EffettoTre n.ro 144 - Novembre 2019

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NOVEMBRE 201 9 • ANNO XIII • N UMERO 1 44

E ffettoTre è con s u l tabi l e an ch e on l i n e www.unicesd.it


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

X V E d i z i one d e l B a rce l ona E conom i cs

Barcellona 14 novembre 2019

Il Rettore dell'Università Telematica Pegaso, Alessandro Bianchi, su invito della Real Academia de Ciencias Economicas e Finanzieras ha tenuto nella giornata odierna una relazione sul tema “Migration as an urban matter” nell’ambito della XV Edizione del

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Barcelona Economics. Presente il prof. Calogero Di Carlo, Resposnabile Nazionale sedi esami dell'Università Telematica Pegaso.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO RAGUSA - " LA NOTTE BIANCA DELLA POLITICA " IL 15 E IL 16 NOVEMBRE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO 15-16 novembre 2019 “La notte bianca della politica” è il numero zero di un progetto culturale che attraverso la presentazione di libri di autori di rilevanza nazionale ed internazionale, vuole ridare dignità alla politica, portandola fuori dalla palude di ideoligismi a buon mercato e dal discredito crescente, offrendo uno spazio per conoscerla e cambiarla. . “ La notte bianca della politica” vuole caratterizzarsi per l’esclusiva focalizzazione su libri di politica anche se questa viene intesa in senso lato, nella convinzione, che esista oggi in Italia una domanda di informazione colta e fondata sui fatti relativa alle istituzioni, ai soggetti (partiti e movimenti, anzitutto), alle idee, ai progetti e ai valori della costituzione, e allo stesso tempo esista la necessità di far crescere e formare in termini di cultura democratica e di civismo le nostre comunità, a partire proprio dal Mezzogiorno. Al tempo in cui gli uomini e le donne del tempo presente sembrano prigionieri di una cultura individualista, chiusi in relazioni autistiche nel web, sopraffatti dalla diffidenza reciproca , tornare a pensare insieme il bene comune di una comunità, a pensarsi come comunità di destini, a rimettere al centro il pensiero , il ragionamento e lo sforzo per una lettura critica della realtà, è un fatto veramente sfidante e rivoluzionario, è la via per tornare a coltivare l’umanità dell’uomo e di ogni uomo. “ la notte bianca della politica “ vuole aiutare questo processo attivando nelle nostre comunità il confronto con studiosi della politica, docenti di varie università Issue 1

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italiane ,che presentando i loro libri ci aiuteranno a comprendere i meccanismi ed il pensiero della politica, a riflettere sulla democrazia e sui valori della nostra costituzione. Una grande sfida, un buona opportunità per la nostra comunità. Giorgio Massari

Alcune associazioni culturali come “ La scuola di Formazione Politica dItalia Prossima “ l’associazione Hereusim, con il patrocinio dell’università t e l e m a t i ca Pegaso , del comune di Ragusa , della Bapr e della Camera di commercio del sud est, propongono alla città, “La notte bianca della politica”, il numero zero di un progetto di festival della politica, attraverso la presentazioni di libri di case editrici nazionali ed internazionali. Rispetto a tanti e meritori festival del libro in giro per l’Italia, e Ragusa è sede di una delle più frequentate rassegne di libri , caratterizzati per il taglio generalista e plurisettoriale, il progetto “ La notte bianca della politica” vuole caratterizzarsi per l’esclusiva focalizzazione su libri di carattere politologico e politico, nella convinzione ,sia che esista oggi in Italia una domanda di informazione scientificamente e razionalmente fondata su ciò che riguarda idee, istituzioni ,partiti, movimenti, progetti e valori della politica, sia che esista una necessità di far crescere e formare politicamente le nostre comunità e tutto ciò è ancora più vero nel mezzogiorno del nostro paese.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO RAGUSA - " LA NOTTE BIANCA DELLA POLITICA " IL 15 E IL 16 NOVEMBRE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO La rassegna si svolgerà nelle due sere di Venerdi 15 e sabato 16 novembre. La presentazione del libro avverrà attraverso un confronto tra l’autore e un discussant per circa 45 minuti e la possibilità di interventi del pubblico per altri 15 minuti. Le presentazioni si svolgeranno nell’auditorium della camera di commercio L’inizio delle presentazioni sarà alle ore

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17.00 , per cui ogni serata si concluderà intorno alle 22.30 L’Università telematica Pegaso, sponsor dell’iniziativa rilascerà un attestato di partecipazione ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli studenti delle scuole medie superiori. www.ecodegliiblei.it

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D i a l og hi s ul l ’ A rche ol og i a d e l l a M a g na G re ci a e d e l M e d i t e rra ne o 15-16-17 novembre 2019 Paestum - Da venerdì 15 a domenica 17 novembre presso l’Hotel Esplanade adiacente al Centro Espositivo Savoy Hotel, la Fondazione Paestum organizza il IV Convegno Internazionale “Dialoghi sull’Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo”, quest’anno dal tema “Fenomenologia e interpretazioni del rito”, sponsorizzato dall'Università telematica #Pegaso e Unicesd. Il Convegno sarà come al solito diviso in due parti: la prima sarà occupata dalle

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relazioni di illustri studiosi italiani e stranieri che si occuperanno dell’antropologia del rito attraverso riflessioni teoriche e di una serie di casi di studio emersi da alcune recenti spettacolari scoperte archeologiche; nella seconda, circa 60 relatori e 25 autori di poster presenteranno le più importanti ricerche in corso nel Mediterraneo antico con relazioni sia attinenti in gran parte al tema generale, ma anche con comunicazioni relative alle ricerche personali dei singoli studiosi.

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R om a : Sa l one d e l l o St ud e nt e U ni p e g a s o p re s e nt e

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O K School , ot t o l e z i oni d i cul t ura di gi t a l e 09 novembre 2019 vista professionale sia da quello personale. Durante gli incontri – ha aggiunto Baretti – largo spazio verrà dato anche all’intervento di esperti che quotidianamente fanno in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo, e di tutte le varie forme di collaborazione con Unipegaso, Mercatorum e prevaricazione connesse, non faccia più Assolympo/Unicesd. v i t t i me .

La formazione passa anche dall’uso, consapevole, de i social. Ok School organizza 8 incontri e ha presentato pochi giorni fa il suo nuovo progetto, in collaborazione con Marketing Digital Mind, che risponde proprio a questo principio in

“Touchpoint” è un pacchetto di ore di formazione annue volte all’utilizzo responsabile e sensato dei social. Il percorso, studiato dai professionisti del Marketing Digitale e dalla scuola cittadina, servirà ai futuri professionisti del benessere nonché del settore grafico ipermediale, ma soprattutto agli uomini e le donne di domani, per affrontare vari aspetti dell’educazioni civica tra cui quella digitale intesa, appunto, con responsabilità e senso civico. Dalla strategia di marketing per le proprie attività alle bufale e ai pericoli online: questi alcuni dei temi degli incontri calendarizzati da novembre a giugno. Il progetto presentato oggi a tutti gli studenti iscritti ai percorsi del Cfp vedrà prota-gonisti anche collaboratori esterni, esperti della rete, membri delle forze dell’ordine con cui la scuola lavorerà partendo dalle Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole.

Questa è un’opportunità che la scuola, insieme agli esperti di Marketing Digital Mind, offre ai propri alunni – conclude il direttore del Cfp cittadino – per sviluppare ‘Social Media Skills’ oggi sempre più richieste dal mercato del lavoro che si sta sempre più digitalizzando”. “Penso che oggi ci sia un grande gap tra la formazione e il mondo del lavoro – ha aggiunto il Social Coach Andrea Bosetti – Il problema però non è sempre a valle, dovrebbero essere per prime le aziende a capire di come gli strumenti digitali siano all’interno di qualsiasi strategia aziendale fondamentali. Abbiamo il compito di preparare i ragazzi al mondo del lavoro in maniera concreta per dare da subito all’azienda un valore tangibile dando credibilità ad un settore che ancora viene visto come marginale.

Il progetto presentato oggi – ha precisato Bosetti – ha la finalità di portare valore non solo a livello commerciale per i ragazzi, ma anche in termini di personal branding, dove la cura della propria persona all’interno “Un viaggio a tutto tondo nel mondo dei delle piattaforme diventa un tema che non può più trascurare, conoscendo social – ha spiegato nell’occasione Silvano si Baretti, Direttore di Ok School Academy – perfettamente i rischi da evitare e le un percorso collettivo e individuale che continua punta a promuovere negli studenti lo sviluppo di competenze sia dal punto di Issue 1

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O K School , ot t o l e z i oni d i cul t ura di gi t a l e relative tutele da mettere in pratica, trasformando il tutto in una grande opportunità”. “Siamo nell’epoca dello storytelling, della creatività e dei contenuti – ha concluso il

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Content Creator Gio Russo – I social lasciano libera espressione e liberano la creatività dei ragazzi. Quando creo un contenuto danzo con lo smartphone. Insegnerò a danzare, a divertirsi, a creare dando sempre valore alla comunicazione”.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO XII FORUM NAZIONALE Giovani Imprenditori 08 novembre 2019 Firenze. Il filosofo esecutivo Raffaele Tovazzi ha condotto un ricco confronto sulla formazione con il nostro Presidente Danilo Iervolino e il Presidente nazionale Giovani Imprenditori ConfcommercioImprese per l’Italia, Andrea Colzani. Sul palco del #forumgi2019, abbiamo presentato ufficialmente il progetto di

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#CorporateUniversity che prevede un’offerta dedicata di servizi formativi ad elevato impatto sociale e economico, volta alla valorizzazione e alla crescita personale e professionale degli imprenditori, dei lavoratori autonomi e dei professionisti associati al Sistema Confcommercio, al fine di garantire un’efficace continuità aziendale.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Università Telematica Pegaso - presentata la not t e b i a nca d e l l a p ol i t i ca 08 novembre 2019

ascoltiamo è quella del web, dei social, e tutti noi sappiamo qual è lo stile del web e Il professore Giorgio Massari ha quali sentimenti evoca, non certamente di presentato, questa mattina, nella sede pace ma quasi sempre di odio e disprezzo dell’Università telematica ‘Pegaso’, a dell’altro. Invertire questo processo è Ragusa, l’edizione “numero zero di una possibile, noi abbiamo scelto lo strumento rassegna che tratta temi della politica dei libri e di autori di livello”. Presenti alla intesa in senso ampio”. È la Notte Bianca conferenza stampa anche Elio Guastella della politica, iniziativa unica nel suo della scuola di formazione politica ‘Italia genere a a livello nazionale, con la Prossima’, che ha promosso l’evento, presentazione di otto volumi interamente Giorgio Battaglia dell’associazione dedicati ai temi della politica. Saranno Hereusium che ha sposato l’iniziativa e presentati da otto docenti universitari, Matteo Burgio direttore della sede attraverso il dialogo con gli intervistatori. ragusana dell’Università Pegaso. Guastella L’appuntamento è per il prossimo fine ha parlato di “sfida ambiziosa”, settimana, venerdì 15 e sabato 16 sottolineando come si tratta di un’iniziativa novembre, nell’auditorium della ‘Camera di dal taglio ‘flessibile’, perché ciascuno può Commercio’. Tale approccio, “permetterà prendere parte alla presentazione di tutti o di leggere in profondità – ha detto Massari di un solo libro, scegliendo quello che – il fenomeno politico che è ampio, perché preferisce. Battaglia si è detto lieto di aver riguarda istituzioni, partiti, movimenti, ma dato l’appoggio della propria associazione anche valori, idee, stili di comunicazione. a un evento di tale portata. Gli ha fatto eco Speriamo che questo possa essere un Burgio, il quale ha dato lettura di una nota grande momento di partecipazione dei del Rettore dell’Università ‘Pegaso’ per ragusani, di tutte le età. La costruzione di sottolineare come iniziative di questo tipo una coscienza politica non riguarda solo il sono oggi quantomai necessarie. Nel corso singolo ma tutta la comunità e se noi della presentazione dei libri, sarà anche riuscissimo a far crescere in maniera possibile degustare prodotti del territorio collettiva la coscienza critica dei fatti legati offerti da ditte locali. Tenuta Bonincontro alla politica avremmo iniziato un percorso offrirà degustazione di vini, la Nuova virtuoso per rendere le nostre città più Siciliformaggi e Bar Savini offriranno belle e più buone”. E ha aggiunto: “Parlare stuzzichini, bevande, dolci e formaggi. di politica in questo modo è rivoluzionario in un tempo in cui la politica che

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Campus Principe di Napoli - inaugurazione della Scuol a d i A l t a C uci na d i re t t a d a He i nz B e ck 07 novembre 2019 IN CUCINA. I corsi erogati sono in formula blended (parte online e parte in presenza) per garantire ai partecipanti un’adeguata conoscenza teorica abbinata ad un’esperienza pratica di eccellenza. Sono previsti stages presso le realtà di eccellenza della ristorazione italiana e le più esclusive strutture di alta hotellerie. La rete delle alleanze prevede accordi con partner di primissimo livello, tra i quali: Gambero Rosso, le Camere di Commercio Italiane all’estero, la rete dei ristoranti che hanno ricevuto il Marchio “Ospitalità Italiana”, la Borsa Merci Telematica del Ministero per le Politiche Agricole, Unioncamere. A seguire, il “Campus del Principe di Napoli” ha ospitato un percorso del gusto: 20 chef, 5 pizzaioli, 4 chef patissier, 10 aziende vinicole, 3 distillerie e diversi produttori caseari e di salumi. All’organizzazione del festival, dedicato alle aziende e ai ristoranti di qualità, ha collaborato Sergio Sbarra, esperto gourmet. Lo stesso percorso del gusto è stato aperto a tutta la comunità agerolese dalle 19 in poi e sino alle 23. Campus “Principe di Napoli” sposa le rinnovate esigenze di tutela ambientale, infatti tutte le pietanze saranno servite in stoviglie monouso biodegradabili; ed è sensibile alle necessità degli utenti con intolleranze alimentari, per questo motivo è stata attivata una collaborazione con Schar che ha presentato il nuovo impasto per la pizza senza glutine. Mentre la torta inaugurale è stata realizzata dal maestro pasticciere Ciro Maiorano.

Si è svolta oggi, giovedì 7 novembre, presso la Colonia Montana in frazione San Lazzaro ad Agerola,la cerimonia di inaugurazione del Campus “Principe di Napoli”, Scuola di Alta Cucina diretta da Heinz B e ck . Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri: Luca Mascolo, sindaco di Agerola; Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso; Heinz Beck, direttore scientifico del Campus; Giovanni Cannata, rettore dell’Università Mercatorum; Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Telematica Pegaso; Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, oltre ai 32 studenti che hanno superato le preselezioni. L’Offerta formativa proposta dal Campus, frutto della collaborazione con l’Università Telematica Pegaso e l’Università Mercatorum, si struttura in 3 Corsi di laurea (GASTRONOMIA, OSPITALITA’ E TERRITORI L-GASTR, SCIENZE TURISTICHE L15 e SCIENZE ECONOMICHE LM56, 1 Master di Primo Livello in Alta Ospitalità, 3 Corsi Professionalizzanti in ALTA CUCINA ITALIANA; ALTA PASTICCERIA e SOM- www.ildenaro.it MELIER, 4 Corsi Amatoriali: DOP e IGT IN CUCINA; CUCINARE PER IL BENESSERE; DALLA FARINA ALLA PIZZA ed ESSENZE Issue 1

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C i s a l , A s s oi m p re s e e A s s ol y m p o i ns i e m e p e r a z i e nd e e d i p e nd e nt i 06 novembre 2019 ROMA - Siglato a Roma il nuovo patto di collaborazione tra il sindacato Cisal e le associazioni Assoimpresa e Assolympo: a stringere l'accordo il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro, il presidente nazionale di Assoimpresa Mario Attinasi e il presidente di Assolympo Calogero Di Carlo. La partnership consentirà alle aziende di Assoimpresa e Assolympo di applicare l'innovativo contratto di lavoro Cisal nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, a vantaggio dei dipendenti e delle aziende, ma mettera' a disposizione anche i rispettivi servizi, tra cui la formazione. "In un momento di crisi come quello che sta vivendo il Paese, il mondo del lavoro nel suo complesso deve collaborare e provare a seguire percorsi innovativi - ha dichiarato il leader della Cisal, Francesco Cavallaro -

Questa nuova collaborazione mette insieme aziende e dipendenti, creando una sinergia che siamo sicuri darà ottimi frutti". "Si tratta di un accordo particolarmente importante - hanno sottolineato Attinasi e Di Carlo - che consente ad Assoimprese e Assolympo di allargare il proprio raggio d'azione a tutto il territorio nazionale. La possibilita' di applicare questa nuova tipologia di contratto va incontro alle esigenze delle aziende e dei lavoratori, ma e' significativo anche il plafond di servizi che nascera' da questa collaborazione: servizi fiscali, di assistenza, supporto e formazione per aiutare i nostri iscritti a lanciarsi in una dimensione internazionale e all'avanguardia". www.livesicilia.it

L'accordo siglato a Roma da Cavallaro, Attinasi e Di Carlo

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Campus Principe di Napoli 06 novembre 2019 Giovedì 7 novembre aprirà ufficialmente presso "Colonia Montana Campus Principe di Napoli" il più grande centro di #AltaFormazione e Specializzazione #Universitaria nei settori della #Gastronomia e de l #Turismo, nato dal l a sinergia dell'Università Telematica Pegaso e dell'Universitas Mercatorum. Il progetto nasce grazie alla firma dell’accordo tra Luca Mascolo Sindaco di Agerola, Danilo Iervolino, presidente dell'Università Telematica Pegaso e dell'Universitas Mercatorum e lo chef tre stelle Michelin Heinz Beck, futuro direttore scientifico dell'Accademia. «Prima di ogni altra cosa - ha dichiarato il presidente Danilo Iervolino - all’atto della firma- desidero ringraziare il sindaco Luca Mascolo e tutta l'Amministrazione comunale di Agerola per l'entusiasmo e l'impegno che hanno dimostrato in questi mesi di lavoro insieme. L'Accademia che nascerà presso la Colonia Montana Principe di Napoli è frutto di un progetto ambizioso e complesso ma rappresenterà un ulteriore volano di crescita e di sviluppo economico e sociale per l'intero territorio costiero. Sono certo che da qui a qualche anno la scuola di Agerola si affermerà tra le più accreditate nel panorama dell'enogastronomia mondiale. Tutto ciò grazie anche al prestigioso contributo che apporterà Heinz Beck, riconosciuto tra i migliori chef del mondo». - Il Campus che nascerà nell'ex Colonia Montana, sorge su un belvedere a picco sulla Costa di Amalfi con ampia veduta sul Golfo di Salerno, e ospiterà master, corsi di alta formazione e corsi amatoriali nei settori della gastronomia e dell'enologia.

