EffettoTre Gennaio 2020

Page 1

GGENNAIO 2020 • ANNO XIV • NUMERO 146

PARTNER UFFICIALE

Scopri di più su unicesd.it PRESELEZIONI 29 GENNAIO

Corso di Alimentazione Personalizzata Corso Amatoriale

Direzione Scientifica

Prof. Mauro Minelli

DIDATTICA IN PRESENZA

12

ORE

DURATA

STAGE GARANTITO

2 GIORNI

Corso di Alta Cucina Italiana DIRETTORE SCIENTIFICO

Heinz Beck CHEF STELLATO

Corso Professionalizzante DIDATTICA IN PRESENZA

PREST MASTER fino a €50.000

192 ORE

DURATA

320 81 633 24

800€

6

MESI

11.200€ STAGE GARANTITO 308 ORE

orientamentounicesd@gmail.com


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica

Campus Principe di Napoli Il Campus Principe di Napoli è la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria. Interamente dedicata alla gastronomia e al turismo, è l’unico Campus di eccellenza del suo settore a livello nazionale

II EDIZIONE - PRESELEZIONE ENTRO IL 29 GENNAIO Scopri tutti i corsi di Laurea, Corsi professionalizzanti e Amatoriali per diventare una st e l l a. Corsi Amatoriali: • Alimentazione Personalizzata con Direttore Scientifico Mauro Minelli: durata 12 ore costo 800€ • DOP & IGT Campane in cucina: durata 32 ore - costo 3000€ • Cucinare per il benessere: durata 32 ore - costo 3000€ • Dalla farina alla pizza: durata 32 ore - costo 3000€ • Essenze in cucina: durata 32 ore - costo 3000€ Corsi di Laurea: • Scienze Economiche L-56 - 3000€ • Scienze Turistiche L-15 costo 3000€ • Gastronomia, Ospitalità e Territori L-GASTR costo 8000€ Corsi Professionalizzanti: • Corso di Alta Cucina: durata 6 mesi - didattica in presenza 192 stage 308 ore - costo 11.200€ DIRETTORE SCIENTIFICO: Heinz Beck AGEVOLAZIONI: PREST MASTER fino a 50.000€ STAGE: Garantito ristoranti e strutture

nei

migliori

PARTNER: Gambero Rosso, Università telematica Pegaso, Unicesd, Università Mercatorum. REQUISITI D'ACCESSO: Diploma di Scuola Superiore

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 1


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica - Corso Amatoriale

Alimentazione Personalizzata II EDIZIONE - PRESELEZIONE ENTRO IL 29 GENNAIO DIREZIONE SCIENTIFICA: MAURO MINELLI, Professore Straordinario di Scienze dell’Alimentazione e dietetica Applicata. TEMATICHE: 1 Le intolleranze alimentari - 2 Le allergie alimentari - 3 La sensibilità al glutine non celiaca 4 Le potenzialità dell’ecosistema intestinale in equilibrio - 5 Correzione della disbiosi: la dieta a basso contenuto di fodmap - 6 Allergia al Nichel Solfato e norme di profilassi specifica Il corso si prefigge l’obiettivo di offrire una preparazione teorica, culturale ed esperienziale in relazione alla complessa gestione delle tante malattie generate e sostenute da fattori alimentari, oltre che dalle emergenti priorità rappresentate dalle disbiosi e dai fodmap. Pertanto il cosiddetto coaching nutrizionale deve comprendere, insieme alla declinazione completa ed esaustiva delle istruzioni relative al “cosa fare” e al “come comportarsi” per mantenere la forma mangiando sano, la gastronomic technicality più giusta ed aggiornata che deve accompagnarsi al percorso di educazione o ri-educazione alimentare. Parte da queste premesse la proposta formativa inclusa in questo corso che si propone di creare una rete di ristoratori e gestori di strutture recettive che siano sensibili, aggiornati e adeguatamente formati Obiettivi da raggiungere: • Fornire indicazioni scientifiche e ben documentate, finalizzate a favorire la conoscenza e la consapevolezza delle problematiche connesse alle allergie e intolleranze alimentari • Sollecitare graduali modifiche sullo stile alimentare • Gestire correttamente l’alimentazione nella pratica quotidiana e nella vita sociale: strategie e regole per fare la spesa, rimodulare ricette, adottare più opportuni metodi di cottura Il Corso è, pertanto, finalizzato: • alla formazione dei docenti e soggetti discenti per le classi quinte delle scuole alberghiere • alla sensibilizzazione dei soggetti operanti nella filiera della preparazione e della ristorazione, agli operatori dell’industria agroalimentare, al personale impiegato nei settori turistici, hotellerie e catering AGEVOLAZIONI: PREST MASTER fino a 50.000€ STAGE: Garantito nei migliori ristoranti e strutture PARTNER: Gambero Rosso, Univer-sità telematica Pegaso, Unicesd, Università Mercatorum.

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 2


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica - Corso Professionalizzante

Corso di Alta Cucina Italiana II EDIZIONE - PRESELEZIONE ENTRO IL 29 GENNAIO DIRETTORE SCIENTIFICO: Heinz Beck. Scopri il corso Professionalizzante di AltaCucinaItaliana del Campus Principe di Napoli, la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria. CONTENUTI: 1 ANTIPASTI 2 PRIMI PIATTI 3 SALSE 4 PESCE E LEGUMI 5 CARNE 6 NUTRIZIONE E HACCP 7 ESTETICA DEL PIATTO 8 STAGIONALITÀ E TECNICHE DI COTTURA 9 FOOD MANAGEMENT 10 STORIA E CULTURA CULINARIA Un percorso di alta formazione professionalizzante che si rivolge a chi ha già maturato un’esperienza nella ristorazione e desidera specializzarsi ai massimi livell. Durata 6 mesi

Sbocchi occupazionali: • Brigate di cucina nazionale e internazionale. Figure professionali: • Chef de Partie, Chef de Cuisine e Sous Chef. AGEVOLAZIONI: 50.000€

PREST

MASTER

fino

a

STAGE: Garantito nei migliori ristoranti e strutture PARTNER: Gambero Rosso, telematica Pegaso, Unicesd, Mercatorum.

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Università Università

Page 3


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica

Campus Principe di Napoli

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 4


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica

Campus Principe di Napoli

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 5


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Gastronomica

Campus Principe di Napoli

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 6


Novità dal mondo UNIVERSITARIO UniPegaso partner del progetto Digital Lab su B ra nd J ourna l i s m e C om uni ca z i one 12 gennaio 2020 Un laboratorio che ha come obiettivo quello di approfondire temi quali brand journalism, glocal news, storytelling, content marketing, ma anche per parlare in maniera diffusa di competenze digitali, comunicazione e informazione pubblica. Si chiama ‘Digital Lab – Brand Journalism e Comunicazione pubblica’ l’iniziativa di formazione e divulgazione promossa dall’Associazione Pa Social in collaborazione con l’Università Pegaso e

con il coordinamento di Roberto Zarriello, giornalista, saggista e docente di Comunicazione digitale. La presentazione e il primo appuntamento sono in programma per mercoledì 29 gennaio a Roma a Binario F (l’iniziativa è gratuita e aperta a tutti ed è già possibile iscriversi a questo link). Dopo Roma seguiranno appuntamenti a Milano, Napoli, Firenze. Si tratta di una nuova attività che nel 2020 l’associazione nazionale Pa Social ha in programma. www.ildenaro.it

In foto Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso e di Multiversity

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 7


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

C ul t ura a C hi l om e t ro Z e ro 22 dicembre 2019 Reggia di Caserta - si è svolto l'evento "Cultura a Chilometro Zero", momenti di cultura, musica, gastronomia e tanto altro.

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Presente il prof. Calogero Di Carlo.

Sponsor: Pegaso, Unicesd, PSV Academy, Mercatorum, Cambridge Lab.

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 8


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page 9


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Approfondimento del mese Corso di Laurea triennale in

"SCIENZE GIURIDICHE - L14" Il Corso di Laurea Online in Scienze Giuridiche si pone l'obiettivo di formare una figura professionale specificatamente orientata alla gestione e risoluzione, con approccio interdisciplinare, dei problemi tecnico-giuridici connessi alla direzione ed alla gestione dell'impresa. Più in particolare, lo scopo del corso di studio è quello di formare persone professionalmente adatte alla complessità degli ambienti organizzativi di piccole e medie dimensioni, in grado di comprendere e gestire adeguatamente le problematiche giuridiche connesse alla direzione e gestione dell'impresa. Il Laureato potrà completare il proprio percorso formativo teorico sia in ambito giuridico che economico anche al fine di assecondare al meglio l'orientamento professionale richiesto dal concreto contesto lavorativo di riferimento.. Titoli per l’ammissione: diploma di scuola media superiore. Costo: 3000€ - ( da 1000 a 2000€ in convenzione)

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

CNA Sicilia: giornata di formazione. 09 dicembre 2019 Questa mattina si è tenuta ad Enna, presso il Teatro Garibaldi, una giornata di formazione per i quadri dirigenti e i dipendenti delle varie strutture territoriali della CNASicilia, a cui la sede dell'Università telematica Pegaso e Mercatorum di Palermo e la Rete Unicesd Olympo sono state invitate a partecipare ai lavori, avendo, altresì, la possibilità di organizzare uno spazio espositivo con materiale pubblicitario delle Università Pegaso e Mercatorum. Erano presenti oltre 250 persone. Dopo i saluti del Presidente Regionale Cna Sicilia, Nello Battiato e del Segretario, Piero Giglione, vi è stato un intervento del Sindaco di Enna, Maurizio Di Pietro. Hanno ,quindi, preso la parola

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Giuseppe Vivace (Responsabile Cna Nazionale Sviluppo delle Competenze), Marco Capozzi (Responsabile Relazioni Istituzionali Cna) ed infine Armando Prunecchi (Direttore Divisione Organiz-zativa Cna Nazionale). Si è aperto, quindi, il dibattito. Negli interventi si è anche parlato della convenzione esistente tra Cna Nazionale e le Università Pegaso e Mercatorum. Da sottolineare che il nostro spazio espositivo è stato preso di assalto nel vero senso della parola dai partecipanti e sono state poste numerose domande e chiarimenti sui meccanismi di funzionamento delle due Università al nostro personale presente con referente il Dott. Mirko Scianna.

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Formazione Universitaria

Educatore professionale - Pedagogista La formazione universitaria dell'educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista è funzionale al raggiungimento di idonee conoscenze, abilità e competenze educative del livello 6 e del livello 7 del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente Per queste figure professionali, UniPegaso propone: - Corso intensivo di qualificazione per l'esercizio della professione di educatore professionale socio-pedagogico. Codice: ALFO320 - CFU: 60 - Prezzo: 1200€ - Corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Educazione e della Formazione - Classe: L-19 CFU: 180 - Retta: 3000€ - Laurea Magistrale Biennale in Scienze Pedagogiche - Classe: LM-85 - CFU: 120 -Retta: 3000€. SCOPRI L'OFFERTA FORMATIVA E LE NOSTRE CONVENZIONI ECONOMICHE

Page 12

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO SCUOLA - aggiornamento graduatorie - concorsi

A cq ui s i s ci p unt e g g i i nd i s p e ns a b i l i Nel giugno 2020 verranno aggiornate le graduatorie d'Istituto di II e III fascia, da cui i Dirigenti scolastici possono attingere per le supplenze annuali e temporanee. Nelle suddette gradutarie sarà possibile inserire, oltre al servizio prestato, anche il punteggio acquisito con: - master 60 cfu - 1500 ore - durata annuale; - corsi di perfezionamento - durata annuale - 60 cfu - 1500 ore; - corsi di perfezionamento - drata biennale - 120 cfu - 3000 ore; - certificazioni linguistiche ESB (rinosciute Miur) livello B2 - C1 - C2; - Certificazioni informatiche Eipass e Lim. E' possibile acquisire anche i 24 CFU nelle discipline antropo-psicopedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, requisito indispensabile per i laureati che vogliono partecipare al concorso ordinario scuola secondaria (primo e secondo grado) e TFA sostegno

Page 13

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università: iscrizioni - convenzioni - programmi

Scop ri com e ri s p a rm i a re con l e v a nt a g g i os e a g e v ol a z i oni e conom i che Convenzione Stato Maggiore della Difesa: rivolte al personale militare in servizio. Gli appartenenti ai ruoli dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, potranno iscriversi ai corsi di laurea versando una retta annuale ridotta ad euro 1.500,00. La medesima agevolazione è estesa anche al personale in congedo. La convenzione è estesa anche ai prossimi congiunti (coniuge e figli), del personale attualmente in servizio, nonché ai conviventi e figli regolati dalla L. 20/5/2016, n. 76 (Unioni Civili).

Page 14

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO U ni p e g a s o L'innovazione tecnologica sposa la tradizione

OFFERTA FORMATIVA Forniamo supporto nella sceta del percorso didattico più adeguato alle tue inclinazioni, e ti aiutiamo a svilppare il migliore metodo di studio guidandoti durabte intera carriera universitaria CORSI DI LAUREA: - ciclo unico - triennali - magistrali biennali MASTER POST LAUREA: 1° livello - 2° livello CORSI DI PERFEZIONAMENTO CORSI DI ALTA FORMAZIONE CERTIFICAZIONI CORSI SINGOLI

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

C ors i d i La ure a

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

C ors i d i La ure a

Page 17

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

C ors i d i La ure a

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

M a s t e r i n e v i d e nz a

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


SEDE DI PALERMO

Unipegaso offerta formativa. Master 2° livello approfonfimento

Accademia Forense L’A Accademia Forense nasce con l’ambizioso obiettivo di fornire al mondo dell’Avvocatura uno strumento didattico/formativo di attività in ambito multidisciplinare del Diritto tese all’aggiornamento ed alla formazione del Professionista moderno, in un’ottica di crescente specializzazione del sapere imposta dagli ordinamenti sovranazionali e dall’andamento del mercato. . L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità con esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto del Lavoro, Diritto Sindacale, della Previdenza e della Sicurezza Sociale • Diritto e gestione dell'ambiente Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197

oppure

Per la formazione continua, per l’aggiornamento professionale e per chi sceglie la formazione di qualità!

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa. Master 1° livello approfonfimento

"MA971 - Criminologia e Studi Giuridici Forensi" Le precedenti edizioni del master hanno riscosso un notevole successo: quasi tutti immatricolati al V anno della Facoltà di Giurisprudenza. Successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci. Prima di Voi, oltre 10.000 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof. Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi. In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli: Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’


Novità dal mondo UNIVERSITARIO MA971 - approfondimento Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master: 1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì: 1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2019/2020 il Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA971 per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

degli

studi

nel

Corso

di

Laurea

Giurisprudenza.

Per maggiori informazioni: 081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197 mastercesd@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Magistrale

in

di


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso - offerta formativa

area UNIPROFESSIONI Con Uniprofessioni ogni utente può informarsi circa le competenze più richieste sul moderno mercato del lavoro ed avvicinarsi a quella non solo più affine alle proprie inclinazioni, desideri ed aspirazioni, ma anche a quella maggiormente spendibile nella realtà professionale e certificarne così le competenze. Disponibili: MASTER POST LAUREA: 1° livello CORSI DI ALTA FORMAZIONE Titoli per l’ammissione: laurea - diploma (per corsi alta formazione) Costo ridotti in convenzione

Unipegaso offerta formativa

M a s t e r 1 ° l i v e l l o - U ni p rof e s s i oni i n e v i d e nz a

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso - offerta formativa

Scuola di RIGENERAZIONE URBANA ED AMBIENTALE La Scuola di Rigenerazione Urbana e Ambientale dell’Università Telematica Pegaso, attiva dal 2015, nasce con l’obiettivo di formare studiosi, specialisti, professionisti e operatori tecnici nel campo delle azioni progettuali, programmatiche e gestionali relative all’intervento sulla città, l’ambiente e il territorio, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, della rigenerazione e della qualità della vita anche sotto il profilo sociale ed economico. L’offerta formativa della Scuola è ampia e diversificata, in modo da consentire di acquisire e usare metodi, tecniche, strumenti a diversi livelli di competenza e specializzazione, in relazione alle specifiche esigenze dei partecipanti: studenti che già frequentano corsi di studi; laureati in corsi triennali; laureati in corsi magistrali. Ma la Scuola è più di una seppur importante occasione di formazione: i docenti stessi – accademici e professionisti – insieme ai diplomati dal Master esprimono una serie di articolate competenze che vengono messe a disposizione delle istituzioni pubbliche – a partire da quelle locali – proprio per dare seguito a buone pratiche di rigenerazione, come quelle già attuate in molte realtà europee.

OFFERTA FORMATIVA Master di 2 Livello: 1) SICUREZZA IN AMBIENTI A RISCHIO SISMICO E IDROGEOLOGICO 2) INGEGNERIA ED ECONOMIA DELLE RETI INFRASTRUTTURALI LOGISTICA

E

DELLA

Master di 1 Livello: 1) RIGENERAZIONE URBANA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 2) VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI Corsi di Perferzionamento: 1) CITY GOVERNMENT Alta Formazione: 1) TECNICHE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI UFFICI Scopri i costi ridotti con la convenzione Unicesd e l’agevolazione del pagamento rateale Partner: Pegaso, Unicesd, ReCity, Progetto ROMA, Audis, INU, .

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

M a s t e r - R i g e ne ra z i one U rb a na

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unipegaso offerta formativa

a l t a f orm a z i one R i g e ne ra z i one U rb a na

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unimercatorum L'Università delle imprese e del Made in Italy

OFFERTA FORMATIVA La prima Università delle imprese e del lavoro, fondata dalle camere di commerio per la valorizzazione del capitale umano e del lavoro CORSI DI LAUREA: - triennali - magistrali biennali MASTER POST LAUREA: 1° livello - 2° livello CORSI DI PERFEZIONAMENTO CORSI DI ALTA FORMAZIONE CORSI SINGOLI

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unimercatorum offerta formativa

C ors i d i La ure a

Page 28

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unimercatorum offerta formativa

C ors i d i La ure a

Page 29

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO Unimercatorum offerta formativa

C ors i d i La ure a

Page 30

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 31

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

www.unicesd.it

Page 32

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

www.unicesd.it

Page 33

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

www.unicesd.it

Page 34

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 35

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SPECIALE UNIVERSITA’

Newsletter Header


E f f e t t o T re Co.Bo.Di.

Libia, storia di un flop europeo In attesa di Berlino, Haftar e Serraj trattano a Mosca: ecco perché l'Europa ha perso (in parte) la sfida diplomatica. Il punto con Lorenzo Marinone (Cesi).

