattori che possono avere un impatto sullo stato emotivo del cane.

Alcuni di essi possono essere cambiamenti nella routine quotidiana, stile di vita e in questo periodo cambiamenti 33

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FOTO: ANTONELLA CASTELLINI

legati alla possibilità di svolgere una passeggiata o una corsa in ambiente aperto.

Pensiamo ad un cane che è abituato ad uscire alla mattina in passeggiata, a correre al pomeriggio oppure a giocare con il lancio di palline o frisbee, passare ad essere relegato in un ambiente casalingo sicuramente ha un impatto sulle sue abitudini e aspettative giornaliere.

Molto spesso poi vengono emarginati in un angolo, anche avendo la possibilità di interagire più spesso con loro.

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Altre cause possono essere legate al passaggio di stagione, disturbi del comportamento legati proprio ad una sindrome specifica (Disturbo affettivo stagionale).

Comunque le cause principali si identificano nel cambio di routine, soprattutto se improvvise. Cerchiamo di prevenire questi passaggi anche in futuro abituandolo gradualmente ad un nuovo stile di vita.

Cosa fare?

Riconoscere il problema è il primo passo per risolverlo.

Più specificatamente cerchiamo di porci determinate domande: - E’ cambiato qualcosa nel nostro stile di vita?

- Il cane sta facendo esercizio fisico?

- il cane ha una relazione giornaliera con me così come l’aveva prima?

- la qualità della relazione è cambiata?

- il mio cane ha avuto già dei problemi di comportamento? come sono stati risolti?

Ogni cane risponde in maniera diversa, quindi cerchiamo di capire quando il cambiamento può avere un risvolto positivo e non premiamo quindi sull’acceleratore per

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attenderci un cambiamento, ma cerchiamo di capire a che velocità andare per permettergli di interiorizzarlo.

Cerchiamo anche di non stravolgere il modo in cui sono stati educati e allevati. Un cane da caccia, abituato a giocare a “cacciare” una pallina, difficilmente si abituerà subito ad andare in acqua a prendere un legnetto.

La stessa cosa vale per cani che erano abituati a fare attività di agility. Cerchiamo di prevenire eventuali problemi fisici, riabituandolo gradualmente all’allenamento.

Non conta quello che fai, ma il modo in cui lo fai, il metodo di allenamento al cambiamento, come già detto, ha i suoi tempi, e come a me detto da un Grande della cinofilia... pazienza e se necessario fare un passo indietro.

Se proprio non riuscite a capire allora consultate il vostro veterinario o un veterinario comportamntista, sicuramente vi darà qualche consiglio in più.

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37 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata LANCINI MONICA FOTO:

GESTIONE DEL PESO di Angelo Romanò

Eh già! Il mio cane non facendo attività ingrassa a vista d’occhio.

Prelibatezze, più tempo per giochi e premi possono avere un impatto sul peso del nostro Jack. Sono cani che hanno una tendenza ad ingrassare velocemente perché mangiano di tutto... e sempre!

L’alimentazione eccessiva combinata con una restrizione sulla camminata, corsa o attività sportiva 38 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

potrebbe influire notevolmente sul metabolismo e sul rischio di mettere su troppo peso.

Mantenere il cane attivo quindi non è l’unica soluzione da adottare per mantenere un cane sano. Come abbiamo visto, cani annoiati possono andare in depressione, quindi il mantenimento di un peso corretto permette di avere un cane attivo e sano.

Qualche consiglio fondamentale per mantenerlo tale:

Diamo da mangiare poco, ma più spesso Per aiutare il cane a mantenere il peso ottimale cerchiamo di non dare due pasti completi al giorno, ma se lo dividiamo in tre porzioni, possiamo prevenire il fatto di essere affamanti e mangiare voracemente e prevenire in lui la noia dell’attesa.

Evitiamo premi con un alto contenuto proteico - Non diamo da mangiare dolci - Quando diamo da mangiare un premio, mettiamo la stessa quantità in un bicchiere. A metà e fine giornata possiamo controllare quanto abbiamo dato controllando il bicchiere e decidere quanto cibo dargli per cena.

