Macerata Opera Festival // CheMagazine 2012

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CHE OUTLET! I migliori outlet delle Marche raccolti nello speciale a pag. 73 Allegato al numero odierno del “Corriere Adriatico”

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Speciale Macerata Opera 2012

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Editoriale |

L’

energia è stato un ingrediente determinante in questa “folle” corsa verso il Macerata Opera Festival. Un percorso che ci ha portato in quindici scuole della provincia, nelle Università di Macerata e Camerino, nei teatri, nei ristoranti e in luoghi insoliti come il carcere (poi siamo anche usciti). L’obiettivo non era far conoscere esclusivamente la nuova stagione del Festival, quanto far capire l’attualità dell’opera lirica, delle sue storie, di giovani rivolte a giovani. E abbiamo utilizzato linguaggi e tecnologie “giovani”. È ora di riappropriarci di quelle storie, perché la cultura non deve avere età e, soprattutto, fasce sociali. È per tutti: studenti, imprenditori, bambini, anziani, detenuti. Li abbiamo voluti incontrare per cercare di ridistribuire questo patrimonio che viene dal passato e che dobbiamo trasmettere alle prossime generazioni. Sferisterio 2020, lo avete immaginato? Noi una idea ce l’abbiamo e la stiamo applicando, consci del fatto che i risultati non arriveranno subito. Ma segniamo un punto di partenza: le rivoluzioni non si fanno per caso.

Intanto quest’anno il Macerata Opera Festival colorerà la città, non solo lo Sferisterio: tra installazioni e spettacoli la lirica mostrerà il suo lato giovane. Come quello del direttore artistico Francesco Micheli, quaranta anni, o quello del settore comunicazione e marketing in cui i miei trentacinque anni di età mi fanno essere il più vecchio del gruppo. E a proposito di “vecchi”: il prossimo anno ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Io l‘ho sognato che lavorava con l’iPad.

VERDI? un nostro contemporaneo Carlo Scheggia, titolare di Esserci Comunicazione,

azienda responsabile della comunicazione e marketing del Macerata Opera Festival

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grafica: emilio antinori // quantilab.com



Quando

apparire è L’immagine della cultura nell’era della cultura dell’immagine

essere

L’

Italia ha un grande pregio e un grande difetto: il primo è l’immenso patrimonio culturale di cui dispone, il secondo è l’incapacità di mostrarlo (spesso) e di saperlo promuovere (quasi sempre). In un’epoca incentrata sul culto del “bello”, in cui l’imperativo è “mostrare”, l’arte e la cultura hanno l’occasione di diventare vere protagoniste. Eventi come il Macerata Opera Festival o Popsophia a Civitanova rappresentano la “faccia buona” della medaglia, in quanto uniscono l’essenza dei contenuti alla forma. E la rivista che state leggendo è uno dei canali con cui la cultura si fa immagine. Il contenuto, pur esclusivo ed originale, da solo non basta. Oggi siamo “bombardati” di informazioni e per catturare l’attenzione non si può urlare, ma occorre essere molto efficaci e chiari. Ecco l’importanza di avere una giusta immagine. Si tratta di un lavoro duro, fatto di studio e di analisi profonda. Sono questi gli elementi che, a parità di contenuti, dettano la differenza tra i prodotti, tra gli eventi, tra i territori. Non è altro che marketing. Steve Jobs ce l’ha lasciato quasi come testamento con il suo «siate affamati, siate folli». Ecco l’estrema sintesi del nostro lavoro: “Think different”. Con questo motto possiamo trasformare in meglio il nostro territorio, le nostre aziende. Una operazione che nel breve termine può portare il mondo della cultura e dell’arte ad essere il motore principale della nostra economia. Marco Piancatelli, titolare dello studio Kryos e art director di CheMagazine!

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Sommario

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La traviata L'opera di Verdi segna il debutto del Festival il 20 luglio con la celebre Traviata degli specchi

Ambientazione sessantottina e contestazioni. Leo Muscato sceglie la contemporaneità

La Bohème

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34 Carmen

Serena Sinigaglia è la seconda donna regista nella storia dello Sferisterio. In scena con Bizet

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L'étoile della Scala di Milano torna a Macerata grazie al progetto Danza all'Opera

Omaggio a Del Monaco

Roberto Bolle

Una serata di stelle in ricordo del grande tenore italiano che nel 1967 ha inaugurato la stagione lirica

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Speciale Macerata Opera Rivista ufficiale del Macerata Opera Festival Numero 3 Anno VI - distribuzione gratuita Testata registrata n. 534/06, Tribunale di Macerata Direttore responsabile: Carlo Scheggia Coordinatore editoriale: Andrea Compagnucci Art director: Marco Piancatelli Coordinatore di redazione: Mirko Procaccini Editore: Esserci s.a.s. Via Gramsci, 42 - 62100 Macerata Tel. 0733 280230 - www.essercicomunicazione.it Iscrizione al ROC n. 14382

MACERATA OPERA FESTIVAL Micheli presenta il cartellone p. 16 Dante Ferretti per l'apertura del Festival p. 20 L'omaggio a Svoboda p. 23

FESTIVAL OFF La rassegna Giovedì extra Programma serata di gala per Del Monaco La Notte dell'Opera

p. 45 p. 48

Aperitivi Culturali Pomeridiana Voci d'organo

p. 54 p. 59 p. 62

p. 41 p. 42

Grafica e concessionaria di pubblicità: Kryos Viale XX Settembre, 59 - 62010 Mogliano (MC) Tel. 0733 557383 - www.dentroleidee.it Stampa: Bieffe s.r.l. - Recanati (MC) Redazione: Carlo Scheggia, Andrea Compagnucci Hanno collaborato: Silvia Angeloni, Veronica Antinucci, Alessio Ruta, Emanuela Sabbatini

Illustrazioni: Francesca Ballarini

I CAST La traviata La Bohème Carmen

p. 27 p. 33 p. 37

p. 73

Crediti fotografici: ALFREDO TABOCCHINI, FOTOGRAFO UFFICIALE DEL MACERATA OPERA FESTIVAL Eric Isselée - Fotolia.com (p. 5), Lorenzo Franzi (41), Luciano Romano (42, 43), Fabrizio Centioni (52), Mario Pierpaolo Calavita (66), Passo Variabile (69) Dove non indicati, foto inviate dai relativi organizzatori

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© verte - Fotolia.com

Un ringraziamento speciale al direttore artistico Francesco Micheli

GUIDA AGLI OUTLET

OUTLET

Si ringraziano: Associazione Arena Sferisterio, Associazione Commercianti Centro Storico e Le Casette, Loretta Bentivoglio, Francesca Coltrinari, Diego Corsalini, Alessandro Feliziani, Sara Francia, Laura Gioventù, Irene Manzi, Luciano Messi, Pietro Molini, Ufficio stampa AMAT, Ufficio stampa Comune di Macerata

APPUNTAMENTI Un teatro sotto le stelle p. 67 In città p. 68

2 FEMBLU 6 FORMENTINI 4 LANCIOTTI DE' VERZI 7 GIOVANNI FABIANI 8 DANIELE TUCCI 1 ROSSI 3 JANET & JANET

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È possibile riprodurre, copiare e modificare i testi attribuendone la paternità a Esserci Comunicazione. Non è consentito usare quest’opera per fini commerciali Questo numero è stato chiuso l'11 luglio. L’editore non è responsabile di eventuali variazioni di programma

CHE OUTLET! I migliori outlet delle Marche raccolti nello speciale a pag. 73

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Speciale Macerata Opera 2012

Rivista realizzata senza contributi pubblici

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TRAVIATA DEGLI

SPECCHI TORNA A CASA

NATO ECCO IL NEO

2 AGOSTO

SERATA

DIPERSTELLE MARIO DEL MONACO

In copertina: una immagine de La traviata (foto Alfredo Tabocchini)



Il nuovo volto del FESTIVAL

N

Le illustrazioni di Francesca Ballarini per lo Sferisterio

uova veste grafica e nuova immagine per lo Sferisterio, più giovanile, più solare. Il percorso della direzione Micheli si nota già dal primo impatto visivo: il logo che identifica la stagione lirica è radicalmente cambiato. Il mondo dell’opera si apre alle illustrazioni e lo fa grazie al progetto di Francesca Ballarini, art director, illustratrice e designer ventinovenne di Moie di Maiolati che è risultata la persona con la migliore proposta creativa. Sue le illustrazioni che caratterizzano questa rivista, sue le illustrazioni che si vedono in giro per le Marche relative alle opere in cartellone.

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A

llievi e maestri, tradizione e innovazione, entusiasmo e saggezza, giovani e crescita, qualità e quantità degli spettacoli. Tutto questo fa parte della trama e dell’ordito con cui abbiamo tessuto il prezioso costume che indosserà la stagione lirica 2012 dell’arena Sferisterio. Sul Macerata Opera Festival soffia un vento nuovo che ad ogni refolo porta in primo piano l’impegno che ognuno, per la propria parte, ha profuso per proiettarlo in una dimensione che lo radichi sempre più a fondo in città e, nel contempo, oltre i confini territoriali convinti della sua valenza formativa e sociale e che, pur essendo tutto questo, rappresenti anche una concreta e pertanto irrinunciabile opportunità di sviluppo economico e turistico. Le donne immortali dell’opera lirica diventano protagoniste di storie comuni dei nostri giorni grazie agli “allievi” che sono stati chiamati a seguire le orme dei “maestri”: un

Una

stagione tra

affiancamento reso possibile dalla passione, vera, di un direttore artistico giovane che ha saputo creare un’alchimia accattivante fatta di entusiasmo ed esperienza. Forse per la prima volta Macerata vive appieno questo evento significativo grazie al coinvolgimento dell’intera città che è diventata luogo d’incontro delle idee di tante persone che hanno saputo intelligentemente cogliere la forza propositiva e propulsiva insita in esso. Macerata Opera Festival rappresenta un rinnovato cammino che mi auguro venga intrapreso, oltre che da chi ha lavorato e collaborato alla sua nascita, anche da tutta una città, intera. Romano Carancini, sindaco di Macerata

tradizione e innovazione

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Macerata Sapori e tradizioni

Le collane “Enogastronomia maceratese” e “Piccola Biblioteca” di Edizioni Camere di commercio d’Italia rappresentano una sintesi delle politiche della Camera di commercio di Macerata, orientate a promuovere e valorizzare il territorio della provincia ricco di profumi e sapori, le produzioni locali e la cultura. La prima è una collana di volumi sui prodotti tipici e le specialità enogastronomiche della tradizione; la seconda raccoglie pubblicazioni di contenuto storico-divulgativo in una veste grafica elegante e ricercata.

