#cheauto! Febbraio 2018

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#cheauto quando l’auto fa spettacolo

Nr.

22

€ 0,00

Febbraio 2018

LA MACCHINA DEL FANGO nuova Subaru XV

Abarth 695 | Infiniti Q60 | Hyundai NEXO


#cheauto quando l’auto fa spettacolo

Nr.

22

Febbraio 2018

checosac’è #chedire 5 ? • Benvenuti smart phone

#chefoto 6 #cheroba 18 • Il talento di mr. Nakashima - VIDEO

#chebella 26 • SerpaS: fatta a mano

#chemacchina 38 • Infiniti Q60; potenza elegante • Abarth 695: la nipotina

#cheleggenda 70 • Mercedes Superstars

#chestoria 76 • La macchina del fango: Subaru XV - VIDEO • Hyundai Nexo: il SUV Fuel Cell

#cheamerica 98 • Spunti, curiosità e notizie dagli USA

#checorse 104 • Daytona 24



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?

chedire

Benvenuti smart phone di Vittorio Gargiulo

Si

fa presto a dire “guida autonoma”. Un bel computerone a bordo, che gestisce la guida in modo autonomo e totale, sorbendosi tutti gli stress del noiosissimo traffico urbano e non solo… una bella prospettiva, non c’è che dire. Però… c’è un però: se i veicoli non posso dialogare tra loro (e possibilmente pure con infrastrutture quali strade, semafori, barriere autostradali, ecc.) la guida autonoma non si discosterà molto da quanto avviene con la guida umana. Naturalmente ci saranno i benefici (importanti) dovuti al fatto che un computer non si stanca, non infrange le regole e neppure infrange i programmi con cui è stato istruito. Ma non avremo miglioramenti decisivi nella gestione del traffico e lasceremo che le situazioni critiche siano gestite più o meno sempre in emergenza. Oggi l’uso criminale degli smart phone mentre si è alla guida è causa di un numero terrificante di incidenti: un aspetto che legislatori e case automobilistiche dovrebbero approcciare più seriamente (e velocemente). Peraltro proprio la telefonia mobile “intelligente” potrà aiutarci a risolvere alcuni concreti problemi e ad evitare situazioni di guida potenzialmente molto pericolose.

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Conosciuta come Cellular-V2X (acronimo di “vehicle to everything”), questa tecnologia consente all’auto di comunicare con altri veicoli, e con ciò che la circonda, attraverso la telefonia mobile. Dal febbraio dello scorso anno tre colossi quali Bosch, Vodafone e Huawei stanno testando questa tecnologia ad alte prestazioni: le prove sul campo si stanno svolgendo sulla trafficatissima autostrada A9, in Baviera. Per la prima volta si sta dimostrando in concreto che sistemi di assistenza alla guida, quale l’Adaptive Cruise Control, potrebbero trarre vantaggio dallo scambio di informazioni diretto e istantaneo tra veicoli. Naturalmente per raggiungere l’obiettivo di avere tutte le auto completamente connesse sarà necessario insegnare ai veicoli a comunicare tra loro e

a scambiarsi dati direttamente; ciò permetterà, ad esempio, di sapere quanto sta accadendo in un incrocio non visibile, in cima a una collina, lungo l’autostrada oppure alle spalle dell’auto. Oggi il sistema Adaptive Cruise Control mantiene la velocità specificata dal guidatore e, grazie a un sensore radar, anche la distanza dal veicolo davanti. Nei fatti accade che l’ACC rileva un veicolo che taglia improvvisamente la strada non appena entra nel campo di rilevamento del radar. Ma quando le auto saranno in grado di comunicare tra loro (e in tempo reale) utilizzando Cellular-V2X, sarà possibile rilevare questi eventi ancora prima. Succederà che le auto connesse potranno trasmettere informazioni quali la posizione, velocità e direzione, direttamente a tutti gli altri veicoli entro un raggio di più di 300 metri, e lo faranno senza passare per canali intermedi e potenzialmente senza ritardi. Di conseguenza un veicolo conoscerà il comportamento degli altri intorno a lui e se, per esempio, all’improvviso un’auto tagliarà la strada a un altro veicolo, l’ACC saprà cosa sta per succedere ancora prima di coordinarsi con il guidatore o il sensore radar. Quindi l’auto regolerà automaticamente il proprio comportamento prima di quanto avrebbe fatto attendendo le rilevazioni di radar, telecamere e sensori vari. Anche nel traffico congestionato, questa funzione renderà la guida più rilassata, evitando le improvvise frenate e le brusche accelerazioni. In generale il traffico diventerà più scorrevole e tra le conseguenze positive ci sarà anche un buon abbattimento delle emissioni nocive.


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Dopo 8.793 km di dune, montagne e piste rocciose attraverso Perù, Bolivia e Argentina, l’equipaggio formato da Carlos Sainz e Lucas Cruz ha permesso alla Peugeot 3008DKR Maxi di mettere a segno unasofferta vittoria nella 40esima edizione della Dakar. Questo è terzo successo consecutivo del team francese nel rally più impegnativo del mondo e ora pare che i transalpini lasceranno la specialità


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Land Rover ha recentemente annunciato l’arrivo di una versione ad alte prestazioni della Defender, per celebrarne il 70° anniversario. L’icona del fuoristrada verrà prodotta in 150 esemplari solamente e sarà spinta da un propulsore V8. La “Defender Works V8” nasce nel solco di altre serie speciali quali la “Series III Stage 1 V8” del 1979 e la “50th Anniversary Edition” che alla loro uscita andarono a ruba tra i collezionisti

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Prodotta in soltanto 200 esemplari, la BMW i8 roadster First Edition rappresenta uno dei primi esempi di vetture “aperte” ibride-plug-in. Come le sorelle Coupé e Roadster anche questa serie speciale vanta una serie di interessanti colorazioni inedite, tra le quali il E-Copper metallizzato e il Donington Grey metallizzato



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La 30a edizione della Winter Marathon (gara di regolarità per vetture costruite ante-1968 e automobili da rally ante- 1976) è stata caratterizzata quest’anno dal freddo costante e da un grande innevamento. In totale i concorrenti hanno percorso 410 km lungo le spettacolari strade del Trentino Alto Adige



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Anno nuovo risultato vecchio: Ogier e Ingrassia hanno dominato dall’inizio alla fine il Rally di Montecarlo 2018 ribadendo la superiorità loro e della Ford Fiesta. In una rally molto impegnativo la grande sconfitta è Hyundai, mentre le Toyota (seconde e terza alla fine con Tanak e Latvala) hanno dato filo da torcere alla Fiesta sino all’ultimo chilometro. Rivedibile la Citroen (4° Meeke) che al traguardo ha preceduto la Hyundai di Neuville, mentre la classe minore R5 è andata lla favorita Skoda Fabia di Kopecky Foto Jaanus Ree/Red Bull Content Pool


chefoto Un bel dettaglio della nuova Kia Forte, anch’essa presentata al recente Salone di Detroit e prodotta per il mercato USA. La vettura presenta un innovativo design, chiaramente ispirata dalla sorella Stinger. Il modello è equipaggiato con i più aggiornati sistemi di assistenza alla guida e vanta notevoli miglioramenti sul fonte del comfort e dell’efficienza


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cheroba

LA DEDIZIONE DEI MAESTRI ''TAKUMI''

Il talento di mr. Nakashima La realizzazione della complessa griglia della nuova Lexus LS non sarebbe stata possibile senza la maestria di artigiani eccezionali, capaci di trasformare anche il lavoro delle macchine in vere e proprie opere d’arte



il talento di mr. Nakashima

Il

sig. Yasuhiro Nakashima è un “Takumi”! Bene, chiariamo subito che non si tratta di un insulto, anzi, ma allora cosa significa “Takumi”? Per spiegarlo occorre fare un passo indietro. La trama della nuova, iconica griglia anteriore della Lexus LS è talmente complessa che ha avuto bisogno, per la sua realizzazione, di un livello di precisione e di qualità artigiane fuori dal comune. E ciò sia per quanto riguarda la fase di design sia nella fase di produzione. Dai primi bozzetti al computer fino al prodotto finito, maestri artigiani hanno fatto si che l’idea dei designer venisse espressa appieno e hanno assicurato che il prodotto venisse realizzato con la massima qualità. Il nuovo design prevede una singola trama, una moltiplicazione del motivo ‘L’ di Lexus, che come una ragnatela occupa tutto lo spazio a disposizione. Mentre in passato si era ricorso a due stampi separati per la parte superiore e inferiore della griglia, i progettisti hanno raccolto la sfida non semplice e sono riusciti a realizzare un unico pezzo nonostante tutte le sue complessità. Il programma di rendering digitale ha disegnato la trama della griglia con relativa precisione ma è servito il tocco umano per rendere le cose perfette. Accrescere la qualità di una creazione digitale ha comportato una dedizione e un



il talento di mr. Nakashima



il talento di mr. Nakashima

amore per i dettagli senza precedenti e ha visto gli artigiani giapponesi lavorare per più di sei mesi, aggiustando e correggendo individualmente le superfici e curvature delle cinquemila parti presenti in ogni progetto. C’è da sottolineare infatti che, in linea con l’animo sportivo ed elegante della Lexus LS F SPORT, la griglia di quest’ultima è ancora più complessa e ha presentato ben settemila dettagli da correggere e perfezionare. E una volta completato il lavoro al computer, queste opere d’arte sono passate nelle mani di un artigiano del metallo “Takumi”.

La precisione della robotica non è bastata in questo caso, e come per la fase di design è stato necessario ricorrere al tocco umano, agli strumenti e al talento di Nakashima per perfezionare le superfici entro parametri di 100 micron (0,1 millimetri), una misura sulla quale nemmeno le macchine riescono a lavorare. Nel processo di rifinitura l’artigiano “Takumi” è persino riuscito a levigare le superfici in modo da ottenere i migliori riflessi di luce, un livello di raffinatezza che un computer non è nemmeno in grado di comprendere.

