Club Italiano Jack Russell Terrier - n.22 - 2019

Prima rivista Italiana specializzata sulla razza Jack Russell Terrier e Parson Russell Terrier

https://www.facebook.com/groups/ClubItalianoJackRussellTerrier/ - Numero 22 Anno 2019 - Riproduzione vietata

CLUB ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER

Numero 22 - Anno 2019

Febbraio - Marzo

UN SORRISO CONTAGIOSO

Angelo Romanò

GUIDA CINOFILA

Alfonso Montefusco

PERCHÈ L’UOMO SI INTERESSÒ AL CANE?

CANNABIS TERAPEUTICA PER C

Roberta Santoro

ANI... PARLIAMONE

Angelo Romanò

VENGO IN PACE: I SEGNALI CALMANTI Elisa Pozzatello (disegni di Monica Bolignano)

IN VIAGGIO CO

Elisa Pozzatello

N JACK

CULTURA E RELAX A 6 ZAMPE Roberta Santoro

Redazionale Buongiorno a tutti i lettori, in questo munero abbiamo argomenti interessanti e curiosi. Si spazia a 360 gradi come sempre per cogliere anche il Vostro consenso.

Di nota, anche se non è il tema di questo numero, sarà il seminario con la Dott.ssa Barbara Gallicchio, professionista stimata nel settore cinofilo e conosciutissima per la sua competenza. Il tema dell’incontro è molto sentito da tutti, l’alimentazione canina, ma soprattutto, in questa giornata, le persone che parteciperanno potranno intervenire per porre i propri quesiti per migliorare la propria cultura cinofila e porre rimedio ad alimentazioni sbagliate.

Non vi resta che iscrivervi. Posti limitati.

Nel frattempo... Buona Lettura!

Angelo Romanò

Dario Novelli

Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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UN SORRISO CONTAGIOSO

UN SORRISO CONTAGIOSO di Angelo Romanò

Anche i cani sorridono! Si chiama “dog grinning” ed è contagioso e molto divertente, e che ci predispone ad un’apertura nei confronti del nostro amico.

Sono molte le situazioni che portano al cane a sorridere: - ingraziarsi il padrone che lo sta sgridando - per imitazione nei nostri confronti - per abbassare la temperatura: in estate, in tenera età (cuccioli), prima e dopo il parto, ...

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Alessio Rozzoni Ticoooo...

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In realtà non è un vero e proprio sorriso come possiamo farlo noi, in quanto i cani non sono provvisti della muscolatura necessaria per esprimerelo, ma una smorfia, una mimica facciale, o meglio un’espressione che comunque si avvicina a quello che noi possiamo interpretare come sorriso.

Possiamo considerarlo un segnale che può ridurre la nostra potenziale aggressività verso di loro, o per lo meno catturare la nostra benevolenza. Il sorriso, per noi, indica un gesto amichevole ed è considerato universalmente un segnale di distensione.

Un altro segnale che può distendere ulteriormente la situazione è il suo scodinzolare mentre lo fa, il massimo per noi vederlo in questa buffa situazione. L’affetto e l’amore che proviamo per il nostro amico completano il tutto, disarmandoci.

Quello che però non fanno è sorridere tra di loro! Infatti, mostrare i denti può essere fraintesa come una comunicazione aggressiva nei confronti del conspecifico e quindi scatenare una rissa.

Il sorriso è irresistibile e contagioso, lo dimostrano le foto buffe che i nostri amici hanno voluto condividere con tutti Voi...

eccole!

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Silvia Schatan Cetto

Terry Rendina

Emanuela Martinelli

Barbara Oldani

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Cinzia Zanellati

Roberta Santoro

Cinzia Zanellati

Toee Boby Solo

Jack 7

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Cinzia Zanellati Alessandra Sinibaldi

Steel Matteo Busti

Mora

Gioel e Simon 8

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Stefy Be Jack

Giacomo Popolizio

Billy

Elisa Panelli

Freddy di Michaela Wetzel e Gigi Rotti

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Giacomo Popolizio

Claudine Reiz

Veronica Guerini Kiki

Ariel10 cheClub fa l’occhiolino Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

Maria Teresa Basso

Maria Teresa Basso

Becky

Alice Piccardi

Becky

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Elisabetta Baglini

Elisabetta Baglini

Elisabetta Baglini

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Elisabetta Baglini

Elisabetta Baglini

Raaele Nunzio Del Prete

Elena Colombo

Barney Elena Colombo

Sunny

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Simona Fazio

Marcello Franciotti

Luna

Chaky 15

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GUIDA CINOFILA

GUIDA CINOFILA di Alfonso Montefusco

Un

viaggio affascinante attraverso Storia, Geografia, Letteratura, Psicologia e Scienza grazie ai nostri amati cani!

Nonostante il grande interesse suscitato oggi più di ieri sono membri a tutti gli effetti umana, in Italia i livelli di cultura del cane e sono troppo spesso vittima di pregiudizi e convinzioni, senza un reale fondamento oggettivo.

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dai cani, che della famiglia informazione, approssimate quantomeno

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Buffo pensare, come a differenza di chi possiede una pianta in casa, non si definisca immediatamente un giardiniere esperto di botanica. Cosa diversa per chi possiede un cane, che invece si ritiene automaticamente esperto di cani! Il mondo digitale permette di entrare in contatto con una quantità di informazioni enormi, regalando possibilità immediate di conoscenza e sapere. Eppure il più grande pregio per il mondo web, corrisponde anche al suo più grande difetto: l’attendibilità dei contenuti e sopratutto quello che l’interlocutore comprende, senza una vera disquisizione di persona.

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Nasce l’esigenza di creare “ponti” fra il semplice appassionato e il tecnico, che nel corso degli ultimi 20 anni non si sono mai veramente parlati, il primo perché vittima della manipolazione giornalistica spiccia ed il secondo per la poca pazienza e predisposizione nell’educare... il bipede.

Questo ha favorito due visioni completamente distanti del cane e della cinofilia, fatte di estremismi in entrambe le fazioni.