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Le luci si accendono su tutta la PROVINCIA

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re titoli famosi, tre opere popolari, tre successi mondiali che hanno già fatto parlare dello Sferisterio di Macerata. Con Traviata, Bohème e Carmen, Macerata Opera Festival si rinnova nel nome, nella formula e nell’utilizzazione del grande spazio teatrale all’aperto, pur mantenendosi gelosamente nella tradizione del bel canto e della musica di grandi compositori tra i più amati dalla gente. Proprio l’attenzione verso un pubblico vasto qualifica questa 48a stagione lirica maceratese, una rassegna estiva che catalizza l’attenzione di un territorio molto più vasto della città che la ospita e di appassionati italiani e stranieri. Un cartellone, capace di far presa anche sui giovani e su coloro che non si sono mai accostati in passato all’opera lirica. Un programma reso ancora più “popolare” dalla Serata di Stelle per Mario Del Monaco con cui il 2 agosto Macerata Opera Festival omaggia la figura del grande tenore a trenta anni dalla sua scomparsa. Un concerto ideato e

curato dal figlio Giancarlo che vedrà sul palco cantanti di varie nazionalità, interpreti delle più belle arie d’opera legate alla carriera di Del Monaco e ai compositori ai quali il grande tenore diede la sua inconfondibile voce. Antonio Pettinari presidente della Provincia di Macerata

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| Macerata Opera Festival

U

n nuovo direttore artistico, Francesco Micheli, e un nuovo percorso che punta ai giovani. Cosa significa rappresentare oggi l’opera lirica? L’Opera è una grande eredità che abbiamo. I padri ci hanno lasciato questi beni molto preziosi, e per noi è tempo di trasferire questa ricchezza ai nipoti e pronipoti di Puccini, Verdi, Bizet senza escludere nessuno. Credo che la lirica

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possa essere il mezzo di comunicazione che ci aiuti meglio di ogni altro a leggere la complessità del contemporaneo. Questo è un tempo definito da più parti di grande crisi, a me piace vederlo come un tempo di grande trasformazione. E come i nostri antenati, dal Medioevo al Rinascimento, hanno fondato una nuova civiltà a partire dai miti classici, ritengo che per trasferire la nostra civiltà al terzo millennio, l’opera sia l’olimpo di cui abbiamo bisogno.


Come si legano le tre opere in cartellone con il titolo della stagione lirica “Allievi e Maestri”? La scelta delle tre rappresentazioni, La traviata di Giuseppe Verdi, La Bohème di Giacomo Puccini e Carmen di George Bizet, traduce perfettamente il concetto di Allievi e Maestri. Per La traviata abbiamo ripreso l’allestimento storico degli specchi (ideato da Josef Svoboda nel 1992 proprio per lo Sferisterio di Macerata, n.d.r.) uno spettacolo che venti anni fa

fece epoca, e che oggi è storia. Era questo uno spettacolo che riusciva nella sua innovazione a far contenti tutti, anche il pubblico più tradizionale, con moderne tecnologiche e una visione totalmente surreale. La traviata degli specchi ha girato il mondo e adesso torna a casa nelle vesti di uno spettacolo magistrale, i cui due allievi ideali sono i titoli di Bohème e Carmen, che nell’insieme formano un trittico sulla condizione meravigliosa e disperata dell’essere giovani.

La lirica

storie di

Giovani Il neo direttore artistico Micheli presenta il cartellone 2012: opere classiche con uno sguardo alla contemporaneità

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A destra: La celebre Traviata degli specchi in uno scatto del 2003

La parola giovani ricorre spesso, forse perché come direttore artistico è stato chiamato un quarantenne? Non è anomalo che un giovane, per quanto un quarantenne possa definirsi tale, sia direttore di un festival così antico e legato ad una forma d’arte tradizionale. E lo dimostrano le opere che si succederanno in arena che E inoltre, raccontano chi mette in La Notte dell’Opera storie di piedi queste un kolossal giovani eroi opere sono che renderà attori come Viogiovani artitutti i cittadini letta, che sti del canto è capace e della regia di sacrificare tutto per amoche sicuramente faranno senre. Giovani ed eroici come i tire l’opera meno lontana al bohémien, che cantano valori pubblico di oggi, perché sono inossidabili come l’amicizia e opere spregiudicate che metla bellezza dell’arte. E come tono in scena l’emarginazione Carmen, che in nome della e la solitudine: quella che la solibertà non si piega. cietà globalizzata a partire dal-

Premio Abbiati nel 2011

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iovane regista lombardo, Francesco Micheli è stato nominato nel 2012 direttore artistico del Macerata Opera Festival. Debutta nella regia d’opera nel 1997 e calca i maggiori teatri italiani. Nel 2009 Bianco, Rosso e Verdi prodotto dal Teatro Massimo di Palermo vince il Premio Abbiati come migliore iniziativa dell’anno. Dal 2011 ha avviato una collaborazione con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala nell’ideazione e conduzione di concerti spettacolo, mentre da otto anni collabora con la rete satellitare Sky Classica nell’ideazione, redazione e conduzione di programmi sull’opera. Insegna regia all’Accademia di Brera.

la Parigi fin-de-siècle genera in Bohème, così come accade in Carmen, che mette al centro dell’attenzione una rom, un’operaia zingara, rendendo eroina del melodramma un personaggio che nella realtà quotidiana è mal giudicato e tenuto agli angoli del mondo. Il festival non si esaurisce all’interno dello Sferisterio. Macerata Opera Festival nei miei sogni ha sede a Tolentino, Camerino, Civitanova, ecc. Quest’anno partiamo da qui, e cominciamo a far emigrare le eroine e i protagonisti delle tre opere nella città di Macerata, portando l’opera fuori dallo Sferisterio con eventi tascabili, che hanno più a che fare con la pop music, con l’arte e con la letteratura. E il precipitato di tutti questi è la Notte dell’Opera, un colossal in cui attori e spettatori sono i cittadini. A dimostrazione che tutti possono fare La traviata, La Bohème e Carmen.

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| Macerata Opera Festival

Dante D

ue premi Oscar per l'inaugurazione della 48a stagione lirica. LunedĂŹ 16 luglio Macerata ha ospitato lo scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti, insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo. Un appuntamento al teatro Lauro Rossi per la serata di apertura del Macerata Opera Fe-

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stival, dedicata al tema “Allievi e Maestri�. Con loro sul palcoscenico, il direttore artistico Francesco Micheli ha ripercorso la carriera dei due scenografi a partire dai maestri e dai registi con i quali ha collaborato Ferretti: Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Elio Petri, Luigi Comencini, Ettore Scola, Franco Zeffirelli, fino a Federico Fellini, maestro anche di Francesca Lo Schiavo.


Ferretti Lo scenografo maceratese e la moglie Francesca Lo Schiavo hanno aperto ufficialmente la stagione lirica

più importanti teatri del mondo. Tra questi Proprio in arena Dante Ferretti ha fatto il suo Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Regio di debutto alla regia lirica, il 25 luglio 2008, porTorino, il Metropolitan Opera di New York, tando in scena Carmen, con un grande sucl'Opéra di Parigi, la Royal Opera House di cesso di pubblico e di critica. In quella regia, Londra, il Teatro Colón di Buenos Aires. Tra Ferretti ha ambientato la storia nella Spagna le opere è memorabile La franchista degli anni '30, e traviata nell'allestimento le scene e i costumi, molTre premi Oscar, del 1992 (stesso anno di to austeri, sono ispirati ai quella maceratese) per la film di grandi maestri del una carriera di regia di Liliana Cavani, ancinema come Rossellini e successi tra allievi cora oggi rappresentata. De Sica. e grandi maestri Il tema del Macerata Opera Festival, “Allievi e Maestri” è stato sviluppato attraverso contributi video che hanno tracciato i vari passaggi della carriera e i più grandi successi del duo Ferretti-Lo Schiavo, con un focus speciale sui tre primi Oscar: nel 2005 per le scenografie del film Aviator di Martin Scorsese, nel 2008 per il film Sweeney Todd di Tim Burton e nel 2012 per Hugo Cabret sempre di Scorsese. Dante Ferretti, che ha firmato anche il saggio del libro di sala di questa stagione lirica, nella sua lunga carriera ha all’attivo grandi opere di cui ha curato le scene nei

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A destra: Henning Brockhaus e Josef Svoboda in una foto del 1992

Henning Brockhaus ricorda lo scenografo ceco nella famosa edizione del '92

in ricordo di

Svoboda

Tutta la città viveva per la sua stagione lirica. Era tutto un fermento, e si lavorava con grande carica ed entusiasmo

È

il ricordo del regista Henning Brockhaus: la Macerata ai tempi de La traviata degli specchi. Molto simile a quella di quest'anno, venti anni dopo, «grazie a questo giovane direttore artistico, Francesco Micheli, che ha saputo ridare forza e slancio alla lirica e allo Sferisterio». Macerata andata e ritorno, per Brockhaus, e per La traviata degli specchi, «grazie alla quale questa città e la sua arena sono famosi in tutto il mondo». Regista allora, nell'estate del 1992, e regista

ancora oggi, ma stavolta senza il maestro Josef Svoboda. «Fu proprio per quella Traviata che io e Svoboda entrammo per la prima volta nello Sferisterio. Ne rimanemmo, sbalorditi per la sua bellezza, ma impressionati per quell'enorme muro di circa 90 metri che sembrava difficile da gestire». Svoboda, convinse l'allora direttore artistico Orazi a sgomberare tutto quello che c'era, per tornare ad un'architettura pulita. «Da lì nacque l'idea degli specchi, che “risolvevano” quel muro. Ogni

giorno – aggiunge il regista tedesco – ero al fianco del maestro Svoboda, mi ha insegnato tutto sulla sua idea di estetica. Cambiandomi”. E cambiando anche Macerata e il suo pubblico, «che non era certo abituato a messe in scena di tipo contemporaneo». Fino a quel momento le rappresentazioni avevano infatti scenografie di teatro convenzionale, con produzioni prese da altri teatri. «Pioveva, ed era sempre freddo – ricorda ancora Brockhaus – saltava una prova dopo l'altra, e quando non saltava veniva interrotta dalla pioggia». Poi la prima de La traviata portò con sé l'estate, improvvisamente. Un'estate indimenticabile, e un'opera memorabile, che porta ancora in sé, nel mondo, il nome di Macerata e dello Sferisterio. Sotto il segno del maestro Josef Svoboda. Alessio Ruta