Gennaio 2019 Riassumendo

Pag. 1 - Libia, storia di un flop europeo

Nel clima di incertezza che accompagna le complicate trattative tra i due nomi cardine del conflitto libico, Fayez al-Serraj e Khalifa Haftar, c'è un dato che si erge come unica certezza: il dossier libico ha assestato all'Europa forse il colpo peggiore sul piano della progressiva perdita di consistenza del Vecchio continente sui grandi temi internazionali. Ha fallito la Francia nel tentativo di mediare in modo autonomo con gli attori principali del teatro di guerra del Nord Africa, ha stentato l'Italia, di fatto unico Paese in grado di mantenere rapporti diplomatici con entrambi i leader, non riuscendo a conciliarne la presenza a Roma nello stesso giorno... Segno evidente di come la mancanza di una politica condivisa e soprattutto unitaria su un tema che riguarda da vicino l'Europa meridionale sembra dirla lunga sulla risposta che Bruxelles sia stata in grado

EffettoTre 15 Gennaio 2020

di dare, scontrandosi con difficoltà che ne hanno di fatto precluso la buona riuscita degli sforzi diplomatici per conciliare Tripoli e Tobruk. A imbastire un tavolo di confronto, sia pure fra delegazioni che nemmeno si parlano fra loro, ci riescono due forze operative sul piano militare, una con Serraj (la Turchia), l'altra con Haftar (la Russia): tanto per ribadire come, al momento, più che gli sforzi politici a pesare nell'economia della distensione in Libia sono ancora i supporti militari. In Terris ne ha parlato con il dottor Lorenzo Marinone, responsabile del Desk Medio Oriente e Nord Africa del Ce.S.I.

Pag. 4 -

AR M A

Pag. 18 - ARMA - concorsi Pag. 19 - RAPPRESENTANZA Pag. 20 - ATTUALITA' NEWS Pag. 38 - RUBRICHE

Dott. Marinone, è a quanto pare nello scenario di Mosca che si sta giocando la prima parte della sfida per la s t a bi l i t à de l l a Li b i a . Negoziati complicati, fra continua

Anno XIV - n.ro 146

Pagina 1 di 46


parti distanti e con rapporti fra loro ai minimi storici. A che punto siamo con le trattative? "Si tratta di negoziati molto difficili al punto che le due delegazioni non sono sedute allo stesso tavolo. Ci sono russi e turchi che stanno facendo la spola fra le due delegazioni. Di solito, con una situazione di questo tipo è complicato tracciare un quadro della situazione poiché significa che non c’è nemmeno quel consenso minimo su alcuni punti. È una situazione dove può succedere di tutto: ad esempio che entrambe le parti decidano di investire un po’ su questi negoziati e vedere cosa accadrà nel prossimo grande appuntamento sulla Libia, previsto teoricamente per domenica prossima, la Conferenza di Berlino, tenendosi su una linea conservatrice concedendo il minimo possibile; oppure, potrebbe succedere che di fronte a delle richieste giudicate eccessive, una delle due parti decida di sbattere i pugni sul tavolo e andarsene. Molto probabilmente Serraj, facendo sì che si arenino subito le trattative. Non ci sono elementi che fanno propendere più per l’una che per l’altra soluzione, soprattutto in virtù delle questioni interne alla Libia che davvero dividono Haftar e Serraj".

evidente che né Serraj né Haftar possano vincere questa guerra. Non è tanto l’appoggio politico quello che conta in questa fase, quanto chi fornisce il supporto militare. E, in questo, la Russia assume un ruolo più rilevante di Paesi come gli Emirati Arabi, che hanno da lungo tempo fornito apporto militare ad Haftar – come la copertura aerea –, perché nel momento in cui i mercenari russi sono andati al fronte le forze della Cirenaica sono avanzate, cosa che non erano riuscite a fare prima. È quindi chiaro qual è il vantaggio di avere al fianco le forze russe, e questo lo capisce anche Serraj. Davanti alla prospettiva di un’offensiva ancora più pesante, anche qualcuno che può schierare la Turchia ma che non può aspettarsi un supporto militare dai Paesi europei, capisce che esiste un pericolo esistenziale per il controllo di Tripoli e che quindi conviene si ascolti la posizione russa". In sostanza, ora come ora sedersi al tavolo delle trattative sembra convenire più a Serraj che ad Haftar...

"A Serraj conviene perché, diversamente, il rischio è che Tripoli cada. Poiché gli attori dall’altra parte hanno dimostrato di non avere scrupolo ad Nonostante i considerevoli sforzi diploma- aumentare l’intensità dell’offensiva e a tici sostenuti fin qui dall'Italia e la fornire ad Haftar il supporto necessario per prospettiva di una conferenza a Berlino, al entrare nella capitale". momento le fila dei negoziati le tirano due Paesi operanti nel teatro del conflitto libico E' evidente che, in questo quadro, chi ne come Russia e Turchia. In che ottica va esce malconcia è l'Europa: la sensazione è letta una situazione simile? che dal caso Libia l'Ue abbia perso parecchi punti in termini di rilevanza sui "Le fazioni libiche si sono riunite per grandi temi internazionali... iniziativa della Russia e della Turchia. È "Assolutamente sì. Il dato più rilevante è impossibile non pensare alle difficoltà che che l’Europa ha dimostrato di non essere ha avuto l’Italia, l’unico Stato europeo che rilevante per quello che accade in Libia. E ha sempre parlato sia con Haftar che con la sua irrilevanza è qualcosa che si è Serraj, nel far solo venire a Roma, nello sviluppata su diverse fasi ma che pone le stesso giorno, entrambi i leader libici. radici nel fatto che non esiste nemmeno una minima comunità di intenti sul come Non ci siamo riusciti nonostante la sua affrontare il dossier Libia. posizione di Paese che notoriamente parla con tutti gli attori principali. Ci sono invece E non è solo la rivalità fra Italia e Francia riusciti Turchia e Russia perché, ed è una ma una mancanza di coordinamento questione dirimente, entrambe hanno una nell’azione esterna europea, la mancanza leva molto più forte rispetto ai Paesi di obiettivi chiari che si vuole raggiungere europei poiché, in primis, stanno in modo come Unione europea e, quindi, la aperto (la Turchia) e coperto (la Russia) mancanza di una strategia. offrendo supporto militare alle parti in continua conflitto. Questo significa che se rompono o diminuiscono questo appoggio, diventa Page 2

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 2 di 46


L’Europa ha fatto finta che sviluppare una politica comune per la Libia non fosse importante e ora ne sta pagando le conseguenze. E aggiungo un’altra cosa…". Prego... "Tanti Paesi si sono mossi, soprattutto la Francia in modo ancora più evidente ma con quale risultato? Se inizialmente sembrava fosse la strada giusta, ora la Francia non è al centro dei negoziati, non sta gestendo le trattative e non ha molta voce in capitolo, non più di quanta possa averne qualsiasi altro Paese europeo. L’Ue si è quindi data la zappa sui piedi credendo che tutto continuasse ad andare bene. Siamo rimasti ad ascoltare l’orchestra mentre la nave stava affondando". Haftar e Serraj trattano a Mosca e sono attesi a Berlino ma, alla luce anche del ruolo progressivamente più marginale della diplomazia europea, non c'è il rischio che vengano meno gli sforzi per rispondere alle istanze degli altri attori in orbita attorno a Tripoli? Alla Conferenza ci saranno anche loro? "A Berlino dovrebbero esserci anche loro. E anche il negoziato di Mosca non è solo fra Haftar e Serraj ma comprende anche il Parlamento di Tobruk, l’ultimo organo eletto, e il Parlamento di Tripoli, l’Alto consiglio di Stato. Dopodiché, da questo punti di vista non è una situazione diversa da prima dell’attacco di Haftar: Russia e Turchia sono attori impegnati a livello diplomatico ma le inimicizie sul campo non

Page 3

EffettoTre 15 Gennaio 2020

sono cambiate. Anzi, si sono aggravate. Non è detto che Mosca e Ankara riescano a trovare un compromesso di descalation serio e duraturo perché non hanno una ricetta in tasca: hanno un ruolo centrale più che altro perché c’è il vuoto cosmico di alternative. Nessun altro attore esterno si può impegnare come loro. Questa iniziativa avviene in un momento in cui gli Stati Uniti non sono minimamente interessati alla Libia e lo sono sempre meno rispetto alle dinamiche del Nord Africa e anche del Sahel. Quindi questo crea un vuoto. Dall’altra parte ci sono i Paesi europei che non hanno una linea comune e non riescono a riempire questo vuoto. Negli interstizi si infilano quegli attori che più di altri riescono a fare politiche flessibili, a rispondere in tempi rapidi e che non hanno tanti problemi a prendere decisione anche scomode pagando il prezzo politico che pagherebbero democrazie mature occidentali. Quindi Russia e Turchia, non solo in Libia, sono gli attori che in questo frangente, con un atteggiamento molto opportunistico, riescono a guadagnare posizioni senza avere soluzioni che assicuri di risolvere la situazione ma sono piazzati meglio di altri per prendersi il centro della scena".

DAMIANO MATTANA

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 3 di 46


ARMA

‘Ndrangheta: maxi operazione antimafia nel Vibonese, centinaia gli arresti B l i tz d e i ca ra b i n i e ri co o rd i n a ti d a l l a D d a d i C a ta n za ro , s ca cco a l cl a n M a n cu s o e d a l l e s u e a rti co l a zi o n i . Le p e rs o n e i n d a g a te s o n o 4 1 6

19 dicembre 2019 Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’imponente blitz sono impegnati 2.500 Carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da Dalle prime luci dell’alba i Carabinieri del mezzi aerei e unità cinofile. Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia stanno eseguendo una misura I dettagli dell’operazione verranno illustrati cautelare emessa dal Gip del Tribunale di nel corso di una conferenza stampa che si Catanzaro su richiesta della locale Procura terrà alle 11 nella sede della Procura della distrettuale antimafia di Catanzaro a carico Repubblica di Catanzaro alla quale di 334 persone. parteciperanno il Procuratore di Catanzaro L’operazione “Rinascita-Scott” ha disar- Nicola Gratteri, il Comandante del Ros ticolato tutte le organizzazioni di Generale di Divisione Pasquale Ange‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facen- losanto e il Comandante della Legione ti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Carabinieri Calabria Generale di Brigata Complessivamente sono 416 gli indagati Andrea Paterna. accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio ed altri www.ilvibonese.it numerosi reati aggravati dalle modalità mafiose. Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i militari dell’Arma stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di articolate indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata.

Page 4

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 4 di 46


ARMA

BOLOGNA – 4 gennaio: al Pilastro cerimonia commemorativa dell’eccidio dei tre Carabinieri

03 gennaio 2020 rinominata “Stazione Carabinieri Bologna Indipendenza”. I tre militari, poco più che ventenni, morirono falciati dal piombo degli assassini che, dopo l’agguato, non esitarono ad avvicinarsi e a finirli con un colpo alla nuca. Per tale motivo i tre Carabinieri furono insigniti di una Medaglia d’Oro al Valor Militare. Alle ore 11:00 del 4 gennaio 2020, presso la Chiesa di Santa Caterina, situata nel Quartiere Pilastro, si svolgerà la cerimonia commemorativa del 29° Anniversario dell’eccidio dei tre Carabinmieri, barbaramente uccisi a Bologna la sera del 4 gennaio 1991 da una banda di criminali che iniziarono a sparare da una Fiat Uno bianca. Una valanga di fuoco investì il capo pattuglia, Otello Stefanini, effettivo alla Stazione Carabinieri Bologna Mazzini e i membri dell’equipaggio, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, appartenenti alla Stazione Carabinieri Bologna Porta Lame, in seguito

All’evento, aperto al pubblico, parteciperanno le autorità locali, civili e militari, tra cui il Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, Generale di Brigata Claudio Domizi, i membri dell’associazione “Vittime Uno Bianca” e i congiunti dei caduti. Terminata la Santa Messa, la cerimonia proseguirà presso il cippo commemorativo di via Tommaso Casini per la deposizione delle corone. www.renonews.it

Trovato senza vita il luogotenente Paolo Straulino, a v e v a 4 9 a nni 06 gennaio 2020 TOLMEZZO.Si è sparato alla tempia con la pistola d’ordinanza. È stato trovato lunedì 6 gennaio, attorno alle 14.30, dai colleghi, nei pressi del lago di Cavazzo. Il luogotenente Paolo Straulino, 49 anni, comandante della stazione di Tolmezzo, si è tolto la vita per motivi personali che ancora non sono chiari. Straulino, che abitava a Sutrio, nel 2005 aveva assunto il comando della stazione di Villa Santina, dove era rimasto fino al suo trasferimento a Tolmezzo, il 30 giugno Page 5

EffettoTre 15 Gennaio 2020

2014. Una carriera lavorativa in ascesa la sua. Recentemente era stato promosso luogotenente, il grado apicale nella sua categoria. Era molto stimato nella comunità, dove operava da tanti anni, con impegno e passione. Paolo Straulino, che era nato il 25 luglio del 1970, è stato visto per l’ultima volta verso le 12.30, quando è uscito di casa.

Anno XIV - n.ro 146

continua Newsletter Header Pagina 5 di 46


ARMA

A trovarlo sono stati i colleghi, cui è toccato il triste compito di provvedere a tutti i rilievi del caso e a quello, ancor più difficile, di avvisare i familiari, sconvolti da un dolore che toglie il fiato. «Siamo basiti – il commento del sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo –. Non ci sono parole. Le uniche che mi sento di pronunciare sono quelle di vicinanza, da parte mia e della comunità di Tolmezzo che rappresento, ai familiari e ai carabinieri, in particolare quelli della stazione locale e della Compagnia di Tolmezzo. Ho fatto le condoglianze al comandante della Compagnia, Diego Tanzi. Un mese fa, Paolo mi aveva fatto le condoglianze personali per la scomparsa di mio zio, il vescovo emerito monsignor Brollo. Era una presenza attenta e puntuale per tutte le vicende che interessavano la comunità. Perdiamo un punto di riferimento per la comunità».

Sconvolto anche il primo cittadino di Sutrio, Manlio Mattia. «Domenica sera – le sue parole – aveva partecipato a una serata in memoria di Matteo Chiapolino, “anima” della storica discoteca al Picchio Rosso, recentemente scomparso. Si era fermato a parlare con alcuni colleghi. Siamo addolorati per questa grave perdita». Paolo Straulino aveva iniziato a prestare servizio in Sardegna. Successivamente aveva frequentato la Scuola Ufficiali a Firenze. Aveva comandato anche la stazione Venezia Giudecca prima di arrivare a Villa Santina e poi a Tolmezzo. Molto legato alla famiglia, Straulino era figlio unico. La madre 91enne era rimasta vedova qualche anno fa e si era avvicinato per starle vicino. Sabato era stato visto alla cerimonia di premiazione del Gnau D’Aur, a Verzegnis. Secondo quanto riferito, Paolo Straulino avrebbe lasciato un video per spiegare le motivazioni del gesto estremo. wwwmessaggeroveneto.it

Molotov contro la caserma dei Carabinieri, distrutta un'auto di servizio. Paura nella notte a Pergine

07 gennaio 2020 facendola

andare

in

fiamme.

Il bilancio di questo atto pericolosissimo è un'auto completamente distrutta e la facciata della caserma che reca i segni del fumo. Ma la ferita più grande è quella che ha lasciato nel cuore dei militari e degli stessi cittadini, stupiti e increduli di fronte a quanto hanno assistito. Un ordigno artigianale lanciato nel resede della caserma dei Carabinieri di Pergine Valdarno. Un gesto gravissimo quello che è stato portato a termine questa notte contro l'Arma e i contro militari che la rappresentano. Un gesto che ha creato danni considerevoli. Una lingua del fuoco divampato dallo schianto della "molotov", è arrivata infatti al copertone della ruota di un'auto di servizio, una Grande Punto, Page 6

EffettoTre 15 Gennaio 2020

L'incendio L'ordigno artigianale è stato lanciato questa notte, all'1,40 circa. Chi l'ha fatta volare oltre la recinzione, aveva studiato nel dettaglio il gesto, tanto da essersi posizionato in un "cono d'ombra" dove le telecamere non riuscivano ad arrivare.

Anno XIV - n.ro 146

continua

Newsletter Header Pagina 6 di 46


ARMA

I militari si sono subito accorti di quanto stava avvenendo, ma non sono riusciti a salvare l'auto. Una lingua di fuoco ha raggiunto il copertone di una ruota dell'auto di servizio, che era parcheggiata nel resede, e in pochi minuti è stata avvolta dalle fiamme.

Forze dell'Ordine rappresentano la prima Istituzione nazionale che infonde fiducia nella cittadinanza e per tale motivo torniamo a condannare quanto accaduto augurandoci che quanto prima si individuino le dinamiche e le responsabilità di questo reato gravissimo.

Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, ma della vettura era rimasta solo la carcassa.

Frarelli d'Italia Arezzo e Il Circolo di Fratelli d’Italia del Comune di Laterina Pergine Valdarno, hanno espresso con una nota totale solidarietà ai Carabinieri di Laterina Pergine Valdarno.

Le indagini Adesso i carabinieri stanno indagando a 360 gradi. Dopo aver visualizzato tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della caserma, stanno passando in rassegna i sistemi di videosorveglianza della zona, per capire se in qualche frame sia rimasta impressa l'immagine di chi ha compiuto il gesto. Nella zona non ci sarebbero particolari tensioni sociali, criminalità organizzata o fenomeni eversivi. La caserma inoltre non è considerata un obiettivo sensibile particolarmente in vista. Secondo gli stessi militari, non si tratterebbe di un attentato a sfondo politico, piuttosto di un atto di piccolo sabotaggio. Sulla vicenda dunque si allungherebbe l'ombra di qualcuno che potrebbe covare risentimento nei confronti dell'Arma, forse solo per questioni i personali.