Osservando il pubblico di una mostra canina, scopriamo quanto sia lasciato allo “sbaraglio” di autonome interpretazioni di quello che incontrano, dando per scontato che un evento tecnico possa essere compreso nelle sue funzioni solo grazie alla forma che esprime. Ecco quindi che le “Guide Cinofile” forti di una trentennale militanza n e l s e t t o r e c i n o fil o offrono ai visitatori, la possibilità gratuita (perché inclusa nel biglietto d’ingresso) di un tour di circa 20-30 minuti alla scoperta della Cultura del Cane: grazie all’attrattiva delle razze 19

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canine concentrate in un padiglione fieristico, si spiega quello che sta accadendo, il perché accade e come il cane interagisce con gli altri cani, con noi e con il mondo esterno, sulla base delle sue diversità e predisposizioni. Raccontando di personaggi della Storia, di Letteratura, di Geografia, di Psicologia e curiosità. Di come si sono create le oltre 352 razze canine e perché. Cose che non si trovano cercando su google...

Molto semplicemente oggi chi andrà a visitare una mostra canina potrà scegliere di essere accompagnato da una guida in gruppi di persone. Un po' come accade quando si visitano luoghi, come Castelli oppure Galleria degli Uffizi a Firenze o il Museo Civico a Milano. C’è tantissimo dietro un cane, che esso sia o meno di razza, già perché la Cinognostica ci permette di “leggerlo”, a forma corrisponde funzione, ad azione corrisponde comportamento, a risposta corrisponde messaggio!

Una sorta di viaggio nel viaggio, perché le verifiche zootecniche sono momenti tecnici che implicano una guida.

Vedere cani su tavolini di toelettatura, dentro grandi 20

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trasportini o recinti, impacchettati o cotonati. L’opinione pubblica è stata forgiata da opinabili visioni e radicati luoghi comuni, che spesso sono muri che pregiudicano la divulgazione di conoscenze ed informazioni utili a migliorare il rapporto con il proprio cane, a rispettarne la natura biologica e non ultimo ad amarlo con rispetto, essenziale base per un sentimento sincero! Ogni anno si svolgono su tutto il territorio italiano circa 80 eventi di questo tipo, dove poter incontrare centinaia di razze riconosciute e migliaia di cani. Le Guide Cinofile stanno lavorando affinché nelle principali e più importanti manifestazioni canine possa esserci questo servizio al pubblico. Molto ancora c’è da fare, ma i numeri ci fanno ben sperare visto le oltre 1200 persone portate in visita nel 2018, negli eventi di Montichiari (BS), Milano, Genova, Roma e Verona.

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Alfonso Montefusco Cinologo, perito zootecnico, ha studiato biologia e poi psicologia, si occupa di marketing e comunicazione, consulenza cinofila, eventi e seminari del settore in tutta Italia, sia come organizzatore che relatore.

Speaker e commentatore ufficiale in manifestazioni canine ENCI dal 2004, già C o n t ro l l o re d i A l l e v a m e n t o d a l 1 9 9 9 e Commissario di Ring dal 1996. Gost Writer e Reporter per testate gionalistiche e web tv, si dedica alla divulgazione della cultura del cane.

Appassionato di temi legati all’Ambiente e l’Alimentazione è vegetariano.

Allevatore di Tosa, in passato si è dedicato ad altre razze come Boston Terrier, oggi anche ai Pechinesi del Canto Alto che conduce sui rings.

Ha scritto il libro “IL GIRO DEL MONDO IN 80 CANI” dove racconta di come si sono create un centinaio di razze canine, attraverso i 5 continenti

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PERCHE’ L’UOMO SI INTERESSO’ AL CANE?

PERCHÈ L’UOMO SI INTERESSÒ AL CANE? di Roberta Santoro

Un’ipotesi molto credibile sostiene che in principio i lupi (successivamente anche i branchi di cani selvatici) ed i primi cacciatori umani si contendessero le prede in tempi di carestia e difficoltà.

Nel momento in cui l’uomo riusciva ad uccidere un grande erbivoro, lasciava ai branchi di cani e di lupi le parti della preda più difficili da trasportare e seccare o comunque quelle parti che non riusciva a consumare subito. I cani ed i lupi, del resto, se catturavano una preda ambita anche 24 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

dall’uomo, venivano spesso scacciati e derubati del loro b o t t i n o .

Forse in questo modo fu messa in pratica un’arcaica forma inconsapevole di selezione della specie, che porto’ alcuni branchi di canidi ad adattarsi alla presenza dell’uomo.

Può essere capitato insomma che mentre il cacciatore strappava le prede ai cani selvatici e ai lupi, abbia dovuto eliminare i soggetti più pericolosi in quanto aggressivi e meno avvezzi ad intrattenere rapporti con l’uomo e conseguentemente a compartire con lui il cibo. In questo frangente sembra che si divida la strada dei lupi e quella di cani e uomini per non congiungersi più. I lupi, con il loro atteggiamento schivo e diffidente, evitarono il contatto diretto con l’uomo e in molti casi cambiarono anche il territorio adibito alla cacciagione.

Al contrario, i cani continuarono a frequentare le stesse zone dove si insediavano gli umani e a seguirli quando si 25

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spostavano per “approfittare” dei resti di cibo. Sulla base di ciò, si definisce il “commensalismo spontaneo”, ovvero la condivisione delle prede e del cibo, fase che precedette di poco la fase definita come “addomesticamento”.

QUANDO VENNE ADDOMESTICATO IL PRIMO CANE? Se paragonata alla nascita della specie canina, si può dire che la pratica di domesticazione dei cani selvatici fa parte di una storia recente.

Circa 15.000 anni fa, alcuni cani risultando meno diffidenti, meno aggressivi e meno pericolosi del lupo, iniziarono ad avvicinarsi all’uomo e ad i suoi insediamenti.

Molto probabilmente, questi cani, furono rifiutati dal branco, oppure erano più portati alla socialità, o addirittura erano molto affamati e vedevano negli umani un barlume di salvezza. Sicuramente all’uomo non faceva dispiacere avere accanto delle forme di vita in grado di ripulire gli insediamenti da vari rifiuti organici difficili altrimenti da smaltire. Inoltre, i cani risultavano essere mammiferi meno impauriti rispetto ad altre forme di vita selvatiche e con un fiuto ed un udito ben sviluppato comprendevano subito l’avvicinarsi all’accampamento di altri umani sconosciuti o 26

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altri animali mettendo in guardia le persone insediate in un determinato luogo.

Purtroppo, per noi che li amiamo tanto, alcuni individui iniziarono ad allevare i cani con lo scopo di mangiarli ma, fortunatamente, si riscoprì che il cane poteva diventare un valido collaboratore nella caccia poiché era in grado di fi u t a r e l e t r a c c e e conseguentemente di stanare le prede. Il cane era inoltre in grado di custodire i luoghi di insediamento degli umani.