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La traviata di Josef Svoboda ritorna sul palcoscenico per il quale fu concepita

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QUANDO & DOVE 20, 29 luglio, 4, 12 agosto - ore 21.00 | Arena Sferisterio

Edizioni Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano

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opo vari giri del mondo, la produzione che ha riscosso innumerevoli successi di pubblico e critica torna a casa. La sua rappresentazione, realizzata con la regia di Henning Brockhaus nel 1992 e rimasta celebre come La traviata degli specchi è il titolo d’apertura (dal 20 luglio) del Macerata Opera Festival 2012 che è dedicato proprio

a Svoboda, con il titolo “Allievi e Maestri”. L’allestimento maceratese ha vinto il Premio Abbiati, massimo riconoscimento assegnato dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, ed è un pezzo di storia del teatro. Ripreso da numerose sale trova però le sue dimensioni autentiche solo nello spazio unico dello Sferisterio per il quale era stato creato. Riprenderlo nel ventennale dalla prima edizione e nel decennale della morte di

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| Sferisterio

Alla fine della serata la bella cortigiana, si Svoboda è un omaggio al grande scenorende conto di provare per la prima volta grafo e alla tradizione di un festival che ha in vita sua un sentimento autentico. Quesaputo offrire letture innovative dei titoli sto sentimento, spinge Violetta a ritirarsi più amati del repertorio. in campagna con il suo amato. La storia è ambientata a Parigi nel 1850. Qui trascorrono momenti felici, fino a Al centro del melodramma troviamo l’aquando Annina, la cameriera della protamore ostacolato dalle ipocrisie dell’alta gonista confessa ad Alfredo che Violetta società, tra Violetta Valéry, una cortigiana ha molti debiti e che sta d’"alto bordo" e il giovane vendendo i suoi averi per Alfredo Germont, ammiL'opera farvi fronte. Alfredo per nistratore del nobile Gaaiutarla, decide di andare stone. Violetta è l’amaninaugura il a Parigi per procurarsi del te abituale del barone cartellone 2012 danaro. Douphol, conduce una il 20 luglio vita mondana e nasconRimasta sola, Violetta ride problemi di salute. ceve la visita di Giorgio Ad una festa, Gastone le presenta AlfreGermont, il padre di Alfredo che gli intima do, che rimane molto affascinato dalla di lasciare il figlio per evitare uno scandalo, donna e una volta in disparte le dichiara dicendole che lei non potrà mai far parte il suo amore. del mondo dorato di Alfredo, Violetta ac-

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Due allestimenti a confronto: quello odierno a sinistra e quello del 1992 a destra (foto archivio 2003)

Giuseppe Verdi LA TRAVIATA su libretto di Francesco Maria Piave

cetta, parte per Parigi ingannando l’amato che sdegnato decide di inseguirla. A Parigi, la trova ad una festa, in compagnia di Douphol, Alfredo chiede spiegazioni, la donna mentendo non racconta dell’incontro con il padre, ma dice di aver promesso a Douphol di stare con lui e di dimenticarlo. Alfredo preso dalla rabbia e dalla gelosia le getta addosso del danaro umiliandola, la donna sviene, ma neanche questo scuote il padre di Alfredo, presente alla scena a raccontare la verità. Le condizioni di salute di Violetta peggiorano, si ritrova ormai sola, a letto, con la tubercolosi. Ha tra le mani una lettera del vecchio Germont che annuncia di aver detto la verità ad Alfredo e che sta per raggiungerla. Arriva Alfredo che la stringe a sé e poco dopo anche il padre preso dai rimorsi, Violetta sembra avere

Direttore: Daniele Belardinelli Regia: Henning Brockhaus Scene: Josef Svoboda Costumi: Giancarlo Colis Coreografie: Emma Scialfa Luci: Henning Brockhaus e Fabrizio Gobbi Fondazione Orchestra Regionale delle Marche Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro: David Crescenzi Complesso di palcoscenico: Banda “Salvadei” Violetta Valéry: Myrtò Papatanasiu Flora Bervoix: Gabriella Sborgi Annina: Angela Bella Ricci Alfredo Germont: Ivan Magrì Giorgio Germont: Luca Salsi Gastone: Stefano Ferrari Barone Douphol: Cristiano Palli Marchese d’Obigny: Andrea Pistolesi Dottor Grenvil: Alessandro Tirotta

riacquistato forza, ma ormai la malattia non le lascia più scampo e muore nel momento più felice della sua vita. Silvia Angeloni

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| Sferisterio

La vita La èvita fatta è fatta di altidiealti bassi. e bassi.

Noi ciNoi siamo ci siamo in entrambi in entrambi i casi.i casi. Lo sappiamoLoche sappiamo la vita non chesempre la vita non sempre va come l’avevi va come immaginata. l’avevi immaginata. Per questo Per questo ascoltiamo con ascoltiamo attenzione conogni attenzione tua ogni tua esigenza. Perché esigenza. tu possa Perché contare tu possa su contare su di noi in qualunque di noi insfi qualunque da o opportunità sfida o opportunità che incontrerai chesulla incontrerai tua strada. sullaEd tuaè strada. Ed è così che noi così siamo: cheuna noi banca siamo:concreta, una banca concreta, sempre vicino sempre a te. vicino a te. unicredit.it unicredit.it Numero verde: Numero 800.32.32.85 verde: 800.32.32.85

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GIOCO

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IHCCEPS

na delle maggiori attrattive di questa stagione del Macerata Opera Festival è senza dubbio il ritorno allo Sferisterio della celebre Traviata di Josef Svoboda. Ma non ci sarebbe stata nessuna Traviata degli specchi senza Specchiopiuma, l’azienda che ha creato lo specchio di 1.200 kg, che torna a meravigliare gli spettatori dell’arena maceratese. L’azienda, leader nel settore, porta l’innovazione dentro al mondo del teatro. Con il suo specchio compone la scenografia che ha fatto parlare in tutto il mondo facendo restare gli spettatori a bocca aperta. Specchiopiuma, oltre al Macerata Opera Festival, fornisce i maggiori teatri dell’Opera nazionali ed esteri, le televisioni e molte aziende del mondo della moda. Il loro prodotto è una composizione di pannelli di alluminio a cui è sovrapposta una pellicola di poliestere metallizzata, che ha numerosi vantaggi: non crea, infatti, nessun problema di sicurezza né per quanto riguarda il primo allestimento, né per il trasporto, la movimentazione, lo stoccaggio ed il successivo riutilizzo. Oltre alla sicurezza, quando si parla di scenografia, è l’impatto visivo ad essere fondamentale e gli spettatori dello Sferisterio lo potranno verificare. Grazie alla tecnologia con cui vengono realizzati, infatti, non presentano fenomeni di deformazione, rifrazione o appannamento. Inoltre la pellicola di poliestere con cui è rivestito il pannello di alluminio, è antistatica, per cui non si formano accumuli di polvere e sporco. Questa è l’alta qualità della scenografia che ha fatto grande lo Sferisterio nel mondo. Questa è La traviata degli specchi.

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QUANDO & DOVE 21, 27 luglio, 5, 10 agosto - ore 21.00 | Arena Sferisterio

In una soffitta di Parigi vivono quattro giovani artisti: il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard e il filosofo Colline, conducono una vita spensierata con pochi quattrini in tasca

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mitiva se ne va, solo Rodolfo rimane in a vigilia di Natale si ritrovano incasa, poiché deve terminare un articolo. freddoliti nella vecchia soffitta, costretti a bruciare nel camino Mentre il poeta sta scrivendo appaun manoscritto di Rodolfo. A re Mimì, la graziosa vicina di casa, le si è rincuorare la compagnia arrispenta la candela e cerca aiuto. Appena va Schaunard con del danaro: entrata Mimì si sente male e la cade la frutto di un inaspettato lavoro. Gli amici chiave di casa, Rodolfo la trova ma non decidono di festeggiare glielo dice, cercando di cenando fuori, ma improvtrattenerla con lui, poiAmbientata a visamente arriva il proprieché si è innamorato della Parigi, l'opera di tario del locale per incasgiovane, che ricambia. sare per l’affitto. Riescono L’uomo chiamato dai Puccini è un inno con uno stratagemma a suoi amici, la convince all'amicizia mandarlo via e l’allegra coad unirsi a loro.

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| Sferisterio

Tutta la compagnia siede al caffè Momus, Rodolfo presenta a tutti Mimì come la sua compagna. Tra la folla variopinta del caffè latino appare Musetta, una vecchia fiamma di Marcello,

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accompagnata da Alcindoro. Musetta si siede vicino al tavolo di Marcello cercando di attirare la sua attenzione, ci riesce e tutti abbandonano il povero Alcindoro costretto a pagare i due conti. Dopo un po’ di tempo, in un incontro con Marcello, Mimì gli dice di avere continue incomprensioni e litigi con Rodolfo. Successivamente la donna, nascosta, sente Rodolfo e il pittore parlare dello stesso argomento, qui Rodolfo confessa che la soffitta dove vive con Mimì non è adatta alle sue precarie condizioni di salute e teme che quella convivenza possa abbreviarle la vita. La donna esce dal nascondiglio presa dai singhiozzi, Alfredo la vede e decidono di lasciarsi. Intanto anche Marcello e Musetta si separano. Passano i giorni:


Da sinistra in basso: il Balletto civile con Serena Gamberoni, Francesco Meli, Damiano Salerno e Andrea Concetti, alcune scene dell'opera e in basso Carmen Giannattasio

Giacomo Puccini LA BOHÈME su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Direttore: Paolo Arrivabeni Regia: Leo Muscato Scene: Federica Parolini Costumi: Silvia Aymonino Coreografie: Michela Lucenti Luci: Alessandro Verazzi Fondazione Orchestra Regionale delle Marche Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro: David Crescenzi Complesso di palcoscenico: Banda “Salvadei” Coro voci bianche: Pueri Cantores “D. Zamberletti” Ensemble di teatro fisico Balletto Civile Mimì: Carmen Giannattasio Musetta: Serena Gamberoni Rodolfo: Francesco Meli Marcello: Damiano Salerno Schaunard: Andrea Porta Colline: Andrea Concetti Benoît: Antonio Stragapede Alcindoro: Lucio Mauti

Simonetti per Bohème

Mimì, in fin di vita, incontra Musetta, che la accompagna nella soffitta per rivedere Rodolfo. Qui la fanno stendere sul letto e tutti gli si fanno intorno cercando di darle conforto. Rimasta sola con l’uomo amato, rievocano insieme i bei momenti passati. Gli amici ritornano proprio mentre la donna muore dolcemente. Silvia Angeloni

C

ome la lirica ha la capacità di far vibrare il nostro animo, così il design è un grande veicolo di emozioni. Entrambe queste manifestazioni dell’intelletto umano si fondano sul talento e sulla tecnica, dialogano con il lato emozionale di ciascuno di noi e rappresentano un valore aggiunto alla vita di tutti giorni. È il pensiero di Alberto Simonetti, titolare dell’omonima azienda, main sponsor del Festival Off. Il sostegno che offre alla rassegna sfocia in una collaborazione artistica. Infatti, nella scenografia di Bohème saranno impiegati numerosi arredi e complementi d’arredi.

