Popsophia 2012 // CheMagazine!

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che outlet! I migliori outlet delle Marche raccolti nello speciale a pag. 73

25.0 La r 00 ivista c

opi del e g l’est rat ate uit e

Speciale Civitanova 2012

dal 12 luglio Ăˆ di nuovo

in mostra

Il Vangelo

secondo

Steve

Jobs

Tutti gli appuntamenti di

Civitanova

Danza


pRogRaMMa ESTaTE 2012

ESTaTE all’ippopaRCo CaMpagna, CaValli, diVERTiMEnTo, guSTo, aRTE e CulTuRa

PER INFO facebook ippodromo Civitanova Fondazione mori - museo del trotto www.MuSEodElTRoTTo.iT

uno Spazio nuoVo in CiTTÀ

aRTE E ViSiTE al MuSEo

l’ippopaRCo ospita il teatro, il circo, la musica e molto altro per un’estate ricca di appuntamenti legati da un unico filo conduttore: dare valore alla nostra bellissima campagna marchigiana, cogliere gli aspetti più diversi del mondo del Cavallo che qui, su queste colline è protagonista da oltre 40 anni.

TEaTRo E CinEMa dEguSTazioni CaMpagna E CaValli

la fondazione Mori MuSEo SToRiCo dEl TRoTTo si propone così come luogo aperto alla creatività ed alle idee per un laboratorio culturale permanente aperto e vivace.

CoRSE al TRoTTo

2012

patroCinio Del Comune Di Civitanova marCHe

ass. Cavalli Delle Fonti

iPPoPArCo / iPPoDromo san marone - ContraDa asola 24 - Civitanova marCHe (mC) - tel. 0733/893000

18 anni e non

li dimostra

www.MuSEodElTRoTTo.iT


aCCaMpaMEnTo CulTuRalE 2012

5 luglio

15 luglio

orE 21,45

orE 21,45

MaRCo Baliani Kohlhaas

CiRCoEdinToRni Teatro acrobatico

orE 23,00

ingresso: 10 euro a persona per i ragazzi sotto i 12 anni ingRESSo liBERo

gian luigi CaRlonE & luCa BonuCCi l’outlet della Musica ingresso per i due spettacoli: 10 euro a persona per i ragazzi sotto i 12 anni ingRESSo liBERo

aRTE CaMpagna E CaValli

11 luglio DALLE orE 21,00 / ingRESSo liBERo oMaggio a CaRlo CiuSSi

ConCoRSi ippiCi E CoRSE al TRoTTo

20 - 22 luglio 28 - 30 SETTEMBRE

DALLE orE 10,00 ALLE 19,00 / ingRESSo liBERo

ConCoRSo ippiCo di SalTo oSTaColi

4 / 11 / 18 / 25 agoSTo 1 / 8 / 15 / 22 SETTEMBRE DALLE orE 15,30 / ingrEsso LibEro

pRoiEzionE dEl filM fuoRi RaSSEgna au HaSaRd BalTHazaR di robert bresson (1966) dEguSTazionE di Vini CoMMEnTaTa / quota di partecipazione

RaSSEgna di CinEMa En plEin aiR Quando l’aSSaSSino SEi Tu: lo spettatore, lo schermo, l’inconscio a cura di Claudio gaetani

iniZio ProiEZioni orE 21,00 / ingRESSo liBERo

18 luglio pSyCo 25 luglio l’oCCHio CHE uCCidE 31 luglio HallowEEn - la noTTE dEllE STREgHE 8 agoSTo il SilEnzio dEgli innoCEnTi

CoRSE al TRoTTo

8 SETTEMBRE

DALLE orE 15,30 / ingrEsso LibEro

CoRSa dEi QuaRTiERi dE CiTanò loTTERia di BEnEfiCEnza pER la CRoCE VERdE

il VECCHio ConTinEnTE al BiCCHiERE

ogni SaBaTo da luglio a SETTEMBRE DALLE orE 18,30 / QUoTA Di PArTECiPAZionE

dEguSTazionE di Vini CoMMEnTaTa

25 luglio STEllE diVinE DEgUsTAZionE Di vini CommEnTATA DALLE 19.00 / QuoTa di paRTECipazionE ossErvAZionE DELLA voLTA sTELLATA DALLE 22.00 ALLE 01,00 / ingRESSo liBERo

(il programma potrebbe subire variazioni) per info -www.MuSEodElTRoTTo.iT - facebook ippodromo Civitanova / Fondazione mori - museo del trotto

lauratestasecca.com

pRESEnTazionE dElla RaSSEgna di CinEMa En plEin aiR


a Danza Macerata Opera Festival & Civitanov

Notte dell’Opera 09 AGO

a cura di Giancarlo Del Monaco

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major partner


24 luglio ore 17 Loggiato Sferisterio - IO S[U]ONO QUI: invasioni sonore - a cura dell’Associazione culturale Les Friches ore 22 Cortile Palazzo Conventati - OPERA POP: da Verdi a Mina 31 luglio ore 21 Cortile Palazzo Conventati - OPERA POP: da Puccini a Morricone ore 22 Piazza della Libertà - A night at the opera - Coro Pueri Cantores di Macerata 7 agosto ore 20 Teatro Lauro Rossi - Il Flauto Magico pocket - Mozart per bambini ore 22 Cortile Palazzo Conventati - OPERA POP: da Bizet a Brel

Teatro Lauro Rossi

25 luglio, ore 21 Nuvole barocche - Concerto a cura di Marco Mencoboni 1 agosto, ore 21 Omaggio a Stefano Scodanibbio - Concerto a cura di Rassegna Nuova Musica 8 agosto, ore 21 Vent’anni all’Opera - Recital con Andrea Concetti

APERITIVI CULTURALI Antichi Forni ore 12 - a cura di Sferisterio Cultura 26 luglio Fenomenologia di Roberto Bolle | 2 agosto Omaggio a Mario del Monaco | 9 agosto Violetta, Carmen, Mimì

Centro Storico di Macerata 9 agosto, dalle ore 21.30

NOTTE DELL’OPERA Macerata diventa un palcoscenico d’opera: Violetta, Mimì e Carmen per le vie del centro con spettacoli e performance fino a notte fonda

APERITIVI CULTURALI Antichi Forni ore 12 Artisti, giornalisti, filosofi indagano i temi della stagione lirica - a cura di Sferisterio Cultura

POMERIDIANA

Reading con musica dal vivo - a cura di ADAM Accademia Delle Arti Macerata Centro storico ore 19 (prima di ogni recita) Concerti Piazza Mazzini ore 20

VOCI D’ORGANO - Concerti 10, 11, 12 agosto, ore 18 S. Maria della Misericordia in collaborazione con Marche Organi e Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, nell’ambito del progetto “REFRESH! Lo Spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni” a cura del Consorzio Marche Spettacolo

MOSTRE Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai musei civici di Macerata - a cura di Francesca Coltrinari Musei civici di palazzo Buonaccorsi - Prefettura | dal 14 luglio al 30 settembre Installazioni e performance a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata Centro Storico di Macerata | dal 17 luglio al 12 agosto

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Editoriale |

Quelli della

notte

C

ome avrebbe detto Massimo Catalano, il filosofo di “Quelli della notte”, indimenticabile programma di Renzo Arbore del 1985, «è meglio avere un festival bello che costa poco, piuttosto che un festival brutto che costa molto». Ecco, anche questo è Popsophia. Un Festival bello (speriamo), che funziona grazie ai contributi dei privati (oltre il 65%) e che promette un’altra estate di cultura, turismo e idee originali dette con leggerezza. Attenzione però. La leggerezza, se usata con

intelligenza critica, può andare molto più a fondo della pesantezza di chi vuol dimostrare solo di sapere. E, spesso, proprio dalla superficie del pop possono scaturire le domande utili a capire chi siamo. Allora, anche se il nostro Catalano non sarà mai un vero pop-filosofo, sarà stato utile a farci interrogare su quei fenomeni della cultura di massa di cui siamo intrisi. Televisione, Una nuova cinema, arte, fuestate di metto, riviste (come questa) che hanno cultura, cambiato il nostro turismo ed modo di essere, sceidee originali gliere, conversare. Quindi, se volete scoprire come “la filosofia indaga il pop e il pop racconta la filosofia” dal 12 luglio venite a Civitanova Marche. Vi terremo compagnia per 4 week-end, dalle 18.30 fino all’ora in cui restano solo quelli della notte. Buona estate da CheMagazine!, la rivista dei grandi eventi culturali. Andrea Compagnucci, titolare di Esserci Comunicazione, coordina lo staff media di Popsophia

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E

sistono eventi che tutti conoscono e di cui si ha subito un’idea chiara: un compleanno è un evento, così come lo è una festa organizzata in discoteca o il saggio di fine anno. Esistono altre tipologie però che suonano molto meno chiare ma che tutti invece dovrebbero conoscere in quanto fondamentali strategie di relazione. Che cosa si intende allora per evento corporate? Tecnicamente un evento corporate è evento aziendale mirato ad assicurare la massima visibilità all’azienda committente e ai servizi da essa offerti. Praticamente un evento corporate è un’occasione imperdibile che ogni tipo di azienda ha per attirare su di sé l’attenzione dei propri clienti e dei media. Allora come idearlo? So che sembrerà assolutamente di parte ma il primo consiglio sta nell’affidarsi ad un professionista. A volte anche la scelta che sembra migliore può nascondere tranelli invisibili ai non addetti ai lavori abituati invece a guardare al dettaglio: pensa al più bell’evento aziendale mai

organizzato e deciso da tempo che capita nella stessa data e alla stessa ora della finale degli Europei di calcio, e magari l’Italia è in campo. Inutile sottolineare il ricordo nefasto che la vostra festa avrà nella mente della maggior parte degli uomini presenti. Due. Come diceva Steve Jobs: Think different! Un consiglio da prendere al volo per riuscire a riempire il proprio marchio anche di significato culturale. Trovate il fil rouge, il legame non solo professionale ma affettivo che lega voi, i vostri clienti, il vostro territorio. Sfruttatelo. A tutti piace raccontare e ascoltare storie. Questa è l’occasione giusta per raccontare la vostra.

Eventi

corporate

nuova strategia d’impresa di Sara Francia* * event planner titolare di Esserci Eventi si occupa di manifestazioni culturali, corporate e meeting. È stata responsabile della segreteria organizzativa di Tuttoingioco e ora di Popsophia, festival del Contemporaneo. Ha conseguito un master in Event Management a Bologna e uno in Meeting Management presso Palazzo Spinelli a Firenze. È curatrice della mostra “Il Vangelo secondo Steve Jobs” a Civitanova Marche aperta fino ad ottobre.

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«Penso che se fai qualcosa che risulti essere molto buono, allora devi metterti a fare qualcos’altro di magnifico, non fermarti per troppo tempo. Pensa solo a cosa fare dopo»

L

o ha detto Steve Jobs in un’intervista del 2006 ed è subito diventato il manifesto della lotta alla mediocrità. Popsophia, Civitanova Danza, Macerata Opera Festival sono validi esempi di questa ricerca dell’eccellenza e CheMagazine! è in prima linea per la diffusione del bello, alla ricerca del “magnifico”. Da anni cerchiamo di proporre un prodotto all’altezza degli eventi che promuoviamo e il nostro obiettivo è quello di coniugare la sostanza dei contenuti ad una forma che risulti leggera e godibile. Un po’ la stessa formula che è alla base di Popsophia. La massima di Steve Jobs fa parte di quelle da stampare e appendere in ufficio di fronte alla propria scrivania. Cercare costantemente di migliorarsi è probabilmente l’unico modo per uscire dal mucchio ed ogni azienda dovrebbe avere questa ambizione. In Kryos applichiamo la filosofia di Jobs in tutto ciò che facciamo, dall’ideazione delle campagne pubblicitarie alla realizzazione di brochure o cataloghi, dalla creazione di loghi fino al complesso mondo di internet e delle nuove tecnologie. Se siamo soddisfatti di quello che abbiamo realizzato in questi anni? Riprendendo le parole di Jobs: ora stiamo pensando solo

Bene, anzi,

meglio a cosa fare dopo. Per cui l’appuntamento è con CheMagazine! Speciale Sferisterio che troverete in distribuzione dalla metà di luglio. E posso assicurarvi che faremo del tutto perché sia magnifica! Marco Piancatelli, art director della rivista e titolare dello studio Kryos insieme a Mirko Procaccini

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| La copertina

MARC BURCKHARDT In senso orario le seguenti opere dell’artista Burckhardt: Alice Cooper, Overfishing, Franks Hot Sauce, Himmelblick

Il mio pop

na

U

carriera ricca di riconoscimenti. Com’è stato l’inizio? I premi sono un meravi-

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glioso modo per fissare alcuni punti lungo il percorso, ma è il viaggio il vero valore. Ho sempre amato disegnare e dipingere. Non ho mai valutato altre possibilità. Ho seguito il mio

cuore e lavorato sodo. Certo, sono stato anche fortunato e ho avuto occasioni per mettermi alla prova. Non riesco a immaginare un percorso di vita diverso da quello che ho avuto.


from “wired”

tardogotico Ospitiamo in esclusiva l’artista americano scelto da Wired Italia per illustrare la vita del fondatore di Apple, nel numero celebrativo in occasione della sua morte. Ecco la nostra intervista Un stile antico con riferimenti al fantastico pieno di rimandi a Paolo Uccello e al tardo gotico. Dove trovi la tua ispirazione? Sono cresciuto in Texas ma ho trascorso le mie estati in Europa perché da lì proveniva mio padre. I miei riferimenti visivi sono un connubio tra l’arte popolare del Texas e l’arte rinascimentale europea. Poi mi sono laureato in Storia dell’Arte e incisione. Amo il simbolismo e il linguaggio visivo dell’arte occidentale. Uccello, Mantegna, Cranach, icone bizantine, nature morte olandesi e pale folk messicane: elementi che si scontrano e incontrano nel mio lavoro. Dove hai imparato le tecniche che utilizzi? Amo i musei e ho imparato tanto grazie allo studio

degli antichi maestri. Ho sempre cercato di capire come queste meravigliose opere del passato fossero state fatte. Dalla pittura alla doratura; dalla lavorazione dei metalli, dei vetri, all’uso delle vernici. Ho sviluppato tecniche che evocano lo spirito

“Ho sviluppato tecniche che evocano lo spirito di immagini storiche, concepite però per trasmettere idee contemporanee” di immagini storiche, concepite però per trasmettere idee contemporanee. Creo i miei lavori a mano, utilizzando metodi e materiali degli antichi maestri: ciò mi fa sentire parte della grande tradizione della storia dell’arte.