"Il gravissimo gesto di questa notte è inaccettabile - affermano il presidente provinciale Lucacci e il presidente del circolo Alberto Ricci: -, esprimiamo la nostra più profonda vicinanza ai militari e alle loro famiglie e ci auguriamo che il colpevole venga scoperto e punito. È stato un vero e proprio attacco alle forze dell’ordine e all’Arma dei Carabinieri che da sempre garantiscono egregiamente la sicurezza della nostra comunità. In un certo senso è stato quindi un’attacco verso la comunità stessa". wwwmessaggeroiveneto.it

L a s o l i d a ri e t à La notizia del gravissimo atto ha colpito molto i cittadini. Così il sindaco Simona Neri ha espresso la sua solidarietà tramite il profilo Facebook: A nome di tutta l'Amministrazione Comunale esprimo totale solidarietà e vicinanza all'arma dei Carabinieri offrendo massima collaborazione e tutto il nostro supporto. Quello che è successo questa notte a Pergine Valdarno è inaccettabile, gravissimoepericoloso. Un episodio da condannare fermamente per la violenza che esprime, per il valore simbolico che rappresenta e soprattutto per l'offesa arrecata a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno indossano una divisa ed a proprio rischio e pericolo difendono e proteggono la collettività. Le Page 7

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 7 di 46


ARMA

Bologna, carabiniere ferito grave durante un volo con il paracadute: è il maresciallo “eroe” dell’esplosione sulla A 1 4 d e l l ’ a g os t o 2 0 1 8 07 gennaio 2020 Il lancio con il paracadute, una manovra forse sbagliata in fase di atterraggio e poi la corsa in ospedale. Protagonista delle vicenda è il maresciallo maggiore dei carabinieri Massimo Piras di 49 anni, padre di due bimbi, ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione al Maggiore di Bologna a causa delle ferite riportate durante lo “schianto” al suolo all’aviosuperficie di Molinella, nel Bolognese, il giorno dell’Epifania. Non sarebbe in pericolo di vita. ll militare, comandante del nucleo Radiomobile di Borgo Panigale, è medaglia d’oro al valore civile: fu infatti tra i primi a prestare soccorso ai feriti dopo l’esplosione di un’autocisterna il 6 agosto 2018 sul raccordo A1-A14 di Bologna, nella quale rimase a sua volta ustionato. Il suo intervento era stato premiato con il riconoscimento dal presidente della

Repubblica Sergio Mattarella lo scorso maggio e l’anno prima era stato premiato anche dal console della Repubblica di Bulgaria per aver prestato i primi soccorsi ai ragazzi bulgari in gita coinvolti nell’esplosione. Restano ancora da chiarire i particolari dell’accaduto: secondo quanto riferisce Il Resto del Carlino, il paracadute del carabiniere si era aperto senza alcun problema, ma nell’ultimo tratto Piras avrebbe sbagliato una manovra, a pochi metri dal terreno a fianco di un laghetto, perdono così conoscenza durante l’impatto. Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, prima con l’ambulanza, poi con l’elisoccorso che lo ha trasportato in ospedale dove resta ricoverato con prognosi riservata. www.ilfattoquotidiano.it

Lezioni anti-truffa: i Carabinieri incontrano g l i a nz i a ni 09 gennaio 2020 L’iniziativa dei Carabinieri di Castiglione Già dalla fine del mese scorso è partita l’iniziativa dei Carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere volta ad una capillare opera di sensibilizzazione preventiva nei confronti dei soggetti più deboli, sempre più esposti all’odioso fenomeno delle truffe, specialmente nei borghi più isolati del territorio. L’attività, fortemente voluta anche dal Comando Provinciale di Mantova, si prefigge una cadenzata serie d’iniziative che vedranno coinvolte, a vario titolo, anche altre Amministrazioni, Associazioni di volontariato, Parrocchie e centri di aggregazione, con lo scopo di rendere capillare, costante e più efficacemente Page 8

EffettoTre 15 Gennaio 2020

comprensibile l’attività informativa necessaria per un’efficace opera di prevenzione e contrasto. L’incontro con gli anziani In quest’ambito, nelle scorse settimane i Carabinieri di Castel Goffredo hanno più volte incontrato circa duecento anziani del luogo e dei paesi limitrofi all’interno di una sala di proprietà del Comune situata nel parco “Fontanelle”, dove si riuniscono per giocare a tombola, a carte e ad altri giochi da tavolo. Trattenendosi per alcuni minuti, i Carabinieri hanno illustrato le più comuni “tecniche” attualmente usate dai

Anno XIV - n.ro 146

continua Newsletter Header Pagina 8 di 46


ARMA

malviventi, rispondendo a numerose domande e ribadendo l’assoluta importanza di segnalare, immediatamente, qualsiasi minima attività sospetta al numero pubblico di emergenza 112 e successivamente anche a parenti, amici e vicini di casa. Nello specifico i Carabinieri hanno invitato gli anziani a non aprire la porta a persone sconosciute anche se si

presentano vestite elegantemente e proponendosi in modo gentile o addirittura qualificandosi come appartenenti alle Forze dell’Ordine, addetti alle poste o ad altri enti pubblici/privati, raccomandando ai presenti di non cadere vittime dei loro raggiri. www.giornaledimantova.it

Militello ricorda il carabiniere Gianluca Sciannaca, morto durante un furto

10 gennaio 2020 La cerimonia, come da consuetudine si è svolta in due momenti, con la deposizione di un omaggio floreale presso la tomba del militare, alla presenza di un picchetto d’onore e, successivamente, con la celebrazione della Santa Messa a suffragio, officiata dal Cappellano Militare Don Rosario Scibilia, presso la Chiesa di San BenedettoAbate. Alla commemorazione, con i familiari del militare, hanno partecipato il Comandante provinciale dei carabinieri di Catania, Col. Raffaele Covetti, il comandante della compagnia carabinieri di Palagonia Cap. Nel pomeriggio del 9 gennaio 2020, in Francesco Conigliaro, il Sindaco di Militello in Val di Catania, si è svolta la Militello in Val di Catania, Giovanni commemorazione del 4° Anniversario della Burtone con una rappresentanza dei conscomparsa del vice brigadiere M.O.V. Arma siglieri comunali, il Vice Sindaco di Ramacca, Filippo Licciardello, l’AssoGianluca Sciannaca. ciazione Nazionale Carabinieri rappresenL’allora Appuntato Scelto, nel pomeriggio tata dalle Sezioni di Scordia e Vizzini, del 9 gennaio 2016, a Ramacca, insieme al nonché membri dell’Associazione Nazioproprio comandante di Stazione e ad altro nale Bersaglieri- Sezione di Militello V.C. commilitone, interveniva all’interno di un’abitazione dove si stava commettendo www.cataniatoday.it un furto. Durante le operazioni di ricerca dei relativi autori, nell’ispezionare il sottotetto nel quale era presente un lucernario, posizionato proprio in corrispondenza della tromba delle scale, una delle lastre di vetro cedeva sotto il peso del militare, causandone la caduta da un’altezza di circa 12 metri e quindi la morte, per le gravissime lesioni riportate. Page 9

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 9 di 46


ARMA

Riforma pensioni Forze Armate: più tutele per i militari 10 gennaio 2020 Pensioni Forze Armate: i delegati Co.Ce.R. chiedono l’avvio del tavolo con il quale verrà affrontata l’annosa problematica della previdenza che affligge il personale del comparto Difesa e Sicurezza. D’altronde il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Enzo Vecciarelli, si sono detti favorevoli all’inizio dei lavori, al termine dei quali si dovrà giungere ad una nuova legge che tuteli la dignità economica previdenziale del personale in divisa. Ai militari che “quotidianamente servono la Patria” va assolutamente scongiurato un futuro ai margini della povertà. In questo 2020, quindi, bisognerà lavorare - oltre che al rinnovo del contratto - anche ad una riforma delle pensioni per il personale delle Forze Armate; a tal proposito vediamo quali sono le proposte che i delegati Co.Ce.R. metteranno sul tavolo delle trattative. Riforma pensioni Forze Armate: le proposte del Co.Ce.R. La prima proposta che il Co.Ce.R. presenterà al Governo è quella che prevede lo spostamento della data di introduzione del sistema contributivo. Nel dettaglio, la data verrebbe spostata al momento di istituzione della previdenza complementare. Altra novità è quella che riguarda l’incremento del coefficiente di trasformazione utilizzato per il calcolo delle pensioni dei militari, oggi pari al 4,532%. Il problema è che rispetto al resto dei lavoratori, per i quali il limite ordinamentale è in media pari a 70 anni, per il personale militare questo è di 60 anni. Ai fini previdenziali, quindi, chi è impiegato nelle Forze Armate si vede conteggiare 10 anni in meno di contribuzione; ecco perché viene richiesto di incrementare il coefficiente di trasformazione fino al 6,27% (ossia quanto previsto oggi da un lavoratore con Page 10

EffettoTre 15 Gennaio 2020

montante contributivo maturato fino all’età di 70 anni), con la possibilità - ad esempio di “incrementare l’età anagrafica con un numero di anni di supervalutazione e considerare tale età per individuare il coefficiente di trasformazione”. La terza proposta presentata dal Co.Ce.R. riguarda la defiscalizzazione, nonché il calcolo fuori quota, delle indennità operative, ossia di quei riconoscimenti economici erogati in favore dei militari per dei compiti particolari svolti. Queste indennità concorrono al montante contributivo ma oggi fanno parte della quota C e per questo contribuiscono solamente al 33%. Con un calcolo fuori quota e quindi una considerazione più vantaggiosa ai fini contributivi, potrebbe esserci un aumento dell’assegno pensionistico che varia dai 100,00€ ai 300,00€ mensili a seconda della persona. Inoltre, attualmente - come spiegato dai delegati Co.Ce.R. - il sistema pensionistico non prevede alcun incremento per la pensione al termine della posizione di ausiliaria. Bisognerà intervenire su questa mancanza, rivedendo la posizione ausiliaria ed equiparando il trattamento previdenziale previsto in tal caso con quello del personale in servizio. In tal caso sì che si potrebbe transitare nella riserva, con il relativo trattamento pensionistico definitivo. I vantaggi per il militare sarebbero notevoli: si parla di cinque anni di contribuzione in più e un aumento consequenziale del coefficiente di trasformazione. Riforma pensioni Forze Armate: le conclusioni del Co.Ce.R. Concludendo: i delegati Co.Ce.R. ritengono che in primo luogo bisognerà risolvere la questione relativa a “l’approntamento della previdenza complementare come pensata

Anno XIV - n.ro 146

continua Newsletter Header Pagina 10 di 46


ARMA

dalla Legge Dini” in quanto solo con questo strumento si potrà evitare che il personale vada, come sta avvenendo già dal 2018, in pensione con una forte penalizzazione. Inoltre, bisognerà fare chiarezza sul sistema retributivo, differenziando la parte dello stipendio tabellare da quella accessoria, con quest’ultima che dovrebbe

essere calcolata tenendo conto dell’anzianità di servizio. Queste idee dovranno essere comunque sviluppate attraverso uno studio approfondito, con il quale si potranno introdurre proposte fattibili e idonee a garantire i diritti acquisiti. www.money.it

Messina, generale Luigi Robusto va in pensione e saluta la città: "La ricorderò per sempre" 10 gennaio 2020 cui operano 14mila carabinieri, si è costruito un percorso virtuoso ma in modo semplice, facendone una ricchezza per tutti”. Robusto, tra le altre cose, si è soffermato sull’impiego del reparto speciale dei Cacciatori. “Devono essere utilizzati a seconda delle specificità territoriali e delle esigenze. In Calabria vanno bene così”, in Sicilia, invece, c’è qualcosa da rivedere. Ecco perché ha già proposto di “sostituirli Emozione, commozione. Pensieri solo al con squadriglie che potrebbero essere passato, rivolti a una onorata carriera, non molto utili, ad esempio in parchi come quello dei Nebrodi, al servizio delle a ciò che sarà. Compagnie e delle Stazioni dei caraCarico di sentimento il commiato del binieri”. generale di Corpo d’armata Luigi Robusto, comandante del Comando interregionale “Messina - ha concluso - è una delle più carabinieri Culqualber. Prima di andare in belle tra le 18 città in cui ho prestato Lo splendore che offre pensione, ha voluto salutare la città servizio. durante un incontro con la stampa tenutosi percorrendo verso mare il Boccetta è unico. La ricorderò per sempre”. nella caserma “Bonsignore”. Una città “che mi ha dato tanto, in cui ho chiesto di rimanere anche quando ho avuto l’opportunità di andare via per altre esperienze”.

www.messina.gazzettadelsud.it

Per 50 anni ha servito lo Stato, “per il quale mi farei anche ammazzare”, ha detto Robusto. Che ha ammesso: “Qui si è completata una poesia lunga 50 anni”. Sia in Sicilia che in Calabria, territori che recentemente “hanno dialogato bene e in Page 11

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 11 di 46


ARMA

Pescara, carabiniere si uccide in ufficio 11 gennaio 2020 PESCARA. Dramma nell'Arma dei carabinieri. Un militare di 45 anni, Alessandro De Luca, è morto con un colpo di pistola alla testa. Secondo gli accertamenti si tratta di un gesto volontario. Sconosciuti al momento i motivi del gesto. Il fatto è avvenuto questa mattina, sabato 11 gennaio, nella sede del comando del

Noe, unità tutela forestale ambientale e agroalimentare, in via Venezia 4. Il carabiniere si è rinchiuso nel bagno dove ha esploso il colpo della pistola d'ordinanza. Sul posto sono subito arrivati i soccorsi. Ma per il carabiniere, di Pescara, non c'è stato nulla da fare. Colleghi e parenti sotto shock.) www.ilcentro/pescara.it

M a re s ci a l l o d e i ca ra b i ni e ri a g g re d i s ce i l ca p i t a no d i C os e nz a , a rre s t a t o 11 gennaio 2020 CAROLEI (COSENZA) – Un diverbio per banali motivi che s’è trasformata in un’aggressione in piena regola. Il comandante della stazione di Carolei, Ivan Pucci, si trova adesso ai domiciliari per aver malmenato il capitano Giuseppe Merola, comandante della Compagnia di Cosenza. Non

sono

chiari

i

motivi

che

hanno

generato la lite, probabilmente scoppiata per questioni legate a dei cambi di ruolo. Il maresciallo Pucci adesso dovrà attendere la convalida dell’arresto. Il capitano Merola – alla guida della Compagnia cittadina da poco più di un anno – è stato condotto in ospedale per le cure. Non avrebbe riportato gravissimi traumi, ma piuttosto ferite guaribili in 32 giorni. www.ilquotidianodelsud.it

A l v i a g l i i n t e rv e n t i m a n u t e n t i v i u r g e n t i c o m a n d o S t a z i o n e c a r a b i n i e ri R i p o s t o 11 gennaio 2020 Disco verde della Regione per l’avvio in tempi brevi dei lavori di ripristino funzionalità e messa in sicurezza della caserma dei carabinieri sede del comando Stazione di Riposto. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha trasmesso al Comune il decreto di 52 Page 12

EffettoTre 15 Gennaio 2020

mila 510 euro che consentirà all’amministrazione di appaltare i lavori che consistono nella eliminazione, in primis, delle infiltrazioni delle acque meteoriche. In questo senso i lavori saranno concentrati sulla terrazza

Anno XIV - n.ro 146

continua Newsletter Header Pagina 12 di 46


ARMA

dell’edificio militare con il ripristino dei parapetti e della ringhiera. Previsti interventi manutentivi anche in alcuni locali della caserma interessati da infiltrazioni. Viva soddisfazione è stata espressa dal sindaco Enzo Caragliano. “Per mesi abbiamo sensibilizzato la Regione perché stanziasse delle somme per manutenzioni urgenti e imprescindibili nella caserma di via La Farina. A breve i cantieri entreranno nel vivo e saranno eliminate definitivamente le criticità. Ringrazio il presidente della Regione Nello Musumeci per il suo personale interessamento e

l’assessore Falcone che ha accolto la nostra richiesta”. Dal canto suo l’assessore ai Lavori pubblici Rosario Caltabiano conferma l’urgenza dei lavori che consentono di mettere in sicurezza i locali della caserma danneggiati dalle infiltrazioni, ripristinando la piena funzionalità del presidio militare fondamentale per la sicurezza nel nostro territorio. “Ringrazio l’assessore regionale Falcone che ha dimostrato sensibilità e concretezza nelle procedure, fino allo stanziamento delle somme”. www.catanianews.it

Carabinieri a scuola per promuovere il concorso per l’ammissione all’Accademia militare 12 gennaio 2020 Orientamento in uscita dopo il diploma: l’opportunità di un futuro nell’Arma dei Carabinieri. Carabinieri a scuola Proseguono gli incontri con i ragazzi delle classi 5^, degli istituti di istruzione superiore di Mantova, volti a promuovere il Concorso per l’ammissione al 202° Corso dell’Accademia Militare per la formazione di base degli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri. L’attività rientra negli eventi organizzati dalle scuole e dal Comando Provinciale Carabinieri di Mantova per aiutare i ragazzi ad attuare una scelta importante al termine del proprio percorso di studi. I giovani sono interessati Nel corso degli incontri svolti, finalizzati a stimolare e invitare alla riflessione i giovani, numerosissime sono state le domande per approfondire e scoprire, più nel dettaglio, l’addestramento, il ruolo e i compiti svolti dai Carabinieri.

Page 13

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Non sono mancati naturalmente gli spunti per trattare tematiche riguardanti la legalità in generale e la prevenzione e repressione sull’uso e consumo degli stupefacenti. Il bando è già stato pubblicato Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4^ serie speciale – e può essere consultato dal sito www.carabinieri.it – area concorsi. Tra i requisiti principali richiesti si segnala: essere cittadini italiani; aver compiuto 17 anni e non aver superato i 22; essere in grado di conseguire il diploma di istruzione secondaria entro l’anno scolastico 2019-2020 (si raccomanda comunque la consultazione del bando per la verifica di tutti i requisiti). www.giornaledimantova.it

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 13 di 46


ARMA

Invorio – All’Arma dei carabinieri il premio Sa n D e f e nd e nt e

13 gennaio 2020 Domenica 12 gennaio, alla Mescia di Invorio, si è svolta la festa del patrono San Defendente con gruppi di Protezione civile e squadre Aib (Antincendi boschivi), comitati della Croce rossa italiana e Anpas – ambulanza del Vergante. In mattinata. in Casa Curioni, nel centro di Invorio, l’assegnazione dell’annuale premio San Defendente, questa volta assegnato all’Arma dei Carabinieri – Unità forestali, ambientali e agroalimentari. Questa la motivazione: «Per la passione manifestata

per la difesa dell’ambiente e della natura, che ha reso il loro quotidiano impegno particolarmente efficace dimostrando che la professionalità e la competenza, se associata alla generosità, all’abnegazione e al l a sensibilità possono realmente contribuire a cambiare il mondo in m e gl i o» . . www.sdnovarese.it

C ol p o a l cl a n Sa nt a p a ol a B l i t z d e i ca ra b i ni e ri , 3 6 a rre s t i 14 gennaio 2020 CATANIA - Quando Salvatore Mazzaglia è tornato in libertà non ha perso certo tempo. E, forte della sua caratura mafiosa da ex malpassotu, ha messo in piedi gli affari criminali nel triangolo tra Mascalucia, Nicolosi e Pedara. Al suo fianco, il genero Mirko Casesa. I carabinieri, coordinati dalla Dda etnea, hanno immediatamente organizzato un dispositivo investigativo imponente che ha portato a far scattare, questa mattina, l'operazione 'Overtrade'. I militari hanno eseguito 36 misure cautelari: 13 in carcere, 20 ai domiciliari e 3 dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria (due al momento sono irripetibili). Agli indagati, come emerge dall'ordinanza emessa dal gip Luigi Barone, sono contestati a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione con metodo e finalità mafiosa.

L’indagine, che copre un arco temporale che va dal dicembre 2016 alla fine del 2018, ha permesso di fotografare attraverso intercettazioni e dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia il quadro criminale che girava attorno a Salvatore Mazzaglia e Mirko Casesa, ai vertici del clan Santapaola-Ercolano. Il boss, genero di Pietro Puglisi, avrebbe creato un fiorente traffico di droga grazie alle sue conoscenze con diverse zone d'Italia, dalla Locride in Calabria, alle altre province siciliane e anche con esponenti di altri clan (che sulla carta dovrebbero essere rivali). "Grazie a queste conoscenze - ha detto il procuratore Carmelo Zuccaro - avrebbe ottenuto prezzi vantaggiosi per l'acquisto di stupefacenti". Mazzaglia, infatti, non avrebbe gestito alcuna piazza di spaccio ma avrebbe movimentato grossi quan-titativi di stupefacente in favore di importanti acquirenti, i quali ne curavano successivamente la distribuzione agli spacciatori. continua

Page 14

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 14 di 46


ARMA

Ma ci sono anche le estorsioni. "Su questo aspetto dobbiamo purtroppo evidenziare la mancata collaborazione di alcune parti offese che, infatti, non ci hanno permesso di poter contestare il reato di estorsione", ha aggiunto Zuccaro. Su questo filone è stata sequestrata un'impresa per la commercializzazione di prodotti lattiero caseari e uova (sottoposta a sequestro con l’odierna ordinanza cautelare) che sarebbe stata - secondo la ricostruzione accusatoria - intestata falsamente ad Angela Mazzaglia (moglie di Casesa). Questa impresa attraverso minacce (emerse nelle intercettazioni) si sarebbe imposta nel mercato della zona etnea. I commercianti, però, non hanno collaborato. "Hanno solo detto che conoscendo chi erano i titolari dell'azienda avevano scelto di acquistare i loro prodotti, ma non hanno ammesso le intimidazioni", ha spiegato il pm Rocco Liguori, che insieme al sostituto procuratore Lina Trovato ha coordinato l'inchiesta. Le dichiarazioni del pentito Salvatore Bonanno hanno permesso, invece, di appurare l'estorsione a carico di Ecolandia, azienda che si occupa di rifiuti nel comprensorio etneo. I due titolari sono accusati di falsa dichiarazione al pm. In tema di estorsioni, è stato accertato un episodio (di cui sono indagati Mazzaglia senior e Casesa) nei confronti di un commerciante di Nicolosi in merito ad alcune macchinette da gioco.