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Quella di giovedì 7 novembre sarà una giornata storica per #Agerola. L’inaugurazione della scuola di alta Alta Formazione e Specializzazione Universitaria nei settori della Gastronomia e del Turismo, ospitata proprio nell'edificio tirato a lucido e adeguatamente adattato alle nuove esigenze, rappresenta una vera e propria cittadella universitaria immersa in un parco di 25.000 metri quadri e in una cornice da favola a strapiombo sulla Costiera Amalfitana. Inoltre il Presedente Danilo Iervolino ha affidato la promozione al Prof. Calogero Di Carlo, Presidente di Unicesd e Responsabile Nazionale delle sedi Esami Pegaso, definendolo un potente motore V8. Da parte sua, il Prof. Di Carlo esprime soddisfazione e gratitudine per essere parte attiva in questo prestigioso progetto formativo e culturale. "Questa non è solo una scuola di alta cucina" afferma Di Carlo "ma un vero e proprio laboratorio dell'ospitalità intesa in tutti i suoi aspetti, attento alle tradizioni e agli input culturali provenienti da tutto il territorio nazionale. A suggellare una giornata di grande spessore culturale, la lectio magistralis del grande chef Heinz Beck, al quale spetterà il compito di tradurre in pratica lo sforzo di congiungere il tecnicismo raffinato della cucina all'esigenza del benessere cui la sana alimentazione deve necessariamente mirare. In questo senso, la scuola di Agerola potrà contare anche sulle competenze scientifiche del prof. Mauro Minelli, immunologo clinico e docente straordinario

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di Scienze dell'alimentazione, profondo conoscitore delle dinamiche salutistiche della corretta nutrizione e che ha curato la programmazione dei master inclusi nel grande progetto formativo di Agerola. Un complesso che ospiterà al suo interno un gruppo operativo che fornirà agli interessati indicazioni cliniche finalizzate a scelte alimentari rigorosamente personalizzate, cucite addosso ad ogni singolo individuo. Quindi, grandi prospettive per agerola, grazie ad un'idea operativa che supporterà gli studenti all'entrata nel mondo del lavoro, offrendo occasioni di contatto con le realtà più significative del settore. Ne consegue la prospettiva, allargata agli ambiti internazionali, di avviare progetti innovativi di sviluppo e crescita. Il confronto fra le Scuole d'Alta Cucina e l'obiettivo di ampliamento della rete di collaborazioni è il fulcro motore di questa stupenda iniziativa, che unisce formazione, gusto, creatività e salute. La didattica qui è in continua evoluzione e fa tesoro dell'esperienza consolidata nella tradizione, radicanta in un pensiero critico fatto di consapevolezza e responsabilità. Stupore e curiosità ci accompagneranno in questo affascinante viaggio nel "gusto". Creare qualcosa di nuovo sarà sempre un omaggio alla cucina di tradizione e un modo di proiettare il meglio del passato, con una spinta innovativa e non nostalgica, verso il futuro. Il cibo non è solo qualità degli ingredienti ma qualità di idee e queste devono rendere tangibili ai nostri sensi i sogni, l'ispirazione, la passione, l'impegno e l'immaginazione. A volte la Bellezza "fa male" perché richiede sacrifici e duro lavoro, ma i risultati sono tutti davanti ai nostri occhi."

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E conom y M a g . i t La cover story del nuovo numero della rivista EconomyMag.it è dedicata al presidente dell'Università Telematica Pegaso Danilo Iervolino.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO 4 Novembre - Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate 4 Novembre 2019 – Nella splendida cornice della Piazza Verdi di Palermo - di fronte a un Teatro Massimo mai così patriottico, illuminato con le tonalità del Tricolore – si sono tenute le celebrazioni in occasione della Festa dell’Unità Nazionale, delle Forze Armate e del Decorato. I nsieme alle principali autorità militari e civili cittadine, ha preso parte al tradizionale alzabandiera il Prof. Salvatore Di Carlo, Direttore della sede di Palermo dell’Università Telematica Pegaso e Mercatorum e della Rete Olympo . In tale occasione il Professore Di Carlo ha inteso premiare il giovane palermitano Michele Sampognaro, classe 2001, dal 2013 atleta della Nazionale Italiana per la FITA “Federazione Italiana Taekwondo”. Sampognaro, Campione Italiano dal 2012 al 2014 e dal 2016 al 2019; Campione Europeo nel 2013, 2015 e 2019 e Campione del Mondo nel 2018, ha ricevuto dal Direttore della sede panormita una borsa di studio del valore di tre annualità universitarie. Il Professore Calogero Di Carlo, Responsabile nazionale delle sedi d’esame dell’Università Pegaso e Mercatorum, ricordando il suo profondo legame all’Arma, rimarca l’importanza dell’accordo che di recente l’Università Pegaso ha siglato con lo Stato Maggiore della Difesa, organo tecnico-militare delle Forze Armate. L’accordo prevede notevoli agevolazioni economiche sulla retta universitaria, rivolte al personale militare, al personale in congedo ed estesa ai prossimi congiunti dei diretti beneficiari. “Un’ occasione di riconoscenza e gratitudine – dice Calogero Di Carlo - per il lavoro svolto con dedizione dalle Forze Armate a tutela della Nostra Unità Nazionale, della Repubblica e della pace a livello internazionale".

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO “Innovation Days – Le eccellenze del territorio”

Il roadshow organizzato dal Gruppo 24 ORE con l'obiettivo di raccontare quali sono e come si stanno muovendo le realtà imprenditoriali che costituiscono l'eccellenza dell'Italia, ha fatto tappa nella giornata odierna a Napoli nella splendida cornice del Complesso Monumentale di Santa Chiara. Il Presidente dell'Università Telematica Pegaso, Danilo Iervolino, è stato protagonista del panel "Il sapere che cambia", dove ha raccontato il case history di #UniPegaso e sottolineando il profondo legame tra formazione e imprenditoria, elementi fondamentali per lo sviluppo del Paese.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO In Italia la Non Coeliac Gluten Sensitivity riguarda circa 3 milioni di persone 2 9 o t t o b re 2 0 1 9 In Italia vi sono circa 100mila celiaci accertati. Altri 500mila almeno, secondo stime recenti sarebbero celiaci senza saperlo. Ma se della celiachia oramai si conosce pressoché tutto, così non è per la Non-Coeliac Gluten Sensitivity (NCGS) che, con un’incidenza 6 volte superiore alla celiachia, riguarderebbe circa 3 milioni di italiani e il 6-7% della popolazione mondiale. La NCGS è una condizione patologica aggregata ai disordini correlati al glutine che si manifesta con sintomi in parte sovrapponibili a quelli più tipicamente riferiti alla celiachia, ovvero alla sindrome del colon irritabile (gonfiore addominale, sonnolenza, diarrea e/o stipsi, coliche, cefalea) e si tratta con una dieta a basso contenuto di glutine e, sotto attento controllo medico, il paziente affetto da NCGS potrà aumentare gradatamente l’apporto di glutine alimentare. Ma in Italia questa patologia fatica ad essere riconosciuta ed in assenza di specifici protocolli medici, spesso il paziente si affida ad improvvisate diete fai da te non accompagnate da adeguati controlli e rivalutazioni del caso andando così incontro a gravi squilibri alimentari e peggiorando la propria condizione. “In un momento in cui cresce la consapevolezza dell’alimentazione come fonte primaria di salute e benessere – spiega Mauro Minelli, Professore straordinario di Scienze dell’Alimentazione e Dietetica applicata e Consulente scientifico Progetto “Dieta Modulare – Semie” -, occorre prefissarsi l’obiettivo di trasferire le conoscenze scientifiche dalla pratica clinica alla quotidianità. Per questo diventa oramai indispensabile, rispetto al dilagare incontrollato delle pratiche “fai da te”, ritagliare degli “spazi di inclusione” Issue 1

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validati dalle evidenze, mettendo a disposizione prodotti e ambienti, tanto domestici quanto pubblici, in grado di superare i limiti imposti dalle malattie infiammatorie sostenute da alimenti. L’obiettivo è quello di promuovere i protocolli più giusti finalizzati all’adozione ultima di una dieta giusta ed opportuna, possibilmente impostata sulla base di protocolli metodologici competenti e modulati sulle caratteristiche peculiari del soggetto in esame”. È in questo quadro che prende forma il progetto “Dietamodulare®”, sviluppato dall’unità specialistica di diagnosi e cura PoliSmail, realtà che fornisce Servizi Biomedici Integrati per Malattie Allergiche e Immunologiche, in collaborazione con New Alimenta Spa, azienda abruzzese di maestri panificatori e pasticceri. Il progetto “Dietamodulare®” include anche i prodotti alimentari della linea Semie®, messi a punto dopo anni di applicazioni cliniche e dopo un attento lavoro di ricerca nella migliore formulazione, per favorire uno stile alimentare adeguato e personalizzato e concorrere al miglioramento della funzionalità del sistema immunitario. “L’obiettivo – spiegano gli ideatori del progetto- è quello di modulare la quantità di glutine all’interno di un piano alimentare, apportando il giusto quantitativo di proteine, lipidi, carboidrati e fibre per favorire un progressivo miglioramento della salute intestinale intervenendo, con specifico effetto prebiotico, nelle dinamiche di riequilibrio del microbiota (flora batterica intestinale) eventualmente alterato nella sua composizione quali-quantitativa, causa oramai acclarata di turbe digestive e metaboliche”. www.romatoday.it

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO L’Università Telematica Pegaso presente al " Sa l one d e l l o St ud e nt e " d i C a t a ni a 2 8 , 2 9 e 3 0 ottob re 2 0 1 9

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO L’Università Telematica Pegaso sede di Maddaloni come sponsor del “Maddaloni Beer Fest”. 2 5 , 2 6 e 2 7 ottob re 2 0 1 9

Docenza inclusiva: un'opportunità per studenti ed i ns e g na nt i 2 9 o t t o b re 2 0 1 9 Grazie all'information technology ancge gli studenti cosiddetti disabili divetano davvere diversamente abili. Relatori: Elena Commodari - Università di Catania; Serafino Buono . Università di Catania Salvo Coco - Università Telematica Pegaso; Patrizio Marletta Liceo Artistico "Emilio Greco" di Catania.

Le tecnologie digitali per studenti "speciali" sono state protagoniste al suddetto convegno, organizzato da Class Academy, che si è svolto presso le "Ciminiere" di Catania.

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Quattro studenti del contribuito con le loro

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liceo hanno testimonianze

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Libera Rappresentanza dei Militari, convegno a Bagnoli 26 ottobre 2019 E' approdato a Napoli il primo sindacato riconosciuto per i militari dell’Esercito Italiano. La storica sede del circolo ILVA di Bagnoli ha ospitato, sabato 26 ottobre, il convegno dell’Associazione Sindacale Libera Rappresentanza dei Militari. Tanti gli ospiti, i rappresentanti istituzioni ed i militari che si incontrati alle 16:00 per parlare di estremamente sentiti dalle donne e uomini in uniforme.

delle sono temi dagli

I temi, commenta il Direttivo Nazionale del Sindacato, sono stati incentrati su 3 macro aree “tutela della salute e della famiglia, il preoccupante fenomeno dei suicidi in Forza Armata e l’indebitamento del personale dipendente”, temi questi, che saranno raccordati con l’azione sindacale che L’ibera Rappresentanza dei Militari sta ponendo in essere.

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E' interveuto il dr Calogero Di Carlo in qualità di Presidente Assolympo. Un evento storico dunque quello ospitato nella splendida cornice di Bagnoli, commenta il Comitato Regionale Campano di L.R.M., fortemente atteso dai militari dell’Esercito Italiano che, consta ricordare, è composto da una cospicua componente “circa 26.000” di donne e uomini campani i quali hanno scelto di servire il Paese indossando una divisa. Ad essi, a tutti i militari presenti nel territorio nazionale ed a coloro che operano oltre confine va posta la nostra massima attenzione. www.napoliToday.it

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO ProSceniUm Festival della canzone d’autore Ci t t à di As s i s i " Sponsor: Università Telematica Pegaso sede Assisi Perugia 26 ottobre 2019 Pino Insegno e Loredana Torresi hanno condotto la seconda edizione del "ProSceniUm Festival de l l a canzone d’autore - Città di Assisi", concorso canoro riservato a cantautori emergenti accompagnati da un’Orchestra ritmo Sinfonica composta da 35 musicisti. Ospiti della serata: Francesco Facchinetti - Pino Insegno - Ron - Red Ronnie - Lorenzo Baglioni - Roger Wright - Eric Appapoulay - Mauro Casciari. In Giuria: Roberto Pagani, tastierista ufficiale di Claudio Baglioni - Alessandro Bracci, direttore della sede interregionale della Siae di Roma - Beppe Dati, paroliere

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vincitore di 3 Festival di Sanremo - Stefano Pozzovivo, speaker di Radio Subasio- Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con un’etichetta musicale mondiale. Ha diretto l'Orchestra il Maestro Paolo Ciacci. Il prof. Calogero DI CARLO, ha premiato il secondo classificato, Marco Croma ed ha portato i saluti e ringraziamenti del Presidente Danilo Iervolino presidente di Università telematica Pegaso ed Università Mercatorum.

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CNA - Network Matching Day 2019 2 5 o t t o b re 2 0 1 9 Si è tenuto a Roma presso l'Ente Fiera il Network Matching Day 2019 organizzato dalla Cna Roma. Erano presenti oltre 200 strutture. Noi abbiamo partecipato con un nostro stand in cui avevamo materiale pubblicitario delle Università Telematiche Pegaso e Mercatorum e del Campus Principe di Napoli. Oltre agli appuntamenti già prefissati con enti di formazione, della ristorazione e turismo, della ricerca del personale e risorse umane ed informatica, si sono tenuti successivamente anche incontri con strutture presenti di altri comparti, da segnalare in modo particolare con i rappresentanti dell'Ambasciata del Sudafrica. Dai vari incontri è scaturita una costante richiesta, nei nostri confronti, di

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forme di collaborazione. 2 6 ot t 2 0 1 9 . Si è tenuta oggi ad Ancona l'Assemblea Nazionale Annuale della Cna a cui una nostra delegazione è stata invitata a partecipare, nel settore riservato alle autorità. Abbiamo avuto l'opportunità di distribuire materiale pubblicitario e di poterci incontrare con diversi responsabili provinciali Cna per parlare delle nostre attività. Erano presenti tra gli altri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro per lo Sviluppo Economico,numerosi Sottosegretari di Stato, Deputati e Sindaci.