Tra i tuoi lavori ritratti su commissione, opere per editoria, pubblicità e poi libri, packaging. Ho avuto una carriera ricca di soddisfazioni con progetti molto diversi fra loro, alcuni su commissione e altri per gallerie. Amo ogni lavoro per le sue peculiarità e per le differenti problematiche tecniche che mi obbliga ad affrontare. Trovare di volta in volta la soluzione più giusta mi rende entusiasta di ogni nuova giornata di lavoro. Nel corso della mia carriera ho sempre seguito la mia passione per idee e procedimenti. Finora è andata bene. Sara Francia

http://www.marcart.net http://www.drawger.com/marcart http://marcburckhardt.com

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Speciale Civitanova Anticipazioni sugli eventi culturali estivi del comune di Civitanova Marche Numero 2 Anno VI - distribuzione gratuita Testata registrata n. 534/06, Tribunale di Macerata Direttore responsabile: Carlo Scheggia Coordinatore editoriale: Andrea Compagnucci Art director: Marco Piancatelli Editore: Esserci s.a.s. Via Gramsci, 42 - 62100 Macerata Tel. 0733 280230 - www.essercicomunicazione.it Iscrizione al ROC n. 14382 Grafica e concessionaria di pubblicità: Kryos Viale XX Settembre, 59 - 62010 Mogliano (MC) Tel. 0733 557383 - www.dentroleidee.it

Popsophia CIVITANOVA MARCHE 4 filosofi 4 venerdì p. 23 Agosto musica in filosofia p. 24

Stampa: Bieffe s.r.l. - Recanati (MC) Redazione: Carlo Scheggia, Andrea Compagnucci Hanno collaborato: Laura Boccanera, Umberto Curi, Evio Hermas Ercoli, Lucrezia Ercoli, Sara Francia, Riccardo Minnucci, Simone Regazzoni, Alessio Ruta, Emanuela Sabbatini Si ringraziano: Francesco Annibali, Sergio Carlacchiani, Diego Corsalini, Angelica Gabrielli, Laura Gioventù, Marta Paraventi, Studio Ruggeri, Roberto Tiberi, Ufficio stampa AMAT Un ringraziamento speciale a: Wired Italia Un ringraziamento particolare a: Luigi Gasparroni, Freelance Video per la sua disponibilità e professionalità

Popsophia Capire l'uomo attraverso i telefilm Pensare il presente

per il comune di Civitanova Marche: sindaco Claudio Tommaso Corvatta vicesindaco e assessore alla Cultura Giulio Silenzi, ufficio turismo Maria Rosa Berdini

p. 18 p. 20 Popeconomy Di solo parole Radio1Rai mediapartner

per l’Azienda Speciale Teatri di Civitanova direttore Alfredo Di Lupidio Crediti fotografici: Burckhardt Studio, Inc (cop, 10, 11), Corbis (13, 29, 30, 70), Luigi Gasparroni - Freelance Video per Popsophia e Vita Vita, Ufficio stampa AMAT per Civitanova Danza, Oliviero Toscani (18), Museo Palazzo Ricci (32), Giò Rondas (44), Warner Bros Ent. (51), Luciano Romano (60, 66), Laurent Paillier (64, 70), Fabrizio Costantini (67), Tommy Pascal (68) Dove non indicati, foto inviate dai relativi organizzatori che outLet! i migliori outlet delle Marche raccolti nello speciale a pag. 73

È possibile riprodurre, copiare e modificare i testi attribuendone la paternità a Esserci Comunicazione. Non è consentito usare quest’opera per fini commerciali

25.0 La riv 00 ista

copi de e gr ll’est atui ate te

Speciale Civitanova 2012

Questo numero è stato chiuso il 29 giugno. L’editore non è responsabile di eventuali variazioni di programma daL 12 LugLio È di nuovo

in mostra

Rivista realizzata senza contributi pubblici

iL vangeLo

secondo

steve

Jobs

tutti gli appuntamenti di

civitanova

danza

In copertina: Ritratto di Steve Jobs, opera di Marc Burckhardt pubblicato per la prima volta su Wired Italia - ottobre 2011

p. 25 p. 26 p. 27


p. 32 p. 34

I super ospiti Giò Rondas Cicarè Le mostre Popcrime PhiloFiction

p. 40 p. 44 p. 45 p. 46 p. 49 p. 50

Sommario

p. 36 p. 38

p. 60 p. 62 p. 63 p. 64

CIVITANOVA DANZA Viva l'Italia! Spellbound Elektro Kif Les Tambours du Burundi

p. 65

p. 66 p. 67 p. 68 p. 69 p. 70 p. 73

Roberto Bolle Étoiles de Demain Révolution Vita vita calendario eventi guida agli outlet

Guida ai migliori spacci aziendali delle Marche 3 UnionModa

9 MiriadE

Popsound Le rassegne

p. 52 p. 54

5 Fornarina 10 SoLariS

© verte - Fotolia.com

De Pisis Le parole del contemporaneo

p. 28

Pop-philosopy Pornosofia

outlet

Popsophia città alta Il Vangelo secondo Steve Jobs

2 FEMbLU 4 MaLLoni 6 ForMEntini 8 StrEni 7 Giovanni Fabiani 1 roSSi

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| Popsophia

Ir ri ve re nti

come i civitanovesi

P

grandi problemi, che stiamo cercando di traopsophia esprime quella natusformare in opportunità. ra profonda e irriverente che è La peculiarità di Popsophia è la capacità rarisil tratto distintivo di Civitanova sima di declinare la cultura in chiave popolaMarche e dei civitanovesi. Un re, ma senza perdere spessore accademico e Festival del Contemporaneo senza essere unidirezionata dall’alto verso il nuovo di zecca nel concetto, basso. Una cultura insomma capace di non e che riesce a sfidare alla pari sacrificare i contenuti, altissieventi che si avvalgono di una mi, sull’altare della fruibilità. Per copertura economica ben suquesto motivo aspettiamo, a periore. Con Popsophia questa Popsophia braccia aperte e con quell’inforAmministrazione raccoglie una declina malità tipica di noi civitanovesi, sfida portata avanti al meglio sempre più cittadini e sempre tramite l’intelligenza di Ercoli, di la cultura più turisti. Santini e di tutta la città. in chiave Una sfida raccolta da parte nopopolare Claudio Tommaso Corvatta, stra da pochi giorni, durante i sindaco di Civitanova Marche quali abbiamo incontrato molti

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Da sinistra: Evio Hermas Ercoli, Claudio Tommaso Corvatta e Giulio Silenzi

T

Il valore delle idee e del

turismo Alfredo Di Lupidio, direttore Azienda speciale Teatri di Civitanova, organizzatore dell'estate civitanovese

rasparenza è la parola d’ordine che ci siamo dati, quella con la quale vogliamo cambiare rotta e imprimere un segno inequivocabile alle nostre scelte politiche e amministrative. Sui costi di Popsophia facciamo chiarezza fin da subito: il Festival 2012 costerà 350mila euro. La limitata disponibilità economica che abbiamo trovato, al momento del nostro recente insediamento, è stato il primo scoglio che abbiamo dovuto superare: solo 47 mila euro a fronte di un costo preventivato ben più consistente. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo deciso di adoperarci per deliberare la disponibilità di 150 mila euro, affidati all’Azienda dei Teatri di Civitanova che segue l’organizzazione della manifestazione. I 200 mila euro restanti saranno a carico degli sponsor, in gran parte privati (in questo Popsophia rappresenta un esempio nazionale). Fra loro desideriamo ringraziare su tutti ICA e Paciotti per la conferma del loro sostegno e Med Store che per i trent’anni di attività celebra il mito di Steve Jobs sovvenzionando una mostra a lui dedicata presente a Popsophia. Ora è il momento che anche altri sponsor civitanovesi scelgano coraggiosamente di investire a sostegno delle manifestazioni culturali attive in città, che diventino partner dei progetti, nello spirito di condividerne gli intenti e il senso di marcia. Popsophia, Civitanova Danza, Civitanova Classica e tutte le altre iniziative e le risorse culturali della città rappresentano una grande potenzialità di sviluppo del nostro territorio, sia economico che turistico e promuovono in Italia il nome di Civitanova Marche. Sono un volano indiscutibile del binomio cultura-turismo. Contribuiscono alla crescita di un valore imponderabile, quello della libera circolazione delle idee, creando relazioni, scambi e confronti con il mondo, stimolando il fermento culturale, che esiste ed è già vivace, della nostra città. Sono una grande opportunità. Sosteniamoli. Giulio Silenzi, vicesindaco e assessore alla Cultura di Civitanova Marche

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|

www.musei.marche.it

Il

museo dei musei delle Marche online su www.musei.marche.it

I

l panorama museale della Regione Marche è incredibilmente ricco e variegato: sono quasi 400 gli istituti museali presenti, tra quelli pubblici (statali e di enti locali) e privati (compresi gli ecclesiastici), suddivisi nelle più svariate tipologie. Da quelli archeologici, artistici, tecnico-scientifici, storici, naturalistici, si spazia a quelli della cultura rurale, dell’artigianato, fino alle tante case museo e al curioso mondo degli specializzati, con quelli

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dedicati al cappello, alle pipe, alla mail art, alle biciclette. La definizione “Marche museo diffuso” è dunque particolarmente calzante e rende onore a una regione che è la patria di Raffaello e Bramante, di Federico Barocci e Osvaldo Licini, Gentile da Fabriano e dei fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni, ma che ha accolto maestri straordinari come Carlo Crivelli, Giorgio da Sebenico, Piero della Francesca, Luciano Laurana, Pietro Perugino, Francesco di Giorgio Martini, Lorenzo Lotto, Orazio Gentileschi e commissionato opere anche a P.P. Rubens, Guercino, Guido Reni, Mattia Preti, Lanfranco, G.B. Tiepolo. Questa ricchezza infinita, sfaccettata e capillare, che dai musei si apre al territorio, dalle chiese ai palazzi signorili, ha difficoltà a promuoversi in maniera organica. Per questo la Regione Marche ha dato vita all’innovativo portale Il museo dei musei delle Marche - www. musei.marche.it che si pone l’obiettivo di superare la frammentarietà delle informazioni creando una rete virtuale organica dei musei del territorio e le loro raccolte. Grazie al portale


dei musei, durante l’estate i musei marchigiani possono promuovere tanti appuntamenti programmati nell’ambito di Happy Museum, innovativo progetto di marketing museale promosso dalla Regione Marche in collaborazione con i musei del territorio. Il progetto Happy Museum intende valorizzare non solo le istituzioni museali più conosciute, ma anche le realtà museali locali. Accanto a eventi ed appuntamenti ormai stabili nel tempo, Happy Museum propone infatti iniziative tematiche dei singoli musei a cui spetta il compito di programmare eventi culturali (mostre, convegni, concerti, reading, laboratori didattici, degustazioni, visite guidate e aperture straordinarie) attorno al tema centrale proposto per l’anno 2012 dall’ICOM – International Council of Museums: “Musei in un mondo che cambia”. Sono tutti invitati a vivere l’entusiasmante esperienza del museo come un momento di crescita personale e di condivisione, volto alla scoperta delle meraviglie del nostro prezioso patrimonio artistico. Un patrimonio che da poco tempo si è arricchito di una nuova, rivoluzionaria modalità di fruizione grazie all’app Happy Museum: una applicazione per i-Phone e Android rivolta soprattutto alle giovani generazioni. L’app Happy Museum, presentato di recente a Roma nell’ambito della prestigiosa mostra Meraviglie delle Marche, si divide in due sezioni. La prima, Guida ai Musei, contiene la lista dei musei delle Marche che aderiscono a Happy Museum tra quelli pubblici come la Galleria Nazionale

delle Marche, o il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, la Rocca di Gradara e quella di Senigallia e il Museo Omero a cui vanno aggiunti musei privati e quelli di proprietà ecclesiastica. La seconda sezione è invece la divertente Caccia al tesoro! Durante la visita al museo, l’app Happy Museum invia al visitatore un segnale che indica la presenza di un “tesoro” da ricercare nello stesso museo. Muovendo il proprio cellulare, il visitatore idealmente cerca e inquadra il “tesoro”. L’obiettivo del gioco consiste nel collezionarne 5, conquistabili visitando almeno 5 musei diversi. Il gioco termina al raggiungimento dell’obiettivo e il premio è un interessante libro sulla cultura della Regione Marche. L’app Happy Museum, è scaricabile da Apple Store, Google Play e anche tramite QRCode presente all’interno dei musei marchigiani aderenti all’iniziativa.