"una sorta di consigliera del marito, totalmente consapevole degli affari criminali del gruppo". Anche lei è stata già condannata in primo grado per estorsione. A finire in manette diversi rampolli di boss mafiosi, come Antonino Battaglia, nipote del capomafia Santo Battaglia del Villaggio Santagata, e i fratelli Antonino e Dario Vacante, nipoti del boss al 41 bis Roberto Vacante. In totale, comunque, gli indagati sono 50. I Nomi. In carcere sono finiti: Antonino Sebastiano Battaglia, Mirko Pompeo Casesa, Fabio De Simone, Maurizio De Simone, Carmelo Di Salvo, Orazio Fuselli, Giuseppe Lombardo, Giovanni Mazzaglia, Vincenzo Sapia, Davide Lorenzo Sebastiano, Antonino Scuderi, Lorenzo Sgroi, Sebastiano Orazio Tucci, Ai domiciliari: Massimo Calafiore, Salvatore Castorina, Francesco Codispoto, Salvatore Culletta, Alfio Currao, Maurizio Distefano, Angelo Michele Fichera, Mariano Giarrusso, Marco Marsala, Giuseppe Mascolino, Elena Nicosia, Angelina Puglisi, Carmelo Russo, Salvatore Sambataro, Luigi Scuderi, Antonino Vacante, Dario Vacante, Rosario Zagame, Silvestro Zingale, Davide Musumeci. Obbligo Pg: Davide Fatuzzo, Antonino Fazzemi, Agata Mazzaglia. www.catania.live.it

"L'operazione di oggi è frutto di un grande lavoro investigativo dei miei uomini", ha detto il comandante dei carabinieri Raffaele Covetti. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del comandante del reparto operativo Piercarmine Sica che ha voluto evidenziare la centralità e la caratura di Salvatore Mazzaglia nell'indagine. Ricordiamo, che già l'ex Malpassotu, è stato condannato per estorsione in primo grado. A Mazzaglia "sono contestati 18 capi di imputazione, ed il suo gruppo criminale sarebbe costituito dal figlio Giovanni, dal genero Mirko Casesa, dal nipote Victor Mangano e da Elena Nicosia, che avrebbe avuto " il compito di mantenere i contatti con gli acquirenti e deputata, unitamente al Mangano, al trasporto e alla consegna dello stupefacente", ha spiegato Lina Trovato. Quale è il ruolo delle donne? La pm ha spiegato che, ad esempio, la moglie di Mazzaglia, Angelina Puglisi sarebbe stata Page 15

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 15 di 46


ARMA

La mafia dei Nebrodi si arricchiva coi fondi Ue, blitz epocale: 94 arresti, 150 aziende sequestrate

15 gennaio 2020 Operazione epocale contro la mafia dei Nebrodi. I carabinieri del Ros e la Guardia di Finanza hanno arrestato 94 persone nel corso del più imponente blitz mai messo a segno contro i clan mafiosi di quella zona. Oltre 600 i militari coinvolti nell'operazione che è stata coordinata dalla Dda di Messina, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. L'inchiesta ha portato anche al sequestro di 150 imprese. Decapitati i clan mafiosi dei Batanesi e dei Bontempo Scavo. Gli indagati sono in tutto 194. Delle 94 misure emesse 48 sono provvedimenti di custodia cautelare in carcere, le altre di arresti domiciliari. In cella sono finiti i vertici delle famiglie mafiose dei Batanesi e dei Bontempo Scavo, gregari, estortori e "colonnelli" dei due clan storici dei Nebrodi. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, truffa aggravata, intestazione fittizia di beni, estorsione, trafficodidroga. L'indagine coinvolge anche imprenditori e professionisti insospettabili come un notaio accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il gip di Messina che ha emesso l'ordinanza, Sergio Mastroeni, ha analizzato oltre 30mila pagine di atti giudiziari. L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Ros, del comando provinciale di Messina e del Comando Tutela Agroalimentare e dai Finanzieri del Comando provinciale di Messina. FONDI UE. Puntano sui soldi dell'Ue i clan messinesi che, da quanto emerge dall'inchiesta del Ros e della Finanza, avrebbero intascato indebitamente fondi europei per oltre 5,5 milioni di euro, mettendo a segno centinaia di truffe all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), l'ente che eroga i finanziamenti stanziati dall'Ue ai produttori agricoli. Page 16

EffettoTre 15 Gennaio 2020

A fiutare l'affare milionario sono stati i clan storici di Tortorici, paese dei Nebrodi, i Batanesi e i Bontempo Scavo, che, anche grazie all'aiuto di un notaio compiacente e di funzionari dei Centri Commerciali Agricoli (CCA) che istruiscono le pratiche per l'accesso ai contributi europei per l'agricoltura, hanno incassato fiumi di denaro. I due clan, invece di farsi la guerra, si sono alleati, spartendosi virtualmente gli appezzamenti di terreno, in larghissime aree della Sicilia ed anche al di fuori dalla regione, necessari per le richieste di sovvenzioni. "Ciò, - scrive il gip che ha disposto gli arresti su richiesta della Dda di Messinacon gravissimo inquinamento dell'economia legale, e con la privazione di ingenti risorse pubbliche per gli operatori onesti". La truffa si basava sulla individuazione di terreni "liberi" (quelli, cioè, per i quali non erano state presentate domande di contributi). A segnalare gli appezzamenti utili spesso erano i dipendenti dei CCA che avevano accesso alle banche dati. La disponibilità dei terreni da indicare era ottenuta o imponendo ai proprietari reali di stipulare falsi contratti di affitto con prestanomi dei mafiosi o attraverso atti notarili falsi. Sulla base della finta disponibilità delle particelle, veniva istruita da funzionari complici la pratica per richiedere le somme che poi venivano accreditate al richiedente prestanome dei boss spesso su conti esteri. "La percezione fraudolenta delle somme scrive il gip - era possibile grazie all'apporto compiacente di colletti bianchi, collaboratori dell'A.G.E.A., un notaio, responsabili dei centri C.A.A., che avevano il know-how necessario per procurare

Anno XIV - n.ro 146

continua Newsletter Header Pagina 16 di 46


ARMA

l'infiltrazione della criminalità mafiosa nei gangli vitali di tali meccanismi di erogazione di spesa pubblica e che conoscevano i limiti del sistema dei controlli". IL GIP. "La mafia è una specie di classe sociale, contrastabile ma non eliminabile come categoria, nonostante decine e decine di operazioni e processi. Un riscatto completo, la liberazione del territorio, difficilmente sarà ottenuta solo con l'intervento giudiziario. Le misure non arrestano un mondo rassegnato alla deriva mafiosa, una sventura per mafiosi e famiglie". Lo scrive il gip di Messina Salvatore Mastroeni che, accogliendo la richiesta della Procura della Città dello Stretto guidata da Maurizio de Lucia, ha disposto l'arresto di 94 tra boss, gregari ed estortori dei clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo. L'inchiesta, che ha svelato la nuova frontiera del business mafioso - le truffe all'Ue - ha ricostruito gli organigrammi delle cosche e rivelato una fitta rete di complicità di professionisti insospettabili. "Il riscatto di intere popolazioni - aggiunge il giudice nella ordinanza di custodia cautelare di oltre 1700 pagine - richiederà di più. Quando la mafia si incunea, altera il mercato, depreda risorse, il contrasto penale si impone. Ma il dato penale diventa insufficiente quando non si trovano strutture che portano ricchezza alla gente e al territorio e anzi arriva la sensazione tragica di ulteriore impoverimento". Il gip parla di una "criminalità che ingurgita profitti milionari. Profitti che spariscono e niente lasciano alla gente". GLI ARRESTATI - Gli arrestati stamani da carabinieri e finanzieri in provincia di Messina, nell’ambito dell’operazione sulla mafia dei Nebrodi e truffe all’Ue, portati in carcere sono: Pasqualino Agostino, Calogero Barbagiovanni, Carmelo Barbagiovani, Gino Bontempo, Giuseppe Bontempo, Salvatore Bontempo, Sebastiano Bontempo, Sebastiano Bontempo (47 anni), Sebastiano Bontempo Scavo, Salvatore Calà Lesina, Gino Calcò Labruzzo, Andrea Caputo, Domenico Coci, Giuseppe Condopodero Marchetta, Samuele Conti Mica, Sebastiano Conti Mica, Ivan Conti Taguali, Giuseppe Costanzo Zammataro, Giuseppe Costanzo Page 17

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Zammataro, 38, Giuseppe Costanzo Zammataro, Salvatore Costanzo Zammataro, Salvatore Costanzo Zammataro, 35, Santo Destro Mignino, Sebastiano Destro Mignino, Vincenzo Galati Giordano, Vincenzo Galati Giordano (41 anni), Alfred Hila, Agostino Antonino Marino, Rosario Marino, Giuseppe Marino Gammazza, Francesco Protopapa, Giuseppe Scinardo Tenghi, Mirko Talamo, Giuseppe Valerio Labia, Giuseppe Armeli Moccia, Rita Armeli Moccia, Sebastiano Coci, Katia Crascì, Sebastiano Crascì, Sebastiano Craxi, Aurelio Salvatore Faranda, Davide Faranda, Emanuele Antonino Faranda, Gaetano Faranda, Gianluca Faranda, Giuseppe Massimo Faranda, Rosa Maria Faranda, Giovanni Vecchio. Agli arresti domiciliari sono: Alessio Bontempo, Lucrezia Bontempo, Giovanni Bontempo, Giuseppe Bontempo, Sebastiana Calà Campana, Vincenzo Caraulo, Jessica Coci, Claudia Costanzo Zammataro, Loretta Costanzo Zammataro, Valentina Costanzo Zammataro, Romina Costanzo Zammataro, Daniele Galati Pricchia, Alessandra Sciuto, Giuseppe Armeli, Salvatore Armeli Moccia, Antonio Caputo, Carolina Coci Rosaria Coci, Giusi Conti Pasquarello, Massimo Costantini, Barbara Crascì, Lucio Attilio Crascì, Salvatore Antonino Crascì, Salvatore Dell’Albani, Marinella Di Marco, Antonino Faranda, Ferrera Giuseppe, Innocenzo Floridia, Emanuele Galati Sardo, Giuseppina Gliozzo Roberta Linares, Giuseppe Natoli, Pietro Lombardo Facciale Francesca Lupica Spagnolo, Rosa Maria Lupica Spagnolo, Antonia Strangio, Giorgio Marchese, il notaio Antonino Pecoraro, Massimo Pirriatore, Elena Pruiti, Danilo Rizzo Scaccia Angelica Giusy Spasaro, Giuseppe Natale Spasaro Salvatore Terranova, Giuseppe Villeggiante, Carmelino Zingales. www.messina.gds.it

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 17 di 46


ARMA CONCORSI

C O N C O RS I P U B B L I C I Novità

- Pubblicato il bando relativo al concorso, per esami, per l'ammissione al 202° Corso dell'Accademia per la formazione di base degli Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri - Pubblicate le convocazioni e l'avviso contenente le modalità di presentazione per lo svolgimento delle prove di efficienza fisica e degli accertamenti psico-fisici relative al concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione al 10° corso triennale di 626 Allievi Marescialli del ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri - Pubblicata la convocazione alle prove scritte relativa al concorso pubblico, per titoli ed esami, per ammissione al 10 corso triennale di 24 Allievi Marescialli del ruolo Ispettori Arma dei Carabinieri in possesso di attestato di bilinguismo -Pubblicata la graduatoria finale relativa al concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 3.700 allievi carabinieri in ferma quadriennale..

- Disponibile la nuova App Simulatore per smartphone Android - Disponibile la nuova App Simulatore per smartphone iOS

Concorsi in atto

www.carabinieri.it

Page 18

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 18 di 46


RAPPRESENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza IL PLANETARIO.079 La 79a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo "...a me, quando si prende in giro un carabiniere, esce fuori tutta la determinazione e l’energia per intervenire nello stile “Romeo” nei confronti del venditore di fumo di turno. Prendere atto che, per propagandare attività private mascherate da associazioni che dovrebbero operare per la tutela dei carabinieri, si debba creare “fumus”, mi costringe ad intervenire socialmente da carabiniere. Ho sempre imposto a me stesso, da oltre 17 anni di esperienza di osservazione ed ascolto nelle problematiche e dinamiche di noi carabinieri, che la lealtà e la trasparenza fossero l’anima di ogni attività da porre in essere per gli interessi collettivi. Ho sempre scelto di fare cio’ che credevo fosse giusto fare e mai costringere gli altri a farlo con me. Si, perché ognuno deve essere libero di fare e di essere come crede e se lo costringi, non servirà mai a costruire nulla di positivo e duraturo nel tempo. Infatti spesso trovi chi scappa via da te, perché non puo’ reggere questo ritmo rigido di trasparenza, onestà intellettuale e lealtà senza mezzi termini. Questo ti rende unico ? No, sono gli altri che con il loro fare di opportunismo e arrivismo una virtu’, ti rendono esclusivo..." "...assistere a propagandare per associazioni ad indirizzo sindacale usando la parola sindacato e senza una legge che ne stabilisce le regole di funzionamento, la trovo una forma non chiara di prospettare attività d’interesse collettivo per i carabinieri. Noto che si fanno conferenze e colleghi che vi partecipano, poi, si rivolgono a me per chiedere chiarimenti su quanto affermato in quelle riunioni pubbliche dove si parla di carabinieri ..." "...ho sempre risposto a tutti che propagandare tesseramento per sindacati, che non sono sindacati, ma associazioni ad indirizzo sindacale non è trasparenza. Ho sempre riposto che parlare a sproposito di rappresentanza militare e di scelte di Stati Maggiori della nostra Arma dei Carabinieri senza mai aver avuto una minima esperienza per sostenere certe tesi, senza alcuna competenza, non sia utile a costruire nessuna forma di tutela. Ho sempre espresso le mie perplessità nel prendere atto che a questi incontri si trovano spesso colleghi che non hanno mai voluto interloquire con la rappresentanza militare. Colleghi che, pur ricevendo attenzione e ascolto, sono stati invitati a rivedere i loro modi di essere carabiniere e a non porre in essere comportamenti non consoni ad un carabiniere..." "...usare questi incontri per screditare l’Arma e per paventare attività o comportamenti illeciti, per poi tentare di alleviare con filosofie risolutive usando parole come tutela legale e dinamiche connesse, lascia davvero tante riserve e perplessità. Anche perché, nel propagandare, nessuno gli dice a questi colleghi che la legge che si andrà a fare sull’associazionismo ad indirizzo sindacale non sarà molto lontana dalle norme che regolano la rappresentanza militare. Io sono certo che questa legge sarà ancor piu’ restrittiva di cio’ che oggi noi possiamo porre in essere come rappresentanti militari. Ma su questo ne parleremo al momento opportuno..."" FONTE: pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo pubblicato 12 ggenaio 2020

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 19 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Il ghiaccio nel cuore 01 gennaio 2020 Sotto gli occhi di tutti come la nostra società soffra di alcuni mali di difficile guarigione. Il cittadino “social” e “global” è costantemente connesso con le piazze virtuali ma sempre più incapace di percorrere con empatia e curiosità intellettuale le strade reali della propria esistenza. Capita così che su una panchina di un giardino pubblico di una città benestante ed elegante si possa morire di freddo nell’indifferenza generale, oppure che un gruppo di ragazzi autistici si veda rifiutato l’alloggio in un hotel perché la presenza del disagio potrebbe rovinare le ferie degli altri vacanzieri. L’idea che deresponsabilizzandoci saremo più felici è il veleno che semina solitudine più spietata e la disperante perdita di senso. C’è un’immagine che ritrovo nel mio passato di studente: la zavorra e l’ancora sono lo stesso oggetto ma la prima è vista come un peso, la seconda come una sicurezza. Ecco cosa significa essere una comunità: prendersi cura di chi ha bisogno, agganciando e donando stabilità, come fa l’ancora, con chi è alla deriva, invece di voltarci dall’altra parte. Quante volte accolgo vittime di violenze che aspettavano una parola di attenzione magari da parte di un vicino che le vedeva scendere le scale con i lividi sul volto. La tentazione diabolica è quella di alzare le spalle e pensare che non sono affari nostri. La sofferenza esiste? “Occhio non vede, cuore non duole”. Da qui la deriva egoistica che ci rende tristi individui, ripiegati su noi stessi, con l’errata e mistificante convinzione che sia sufficiente delegare al “potere” le nostre responsabilità. E’ per questo che la situazione sociale, economica, culturale ristagna: è tutto fermo perché “non è compito mio”. Mai come adesso vale l’immagine filosofica della monade: ognuno è chiuso nel proprio guscio, rintanato nel fuorviante universo digitale, persuaso che tanto “provvederanno lo Stato, le istituzioni civili e religiose, forse il volontariato”. Messi di fronte ai nostri mali sociali, siamo tenuti a ribellarci ad una situazione che ci vede calpestare quotidianamente la dignità e la Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

diversità. L’Italia ha potenzialità e risorse in grado di farle rialzare la testa a patto che sappia riappropriarsi delle radici valoriali che affondano nella civiltà cristiana. Occorre ricominciare a sentirci come un “noi“, smettendola di illuderci e di scaricare su indefiniti “poteri” i compiti da svolgere collettivamente. Solo tre input: responsabilità, partecipazione, condivisione. Sia nella nostra dimensione di cittadini sia in quella di credenti. E proprio qui sta la domanda fondamentale: c’è ancora spazio per il trascendente in una società che misura tutto in termini di tornaconto personale? Non solo l’occidente secolarizzato ma anche le antiche culle della spiritualità orientale sono diventate teatro della vorticosa rincorsa edonistica e consumistica. L’unica medicina ai mali contemporanei è la riscoperta della comunità perché ingannarsi che non ci sia nulla per cui valga la pena meritare Salvezza equivale ad appiattire la vita individuale e collettiva su una dimensione abbrutita, imbarbarita, limitante e soprattutto priva di anima. Quindi una mera gratificazione dell’effimero. Quando mi formavo mi affascinava due branche della conoscenza: la filosofia parlava principalmente all’io, la teologia alla Trinità che univa la persona al noi. Oggi la dimensione comunitaria della religione crea solo fastidio a molti, si vorrebbe eliminare la fede già confinata alla sfera strettamente privata. Benedetto XVI definiva “dittatura del relativismo” quella che il suo Successore stigmatizza come “relativismo pratico”, cioè, va bene il sacro purché non incida sulla sfera sociale. Insomma, “pregate se volete, ma rassegnatevi: non è più tempo di difendere in concreto la vita, la famiglia, la dignità umana”, sostengono i neo-nichilisti. Nel terzo decennio del nuovo millennio l’ipocrisia impedisce di chiamare con il loro nome le nuove forme di martirio in un’epoca che ha sostituito Dio con la trionfante tecnologia post-umana. L’era “progredita” della sempre più alta definizione è glaciale, asettica e incapace di scaldare il cuore con un abbraccio e un sorriso autentici. (.....). www.interris.it