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Se m ì e : p re s e nt a z i one d e l l a nuov a l i ne a d i p rod ot t i 25 ottobre 2019

E, così, un'altra bella idea è stata condotta a compimento! Ci pensavo da anni, ero certo che si potesse fare. Almeno concettualmente... "in fondo che ci vuole.." - mi dicevo - "..basta mettere un po' di glutine in meno, dosarlo a quantitativi più calibrati, impastare, e il gioco è fatto". Così pensavo! Poi, come sempre, tra il dire e il fare, e soprattutto il "fare bene", ci sono oceani da attraversare fra miliardi di imprevisti e traversìe: le proprietà aerologiche dell'impasto, la friabilità, la compattezza, il gusto e la palatabilità, la resistenza all'umidità, i fodmap, l'indice glicemico, le differenti proporzioni delle componenti sostitutive... Insomma un mondo complesso, fatto di studio, di ricerca, di passioni, di prove, fallimenti e nuove prove infinite e dispendiose. E finalmente, dopo anni di intense applicazioni, si concretizza un'idea nata "solitaria", ma poi progressivamente implementata dai contributi competenti e appassionati di chi in questo progetto ha Issue 1

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scommesso lanciando il cuore oltre ogni ostacolo. Grazie a Dominga Maio, Ilaria Vergallo, Grazia Pino, Andrea Maurizio, Piero Maurizio, Chiara Di Lisio, Fabrizio Mechi, Calogero Di Carlo, per avere a vario titolo corrisposto ad un’idea progettuale, credendoci fino a condividerla, investendoci tempo e risorse per farne elemento di interesse primario. Un grazie va anche allo chef tristellato Heinz Beck che, presso la sua prestigiosa struttura di Roma, ha tenuto a battesimo i prodotti appena nati ospitando l’evento di presentazione alla stampa, splendidamente organizzato dall'Agenzia di comunicazione "Fluendo", condotto dall'amico Marco Renna e partecipato da ospiti illustri tra i quali il Prof. Alessandro Bianchi, Magnifico Rettore dell'Università telematica Pegaso, il senatore Antonio De Poli, Questore del Senato, il senatore Marco Siclari, componente della Commissione permanente “Igiene e Sanità”, il dott. Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, la dott.ssa Laura Teodori, ricercatrice dell’Enea, recentemente insignita in India del premio “APA Distinguished Award 2019” per il suo contributo alla ricerca internazionale in medicina rigenerativa. E ora, lieto di aver contribuito all’ideazione e alla costruzione di uno strumento certamente utile e vantaggioso per tante persone con le quali da anni quotidianamente condivido storie e disagi, torno con grande serenità alla mia professione, lasciando totalmente a chi verrà dopo di me i compiti amministrativi e gestionali che non possono più, né devono appartenermi. Sarò sempre disponibile, per chi volesse chiederlo, a rendere il senso scientifico dell'idea-progetto ma, finché posso, operativamente intendo fare SOLAMENTE il medico! E così sarà... Prof. Mauro Minelli

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Eco e Sismabonus. Seminario su incentivi 2 2 o t t o b re 2 0 1 9 L'Aula Magna Università telematica Pegaso Palazzo Paterno' del Toscano, Via Etnea, Catania, ha ospitato il Seminario informativo: riqualificare gli edifici con Consortium Management Construction

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Soc. Coop. & EcoBonus SismaBonus Sono interventi: Calogero Di Carlo, Sabatino Nocerino, Dott. Giuseppe Spina Dott.ssa Noemi Gorga. Partner: Università telematica Pegaso.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO L'accordo: Formazione per le aziende In t e s a A s s o l y m p o - A s s o i m p r e s a 2 1 o t t o b re 2 0 1 9 del lavoro e l’attivazione di stage e tirocini. “Un passo fondamentale è stato compiuto oggi nel percorso che dovrà portare alla completa collaborazione tra due giovani organizzazioni che hanno come obiettivo il miglioramento e la crescita del tessuto sociale, economico e imprenditoriale - Dice il Professor Calogero Di Carlo -. Le idee, seppure geniali e innovative, hanno scarse possibilità di riuscita se non supportate da adeguata competenza e formazione e se non hanno accesso alle fonti di finanziamento che sono previste ma alle quali è spesso complicato accedere. Mario Attinasi e Calogero Di Carlo

PALERMO - Formazione delle imprese, scambio di saperi e competenze, servizi in comune, progetti di ricerca e un tavolo permanente di concertazione sul mondo del lavoro. Comprende questo e tanto altro il protocollo d’intesa firmato stamattina a Palazzo Mazzarino, a Palermo, tra Assolympo e Assoimpresa: una nuova partnership a servizio del mondo produttivo ed economico italiano. Il protocollo, firmato dal presidente di Assolympo Calogero Di Carlo e dal presidente di Assoimpresa Mario Attinasi, prevede che le due realtà mettano insieme saperi e competenze a servizio dei propri iscritti. La partnership ha tra i suoi obiettivi la definizione di progetti di ricerca congiunti, lo sviluppo di politiche per le famiglie, i giovani, i lavoratori, i diversamente abili e gli anziani per il loro inserimento sociale e lavorativo, la creazione di un tavolo permanente di concertazione sul mondo Issue 1

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Assoimpresa e Assolympo, seppure giovani anagraficamente, sono due entità che hanno già compiuto concreti passi nell’ambito delle loro aree di competenza e la firma di questo accordo, che ha valenza nazionale, consolida il percorso intrapreso separatamente da ciascuna associazione, affinché la sinergia che ne deriva possa fungere da stimolo al reciproco continuo miglioramento. La presenza capillare che questo nuovo sodalizio garantisce in tutto il tessuto socio-economico del territorio nazionale, assieme al dinamismo di coloro che lo compongono, ci permette di affermare, senza timore di essere smentiti, che coloro che vogliono intraprendere avranno tutti gli strumenti che occorrono per riuscire a vedere realizzati i propri obiettivi. Abbiamo un solo fine: formare imprenditori colti che diano vita ad “imprese sane”. Abbiamo il dovere di “strappare biglietti di solo ritorno”.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO L'accordo: Formazione per le aziende In t e s a A s s o l y m p o - A s s o i m p r e s a “Siamo molto soddisfatti di questo accordo che speriamo sia l’inizio di una lunga e proficua collaborazione - spiega Mario Attinasi –. Offriremo alle imprese luoghi di confronto e scambio di idee sul mondo del lavoro e dell’economia, ma anche la possibilità di usufruire della formazione professionale e permanente curata da una realtà importante come Assolympo. Continua il percorso di crescita di Assoimpresa che, anche attraverso questo protocollo, si radica su tutto il territorio nazionale: Assolympo nominerà referenti locali per ogni provincia e Assoimpresa metterà a disposizione i suoi servizi anche per l’attivazione di tirocini dedicati agli studenti“.

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"Assolympo ha l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e informazioni e di promuovere la cooperazione in attività di sviluppo delle risorse umane, della formazione professionale e dell’alta formazione culturale del mondo del business. Assoimpresa, nata alcuni mesi fa, è un’associazione che rappresenta il mondo delle piccole e medie aziende e che si sta strutturando a livello nazionale creando federazioni e gruppi di lavoro dedicati alle singole categorie del com-mercio, grazie a sinergie e collaborazioni che la renderanno presente in tutte le grandi città italiane. www.livesicilia.it

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U ni ce s d - M e e t i ng A z i e nd a l e Palermo, 19 ottobre 2019 Meeting tra novità, opportunità e riconoscimenti per i traguardi raggiunti con il Pres. Unicesd & CDC H. Calogero Di Carlo e la presenza di Mauro Minelli (Nuovo Direttore Scientifico Unicesd) presso Palazzo Mazzarino - Palermo. Durante il meeting collegamento telefonico con il Pres. dell’Università telematica Pegaso Danilo Iervolino.

numerose sedi in Italia e ormai anche oltre i confini nazionali" - sottolinea il Professore Di Carlo. Un evento formativo prima di tutto ma anche utile per fermarsi un attimo dalla velocità delle attività quotidiane, per tirare le somme di quanto si è fatto e per fissare nuovi obiettivi che, già all'inizio del nuovo anno accademico, si preannunciano quantomai ambiziosi ed entusiasmanti.

Una vera e propria boccata di motivazione e di ottimismo all'incontro tenutosi sabato 19 ottobre nello storico Palazzo Mazzarino, meravigliosa sede panormita dell'Università Telematica Pegaso. Il meeting, fortemente voluto dal Prof. Calogero di Carlo, responsabile nazionale delle sedi universitarie, ha coinvolto più di 50 persone tra referenti delle sedi Italiane e internazionali e personale addetto. "E' stata un'occasione unica per incontrarsi di persona, per guardarci in faccia e per dare un volto alle voci che giornalmente collaborano tra loro solo telefonicamente, date le distanze e le

I nuovi corsi di laurea Pegaso e Mercatorum, le interessanti collaborazioni scientifiche, l'innovazione, la nuova sfida nell'ambito turistico ed enogastronomico, con l'imminente inaugurazione del Campus Principe di Napoli, fiore all'occhiello delle università Pegaso e Mercatorum immerso nella splendida Costiera Amalfitana che si avvarrà della prestigiosa collaborazione dello chef tristellato Heinz Beck. Questi sono solo alcuni dei nuovi elementi che da quest'anno faranno da cornice al grande lavoro portato avanti, quotidianamente, da Di Carlo e da tutto il suo team.

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Perchè iscriversi alla Università della g a s t ronom i a ? "Se ami la buona cucina e vuoi dare una svolta positiva alla tua vita, condividiamo lo stesso obiettivo: elevarti a professionista del mondo enogastronomico. La tua forza sarà il nostro percorso formativo altamente qualificante”. L'Università della Gastronomia una grande opportunità

Tanti buoni motivi per puntare al settore enogastronomico in Italia: • siamo il primo paese al mondo per quantità di siti Unesco; • i numeri legati alla ristorazione e al turismo sono da capogiro! Il settore si conferma un grande business, forte del notevole incremento dell’utenza interna e della esponenziale crescita di turisti, che scelgono il Belpaese anche per apprezzare la nostra rinomata cucina; • la vacanza enogastronomica ha segnato infatti un incremento pari al 18,4% nel periodo 2013-2018; • il contributo dell’intero comparto “viaggi e turismo” è pari al 13,2% del PIL italiano, (ben 232,2 miliardi di euro); • l’utenza, ormai molto esigente, considera la qualità l’unico aspetto che veramente conta; il prezzo delle pietanze o di un buon vino, nel settore dell’alta enogastronomia, assume sempre più valore marginale; • la tendenza è di fornire un servizio d’eccellenza! L’indicatore che lo dimostra è la crescita nel nostro paese dei ristoranti stellati, attualmente ben 367. Sono universalmente considerati la quintessenza dell’italianità e del made in Italy; • le possibilità occupazionali dei nostri titolati sono da primato, con punte del 98% di successo entro i 12 mesi dal conseguimento; • la retribuzione degli addetti è molto buona anche per le fasce occupazionali più basse. I compensi delle figure a cui generalmente aspirano i nostri studenti, sono di tutto rispetto: € 45.666 per un Executive chef; € 97.417 per un Operations Perché iscriversi all’Università della Gastronomia? • perché rilasciamo un titolo che apre le porte di questo magico mondo, in cui la competenza e la professionalità sono garantite dai nostri percorsi formativi d’eccellenza; • perché i corsi sono gestiti da personale docente altamente qualificato, che si avvale della direzione tecnica di grandi chef stellati; • per essere apprezzati e retribuiti adeguatamente senza l’onere di dover dimostrare, di volta in volta, le qualità professionali o perdersi in infinite verifiche sul campo delle proprie competenze; • perché il target di riferimento è molto ampio: dal giovane in attesa di occupazione, al meno giovane insoddisfatto del proprio lavoro, che aspira a fare un salto di qualità. Un percorso che concede una ulteriore chance a coloro che vedono precluse le possibilità di successo nella vita, che invece avranno un’altra grande occasione per dimostrare il proprio valore. Infine i tanti appassionati di cucina, che desiderano approfondire la propria ars culinaria per puro diletto;

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• perché il frequentatore si troverà in uno splendido contesto, in cui le fragranze dell’arte gastronomica saranno il completamento naturale di un luogo unico al mondo, universalmente riconosciuto come la culla del ben mangiare: la costiera amalfitana! • perché al termine del percorso lo studente avrà accesso a stage e tirocini formativi in tutto il mondo! • perché, dulcis in fundo, facciamo parte di un Network di eccellenza, a garanzia del valore nel tempo del titolo I corsi che si terranno a breve presso il Campus Principe di Napoli: • Corso per Alta Pasticceria (professionalizzante) durata 6 mesi - didattica in presenza 192 - stage 308 ore - costo 11.200€ • Corso per Sommelier (professionalizzante) durata 6 mesi - didattica in presenza 192 stage 308 ore - costo 11.200€ • Corso di Alta Cucina (professionalizzante) durata 6 mesi - didattica in presenza 192 stage 308 ore - costo 11.200€ • Corso di Alta Ospitalità (master) durata 8 mesi - didattica in presenza 192 - stage 4 mesi - costo 11.200€ I corsi sono professionalizzanti e, master esclusi, sono accessibili a chi possiede almeno la licenza media inferiore; L’impegno economico è un investimento, su cui punta anche l’istituto di credito finanziante, disposto a farsi carico del costo dell’intero ciclo formativo (Prest Master fino a 50.000 euro senza interessi) a dimostrazione che anche l’istituto di credito non ha alcun dubbio a puntare su persone che ricevono un’alta formazione; Per iscriversi: - sottoscrivere il modulo di domanda (Domanda di iscrizione) di ammissione richiedendolo per email a: * orientamentounicesd@gmail.com * oppure al numero +39 320 8163324 (Whastapp) e indicando la modalità di pagamento più rispondente alle proprie esigenze.

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Campus Principe di Napoli Il Campus Principe di Napoli è la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria. Interamente dedicata alla gastronomia e al turismo, è l’unico Campus di eccellenza del suo settore a livello nazionale Con 40 Camere il Campus è pronto ad offrirvi un’esperienza unica al mondo in cui territorio, cibo, mare, bellezza e genuinità si contaminano reciprocamente in un contesto magico e ricco di suggestive emozioni. La sede del Principe di Napoli sorge ad Agerola, una delle incantevoli perle della Costiera Amalfitana. Il Campus organizza percorsi ed escursioni guidate e mette a disposizione di ospiti e studenti le migliori guide locali per un’esperienza di immersione nella natura. Scopri tutti i corsi di Laurea, Corsi professionalizzanti e Amatoriali per diventare una stella. DIRETTORE SCIENTIFICO: Heinz Beck - PRESELEZIONI: Entro il 4 Novembre REQUISITI D'ACCESSO: Diploma di Scuola Superiore

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SEDE DI PALERMO

I S CRI ZI O N I AP E RTE L’A Accademia Forense nasce con l’ambizioso obiettivo di fornire al mondo dell’Avvocatura uno strumento didattico/formativo di attività in ambito multidisciplinare del Diritto tese all’aggiornamento ed alla formazione del Professionista moderno, in un’ottica di crescente specializzazione del sapere imposta dagli ordinamenti sovranazionali e dall’andamento del mercato. . L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità (clicca il link per visionare elenco dei Docenti) http://www.accademiaforensepegaso.it/i-docenti-dell-accademia/ co on esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto commerciale; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto industriale e della concorrenza; • Diritto della navigazione e dei trasporti; • Diritto del lavoro; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto dell’Unione Europea. Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197

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Master in "Criminologia e Studi Giuridi Forensi-M971" a.a. 19/20 - iscrizioni sempre aperte Le precedenti edizioni del master 56 + 78, 100, 127, 213, 240, 297, 391, 451, 541, 688 che si accingono ad iscriversi, quasi tutti, al V anno della Facoltà di Giurisprudenza, ed il 881 (IV edizione in corso) hanno riscosso un notevole successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci. Prima di Voi, oltre 10.000 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof. Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi. In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli: Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

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Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master: 1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì: 1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2019/2020 il Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA971 per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

degli

studi

nel

Corso

di

Laurea

Magistrale

in

di

Giurisprudenza.

Per maggiori informazioni: 0081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197 mastercesd@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com (di carattere generale, logistiche/organizzative)

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E f f e t t o T re Co.Bo.Di.

Suicidi e disagio: il volto nascosto della divisa? Un convegno fa il punto su un fenomeno da tempo sottovalutato.