Sito internet: www.museimarche.it Twitter: @marchemusei Facebook: http://www.facebook.com/marchemusei

A sinistra: Madonna col bambino, Carlo Crivelli, pinacoteca civica Podesti di Ancona In alto: Muta di Raffaello, palazzo Ducale di Urbino A destra: Pala di S. Lucia, Lorenzo Lotto, pinacoteca civica di Jesi

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| Popsophia

Capire lattraverso ’uomoi

L

a prima edizione del festival doveva portare a Civitanova, città moderna per antonomasia, la pop filosofia, con tre principali considerazioni:

la Popsophia è un genere; non è un evento, ma un’impostazione culturale;

Popsophia rovescia la gerarchia storica dei saperi su cui si fonda la cultura italiana;

Popsophia combatte il conformismo ed il conservatorismo della cultura ufficiale. Solo oggi questi tre punti sono chiari. L´idea di fondo della filosofia pop è che non c´è niente di intoccabile: nulla di

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tanto alto da non poter essere criticato, nulla di così basso da non meritare una considerazione filosofica. Popsophia negava e nega che vi siano “arti maggiori ed arti minori”. Per capire l’uomo un telefilm americano ha la stessa dignità di un canto della Divina Commedia. Per dirla con la solita Avital Ronell, «se Aristotele scrivesse adesso si occuperebbe di soap opera». Questo per tanti in Italia è una bestemmia. È come mettere in discussione la Costituzione: l’Italia è una repubblica fondata sulla cultura di pochi e l’ignoranza di molti. Popsophia invece prende sul serio le cose secondarie; dà molta importanza alle apparenze, ai linguaggi dello spettacolo e della comunicazione.


Con Popsophia è iniziata una lunga e spietata battaglia delle idee

telefilm Attenti però: Popsophia non è un festival dell’effimero, ma un festival di critica dell’effimero. Da un certo punto di vista siamo un grande evento radicale contro la “società dello spettacolo”. In piena estate a Civitanova Marche si dà appuntamento tutta la cultura italiana. La filosofia, la moda, l’arte, la musica concorrono a far parte di un unico grande blob da indagare, che solo nella complessità può dare immagine e significato all’unitarietà del tutto. Il processo critico ed estetico debbono quindi fagocitare la contaminazione fra le arti, la fotografia, la musica, la tecnologia touch, l’omaggio alla vecchia e sentimentale pittura, l’installazione.

Popsophia è un esercizio di decifrazione; applica lo strumento critico ai più diversi aspetti della cultura di massa, non si sostituisce al lavoro di elaborazione teorica vera e propria. «La crisi complessiva dei nostri giorni dovrebbe spingere la filosofia che si è rinchiusa nel grembo delle università ad abbandonare il suo nascondiglio». Non solo la filosofia, ma l’intera cultura deve sporcarsi le mani con la realtà quotidiana. Evio Hermas Ercoli, direttore artistico Popsophia

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| Popsophia - Civitanova Marche

pre sen te

pensare il

20 |


re C n e

he cosa significa pensare? A prima vista, questo interrogativo sembra essere talmente elementare, da risultare perfino banale. Parafrasando ciò che sant’Agostino affermava a proposito del tempo, si potrebbe osservare che se nessuno ci pone questa domanda, sappiamo benissimo di cosa si tratta. Mentre se dobbiamo trovare le parole per formulare una risposta, non sapremmo cosa dire. Né si può ritenere che paradossi di questo genere rappresentino delle eccezioni. Al Difficile contrario, commentando il formulare passo agostiniano, Hans una risposta Georg Gadamer sottolineava che pressoché tutte le grandi questioni, intorno alle quali si interroga la filosofia, condividono la difficoltà sottesa al problema del tempo. La domanda relativa al pensare, infatti, è stata più volte riproposta nel corso di quella che si chiama la storia della filosofia. Ma ci si può legittimamente chiedere se il nostro presente non si configuri con caratteri tali da esigere l’inolI social trarsi nel mare aperto di interferiscono nuove e ulteriori concetnel pensiero tualizzazioni. L’irrompere di fenomeni del tutto nuovi impone una radicale riformulazione degli stessi strumenti logico-concettuali, mediante i quali si esprime il pensiero? Nel momen-

to in cui tengono il campo il digitale e il virtuale, la globalizzazione e il “tempo reale”, quali ripercussioni essi possono avere nella ridefinizione dello statuto del pensare? La risposta a questi interrogativi è meno semplice e intuitiva di quanto si possa credere. Di per sé, infatti, le modalità di ciò che definiamo il “pensare” dovrebbero essere in larga misura indipendenti dai “contenuti” specifici a cui esso si applica. A una diversa fenomenologia di “cose” da pensare potrebbe di principio corrispondere la riconferma delle forme con le quali tradizionalmente si esercita il pensiero. Ma qui emerge una novità che è potenzialmente in grado di dissolvere ogni rigida distinzione tra “forma” e “contenuto”. L’universo dei social network e il linguaggio digitale – solo per citare due esempi fra i molti – non sono soltanto oggetti del pensare, ma interferiscono direttamente nel processo di costruzione del pensare, modificandone in maniera tendenzialmente molto incisiva la stessa logica di funzionamento. Ne consegue allora, sia pure in termini ancora molto problematici, che la stessa domanda "cosa significa pensare?" muti radicalmente di significato. Al punto da ritenere che essa vada oggi riformulata non in riferimento a Kant e ad Heidegger, ma a Steve Jobs e a Mark Zuckerberg. Umberto Curi, presidente del Consiglio di Indirizzo

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filosofi venerdì

Spiegare i cambiamenti

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La filosofia – ammonisce Hegel – arriva sempre troppo tardi». È la nottola di Minerva: inizia il suo volo sul far del crepuscolo, dopo che la realtà si è compiuta. Questo è il pregiudizio che grava sulla filosofia: il filosofo entra in scena quando le cose sono ormai bell’e fatte e le sue sentenze sono utili solo per riflettere sui massimi sistemi del passato. In altri termini, primum vivere deinde philosophari? Il proposito della rassegna Pensare il presente – venerdì alle ore 21.30 al Lido Cluana – è ribaltare questa asserzione. Quattro pensatori, in un serrato dialogo con il curatore Umberto Curi, dimostrano che la filosofia è in grado di confrontarsi con i problemi e con i cambiamenti della contemporaneità. Il 13 luglio interviene il teologo Vito Mancuso. Le sue riflessioni sulle grandi questioni dell’etica aprono un dialogo autentico tra atei e credenti e intercettano le grandi domande di senso dell’attualità. Anche la diffusione del dibattito sul neorealismo di Maurizio Ferraris elegge la filosofia a strumento indispensabile per ragionare sul

In senso orario dall'alto a sinistra: Vito Mancuso, Maurizio Ferraris, Gianni Vattimo e Stefano Rodotà

rapporto tra l’essere umano e le configurazioni storiche del reale. Il 20 luglio Ferraris spiega come sia necessario tornare a parlare di “fatti”, “verità”, “realismo” per evitare che il mondo diventi un reality in cui si può far credere qualsiasi cosa. In netta antitesi con questa posizione, anche il postmodernismo e il pensiero debole di Gianni Vattimo sono chiavi di lettura del presente. Il 27 luglio Vattimo chiarisce come soltanto il primato delle interpretazioni sui “fatti” possa condurre a una vera democratizzazione della società. Il superamento del mito della “verità oggettiva” veicola pluralismo e tolleranza. La rassegna si conclude il 3 agosto con il giurista Stefano Rodotà. La riflessione di Rodotà, per leggere la complessità del presente, si confronta con l’irruzione della tecnologia nella vita democratica: come cambia il rapporto tra la sfera pubblica e la sfera privata in materia di bioetica, privacy, informazione? Lucrezia Ercoli, coordinatrice rassegne filosofiche

Misteri in galleria

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eggende, storie popolari, fiabe del territorio marchigiano trasformano la Galleria in un misterioso luogo del fantastico. Ogni venerdì, alle ore 23.00. A cura della Libreria Ranieri e della Galleria Lauraematteo.

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| Popsophia - Civitanova Marche

Agosto

musica

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axicar, concessionario Mercedes e Smart con punti vendita a Civitanova Marche e San Benedetto ha scelto di celebrare la sua storia a Popsophia. Lo fa offrendo agli spettatori del festival lo spettacolo firmato Musicultura La filosofia del viaggio. "Sì viaggiare", per dirla con Battisti, e non solo "spostarsi" da un luogo all’altro. E cosa meglio di uno spettacolo sul viaggio può raccontare la storia di un marchio che del comfort di guida e dell’eleganza discreta ha fatto i suoi valori fondanti? Dal 2011 Maxicar è anche Official Car sponsor di Popsophia.

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in filosofia

A

d agosto Popsophia ritorna a Civitanova Marche per una chiusura all’insegna della musica. Si scende al Lido Cluana, per gli ultimi due pop spettacoli. Sabato 4 agosto è la volta di Eugenio Finardi (foto) che, in compagnia di Maria Rosaria Gianni, riserva al pubblico civitanovese una serata dal titolo Pensieri e musica. Le note inondano il Lido Cluana

anche il giorno successivo con il concerto prodotto da Musicultura, realizzato da Piero Cesanelli: Filosofia del viaggio, viaggiar cantando, canzoni e canzonette. Un insolito percorso musicale sulla storia dell’automobile che si interseca con gli avvenimenti più importanti degli ultimi cento anni. Il tutto sottolineato da canzoni indimenticabili riarrangiate ed eseguite dall’ensemble de La Compagnia.


Pop

economy

È

il titolo della provocatoria rassegna che nasce per comprendere il lessico contemporaneo. Se ormai è impossibile vivere senza sapere cos’è lo spred, allora Popsophia se ne vuole occupare. Così, ogni venerdì, alle 18.30 nella sala conferenze dell’hotel Miramare si accende un incontro con quattro grandi studiosi. Il primo ospite è Andrea Rurale, docente del corso ACME, Economics and Management in arts, culture, media and entertainment, dell’Università Bocconi. Con lui si risponde alla domanda “C’è economia senza cultura?”. Seguono il 20 e il 28 luglio due scrittori editi da Bruno Mondadori: Fabrizio Tonello, autore de L’età dell’ignoranza” (esiste democrazia senza cultura?) e An-

N

drea Fumagalli a cui appartiene il motto “Sai cos’è lo spread?”. Con loro Popsophia si chiede come può autogovernarsi un paese in cui alla maggioranza delle persone mancano gli strumenti per comprendere l’attualità. L’ultimo appuntamento, il 3 agosto, vede protagonista uno dei più grandi giornalisti economici italiani, Federico Fubini, e il suo Noi siamo la rivoluzione (Mondadori) nel quale lo scrittore propone un viaggio in sette tappe, dal sud della Thailandia a Catanzaro, passando per il Bhutan, l’India tribale, poi l’Arabia Saudita, l’Etiopia e la Tunisia. Da Est a Ovest fra compressione e accelerazione del tempo, scambio di idee fra luoghi lontani, ruolo di individui contro-corrente al centro di trasformazioni rapidissime.

Popcorto

ell’intento di sviluppare le potenzialità dei linguaggi artistici dei nuovi media, Popsophia vuole valorizzare e promuovere il cortometraggio come moderna forma espressiva a livello sociale e culturale. Nasce perciò Popcorto, concorso che premia cortometraggi indipendenti la cui trama sia ispirata ad un tema della "pop filosofia", intesa come genere culturale secondo l’accezione che ne dà l’Enciclopedia Treccani. In collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Macerata, l'Istituto superiore "V. Bonifazi", Fango & Assami production, Corto Dorico.

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| Popsophia - Civitanova Marche

Carrà, De Chirico, Tozzi e gli anni 30

D Di solo

Sopra: La persona ed il personaggio, Alighiero Boetti

parole N ella galleria Per mari e Monti di viale Vittorio Veneto, penna e macchina da scrivere prendono il posto del pennello e lo spazio diviene il luogo emblematico del loro racconto, del loro Erlebnis. Come in un palcoscenico la parola rompe il silenzio, la scrittura prende il posto della pittura

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ue percorsi sulla grafica italiana. Nel primo alla galleria Contemporaneamente (piazza della Conchiglia, Civitanova Marche) l’opera di Carlo Carrà “duetta” con i lavori di un artista contemporaneo come Paolo Gobbi per creare uno scambio continuo di rimandi e contrasti intellettivi che cercano un dialogo, anche scandaloso, sul conflitto del presente. Il secondo percorso, alla Galleria “Artistic Visions Gallery” di Via Trento curata da Leonardo Terenzi, mostra le grafiche di grandi maestri del ‘900 come Giorgio de Chirico e Mario Tozzi.

chiassosa, si dà il via alla performance. Frasi, concetti, racconti, emozioni e pensieri. Tutto di solo parole. Con Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti, Claudio Cintoli, Tano Festa, Fathi Hassan, Robert Indiana, Emilio Isgrò, Joseph Kosuth, H.H.Lim, Miltos Manetas, Eliseo Mattiacci, Yoko Ono, Valeria Paniccia, Claudio Parmiggiani, Emilio Prini, Salvo, Gerard Schneider, Mario Schifano, Maurizio Taioli, Ben Vautier.


Radio1Rai mediaparter

del Festival

I

l 2012 a Popsophia sarà ricordato come l’anno dell’inizio della mediapartnership con Radio1Rai che si affianca al mediapartner della carta stampata QN/Il Resto del Carlino. Antonio Preziosi (foto a lato), direttore della rete ammiraglia del servizio pubblico e di tutti i radiogiornali, è ospite al festival nell’incontro inaugurale del 13 luglio e sul palco di Civitanova Alta il 15 luglio. Anche Rai Filosofia, portale tematico nato in seno a Rai Educational, ha chiesto a Popsophia di poter pubblicare sul proprio sito materiale video tratto dagli incontri-conferenze programmati dal festival. Il sito Rai, la cui mission è raccogliere materiali didattici multimediali, riproporrà alcune lectio magistralis del festival.

La Pop-filosofia entra nella Treccani

D

alle pagine dei quotidiani ha acceso il dibattito culturale dell’inverno 2011, la "Pop-filosofia" è approdata alle pagine di quello che dal lontano 1925 rappresenta in Italia un’istituzione del sapere, l’Istituto Treccani.

All’interno del vocabolario online, infatti, è stata inserita la voce “Pop-filosofia” a testimonianza di come ormai questa parola connoti la critica filosofica alla cultura di massa. Nella voce del dizionario Popsophia è menzionata come festival italiano dedicato al genere.

Il passaggio dalla quotidianità del dibattito alla storicizzazione enciclopedica di un Istituto prestigioso come quello Treccani, sancisce un momento fondamentale per la "Pop-filosofia" e con essa per Popsophia festival.