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 20 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Sca t t a ob b l i g o s cont ri no e l e t t roni co

02 gennaio 2020 Lo scontrino elettronico diventa oggi un obbligo per tutti. Partito a luglio 2019 per chi nel 2018 aveva realizzato un volume d'affari superiore a 400.000 euro, il corrispettivo elettronico si estende dal primo gennaio 2020 a tutti gli operatori economici che emettono ricevute fiscali, commercianti, artigiani, alberghi o ristoranti. Per il consumatore cambia poco: al momento del pagamento non riceverà più uno scontrino o una ricevuta ma un documento commerciale, privo di valore fiscale ma che potrà essere conservato come garanzia del bene o del servizio pagato, oltre che per un cambio merce. Da luglio però, grazie ai nuovi registratori telematici (registratori di cassa in grado di connettersi a internet) a disposizione in ogni negozio, si potrà partecipare alla lotteria degli scontrini, considerata dal governo una nuova possibile arma antievasione. Con l'introduzione dei corrispettivi elettronici, spiega l'Agenzia delle Entrate in un approfondimento dedicato alla novità, non occorrerà più tenere il registro dei corrispettivi. La memorizzazione elettroni-

ca e la trasmissione telematica dei dati direttamente all'Agenzia sostituiscono infatti gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno. Inoltre, non sarà più necessaria la conservazione delle copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti (come avveniva, per esempio, con le copie delle ricevute fiscali), con conseguente riduzione dei costi e vantaggi operativi: infatti, questo sistema consentirà all'Agenzia di acquisire tempestivamente e correttamente i dati fiscali delle operazioni per metterli a disposizione - mediante servizi gratuiti degli stessi operatori Iva o dei loro intermediari, supportandoli nella compilazione della dichiarazione Iva e nella liquidazione dell'imposta. Per l'acquisto del registratore telematico o per l'adattamento del vecchio registratore di cassa è concesso un contributo sotto forma di credito d'imposta pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. (ANSA)

Iraq, Usa uccidono il generale iraniano Soleimani. Trump: “Suo regno di terrore è finito”: Teheran: “Vendetta in tempi e luoghi opportuni”

03 gennaio 2020 Missili piovuti dal cielo, sparati da un drone e indirizzati a due auto nel centro di Baghdad. È in questo modo che gli Stati Uniti hanno ucciso Qassem Soleimani, uno degli uomini più potenti dell’Iran, capo delle Forze Quds, le forze speciali delle Guardie della Rivoluzione. Il raid, ordinato direttamente dal presidente degli Stati continua Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 21 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Uniti, Donald Trump, aveva proprio il militare di Teheran come obiettivo principale: “Un’azione difensiva“, l’ha definita il Pentagono riferendosi alle recenti proteste nel Paese che hanno avuto come obiettivo l’ambasciata Usa, ma dai vertici della Repubblica Islamica minacciano “dure ritorsioni”. Di più: Teheran promette di vendicare la morte del generale “nel momento e nel luogo più opportuni“. Intanto, decine di migliaia di persone sono già scese in piazza nella capitale iraniana per protestare contro i “crimini” americani. “L’Iran non ha mai vinto una guerra, ma non ha mai perso un negoziato”, ha twittato l’inquilino della Casa Bianca. Secondo Trump “Soleimani era odiato e temuto nel suo Paese. Non sono rattristati come i leader fanno credere al mondo esterno, avrebbe dovuto essere eliminato molti anni fa”. Quindi in serata ha detto: “Il generale Soleimani stava preparando nuovi attacchi. Il suo regno di terrore è finito” Il raid, la minaccia, la risposta: “Da Usa 3 . 5 0 0 s ol da t i ” – L’operazione americana è stata condotta con l’uso di un drone che ha individuato come obiettivo l’auto che avrebbe dovuto portare in città Soleimani e il numero due della milizia paramilitare sciita Hashd Shaabi, Abu Mahdi al-Mohandes, appena sbarcati nell’aeroporto cittadino. Al razzo che ha ucciso il militare iraniano ne sono seguiti altri che hanno provocato “dieci morti”, secondo l’ambasciatore di Teheran in Iraq, Iraj Masjedi. Tra le vittime figurano cinque membri dei Guardiani della Rivoluzione, incluso Soleimani, e AbuMahdi al-Muhandis, il numero due delle milizie paramilitari sciite delle Unità di mobilitazione popolare. In Iran la gente è scesa in piazza bruciando bandiere a stelle e strisce, mentre le autorità iraniane minacciano ritorsioni. Il Pentagono da parte sua fa sapere di essere pronto a dispiegare migliaia di ulteriori soldati in Medio Oriente. Nel dettaglio si tratta di altri 3.500 militari dispiegati in Iraq e Kuwait. Dopo l’assedio all’ambasciata Usa di Baghdad nei giorni scorsi l’amministrazione Trump aveva già deciso l’invio di ulteriori 750 militari nella capitale irachena. In giornata Teheran e Washington si sono scambiati messaggi riservati attraverso l’incaricato d’affari svizzero, che rappresenta gli interessi Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

americani in Iran. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mussavi, citato dalla televisione di Stato, ha detto che l’incaricato d’affari svizzero è stato convocato per una seconda volta questa sera per ricevere la risposta delle autorità iraniane ad un messaggio dell’amministrazione americana che aveva consegnato stamane. L’Iran promette vendetta: “Iniziate a comprare bare” – Di sicuro c’è che l’uccisione del generale iraniano rappresenta un duro colpo per la leadership di Teheran in Medio Oriente e rischia di dar vita a “dure ritorsioni”, come promesso, tra gli altri, dalla Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Soleimani era infatti il generale delle Forze Quds, milizie speciali delle Guardie della Rivoluzione Islamica, ed è lui il deus ex machina delle strategie militari iraniane in Medio Oriente, presente in prima persona nei teatri più caldi, dalla Siria all’Iraq, per dirigere le operazioni delle milizie del governo di Hassan Rohani. In una nota il Consiglio di sicurezza nazionale supremo scrive: “L’America dovrebbe sapere che il suo attacco criminale al generale Soleimani è stato il più grande errore commesso in Medio Oriente e che l’America non eviterà facilmente le conseguenze di questo errore di calcolo. Questi criminali dovranno affrontare una grave vendetta … nel posto e nel tempo giusti”. Tra i primi dell’esecutivo iraniano a rilasciare dichiarazioni c’è il ministro degli Esteri, Javad Zarif: “L’atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti con l’assassinio del generale Soleimani, a capo della forza più efficace nel combattere Daesh, al-Nusra e al-Qaeda, è estremamente pericoloso e una folle escalation. Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità di questo avventurismo disonesto”. Anche il presidente iraniano, Hassan Rohani, poco prima di nominare il vice di Soleimani, Esmail Qaani, nuovo capo delle Forze Quds, si è scagliato contro gli Stati Uniti: “Gli iraniani e altre nazioni libere del mondo si vendicheranno senza dubbio contro gli Usa criminali per l’uccisione del generale Qassen Soleimani – ha dichiarato – Tale atto malizioso e codardo è

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 22 di 46


ATTUALITA' - NEWS

un’altra indicazione della frustrazione e dell’incapacità degli Stati Uniti nella regione per l’odio delle nazioni regionali verso il suo regime aggressivo. Il regime americano, ignorando tutte le norme umane e internazionali, ha aggiunto un’altra vergogna al record miserabile di quel Paese”. Un altro esponente d’alto rango delle Forze Quds, Mohammad Reza Naghdi, citato dall’agenzia Fars giura che la vendetta sarà sanguinosissima: gli Usa “devono cominciare a ritirare le loro forze dalla regione islamica da oggi, o cominciare a comprare bare per i loro soldati – ha affermato – Il regime sionista dovrebbe fare le valigie e tornare nei Paesi europei, da dove è venuto, altrimenti subirà una risposta devastante dalla Ummah (la comunità, ndr) islamica. Possono scegliere, a noi non piacciono gli spargimenti di sangue“.

La Guida Suprema Khamenei, molto legata politicamente a Soleimani, ha indetto tre giorni di lutto nazionale in Iran, aggiungendo che l’uccisione del generale raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele, anche quest’ultimo considerato dietro all’attacco che ha portato alla morte del capo delle forze speciali di Teheran. Poi ha giurato vendetta: “Il lavoro e il cammino del

generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell’attacco della notte scorsa”.. Trump: “Dovevamo ucciderlo prima, Iran non ha mai vinto una guerra” – L’attacco, fanno sapere dal Pentagono, è stato ordinato direttamente dal presidente Donald Trump e vuol essere un deterrente per futuri piani di attacco iraniani: “Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo”, fanno sapere dal Dipartimento della Difesa Usa, spiegando che uno degli obiettivi di Soleimani era quello di uccidere diplomaticiamericaninell’area. “Il generale Soleimani e le sue forze Quds sono responsabili della morte di centinaia di americani e del ferimento di altri migliaia”, aggiungono da Washington precisando che il militare è stato anche il responsabile degli “attacchi contro l’ambasciata americana a Baghdad negli ultimi giorni”. www.ilfattoquotidiano.it

Perché la morte di Soleimani stravolge l'assetto mediorientale 04 gennaio 2020 Rischia

davvero di stravolgere tutto la morte di Qasem Soleimani, leader delle milizie di al-Quds e uomo della riorganizzazione sciita, filo diretto con Hezbollah e artefice del sostegno iraniano al regime di Assad fin dall'inizio della rivoluzione. Il raid americano a Baghdad elimina in sostanza l'uomo considerato chiave negli assetti mediorientali, o comunque il più importante nella rete di alleanze tessute da Teheran e, al tempo stesso, un pericoloso avversario da parte degli Stati Uniti, che ne hanno giustificato l'uccisione sostenendo che Soleimani "stava mettendo a punto attacchi contro diplomatici americani e personale in servizio in Iraq e nell'area". Ora, fra chi giura vendetta e chi pianifica reazioni sul Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

piano politico e militare, il Medio Oriente rischia di trovarsi al centro di una pericolosa escalation, mentre la Comunità internazionale fa appello alla moderazione e al dialogo per scongiurare una deriva bellica che costerebbe un prezzo altissimo. Ma la morte di Soleimani rompe davvero i delicati equilibri mediorientali? In Terris ne ha parlato con Francesca Manenti, Senior Analyst Asia e Pacifico del Centro Studi internazionali (Ce.S.I). Dottoressa Manenti, il raid americano a Baghdad ha colpito una pedina di notevole importanza strategica per lo scenario mediorientale, oltre che di notevole importanza politica per l'Iran.

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 23 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Si può dire che la morte di Qasem Soleimani va a intaccare il delicato equilibrio nella regione, specie in relazione alla sua forte influenza sulle milizie sciite? "Sicuramente è una situazione molto fluida perché in questi anni Soleimani è stata la mente, l’architetto di quelle che sono state le fila delle milizie sciite tirate dal Libano alla Siria, all’Iraq. Fili che sono quantomai complessi e che vedono riunire insieme tutta la componente sciita ma anche uno sforzo addestrativo-finanziario-capacitivo messo in atto dalla forza Quds di cui Soleimani è stato comandante fino alla sua morte. Il generale lascia sul terreno un’eredità fatta di milizie sciite che hanno sempre guardato a lui come comandante un leader carismatico ma a tutta la forza Quds come un punto di riferimento, organizzativo ma anche politico e direttivo. Se da una parte ciò vuol dire che potrebbe esserci un risentimento sul terreno, d’altra parte si apre il grandissimo capitolo di quella che potrebbe essere il postSoleimani. La necessità in primis, per i Pasdaran, di trovare un comandante in grado di continuare quello che è stato lo sforzo iraniano in questi ultimi anni, non concentrato solo su uno scenario specifico come poteva essere quello iracheno, ma che si è andato a declinare all’interno di tutto l’arco mediorientale, fino allo sforzo delle milizie sciite nel contrasto all’avanzata di Daesh nella regione ma anche uno sforzo intenso per quello che si è poi espresso nel conflitto siriano". Sembra di trovarsi di fronte a qualcosa di radicalmente diverso rispetto alle tensioni verbali relative all'accordo sul nucleare o agli incidenti del Golfo Persico... Ritiene che, come si teme, la morte di Soleimani possa innescare una serie di reazioni a catena nello scacchiere regionale?

La morte di Soleimani e, in particolare, la sua eliminazione diretta da parte degli Stati Uniti è un po’ un been change, perché da quando l’amministrazione Trump si è insediata alla Casa Bianca i rapporti con Teheran si sono inevitabilmente complicati: la deriva dell’accordo sul nucleare, che è ormai praticamente abbandonato, ne è forse l’esempio più lampante. Ma è una deriva che si è poi consumata a colpi di botta e risposta con le varie crisi e i vari incidenti nel Golfo Persico o l’abbattimento del drone statunitense da parte dell’Iran, tutto comunque proporzionato all’interno Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

di uno scontro che è sempre stato uno scontro dialettico molto forte ma mai tradotto in una provocazione che avrebbe potuto scompaginarne il livello. In questo caso potremmo essere di fronte a un elemento nuovo che alza inevitabilmente il tiro nella partita fra i due Paesi perché, nonostante il generale Soleimani fosse considerato dagli americani il fautore e uno dei principali finanziatori di milizie e gruppi considerati terroristici dagli Usa e quindi possibili target per gli obiettivi strategici statunitensi nella regione, è altrettanto vero che essendo parte delle guardie della rivoluzione, il generale era inquadrato nell’assetto istituzionale iraniano e quindi lo strike contro di lui è un diretto colpo a un militare del Paese. Scelta che non è probabilmente stata semplice per l’amministrazione Trump e che era stata temuta in precedenza dall’amministrazione Obama e da quella Bush: nessuno dei due aveva preso la decisione di autorizzare uno strike che avrebbe comportato la morte di Soleimani, proprio per i possibili effetti che questa avrebbe potuto provocare". In sostanza, un rischio di effetto domino... "È quindi possibile un effetto a catena: se vogliamo potrebbe essere disorganizzato, nel senso che le diverse milizie sciite, che hanno visto venire meno un referente importante per l’organizzazione e la quotidianità delle operazioni in tutta la regione, potrebbero in qualche modo far sentire la propria voce contro gli Stati Uniti e protestare contro un atto dal valore altamente politico. D’altra parte, il tentativo di andare a rinfiammare i fronti di instabilità in Medio Oriente, potrebbe essere la risposta che Teheran potrebbe decidere di dare agli Stati Uniti". Ovvero? "Iran e Stati Uniti ci hanno abituato in questi mesi a un botta e risposta e, in questo momento, la palla sembra essere in mano agli iraniani". Si tratterebbe quindi di una risposta militare o Teheran potrebbe decidere di rispondere - come ha comunque promesso di fare - mantenendosi su ambiti diversi da quello bellico? "Potrebbe essere una risposta militare asimmetrica, nel senso che attraverso la continua

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 24 di 46


ATTUALITA' - NEWS

ccapacità delle Guardie della rivoluzione di andare a costruire quella rete di influenza che hanno costruito in questi anni, andare ad accendere diversi focolai all’interno di Paesi come Libano, Siria, Iraq o minoranze sciite nel Golfo come il Bahrein, che dimostrerebbero agli Stati Uniti come la posta in gioco vada al di là di quella che è la dialettica bilaterale Washington-Teheran. Voler provocare una reazione iraniana potrebbe comportare un costo più alto rispetto a quello preventivato. Per far questo, l’Iran potrebbe giocarsi la carta regionale. Difficile pensare che possa cercare lo scontro frontale con gli Usa. Nel qual caso si troverebbe in difficoltà sia capacitiva che finanziaria: basta pensare a quali costi richiederebbe una guerra e quali siano al momento le condizioni economiche dell’Iran".

essere anche questo, già elemento di tensione, un'ulteriore fonte di instabilità? "Inevitabilmente viene in mente in queste ore quando si parla di una possibile nuova recrudescenza. Teniamo presente che la bomba atomica, per quanto ci siano una serie di difficoltà tecniche nel poter portare il livello dell’uranio al di sopra delle soglie critiche del 20% e di assicurare un arsenale balistico tale da poterle veicolare, il programma atomico è sempre prima di tutto un’arma politica, che viene utilizzata come una sorta di assicurazione sulla vita per scongiurare che poi ci possano essere qualsiasi tipo di azioni preventive da parte dell’avversario. Pensiamo solo a quello che ha fatto ormai due anni fa Kim Jong-un e quello che poi è riuscito a ottenere"..

www.interris.it

Per quanto riguarda il tema nucleare? Può

Libia, alta tensione. Erdogan annuncia invio progressivo di truppe. Di Maio: «Pericolosissima escalation»

05 gennaio 2020 È alta tensione in Libia dopo il raid aereo contro l’Accademia militare di Tripoli che il 4 gennaio ha causato decine di morti tra i miliziani-cadetti. Ma sulla responsabilità dell’incursione è giallo. Nella mattinata del 5 gennaio un portavoce del generale, Khaled Al-Mahjoob, ha infatti rivendicato, in una dichiarazione ad Alhurra TV, riportata da Libya Observer, la responsabilità dell’attacco aereo sulla scuola militare di Tripoli. «I cadetti di quel college sono miliziani». Ma successivamente sono circolate voci su una presunta smentita della rivendicazione che però risulterebbe in linea con i piani annunciati dallo stesso Haftar. Il portavoce del servizio di azione esterna della Ue, l’ufficio dell'Alto rappresentante Josep Borrell, ha espresso «forte preoccupazione per l’attacco aereo contro l’Accademia militare a sud di Tripoli che ha provocato decine di morti e feriti. Gli attacchi violenti porteranno solo più violenza e sofferenza umana». Erdogan annuncia invio progressivo di truppe in Libia Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Mentre la Russia, secondo fonti diplomatiche, ha chiesto una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla Libia (si terrà lunedì 6 gennaio), il presidente turco Recep Tayyip Erdogan annuncia l’invio «graduale» di soldati turchi in Libia. «Il nostro scopo sottolinea in un’intervista - è di far sopravvivere il governo legittimo» di Fayez al-Sarraj. «L’esercito turco è lì per garantire un cessate il fuoco, non per combattere», e per cercare di «evitare tragedie umanitarie». La chiamata alle armi di Haftar Nei giorni scorsi Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica aveva lanciato una chiamata alle armi a tutti i libici in risposta a un eventuale intervento militare turco. La rappresaglia è stata condannata duramente dalla Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) e dall’Alto Consiglio di Stato di Tripoli che hanno espresso vicinanza ai familiari delle vittime e al

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 25 di 46


ATTUALITA' - NEWS

popolo libico. «Il persistente uso del bombardamento indiscriminato di civili e strutture civili di servizio come ospedali, scuole è da considerare al livello dei crimini di guerra e gli autori non sfuggiranno alla punizione», scrive l’Unsmil. Tripoli chiede una riunione d’emergenza dell’Onu Il Governo di unità nazionale di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite «per discutere delle atrocità e dei crimini di guerra di Haftar». L’Italia e le altre potenze europee stanno lavorando a una missione diplomatica che eviti un’escalation militare nel Paese già prostrato dal durissimo scontro tra le fazioni interne.