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| Sferisterio

I

n Spagna, in una piazza di Siviglia si trovano una manifattura dei tabacchi e una caserma. Una fanciulla, Micaëla è venuta a trovare il suo innamorato Don José, e non trovandolo aspetta il cambio della guardia. Sfila il plotone e passa l’uomo che confida al capitano Zuniga il suo amore per Micaëla (in realtà sua sorella adottiva che ha promesso di sposare).

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Escono le sigaraie dalla fabbrica, tra cui Carmen, una bella gitana dall’aria ammaliante che nota tra la folla Don José. Rimasta colpita dall’uomo, danza una vorticosa “habanera” per attirare la sua attenzione. Ecco arrivare Micaëla: dice al suo fidanzato che andrà in un’altra città per visitare la madre malata, ma tornerà presto. Dopo poco, si sente il rumore di una rissa scoppiata nel-


QUANDO & DOVE 22, 28 luglio, 3, 11 agosto - ore 21.00 | Arena Sferisterio

Torna allo Sferisterio una donna regista. Serena Sinigaglia è la seconda della storia

Edizioni Choudens, Parigi Rappresentante per l’Italia - Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

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| Sferisterio Carmen, José ingelosito si getta contro la fabbrica, Carmen ha ferito una collega il capitano. In suo aiuto arrivano i cone Don José viene incaricato di arrestarla. trabbandieri che immobilizzano ZuniLa donna, catturata, lo seduce e riesce a ga. Al sergente non resta che fuggire liberarsi, mentre per questa negligenza con Carmen e i contrabbandieri sulle l’uomo finisce in carcere. montagne. Carmen si trova nell’osteria di Lillas PaLa vita in montagna si rivela però un stia. Ha molti corteggiatori tra i quali il disastro, perché la zingara è una donna capitano Zuniga e un famoso torero: poco affidabile e l’uomo Escamillo. A lei non inteè roso dalla gelosia, ha ressano, perché aspetta La produzione infatti per questa ragioDon José di cui è innane un duello con Escamorata. Appena uscito regala una millo in cui escono illesi di prigione, l’uomo si sorpresa al entrambi. Intanto le carprecipita alla locanda e pubblico te predicono la morte Carmen quando lo vede di Carmen e riservano a danza per lui. José è feliJosé lo stesso destino. In montagna soce, ma fedele al suo dovere deve tornare praggiunge anche Micaëla, che chiede in caserma, anche se la donna cerca di a José di far visita alla madre perché sta trattenerlo. Quando Zuniga si avvicina a

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morendo, e l’uomo decide di partire. È il giorno del trionfo della corrida di Escamillo e Carmen è insieme a lui. Le amiche vedendola la pregano di fuggire perché José la sta cercando, ma la gitana non le ascolta. Quando la vede, il gendarme la implora di tornare con lui, lei rifiuta e per tutta risposta corre verso Escamilllo che sta festeggiando il suo trionfo, dichiarando il suo amore per il torero. Accecato dalla gelosia, Josè la colpisce con una lama sul cuore e si consegna pieno di sconforto ai gendarmi per farsi arrestare.

Georges Bizet CARMEN su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy Direttore: Dominique Trottein Regia: Serena Sinigaglia Scene: Maria Spazzi Costumi: Federica Ponissi Coreografie: Michela Lucenti Luci: Alessandro Verazzi Fondazione Orchestra Regionale delle Marche Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro: David Crescenzi Complesso di palcoscenico: Banda “Salvadei” Coro voci bianche: Pueri Cantores “D. Zamberletti” Ensemble di teatro fisico Balletto Civile

Silvia Angeloni Carmen: Veronica Simeoni Micaëla: Alessandra Marianelli Frasquita: Pervin Chakar Mercédès: Gabriella Sborgi Don José: Roberto Aronica Escamillo: Gezim Myshketa Le Dancaïre: Cristiano Palli Le Remendado: Stefano Ferrari Zuniga: Pietro Toscano Moralès: Daniele Piscopo

A sinistra i protagonisti Veronica Simeoni e Roberto Aronica Sopra: alcune foto di scena A destra: il Balletto Civile insieme alla regista Serena Sinigaglia

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Ordine degli Avvocati A di Macerata

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Festival Off

Il Festival esce dallo Sferisterio e coinvolge la città: invade i teatri, le strade, i cortili, le piazze

L’

opera, terreno naturale di incontro e convergenza tra le arti, dialoga con la letteratura, la filosofia, l’arte, la musica contemporanea, la canzone. E lo fa rivolgendosi a tutti: dai bambini ai giovani, dai cittadini agli ospiti di Macerata, attraverso spettacoli gratuiti: concerti, incontri, mostre e conferenze che dal martedì alla domenica dimostreranno la vitalità e l’attualità della tradizione del melodramma. Il martedì è Young: la serata dei bambini, con il Flauto magico tascabile, i laboratori e giochi musicali, e il concerto dei Pueri Cantores di Macerata A Night at the opera. Per i giovani il ciclo Opera Pop: tre appuntamenti dedicati al rapporto tra la grande tradizione operistica e la canzone e la musica pop. I titoli spiegano tutto: da Verdi a Mina; da Puccini a Morricone e da Bizet a Brel. Il Mercoledì è Mania. Il teatro Lauro Rossi ospita tre concerti: apre il 25 luglio la musica antica con Nuvole Barocche, un concerto diretto da Marco Mencoboni; il 1° agosto un omaggio a Stefano Scodanibbio, il geniale contrabbas-

sista maceratese scomparso da pochi mesi, a cura di Rassegna Nuova Musica; infine l’8 agosto Andrea Concetti festeggia con il recital Vent’anni all’Opera i suoi primi due decenni di carriera. Il giovedì è Extra e prevede tre grandi momenti: lo spettacolo di Roberto Bolle, la serata di gala in omaggio a Mario Del Monaco e la Notte dell’Opera. Nel corso del fine settimana anche gli Aperitivi culturali e Pomeridiana.

Dall'alto: Stefano Scodanibbio, Cristiano Veroli, Marco Mencoboni con Cristiano Contadin e Francesca Lombardi Mazzulli

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| Festival Off

La grande danza con

Roberto

R

oberto Bolle torna allo Sferisterio dopo cinque anni dall’esibizione con Alessandra Ferri che incantò il pubblico maceratese, grazie alla collaborazione tra il Macerata Opera Festival e Civitanova Danza, con il progetto Danza all’Opera. Nel 2007 l’occasione era quella del tour di addio alle scene della prima ballerina della Scala, oggi Bolle torna per presentare il suo nuovo spettacolo: Trittico Novecento. Il programma raccoglie tre opere di altrettanti coreografi che hanno segnato la danza del secolo scorso, George Balanchine, Jiri Kylian e Roland Petit. Il ballerino piemontese interpreterà per la prima volta Who cares?, un balletto che il coreografo George Balanchine creò all’i-

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Bolle

In collaborazione con Civitanova Danza torna sul palco dello Sferisterio l'étoile della Scala Roberto Bolle con Trittico Novecento

de lo spettacolo con Lia Zhang, stella nizio degli anni ’70 sulle musiche di George Gershwin. Il programma riserva anemergente dell’English National Ballet, che 27'52" di Jiri Kylian e Le Jeune Homme in Le Jeune Homme et la Mort. Un’iniziatiet la Mort" di Roland Petit. Bolle non è da va molto interessante promossa dal prisolo in questa avventura, ma è accommo ballerino dell’American Ballet Theapagnato da sei ballerini d’eccezione. Sul tre, attraverso la sua pagina Facebook, è palco con lui per Who cares? stata quella di proporre un ci sono Juliana Bastos, Magacasting online per selezioli Guerry e Maria Gutierrez, nare un danzatore per una Effettuato ballerine del Toulouse Ballet. breve apparizione alla fine un casting La coppia Nataša Novotná, del secondo brano. online Václav Kuneš si esibisce in 27’52” mentre Bolle concluVeronica Antinucci

R

oberto Bolle nasce a Casale Monferrato in provincia di Alessandria. Formatosi alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano, di cui è Étoile dal 2004, Roberto Bolle ha danzato in tutti i maggiori teatri del mondo e con le compagnie più prestigiose, dall’American Ballet Theatre all’Opéra di Parigi. Bolle ha inoltre avuto l’onore di esibirsi di fronte a personalità eccellenti come la Regina Elisabetta e Papa Giovanni Paolo II. Nel 2006 la sua arte ha aperto i Giochi Olimpici Invernali di Torino e, due anni dopo, ha inaugurato il Gala Roberto Bolle and Friends, portando la danza in luoghi in cui non era mai arrivata, come il sagrato del Duomo di Milano e Piazza Plebiscito di Napoli. Nel 2009 è stato nominato “Principal” dell’American Ballet Theatre entrando organicamente nella stagione della Compagnia, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano. Dal 1999 è “Ambasciatore di buona volontà” per l’UNICEF.