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| Popsophia - Città Alta

il Vangelo secondo

Steve

Job

«Baratterei

tutta la mia tecnologia per una serata con

Socrate»

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bs D

A meno di un anno dalla scomparsa di Steve Jobs e in occasione dei trent’anni di attività del MedStore di Sandro Parcaroli, azienda leader nella distribuzione dei prodotti Apple nel Centro Italia, Popsophia, per la stagione 2012, allestisce presso la Chiesa di San Francesco di Civitanova Alta, la mostra Il Vangelo secondo Steve Jobs.

opo Milano e Torino, le sole città ad ospitare una mostra su Apple, Popsophia allestisce nel cuore della penisola un’esposizione sulla filosofia di Steve Jobs. La mostra, curata da Sara Francia con il supporto di Emanuele Frontoni, ripercorre la storia dell’azienda e del suo fondatore, dal garage di Cupertino fino ai vertici del mercato globale. Popsophia, festival che cerca di spiegare chi siamo attraverso i fenomeni del contemporaneo, volge il suo sguardo sulla figura di Steve Jobs, colui che nel 2001 dichiarava: «Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate». Jobs non ha solo semplificato il rapporto con il mondo ma ha cambiato il nostro modo di pensarlo: oggetti che interagiscono con noi attraverso un tocco, migliaia di canzoni in pochi centimetri. Creatore dell’i-Pad, o per dirla con il filosofo Ferraris, «creatore di supporti per l’anima», Jobs ha reso il complesso semplice e il limite possibilità. In Apple si “entra” quasi fosse un ambiente e tale atteggiamento distingue chi vi aderisce da chi ne rimane fuori. Insieme, minoranza compiaciuta e pulsione di conquista di una maggioranza sempre più vasta. Il meccani-

smo visionario mutuato dalla sua esperienza hippie, il Think different ossia il pensiero divergente, e lo «Stay hungry, stay foolish», cioè il perseguimento della conoscenza e dell’autonomia di pensiero: questi i precetti per varcare ogni soglia. Nella mostra sono ospitati gli oggetti fisici di culto della storia Apple, mentre nelle quattro nicchie degli altari laterali della chiesa di San Francesco vengono proiettati video e intervi-

ste a Jobs. Il tutto comandato dall’utente su iPad collegati via Apple TV ai proiettori. Dopo la chiusura, in autunno il progetto mostrerà i suoi aspetti più formativi con le scuole. Emanuela Sabbatini

A sinistra: Steve Jobs, visto da Marc Burckhardt Sopra: Steve Jobs e Steve Wozniak

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“” | Popsophia - Città Alta

Non smettete di desiderare. Non abbiate paura di fare cose insensate.

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N

otrebbe essere il “primo comandamento” della ricerca e dell’innovazione ed è una delle tante citazioni note di uno dei geni del nostro tempo. Steve Jobs si rivolgeva con quelle frasi ai neo laureati di Stanford. Lo stesso potremmo fare noi verso i giovani, i nostri figli, gli imprenditori e tutti colori che ogni giorno si svegliano a caccia di nuove idee. Jobs è e sarà una perenne ispirazione per tanti cacciatori di innovazione e l’idea che vogliamo dare in questo per-

on solo punti vendita, ma veri e propri “templi Apple dove i profeti Med diffondono il Verbo di Steve Jobs”. Stefano Parcaroli, seconda generazione dell'impresa fondata trent'anni fa dal "pioniere" Sandro Parcaroli, preconizza quello che dovrà essere il futuro per l’azienda leader nella distribuzione dei prodotti Apple nel centro Italia: esattamente in linea con la concezione dell’Apple Genius Bar, ambiente informale e amichevole, i MedStore sono spazi dove l’informatica e la formazione viene democraticizzata, aprendo a tutti l’accesso al mondo Apple, sempre nella filosofia del

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corso alla scoperta dell’uomo Jobs e delle sue idee è tradotta in tante realizzazioni, idee più o meno visibili. Da quel “comandamento” na-

scono pezzi memorabili della storia dell’informatica e tutte derivano da una continua ricerca non dettata da paradigmi, ma tesa alla libertà di “fare cose insensate”: libertà di pensare, di creare di costruire e sfasciare, di sognare soluzioni geniali ma non realizzabili. Tutto va poi condiviso perché è difficile fare da soli. La linea del tempo che troverete nella mostra è proprio uno dei segni della genialità di un uomo e di un gruppo che da Cupertino ha segnato la storia tecnologica degli ul-

timi decenni: vedrete oggetti descritti da un nome ed una data e sarà difficile credere a quanto attuali siano quelle idee che presero forma in oggetti tecnologici nel 1984 o del 1996. Finito di sfogliare questa rivista, prendete anche voi un foglio bianco e cercate di farvi venire un’idea strampalata e tentate di metterla in pratica. Datevi da fare, sognate. E forse fra qualche anno Popsophia vi dedicherà una mostra. Emanuele Frontoni

Sopra: Mohammed Alì nella campagna pubblicitaria Think different di Apple

Med store:

30 anni di Think different rendere semplice il complesso. Parcaroli non si ferma a celebrare quelli che nel 2012 sono i primi trent’anni di Med vissuti in simbiosi con il percorso “folle e affamato” del fondatore del marchio con la mela morsicata Steve Jobs. Semmai spinge più in là l’asticella delle ambizioni, e proietta la sua azienda ai prossimi trenta, con la stessa curiosità che ha spinto Sandro Parcaroli ad intuire le potenzialità dell’azienda fondata da Jobs. «Era il 1982 quando comprai il primo

computer Apple – ricorda Parcaroli, il quale tre anni dopo non ha resistito al mito ed è volato fino a Cupertino, in California, per visitare gli stabilimenti Apple – dove lavoravano 300 addetti, che sfornavano un computer ogni 27 secondi». Lì conobbe Steve Jobs, e il suo Think different. Sono passati esattamente trent’anni, fra sogni, lavoro e successi, e oggi Sandro e Stefano Parcaroli sono alla guida di un’azienda che è marchio e garanzia.

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e Pisis e gli anni Trenta è il titolo della mostra realizzata grazie ai prestiti di Palazzo Ricci e dei collezionisti privati. L'esposizione conta oltre trenta opere del pittore estense e numerose altre tele dei maestri dell’epoca, da De Chirico a Carrà, da Sironi a Morandi. L’obiettivo è quello di esplorare il mondo del marchesino pittore, e di evidenziarne le differenze rispetto agli artisti suoi contemporanei.

De Pisis, Carrà, De Chirico, Sironi, Morandi, sono alcuni degli autori delle opere in mostra a Popsophia dal 13 luglio al 30 settembre nella chiesa di Sant’Agostino di Civitanova Alta

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Eclettico e poliedrico, scrittore e pittore, esteta, innamorato del bello efebico, Filippo Tibertelli, che prenderà il nome di de Pisis per omaggiare la nobile casata pisana di discendenza, è un esponente sui generis di quel movimento artistico che prende il nome di Novecento Italiano. Teorizzato da Margherita Scarfati, proclama un ritorno alla costruzione chiara e ferma di una bellezza ideale, nella quale la forma semplice, come scrive la Scarfati, «anche se non reale deve essere vera». È il 1926 quando, a Milano, si inaugura la Prima Mostra dei Novecentisti, e De Pisis vi partecipa. Paesaggi, nature morte, figure umane si stagliano sulla tela con pennellate lievi, sin-

Gli

anni


copate e luminose, la cui apparente fragilità è contributo essenziale all’evocazione poetica. La sua indole lo diversifica dai suoi contemporanei. Merito delle frequentazioni con illustri esponenti della cultura dell’epoca e del suo continuo girovagare tra Italia e Europa, le sue opere, raccontano l’incanto della realtà. Questa sua poetica ben si confà a quel “Realismo magico”, teorizzato dallo scrittore Bontempelli, che si allarga a macchia d’olio nelle tendenze letterarie di quel tempo. De Pisis sovverte le consuetudini non solo fuggendo l’accademismo, ma anche attraverso una filosofia che fa sì che l’aspetto esteriore rispecchi fedelmente quello interiore: la forma è anche sostanza.

E allora il Maestro sfila per le strade in cappotto nero, guanti di pelle gialla scamosciata e un bastone con il pomo d’agata: un perfetto dandy. È su questo tema che la mostra ripercorre e si congiunge al lavoro di ricerca estetica iniziato nella passata edizione con la mostra D’Annunzio segreto che era stata allestita nella chiesa di San Francesco in collaborazione con il Vittoriale diretto dallo storico Giordano Bruno Guerri. Emanuela Sabbatini

Trenta

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Le

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problemi e i desideri, i timori e le speranze si disperdono in un fiume infinito di parole. Ma le parole non sono innocenti. Sono uno strumento molto potente e pericoloso: salvano e minacciano, proteggono e uccidono. Con il linguaggio diamo forma alle cose, stabiliamo le priorità, disegniamo i confini. Le parole cambiano il mondo. Oggi, con quali parole definiamo la contemporaneità? Con quali parole possiamo cambiarla?

parole

del contemporaneo

Per rispondere a questa domanda, sei tra i più importanti filosofi italiani, incalzati dalle provocazioni di Umberto Curi, iniziano una battaglia con il linguaggio. Costretti a scegliere una parola soltanto, quella giusta, per definire (e per cambiare) il presente.

Parole, parole, parole... Soltanto parole... La tecnica

Il 14 luglio, Umberto Galimberti si interroga sulla parola “tecnica”. Un termine che racchiude un pericolo squisitamente contemporaneo: l’uomo domina la tecnologia o ne è sopraffatto?

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Il tradimento

Giulio Giorello interviene il 15 luglio proponendo una riflessione su una parola antica eppure estremamente attuale: “tradimento”. Da Giuda a Tex Willer, tradire non passa mai di moda.


In senso orario dal basso a sinistra: Massimo Cacciari, Salvatore Natoli, Remo Bodei, Umberto Curi, Umberto Galimberti, Giacomo Marramao e Giulio Giorello

Il conflitto

L'incertezza

Sulle pagine dei quotidiani, però, campeggia un altro termine inquietante: “incertezza”. Il filosofo Remo Bodei, il 21 luglio, si concentra proprio sulle conseguenze di una vita incerta in bilico tra caso e previsione.

Il rischio

La contemporaneità priva di sicurezza e stabilità costringe continuamente al “rischio”. Salvatore Natoli, per il suo intervento del 22 luglio, ha scelto proprio questa parola per metterne in luce le ambiguità. Rischiare significa cogliere l’occasione o scegliere senza giudizio?

Giacomo Marramao non ha dubbi: la contemporaneità è definita dal “conflitto”. Il 28 luglio spiega perché il mondo della globalizzazione, tutt’altro che pacificato, è destinato a rimanere lacerato da scontri tra identità.

Il parricidio

Chiude la rassegna, il 29 luglio, Massimo Cacciari. La parola che ha scelto, di solito, compare negli articoli di cronaca nera piuttosto che nei dibattiti di filosofia: “parricidio”. Ma non bisogna temere il peggio. Anche Platone ha usato questo termine come una metafora: bisogna liberarsi dalle influenze dei “padri” e iniziare a pensare da soli per affrontare, con consapevolezza, le sfide del presente.

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| Popsophia ophia - Civitanova CittĂ Alta Alta

pop

philosophy

La filosofia indaga il pop. Il pop racconta la filosofia

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uesto principio di contaminazione spudorata tra pensiero critico e fenomeni popolari ispira la rassegna Popphilosophy, tutte le sere alle ore 21.30 nel chiostro di Sant’Agostino. Filosofi coraggiosi e personaggi poliedrici si mettono in gioco per una carrellata inedita di esercizi di stile popsofico. Il programma è un arcipelago di argomenti diversi che abbraccia tutti i fenomeni del contemporaneo.

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A sinistra: il pubblico di alcune serate dell'edizione 2011 A sinistra dall'alto: Enrico Ghezzi, Francesca Rigotti e Lucrezia Ercoli

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i parte il 14 luglio con una serata destinata alla p o r n o s o p h ia . Simone Regazzoni, autore del discusso Pornosophia, filosofia del pop porno, e Valentina Nappi, un’attrice hard con la passione per la filosofia, si cimentano sul tema più scabroso dell’attualità. La seconda serata è dedicata a un fenomeno della cinematografia mondiale: David Linch e la filosofia. Domenica 15 luglio Enrico Ghezzi, il critico cinematografico creatore di Blob, e Roberto Manzocco, autore di Twin Peaks e la filosofia, si confrontano con le pellicole che hanno inquietato una generazione. Sabato 22 luglio un’altra serata dedicata alla contaminazione tra le arti: Soundtrack, la musica al cinema. Massimo Donà, abituato a contaminare filosofia, musica e cinema, e Andrea Panzavolta, critico cinematografico e compositore, rievocano le colonne sonore rimaste indimenticabili. Che cosa c’è di più po-

polare (e di più filosofico) del fenomeno “calcio”? Domenica 23 luglio: Filosofia del calcio con il filosofo Elio Matassi, appassionato di etica calcistica, e il giornalista Massimo Raffaeli. Sabato 28 luglio, invece, si parla di un’altra ritualità contemporanea: la soap-opera. E se gli spunti filosofici venissero proprio dagli sceneggiati che vediamo ogni giorno (vergognandoci un po’)? Francesca Rigotti accetta la sfida e si cimenta con la filosofia di Un posto al sole e altre piccole cose della vita. Le trame ripetitive di alcune serie-tv ci dicono una cosa: le favole non passano mai di moda. Per questo, la serata di domenica 29 luglio è dedicata a una delle fiabe più simboliche e significative: Biancaneve. Stefano Poggi ricostruisce il senso filosofico di questa antica leggenda consacrata nel nostro immaginario dal cartone della Disney. Conclude la rassegna alle 22.30 il giornalista Antonio Gnoli.

