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SETTEMBRE 2020 • ANNO XIV • NUMERO 154

I l c o r s o de l l a dur at a di due an n i , i n mo dal i t à i n p r e s e n z a e i n e -l e ar n i n g , s i p r o p o n e di p r o muo v e r e e s v i l up p ar e n e g l i i s c r i t t i l ' i n s i e me de l l e at t i t udi n i e c o mp e t e n z e c o s t i t ut i v e de l l a p r o f e s s i o n al i t à de i mag i s t r at i o r di n ar i , de g l i av v o c at i e de i n o t ai .


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Prof. Mauro Minelli

C ov i d , " i nq ui na m e nt o ha e f f e t t i s u t a s s i d ' i nci d e nz a " 10 settembre 2020 Gli effetti dell'inquinamento possono incidere sulla contagiosità del coronavirus. "Con l'università dell'Aquila stiamo sottoponendo a revisione un nuovo lavoro scientifico che indaga questo aspetto, ovvero quanto l'impatto dell'inquinamento da particolato Pm2.5 e da biossido di azoto, con l'aggiunta anche dei valori di due fattori di rischio come l'indice di vecchiaia e la densità di popolazione di alcune, influenzi la diffusione della malattia. Dai dati preliminari possiamo dire che il modello matematico applicato al nostro studio ha dimostrato una relazione più che significativa tra le concentrazioni di Pm2.5 e il biossido d'azioto e i tassi di incidenza della malattia da coronavirus". Lo ha sottolineato l'immunologo Mauro Minelli, referente per il Sud Italia della Fondazione medicina personalizzata, nella diretta Facebook 'BiomedicalReport', la prima puntata di nuova rubrica di approfondimento scientifico lanciata da Minelli sulla propria pagina Facebook.

ha partecipato anche Anna Giammanco, ordinario di Microbiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università degli studi di Palermo. "L'esposizone cronica al particolato, e non solo per i mesi dell'infezione, rende il sistema respiratorio più suscettibile all'infezione al coronavirus. Ovvero, più lunga è stata l'esposizione al Pm2.5 maggiore è la probabilità che l'apparato respiratorio sia predisposto a una malattia più grave - ribadisce Minelli Il Pm2.5 è un miscuglio di sostanze solide e liquide, del diametro inferiore 30-40 volte rispetto ad un granello di sabbi, prodotte dalla combustione di motori a scoppio, dalla combustione di materiali legnosi o di altro materiale. Su questa ipotesi abbiamo prodotto già molti studi nel primo blocco di epidemia, ovvero che l'infezione da Sars-CoV-2 può causare gravi malattie polmonari indotte proprio dagli effetti del Pm2.5". "Quello che emerge dagli studi - conclude Giammanco - è che le condizioni ambientali e atmosferiche agirebbero su due livelli: cariche elevate nell'ambiente e nelle mucose del paziente che così verrebbe esposto con più facilità alle infezioni virali, permettendo al virus di esprimere al massimo il ruolo patogeno".

Nelle conclusioni preliminari dello studio "un aumento della concentrazione di anche solo uno dei due inquinanti citati, Pm2.5 e diossido di azoto, anche solo di 1 microgrammo per metrocubo d'aria ha provocato un aumento dei tassi d'incidenza di malattia pari a 2,79 per 10mila persone per il Pm2.5 e per il biossido di azoto 1,24 per 10mila persone", chiarisce Minelli, docente di Igiene generale e applicata all'UniPegaso. www.adnkronos.it Alla diretta Facebook 'BiomedicalReport'

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Presentazione del Corso per Neo R e f e re nd a ri 0 9 s e t t e m b re 2 0 2 0 È stato presentato a Roma, nella sede centrale della Corte dei Conti il primo corso telematico per neo-referendari della Corte, organizzato dalla Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Francesco Staderini. L’iniziativa, a cura del direttore della Scuola, Angelo Buscema, e del presidente

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della struttura Francesco Fimmanò, è stata presentata da Antonio Tolo Tufano, docente di informatica di #UniPegaso e dell'Università Mercatorum, che ha illustrato gli aspetti tecnici del corso; e ha visto la partecipazione del Vice Presidente della Corte Costituzionale Aldo Carosi.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO

UniPegaso protagonista di #Venezia77 Fare innovazione, ovvero, cogliere nuove opportunità Venezia77

03 settembre 2020 UniPegaso protagonista di #Venezia77 con l'esclusiva location #PegasoLounge, inaugura il ciclo di talk con "Fare innovazione, ovvero, cogliere nuove opportunità" trasmesso trasmesso in diretta streaming il giorno 3 settembre dalle ore 11:00. Hanno preso parte il Presidente dell'Università Telematica Pegaso, Danilo Iervolino; l'amministratore delegato di Rai Cinema Channel, Paolo Del Brocco; il direttore scientifico dell'Università Telematica Pegaso, Francesco Fimmanò e il giornalista e direttore del TG La7, Enrico Mentana. Ha moderato l'incontro la giornalista Barbara Carfagna .

cl i cca p e r i l v i d e o

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Palermo - 6 marzo 2020 - Convegno

G l i O C R I ne l nuov o cod i ce d e l l a cri s i RINVIATO al prossimo mese di Ottobre causa note vicende sanitarie

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NovitĂ dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea triennale in

"SCIENZE GIURIDICHE - L 14" indirizzo in "Scienze Giuridiche per la criminologia, l'investigazione e la sicurezza" Il Corso di Laurea Online in Scienze Giuridiche si pone l'obiettivo di formare una figura professionale specificatamente orientata alla gestione e risoluzione, con approccio interdisciplinare, dei problemi tecnico-giuridici connessi alla direzione ed alla gestione dell'impresa. L'attuale contesto normativo impone, infatti, a tutti gli operatori economici, ed anche alle piccolemedie imprese, il rispetto di una variegata e spesso mutevole serie di obblighi giuridici, che spaziano dai tradizionali obblighi societari e concorsuali, ai doveri in materia ambientale, in materia lavoristico e previdenziale, in materia urbanistica, alle prescrizioni in campo amministrativo Dalla collaborazione con Federpol Italia nasce il nuovo indirizzo di Scienze Giuridiche in Criminologia, Investigazione e sicurezza. Un piano di studi unico con un approccio economico e giuridico alla professione del Criminologo e investigatore. Sbocchi occupazionali: -

Direzione e amministrazione d'impresa Gestione strategica e sviluppo dell'impresa Gestione delle operations e dei processi Gestione commerciale - finanziaria - contabile

Durata triennale - cfu 180 T i t o l i a m m i s s i o ne : Superiore.

diploma

di

Scuola

Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea triennale in

"COMUNICAZIONE E MULTIMEDIALITÀ - L 20" -

Il corso di laurea si prefigge l'obiettivo di formare laureati dotati di una solida preparazione culturale e di un'adeguata padronanza dei metodi di analisi precipui delle scienze della comunicazione, in uno scenario oggi in profonda e costante trasformazione per impulso della digitalizzazione dei processi comunicativi, della globalizzazione dei mercati e delle culture, dell'evoluzione delle professioni e delle dinamiche relazionali consentite da Internet. Il corso prepara laureati in grado di operare nei diversi settori della comunicazione in ambito pubblico e privato presso istituzioni, associazioni, enti, aziende, editori, testate giornalistiche, agenzie creative di comunicazione e di organizzazione di eventi culturali, centri media, concessionarie pubblicitarie. Equilibrio fra saperi teorici e saperi "pratici" L'impianto generale del percorso di studi attinge da discipline dell'area umanistica e discipline dell'area sociologica e massmediologica, estendendo il progetto formativo in ottica interdisciplinare e di integrazione reciproca dei saperi. Il percorso è concepito sulla base di un equilibrio fra discipline a carattere prevalentemente teorico e discipline che aggiungono alla dimensione teorica un profilo pratico-operativo. Le discipline teoriche permettono di acquisire strumenti di analisi e di contestualizzazione dei fenomeni storici, sociali e culturali attinenti ai molteplici linguaggi e prodotti della comunicazione. Una parte rilevante dell'offerta formativa sarà dedicata all'analisi del mutamento indotto dalla digitalizzazione e dalle sue conseguenze sull'assetto complessivo dei media e dei processi comunicativi in tutti i settori. Le discipline con una più spiccata dimensione tecnico-operativa renderanno gli studenti capaci di sviluppare competenze pratiche e creative nei vari campi della comunicazione.. Sbocchi occupazionali: - Responsabile della comunicazione - Digital Media Strategist Durata triennale - cfu 180 T i t o l i a m m i s s i o ne : Superiore.

diploma

di

Scuola

Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea triennale in

"Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (L-36)" -

Nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti individuati dalla classe di riferimento il corso di laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali si propone di integrare le conoscenze di base tipiche di una formazione interdisciplinare negli ambiti economico, giuridico, politologico, sociologico e storico con una preparazione orientata sulla dimensione internazionale degli ambiti stessi, al fine di sviluppare una specifica competenza negli aspetti transnazionali e internazionali dell'odierna realtà economico-sociale. L'articolazione del corso di studi ha di mira i seguenti obiettivi: - fornire conoscenze culturali rivolte alla internazionalizzazione e globalizzazione dei fenomeni politici e sociali, ivi compresa la loro dimensione comunitaria europea; - creare abilità professionali sia nell'ambito dell'amministrazione statale, inclusi gli uffici di rappresentanza diplomatica, sia nell'ambito dei quadri di livello medio delle organizzazioni internazionali governative e non governative, tra cui quelle di volontariato con scopi umanitari; - offrire adeguate competenze da utilizzare nelle imprese pubbliche e private (nazionali e multinazionali), coinvolte in rapporti commerciali e finanziari internazionali sia all'interno che all'esterno della Unione europea; - formare una conoscenza comparata dei fenomeni sociali da impiegare nei settori dei servizi, dei beni culturali, del turismo e della comunicazione.

Sbocchi occupazionali: - Tecnici degli affari esteri e delle relazioni internazionali -Tecnico dei rapporti commerciali internazionali Durata triennale - cfu 180 T i t o l i a m m i s s i o ne : Superiore.

diploma

di

Scuola

Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea triennale in

"Sociologia e Innovazione (L-40)" Il percorso di studio offerto dal CdS offre agli studenti gli strumenti necessari, in termini di capacità e comprensione, per svolgere in contesti professionali pubblici e privati quelle funzioni di analisi, coordinamento e gestione, progettazione, comunicazione, management e valutazione che costituiscono le destinazioni occupazionali naturali per il profilo professionale in uscita dal CdS. Nel corso agli studenti vengono proposti i concetti e le teorie della teoria sociologica classica e contemporanea, con una forte attenzione alla loro applicabilità in chiave analitica. Allo stesso tempo gli studenti del CdS apprendono i metodi e le tecniche della ricerca sociale e della statistica, sperimentando le conoscenze apprese in esperienze concrete di ricerca. In parallelo, il confronto con gli insegnamenti di antropologia, psicologia sociale, scienza politica, economica politica e diritto consente loro di apprendere il vocabolario concettuale del più ampio mondo delle scienze sociali, arricchendo la prospettiva sociologica ed integrandola con strumenti essenziali, in termini di comprensione e capacità, per poter operare in maniera esperta e competente nei contesti lavorativi nei quali è richiesto l'expertise dell'analista di consumo..

Sbocchi occupazionali: - Analista dei consumi; - Tecnico dell'organizzazione del lavoro. Durata triennale - cfu 180 T i t o l i a m m i s s i o ne : Superiore.

diploma

di

Scuola

Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea specialistica biennale in

"Relazioni Internazionali per lo Sv i l up p o E conom i co ( LM - 5 2 ) " ll Corso di Laurea Magistrale offre una preparazione multidisciplinare avanzata nel campo dei rapporti economici internazionali che coinvolgono Stati, organizzazioni internazionali o imprese private. A tale scopo verranno analizzati, interpretati e valutati i fenomeni di internazionalizzazione delle relazioni commerciali, con particolare, ma non esclusivo, riferimento ai profili economici e giuridici. Relativamente ai profili economici, il Corso intende qualificare i laureati con competenze generali riguardanti le problematiche di base delle strategie d'impresa, nonché con competenze specifiche nel campo delle varie forme di strategie di internazionalizzazione di prodotto e di processo. Parimenti, sarà data particolare rilevanza all’analisi del ruolo della dimensione locale e regionale nella geografia dell’attività produttiva d’impresa. Relativamente ai profili giuridici, il Corso fornisce ai laureati competenze generali sulla reale portata ed effettiva operatività di principi e regole di funzionamento del commercio internazionale e dei suoi riflessi con i mercati locali e nazionali con particolare riferimento al sistema della Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), nonché competenze specifiche riguardanti l'esercizio delle libertà economiche fondamentali nel quadro del Mercato Unico europeo e la valutazione e selezione degli strumenti giuridici di tutela di investimenti e di operazioni commerciali in mercati esteri.. Sbocchi occupazionali: -Esperto in politiche internazionali.

economiche

Durata biennale - cfu 120 Titoli ammissione: coloro che sono in possesso di uno dei seguenti titoli di studio appartenenti alle seguenti classi: L-16, L36, L-37 (o classi 15, 19, 35), oppure previa integrazione cfu mancanti. Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea specialistica biennale in

"Ingegneria Gestionale (LM-31)" Il corso, per meglio rispondere alle molteplici esigenze delle imprese, è articolato in due curricula: - Ingegneria Gestionale per la Gestione del Rischio - Ingegneria Gestionale per la Trasformazione Digitale I l Corso di Laurea Magistrale in "Ingegneria Gestionale" forma figure professionali di elevato livello, in grado di coniugare strumenti e metodi di pianificazione. Il livello di approfondimento dei temi trattati durante il percorso formativo caratterizza il Laureato Magistrale per un'elevata preparazione tecnico-culturale nei diversi campi gestionali dell'ingegneria. Egli ha consapevolezza e capacità di assunzione di responsabilità per una molteplicità di ruoli e figure professionali, oggi estremamente ricercate da tutte le grandi e medie aziende, ma spesso valorizzato anche in realtà di dimensioni più ridotte nelle quali può assumere rapidamente ruoli apicali. Le attività formative offerte nel corso di laurea magistrale sono state progettate per creare una figura professionale in grado di operare al centro del cambiamento dell'industria manifatturiera e della trasformazione digitale, per contribuire con le proprie competenze all'introduzione di nuove soluzioni e sistemi innovativi di produzione, a supporto dello sviluppo di nuovi modelli di business, della gestione del rischio e della innovazione digitale. Sbocchi occupazionali: Ing. Gestionale; Manager della trasformazione digitale; Risk Manager. Durata biennale - cfu 120 Titoli ammissione: alemeno 40 CFU nei settori scientifico-disciplinari di base ed un minimo di 60 CFU nei settori scientificodisciplinari caratterizzanti e affini. Costo: 3000,00 euro + 50 per spese di segreteria ed euro 140 per la tassa Regionale. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea magistrale biennale in

" Li ng ui s t i ca M od e rna ( LM - 3 9 ) " -

Il corso offre agli studenti le competenze e le metodologie necessarie ad una comprensione di livello specialistico della struttura e dell’evoluzione della linguistica e della letteratura e delle relative implicazioni nel quadro più generale delle scienze cognitive, sociali, culturali, e della comunicazione, anche in riferimento alle nuove tecnologie digitali. Il corso mira a formare profili professionali di studiosi ed esperti in grado di esercitare le competenze acquisite in diversi ambiti: dalla ricerca di livello avanzato all’insegnamento nelle scuole secondarie. Ulteriori sbocchi sono legati alle attività professionali di livello avanzato presenti nel settore culturale, della creatività e della inventiva, della formazione, della consulenza linguistica e della comunicazione che sempre più spesso necessitano di soggetti capaci di leggere l’evoluzione del sociale e della cultura. Il corso prepara alla professione di (codice istat): Revisori di testi - (2.5.4.4.2) Professori di scienze letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.5) Professori di discipline umanistiche nella scuola secondaria inferiore - (2.6.3.3.1). Sbocchi occupazionali: - esperto nella formazione linguistica, consulente linguisticio, e relativi ambiti di applicazione; Durata biennale - cfu 120 Titoli ammissione: Diploma di laurea quadriennale del previgente ordinamento; Diploma di laurea specialistica e/o magistrale. Costo: 3000,00 euro + + 282 per la tassa servizi allo studente.. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera. Issue 1 EffettoTre 15 Settembre 2020

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Corso di laurea - NEWS Laurea triennale in

" Le t t e re , Sa p e re U m a ni s t i co e Formazione (L - 10)" -

Il Corso di Laurea Triennale Online in Lettere, Sapere Umanistico e Formazione fornisce gli strumenti di analisi, metodologici, critici e disciplinari per la conoscenza della letteratura, delle arti e, più in generale, delle culture antiche, medievale, moderna e contemporanea, delle loro origini ed evoluzioni nello spazio e nel tempo, della loro capacità di alimentare propaggini ulteriori. Necessarie, a tale scopo, sono prima di tutto le conoscenze di ordine linguistico, letterario, pedagogico, storico, geografico. Il Corso intende rispondere all’esigenza di formare laureati in grado di: - contribuire alla conservazione del patrimonio storico-letterario, linguistico, museale anche di fronte alle sfide imposte dai mutamenti tecnologici e sociali del tempo presente; - classificare, catalogare, indicizzare ed etichettare documenti o volumi, anche aggiornando e gestendo banche dati e archivi cartacei e digitali; - inserirsi professionalmente nel contesto del sistema dell’informazione e della comunicazione; inserirsi nei nuovi ambiti occupazionali legati ai settori della creatività, della cultura e della conoscenza; - inserirsi nell’ambito delle attività legate al sistema della formazione professionale..