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Del Mon

Omaggio a

| Festival Off

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naco Tra la ricca proposta della stagione lirica non passa inosservata la serata di gala del 2 agosto, in omaggio a Mario Del Monaco, a 30 anni dalla sua scomparsa

C

ertamente è stato uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, ed inoltre è il protagonista della nascita della stagione dello Sferisterio, con un trionfale Otello di Verdi nel 1967, applaudito da circa diecimila persone. Nel trentennale della morte Macerata lo ricorda con gratitudine attraverso una serata straordinaria, che riunisce allo Sferisterio alcune delle voci più celebri e apprezzate del panorama internazionale. All’omaggio, ideato e curato dal figlio Giancarlo Del Monaco, partecipano due illustri soprano italiani, Fiorenza Cedolins e Daniela Dessì, alcuni dei più prestigiosi tenori dei nostri anni come Celso Albelo, Roberto Aronica, Jorge De

PROGRAMMA Sinfonia Vespri Siciliani Recondita Armonia (Tosca) Jorge De Leon

Tacea la notte placida (Il Trovatore) Silvia Dalla Benetta

Aria Gremin (Onegin) Roberto Scandiuzzi

Sempre libera (La traviata)

Lana Kos, Aquiles Machado

Quando le sere al placido (Luisa Miller) Aquiles Machado

Sola perduta e abbandonata (Manon Lescaut) Nataliya Tymchenko

Vesti la giubba (I Pagliacci) Vladimir Galouzine

Vissi d'arte (Tosca) Daniela Dessì

Che gelida manina (La Bohème) Gianluca Terranova

Duetto Tosca Mario, Mario

Fiorenza Cedolins, Jorge De Leon

Pace, pace mio Dio (La forza del destino) Daniela Dessì

Una furtiva lagrima (Elisir d'amore) Celso Albelo

O cieli azzurri (Aida) Sun Xiu Wei

Mercè diletti amici... Come rugiada al cespite (Ernani) Roberto Aronica

Nemico della Patria (Andrea Chenier) Marco di Felice

O souverain (Le cid) Giancarlo Monsalve

Duetto Là ci darem la mano (Don Giovanni) Anna Malavasi, Roberto Scandiuzzi

Cielo e mar (Gioconda) Gustavo Porta

2 AGOSTO Sferisterio, ore 21.30 Serata di Stelle per MARIO DEL MONACO Fondazione Orchestra Regionale delle Marche Direttore: Gianluca Martinenghi a cura di Giancarlo Del Monaco ed Elisabetta Romagnolo

Io son l'umile ancella (Adriana Lecouvreur) Fiorenza Cedolins

La donna è mobile (Rigoletto) Celso Albelo

Quartetto Rigoletto

Silvia Dalla Benetta, Anna Malavasi, Gianluca Terranova, Marco di Felice

Niun mi tema (Otello) Vladimir Galouzine

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[dal 1931]

[dal 1931]


A destra: la locandina della stagione lirica 1967 dello Sferisterio di Macerata (archivio Molini)

Leon, Vladimir Galouzine, e Aquiles Machado, e ancora Anna Malavasi, Giancarlo Monsalve, Gianluca Terranova, Nataliya Tymchenko, Sue Wei, Roberto Scandiuzzi, Silvia Dalla Benetta e Gustavo Porta. Gianluca Martinenghi dirige la FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. «Sono molto legato a Macerata – racconta Giancarlo Del Monaco –. Sono arrivato per la prima volta nel 1967 con mio padre e abbiamo messo in scena, partendo da zero, la prima stagione lirica dello Sferisterio grazie al sindaco Elio

I vari artisti si esibiscono gratis Ballesi e al direttore artistico Carlo Perucci. Un trionfo. Poi sono tornato come Sovrintendente nel 1986 per due anni e oggi mi occupo di collaborazioni internazionali ed eventi speciali». A rendere la serata ancora più speciale il fatto che i vari artisti annunciati sul palcoscenico dell’Arena si esibiscono a titolo completamente gratuito. Nel corso del concerto vengono proiettati contributi video ed immagini d’archivio che documentano la straordinaria carriera di Mario Del Monaco nei maggiori teatri del mondo, incluse alcune immagini relative allo

Sferisterio. Il materiale viene selezionato da Elisabetta Romagnolo, autrice di una biografia del grande tenore pubblicata nel 2002 da Azzali ed ora in fase di ristampa.

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| Festival Off

La Notte

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a Notte dell’Opera, in programma il 9 agosto, è un appuntamento saliente della 48a edizione del Macerata Opera Festival. Un nuovo evento per celebrare i temi della stagione lirica racchiusi nel titolo "Allievi e Maestri".

Tre titoli che cantano la disperata vitalità della condizione giovanile, quando si è capaci di pensare prima agli altri che a sé (come in Traviata); quando si coltivano grandi ideali, a partire dall’amicizia (come in Bohème); quando la tensione verso la libertà vale più di ogni altra cosa (come in

Anti-Accademica

L

a città si veste a festival. L’Associazione Arena Sferisterio e l’Accademia delle Belle Arti di Macerata propongono l’idea di una mostra itinerante tra i vari esercizi commerciali di Macerata, Anti-Accademica. L’esposizione (dal 17 luglio al 12 agosto) è composta da costumi prodotti nel corso delle stagioni liriche dello Sferisterio e da immagini che documentano la vita professionale dal 1947 al 2002 di Josef Svoboda, il grande scenografo ceco a cui è dedicata l’edizione 2012 sotto il nome di “Allievi e Maestri”. Il contributo dell’Accademia non si esaurisce qui. Una ventina di studenti infatti hanno preso parte alla realizzazione della scenografia della Bohème.

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Il teatro romano Helvia Recina, sede dell'anteprima del Macerata Opera Festival

dell'Opera Carmen). La Notte dell’Opera vuole essere un momento di incontro per i cittadini e per tutte le realtà, culturali e commerciali, che hanno presentato la loro proposta mirata a coinvolgere la città di Macerata, con particolare attenzione per i tre poli del “centro storico allargato” (Centro storico, Corso Cavour, Corso Cairoli) che diventano luoghi di accoglienza ed intrattenimento all’insegna delle tre opere in cartellone. I quartieri coinvolti vengono chiusi al traffico veicolare e sono abbinati alle opere in programma ognuna delle quali è legata a un colore distintivo: Centro Storico, La traviata di Verdi (colore giallo oro); Corso Cairoli, La Bohème di Puccini (colore blu); Corso Cavour, Carmen di Bizet (colore rosso).

Blu Cairoli

C

orso Cairoli accoglie La Bohème tingendosi di blu. I commercianti hanno già iniziato a lavorare sul tema di Parigi, cercando di trasformare il corso che si affaccia sullo Sferisterio, in un quartiere parigino. Come se fosse un gioco, la regola da rispettare è quella di usare solo il colore blu per l’abbigliamento, l’allestimento delle vetrine, le luci e quant’altro. I negozi per una sera scendono in strada e creano piccoli angoli simili a dei salotti francesi, con prezzi convenienti e promozioni. La via si svuota dal traffico sin dal primo pomeriggio e si riempie di pittori, artisti e fotografi per creare un ambiente che ricordi quello di Montmartre. Infine, quattro isole per i quattro atti della Bohème da riproporre insieme agli artisti, mentre sullo sfondo lo Sferisterio si illumina di blu.

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Una

miscela di

stile L’

immagine di una azienda è senza dubbio una cosa difficile da creare, da plasmare. Farsi conoscere, presentare il proprio lavoro, posizionarsi adeguatamente sul mercato, costituiscono traguardi spesso proibiti per aziende pur meritevoli, ma incapaci di imboccare la giusta via. La Romcaffè, nata a Macerata nel 1925, è riuscita a conquistarsi nel tempo un posto tra le aziende del settore più conosciute, restando fedele ai propri canoni, ma imponendosi per volume d’affari, per adeguamento e modernizzazione della struttura produttiva, per qualità del prodotto e per immagine. Una miscela (è il caso di dirlo) perfettamente riuscita che ha portato con semplicità, ma prepotentemente la Romcaffè in tutto il mondo.

Sopra: il commendator Elio Romagnoli

L’azienda, tuttavia, non poteva rinnegare l’origine della sua esperienza, così non ha mai abbandonato il territorio, impegnandosi a fondo e giungendo ad un riconoscimento prestigioso, gestito con lo stile che gli è proprio: l’inserimento nella stagione lirica maceratese.

Lo fece nel 1984 l’Amministratore Delegato della Società Dott. Augusto Pietro Severini, senza rumore, con stile e dignità, puntando a fornire un servizio eccezionalmente qualificato (quello del foyer) ristrutturando a proprie spese i fatiscenti locali adibiti a magazzino e consegnandoli a Macerata con una efficienza ed uno splendore che non avevano mai avuto. È con estremo orgoglio che la Romcaffè oggi rappresenta uno dei primi esempi di connubio tra spettacolo ed impresa nell’ambito della stagione lirica maceratese. Connubio che vuol dire ritorno reciproco di “prestigio” e di altissima qualità di prodotto.

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| Festival Off

Inaugurata il 14 luglio a Palazzo Buonaccorsi, rimane allestita fino al 30 settembre

Una

mostra

Una mostra tematica che punta alla valorizzazione del ricco patrimonio dei Musei civici di Macerata, legata alle protagoniste delle tre opere in cartellone al Macerata Opera Festival

V

ioletta, Carmen, Mimì. Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai Musei civici di Macerata, a cura di Francesca Coltrinari, è stata inaugurata il 14 luglio e sarà allestita fino al 30 settembre, a palazzo Buonaccorsi. Sono esposti 96 fra dipinti, incisioni e testi a stampa prove-

nienti dai Musei civici e dalla Biblioteca "Mozzi Borgetti" di Macerata, organizzati in un percorso che si avvale anche di ambientazioni, proiezioni video, audio secondo un allestimento innovativo e di forte comunicatività. Violetta, la cortigiana 'traviata' ma riscattata dall'amore, Carmen, la sigaraia dalla diabolica e fatale vitalità, e Mimì, la sartina innamorata, condannata a un tragico destino, rappresentano alcuni dei ruoli trasgressivi che nei secoli hanno caratterizzato la concezione della donna. Ai ruoli 'irregolari' impersonati dalle tre eroine teatrali sono contrapposti i ruoli "regolari" (moglie, madre, vedova, monaca), per mostrare

le principali posizioni codificate per le donne fino alle soglie dell'epoca contemporanea. Inoltre, una raccolta di immagini celebrative di cantanti liriche esibitesi a Macerata intorno alla metà dell'800, testimonia il prestigio di cui le dive dell'Opera godevano e la solidità della tradizione maceratese nel campo del teatro musicale:

In alto: pittore anonimo, Maddalena penitente, XVII secolo, olio su tela A sinistra: Gualtiero Baynes, Fioraia del '700, acquerello su carta A destra: Andrea Pozzi, Beatrice Cenci (copia da Guido Reni), ante 1837, olio su tela

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al

femminile

fu per amore di una cantante, la soprano Francisca Solari, che nel 1921 il conte Pieralberto Conti di Civitanova finanziò la prima rappresentazione operistica nello Sferisterio. Alla mostra si affianca una sezione, aperta in occasioni speciali presso la Prefettura, dove si trovano importanti dipinti di soggetto femminile, di proprietà comunale, resi visibili per la prima volta al pubblico. Grazie alla ricerca condotta dagli studiosi coinvolti, docenti e giovani laureati dell'Università di Macerata in collaborazione con il personale dei Musei civici, sono stati fatti importanti ritrovamenti e vere e proprie "scoperte". Fra tutte: la ricomposizione del nucleo storico della collezione Ciccolini, la riscoperta del pittore maceratese Gualtiero Baynes (Macerata, 1856 - Firenze 1938), il ricongiungimento di numerosi

dipinti opera di pittrici di fine '800, raccolti dal collezionista maceratese Cesare Filippucci, con l'intento di fare un “museo delle donne” a Macerata. L’esposizione è promossa e realizzata dal Comune di Macerata – Assessorati alla cultura e alle Pari Opportunità – dall’Associazione Arena Sferisterio e dall’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, con il contributo della Regione Marche, della Provincia e della Camera di Commercio di Macerata, e con il patrocinio dell’Università e della Prefettura.