Una strage silenziosa continua. Oggi i numeri che registrano il tasso di suicidi nelle Forze dell'Ordine impressiona. Soltanto quest'anno si contano 58 casi accertati, 18 nelle Forze di Polizia: nel mese di ottobre 4 agenti hanno scelto di togliersi la vita e nella prima metà novembre si rileva già un caso. Un grido di aiuto silenzioso che, al di là di ogni analisi statistica, rivela un disagio profondo e spesso sottovalutato. Il suicidio è sicuramente l'atto finale , ma spesso non si dà conto dei sintomi tragici che ha la divisa. Su una maggiore presa di coscienza del fenomeno, s'innesta l'impegno della Polizia di Stato: il convegno "La prevenzione del disagio psicologico negli Operatori di Polizia", tenutosi mercoledì 13 novembre alla Questura di Roma in collaborazione con il Sindacato Italiano Appartenenti alla Polizia (Siap) e

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partecipato da numerosi relatori - fra i quali il segretario generale Giuseppe Tiani e il sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII e direttore di In Terris, don Aldo Buonaiuto - fa il punto di una situazione articolata, come mostra il riflesso normativo tuttora incompleto - o in parte inadeguato - a rispondere al fenomeno con efficacia. Non a caso la parola-chiave ricorrente è prevenzione: "L'idea, cioè, di mettere un supporto, un sostegno che arrivi prima della cura" ha dichiarato a In Terris Palma d'Alessio, Ispettore capo tecnico della Polizia di Stato e organizzatrice dell'evento. Nonostante spesso si parli di Corpo della Polizia, il lessico non riesce a scalfire l'immagine granitica delle Forze Armate. Una lettura più umana del contesto è, al contrario, una necessità per una professione dove la linea di demarcazione tra

Novembre 2019 Riassumendo

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AR M A

Pag. 21 - ARMA - concorsi Pag. 22 - RAPPRESENTANZA Pag. 23 - ATTUALITA' NEWS Pag. 42 - CESD Pag. 43 - RUBRICHE

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pubblico e privato è molto labile. Lo ha ricordato lo stesso Questore di Roma, dott. Carmine Esposito, nel saluto di apertura del convegno: "La Polizia è un valore, e agire per un valore è tutt’altra cosa che agire per gli uomini". La dimensione spirituale della professione impatta sulla vita del singolo, che ne incarna aspirazioni, ma anche limiti. La giornalista Sara Lucaroni ha ricordato a L'Espresso l'aquila tatuata sulla pelle di Bruno Fortunato, l'agente ferroviario che arrestò l'ex brigatista Nadia Desdemona Lioce. L'agente Fortunato non amava i tatuaggi. Ma quell'atto, fatto alla vigilia del suo suicidio, è la testimonianza concreta di un lavoro vissuto come missione, pur nella forma estrema del sacrificio di sé. I numeri non bastano a definirne i contorni. Prenderne consapevolezza, invece, sì. Il Tavolo de l D i s a gi o e l'Osservatorio interforze sui suicidi, istituiti nel febbraio scorso, intercettano la richiesta di maggiore esame di una complessità prima che diventi una vera e propria emergenza. In Terris lo ha chiesto all'organizzatrice del convegno. Esseri umani, prima che "poliziotti" Dott.ssa D'Alessio, come nasce l'idea di un convegno? "Il convegno nasce da una ricerca personale partita da un episodio drammatico. Due anni fa, una mia collega perde la figlia in modo tragico e mi porta alla mente che, una ventina di anni prima, aveva anche perso il marito collega poliziotto suicida. Cerco, allora, informazioni sul disagio psicologico e psichico dei colleghi poliziotti, soprattutto in merito al suicidio. In questo percorso di ricerca incontro Sara Lucaroni, la giornalista de L’Espresso che aveva scritto l'articolo su Bruno Fortunato, il collega morto suicida che aveva arrestato l'ex brigatista Nadia Desdemone Lioce sul treno. A lei racconto quello che stavo facendo e prende corpo l'idea del convegno, cioè di vedere se si può iniziare un confronto con i colleghi e la Polizia su un modo nuovo di raccontare il sostegno e la possibilità di aiuto a livello umano e personale vers gli operatori di Polizia che vivono situazioni difficili". Spesso non si considera questo disagio. Il convegno nasce anche per sensibilizzare la s oci e t à ? "Sì. Ho seguito diversi incontri in passato, Page 2

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come il Convegno del prof. Pompili alla Sapienza sui suicidi, così come quello di psichiatria organizzato dall'Esercito Italiano lo scorso settembre. Quello che notavo, anche nell'uso delle parole, è che spesso ripetiamo parole come corpo della Polizia, corpo dell'Esercito, in cui, cioè, il corpo è visto sempre come primo elemento. Ma spesso dimentichiamo che, oltre quel corpo c’è altro, ci sono una mente e un mondo interni che non possono essere risolti da un punto di vista solo materiale. Un mio amico psicologo ripete spesso che abbiamo cura del corpo, facciamo prevenzione, però quando si tratta di proteggere la mente e quel mondo affettivo interno fatto anche di traumi e abbandoni, non riusciamo ad avere lo stesso approccio. Questo è sintomo di un blocco culturale esterno forte rispetto a certi argomenti. Noi, però, vogliamo un cambiamento e lo vogliamo anche raccontare". Quali sono i fraintendimenti in cui si cade? "Di solito, l’aspetto psicologico è sempre associato a quello medico, cioè valutato da un punto di vista organico. Ma quest'impostazione è riduttiva, perché affrontare un disagio non significa solo prescrivere una pasticca, ma vagliare soluzioni alternative, come il sostegno psicologico e psicoterapeutico. Ripeto: c'è un blocco sociale e culturale da superare". L'inchiesta di Sara Lucaroni su L'Espresso ha aperto una finestra su questo mondo silente e inascoltato. Oggi si può fare anche il punto su dati precisi? "Il Capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, a febbraio scorso ha istituito l'Osservatorio sui suicidi delle Forze di Polizia, ma in realtà dati ufficiali pubblici ancora non ne abbiamo. Quelli che otteniamo sono spesso desunti da inchieste giornalistiche. È anche su questo che Convegno vuole parlare, cioè dire: parliamone e facciamo il punto, per evitare anche il rischio di dati parziali o falsati. A ottobre abbiamo avuto 10 suicidi nelle Forze dell'Ordine, 4 in una settimana. Il capo Gabrielli è sensibile al problema, e ci aspettiamo che in futuro l'Amministrazione racconti i dati raccolti".

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C'è una cosa che la colpisce di tutto questo? "Mi colpisce il silenzio. Il silenzio interno è relativo al fatto che facciamo fatica a livello gerarchico a raccontare la difficoltà, ad affrontarla e a trovare gli strumenti per risolverla. Il silenzio è anche esterno, perché manca, a livello di comunicazione, la capacità di raccontare quello che avviene dentro le Forze dell'Ordine. Tante volte l'evento tragico viene scritto con un trafiletto su un giornale con neanche nome e cognome. Così, la persona che vive un disagio spesso rimane priva di un'identità. Vogliamo, per questo, riportare a un livello umano quello che è la vita di ogni poliziotto. Siamo esseri umani prima di essere poliziotti, non possiamo perderci". Cosa si aspetta da oggi, dunque? "Mi aspetto che l'Amministrazione sia capace di capire che gli strumenti ci sono e che si possono utilizzare anche dentro. Con le dovute cautele, con i protocolli e attuando le giuste procedure, si possono approntare supporti e sostegni per poter prevenire, anziché intervenire quando tutto diventa cura". Il quadro normativo La difficoltà ad affrontare il fenomeno del disagio psicologico trova immediata rispondenza nel quadro normativo, non sempre adeguato a rispondere ai bisogni. Ma considerare le norme previste in caso di diagnosi nueropsichiatrica come un ostacolo sarebbe riduttivo. Come ha, infatti, sottolineato la Dott.ssa D'Alessio, è urgente cambiare il paradigma del fenomeno, cioè passare dalla cura alla prevenzione. Soltanto questo tipo di approccio, infatti, consente di "ri-modellare" le norme già presenti. Come l'articolo 48 del D.P.R del 28 ottobre 1985, che prevede il ritiro del tesserino di riconoscimento e dell'arma già nel caso di sospetta infermità neuro-psichica. Spesso, l'applicazione dell'articolo acuisce il disagio dell'agente che si sente estromesso, se non ostracizzato, da una realtà che per lui ha connotati familiari e non è solo un mero lavoro. Lo sa bene il dott. Fabrizio Ciprani, dirigente medico della Polizia di Stato e Direttore Centrale di Sanità: "Mi sono preso sempre la responsabilità di applicare poche volte l'articolo 48" ha detto, rintracciando il disagio arrecato a un agente. Per questo, è Page 3

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in corso il varo di un art. 48/bis che vada a modificare l'assetto normativo esistente, come la possibilità di rimanere in servizio senza l'arma d'ordinanza: "un provvedimento che va sulla via del cambiamento - ha dichiarato Ciprani perché dà consapevolezza della propria vulnerabilità". Dentro il "male silenzioso" I diretti testimoni del malessere che vivono gli operartori di Polizia è il personale degli psicologi e psicoterapeuti. In Terris ha intervistato due operatrici nel settore, relatrici del convegno. La dott.ssa Stefania Borghetti è psicologa psicoterapeuta che lavora assistendo soprattutto poliziotti penitenziari. Dottoressa, si può parlare di stigma del disagio psichico nelle forze dell’ordine? "Innanzitutto, questo stigma non riguarda solo le forze dell'ordine, ma è più generale. La popolazione spesso non lo accoglie e non si propone in un’ottica di prevenzione. Questo dato è ancora più forte negli operatori della Polizia perché c'è un’identità che è molto forte, così come la subcultura che vede nel poliziotto come a colui che non deve avere un impatto emotivo rispetto a tutti gli stress con i quali si va a confrontare quotidianamente. Gli agenti si confrontano, molto più di altre professioni, con eventi stressanti che hanno un impatto emotivo: lo possono avere in modo immediato, a lungo termine, oppure possono esserci più eventi che si sommano e portano a uno stress cronico con una serie di conseguenze dal punto di vista psico-somatico e comportamentale". Lei parla del burnout... "Sul burnout la cosa interessante è che, al giorno d’oggi, c’è un cambio di prospettiva. Con il ‘riconoscimento’ da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi questa sindrome è vista diversamente. Sindrome vuol dire che si riconoscono dei sintomi i quali, nel loro cronicizzarsi, possono portare a malattie e psicopatologie vere e proprie. Riconoscerlo è, quindi, importante perché, se prima questo fenomeno era correlato a una difficoltà dell'individuo nella sua vita quotidiana, ora viene relazionato all'ambiente professionale.

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Tale cambio di prospettiva è suffragato da dati scientifici e va preso in considerazione". È, dunque, importante cambiare l’ottica? "Sì, perché bisogna prevenire l’insorgenza di questi fenomeni e lo si può fare solo se si considera il burnout un problema occupazionale. Quello che manca oggi come dato scientifico è che vengono studiati i sintomi, cosa fare per intervenire, però poco viene fatto per studiare gli interventi risolutivi in ottica preventiva" Questo implica che è necessario cambiare la cultura personale… "Sì, aprirsi alla possibilità che ci sono eventi che impattano e fanno parte del ruolo complesso della professione. Dire che quella delle forze armate è una professione complessa non è un demerito, anzi piuttosto il contrario, perché è una professione che ha dei risvolti complicati". Rispetto ai suicidi, invece? "Il suicidio è un aspetto multifattoriale e sarebbe riduttivo presentare il singolo caso dicendo ‘il suicidio è determinato da…’. Con ciò voglio dire che no è mai un unico fattore a entrare in gioco, perché se guardiamo al soggetto in un'ottica biopsico-sociale, sono tante le determinanti. Però quello che è importante dire è che se anche solo questa determinante può essere dovuta dal tipo di lavoro, dalla struttura dell’organizzazione, che c'è una 'facilità' a mettere in atto alcune azioni perché si è in possesso di un’arma, questo va attenzionato. Bisogna, cioè, pensare a cosa va fatto perché questa parte non vada a impattare sul soggetto per cercare di risolvere il problema" Ci sono dei contesti più complessi rispetto a d a l t ri ? "Lavorando in ambito penitenziario, io percepisco le difficoltà emotive e il disagio dei poliziotti penitenziari, ma anche degli altri operatori. Non nascondo che anch’io mi trovo ad affrontare alcune di queste difficoltà, solo che io vengo da una cultura psicologica e ho gli strumenti e le strategie che mi consentono di tutelarmi. Eppure, a volte non bastano, perché capita di assistere a scene che ti mettono in pericolo o danno la percezione di esso. A lungo andare, complice un contesto in cui il confronto con i colleghi manca e non c'è un'adeguata accoglienza del fenomeno, questa mancata protezione lascia un segno e un impatto. Ci sono, poi, persone che non ritengono possibile un confronto. C'è, infatti, una tendenza a non parlarne Page 4

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perché, se si parla, si percepisce un invalidamento della propria immagine professionalene. Ma negare i problemi fa sì che poi, da qualche altra parte, escano". La dott.ssa Giuseppa Lopes è psicologa e, nella sua attività, assiste diversi operatori della Polizia di Stato con problemi di disagio psicologico. Dottoressa, perché il disagio psicologico negli operatori delle Forze di Polizia è così com p l e s s o? "Nel disagio che vive un poliziotto va, innanzitutto, considerato il conflitto che si scatena fra il desiderio di intraprendere questa professione e la crisi di questo desiderio. Da tale conflitto, spesso il poliziotto sviluppa un doppio vissuto, perché da una parte il suo ruolo è quello di proteggere degli esseri umani, dall'altra le situazioni conflittuali e traumatiche che affronta nella quotidianità lo possono allontanare dal senso della divisa, e allora quella stessa divisa diventa una protezione, una difesa verso sé stesso. In questo duplice piano può, così, accadere che l'operatore diventi aggressivo e sviluppi un marcato senso di solitudine e di blocco che può sfociare anche in un'aggressione verso sé stesso". Come s'interviene in questi casi? "Quando l'operatore di Polizia chiede aiuto, si applica l'articolo 48: vengono ritirate le manette e il tesserino. Questo è un provvedimento valido se è legato a un processo curativo. Oggi, forse, quello che si deve realizzare è un intervento preventivo che riporti l'operatore di Polizia al desiderio di quella scelta fatta affinché possa vivere tutta la sua realtà non solo profesisonale, ma anche personale. Se questo sostegno preventivo non viene attuato, si rischia il burnout e, in situazioni ancora più complesse, si può arrivare al suicidio". Cosa porta della sua esperienza di sostegno? "Per quanto riguarda la mia esperienza, posso dire che gli operatori delle Forze dell'Ordine oggi richiedono un aiuto psicologico per cercare di ritrovare la possibilità di riuscire a garantire la sicurezza anche per i cittadini, non solo per sé stessi". Marco Grieco

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Il SIM Carabinieri all’assemblea generale Si nd a ca t i e C oce r 1 7 o t t o b re 2 0 1 9 Roma – Giornata “storica”, quasi da veri e propri stati generali dei sindacati militari, quella di ieri grazie all’occasione fornita da SAP, SIULP e SIAP che hanno promosso l’importante assemblea per tutti gli operatori dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico. L’iniziativa estem-poranea del SIM Carabinieri ha consentito alle nascenti sigle di accreditarsi una volta per tutte nel novero dei soggetti titolati a rappresentare il personale dei succitati comparti, unitamente ai Sindacati della Polizia, della Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco. Dopo un’iniziale incomprensione sulla titolarità da parte delle nascenti sigle militari nel poter rmare un eventuale documento condiviso, brillantemente risolta dal Segretario Nazionale del Sim Salvatore Iandiorio, si è proceduto all’elencazione delle problematiche che avrebbero dovuto essere rappresentate al Governo in un documento programmatico di natura

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politica. Nel corso dell’assemblea è stata immediatamente trovata una comunione di intenti e, dopo, si è proceduto a commentare gli argomenti al ne di stilare il documento il prima possibile, per poterlo sottoporre alle rme di tutte le associazioni convenute. Anche i Cocer, presenti sia per i Carabinieri che per la Guardia di Finanza ed Interforze, dopo una prima iniziale presa di distanza dall’eventuale estensione della rma ai neo sindacati militari, alla ne opportunamente reindirizzati dai Segretari Nazionali dei maggiori Sindacati della Polizia, Stefano Paoloni del SAP e Felice Romano del SIULP, hanno dovuto convenire sulla necessità di una massima condivisione, per poter arrivare alla migliore risoluzione delle problematiche attuali che riguardano tutti i nostri militari. E’ solo l’inizio! www.simcarabinieri.it