Sbocchi occupazionali: - enti pubblici; istituti culturali; istituti culturali in Italia e all'estero; archivi, biblioteche; Durata triennale - cfu 180 Titoli ammissione: diploma scuola media superiore. Costo: 3000,00 euro + 282 per la tassa servizi allo studente. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Riconoscimento pregressa carriera.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica

Campus Principe di Napoli Il Campus Principe di Napoli è la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria. Interamente dedicata alla gastronomia e al turismo, è l’unico Campus di eccellenza del suo settore a livello nazionale

ATTIVATA LA SECONDA EDIZIONE Scopri tutti i corsi di Laurea, Corsi professionalizzanti e Amatoriali per diventare una st e l l a. Corsi Amatoriali: • Alimentazione Personalizzata con Direttore Scientifico Mauro Minelli: durata 12 ore costo 800€ • DOP & IGT Campane in cucina: durata 32 ore - costo 3000€ • Cucinare per il benessere: durata 32 ore - costo 3000€ • Dalla farina alla pizza: durata 32 ore - costo 3000€ • Essenze in cucina: durata 32 ore - costo 3000€ Corsi di Laurea: • Scienze Economiche L-56 - 3000€ • Scienze Turistiche L-15 costo 3000€ • Gastronomia, Ospitalità e Territori L-GASTR costo 8000€ Corsi Professionalizzanti: • Corso di Alta Cucina: durata 6 mesi - didattica in presenza 192 stage 308 ore - costo 11.200€ DIRETTORE SCIENTIFICO: Heinz Beck AGEVOLAZIONI: PREST MASTER fino a 50.000€ STAGE: Garantito ristoranti e strutture

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migliori

PARTNER: Gambero Rosso, Università telematica Pegaso, Unicesd, Università Mercatorum. REQUISITI D'ACCESSO: Diploma di Scuola Superiore

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica - Corso Amatoriale

Alimentazione Personalizzata II EDIZIONE DIREZIONE SCIENTIFICA: MAURO MINELLI, Professore Straordinario di Scienze dell’Alimentazione e dietetica Applicata. TEMATICHE: 1 Le intolleranze alimentari - 2 Le allergie alimentari - 3 La sensibilità al glutine non celiaca 4 Le potenzialità dell’ecosistema intestinale in equilibrio - 5 Correzione della disbiosi: la dieta a basso contenuto di fodmap - 6 Allergia al Nichel Solfato e norme di profilassi specifica Il corso si prefigge l’obiettivo di offrire una preparazione teorica, culturale ed esperienziale in relazione alla complessa gestione delle tante malattie generate e sostenute da fattori alimentari, oltre che dalle emergenti priorità rappresentate dalle disbiosi e dai fodmap. Pertanto il cosiddetto coaching nutrizionale deve comprendere, insieme alla declinazione completa ed esaustiva delle istruzioni relative al “cosa fare” e al “come comportarsi” per mantenere la forma mangiando sano, la gastronomic technicality più giusta ed aggiornata che deve accompagnarsi al percorso di educazione o ri-educazione alimentare. Parte da queste premesse la proposta formativa inclusa in questo corso che si propone di creare una rete di ristoratori e gestori di strutture recettive che siano sensibili, aggiornati e adeguatamente formati Obiettivi da raggiungere: • Fornire indicazioni scientifiche e ben documentate, finalizzate a favorire la conoscenza e la consapevolezza delle problematiche connesse alle allergie e intolleranze alimentari • Sollecitare graduali modifiche sullo stile alimentare • Gestire correttamente l’alimentazione nella pratica quotidiana e nella vita sociale: strategie e regole per fare la spesa, rimodulare ricette, adottare più opportuni metodi di cottura Il Corso è, pertanto, finalizzato: • alla formazione dei docenti e soggetti discenti per le classi quinte delle scuole alberghiere • alla sensibilizzazione dei soggetti operanti nella filiera della preparazione e della ristorazione, agli operatori dell’industria agroalimentare, al personale impiegato nei settori turistici, hotellerie e catering AGEVOLAZIONI: PREST MASTER fino a 50.000€ STAGE: Garantito nei migliori ristoranti e strutture PARTNER: Gambero Rosso, Univer-sità telematica Pegaso, Unicesd, Università Mercatorum.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica - Corso Professionalizzante

C o r s o d i A l t a C u c i n a It a l i a n a II EDIZIONE DIRETTORE SCIENTIFICO: Heinz Beck. Scopri il corso Professionalizzante di AltaCucinaItaliana del Campus Principe di Napoli, la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria. CONTENUTI: 1 ANTIPASTI 2 PRIMI PIATTI 3 SALSE 4 PESCE E LEGUMI 5 CARNE 6 NUTRIZIONE E HACCP 7 ESTETICA DEL PIATTO 8 STAGIONALITÀ E TECNICHE DI COTTURA 9 FOOD MANAGEMENT 10 STORIA E CULTURA CULINARIA Un percorso di alta formazione professionalizzante che si rivolge a chi ha già maturato un’esperienza nella ristorazione e desidera specializzarsi ai massimi livell. Durata 6 mesi

Sbocchi occupazionali: • Brigate di cucina nazionale e internazionale. Figure professionali: • Chef de Partie, Chef de Cuisine e Sous Chef. AGEVOLAZIONI: 50.000€

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Università Università

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa. Master 1° livello approfonfimento

"MA114 - Criminologia e Studi Giuridici Forensi" Le precedenti edizioni del master hanno riscosso un notevole successo: quasi tutti immatricolati al V anno della Facoltà di Giurisprudenza. Successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci. Prima di Voi, oltre 10.000 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof. Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi. In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli: Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO MA1114 - approfondimento Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master: 1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì: 1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2020/2021 il Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA1114 per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

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Laurea

Magistrale

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Giurisprudenza.

Per maggiori informazioni: 081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197 mastercesd@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

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L a g i u s ti zi a “ g i u s ta ” e l a giustizia non “pronta”

Leggendo più di una volta la parabola di Luca riferita al giudice che rende giustizia alla vedova dopo che aveva più volte insistito di condannare il proprio nemico, ho cercato di confrontare gli aspetti salienti relativi a quel contesto a quelli odierni. Posto che la giustizia ‘pronta’ può venire solo da Dio, come sottolineano le scritture, il giudice di allora come quello di oggi, interpreta le leggi secondo le dinamiche non sempre positive presenti nella comunità. La giustizia resa alla vedova che nel mondo ebraico insieme ai bambini, in quanto soggetti deboli erano considerati degni di grande attenzione, avviene dopo moltissime pressioni. Alla fine il giudice pur di togliersela di torno decide di dargli ragione, aldilà del valore che dava alle offese che la vedova avrebbe subite.

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Portando questa dinamica ai giorni d’oggi, è indubbio che la stampa scritta e televisiva posseduta dai potentati, unitamente alla volubile pubblica opinione, influenzano in vario modo i comportamenti degli operatori di giustizia, al punto che si può dire evangelicamente che l’unica giustizia ‘pronta’ è quella di Dio o al massimo quella umana di un popolo che applica pienamente i suoi precetti nell’amministrare giustizia.

Settembre 2020 Riassumendo Pag. 1 - La giustizia “giusta” e la giustizia non “pronta”. . Pag. 3 - ARMA Pag. 16 - ARMA - concorsi Pag. 17 - RAPPRESENTANZA Pag. 18 - ATTUALITA' NEWS Pag. 34 - RUBRICHE

La preghiera che ci ha insegnato Gesù per rivolgersi a Dio, il Padre Nostro, dice: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Ci indica in modo semplice ed umano il modo di coltivare il senso della giustizia; oggi diremmo non fare agli altri quello che non vuoi che gli altri facciano a te. continua

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Questo senso ‘comune’ di giustizia, si rafforza in potenza, tanto più entriamo nella logica cristiana di amare il prossimo come si ama se stessi. Dunque la giustizia giusta, appartiene alla misericordia di Dio ed al suo popolo quando gli è fedele. Ma è significativo che nella preghiera che rivolgiamo al Padre Nostro, appena prima della indicazione di rimettere a noi stessi gli stessi debiti che rimettiamo agli altri, cioè il senso di giustizia da avere, c’è la invocazione: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Infatti sappiamo che dal lavoro l’uomo trae il senso della sua vita e della sua vocazione voluta dal Signore. Infatti il lavoro è sostentamento per se e per la famiglia; è realizzazione e dignità; è suo destino e vocazione come soggetto voluto per dare continuità al creato; è manifestazione della sua natura di persona che con altre persone organizza la libertà ed autonomia propria e di tutti. Dunque la privazione del lavoro, intesa nella sua valenza intera, toglie all’uomo ogni possibilità di vivere in un ambito giusto. Anzi nel momento in cui questi presupposti vengono meno, e si fa agli altri quello che nessuno vorrebbe fatto a se stesso, si cade in uno stato di dipendenza, veniamo privati di ogni soggettualità sociale, ci tolgono persino la possibilità di

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sostenerci in autonomia, e di partecipare al disegno del Creatore. Questa grande ingiustizia, alimenta il male che da linfa a tutte le forze che, in questa epoca, rappresentano il male: le mafie locali ed internazionali, il potere finanziario che mira a restringere l’autonomia delle persone e a svuotare la democrazia. Peraltro non è un caso che la finanza internazionale, il potere sopra ogni potere odierno, si avvale dei paradisi fiscali per riciclare i proventi delle attività criminali del narcotraffico; del traffico delle armi; del traffico della prostituzione. In questa epoca di cambiamento e sbandamento del mondo, la ricristianizzazione delle nostre comunità, è il presupposto per la ‘Giustizia Giusta’. Insomma amare il prossimo come si ama se stessi, equivale a non fare agli altri quello che non si vuole sia fatto a noi stessi. Raffaele Bonanni.

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A nni v e rs a ri o D a l l a C hi e s a , M a t t a re l l a : " D e t e rm i na t o s e rv i t ore d e l l o St a t o" "La sua azione contro la delinquenza mafiosa fu tragicamente interrotta ma le sue intuizioni sono rimaste nel patrimonio comune di quanti hanno continuato a combatterla. Nel ricordo del loro estremo sacrificio, rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo i sentimenti di vicinanza e partecipazione miei e di tutta l'Italia", conclude il Presidente della Repubblica

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Oggi Palermo ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di polizia Domenico Russo. In città arriva la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. "Il 3 settembre 1982, a Palermo, la mafia uccideva barbaramente il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dell'Arma dei Carabinieri, e sua moglie Emanuela Setti Carraro; pochi giorni dopo, per le ferite riportate, moriva anche l'agente Domenico Russo. A trentotto anni dalla ricorrenza del vile attentato, esprimo il commosso omaggio della Repubblica alla loro memoria". Lo scrive in un messaggio Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Carlo Alberto Dalla Chiesa ha servito lo Stato, in situazioni e ruoli anche molto diversi l'uno dall'altro, sempre animato dalla stessa determinazione e dalla costante fiducia nella capacità delle Istituzioni di affermare la legalità. Consapevole della necessità di una visione strategica globale contro la mafia così come contro il terrorismo, cercava di individuare i punti deboli di ciascuna organizzazione criminale e gli strumenti più efficaci per colpirli. Nei suoi quattro mesi da Prefetto di Palermo, colse lucidamente le debolezze dell'attività di contrasto e i pericoli che si celavano nell'impegno isolato e non ancora ben coordinato di uomini e uffici", prosegue il Capo dello Stato.

"Il generale Dalla Chiesa resta simbolo dello spirito di servizio a difesa delle istituzioni e continua a essere un imprescindibile punto di riferimento per tutte le donne e gli uomini dello Stato che hanno scelto di dedicarsi alla tutela della collettività". Lo dice Maria Falcone nel giorno del 38/o anniversario dell'uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo. "Per mesi - continua - chiese, inascoltato, che gli si dessero gli strumenti per una azione incisiva contro i clan. Ma fu nei fatti lasciato solo e disarmato e la sua morte rappresentò una dolorosa sconfitta dello Stato nella lotta alla mafia". "In via Carini però il 3 settembre del 1982 non morì la speranza dei siciliani onesti - aggiunge ma germogliò la consapevolezza di tutta la società della necessità di una lotta corale a Cosa nostra. Restano ancora molti lati oscuri nel barbaro assassinio. E solo la verità piena potrà rendere onore al suo sacrificio". Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa "Comprese tra i primi che per sconfiggere le mafie bisognava scuotere le comunità locali da quella sorta d'indifferenza e di triste rassegnazione a cui sembravano piegate», sollecitandole al rifiuto della subcultura mafiosa anche garantendo i diritti fondamentali, e costruendo una società più equa". Lo ha detto la ministra dell'interno Luciana Lamorgese ricordando il generale ucciso il 3 settembre 1983 a Palermo. "Rigore etico, tensione morale, generosità, continua

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attitudine all'innovazione abbinata a una lucida visione strategica sono al tempo stesso un lascito del prefetto e un esempio del quale essere grati è un dovere ed essere all'altezza l'impegno che ci attende, per non vanificare il ricordo di un funzionario dello Stato che ha amato la Sicilia", ha detto la ministra in Cattedrale. "La morte del Generale Dalla Chiesa - ha dichiarato Orlando - ha segnato la storia di Palermo e del suo percorso di liberazione dalla mafia e dalle collusioni fra mafia e pezzi della politica. Dalla Chiesa fu vittima,

non fu il primo né purtroppo l'ultimo, di quelle 'menti raffinatissime' che negli anni insanguinarono Palermo e la Sicilia in una guerra che vide la mafia governare e guidare parte delle istituzioni contro lo Stato e i cittadini. È un passato che abbiamo lasciato alle spalle ma che non possiamo né dobbiamo dimenticare proprio per rendere il giusto e doveroso omaggio a quei tanti caduti per la libertà di noi tutti". www.palermo.repubblica.it

Siracusa: postano video sui social per vendere droga 03 settembre 2020 Pubblicizzavano la loro attività di spaccio di droga con dei video sui social, ma l’iniziativa non ha portato loro fortuna. G l i a rre s t i La squadra mobile e i carabinieri di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Catania che ha portato all’arresto di 27 persone, di cui 25 condotte in carcere e 2 ai domiciliari, per associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti ed estorsione, dopo una indagine della dda etnea. D e m e t ra L’inchiesta, denominata “Demetra” – che lo scorso gennaio ha portato all’arresto di 25 persone appartenenti al clan Mancuso – ha scoperchiato l’attività di spaccio di due gruppi criminali dal 2016 al 2019 che avrebbero gestito due piazze. Come riporta Ansa, le due piazze sarebbero: il gruppo della via Italia che opera nella città di Siracusa, come già emersa nell’ambito dell’operazione “Itaca” del 2012. E il gruppo della via Immordini – sempre a Siracusa – anch’esso dedito al traffico di stupefacenti

come il meccanismo utilizzato dai due gruppi per spacciare fosse ben avviato e capace di rigenerarsi anche a seguito dei numerosi arresti dei “pusher” avvenuti nel corso degli anni. I video sui social La curiosità di questa ennesima operazione contro la malavita riguarda il modus operandi 2.0 dei gruppi. Gli indagati infatti hanno pubblicato alcuni video sui social network, che sono veri e propri spot pubblicitari della loro “piazza di spaccio”. In altri, i soggetti si vantano addirittura dei lauti guadagni della loro attività. Alcuni fra gli indagati avevano la disponibilità di armi detenute illegalmente e avrebbero compiuto estorsioni aggravate dal metodo mafioso. www.interris.it

Le indagini hanno permesso di accertare

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Coronavirus, Anci e Upi premiano le stazioni dei c a r a b i n i e ri l u c a n i dell’Arma, hanno offerto straordinaria prova di abnegazione e di elette virtù civiche, impegnandosi con generosità nell’attività di soccorso ed assistenza alle popolazioni lucane, contribuendo ad alleviarne in modo significativo i disagi».

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MATERA - Le stazioni Carabinieri di Moliterno (Potenza) e di Tricarico (Matera), zone rosse durante la prima fase dell’epidemia da coronavirus, e poi Matera, Montalbano Jonico (Matera) e Albano di Lucania (Potenza): sono le realtà, in rappresentanza di tutte le 104 stazioni dell’Arma in Basilicata, premiate oggi a Matera su iniziativa dell’Associazione nazionale comuni (Anci) e dell’Unione province italiane (Upi). La consegna di targhe e pergamene alle «Stazioni» è avvenuta nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato il generale Rosario Castello, comandante regionale dell’Arma, il Sottosegretario alla difesa Giulio Calvisi, i presidenti dell’Upi di Basilicata, Pietro Marrese, dell’Anci, Salvatore Adduce, della Provincia di Potenza Rocco Guarino, il vicesindaco di Matera, Marianna Dimona, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, e il vicepresidente del consiglio regionale di Basilicata, Mario Polese oltre a rappresentanti istituzionali, che hanno rimarcato lo stretto rapporto tra Carabinieri e territorio e la presenza dello Stato in una fase difficile, non ancora superata dell’epidemia da coronavirus. «Con ammirata gratitudine - è scritto su targhe e pergamene - a nome delle popolazioni locali, unanime e riconoscente plauso ai Comandanti delle Stazioni Carabinieri della Basilicata, sicuri presidi di legalità e punti di riferimento dello Stato che, nel solco delle più altre tradizioni