Musei civici di Palazzo Buonaccorsi Macerata, Via Don Minzoni 24 www.maceratamusei.it Informazioni e prenotazioni Tel +39 0733 256361

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APERITIVI CULTURALI a cura di Sferisterio Cultura

Giovedì, venerdì, sabato, domenica, ore 12 Antichi Forni 20 luglio g glio I LIETI CALICI DI VIOLETTA T TA Henning Brockhaus, Enrico Girardi 21 luglio g glio LE PA P ROLE DELLA BOHÈME Leo Muscato, Carla Moreni 22 luglio g glio SE TU M’AMI, PEGGIO PER TE Serena Sinigaglia, Angelo Foletto 26 luglio g glio FENOMENOLOGIA DI ROBERTO RTO BOLLE R Gilberto Santini, Silvia Poletti 27 luglio g glio LA FEMME FA FAT ATALE TALE 28 luglio g glio I PUERI ALL’OPERA Gianluca Paolucci, Fabrizio Battistelli, Giacomo Canullo 29 luglio g glio LA MONTA T GNA INCANTA TA TAT TA ATA TA Giovanni Danieli, Giuseppe Oresti 2 agosto OM GGIO A MARIO DEL MONACO OMA Giancarlo Del Monaco, Elisabetta Romagnolo R 3 agosto CARMEN, OPERA FA FAT ATALE TALE Elio Matassi 4 agosto gosto LA BOHÈME DI KEN RUSSELL R Raffaele Curi, Evio Hermas Ercoli 5 agosto gosto EROINE OINE DEL MELODRAMMA ED IDENTITÀ NAZIONALE Simonetta Chiappini, Lucio Tur T chetta 10 agosto FIGLI DI BOEMIA Alice Rohr Rohrw ohrwacher 11 agosto CANTA TA O DIVA, T V D DALLE MUSE AI SOPRANO Monia Andreani 12 agosto ALLIEVI E MAESTRI Francesco Micheli

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Giovedì 9 agosto, ore 22.30 CONCERTO in collaborazione con l’Associazione Musicale Salvadei Simge Buyukedes, Jana Borkova, Asude Kareyavuz al piano Simone Di Crescenzo

APERITIVI CULTURALI LTURALI LTURALI

| Festival Off


APERITIVI

CULTURALI Torna il consueto appuntamento delle 12 agli Antichi Forni con gli Aperitivi Culturali organizzati dall'associazione Sferisterio Cultura, un momento di riflessione per assaporare e lasciar decantare, come gli eccellenti vini marchigiani serviti per l'occasione, i temi affrontati nella stagione del Macerata Opera Festival

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i parte venerdì 20 luglio, con Lo specchio di Violetta, discussione a due voci, quelle del regista teatrale tedesco Henning Brockhaus e del docente e musicologo Enrico Girardi. Sabato 21, si lascia spazio a

Le parole della Bohème, con il drammaturgo e regista Leo Muscati e la musicologa e giornalista Carla Moreni. Il 22, è la volta di affrontare i temi di Carmen, o della libertà, con la regista teatrale Serena Sinigaglia e il critico musicale Angelo Foletto. Qualche giorno di stop e poi si

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| Festival Off

Sopra e a destra: gli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni Al centro: la giornalista Carla Moreni con la presidente dell'Associazione Sferisterio Cultura Federica Frontini

riprende, giovedì 26, con un passo a due, quello tra il direttore artistico di Civitanova Danza nonchè di Amat, Gilberto Santini e la critica di danza Silvia Poletti su Fenomenologia di Roberto Bolle. Venerdì 27, il giornalista Giuseppe Scaraffia, il docente di Sociologia Fabrizio Battistelli e il corista Giacomo Canullo, discutono a partire dal tema I pueri all'opera. Giovedì 2, appuntamento tutto dedicato ad omaggiare il grande tenore Mario Del Monaco in compagnia del figlio Giancarlo, tra l'altro, consulente per gli eventi e i rapporti internazionali dell’Associazione Sferisterio, e della psicoterapeuta Elisabetta Romagnolo. Il musicologo e filosofo Elio Matassi snocciola, venerdì 3, le questioni più rilevanti di Carmen opera fatale. Fissato invece per sabato 4, l'appuntamento su La Bohème di Ken Russell che vede, coinvolti nel dibattito, l'attore e costumista Raffaele Curi e il direttore artistico di Popsophia Evio

LA BOHÈME DI KEN RUSSELL

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abato 4, in compagnia di Raffaele Curi e Evio Hermas Ercoli si ripercorrono le strade della memoria con La Bohème di Ken Russell (foto). Regista e sceneggiatore britannico, eccentrico e geniale mette in scena nel 1984 a Macerata la sua versione dell'opera pucciniana.

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«Mostrò una colta e nevrotica attenzione alla narrazione, – spiega il professor Ercoli, – ornata da fantastiche raffigurazioni tra "immaginazione" e "diversità", situazioni oniriche con impennate mistiche». Quella che propose a Macerata fu un’ambientazione atemporale della vita artistica bohemienne.

«L’allestimento, – prosegue Ercoli, – scosse tutto il mondo dei melomani pucciniani. Bande militari, camionette naziste, taxi urbani e spacciatori di eroina approdano sulla scena dello Sferisterio. Alla fine Mimì muore di overdose, mentre, tra i flash dei fotografi, splendide indossatrici invadono il palcoscenico sfilando con


Hermas Ercoli. Domenica 5, è tempo di indagare il rapporto tra Eroine del melodramma ed identità nazionale, con il contributo della filosofa Simonetta Chiappini e dell'architetto Lucio Turchetta. Ultima trance, quella che si apre giovedì 9, con un doppio appuntamento: quello consueto di mezzogiorno che vede la docente di Storia dell'arte Francesca Coltrinari, l'as-

sessore alle politiche giovanili di Macerata Federica Curzi, e il pianista Simone Di Crescenzo impegnati sui temi di Violetta, Mimì, Carmen, la mostra in musica. A seguire, in serata alle 22, in collaborazione con il complesso bandistico Salvadei Brass, a Palazzo Conventati, appuntamento con le soprano Simge Buyukedes e Jana Borkova, il mezzo soprano Asude Kareyavuz

autentiche pellicce dell’Atelier Sorelle Fendi». La volontà espressiva di Russell insomma, rompe l’assuefazione contemporanea agli allestimenti modernisti più stravaganti. «La Bohème di Ken Russell, – conclude il direttore artistico di Popsophia, – trasferì per sempre sulla platea dello Sferisterio le pulsioni sessuali e mortifere della crisi dell’intellettuale "engagé"». (E.S.)

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| Festival Off accompagnati dal pianoforte di Simone Di Crescenzo. Venerdì 10, è invece la volta di una giovane regista italiana unica ad essere approdata al selettivo New York Film Festival, Alice Rohrwacher, alle prese con Figli di Boemia. Penultimo appuntamento sabato 11 con la filosofa Monia Andreani che si aggira in rimandi omerici con Canta, o diva dalle muse alle soprano passando per le sirene. Chiude domenica 12 il direttore

La fatalità piomba sulla scena dello Sferisterio con la Carmen di Georges Bizet

artistico del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli stringendo in congiunzione “Allievi e Maestri”. Emanuela Sabbatini

CARMEN FATALE

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u questo non nutre alcun dubbio il musicologo Elio Matassi chiamato ad intervenire, venerdì 3, sui temi della ineluttabilità della tragica opera.

Il professor Matassi condivide con noi I punti focali della sua disquisizione. «Si tratta indubbiamente di un'opera fatale almeno per tre ragioni fondamentali, – ci spiega il professore, – la prima delle quali riguarda il fatto che l'opera ha visto la morte dell'autore stesso». Bizet infatti si spense il 3 giugno del 1875, esattamente dopo la trentesima rappresentazione, a soli tre mesi dall'esordio all'OpéraComique di Parigi. «Il secondo motivo, – continua Matassi, – riguarda la

storia della sua protagonista. Carmen è lei stessa femme fatale, colei che porta alla rovina, conducendo alla perdizione se stessa e l’uomo che l'ama». Da ultimo il fatto che la Carmen segnò il clamoroso punto di rottura del sodalizio artistico e umano tra due personalità geniali: Nietzsche e Wagner. «L'entusiasmo che Nietzsche dimostrò per l'opera di Bizet, – spiega Matassi, – fu talmente travolgente da portarlo ad attribuire alla Carmen lo statuto di miglior opera esistente. Questa posizione non fu condivisa dall'amico e segnò la rottura del loro rapporto». (E.S.)