Di Maio: in Libia pericolosissima escalation Dopo l’attacco al collegio militare a sud di Tripoli il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri libico Mohamed Siyala. «L’Italia - ha sottolineato il pentastellato rifiuta la logica del confronto militare, che nelle ultime settimane ha coinvolto in misura crescente obiettivi civili e causato ulteriori, ingiustificate sofferenze all’amico popolo libico. L’Italia - ha poi aggiunto Di Maio - è fermamente convinta che non vi sia alcuna scorciatoia militare per raggiungere una soluzione durevole e sostenibile alla crisi libica e chiede pertanto a tutte le parti un’immediata cessazione di ogni tipo di azione militare e il ritorno ad un percorso di dialogo politico sotto egida Onu». www.ilsole24ore.com

40 anni fa l'omicidio di Piersanti Mattarella: una ferita ancora aperta 06 gennaio 2020 In via della libertà a Palermo c’è una targa e ricorda l’uccisione di Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia. Aveva 44 anni, era salito in auto e stava per andare con la famiglia alla Messa: era il giorno dell’Epifania. Ma a quella Messa non parteciperà mai. Un commando lo uccide con una raffica di proiettili davanti agli occhi della moglie e dei figli. Lo soccorre, inutilmente, il fratello Sergio, attuale Capo dello Stato. E' la stagione delle morti eccellenti, dei martiri civili. In quegli anni, nelle vie di Palermo, saranno molte le targhe in ricordo delle persone uccise dalla mafia siciliana: Boris Giuliano, Michele Reina, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sono gli stessi in anni in cui Cosa Nostra si fa sempre più violenta e arrogante. L’azione politica in Sicilia L’intento di Piersanti Mattarella è semplice: innovare. Ma in una terra come la Sicilia voler riformare lo status quo può trasformarsi in una pericolosa Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

provocazione per chi in quel “si è sempre fatto così” trova terreno fertile per piccoli o grandi potentati malavitosi. Mattarella, da Presidente di Regione, accentua la collegialità dell’azione della giunta, razionalizza le competenze degli assessorati, fissa criteri più severi per la nomina dei dirigenti pubblici. Contrasta la disoccupazione, riduce gli indici di edificabilità dei terreni agricoli, sposta alcuni oneri in capo ai costruttori e non più agli enti pubblici e cambia la legge sugli appalti, favorendo trasparenza e imparzialità. Commissiona inchieste e aumenta i controlli. Si schiera pubblicamente contro la mafia e la commistione di Cosa Nostra con la politica. Nel 1980, a Palermo, queste novità e prese di posizione non sono ben viste da tutti. L’azione politica nazionale La Sicilia è sempre stata un laboratorio politico di importanza nazionale e lo è anche in quegli anni: Piersanti lavora

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 26 di 46


ATTUALITA' - NEWS

infatti ad un'apertura a sinistra del governo regionale, in linea con il suo maestro Aldo Moro: un governo a guida democristiana con il sostegno del Pci che nascerà proprio pochi giorni dopo il drammatico rapimento del segretario della Dc. A tale proposito Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ricorda come il giorno del rapimento di Moro, Piersanti Mattarella gli confidò: "Non si poteva colpire più in alto; si è mirato al cuore del nostro sistema democratico. E' finita anche per me. E' finita anche per noi". L’eredità A noi piace pensare che l’eredità lasciata da Piersanti Mattarella, oltre al forte ricordo della sua azione politica, sia suo fratello Sergio, oggi presidente della Repubblica e che all’epoca è “solo” un giovane professore di diritto. In quel 6 gennaio, però, tutto cambia e Sergio, di sei anni più giovane, prende il testimone dal fratello Piersanti: lì, in strada, con il fratello morente tra le braccia, nel dolore, ma non nella rassegnazione. Ieri il Capo dello Stato si è recato al cimitero di Castellammare del Golfo (Trapani) per ricordare il fratello. Oggi, per ricordare la figura di Piersanti, l'Assemblea regionale siciliana terrà alle 11.30 una seduta solenne a Sala d'Ercole alla presenza del Presidente Mattarella.

contribuire grandemente al rinnovamento del suo partito, la Dc, e di tutto il Paese". Quel 6 gennaio del 1980 il Giornale di Sicilia usciva con un'intervista proprio a Piersanti Mattarella che affermava come "nella società a diversi livelli, nella classe dirigente e non solo politica, ma pure economica e finanziaria, si affermano comportamenti individuali e collettivi che favoriscono la mafia". E' ancora così? "La mafia, rispetto al 1980, ha cambiato pelle e, con essa, interessi, strategie, modalità di azione. Oggi è un fenomeno transnazionale, che si occupa principalmente di traffico di droga, di esseri umani, di armi, di rifiuti tossici. E che prima di sparare, preferisce comprare. La mafia contro cui combatteva Mattarella era legata principalmente al controllo del territorio e alla spartizione degli appalti pubblici in Sicilia. Per questo tenere sotto controllo la Regione Siciliana, che riversava sul territorio fiumi di denaro pubblico, era così importante per la mafia dell’epoca". Perché Piersanti Mattarella era una persona così "scomoda" per la Mafia tanto da fa r ordinare il suo om i ci d i o? "Mattarella praticava l’antimafia dei fatti e non quella delle parole.

La sua azione amministrativa stava L'intervista incidendo profondamente nella macchina Dell'omicidio di Piersanti Mattarella, di regionale, rendendo efficienti i come sono cambiate nel tempo le meccanismi di funzionamento amminiorganizzazioni criminali e mafiose, In strativi, introducendo regole, controlli e Terris ne ha parlato con il giornalista criteri di massima tra-sparenza. Stava Giovanni Grasso, consigliere per la stampa tagliando l’erba sotto i piedi della mafia, e la comunicazione del Presidente della che trova terreno fertile proprio nelle Repubblica e direttore dell'ufficio stampa inefficienze, nei ritardi, nelle procedure della Presidenza della Repubblica. farraginose, nella discrezionalità delle scelte, nella mancanza di controlli. Lei è autore del libro "Piersanti Mattarella. E’ chiaro che questo suo modo di operare Da solo contro la Mafia". Dopo 40 anni, confliggeva con gli interessi mafiosi. l'omicidio del presidente della Regione Sicilia, è ancora una ferita aperta? Ma credo che dietro il suo omicidio ci sia "La ferita è ancora aperta, certamente. Lo qualcosa di più, da individuare anche nella è innanzitutto per i familiari, che hanno sua decisione di dar vita, in Sicilia, a un dovuto fare a meno di una presenza governo sostenuto dal Partito Comunista, centrale nella loro esistenza. Lo è per i in tempi ancora dominati dalla guerra siciliani, che hanno perso uno dei loro fredda. Credo, insomma, che un filo migliori uomini politici e con lui la comune leghi la morte di Piersanti a quella speranza di un radicale cambiamento della del suo maestro Aldo Moro". politica regionale. Lo è per tutti gli italiani: Piersanti Mattarella era un leader di continua caratura nazionale, che avrebbe potuto Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 27 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Nel 1995 per il suo omicidio vengono condannati all'ergastolo i boss di Cosa Nostra. L'ex presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, alcuni anni fa, esprimendosi sulla vicenda, disse che le carte processuali avevano fotografato solo la parte superficiale della storia. Si riuscirà mai a fare luce sull'intera vicenda? "Come è noto, sono stati condannati gli esponenti della cosiddetta cupola mafiosa come mandanti dell’omicidio, ma nulla ancora sappiamo sull'identità del killer che sparò al presidente della Regione Sicilia e del suo complice. Falcone aveva ipotizzato che a sparare, per conto della mafia, fossero due terroristi di estrema destra, appartenente ai Nar, che furono incriminati. Successivamente, dopo la morte

di Falcone, arrivarono le dichiarazioni di pentiti di mafia, come Buscetta e Mannoia, che esclusero la partecipazione di killer esterni alla mafia, ma senza fornire alcuna indicazione su chi, allora, avesse sparato. Sommessamente mi permetto di osservare che la credibilità di un pentito andrebbe misurata anche dalla sua capacità di rivelare elementi concreti, utili al disvelamento della verità nelle aule dei tribunali. Buscetta e Mannoia hanno raccontato notizie, elementi, informazioni molto concrete sulla mafia, sul suo organigramma, su molti omicidi compiuti, ma sul delitto Mattarella sono rimasti molto, troppo vaghi". www.interris.it

Iran, Germania ritira parte delle truppe dall’Iraq. Militari italiani spostati da Baghdad. Trump: “Non colpiremo siti culturali” dichiarato

07 gennaio 2020

che

l’azione

Usa

è

stata

autorizzata perché il generale Soleimani “stava preparando un attacco da eseguire nel giro di giorni più che di settimane”. E Donald Trump, dalla Casa Bianca, fa marcia indietro sulle sue ultime esternazioni, specificando che qualsiasi attacco Usa avverrà nel “rispetto della legge” e che le sanzioni all’Iraq saranno varate solo se quest’ultimo mancherà di rispetto a Washington. Le forze della coalizione occidentale in Iraq si riposizionano. A quattro giorni dall’uccisione del generale delle Forze Quds iraniane, Qassem Soleimani, con un raid americano, la Nato ha predisposto un ritiro “temporaneo” del proprio personale dall’Iraq per motivi di sicurezza. Mentre la Francia ha annunciato che non autorizzerà alcun trasferimento di militari, la Germania ritirerà alcune delle sue truppe schierate nel Paese. L’Italia ha deciso di mantenere i propri uomini, spostando quelli di stanza a Baghdad, mentre Canada e Croazia li trasferiranno dall’Iraq al Kuwait. Intanto, in un briefing con la stampa, il segretario della Difesa americano, Mark Esper, ha Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Germania, via i militari dall’Iraq. L’Italia sposta i suoi soldati dalla capitale Ad annunciare la decisione di Berlino è stato il ministero della Difesa. Circa 30 soldati tedeschi, attualmente impiegati a Baghdad e Taji, saranno trasferiti in Giordania e in Kuwait, ha detto un portavoce del dicastero intervistato dall’Afp, aggiungendo che il ritiro “inizierà presto”. Per quanto riguarda i soldati di Roma, invece, il quartier generale della Coalizione internazionale che opera nel Paese “al momento sta pianificando una parziale ridislocazione degli assetti al di fuori di Baghdad”, fanno sapere dallo Stato Maggiore della Difesa, anche se questa,

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 28 di 46


ATTUALITA' - NEWS

specificano, è una decisione presa a livello di coalizione e “non rappresenta un’interruzione della missione e degli impegni presi” dall’Italia. La scelta è motivata dalla necessità di “salvaguardare il personale impiegato” e dipende “solo dalle misure di sicurezza adottate, non rappresenta un’interruzione della missione e degli impegni presi con la coalizione”. Parigi, invece, ha dichiarato che non ci sarà alcun ritiro di truppe dal Paese, mentre fonti ufficiali della Nato fanno sapere che il proprio personale sarà trasferito “temporaneamente” fuori dall’Iraq o in altre aree interne più sicure: “In tutto quello che facciamo, la sicurezza del nostro personale è fondamentale – spiegano – Si è deciso di sospendere temporaneamente il nostro addestramento sul campo e stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie per proteggere la nostra gente. Ciò include il riposizionamento temporaneo di alcuni membri del personale in luoghi diversi sia all’interno che all’esterno dell’Iraq”. La stessa fonte ha poi aggiunto che “la Nato mantiene una presenza in Iraq e siamo pronti a continuare il nostro addestramento e il potenziamento delle capacità quando la situazione lo consente”. Anche Canada e Croazia ha deciso di spostare i propri uomini dall’Iraq al Kuwait.

Le sue parole arrivano dopo che era circolata una lettera in cui, si leggeva, si predisponeva il ritiro delle truppe Usa dal Paese. Notizia smentita da Esper che ha specificato come l’ipotesi fosse nata da una lettera scritta da un generale americano, il capo della task force Usa in Iraq William Seely. Il testo, diffuso su Twitter e poi ripreso dai media, faceva riferimento a un “riposizionamento delle forze (Usa, ndr) nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”. Il capo del Pentagono ha negato che ci sia un piano del genere: “Non è stata presa alcuna decisione di andarsene dall’Iraq. Non abbiamo elaborato alcun piano”. Versione in contrasto con quella circolata qualche ora dopo e diffusa dal premier iracheno, Adel Abdel Mahdi, che ha invece confermato di aver ricevuto una lettera degli Stati Uniti con tanto di firme e traduzioni allegate. Nella missiva, ha detto, si parlava di “ridispiegamento con l’obiettivo del ritiro dal Paese. La formulazione era molto chiara”.

Da Washington, inoltre, è scattata l’allerta massima per le forze Usa e le batterie missilistiche impiegate in Medio Oriente. Il timore del Pentagono è che possano esserci nelle prossime ore attacchi con i droni contro obiettivi americani, secondo quanto riporta la Cnn citando due dirigenti Usa. Usa, Trump: “Nostri attacchi rispetteranno L’intelligence americana, secondo le stesse la legge”. Il mistero della lettera all’Iraq fonti, ha osservato negli ultimi giorni movimenti di equipaggiamenti militari in Il Pentagono intanto smentisce le parole Iran, compresi droni e missili balistici. Le del Presidente Donald Trump su un fonti non hanno però saputo chiarire se le possibile bombardamento dei siti culturali. manovre siano un tentativo di mettere al “Rispetteremo le leggi di un conflitto sicuro le armi contro un potenziale attacco armato“, ha detto il capo del Pentagono Usa o il tentativo di posizionarsi per Mark Esper. L’inquilino della Casa Bianca lanciare attacchi. aveva minacciato di colpirli – anche se si tratterebbe di un crimine di guerra – Nella giornata di martedì, Esper ha avuto tramite un tweet del 4 gennaio, ma anche un colloquio telefonico con il ministro della lui, in una dichiarazione alla Casa Bianca, Difesa, Lorenzo Guerini, che ha ribadito ha fatto marcia indietro: vogliamo l’appello italiano alla moderazione. Le “rispettare la legge”, ha detto. priorità per Roma, ha sottolineato il ministro, sono la stabilità della regione e Poi il tycoon è tornato anche sul tema delle dell’Iraq, oltre alla necessità di mettere in sanzioni all’Iraq, specificando che saranno atto ogni sforzo per preservare i risultati possibili solo se Baghdad mancherà di della lotta a Daesh conseguiti in questi rispetto all’amministrazione Usa che, ha anni. Come fa sapere la Difesa, “con la aggiunto, non ha alcuna intenzione di presenza di circa 1000 uomini in Iraq, oltre ritirarsi dal Paese: sarebbe ora “la cosa 1000 in Libano nella missione Unifil, e poco peggiore” per l’Iraq e lascerebbe all’Iran meno di 1000 in Afghanistan, una influenza molto più grande, ha detto. continua Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 29 di 46


ATTUALITA' - NEWS

l’Italia è fra i Paesi più impegnati per la stabilità della regione. A tal proposito Guerini ha evocato l’importanza, condivisa da Esper, di far fronte in maniera coordinata agli sviluppi futuri, con l’obiettivo di poter continuare l’impegno della coalizione anti-Daesh, all’interno di una cornice di sicurezza per i nostri militari”.

minima mossa contro l’Iran, daremo fuoco a qualunque luogo, dove ci piace”.

L’Iraq nel frattempo si è appellata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere una condanna formale del raid aereo americano di venerdì a Baghdad che ha portato all’uccisione del generale Soleimani, e del numero due delle milizie sciite delle Unità di protezione popolare Iran: “Individuati 13 obiettivi Usa da Abu Mahdi al-Muhandis. Si tratta di una colpire” “evidente violazione” rispetto alla presenza A Teheran, invece, il segretario del delle forze americane nel Paese e di una Consiglio, contrammiraglio Ali Shamkhani “pericolosa escalation che potrebbe ha annunciato che “13 scenari sono stati portare a una guerra devastante in Iraq, valutati nel Supremo consiglio di sicurezza nella regione e nel mondo”, ha detto nazionale per la vendetta dell’Iran dopo l’ambasciatore iracheno presso le Nazioni l’assassinio del generale Soleimani, e Unite, Mohammed Hussein Bahr Aluloom. anche il più debole di questi sarà un incubo Per il 9 gennaio è prevista riunione del storico per gli Usa. Prometto alla nazione Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, eroica che la rappresaglia non avrà luogo ma al Ministro degli Esteri iraniano in una sola operazione, perché sulla base Mohammad Javad Zarif è stato impedito di delle dichiarazioni della nostra Guida tutte partecipare, riferisce l’emittente alle forze di resistenza sono pronte a Arabiya: Washington avrebbe negato il vendicare l’azione degli Stati Uniti”, ha visto per entrare nel Paese. “La stabilità sottolineato Shamkhani. Oggi a Kerman, della regione potrà essere raggiunta nel sudest dell’Iran, è prevista la sepoltura solamente attraverso il dialogo e la di Soleimani. Il comandante in capo dei comprensione reciproca”, ha commentato il Guardiani della Rivoluzione iraniana (i capo della diplomazia iraniana. Il Pasdaran), il generale Hossein Salami ha parlamento iraniano, in risposta al raid, ha lanciato un appello, parlando davanti a una votato una mozione che inserisce l’esercito folla di centinaia di migliaia di persone Usa e il Pentagono nella lista delle nella piazza della città: “Bisogna dare alle organizzazioni terroristiche. fiamme i luoghi sostenuti dagli Stati Uniti. Se gli Stati Uniti faranno una benché www.ilfattoquotidiano.it

Usa-Iran, così i mercati si preparano a gestire l’evoluzione della crisi 09 gennaio 2020 ’La reazione del presidente americano Trump agli attacchi missilistici dell’Iran alle basi americane in Iraq in risposta all’uccisione del generale Soleimani è stata improntata alla cautela. Nel vantare l’enorme potenziale di fuoco dell’esercito americano il numero uno della Casa Bianca ha sottolineato, nel corso della conferenza stampa tenuta mercoledì, quanto tale potenza svolga soprattutto una funzione deterrente. Un modo come un altro per dire che gli Usa non hanno alcun interesse Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

ad alimentare un’escalation di tensione con l’Iran. La notizia è stata accolta positivamente dai mercati: oro e petrolio, due classi di investimento che avevano beneficiato della tensione dei giorni scorsi, si sono deprezzati mentre le Borse hanno guadagnato terreno. Sul mercato dei titoli di Stato i tassi dei Treasury a 10 anni, che

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 30 di 46


ATTUALITA' - NEWS

in mattinata avevano toccato nuovi minimi da un mese all’1,71%, sono rimbalzati all’1,81% e lo stesso si è visto anche nel caso di altri bond rifugio come i Bund tedeschi i cui tassi erano scesi sotto quota -0,29% e che si sono riportati in chiusura a quota -0,26 per cento. Le tensioni tra Stati Uniti e Iran hanno alimentato la volatilità, soprattutto sul mercato delle materie prime, ma a conti fatti il saldo quattro sedute dopo l’omicidio del generale iraniano, risulta invariato sulla maggior parte delle classi di investimento. A partire da quelle più direttamente interessate dagli scossoni di questi giorni: il prezzo del petrolio Brent, ad esempio, è tornato a quota 65 dollari dove si attestava prima dell’uccisione di Soleimani. Stesso discorso per l’oro, le Borse e i titoli di Stato. Tanto rumore per nulla quindi? È presto per dirlo così come è difficile fare previsioni sull’evoluzione della complicata partita mediorientale. Resta il fatto che i mercati, al netto dell’inevitabile volatilità di

breve termine, si stanno confermando relativamente resilienti alla variabile geopolitica. Gli investitori stanno imparando a conoscere meglio l’approccio poco ortodosso di Trump in politica estera caratterizzato da una retorica aggressiva e sopra le righe che si accompagna a un atteggiamento decisamente più pragmatico quando si tratta di concretizzare. Lo si è visto ad esempio in occasione della crisi del 2017 con la Corea del Nord. Ma anche nell’ultimo anno e mezzo di schermaglie con la Cina sul tema della guerra commerciale. In entrambi i casi i mercati hanno reagito male nell’immediato per poi recuperare terreno nel medio termine. Perché nell’immediato Trump ha fatto salire la tensione (favorendo l’avversione al rischio sui listini), ma poi ha sempre cercato il compromesso. www.ilsole24ore.com

L’unione bancaria sognata da Scholz danneggia l’Italia 10 gennaio 2020 L’unione bancaria a livello europeo continua ad avere nella Germania un severo censore. Berlino è gravata da diverse problematiche nel sistema bancario, certificate recentemente da un rapporto dell’Eba, ma politicamente detiene l’influenza necessaria a condizionare ogni manovra nel settore. Sia il meccanismo di vigilanza unica che la procedura di risoluzione incentrata sul bailin sono state infatti propiziate o favorite da Berlino; ora tra Commissione e Bce è aperta la discussione sul terzo pilastro, la definizione dell’assicurazione unica a livello europeo sui depositi bancari. Su questo tema la Germania pone delle condizioni che agli altri Paesi dell’Eurozona appare difficile digerire. Più ancora che il dibattito sul Fondo Salva-Stati sono i motivi Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

dell’opposizione tedesca a una lineare definizione di tale garanzia a dover preoccupare per la stabilità sistemica dell’Europa bancaria. La Germania, infatti, chiede di introdurre nella procedura di assicurazione un meccanismo di limitazione all’accumulazione di quote di debiti sovrani nei bilanci delle banche del Vecchio Continente. Secondo la Germania, i differenziali di rischio tra i diversi Paesi renderebbe qualsiasi manovra di assicurazione europea un assist ai Paesi ritenuti più instabili. Tale limitazione colpirebbe duramente i Paesi mediterranei, in cui i titoli di Stato ad alto rendimento sono parte integrante dei bilanci bancari e un tipo di investimento diffuso tra la popolazione.