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| Popsophia - Città Alta

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a pornografia è una delle forme di cultura di massa oggi più diffuse al mondo, e la nostra è l’epoca del porno democratizzato, fuoriuscito dagli angusti limiti dei circuiti a luci rosse per essere fruibile da tutti e ovunque, basta avere a portata di mano uno schermo. È tempo che la filosofia abbandoni moralismi e paure accademiche per misurarsi con il più potente fenomeno della cultura di massa: il pop porno. Come ricordava il filosofo Franco Volpi «i tempi sono maturi per una pornosofia». Una provocazione? Solo in parte, e solo se guardiamo al panorama filosofico italiano in cui i filosofi, fino ad oggi, non si sono mai occupati del tema, mentre in ambito internazionali i maggiori filosofi viventi, da Martha Nussbaum a Slavoj Zizek a Judith Butler, hanno affrontato la questione della pornografia.

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Ma che cosa significa pensare la pornografia? Se, come scrive Fredric Jameson, il visuale è per essenza pornografico, pensare la pornografia oggi significa pensare il cuore del visuale nel suo legame con il piacere, il desiderio, il godimento. Ma pensare il porno significa anche confrontarsi con l’unica forma di fiction audio-visiva (che è al contempo reale, una real-fiction) capace di mettere in scena la dissoluzione del soggetto e l’apparire del corpo carnale come corpo che si espone al godimento. Il porno non ha nulla a che fare con l’erotismo, che è lo spazio

in cui i soggetti, senza mai perdere il controllo del proprio corpo, giocano con il corpo dell’Altro. Al di là delle banali considerazioni sul porno come riduzione della persone (in particolare della donna) a oggetto, occorre dire che sulla scena del porno non ci sono né persone né cose. Il porno si spinge oltre: ci mostra l’entrata in scena del godimento che ci espropria violentemente del nostro corpo, e lascia emergere quella cosa impersonale che il filosofo Lévinas chiamava «ultra-materialità della carne» e che associava all’esperienza dell’Eros.

Uno spettro si aggira per il mondo, lo spettro del porno che circola attraverso le nuove tecnologie: computer, cellulari, televisori, lettori dvd, iPod

sofia

La pornostar filosofa. Valentina Nappi a Popsophia

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alentina Nappi, l'attrice hard di Pompei, che a soli ventuno anni ha già girato vari film e scritto di filosofia per il blog del Corriere della Sera, è ospite a Popsophia sabato 14 luglio alle 23 nel chiostro Sant'Agostino. «Quello del porno – sostiene – è un argomento complicato anche dal punto di vista filosofico. La pornografia mette in discussione l’essere, e quindi tutta la filosofia occidentale. Anche per questo il porno oggi è accettato ma ghettizzato. Vorrei vedere il porno anche nei musei: magari al fianco di quadri e sculture».

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he terra lasceremo ai nostri figli? Se lo chiede Giobbe Covatta nello spettacolo 2112 con cui si apre il festival a Civitanova Alta. Uno spettacolo comico che fa riflettere nella stessa serata in cui si parla di “Ecocittà”: la prima riqualificazione urbana e sociale delle Marche a impatto positivo.

pop

Il

I

l futuro secondo Giobbe Covatta. Il comico, testimonial di AMREF e Save the Children, sabato 14 luglio è il primo super ospite a salire sul palco di piazza della Libertà, alle 22.30. Il suo popspettacolo si chiama 2112, una data che ci fa vedere avanti di cento anni. Covatta si è chiesto come saranno i prossimi cento anni, si è documentato e ha scoperto che esistono modelli matematici applicati all'ecologia, modelli creati con solide

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basi scientifiche che ci fanno nettamente pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno

Con Giobbe un'occhiata al 2112 adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale. Certo l'uomo non perderà il suo ingegno e Giobbe si diverte ad immaginare le stravaganti invenzioni scientifiche, ma anche sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte ad una drammatica emergenza


I racconta la

filosofia ambientale e sociale. Ne emergono personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all'ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni. Il giorno seguente, domenica 15 luglio (ore 21.30) è la volta di Antonio Preziosi, giornalista, direttore di Radio1 e del Giornale radio Rai che in compagnia di Enzo Ghinazzi, affrontano il tema "Filosofia di vita" sul filo dei ricordi raccontati nell'ultimo libro dello showman toscano "La confessione".

l secondo fine settimana è all’insegna di Lucio Dalla, il cantautore scomparso recentemente. Un viaggio, quello di domenica 22 luglio, raccontato da una delle persone a lui più legate: Ron. Oltre quaranta anni di collaborazione tra i due cantautori con una produzione che è entrata negli annali della musica italiana. Da Piazza Grande fino ad Attenti al lupo, brani che hanno ottenuto grandi successi, di pubblico e di vendite. Scritti da Ron

sono stati poi musicati da Dalla. In mezzo anche l’indimenticabile tour Banana Repubblic di Francesco De Gregori e Lucio Dalla. Ron, il cui percorso di vita è stato vicino a quello del cantautore bolognese, è il testimone che firma questo omaggio di Popsophia. La serata è anticipata sabato 21 luglio dall’incontro con Igor Righetti, il ComuniCattivo. Da dieci anni, infatti, conduce sa Radio1Rai questo programma (in onda da lunedì 23 luglio) in cui si affrontano tematiche riferite al linguaggio ed al suo utilizzo appropriato nella società moderna. Di diritto a Popsophia come esponente del giornalismo di infotainment.

Da sinistra, in senso orario: Pupo, Giobbe Covatta, Antonio Preziosi, Igor Righetti e Ron

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oberto Giacobbo e Gene Gnocchi sono i due super ospiti della terza settimana di Popsophia che promette grandi sorprese. E non potrebbe essere altrimenti con un personaggio come Giacobbo, conduttore del programma Voyager, trasmissione su argomenti misteriosi, storici e archeologici e punto di riferimento per tutti i cultori degli enigmi e della scienza. A Civitanova, sabato 28 luglio presenta la filosofia del mistero,

Un fine settimana tra enigmi da risolvere e parodie calcistiche un’affascinante discussione tra interrogativi senza risposta ed alcune, poche, certezze con tono fortemente “giallo”. Si cambia decisamente versante il 29 luglio. La genialità di Gene Gnocchi arriva a Civitanova e, da ex giocatore, il comico emiliano dibatte sul tema "Vizi e virtù degli italiani" in compagnia del filosofo ed opinionista di Uno Mattina, Arnaldo Colasanti. Si parlerà di calcio, bamboccioni, furbetti e altri stereotipi italici, criticati però dall'originale arguzia dei due superospiti. In piazza della Libertà si attende l’invasione delle parodie e della frizzante verve comica che rende Gene Gnocchi personaggio esclusivo.

In alto: Roberto Giacobbo A destra: Gene Gnocchi

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Mauriziarreda il festival

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oggetto di uso quotidiano, con l’evoluzione della sua estetica in una forma armonica e ergonomica, mescola tecnica, arte e cultura. Proprio come la pop culture. Design e cultura si fondono nella partnership tra Arredamenti Maurizi e Popsophia, la rassegna del contemporaneo che ha scelto l’azienda di Montecosaro per «vestire il festival, con elementi che non solo svolgono la loro funzione, ma con il loro design costituiscono oggetti d’arte (le poltrone firmate Ceroli), espressione culturale della contemporaneità – sottolinea l’ingegner Andrea Mau-

rizi – esprimono qualcosa di diverso dal semplice servire ad uno scopo funzionale. Stimolano nel fruitore un pensiero, un’idea, una nuova intuizione. Per questo un’azienda la cui attività investe gli ambiti del vivere quotidiano, seguendo dalla ideazione alla realizzazione un ambiente, non può di certo esimersi dall’investire in cultura e quindi dallo sposare eventi culturali come Popsophia». È proprio questa la mission di Maurizi Arredamenti da 81 anni: «essere promotori del design e della cultura». Prima con la falegnameria artigiana, ancora oggi fucina di innovazione e design all’avanguardia, e dagli anni ‘60 con la commercializzazione di mobili e prodotti d’arredo. Poi dal 1980 l’arredamento contract, soluzioni d’arredo “chiavi in mano” per hotel, ristoranti, bar, uffici, con la

stessa cura ai dettagli che contraddistingue l’azienda da 81 anni, oggi con il marchio della certificazione di qualità ISO 9001:2000.

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Giò Rondas Rondas Giò

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sce per la prima volta allo scoperto a Popsophia. Dopo aver pubblicato il primo libro, frutto di tanti post nati e diffusi tramite il sito www.giorondas.com, i profili Facebook e Twitter, si presenta a Popsophia 2012 con una mostra multimediale che attraverso video, suoni, e un'innovativa installazione, vuole coinvolgere il pubblico in una suggestione unica e irripetibile. L’esposizione viene allestita nei locali dell’ex liceo Classico di Civitanova Alta il 13, 14, 15, 21, 22, 28 e 29 luglio, ed è articolata in un percorso sensoriale dove intense video-installazioni, sospese tra arte e documento, esplorano l’intima identità “Ron-

diana”: nell’era dell’iper consumismo tecnologico, Andrea Ebro propone strutture totemiche di “vecchi” monitor, baluardi di una remota archeologia tecnologica, che creano un gioco reale e virtuale tra immagini, video e suoni, contaminazioni tra diverse forme espressive, come diverse e contaminanti sono le intense “voci della rete” di Rondas. Contestualmente alla mostra sono previste performances dei writers FFWD che interpretano il pensiero di Giò Rondas favorendo ancora una volta una nuova forma di contaminazione virale nella quinta urbana storica di Civitanova Alta, nei pressi dei locali della mostra.

Hall of fame

I writers di FFWD danno vita a performance incentrate sul pensiero di Giò Rondas. Civitanova Marche - Giardini dell’ex liceo Classico : : Ogni sabato e domenica, ore 23.30

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M

auro Cicarè, andata e ritorno da Civitanova. Il fumetto, la nona arte, irrompe a Popsophia con il suo carico di colori ed evocazioni, in una rassegna, promossa da Caffè del Faro, dedicata alle tavole dell’artista civitanovese, illustratore, pittore e docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dopo aver pubblicato su riviste italiane ed estere, realizzato diversi libri di illustrazione e fumetto, tra cui Fuori di Testa e Le forbici di Paolino su testi di Vincenzo Mollica; dopo aver esposto a Düsseldorf, Milano, Bologna e Napoli, per la prima volta Mauro Cicarè mette in mostra i suoi lavori nella città dove vive da trent’anni. «Mi piacciono le sue storie masticate dalla vita – ha scritto di lui il giornalista, fumettista, e amico di Popsophia Vincenzo Mollica – i suoi sogni fumettistici che sono ponti che portano alla fonte dei sentimenti». A Popsophia, Cicarè espone le tavole di due fumetti, Fuori di Testa, fra i suoi primi lavori, un’avventura che ha anticipato di vent’anni la questione copyright legati al mondo dei software. L’altro è Il Morgante, fumetto ispirato al romanzo storico del Pulci, esposto in anteprima nazionale a Popsophia. Nei fumetti c’è molta scienza e filosofia, dice Giulio Giorello, uno dei padri della pop filosofia. Il festival del contemporaneo indaga la nona arte, partendo da uno dei suoi cittadini più illustri, «i suoi colori, i suoi scenari, le sue macchine, le facce che materializza, le donne che il destino fa incrociare nelle sue strisce». Alessio Ruta

Cicarè in collaborazione con

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| Popsophia - Città Alta

Big

Conscience

P

otrebbe essere definita un’installazione a metà fra arte e neuroscienza, l’opera di Carlo De Mattia e Claude Hesse Big Conscience, un’espe-

rienza, un oggetto che vuole essere provocato, non contemplato. I suoi globi (“neuroni”) reagiscono allo stimolo sonoro emettendo segnali luminosi e vibrando. Suono, luce e movimento sono quindi i fenomeni che ne

compongono l’esperienza multisensoriale. Ogni “neurone” ha una propria capacità di ascolto, solo avvicinandosi e parlando il visitatore può interagire per scoprirne la sostanza morbida e calda al tatto; questo fa sì che ogni vibrazione assuma una consistenza quasi biomorfa. Il risultato è una relazione di empatia tra l’installazione e il visitatore che é condotto alla percezione del “sé” tramite l’esplorazione del suo spazio peripersonale.

CENTO FIORINI: BARTOLINI,

C

i sono terre ricche di panorami, vedute di campagna, scorci paesaggistici genuini, atemporali, che non si confondono con discorsi futuristici di pannelli solari ed energie rinnovabili, che mantengono un’aura d’Arcadia, evocano i calori diurni delle stagioni, gli odori in salita dai terreni, i suoni e i mormorii della natura diffusi dentro

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silenzi infiniti e distanze profondissime. Tra i migliori interpreti di queste impressioni ed evocazioni ci sono Bartolini, Ciarrocchi e Morandi (opera a lato Paesaggio sul Savena). La mostra passa in rassegna le incisioni a soggetto paesaggistico, per celebrare il ricordo di luoghi amati, per mettere a confronto gli stili e la crescita incisoria e per mostrare quanto vissuto e sen-


Marchigiani

pop

U Dissonanze. La città non dona luoghi

L

e Dissonanze di Eleonora Grilli sono un percorso fotografico per il ripensamento radicale dello spazio urbano di Civitanova in cui gli effetti della perdita di identità dei luoghi pubblici si rispecchia nella società cittadina. Le immagini, ospitate all’interno dell’ex liceo Classico di Civitanova Alta, non vogliono essere un sentimentalismo ai tempi passati, piuttosto una sovrapposizione di tempi, vite, incontri letti attraverso la lente della filosofia degli spazi. «Per il territorio post metropolitano – dice Eleonora – avremmo bisogno della capacità di costruire luoghi adeguati all’uso corrispondente alle esigenze ed ai problemi dei tempi».

na mostra omaggio, un gesto affettuoso per far conoscere agli studenti i grandi uomini conosciuti solo attraverso i ritratti severi del passato. È un’operazione “pop” la mostra curata dai ragazzi dell’Istituto "Cingolani" di Montecassiano che hanno attinto dal patrimonio estetico e tecnico della pop art, per rendere contemporanei quindici marchigiani illustri. Quali? Scopritelo visitando la mostra nell’ex liceo Classico a Civitanova Alta.