A lato: il filosofo Elio Matassi In alto, da sinistra: Stefania Monteverde, Federica Frontini, Romano Carancini, Cinzia Maroni e Irene Manzi

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a cura di ADAM DAM Accademia Delle Arti Macerata D

Reading con musica dal vivo

Venerdì, sabato, domenica, ore 19 V 20 luglio g Palazzo Buonaccorsi glio VIOLETTA TA con Cecilia Airami (piano) letture di Marta Ricci T 21 luglio glio Palazzo Ciccolini g trav a erso) letture di Meri Bracalente av 22 luglio g Cortile Municipale glio CARMEN con Elvira Pardi (baile) e Giovanni Brecciaroli (chitarra 27 luglio g Palazzo Ciccolini glio RODOLFO con Elia Grassetti (piano) letture di Rodolfo Craia 28 luglio glio Cortile g tile Municipale DON JOSÈ con Orchestra di archi Accademia Musicale di Ancona letture di David aavid Quintili 29 luglio g Palazzo Buonaccorsi glio letture di David aavid Quintili 3 agosto Cortile Municipale MICAELA con Robe R rto Passarella (bandoneon) letture di Meri Bracalente e Francesca R Rossi Brunori 4 agosto Palazzo Buonaccorsi ANNINA con Mauro Nav a arri (violino) e Monica Micheli (arpa) av letture di Francesca R Rossi Brunori 5 agosto Palazzo Ciccolini letture di Francesca R Rossi Brunori 10 agosto Palazzo Ciccolini MARCELLO dj set Go Canny, yy, instant panting Leo J letture di David aavid Quintili 11 agosto Cortile Municipale ESCAMILLO con Mike Melillo (piano) letture di Alessandro Seri 12 agosto Palazzo Buonaccorsi GIORGIO RGIO GERMONT con Nazzareno Zacconi (chitarra) R letture di Alessandro Seri e David aavid Quintili

con Duo Fileuse (Laura Tamburrini e Cristina Scheggia)

Venerdì, sabato, domenica, ore 20 Piazza Mazzini V

POMERIDIANA POMERIDIAN NA

POMERIDIANA

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| Festival Off

PO ME RI DIA NA 60 |

Da venerdì a domenica la rassegna racconta i personaggi delle opere in cartellone

I

nserita nelle iniziative del Festival Off, torna Pomeridiana, rassegna curata da Adam Accademia. Da venerdì alla domenica, alle 19, i cortili offrono le loro mura a un evento che narri uno dei personaggi delle opere del Macerata Opera Festival. Quello di palazzo Buonaccorsi apre le porte il 20 luglio ai protagonisti de La traviata con Violetta: piano di Cecilia Airami e letture di Marta Ricci. Il 29 è la volta di Alfredo con il quintetto di fiati Sing al brass e le letture di David Quintili. Il violino di Mauro Navarri e l'arpa di Monica Micheli fanno da sfondo, sabato 4, alle letture di Francesa Rossi Brunori su Annina. Il personaggio di Giorgio Germont è di scena il 12 con Nazzareno Zacconi alla chitarra e le letture di Alessandro Seri e David Quintili.


3 agosto Roberto Passarella Il cortile di palazzo Ciccolial bandoneon e le letture di ni tratteggia le figure de La La musica Meri Brancalente e Francesca Bohème, iniziando da Mimì il 21 accompagna Rossi Brunori danno origine a luglio con il duo piano-flauto gli eventi Micaela. L'11 agosto, Escamillo traverso, di Alessandra Tamè omaggiato dalla voce reciburrini e Claudia Piccinini sultante di Alessandro Seri e dal le letture di Meri Brancalente. pianoforte di Mike Melillo. Il 27, il piano di Elia Grasselli accompagna la Al fresco della sera, alle 21.30, si svolgono due voce di Rodolfo Craia su Rodolfo. Il 5 agosto serate dedicate alla poesia. Lunedì 6 ai Diaz il personaggio di Musetta rivive nelle note con Poeti nel parco e giovedì 9 a Piazza Cesadel Duo Calambre, fisarmonica e voce sulle re Battisti con Poetry Slam VIII edizione. E gli letture di Francesca Rossi Brunori. Il dj set Go appuntamenti con la musica non finiscono Canny, istant panting Leo J è protagonista qui: tutti i weekend alle 20, piazza Mazzini si assieme alla voce di David Quintili in Marcello, anima con il Concerto per fisarmonica e viovenerdì 10. lino del Duo Fileuse. Location della Carmen è il cortile Municipale, Emanuela Sabbatini dove la protagonista omonima, domenica 22, viene tratteggiata dalle letture di Meri Bracalente, sul ritmo flamenco della chitarra di Giovanni Brecciaroli e la danza di Elvira Pardi. Il 28 l'orchestra di archi dell'Accademia Musicale di Ancona e le letture di David Quintilli, sono i protagonisti di Don Josè. Il

Da sinistra in senso orario: Mauro Navarri, Claudia Piccinini, Alessandra Tamburrini e Laura Tamburrini

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| Festival Off

VOCI

D'ORGANO

I

l Macerata Opera Festival sembra che, in onore al tema "Allievi e Maestri", voglia insegnare cosa sia l’arte in tutte le sue forme, coinvolgendo la città. Il ricco programma, infatti, negli ultimi tre giorni si arricchisce di due collaborazioni molto speciali, con MarcheOrgani e con il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, nell’ambito del progetto REFRESH! Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni. Da venerdì 10 a domenica 12 agosto, alle ore 18 nella Basilica S. Maria della Misericordia, è possibile assistere alle performance di giovani cantanti e organisti per lo più marchigiani. Questa iniziativa si inserisce nel duro lavoro fatto dal network organistico marchigiano

Nasce il network delle attività organistiche 62 |

MarcheOrgani, il quale cerca da anni di valorizzare uno strumento così importante per la nostra regione, attraverso il restauro di organi storici e la realizzazione di Festival. Questo affascinante strumento musicale accompagna le voci di tre artisti del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Venerdì 10 agosto la basilica ospita il tenore Giovanni Di Deo e l’organista Stefano Baldelli, mentre sabato 11 agosto sono la voce della mezzosoprano Mariangela Marini e l’organo di Lorenzo Antinori ad allietare il pomeriggio maceratese. Domenica 12 agosto la soprano Marta Torbidoni e l’organista Luca Muratori concludono la serie di incontri. Veronica Antinucci

L’

organo è l’unico strumento nella storia della cultura musicale europea capace di parlare un proprio linguaggio, che si identifichi, oltre con il Paese di appartenenza, anche con ambiti e realtà culturali di carattere regionale.

La tradizione secolare di questo strumento vanta un altro primato: più di sette secoli di letteratura musicale, dal medioevo ai giorni nostri, annoverando anche importanti compositori marchigiani come, ad esempio, Girolamo Cavazzoni, Vincenzo Pellegrini, Luigi Battiferri, Giovanni Battista Pergo-


lesi, Giovanni Morandi, Basilio Amati, Luigi Vecchiotti. Le Marche sono tra le regioni più ricche di organi storici, circa 750 compresi tra la seconda metà del XVI sec. e l'inizio del XX, con prevalenza di opere sette-ottocentesche. Il restauro dell'organo Nacchini della basilica della

Misericordia di Sant'Elpidio a Mare (1974) può essere considerato, per la nostra Regione, il primo significativo atto di interesse verso il recupero filologico dell'organo storico inteso quale bene culturale. Analogamente a quello che succede

per la valorizzazione delle opere d’arte, quindi, si è cercato di dare visibilità anche agli strumenti recuperati, attraverso la realizzazione di festival organistici che al momento sono ben distribuiti sull’intero territorio regionale.

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ell’ambito del Progetto Refresh – Lo spettacolo delle Marche per le nuove generazioni del Consorzio Marche Spettacolo, tre soggetti hanno dato vita a un progetto nuovo, che darà opportunità a giovani talenti marchigiani offrendo un’opportunità nuova nell’ambito delle serate liriche maceratesi. Tre soggetti: MarcheOrgani network organistico marchigiano per la musica, Coro Lirico “Bellini” per le voci, Macerata Opera Festival per l’ospitalità. Luogo uno dei siti culturali più suggestivi di Macerata, la Basilica della Misericordia, gioiello settecentesco all’interno del quale musica d’organo e voci si fonderanno per il trionfo dell’armonia e della bellezza.

N

MACERATA Basilica della Misericordia ore 18.30

(piazza Strambi)

Venerdì 10 Agosto

GIOVANNI DI DEO tenore STEFANO BALDELLI organo

Sabato 11 Agosto

MARIANGELA MARINI mezzosoprano LORENZO ANTINORI organo

Domenica 12 Agosto

MARTA TORBIDONI soprano LUCA MURATORI organo

MARCHEORGANI Network Organistico Marchigiano corso Baccio, 40 – 63811 Sant’Elpidio a Mare (FM) 0734.859018 - marcheorgani@gmail.com


Per la prima volta il Macerata Opera presenta il merchandising del Festival progettato da Francesca Ballarini su idea del direttore artistico Francesco Micheli realizzato da Seriprince

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Questi e molti altri oggetti saranno in vendita le sere del Festival nell'apposito corner davanti allo Sferisterio


A

tavola con il

Maestro Menù a tema per il locale sponsor del Festival

K

itch&n Art, sponsor tecnico del Macerata Opera Festival, anche quest’anno propone “menù a tavola con il Maestro" dedicati a Verdi, Puccini e Bizet che si alternano nei vari giorni. Dopo il successo del pasto in onore a Giuseppe Verdi della scorsa stagione lirica, i proprietari, questa volta hanno intenzione di creare un percorso che soddisfi tutti i sensi, deliziando il palato e sorprendendo gli occhi. Non solo piatti dedicati alle opere in cartellone ma anche una speciale birra alle viole per omaggiare Violetta. Perfino i colori della tavola, l’oro e naturalmente il viola, vogliono celebrare l’eroina de La traviata.

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Il ristorante di corso della Repubblica non si lascia sfuggire neanche La Notte dell’Opera del 9 agosto, preparando una grande sorpresa, solo in parte svelata. Nello spazio esterno, allestito con poltrone e divanetti si possono degustare piatti dedicati a Violetta, con l’utilizzo di fiori ed aromi. L’Apericena ha anche un abbinamento con la birra alla viola. Il ristorante Kitch&n Art, nato dalla passione dei giovani proprietari per la cucina sana e creativa, offre nel centro storico di Macerata, il buon mangiare insieme a un’esposizione dedicata ogni mese ad un nuovo artista. Opere da ammirare davanti a un buon bicchiere di vino (fornitissima la selezione nazionale) oppure davanti a un boccale di birra artigianale e biologica. L’offerta gastronomica punta soprattutto su menù a base di pesce fresco dell’Adriatico, cercando di recuperare il piacere dei piatti della tradizione, personalizzandoli con accostamenti ed elaborazioni legati alle stagioni.