La parola “Takumi” indica una persona con il più grande talento e abilità in una certa disciplina. Yasuhiro Nakashima è appunto un “Takumi”, che ha affinato le sue abilità nella forgiatura dei metalli per ventisette anni e ha oggi messo a disposizione il suo talento per questo progetto. I maestri “Takumi” possiedono un’inarrivabile passione per il loro lavoro e uno spirito di competizione che li porta, giorno dopo giorno, a dare sempre il meglio di se stessi, con pazienza e dedizione, cosa testimoniata anche dagli strumenti personalizzati che utilizzano quotidianamente, alcuni dei quali costruiti appositamente a mano, in bambù, per lavorare sui dettagli più piccoli. La griglia di questa Lexus è di dimensioni notevoli e può sembrare semplice ad un occhio inesperto, ma necessita di essere robusta e di mantenere intatti anche i dettagli più minuti.

L’attenzione dedicata a questi dettagli ha allungato il processo produttivo di un mese (sei mesi invece di cinque), ma ha assicurato la riuscita del progetto e ha lasciato tutte le persone coinvolte in questa impresa più che soddisfatte. Koichi Suga, a capo del team di designer Lexus, ha commentato: “Cerchiamo di spingere i nostri partner a superare i limiti posti in precedenza, per aiutarci a creare dei prodotti che inducano i nostri clienti all’acquisto. Siamo consapevoli del fatto che le nostre richieste possano sembrare a tratti molto complicate, ma conosco altresì la dedizione di Nakashima-san e so che egli condivide la nostra visione. Vorrei che coloro i quali vedono la nostra griglia per la prima volta ne apprezzino i dettagli e ne siano colpiti e stupefatti… a prima vista”.


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chebella

AZNOM SERPAS


FATTA A MANO Si chiama SerpaS l’ultima vettura sportiva concepita dal centro stile Camal per AZNOM. Il progetto nasce già con l’obiettivo di realizzare una versione a propulsione completamente elettrica. La carrozzeria verrà realizzata totalmente in alluminio battuto a mano


fatta a mano


La

SerpaS (o meglio, in dialetto piemontese, “il Serpas” e cioè il serpente) è un’auto sportiva dalle ridotte dimensioni, basata su un telaio tubolare rinforzato con pannelli in fibra di carbonio. Il concept iniziale della Serpas nasce dall’idea di avere un corpo vettura estremamente basso e schiacciato a terra, quindi lo stile si è concentrato sulla linea di fiancata, che corre quasi orizzontale al terreno e divide a metà l’altezza della vettura, evidenziando l’intersezione dei parafanghi sulla stessa. Dal canto loro gli archi ruota e i parafanghi sembrano sovradimensionati, quasi caricaturali, rendendo possibile un movimento dinamico e sinuoso al corpo vettura. Il frontale compone con i gruppi ottici e i parafanghi una figura iconica e riconducibile alla testa di un serpente in procinto di attaccare mentre la pianta evidenzia l’armonia della forma attraverso le luci e le ombre create dai volumi morbidi intervallati da teorici netti. Infine il posteriore, troncato a vivo, rende filante la figura lasciando la definizione della stessa ad una striscia luminosa orizzontale che determina la fanaleria posteriore. Il motore è un 8 cilindri a V di 72° e una cilindrata di 2600cm³ montato in posizione centrale longitudinale, per ottimizzare la distribuzione dei pesi. La potenza massima erogata è di 363CV a 10300 giri/min e una coppia massima di 276,5 NM. Le sue dimensioni sono abbastanza


fatta a mano

Alessandro Camorali, fondatore dello studio Camal, ha collaborato nei primi anni della sua carriera come dipendente, ed in seguito come consulente, per rinomati protagonisti del panorama industriale italiano, leader nel settore automobilistico e non solo. La sua carriera inizia nel 2001 al servizio di Bertone per poi passare attraverso Fiat ed arrivare a Ferrari. Fondata nel 2008, Camal vanta un giovane team di designer e modellatori virtuali che nel tempo si sono specializzati nella realizzazione di progetti speciali e vetture uniche. I servizi di Camal, sia in campo di modellazione virtuale che nella veste di ente formativo, sono stati apprezzati anche da Pininfarina e da istituti scolastici privati e pubblici di settore



fatta a mano

contenute: lunghezza 4079mm, larghezza 1763mm con un’altezza, comprensiva di rollbar, di 1025mm (escluso il rollbar è di soli 780mm). Il passo misura 2400mm mentre la sua altezza da terra è di 70mm. Il peso previsto sarà di circa 900kg il che, abbinato alla potenza del motore, assicurerà delle prestazioni da vera supercar. Il progetto SerpaS è stato commissionato al centro stile Camal dalla AZNOM di Monza (azienda conosciuta per la personalizzazione di automobili e la realizzazione di accessori di lusso) con lo scopo trovare una nuova interpretazione di stile, capace di richiamare chiaramente le tecniche e alle lavorazioni del passato. Inoltre la carrozzeria in alluminio e realizzata a mano, l’altezza ridotta e la mancanza di tetto e parabrezza rendono chiaro il riferimento alle corse degli anni d’oro dell’automobilismo su pista. Al contempo va sottolineato che il progetto nasce già con l’obiettivo di realizzare una versione a propulsione completamente elettrica. Inizialmente la vettura sarà proposta con propulsione convenzionale ma entro il 2020 sarà possibile acquistarla anche nella sua versione ”green”. Il design e la realizzazione degli interni, curati direttamente da Aznom, propongono in chiave moderna gli stilemi vintage delle auto italiane che hanno reso celebre l’eleganza



fatta a mano



fatta a mano

tricolore nel mondo. Pochi elementi realizzati in pregiata pelle e alternati alla fibra di carbonio definiscono le forme essenziali dell’abitacolo. Priva di tetto e parabrezza rigidi la SerpaS ha un deflettore davanti all’abitacolo come le vetture da corsa d’epoca e, vista la sua altezza ridotta, non possiede portiere. Si può infatti comodamente accedere all’abitacolo scavalcando la fiancata della vettura. Ogni interno, così come la carrozzeria, verrà realizzato su misura, con cura sartoriale e secondo le richieste dei clienti, cosa che renderà davvero unica ogni vettura. La carrozzeria esterna rappresenta una delle caratteristiche peculiari dell’intero progetto. Verrà infatti realizzata completamente in alluminio battuto a mano, con metodi tipici delle costruzioni classiche, grazie alla collaborazione di uno dei pochi maestri battitori ancora in attività, Alla lavorazione artigianale della carrozzeria si alterneranno componenti estremamente tecnici realizzati in fibra di carbonio. In particolare verranno prodotti con questo materiale lo splitter anteriore, il diffusore posteriore e il cofano motore. L’acquisto della vettura includerà anche un pacchetto “esperienza”, che darà accesso a visite guidate in officina durante le fasi di lavorazione della propria auto e un corso di guida in pista, presso il circuito automobilistico di Monza.


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chemacchina

INFINITI Q60 SPORTS COUPÈ

Potenza elegant Le tecnologie (a partire dai propulsori sino alle sospensioni digitali) contribuiscono a rendere questa seducente coupé una vettura sicura e di alte prestazioni. Al primo sguardo la Q60 risulta caratterizzata da un design espressivo, muscoloso e molto personale… molto personale come quello del concept Q Inspiration Concept recentemente premiato al Salone di Detroit


te


potenza elegante

Se

tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… si potrebbe affermare pure che tra un concept e il veicolo che poi ne deriva c’è di mezzo una serie di compromessi (e di modifiche) che la reale “messa in strada” di un’idea generalmente comporta. Nel caso Infiniti però questo “mare di mezzo” spesso è risultato un “laghetto”, poco influente sul risultato finale. L a coupé Q60 che abbiamo avuto modo di provare è infatti fedele e diretta del Concept che l’aveva preannunciata un paio di anni prima e vien da pensare che sarà così anche per la recente (e decisamente avvenente) Q Inspiration Concept, che rappresenta l’idea Infiniti di una berlina tendente al coupé.

Va detto che questo strepitoso concept, recentemente nominato “Migliore Concept Vehicle” al Salone di Detroit, ha ricevuto anche il premio “Best Designed Interior” da EyesOn Design. Q Inspiration Concept esplora il futuro del segmento delle berline di medie dimensioni Infiniti con la combinazione di un innovativo propulsore VC-Turbo, tecnologie future di guida autonoma e interni incentrati sull’utente. Le linee di questo concept sono audaci e ci offrono un’anteprima di ciò che costituirà il futuro del design delle berline del brand, con una linea del tetto simile a un coupé e proporzioni da berlina di medie dimensioni. E in attesa che la Q Inspiration Concept divenga realtà consoliamoci una concretissima Q60 coupé… comunque tanta roba.



potenza elegante

Dopo

aver parcheggiato accanto al marciapiede, la cosa che vi sorprenderà maggiormente quando vi appresterete a uscire dall’abitacolo è… quanto siete bassi, letteralmente attaccati al livello strada! Si, perché le sensazioni che la Q60 vi ha trasmesso sino a quel momento sono quelle di una vera vettura premium, confortevole e piacevole al punto di farvi dimenticare di essere a bordo di una coupé. Peraltro una vera coupé, una sportiva capace di prestazioni eccellenti (noi abbiamo provato la versione con il benzina 2.0 litri turbo 4 cilindri) ma docile e facile da condurre in ogni situazione. I 211 cavalli si sentono tutti, spingono tanto ma non esagerano mai, garantendo emozioni godibilissime in tutta sicurezza. Come nella solida tradizione delle coupé sportive la trazione è posteriore (nel modello V6 è prevista l’integrale) ma il combinato disposto scocca/sospensioni/sterzo assicura ottime qualità dinamiche, reattività, prontezza di risposta al volante e ottima stabilità.