CIARROCCHI, MORANDI sibilità possono celarsi dietro segni, morsure e stampe. Bartolini e Morandi condividono lo stesso periodo storico. Bartolini e Ciarrocchi le origini marchigiane.

Inside Marilyn

I

n occasione del 50° anniversario della scomparsa, l’evento espositivo Inside Marilyn, ideato da Alessandro Icardi celebra il mito della diva delle dive. Una mostra che ha fatto tappa a Milano e Torino e che oggi arriva a Popsophia grazie al coordina-

mento di Valeria Paniccia. Nel percorso ciascun artista propone la “propria” Marilyn intendendo come dopo cinquant’anni il suo personaggio e la sua icona pop siano ancora attuali a livello estetico. Dopo Civitanova Marche la mostra farà tappa a Roma per essere nuovamente la dove il tour è iniziato, a Torino.

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Dopo il grande successo delle Idee di marzo torna l’innovativo aggiornamento professionale per gli avvocati

POP crime

L

a rassegna, realizzata nel contenitore di Popsophia, viene realizzata in collaborazione con la Camera Penale di Macerata e vanta i patrocini dell’Unione Camere Penali Italiane, del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Macerata. Questa estate gli appuntamenti seguono tre filoni: il mondo del teatro, quello dei telefilm e quello cinematografico. Il via domenica 15 luglio con Indagini, Trappola per topi di Agata Christie: una performance teatrale a cura del laboratorio teatrale “Re Nudo” di San Benedetto del Tronto su riduzione di Pierfrancesco Giannangeli. Alle 22 al teatro Annibal Caro discutono

sul tema il filosofo Giulio Giorello e il penalista Beniamino Migliucci. Reati di sangue, la morte in C.S.I. è il secondo appuntamento con il filosofo Adriano Fabris e l’avvocato Enzo Maiello. Il delitto è servito il 22 luglio, arricchito da un video a cura di Riccardo Minnucci. Conclude la rassegna Delitto politico, Cesare deve morire in programma l’ultima domenica di luglio (ore 22) con Umberto Curi e il penalista Valerio Spigarelli.

Stefano Ghio, Valerio Spigarelli, Vando Scheggia, Umberto Curi, tra i protagonisti delle Idee di marzo

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Philo Il

termine classico “philosophia” significa “amore per il sapere”. Il n e o l o g is m o creato da Popsophia, “philofiction”, significa "amore per la fiction". Le passioni del contemporaneo, infatti, si direzionano verso nuove realtà: il best-seller, il reality, la serialità televisiva, la web-tv. Il pensiero critico, invece di nascondere la testa sotto la sabbia, affronta queste novità e ne mette in luci vizi e virtù: tutti i sabati e le domeniche alle ore 23.30 nell’expescheria di Civitanova Alta

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Harry Potter. Simone Regazcon il coordinamento della zoni e Laura Anna Macor, filosofa Monia Andreani e la giovani filosofi appassionati supervisione della dirigente del maghetto, ci guidano in Carla Sagretti. un mondo dove le grandi Il 14 luglio, come controcanquestioni della filosofia sono to a pornosophia, la scrittrice affrontate in punta di bacLucia Tancredi si confronta chetta magica. con la freddezza erotica del Dalla letteratura alla televisioromanzo contemporaneo: Il ne. Il 22 luglio è il turno della pudore, il vizio della letteratura. Filosofia di Maria. Salvatore Se la spudoratezza è diventaPatriarca, autore di un sagta una virtù, il pudore diventa gio filosofico su lo strumento seMaria De Filippi, duttivo più temiOgni sabato svela il segreto bile. del successo di Domenica 15 lue domenica programmi cult glio si parla della alle 23.30 come Uomini e saga più amata in città Alta donne, Amici e degli ultimi anni: Filosofando con C’è posta per te.


Fiction La filosofia ha subìto una mutazione genetica

Negli ultimi tempi è diventato esplosivo il successo delle trasmissioni dedicate alla cucina. Il 23 luglio Davide Oldani, chef milanese autore di bestseller culinari, e Carlo Cambi, l’esperto enogastronomico della Prova del cuoco, parlano di Pop Cucina: la filosofia in cucina aiuta a vivere meglio. Siamo bombardati anche dalle trasmissioni quotidiane di approfondimento. Ma Fulvio Abbate, ospite fisso della trasmissione di La7 Ahi, Piroso!, è una voce dissonante, l’incarnazione del giornalista popsofico. I suoi interventi sono un concentrato di cinismo e anarchia, dove alto e basso si

fondono in una risibile serietà. Il 28 luglio lo scrittore Antonio Romano lo intervista sulla sua geniale creazione: Teledurruti, una tv monolocale. Per concludere un appuntamento per i fiction addicted: To be continued. Il 29 luglio Claudia Attimonelli e Angela D’Ottavio, curatrici di una raccolta di saggi sulla serialità americana, ci mostrano come le serie-tv hanno modificato il nostro modo di pensare. I modelli estetici, familiari e sociali sono cambiati anche grazie a Mad Man, Buffy o The L Word. Lucrezia Ercoli

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| Popsophia - Città Alta

La musica è la protagonista ogni sabato e domenica alle 22.30 nella suggestiva cornice dell’ex liceo Classico

Pop A

nche quest’anno Popsound, in collaborazione con Mukkake Agency si propone di indagare tutte le tendenze della musica popolare contemporanea, dal rock al punk. E per farlo si rivolge alla scena indipendente italiana, coinvolgendo alcuni tra i nomi più importanti del panorama attuale. Il tutto senza dimenticare il paradigma che contraddistingue Popsophia, ovvero l’indagine in chiave filosofica di ciascun epifenomeno, in questo caso musicale. Ed ecco perché quest’anno ogni appuntamento viene aperto dall’intervento del popfilosofo Walter Junior Cassetta il quale, unendo i miti greci ad Elvis, spiega come sia possibile parlare di filosofia attraverso il rock in tutte le sue forme. Il concerto che di serata in serata segue questi momenti, va a rafforzare e se possibile creare ulteriori contaminazioni tra la riflessione filosofica, e l’approccio audio-tattile dell’esperienza sonora.

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sound In alto: i Lettera 22, a sinistra Maria Antonietta e Paolo Benvegnù con Massimo Del Papa

Già

nel primo appuntamento, Popsophia è un suggestivo scenario all’atto di rivoluzione pura interpretato da Massimo Del Papa e Paolo Benvegnù. Una serata inedita quella del 14 luglio, che si propone una vera e propria “presa della Bastiglia” attraverso un sorprendente reading/concerto. giorno successivo, neanche a farlo apposta, è la volta di Maria Antonietta, la giovane rocker pesarese, divenuta a furor di popolo la rivelazione femminile 2012 della scena indipendente. Il suo è un punk minimale, dalla voce graffiante e dalla scrittura che risente di una forte fascinazione per l’uni-

Il

verso sacro e le icone sante (Giovanna d’Arco su tutte) come ultimo baluardo di purezza incontaminata. il secondo weekend l’apertura è con Dimartino, uno dei cantautori siciliani più apprezzati del momento, grazie anche alle ottime reazioni suscitate dal suo ultimo disco, in perfetto equilibrio tra l’universo del quotidiano, e quello della favola, il tutto raccontato attraverso il pop d’autore, nella sua forma più alta. Domenica 22 luglio sono i Chewingum a miscelare il pop con generi tra i più disparati. Il loro sound, originalissimo, ha già catturato l’attenzione nazionale, mettendo d’accordo critica

Per

musicale e pubblico, che segue con grande entusiamo i concerti della band. programma dell’ultimo weekend, Popsound si vuole divertire ad esplorare nuove contaminazioni: se infatti i piacentini Musica Per Bambini, che suonano sabato 28, portano con loro una forma dissacratoria e a tratti destabilizzante della forma canzone, nei Lettera 22, band indierock tra i vincitori di Musicultura 2012, si raccolgono tutte le storie di notti sterminate, poesie accartocciate, e viaggi dentro e fuori dai nostri cliché.

Nel

Riccardo Minnucci coordinatore rassegne musicali

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| Popsophia - Città Alta

G

iunge alla seconda edizione la rassegna di Po pso p hia curata dal matematico Giorgio Bolondi, Il giardino della Scienza che si realizza con la collaborazione di una delle più importanti case editrici del mercato mondiale, Pearson Italia e con il rinnovato sostegno di Naturino. Da sabato 14 a domenica 29 luglio, il programma si articola in più momenti: dall'incontro tra arte e scienza, ai giochi intelligenti passando per dibattiti e conferenze di studiosi e scienziati del consueto Caffè scientifico. A questi si aggiungono tre mostre: Le figure impossibili di Oskar Reutersvaard, e Sangaku, un percorso inedito attraverso la matematica giapponese e, infine, il Cubo Tribarra, opera dell'artista e scienziato Guido Moretti. Non mancano i consueti laboratori. Per un pugno di numeri dove la sfida a base di giochi matematici vede partecipi gli intervenuti e i ragazzi delle scuole ed Elevamento a potenza, tre serate in cui un

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Le rass mentalista e un matematico aiutano a esplorare i processi della mente. Ulteriore luogo di connessione tra pubblico e scienza è dato dallo sportello La scienza ti parla senza supponenza attivo per tutta la durata del festival. Ad arricchire le serate due spettacoli. Il Teatro dell'Ipnosi e Lo Stupefacente Sicorace en-

trambi con Daniele Sicorace, uno dei primi allievi dell’ipnotista Anthony Jacquin. La notte si fa piccola infine con il Tirar tardi con la scienza, le osservazioni del cielo in collaborazione con Alphagemini, nel post-serale del Giardino. Laura Boccanera

scienza per i ragazzi La


PopShakespeare

F

iglia della Consulenza Poetica, rassegna che lo scorso anno aveva portato il lirismo e la riflessione pop filosofica tra le mura della mensa Sant’Agostino, quest’anno l’associazione culturale “Antonio Santori” promuove, ogni domenica alle 23 nello stesso luogo, un seminario che incrocia teatro e letteratura. Si intitola Pop Shakespeare il teatro shakespeariano e il palcoscenico della vita, il corso tenuto da Cesare Catà, dottore di Ricerca in

Storia della filosofia, autore di saggi, nonché di pieces teatrali. Il seminario ha lo scopo, attraverso letture sceniche, di esaminare le implicazioni filosofiche ed antropologiche dei testi shakespeariani, riportandoli su un terreno “pop” che possa servirsi di strumenti di psicologia analitica e counseling. Tra i temi trattati: l’amore, la violenza e i disagi sociali.

egne Time Over

O

gni sabato e domenica alle 23.30 nello Spazio Multimediale San Francesco Quel che resta da raccontare. Suggestioni oniriche e proposte per il presente millennio nelle performance teatrali e multimediali degli studenti dell’I. I. S. “Leonardo da Vinci”.

Buone come il pane

U

na rassegna dedicata all’universo femminile e alle sue diverse sfaccettature indagate attraverso il meglio della produzione soul e blues internazionale. Sabato e domenica dalle 22.00 al chiostro di San Francesco. A cura di Re di Pane bakery.

Nella pagina di fianco: Il giardino della Scienza durante la prima edizione A lato: una performance dello scorso anno nello Spazio Multimediale San Francesco Sopra: un'immagine pop di Shakespeare

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| Popsophia - Città Alta

Pit Stop formativo

C

urata dal Circolo Didattico Via Tacito e con la collaborazione della docente di Psicologia della Cattolica di Milano, Roberta Sala, la rassegna si articola in quattro serate. Il tema è generato da un testo poetico, un'immagine o una produzione scritta da bambini con l'intento di indagare problematiche educative o interpersonali. Dal tema della maschera trattato a partire da brani di Io e te di Niccolò Ammaniti, argomento della prima serata, si passa, nella seconda serata, alla poetica del Bello prendendo come spunto iniziale una poesia di Gibran. Il testo di Adriana Caravero Tu che mi guardi, tu che mi racconti, è pretesto di riflessione per il tema dell'identità, argomento della terza serata. Si chiude circumnavigando il mondo dei valori, con il testo Considero valore... di Erri De Luca. Appuntamento tutti i sabati alla mensa di Sant'Agostino, ore 23.

PopUp

Glass Theatre

I

mmagini frammentate e disordinate di una storia, ispirata ai temi cinematografici del noir, pulp e silence, narrata attraverso un vetro, lente tra attore e spettatore. Il tutto utilizzando un linguaggio teatrale

esclusivamente fisico e di forte impatto visivo. Sabato e domenica dalle ore 22.00 alle 23.30, a cura di TeatrAltaLab. TeatrAltaLab è un Centro Internazionale di Teatro & Movimento creato a Civitanova Alta da Alessandra Fel

L'editoria regionale 56 |

I

(foto), attrice, regista e insegnante teatrale di origine italiana che dopo dieci anni di formazione accademica e professionale a Londra, torna nella sua città natale per diffondere gli insegnamenti del Metodo Lecoq.

l bookshop di Popsophia si trasforma quest’anno in uno spazio dedicato al meglio dell’editoria regionale per presentare i giovani autori. Scripta Manent è il nome della rassegna, ogni sabato e domenica, dalle ore 21.30, nell’ex liceo Classico.


ricerca felicità

La della

La mission è la stessa: interrogarsi sulla ricerca di una felicità possibile. Per questo Popsophia, festival del contemporaneo di Civitanova Marche, e Festival della felicità di Pesaro hanno stretto un patto ideale di comuni intenti culturali, sostegno e promozione reciproca.