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LA CERIMONIA - Nel Palazzo Malvinni Malvezzi in piazza Duomo a Matera il Presidente della Provincia di Matera e Presidente dell’UPI Basilicata, Piero Marrese, il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino e il presidente Anci Basilicata, Salvatore Adduce, a nome dei Presidenti delle due Province lucane e dei Sindaci della Regione Basilicata, hanno consegnato alle Stazioni dell’Arma della Legione Carabinieri di Tricarico, Albano di Lucania, Moliterno, Montalbano Jonico e Matera una pergamena quale segno di sentito ringraziamento per il lavoro, l’impegno, la disponibilità e la professionalità profusi dai Carabinieri delle Stazioni nel periodo della grave emergenza sanitaria che ha colpito il territorio lucano.L’attestato è stato consegnato da parte dei Presidenti delle Province e del Presidente ANCI Basilicata a due Comandanti di Stazione, uno per Provincia, in rappresentanza di tutti i Comandanti di Stazione lucani, prescelti tra i Comuni in cui l’Arma costituisce unico presidio delle Forze dell’Ordine e dove si è concretizzata l’immediata espressione di vicinanza dello Stato verso il cittadino in termini di solidarietà, protezione e coesione sociale. Alla cerimonia hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, il comandante della Legione Basilicata dei Carabinieri, Rosario Castello, il vice sindaco di Matera, Marianna Dimona, il sindaco di Potenza, Mario Guarente. In sala il Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, il Procuratore presso il Tribunale di Matera, Pietro Argentino, il Comandante del Comando provinciale di Matera, Samuele Sighinolfi, il consigliere regionale Mario Polese, i sindaci di Bella, Leonardo Sabato e il consigliere comunale di Pignola, Leonardo Albano. www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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C a ra b i n i e r i , C o v e t t i l a s c i a C a t a n i a “Tre anni affascinanti e impegnativi” 05 settembre 2020 CATANIA – Raffaele Covetti, dopo tre anni, lascia Catania e va a Potenza, dove guiderà la Legione Basilicata. “Sarà un ruolo diverso, più amministrativo e di coordinamento”, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri di Catania che stamattina ha voluto incontrare i cronisti per poter inviare tramite la stampa un messaggio alla città e a tutti i 58 comuni della provincia etnea. “Grazie ai catanesi” “Grazie a tutti i catanesi che fin dal primo giorno hanno fatto sentire me e la mia famiglia a casa. Sono stati 3 anni affascinanti e impegnativi. Per me è un dispiacere lasciare questa bellissima terra dove ho trascorso 10 anni della mia carriera professionale. Infatti dopo i 7 anni a Palermo sono tornato a Catania. Spero, anche se sarà molto difficile, di poter tornare a lavorare in Sicilia. Sicuramente tornerò da turista, perché qui ho costruito importanti rapporti professionali e umani”. “Tre anni di grandi risultati” Il Colonnello Covetti parla con estrema franchezza e con un pizzico di emozione quanto cerca di riassumere i tre anni alla guida del comando provinciale dei Carabinieri di Catania. “Abbiamo raggiunto grandi risultati, ma il merito è tutto della mia grande squadra, che è composta da professionisti eccellenti. Non mi chiedete di scegliere un’operazione perché non ci sono stati risultati più belli di altri, farei un torto a qualcuno scegliendone uno. Prima di iniziare la mia carriera nell’arma giocavo a calcio, nel ruolo di stopper e poi mediano, e come ogni bravo calciatore per me è la squadra che conta”. Covetti inoltre evidenzia la grande rete per la sicurezza che è stata creata grazie al lavoro del prefetto Claudio Sammartino e del procuratore Carmelo Zuccaro. Sono stati anni che hanno permesso di segnare importanti successi investigativi in

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qualsiasi settore del crimine. Mafia, rapine, furti, violenza di genere, fatti di sangue. “Su diciotto omicidi siamo riusciti a risolverne diciotto”, ricorda Covetti con orgoglio. E poi c’è stato un crollo degli assalti al bancomat, Catania fino a qualche anno fa aveva il primato per questo tipo di reato. “Abbiamo arrestato i componenti di quattro bande specializzate che con cadenza settimanale assaltavano banche e uffici postali tra le provincie di Catania e Siracusa, questo non accade più”, aggiunge ancora. L’ultimo anno è stato molto complicato. La pandemia ha cambiato la vita di molti e quindi anche il modo di operare. “Nel periodo emergenziale è uscito fuori il cuore dei carabinieri”. Per mesi i carabinieri hanno consegnato le pensioni agli anziani e alle persone fragili. Durante il lockdown i carabinieri sono diventati ancora più punto di riferimento e supporto per i cittadini. “Abbiamo accorciato ancor di più il rapporto già strettissimo di vicinanza tra carabinieri e popolazione”, afferma il comandante provinciale. Passaggio di testimone Già la prossima settimana Covetti sarà a Potenza per cominciare il suo nuovo lavoro. A Catania, al suo posto, arriverà dal Ros di Roma il colonnello Rino Coppola. “Il mio successore è un eccellente professionista. Non l’ho scelto io, ma se mi avessero chiesto di farlo avrei sicuramente scelto il colonnello Rino Coppola. Sono sicuro che farà benissimo”. Tra sorrisi e saluti a “distanza”, come il Covid impronte, Covetti ha voluto ringraziare i giornalisti che in questi anni “hanno dato grande attenzione al lavoro svolto dall’Arma dei Carabinieri di Catania. La vostra è una professione importante e siete insostituibile. Io continuerò a leggervi perché il cordone ombelicale non si scioglie”, chiosa Covetti. E poi sussurra: “Anche perché, vedrete, avrete molto da scrivere”. www..livesicilia.it

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"Onigo piange il cavalier Natale Saglietti, sottotenente dei carabinieri e internato militare. Martedì il funerale

06 settembre 2020 Il cavalier Natale Saglietti (nella foto), sottotenente dei Carabinieri, è scomparso ieri, sabato 5 settembre, alla soglia dei 96 anni (li avrebbe compiuti a dicembre) all’ospedale di Montebelluna, dove era stato ricoverato a seguito di un caduta nella struttura per anziani dove da tempo era ospite. Originario di Mango, in provincia di Cuneo, nelle Langhe, aveva iniziato la carriera militare in Polesine, dove aveva conosciuto sua moglie scomparsa dieci anni fa, quindi il suo trasferimento in Veneto, a Castelfranco, nel 1974. “Sino a quindici giorni fa mio padre era perfettamente autonomo - conferma la figlia Ornella - Purtroppo i segni dell’età e alcune patologie pregresse hanno minato il suo fisico, segnato soprattutto dal periodo di permanenza nel campo di conentramento nel 1943, del quale mio padre non ha mai voluto parlare”.

Terminata la carriera militare, Natale Saglietti era diventato socio emerito delle varie associazioni dei Carabinieri in pensione, da quelle di Pederobba, Cornuda, Maser; sempre presente ai vari appuntamenti in calendario da parte dell’Arma. Natale Saglietti lascia i figli Bruno con Corona, la figlia Ornella con Paolo, il fratello Giancarlo, i nipoti Marco con Sara, Chiara con Andrea, i pronipoti Anna, Michele e Bianca e i parenti tutti. I famigliari ringraziano in modo particolare la signora Rosanna e tutto il personale della residenza per anziani “Al Fagarè” per le premurose cure prestate a Natale. L’ultimo saluto avverrà martedì 8 settembre alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Onigo, per poi proseguire per la cremazione.. www.qdpnews.it

Sesso in cambio di droga, i carabinieri stroncano un vasto giro

06 settembre 2020 Arezzo - Ieri mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Arezzo, collaborati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Firenze, hanno arrestato – dando esecuzione ai provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dall’ufficio G.I.P. del Tribunale locale – due spacciatori albanesi, dopo averne seguito i movimenti per mesi e documentato minuziosamente l’illecita e fiorente attività di cessione della droga, prevalentemente cocaina ma in talune occasioni anche marijuana.

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Due i filoni investigativi portati avanti dai Carabinieri. Il primo caso nella zona del viale Santa Margherita: lo spacciatore, 35enne albanese con precedenti di polizia, dopo essere stato contattato telefonicamente dai clienti, effettuava le consegne in bicicletta poco distante dalla sua abitazione incontrandoli negli spazi pubblici di centri commerciali e parcheggi. Pressoché identiche le modalità seguite anche dall’altro spacciatore arrestato,

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anche lui albanese di 34 anni e con precedenti, che prediligeva le zone di Ceciliano e di via Romana: al contatto telefonico via whatsapp seguiva la consegna nei posti concordati, per lo più zone isolate in prossimità di fabbriche, bar parcheggi, dove l’uomo giungeva in auto da solo. In entrambi i casi l’attività investigativa, avviata grazie alle preziose segnalazioni di alcuni cittadini, ha consentito di raccogliere a carico dei due arrestati gravi indizi di colpevolezza in ordine a centinaia di cessioni di stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, consumati in città nell’arco dell’ultimo anno. I Carabinieri, con i numerosissimi servizi di osservazione e i pedinamenti portati avanti per quasi tre mesi, sono riusciti ad identificare parecchie decine di acquirenti ed a ricostruire una rete di oltre diecimila contatti da parte di una clientela composta prevalentemente da giovani assuntori locali e oramai

fidelizzata; molti di loro hanno acquistato con regolarità negli ultimi anni (alcuni addirittura a partire dal 2005), due o tre volte a settimana, arrivando a perfezionare acquisiti per centinaia di dosi. Dieci euro a grammo il costo della marijuana e 70/80 quello della cocaina, ma anche pagamenti in natura come nel caso di una giovane ossicodipendente che ha dichiarato ai militari di non aver mai pagato la droga in denaro, ma garantendo allo spacciatore in svariate occasioni prestazioni sessuali anche in strada all’aperto. Dopo l’arresto i due sono stati condotti in carcere. Dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti continuato e, nel caso del 35enne, con l’aggravante di aver ottenuto prestazioni sessuali da persona tossicodipendente.. www.lanazione.it

I carabinieri di Susegana si spostano nella caserma di piazza Martiri della Libertà: oggi la sigla dell’accordo 07 settembre 2020 Nella giornata di oggi, lunedì 7 settembre 2020, è stato siglato l’accordo tra il Comune di Susegana, la Prefettura e l’Arma dei Carabinieri che ha previsto il trasferimento dei militari nella caserma di piazza Martiri della Libertà.

Per l’intervento di ristrutturazione sono stati spesi circa 300 mila euro e il progetto di adeguamento dell’edificio di piazza Martiri della Libertà, a due passi dal municipio, ha previsto la redistribuzione degli spazi interni per adeguare i locali alle esigenze operative dell’Arma, oltre alla riqualificazione dei servizi e degli impianti idrico, termico ed elettrico.

È stato infatti sottoscritto il verbale di consegna degli immobili dal Comune di Susegana alla Prefettura e da oggi i carabinieri agli ordini del maresciallo maggiore Rudi Plazzotta, comandante della stazione di Susegana, sono operativi nella nuova struttura che si trova nel pieno centro del paese, in una palazzina che un tempo ospitava la vecchia sede del Comune e ora, dopo la riqualificazione per le nuove funzioni, accoglie i militari dell’Arma.

Nei prossimi mesi prenderanno avvio anche gli ulteriori lavori per ottenere la certificazione antisismica e per realizzare l’alloggio del comandante della stazione dei carabinieri di Susegana.

Finalmente, dopo aver completato il trasloco e dopo aver siglato il verbale di consegna, i militari sono ospitati in una struttura consona e funzionale.

“Il progetto di spostare la caserma dei carabinieri nasce nel 2014 - ha continua

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Il primo atto relativo alla realizzazione di una nuova caserma dei carabinieri per Susegana risaliva a circa sette anni fa.

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commentato Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana - É stato un procedimento lungo e complicato che è stato risolto grazie alla collaborazione stretta con la Prefettura, nella particolare attenzione di sua eccellenza il Prefetto Maria Rosaria Laganà, e l’Arma dei Carabinieri per il fattivo aiuto reso dal colonnello Magro e dal maggiore Di Rezze, che vogliamo ringraziare”.

“Inizia ora la seconda parte del progetto conclude il primo cittadino di Susegana che comporterà l’adeguamento sismico della struttura e la definizione dell’alloggio del comandante che, come da convenzione con il Ministero dell’Interno, dovrebbero avvenire entro il 2026”. wwwqdpnews.it

Reggio Calabria, 17 arresti per traffico di droga e sequestro di persona

07 settembre 2020 Militari in azione sin dalle prime ore del mattino anche a Milano e Verona, due le organizzazioni criminali finite nel mirino. Una di queste aveva sequestrato due minorenni lasciandoli per ore legati e imbavagliati, mentre i componenti della gang, tutti armati persino di pistole, li minacciavano di morte.

Reggio Calabria. Per altri due, un ragazzo e una ragazza, è stato invece disposto l’obbligo di firma. Con vari ruoli e incarichi - è emerso dall'inchiesta - erano tutti espressione o in rapporti con uno dei due gruppi, in grado di operare in zone limitrofe ma senza pestarsi i piedi.

Nessuno di loro viene da famiglie di ‘ndrangheta, ma erano riusciti a monopolizzare lo spaccio in un intero quartiere. Sbarre, periferia Sud di Reggio Calabria, a un passo dal centro ma sufficientemente lontano da non entrare in rotta di collisione con altri gruppi, era cosa loro. Chi osava sfidarli, ne pagava le conseguenze. Lo hanno scoperto a proprie spese due ragazzini, un 13enne e uno di poco più grande, che hanno rubato una piccola partita di marijuana e nel giro di pochi giorni sono stati sequestrati, tenuti per ore in una cantina, legati, pestati e minacciati anche con armi. Terrorizzati, hanno deciso di denunciare. E da qui è partita l’inchiesta dei pm Diego Capece Minutolo e Walter Ignazzitto che ha permesso di individuare capi, luogotenenti e gregari delle due bande che si erano divise il popoloso quartiere reggino.

Il primo, guidato da Luigi Chillino e Gabriele Foti, era ampio, ramificato, strutturato, con tanto di vedette e piccoli spacciatori regolarmente stipendiati e persino “libri contabili”, trovati dai carabinieri nel corso di una perquisizione, in cui diligentemente venivano annotati incassi e vendite. Pur non essendo espressione di famiglie criminali storiche o note in città, in Maurizio Cortese – elemento di spicco della cosca Serraino – più di uno aveva trovato il proprio nume tutelare. E gli aveva fornito aiuto e appoggio, quando da latitante cercava di sfuggire all’arresto. Ma la mancanza di pedigree criminale, non aveva impedito al gruppo di adottare con naturalezza modi, precauzioni e metodi di chi vive di droga. Telefoni intestati a ignari stranieri neanche presenti in città, pizzini e post it per scambiarsi messaggi, linguaggio in codice e nomi di fantasia per comunicare senza farsi scoprire. In più, da qualche tempo avevano iniziato a espandere il proprio giro

Su richiesta della procura guidata da Giovanni Bombardieri e per ordine del Tribunale, diciassette persone sono state arrestate questa mattina all’alba dai carabinieri del comando provinciale di

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d’affari anche fuori regione, in Veneto, dove più di un indagato aveva famiglia. Il secondo gruppo era più piccolo, ma potenzialmente ancora più pericoloso. Anche loro erano dediti allo spaccio, soprattutto di marijuana ma senza disdegnare di far girare un po’ di cocaina. Per loro però quello doveva essere solo un punto di partenza. Il loro obiettivo era entrare nelle grazie degli “arcoti”, i rampolli degli storici clan di Reggio Calabria, essere ammessi alla loro corte. “Nelle conversazioni intercettate - spiega il procuratore capo Giovanni Bombardieri - li si sente inneggiare a Riina ‘che ha ucciso i meglio magistrati’, esprimere rispetto e onore per la ‘ndrangheta, in riferimento ai clan della zona nord di Reggio diceva ‘se ci appoggiano, facciamo il terrore'”. Per questo Antonio Sarica, che del gruppo era il capo, si rapportava spesso e volentieri con i giovanissimi dei clan Tegano e Molinetti, con cui dal 2017 era in rapporto diretto e continuato. E da piccolo boss sempre attento a non far nulla in grado di attirare l’attenzione degli investigatori, quando l’altro gruppo ha sequestrato i due ragazzini, è stato lui a negoziarne la liberazione e rilevarne il debito. Gabriele Foti, uno dei capetti dell’altro gruppo, insieme ai suoi luogotenenti Anouar Azzazi, Giuseppe Chillino e Andrea

Foti, li aveva catturati, dopo aver scoperto che uno di loro aveva rubato una partita di marijuana poi rivenduta all’altro gruppo. Dopo una vera caccia all’uomo nel quartiere, sequestrati e portati prima in un’abitazione, poi in una cantina, per ore sono rimasti legati e imbavagliati, mentre i componenti della gang, tutti armati persino di pistole, li minacciavano di morte. Pretendevano la restituzione “dell’erba” o in alternativa l’immediato pagamento del corrispettivo, senza possibilità di dilazione dei versamenti. Una situazione che facilmente avrebbe potuto degenerare con conseguenze anche fatali per i due minorenni. Poi Sarica, il capetto dell’altro gruppo, si è messo in mezzo. Uno dei due ragazzini era un suo parente. Ed era stato uno dei suoi, Gianluca Mirisciotti, fra i luogotenenti insieme ad Andrea Pennica, a comprare la droga dai due ragazzini, invece che dai soliti “grossisti” da cui il gruppo si riforniva. Gente con radici ad Archi e che per i tre erano quasi dei miti da seguire, dei modelli da emulare e che speravano di impressionare inondando il quartiere di droga.. www.repubblica.it

COVID ABRUZZO: TRE CARABINIERI POSITIVI A SULMONA, DUE CASI A L’AQUILA, PREOCCUPA FOCOLAIO TORRE DE’ NOLFI

07 settembre 2020 L’AQUILA – A seguito 26 nuovi casi di positivi al coronavirus in Abruzzo attestati ieri, in attesa del bollettino odierno, si consolida il trEnd che vede la provincia dell’Aquila nell’occhio del ciclone, con 16 casi, rispetto ai 3 della provincia di Chieti, ai 2 Pescara, 2 Teramo, 3 per i quali sono in corso accertamenti sulla residenza. Scendendo nel dettaglio, a Sulmona sono risultati positivi tre militari della caserma dei carabinieri, tutti e tre asintomatici. Uno

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dei militari è parente di un caso positivo del focolaio di Torre de’ Nolfi, scatenato dai festeggiamenti e dalla messa in onore di San Rocco a ferragosto. E dove ieri si sono verificati altri sei casi. Si aggiungono poi a Sulmona 6 casi riferibili al focolaio della Casa di riposo Cercone. Due casi si sono verificati a L’Aquila città:

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un migrante ospitato in un centro di accoglienza,e il titolare del locale Bruno’s, che nei giorni scorsi aveva annunciato di aver chiuso i suoi due locali in centro, e di essersi messo in isolamento dopo che la sua compagna era risultata positiva. I suoi dipendenti, e contatti stretti, sottoposti ai tamponi, sono invece finora tutti negativi. Due casi si sono registrati a Collepietro, e uno a Rocca di Cambio.