La Q60 ha saputo offrirci un’esperienza realmente coinvolgente, da vera coupé sportiva, ma al contempo si è fatta apprezzare per un incredibile bilanciamento tra comfort di guida, maneggevolezza e prestazioni… il tutto in un abitacolo estremamente raffinato ed elegante. Promossa a pieni voti. Sin dal primo sguardo questa coupé è inconfondibilmente firmata Infiniti: comunica dinamismo cercando di tradurre il potenziale di prestazioni della vettura in una innovativa ed audace espressione visiva. A partire dalla griglia a doppio arco e dai montanti a forma di mezzaluna tutta la carrozzeria enfatizza l’aspetto dinamico dell’auto. I gruppi ottici a LED sono stati progettati per emulare la forma della palpebra dell’occhio umano mentre la griglia, profondamente inserita nella carrozzeria anteriore, indica una stretta connessione al motore V6 biturbo. Le dimensioni esterne e una riuscita silhouette conferiscono alla Q60 il ruolo di una potente coupé sportiva mentre il suo centro di gravità ribassato ha un effetto assolutamente positivo sulla dinamica di guida.

La Q60 è dotata di ogni più aggiornato sistema di sicurezza. Le tecnologie di sicurezza attiva e passiva comprendono: Around View Monitor, il controllo intelligente della velocità Intelligent Cruise Control con Distance Control Assist, il Forward Emergency Braking con Pedestrian Braking system, il Lane Departure Prevention, il Blind Spot Intervention ed il Backup Collision Intervention



potenza elegante

La Q60 è dotata di serie dei sistema di controllo InTuition di Infiniti che rappresenta l’ultima generazione di infotainment avanzata sviluppata dalla società. Aggiornato da un processore velocissimo il sistema InTuition permette agli occupanti di personalizzare l’ambiente interno della Q60 in base alle proprie preferenze, inclusa la temperatura completamente regolabile, la posizione delle sedute, le impostazioni audio-video, la navigazione e altro


La Q60 monta di serie cerchi in lega da 19 pollici e gli spazi tra gli pneumatici ed i passaruota sono stati ridotti al minimo, contribuendo così a rendere la vettura più muscolosa e con una impronta a terra particolarmente potente e dinamica. L’efficienza aerodinamica è stata particolarmente curata con il risultato di un coefficiente aerodinamico di 0,28: sono stati realizzati dei condotti che veicolano l’aria direttamente dai parafanghi anteriori al vano motore, ed il cofano della Q60 è stato sagomato per ridurre la resistenza. I modelli Q60 sono dotati della nuova funzione di otturatore “Active Grille Shutter“ del propulsore V6 per ottimizzare sia il raffreddamento del motore quanto migliorare l’aerodinamica. Normalmente l’otturatore rimane chiuso, aprendosi quando è richiesto un maggiore rendimento. Gli specchietti laterali montati sulle portiere accentuano la posizione ribassata tipica da coupé e sono progettati per migliorare il flusso d’aria lungo i fianchi della vettura, pur mantenendo un ampio angolo di visibilità posteriore per il conducente. L’approccio personale e su misura prosegue all’interno di Q60, con tutti i nuovi rivestimenti, tessuti e materiali di grandissima qualità e dall’aspetto moderno. Cuciture a contrasto enfatizzano i dettagli di un ambiente premium e la sensazione di qualità degli interni della vettura. La gamma di motori disponibili per la Q60 unisce caratteristiche di guida e maneggevolezza che esaltano le doti dinamiche di questa lussuosa coupé. Potenti, elastici, dotati di

ottima copia ai bassi regimi esaltano il piacere di guida. Il motore biturbo V6 da 3.0 litri (eroga 405 CV/298kW a 6.400 rpm e 475 Nm di coppia massima a 1,600-5,200rpm) è stato sviluppato per fornire potenza e coppia oltre che ottimi consumi ed emissioni di carburante. Questo propulsore è abbinato ad un sistema di trazione intelligente All Wheel Drive (AWD) che garantisce stabilità e tenuta di strada in condizioni di scarsa aderenza. La Q60 è disponibile anche con un motore a benzina 2.0 litri turbo a quattro cilindri con iniezione di carburante maggiorata per un’ efficienza ottimale in tutte le condizioni. Questo motore eroga 211 CV a 5,500rpm e 350 Nm di coppia massima a 1,500rpm. In questa versione la coupé nipponica è a trazione posteriore ma una iniezione diretta ad alta pressione, con iniettori piezoelettrici, eroga carburante al motore in quantità precise, garantendo un’eccellente efficienza. Q60 è stata dotata di una serie di innovative tecnologie di guida per potenziare le prestazioni e regalare un’esperienza di guida su misura. Di serie sui modelli sportivi, il Direct Adaptive Steering (lo sterzo elettronico diretto) ha subito una significativa messa a punto, per migliorare la sensibilità e le conseguenti risposte, rendendo possibile per il guidatore di personalizzare le prestazioni dello sterzo in base al proprio stile di guida. Il sistema trasmette gli inputs del conducente alle ruote più velocemente di un sistema meccanico, richiedendo meno correzioni dello sterzo e permettendo di effettuare fino a 1000 correzioni di guida al secondo.


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Infiniti Motor Company Ltd. ha sede a Hong Kong e vanta una rete di vendita che si estende a circa 50 Paesi. Il marchio Infiniti è stato lanciato nel 1989. La sua gamma di automobili di lusso è attualmente prodotta in stabilimenti ubicati in Giappone, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Cina. I Centri Design di Infiniti sono situati a AtsugiShi, vicino a Yokohama (Giappone), a Londra (Regno Unito), a San Diego, CA (Stati Uniti) e a Pechino (Cina)


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L’ampia gamma di personalizzazioni dello sterzo è accessibile grazie al Drive Mode Selector visualizzabile nel menu della consolle centrale. Il Drive Mode Selector consente infatti di scegliere la risposta dello sterzo tra sei opzioni disponibili: ‘Customize’ (Personalizzata), ‘Standard’, ‘Snow’, ‘Eco’, ‘Sport’ e ‘Sport +’. La modalità ‘Standard’ è stato ottimizzata per tradurre la performance tipica della Q60, offrendo al guidatore una miscela unica fra comfort di guida e maneggevolezza come impostazione predefinita. Dal canto suo la modalità ‘Customize’ consente un alto livello di messa a punto: il conducente dapprima seleziona una delle tre modalità (Standard, Sport o Sport+) e quindi specifica il livello preferito di ‘risposta’ (Default, Dinamic e Dynamic +). La modalità Sport migliora la risposta dello sterzo elettronico diretto elevando la forza sul comando mentre viene ridotto il movimento dello sterzo. Nella modalità Sport +, la for-

za di sterzata è la medesima della modalità Sport, ma la reattività della sterzata è maggiore con un rapporto del cambio più rapido volto ad ottenere prestazioni più sportive. Le versioni di Q60 a quattro cilindri turbocompresse da 2.0 litri sono dotate invece di un sistema di servosterzo idraulico-elettronico a cremagliera e pignone, sensibile alla velocità. Il sistema aumenta l’assistenza alle basse velocità e nei centri urbani, mentre riduce l’assistenza per migliorare la sensibilità e la risposta alle alte velocità. Le sospensioni a bracci multipli (multilink) dispongono di due tarature che consentono al guidatore di adattare una risposta dinamica ad uno stile di guida personale. Le sospensioni assicurano un basso livello di rumore stradale e minima intrusione di vibrazioni indesiderate, pur consentendo risposte dirette e lineari, garantendo al contempo una buona tenuta di strada.



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Un nuovo sistema di sospensioni elettroniche, Dynamic Digital Suspension, è di serie sulle versioni di Q60 con motore V6 da 3.0 litri ed è stato progettato per offrire un ottimo equilibrio tra comfort di guida, reattività e agilità. Il cambio da una guida confortevole ad una guida più dinamica può essere fatto quando il conducente seleziona la modalità desiderata degli ammortizzatori elettronicamente regolabili a Sport o Sport+ (attraverso il Drive Mode Selector), offrendo uno smorzamento deciso per una maggiore agilità di manovra. Quando la vettura è programmata su queste modalità le sospensioni sono costantemente in azione garantendo una performance ed un confort ideali. Il cambio automatico a sette velocità di Q60 è stato progettato con rapporti di trasmissione distanziati per una presa diretta soprattutto in accelerazione. Il sistema Adaptive Shift Control utilizza un sensore di accelerazione laterale per individuare cambiamenti nella strada, come dossi o curve, e migliora la selezione della marcia più adattata alle condizioni di guida. L’ASC, inoltre, permette di monitorare i comportamenti di guida del conducente e adattare le marce a lui più consone. In modalità Sport, i conducenti possono selezionare uno schema di rapporti più diretto e veloce, per sfruttare al meglio la potenza agli alti regimi. Nelle altre modalità, la trasmissione automatica sposta agevolmente le marce dando alla vettura un passo più rilassato per le condizioni di guida di tutti i giorni. Il sistema intelligente All-Wheel Drive infine

offre una maggiore stabilità per una migliore tenuta di strada in condizioni di scarsa aderenza, distribuendo la coppia 50:50 tra ruote anteriori e posteriori come pre-impostazione. Se la vettura rileva che la trazione supplementare non è immediatamente necessaria, il sistema ritornerà al 100% di trazione posteriore, ridistribuendo coppia su ciascuna delle quattro ruote quando le condizioni di guida cambiano o se si rileva una perdita momentanea di trazione. L’innovazione tecnologica sulla Q60 si traduce anche in massimo comfort nell’abitacolo, offrendo uno spazio raffinato e moderno per guidatore e passeggeri. Gli ingegneri di Infiniti si sono impegnati affinché i livelli di rumorosità, vibrazioni e ruvidità (NVH) di Q60 siano tra i migliori del segmento… e pare proprio ci siano riusciti. In particolare, la rumorosità è stata ridotta grazie all’adozione di un isolamento delle sospensioni rigide e traverse, così come i raggi delle ruote sono stati progettati per smorzare le vibrazioni. Il sistema Active Noise Cancellation è montato su tutte le versioni di Q60 e previene efficacemente eventuali intrusioni di rumore del motore possano compromettere la silenziosità di cui gode l’abitacolo. La Q60 è dotata di un nuovissimo impianto audio Bose® Performance Series con 13 altoparlanti, progettato su misura per l’acustica dell’abitacolo della Q60. Abbinato alla tecnologia di cancellazione del rumore acustico, il sistema audio Bose trasforma l’abitacolo in un vero paradiso del suono.