Il cane diventa così “il migliore amico dell’uomo”; usato come sentinella o guardiano di confine, è anche un validissimo compagno di caccia ma anche un vigile pastore e custode di bestiame. Ovviamente il cane più adatto al ruolo di pastore è quello che ha una indole meno predatoria e maggiormente collaborativa.

Da qui, l’uomo inizia a cercare di fare una selezione specifica di cani con caratteristiche affini ai suoi scopi e cerca di farlo attraverso opportuni incroci in modo da 27

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trasmettere determinate caratteristiche alle generazioni successive e da eliminare eventuali attitudini negative presenti nell’animale. Iniziano così a nascere anche le razze “non naturali”, create sulla base delle necessità umane al fine di trarne beneficio.

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CANNABIS TERAPEUTICA PER CANI... PARLIAMONE

CANNABIS TERAPEUTICA PER CANI... PARLIAMONE di Angelo Romanò

Di

recente introduzione, ma già ampiamente sperimentata negli stati Uniti, la cannabis terapeutica sbarca anche in Italia. Il suo uso è diventato legale grazie alla legge 242/16.

Una tra le più promettenti nuove terapie per medici veterinari incorpora nei suoi ingredienti derivati di cannabis, una pianta che viene utilizzata da migliaia di anni per gli esseri umani.

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Nel corso dei millenni gli esseri umani hanno sviluppato e coltivato più ceppi di cannabis utilizzandoli per scopi diversi in base al ceppo di appartenenza e al suo principio attivo. Sebbene la cannabis (“Cannabis Sativa”) porti dietro effetti psicotropi, per effetto del TCH in esso contenuto, le terapie attuali includono prevalentemente la presenza di CBD, il che lo porta ad essere considerato un farmaco contenente una versione "leggera" di cannabis.

Il suo principio si basa solo sul CBD, ovvero il cannabidiolo, un metabolita che non è attivo a livello di psiche, ma che ha effetti rilassanti e antinfiammatori. Il cannabidiolo è uno fra i sessanta composti vegetali noti che 30

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agiscono sia sul cervello che sul corpo, per un doppio beneficio.

Ogni animale che possiede una colonna vertebrale ha un sistema endo-cannabinoide (abbreviato in ECS) risalente a più di 600 milioni di anni fa. Questo sistema, scoperto recentemente attraverso il lavoro di molti ricercatori tra il 1960 e il 1990, prende il nome di "Cannabis Sativa", derivazione dalla specie vegetale che più drammaticamente lo interessa, per via dello studio su sostanze psicotrope. Le sue funzioni basi sono: mangiare, dormire, rilassarsi, dimenticare e di protezione (del sistema immunitario). Per effettuare questa operazione, il sistema endo-cannabinoide mantiene l'equilibrio del corpo interno attraverso una rete di recettori e attivatori che interessano il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario. I cannabinoidi sono quindi messaggeri di questo sistema e i loro effetti dipendono dai recettori a cui si legano. Si tratta di un processo molto specifico in cui solo alcuni recettori accetteranno un particolare messaggio (o composto), il quale influenzerà gli altri. Un’analogia che si può fare per capire meglio il processo è considerare i cannabinoidi come un set di chiavi e i ricettori delle serrature. Ogni serratura avrà quindi una chiave, che abbinata porterà ad eseguire una serie di azioni.

Questi studi, la cui scienza si basa sul corpo umano, sono poi stati estesi su altre specie animali, tra cui quelli di affezione, come il cane e il gatto, e i cui effetti hanno confermato lo stesso funzionamento, anche se con delle 31

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differenze sostanziali nella quantità di recettori. I cani infatti hanno una quantità superiore di recettori rispetto a qualsiasi altro animale testato, anche rispetto all'uomo. Da qui le terapie non possono essere uguali per uomo o cane, ma devono seguire un proprio iter farmacologico.

Anche se è un mercato che negli ultimi anni è letteralmente esploso, bisogna però conoscere i suoi effetti e in quali casi è utile come terapia, sempre sotto lo stretto controllo di un medico Veterinario ovviamente.

MA QUANDO PUÒ ESSERE SOMMINISTRATA LA CANNABIS TERAPEUTICA? 32

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ESISTONO EFFETTI COLLATERALI? Secondo studi recenti condotti dalla Dott.sa Stephanie McGrath, neurologa presso la Colorado State University, l'89% dei cani che hanno ricevuto la terapia basata su CBD hanno avuto una forte riduzione della frequenza delle crisi epilettiche.

Altri studi, condotti dal Dott. Joe Wakshlag, si sono focalizzati nella gestione del dolore nei cani affetti da osteoartrite, con effetti positivi nell'utilizzo di CBD. Molti altri studi sono in corso d'opera, ma gli effetti positivi sono molteplici, come dimostrano studi su casi di artrosi, deficit cognitivi in cani anziani, epilessia. Può essere anche un valido aiuto in terapie sintomatiche dei tumori, oltre che per disturbi gastrointestinali legati a patologia di natura autoimmune. Anche nelle terapie comportamentali può essere di aiuto, sempre sotto supervisione di un Comportamentalista, in numerosi casi di ansia da separazione, abbandono, paure e aggressività.

Il CBD aumenta l’appetito non inducendo il cane a nausee. Questo effetto è fondamentale nel recupero post traumatico o nel recupero da intossicazioni, nonché alla riduzione del dolore.

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Anche se le terapie funzionano, i rischi sono sempre in agguato. Attivisti anti-Cannabis, per sottolineare la pericolosità del composto, sostengono che potrebbe portare alla dipendenza e, se mal utilizzato, all’overdose.

Parole forti che hanno portato ad usare termini come tossicità e avvelenamento da Cannabis. Dosi elevate infatti possono provocare aritmie, problemi motori e altri disturbi collaterali. Le conseguenze fatali però sono remote se le dosi sono bilanciate per il cane da sottoporre a terapia.

MI POSSO FIDARE? In Italia sono ancora pochi i veterinari che hanno forti competenze per prescriverne una corretta terapia, ma molti si sono mossi in tempo per capire i benefici e gli effetti ed adeguarsi ai protocolli. Diffidate quindi da persone che consigliano la terapia “alla leggera” ma affidatevi sempre ad uno specialista Veterinario che possa valutare il quadro clinico completo dell’animale.

Esami strumentali e preparatori alla terapia sono infatti fondamentali per assicurarne una corretta posologia e applicazione.