Nella Marsica un nuovo caso si è verificato a Cerchio: ad annunciarlo è il sindaco Gianfranco Tedeschi che assicura, “Si tratta di un soggetto risultato positivo al secondo tampone. E’già da dodici giorni in isolamento. Sono già state adottate tutte le misure di prevenzione”.(...) www.abruzzoweb.it

Carabinieri di Piacenza, dissequestrata la caserma Levante, riaprirà nei prossimi giorni 08 settembre 2020 Riapre la “caserma degli orrori” di Piacenza. La stazione Levante era finita sotto sequestro a luglio quando venne alla luce il giro di spaccio, torture ed estorisioni a cui erano dediti alcuni dei carabinieri al suo interno. Quella caserma era diventata una vera e propria centrale dello spaccio cittadino e non solo: era il luogo dove i pusher arrestati finivano massacrati di botte e dove si consumavano orge nell'ufficio del comandante. Negli anni è stata ritenuta erroneamente un “fiore all’occhiello” dell’Arma. Premi, encomi, riconoscimenti per il lavoro svolto soprattutto nel contrasto al traffico di

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stupefacenti erano stati arrestati anche alcuni militari per gravi reati. Ma dietro l'apparente eccellenza del territorio si nascondeva un vero e proprio incubo. In giornata la Guardia di Finanza notifica al custode il provvedimento di dissequestro dello stabile, che però non riaprirà immediatamente. Per alcuni giorni, secondo quanto si apprende, continuerà infatti ad essere operativa la stazione mobile. La Levante sarà riaperta nei prossimi giorni. www.ilmessaggero.it

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Giovane ucciso a Colleferro, il carabiniere: "Ho stretto la mano a Willy poi ho dato la caccia al Suv"

08 settembre 2020 "Ho stretto la mano a quel ragazzo che era a terra e gli ho fatto una carezza. Gli ho detto che sarebbe andato tutto bene e che i soccorsi sarebbero arrivati presto ". Il maresciallo maggiore Antonio Carella, comandante della stazione di Colleferro, è stato il primo a soccorrere Willy Monteiro Duarte. Il racconto è affidato al capitano Ettore Pagnano che comanda la compagnia di Colleferro e che domenica ha interrotto le sue ferie per rientrare d'urgenza a coordinare al meglio le indagini sulla terribile tragedia. E' stato lui il primo a intervenire, ed è stato lui a far partire tutte le indagini e a consentire l'arresto in flagranza dei quattro", spiega il capitano Pagnano. Le chiamate al 112, infatti, sono arrivate soltanto molto dopo e per sollecitare l'intervento dei soccorsi. Tutto quindi è cominciato attorno alle 3. "Ero nel mio alloggio di servizio, vicino al luogo in cui è avvenuto il fatto - racconta il maresciallo maggiore Carella - ho sentito delle grida, urla, molto chiasso. Mi sono alzato immediatamente e mi sono infilato la prima cosa che ho trovato. Sono quindi sceso in strada e ho trovato Willy Monteiro Duarte steso per strada, visibilmente ferito ma ancora cosciente. Con una mano ho cercato di dargli conforto e rassicurarlo, con l'altra ho chiamato in caserma per farmi dare supporto di uomini e immediatamente ho richiesto l'intervento del 118". I quattro ragazzi di Artena erano già fuggiti sul Suv (che si scoprirà poi essere dei fratelli Bianchi, i due esperti di arti marziali in carcere per omicidio insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia), ma attorno al ventunenne ferito si era formato un capannello di persone.

esercenti della zona e ho chiesto chi e cosa avessero visto. Due di loro mi hanno dato indicazioni precise sul modello dell'auto e sulla targa. Ho capito subito quindi di chi si trattava". I quattro assassini, residenti appunto a Artena, sono spesso a Colleferro e conosciuti alle forze dell'ordine locali per il loro atteggiamento e per le scorribande che li hanno visti protagonisti. In più di un'occasione, quando c'è stata una rissa o un litigio, i quattro erano presenti se non coinvolti in prima persona, soprattutto nel circondario e ultimamente a Colleferro. Prosegue il comandante di stazione. "Ho diramato modello e targa alla centrale e detto di spostarsi subito a cercare ad Artena perché ero quasi certo che si trattasse proprio di loro. Nel frattempo le persone si accalcavano attorno a Willy che vedevo molto sofferente". Attorno alle 3 e 30 diverse chiamate di residenti sono arrivate al centralino del 112 per sollecitare l'intervento dell'ambulanza, allarmati segnalavano le condizioni disperate di Willy. "Quando è arrivata l'ambulanza a lo hanno caricato sulla lettiga lo vedevo spento - ha concluso il maresciallo Carella - Prima che i portelloni si richiudessero ho visto il medico che tentava di rianimare il ragazzo facendogli un massaggio cardiaco. È l'ultima immagine di Willy che ho". Qualche ora dopo, attorno alle 5 del mattino, mentre il cuore del ventunenne ha smesso di battere, i quattro, più un quinto amico solo indagato, sono stati ammanettati per omicidio preterintenzionale. www.roma.repubblica.it

Il maresciallo ha capito che per arrivare a dama doveva agire con ordine. Così, "ho iniziato a interrogare le persone presenti, ragazzi amici del giovane steso a terra ed

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Carabinieri:cerimonia per 30 anni omicidio brigadiere Marino 09 settembre 2020 BOVALINO - Il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri ha partecipato stamani, nella frazione Marina di Bovalino, alla deposizione di una corona di alloro nella piazza intitolata al brigadiere Antonino Marino in occasione della cerimonia per il 30 anniversario dell'assassinio del sottufficiale. Nella chiesa San Nicola di Bari è stata poi celebrata una Messa in suffragio officiata dal vicario generale del Vescovo, don Piero Romeo. Marino, nato a San Lorenzo il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell'Arma dei Carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti. Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì, aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Ionico della Provincia di Reggio Calabria.

Da poco tempo era stato trasferito alla Stazione di San Ferdinando. La sera del 9 settembre 1990, il sottufficiale, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer che, approfittando della confusione e della concomitante esecuzione dello spettacolo pirotecnico, gli esplose contro alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali e fuggendo. Nell'agguato furono colpiti, oltre al militare all'epoca trentenne, anche la moglie incinta Rosetta Dama e il figlio Francesco di appena un anno, che oggi è un ufficiale dell'Arma dei Carabinieri. Al brigadiere Antonino Marino, il 25 maggio 2010 è stata intitolata l'omonima piazza a Bovalino Marina e il 30 settembre 2011 la Caserma di Platì, sede dell'attuale Stazione Carabinieri. (ANSA)

Vimercate, muore per un malore il comandante della stazione dei carabinieri Pietro Fasano 10 settembre 2020 Lutto a Vimercate per la scomparsa improvvisa del comandante della stazione dei Carabinieri Pietro Fasano. Aveva 56 anni, si trovava in Calabria e gli è stato fatale un infarto. Fasano, originario di Martina Franca, in provincia di Taranto, si era arruolato nell’Arma nel 1985 e, dopo aver prestato servizio in Calabria, si era trasferito in Lombardia nel 2013. A Vimercate era arrivato nell’ottobre 2019 dopo una lunga esperienza a Pioltello. In tutti i luoghi in cui aveva lavorato ha lasciato un ricordo positivo: uno dei primi messaggi gli è stato dedicato proprio dal sindaco pioltellese Ivonne Cosciotti. Doti professionali e umane ricordate dal sindaco di Vimercate Francesco Sartini.

«Il sindaco Francesco Sartini, gli assessori della Giunta Comunale, il presidente del Consiglio, i consiglieri comunali e il personale del Comune di Vimercate esprimono il loro cordoglio, alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri, per la prematura e improvvisa scomparsa del Maresciallo Pietro Fasano Comandante della Stazione dei Carabinieri di Vimercate - si legge nel messaggio - Ci lascia una persona della quale abbiamo avuto modo di apprezzare le doti professionali e umane, arricchite da grande esperienza e passione e che ha supportato l’Amministrazione Comunale, insieme ai suoi collaboratori, dando sostegno al paese, anche durante l’emergenza sanitaria. Ci stringiamo con affetto alla famiglia e ai colleghi, cui vanno le nostre più sentite condoglianze a nome di tutta la cittadinanza». www.ilcittadinomb.it

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Sicurezza Alimentare. Carabinieri NAS Catania: sequestrate quasi 14.000 b ot t i g l i e d ’ a cq ua e s p os t e 11 settembre 2020 Il NAS di Catania ha effettuato un controllo presso un supermercato sito in provincia di Messina. Nel corso delle operazioni i militari hanno rilevato la presenza di notevoli quantitativi di acqua minerale stoccati all’interno di una struttura precaria e senza requisiti igienico-sanitari, tra l’altro realizzata abusivamente in un’area esterna originariamente adibita a parcheggio clienti. In tale contesto, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro penale probatorio di circa 14.000

confezioni di acqua minerale in cattivo stato di conservazione e presumibilmente alterate in quanto esposte direttamente ai raggi solari, alle intemperie e a potenziali contaminazioni ambientali. Oltre ad informare l’Autorità Giudiziaria della violazione, i Carabinieri hanno provveduto a segnalare la titolare e il suo coniuge, gestore di fatto dell’attività, all’Autorità Amministrativa per l’emissione di provvedimenti prescrittivi/sospensivi dell’attività di deposito abusiva. wwwdeanotizie.it

Ladri nell’alloggio della caserma, rubata pistola d’ordinanza con caricatore 13 settembre 2020 VERNOLE – Era uscito con la moglie intorno alle 20 di sera. Verso mezzanotte, il ritorno e la scoperta che deve aver lasciato la coppia di sasso: l’arma d’ordinanza, una Beretta 92FS, completa di caricatore e colpi, sparita. Un furto che stupisce non solo perché la vittima è un carabiniere, ma in particolare perché tutto si è verificato nell’alloggio di servizio annesso alla caserma dei militari della stazione di Vernole. E ora sul caso stanno indagando i colleghi della compagnia di Lecce. L’episodio, ai limiti della spavalderia, si è verificato la sera di venerdì 11 settembre. Il carabiniere aveva depositato la pistola nell’armadio di sicurezza ed era uscito. Al rientro nell’alloggio, poi, la sorprendente scoperta dell’intrusione dei ladri. Quasi inimmaginabile, in uno stabile annesso a una caserma, praticamente parte integrante. Ma tant’è: porta d’ingresso scassinata, ambienti a soqquadro e l’armadio di sicurezza aperto con la forza,

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per portare via l’arma in dotazione. E non sembra che sia stato rubato altro. Violati gli spazi di una caserma La caserma dei carabinieri di Vernole sorge in una zona semiperiferica del paese e ha affacci lungo due lati: su via Pastrengo, dove si trova l’ingresso principale, e sua via Torino. Gli alloggi volgono nella parte retrostante e, rispetto all’accesso al pubblico, non vi è copertura di videocamere. Quantomeno, non laddove vi sono gli appartamenti. Per cui, i carabinieri proveranno a ricostruire i movimenti a cavallo di quelle poche ore di venerdì sera, attraverso eventuali altre telecamere della zona. Ma chi potrebbe aver compiuto un simile azzardo? Si dubita che possano essere soggetti della zona. Il furto si delinea studiato nei dettagli, non certo frutto

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d’improvvisazione; ovvero, nato dopo osservazione di orari, abitudini, spostamenti. E i carabinieri, di sicuro, intenderanno andare a fondo, vista la gravità dell’episodio: non solo una propria arma finita in mano a criminali, ma violando anche gli spazi di una caserma. Illustri precedenti Sebbene particolare, comunque, non è certo un caso isolato. Anche in altre circostanze, come i salentini ricorderanno bene, si sono verificati casi di furti di armi tanto più eclatanti, perché compiuti non a danni di abitazioni di privati cittadini (cosa che saltuariamente avviene), ma in edifici della pubblica amministrazione. Basti citarne un paio: quello del dicembre del 2018, caso rimasto insoluto, negli uffici della polizia locale di Surbo, con il furto di

due pistole d’ordinanza, anche in quel caso dopo aver forzato una cassaforte e, soprattutto, quello risalente al luglio del 2014, quando una banda riuscì a rubare nella caserma dei forestali di San Cataldo, marina di Lecce All’epoca, con i forestali non ancora passati sotto l’egida dell’Arma, sparirono due mitragliatori Beretta M12, quattro serbatoi con 200 cartucce, una placca di polizia giudiziaria e un giubbotto antiproiettile. L’armadio di sicurezza fu aperto usando fiamma ossidrica. In quel caso, furono i carabinieri del nucleo investigativo a scovare gli autori dell’ardito colpo, che aveva avuto come basista un impiegato civile del Corpo forestale. www.lecceprima.it

C a t a ni a , un b uco ne l s ol a i o d e l l a ca s a a t t i g ua a l l a b a nca : a l l ’ ul t i m o metro i Carabinieri sventano la rapina

13 settembre 2020 Un buco nella banca fatto da un appartamento attiguo con l’obiettivo di rapinarla. A rovinare i piani dei malviventi ci hanno pensato i carabinieri del comando provinciale che, durante un intervento di routine all’interno di un palazzo di via Giacomo Leopardi a Catania, si sono accorti di tracce di calcinacci sparsi davanti un appartamento disabitato.

frammento di solaio e calarsi nei locali dell’istituto di credito. Il tempestivo intervento degli uomini dell’Arma ha scongiurato il pericolo di una rapina commessa in pieno giorno, alla presenza dei dipendenti della filiale.

I militari, una volta entrati dentro casa, hanno accertato il fatto che dei malviventi avessero studiato tutto nei minimi dettagli: individuata quell’abitazione vuota posizionata sopra i locali dell’agenzia della Bnl di via Giacomo Leopardi. Probabilmente con l’ausilio di un piccolo martello pneumatico, sono riusciti a creare un buco nel pavimento di dimensioni di tutto rispetto.

www.corrieretneo.it

Sono in corso degli approfondimenti investigativi per individuare i componenti della banda.

Un lavoro ormai quasi del tutto ultimato: sarebbero bastati pochissimi centimetri ai malviventi per buttare giù l’ultimo f

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ARMA - CONCORSI

ARM A - CON CORS I PU B B LI CI Procedura straordinaria di arruolamento di 70 Ufficiali medici, di cui 10 Carabinieri RIPRESA DELLE ATTIVITA’ CONCORSUALI LA G.U.R.I. - Serie Generale n. 179 del 17 luglio 2020 ha pubblicato il Decreto del Ministero della Salute del 6 luglio 2020 contenente "Prescrizioni tecniche per lo svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli e alle qualifiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, volte a prevenire possibili fenomeni di diffusione del contagio da Covid-19". Sono, pertanto, in via di progressiva definizione e pubblicazione i nuovi calendari di convocazione per lo svolgimento delle prove dei concorsi già banditi. Novità concorsi pubblici. - Riattivato il simulatore per la preparazione alla prova scritta di selezione dei candidati partecipanti al concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 3581 allievi carabinieri in ferma quadriennale. - Pubblica l' avviso relativo allo svolgimento della prova scritta inerente il concorso, per titoli ed esami, per la nomina di 13 (tredici) Tenenti in servizio permanente nel ruolo tecnico dell'Arma dei Carabinieri - Pubblicato l’esito delle prove di preselezione relativo al concorso, per titoli ed esami per la nomina di complessivi 11 (undici) Tenenti in servizio permanente nel ruolo Forestale dell’Arma dei Carabinieri” - Pubblicato l’esito delle prove di preselezione relativo al concorso, per titoli ed esami per il reclutamento di 13 Tenenti in servizio permanente nel Ruolo Tecnico dell’Arma

dei

Carabinieri”

- Pubblicato il verbale della Commissione esaminatrice, relativo alla definizione dei punteggi da attribuirsi ai titoli sportivi dei candidati, relativo al concorso pubblico, per titoli, di 10 Allievi CC riservato ad atleti di interesse nazionale, per le esigenze del Centro Sportivo dell'Arma dei Carabinieri.

www.carabinieri.it

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RAPPRESENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza La 1113a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

"...Agosto è terminato e settembre apre ad un autunno molto particolare e pieno di incertezze. Ci godremo ancora qualche giorno di settembre che ci consentirà ancora di stare con la testa alle vacanze. Ma c’è’ un autunno che si prepara con tante novità che non fanno certo auspicare ad un bel periodo. Si apre con la scuola e le sue incertezze, si passa da un referendum che darà esiti non aspettati, per arrivare ad una manovra di stabilità economica con una politica che mostra una evidente perdita di identità..." "...quella che poi si riflette negativamente su quello che dovrà essere un impegno economico che non ci sarà per il comparto, sperando di mantenere cio’ che era stato preventivato su contratti e bilanci economici delle spese. Abbiamo visto spostare da mese in mese i pagamenti che ci spettavano già da aprile scorso. Le risorse non sono state disponibili e si prende atto che non ci saranno fondi diversi da dedicare al comparto difesa e sicurezza a fronte di garantire, per la politica di Governo, spese economiche che muovono verso il garantismo di chi non lavora e non ha interesse a farlo..." "...il nostro ruolo e la nostra funzione non appartiene alla visione d’intervento di questa politica e non troverà spazio in stanziamenti nella prossima manovra economica per l’anno 2021. Se ne inizierà a parlare dopo il referendum. Sul contratto di lavoro non se ne parla proprio e né si è aperto il tavolo alla Funzione Pubblica. In genere si apriva in tempi piu’ adeguati al fine di poter formulare le richieste economiche che servivano a soddisfare le aspettative e gli obiettivi posti nel comparto per un rinnovo contrattuale che potesse dare risposte al personale. La previsione è scontata e logica, per chi ha esperienza nel settore e ha da anni una conoscenza di dinamiche e politiche correlate. Si, infatti bisognerà solo sperare che gli impegni presi lo scorso anno portino a stanziare quell’altra tranche economica che avrebbe completato quella somma approssimativa media pro capite che potremmo avere corrisposta a rinnovo avvenuto e con somme dirottate tutte su indennità fisse. Se cosi’ sarà avremo un aumento di euro 40 lorde medie pro capite, cosi’ come fu l’ultimo rinnovo contrattuale nel Governo Renzi, Pinotti etc. Ma questo potrà avvenire se stanziano i soldi programmati nell’impegno dello scorso anno e dopo che gli incontri con sindacati e rappresentanze militari alla Funzione Pubblica, una volta aperti i lavori del rinnovo contrattuale, porteranno ad accordi e intese su come meglio ripartire le somme che saranno rese disponibili. Senza che ci facciamo impastare da millantatori e venditori abusivi di aspettative, soluzioni e prospettive che poi portano solo ed esclusivamente a quanto da me scritto già da subito..." "...intanto da questa politica ci troviamo questo “pacco” che è la legge sull’associazionismo ad indirizzo sindacale che, per sciacalli e millantatori, viene chiamato “sindacato”. Il tempo batte il suono dell’inizio di una nuova era ó Il nostro laboratorio attivo, dopo aver coinvolto territori e risorse umane, carabinieri, un po’ su tutto il territorio nazionale, passa ad una fase successiva. L’evoluzione del nostro lavoro passa, in questo mese, da laboratorio attivo a Laboratorio operativo. Tra carabinieri, assieme, con testa, cuore e passione, apriamo alla fase operativa nel trasformare le idee in progettualità. Iniziamo il nostro percorso per la nascita della realtà associativa coinvolgendo le nostre risorse e non alla ricerca di numeri" FONTE: pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo pubblicato 06 settembre 2020 EffettoTre 15 Settembre 2020