I

l sodalizio firmato dal presidente della provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci e dal professor Umberto Curi, in campo neutro, a Torino, e in presenza dell’assessore regionale alla cultura Pietro Marcolini, «vuole esprimere il meglio del pensiero Contemporaneo», come sottolinea il direttore artistico di Popsophia Evio Hermas Ercoli. «Noi con i nostri filosofi pop, Pesaro attraverso altri pensatori più legati all’economia

o alla politica». Entrambi vadi Pesaro Urbino Matteo Riclorizzano l’offerta turisticoci – dimostra che per 30 anni culturale delle Marche. Popabbiamo sposato un modello sophia è stata effimero, incenospite del Festival trato sul succesrimettere della felicità, fra il so, sui soldi facili, 25 maggio e il 3 sull’apparire, sul in fila i giugno a Pesaro, disimpegno. Ora valori che con alle spalle quel ciclo cultucontano diversi incontri di rale ed econoformazione nelle mico si è chiuso. scuole, a cui hanno parteciInterrogarsi, oggi, sul tema sipato Umberto Curi, Simone gnifica rimettere in fila i valori Regazzoni e Lucrezia Ercoli. che contano, a partire dal la«La crisi economica – afferma voro, dalla giustizia, dal bene comune». il presidente della Provincia

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| Popsophia - Città Alta

Record di

Ercoli: «L’unico festival sostenuto al 65% da privati»

B

en trentasei imprese hanno risposto all’invito lanciato da Popsophia. «Un numero record nel campo della cultura – secondo il direttore artistico Ercoli – per l’unico festival in Italia finanziato al 65% dai privati».

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Popsophia – ha dichiarato l’amministratore delegato Sandro Paniccia –, mettendo in piazza tutta se stessa con spontaneità e pensiero, cultura popolare e filosofia, Civitanova ha colto nel segno, come quando un imprenditore anticipa le tendenze del mercato». Oltre a ICA non è mancato lo sponsor storico delle mostre di Civitanova Alta, Paciotti spa, che sta già lavorando con la direzione artistica sulla programmazione espositiva 2013. L’altro partner delle mostre è Med Store che festeggia i suoi trent’anni con la mostra su Steve Non è un caso Jobs. quindi che main Sponsor bancaRiconferma sponsor di Poprio della manifeper il sophia, festival stazione è Banca che fa dei colori gruppo ICA dell’Adriatico. «La la propria cinostra Banca – e Paciotti fra stilistica, sia ha dichiarato il la riconferma DG Dario Pilla del gruppo Ica, uno dei più – è vicina alla cultura, spegrandi produttori al mondo cialmente in questo periodo di vernici per legno. «Con in cui le risorse vengono co-


sponsor stantemente ridotte. La cultura è un bene prezioso che può offrire grandi opportunità di crescita e il festival del Contemporaneo Popsophia di Civitanova Marche ne è la prova tangibile». Tre gli sponsor culturali: la Fondazione Carima, Il Resto del Carlino e il nuovo media partner Radio1Rai. Tre le new entry convinte dal successo dell’edizione 2011. Sono Ecocittà, che ha legato il suo nome ai temi della sostenibilità economica e ambientale, IPR che accompagna la rassegna di Classica contemporanea e, infine, Damiano Latini. Fra le aziende istituzionali figura Atac che collabora al servizio navetta per gli ospiti della manifestazione. Partner della scienza per i ragazzi sono Pearson Italia, una delle più importanti case editrici in area scolastica ed educational, e Falc con il suo marchio Naturino. Ancora moda con Tombolini

e ricerca estetica con un trio delle meraviglie che penserà agli allestimenti: Pellegrini Garden che ha progettato tutto il verde della manifestazione, Arredamenti Maurizi per gli interni e infine Cuadra, un’innovativa linea di componenti per esterni. L’accoglienza è garantita dalla disponibilità dell’hotel Miramare e da Maxicar, official car del festival e sponsor del concerto conclusivo targato Musicultura. Gli altri partner tecnici sono Grottini Lab, Dodo, Roberto Valli Pianoforti e Fbt.

Un festival buono da mangiare (e da bere) Sponsor del gusto sono il wine partner storico della manifestazione, il pluripremiato Borgo Paglianetto, l’acqua Nerea e il debuttante Caffè del Faro, che a Popsophia fa il suo esordio con la mostra dedicata a Mauro Cicarè: artista che l’azienda ha scelto per illustrare i propri prodotti e i punti vendita in Asia. Partner del gusto sono anche Re di Pane con in suo punto ristoro al chiostro di San Francesco, Varnelli e Cose di tè, mentre i due ristoranti ufficiali del festival sono il Lido Restaurant e Hops!

Nella pagina di fianco: Sandro Paniccia, a.d. ICA A lato: Marco Calcinaro, manager di Paciotti, con Giordano Bruno Guerri

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| Civitanova Danza

Civitanova

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na serata imperdibile inaugura il 7 luglio la diciannovesima edizione del festival internazionale Civitanova Danza. Un vero e proprio microfestival tutto italiano dal titolo Viva l’Italia! composto di tre parti affascinanti nella loro diversità , divise tra il teatro Rossini e il Caro: l’Aperitivo danzato, il viaggio metaforico di Alice nel Paese delle Meraviglie, e in prima italiana Grave, performance della compagnia Dewey Dell. Un debutto in prima italiana segna il 12 luglio al teatro Rossini la seconda tappa del festival con Spellbound Contemporary Ballet che presenta al pubblico italiano per la prima volta Lost for words,

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In collaborazione con il Macerata Opera Festival torna sul palco dello Sferisterio l'étoile della Scala Roberto Bolle con Trittico Novecento Bolle che presenta il suo ultimo spettaun brano di "pura danza", seguito da colo Trittico Novecento. Downshifting, lavoro che segna un punÉtoiles de demain è il titolo del Gala in to di svolta nelle produzioni degli ultimi programma il 3 agosto al teatro Rossini tempi con un ritorno all’essenziale. con protagonisti i solisti del Ballet de l’OElektro Kif di Blanca Li, ballerina e coreopera National de Paris – Aligrafa di versatile talento, è ce Renavand, Letizia Galloni, una performance esplosiva, una danza di strada mozzaConclusione Juliette Hilaire, Charlotte Ranson, Marion Barbeau, fiato per ritmo e coinvolgiaffidata a Aurélien Houette, Pierremento, resa spettacolo il 14 Révolution Arthur Raveau, Sébastien luglio, in collaborazione con Bertaud, Matthieu Botto, Popsophia, in piazza della LiAlexandre Gasse –, illustre bertà a Civitanova Alta. Il 21 compagnia che affonda le sue radici in luglio è la volta di Les Tambours du Bupiù di tre secoli di storia. rundi, ancora a Civitanova Alta in piazza La conclusione del festival è affidata della Libertà. Una grandiosa arte africaa Révolution della Compagnie Olivier na dai ritmi eccentrici in uno spettacolo Dubois, in prima italiana l’8 agosto al tanto fisico quanto musicale che coniuga teatro Rossini. Punta di diamante della danza, canto e ritmo percussivo. proposta artistica del festival, Révolution Il 26 luglio Danza all’Opera, progetto è uno spettacolo esplosivo in cui dodici speciale di Civitanova Danza in collabodanzatrici ballano e ‘marciano’ incessanrazione con Macerata Opera Festival, vede temente in una rotazione coreografica protagonista allo Sferisterio di Macerata continua sul Boléro di Ravel. un’icona della danza mondiale, Roberto

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| Civitanova Danza

quando & dove 7 luglio | Civitanova

ore 20.30 | Centro della città Aperitivo Danzato ore 21.30 | Teatro Rossini ATERBALLETTO Alice nel Paese delle Meraviglie coreografia e regia Francesco Nappa musiche David Byrne, Robert Moran, Michael Nyman, John Lurie, Michael Torke eseguite da Balanescu Quartet ore 23 | Teatro Annibal Caro DEWEY DELL Grave concept Agata, Demetrio e Teodora Castellucci, Eugenio Resta coreografia Teodora Castellucci musiche originali Demetrio Castellucci­ in collaborazione con AMAT prima italiana

Viva l’Italia!

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rima italiana per il microfestival composto di tre parti affascinanti nella loro diversità. Si parte con un Aperitivo danzato durante il quale giovani coreografi e performer tra i più apprezzati della scena contemporanea rendono speciale il brindisi serale dell’estate civitanovese. A se-

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guire in “prima serata” al teatro Rossini Aterballetto, principale compagnia italiana stabile, mette in scena la favola danzata di Alice nel Paese delle Meraviglie, un viaggio metaforico di eccellenti ballerini in un’atmosfera fantastica e sognante anche grazie all’apporto di evocative video proiezioni. La serata si conclude al teatro An-

nibal Caro con Grave, performance in cui il movimento verte attorno alla sensazione del corpo che precipita, alla gravità e alla velocità della caduta libera. Un workshop precedente alla performance coinvolge un gruppo di ragazzi della città che lavorano ad una coreografia di circa dieci minuti, parte della presentazione finale.


quando & dove 12 luglio | Teatro Rossini

Spellbound Contemporary Ballet

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ost for words (l’invasione delle parole vuote) è un brano di "pura danza" che ha già avuto una prima presentazione in forma di studio in America dove è stato amatissimo da pubblico e critica. A Civitanova Marche debutta la versione completa con l’intera compagnia diretta da Mauro Astolfi, uno degli autori contemporanei maggiormente rappresentativi sulla scena europea che firma entrambe le coreografie. Downshifting è un lavoro che segna un punto di svolta nelle produzioni degli ultimi tempi, un ritorno all’essenziale; tolti gli orpelli di costumi e scenografie invadenti, chiusa temporaneamente in un cassetto la

voglia di rivisitare temi classici, figure, archetipi e storie da narrare, la compagnia riscopre in questa coreografia sé stessa. Nato a cavallo tra il 1994 e il 1995, fondato e diretto da Mauro Astolfi, Spellbound Contemporary Ballet rappresenta attualmente una delle maggiori espressioni della coreografia italiana. Ha incantato le platee dei principali festival in Italia come in Spagna, Croazia, Stati Uniti, Corea, Serbia, Bielorussia, Germania, Austria, Francia e Thailandia e creato una factory culturale ormai punto di riferimento per diversi giovani coreografi emergenti. Nel 2012 Spellbound è l’unica compagnia italiana assegnataria di un NDP subsidy per un tour negli Stati Uniti.

Spellbound Contemporary Ballet Lost for words regia e coreografia Mauro Astolfi musica Loscill, HIF Biber Downshifting coreografia Mauro Astolfi musiche AA.VV.

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| Civitanova Danza

Elektro

KIF

quando & dove 14 luglio | Civitanova Alta

E

lektro Kif di Blanca Li, ballerina e coreografa di versatile talento, è una performance esplosiva, una danza di strada mozzafiato per ritmo e coinvolgimento. Non si tratta di hip-hop standard ma di un mix di linguaggi che da pochissimo tempo sono diventati nelle banlieue parigine uno stile vero e proprio, elektro style. «Ero seduta in un giardino pubblico – afferma l’artista – quando un gruppo di ragazzi si è avvicinato e ha cominciato a ballare elektro: c’era qualcosa di molto fresco, che si vede solo durante i primi momenti di una danza che non è ancora matura, solo quando c’è quella passione creativa che gli interpreti hanno quando inventano movimenti nuovi con tutta la loro eccitatissima libertà.» Blanca Li ha è una vera e propria alchimista della danza, il suo ricco repertorio va dal flamenco all’hip-hop e alla danza classica. Mixare discipline diverse per unire universi apparentemente lontani è indubbiamente la sua cifra artistica principale. Ha creato coreografie, opere e musical per teatri molto importanti tra cui l’Opéra National de Paris. Ha lavorato anche in altri ambiti artistici, nel campo delle arti visive e nel cinema dove è diventata una vera e propria icona per il suo ruolo in Kika di Pedro Almodóvar.

Blanca li dance company Elektro kif in collaborazione con Popsophia coreografia e direzione Bianca Li musiche Tao Gutierrez prima italiana - ingresso gratuito

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Les Tambours du Burundi

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hi sono Les Tambours du Burundi? Entrano in scena vestiti con i colori della loro bandiera, verde, bianco e rosso. I tamburi sulla testa, uno dietro l’altro, si dispongono in semicerchio attorno al tamburo centrale per cominciare la loro danza. Les Tambours du Burundi è un ensemble di danzatori e percussionisti considerato nel mondo l’ambasciatore della cultura burundese e di questo formidabile strumento, utilizzato per

quando & dove 21 luglio | Civitanova Alta

tutto il periodo monarchico solo nelle grandi occasioni per accompagnare il re durante le cerimonie e ancora oggi considerato sacro. Uno spettacolo tanto fisico quanto musicale, che coniuga danza, canto e ritmo percussivo e che trabocca di significati spirituali, giacché ogni passo, ogni battuta, ogni vibrazione ha un suo senso peculiare. Dall’anno della sua formazione, nel 1994, il RUR (Rythme Umurisho Rhythm), più noto come Les Tambours du Burundi, si è esibito in tutto il mondo, esprimendo attraverso uno spettacolo fatto anche di acrobazie, salti e balli, tutta l’esuberanza, la forza e la voglia di vivere in pace di un popolo devastato dalla guerra civile degli anni Novanta.