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 31 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Prendiamo il caso dell’Italia: nel nostro Paese le banche detengono circa un quarto del debito pubblico italiano mentre altre istituzioni finanziarie, come assicurazioni e fondi, ne posseggono il 18%”. Prima dell’avvio della politica espansiva della Bce (quantitative easing), nel 2015, scrive l’Agi, “la Banca d’Italia deteneva 169,4 miliardi di titoli pubblici del nostro Paese, cifra corrispondente al 7,8% del totale del debito; la fetta di debito sottoscritta dall’istituto di Via Nazionale, nell’ambito del piano di acquisti avviato dalla Banca centrale europea, è salita a 353,7 miliardi a fine 2017 e la fetta raddoppiata al 15,45%; l’incremento è di 184,3 miliardi (+108,81%)”. E la quota della Banca d’Italia, a causa del legame con l’intero sistema, va inserito a consuntivo del sistema nazionale. Ma anche il problema della presenza di una quota significativa di debito pubblico italiano in mano a investitori stranieri ostacola, indirettamente, la manvora di Berlino: potranno, ad esempio, le banche francesi rinunciare agli oltre 285 miliardi di euro di debito pubblico italiano da loro controllato e a “morire per la Germania”? Certamente no. La realtà è che Berlino, in questo business, svolge un ruolo secondario, tanto che, per limitarci al debito italiano, i due colossi francesi Bnp Paribas (che controlla 143,2 miliardi di Btp) e Credit Agricole (97,2 miliardi), presi singolarmente superano ampiamente il totale del debito controllato dall’intera finanza tedesca, pari a 58,7 miliardi. Alle banche conviene accumulare titoli di

Stato perchè sono considerati asset privi di rischio e non impongono modifiche ai requisiti patrimoniali degli istituti. In un recente editoriale pubblicato sul Financial Times il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz ha rilanciato la posizione tedesca, proponendo di far venire meno la mancanza di tali requisiti patrimoniali. Come scrive Milano Finanza, “la proposta di Scholz creerebbe all’ Italia immediatamente una serie di problemi”, rendendo meno appetibili le nostre emissioni, imponendo ampie modifiche patrimoniali alle nostre banche e riducendo i margini di profitto. “Equita Sim ci avverte che le prime nove banche italiane hanno ricavato nel 2019 profitti netti da cedole sui Btp pari al 13% dell’utile netto”. Dunque 2il conto economico delle banche verrebbe falcidiato rendendo molto più complesso per gli istituti continuare a supportare il tessuto imprenditoriale a tassi contenuti”, già messo a repentaglio dalle necessità legate alla vigilanza sui crediti deteriorati. Altro che Mes, dunque: la proposta di Scholz rischia di essere la tempesta perfetta. A queste condizioni, un’unione bancaria europea non andrebbe nell’interesse nazionale dell’Italia. Meglio affrontare i “nein” di Berlino sulla proposta di base, che non prevede le stringenti clausole di Scholz, che accelerare sulla riforma per deferenza verso un europeismo, troppo spesso, non conforme ai reali dettami strategici del Paese. www.ilgiornale.it

Iran ammette: aereo abbattuto per "errore umano". Rouhani: "Imperdonabile". Studenti in piazza. 11 gennaio 2020 ALLA fine l'Iran lo ha ammesso: sono stati i loro missili ad abbattere l'aereo ucraino. "La Repubblica islamica dell'Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso" e le "indagini proseguiranno per identificare e perseguire" gli autori di questa "grande tragedia" e "questo sbaglio imperdonabile", afferma il presidente iraniano Hassan Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Rouhani con un post sul suo account Twitter. "Coloro che sono coinvolti nello schianto dell'aereo ucraino saranno presto processati", assicura Rouhani. Esprimendo rammarico e condoglianze a nome della

Anno XIV - n.ro 146

continua Page

Pagina 32 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Repubblica islamica, il presidente dell'Iran ha sottolineato che sono state prese misure legali contro "coloro che hanno commesso l'errore" e la gente sarà informata dei risultati. Rohani ha infine auspicato la rimozione delle debolezze del sistema di difesa del Paese. È stato la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, a ordinare al governo di dire la verità sull'abbattimento accidentale dell'areo della Ukrainian Airlines nel cielo di Teheran. Lo riporta l'agenzia iraniana Fars, secondo cui "appena la guida suprema è stata informata del catastrofico errore", ieri, ha ordinato che i risultati dell'indagine "venissero portati a conoscenza del popolo esplicitamente e onestamente". "Consiglio vivamente al quartier generale (delle forze armate) di rimediare alle negligenze" per garantire che questo tipo di errore non si ripeta, ha affermato Khamenei in una dichiarazione postata sul suo sito. L'assunzione di responsabilità Il generale iraniano Amir Ali Hajizadeh, alla guida delle Forze aeree dei Guardiani della Rivoluzione, ha riconosciuto la responsabilità nell'abbattimento dell'aereo ucraino mercoledì scorso. "Mi prendo la piena responsabilità e rispetterò qualsiasi decisione sarà presa", ha affermato in un'intervista andata in onda sulla tv iraniana, raccontando di aver "desiderato di morire" quando è stato "sicuro" che l'aereo era stato abbattuto per errore dai suoi uomini. Proteste a Teheran: piazza urla 'via Khamenei' A Teheran, una manifestazione studentesca di commemorazione delle vittime dell'aereo ucraino, si è trasformata in una contro il regime. Secondo testimonianze su Twitter, sono rapidamente intervenute le forze di polizia che hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti e fatto arresti. I dimostranti chiedono a gran voce le dimissioni del comandante supremo delle forze armate, l'ayatollah Ali Khamenei.

casi mostrando le armi e minacciando di ucciderli. Celebrità locali, tra cui artisti, gente del cinema ed atleti hanno postato sulle proprie pagine Twitter e Instagram messaggi di solidarietà con le vittime del disastro aereo, e critiche al sistema. Alcuni di loro hanno invitato a protestare domani pomeriggio nella piazza Azadi. Ambasciatore britannico fermato durante proteste L'ambasciatore britannico in Iran, Rob Macaire, è stato fermato durante le proteste a Teheran e rilasciato dopo alcune ore. Il diplomatico, fermato di fronte all'università Amir Kabir, è sospettato di "istigazione" alla protesta. Macaire, riferisce l'agenzia semi-ufficiale Tasnim, è stato rilasciato con la mediazione del Ministero degli Esteri iraniano, ma verrà convocato domani per ulteriori indagini. Le scuse dell'esercito e le accuse agli Usa Il Quartier generale delle Forze armate iraniane ha affermato che il Boeing precipitato quattro giorni fa poco dopo il decollo dall'aeroporto Imam Khomeini di Teheran è stato "erroneamente" e "involontariamente" preso di mira dalle forze di difesa aerea iraniane che lo hanno scambiato per un "aereo nemico". Scusandosi e porgendo le condoglianze alle famiglie delle vittime dell'aereo ucraino abbattuto dopo il decollo da Teheran, il Quartier generale delle Forze armate iraniane afferma in un comunicato che metterà in atto "riforme essenziali nei processi operativi per evitare simili errori in futuro" e che perseguirà legalmente "coloro che hanno commesso l'errore". Il ministro degli Affari esteri iraniano Mohammad Javad Zarif afferma che "l'errore umano" dietro all'abbattimento dell'aereo di linea ucraino da parte delle forze armate dell'Iran è accaduto nel "momento di crisi causato dall'avventurismo degli Usa"(...).. www.repubblica.it

Si sentono slogan come 'Comandante, dimettiti!', 'Referendum per la costituzione' e 'Il nostro nemico è qui, una bugia dire che sono gli Usa'. Manifestazioni simili sono in corso anche a Mashhad (nordest). La polizia ha usato manganelli e proiettili di vernice contro i dimostranti, in alcuni Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 33 di 46


ATTUALITA' - NEWS

E cco l ' od i s s e a d e i p ol i z i ot t i : " R i s chi a m o p e r i cl a nd e s t i ni

12 gennaio 2020 Centinaia di clandestini persi dai radar per separazioni e quando guadagni 1.200-1.300 la mancanza di soldi. La questione a euro al mese, dovendo anche versare gli Livorno è piuttosto seria e grave: "La alimenti, diventa difficile vivere. macchina burocratica è talmente paludosa Figuriamoci anticipare le spese profesche ci rimette il territorio". sionali". In tutto ciò vengono colpiti i poliziotti, non Il segretario generale del Sindacato solo dal punto di vista fisico per il italiano unitario lavoratori polizia ha pericoloso mestiere svolto ogni giorno: a spiegato che il fondo esiste, ma l'immiquesto si aggiunge anche l'esborso di loro grazione clandestina "è imprevedibile e la tasca per pagare le spese di missione per distribuzione di risorse così organizzata espellere gli stranieri irregolari, che in non copre tutto". molti casi usano i rimpatri per farsi le vacanze. Spesso però gli agenti non Non sempre i tempi del rimborso sono possono anticipare i soldi e la questura non rapidi: "Dipende dalla mole di lavoro della ha le capacità economiche per sostenere i questura". costi per l'espulsione dei clandestino: in tal caso l'immigrato "viene invitato a È lecito pensare che - di fronte a una ripresentarsi entro 15 giorni all'autorità" e situazione del genere - si stia pensando di poi gli viene consegnato un foglio "che scendere in piazza, ma al momento non consente di procedere alla pratica di sembra essere un'ipotesi concreta: "Il clima in Italia e all’estero è incandescente, epulsione". non sarebbe responsabile. Il governo ci ha La missione di accompagnamento è una fatto promesse, attendo di leggere la legge vera e propria odissea: "Spesso si svolge diStabilità". alla sera e lo compie l’agente che era di turno alla mattina". Tradotto: "Se deve Il sindacato infine ha avvertito chiaarrivare a Potenza, da Livorno, impiega 15 ramente: "Se ci sono le condizioni per ore, lavorando 24 ore di fila". Quasi trattare, bene, altrimenti ci arrabbieremo". quotidianamente i poliziotti si ritrovano a dover anticipare soldi per le missioni, tra www.ilgiornale.it benzina, albergo, pedaggi e pasti. Effettuando anche straordinari e con carenze piuttosto eclatanti: "Sulle uniformi, sulle fondine, sulle automobili: le dotazioni sono vecchie. Lavoriamo in quattro in uffici di 7 metri quadrati con fotocopiatrici e scrivanie". Il tutto rischiando anche la vita: "Subiamo un’aggressione ogni 4 ore. E chi ci assale lo fa con la certezza della totale impunità". "Il clima è incandescente" Nell'intervista rilasciata a Il Giorno, Felice Romano ha rivelato inoltre che ci sono casi in cui gli agenti faticano a far quadrare il bilancio familiare dovendo anche pagare per lavorare: "Ne conosco troppi che non arrivano a fine mese. Siamo tra le categorie con il numero maggiore di Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 34 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Via i collegi uninominali con la nuova proposta di legge si torna al proporzionale puro

02 gennaio 2020 Il braccio di ferro sul Mes ha scatenato un vero e proprio terremoto politico. Come è noto la maggioranza litiga sulle nuove regole per il fondo Salva Stati e di fatto le scintille tra M5s e Pd hLa fine del bipolarismo. Con il ritorno al proporzionale puro previsto alla proposta di legge elettorale depositata alla Camera si tornerebbe ai tempi della prima Repubblica. Cosa prevede il Germanicum Il cosiddetto Germanicum (o Bresciatellum dal nome del primo firmatario della legge, il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia, M5S) consta di soli tre articoli che prevedono l'assegnazione di 391 seggi con metodo proporzionale e sbarramento del 5% con però il cosiddetto diritto di tribuna per chi non sfonda la soglia nazionale creando alleanze post elettorali con i partiti maggiori al fine di entrare in Parlamento. Inoltre la proposta prevede la totale soppressione dei collegi uninominali previsti dal Rosatellum (la legge elettorale attualmente in vigore in Italia) e invece il mantenimento dei 63 collegi proporzionali e delle 28 circoscrizioni previste dal Rosatellum. La proposta viene considerata un punto di partenza per avviare un dibattito politico sulla nuova legge elettorale ed è stata approvata dal 95% dei gruppi parlamentari. Le coseguenze del Germanicum L'impianto normativo, però, determinerebbe un clamoroso ritorno al passato e la fine dell'evoluzione democratica verso il bipolarismo (per quanto imperfetto) avviata dalla fine della prima Repubblica. Di certo di tedesco il Germanicum ha davvero poco. A parte la soglia del 5% per entrare in Parlamento niente altro pare garantire la promessa di stabilità teutonica.

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Il cosiddetto diritto di tribuna dei partitelli minori avrebbe, infatti, un peso enorme nella composizione degli equilibiri di maggioranza. Il sistema uninominale e maggioritario, infatti, permetteva agli elettori di avere possibilità di scegliere gli uomini e le donne che li avrebbero rappresentati in Parlamento e quindi in qualche modo chi va a votare ha voce in capitolo anche nell'eventuale formazione di un esecutivo orientato da una parte o dall'altra. Questo con il nuovo sistema non avverrebbe più perché ai partiti sarebbe data la possibilità di stringere alleanze anche dopo il voto. Chi ne trae giovamento In questo momento di forte frammentazione politica sono in tanti a spingere l'acceleratore in questo senso: in primis il Movimento 5 Stelle che non definendosi né di destra né di sinistra; né da una parte né dall'altra avrebbe con la nuova legge elettorale la possibilità di scegliere su che carro salire a secondo della convenienza post voto. Ma anche Italia Viva e Forza Italia che diventerebbero preziosi alleati di una parte o dell'altra e verrebbero sedotti dalle forze politiche di maggioranza. Proprio Berlusconi e Renzi tornerebbero a essere i protagonisti della scena politica italiana con un peso specifico elevato negli equilibri parlamentari. La frammentazione parlamentare però non è portatrice di stabilità e per evitare che una maggioranza relativa di voti si trasformi un una maggioranza assoluta di seggi si rischia di far tornare l'Italia a un'instabilità parlamentare che determina instabilità politica e impossibilità di governare. . www.panorama.it

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 35 di 46


ATTUALITA' - NEWS

Ilocco traffico per smog, il direttore del Cnr: "Il fermo alle auto non serve, le misure dei sindaci sono inutili"

15 gennaio 2020 Cinzia Perrino dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico: "Non è solo una questione di circolazione, bisognare l i m i t a re i chilometri percorsi da l l e macchine. E controlliamo e gestiamo l'aumento dell'uso di legna e pellet per il riscaldamento" ROMA - "Metti tanti fumatori in una stanza chiusa e chiedi ad un paio di smettere di fumare. Forse ci sarà un po' meno fumo, ma finché non verrà aperta la finestra le cose cambieranno pochissimo". Usa un esempio semplice, Cinzia Perrino, direttore dell'Istituto sull'Inquinamento atmosferico (IIA) del Cnr per suggerire che, seppur utili, le giornate di grande stop al traffico purtroppo "incidono poco" sulla qualità della nostra aria. In questo inverno di alta pressione lo smog sta soffocando la Pianura Padana, città come Torino o Milano preoccupano per i livelli impressionanti e costanti di Pm10 e in decine di altre metropoli continueranno anche nei prossimi giorni le limitazioni alla circolazione. A Roma la sindaca Virginia Raggi ha perfino vietato il traffico alle auto più "moderne", quelle Euro 6. Ma queste singole giornate di blocco - proviamo a chiedere a Perrino - incidono davvero sulla salute dell'ambiente? I blocchi del traffico attuali sono efficaci? "Come tutte le misure emergenziali, e questa è una di quelle, sono misure che lasciano un po' il tempo che trovano. Sono 20-30 anni che ci rifugiamo in misure come queste e poco viene fatto per soluzioni che incidano in maniera sensata e a lungo termine.

intorno al 25%. Vietando la circolazione ai diesel incidiamo dunque solo su quel 25% ma nel frattempo tanti altri veicoli continuano a circolare, più o meno la metà di quelli abituali. A questo punto, il blocco, si potrebbe dire che incide per poco più del 12%. Una percentuale piccola, davvero marginale". E perché le amministrazioni intervengono sempre e solo sul traffico? "Perché è il più controllabile. Un blocco del traffico è la cosa più semplice per tentare una azione immediata, anche se l'efficacia è minima. E' molto più complesso invece pensare di programmare azioni a lunga durata. Poi ti trovi in situazioni come quest'anno che sono molto sfavorevoli: per 20 giorni e più si verifica alta pressione, assenza di venti significativi e di precipitazioni e così tutto si complica. E' come se fossimo nella condizione di un gruppo di fumatori dentro a una stanza con finestre chiuse. Anche se due o tre non fumano per un po', la concentrazione di fumo aumenta comunque perché non c'è ricambio". Se non sulle auto, su cosa dovremmo concentrarci allora? "Un aspetto poco discusso, soprattutto d'inverno, è per esempio quello che negli ultimi anni c'è stato un aumento importante dell'uso di legna e pellet per il riscaldamento, di termostufe, termocamini e caminetti, tutte strutture che emettono molte polveri, anche se sono impianti piccoli e domestici. Ce ne sono tantissimi e danno un contributo negativo alla qualità dell'aria importante. Andrebbero controllate,