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ARMA- NEWS ATTUALITA'

Istat, ecco come donne e giovani subiscono l ’ e f f e t t o cov i d 01 settembre 2020 "L’Istat, nelle statistiche flash su occupati e disoccupati a luglio, rivela che: “Da febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila. In quattro mesi il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio”. Abbiamo assistito ad un calo dell’attività economica di oltre il 17% rispetto a quanto si è registrato un anno fa. Nell’ultimo anno c’è stata un’emorragia di dipendenti a termine (calati del -16,2% a luglio sui 12 mesi, -498mila) e lavoratori indipendenti (-4,5% pari a -239 mila). Il calo degli occupati registrato dall’Istat, tra febbraio e giugno è stato del 2,57%. I lavoratori permanenti sono tutelati dal blocco dei licenziamenti per il Covid-19 e sono cresciuti dell’1,2% (+181 mila). A luglio 2020 sono aumentate le persone in cerca di lavoro a differenza degli inattivi che sono calati. Come riportato dall’Istat il tasso di disoccupazione registrato sale al 9,7% (+0,5 punti da giugno, +0,1 punti da luglio 2019). 5,8% (+134mila unità) sono i disoccupati mentre gli inattivi diminuiscono dell’1,6% (-224mila unità) con una contrazione che riguarda uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (-0,6 punti). I giovani e le donne La situazione attuale ha portato ad una

riduzione dell’attività economica di oltre 150 miliardi di euro. 330 mila donne e 330 mila giovani in meno sono occupati. Tornano, anche in questa occasione, le differenze di genere. Difatti, relativamente agli occupati si assiste a: -1,99% sugli occupati maschi e -3,36% sulle donne occupate. Ciò, probabilmente, è dovuto al fatto che le donne sono maggiormente

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occupate in settori paralizzati dalla crisi, come: turismo, ristorazione, moda, commercio al dettaglio. La disoccupazione giovanile torna sopra il 30%, a luglio, per la prima volta da oltre un anno, da aprile 2019. L’Istat attesta il 31,1% per la fascia di età 15-24 anni, con un aumento di 1,5 punti da giugno e di 3,2 punti da luglio 2019. L’Istat riferisce che: “Su base annua, il tasso di disoccupazione cresce tra i minori di 35 anni e cala nelle altre classi”. Tra i 25 e i 34 anni, il tasso di disoccupazione è pari al 15,9%, quasi il triplo di quello nella fascia di età 50-64 anni, ed è cresciuto di 0,9 punti nell’ultimo mese e di 1,4 punti nell’ultimo anno. Piccoli segnali che fanno ben sperare A luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione è tornata a crescere. È stato registrato dall’Istat un aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) che coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione della fascia dei 25-34enni. Si assiste ad un calo degli uomini indipendenti mentre rimane stabile il dato relativo agli uomini occupati. Il tasso di occupazione è salito al 57,8% (+0,2 punti percentuali). Rispetto a luglio 2019 gli occupati sono diminuiti di 556.000 unità e il tasso di occupazione perde 1,3 punti percentuali. www.interris.it

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ATTUALITA' - NEWS

Il clima impazzito devasta i raccolti. Quali conseguenze per i consumatori? 03 settembre 2020 Il clima impazzito di quest’estate ha causato non pochi danni all’agricoltura e, conseguentemente, agli agricoltori e ai consumatori. La minor disponibilità di frutta e verdura potrebbe inoltre far lievitare i prezzi dei mercati. Questi cibi diventerebbero così appannaggio per pochi: i più poveri potrebbero permettersi di mangiare al fast-food ma, paradossalmente, non di acquistare le più salutari verdure né la frutta di stagione. Con ricadute anche sulla salute. Danni per milioni di euro I danni causati dal maltempo nel mese di agosto sono stati devastanti. Lo denuncia Coldiretti. “E’ calamità nelle campagne devastate dal maltempo con alberi da frutta divelti, filari di vigneti abbattuti, serre distrutte e coltivazioni sott’acqua dal Nord al Centro Italia dove la perturbazione ha colpito ulivi, sorgo e girasole”, evidenzia la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti. “La tempesta di agosto che ha investito a macchia di leopardo l’Italia ha fatto scattare la richiesta di verifica dello stato di calamità per l’agricoltura. Con milioni di euro di danni nelle Regioni colpite, dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige fino a Marche, Toscana e Lazio”. L’organizzazione agricola sottolinea che è stato “un mese di agosto pazzo segnato da quasi 10 tempeste al giorno lungo tutta la Penisola tra bombe d’acqua, nubifragi e grandine dalle dimensioni anomale che hanno devastato i raccolti”. Questo, secondo l’elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Coldiretti ricorda inoltre che “in questa fase stagionale la grandine è la più temuta dagli agricoltori per i danni irreversibili che provoca ai raccolti. Ma in molte aziende anche le reti stese a protezione di viti, kiwi, mele e pere sono state devastate dalla furia del clima“.

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“Molte aziende – sottolinea l’organizzazione – hanno perso in pochi attimi un intero anno di lavoro. Ma si contano anche danni strutturali con gli impianti che non potranno più produrre per molto tempo”. Il commento esclusivo La giornalista Milena Castigli ha chiesto un commento esclusivo per In Terris al dottor Lorenzo Bazzana, responsabile economico Coldiretti. “I cambiamenti climatici già da diversi anni stanno facendo molti danni all’agricoltura – esordisce il dottor Bazzana -. Sono necessari mutamenti collettivi sia a livello economico sia a livello sociale per contenere l’aumento delle temperature, come richiesto dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Inoltre, come Coldiretti stiamo cercando di mettere in grado gli agricoltori di difendersi in modo attivo e passivo dagli eventi climatici estremi quali maxi grandinate, bombe d’acqua o lunghi periodi di siccità”. “In modo attivo – spiega il dottor Bazzana – con l’utilizzo di teli antigrandine o l’uso di invasi per raccogliere l’eccedenza dell’acqua piovana. Metodi però che aiutano ma non difendono del tutto da eventi estremi come le trombe d’aria o le bombe d’acqua. La difesa passiva riguarda l’accesso e il ricorso alle assicurazioni e a fondi mutualistici che possano contenere le perdite economiche e i danni strutturali derivati dal clima e dalle calamità naturali”. Danni nel lungo periodo Il clima impazzito infatti non solo devasta i raccolti, ma ha danni anche nel lungo periodo. “Pensiamo alle trombe d’aria. Non solo sradicano frutteti e vigneti – che impiegano anni per ricrescere – ma scoperchiano capannoni e distruggono strutture e mezzi. Il rimettere tutto a posto richiede un forte investimento sia nell’immediato sia nel lungo periodo, perché le colture vengono perse per anni,

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non solo per una stagione”.

Clima estremo

Grandine in un vigneto La grandine e la pioggia non sono meno pericolose. “La grandine ha la capacità di triturare e devastare qualsiasi cosa cosa tocchi, dalle colture a terra agli alberi da frutto. Un’intera stagione rovinata in pochi minuti di furia. Le bombe d’acqua sono pericolose sia nel momento in cui arrivano, perché allagano tutto, sia nei giorni successivi. L’eccessiva umidità del suolo favorisce infatti la nascita e il proliferate di funghi e muffe che rovinano il raccolto”. Fenomeni estremi in aumento? Negli ultimi 15 anni c’è stato un aumento dei cambiamenti climatici estremi. Ne è convinto anche il responsabile economico Coldiretti. “Basta guardare i dati statistici delle precipitazioni”, evidenzia Bazzana. “La quantità di acqua annuale è sempre la stessa. Ma in questi ultimi anni è distribuita diversamente. Oggi emerge una maggior concentrazione di precipitazioni in poche ore: una grandissima quantità di acqua piovana che precipita in pochi minuti, intervallata da lunghi periodi di siccità. In passato, le precipitazioni erano più frequenti e di minore portata.

In sintesi, subiamo un clima più estremo – con troppa acqua o troppa poca – che provoca gravi danni alle coltivazioni di ogni tipo. “Con questo tipo di clima, è difficile fare agricoltura in qualsiasi contesto, non solo in Italia. Relativamente al Belpaese, il clima pazzo di agosto si è aggiunto alle altre complicazioni quali le guerre commerciali, gli embarghi, i dazi, i danni apportati dalle specie aliene e – non ultimo – il coronavirus, con il crollo dei consumi”. Cosa fare per salvare le colture Per venire incontro alle difficoltà del settore è necessario l’impegno anche del Governo. “Come Coldiretti al Governo chiediamo due ordini di intervento. Il primo è risarcire le aziende dai danni prodotti dalle calamità naturale. Il secondo non riguarda l’immediato, ma il lungo periodo. Il Governo deve attuare delle modifiche strutturali del territorio – tipo gli invasi – per contenere la furia delle piogge e della grandine. Misure che limitino il danno”. Prevenire è meglio che curare?

Erano inoltre molto meno violente di adesso che sono accompagnate da forti venti e trombe d’aria. Questo perché ora, in tre ore, cade la stessa quantità di acqua che prima cadeva in tre mesi!“.

Parliamo dunque di limitare i danni, ma non di evitarli del tutto. “Sì: non possiamo solo prevenire o solo curare. Ma prevenire e curare al contempo, per quanto possibile”.

Le precipitazioni estive sono dunque diventate un rebus: necessarie ma potenzialmente devastanti. Tra l’altro, intervallate la lunghi periodi di siccità. “Le analisi scientifiche sul clima vanno svolte su archi temporali più lunghi. Ciò nonostante, secondo la nostra percezione ed esperienza sul campo, il clima in pochi anni si è modificato.

“In conclusione, dinanzi ai mutamenti climatici, possiamo solo lavorare insieme per limitare i danni.

E’ chiaro che le grandinate, le bombe d’acqua, le trombe d’aria e i periodi di siccità ci sono sempre stati. Ma – guardando a dati attendibili come i danni in agricoltura anno per anno – è evidente che i fenomeni estremi climatici siano in aumento nella frequenza e nell’intensità rispetto al recente passato”.

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Nessuno pensa infatti che il cosiddetto ‘clima impazzito‘ – i fenomeni estremi degli ultimi anni – finiranno in breve tempo”. Con tutte le conseguenze del caso..

milena castigli

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Coronavirus: risalgono contagi, +1.326, record t a m p oni , q ua s i 1 0 3 m i l a

03 settembre 2020 “Risalgono i contagi da Coronavirus: nelle ultime 24 ore sono stati 1.326 (978 ieri). Sei le vittime, due meno di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.

sono risultati positivi al Covid-19 su 114 soggetti sottoposti oggi al test. Lo comunica l'azienda sanitaria locale Ulss 2 di Treviso. Il dato, considerando anche gli 11 casi di positività rilevati nell'indagine di Sono oltre 100 mila i tamponi effettuati per ieri su 219 lavoratori esaminati, porterebbe il coronavirus nelle ultime 24 ore. Per la a poco meno di 200 i dipendenti di Aia fino precisione 102.959, secondo i dati del ad oggi individuati come portatori del ministero della Salute. Si tratta del record virus. I lavoratori di Aia, azienda della assoluto di test in una sola giornata. trasformazione alimentare, sono 675 appartenenti ad una dozzina di nazionalità. Si allarga l'inchiesta sui decessi, più di quaranta, nella casa di riposo di Vercelli "Buono e importante, scambio di oltre due durante il picco dell'emergenza Covid. La ore" tra gli ambasciatori Ue al Coreper di procura, che indaga per omicidio colposo oggi sulla necessità di un coordinamento a plurimo e per epidemia colposa, ha iscritto livello europeo delle misure per far fronte altre tre persone nel registro degli alla recrudescenza del coronavirus. Tra gli indagati. Sono due medici, nei confronti dei ambasciatori c'è stato ampio accordo sul quali viene ipotizzata l'omissione d'atti fatto che vi sia un interesse comune ad un d'ufficio, e la coordinatrice degli Oss. Già più stretto coordinamento". Lo spiegano indagati il direttore della casa di riposo, fonti diplomatiche dell'Ue. "I lavori ora Alberto Cottini, e la direttrice sanitaria, proseguiranno intensamente . Già lunedì Sara Bouvet, oltre a Chiara Serpieri, dg l'organismo responsabile (Ipcr) si dell'Asl di Vercelli accusata di omissione incontrerà di nuovo. Il primo focus sarà sul d'atti d'ufficio. tema della comparabilità dei dati epidemiologici e della comunicazione", Altri 20 lavoratori in servizio allo sta- aggiungono.” bilimento Aia di Vazzola, nel trevigiano, (ANSA)

Il rientro a scuola preoccupa sette genitori su dieci

04 settembre 2020 “Il rientro a scuola preoccupa sette genitori su 10 e timori e insicurezze aggravano la condizione delle famiglie più fragili. L'allarme arriva da Save the Children sulla base dei risultati di un'indagine condotta da Ipsos tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone.

sulle modalità di ripresa (60%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (51%). Un genitore su 10 crede di non potersi permettere l'acquisto dei libri, 2 su 10 temono di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica. (ANSA)

La principale ansia è data dall'incertezza

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In vigore Riforma Bonafede intercettazioni. A n c o r a p i ù p o t e re a i m a g i s t ra t i 04 settembre 2020

Viene anche in toto fatto divieto di pubblicazione degli scritti e dei colloqui tra Molto più potere all’accusa, Trojan nei intercettato e assistito, aspetto questo che cellulari della Pubblica amministrazione e vorrebbe correttamente tentare di porre scelgono i pm cosa si può pubblicare. Come una pari condizione tra la posizione cambia la giustizia. dell’avvocato difensore e l’accusa, questione che in ultima istanza appare il La crisi della giustizia italiana non frena il punto debole della Riforma, molto provvedimento che è entrato ufficialmente sbilanciata in favore dell’accusa. in vigore dopo il 31 agosto ed è frutto di una modifica della Riforma cosiddetta Il materiale raccolto dalle intercettazioni Orlando (l’ex ministro Pd della Giustizia). verrà depositato in un archivio informatico. La Riforma attuale, fortemente voluta dal Resta del pm il compito di vigilare su ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, è questo archivio. Gli avvocati difensori frutto della mediazione tra le diverse anime potranno accedervi, ma in un primo del precedente governo, quello giallo-verde momento solo ascoltando quanto registrato (M5S e Lega). senza estrarne copia, almeno fino alla possibile udienza che viene chiamata Tra le novità l’aumento dei compiti affidati “stralcio”. In soldoni al fine di evitare la al pm, introduce un archivio delle diffusione dei materiali si evita l’estrazione intercettazioni, estende il divieto delle di copie. Le intercettazioni che non pubblicazioni a tutte quelle che anche se provano aspetti rilevanti per le indagini fatte non sono acquisite al procedimento non potranno comunque essere pubblicate. ed estende l’uso dei Trojan a tutti i reati com m e s s i contro la Pubblica La Riforma prevede poi il divieto di amministrazione. utilizzare le intercettazioni in procedimenti diversi, ma ci sono due eccezioni. Il potere del pubblico ministero aumenta ulteriormente. E’ noto che se in un procedimento con Sarà il magistrato che svolge il ruolo intercettazioni per un reato previsto il dell’accusa a dover valutare quali soggetto ascoltato commetta altri tipi di intercettazioni siano attinenti alle indagini reati che nulla hanno a che fare col primo in corso e quali non lo sono, attività questa non si potrà usare quell’intercettazione in precedenza svolta dalla polizia giu- come prova. Ma bisognerà aprire un nuovo diziaria. La polizia giudiziaria che fascicolo di indagine. Ora però con la materialmente le esegue avrà invece anche nuova Riforma, come dicevamo, il compito di vigilanza sullo svolgimento subentrano due eccezioni. Se i nuovi reati delle attività di intercettazioni stesse. Ma è prevedono l'arresto in flagranza e/o se per improbabile che possano sorgere conflitti quei delitti sono previste le intercettazioni tra quest’ultima e i pm, visto il potere nel l’uso è invece consentito. In questi due casi nostro ordinamento largamente superiore si può fare ricorso alle intercettazioni dei secondi. utilizzate sempre che siano considerate rilevanti e indispensabili. Se la Riforma pone l’attenzione sul fatto che non possono comunque essere In più le intercettazioni possono essere trascritte le conversazioni che hanno ad acquisite anche con i sistemi dei Trojan se oggetto dati sensibili e che rischiano di il reato è commesso contro la Pubblica danneggiare la reputazione dei soggetti amministrazione. I sistemi si possono coinvolti, si sa che questi dati dovranno utilizzare sia se il soggetto attivo è un scontrarsi con situazioni complesse: quindi pubblico ufficiale sia se questi è un l’interpretazione di cosa fare spetterà incaricato di pubblico servizio. s e m p re a i p m . continua

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I Trojan sono virus malevoli che inseriti nei cellulari degli indagati sono in grado di registrare il contenuto e le conversazioni dell’apparecchio. Le critiche alla Riforma delle intercettazioni sono state molteplici. La più rilevante è quella che sostiene che con questo provvedimento si stravolga ulteriormente il principio di proporzionalità tra accusa e difesa, a vantaggio dell’accusa, limitando la tutela del diritto alla libertà del cittadino nei confronti dello Stato. Un accento negativo interconnesso anche con l’uso

esteso dei Trojan: applicati in modo massivo potrebbero degenerare in un sistema di sorveglianza di massa, con conseguenze inimmaginabili nella gestione de l l a cos a pubblica e de l potere. Contro la Riforma si sono espressi a più riprese le Camere penali, l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick, l’ex pm Carlo Nordio e molti autorevoli giuristi. www.affariitaliani.it