potenza elegante

caratteristiche tecniche prinicipali 2.0-litri benzina

MOTORI

3.0-litri V6 benzina

CILINDRATA

1991cc

2997cc

CILINDRI

4 cilindri

6 cilindri a V

VALVOLE

16

POTENZA

211 CV (155kW)

COPPIA MAX

24 (quattro per cilindro) 405 CV (298kW)

350Nm @ 1,500rpm

ALIMENTAZIONE

Turbo

TRASMISSIONE

Automatica a 7 rapporti

LUNGHEZZA LARGHEZZA ALTEZZA TOTALE

475Nm (@ 1,600-5,200rpm sistema di iniezione ad alta pressione Automatica a 7 rapporti

mm 4,683

Q60

mm 1,850 mm 1,385

LISTINO PREZZI

PASSO

mm 2,850

P R E Z Z I M O D E LLI

i prezzi

Consumo carburante stimato 1 l/100 km Urbano Q60 Premium 2.0t CA Q60 Premium Tech 2.0t CA Q60S Sport 3 2.0t CA 3.0t CA AWD Q60S Sport Tech 3 2.0t CA 3.0t CA AWD 1 2 3

Emissioni di CO 21 g/km

Extraurbano Combinato

Prezzo netto

Prezzo IVA 22% inclusa

Prezzo chiavi in mano2

9,2

5,4

6,8

156

37.617,75

45.900,00

46.900

9,2

5,4

6,8

156

42.945,61

52.400,00

53.400

9,2 13,1

5,4 6,8

6,8 9,1

156 208

39.666,93 50.322,66

48.400,00 61.400,00

49.400 62.400

9,2 13,1

5,4 6,8

6,8 9,1

156 208

44.994,80 55.650,53

54.900,00 67.900,00

55.900 68.900

Potrebbe non rappresentare i reali risultati di guida (variabili a seconda dello stile di guida, delle condizioni di guida, della presenza di optional e di altri fattori). Esclusa Imposta Provinciale di Trascrizione (I.P.T.). Basato sui risultati dei test effettuati presso i laboratori del produttore. I dati ufficiali sulle emissioni di CO 2 ed i consumi non sono disponibili alla data di stampa. Rivolgetevi al vostro concessionario per maggiori informazioni.


Lo schienale alto e i sedili ergonomici accentuano la sensazione di controllo di guida su Q60. Sedili con specifico supporto della colonna sono stati appositamente progettati per abbinare la curvatura della colonna vertebrale, fornendo un livello costante di sostegno e riducendo al minimo la pressione sui muscoli della schiena sia verso le spalle che nella zona lombare. Le sedute Infininiti permettono un allineamento piĂš uniforme tra busto e bacino, mentre un ampio supporto superiore del corpo distribuisce il peso degli occupanti in modo piĂš uniforme sulla seduta

ca


chemacchina

ABARTH 695 XSR YAMAHA LIMITED EDITION

NEL SEGNO DELLO SCORP


PIONE

Abarth si conferma tra i marchi automobilistici che meglio rfiescono a comunicare lo spirito che si vive all’interno dei circuiti, i valori di sportività e voglia di eccellere insiti sia nel DNA dello Scorpione. Dalla collaborazione con Team Movistar Yamaha MotoGP è nata questa intrigante Abarth 695 XSR Yamaha Limited Edition, disponibile esclusivamente in livrea Grigio Pista e in tiratura limitata e numerata: 695 unità berlina e 695 cabrio


nel segno dello scorpione

Nato

a Vienna nel 1908, Carlo Abarth è stato l’artefice di un successo quasi senza precedenti nel campo dell’automobilismo sportivo, frutto di una dedizione assoluta al mondo dei motori e a un talento, una passione e un gusto per l’innovazione davvero prodigiosi. La storia di Carlo Abarth non inizia con le automobili ma con le motociclette: a vent’anni coglie già i primi successi in sella a una Motor Thun mentre l’anno successivo costruisce la sua prima moto personalizzata con il marchio Abarth. Purtroppo, durante una competizione a Linz, un grave incidente lo costringe ad abbandonare le moto, ma non la voglia di competizione. Continua a gareggiare con i sidecar ma un secondo grave incidente nel 1939 lo obbliga ad abbandonare definitivamente le competizioni. Inizia allora la seconda vita di Carlo Abarth. Nel 1945 si trasferisce a Merano, diventando cittadino italiano a tutti gli effetti e poi, dopo una breve esperienza in Cisitalia, nel 1949 fonda la Abarth &C.. La prima vettura

prodotta fu una 204 A Roadster, derivata da una Fiat 1100. A quel periodo risale anche l’intuizione di affiancare alle corse un’attività più commerciale, dedicata grande pubblico. Parte quindi la produzione dei famosi kit di elaborazione per vetture di serie, che aumentano potenza, velocità massima e accelerazione. Elementi di spicco nei kit sono le marmitte di scarico che, nel corso degli anni, diventano una vera propria icona dello “stile Abarth”, capaci di garantire un chiaro vantaggio prestazionale e un inconfondibile rumore sordo e pieno. In pochi anni l’Abarth & C. raggiunge livelli globali: nel 1962 produce, con uno staff di 375 persone, 257.000 marmitte, delle quali il 65% è destinato all’esportazione. Sono due gli elementi di fondamentale importanza che determinano il successo dei componenti e dei kit Abarth: un’abile campagna pubblicitaria e l’attività corse: Carlo Abarth introduce infatti tecniche di marketing e comunicazione ancora oggi attuali. Reclamizzata con linguaggio nuovo e rivoluzionario sulle maggiori testate giornalistiche, la marmitta Abarth viene presentata in versione nero opaco e terminali cromati, e offerta ad un prezzo di gran lunga superiore (!!!) rispetto a quello della concorrenza (4.500 lire contro un massimo di 2.000 lire). I suoi collaboratori, inizialmente scettici nei confronti della strategia, dovettero prontamente ricredersi: il successo è immediato e straordinario. L’ascesa del marchio nell’immaginario degli appassionati di motori è incessante, toccando il proprio apice alla fine degli anni Cinquanta e lungo tutti gli anni Sessanta.



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lano Roosevelt Jr., figlio del presidente degli USA, si precipita in Italia per siglare personalmente con Carlo Abarth un accordo di esclusiva per la distribuzione di queste automobili.

Carlo Abarth costruisce il mito dello Scorpione con una dedizione assoluta e un’attività quasi frenetica, nella quale si intravedono le caratteristiche del genio. Una lunga marcia a suon di record, trionfi, intuizioni epocali che cambiano il modo di vivere le auto sportive. Con una Fiat Abarth 750 carrozzata Bertone nel 1956, il marchio firma un primato di durata e velocità: il 18 giugno, sulla pista di Monza, batte il record delle 24 ore dove copre 3.743 km a una velocità media di 155 km/h. Poi, dal 27 al 29 giugno, sullo stesso circuito lombardo, inanella numerosi record: i 5.000 e i 10.000 km, le 5.000 miglia e anche le 48 e le 72 ore. Il successo ha un risalto internazionale e l’autorevole giornale tedesco “Das Auto Moto Und Sport” nel n°15 del 21 luglio del 1956 dedica la copertina alla Abarth 750. L’11 ed il 12 maggio del 1957, alla 24esima Mille Miglia, sono presenti ben 20 vetture dello Scorpione nella classe 750, e di queste ben 16 terminano la gara. Il “rombo” di questa straordinaria vettura raggiunge persino gli Stati Uniti: Franklin De-

Nel 1958 Abarth compie un vero e proprio capolavoro sulla nuova Fiat 500, trasformando completamente la piccola utilitaria ed esaltandone al massimo le potenzialità. Nello stesso anno diventa sempre più stretta la partnership con Fiat, che si impegna a riconoscere premi in denaro alla Abarth, in base al numero di vittorie e record che la scuderia sarebbe riuscita a realizzare. Un evento che sta alla base dell’impressionante palmares di quegli anni: 10 record del mondo, 133 record internazionali, più di 10.000 vittorie su pista. Il mito cresce sempre più, entrando persino nel linguaggio comune. Gli anni 60 sono il decennio d’oro di Abarth. Dire “Abarth” significava dire “velocità”, “coraggio”, “prestazione”, “elaborazione”. E’ davvero lungo l’elenco delle vetture che hanno scolpito il nome Abarth nella storia dell’automobilismo: dalla 850 TC, alla Fiat Abarth “1000 Berlina” fino alla 2300 S, che sul circuito di Monza infila una straordinaria serie di record nonostante condizioni atmosferiche proibitive. Dal 1971 la Abarth diventa a tutti gli effetti di proprietà di Fiat Auto e l’ultima vettura alla cui realizzazione partecipa attivamente il fondatore del marchio è la A112 Abarth. E nel corso degli anni 80 la storia prosegue con vetture celebri quali la Fiat 131 Abarth campione del mondo di rally e la Ritmo Abarth. Carlo Abarth si era tuttavia spento il 24 ottobre 1979, sotto lo stesso segno della nascita: quello dello scorpione.