Quelle odierne hanno un piccolo effetto. Quanto? Il contributo diretto del traffico relativo alle polveri Pm10 è stimabile Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

continua

Page

Pagina 36 di 46


ATTUALITA' - NEWS

gestite: esistono ordinanze sulla regolazione dei gradi, ma per ora funzionano poco". Quanto incide invece il cambiamento climatico sullo smog? "E' un discorso complesso. Ricordiamoci sempre che esistono città trafficate, come Roma, che però sono più fortunate tra regimi di brezza e condizioni atmosferiche spesso favorevoli e, al contrario, zone come il bacino padano che risultano chiuse e dove tra polveri sottili ed emissioni agricolo-industriali la situazione è drammatica. I cambiamenti climatici, in entrambe le aree, porteranno eventi sempre più estremi, con incidenza diversa. Capire come questi ricadranno sulla qualità dell'aria è difficile ed oggetto di studio, anche perché molto dipenderà dalle precipitazioni". Per migliorare la qualità dell'aria esistono "blocchi" differenti a cui si potrebbe pensare?

ormai abbiamo tirato la corda al massimo: Euro 5 e Euro 6 sono molto vicini come caratteristiche emissive, non si migliora più di tanto. E' giusto continuare a cercare nuove soluzioni ma sulla concentrazione delle polveri non riusciremo a fare miracoli. Ecco perché bisognerebbe agire su chilometri percorsi. Un'auto è responsabile per ciò che esce dalla marmitta ma anche per il risollevamento delle polveri depositatesullestrade. Questa emissione è indipendente dalla categoria del veicolo, che sia Euro 0 o Euro 6, diesel o benzina, un'auto comunque risolleva polveri, motivo per cui bisognerebbe pensare a limitare i chilometri da percorrere. Poi certo, va implementato il trasporto pubblico ed è necessario puntare su tecnologie più sostenibili e trovare il modo per evitare che tutte le persone usino l'auto sempre, anche per i minimi spostamenti".. www.repubblica.it

"Io credo che come tecnologia dei motori

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 37 di 46


RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro PRIVACY Banca dati copiata dall'ex dipendente: nessun addebito per la fondatrice della nuova società. Esclusa la condanna per la donna che ha contribuito a creare la nuova realtà aziendale che ha poi usufruito della copia illegittima della banca dati di una società concorrente. A finire sotto accusa è soprattutto il lavoratore che ha abbandonato la vecchia società per trasferirsi nella nuova realtà aziendale portando con sé la stessa banca dati coi riferimenti di milioni di clienti. Impossibile sostenere che la donna fosse consapevole dell’abuso compiuto dal nuovo dipendente..

guidatore deve essere, non soltanto sempre in grado di padroneggiare il veicolo in ogni evenienza, bensì deve pure prevedere le eventuali imprudenze altrui, e detto obbligo trova il proprio limite naturale soltanto nella ragionevole prevedibilità degli eventi, oltre la quale non risulta consentito invocare la colpa. (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 121/20; depositata il 7 gennaio)

EDILIZIA Il box in legno è una struttura precaria che non richiede licenza.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

La recinzione metallica con pali di legno e lamiera finalizzata ad offrire alloggio ai cani accolti da una associazione non richiede alcuna licenza edilizia. A maggior ragione se si tratta di installazioni precarie realizzate su un terreno agricolo, senza pavimento, con la sola finalità di offrire ristoro agli animali.

Il periodo di sospensione provvisoria va scomputato dalla revoca della patente.

(TAR Campania, sez. III, sentenza n. 4/20; depositata il 2 gennaio)

(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 220/20; depositata l'8 gennaio)

operanti..

La revoca della patente va conteggiata a far data dall’accertamento del fattoreato da parte degli agenti

(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 126/20; depositata il 7 gennaio)

C O D IC E D E L L A S T R A D A Circolazione stradale: la Cassazione specifica l'obbligo di moderare adeguatamente la velocità di marcia. Il Collegio della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione, nella sentenza depositata il 7 gennaio 2020, n. 121, ha ribadito il principio secondo cui l’obbligo di moderare adeguatamente la velocità, in relazione alle caratteristiche del veicolo e alle condizioni ambientali, deve essere inteso nel senso che il Page 38

EffettoTre 15 Gennaio 2020

SUCCESSIONI Successione di un cittadino straniero coniugato con un'italiana: alle SS.UU. la questione sulla legge applicabile. E’ necessario che le Sezioni Unite si occupino di una serie di questioni complesse che riguardano l’applicazione della lex rei sitae e della lex successoria, anche ai sensi della legge n. 218/1995, onde individuare la norma materiale applicabile alle successioni di cittadini stranieri, in particolare per quel che riguarda i beni situati in Italia e in presenza di contestazioni sulla validità del testamento.. (Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza interlocutoria n. 18/20; depositata il 3 gennaio)

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 38 di 46


RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro

St a l k i ng a cce rt a b i l e a nche a t t ra v e rs o m e s s a g g i W ha t s a p p 07 gennaio 2020 Per la Cassazione (sentenza 21 novembre 2019, n. 47283) sono prove documentali che possono essere liberamente utilizzate dal giudice.

sms fotografato dalla polizia giudiziaria sul display dell'apparecchio cellulare su cui esso è pervenuto (Cass. pen., Sez. I, 20 febbraio 2019, n. 21731).

I messaggi minatori ed intimidatori inviati alla vittima tramite Whatsapp sono prove documentali che possono essere liberamente utilizzate dal giudice.

Il documento così legittimamente acquisito in copia è soggetto alla libera valutazione del giudice, assumendo valore probatorio, pur se privo di certificazione ufficiale di conformità e pur se l'imputato ne abbia disconosciuto il contenuto (Cass. pen., Sez. V, 16 gennaio 2018, n. 8736).

Questo è quanto emerge dalla sentenza della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione del 21 novembre 2019, n. 47283 (testo in calce).

Ciò considerato, gli ermellini ritengono ragionevole affermare che le copie, ivi comprese quelle fotografiche, di messaggi Whatsapp e SMS formate dalla persona offesa, e dalla stessa prodotte in giudizio, sono liberamente valutabili come prove ai fini della decisione, se il giudice dia conto della riferibilità del loro contenuto all'imputato.

Il caso vedeva un uomo essere ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale ed atti persecutori commessi in danno di una donna, questi ultimi mediante l'invio alla vittima di centinaia di messaggi telefonici a contenuto minatorio ed offensivo, pedinandola e denigrandola davanti ai clienti di un esercizio commerciale, così da provocarle attacchi di panico e da indurla a non pernottare più nella sua abitazione, a farsi accompagnare dai genitori in occasione dell'apertura e della chiusura del negozio, nonché a rivolgersi ad un medico psichiatra. Come ha chiarito la giurisprudenza di legittimità, i messaggi Whatsapp e gli SMS conservati nella memoria di un telefono cellulare sottoposto a sequestro hanno natura di documenti ai sensi dell'art. 234 c.p.p., sicché l'acquisizione degli stessi non è sottoposta alla disciplina delle intercettazioni telefoniche e nemmeno a sequestro di corrispondenza (Cass. pen., Sez. V, 21 novembre 2017, n. 1822).

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA 47283/2019 >> SCARICA IL TESTO

N. PDF.

www.altalex.com

Si è addirittura affermato che ha natura di documento pure il testo di un messaggio Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 39 di 46


RUBRICHE

Il mondo della Tecnologia

C os ì s a rà l ' i P hone e conom i co

09 gennaio 2020 L'iPhone economico atteso nella prima metà di quest'anno avrà l'aspetto del "vecchio" iPhone 8 del 2017.

Una singola fotocamera è nella scocca posteriore, che dovrebbe consentire la ricarica wireless di altri dispositivi.

E' quanto suggeriscono alcuni render dei dispositivo pubblicate in esclusiva dal sito iGeeksBlog in collaborazione con il noto leaker Steve Hemmerstoffer.

L'attesa è anche per una batteria capiente e per un processore potente, l'A13 Bionic che equipaggia i nuovi smartphone della Mela.

Stando alle voci in circolazione, il melafonino potrebbe chiamarsi iPhone SE2 o iPhone 9, e costare circa 400 dollari. Le dimensioni, secondo Hemmerstoffer, dovrebbero essere analoghe a quelle dell'iPhone 8 da 4,7 pollici.

. FONTE

Soltanto lo spessore sarebbe lievemente più elevato rispetto al modello di tre anni fa, passando da 7,3 a 7,9 millimetri. Esteticamente lo smartphone si presenta senza notch ma con cornici abbastanza vistose, di cui quella inferiore ospiterebbe il Touch ID.

Page 40

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 40 di 46


RUBRICHE

I Ragazzi della via Pàl Vorrei iniziare le recensioni questo nuovo anno con un libro per ragazzi, un libro che ha accompagnato l’adolescenza di tanti di noi, “I ragazzi della via Pal”, ma sfido quanti di voi pur avendone sentito parlare lo hanno veramente letto. Vi garantisco comunque che, pur non essendo una lettura impegnata, rileggerlo da “grandi” è davvero tutt’altra cosa. Dunque, questo romanzo è un libro che nel corso della vita va letto almeno due volte, in due età molto diverse. Scritto da Ferenc Molnár, nel 1907, da più di cento anni è ancora oggi uno dei classici della letteratura per ragazzi, nonostante sia uno dei pochi libri di questo genere senza lieto fine. Potrete trovarne in vendita, a poco prezzo, varie edizioni (Feltrinelli, 2013), ma prima di farlo guardate bene nella vostra libreria, sono sicuro che ne possediate una copia. La storia è ambientata nell’Ungheria del 1800, un gruppo di ragazzi liceali s’incontra alle porte di Budapest in un piccolo spiazzo destinato alla costruzione di una casa popolare. In questo luogo avranno origine avventure piene di colpi di scena contro il famigerato gruppo delle Camice Rosse, creando vere e proprie guerre in cui solo i ragazzi più coraggiosi la potranno spuntare a loro favore. I ragazzi non per questo dovranno essere giudicati violenti perché il libro insegna che il ragazzo più prepotente nasconde dentro di sé un cuore d’oro. Forse perché - anche se cambiano i tempi e i giochi dei bambini - non mutano invece le relazioni che si instaurano tra loro e con gli adulti. Relazioni che il libro di Molnar descrive a grandi linee con naturalezza ma con molta cura e aderenza alla realtà. La stessa cura posta nella descrizione dei caratteri dei protagonisti. Oggi forse le cose sono davvero cambiate e il “capo” non lo si identifica con il ragazzo più saggio ed equilibrato che sa farsi rispettare da tutti con giustizia, bontà e imparzialità, ma con quello più intraprendente, imprudente e prepotente. “I Ragazzi della Via Pal” è un libro molto scorrevole e avvincente che nasconde una verità molto cruda. Il racconto rispecchia la vita reale in un mondo fanciullesco. Una parabola sulla spensieratezza dei ragazzi, ma soprattutto di come possano essere seri nei momenti importanti. È libro da consigliare a chi vuole vivere un’avventura piena di colpi di scena e di fatti che si preferisce non illuminata dai riflettori. Un libro in cui i ragazzi possono trovare tante similitudini con il periodo della vita che si trovano a vivere; un libro il cui finale può intristire, ma che, vi garantisco, durante una lettura fatta in età adulta è devastante. Credo che dilungarsi oltremodo su questo vero capolavoro sia solo un riempitivo di cui non c’è alcun bisogno. Leggetelo, indipendentemente da tutto; lo merita.

. Antonio Savastano

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 41 di 46


RUBRICHE

Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa. Cari amici di «EffettoTre», la poesia che vi propongo stavolta è della scrittrice Annelisa Addolorato e prende le mosse da una tenera o meglio sognante rassegnazione che, pur attraversata sempre da una favilla di speranza (pronta ad esplodere in qualunque momento), piega spesso il ginocchio dinanzi alle (s)torture dell’esistenza; ma quella in oggetto è anche una lirica che –con movenze musicali, orchestrate a meraviglia da un intenso afflato filosofico– nasce di soprassalto, come un bimbo in punto di vita, dalla repentina brevità di un’intuizione sia cinematografica che letteraria, per poi avventurarsi fra locuzioni e frasi che –baroccamente “intarsiate”, talora, d’incisi intricati e convulsi– sembrano voler alludere agli inestricabili, caotici garbugli

dell’inconscio

umano.

CLARISSE E ERASERHEAD ­ poesia di Annelisa Addolorato­

A Robert Musil e David Lynch Morire, tra le ceneri di un tempo non vissuto ma immaginato Tardiva allucinazione, crosta di terra vergine lasciata marcire in sterile attesa, tra terre invisibili Il pazzo non vedeva né il suo bambino né la sua anima, ma solo il mostro, l’agnello sacrificale La pazza non vedeva l’incendio che stava per divorarla, ma solo il tempio della sua salvezza Continuavano a cancellare le loro orme Continuavano a baciare i loro incubi Cercando il modo di inventare lo specchio delle loro distruzioni continua

Page 42

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 42 di 46


RUBRICHE

Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa.

Credettero invano nel loro ostinato potere sulla lava Orgogliosi, pensavano di essere stati loro ad accendere il vulcano Erano finalmente usciti dalle gabbie incastonate nella loro mente per respirare il loro trionfo Ma appena prima di affidarsi totalmente al fuoco e al delirio, mentre tutti fuggivano, vedendo quell’oceano implacabile che si avvicinava, guardando quel mare magmatico che scendeva da Pompei, l’ultimo alito d’aria fresca e il frenetico movimento collettivo intorno a loro li aveva svegliati dal sonno Riconoscendosi all’improvviso nei disperati ma splendidi tratti umani dei volti terrorizzati dei loro concittadini, rientrarono anche loro nella fluida corsa del tempo Spezzato lo sguardo fisso nelle clessidre dipinte sulle loro mani e sulle pareti del loro carcere invisibile, nella dinamica fuga verso la salvezza, iniziarono a correre verso il mare, lontani dal fango e dalla cenere liquida che iniziava a insinuarsi tra i loro piedi. (da My voice seeks you, Cross­Cultural Communications, New York, 2013)

Pietro Pancamo (pietro.pancamo@alice.it) Page 43

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 43 di 46


RUBRICHE

Presi per la..... Gola!!!!

F i l e t t o di v i t e l l o al l e m e l e

INGREDIENTI (4 persone): 1 cipolla - 1 porro - 1 carota - 2 spicchi d'aglio 4 cucchiai d'olio d'oliva - 1 bicchiere di Porto 1 l di I Brodi Star - 2 mele Golden 20 g di burro - * 1 po’ di farina - * 1 pizzico di sale - * 1 pizzico di pepe nero 4 fette di filetto di vitello di 180 g ciascuno

STEP 6 - Colate il tutto con un colino cinese, facendo pressione per far uscire tutto il sugo. STEP 7 - Versate di nuovo il composto nella pentola e fate cuocere a fuoco molto lento fino a quando non si addensi e assuma una consistenza cremosa.

PREPARAZIONE STEP 1 - Sbucciate la cipolla, il porro e la carota e tagliateli a pezzi grandi. STEP 2 - Mettete in una pentola, con due cucchiai d’olio d’oliva, la cipolla, il porro, la carota e l’aglio non sbucciato. STEP 3 - Fate dorare tutte le verdure e aggiungete il Porto. STEP 4 - Fate bollire fino a far evaporare tutto il vino. STEP 5 - ggiungete il brodo Brodi Pronti Carne di Manzo Star e cuocete a fuoco lento per circa 30 min. Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

STEP 8 - Sbucciate le mele, toglietele il torsolo con un levatorsoli. Tagliate le mele a fette spesse, conditele con sale e pepe, infarinatele e doratele in una padella con il burro. Ritiratele dalla padella e asciugatele su della carta assorbente, per eliminare l’eccesso di grassi. STEP 9 - Mettete sul fuoco una bistecchiera, aggiungete due cucchiai d’olio d’oliva, e scottate i filetti conditi con sale e pepe fino quando siano grigliati sulla superficie ma rosa all'interno (al punto giusto). Servite in un piatto le fette di mela, sopra il filetto, e irrorate con la salsa di Porto.. FONTE

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 44 di 46


RUBRICHE

Effetto....gusto.. Passicato IGT Terre Siciliane Passicato è un blend di uve rosse surmature, coltivate nella Sicilia sudorientale e raccolte solo dopo che l'intenso calore di questo territorio fertile e soleggiato ne abbia favorito la massima concentrazione cromatica e aromatica. Passionale e infuocato, come la terra in cui nasce e il sole che la infiamma. “Passicato” è un blend di uve surmature di Nero d’Avola, Syrah e Frappato, coltivate nella Sicilia sudorientale e vendemmiate con estrema cura circa 30 giorni dopo il normale periodo di raccolta. Dal colore rosso rubino intenso con sfumature purpuree e prorompenti note di frutta rossa in confettura, frutti di bosco e spezie dolci. In bocca sorprende la rotondità del suo gusto avvolgente e la sua grande bevibilità. Ideale per l’abbinamento con salumi, formaggi, carni rosse, cibi speziati e piatti in agrodolce, ma anche come rosso da meditazione. Uvaggio : Nero d’Avola - Syrah - Frappato Vigneti : terreni a tessitura sabbiosa ubicati a circa 200 m s.l.m.; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato per il Nero d’Avola e il Syrah, guyot per il Frappato Raccolta : manuale in cassette, nel mese di ottobre Affinamento : Il vino svolge l’intero affinamento in vasche d'acciaio inox, cui segue un ulteriore maturazione di circa 6 mesi in bottiglia Metodo di produzione : le uve, fatte surmaturare in pianta finché non diventano leggermente appassite, vengono vendemmiate a mano in cassette circa 30 giorni dopo il normale periodo di raccolta. La fermentazione in acciaio dura circa 10-15 giorni, alla temperatura controllata di 2426°C Grado alcolico : 14% vol. - Servire a : 13-15 Alla vista : rubino intenso con vivaci sfumature tendenti al porpora Al naso : riccamente fruttato, con prevalenti note di amarena, confettura di frutta rossa, more e spezie dolci Al palato : caldo e armonico, di grande rotondità e piacevolezza al palato, dove tornano prepotentemente gli aromi di frutta rossa in confettura e frutti di bosco Abbinamenti : ideale con salumi, formaggi, carni rosse, cibi speziati e piatti in agrodolce, si rivela ottimo anche come rosso da meditazione Fonte Page 45

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Newsletter Header Pagina 45 di 46


t

"Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia." (Ghote)

Gennaio 2020 • Anno XIV 15 gennaio 2020

• Numero 146

Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

Issue 1

EffettoTre 15 Gennaio 2020

Anno XIV - n.ro 146

Page

Pagina 46 di 46


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.