Les tambours du burundi in collaborazione con Popsophia ingresso gratuito

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| Civitanova Danza

Roberto

quando & dove 26 luglio | Arena Sferisterio, Macerata

Bolle R

oberto Bolle – che ritorna a Civitanova Danza e all’Arena Sferisterio di Macerata dopo la memorabile esibizione del 2007 con Alessandra Ferri – presenta il suo ultimo spettacolo Trittico Novecento grazie alla rinnovata sinergia tra due le importanti realtà della regione, vere e proprie eccellenze. Icona della danza mondiale, formatosi alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano di cui è étoile dal 2004, Bolle ha danzato in tutti i maggiori teatri del mondo e con le compagnie più prestigiose, tra le quali il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Balletto del Bol’šoj e del Mariinskij-Kirov, il Royal Ballet. Dopo il clamoroso successo di

Roberto bolle Trittico novecento evento speciale di Civitanova Danza in collaborazione con Macerata Opera Festival

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pubblico e di critica riscosso al suo esordio al Metropolitan di New York nel 2007, dove ha danzato con Alessandra Ferri per il suo addio alle scene, nel 2009 è stato nominato “principal” dell’American Ballet Theatre entrando organicamente nella stagione della compagnia, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano. Da allora, ogni anno, è tra i protagonisti della stagione dell’ABT. Dal 1999 Roberto Bolle è “Ambasciatore di buona volontà” per l’UNICEF. Dal 2007, inoltre, Roberto Bolle collabora con il FAI – Fondo Ambiente Italiano – e nel marzo 2009 è stato nominato “Young Global Leader” dal World Economic Forum di Davos.


quando & dove 3 agosto | Teatro Rossini

G

li interpreti di questa serata provengono da una delle più famose scuole di danza mondiali. Il Ballet de l’Opera National de Paris affonda le sue radici in più di tre secoli di storia. Culla della danza classica nata con il regno di Luigi XIV che istituì, nel 1661, l’Académie Royale de Danse (dove vennero stabiliti i principi di base ed i codici ai quali si fa riferimento ancora oggi per posizionare il corpo o eseguire i passi), l’Opéra di Parigi ha assimilato nel corso del tempo gli elementi dei periodi successivi: ha conosciuto i grandi voli delle silfidi, creature eteree del Romanticismo, prima d’essere attraversata dall’uragano magico dei “Balletti Russi” di Sergeij Diaghilev. La storia della danza francese è fatta di opere prima dimenticate poi, nel tempo, riprese. Il Balletto dell’Opéra, si è sempre affermato come una compagnia di repertorio e non come strumento di un solo coreografo. Dal passato glorioso, esso è nondimeno un centro d’arte viva: durante questi ultimi cinquant’anni Serge Lifar, George Balanchine, Maurice Béjart, Roland Petit, Merce Cunningham,

John Neumeier, Carolyn Carlson, William Forsythe, Alvin Nikolais e Alvin Ailey hanno segnato le tappe fondamentali della creazione contemporanea. Nella sua doppia vocazione di custode della tradizione classica e di laboratorio aperto alla modernità, il Balletto dell’Opéra continua a rappresentare il suo repertorio, alternando repliche a nuove creazioni. Nel rispetto di questa filosofia è ideato il programma della serata (in via di definizione).

Étoiles de

Demain

Solisti del ballet de l’opéra national de paris ètoiles de demain | gala danzatori Alice Renavand, Letizia Galloni, Juliette Hilaire, Charlotte Ranson, Marion Barbeau, Aurélien Houette, Pierre-Arthur Raveau, Sébastien Bertaud, Matthieu Botto, Alexandre Gasse distribuzione International Music and Arts

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| Civitanova Danza

quando & dove 8 agosto | Teatro Rossini

P

unta di diamante della proposta artistica del festival, Révolution è uno spettacolo esplosivo in cui dodici danzatrici ballano e "marciano" incessantemente in una rotazione coreografica continua sul Boléro di Ravel. Sono donne solidali, silenziose, a tratti erotiche, alle prese con un atto creativo che è insieme arte e resistenza. «Lo spettacolo – dice il coreografo Olivier Dubois – è un ritratto del corpo come mezzo per indagare e riflettere il presente. Ma cosa rappresentano questi corpi, ognuno appeso al proprio palo da lap-dance, che danza-

no fino allo sfinimento? Come accompagnare il loro struggimento?» Ad ogni spettatore la libertà di avvicinarsi a quest’opera che è stata definita «audace e irriverente» (Danser), «una costruzione minimalista che ha l’effetto di una bomba» (Dancer Reflexion). Olivier Dubois è un coreografo e danzatore francese che ha iniziato la sua attività creativa nel 1999 con il solo Under cover. Su commissione della SACD e del Festival d’Avignon crea l’anno successivo il pluripremiato Pour tout l’or du monde. Dubois insegna e tiene numerosi workshop in contesti molto diversi, tra cui National Opera House

di Vienna, Athens National School, Cairo Opera House, Troubleyn/Jan Fabre e il Ballet Preljocaj. Nel 2007 è stato premiato dall’associazione di critici francesi per la creazione e l’interpretazione di Pour tout l’or du monde con cui ha inoltre vinto il premio Jardin d’Europe 2008 a Vienna. Per il Festival d’Avignon nel 2008 ha firmato il progetto Faune(s) a partire da L’Après-midi d’un faune di Nijinsky. Nel 2009 crea Révolution e Spectre per il Balletto di Monte-Carlo nel 2010. Come perfomer, ha lavorato con molti artisti tra i quali Sasha Waltz, Jan Fabre, Cirque du Soleil e Angelin Preljocaj.

Révolution Compagnie olivier dubois Révolution coreografia Olivier Dubois musica Maurice Ravel, Boléro prima ed esclusiva italiana

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VitaVita Dopo aver toccato i massimi vertici culturali con la composizione del cd O graziosa luna io mi rammento... a cura di Casa Leopardi e del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Sergio Carlacchiani non tradisce le attese e torna il 25 agosto con una nuova edizione di Vita Vita, il Festival Internazionale di Arte Vivente.

«

In un frammento della nietzscheriana Volontà di potenza leggiamo che l’arte è il grande stimolante della vita – afferma il direttore artistico Carlacchiani (foto) – Nel contesto di un’estetica palesemente fisiologica, Nietzsche individua un nesso strettissimo tra la dimensione della vita del vivente e quella dell’arte: per mezzo dell’arte accade il potenziamento della vita, intesa sia come vita dell’artista (le

sue capacità creative all’atto della produzione dell’opera), sia come vita del fruitore (le sue capacità recettive all’atto dell’esperienza e del godimento di essa). Oggi più che mai, gran parte dell’arte contemporanea e delle rassegne

artistico-culturali, si orienta verso la sollecitazione della componente corporea, in senso lato vivente, dello spettatore, stimolando modalità di fruizione interessate e partecipi che coinvolgono il soggetto fin nelle sue corde più intime, anche procurandogli forti reazioni di tipo fisiologico come il piacere, la gioia, la commozione. Questo è l’obiettivo che Vita Vita si è sempre proposto di raggiungere». E ci riuscirà anche quest’anno. Grazie a CheMagazine! offriamo qualche anticipazione. Tra i tanti ospiti segnaliamo: Seven Sins Dixieland Orchestra, Zastava Orkestar, Le Rimmel, Folkantina, Spring Trio, Line up, Stone Free Band New Real Jazz sextet & Mauro Spinelli, la Compagnia dei Folli e l’immancabile Mabò Band.

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Calendario

eventi

LUGLIO sabato 07 62 ● Viva l’Italia

Piazza della Conchiglia | ore 20.30

Aperitivo danzato Teatro Rossini | ore 21.30

Aterballetto

sabato 14

sabato 21

Chiostro S. Agostino | ore 18.30

Chiostro S. Agostino | ore 18.30

contempoRANEO Umberto Galimberti (La Tecnica)

contemporaneO Remo Bodei (L’Incertezza)

34 ● Le parole del

Piazza della Libertà | ore 21.30

Piazza della Libertà | ore 21.30

(prima esclusiva italiana)

Piazza della Libertà | ore 23.00

64 ● Blanca Li Dance Company

65 ● Les Tambours Du Burundi

Dewey Dell

41 ● POPSpettacolo Igor Righetti

giovedì 12

Chiostro S. Agostino | ore 18.30

Teatro Annibal Caro | ore 23.00

(prima italiana)

domenica 22 34 ● Le parole del

Chiostro S. Agostino | ore 18.30

30 ● Il Vangelo secondo Steve

Jobs (inaugurazione)

Piazza della Libertà | ore 22.30

40 ● POPspettacolo Giobbe Covatta

domenica 15 Chiostro S. Agostino | ore 18.30

34 ● Le parole del

contemporaNEO Giulio Giorello (Il Tradimento)

Teatro Rossini | ore 21.30

63 ● Spellbound

Contemporary Ballet (prima assoluta)

Hotel Miramare | ore 21.30

25 ● popcorto

venerdì 13 Hotel Miramare | ore 18.30

25 ● popeconomy

Pietro Marcolini, Pietro Modiano, Antonio Preziosi, Andrea Rurale (C’è economia senza cultura?)

Piazza della Libertà | ore 21.30

40 ● POPSpettacolo

Enzo Ghinazzi (Pupo) e Antonio Preziosi

giovedì 19 Hotel Miramare | ore 21.30

25 ● popcorto

venerdì 20 Hotel Miramare | ore 18.30

25 ● POPECONOMY

Fabrizio Tonello (L’età dell’ignoranza. Esiste democrazia senza cultura?)

Lido Cluana | ore 21.30

Lido Cluana | ore 21.30

Vito Mancuso

Maurizio Ferraris

20 ● Pensare il presente

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34 ● Le parole del

20 ● Pensare il presente

contemporaneO Salvatore Natoli (Il Rischio)

Piazza della Libertà | ore 21.30

41 ● POPspettacolo

Ron ricorda Lucio Dalla

giovedì 26 Sferisterio, Macerata | ore 21.30

66 ● Roberto Bolle

Hotel Miramare | ore 21.30

25 ● popcorto

venerdì 27 Hotel Miramare | ore 18.30

25 ● POPECONOMY

Andrea Fumagalli (Sai cos’è lo spread?)

Lido Cluana | ore 21.30

20 ● Pensare il presente Gianni Vattimo

Be e r on the

beac h


SUD SOUND FESTIVAL

sabato 28 Chiostro S. Agostino | ore 18.30

34 ● Le parole del

L

ungomare sud all night long mercoledi 22 agosto, dal tardo pomeriggio fino a notte fonda, con la seconda edizione del Sud Sound Festival. La rassegna itinerante di musica, nata dalla collaborazione tra Abat (associazione degli operatori balneari) e associazione culturale Made Again, con il patrocinio del Comune, torna ad unire gli stabilimenti

contemporaneO Giacomo Marramao (Il Conflitto)

Piazza della Libertà | ore 21.30

42 ● POPspettacolo Roberto Giacobbo

domenica 29 Chiostro S. Agostino | ore 18.30

34 ● Le parole del

contemporaneO Massimo Cacciari (Il Parricidio)

Piazza della Libertà | ore 21.30

42 ● POPspettacolo

balneari del lungomare sud di Civitanova Marche, che diventano palcoscenici per band emergenti, ensamble jazz e dj set. Una lunga notte di musica e divertimento al ritmo dei generi musicali più diversi.

Arnaldo Colasanti, Gene Gnocchi

AGOSTO giovedì 02-domenica 05 Balneare Antonio | dalle ore 21.00

● Beer on the beach

giovedì 02 Hotel Miramare | ore 21.30

25 ● popcorto

venerdì 03 Hotel Miramare | ore 18.30

25 ● POPECONOMY

Federico Fubini (Noi siamo la rivoluzione)

Teatro Rossini | ore 21.30

67 ● Solisti Del Ballet De

L’opéra National De Paris

Lido Cluana | ore 21.30

20 ● Pensare il presente

Stefano Rodotà

B

irra tedesca bionda e rossa a fiumi, direttamente “dalla sorgente” di dieci impianti alla spina. Beer on the beach, la festa della birra di Civitanova Marche, al balneare Antonio dal 2 al 5 agosto, con il patrocinio del Comune di

sabato 04

mercoledì 22

Hotel Miramare | ore 18.30

Lungomare sud | dalle ore 18.00 fino a notte fonda

25 ● POPECONOMY

Matteo Ricci (Felicità Interna Lorda)

Lido Cluana | ore 21.30

24 ● POPspettacolo

Eugenio Finardi

domenica 05

● Sud Sound Festival

sabato 25 Civitanova centro | dalle ore 18.00 fino a notte fonda

69 ● Vita Vita

Lido Cluana | ore 21.30

24 ● POPspettacolo

Filosofia del viaggio Viaggiar cantando, canzoni e canzonette una produzione di Musicultura

mercoledì 08 Teatro Rossini | ore 21.30

68 ● Compagnie

Olivier Dubois (prima esclusiva italiana)

Civitanova, è l’appuntamento dell’estate. E dalle 23 la musica dal vivo con le migliori tribute band, di Ligabue, dei Jamiroquai e dei Subsonica, e poi l’Armata Brancaleone, la folk rock band ospite sabato 4 agosto.

LEGENDA

● Popsophia - Civitanova Marche ● Popsophia - Città Alta ● Civitanova Danza ● Area portuale All’interno del pallino il numero di pagina a cui l’evento si riferisce

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A destra: il Capitano Mori con Indro Montanelli In basso: un'esibizione all'Ippodromo Mori

fondazione

Una nel nome del capitano

Mori

I

naugurata nel maggio scorso la Fondazione Mori - Museo Storico del Trotto, ha lo scopo di valorizzare il bellissimo spazio dell'ippoparco San Marone a Civitanova Alta dov'è custodito tutto il materiale raccolto durante la vita dal Capitano Mori. Appassionato di cavalli, uomo di cultura, collezionista d'arte il capitano è stato anche amico di varie personalità. Molti di loro hanno soggiornato qui. Tra questi: Indro Montanelli, Vittorio Feltri, Enzo Biagi, Arald Zieman all'epo-

72 |

ca direttore della Biennale di Venezia e Alida Valli. La collezione del Museo Storico del Trotto è unica nel suo genere in Europa. Un centro documentale su tutta la storia ippica che allo stesso tempo è una galleria d'arte con opere di Giovanola, Ciussi, Tulli, Ciarrocchi. Il più grande museo del trotto d'Italia con 58mila fotografie, 6000 volumi, un'emeroteca ippica e la prima padovanella

da corsa di fine '700. Pezzi unici usati dall'Unire per rappresentare l'Italia nel mondo e che la famiglia Mori vuole far conoscere alla città che li ospita. La fondazione creata dai figli del capitano vuole essere presente in maniera vivace nel panorama della città, vuole promuovere l'ippoterapia e la scoperta della vita in campagna in collaborazione con l'associazione Cavalli delle Fonti.


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