La vettura, in serie limitata, si avvale di un estensivo utilizzo della fibra di carbonio, a testimoniare l’affinità con il mondo delle corse, quali ad esempio i terminali di scarico Akrapovic che con le finiture in fibra esaltano l’estetica e la tecnologia dell’impianto dual mode con valvola attiva. Il logo XSR sul portellone posteriore è poi la firma apposta sulla Abarth 695 XSR, mentre all’interno un badge in alluminio riporta la numerazione progressiva di 695 esemplari per ciascuna variante di carrozzeria


nel segno dello scorpione



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Figlia

dell’abbinamento tra Abarth e il Team Movistar Yamaha MotoGP la piccola belva Abarth 695 XSR Yamaha trasuda prestazioni da tutti i pori. Sotto il cofano, il motore 1.4 T-Jet con turbina GARRETT GT 1446 sviluppa una potenza massima di 165 CV a 5500 giri, e ha una coppia di 230 Nm. Con questo propulsore la Abarth 695 XSR Yamaha con cambio manuale accelera da 0 a 100 km/h in 7,3” e raggiunge una velocità massima di 218 km/h. Al volante le sensazioni sono buone, divertenti, quasi da kart, tanto bassa è di assetto, reattiva e in certi frangenti addirittura nervosa. Nonostante l’equipaggiamento di questa serie limitata offra ottime sospensioni posteriori Koni (abbinate a molle Eibach) la vettura appare comunque un filo troppo sovraster-

zante, soprattutto in curve lunghe abbastanza chiuse, laddove si cerchi di sfruttare appieno l’esuberanza del propulsore. Questa 695 è disponibile con cerchi in lega 17’’ Supersport con finitura nero opaco, finiture “Satin Chrome” per maniglie e supporti badge, strisce laterali e inserti paraurti rossi abbinati alle pinze freno rosse, impianto frenante con dischi forati. L’uso estensivo del carbonio non si limita agli esterni, ma continua nell’abitacolo caratterizzato dal volante in pelle e alcantara con mirino e razze in fibra di carbonio. La vettura è ulteriormente personalizzabile con fascia plancia in carbonio, sedili Sabelt in pelle e alcantara con guscio retroschienale in carbonio e, grazie alla rinnovata gamma di kit e accessori Abarth, con copripedali, pomello cambio e battitacco, sempre in fibra. E come tutte le vetture “4.0” grande attenzione è stata posta anche sul fronte “infontaiment”, attraverso la nuova tecnologia del sistema UconnectTM 7” HD LIVE con l’integrazione di Apple CarPlay. L’impianto consente agli utilizzatori di iPhone di accedere a contenuti quali Mappe di Apple, messaggi, telefonate, Apple Music, anche tramite l’assistenza vocale di Siri. Il sistema UconnectTM 7” HD LIVE abilita anche Android Auto, consentendo un facile e sicuro accesso alle funzionalità di assistenza vocale, Google MapsTM, Google Play MusicTM, tramite il touch screen dellla radio o i comandi al volante.



nel segno dello scorpione



nel segno dello scorpione

Questa versione è poi ulteriormente personalizzabile attraverso il kit di elaborazione, che incrementa la potenza fino a 180 CV e la coppia sino a 250 Nm, migliora l’handling della vettura attraverso l’impiego delle sospensioni anteriori KONI con valvola FSD (Frequency Selective Damping), e rende ancora più pronta la frenata grazie alle pinze Brembo a quattro pistoncini, abbinate ai dischi forati e autoventilanti 305x28mm e le pastiglie freno Ferodo HP 1000/1 ad alte prestazioni



nel segno dello scorpione caratteristiche tecniche prinicipali VERSIONI

695 XSR Yamaha Ltd. Edition

695C XSR Yamaha Ltd. Edition

695 Biposto

Peso a vuoto [Kg] (Cambio MTA)

1035 (1045)

1075 (1085)

977

Posti

4

4

2

Serbatoio [l]

35

35

35

Cilindri

4

4

4

Cilindrata [cc]

1368

1368

1368

Rapporto di compressione

9,0 : 1

9,0 : 1

9,8 : 1

Potenza massima [CV(kW) @ rpm]

165 (121) @ 5500

165 (121) @ 5500

190 (140) @ 5500

Coppia massima [Nm @ rpm]

230 @ 3000

230 @ 3000

250 @ 3000

Turbina

GARRETT GT 1446

GARRETT GT 1446

GARRETT GT 1446

Trazione

Anteriore

Anteriore

Anteriore

Tipo

Meccanico 5 marce

Meccanico 5 marce

Meccanico 5 marce

Batteria

250 A / 50Ah

250 A / 50Ah

250 A / 50Ah

Sospensioni Anteriore

Mc Pherson con barra antirollio

Mc Pherson con barra antirollio

Mc Pherson con barra antirollio

Ammortizzatori

Telescopici con valvola FSD

Telescopici con valvola FSD

Shox regolabili

Posteriore

Assale torcente con barra antirollio

Assale torcente con barra antirollio

Assale torcente con barra antirollio

Ammortizzatori

KONI con valvola FSD

KONI con valvola FSD

Shox regolabili

Freni Anteriori Pinza flottante Pinza flottante

Pinza fissa BREMBO in alluminion a 4 pistoncini

Dimensioni

Disco autoventilante forato φ284 X 22 mm

Disco autoventilante forato φ284 X 22 mm

Disco autoventilante forato φ305 X 28 mm

Posteriore

Pinza flottante

Pinza flottante

Pinza flottante

Dimensioni Disco forato φ

240 X 11 mm

240 X 11 mm

240 X 11 mm

Gomme Misure e tipologia

205/40 R17 - Estive

205/40 R17 - Estive

215/35 R18 - Estive

Sterzo Tipologia

Servosterzo elettrico Dualdrive con “sport mode”

Servosterzo elettrico Dualdrive con “sport mode”

Servosterzo elettrico Dualdrive con “sport mode”

Accelerazione 0-100 Km/h [s] (cambio MTA)

7,3 (7,4)

7,3 (7,4)

5,9

Velocità massima [Km/h]

218

218

230

CO2 [g/km] (cambio MTA)

139 (134)

139 (134)

145

Classe di emissione

Euro 6

Euro 6

Euro 6


listino prezzi Potenza Cilindrata Potenza Emissioni fiscale max CO2 CV cm3 kW g/km

EURO I.V.A. esclusa*

EURO Chiavi in mano

15 1368

121 139***

ABARTH 695 XSR YAMAHA LIMITED EDITION - 1.4 16V TURBO T-JET 165CV

21.098,36

26.640,00

15 1368

121 139***

ABARTH 695C XSR YAMAHA LIMITED EDITION - 1.4 16V TURBO T-JET 165CV 23.147,54

29.140,00

15 1368

132 139*** ABARTH 695 RIVALE

22.213,11

28.000,00

15 1368

132 139***

ABARTH 695C RIVALE

23.852,46

30.000,00

15 1368

132 139***

ABARTH 695 RIVALE 175 ANNIVERSARY

25.241,80

31.695,00

15 1368

132 139***

ABARTH 695C RIVALE 175 ANNIVERSARY

26.881,15

33.695,00

15 1368

140

145

ABARTH 695 BIPOSTO - 1.4 16V TURBO T-JET 190CV

32.000,00

39.940,00

15 1368

140

145

ABARTH 695 BIPOSTO RECORD - 1.4 16V TURBO T-JET 190CV

36.508,20

45.440,00

***: 134 CON CAMBIO MTA

EURO

* IL PREZZO “CHIAVI IN MANO” È COMPRENSIVO DELL’I.V.A. E DELLA MESSA IN STRADA E DEI CONTENUTI DI ELABORZIONE E ACCESSORI; NON COMPRENDE L’IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE. ** IL PRESENTE LISTINO ANNULLA E SOSTITUISCE I PRECEDENTI E PUÒ ESSERE MODIFICATO SENZA PREAVVISO.

900,00 MESSA IN STRADA

#ca


cheleggenda

ALL TIME STARS by Mercedes-Benz Classic

S U P E R S TA R S

Le vendite relative alle classiche della Stella nel 2017 sono cresciute di circa il 50% rispetto al 2016. ALL TIME STARS, fondata come start-up nel 2015, si occupa di lavori di restauro, eseguiti ufficialmente dalla Casa e recanti il sigillo di qualità del Costruttore a garanzia di eccellente qualità. Un nuovo showroom ALL TIME STARS aprirà nel secondo semestre del 2018 all’interno del Motorworld di Monaco di Baviera


Sia le berline che le coupé della serie 123 sono stati tra i modelli più richiesti nel 2017

I

maggiori analisti di mercato (HAGI) hanno rilevato che nei primi undici mesi del 2017 il valore relativo alle auto d’epoca Mercedes Benz è cresciuto dell’8,6%. Per quanto riguarda le auto da collezione più recenti (le cosiddette Emerging Classics) l’aumento ha addirittura toccato quota 19,3% e questo trend positivo ha fatto decollare anche il business di Mercedes-Benz Classic attraverso il proprio canale di vendita ALL TIME STARS. Infatti nel 2017 le vendite sono aumentate di circa il 50% rispetto all’anno precedente, con un’offerta che spaziava dalle youngtimer, agli esclusivi modelli d’epoca fino a rarissime auto da corsa. Il know-how degli esperti del marchio unito al grande entusiasmo per la cultura dell’originalità costituiscono i punti di forza esclusivi

che contraddistinguono la commercializzazione di vetture da parte di Mercedes-Benz Classic. “Massima trasparenza e attenta classificazione delle vetture offerte garantiscono al potenziale acquirente che, rivolgendosi ad ALL TIME STARS, potrà trovare esattamente l’auto che sta cercando” con queste parole Patrik Gottwick (Responsabile Business Vehicle di Mercedes-Benz Classic) ha sottolineato la filosofia su cui si fonda la vendita di vetture presso il Museo Mercedes-Benz. Dopo essere state sottoposte ad un rigoroso controllo articolato su 160 punti, tutte le youngtimer e le oldtimer ricevono una certificazione Classic Data. Dal punto di vista tecnico la votazione minima relativa allo stato delle vetture corrisponde a 2, ovvero da buono a ottimo.