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VENGO IN PACE: I SEGNALI CALMANTI

VENGO IN PACE: I SEGNALI CALMANTI di Elisa Pozzatello

disegni di Monica Bolignano

Da diverso tempo si sente parlare di segnali calmanti del cane, questo fa pensare che ormai sia argomento noto ai più, o per lo meno a chi con i cani condivide i propri spazi e la propria vita. Ma non è così.

Basti pensare alle innumerevoli volte che si sente dire “era un cane tanto buono, ma dal nulla ha attaccato”, nella maggior parte dei casi in realtà il cane era effettivamente tanto buono (parlo di cani privi di particolari problemi comportamentali, ovviamente) e i segnali prima di attaccare 36 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

li ha inviati e si tratta proprio dei segnali calmanti (molto probabilmente seguiti a rotazione dai segnali di conflitto che, ignorati, hanno scatenato l’aggressione).

Il cane infatti emette una varietà di segnali utilizzando il corpo, il muso, la coda, le orecchie, il movimento ed i suoni.

Molto spesso però l’umano si concentra esclusivamente sulla coda “se scodinzola va tutto bene” ma non è esattamente così, anche il movimento della coda ha diversi significati e non va letto separatamente dal resto del corpo.

Il cane è un animale sociale e come tale non ha interesse a scatenare conflitti che potrebbero minare l’equilibrio nel quale vive, non è un animale aggressivo di per sé e cerca infatti di evitare ostilità utilizzando proprio i calming signals: segnali ed atteggiamenti corporei, non vocali, che il cane utilizza in maniera preventiva per trasmettere il messaggio “vengo in pace”.

L’etologa norvegese Turid Rugaas, alla fine degli anni ’80, ha studiato e catalogato dettagliatamente i segnali calmanti dei cani, ne ha individuati circa una trentina, vedremo di seguito i più comuni ed evidenti.

Dobbiamo precisare che i calming singals vengono assunti dai cani per calmare non solo gli altri, ma anche se stessi. Il cane infatti li utilizza anche quando si trova in una situazione di disagio dato ad esempio dalla paura, quando qualcosa lo innervosisce, per scaricare lo stress, tranquillizzarsi e farsi coraggio.

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Accanto ai segnali corporei, il cane emette anche una serie di segnali olfattivi che noi umani poco possiamo comprendere non riuscendo a registrare allo stesso loro modo le emissioni di feromoni, è quindi importante imparare a comprendere almeno i segnali visivi, questo aiuta notevolmente la comunicazione ed il rapporto con il proprio amico.

Come detto sopra, sono stati catalogati circa una trentina di segnali calmanti, ma i più comuni ed inequivocabili sono una decina:

AVVICINAMENTO LATERALE Quando due cani liberi si incontrano hanno due modalità di avvicinamento, tendenzialmente a meno di problemi particolari, questi si avvicineranno lateralmente disegnando un ampio semicerchio e non in modo diretto e frontale.

Quest’ultimo infatti sarebbe un chiaro segno di sfida e, come sappiamo, non è per natura ciò che un cane cerca.

Tuttavia bisogna ricordare che i segnali nei cani non vanno letti singolarmente, accanto ai segnali calmanti vi sono i segnali di dominanza/sottomissione, per cui non è 38

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difficile vedere un cane che si avvicina lateralmente ad un altro ma con coda alta, orecchie dritte e corpo eretto. Ciò non significa che sta per attaccare, ma semplicemente che, nonostante non abbia intenzioni bellicose, non è nemmeno un cane sottomesso. Esattamente all’opposto, lo si può vedere tranquillamente nei cuccioli che approcciano un adulto, quando un cane avvicinandosi lateralmente si piega leggermente su se stesso con coda bassa e al momento opportuno si mette a pancia all’aria, questo si sta sottomettendo.

L’interazione dei due tipi di segnale va quindi valutata contemporaneamente come un unico messaggio.

E’ bene cercare di permettere un tale tipo di avvicinamento anche quando i cani sono al guinzaglio lasciando loro spazio e modo di intendersi facilmente.

MUOVERSI LENTAMENTE IMMOBILIZZARSI Questi sono due comportamenti ambivalenti perché possono comunicare sia non belligeranza sia tensione, stress ed insicurezza per cui vanno interpretati nel contesto.

In linea generale un cane muovendosi ed avvicinandosi lentamente vuole evitare conflitti, allo stesso modo restando 39

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immobile permette all’altro di annusarlo dicendo di non avere timore e di non voler attaccare.

Quanto invece il cane è a disagio, in situazione di paura o stress temendo di essere attaccato tende a muoversi lentamente e ad immobilizzarsi (freezing) spesso sedendosi o mettendosi a terra per sottomissione.

Per capire se il segnale è calmante o di paura bisogna valutare il resto del corpo, la coda tra le zampe è certo un chiaro indice di timore.

DISTOGLIERE LO SGUARDO GIRARE LA TESTA/CORPO E’ ai più noto che fissare negli occhi un cane significa sfidarlo, ecco perché due cani con intenzioni pacifiche non si guardano negli occhi, bensì distolgono lo sguardo, spesso spostano proprio la testa di lato o addirittura si girano completamente mostrando il posteriore. Questo gesto unisce il messaggio visivo a quello olfattivo 40

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perché le ghiandole perineali sono tra quelle che emettono più feromoni e quindi permettono il passaggio di molte informazioni tra conspecifici.

METTERSI IN MEZZO Questo segnale non lascia dubbi, è un segnale di calma molto forte: il cane si frappone fisicamente tra due cani che si stanno per fronteggiare e tra i quali avverte tensione. In termine tecnico si chiama splitting ed equivale al gesto umano di mettersi in mezzo tra due amici che litigano e dividerli prima che dalle minacce passino ai fatti.

SBADIGLIARE A meno che il cane non sia in fase dormiente o appena sveglio, è difficile che lo sbadiglio rappresenti come per noi umani il sonno o la noia.

Sbadigliare per il cane è il modo di comunicare all’altro calma, è il tentativo di pacificare l’interlocutore, ma allo stesso tempo serve a comunicare stress e 41

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tensione. E’ quindi un segnale ambivalente e pertanto è spesso sinonimo di insicurezza e disagio in una data situazione e non va mai considerato separatamente dall’insieme di gesti che il cane fa. Ad esempio un cane abbracciato da un umano potrebbe sbadigliare con insistenza per trasmettere il proprio fastidio (l’abbraccio come manifestazione di affetto nel linguaggio canino non esiste e non tutti pertanto gradiscono).