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Suicidi nelle Forze Armate e Forze dell’Ordine: l’impegno dei sindacati e d e l l e a s s o c i a z i o n i p e r l a p re v e n z i o n e 3 1 o t t o b re 2 0 1 9 Roma – Si sono aperti alle 10 di stamane, nella Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, i lavori per l’iniziativa promossa da AISPIS e dall’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e delle Forze dell’Ordine, moderati dalla D.ssa Francesca Beneduce, criminologa e direttore scientifico dell’ AISPIS (Accademia Italiana delle Scienze di Polizia investigativa e scientifica) per parlare del tema dei suicidi tra le forze dell’Ordine e Forze Armate. Il vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, ha voluto salutare i convenuti ed ha colto l’occasione per consegnare delle targhe ricordo a due membri delle Forze di Polizia e Forze Armate vittime del dovere e, rispettivamente, all’agente della Poliza di Stato Yuri Sannino, accoltellato a Roma nel luglio scorso, e al Maresciallo Ord. dell’ Esercito Italiano Carmine Pedata, medaglia d’argento al V.M, ferito durante un attentato in Afghanistan nel 2012. Il Presidente dell’Aigesfos, Dott. Luigi Lucchetti, ha poi illustrato il compito dell’osservatorio e i numeri dei casi stabili nel tempo ma suscettibili del cosiddetto “Effetto Werther”, fenomeno di emulazione che provoca nella società una catena di altri suicidi. Ha voluto salutare l’affollata platea anche la caporedattore del TG2 Antonietta Spadorcia, che si è messa a disposizione, nelle sue possibilità, quale cassa di risonanza riguardo un fenomeno troppo spesso colpevolmente sottovalutato, se non ignorato, dalla stampa nazionale. È stato poi il turno dell’ex Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, la quale si è resa disponibile a continuare il lavoro cominciato al Ministero anche a livello politico. Anche avvocati, psicologi e medici di famiglia presenti hanno convenuto che la problematica debba essere affrontata già a livello del medico di famiglia, con l’attivazione di una prima fase consultiva per la risoluzione dei problemi, proprio tenendo conto della ritrosia dei militari/ poliziotti nell’approcciare alle strutture, Page 6

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poche e carenti, messe in essere dalle amministrazioni. Infine gli interventi del segretario nazionale di un sindacato della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e del segretario nazionale SIM Carabinieri, Salvatore Iandiorio, che ha ribadito l’importanza di un cambiamento nel rapporto tra l’istituzione di appartenenza ed il dipendente. La struttura sanitaria deve correlarsi diversamente col proprio personale, il quale rapportandosi con il cittadino è troppo spesso sottoposto al cd. “stress corrrelato”. “Dobbiamo instillare la cultura del parlare di noi stessi quando si presenta un qualsivoglia problema, sia di natura famigliare che di servizio. Noi il nostro lavoro ce lo portiamo a casa, e se necessario abbiamo bisogno di un supporto psicologico fornito dall’Istituzione, che deve essere esclusivamente migliorativo dell’attuale condizione psicofisica e non punitivo perché collegato spesse volte anche alla sospensione dall’impiego, che seppur temporanea, il più delle volte, incide notevolmente e negativamente nell’economia del militare stesso poiché riduce al minimo gli emolumenti stipendiali. Bisogna prendere atto che il mondo è cambiato, siamo esseri umani che, alle volte, abbiamo bisogno di ricaricare le “batterie”. Molte strutture dello Stato non sono sufficientemente in grado di supportare una vita lavorativa dei propri appartenenti” ha concluso il segretario del SIM Carabinieri Iandiorio. L’organizzazione dell’incontro è stata curata ed organizzata in toto dalla criminologa D.ssa Antonella Cortese, vice presidente Aispis e dell’Osservatorio, e da Francesca Beneduce, criminologa e direttore scientifico dell’ AISPIS (Accademia Italiana delle Scienze di Polizia investigativa e scientifica), in collaborazione con il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi. Ospiti dell’evento il SIM CC Sindacato Italiano Militari Carabinieri e il SAM Sindacato autonomo dei Militari. www.simcarabinieri.it

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Carabinieri: incontri in parrocchie, studi medici e dopolavoro per prevenire le truffe agli anziani 02 novembre 2019 Oratori, parrocchie, centri anziani e anche studi dei medici di base. E’ la strategia del comando provinciale dei carabinieri di Torino che ha deciso di combattere il fenomeno delle truffe agli anziani andando a incontrare le potenziali vittime nei luoghi che frequentano di più. "Spesso c’è vergogna o difficoltà a venire in caserma", spiega il capitano Giovanni Piscopo, comandante della compagnia dei carabinieri di Rivoli, protagonista qualche giorno fa di un incontro nella sala consiliare del comune di Rivoli a cui hanno partecipato almeno un centinaio di persone insieme al sindaco Andrea Tragaioli e al comandante della stazione di Rivoli Salvatore Fucarino.

settimanale su tutto il territorio di nostra competenza", spiega il capitano Piscopo. Gli incontri servono a raccogliere le segnalazioni di chi non ha potuto presentarsi in caserma ma anche a fornire un elenco di consigli utili per non diventare vittime dei truffatori. «Il primo dei consigli è uno solo: non aprire agli sconosciuti e segnalare ogni situazione sospetta al 112. E’ molto importante denunciare anche i tentativi di truffe oltre ai fatti compiuti”, spiegano i carabinieri che nella sala consigliare di via Capra, a Rivoli, hanno raccontato l’intero campionario delle possibili strategie dei truffatori, dai finti addetti del gas, a finti operatori delle forze dell’ordine.

"Sono incontri che teniamo con cadenza

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Perugia,operazione antidroga, 150 arresti

02 novembre 2019 Oltre 150 persone sono state arrestate e quintali di sostanze stupefacenti del valore di decine di milioni di euro sono stati sequestrati nel corso di una maxi operazione guidata dai Carabinieri di Perugia in collaborazione con organismi di polizia nazionali e internazionali. Lo rende noto in un comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Perugia. Nel corso dell'operazione, si legge nella nota, è stata smantellata "un'inedita e insospettabile organizzazione" di trafficanti internazionali di droga. E' partita da Perugia e ha portato a smantellare una maxi-organizzazione di trafficanti di droga a carattere transazionale, con oltre 150 arresti e quintali di sostanze stupefacenti sequestrate per un valore di decine di milioni Page 7

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di euro, l'operazione denominata "Domitia 2012", condotta dai carabinieri del capoluogo umbro in sinergia tra la Direzione distrettuale antimafia della Procura di Perugia, la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Reparto del servizio centrale del Ros. L'attività di indagine del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Perugia è partita nell'estate del 2012 a seguito di una operazione di polizia giudiziaria nei confronti di un gruppo di spacciatori di nazionalità tunisina, attivi nella zona della stazione ferroviaria di Fontivegge e che portò al sequestro di circa due chili di eroina e all'arresto di 16

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corrieri della droga, di cui cinque italiani. Nel corso delle indagini, "sviluppate nel corso degli anni - ha ricordato questa mattina il procuratore Giuseppe Petrazzini - con attività di investigazione, di analisi e operativa in senso stretto" e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia della locale Procura della Repubblica con la collaborazione della Direzione centrale per i servizi antidroga, del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, attraverso lo Scip sulla rete Enfast italiana, polacca, inglese, belga e svedese, dell'Europol e di Eurojust, si sono ricostruiti i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina. Una operazione che si è conclusa con l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia, Piercarlo Frabotta nei confronti di

19 persone, di nazionalità in prevalenza tanzaniana, accusate di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione di droga. Secondo quanto emerso dalle indagini l'organizzazione, ben strutturata e delineata, con compiti e funzioni precise tra i vari adepti, vantava collegamenti in varie nazioni europee e di altri continenti, con una capillare rete di collegamenti e 'corrieri' capaci di immettere sul mercato italiano grandi quantitativi, in particolare di eroina. L'indagine ha visto gli investigatori al lavoro in 105 operazioni in Italia e all'estero, con il sequestro di oltre 230 chili di eroina, 20 chili di cocaina, 2 chili di Mdma e quasi 15 chili di marijuana, per un valore di decine di milioni di euro. (ANSA)

Festa forze armate a Reggio Calabria: esercitazione dei carabinieri in caso di attacco terroristico

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A seguito degli attentati di Parigi del 7 gennaio e 13 novembre 2015 e quelli del 22 marzo 2016 a Bruxelles, la dimensione del terrorismo di matrice confessionale, è stata portata ad un nuovo livello in tutto il continente europeo. Conseguentemente a ciò, l’Arma dei Carabinieri si è immediatamente attivata per adeguare il proprio sistema di contrasto alla nuova Page 8

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minaccia. Dall’estate del 2016, pertanto, sono pienamente operative sul territorio nazionale 18 Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) e 13 Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) specificatamente addestrate per fornire una prima risposta in caso di attacco terroristico, in attesa dell’arrivo del Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.). ADVERTISEMENT Le A.P.I., in particolare, fanno perno sulla struttura territoriale dell’Arma e sono permanentemente schierate in 16 capoluoghi di provincia già selezionati oltre che nei 2 reparti dei Cacciatori di Calabria e Sardegna e sono poste sotto il Comando del locale Comandante Provinciale dei Carabinieri, con il compito di intervenire con la massima rapidità in caso di attacco terroristico multiplo ad obiettivi nell’area di competenza.

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L’Aliquota di Primo Intervento di Reggio Calabria effettua quotidianamente una vigilanza dinamica dedicata ad una serie di obiettivi sensibili collocati nell’ambito di questa Provincia e selezionati dalla Prefettura su proposta delle Forze di Polizia. Intervengono inoltre in situazioni d’emergenza di bassa complessità come barricamenti domestici, azioni finalizzate a neutralizzare i cosiddetti “active shooter” (criminali asserragliatisi durante la commissione di un reato) con l’ausilio del negoziatore, militare specializzato in forza al Comando Provinciale di Reggio Calabria, il quale nell’intervento effettua una negoziazione e analisi dei rischi attraverso il contatto comunicativo e persuasivo per la risoluzione della crisi. Nella Provincia di Reggio Calabria, un intervento congiunto e risolutivo delle API impiegati insieme alla figura del negoziatore è avvenuto il 04 gennaio 2019 a Stignano, allorquando un soggetto minacciava di far esplodere delle bombole del gas mettendo in pericolo se stesso e gli altri cittadini delle palazzine limitrofe e solo la sinergia tra gli operanti e l’empatia creata con il soggetto ha evitato gravi conseguenze. L’esercitazione organizzata per la ricorrenza del 4 novembre, pone in risalto lo studio di casi concreti,

l’addestramento delle unità impiegate, la perfetta sinergia con gli altri attori impegnati sul territorio, in questo caso il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, cha ha contributo in maniera importante a qualificare gli operatori dell’Arma nel primo soccorso. In definitiva, il complesso di peculiarità che esalta la doppia natura dell’Arma dei carabinieri, apprezzata in patria e all’estero, di forza di polizia a competenza generale e di Forza armata in servizio permanente di pubblica sicurezza. Con riferimento all’esercitazione odierna, essa si basa sullo studio dell’attentato alla stazione di Marsiglia dell’ottobre 2017, uno dei più significativi attentati – per modus operandi – compiuti nel modo occidentale ad opera del terrorist isolato, il single actor terrorist, che agisce in maniera improvvisa, in un luogo di aggregazione ad alta affluenza, come una stazione ferroviaria. Un’azione – quella posta in essere dagli operatori dell’Arma, con l’intervento della CRI – tesa a ripristinare l’ordine pubblico, evitando conseguenze ben più gravi, minimizzando nel contempo l’impatto in termini di uso della forza. www.strettoweb.it

Mafia, ‘ndrangheta e traffico internazionale di droga: 70 arresti tra Catania, Reggio Calabria, Torino e Milano 05 novembre 2019 All’alba, in Torino e nell’hinterland piemontese, nonché Reggio Calabria, Milano e Catania, 400 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale torinese su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 65 appartenenti e/o contigui alle locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese (TO), ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’ag-gravante delle finalità mafiose

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Contestualmente la Guardia di Finanza di Torino ha proceduto all’esecuzione di una parte del medesimo provvedimento cautelare nei confronti di ulteriori 6 indagati, ritenuti responsabili, in seno alla citata associazione, anche di autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili, nonché conti correnti e quote societarie di ingente valore.

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ARMA In particolare, l’indagine dell’Arma dei CC è stata avviata nel 2016 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino congiuntamente alla Compagnia di Chivasso ed ha consentito di: - ricostruire l’organigramma delle suddette locali di ‘ndrangheta, facenti capo rispettivamente alle famiglie Agresta ed Assisi, operanti nella provincia di Torino, con interessi in tutto il territorio nazionale ed all’estero (Spagna e Brasile); - tracciare i canali di approvvigionamento degli stupefacenti (hashish importato tramite la tradizionale rotta spagnola e cocaina attraverso i porti del nord Europa); - individuare i componenti di due distinte organizzazioni dedite al traffico e smercio delle sostanze illegali, operanti entrambe sotto l’egida della ‘ndrangheta, delle quali una in Volpiano e l’altra nella zona nord della città di Torino, con quartier generale in Barriera Milano; - catturare nel corso delle investigazioni 3 latitanti (padre e due figli), dei quali Assisi Pasquale Michael catturato in Torino il 3 maggio 2017 in un appartamento con attico nel centro cittadino, mentre Assisi Nicola ed Assisi Patrick, inseriti nell’elenco dei latitanti “pericolosi” (ex lista 100) localizzati in appartamenti di lusso in San Paolo del Brasile l’8 luglio 2019; - sequestrare complessivi 72,5 kg di hashish, 3,7 kg di marijuana e 6 kg di cocaina, nonché documentate fittizie intestazioni di beni mobili, immobili e quote societarie, oggi sottoposte a sequestro. Le investigazioni svolte dai militari della Guardia di Finanza di Torino (60 i finanzieri impiegati dall’alba) sono state invece principalmente orientate all’individuazione

di condotte dissimulatorie della reale disponibilità di beni compiute da taluni degli indagati ed hanno portato all’individuazione di ulteriori n. 6 soggetti, dei quali 2 riconducibili alla locale di Volpiano, 3 aventi ruolo di “prestanome” ed 1 esercente la professione di commercialista “colletto bianco”. Le indagini hanno permesso di riscontrare come i sodali abbiano utilizzato parte dei proventi delle attività illecite reimpiegandoli in attività economiche, localizzate nei Comuni di Settimo Torinese e Volpiano, quali il noleggio delle slot machine, la commercializzazione del caffè e la raccolta delle scommesse. Le aziende venivano fittiziamente intestate a prestanome compiacenti, al fine di eludere l’applicazione di eventuali misure di prevenzione che avrebbero potuto portare al sequestro delle imprese. Fra gli investimenti sottoposti a sequestro figura anche una palestra sita in Volpiano. Il suddetto programma criminoso si è reso possibile anche grazie all’attività di un commercialista di Settimo Torinese, che ha posto a disposizione dell’organizzazione le proprie conoscenze e competenze tecniche nel settore societario, seguendo in prima persona la costituzione delle diverse società-schermo e fornendo costante supporto per la risoluzione delle problematiche d’impresa e nei rapporti con gli interlocutori delle società, clienti e istituti di credito. www.gazzettinonline.it

Arrivati due agenti cinesi, lavorano al fianco dei nostri carabinieri 07 novembre 2019 Ieri pomeriggio sono arrivati a Padova due agenti di Polizia della Repubblica Popolare Cinese che affiancheranno, per tre settimane, i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri nello svolgimento di servizi congiunti. L'accordo, che prevede il coinvolgimento delle città Page 10

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italiane dove maggiormente si riscontra la presenza turistica di cittadini cinesi, interessa la città di Padova per la prima volta, in quattro anni, dall'inizio del rapporto di collaborazione tra le due polizie. www.ilgazzettino.it

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La truffa delle assicurazioni: «Pronto signora? Sono il maresciallo dei carabinieri» 08 novembre 2019 La banda con base a Napoli ha raggirato centinaia di persone in tutta Italia: ecco come funzionava il tranello | Corriere Tv Sgominata dai carabinieri di Milano una grossa organizzazione con base a Napoli, legata alla camorra, specializzata nelle truffe agli anziani. Ecco come funzionava il tranello. Prima chiamata, in cui il «telefonista» si accerta che la vittima sia sola in casa: «Sono Alessandro Della Corte, l’avvocato, l’assicuratore ma lei è da sola in casa? È da sola? Io ho ricevuto una telefonata dai carabinieri di Bologna che è successo un piccolo tamponamento ed era coinvolto suo figlio con l’auto. L’assicurazione dell’auto era scaduta, adesso si trova in caserma dei carabinieri in stato di fermo. Lei si può scrivere un attimo questo numero signora? ». A questo punto l’anziana, sotto choc, trascrive il numero pensando di chiamare i carabinieri di Bologna. Le risponde invece un altro

«telefonista», e scatta la trappola: «Pronto carabinieri, chi è? Matteo è suo figlio? Io sono in maresciallo Primo dei carabinieri di Bologna, suo figlio è risultato scoperto di assicurazione, io voglio evitare di denunciare suo figlio, perché se hanno fatto la denuncia può incidere sul lavoro e può incidere anche che gli devo sequestrare la patente e l’auto, però non si preoccupi, io non voglio fare la parte del maresciallo cattivo, perché ho visto che suo figlio è un bravo ragazzo e lo voglio aiutare... però diceva l’avvocato un procedimento, di fare un versamento online all’assicurazione dell’auto, e tutto si risolve perché poi arriva ai nostri terminali dei carabinieri, in modo che io faccio a rinunciare ai signori di non fare denunciare suo figlio, va bene?». www.video.corriere.it