Questa è invece una Mercedes-Benz 190 E 2.5-16 Evolution II (W 201) berlina, anch’essa venduta lo scorso anno dalla struttura ALL TIME STARS


superstars


“Il 2017 è stato un anno ricco di successi per ALL TIME STARS” - ha dichiarato Christian Boucke, Responsabile di Mercedes-Benz Classic il buon risultato ottenuto è perfettamente in linea con l’eccellente sviluppo di Mercedes-Benz Cars. Non vediamo l’ora di affrontare il nuovo anno per continuare ad offrire sul mercato rare e straordinarie auto d’epoca della Stella e le fiere specializzate Techno Classica di Essen (dal 21 al 25 marzo 2018) e Retro Classics di Stoccarda (dal 22 al 25 marzo 2018) rappresenteranno la vetrina perfetta”. Patrik Gottwick, Responsabile Business Vehicle di MercedesBenz Classic, ha aggiunto: “Siamo fieri di essere riusciti ad ottenere un tale successo anche sul mercato delle classiche. La possibilità di acquistare anche auto storiche del marchio all’interno del Museo Mercedes-Benz ha riscosso grande favore”

Tra le auto vendute nel 2017 questa splendida AMG-Mercedes C-Class Racing Touring Car (W 203) usata nel DTM nel 2005 PHOTO FROM GOODWOOD FESTIVAL OF SPEED 2017


superstars

Autientica rarità questa Mercedes-Benz 300 SL Roadster (W 198) con tettuccio rigido removibile (hardtop)

Le vetture ALL TIME STARS sono classificate in tre differenti categorie: la Concours Edition comprende, oltre alle youngtimer ed alle oldtimer in eccellenti condizioni e con pochi chilometri, anche gli esemplari sottoposti ad un ampio ed accurato restauro da parte degli esperti di Mercedes-Benz Classic a Fellbach. Alla Collectors Edition appartengono, invece, le vetture in buone condizioni tecniche ed estetiche a cui il trascorrere del tempo ha conferito loro un fascino unico. Infine la Drivers Edition raggruppa le auto in buone condizioni tecniche ma che possiedono un potenziale di miglioramento se sottoposte ad ulteriori interventi di restauro. Esse rappresentano la soluzione ideale per gli appassionati di classiche che desiderano guida-

re tutti i giorni la propria youngtimer/oldtimer. ALL TIME STARS è presente con uno showroom permanente al Livello 0 del Museo Mercedes-Benz e lavora anche attraverso con una piattaforma di vendita digitale nel web. Ma è possibile incontrare questa divisione della Stella anche occasione di numerosi eventi quali Rétromobile di Parigi, Techno Classica di Essen o il Pebble Beach Concours d’Elegance in California. Nel secondo semestre del 2018 è inoltre prevista l’apertura di un nuovo showroom all’interno del Motorworld di Monaco di Baviera. La commercializzazione di vetture da parte di Mercedes-Benz Classic si distingue anche per una serie di iniziative tra cui figurano il Cars & Coffee presso


Questa stupenda 300 SL Coupé (W 198) del 1954 in vendita presso ALL TIME STARS è stata restaurata direttamente dal Casa

il Museo Mercedes-Benz, ovvero il raduno di auto d’epoca aperto a tutti i marchi che viene organizzato quasi tutte le domeniche d’estate, e l’elegante lounge estivo ALL TIME STARS sulla collina dove sorge il museo stesso. Tra le vetture più significative che MercedesBenz Classic ha trattato nel 2017 spiccano una AMG-Mercedes Classe C DTM da gara del 2005 (W 203), una rarissima 300 SL Roadster (W 198) del 1958, restaurata ufficialmente dalla Casa, nonché una Mercedes-Benz 190 E 2.5-16 Evolution II (W 201) del 1990, la splendida berlina ad alte prestazioni meglio conosciuta nell’ambiente con il nome di ‘EVO 2’. Recentemente ALL TIME STARS ha ampliato la propria gamma di vetture, acquistando in

modo mirato determinati modelli particolarmente interessanti. L’offerta attuale comprende, ad esempio, una 300 SL Coupé (W 198) del 1954, che all’epoca fu consegnata con un’originalissima combinazione cromatica: carrozzeria verniciata in verde-beige e rivestimenti interni in pelle verde-grigio. Un’autentica rarità è rappresentata anche da una 280 SL della Serie 113 (‘Pagoda’) del 1967, contraddistinta dal numero di telaio 2. Entrambe queste auto sono state ufficialmente restaurate dagli esperti artigiani del MercedesBenz Classic Center a Fellbach, per conto di ALL TIME STARS, nel pieno rispetto delle specifiche originali al fine di garantire la massima autenticità: un’offerta eccezionale che solo il Costruttore è in grado di proporre.

La SL cabrio della serie 107 è al momento tra le vetture più richieste dai collezionisti

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chestoria

nuova Subaru XV

LA MACCHINA


In attesa di analizzare in profondità (nei prossimi mesi) questa nuova creatura Subaru, ci concentriamo oggi sulle doti da vera “off road”della XV. Dietro il suo aspetto “cittadino” la vettura nasconde capacità inaspettate e sa destreggiarsi con facilità anche in situazioni di fuoristrada impegnativo. Robusta e sportiva, offre comunque comfort e finiture di alto livello

A DEL FANGO


la macchina del fango

Certo,

a vederla pulita, bellina e borghesemente parcheggiata nei pressi di un supermercato non verrebbe il sospetto che, sotto il vestito, questa nuova Subaru nasconda i muscoli, la forza e l’agilità per affrontare chilometri e chilometri nel fango e nella neve… eppure… La nuova Subaru XV nasce concettualmente in modo diverso rispetto al prodotto precedente. Se da un lato l’uso comune è prettamente urbano ed extraurbano, dall’altro XV mira ad essere perfettamente a proprio agio anche (o forse soprattutto) in un ambiente fuoristradistico, laddove le peculiarità costruttive e le soluzioni tecnologiche adottate la differenziano nell’affollato panorama delle piccole e medie crossover. Grazie infatti al motore boxex, al sistema SymmetricalAll Wheel Drive, al nuovo cambio automatico Lineartronic e alla introduzione del sistema X Mode, Subaru XV può esprimere tutto il suo valore in ogni condizione di guida e in ogni situazione meteo, con qualsiasi fondo stradale o fuoristrada. E’ nato così il concetto di “Tough Explorer”(Esploratrice Tenace) che contraddistingue un veicolo mirato all’avventura in grado di affrontare le situazioni off road più impegnative. Quindi non abbiate paura di sporcarla: noi abbiamo potuto provarla, a lungo, in situazioni davvero difficili, in un tour su percorsi


Nella nuova Subaru XV è stato adottato il gruppo ottico attivo in funzione dell’angolo di sterzata, che sposta lateralmente i raggi del proiettore in corrispondenza dello sviluppo della curva. Sullo stesso tema è presente l’High Beam Assist, la telecamera monoculare dedicata che rileva un veicolo precedente o in arrivo e commuta automaticamente tra luci abbaglianti ed anabbaglianti. La nuova Subaru XV impiega infine il Blind Spot Detection, un sistema che rileva un veicolo che sopraggiunge dalle corsie laterali (difficile da individuare visivamente o da uno specchio laterale) e avvisa il conducente del rischio di collisione se intende cambiare la corsia


la macchina del fango

sterrati, fangosi e persino innevati, lungo le splendide colline di Romagna, tutt’attorno a Forlì. La XV si è sempre dimostrata all’altezza, trasmettendo una sensazione di sicurezza in ogni frangente. Pare quasi che le piaccia giocare nella terra e nel fango: una vera “macchina del fango”. Per concretizzare tutte queste virtù sulla nuova Subaru XV è stata adottata una nuova piattaforma, nuove geometrie per le sospensioni e una ideale distribuzione di pesi e volumi. È il secondo modello Subaru (dopo la Impreza) che utilizza la nuova piattaforma definita SGP (Subaru Global Platform) che comporta una guida più silenziosa e fluida ed una elevata rigidità per un più elevato grado di sicurezza. E ciò sia che si muova nel traffico cittadino, in quello extraurbano o su una mulattiera, anche per merito del collaudato sistema di trazione integrale permanente Symmetrical AWD. La nuova Subaru XV è equipaggiata con due motorizzazioni a benzina Euro 6C, da 2.0 e da 1.6 litri. Risultano da una rielaborazione dei boxer di casa Subaru, che ha portato una notevole riduzione di peso e consumi, mantenendo adeguate le prestazioni. Il 2 litri presenta il nuovo sistema di iniezione diretta multi-fase (con un alto grado di polverizzazione del carburante) che garantisce un maggior rapporto di compressione e un miglior flusso dei gas di scarico.

Questo quattro cilindri boxer, alimentato a benzina, aspirato, con basamento e testata in alluminio, eroga una potenza di 115kW a 6.000 giri/min. ed una coppia max. di 196Nm a 4.000 giri/min. Il 1.6 litri quattro cilindri boxer eroga invece una potenza di 84kW a 6.200 giri/min. ed una coppia max. di 150 Nm a 4.000 giri/ min. Entrambi i motori sono abbinati al cambio automatico CVT a variazione continua Lineartronic che supporta la trazione integrale permanente Symmetrical AWD con ripartizione attiva della coppia. In condizioni normali la ripartizione della coppia motrice è 60% all’avantreno e 40% al retrotreno ma, in condizioni critiche, il sistema reagisce in tempo reale modificando sia queste percentuali, che il rapporto di trasmissione del cambio. Abbinato al motore 2 litri il cambio può funzionare anche in manuale, comandato da due palette poste nella parte posteriore del volante, che consentono di utilizzare 7 diversi rapporti “virtuali” di trasmissione. Al cambio Linertronicè stata aggiunta l’importante funzione X-MODE, attivabile tramite un pulsante posto sul tunnel centrale. Questo programma permette una differente regolazione dei principali componenti della vettura come: motore, sistema di trazione integrale AWD e impianto frenante per affrontare al meglio i percorsi in cattive condizioni o con superfici particolarmente scivolose.



la macchina del fango



la macchina del fango

Dove le tradizionali tarature dei sistemi potrebbero pregiudicare la trazione, rischiando di rimanere bloccati, il programma X-MODE sposta le soglie di intervento dei sistemi in modo consono. Quando l’ X-MODE è attivo, è disponibile anche la funzione HDC (Hill Descent Control) che mantiene costante la velocità durante le discese più ripide e scivolose. Utilizzando l’X-MODE nei momenti di maggiore difficoltà (molto fango, salite e discede ripide) abbiamo potuto concentrarci maggiormente sullo sterzo, lasciando all’HDC il controllo dei freni, per mantenere costante la marcia e l’aderenza durante la discesa. A completare la sicurezza attiva della nuova Subaru XV (oltre a molte altre funzioni classiche quali l’ABS) è presente il controllo di stabilità VDC predisposto per la trazione integrale, con la funzione di differenziale elettronico posteriore. La nuova Subaru XV utilizza anche l’Active Torque Vectoring, che facilita la traiettoria in curva e la risposta del veicolo. Il sistema avora mediante l’attivazione dell’impianto frenante sulle ruote interne alla curva, in modo da incrementare la coppia motrice su quelle esterne. Infine un nuovo sistema di sospensioni tende a diminuire il rollio mentre gli ammortizzatori sono stati rivisti per rendere la risposta più diretta e contemporaneamente più confortevole sia a bassa velocità,che nei lunghi viaggi.