SOCCHIUDERE GLI OCCHI SBATTERE LE PALPEBRE Questi gesti, accompagnati solitamente dal distogliere lo sguardo o girare la testa, sono prettamente segnali calmanti.

E’ facile notare quando alziamo il tono con il cane che questo socchiude gli occhi, è il suo modo di mettere pace, di calmare la situazione, è il classico sguardo dolce che l’umano utilizza per farsi perdonare.

LECCARSI LABBRA E NASO

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Sicuramente questo è una delle azioni calmanti che il cane compie più frequentemente e tanto frequentemente viene frainteso.

Un cane può darsi una leccatina veloce e quasi impercettibile alle labbra e al naso oppure farlo in modo più eclatante, in entrambi i casi sta trasmettendo un segnale.

Spesso lo interpretiamo come piacere, come “bacino”, in realtà è esattamente l’opposto, il nostro pet ci sta dicendo che è infastidito da quello che stiamo facendo.

FINGERE DI IGNORARE L’ALTRO Fingere di ignorare l’altro che ti avvicina è per noi sinonimo di maleducazione, per il cane invece significa trasmettere pace.

Avvicinato da un suo simile, un cane che annusa a terra, si guarda intorno, addirittura si siede dando la schiena sta comunicando la sua assoluta non belligeranza ed è estremamente errato imporre in questo caso l’avvicinamento o l’attenzione all’altro.

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ANNUSARE CON INSISTENZA In alcune situazioni il cane che annusa a terra non sta semplicemente annusando o seguendo una pista, ma sta trasmettendo un disagio e sta cercando di tranquillizzarsi e rilassarsi. Anche in questo caso è bene considerare il contesto, la situazione e il comportamento generale del cane per valutare nel complesso cosa ci sta dicendo.

Ignorare i segnali calmanti è una profonda mancanza di rispetto nei confronti del proprio cane e questo può nel lungo periodo minare il rapporto, ma conoscendo questi segnali possiamo instaurare una relazione equilibrata ed interagire in modo migliore con il nostro cane o con i cani che incontriamo.

Ad esempio è bene evitare di approcciare il cane di fronte o piegandoci sopra di lui frontalmente, meglio prendere esempio dal loro avvicinamento laterale e porci di fianco, inginocchiandoci accanto a lui e aspettando che sia lui ad avvicinarsi.

Non fissare negli occhi il cane per noi è concettualmente complicato perché siamo culturalmente abituati a considerare il non guardare l’altro negli occhi come una mancanza di educazione. Dobbiamo tuttavia fare lo sforzo di slegare il gesto dalle nostre abitudini umane, soprattutto quando il cane distoglie da noi lo sguardo non dobbiamo 44

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continuare a fissarlo, è come dirgli tu non vuoi litigare ma io sì.

Anche socchiudere gli occhi – sbattere le palpebre e muoversi lentamente sono atteggiamenti calmanti che possiamo introdurre noi stessi. Per i primi è importante essere certi che il cane ci stia effettivamente guardando in viso (e non è così scontata data la differenza di altezza), il muoversi lentamente o addirittura immobilizzarci è un chiaro segnale da utilizzare quando temiamo che un cane ci stia per attaccare, l’esatto opposto quindi velocizzare i movimenti o correre è un invito alla lite.

Cerchiamo quindi sempre di interpretare quello che il cane cerca di dirci, valutando non solo il gesto in sé, ma anche il contesto e gli altri piccoli gesti che il cane fa ed il nostro atteggiamento in quel momento.

Conoscere le reali esigenze del cane e il modo in cui le esprime ci permette di migliorare il rapporto e la comunicazione.

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CULTURA E RELAX A 6 ZAMPE

CULTURA E RELAX A 6 ZAMPE di Roberta Santoro

Chi li ama tanto come noi, vorrebbe avere la possibilità di non separarsi mai dai propri amici cani ma, purtroppo, specifici regolamenti e divieti fanno sì che spesso, a seguito dell’organizzazione di una gita o di un’escursione o di una vacanza ci si debba rivolgere ad un dog sitter o ad una pensione.

Fortunatamente, ci sono ancora degli spazi nei quali è possibile godersi una passeggiata presso luoghi di cultura circondati dal verde e per esempio, la Toscana, con la 47 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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splendida Val d’Orcia, presenta a questo proposito delle splendide opportunita’.

Cani e proprietari quindi benvenuti all’Abbazia di San Galgano, edificio del XIII secolo. L’imponente struttura, edificata in onore del santo nato nel 1181 dal quale prende il nome, offre la possibilità di sgranchire le zampe in ben 17 km di verde che circondando il sito archeologico. Un bel cartello giallo invita tutti ad accedere e a godersi uno spettacolo senza tempo. Adiacente all’abbazia, si trova l’eremo di Montesiepi e al suo interno una spada che San Galgano infisse in una grande roccia come segno di devozione a Dio. Si dice che la vicenda abbia influenzato la famosa storia di Walt Disney “La spada nella roccia” e che addirittura in una stanza segreta, dove non sono stati ad oggi consentiti gli scavi, si trovi il Santo Graal.

Si consiglia la visita all’ abbazia, dopo un’escursione a Chiusdino, luogo natale di San Galgano, all’anagrafe Galgan Guidotti, proveniente da famiglia nobile.

LA LEGGENDA DI SAN GALGANO Galgano visse la giovinezza da cavaliere libertino e dedito ai divertimenti più sfrenati, finchè accadde qualcosa

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che gli fece cambiare vita e lo trasformo’ in un vero e proprio Santo Cavaliere di Dio. Un giorno, mentre viaggiava verso un lauto banchetto, ebbe due visioni dell'Arcangelo Michele. Nella prima l'Arcangelo solo gli si manifestò davanti, nella seconda lo invitò a seguirlo. Il cavaliere, dopo aver accettato l'invito, e dopo aver attraversato un ponte e un prato fiorito, raggiunse Monte Siepi, dove vide un edificio rotondo (con probabilità una visione di un edificio, dato che l'eremo fu costruito dopo la sua morte) e i dodici apostoli che lo accolsero facendogli aprire un libro sacro. Subito gli apparve il Creatore che lo convertì definitivamente. Galgano ritornò comunque alla sua vita sfrenata di tutti i giorni, finchè accadde un secondo episodio, questa volta definitivo per il suo destino. In una giornata di sole il suo cavallo si rifiutò di continuare il cammino, e, di sua iniziativa, lo ricondusse di nuovo a Monte Siepi, esattamente nello stesso luogo dove aveva incontrato i dodici apostoli. A quel punto Galgano non ebbe più dubbi, quello era un luogo sacro e, come tale, meritava un'identità, una croce. Cercò del legno per costruirla, ma, non trovandone, decise prendere la propria 50

