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L’architetto restauratore
L’architetto restauratore
Eugène Viollet-le-Duc nasce a Parigi nel 1814. Dopo gli studi classici, nel 1830 collabora ad uno studio di architettura e si rifiuta di seguire i corsi dell’Accademia Delle Belle Arti, via regia per chi allora decidesse di intraprendere la professione dell’architetto. Durante la sua esistenza viaggia in tutta Europa. Nel 1840 fu nominato vice ispettore al restauro della Saint-Chapelle di Parigi e avvia una intensissima attività di restauratore e decoratore e successivamente viene messo a capo dell’Ufficio dei Monumenti Storici.
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Nel 1852 viene chiamato per il restauro della città medievale di Carcassonne, il più importante tra gli incarichi che gli vennero affidati, proseguito fino alla morte; negli stessi anni lavora all’opera il Dizionario ragionato della architettura francese in dieci volumi che concluderà nel 1868. Nel 1863 ottiene il posto di professore di storia dell’arte, ma si dimette l’anno successivo per le accese contestazioni degli studenti. Successivamente viene eletto al Consiglio Municipale di Parigi, pochi anni dopo si ritira a Losanna nella villa La Vedette, di sua progettazione, dove muore nel 1876. 3
<< La parola e la cosa sono moderne. Restaurare un edificio non è conservarlo, ripararlo o rifarlo, è rispristinarlo in uno stato di completezza che può non essere mai esistito in un dato tempo. In effetti nessuna civiltà, nessun popolo, nei tempi passati, ha inteso fare dei restauri come li intendiamo noi oggi. I Romani ricostruivano, non restauravano, e la prova è che il latino non ha una parola corrispondente alla nostra parola di restauro che le si attribuisce oggi. Si potrebbe dire che vi è tanto pericolo nel restaurare riproducendo un falso tutto ciò che si trova in un edificio, quanto alla pretesa di sostituire a forme posteriori quelle che dovevano esistere primitivamente. In effetti, per conoscere la storia di un’arte, non è sufficiente determinare i suoi diversi periodi di un dato luogo, bisogna seguire il suo cammino in tutti i luoghi in cui si è prodotta; se si tratta di fare a nuovo delle parti di monumenti di cui non resta alcuna traccia, per necessità di costruzione o per completare una opera mutilata, l’architetto incaricato di un restauro deve ben penetrare lo stile proprio del monumento il cui restauro gli è affidato. Troppo spesso si è dovuto rimpiangere di aver sovraccaricato antiche costruzioni, d’aver restaurato parti superiori di edifici con materiali più pesanti di quelli impiegati primariamente. Queste dimenticanze, queste negligenze hanno causato più di un sinistro. Prima di intraprendere qualunque cosa l’architetto deve agire come un chirurgo accorto ed esperto, se agisce affidandosi al caso, è meglio che si astenga. E’ meglio lasciar morire il malato piuttosto che ucciderlo. >> 3
Fig.9 Fotografia di Charles Nègre, Viollet le Duc e la gargoilla di Notre-Dame de Paris disegnata da lui stesso, 1853. 15
Ancora oggi i restauri dell’architetto francese fanno discutere perché egli è accusato di aver realizzato costruzioni false, creando uno stile ancora più bello di quello originale. Bisogna riconoscergli anche dei meriti, perché Viollet-le-duc ha operato in un periodo storico in cui si stava riscoprendo poco per volta la preziosità di preservare l’antico. Probabilmente, senza i suoi interventi, i monumenti sarebbero soltanto ruderi sommersi dalla vegetazione, rendendo ancora più difficile un eventuale recupero ai giorni nostri. Un esempio è Castel Govone, che, dopo la sua demolizione nel 1715, per secoli è stato oggetto di spoliazioni e saccheggi da parte di coloro che necessitavano materiali da costruzione, riducendolo al sofferente castello che vediamo ora. Un punto a sfavore del pensiero di Viollet è la cancellazione degli eventi drammatici e cruenti che si sono avvicendati nei secoli in edifici come castelli e fortezze, rimuovendo per sempre la testimonianza di cosa è capace di fare l’uomo non avendo la cultura necessaria per capire quello che sta eliminando per sempre.
Viollet-le-Duc, in un ipotetico viaggio a Finalborgo, nel 1870, avrebbe potuto vedere il castello come uno scheletro colossale, soffocato da edere secolari. Aule distrutte, pavimenti sprofondati, muraglie diroccate, spaccature malfide, buche profonde di trabocchetti, sotterranei che precipitano, mura annerite e sconquassate. 1
3 E. E. Viollet-le-Duc, L’ARCHITETTURA RAGIONATA, Milano, Jaca Book, 1990.
1 Carlo Mario Brunetti, castelli liguri, Genova, Cav. Eugenio Prete, 1932, pp. 111-114
15 <https://m.musee-orsay.fr/it/opere/commentaire_id/la-strige-9815.html>
Castelli restauranti da E. E. Viollet-leDuc:
Pierrefonds (Francia). Il castello in rovina e sezione-prospetto della cappella e del cortile, due rappresentazioni che testimoniano l’”esattezza” della ricostruzione di Viollet-le-Duc e la sua fantasia inventiva. L’edificio, demolito per ordine di Luigi XIII nel 1817, alla metà dell’Ottocento appare come una pittoresca rovina riprodotta da numerosi disegnatori. Nel 1848 viene dichiarato monumento nazionale e dal 1857 si inizia il restauro che prevede di realizzare “una dimora molto piacevole” mediante il solo adattamento del mastio “lasciando tutte le altre parti nelle condizioni di rovina”. Successivamente, dal 1861, il progetto si amplia fino a comprendere il completamento dell’intera fabbrica; nel 1884 si lavora ancora, ma la decorazione interna non verrà mai conclusa e Pierrefonds resterà un castello incompiuto. 10