DOPO OPERA Kitch&n Art è il fornitore dei finger food per i brindisi in programma dopo le tre prime del 20, 21 e 22 luglio. Sui calici il pluripremiato verdicchio di Matelica, Borgo Paglianetto. Per chi non vuole vino c’è acqua Roana.


teatro sotto leMacerata Un

cerata Opera Festival che per quasi un mese ci coinvolgerà in Arena e in città, con tanti appuntamenti all’insegna del felice connubio tra innovazione e tradizione. Il programma di Macerata Estate 2012 è frutto di un lavoro svolto in sinergia con le associazioni del nostro territorio e, in un momento difficile e di crisi come quello attuale, conferma il forte impegno dell’Amministrazione nel settore delle politiche culturali qualo spirito dell’estaUn calendale fattore di te 2012 a Macerata rio ricco che identità e di Macerata all’insegna della caratterizza in sviluppo per la un grande valorizzazione demodo sempre città. palcoscenico gli spazi più prepiù significaUn’estate da stigiosi dello spettacolo dal tivo Macerata non mancare, vivo, quali Sferisterio e teatro come città dei bella, interesLauro Rossi, e delle piazze del Festival: da Musicultura ai Fesante ed unica, come Macecentro storico, che diverranstival del Folclore e degli Arrata sa essere. no teatri a cielo aperto per lirica, tisti arte, di strada, proseguendo musica, mostre, danza, incontri, cinema, spettacoli, feste. accogliere maceratesi e tucon rassegne come Macerata Irene Manzi il programma completo è su Inquadra, scatta e naviga risti con eventi di intratteni- www.comune.m Ospitale fino all’appuntamenvicesindaco e assessore acerata.it mento popolare e di qualità. Iscriviti toalla più importante contutte il Maalla Cultura di Macerata news letter per ricevere le novità

d’Estate stelle 2012

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| Appuntamenti

L’estate maceratese si colora di musica, di teatro, di mostre, di cinema e di spettacoli con un programma che prevede piÚ di cento appuntamenti in calendario.

cittĂ In

68 |


Lo

Sferisterio non è solo luogo della lirica. Due i grandi concerti con Giorgia (foto a lato) e la PFM (Premiata Forneria Marconi - foto). Il 19 agosto, la cantante presenta il suo nuovo album intitolato: Dietro le apparenze. Si tratta dell’ottavo disco dell’artista romana, uscito nel settembre 2011. La PFM, sale invece sul palco dell’arena il 6 settembre, con un omaggio al grande Fabrizio De Andrè e un’intensa carrellata dei successi più importanti della band. Lo spettacolo che porta il nome di Canta De Andrè e Anthology propone successi dello scomparso artista ligure e canzoni di un loro concerto del 1979. Il quadro si completa con la Scuderia Marche Club e il Teatro Musica Novecento che

omaggiano l’operetta con Mille ruote, mille note il 25 agosto, mentre venerdì 31 agosto, giorno del Patrono di Macerata è la volta del musical con Un americano a Parigi, interpretato da Raffaele Paganini.

lodrammatica Firmum" di Fermo. Segue il 27 luglio il gruppo “In... Stabile” di Civitanova con Una vita tribbulata e conclude venerdì 3 agosto il Teatro Avis di Macerata con Dio li fa eppò li stroppia.

Jazz

Ars in Fabula

P

arlando di musica c’è anche il jazz. Il 23 luglio, in piazza Cesare Battisti, arriva il trio “Spare Time Trio Feat”. Alessandro Usai alla chitarra, Alberto Gurrisi all’organo e Matteo Rebulla alla batteria con la partecipazione straordinaria del grande sassofonista Emanuele Cisi, presentano il loro nuovo disco Reloaded prodotto da “Musicamndo Jazz”.

Macerata e dintorni

G

iunge alla sua 25a edizione la rassegna teatrale Macerata e dintorni nella consueta location del Park Sì ai giardini Diaz: il 20 luglio in scena Cose dell’atru munnu della "Compagnia Fi-

P

er Ars in Fabula, nell’incantevole cornice di palazzo Buonaccorsi è stata inaugurata il 20 giugno la quinta edizione de il Master in Mostra riguardante i diplomandi del Master dell’anno accademico 2011-12. L’esposizione, aperta fino al 2 agosto, è composta da un insieme di immagini per progetti-libro assegnati agli allievi da editori nazionali e internazionali. Accanto alle illustrazioni degli studenti, vi sono le splendide illustrazioni provenienti dal best-seller Raccontare gli alberi di Pia Valentinis e Mauro Evangelista, entrambi docenti del Master Ars in Fabula con la collaborazione dell’editor di Rizzoli, Paola Parazzoli.

I

Artemigrante

noltre anche quest’anno tornano Artemigrante il festival degli artisti di strada che si esibiscono nel centro storico nei giorni 7, 8, 9 settembre e la rassegna Macerata Ospitale, dall’11 al 30 settembre. Silvia Angeloni

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Le

Marche la terra della

MUSICA di Pergolesi, Rossini e Spontini

T

erra natia di grandi compositori, le Marche come ogni estate presentano gli storici festival dedicati alla musica lirica sostenuti dalla Regione Marche. Il primo come ogni anno ad aprire la stagione è il Macerata Opera Festival seguito dal Rossini Opera festival dedicato al grande compositore marchigiano Gioacchino Rossini.

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Tra festival e case museo, alla scoperta dei luoghi dei tre grandi compositori Quest’anno, per l’edizione che si svolgerà da 10 al 23 agosto, il Festival metterà in scena due nuove produzioni: Ciro in Babilonia, che torna alla ribalta sui palcoscenici pesaresi, e Il signor Bruschino, che si segnala per l’innovativa impostazione operativa. Alle due opere nuove si affianca la ripresa di Matilde di Shabran. Durante le giornate del festival rossiniano si può cogliere l’occasione per visitare a Pesaro la casa dove il celebre musicista e compositore nacque il 29 febbraio 1792. La casa, divenuta museo e dichiarata monumento nazionale nel 1904, è sita in via Rossini n. 34 e al suo interno conserva materiale frutto di varie donazioni, tra cui stampe e cimeli legati alla vita e all'opera di Rossini. La fuga in maschera di Gaspare Spontini inaugura invece al Teatro Pergolesi di Jesi il 31 agosto il XII Festival Pergolesi Spontini (replica


il 2 settembre) che proseguirà fino al 16 settembre con concerti, spettacoli ed eventi dedicati ai temi del travestimento e della trasformazione. Il festival coinvolge la provincia di Ancona e, come ogni anno, si svolgerà nei teatri di Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto e Monte San Vito. Insieme a Rossini, Giovan Battista Pergolesi e Gaspare Spontini sono i più celebri compositori nati nelle Marche. Nato a Jesi nel 1710 e morto prematuramente a Pozzuoli nel 1736, Giovan Battista Pergolesi fu uno straordinario compositore, organista e violinista italiano della sua epoca. Sin da fanciullo dimostrò un talento eccezionale per la musica e segnò profondamente la scena musicale della sua epoca influenzando con le sue opere anche grandi maestri: Bach trascrisse con un nuovo testo tedesco il suo capolavoro Stabat Mater mentre Rousseau indicò ne La Serva Padrona il riferimento stilistico per il teatro musicale della Francia illuminista. Dedicate al grande jesino sono le Sale pergolesiane, allestite nel teatro

storico a lui intitolato. L’altro grande compositore marchigiano e direttore d’orchestra la cui fama superò i confini della sua terra d’origine è Gaspare Spontini. Nato nel 1774 a Maiolati (divenuta poi Maiolati Spontini in suo onore), Spontini si formò musicalmente a Jesi per poi proseguire gli studi a Napoli. Fu alla corte di Napoleone, a Parigi, dove venne allestita La Vestale, e successivamente a Berlino, su richiesta di Federico Guglielmo III di Prussia. Fondamentale in quegli anni fu il suo incontro con Richard Wagner che, più di ogni altro, seppe immortalare nelle sue memorie la figura artistica e morale del compositore marchigiano. Ritornato nel suo paese natio, Spontini si dedicò ad opere filantropiche e fece realizzare un parco, denominato Parco Celeste, in onore di sua moglie Celeste Erard. Tutt’oggi il parco è uno dei luoghi più suggestivi di Maiolati, insieme alla Casa-Museo "Gaspare Spontini” che conserva cimeli, memorie, manoscritti, mobili originali e dipinti appartenuti al grande compositore.

Nella pagina a fianco: veduta delle sale Pergolesiane allestite nel teatro di Jesi In alto: una delle sale del museo “Gaspare Spontini”, Maiolati Spontini Sopra: ambito francese, Scena de La vestale di Gaspare Spontini, inizi sec. XIX, Museo “Gaspare Spontini”, Maiolati Spontini

Tour dei luoghi di Giovan Battista Pergolesi, Gioachino Rossini e Gaspare Spontini: www.musei.marche.it

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Mauro BLUES La mia musica è in vinile 72 |

E

siste solo la musica in vinile. Conosciuto da tutti come Mauro Blues è il dj simbolo del rinascimento della pista da ballo. Se è lui a “mettere i dischi” diventa impossibile non ballare fino a notte inol-

trata. «Nelle discoteche dove mi esibisco – afferma Mauro Caprari, il suo vero nome anagrafico – i ragazzi pagano per ascoltare la musica, per la performance che è fatta del mio background, di cultura musicale, di tecniche di mixaggio, fantasia e psicologia». La serata prende il volo e gli amanti della dance music lo sanno e sono disposti a fare molti chilometri pur di avere Mauro Blues alla consolle. «Una frase mi ha colpito quando un po’ di tempo fa avevo deciso di smettere con questo lavoro. Mi dissero che nonostante fossero passati trenta anni da quando avevo iniziato, il mio pubblico in Italia era composto da giovani. Era vero, ed ancora oggi, dieci anni dopo, è così». Gli ingredienti ci sono tutti: cultura musicale, estro, passione e tanto tanto divertimento. «Passano gli anni, ma io mi diverto sempre ad ogni serata. Ogni volta si innesca la giusta miccia e il pubblico mi segue. Se per caso arrivasse una star dei reality nei club dove sto mettendo i dischi sai cosa succederebbe? Gli tirerebbero addosso il gin tonic!».


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