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spada e conficcarla nella roccia. Comparve così una croce perfetta a chiunque la guardasse. Inoltre, prese il proprio mantello e lo indossò come saio. A quel punto sentì una voce che lo invitò a fermarsi per tutta la vita in quel luogo, Galgano accettò l'invito, e diede inizio alla sua autentica vita da eremita, vivendo da quel giorno tra quei boschi e nutrendosi solo di erbe selvatiche. Mentre era assente, per un pellegrinaggio a Roma, la spada subì un tentativo di furto e venne forzata da tre ladri, che non riuscendo nell'intento di sfilarla, la ruppero e l'abbandonarono (la spada è infatti realmente spezzata). Il castigo divino non perdonò il misfatto e raggiungendoli, uno venne fulminato all'istante, un altro annegato, mentre il terzo venne aggredito da un lupo che gli tranciò entrambe le mani (nell'eremo, in una bacheca è possibile vedere le ossa delle mani del ladro), ma venne risparmiato all'ultimo momento perché, pentito, invocò il perdono di Galgano.

Al ritorno Galgano trovò la spada spezzata, se ne dispiacque molto, ritenendosi responsabile dell'accaduto, dato che si era allontanato. Ma 52

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intervenne la voce divina che gli disse di unire i pezzi, così facendo la spada così si ricompose miracolosamente. Da quel momento Galgano restò in quel luogo fino alla fine dei suoi giorni, morendo in preghiera sulla spada. Quattro anni dopo la sua morte venne santificato da papa Lucio III. ABBAZIA DI SAN GALGANO Via di San Galgano 53012 Chiusdino (SI) ORARI da lunedì a domenica dalle oe 9.00 alle 17.30 SITO WEB http://confraternita-sangalgano.it/i-luoghi-di-galgano/labbazia-di-san-galgano

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Copia di CULTURA E RELAX A 6 ZAMPE

IN VIAGGIO CON JACK di Elisa Pozzatello

Pensare

alle vacanze in anticipo può essere un vantaggio, soprattutto se il nostro amico a quattro zampe non è accettato dappertutto.

Ma dove andare con il nostro amico a quattro zampe?

Montagna? Mare? E la spiaggia li accetta?

Stiamo lavorando per voi!

A breve maggiori dettagli, nuove iniziative e collaborazioni…

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Vintage Jack di Angelo Romanò

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Vintage Jack di Angelo Romanò

Ricordi di un’epoca passata ... nasce così una rubrica dedicata ai Parson e Jack del passato. Cartoline, locandine, foto, film e quant’altro ha visto cani protagonisti di un’epoca passata in scatti da non dimenticare e non solo ...

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Se vi siete persi un numero ...

Numero 1. http://www.calameo.com/read/004426864613987159c19 Ratting, origini e utilità (di Angelo Romanò) Prove di Lavoro (di Dario Novelli) Il Primo Jack (di Claudine Riez) Il Russell Terrier (di Angelo Romanò) Speciale World Dog Show - Milano 2015 Numero 2. http://www.calameo.com/read/004426864b26758207527 La mia storia (di Federico Giovannetti) Il cane è carnivoro (di Caterina Gritti) Jack Russell Terrier Grooming (di Fabio Brandi) Morfologia: La testa del Jack (di Angelo Romanò) Foxhounting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier (Dario Novelli)

Numero 3. http://www.calameo.com/read/004426864559b895be1ac Fabbisogni nutrizionali (di Caterina Gritti) Parson Russell Terrier (intervista a Corrado De Rose di Stefania Cirelli) Come salvargli la vita (di Phill Mutz) Xilitolo: il dolcificante senza zucchero (di Jason Nicolas) Test di Attitudini Naturali - TAN (di Dario Novelli) Questione di naso (di Angelo Romanò) Il Regno Unito avanza sullo standard Australiano (di Angelo Romanò)

Numero 4. http://www.calameo.com/read/004426864102e3a4ff6e2 Passione e Serietà (intervista a Elisa Panelli di Stefania Cirelli) La base del Jack Russell terrier (di Dario Novelli) Il cane non ha il Pedigree?,. occhio alle truffe (di Angelo Romanò) Il microchip - Anagrafe Canina (di Angelo Romanò) Il libretto sanitario e il Pedigree ENCI (di Angelo Romanò)

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Numero 5. http://www.calameo.com/read/0044268649df8c5f8e2a4 il Jack Russell Terrier Tricolore - conosciamo meglio le sue caratteristiche (di Barbara Tenca) Lo standard (corretto) del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club) Le razze Terrier preferite in UK (di Kate Green) L’imprinting (di Dario Novelli) Cuccioli: dai primi passi a una relazione duratura (Angelo Romanò) Numero 6. http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec La mia passione per i cani è nata con me (intervista a Veronique Murrau di Stefania Cirelli) L’extended standard del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club) Primo Trofeo Club Italiano Jack Russell Terrier (di Stefania Cirelli, cronaca di Dario Novelli) Le stagioni dei forasacchi (di Angelo Romanò) Working Trial e Primo soccorso (di Elisa Pozzatello) Parassiti (Esterni) e Insetti Pericolosi (di Angelo Romanò) Una giornata di stage traccia e tana artificiale (di Angelo Romanò) Termoregolazione del cane: il colpo di calore (di Angelo Romanò) L’abbandono non ha scuse (di Stefania Cirelli) Numero 7. http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec World Dog Show Mosca 2016 (di Angelo Romanò) I protagonisti del World Dog Show 2016 - intervista a Alice e Sara Fiammengo - intervista a Marco Cipolla Trasporto e sicurezza (di Elisa Pozzatello) Passione e divertimento (di Aurelio Borella) Prima Expo amatoriale di razza del Club (di Angelo Romanò) Numero 8. http://ita.calameo.com/read/004426864d219c2c528e6 Speciale European Dog Show 2016 - Brussels (di Elisa Pozzatello) Considerazioni di un allevatore: il Jack Russell Terrier (di Stefano Russo) Essere una mamma cane: Gravidanza, Problemi e riposo (di Angelo Romano') Vintage Jack (di Angelo Romanò)