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FOTO: CLAUDIA PAPA

- Se il vostro cane vi chiede cibo, cercate di dare loro attenzione o carezze.

Esercizi Anche se difficile, cerchiamo di dedicare una mezz’ora per l’esercizio. Giriamo intorno al tavolo, andiamo da una stanza all’altra dell’appartamento, cerchiamo di farci seguire. Anche in piccoli spazi, in mezz’ora si riesce a fare tanto. Cerchiamo di mantenere l’uscita quotidiana per le deiezioni e cinque minuti di esercizio.

Controlla il peso 40

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Se avete una bilancia in casa, abituatelo a salire ogni giorno, e controllate il peso. Se pensiamo che il notro cane sia in sovrappeso, non facciamo diete drastiche, il calo ponderale del 2% circa a settimana potrebbe essere una valida strada per perdere peso senza avere un grande impatto sul suo sistema digestivo.

Non mollare Come avviene per noi, mai mollare ma preferire un lento processo per mettersi in forma. Il tempo vi darĂ i risultati.

Provare per credere!

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FOTO: ORIETTA MARIANI

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MANTENIAMO LA TOELETTATURA DURANTE L’EMERGENZA di Elisa Pozzatello

intervista a Martina

A ppena

le prime notizie del Covid-19 hanno imperversato alla tv e sui giornali, ho subito pensato ai miei cani.

Per fortuna le notizie per quanto riguarda loro sono confortanti, almeno per loro!

Durante la quarantena però hanno iniziato a girare diversi articoli soprattutto sui social network su come tenere puliti i nostri animali dopo le brevi passeggiate concesse in questo strano momento… E ho avuto i brividi: è tornato in 43 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

auge l’aceto (ve lo confermo ancora una volta, no non fa bene al pelo!), si è consigliato di utilizzare igienizzante per le mani sulle zampe, di lavare i cani con lo stesso igienizzante o addirittura di fare il bagno ogni giorno, fino ad arrivare alla cosa peggiore: la candeggina.

Ho quindi subito contattato la nostra toelettatrice di fiducia: Martina. Ho conosciuto Martina ormai almeno cinque anni fa, quando ha aperto il suo negozio “Come d’incanto toelettatura” e da allora si occupa lei del benessere del pelo dei miei Jack, conoscendola e vedendo come lavora ho piena fiducia in lei.

Voglio condividere con voi quello che mi ha risposto quando le ho chiesto delucidazioni sulla miriade di informazioni errate che stavano girando.

Ciao Elly, oggi vorrei parlarti un po’ del benessere dei nostri amici animali...

In questi giorni di reclusione per il Covid-19 si sta sentendo tanto parlare di cosa poter fare sui nostri animali una volta tornati dalla passeggiata.

Partiamo dal presupposto che loro, fortunatamente, non sono fonte di contagio e non rischiano nemmeno di essere contagiati, ma se vogliamo ulteriormente tenerli puliti allora dobbiamo mettere qualche puntino sulle i...

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Io in primis, nonostante il lavoro che faccio e tu ben conosci, non sono mai stata ossessionata dalla sporcizia che i miei cani potrebbero avere sotto le zampe. Fortunatamente stanno spesso in mezzo ai prati e non in mezzo alle città, ma capisco che per molti che vivono in grandi metropoli è difficile trovare anche solo un piccolo pezzo di prato, quindi i loro amici, passeggiando sulle strade, potrebbero raccogliere molti batteri. C'è anche chi dorme con il proprio animale nel letto e quindi si vuole sentire più protetto, anche se a mio avviso questo dovrebbe avvenire sempre e non solo ora con questa grave situazione.

Ultimamente sui social stanno aumentando i post di consigli utili e in particolare quelli riguardanti un caso di un programma televisivo in cui viene detto di disinfettare le zampe dei nostri cani con prodotti a base di clorexidina o candeggina molto diluita nell'acqua. La cosa peggiore è che stanno girando post di cliniche veterinarie in cui si presentano molti pazienti con gravi irritazioni o bruciature alle zampe dovute all’utilizzo di candeggina. Accidenti, qui é grave!!!

