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CIRO CASSANETI INTERVIEW

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HI TECH

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CIRO CASSANETI

Ciro, è un dato di fatto che ad inizio anni 2000, tu sia riuscito a creare un “qualcosa” di estremamente grande a livello di nightlife!

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Prima di tutto…Come ti sei avvicinato al mondo della notte?

Uhmm vediamo se mi ricordo… Parliamo del lontano 1992, era un Sabato sera e andai a ballare in una discoteca in centro ad Alessandria di nome Anteprima, li conobbi un ragazzo di colore Hassan (il quale con piacere ancora oggi incontro ogni tanto), lui nel locale era un po' un tuttofare e cercava negli occhi e nell'animo di ogni cliente un possibile nuovo “pr"... Incrociammo lo sguardo e capì subito che poteva essere la mia strada, all' inizio sicuramente era più convinto lui di me. Nel giro di pochi giorni inizia a ragionare e a capire la grande opportunità (ti conoscere tantissime ragazze) che mi era stata data... Da li la scintilla e nel giro di poco iniziai a divertirmi e si sa bene che quando ti diverti le cose che fai riescono sempre benissimo... Un anno in questa piccola disco in centro ad Alessandria e poi fui subito ingaggiato da Mike Patitucci, organizzatore dell'Hollywood a Castel d' Annone… E' in questa seconda avventura che iniziai ad apprezzare la musica, all'Anteprima il mio unico pensiero erano i Drink e le ragazze.

Come ti è venuta l’idea di dar vita a “Shock House”?

Passarono alcuni anni in cui diventai sempre più forte, creando un giro di pr sotto di me, ogni Sabato facevamo più di 1000 rientri (il locale teneva massimo 1500 persone), inizia ad amare la musica house erano i primi anni dei rave dei fuori orario di Bruno Bolla, Coccoluto, Di Rocco, Ralf etc etc...e ad un certo punto decisi di fare qualcosa di mio, qualcosa che avesse lasciato il segno qualcosa che poteva fare la storia della nigth life alessandrina… Ci trovammo a casa mia, io e mio fratello che fu il mio socio in quest'avventura, Simona (ora sua moglie) e li parlando uscì l' idea di fare feste da discoteca non in discoteca e così inizio lo ShockHouse... Nel primo periodo eravamo in società con Gianluca e Angelo. Quindi l' obbiettivo era quello di "ricostruire per una sola notte" una discoteca in posti alternativi…ovviamente quest'idea fece appassionare nel giro di poco tantissime persone…

I Guest che ospitavate erano tutti facenti parte del panorama “house”? Quali sono i 2/3 che ti son rimasti più dentro?

Musica ovviamente solo House e i Djs di quel periodo che mi sono rimasti nel cuore sono Claudio Di Rocco, Ralf e Coccoluto. L'aneddoto è che Claudio Di Rocco, quando veniva da noi a suonare (palatenda, hotel e un ex locale) portava sempre dietro Dean e Dan Dsquared2, facevano festa con noi e per assurdo ora sono i miei nuovi capi… ma di questa cosa non gliene ho mai parlato. In quegli anni ti riconosciamo che non hai creato un semplice format, bensì un “movimento”, hai lanciato una vera e propria “moda” nel tuo territorio. Hai trapiantato in provincia di Alessandria l’amore e la cultura per la musica house!

Qual è stato il vero segreto?

Mi divertivo e lavoravo e questo mi faceva fare la differenza, ogni serata il tema di un colore, tutti i negozi della città che per due settimane prima dello ShockHouse organizzavano le vetrine a tema del colore scelto per l' evento...posti alternativi, ex teatri, palatenda, magazzini, fabbriche, piscine, ville, castelli etc etc biglietti della serata particolari, ricercati, o per i glitter o per i disegno oppure addirittura per il tema jeans feci un biglietto stampa jeans e poi mi feci aiutare da mia mamma (santa donna) a cucirli tutti lungo il bordo con il filo marrone solito dei jeans… partimmo con la prima festa 500 persone per poi in due mesi arrivare a 3000.

Il segreto?

Un connubio di fortuna, musica, novità (i posti alternativi, ora normali ma negli anni 90 no), il tema di ogni festa, le persone erano curiose e in pochi mesi si innescò un tam tam che chi non andava allo ShockHouse non era alla moda.

Cosa differenzia un movimento, come quello che hai innescato tu, da uno dei tanti “format” standardizzati che si vedono ora??

Il periodo sicuramente, la gente era stanca della disco anni 80, fu una novità, fu un qualcosa per cui chiedevi la collaborazione di ognuno che entrava ad una nostra festa, un flyer particolare, tutte cose che hanno fatto la differenza… la musica dell'amore, la House Music.

A chi ti ispiravi nel dar vita alle tue produzioni? O meglio chi erano gli headliner di mercato che osservavi con maggior attenzione?

-Follies de Pigalle

-Colazione da Tiffany

E quando non lavoravi, nelle tue serate libere, quali erano i locali che frequentavi o in cui non vedevi l’ora di andare?! Mazoom a Desenzano, il Cocoricò, Il Peter Pan, Il Titilla...

Raccontaci il passaggio dal concetto di one-night itinerante (Shock House), al concetto di serate continuative (Shock & Chic). Cosa vi ha spinto a prendere questa decisione?

Decisione sofferta che intorno al 2002 2003 fummo costretti a prendere, troppa gente a per farti capire i contatti che creammo… io, questi eventi mensili (ShockHouse), i posti spesso non erano a norma.

La stagione griffata Shock and Chic che ricordi con maggior affetto?

Inaugurazione Roger Sanchez, Mediterraneo di Venerdì 2005, 3000 persone tutto pazzesco! Luca Argentero in pista che ballava…. serate con Skin che prendeva il microfono e cantava le sue canzoni, ricordo un Halloween con SMokin Joe in consolle e lei cantante (GRA TIS), la gente in visibilio…. poi venerdì con Bob Sinclair, david Guetta, Frenkie Knucles e Erik Morillo e tantissimi altri... In quella stagione andai anche a NYC in ferie e andai a casa di Roger Sanchez, questo per farti capire i contatti che creammo… io, mio fratello Giuseppe e Francesco Pittaluga Dj e socio nel progetto Shock and Chic.

E poi il super evento con Ale Big Mama a desenzano al Dehor con Bob Sinclair di Martedì sera…. dei folli ma felici!!!

Ti reputi più un solista o credi nel lavoro di squadra? Nel tuo modello di business, le mansioni ed i ruoli erano distinti? Tu, nello specifico, di cosa ti occupavi?

Io credo nel team, è un elemento FONDA- MENTALE.

Mi occupavo di tutta l'organizzazione, studiavo come sorprendere e colpire le persone, i djs le grafiche… Aprimmo l’ufficio Shock and Chic con Giuseppe Cassaneti e Francesco Pittaluga, andammo a fare stagioni a Lloret de Mar al Tropic portando un gruppo di pr, il marchio Shock and Chic Dj’s guest italiani per tutta l’estate per un paio di anni… collaborammo e andammo a suonare in locali a Ibiza Mikonos e Londra...

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