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Numero 9. http://ita.calameo.com/read/004426864eb7ce764979c 2016 Un anno di attività del Club (di Elena Colombo e Elisa Pozzatello) La legenda del “cucciolo da esposizione” (di Monica Bolignano) Jack, Passione, Crescita continua (Prima parte - Intervista a Giuseppe Messina di Stefania Cirelli) Il Jack e il Natale ... ridiamoci su! (di Elisa Pozzatello) Istinto Predatorio (di Dario Novelli) Ti regalo un cucciolo (di Angelo Romanò) No ai Botti, Si ai Biscotti! (di Elisa Pozzatello) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 10. http://ita.calameo.com/read/004426864a6c74f4536f4 Sport Cinofili (di Elena Colombo - intervista a Fabio Mosca e Alfonso Sabbatini) Ore d’angoscia per Milo (di Monica Bolignano) Razze Canine (di Dario Novelli) Attivazione Mentale (di Elisa Pozzatello) Ancor prima che fosse Jack (Intervista a Elisabetta Baglini di Stefania Cirelli) Allevamenti Jack Russell con Affisso in Italia (di Angelo Romanò) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 11. http://ita.calameo.com/read/004426864029696b66061 Speciale CRUFTS 2017 (Intervista a Annalisa Martinelli Asnaghi di Aurelio Borella) Standard Inglese Jack Russell Terrier (di Angelo Romanò) La lunga strada verso il Crufts (di Monica Bolignano) Non solo coccarde (Intervista a Tommaso Urciuolo di Monica Bolignano) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 12. http://ita.calameo.com/read/004426864029696b66061 Trofeo Nati Terrier (di Dario Novelli) Lussazione del Cristallino (di Roberta Santoro) Stage Traccia (di Elisa Pozzatello) Tutti al mare ... ma proprio tutti? (di Monica Bolignano) Wild Boar Trial (di Angelo Romanò) Il miglior amico dell’uomo (di Elisa Pozzatello)

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Numero 13.http://www.calameo.com/read/00442686436ada9232d57 Un tributo a Eddie Chapman (Autori vari) Standard del Parson Russell Terrier (di Angelo Romanò) Montefiore Kennel (di Gianni Carmignani) Mambo’s Kennel (di Massimo Cataldi) Amico Terrier Kennel (di Massimo Fioravanti) Kennel Di Sopravento (di Corrado De Rose) Sport cinofili - Dog dance (di Irene Rinaldo) Leon VID ... Very Important Dog (di Veonica Giuliani) Cosa sei disposto a perdere? Mi fido di te (di Elisa Pozzatello) Numero 14.http://www.calameo.com/read/004426864cc6b8ebe44e3 Il cane sportivo (di Elena A. Colombo) Quando la temperatura è troppo bassa (di A. Romanò) Cappottini, quando si e quando no! (di Angelo Romanò) Allevare ... e che c’è vò (di Dario Novelli) Abbandono: un affare quotidiano non solo un problema estivo (di Elisa Pozzatello)

Numero 15. http://www.calameo.com/read/004426864f9ae64f8655c Intervista a - Sonia Pagani - Bonsai Kennel (di Elisa Pozzatello) - Maria Teresa Basso (di Monica Bolignano) Finchè morte non ci separi (di Monica Bolignano) Stage “Techinca di Stripping su JRT” (di E.Pozzatello) Stato di salute del JRT (di Angelo Romanò) Un cucciolo sotto l’albero (di Elisa Pozzatello)

Numero 16. http://ita.calameo.com/read/0044268649d7c9b1d5a91 Maltrattamento genetico nei cani di Razza (Barbara Gallicchio) Fuoco ... ai tastini (di Monica Bolignano) Accordo ENCI-FISC (di Elena A. Colombo) I traumi nel cane sportivo (di Elena A. Colombo) Cave canem .. tra miti, leggende e religioen (di Elly Poz) La percezione dei colori ... (di Angelo Romano') Oculopatie (di Angelo Romano')

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Numero 17. http://ita.calameo.com/read/004426864305976064c80 Il JRT è il cane giusto per me? (di Angelo Romano’) Allevare non è semplice (di Dario Novelli) Mamma, posso? (di Barbara Gallicchio) Agility Dog: Consigli per i conduttori (di Roberta Santoro) Cane vs Cioccolato (di Elena Colombo)

Numero 18. http://ita.calameo.com/read/004426864305976064c80 I luoghi del Reverendo Russell (Roberta Santoro) Il commissario di Ring (Monica Bolignano) Sordità congenita e B.E.A.R test (Amedeo Ubermensch Picchi) Olio di Neem: unguento miracoloso! (Elisa Pozzatello) Filariosi Cardipolmonare (Angelo Romanò) Il colpo di calore (Angelo Romanò) Decalogo estivo (Angelo Romanò)

Numero 19. https://ita.calameo.com/read/004426864dc2256a7d36f La mia Rally-O (Elena Colombo) Smarrito o abbandonato? (Elena Colombo) Cani e bambini: una spendida opportunità (Roberta Santoro) Leishmaniosi (Angelo Romanò) Detartrasi (Elisa Pozzatello) Numero 20. https://ita.calameo.com/read/0044268645d3c96ba7b27 Il consenso informato (Monica Bolignano) Kennel è sinonimo di prigione... o forse no! (Elisa Pozzatello) Due giornate fantastiche (Roberta Santoro) Coloranti artificiali nel cibo per cani (Angelo Romanò) Additivi alimentari (Angelo Romanò) Associazione JRT rescue a 360 gradi (Simona Castiglione) Il lavoro con i cani del Rescue, i famigerati cani del Rescue... (Tiziana Latunz)

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Numero 21. https://ita.calameo.com/read/004426864716db6c616e9 Cacciatori-raccoglitori (Dott.sa Barbara Gallicchio) Prevenire è meglio che curare: il Parvovirus (Elisa Pozzatello) Una medicina con la coda (Roberta Santoro) L’ereditarietà e la genetica di base (Angelo Romanò) Quando il Natale può diventare pericoloso (E. Pozzatello)

Calendario Eventi cinofili a cura di Roberta Santoro Vintage Jack a cura di Angelo Romanò -oLe riviste si intendono a scopo didattico. Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi.