Anche l'amuchina contiene un ingrediente presente nella candeggina, ma noi stessi quando disinfettiamo frutta e verdura o oggetti a portata di mano dei bambini poi li risciacquiamo prima di utilizzarli!!

Nella mia mente si creano immagini di padroni che puliscono le zampe dei cani con spugne imbevute di acqua 45

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e candeggina e poi li lasciano correre per casa, senza accorgersi magari che iniziano a leccarsi o senza accorgersi che il cane potrebbe avere delle lesioni all'interno dei polpastrelli che venendo a contatto con la candeggina si aggravano!

Sai cosa mi sono chiesta? Perché io e la mia collega invece di spendere un sacco di soldi al mese per i nostri prodotti in toelettatura non ci procuriamo la candeggina diluita che renderebbe i cani subito pulitissimi e bianchi (forse anche quelli neri si sbiancherebbero) e ci farebbe risparmiare???

Te lo dico io il perché... perché fortunatamente noi e molti altri professionisti come noi, abbiamo effettuato buoni studi prima di arrivare a mettere le mani su un cane, un gatto o un coniglio o altro... abbiamo studiato la cute di ognuno di loro, delle diverse razze, i diversi casi di dermatiti, i diversi tipi di pelo - liscio, ruvido, lungo, medio, corto - la quantità di grasso che ricopre la cute e potrei continuare all'infinito.

Forse anche i padroni stessi dei cani dovrebbero fare un piccolo corso sulla cute del cane! Così si renderebbero conto di quanto la candeggina possa provocare gravi danni ai nostri animali.

Il loro ph è completamente diverso da quello della candeggina, hanno un ph neutro mentre la candeggina ha un ph basico, molto aggressivo (in fondo aggressiva la candeggina lo è anche per noi!).

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Detto questo, se dovessi dare un consiglio su cosa fare per pulire le zampe dopo una passeggiata ti direi “lava le zampe di tutta la tua banda solo con acqua, senza nient'altro e vedrai che Sparrow, Anouk e Pinky apprezzeranno!”.

Ora nessuno vieta di utilizzare, qualche volta, ad esempio le salviette profumate perché magari si sono sporcati più del solito, però non deve essere un'azione quotidiana, perché anche queste non vanno bene per la cute se utilizzate spesso! Dobbiamo, inoltre, preferire sempre un buon bagno allo shampoo a secco, alle spugnette imbevute, alle salviette e all'aceto di mele!! Oltre ad essere aggressivi lascerebbero la cute del cane umida e potrebbero provocare danni.

Quindi quando rientrate dalla passeggiata se volete pulire il vostro cane sciacquate le zampe con acqua assicurandovi poi di asciugarle per bene; se volete invece fare un bagno completo, procuratevi uno shampoo e un balsamo per cani, meglio ancora se si tratta di prodotti professionali e specifici. Bagnate il cane, lavatelo con shampoo diluito, sciacquate, fate un bell'impacco con il balsamo massaggiando, sciacquate molto bene e poi con molta attenzione asciugate!

Lo so che non tutti hanno la possibilità di fare il bagno al cane, perché magari a casa è scomodo, o perché alcuni hanno un cane grande, o perché non si ha mai voglia (ed io rientro in quest'ultima categoria perché a casa non ho mai 47

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voglia di sporcare tutto e di riempire la casa di pelo... e poi dopo il bagno i miei cani non mi guardano per tutto il giorno), per questo ti dico che una volta ogni tanto possiamo utilizzare salviette e spazzola per pulirli un po’, ma non deve essere una cosa da tutti i giorni.

Tu hai la tua Ciurma di Jack Russell, Sparrow a pelo corto e Anouk e Pinky a pelo broken... Quanto pelo in casa vero? Ma quando laviamo Sparrow in toelettatura e strippiamo le due ragazze vediamo tutti il miglioramento!