Milano, ergastolano accoltella un uomo in un parcheggio. Nel '79 uccise tre carabinieri posto di blocco tra Liscate e Melzo, nel Milanese, a bordo di un'auto che risultava Un uomo di 79 anni è stato ferito con una rubata. Mentre i militi controllavano un suo coltellata alla gola mentre si trovava nel documento quella notte, il giovane fece parcheggio sotterraneo dell'ospedale San fuoco uccidendo il maresciallo Michele Raffaele di Milano. Le sue condizioni sono Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. carabiniere Federico Tempini. Quando L'agguato sarebbe avvenuto nell'ascensore venne arrestato Cianci, originario di che porta ai piani sotterranei del Cerignola, non confessò e disse, anzi, che a sparare ai militari della stazione di Melzo parcheggio. A ferirlo, secondo una prima ricostruzione, erano stati alcuni sconosciuti a bordo di è stato Antonio Cianci, il pregiudicato di 60 un'auto. anni che nell'ottobre del 1979 aveva ucciso Al processo di primo grado venne tre carabinieri a Melzo. Lo stesso Cianci condannato all'ergastolo, confermato in aveva ucciso una guardia giurata nel 1974 appello nel 1983 (processo in cui con una ed era finito in riformatorio. Detenuto nel lettera ai giudici finalmente confessò la carcere di Bollate, Cianci aveva ottenuto, strage) e poi anche in Cassazione. Era da quanto si è saputo, un permesso premio. detenuto a Bollate e, da quanto si è saputo, aveva ottenuto un permesso premio di un Cianci aveva 20 anni quando nella notte tra giorno. . l'8 e il 9 ottobre del '79 uccise tre carabinieri che lo avevano fermato ad un wwwmilano.repubblica.it 0 9 o t t o b re 2 0 1 9

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Importanti lavori strutturali al Comando carabinieri di via Guglielmi a Foggia. Possibili disagi per utenti

09 novembre 2019 Dalla mattina di lunedì prossimo il Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia in via Alfredo Guglielmi sarà interessato da importanti lavori strutturali che imporranno la chiusura dell’ingresso principale. Tali lavori, la cui durata è prevista in due settimane circa, interesseranno, tra le altre, anche la zona dell’ingresso riservato al pubblico e della sala d’attesa, rendendo pertanto impossibile assicurare il regolare servizio di ricezione denunce per tutta la loro durata. Il Comando, al fine di alleviare gli inevitabili disagi che tale impedimento farà ricadere sull’utenza, ha comunque previsto un rinforzo nel servizio di ricezione denunce a favore degli altri due presidi dell’Arma in città, dove potranno essere comunque soddisfatte le esigenze della cittadinanza, e cioè: Stazione Carabinieri di Foggia San Lorenzo, in piazza Giovanni XXIII nr. 18; Stazione Carabinieri di Foggia

Porta San Severo, in piazza Leonardo da Vinci nr. 5. Entrambi i Comandi Stazione osserveranno l’orario continuato di apertura al pubblico dalle 08.00 alle 22.00. Per le esigenze di natura particolarmente urgente sarà in ogni caso assicurata, anche in orario notturno, la presenza del militare di servizio alla sede di via Guglielmi, contattabile tramite il citofono posizionato all’ingresso. Si evidenzia che i disagi non andranno minimamente a influire sulle normali attività della Centrale Operativa, dove è attestato il numero telefonico di pubblica emergenza 112, né dei servizi esterni, compresi quelli di pronto intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile.. www.immediato.net

Benevento: arrestato il latitante

tracce. Dato che altri rappresentanti della famiglia che controlla il mercato della Si nascondeva in una casa rurale alla droga e il racket delle estorsioni a periferia di Apice e a lui i carabinieri del Benevento e in gran parte della provincia comando provinciale di Benevento sono erano finiti in carcere, Stanislao Sperandeo arrivati seguendo persone che lo aiutavano da latitante avrebbe continuato a gestire nella sua latitanza. Stanislao Sparandeo, gli affari del clan. Al momento dell’arresto 40 anni, dovra’ ora scontare in carcere la non ha opposto resistenza. Si trova ora nel condanna a 10 anni di reclusione che la carcere di Capodimonte a Benevento attesa Corte di Cassazione ha reso definitiva nel di essere interrogato dai magistrati. Al febbraio scorso. Proprio poco prima che la vaglio degli inquirenti la posizione di alcuni sentenza diventasse esecutiva il 40enne, fiancheggiatori che avrebbero favorito la condannato per traffico di sostanze latitanza. stupefacenti e associazione per delinquere www.labtv.net di tipo mafioso, ha fatto perdere le sue 09 novembre 2019

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ARMA Carabinieri uccisi dalla mafia al casello di San Gregorio di Catania: commemorato il 40esimo anniversario dell’eccidio

10 novembre 2019 Questa mattina, alla presenza delle autorità civili e militari, al casello autostradale di San Gregorio, il sindaco Carmelo Corsaro e il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, colonnello Raffaele Covetti, alla presenza dei familiari delle vittime del dovere, hanno deposto una corona d’alloro nei pressi del monumento voluto dal comune in ricordo dei tre eroici militari. La cerimonia si è conclusa nella locale chiesa madre con la santa messa celebrata dal parroco Ezio Coco, al termine della quale è stata letta la preghiera del carabiniere e i vertici militari, dopo aver ringraziato gli intervenuti, hanno inteso SAN GREGORIO DI CATANIA – Il 10 rivolgere un particolare pensiero ai novembre del 1979 al casello autostradale familiari delle vittime, ricordando l’esempio di San Gregorio di Catania la mafia uccise dei tre carabinieri, decorati di M.O.V.C., barbaramente tre servitori dello Stato, il che per servire la Patria hanno sacrificato vice brigadiere Giovanni 10 Bellissima, 24 la loro vita. anni, e gli appuntati Salvatore Bologna, 41 Il primo cittadino ha ringraziato l’Arma dei anni, e Domenico Marrara, 50 anni, in Carabinieri per la quotidiana attività svolta servizio al Comando Provinciale Carabi- al servizio del cittadino e dei più bisognosi. nieri di Catania. Fra i presenti c’erano anche i rappreIl commando entrò in azione per liberare e sentanti delle associazioni dei carabinieri uccidere, dopo qualche giorno, il boss in congedo, cittadini, rappresentanti del Angelo Pavone, alias “faccia d’angelo”, che consiglio comunale e numerosi giovani. doveva essere trasferito dal carcere di Catania a quello di Bologna. www.newsicilia.it

Blitz nel fortino dello spaccio: 20 arresti a Tor Bella Monaca 11 novembre 2019 Prosegue il contrasto alle piazze di spaccio di Via Dell’Archeologia nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma. Dopo l’operazione 'Ferro di Cavallo' di fine ottobre, che con 16 persone arrestate ha visto lo smantellamento di una associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dalle prime luci Page 13

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dell’alba di oggi i carabinieri del comando provinciale di Roma stanno eseguendo una ulteriore ordinanza di custodia cautelare che dispone l’arresto di 20 persone (15 in carcere e 5 ai domiciliari). Gli arrestati sono tutti italiani, tra cui tre donne,

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appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di cocaina, radicata nella città di Roma con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un articolato sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina tra le palazzine popolari di via Dell’Archeologia con un giro d’affari pari a circa 200.000 euro mensili. L’organizzazione dell’attività di spaccio avveniva secondo un vero e proprio modello aziendale con ripartizione

di turni, mansioni e compiti con vedette che avevano sia il compito di indirizzare i clienti verso i pusher che stavano nascosti tra gli androni dei palazzi per non farsi notare, e sia quello di avvisarli in caso di eventuale arrivo delle forze dell’ordine, nonché incaricati del rifornimento egli involucri di cocaina, una volta terminato il precedente rifornimento, nonché di raccogliere il provento dell’illecita attività di spaccio. . www.iltempo.it

C a ra b i ni e ri , i l d om i no t ra l e ca s e rm e p e r ri s p a rm i a re 11 novembre 2019 Avevano cominciato a pensarci un anno fa ma solo ora si muove qualcosa. Saranno comunque lunghi i tempi per il trasferimento dei carabinieri di Bergamo Bassa da via Novelli alla ex sede del gruppo della Guardia di finanza in via Cassina. I 440 mila euro per la messa a norma antisismica sono pronti da tempo, ma solo di recente il Provveditorato alle Opere pubbliche ha affidato l’incarico per la progettazione. Lo scopo del trasloco è quello di risparmiare sull’affitto, visto che i 2.500 metri quadrati di via Cassina sono di proprietà statale. L’Arma spende ogni anno 924.643,65 euro per versare i canoni di 43 caserme a 32 comuni e a 12 privati. Come il proprietario dell’immobile di via Novelli cui vanno 101.321,21 euro, l’affitto più oneroso della provincia e quintuplo dei 20.435 pagati al Comune per la caserma di piazza Cittadella (al secondo posto ci sono i 71.116 di Treviglio e all’ultimo i 1.755 di Sarnico, dove il Comune si accolla tutte le spese). Un altro trasloco in vista è quello dei carabinieri di Curno, che smetteranno di pagare al Comune 33.363 euro spostandosi nella sede dei forestali. Useranno gli spazi che erano stati preparati per accogliere il comando provinciale dei forestali, che oggi è a Palazzo Libertà e che sarà dirottato in via delle Valli.

Sempre nell’ottica di risparmiare rientrano i trasferimenti dei forestali nelle caserme dei carabinieri di Costa Volpino (da Lovere), Grumello (da Villongo), Almenno San Salvatore (da Villa d’Almè), Gandino (da Colzate), Vilminore e Trescore. Serve un intervento urgente anche per la caserma della compagnia di Zogno, ormai non più in regola con le ultime norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. La caserma è del Comune, che incassa 21.949 euro e dovrebbe eseguire lavori da 2-300 mila. Dal Comando provinciale dell’Arma sono già partite due lettere di sollecito. Nell’ultima, pochi giorni fa, si sottolineava il rilievo penale dell’essere proprietari di una caserma fuori norma. «Giusto, ma ci sono tempi tecnici — spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuliano Ghisalberti —. Abbiamo stanziato la somma per i rilievi e a giorni affideremo l’incarico al professionista. Dopo i lavori potremmo anche ritoccare il canone». Ma a Bergamo si continua a pensare, stavolta per questioni di maggiore efficienza operativa, di spostare il comando compagnia nella nuova caserma che sarà costruita a Villa d’Almè dopo la demolizione dell’attuale; quella provvisoria di Petosino è pronta, il trasloco sarà il 19. «Senza la compagnia — protesta Ghisalberti — la valle finirà con l’essere ulteriormente impoverita». www.bergamo.corriere.it

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Carabinieri in festa per i 100 anni dell’appuntato in congedo Valter Giaccone

1 1 o t t o b re 2 0 1 9 nell’Arma fino al 9 giugno 1959, giorno in cui si congeda. Diversi sono stati i riconoscimenti e le decorazioni attribuitegli, tra questi si ricordano la “croce di guerra al valor militare” e la “medaglia commemorativa per campagne belliche”. Per celebrare la straordinaria ricorrenza, il Col. Del Gaudio ha consegnato al festeggiato un “crest” dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato da una lettera, Valter Giaccone, Appuntato dei donato da l Comandante Generale Carabinieri in congedo, ha festeggiato lo dell’Arma, Gen. C.A. Giovanni Nistri. scorso 8 novembre il suo centesimo compleanno ricevendo nella sua casa di Nella lettera il Comandante Generale ha Paesana (CN) la visita del Comandante espresso sentimenti di sincera gratitudine Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, Col. per l’onorato servizio reso nell’Istituzione, Pasquale Del Gaudio che ha portato in un periodo di profondi sconvolgimenti l’abbraccio dell’Arma. causati dalla guerra in atto. Alla ricorrenza si sono uniti il Presidente ed alcuni membri della Sezione saluzzese dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, della quale il militare è socio onorario.

La commozione da parte dell’anziano Carabiniere è stata palpabile; i figli e i nipoti, presenti all’ emozionante incontro, hanno ringraziato l’Arma dei Carabinieri per l’apprezzata iniziativa e hanno voluto sottolineare come la vita del proprio L’App. Giaccone, nato a Treville Monferrato congiunto sia stata caratterizzata negli (AL), si arruola nell’Arma all’età di 19 anni anni dalla semplicità, dalla rettitudine, dal e viene destinato alla Stazione CC di Ponte senso del dovere e dal forte legame con la nelle Alpi (BL). Nel 1939, allo scoppio della famiglia. seconda guerra mondiale, viene mobilitato inizialmente per l’Africa e poi inviato sul www.cuneocronaca.it fronte balcanico. Al termine del conflitto, rientra in Piemonte, dove prosegue il suo impiego dapprima presso la Stazione CC di Crissolo (CN), poi a Settime d’Asti (AT) ed infine a Luserna San Giovanni (TO). Nel giugno del 1952 si sposa con una donna del luogo e dalla loro unione nascono due figli, uno dei quali, Elvio, il primogenito, che ha prestato servizio per tre anni nell’Arma, oggi è un Carabiniere in congedo. L’App.

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Il 12 novembre 2003 l'attentato a Nassiriya 12 novembre 2019 Nel cortile molti mezzi militari hanno preso fuoco. In fiamme anche il deposito delle munizioni.

L'attentato ai cinque militari in Iraq arriva a due giorni dal sedicesimo anniversario di quella che è stata la più grave strage che ha visto coinvolti i nostri soldati dalla seconda guerra mondiale: l'attentato di Nassiriya, cittadina nel sud dell'Iraq dove l'Italia aveva la base del contingente inviato dopo la guerra a Saddam Hussain. E' il 12 novembre 2003. Quella mattina, in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili). La missione militare era iniziata pochi mesi prima, a giugno. A provocare la strage, un camion imbottito di esplosivo lanciato a tutta velocita' contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu (Multinational specialized unit).

Sotto le macerie sono rimasti 12 carabinieri della Msu (Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana, Andrea Filippa); cinque uomini dell' esercito (Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci); due civili, il regista Stefano Rolla, che stava facendo un sopralluogo per un film sulle missioni di pace e l' operatore della cooperazione internazionale Marco Beci. Sulla strage sono state aperte due inchieste: una su esecutori e mandanti, che ha consentito di individuare tutti i responsabili ma che è stata archiviata perché nessuno era più in vita, e quella sulle presunte carenze delle misure di sicurezza della base Maestrale, che ha coinvolto i comandanti italiani: questi sono stati penalmente assolti, ma il generale Bruno Stano è stato ritenuto civilmente responsabile dalla Cassazione, il 10 settembre scorso, e condannato a risarcire i familiari delle vittime.. (ANSA)

Il camion ha forzato il posto di blocco all'entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti hanno aperto il fuoco contro i militari a guardia dell' ingresso, che hanno risposto al fuoco senza pero' riuscire a fermare il mezzo. Travolte anche le barriere passive (reti e fili spinati) poste a difesa della struttura. Si e' parlato di quattro kamikaze e di 150-300 chili di esplosivo usati nell'azione. L'esplosione ha sventrato gran parte dell'edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate e danneggiato una seconda palazzina dove aveva sede il comando.

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Sm a l t i v a no ri f i ut i s p e ci a l i M a s e nz a a ut ori z z a z i one 13 novembre 2019 I rifiuti trasportati viaggiavano, infatti, con documentazione descrittiva denominata F.I.R. (Formulario Identificazione Rifiuti) non conforme, in quanto il codice C.E.R. (Codice Europeo Rifiuti) attribuito dal produttore non era corrispondente alle caratteristiche del rifiuto stesso. L’ARPA di Ragusa è stata interessata per effettuare i campionamenti e le successive analisi dei rifiuti in questione. CATANIA. I carabinieri del NOE di Catania, nel prosieguo delle attività di controllo nel settore delle discariche predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale e, in particolare, nella Provincia di Ragusa, hanno recentemente operato il sequestro di un’area di circa 10 mila metri quadri sita in contrada Dirillo-Scalonazzo di Acate (in provincia di Ragusa), di pertinenza dell’attività di ripristino morfologico ambientale di cui è titolare un 46enne del luogo. Nel corso della verifica della documentazione autorizzativa in possesso dalla Ditta è emerso che l’area in questione era stata autorizzata a ricevere solamente dei rifiuti provenienti dalle attività di demolizioni, costruzioni e scavi, mentre nelle ultime settimane risultano essere stati certamente trasportati e scaricati sul posto notevoli quantità di rifiuti provenienti dall’impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi di una Società di Chiaramonte Gulfi.

