s. Federico di Utrecht
La nudità del mio cuore
Luglio
18
Mi metto in ginocchio e alzo le mani. Sembra una posizione scomoda. Ridicola, umiliante, inutile per il mio spirito orgoglioso, per la mia carne ribelle: ma è l’unico modo di aprire il contatto con le eterne risorse e di sintonizzarmi con Dio. Non mi sento mai così grande come quando mi prostro nella polvere, così forte come quando confesso le mie deficienze, così potente come quando confesso la mia nullità, così libero come quando congiungo le mani, così ricco come quando espongo al cielo la povertà del mio spirito, la nudità del mio cuore.
Il maledetto rispetto umano è un lupo affamato, un leone infuriato, il quale si divora e ingoia la maggior parte dell’opere buone. (S. Maria maddalena DE’ pazzi)