Con lo stripping andiamo a togliere quel pelo morto che verrebbe via naturalmente e che tu trovi per terra.

Puoi mantenere lo stripping anche a casa ora che noi toelettature siamo chiuse, effettuando un lavoro leggero con le dita, strippando il pelo sempre a verso, mai contropelo, stando attenta però a prendere il pelo maturo e non quello in crescita.

Questo per te che un pochino di esperienza di stripping l’hai fatta, ma per chi è alle prime armi meglio non rischiare.

A questo punto prendete i classici guanti da cucina (quelli per lavare i piatti), li indossate ed accarezzate – senza forzature né senza insistere troppo – il vostro amico, noterete la differenza, vale sia per i lisci che gli altri tipi di pelo!

Tu lo puoi confermare, so che con Sparrow spesso lo fai…

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Spero di essere stata di aiuto per chi in questo periodo ha bisogno di chiarimenti sul benessere del proprio animale e spero che i casi di utilizzo della candeggina siano stati pochi e soprattutto siano terminati!

A presto Martina

Ricapitolando: - Assolutamente no candeggina o i comuni prodotti igienizzanti, neanche diluiti in acqua - Pulire con un panno e acqua (io utilizzo anche l’amido di riso) le zampe ed asciugarle sempre molto bene - Utilizzare se necessario le salviettine, ma evitarne l’uso quotidiano - Non usare gli shampoo a secco, ma preferire un bagno con shampoo e balsamo dedicati - Asciugare sempre molto bene la cute del cane e controllare sempre tra le dita e i polpastrelli che non vi siano abrasioni o lesioni - Spazzolare il pelo del cane e stripparlo leggermente

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FOTO: ROBERTA SANTORO

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I PARASSITI ESTERNI di Roberta Santoro

ACERRIMI NEMICI DEI NOSTRI ANIMALI DOMESTICI Ormai, i cani sono considerati dagli umani come un vero e proprio membro della famiglia e il binomio cane-padrone rappresenta un legame indissolubile.

Alla luce di ciò, è fondamentale rispettare tutte le norme igieniche in grado di garantire la tutela di cani e proprietari ed è pertanto necessario rivolgersi ad un veterinario di fiducia per pianificare un programma adeguato che preveda 51 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

vaccinazioni e profilassi per mantenere lo stato di salute del nostro amico a quattro zampe ottimale.

La presenza di zucche e pulci inoltre, necessita di particolare attenzione dal momento in cui una infestazione di questi parassiti esterni può risultare pericolosa per tutti.

LE ZECCHE Le zecche, secondo l’Istituto Superiore di sanità, appartengono all’ordine degli Ixodidi e sono artropodi.

Incluse nella classe degli Arachnidi, la medesima di acari, scorpioni e ragni, sono parassiti esterni; la loro grandezza varia da qualche millimetro a circa 1 centimetro a seconda della specie e dello stadio di sviluppo. Il corpo della zecca si presenta tondeggiante e il capo, non distinguibile dal corpo, presenta un apparato boccale (rostro) che può penetrare la cute e succhiare il sangue.

Le zecche hanno la capacità di deporre fino a 20000 uova che si depositano nel terreno e si trasformano in larve in attesa che l’ospite tanto atteso raggiunga l’erba per parassitarlo. Nel periodo del pasto, le zecche possono rigurgitare il sangue filtrato e attivare in circolo delle neurotossine in grado di provocare pericolose patologie quali Babesiosi, Ehrlichiosi e Rickettsiosi.

Per l’uomo questo parassita può risultare nocivo dal momento in cui può trasmettere la Malattia di Lyme che 52

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presenta un processo di evoluzione in stadi manifestandosi in principio con del rossore in prossimità del morso ed evolvendo con febbre, cefalea e dolori articolari. La tappa finale prevede un coinvolgimento in negativo del sistema nervoso e dei muscoli.