Per qualsiasi richiesta scrivere a clubitalianojrt@gmail.com

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Eventi 2019 di Roberta Santoro

EVENTI ED ESPOSIZIONI 2 - 4 FEBBRAIO ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI CARESANABLOT (VERCELLI) 9 - 10 FEBBRAIO ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI AREZZO 9 - 10 FEBBRAIO ESPOSIZIONEN NAZIONALE DI VICENZA 17 FEBBRAIO ESPOSIZIONE REGIONALE REGGIO EMILIA 23 – 24 FEBBRAIO ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI CAGLIARI 24 FEBBRAIO ESPOSIZIONE REGIONALE ROMA 2 MARZO NAZIONALE RIVA DEL GARDA 3 MARZO INTERNAZIONALE RIVA DEL GARDA 3 MARZO REGIONALE TORRE DEL GRECO 9 – 10 MARZO NAZIONALE CASTEGGIO 10 MARZO ESPOSIZIONE NAZIONALE GRAVINA IN PUGLIA 15 - 16 – 17 MARZO INTERNAZIONALE REGGIO EMILIA 16 MARZO ESPOSIZIONE REGIONALE ROMA 23 MARZO ESPOSIZIONE NAZIONALE MODICA 68 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

24 MARZO ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE MODICA 30 MARZO INTERNAZIONALE BARI 31 MARZO INTERNAZIONALE CATANZARO 31 MARZO NAZIONALE RIVA DEL GARDA PROVE DI AGILITY 02-03 FEBBRAIO - Campo GARU – Tetti Neirotti di Rivoli (TO) - ASD Le Orme di Reo - Circolo Ippico Andrea A.S.D, Potenza Picena (MC) - Black & White Agility Team – MASSA - Very Important Dogs Agility Team – SERDIANA 09-10 FEBBRAIO - Centro Cinofilo Tre Stelle – Legnago (VR) - Club Agility Dog Qua La Zampa – Staffoli (PI) - Gruppo Cinofilo Monzese Corona Ferrea – MONZA - ASD Sport Dogs Nomentum – Mentana (RM) 16-17 FEBBRAIO - SSD Charlie Dog s.r.l. – Ospitaletto (BS) - Italian Border Collie Club – Planet Dog 4.0, Fubine (AL) 02-03 MARZO 69

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- Centro Cinotecnico Umbro – Marsciano (PG) 09-10 MARZO - Centro Cinofilo Tre Stelle – Legnago (VR) 23-24 MARZO - Piccole Pesti A.S.D. – PALERMO 2 – 3 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A LEGNANO 2 – 3 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A RIVOLI (TORINO) 2 – 3 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A MASSA 9 – 10 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A MONZA 9 – 10 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A STAFFOLI (PISA) 17 FEBBRIO PROVE DI AGILITY A OSPITALETTO (BRESCIA) 23 – 24 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A SOLIERA (MODENA) 23 – 24 FEBBRAIO PROVE DI AGILITY A SESTO CALENDE (VARESE) 24 FEBRBAIO PROVE DI AGILITY A ROMA 2 – 3 MARZO PROVE DI AGILITY A FIUMICINO 2 – 3 MARZO PROVE DI AGILITY A MONZA 9 – 10 MARZO PROVE DI AGILITY A ROMA 9 – 10 MARZO PROVE DI AGILITY A SESTO CALENDE (VA) 9 – 10 MARZO PROVE DI AGILITY A LUCCA 16 - 17 MARZO PROVE DI AGILITY A AREZZO 16- 17 MARZO PROVE DI AGILITY A FUBINE (ALESSANDRIA) 23- 24 MARZO PROVE DI AGILITY A CARDANO AL 70

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CAMPO ( VARESE) 23 - 24 MARZO PROVE DI AGILITY A ROMA 23 - 24 MARZO PROVE DI AGILITY A MASSA 23 - 24 MARZO PROVE DI AGILITY A FOLIGNO (PERUGIA) 23 - 24 MARZO PROVE DI AGILITY A CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VERONA) 30 - 31 MARZO PROVE DI AGILITY A LEGNANO 30 - 31 MARZO PROVE DI AGILITY A VEROLENGO (TORINO) 30 - 31 MARZO PROVE DI AGILITY A SAN PIETRO A VICO (LUCCA) PROVE IN TANA 23 – 24 FEBBRAIO CAPALBIO (GROSSETO) 24 FEBRAIO MOZZATE (COMO) 2 – 3 MARZO MONTESPERTOLI (FIRENZE) 9-10 MARZO CAPALBIO (GROSSETO) 10 MARZO CARPANETO PIACENTINO (PIACENZA) 23- 24 MARZO CAPALBIO (GROSSETO) 24 MARZO BESANA IN BRIANZA

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Club Italiano Jack Russell Terrier Il Club è un’associazione specializzata e non ha scopo di lucro. Tramite la professionalità e passione dei propri membri, vuole essere di aiuto a tutte quelle persone, o meglio appassionati, che si avvicinano alla razza e vogliono saperne di più. Chissà se ci sarà tra voi qualche nuovo appassionato o allevatore, comunque sia saremo lieti di accompagnarlo verso una dimensione di conoscenze approfondite. Se sei interessato a farne parte compila il modulo di adesione: https://www.clubitalianojackrussellterrier.it/diventa-socio

Invia il modulo all'indirizzo mail clubitalianojrt@gmail.com, debitamente compilato e con allegata una copia di un documento di identità valido.

Le iscrizioni del "Club Italiano Jack Russell Terrier" sono aperte e associarsi NON è un obbligo, lo vogliamo ribadire e sottolineare, ma bensì un'opportunità di costruire qualcosa di meglio insieme.

Essere socio significa incontri, partecipazione, scambio di idee e opinioni, rispetto, crescita reciproca tra amici e un'occasione da parte di chi ha molta esperienza, di insegnare qualcosa ad altri con lo stesso spirito di un padre verso i propri figli.

Cordialmente, Dario Novelli (Presidente) Angelo Romanò (Vicepresidente) Sito ufficiale: http://clubitalianojackrussellterrier.it 72 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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In copertina: Little Big Heart proprietario Stefania Cirelli

A questo numero hanno collaborato per Articoli/Foto/Redazione (in ordine alfabetico di nome): Alfonso Montefusco, Angelo Romanò, Elisa Pozzatello, Monica Bolignano, Roberta Santoro, i Soci del club.

Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

Per informazioni contattate il seguente indirizzo: clubitalianojrt@gmail.com Copyright 2019 - Club Italiano Jack Russell Terrier 73 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

Prima rivista Italiana specializzata sulla razza Jack Russell Terrier e Parson Russell Terrier

https://www.facebook.com/groups/ClubItalianoJackRussellTerrier/ - Numero 22 Anno 2019 - Riproduzione vietata

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Numero 22 - Anno 2019

Febbraio - Marzo