Covid, non basta essere over 55 per l’esenzione dal lavoro. Cosa prevede la nuova circolare 0 5 s e t t e m b re 2 0 2 0 Una circolare dei ministeri del Lavoro e della Salute stabilisce che «la maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione va intesa congiuntamente alla presenza di comorbilità (ovvero alla coesistenza di più patologie) che possono integrare una condizione di maggiore rischio». In pratica non basta aver superato i 55 anni per sentirsi a rischio e chiedere di essere esentati da alcune attività. Il Covid-19 porta con sé anche un'altra emergenza sul fronte della riapertura delle scuole: quella dei «lavoratori fragili». Centinaia di insegnanti avrebbero già chiesto di non tornare in cattedra in quanto più esposti al contagio. Con necessità di nomina di un supplente. Si tratta di prof con più di 55 anni magari con problemi di asma e allergie, o con malattie croniche, o con cicli di chemioterapia in corso. È stata la direttrice dell'Ufficio scolastico del Veneto Carmela Palumbo a rilevare centinaia di lettere ai presidi da parte di docenti che chiedono di poter essere esonerati dal servizio. Non basta essere over 55 per essere esentati dal servizio La circolare odierna dei ministeri del Lavoro e della Salute ha chiarito però che non c'è automatismo tra l'età del lavoratore e l’eventuale condizione di fragilità rispetto

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al Covid. Il solo parametro dell'età non costituisce elemento sufficiente. «La maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione va intesa congiuntamente alla presenza di comorbilità»(ovvero alla coesistenza di più patologie) che possono integrare una condizione di maggiore rischio», specifica la circolare. In pratica non basta aver superato i 55 anni per sentirsi a rischio e chiedere di essere esentati da alcune attività, ma va chiesta al datore di lavoro «l'attivazione di adeguate misure di sorveglianza sanitaria in ragione dell'esposizione al rischio Covid in presenza di patologie con scarso compenso clinico» (come ad esempio le malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche). Nessun automatismo tra età e condizione di fragilità Nella circolare si rileva che i dati più consolidati hanno messo in luce una serie di aspetti: il rischio di contagio da Sars-Cov non è significativamente differente nelle differenti fasce di età lavorativa; il 96,1% dei soggetti deceduti presenta una o più comorbilità e precisamente il 13,9% presentava una patologia, il 20,4% due patologie, il 61,8% ne presentava tre o più; le patologie più frequenti erano rappresentate da malattie cronico degenerative a

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carico degli apparati cardiovascolare, respiratorio, renane e da malattie dismetaboliche; l'andamento crescente dell'incidenza della mortalità all'aumentare dell'età è correlabile alla prevalenza maggiore di queste patologie nelle fasce più elevate dell'età lavorativa; in aggiunta a queste patologie, ne sono state riscontrate altre a carico del sistema immunitario e oncologiche non necessariamente correlabili all'aumentare dell'età. Ecco perchè, secondo la circolare, il concetto di fragilità «va individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto». «Non è dunque rilevabile - si legge in un altro passaggio - alcun automatismo tra le caratteristiche anagrafiche e di salute del lavoratore e la eventuale condizione di fragilità». Le visite mediche periodiche Spetta al medico appurare, tramite visita, appurare la condizione di fragilità. Come previsto dalle leggi sulla sicurezza del lavoro, alcuni datori devono avere la figura del medico competente, che deve occuparsi

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dei dipendenti. Non tutte le scuole lo hanno. E dove non c'è, il datore può indirizzare il lavoratore all'Inail. Oppure la circolare introduce altre due possibilità: ci si può infatti rivolgere anche «alle aziende sanitarie locali o ai dipartimenti di medicinale legale e di medicina del lavoro delle università». Valutate le mansioni del lavoratore il medico esprimerà un «giudizio di idoneità». Ma l’esenzione dal lavoro non sarà ad ogni modo automatica. Al medico spetta infatti il compito di fornire «in via prioritaria l’indicazione per l’adozione di soluzioni maggiormente cautelative per la salute del lavoratore o della lavoratrice per fronteggiare il rischio Covid». Il giudizio di «non idoneità temporanea», con relativo esonero dal lavoro, è limitato ai casi «che non consentano soluzioni alternative». Ad ogni modo «resta ferma la necessità di «ripetere periodicamente la visita, anche alla luce dell’andamento epidemiologico e dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche in termini di prevenzione, diagnosi e cura». www.ilsole24ore.com

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Mattarella nella Giornata europea della cultura ebraica: “Non bisogna sottovalutare i rischi dell’intolleranza e del razzismo”

06 settembre 2020 sinagoghe e ai luoghi chiave della cultura ebraica.

Il Capo dello Stato ha inviato un messaggio di auguri alla presidente della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni. Il presidente ha ribadito l'importanza di dialogo e rispetto tra le culture, valori alla base della Costituzione repubblicana "Cultura, dialogo e rispetto sono le basi della convivenza”. L’intolleranza e il razzismo “non vanno sottovalutati”, e nel confronto e incontro, ognuno deve “far vivere i valori di civiltà e di solidarietà”, che sono alle fondamenta della Costituzione repubblicana. Al centro della lettera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, indirizzata alla presidente dell’Unione de l l e Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), Noemi Di Segni, c’è l’invito a rispettare la cultura della comunità ebraica, che fa parte della storia nazionale. La Giornata europea della cultura ebraica, che si festeggia oggi 6 settembre, è un’occasione per riscoprire “il patrimonio religioso, artistico, architettonico che le comunità ebraiche hanno saputo costruire nelle nostre città e, attraverso questi tesori, conoscere meglio quelle radici che da secoli sono parte e contribuiscono ad alimentare la storia e la vita nazionale”, continua il presidente.

Quest’anno sarà un’edizione particolare, quasi interamente digitale, in quanto lo svolgimento degli eventi è condizionato dalla pandemia del Covid-19. Ma proprio queste “misure di precauzione – continua Mattarella – saranno un segno di condivisione di quell’impegno che coinvolge ogni componente della comunità nazionale. La responsabilità comune diverrà la cornice entro la quale valorizzare i caratteri e gli apporti originali che la presenza ebraica ha portato nel nostro Paese e in tutta l’Europa”. Il presidente conclude invitando al rispetto tra culture: “La cronaca non manca di mostrarci i rischi di sottovalutazione dell’intolleranza e del razzismo”. I valori di civiltà e solidarietà sono alla base della Costituzione – è il ragionamento del messaggio del presidente – dunque tocca a tutta la comunità nazionale impegnarsi affinché siano rispettati. “Acquistano così ancor maggior significato le molteplici iniziative promosse dall’Ucei, per il successo delle quali rivolgo i più fervidi auguri“, conclude il Capo dello Stato. www.ilfattoquotidiano.it

Il tema scelto per la giornata di quest’anno è “Percorsi ebraici”, e si svolgerà in oltre 90 città italiane da Nord a Sud, una manifestazione fatta di visite alle

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Bollette care e indecifrabili tra contatori, consumi e oneri

07 settembre 2020 C'è una domanda che gli italiani non si fanno mai quando arriva la bolletta di luce o gas. Già, perché spesso ci si chiede solo «quanto pago?», e non «quanto consumo?». Perché la bolletta è il prodotto di due fattori: il consumo e il prezzo. Ma ormai quanto consumo non è più quanto spendo. Una famiglia tipo consuma 2.700 kWh di energia elettrica e 1.400 metri cubi di gas. Equivale più o meno a una bolletta di 120 circa. Su cui la «Spesa per la materia energia», cioè quello che in realtà compro e consumo, incide al massimo per il 30%. Il resto se ne va in imposte, Iva, canone Rai ma soprattutto altre voci su cui bisognerà soffermarsi più avanti. Leggere la bolletta peraltro non è così immediato: bisognerebbe aiutare le persone a capirla per consumare meno, piuttosto che inondarle di proposte senza senso. Anche perché ormai il paradosso è che chi consuma meno paga di più, i più poveri sono ben lontani dai 2.700 kWh annui, e solo il 30% degli aventi diritto chiede il bonus sociale. I contratti, poi... Molti italiani li firmano senza leggere. E infatti 20 anni dopo la liberalizzazione del mercato ci sono ancora contratti di maggior tutela, destinati a scadere (forse) nel 2022 e che riguarda venti milioni di consumatori elettrici. I contratti sono regolati dall'authority Arera, che ne stabilisce le clausole e ne aggiorna trimestralmente le tariffe. Ma perché il cliente ha ancora bisogno di essere tutelato? Non è diventato adulto? Perché nessuno lo mette in condizione di capire quanto consuma? Perché gli vengono installati contatori così complicati che, se anche volesse, non ne sarebbe in grado? E poi perché nessuno spiega dove vanno a finire i soldi e cosa vogliono dire tutte le voci della bolletta?

Nessuno dice chiaramente che se il consumatore non sceglierà un nuovo fornitore finirà nel «mercato di salvaguardia» dove pagherà l'energia ancora più cara. Nei contratti di «mercato libero» infatti fornitore e consumatore possono trattare solamente sul prezzo. Ma se non sappiamo quanto consumiamo, come possiamo contrattare il prezzo giusto, tra promesse mirabolanti, clausole nascoste e sconti incredibili che a volte possono rivelarsi delle bufale? A volte vengono emesse bollette di energia elettrica da 50 o 60 euro anche se non viene consumata. Soprattutto nelle seconde case. Se ne sono accorti in molti, durante il lockdown. Ma se non c'è stato consumo, se il contatore non si è mosso, e non c'è stato alcun trasporto di energia elettrica perché devo pagare comunque una quota di materia prima energia? E infatti qualcuno le bollette le impugna. Molte sono state oggetto di contestazioni. Solo le controversie gestite da Arera avrebbero recuperato 10,4 milioni di euro nel 2019. E poi non basta contrattare il prezzo del chilowattora (kWh), diviso in tre fasce orarie (a spanne: ore diurne giorni feriali, ore notturne giorni feriali, week-end), perché come vedremo ci sono due voci che hanno costi proporzionali al consumo e che costano quanto (se non più) del consumo effettivo. Prendiamo ad esempio la voce «spesa per oneri di sistema». In una bolletta media della luce da 120 euro questa voce può valere 25-30 euro. Che cosa sono gli oneri di sistema? Di quanto parliamo? Almeno 18 miliardi di euro all'anno: vengono prelevati dalle nostre bollette e destinati agli «oneri di sistema» ed è così da un decennio. In tutto fanno 180 miliardi di euro, lo stesso ammontare del Recovery fund. continua

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Due miliardi li spendiamo per lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari. Eravamo all'avanguardia, poi è arrivato il referendum e l'Italia si è inguaiata con le sue mani. Prendete la centrale nucleare di Latina: verrà dismessa non prima del 2030, e poi bisognerà trovare posto per le scorie che magari finiranno in Germania perché da noi nessuno le vuole. La voce più importante degli «oneri di sistema» sono gli incentivi alle energie rinnovabili per 13 miliardi di euro. Ma parte di questi finiscono poi per garantire i debiti di Alitalia, o per sovvenzionare Ilva e Alcoa. Ma cosa c'entra il consumatore di energia elettrica con l'Alitalia?

barile è crollato, la società è andata a picco, nonostante una legge ad hoc votata dal governo Renzi a carico nostro.

Un'altra chicca degli oneri di sistema sono anche i rimborsi, già previsti per gli operatori di maggior tutela per la perdita dei clienti che sceglieranno il mercato libero. Ma a chi finiscono veramente tutti questi soldi? E qual è davvero il vantaggio per gli italiani a fronte di tale esborso? Quanto abbiamo speso, quanto stiamo spendendo e quanto spenderemo per un kWh consumato o per un kW installato? Non lo sappiamo con esattezza. Colpa di una serie di misure sugli incentivi fin troppo generose che, dal 2005, hanno completamente sballato il mercato. Quello Terna, che trasporta energia in monopolio, che spaventa è il trend degli oneri di presenta numeri da capogiro, così Enel, sistema, destinati a non diminuire mai. Snam e le municipalizzate. Il Gse, società L'esempio recente riguarda le centrali che pubblica interamente partecipata dal Mef, dovranno essere costruite per bilanciare la e che ha tra i suoi compiti principali quello rete sbilanciata dalle rinnovabili, che già di gestire gli incentivi alle rinnovabili, è paghiamo con gli oneri di sistema. E non commissariata fino all'approvazione del parliamo di piccole centrali come fanno in bilancio dell'esercizio 2020. I soldi Germania, dove hanno lo stesso problema. finiscono prima nelle tasche di chi l'energia Ma parliamo della bellezza di 49 GW cioè elettrica la distribuisce, poi in 59 conti quasi la metà del parco produttivo italiano. correnti accesi presso la Csea - Cassa per i E chi pagherà? servizi energetici e ambientali - che ha la gestione finanziaria dei fondi e eroga i Poi c'è la spesa per il «trasporto e la de l contatore»: ne stanno contributi agli operatori. In passato diverse gestione interrogazioni parlamentari bipartisan, in arrivando 33 milioni nuovi. Sulla bolletta particolare quella degli azzurri Daniele da 120 euro siamo intorno al 20% di Galli, e Marilena Bocciardo hanno provato incidenza. Gli italiani pagano un servizio di (a volte inutilmente) a fare chiarezza. Ed è lettura anche se il letturista non c'è più e grazie a un'iniziativa di Simone Baldelli dovrebbe essere letto tutto da remoto da (Forza Italia) che l'utente potrà chiedere di vent'anni. Chi installa o sostituisce il pagare solo gli ultimi 24 mesi di bollette in contatore dice che non c'è nulla da pagare caso il gestore ci abbia messo anni a ma evidentemente non è del tutto vero. fatturare i consumi reali. La cosa curiosa Stessa cosa per la potenza contrattuale degli «oneri di sistema» è che buona parte disponibile al consumatore: con i nuovi di questi soldi i fornitori li hanno già pagati contatori non esiste alcuna certezza che al distributore prima di incassarli dai questa venga garantita h24. Su tutto c'è il clienti finali. Ma se il cliente finale non sigillo dello Stato con imposte e Iva, come paga, il distributore, che per il mercato ricorda sul suo blog l'ingegner Edoardo tutelato è l'Enel per l'86%, non ci perde Beltrame. una lira, il fornitore cioè colui a cui paghiamo la bolletta invece sì. Ma prima di saltare, fa un accordo che prevede che il Ora, anche un bambino capisce che per questi costi fissi al 50% delle sue perdite venga coperto da ammortizzare tutti i consumatori italiani, come peraltro consumatore «conviene» consumare di più. ha stabilito Arera. Il caso è destinato a Ma in questo modo, alla fine, il conto lo ripetersi. Basta pensare a Gala, società paga il Paese. E tutte le indicazioni quotata in Borsa che nel 2014, in un europee sul risparmio energetico restano contratto con Consip, aveva vincolato il solamente chiacchiere.. prezzo di vendita dell'energia elettrica a quello del petrolio. Quando il prezzo del www.ilgiornale.it

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E c o n o m i c a e s o s t e n i b i l e , e c c o c o m e s a rà l a c i t t à d e l f ut uro

9 s e t t e m b re 2 0 2 0 “La città intelligente è l’insieme di strategie di pianificazione urbanistica volte all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici per mettere in relazione le infrastrutture delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita attraverso l’uso delle nuove tecnologie”(fonte: Wikipedia). Tutto questo e tanto altro è la smart cities che oggi rappresenta un’area urbana in cui, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e più in generale dell’innovazione tecnologica, è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi ai cittadini rendendoli più efficienti. Interris.it ne ha parlato con Giuseppe Ursino, Ceo di JO Group .“Riferito alla città, il significato di smart è però molto ampio. Smart city fa riferimento a una città intelligente, sostenibile, efficiente e innovativa. Una città smart è in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati tra loro”. In Sicilia con il progetto dedicato alle ceneri vulcaniche siamo riusciti a creare un sistema di allert per la città del futuro. Questo tramite la segnalazione della presenza di ceneri nell’aria, applicato anche nei pressi delle autostrade, riesce a far capire se c’è un pericolo di esplosione del vulcano”.

Un’economia basata sulla partecipazione e sulla collaborazione e che punta su ricerca e innovazione. 4) Smart Living – il livello di comfort e benessere che deve essere garantito ai cittadini legato ad aspetti come la salute, l’educazione, la sicurezza, la cultura ecc. sono anch’essi di prioritaria importanza. 5) Smart Mobility – le soluzioni di mobilità intelligente, dall’e-mobility alla sharing mobility ad altre forme di mobility management, devono guardare a come diminuire i costi, diminuire l’impatto ambientale e ottimizzare il risparmio energetico. 6) Smart Environment – sviluppo sostenibile, basso impatto ambientale ed efficienza energetica sono aspetti prioritari della città del futuro.