COME SI ASPORTA LA ZECCA? Il parassita deve essere afferrato con delicatezza mediante una pinzetta e va successivamente fatto ruotare in senso antiorario. La zecca non va assolutamente compressa o schiacciata in quanto ciò favorisce un rigurgito di saliva e plasma. Non va nemmeno estratta in maniera brusca poiché se la testa resta nella cute, può provocare cisti ed infezioni batteriche.

A seguito della rimozione della zecca sarebbe ottimale monitorare la zona interessata per un periodo di 30-40 giorni al fine di individuare l’eventuale comparsa di infezioni o zone arrossate.

Di norma viene consigliato un test anti borrellia presso una struttura adeguata a seguito del morso di una zecca.

LE PULCI Le pulci sono insetti piccoli e molto agili che si nutrono del sangue degli animali. Quando fanno il loro ingresso in 53

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una casa possono infestare i tappeti e il pelo dei nostri amici a quattro zampe. Il fatto che si nutrano di sangue, consente alle femmine di essere fecondate e di deporre le uova.

Sono davvero migliaia le uova che una coppia di pulci possono deporre e dal momento in cui si ritrovano sull’animale ospite, una volta schiuse, depositano le larve che si nutrono normalmente dei detriti organici presenti su divani, tappeti, parquet e superfici.

Se le pulci si ritrovano in condizioni climatiche sfavorevoli di umidità e temperatura, si raggomitolano in un bozzolo e li vi restano fino a quando non si ricreano nuovamente le condizioni ottimali per divenire pulce e infestare un nuovo ospite.

Una volta individuato l’ospite perfetto, le pulci sono in grado di trasmettere numerosissime malattie quali: dermatiti allergiche, eczemi, traumi da grattamento e anemie.

Possono inoltre provocare infezioni batteriche. Risultano meno affini a prediligere l’essere umano come ospite.

QUALE PREVENZIONE? Su consiglio veterinario, il proprio cane va trattato con regolarità utilizzando specifici prodotti antiparassitari. Spray, shampoo e lozioni si rivelano prodotti ottimi insieme a collari e spot-on.

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Sarebbe ottimale anche una pulizia dell’ambiente domestico aspirando le superfici e lavando le parti in tessuto presenti nella casa.

Primavera ed estate sono le stagioni preferite da zecche e pulci.

COSA FARE IN CASO DI INFESTAZIONE? Come già anticipato, in caso di infestazione è opportuno utilizzare shampoo e spray oltre a spot-on. Per evitare nuove infestazioni si consiglia di utilizzare specifiche bombolette in grado di erogare gas antiparassitario e che si possono trovare nelle farmacie.

E’ fondamentale arieggiare gli ambienti e aspirare ogni superficie.

Non bisogna dimenticare di trattare con prodotti adeguati per l’esterno le zone ombreggiate, solitamente sotto i cespugli, le aiuole e le tettoie di norma amate dai parassiti.

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LEISHMANIOSI: PREVENZIONE di Roberta Santoro

RICORDIAMOCI

DI PROTEGGERE I NOSTRI JACK DALLA LEISHMANIOSI La leishmaniosi può essere fatale per i nostri amati cani; è una terribile malattia parassitaria causata da un protozoo chiamato Leishmania infantum. Purtroppo, la scienza non ha ancora fornito un trattamento curativo definitivo per contrastarla pertanto, l’informazione risulta importantissima così come la prevenzione.

Questa malattia viene definita “zoonosi di tipo indiretto”.

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I flebotomi o più comunemente “pappataci” sono insetti in grado di trasmettere la patologia mediante una puntura.

La caratteristica di questi insetti è quella di non emettere suoni e pertanto, rispetto alle zanzare che emettono normalmente dei ronzii, agiscono indisturbati nutrendosi di sangue. La loro presenza si fa solitamente sentire con la primavera e va scemando nel periodo autunnale. Una permanenza maggiore si segnala al Sud Italia a causa del protrarsi del caldo. Come già detto precedentemente, la puntura dei pappataci (che si nutrono in silenzio) può trasmettere una patologia davvero letale che si manifesta con linfonodi ingrossati, ferite cutanee che faticano a guarire, inappetenza, perdita del pelo localizzata in alcune zone del corpo, dimagrimento, epistassi (sangue da naso), deperimento, dimagrimento e stanchezza.