All’esterno il carattere robusto della nuova Subaru XV si percepisce già al primo sguardo: frontalmente un nuovo paraurti sottolinea la sportività della vettura e, grazie alla sua configurazione, aumenta la sicurezza per i pedoni in caso di sinistro. La vista laterale mette in evidenza la protezione nero opaca che corre lungo tutta la fiancata incorporando i passaruota allargati con i nuovi cerchi in lega (da 17” o da 18” secondo l’allestimento) mentre il design posteriore mette in evidenza il grande spoiler. Le dimensioni della vettura sono leggermente aumentate rispetto alla versione precedente a tutto vantaggiodella capacità di carico e dello spazio a disposizione per i passeggeri. Gli interni sono accoglienti e presentano materiali pregiati e finiture curate. I sedili sono stati resi più avvolgenti mentre il nuovo volante compatto a tre razze incorpora, a seconda degli allestimenti, due satelliti attraverso i quali il pilota può comandare e controllare i più moderni impianti di bordo, volendo anche con il controllo vocale. I display dei sistemi di bordo sono stati riposizionati nella parte alta della consolle centrale, mentre i comandi dei sistemi ausiliari alla guida e di infotainment sono stati configurati in modo da essere facili ed intuitivi e sono tutti comandabili dai satelliti posti nelle razze laterali del nuovo volante, ergonomico e di diametro ridotto.


L’innovativo e acclamato sistema “Eye Sight”, con due telecamere stereo, è in grado di offrire una sicurezza preventiva estremamente affidabile. In questa ottica risulta importantissimo il supporto offerto da programmi quail Pre-Collision Braking Control, Adaptive Cruise Control, Lead Vehicle Start Alert, Pre-Collision Throttle Management, Lane Departure Warning, Lane Sway Warning, Lane Keep Assist

La sicurezza passiva si basa sulla classica e apprezzata struttura ad anelli di tutte le scocche Subaru. La nuova piattaforma aumenta drasticamente la rigidità in tutto il telaio con un aumento dal 70% al 100% rispetto ai modelli attuali. Anche l’assorbimento dell’energia da impatto è stato incrementato del 40% rispetto ai modelli attuali. La struttura di porte e montanti è stata anch’essa progettata per garantire un elevato grado di protezione, attraverso la capacità di assorbimento degli urti laterali


la macchina del fango


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Hyundai presenta NEXO

il SUV Fuel Cell Al Consumer Electronics Show 2018 di Las Vegas, Hyundai ha rivelato NEXO, il nuovo SUV a celle combustibili. Il lancio di NEXO riconferma il piano di Hyundai sullo sviluppo di veicoli a basse e zero emissioni, in linea con l’obiettivo del Gruppo di introdurre 18 modelli eco-friendly su scala globale entro il 2025


il SUV Fuel Cell

A

Las Vegas di solito ci si va per divertirsi, ubriacarsi e dilapidare somme più o meno enormi al casino. In gennaio però capita anche di andarci per scoprire che novità riserva il CES (Consumer Electronics Show) per distacco la fiera dell’elettronica (applicata alla vita quotidiana) più importante del globo. Ed è proprio in questa sede che parecchie case automobilistiche annunciano/presentano/lanciano modelli, sistemi e diavolerie varie di oggi e domani. Quest’anno Hyundai ha annunciato NEXO, il nuovissimo veicolo Fuel Cell, e ha rivelato le nuove tecnologie Advanced Driver Assistance Systems (ADAS), che aumentano le potenzialità di guida autonoma. NEXO è il fiore all’occhiello della gamma “green” Hyundai e rappresenta un ulteriore passo della Casa verso la proposta di SUV più ricca e diversificata sul mercato. Inoltre questa nuova interessante automobile riconferma il piano di Hyundai di accelerare lo sviluppo di veicoli a basse e zero emissioni, in linea con il rinnovato obiettivo del Gruppo di introdurre 18 modelli eco-friendly su scala globale entro il 2025.


Il Lane Following Assist, tecnologia totalmente nuova per Hyundai, regola automaticamente lo sterzo per mantenere la vettura al centro della sua corsia a velocità comprese fra 0 e 150 km/h su strade urbane ed extra-urbane. Se abbinato all’HighwayDriving Assist di Hyundai (che utilizza sensori e mappe regolando automaticamente la velocità secondo i limiti) i guidatori saranno in grado di percorrere lunghe distanze con maggiore facilità e sicurezza


il SUV Fuel Cell

“L’alimentazione a idrogeno è la chiave per costruire una società più sostenibile. Hyundai ha già assunto un ruolo di guida nello sviluppo della tecnologia a idrogeno con l’introduzione di ix35 Fuel Cell – ha affermato Woong-Chul Yang, Vice Chairmandi Hyundai – e oggi, come risultato di un grande impegno e investimenti sulla mobilità eco compatibile, sono molto orgoglioso di presentare il nostro veicolo elettrico a celle combustibili di seconda generazione, che si posiziona ai vertici della nostra avanguardia tecnologica”. NEXO sarà disponibile in diversi mercati nel mondo già a partire dal 2018 e promette di migliorare il già apprezzato ix35 Fuel Cell, offrendo un’autonomia stimata di 800 km (oltre 200 km in più rispetto al suo predecessore) insieme a una maggiore potenza che ne aumenta le prestazioni. NEXOè stato progettato per affrontare temperature e condizioni estreme e i test a cui è stato sottoposto hanno dimostrato che il veicolo è capace di mettersi in moto anche dopo essere stato esposto a temperature notturne di -30 °C. NEXO vanta infatti la capacità di avviamento a freddo entro 30 secondi, risultato leader nel settore, grazie al sistema di celle a


Il Blind-spot View Monitor è una tecnologia all’avanguardia nel settore che mostra al guidatore, su uno schermo centrale, la visuale laterale e posteriore della vettura, utilizzando le telecamere nel momento di cambio della corsia in entrambe le direzioni. Il sistema utilizza schermi a grandangolo sui due lati dell’auto per mostrare anche le aree che non sono normalmente visibili con gli specchietti retrovisori tradizionali


il SUV Fuel Cell

combustibile che si scalda più velocemente per garantire le massime prestazioni. Inoltre questo suv è in grado di garantire eccellenti performance di raffreddamento quando sottoposto a temperature che raggiungono i 50°. I miglioramenti nel sistema di aerazione, delle prestazioni a grandi altitudini e dei tempi di rifornimento, insieme all’efficienza complessiva e al risparmio di carburante, inseriscono NEXO in un segmento a sé, grazie a una densità di potenza e a un’affidabilità paragonabili a quelle di una vettura alimentata a benzina. Per la prima volta in assoluto, un veicolo a celle combustibile di Hyundai è stato costruito su una piattaforma dedicata, che possiede numerosi vantaggi rispetto a ix35 Fuel Cell, tra cui: · Minor peso e miglior rapporto potenza-peso · Migliore accelerazione da 0 a 100 km/h · Più spazio nell’abitacolo · Possibilità di posizionare la batteria all’interno del bagagliaio · Migliore disposizione del sistema di celle a combustibile A confronto con il vecchio ix35 Fuel Cell il nuovo NEXO offre anche i seguenti


Remote Smart Parking Assist consente a NEXO di entrare o uscire da un parcheggio in maniera autonoma, anche senza la presenza del conducente a bordo. Il sistema può persino riportare NEXO autonomamente in un parcheggio al semplice tocco di un pulsante. Di fronte a qualsiasi tipologia di parcheggio, i guidatori di NEXO saranno quindi in grado di parcheggiare con precisione e in completa tranquillitĂ


il SUV Fuel Cell

notevoli vantaggi: · La cella a combustibile e la batteria di NEXO hanno una maggiore potenza, per alimentare un motore ancora più performante · Il gruppo propulsore di NEXO è più leggero e più compatto · Tre serbatoi di stoccaggio dell’idrogeno più efficienti · Il gruppo propulsore è più leggero e occupa meno spazio rispetto al predecessore · Picco di accelerazione aumentato del 25% rispetto a ix35 Fuel Cell . Accelerazione da 0 a 100 Km/h migliorata del 20% rispetto a ix35 Fuel Cell · Coppia motrice aumentata rispetto a ix35 Fuel Cell · 40% di autonomia in più rispetto a ix35 Fuel Cell: 800 km rispetto a circa 594 km · NEXO mantiene le caratteristiche di guida silenziosa e confortevole di ix35 Fuel Cell · NEXO vanta lo stesso livello di durata dei veicoli con motore a combustione interna · Il sistema di stoccaggio di NEXO è più leggero rispetto a quello di ix35 Fuel Cell · Il serbatoio di NEXO ha una densità di stoccaggio ai vertici del settore · NEXO può essere rifornito in cinque minuti.


caratteristiche tecniche prinicipali

LUNGHEZZA 4,67 M LARGHEZZA 1,85 M ALTEZZA 1,63 M PASSO 2,78 M POTENZA 135 KW

FUEL CELL : 95 KW

MOTORE 120 KW

394,5 NM DI COPPIA

BATTERIA: 40 KW

ACCELERAZIONE DA 0 A 100 KM/H 9.5 SECONDI AUTONOMIA 800 KM STIMATI (NEDC)