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Al termine delle operazioni il NOE Carabinieri di Catania ha eseguito il sequestro sia del sito di Acate che dell’area di stoccaggio dei rifiuti ubicata all’interno dell’impianto di trattamento di Chiaramonte Gulfi. All’interno dell’area del sito di Acate è stata stimata la presenza di oltre 100 mila tonnellate di rifiuti sulle quali occorrerà proseguire le attività di analisi. I responsabili legali delle due Società sono st at i denunciati al l a Procura de l l a Repubblica di Ragusa per l’ipotesi di reato di concorso nel reato di “gestione di discarica abusiva”. Il sequestro, operato d’iniziativa, è stato convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa su conforme richiesta del Pubblico Ministero. www.catanialive.it

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CENTRO DIREZIONALE, NEL 2023 SORGERÀ NELL’EX SCUOLA ALLIEVI CARABINIERI 13 novembre 2019 48 milioni di euro. A tanto ammonta l’importo per la costruzione del Centro Direzionale di Benevento, che sorgerà nell’ex scuola allievi Carabinieri di viale Degli Atlantici. È quanto ha annunciato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. L’edificio verrà rimesso a nuovo ed ospiterà gli uffici pubblici quali giudice di pace,

giudice tributario, agenzie delle entrate e parte dell’agenzia della dogana e del tribunale. Il nuovo apparato giudiziario ed amministrativo sarà aperto alla collettività nel 2023. Una parte degli uffici pubblici saranno così accorpati ed i servizi fruibili con più facilità per tutti.. www.tvsette.net

M i na cce a s i nd a co e ca ra b i ni e ri 14 novembre 2019 Erano impegnati in un servizio di controllo del territorio - sabato notte - quando, verso mezzanotte e mezza, i carabinieri di turno a Benetutti hanno notato delle scritte sui muri e sulla strada all’ingresso del paese, verso l’uscita per Nuoro. “Avete rovinato le nostre tradizioni, carabinieri e sindaco morirete...». Queste le minacce contro il primo cittadino di Benetutti Enzo Cosseddu e i carabinieri di Benetutti apparse nella notte tra sabato e domenica, proprio nel giorno di festa di San Salvatore. «É un’azione che attraverso quelle scritte porta con sé anche la rma – è il primo commento di Cosseddu –. L’unico pensiero che mi lega a questa frase sulle tradizioni ha spiegato il primo cittadino - va ad alcuni cavalieri del paese. Non sono preoccupato per me ma sono fortemente infastidito da come alcuni individui possano così infangare il buon nome del nostro paese». L’antefatto risale, secondo le ricostruzioni del sindaco, all’ottobre del 2018 quando per la festa di San Francesco, alcuni cavalieri erano stati multati dai carabinieri per non aver rispettato le ordinanze sindacali che regolano il transito dei cavalli e del cavalieri. «È molto semplice – prosegue il sindaco – dopo mezzora dal termine della processione, i cavalieri sono tenuti a riportare nei propri ricoveri i cavalli. L’ordinanza comunale serve proprio Page 18

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per far sì che i cavalli e cavalieri, in deroga, slino alla nostre processioni e alle manifestazioni religiose, proprio per salvaguardare le tradizioni del paese che alcuni pensano che l’amministrazione comunale voglia invece far morire». Sempre secondo il sindaco, un altro fatto è un chiaro segnale che fa pensare alla rma delle scritte di manaccia di morte. «Lo scorso 17 ottobre si festeggiava in paese Santa Rosalia. Alla processione hanno partecipato pochissimi cavalieri. Gli altri? Protesta contro la nostra ordinanza comunale che, come per le altre manifestazioni che prevedono la slata di cavalli, imponeva il rientro dei cavalli entro un certo orario». Stessa scena per San Salvatore lo scorso 9 novembre, giorno in cui sono apparse le scritte minatorie: i cavalieri disertano la processione. Dai fatti e dalle voci che corrono nel paese riguardo gli autori della scritte si dissocia l’associazione, in primis l’associazione Ippica Benetuttese che n dalla domenica mattina ha espresso la propria solidarietà al sindaco Enzo Cosseddu. «Sappiamo bene – ha aggiunto Cosseddu – che l’opera di queste minacce è il frutto di alcuni personaggi che ben si discostano dalla totalità dei cavalieri e dalle tradizioni che amiamo, anzi, il novanta percento dei cavalieri sono rispettosi delle regole”. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione di Benetutti e della compagnia di Bono. www.lanuovasardegna.it

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Sequestro Record Al Porto Di Gioia Tauro, Quasi 1200 Kg Di Cocaina Nascosta Tra Banane 14 novembre 2019

Lunedi mattina, i carabinieri del R.O.S. e del comando provinciale di Reggio Calabria, unitamente ai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e il concorso operativo di funzionari Europol hanno sequestrato 1.176 chili di cocaina, occultata in 144 imballi celati in un container refrigerato adibito al trasporto di banane. Il container, proveniente dal Sud America e sbarcato a Gioia Tauro, era cartolarmente destinato in Germania. L’imponente risultato è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti: da una parte le risultanze della cooperazione internazionale di polizia assicurata dalle componenti dell’Arma, grazie al supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ed Europol; dall’altro una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali sull’intero carico trasportato dalla portacontainer in arrivo allo scalo portuale di Gioia Tauro nella notte di sabato scorso, a seguito della quale è stato enucleato un ristretto numero di box per i quali veniva riconosciuto un possibile rischio di contaminazione. In tutte le fasi, le operazioni sono state eseguite in perfetta sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro. Gli operanti hanno infatti scoperto l’ingente quantitativo di droga a seguito di scansione radiogena eseguita mediante le sofisticate attrezzature in Page 19

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dotazione all’Agenzia delle Dogane. L’attività, di cui è stata data tempestiva comunicazione alla locale Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, è stata propiziata dalla collaborazione, anche internazionale, tra le forze in campo nel contrasto al narcotraffico, come testimoniato dalla presenza sul campo dell’Agenzia Europea di Polizia, che ha confermato la centralità della piana e del porto di Gioia Tauro, quale nodo di transito prioritario per i grandi traffici di cocaina, in linea con gli esiti di pregresse indagini condotte dall’Arma dei Carabinieri in direzione di sodalizi di matrice ‘ndranghetistica sistematicamente attivi nel traffico internazionale di cocaina (in particolare le indagini DECOLLO, SOLARE, CRIMINE TRE, ACERO e ARES). Ad analoghe ed univoche conferme, circa l’operatività delle principali cosche di ‘ndrangheta operanti nella piana, depongono gli esiti di importanti attività antidroga concluse dal GOA della Guardia di Finanza nei tempi recenti (quali ad esempio, le operazioni PUERTO LIBERADO, RIO DE JANEIRO, PUERTO CONNECTION, VULCANO e BALBOA) . Deve essere sottolineato, infine, il fondamentale ruolo del sistema di controllo preventivo e di analisi del rischio posto in essere dalle forze presenti all’interno del Porto di Gioia Tauro, bacino che rimane strategico nelle rotte dello stupefacente, che ha consentito alla Guardia di finanza ed all’Agenzia delle Dogane – solo negli ultimi 12 mesi – di sequestrare oltre 2,5 tonnellate di cocaina. Si tratta di uno dei sequestri più ingenti mai effettuati nel territorio nazionale: la cocaina, purissima, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 250 milioni di euro ai trafficanti. www.zmedia.it

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Cucchi fu ucciso, 12 anni ai due carabinieri del pestaggio. Ilaria: «Stefano può riposare in pace» 14 novembre 2019 Stefano Cucchi fu pestato da due carabinieri. Ad ucciderlo sono stati loro. È la verità sancita dalla Corte d'assise di Roma che arriva dopo dieci anni dall'ottobre 2009, quando il 33enne fu arrestato a Roma per droga e fu restituito senza vita ai suoi familiari una settimana dopo. Solo un'ipotesi per tanto tempo, ma che ora è diventata storia giudiziaria, pronunciata attraverso una sentenza di tre pagine lette nell'aula bunker del carcere capitolino di Rebibbia, dal presidente della Corte d'Assise. E nel giorno in cui i medici escono di scena, forse definitivamente, i riflettori restano puntati solo su due militari dell'Arma: Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo, i carabinieri della stazione Appia che durante il fotosegnalamento picchiarono Stefano

tanto violentemente da portarlo una settimana dopo alla morte. Sono stati condannati ciascuno a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. La stessa accusa cade invece per Francesco Tedesco, l'imputato che nel 2018 decise di parlare e di raccontare quanto aveva visto nella caserma Casilina, dove ci fu il pestaggio. Tedesco è stato comunque condannato a due anni e mezzo per l'accusa di falso. Aldilà dell'omicidio, restano le responsabilità del maresciallo Roberto Mandolini per la falsificazione del verbale di arresto, condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. Per Tedesco, Mandolini e Vincenzo Nicolardi, il quinto militare imputato, la contestazione di calunnia è stata riqualificata in falsa testimonianza. www.ilmessaggero.it

Maxi operazione dei carabinieri tra Bari e Altamura: 50 arresti tra capi clan e affiliati, scacco matto ai D'Abramo-Sforza“

15 novembre 2019 Cinofili e 6° Elinucleo CC di Bari, stanno eseguendo una massiccia operazione con oltre 50 arresti di capi ed affiliati del clan ”D’Abramo-Sforza” di Altamura, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi, anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d’asta.

Nelle prime ore di questa mattina a Bari, Altamura, Foggia, Cerignola, Matera, Lecce e Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, supportati dai reparti speciali 'Cacciatori di Puglia', Nucleo Page 20

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Le misure restrittive sono state emesse dal G.I.P. di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari. www.baritoday.it

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ARMA - CONCORSI

C O N C O RS I P U B B L I C I Novità

- Pubblicato il bando relativo al Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione al 10° corso triennale di 626 Allievi Marescialli del ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri - Disponibile la nuova App Simulatore per smartphone Android - Disponibile la nuova App Simulatore per smartphone iOS - Pubblicato ulteriore avviso di convocazione alle prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali del Concorso, per esami e titoli, e aumento posti, per il reclutamento di 3.849 allievi carabinieri in ferma quadriennale. - Pubblicato l'esito della prova scritta di preselezione sostenuta dai candidati in data odierna, relativa al concorso per esami e titoli per il reclutamento di 3.700 allievi Carabinieri in ferma quadriennale.

Concorsi in atto

www.carabinieri.it

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RAPPRESENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza IL PLANETARIO.070 La 70a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo "...sono sempre piu’ convinto che il nostro ruolo sociale di operatori di ordine e sicurezza, al servizio del paese, in nome e per conto del nostro Stato, non è interesse primario della politica di questo paese. Quando vedi che politici riescono a cambiare posizioni e idee da un mese all’altro, a seconda della posizione di opposizione o di maggioranza di governo, ti viene solo da prendere posizione. Si, prendere posizione da carabiniere, da rappresentante di carabinieri. Essere li’ e rispondere allo stesso gioco delle parti non lo ritengo funzionale per chi deve dare voce ai carabinieri e al nostro disagio che viviamo tutti i giorni ..." "....ti fa rabbia vederti considerare come un generico impiegato statale che chiede qualcosa come se fosse un di piu’ a quello che già avresti come privilegio. Si, è vero che siamo dipendenti dello Stato, ma siamo al servizio per un ruolo sociale che, nell’ordinario, ti impone, per senso del dovere, andare ad affrontare il pericolo correndogli incontro. Non solo dobbiamo accettare, per una legge che è cambiata negli anni, che i nostri contratti di lavoro sono in un quadro unico con tutto il pubblico impiego. La pratica ci ha abituato a prendere atto che ogni nostra richiesta di aumento stipendiale non puo’ non tener conto di quanto dovrà essere stanziato alla pari per tutti i 2 milioni e mezzo degli impiegati pubblici. Noi non possiamo essere equiparati a chi si infortuna sul lavoro per una casualità...." "...vedere onorevoli che, nel tempo, si mostrano attenti e competenti alla parola “ordine e sicurezza” usando impropriamente parole come “forze di polizia e carabinieri”, ma poi li trovi a “palleggiare” temi delicati che incidono negativamente sul nostro disagio quotidiano… non lo posso accettare. Non lo devo accettare da rappresentante di carabinieri. Comprendo anche perché quando ti trovi nelle occasioni ufficiali taluni politici di turno soffrono quando prendi parola e quando parli da carabiniere e rompi gli equilibri dei protocolli delle commedie “politiche” da dover recitare..." "...io non condivido le scelte di chi oggi voglia vestirsi da politico di opportunità e se dà vanto anche sostenendo la necessità di esserlo in questo momento storico. No, io sono e resto carabiniere e cosi’ devi poterlo rappresentare dando voce al disagio che viviamo tutti i giorni e che il politico non vuole proprio sentire. Io non approvo e prendo le distanze dal mescolarsi alle dipendenze politiche di opportunità, specie sul tema delle attività a tutela del personale rappresentato. La mia identità, la nostra identità, non dobbiamo perderla e nessuno deve poterci far confondere con le pasture politiche mascherate da iniziative non adeguate a quella che è la reale tutela e rappresentatività dei carabinieri..." "...il carabiniere non è ruolo come tanti altri nella società e per questo noi siamo differenti e lo dobbiamo essere. Chi è carabiniere non inviterà mai a mescolarsi in dinamiche che non ci appartengono, no, non inviterà mai nessun collega a farlo. Non possiamo mescolarci a questa politica perché siamo carabinieri… noi sempre carabinieri..." FONTE: pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo pubblicato 10 novembre 2019

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Nuova Imu da 8,6 per mille, sindaci p os s ono a z z e ra rl a 01 novembre 2019 "Lavoreremo in Parlamento per eliminare le tasse su auto aziendali, plastica e zucchero. Chiedo a tutti di darci una mano e seguire la nostra battaglia in Parlamento".

L'aliquota base della nuova Imu, frutto della fusione tra Imu e Tasi, sarà dell'8,6 per mille e i sindaci potranno aumentarla fino a un massimo del 10,6 per mille. Lo prevede la bozza della manovra. Solo nel 2020, ed entro il livello già stabilito per le due imposte, la nuova Imu potrà essere portata fino all'11,4 per mille. Con delibera comunale si potrà decidere anche di ridurla fino ad azzerarla. I sindaci potranno decidere di annullare anche il prelievo su ville, castelli e abitazioni di pregio, per i quali l'imposta si applica anche quando sono prima casa. Le case date in affitto a canone concordato continueranno a godere dello sconto del 25% anche con la nuova Imu. Lo stabiliscono le norme sulla fusione di Imu e Tasi contenute nella bozza della manovra, nelle quali si precisa che "l'imposta è ridotta al 75%". Nell'ultima versione della bozza della manovra è confermata la plastic tax per i monouso e per tappi ed etichette di plastica. Tassato anche il polistirolo. Saltata la norma che stanziava 100 milioni per le indennità dei ministeri. Cambia anche la norma sulle auto aziendali, salve le ecologiche. "Questa è una manovra da sostenere, è migliorata, grazie anche al lavoro del Movimento 5 Stelle". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a margine della visita in Marocco. Il leader di Italia Viva, Renzi: Issue 1

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"Dopo i ct della nazionale ci sono i Ct della legge di bilancio": il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, in visita a Washington, polemizza con chi critica la manovra e in particolare con Matteo Renzi. "Si poteva fare di piu' e meglio? Sicuramente si', ma con quali risorse?Siccome sono tutti fenomeni, Ct della legge di bilancio, ti dicono cosa togliere ma non ti dicono mai da dove prendere", ha detto alla stampa italiana, ricordando che Renzi aboli' la web tax e ora vuole cancellare anche la plastic tax. "Grazie al M5S abbiamo tolto cento milioni per le indennità dei ministeri, soldi in più. Penso sia stata una scelta giusta del M5S e una vittoria per il paese.". Lo sottolinea il viceministro al Mise Stefano Buffagni. "Non si è abbastanza fatto per aiutare le imprese. La norme sulle auto aziendali è stata modificata grazie al nostro intervento ma a me non piace, per me non è abbastanza, così si fa pagare solo chi già paga. Di lavoro ce ne sarà da fare tanto in Parlamento non dobbiamo aver paura di queste discussioni". Lo afferma il viceministro Stefano Buffagni su Fb. Le aziende e i lavoratori autonomi potranno detrarre integralmente l'Imu già dal 2022 sugli immobili usati per l'attività. E' quanto scritto nella bozza di manovra. Per quell'anno, finora era prevista una deducibilità al 70%. Restando ferme "le percentuali di deducibilità parziale per i periodi d'imposta 2019 (50%), 2020 e 2021 (60%)". (ANSA)t

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ATTUALITA' - NEWS

La grande corsa ai BTp si è fermata: perché i fondi sono tornati a vendere?