Purtroppo, se uno di questi parassiti interagisce pungendo un cane infetto, può tramite un’altra puntura, infettare altri cani in virtù dell’assunzione del protozoo Leishmania infantum. Bisogna però sottolineare che la patologia chiamata leishmaniosi si manifesta solitamente in cani che hanno un sistema immunitario che non è in grado di difendersi e di avere quindi il controllo del parassita.

Quindi, un pappatacio punge un cane infetto, il pappatacio diviene infetto e può trasmettere la leishmaniosi pungendo altri cani. Sebbene prediligano le regioni con un clima mediterraneo e si insediano nella costa tirrenica, ligure, adriatica e ionica, oltre che in Sardegna e Sicilia, i 57

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pappataci si diffondono anche nelle colline, su medio versante adriatico rappresentato da Emilia Romagna e Marche e i Valle d’Aosta, Friuli, Trentino ; Veneto e Lombardia.

La protezione dalla puntura del flebotomo è fondamentale; normalmente, per prevenire la leishmaniosi è opportuno chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia che vi consiglierà un antiparassitario ed un trattamento vaccinale adeguato.

L’utilizzo di prodotti adeguati preserverà il nostro amico a quattro zampe dalle insidie e manterrà ottimale il suo stato di salute.

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FOTO: ELENA COLOMBO

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PROVE DI LAVORO TERRIER 2020 di Angelo Romanò

Dal 22 di gennaio 2020 sono cambiate le regole per il lavoro in Tana per i Terrier.

Echeggia che il cambiamento sia stato dettato dalla necessità di far fronte a inutili stress per la volpe, ma non giungono comunicazioni ufficiali dalla società specializzata sul motivo di tale decisione.

Un cambiamento che semplifica notevolmente la prova in Tana per i terrier portando allo spostamento e alla 60 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

gestione della volpe al minimo, reclusa, se così si può dire, in un piccolo forno senza la possibilità di spostamento.

Se le regole vecchie vedevano l’introduzione della volpe in un percorso definito, con un movimento da un forno all’altro nell’arco delle prove, l’attuale regolamento prevede una reclusione nel “vano protetto” finale per tutta la durata della prova. Durante la prova è consentito l’uso di ogni volpe per un massimo di 2 ore.

Cambia anche la sigla della prova da “Tana A” a “BhKF/ 95” in quanto più vicina alla prova della “spinta” così come viene chiamata dagli addetti.

Gli impianti rimangono gli stessi, quindi nessun adeguamento in questo ambito.

Cambia la gestione dell’organizzazione introducendo nuovi punteggi e nuove regole da rispettare per lo svolgimento della prova stessa.

Sparisce anche l’abbaio ad ogni forno per almeno due minuti. Per chi ha fatto delle prove con il precedente regolamento la differenza tra l’abbaio al primo forno e l’ultimo era un elemento determinante della perseveranza del cane.

Il regolamento precedente, molto più completo, prevedeva un’introduzione del cane alla ricerca della volpe in tana vuota, con il raggiungimento della stessa alla fine del

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percorso, quindi in uscita dell’ultimo forno e con il ritrovamento della stessa, protetta in una cassetta.

Il successivo passo prevedeva un percorso dove il cane, ad ogni forno, abbaiava alla volpe per almeno due minuti segnalandone la presenza, fino ad arrivare ad un bivio finale, dove solo l’olfatto e le capacità che ha un terrier, doveva identificare la strada presa dalla volpe e proseguire fino al forno successivo. Sbagliare direzione penalizzava il cane e pregiudicava quindi la sua esclusione dal attitudine al lavoro.