#ca


cheamerica

La nuova frontiera USA regala sempre

a t a z iz il s s o F s e d La Merce

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ra le tante curiosità del Salone di Detroit (tenutosi a gennaio) questa Mercedes Classe G interamente “fossilizzata” in un blocco di resina sintetica ha colpito in modo particolare i visitatori. Il blocco di resina, delle dimensioni di circa cinque metri per due metri e mezzo e alto più di tre metri, pesa la bellezza di 50 tonnellate e simboleggia il fascino senza tempo di un’auto divenuta icona della casa di Stoccarda fin dal suo debutto, nel 1979. Ci sono voluti 90 giorni per completare l’opera che è stata realizzata in occasione del lancio del nuovo SUV Classe-G modello 2019.


e spunti, curiosità e notizie interessanti a cura di Niccolò Gargiulo


cheamerica


p U k ic P i e d e n lo a Il S

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l Salone di Detroit 2018 è stato soprattutto il salone dei pick-up. Veicoli commerciali che, soprattutto in America, hanno ormai un utilizzo quotidiano e tendono sempre più ad assumere connotati da auto di lusso. Sono state due le novità assolute di rilievo, il nuovo Chevrolet Silverado e il nuovo RAM 1500. Entrambi pick-up “full size”, questi modelli rappresentano la punta di diamante nella categoria per le rispettive marche e fanno registrare profitti importanti grazie ad un mercato in costante crescita.

Lo Chevrolet Silverado 2019 ha messo in mostra un restyling dalle linee più aerodinamiche ma soprattutto una riuscita cura dimagrante: 200 Kg in meno rispetto al modello precedente, grazie all’utilizzo di alluminio e acciaio leggero. Il pick-up è ora più voluminoso rispetto al modello precedente e non sorprende quindi che il vano di carico sia più capiente (Chevrolet dichiara un volume di carico di circa 20% superiore della concorrenza). Gli interni hanno ricevuto solo qualche ritocco al design e la versione aggiornata del sistema di intrattenimento GM. Dopo le revisioni ai motori a benzina è aumentata la potenza e migliorata l’efficienza ma la novità importante è il debutto del nuovo motore diesel 3 litri Duramax turbo, sei cilindri in linea, del quale però non si conoscono ancora i dati di coppia e potenza.


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Da oltre trent’anni il Gruppo Cavauto (Monza) si è specializzato nella commercializzazione di modelli americani in Italia. Proprio la forza di questa fortissima esperienza sta alla base dell’accordo per la distribuzione dei veicoli Dodge e RAM in Italia. Da poche settimane infatti Gruppo Cavauto è stato scelto come il primo distributore ufficiale italiano, approvato da FCA, per i marchi Dodge e RAM, con proprio show room, centro assistenza e servizio ricambi originali


Il RAM 1500 è ormai il prodotto di punta di FCA negli Stati Uniti e nella versione 2019 monterà il sistema eTorque, un ibrido leggero che aiuta i motori V6 e V8 nelle ripartenze e a basse velocità soprattutto quando il cassone è a pieno. Allo stesso modo del Chevrolet Silverado anche il RAM 1500 si è messo a dieta, perdendo un centinaio di chili, e si è rifatto il look diventando ancora più muscoloso all’anteriore, dove scompare il simbolo dell’ariete

che viene rimpiazzato dal nome della marca scritto per esteso a lettere cubitali. Essendo uno dei pick-up con più personalizzazioni a disposizione il passo in avanti è stato notevole soprattutto negli interni e per quanto riguarda la configurazione di punta, che prevede come optional uno schermo da 12 pollici al centro della plancia, montato in verticale. Per gli esterni sono previste dodici colorazioni e sedici scelte per quanto riguarda i cerchi in lega.

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La 24 Ore di Daytona ha aperto la stagione endurance

LARGO AI MAESTRI

C. Fittipaldi, J. Barbosa, F. Albuquerque celebrano la vittoria per l’Action Express Racing (Cadillac Dpi)

Grandi marchi in gara alla 24 Ore di Daytona ma pesano i problemi di affidabilità… e come spesso accade nell’endurance, vince chi sa gestire la pressione. di Niccolo Gargiulo


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classico appuntamento con l’apertura della stagione motoristica USA, occhi puntati sui grandi costruttori, che da quest’anno hanno deciso di puntare sulla massima categoria dell’endurance americano. Le vetture DPi (prototipi costruiti usando le specifiche della piattaforma globale LMP2) vedono ormai il pieno appoggio delle marche interessate a mettersi in mostra nel mercato USA e sfidano le vetture LMP2 conosciute per la loro partecipazione alla 24 Ore di Le Mans e al campionato WEC. La partenza della 56esima edizione della 24 Ore di Daytona

Quest’anno notevoli problemi di affidabilità hanno però afflitto la maggior parte dei grandi team in gara, consentendo alle LMP2 (che hanno tutte concluso la gara) di sopperire alle difficoltà che avevano riscontrato durante le qualifiche e la prima parte di gara. Eccenzion fatta per gli esperti dell’endurance americano Action Express Racing che, nonostante problemi di surriscaldamento al motore, hanno saputo portare alla vittoria il marchio Cadillac. Doppietta storica per loro, una grande prestazione che ha anche segnato il terzo trionfo a Daytona per la squadra e un incredibile


largo ai maestri

risultato per i piloti protagonisti. Christian Fittipaldi e Joao Barbosa (al terzo successo assoluto) e Filipe Albuquerque (per lui è stata la prima vittoria) hanno preceduto l’altra Cadillac DPi guidata da Felipe Nasr, Eric Curran e Mike Conway. Dal canto loro i prototipi Acura, gestiti dal team Penske, si sono ritrovati in prima e seconda posizione verso metà gara, ma i problemi all’alternatore di una vettura (e un contatto in pista per l’altra) hanno relegato le due vetture in fondo alla top 10. Il marchio giapponese ha invece fatto segnare un importante risulta-

to nella classe GTD, con l’Acura NSX GT3 classificatasi seconda grazie al ritmo costante dei piloti Katherine Legge, Alvaro Parente, TrentHindman e AJ Allmendinger. Art St. Cry, presidente di Honda Performance Development ha dichiarato: “Il nostro obiettivo era di dimostrare che il prototipo Acura ARX-05 fosse capace di conquistare la vittoria. Essere stati competitive ed avere compiuto diversi giri in testa rende il risultato finale amaro. Contiamo in ogni modo nel team Penske e ci aspettiamo molti successi in futuro”. O. Gavin, T. Milner, M. Fassler (Chevrolet Corvette C7. R)


Non ha portato fortuna la partnership tra Mazda e il team Tedesco Joest (squadra di grande esperienza e plurivincitricedella 24 Ore di Le Mans). Problemi alla trasmissione e diverse forature hanno costretto le due vetture al ritiro mentre la stessa malvagia sorte è toccata a Nissan. In GTLM si è trattato di un affare tutto americano, ma anche qui non c’è stato spazio che per equipaggi super-esperti. Doppietta infatti per le Ford GT del team di Chip Ganassi (alla sua duecentesima vittoria) con Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Scott Dixon

Giorgio Sanna, Responsabile del Motorsport di Automobili Lamborghini, ha commentato così: “Abbiamo iniziato la stagione centrando una vittoria storica per l’azienda, ci eravamo posti questo come obiettivo di crescita per Lamborghini Squadra Corse E’ stata una gara durissima che ha esaltato le prestazioni e l’affidabilità della Lamborghini Huracán GT3, ringrazio il Grasser Racing Team ed i nostri piloti per il risultato eccezionale”.

La terza classificata ORECA LMP2 del team CORE Autosport guidata da J. Bennet, C. Braun, R. Dumas, L. Duval


largo ai maestri

Un gruppo di vetture GT segue la BMW di J. Krohn, J. Edwards, N. Catsburg, A. Farfus

B. Keating, J. Bleekemolen, A. Christodoulou, L. Stolz (Mercedes-AMG GT3)


M. Bortolotti, R. Ineichen, F. Perrera, R. Breukers (Lamborghini Huracan GT3)

a precedere di pochi secondi i compagni di squadra Joey Hand, Dirk Mueller e Sebastien Bourdais. Sono seguite le due Chevrolet Corvette di Jan Magnussen, Antonio Garcia, Mike Rockenfeller e di Oliver Gavin, Tommy Milner e Marcel Fassler. Male Ferrari, Porsche e BMW, con vetture afflitte da problemi di affidabilità e una piccola polemica sollevata da BMW nei confronti dell’organizzatore IMSA: il team tedesco ha infatti ritenuto di aver avuto già in pertenza uno svantaggio a causa di un discutibile Balance of Performance.

In GTD va salutata con piacere l’impresa della Lamborghini Huracan di Mirko Bortolotti, FranckPerera, RolfIneichen e RikBreukers che, partiti dal fondo a causa di una penalità, hanno trovato la vittoria grazie ad una gara veloce, regolare e senza errori. È la prima vittoria per la Lamborghini in una 24 ore. Seconda, come detto, la Acura NSX numero 86 che ha prevalso sull’altra Lamborghini Huracan di Bryan Sellers, Madison Snow, Bryce Miller e Andrea Caldarelli. Mercedes, Audi e Ferrari hanno dovuto accontentarsi delle posizioni di rincalzo.


largo ai maestri

T. Vilander, A. Pier Guidi, J. Calado, D. Rigon (Ferrari 488 GTE)

F. Alonso, P. Hanson, L. Norris (Ligier LMP2)


Le due Ford GT hanno siglato una doppietta nella classe GTLM con R. Briscoe, R. Westbrook, S. Dixon(vettura numero 67) e J. Hand, D. Mueller, S. Bourdais (vettura numero 66)

J. Van Overbeek, P. Derani, N. Lapierre (Nissan DPi)

D. Cameron, J.P. Montoya, S. Pagenaud (Acura Dpi)



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