Fig. 10 VLD, Sezione del castello, 1862 17

Fig. 11 Ingresso principale e cortile del castello ai giorni nostri 17
Chateau-Gaillard (Normandia)
Nella città di Andelys, ancora in piedi con orgoglio i resti di Chateau Gaillard, Voluta da Re Riccardo Cuor di Leone. Antica fortezza medievale del XII secolo situato nel cuore del Vexin Normand, l'edificio è classificato monumento storico a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Viollet-le-Duc propose un progetto di restauro per la torre centrale ma non venne mai realizzato. 13
Fig. 12 Ipotesi di restauro del mastio del castello 2


Fig. 13 Chateau Gillard in una foto aerea 13
Carcassonne (Francia)
Il complesso fortificato, veduta d’insieme e scorcio prospettico dei bastioni. La cittadella risulta delimitata da due cerchie di mura: il perimetro esterno (1226-39) comprende diciannove torri, quello interno, trentaquattro. Viollet-le-Duc documenta accuratamente lo stato di fatto precisando le diverse epoche così da sottolinearne le differenze ed evidenziarne le peculiarità; circa le coperture egli sceglie l’ardesia, un materiale adatto ad una maggiore inclinazione cui si deve il verticalismo che ha “nordicizzato” Carcassonne. 10

Fig. 14 Carcassonne prima e dopo gli interventi di restauro di VLD 17
10 Prof. Stefano Francesco Musso, appunti lezione di Restauro, a.a. 2018/2019.
13 <https://www.france-voyage.com/francia-citta/les-andelys-7691/castello-gaillard-12107.htm> 2 E. E. Viollet-le-Duc, Military Architetcture, Londra, Greenhill Boocks, 1990.
17 <https://www.pinterest.it/pin/779193173002722826/?nic_v2=1aEz7ZwPT>
La proposta di un restauro oggi, secondo i principi di Viollet-le-Duc
L’edificio storico di Castel Govone, da me preso in analisi, dovrebbe essere riportato ad uno stato di completezza, seguendo come modello il restauro del castello di Pierrefonds ad opera di Eugène Emmanuelle Viollete le Duc. Nel corso dei secoli il complesso finalese è stato oggetto di numerosi interventi, volti al consolidamento e ampliamento per scopi residenziali e militari. Il mio progetto si riferisce agli anni di fine ‘600, periodo in cui era al suo massimo splendore. L’intervento è finalizzato anche a restituire un uso funzionale, come polo museale, accademia del disegno e del restauro e uffici distaccati del Comune di Finale. Potrebbe diventare un sito d’eccellenza non solo per il finalese ma per tutta la Liguria e per il basso Piemonte. (in allegato tavola A1 della proposta di restauro)

Fig. 15 Castel Govone, prospetto lato Est, prima del recente intervento di restauro 18
Fig. 16 Rovine del castello di Pierrefonds prima del restauro 19

18 <https://www.mudifinale.com/sito-monumento/monumenti/castelli-e-fortificazioni/>
19 <https://www.pinterest.it/pin/327988785365806679/?nic_v2=1aEz7ZwPT>