I punteggi erano i seguenti:

ESERCIZI 1) Lavoro in tana vuota

coefficiente

moltiplicatore Totale

4

4

16

2) Entrata in tana

4

2

8

3) Lavoro al primo forno

4

2

8

4) Lavoro al secondo forno

4

2

8

5) Mantenimento pista

4

4

16

6) Lavoro al forno terminale

4

2

8

7) Temperamento e resistenza fisica

4

5

20

8) Timbro e cadenza della voce

4

4

16

Punteggio massimo 100

I cani ottenevano la qualifica di eccellente dopo aver superato tutte le prove con un punteggio compreso tra i 95 62

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e i 100. Come si può osservare il lavoro del cane era complesso, ma era il minimo che necessitava per avere un idea di lavoro.

Il punteggio cambia radicalmente semplificandolo al massimo.

La seguente tabella riporta il nuovo punteggio e la nuova disposizione dei parziali: Esercizi

Voto Max.

Molt.

Totale

1) Entrata in tana

4

3

12

2) Temperamento e resistenza fisica

4

6

24

4

6

24

4

5

20

4

5

20

3) Lavoro al vano protetto terminale 4) Esecuzione del percorso fino all’ultimo vano protetto 5) Timbro e cadenza della voce Punteggio massimo 100

Il punteggio finale è il medesimo del precedente.

Il lavoro del Jack viene semplificato a raggiungere la volpe nel vano protetto finale, attraversando il saliscendi ed avendo tutti i bivi chiusi, ed abbaiare per soli due minuti.

Dal regolamento non si capisce da dove esce il cane o quando sarà dichiarato il termine della prova, ma a rigor di logica il tempo dovrà essere preso fin dall’inizio del lancio del cane e finirà con i due minuti di abbaio.

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Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata ZINGHARELLI FOTO:64MICHELE

Si lascia quindi, con questo nuovo regolamento, molto spazio ad un giudizio soggettivo e di interpretazione del lavoro al giudice stesso che dovrà trovare le differenze tra uno e l’altro cane.

A sensazione, la semplificazione porta il terrier ad escluderlo da prove in ambito naturale, dove l’aiuto alle autorità potrebbe giovare nella gestione del territorio, ma tende di più a soddisfare un lavoro che il terrier mai farà.

Visto il periodo le prove di lavoro sono sospese, vedremo il risultato quando saranno riaperte, solo a quel punto potremo valutare se il lavoro sarà positivo o meno.

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JACK A CASA di Angelo Romanò

Finiamo

con una collezione di foto che tutti voi avere fornito. Sono tutte belle e meritevoli di attenzione. Alcune verranno ripropose negli articoli.

Godetevele!

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FOTO: MICHELE ZINGARELLI

Se vi siete persi un numero ...

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Club Italiano Jack Russell Terrier Il Club è un’associazione specializzata e non ha scopo di lucro. Tramite la professionalità e passione dei propri membri, vuole essere di aiuto a tutte quelle persone, o meglio appassionati, che si avvicinano alla razza e vogliono saperne di più. Chissà se ci sarà tra voi qualche nuovo appassionato o allevatore, comunque sia saremo lieti di accompagnarlo verso una dimensione di conoscenze approfondite. Se sei interessato a farne parte compila il modulo di adesione: https://www.clubitalianojackrussellterrier.it/diventa-socio

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Le iscrizioni del "Club Italiano Jack Russell Terrier" sono aperte e associarsi NON è un obbligo, lo vogliamo ribadire e sottolineare, ma bensì un'opportunità di costruire qualcosa di meglio insieme.

Essere socio significa incontri, partecipazione, scambio di idee e opinioni, rispetto, crescita reciproca tra amici e un'occasione da parte di chi ha molta esperienza, di insegnare qualcosa ad altri con lo stesso spirito di un padre verso i propri figli.

Cordialmente, Dario Novelli (Presidente) Angelo Romanò (Vicepresidente) Sito ufficiale: http://clubitalianojackrussellterrier.it 87 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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In copertina: Chakys Jack Perfect Harmony proprietario Veronique Murrau

A questo numero hanno collaborato per Articoli/Foto/Redazione (in ordine alfabetico di nome): Angelo Romanò, Elisa Pozzatello, Roberta Santoro e i Soci del Club.

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Numero 28 - Anno 2020

Aprile - Guigno