Domus Sapiens “Il progetto DOMUS SAPIENS rientra tra le idee innovative di JO Group. Questo riguarda proprio l’idea di Smart cities e prevede la realizzazione di un avanzato sistema domotico basato su tecnologie innovative, che consente il monitoraggio della salute e delle abitudini degli utenti all’interno degli ambienti domestici – ha spiegato Ursino -. Il sistema raccoglie ed elabora i dati attraverso una rete di sensori collocati all’interno dell’edificio e indossati dalle persone. Tali sensori consentono il monitoraggio di comportamenti anomali e Le caratteristiche della città del futuro modelli di comportamento da modificare Quando l’Unione Europea parla di Smart per il benessere degli utenti. La Cities include 6 dimensioni: correlazione dei parametri ambientali con la misurazione dei parametri vitali – ha 1) Smart People – le persone (i cittadini) sottolineato – può essere particolarmente vanno coinvolti e resi partecipi. Si parla di importante per una valutazione continua e processo decisionale bottom up (dal basso affidabile della salute di molti pazienti all’alto) e di politica partecipativa. affetti da malattie croniche gravi molto 2) Smart Governance – l’amministrazione comuni, sia polmonari che cardiache, come deve dare centralità al capitale umano, alle l’asma, la BPCO (broncopneumopatia risorse ambientali, alle relazioni e ai beni cronica ostruttiva), insufficienza cardiaca o della comunità. malattie più rare ma pericolose come la 3) Smart Economy – l’economia e il fibrosi cistica”. commercio urbano devono essere rivolti all’aumento della produttività e continua dell’occupazione all’interno della città attraverso l’innovazione tecnologica. EffettoTre 15 Settembre 2020

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Lo scopo del progetto “L’obiettivo è quello di correlare i parametri vitali dei pazienti con i parametri ambientali in cui vivono, in modo da essere in grado di apprendere le abitudini degli utenti e rilevare situazioni critiche. Il sistema è rivolto principalmente ai soggetti con BPCO, poiché la rilevazione delle grandezze di base di questa patologia cronica consente la creazione di un sistema con funzionalità predittive, al fine di allertare gli utenti del sistema (non solo il paziente, ma anche i medici e i familiari) quando vengono ricreate condizioni ambientali e vitali critiche, con il rischio di peggioramento dei sintomi per i pazienti con BPCO”. Il modello di Smart City Secondo le statistiche di Eurostat, oggi il 75% della popolazione europea vive nelle città. Un dato destinato a crescere anche a livello mondiale. Stando ai rapporti delle Nazioni Unite, entro il 2050 il 70% della globale vivrà in città. popolazione Allo stesso tempo, e pur occupando uno spazio al 2-3% del totale terre emerse, per via di questa concentrazione di persone e attività, le città sono responsabili del 70% delle emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti nonché di un’importante consumo energetico e hanno quindi un forte impatto sui cambiamenti climatici. Quali sono i vantaggi reali di una città intelligente?

più sicura. La capacità di attuare una strategia di analisi dei dati e di raccogliere ed elaborare i “big data” a livello urbano consentono alle città di accedere a informazioni che non erano mai state disponibili prima. Poter monitorare le metriche desiderate in tempo reale e anticipare eventuali situazioni di disagio o eventuali problematiche, permette inoltre di innalzare i livelli di servizio consentendo allo stesso tempo un processo decisionale più veloce e più efficace. L’utilizzo di tecnologie di videosorveglianza e altre tecnologie innovative, inoltre, permette un maggiore controllo delle diverse aree urbane e una diminuzione della criminalità. Una città con meno costi e più tempo Una smartcity taglia i costi e ha un notevole ritorno sull’investimento, calcolato in pochi anni. In sintesi, ci sono molti benefici che una smart city offre ai suoi cittadini. Ma oltre ai vantaggi sopra citati ce n’è un altro molto prezioso anche se nascosto: il risparmio di tempo. Una città intelligente offre infatti la possibilità di ridurre i tempi nelle interazioni con la Pubblica amministrazione e con il sistema sanitario (e-Gov) piuttosto che nello spostamento da un punto all’altro della città o nella ricerca di parcheggio. (attraverso sistemi ad esempio di monitoraggio traffico e smart paking o di un migliore trasporto pubblico). Rossella Avella

Una città smart è una città più efficiente

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B e i rut , g i g a nt e s co i nce nd i o a l p ort o

10 settembre 2020 Un gigantesco incendio è divampato al porto di Beirut, dopo le devastanti esplosioni del 4 agosto scorso. Alte colonne di fumo nero e fiamme si vedono alzarsi nei cieli della capitale libanese come mostrano i video in circolazione sui social. L'incendio ha coinvolto un magazzino dove sono stoccati pneumatici di automobili e olio per motori, hanno detto in un comunicato i militari libanesi. Spesse colonne di fumo nero sono visibili da diversi quartieri della capitale dove si è subito seminato il panico tra i libanesi ancora sotto shock per le esplosioni mortali che hanno traumatizzato la capitale cinque settimane fa. "Non ci sono rischi di esplosioni al porto di Beirut", ha detto il direttore dello stesso

porto, Bassem Qaysi, commentando la notizia del vasto incendio nell'area del Duty Free dello scalo marittimo della capitale libanese. Il direttore del porto ha confermato che le fiamme si sono propagate all'interno di un deposito contenente barili d'olio industriale e che l'incendio si è poi allargato al vicino deposito di copertoni di ruote. Qaysi ha anche detto che le operazioni di spegnimento dell'incendio si concentrano sulla zona del terminal di autobus e taxi di viale Charles Helou, confinante col porto. L'incendio "è sotto controllo", ha affermato il ministro uscente dei lavori pubblici libanese, Michel Najjar, citato dai media locali. . (ANSA)

Suicidio assistito o invito a “togliere il disturbo”?

12 settembre 2020 Le motivazioni della sentenza per il processo Welby-Cappato e la sintesi di Pro Vita: "Il malato non si sentirà, forse, un po' obbligato a togliersi di mezzo?". Il requisito dei trattamenti di sostegno vitale non significa necessariamente ed esclusivamente dipendenza da una macchina, ma è da intendersi a qualsiasi tipo di trattamento sanitario, sia esso realizzato con terapie farmaceutiche o con l’assistenza di personale medico o paramedico o con l’ausilio di macchinari medici. Così recitano le motivazioni della sentenza di assoluzione di Marco Cappato e Mina Welby dal reato di istigazione e aiuto al suicidio di Davide Trentini, rese note martedì dalla Corte di Assise di Massa.

L’analisi di Pro Vita I giudici del tribunale toscano ci dicono dunque che i trattamenti farmacologici uniti all’assistenza personale possono rientrare nel “sostegno vitale” ed essere considerati uno strumento di accanimento terapeutico. La lettura data da Pro Vita, associazione aderente al family Day, è difficilmente contestabile: “Siamo all’ultima beffa, il malato non si sentirà, forse, un po’ obbligato a togliersi di mezzo?”. “Ecco, allora, il vero volto di questi diritti – continua l’organizzazione pro life – l’incentivazione alla morte del soggetto fragile, come rivela un’indagine del National Council on Disability che dimostra che la morte di Stato non introduce la libertà di scelta ma spinge i malati a continua

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uccidersi, facendoli sentire un peso e non offrendo loro opzioni di vita”. Il pensiero del Papa Il pronunciamento dalla Corte di Assise appare ancora più stonato se consideriamo che è arrivato ad appena due giorni dalla Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio che si è celebrata giovedì 10 settembre. La ricorrenza è stata anche tra i pensieri di Papa Francesco, con un tweet pubblicato ieri che recita così: “Oggi, nel dramma della #pandemia, di fronte a tante certezze che si sgretolano, di fronte a tante aspettative tradite, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: “Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene”. Un richiamo Non a caso il Pontefice ha messo l’accento sugli effetti nefasti del corona virus che hanno colpito persone di ogni età e classe sociale. Anche uomini e donne senza alcun problema psico-fisico hanno infatti registrato forme depressivo-ansiose dovute dell’isolamento sociale richiesto dal lockdown, alla minaccia sanitaria portata dal virus del Covid-19 e al peggioramento della condizioni economiche e della qualità della vita. I numeri Il Santo Padre ci ricorda pertanto l’im-

portanza della fede e dell’affidarsi al conforto di Dio. Convincersi di bastare a sé stessi, nascondere le fragilità o, peggio ancora, togliere il disturbo con forme mascherate di suicidio di stato non è la via che Cristo. La cultura dello scarto emerge però in tutta la sua drammaticità nelle stime sull’aumento dei suicidi che arrivano da numerose nazioni, si tratta di casi correlati alla grande crisi economica innescata dalla pandemia. Da Marzo solo in Italia sarebbero oltre 70 i suicidi e 46 i tentativi di togliersi la vita correlati al coronavirus. Le cronache raccontano tante storie di sofferenza. In tutto il mondo circa 800 mila persone muoiono ogni anno per suicidio, una persona ogni 40 secondi. Vicinanza e ascolto Tuttavia la maggior parte delle persone che manifestano pensieri suicidi vuole vivere e parlarne apertamente con un persona che sappia aiutarli. Ma mostrare le proprie ferite in una società votata alla perfezione non è semplice. In questa cornice la vicinanza e l’ascolto restano infatti le armi più potenti per la prevenzione. Per questo motivo spalancare le porte all’eutanasia significa arrendersi alla deriva nichilista già imboccata dai Paesi del Nord Europa. . Marco Guerra

E i docenti fragili non potranno insegnare neppure da casa

1 3 s e t t e m b re 2 0 2 0 ROMA - I docenti che risulteranno inidonei all'insegnamento in classe per le sue malattie pregresse, patologie che possono diventare rischiose di fronte a un contagio da Covid, non potranno insegnare da casa. Saranno messi in malattia e, tutt'al più, potranno richiedere mansioni laterali: organizzazione della biblioteca scolastica e dei laboratori, per esempio. Seguendo una circolare del 4 settembre scorso dei ministeri della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali, l'Istruzione

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venerdì scorso ha inviato ai dirigenti scolastici una nota in cui si certifica che "la fragilità è temporanea ed esclusivamente legata all'attuale situazione epidemiologica". Terminata la quale, l'insegnante tornerà al l e sue naturali funzioni. Ogni lavoratore della scuola potrà chiedere sorveglianza sanitaria all'Inail, all'Asl di riferimento e ai Dipartimenti di Medicina legale e Medicina del lavoro delle università.

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Per fragilità si intende "uno stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto". L'età, da sola, non rappresenta un elemento che possa indicare "fragilità". La famosa soglia dei 55 anni è un'indicazione s t a t i s t i ca . L' e t à può diventare una questione sanitaria se accompagnata da malattie pregresse, la cosiddetta "presenza di comorbilità". I passaggi di un docente che intenda sottoporsi a una visita che attesti "fragilità" sono questi: il lavoratore richiede al dirigente scolastico l’attivazione della sorveglianza sanitaria; il ds avvia la richiesta al medico competente e mette a disposizione i locali scolastici per il controllo; quindi fornisce al medico competente una dettagliata descrizione della mansione svolta dal lavoratore, della postazione-ambiente di lavoro dove presta l’attività e offre le informazioni sulle misure di prevenzione e protezione adottate per mitigare il rischio da Covid-19 all’interno dell’istituto scolastico. Sulla base della visita, il medico “esprimerà il giudizio di idoneità fornendo, in via prioritaria, indicazioni per l’adozione di soluzioni maggiormente cautelative per la salute del lavoratore e riservando il giudizio di inidoneità temporanea solo ai casi che non consentano soluzioni alternative”. La visita dovrà essere ripetuta periodicamente anche in base all’andamento epidemiologico. Tre giudizi clinici Sono tre i possibili giudizi medici: "Idoneità", "Idoneità con prescrizioni", "Inidoneità temporanea del lavoratore fragile in relazione al contagio". Se idoneo, iil lavoratore continua a svolgere o è reintegrato nelle mansioni del profilo di competenza. Qualora il medico competente indichi al datore di lavoro prescrizioni e misure di maggior tutela – ad esempio, l’adozione di mascherine FFp2, un maggiore distanziamento – il dirigente scolastico dovrà fornire i dispositivi di protezione adatti e adeguare gli ambienti di avoro. Il preside, laddove le prescrizioni mediche risultino "non compatibili con l’organizzazione e l’erogazione del servizio", scrive il capo Dipartimento Marco Max Bruschi, il preside può richiedere una revisione del giudizi.

L'"inidoneità temporanea" del lavoratore fragile può essere intesa "come l’impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa nel contesto dato oppure solo relativamente alla specifica mansione svolta". Il personale docente "non idoneo" viene messo in malattia, ma può chiedere, al momento della visita "e senza indugio", di essere utilizzato in un ruolo diverso da quello ricoperto prima degli accertament medici. La richiesta di utilizzo deve partire dal soggetto protagonista: sarà il dirigente scolastico a valutare la possibilità di utilizzo e a portare quell'orario di lavoro a 36 ore settimanali. Il lavoratore riconosciuto fragile potrà essere impiegato in questi servizi: biblioteca e documentazione, organizzazione di laboratori, supporti didattici ed educativi, supporto nell'utilizzo degli audiovisivi e delle nuove tecnologie informatiche, attività per il funzionamento degli organi collegiali. Questi servizi potranno essere realizzati da casa, in modalità "lavoro agile". Al docente, e al lavoratore amministrativo, potrà essere chiesto di trasferirsi in un'altra scuola, all'Ufficio scolastico regionale o addirittura in un'altra amministrazione pubblica. Arriverà un supplente Il posto del docente riconosciuto fragile sarà sostituito con una supplenza: la circolare non prevede la possibiltà per "un fragile" di continuare a insegnare a distanza. La circolare riconosce che potrebbe essere più difficile trovare un lavoro a distanza equivalente per collaboratori scolastici e cuochi. Il personale a tempo determinato individuato come fragile, sia docente, sia amministrativo, sarà messo in malattia, senza possibilità di lavori alternativi. La ministra Lucia Azzolina ha assicurato che, ad oggi, i docenti che hanno fatto richiesta per la "fragilità" sono cinquecento, ma con la stesura delle regole interne potrebbero arrivare ad alcune migliaia. Sempre la ministra ieri ha detto che al Consiglio superiore della pubblica istruzione è pronta un'ordinanza dedicata agli studenti fragili: "Nulla vieta alle scuole in cui ci sono le attrezzature", ha detto, "di stabilire collegamenti che permettano agli studenti che sono a casa di videocollegarsi". www.repubblica.it

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Coronavirus: Oms, in Europa aumenteranno i morti nei mesi di ottobre e novembre 1 4 s e t t e m b re 2 0 2 0 L'Europa vedrà un aumento dei decessi provocati dal coronavirus nei mesi di ottobre e novembre: lo ha detto all'agenzia di stampa Afp il direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Hans Kluge. "Diventerà più difficile. In ottobre e novembre vedremo una maggiore mortalità", ha sottolineato Kluge spiegando che i decessi aumenteranno a causa dell'attuale incremento dei casi di contagio. Nuovo record giornaliero di casi a livello globale: secondo l'Oms, i contagi nel mondo sono stati 307.930 nelle ultime 24 ore, il livello più alto in assoluto dall'inizio della pandemia. Il precedente record giornaliero era stato segnato il 6 settembre scorso con 306.857 nuove infezioni. Intanto, il bilancio dei morti provocati dal virus a livello globale ha superato quota 920mila: secondo i conteggi della Johns Hopkins University ad oggi i decessi nel

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mondo sono 922.737 a fronte di 28.996.407 casi. In Israele, il governo ha deciso un lockdown di tre settimane a partire da venerdì, con la possibilità che sia esteso oltre. Lo ha annunciato il premier Benyamin Netanyahu al termine di una seduta straordinaria del governo. "Prevediamo che durerà almeno fino alla festa di Simchat Torah", il 10 ottobre.E' il primo paese a reintrodurre il lockdown per coronavirus: inizierà venerdì prossimo e durerà 3 settimane. Calano intanto i nuovi contagi in Francia: altri 7.183 in 24 ore, dopo il picco di +10.000 registrato due giorni fa. I decessi nel mondo hanno intanto superato quota 920 mila, con gli Usa che si avvicinano a 195 mila morti. (ANSA)

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro TRASPORTI Un'applicazione per smartphone che mette in contatto clienti e tassisti costituisce un servizio della società dell'informazione. L’Avvocato Generale della Corte di giustizia dell’Unione Europea ha concluso che un servizio consistente nel mettere in collegamento diretto, tramite un’applicazione elettronica, clienti e tassisti costituisce un servizio della società dell’informazione.. (Avvocato Generale CGUE, conclusioni 10 settembre 2020, C-62/19)

IMMIGRAZIONE In patria siccità e danni ai raccolti: concesso il permesso di soggiorno all'agricoltore straniero. Confermato il diritto di un cittadino senegalese ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Decisiva la constatazione che in patria una grave siccità e i conseguenti danni ai raccolti privavano il contadino della possibilità di sopravvivere. (Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 18817/20; depositata il 10 settembre)

ASSEGNO DIVORZILE Confermato l'assegno divorzile per l'ex moglie disoccupata: corretto il rilievo dato alla natura assistenziale dai Giudici territoriali. Data la sua funzione assistenziale, il diritto all’assegno divorzile deve essere riconosciuto, nell’ipotesi di effettiva e concreta non autosufficienza economica del richiedente, anche ove non possano essere valutati tutti gli altri criteri, ancorché equiordinati, previsti dall’art. 5 l. n. 898/1970, in virtù del rilievo primario

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dei principi solidaristici di derivazione costituzionale che informano i modelli relazionali familiari, sempre previo preliminare esame comparativo delle condizioni economico patrimoniali delle parti. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile ordinanza n. 18681/20; depositata il settembre)

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REATI SESSUALI Adescamento di minorenne: quando ricorre l'elemento soggettivo?. I Giudici di legittimità analizzano con attenzione il duplice profilo dell’elemento soggettivo richiesto dall’art. 609-undecies c.p. ai fini della configurazione del reato, per evitare di sanzionare penalmente condotte del tutto prive di offensività. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 25431/20; depositata il 9 settembre)

APPALTO Appalti pubblici: il diritto del terzo dipendente ad un inquadramento superiore è autonomamente azionabile? Qualora, in un contratto di appalto pubblico di servizi, un’impresa appaltatrice assuma nei confronti dell’amministrazione committente l’obbligo di fornire e organizzare idoneo personale, indicandone anche il livello di inquadramento, la pattuizione tra le due parti non configura un vantaggio per il terzo lavoratore, che lo renda titolare di una prestazione patrimoniale diretta, attribuendogli per ciò solo il diritto ad una qualifica superiore che egli possa autonomamente azionare. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 18686/20; depositata il 9 settembre)

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro

R e s p o n s a b i l i tà m e d i c a : l e c o n s e g u e n z e d e l l ' i n su ffi ci e n te i n form a zi on e 03 settembre 2020 La violazione del dovere di informare il paziente da parte del medico può dar luogo a diverse conseguenze, analizzate puntualmente dalla Cassazione.

all'autodeterminazione mentre la lesione della salute va valutata tenendo conto dell'eventuale differenza tra il maggior danno biologico derivante dall'intervento e il preesistente stato patologico del Omessa informazione e danno alla salute paziente. pe r col pa de l m e di co Omessa informazione e nessun danno alla Nell'ordinanza numero 17806/2020 qui salute del paziente sotto allegata, la Corte di cassazione si è interessata dell'omessa o insufficiente Se, invece, il paziente non è stato inforinformazione del paziente da parte del mato circa un intervento che non gli ha medico, analizzando tutte le ipotesi che si cagionato alcun danno e al quale egli possono configurare e i loro risvolti in avrebbe scelto comunque di sottoporsi, lo stesso non ha diritto ad alcun risarcimento. termini risarcitori. La prima fattispecie analizzata dai giudici è quella in cui vi sia stata un'omessa o insufficiente informazione circa un intervento a seguito del quale il paziente ha subito un danno alla salute per colpa del medico. In tal caso, il risarcimento è limitato al danno alla salute (morale e relazionale) se il paziente, ove correttamente informato, avrebbe scelto comunque di sottoporsi all'intervento. Se invece il paziente avrebbe scelto di non sottoporvisi, il risarcimento non è limitato al danno alla salute ma comprende anche il danno da lesione del suo diritto all'autodeterminazione.

Impossibilità di accedere ad accertamenti più accurati Resta un'ultima rilevante ipotesi: quella in cui il paziente non è stato informato o è stato informato in maniera inadeguata o insufficiente e da tale omissione o inadeguatezza diagnostica non gli è derivato un danno alla salute, ma comunque non gli è stato possibile accedere ad accertamenti più accurati e attendibili.

In tal caso, egli può essere risarcito della lesione del suo diritto all'autodeterminazione solo se riesce a dimostrare che dalla omessa, inadeguata o insufficiente Omessa informazione e danno alla salute informazione gli siano derivati dei danni consistenti in una sofferenza soggettiva e senza colpa del medico nella contrazione della propria libertà di Un'altra ipotesi che si può verificare è disporre di se stesso.. quella dell'omessa informazione in relazione a un intervento in conseguenza del quale il paziente ha subito un danno Avv. Valeria Zeppilli. alla salute a causa della condotta non colposa del medico. Se il paziente avrebbe scelto di non sottoporvisi, il risarcimento è liquidato solo con riferimento alla lesione del diritto

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Il mondo della Tecnologia H ua w e i ca l a un p ok e r d i g a d g e t i nd os s a b i l i 010 settembre 2020 "morbide", Spruce Green e Dawn White. Passando alla tecnologia da polso, il prodotto di punta è il Watch GT 2 Pro, che rispetto ai modelli precedenti si distingue per la ricarica wireless e una batteria che promette fino a 15 giorni di autonomia. Orologio dalla struttura solida, offre più di 200 opzioni per personalizzare il quadrante e 100 modalità di allenamento tra cui scegliere.

Huawei è pronta a portare sul mercato italiano un poker di nuovi dispositivi indossabili. Nel corso della conferenza per gli sviluppatori, che ha visto sul palco il ceo della divisione consumer Richard Yu, il colosso cinese ha presentato due smartwatch e due paia di auricolari, insieme a un computer portatile. I FreeBuds Pro sono auricolari senza fili (true wireless) che si caratterizzano, a livello funzionale, per il sistema di cancellazione intelligente e dinamica del rumore, migliorato rispetto al precedente, che riconosce l'ambiente circostante e attiva la modalità di cancellazione più adatta. Con una struttura antivento per evitare i fruscii, dal punto di vista estetico si distinguono per lo stelo squadrato. Saranno disponibili in Italia a un prezzo di circa 180 euro, nei colori Carbon Black, Ceramic White e Sliver Frost. Sempre sul fronte audio, Huawei ha svelato anche i FreeLace Pro, cuffie senza fili con cancellazione del rumore che spiccano per il design ma anche per la durata della batteria - 24 ore - e per la ricarica rapida. Con cancellazione del rumore, e archetto da collo in lega nichel-titanio rivestito in silicone, arrivano a circa 120 euro nel colore nero grafite e in due nuance

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Migliorato il monitoraggio della frequenza cardiaca, cui si aggiunge quello del livello di ossigeno nel sangue. In due varianti di colore - Night Black per l'edizione sport e Nebula Grey per la versione classica - ha un prezzo di poco inferiore ai 300 euro. Sempre da polso è il Watch Fit, più economico e pensato in particolare per gli amanti del fitness. Il quadrante non è rotondo ma rettangolare con angoli arrotondati, e tra le particolarità ci sono i corsi di fitness animati. Anch'esso monitora frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, sonno e livello di stress. E' disponibile in Italia già da oggi a circa 130 euro, con cinturino Mint Green, Sakura Pink o Graphite Black, e quadrante argentato, dorato o nero. Nel segmento dei notebook, infine, Huawei ha mostrato il MateBook 14 AMD, che punta su eleganza, leggerezza e un buon rapporto qualità/prezzo. Sotto la scocca c'è il processore AMD Ryzen 4000 H-Series e la scheda grafica AMD Radeon. In varie configurazioni, ha un prezzo di partenza appena sotto gli 800 euro.

FONTE

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O p e nS p a c e Da questo mese prende il via la nuova rubrica dal titolo OpenSpace, un ricettacolo di storie, esperienze e consigli per tutti coloro che non hanno ancora rinunciato a guardare al futuro con speranza e al passato con ammirazione. OpenSpace porta la firma di Rossella Vasta, una giovane appassionata di scrittura, web, innovazione, creatività e…ottimismo!.

“ Se g ui A l b e rt o e non s e g ui re A ng e l a ” Nessuno, nemmeno il più burlone dei palermitani avrebbe mai pensato che un’intervista nella bella Mondello, splendida spiaggia vicino a Palermo, si sarebbe trasformata nel fenomeno più social e cult dell’estate 2020. Virale più del Covid-19, così virale che nemmeno il Karaoke di Alessandra Amoroso è stato riprodotto più volte. La signora Angela e la sua icastica frase in siciliano “Non ce n’è Coviddi”, pronunciata davanti alle telecamere di “Live Non è la D’Urso” a inizio estate, hanno infatti generato un’ondata di meme, gif e parodie sui social senza precedenti. Il tutto è frutto di una sana voglia di sdrammatizzare e sorridere dopo l’incubo dell’emergenza sanitaria. Che poi… cosa ci sarà mai da sorridere!?! L’intervista alla signora Angela di Mondello è stata anche remixata, divenendo una hit da ballare in discoteca in questa particolare estate 2020. Sui social, ovviamente, impazzano le pagine speciali dedicate a questo fenomeno trash ma c’è tanto altro ancora: la scritta “Non ce n’è Coviddi” è apparsa sulla sabbia di varie spiagge italiane e il volto della signora Angela finisce in breve tempo su accendini e souvenir, oltre che in un video-game. A seguito dell’intervista, però, Angela – come da lei riferito – è stata vittima di cyberbullismo. Ospite del programma di Barbara D’Urso, la signora racconta che

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sia lei che la sua famiglia sono stati offesi pesantemente e minacciati di morte. Nel corso dell’ospitata l’agitatissima Angela da Mondelo ha cercato di spiegare che, nella famosa giornata in spiaggia, avrebbe semplicemente risposto alle domande dei cronisti, intendendo dire con il noto tormentone non che il Covid fosse inesistente ma che in Sicilia la situazione era sotto controllo e che, in un modo o nell’altro, con le giuste precauzioni, bisognava ritornare a vivere. Col tempo, “grazie” alla polemica sul rientro a scuola e grazie ad altri tormentoni del tipo “i banchi con le rotelle” del Ministro Azzolina, finalmente un po’ tutti ci stavamo dimenticando di Angela e i leoni da tastiera avevano quasi mollato la presa fino a che… Angela torna alla ribalta aprendo un profilo su Instagram e raggiungendo in poche ore numeri impressionanti: è il caos. Per comprendere le dimensioni del fenomeno, basti pensare che con il profilo @angelachianello_real, aperto il 6 settembre, la signora ha già oltre 170 mila follower con meno di una ventina di post. Un’ascesa che nemmeno un genio del social media management sarebbe stato in grado di costruire con le proprie strategy. Come Angela Chianello, «mamma a tempo

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O p e nS p a c e Da questo mese prende il via la nuova rubrica dal titolo OpenSpace, un ricettacolo di storie, esperienze e consigli per tutti coloro che non hanno ancora rinunciato a guardare al futuro con speranza e al passato con ammirazione. OpenSpace porta la firma di Rossella Vasta, una giovane appassionata di scrittura, web, innovazione, creatività e…ottimismo!.

pieno» secondo la sua bio di Instagram, sia riuscita a diventare un’influencer in mezza giornata, resterà uno dei tanti misteri del cosmo. Sarà puro voyeurismo digitale? Sarà semplice voglia di risate? Ma la domanda è un’altra, perché la scelta di tornare a “esibirsi”, in una delle prime story caricate sul suo profilo, con l’altra celeberrima frase «Oggi ammare»? Dopo aver subito gli insulti e le minacce e dopo aver detto pubblicamente, tra le lacrime, che ha <<una figlia da tutelare>>? (già, proprio quella figlia che oggi balla con lei in uno dei suoi post). E infatti ulteriori insulti non sono tardati ad arrivare, ma non solo… dal giorno successivo all’apertura della sua finestra virtuale, su Instagram è partita la sfida delle sfide. Angela Chianello, pericolosamente vicina al sorpasso dei 149mila follower del conduttore Rai, Alberto Angela, ha suscitato la reazione della community di Instagram, che si è impegnata perché questo non accadesse e grazie all'appello di Roberto Lipari, comico palermitano vincitore del talent show comico di La7, Eccezionale Veramente, migliaia di utenti – al grido di “Segui Alberto e non seguire Angela!” - si sono cimentati nella #AlbertoAngelaChallenge, iniziando a seguire (e a far seguire) il conduttore Rai, togliendo il "like" alla signora Angela.

signora di Mondello, riscopertasi influencer, continua ad aumentare vertiginosamente di ora in ora. Per questo Lipari rilancia il suo appello: «Non fermiamoci!!! Siamo la resistenza. Questa challenge ironica è una metafora di ciò che vorrei in questo paese. La cultura che supera il trash. Il contrario mi spaventa». E nella speranza che la cultura non rimanga mai un passo indietro, viene da chiedersi se effettivamente il mondo della cultura e della scienza abbia capito davvero l’importanza del web e dei social in questo momento storico. Nei fatti la scienza è poco presente o quantomeno non usa un linguaggio consono, predisposto ad essere recepito da tutti. Sempre più spesso sentiamo parlare di negazionisti, come quelli che sono scesi in piazza il 5 settembre sotto l’appellativo di “No Mask”. Qualcosa non quadra in quella che viene definita la società della conoscenza. Forse è il caso di rifletterci e di prendere una posizione: il mondo è cambiato, il linguaggio è cambiato, il modo di comunicare è cambiato. Perché non prenderne atto?

In poche ore Alberto Angela ha ottenuto oltre 20mila like e perfino alcuni deputati della Camera hanno condiviso e aderito alla challenge. Per adesso il conduttore è in vantaggio, ma il numero di follower della

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H a nno t ut t i ra g i one “Hanno tutti ragione” (Feltrinelli, 2010) è il primo romanzo del regista Paolo Sorrentino. Il protagonista è Tony Pagoda, un cantante melodico napoletano che ritorna dall’America a Napoli, dopo anni. Tony è un essere umano cinico, cattivo. Una cattiveria che rende noi umani, costantemente vittime e carnefi…. La storia raccontata inizia a cavallo tra il 1979 e il 1980. Il protagonista è Tony Pagoda ha un passato interessante e carico di ricordi che racconta nella prima parte del libro. Ricordi di adolescenza, gli amici di sempre, l’amore per Beatrice, l’unica donna che abbia davvero amato. Tony è un essere umano cinico, cattivo. Lui stesso ci pensa spesso a questa cattiveria, ne parla senza pudore, entrandoci dentro, capendola appieno e quasi elogiandola. Vive solo di musica, Tony. Di donne, di sesso, di cocaina. Non riesce a vivere senza, eppure sa gestirla benissimo. Non sopporta nulla e nessuno. Detesta le persone che girano in tuta da ginnastica o piuttosto le cittadine del centro Italia, che si trova a conoscere così bene per via delle tournee che fanno parte del suo lavoro. Cittadine che hanno apparentemente una vita linda che lo infastidisce e si ritrova a riflettere su Napoli, regalando alla città parole bellissime. Credo che siano parole che solo chi è nato a Napoli può comprendere sul serio. Quel senso di soffocamento e libertà che la mia città, da sempre, ti fa sentire. Una volta tornato in Italia, Tony si ritrova a gestire il rapporto con la moglie che chiederà il divorzio, spiazzandolo completamente. Decide di lasciare di nuovo l’Italia e parte per il Brasile. Lascia la musica per circa venti anni e si trasferisce a Manaus, dove coltiverà l’ossessione per gli scarafaggi e per l’umidità. Arriva il 1999 e un onorevole italiano lo raggiunge e lo invita a ritornare in Italia e alla musica, chiedendogli di cantare a casa sua, per la notte di capodanno che vedrà l’avvento del nuovo millennio. Tony accetta. Si trasferisce a Roma e lavorerà con Fabio. Lì passerà gli ultimi anni della sua vita e gli ultimi pensieri sono affidati a un Tony settantaseienne che si ritrova in un lungo tramonto romano a sognare i suoi genitori e a pensare all’unica donna amata, Beatrice. Il libro è tutto raccontato in prima persona e Tony snocciola, continuamente, una serie di verità, che il lettore non può non apprezzare. Come quando dà, ad esempio, una definizione stupenda e cinica della vita. Andrebbe letto tutto d’un fiato, questo libro. Con accanto un taccuino dove segnare pagine, parole, intere frasi. Troppe verità amare, ci racconta Sorrentino. Troppi sorrisi disillusi riesce a strappare. Sorrisi che diventano ghigni e poi attenzione totale e poi pensieri che diventano corpo, dopo aver letto le idee e la schiettezza del protagonista. E’ il suo primo romanzo. E gli è riuscito benissimo. Da leggere.

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E f f e t t o . . . . . L e t t e ra t ura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa. Il siracusano Livio Spanò è un poeta e pittore astrattista, che nel 2015 ha preso parte al progetto grafico “Letteratura incisa”, culminato in una mostra collettiva presso la Biblioteca universitaria di Bologna. Nei suoi testi –sempre caratterizzati da un sovrapporsi convulso d’immagini pressanti ed impellenti– violente faglie temporali (il presente e il futuro) entrano costantemente in collisione, generando non solo amarezza e confusione, ma anche rabbia, disillusione e un forte desiderio di quiete definitiva: forse di morte, quindi, o almeno di rinascita

Pietro Pancamo (pietro.pancamo@alice.it)

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IL MIO SPAZIO -dalla silloge poetica «La vita accade» (Edizioni Amande, 2016)-

Troverò uno spazio e ci costruirò dentro ricordi imperfetti e opachi presenti lasciando sul ciglio della porta accordi e memorie che non ho voluto impegnare. Pronuncerò tutti i suoni del mondo e farò della mia voce terremoto di vento e futuro di passato e fantasia di realtà e parole. Troverò uno spazio e con disciplina calcolerò la meraviglia del tempo prendendomi cura della sua fragile identità senza mai disturbarlo. Livio Spanò EffettoTre 15 Settembre 2020

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P re s i p e r l a G o l a ! ! ! ! C a p ona t i na

E’ un piatto tipico nel quale la tradizione spagnola sembra fondersi con il piacere dei siciliani per tutto ciò che è elaborato e sontuoso. La caponata moderna è un piatto estivo fatto con le verdure, ma all’origine era un cibo a base di pesce e di frutti di mare. Una ricetta tipica, sembra, delle "cauponae" dei porti, cioè delle antiche taverne.. INGREDIENTI 4 melanzane 4 peperoni rossi e gialli 1 sedano 1 grossa cipolla 100 g olive verdi una manciata di capperi 50 g di uva passa basilico pepe o peperoncino mezzo bicchiere di aceto 4 cucchiai di zucchero 2 bicchieri d’olio extra vergine di oliva. EffettoTre 15 Settembre 2020

PREPARAZIONE Tagliate delle melanzane con la buccia a dadini e friggetele in un tegame con abbondante olio d’oliva extravergine. Scolatele e riponetele. Nello stesso olio friggete i peperoni. Nel frattempo bollite del sedano a pezzetti in acqua salata e mettete una manciata di capperi in poca acqua tiepida. Soffriggete la cipolla e una volta cotta aggiungete il sedano tagliato a dadini, la manciata di capperi, un po’ di pinoli, e le altre verdure già fritte. Condite con aceto e zucchero,fate sfumare e amalgamare il tutto per qualche minuto a fuoco moderato. Servite la caponata fredda. Una versione di questa ricetta è quella con le patate, che vengono tagliate a dadini e fritte, a parte, come i peperoni e le melanzane, e poi aggiunte e condite insieme alle altre verdure. FONTE

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Effetto....gusto.. JUCULANO CATARRATTO Frizzante IGT Terre Siciliane

Juculano”, ossia giocoso, esuberante, vivace. Bianco dal delicato perlage, di grande versatilità, è prodotto con uve Catarratto, la varietà a bacca bianca più diffusa in Sicilia. E’ ottimo sia come aperitivo che per accompagnare piatti di crostacei,molluschi, fritture di pesce e verdure in tempura.

mare,

Uvaggio : Catarratto Vigneti : terreni di medio impasto tendenzialmente argillosi; sistema di allevamento: guyot Raccolta : manuale in cassette, in settembre Macerazione : le uve sono poste a macerare a freddo per 24 ore; il succo, ottenuto con pressatura soffice, viene fatto fermentare e poi travasato in serbatoi ermetici, dove ha luogo la trasformazione naturale degli zuccheri residui in CO2 e la conseguente formazione di un leggero perlage Fermentazione : le uve sono poste a macerare a freddo per 24 ore; il succo, ottenuto con pressatura soffice, viene fatto fermentare e poi travasato in serbatoi ermetici, dove ha luogo la trasformazione naturale degli zuccheri residui in CO2 e la conseguente formazione di un leggero perlage Affinamento : in vasche d’acciaio inox e circa 2 mesi in bottiglia Grado alcolico : 12% vol. Alla vista : giallo paglierino con riflessi brillanti Al naso : bouquet intenso con sentori floreali e note di frutta a polpa bianca Al palato : fresco, fruttato e accattivante con un piacevole retrogusto di mandorla Abbinamenti : ottimo come aperitivo, si sposa molto bene con piatti di mare, crostacei e molluschi, pesce fritto e verdure in tempura Servire a : 8-10°C

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EffettoTre 15 Settembre 2020

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Modica (RG), Ottobre 2014

Le foto che vedete pubblicate da ora e nei prossimi mesi, appartengono ad Antonio Savastano. Su tali foto ci sono o possono esseci diritti di copyright. EffettoTre 15 Settembre 2020

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“Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono d i f f i ci l i . " (Seneca)

Settembre 2020 • Anno XIV 15 settembre 2020

• Numero 154

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