02 novembre 2019 Il costo di rifinanziamento del debito italiano sul mercato primario è tornato a risalire. Penalizzato dalla recente risalita dello spread a seguito dei risultati delle elezioni in Umbria, in settimana il Tesoro ha collocato BTp a medio lunga scadenza con rendimenti in rialzo. Sui 2,5 miliardi di titoli a 5 anni, il tasso si è attestato allo 0,42%, in rialzo di 17 punti rispetto alla precedente asta. Stesso discorso per i 3 miliardi di BTp a 10 anni, piazzati all'1,06% (+18 centesimi rispetto all'asta di un mese fa). La grande corsa si è interrotta La domanda in asta è stata relativamente stabile anche se l'impressione è che la grande corsa ai BTp (tra giugno ed agosto Bankitalia ha censito acquisti netti dall'estero per 64,2 miliardi di euro) si sia interrotta. Lo suggerisce la risalita di rendimenti e spread sul mercato secondario ma anche evidenze più concrete. Ad esempio le ultime statistiche di State Street. Dalla rilevazione trimestrale che la banca depositaria ha fatto sui flussi di capitale sulla base dei 10mila miliardi di dollari in obbligazioni che detiene per conto della sua clientela, è emerso infatti che, a partire dagli ultimi 20 giorni di settembre, gli investitori abbiano iniziato ad essere venditori netti di BTp. Stando al campione della banca americana si tratta della prima volta che ciò accade da febbraio. L’inversione di rotta La recente inversione di rotta della domanda di BTp è con ogni probabilità il segnale di stabilizzazione dopo una lunga fase di acquisti. «In un mercato europeo caratterizzato da tassi negativi su buona parte dei titoli di Stato non c'è da stupirsi se i BTp, che tuttora hanno tassi superiori a buona parte dei governativi in euro, siano stati molto gettonati» spiega Antoine

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Lesné, responsabile strategia e ricerca di SPDR ETFs (gruppo State Street) per l'area EMEA. I flussi in acquisto di BTp nell'ultimo trimestre censiti da State Street sono stati significativamente superiori alla media dell'ultimo quinquennio. Non solo per la “caccia al rendimento” ma anche per la scommessa sul ribasso di rendimenti e spread innescata dalle notizie sul fronte monetario (il rilancio del Qe annunciato a giugno da Mario Draghi) e sul fronte politico (l'uscita dalla maggioranza di Matteo Salvini). «Il mercato, come quasi sempre avviene, ha anticipato questi eventi. Le recenti vendite sono, con ogni probabilità, frutto delle prese di profitto» spiega ancora Lesné. Una stabilizzazione insomma frutto, con ogni probabilità, della perdita di appeal dei titoli italiani dopo il rally di questi mesi. «Dal punto di vista di un investitore istituzionale che compra per tenere a scadenza il rendimento a 10 anni all'1% che garantiscono i BTp non è così allettante» commenta Dave Lafferty, capo strategist di Natixis Investment Managers. Avrebbe più senso, secondo il gestore, un investimento in un'ottica di trading sulla scommessa di un aumento dei prezzi e di un restringimento degli spread. Una parte del mercato tuttavia crede che, sia sul fronte politico sia su quello monetario, tutto quello che doveva succedere sia successo e che all'orizzonte, per ora, non si intravedano sviluppi tali da innescare ribassi significativi dello spread. www.ilsole24ore.com

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Matthias Martelli, un giovane "mercante di m onol og hi " 0 3 o t t o b re 2 0 1 9 Giovane e brillante attore, ironico e dissacrante ma anche dotato di quell'abilità oratoria in grado di divertire e far riflettere: Matthias Martelli, classe '86, rappresenta il prototipo dell'interprete che fonde la formazione culturale (diploma Classico, laurea in Storia e diploma alla Performing Arts University di Torino) all'espressività tipica del giullare, sulla scia di grandissimi maestri del recente passato, da Philip Radice a Michael Margiotta, fino a Dario Fo. Niente di strano che nell'arco di una carriera-lampo, al fianco di titoli originali e sorprendentemente attuali nei loro contenuti (dal teatro popolare de Il mercante di monologhi fino alla tecnologia 2.0 de Nel nome del Dio Web), si arrivi alla sfida delle sfide con la messa in scena, con consenso unanime di critica e di pubblico, del Mistero Buffo di Fo. Una prova del nove, affrontata però con la consapevolezza, tipica dell'attore, di un teatro "che si può fare solo dal vivo", rispettando i criteri inossidabili dell'originale ma inserendo quel tocco di discreto sé stesso che rende unica ogni rappresentazione. Matthias, il nome Mistero Buffo fa rima con capolavoro. L'idea di riportarlo in scena non implica solo un grande lavoro artistico ma anche di preparazione fisica e culturale per il confronto con un pubblico diverso da quello dei primi anni Settanta. Come vi siete approcciati a questa sfida? "Abbiamo trattato Mistero Buffo come un classico universale del teatro, rispettando il testo e lo spirito originario ma seguendo un’interpretazione che fosse il più possibile personale, diversa da quella di Dario, e seguendo le regole fondamentali, grazie anche al regista e co-ideatore del progetto, della commedia dell’arte, del teatro di Lecoq, in modo da calarci dentro con una tecnica e uno stile per poter rendere questo capolavoro diverso ma rispettoso dell’originale". Anche se un'opera che trasuda modernità, Mistero Buffo pone l'attore che lo interpreta su un piano di responsabilità rispetto all'autorevolezza dell'ideatore Issue 1

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dell'opera, addirittura un Premio Nobel. È un confronto duro? "È una sfida impegnativa ma ti dico la verità, non ho mai avuto paura di questo confronto e per un motivo molto semplice: Dario Fo è un genio inimitabile ma il teatro si può fare solo dal vivo, non si può guardare in videocassetta. Quindi, una volta che non c’è più l’interprete originario, per rifare un’opera, un classico universale, bisogna per forza di cose mettersi in gioco. Forse qualcuno farà confronti ma dentro di me non ce ne sono, non è una gara, anche perché sarebbe persa in partenza con un genio di quel calibro. È una reinterpretazione personale di un capolavoro. Io non mi sento in gara assolutamente, ci metto dentro moltissima gioia, passione, gioco e divertimento, il che mi fa allontanare da quella pesantezza del confronto, che comunque è una cosa che non faccio per fortuna". Tornando all'originalità dell'opera, al di là del tono satirico ed esilarante che la attraversa parliamo di un lavoro di elevatissimo livello culturale... È un binomio che fa presa sul pubblico di oggi? "Secondo me ha una presa molto forte, l’abbiamo già sperimentato con le repliche passate. E questo perché ci sono temi assolutamente attuali, addirittura il tema dei migranti nella giullarata del primo miracolo di Gesù bambino, dove egli è appunto un migrante che si trova in una città straniera con la sua famiglia e ne viene scacciato proprio per questo. E decide di fare un miracolo per conquistare l’amicizia degli altri bambini. È di un’attualità disarmante. Da un punto di vista culturale ha un altissimo valore ma la cosa straordinaria è che l’intera opera non è caratterizzata da una pesantezza ma è accompagnata dalla satira, dalla comicità, dalla risata, dal gioco. C’è una bellissima frase di Molière: ‘Con la risata ti si spalanca la bocca e con lei anche il cervello, e nel cervello entrano i chiodi della ragione’.

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ATTUALITA' - NEWS giovani, e intendo anche giovanissimi, con uno stile che non sia pesante o di accusa ma di critica e autocritica comico-satirica, loro sono assolutamente coinvolti da questo tipo di arte. Quando ho fatto le mattine per le scuole con questo spettacolo, si facevano dibattiti di una-due ore, non andavano più via. I ragazzi hanno bisogno di riflettere su questi temi, loro sono nati in un mondo dove c’è già tutto e Creare quell'equilibrio tra intrattenimento, non sanno se ci vogliono vivere. Questo è sentimento e cultura, che è poi il ruolo del interessante". teatro... "Sì, esattamente. E non c’è contraddizione, Mistero Buffo, opera di alto livello culturale lo dimostra proprio il teatro di Dario Fo: ma non priva di una certa componente uno può ridere e attraverso la risata religiosa. Hai affrontato questa sfida da credente? portare dei contenuti". "Io mi dichiaro agnostico e ho Restando su temi e contenuti, c'è il tuo Nel un’ammirazione nei confronti di Mistero nome del Dio Web, una rappresentazione di Buffo perché secondo me è un’opera sorprendente attualità, in cui la tecnologia profondamente spirituale: restituisce la assume gli estremi connotati di un vero e figura di Gesù bambino, di Maria in molto umana, con delle proprio credo. Uno spettacolo destinato maniera soprattutto ai giovani e al loro mondo. caratteristiche vicine al popolo, ai poveri, Questo nell'ottica di un teatro che può agli umili. E secondo me incarna dei valori contribuire a formare i ragazzi, in chiave evangelici, come appunto la vittoria dei ironica, sui lati più complessi della loro deboli sulla prepotenza degli oppressori. In tutte le giullarate, alla fine il giullare contemporaneità? "Dalla mia esperienza ho capito che i ribalta la situazione e cerca di dare ragazzi sono molto interessati al teatro, all’oppresso, vittima di ingiustizia, una perché parla anche di loro. Nello giusta rivincita. La motivazione del Nobel a spettacolo Nel nome del Dio Web, il suo Dario Fo diceva proprio questo: ‘Nella uso spasmodico è paragonato a una tradizione dei giullari medievali dileggia il religione, perché non lo mettiamo più in potere per restituire dignità agli oppressi’. discussione, ci crediamo come se fosse un E questo, secondo me, conserva un valore Dio, assorbendo le questioni negative come spirituale e anche religioso". la dipendenza senza neanche rendercene conto. Se portiamo questi argomenti ai www.interris.it A testimoniare come con la risata il contenuto culturale arriva in maniera maggiore e il pubblico lo percepisce in pieno. Alcuni giorni fa abbiamo fatto una prova aperta con gli studenti al Palazzo Nuovo di Torino, ragazzi di 19-20 anni che hanno riso, capendo il peso satirico e questa è veramente la missione di questo lavoro…”.

4 novembre 2019: Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate Napoli ha ospitato questa mattina la cerimonia conclusiva del 4 Novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, svolta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. continua Issue 1

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ATTUALITA' - NEWS Presenti Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, autorità civili, militari e soprattutto tantissimi cittadini che hanno colorato con le bandiere Tricolore il Lungomare Francesco Caracciolo. Momento clou della cerimonia, lo sfilamento del reparto interforze composto da 5 battaglioni: circa 500 donne e uomini di E s e rc i t o Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Accompagnato dal Ministro Guerini, il Capo dello Stato ha prima passato in rassegna il reparto d'onore schierato con Bandiere e banda, e ha poi deposto una corona d'alloro al Sacello del Milite Ignoto, all'Altare della Patria. Alla cerimonia hanno preso parte i Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi e numerose autorità civili e militari. Presenti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, ed i Vertici di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, ed il Capo della Polizia.

Dopo gli interventi Ministro Guerini e del Generale Vecciarelli, il Capo dello Stato ha consegnato le onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia a sei Bandiere di Guerra: Il tradizionale passaggio delle Frecce Tricolori, che ha colorato di verde, bianco e rosso i cieli di Roma, ha chiuso la Bandiera di Guerra del 4° Reggimento cerimonia di Roma. Alpini Paracadutisti (Esercito); Bandiera di Guerra del 151° Reggimento www.difesa.it Fanteria "Sassari" (Esercito); Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali; Bandiera di Guerra del 51° Stormo dell'Aeronautica Militare; Bandiera di Guerra del 7° Reggimento Carabinieri "Trentino Alto Adige"; Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Carabinieri "Friuli Venezia Giulia". In chiusura, il passaggio delle Frecce Tricolori e la Salva d'Onore di 21 colpi da parte delle batterie di cannoni delle Unità Navali in rada. In prima mattinata, a Roma, l'apertura delle celebrazioni del 4 novembre con l'omaggio del Presidente Mattarella a quanti donarono la vita per la Patria.

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ATTUALITA' - NEWS

Antisemitismo, il rigurgito di un virus europeo

05 novembre 2019 Do scienziato tedesco Albert Einstein ci aveva visto lungo: "L'antisemitismo è sempre stato il mezzo più economico impiegato da minoranze egoistiche per ingannare il popolo". Ci sono malattie che sembrano cronicizzate nel corpo più volte martoriato e rammendato del vecchio continente. Ogni volta l’Europa sembra esserne fuori per poi ricaderci. "L'antisemitismo è parte della storia peggiore del nostro continente", ha avvertito il presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel corso della sua visita al Museo Ebraico di Roma. Sos Dresda La città tedesca di Dresda ( dove, tra il 13 e il 14 febbraio del 1945, avvenne uno dei più devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale e della storia dell’Europa) ha approvato una risoluzione contro l'estremismo di destra, con il titolo "Nazinotstand?", cioé "Emergenza nazista?". A proporla è stato il consigliere Max Aschenbach, del partito di sinistra Die Partei, secondo cui "questa città ha un problema nazista". Dresda è il luogo di nascita del movimento islamofobo Pegida, che vi organizza manifestazioni settimanali. Inoltre il partito di estrema destra antiimmigrazione Alternativa per la Germania (AfD) nelle regionali di settembre ha ottenuto il 28%. La risoluzione, riferisce La Presse, dice che la città "è preoccupata per le posizioni antidemocratiche, antipluraliste, discriminatorie e di estrema destra, che includono violenze" in aumento. Chiede il "rafforzamento della cultura democratica", definendo una priorità "la protezione delle minoranze, dei diritti umani e delle vittime della violenza d'estrema destra". Inoltre sottolinea l'importanza di combattere "l'antisemitismo, il razzismo e l'islamofobia". Il testo è stato approvato con 39 voti a favore, 29 contrari. Ad appoggiarlo la sinistra e i partiti liberali, contrari l'AfD ma anche i cristianodemocratici di centrodestra, che dicono non avrebbe dovuto rivolgersi solo contro l'estremismo di destra. Intanto in Italia la senatrice a vita Liliana Segre, Issue 1

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sopravvissuta al lager di Auschwitz, è bersaglio di oltre 200 messaggi di odio al giorno e si è fatta promotrice di una commissione parlamentare sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza. Europa-Israele “Dal 2005 tra Israele e l’Unione europea c’è un accordo di associazione sul commercio, sulla ricerca e sugli scambi economici. Per avvicinare Israele all’Europa forse quell’accordo non basta più”, dichiara al Foglio il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola, confermando di voler sfidare gli estremismi portando Israele in Europa. “L'antisemitismo, al contrario di quello che in molti sembrano sostenere, non è un problema che riguarda solo gli ebrei o i sopravvissuti all’Olocausto ma è la spia di quelli che sono gli effetti dell’estremismo di ogni genere. E che rischiano di diventare incontrollabili", osserva il direttore del quotidiano, Claudio Cerasa. Vento maligno “Abbiamo bisogno che l'Italia faccia un po' di più rispetto ad alcune indicazioni che il Parlamento europeo ha dato già da tempo. Siamo un po' in ritardo qui in Italia - spiega Sassoli -. Nel 2017 il Parlamento europeo ha consigliato a tutti gli stati membri di nominare un commissario nazionale per l'antisemitismo e questo in Italia ancora non lo abbiamo. Spero che il governo e il premier Conte si diano da fare per la nomina, che in questo momento sentiamo molto urgente, così come la definizione di antisemitismo precisata in quella risoluzione, che credo debba entrare nei nostri codici e regolamenti Penso che l'Italia debba fare tutto questo con grande celerità, perché abbiamo bisogno di rispondere a questo vento maligno che vediamo percorrere le strade delle città europee”.

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ATTUALITA' - NEWS D a t a s i m bol i ca Il 9 novembre non è per i tedeschi solo il giorno in cui si festeggia, da 30 anni a questa parte, la caduta del Muro di Berlino ma anche una data che evoca altri momenti determinanti della storia del paese. Nel 1848, ad esempio: quel giorno viene fucilato, Robert Blum, politico tedesco, poeta, esponente dell'Assemblea Nazionale, sostenitore di una Germania unita e forte, contrario all'occupazione prussiana della Polonia e critico dell'antisemitismo. Nel 1918, poi, viene proclamata da Philipp Scheidemann, affacciatosi a una finestra del palazzo del Reichstag di Berlino, la Repubblica di Weimar, termine con cui si indica il periodo della storia della Germania dal 1919 al 1933. Nel 1923, il Putsch di Monaco (o "Putsch della birreria") fu un tentativo fallito di colpo di Stato organizzato e attuato da Adolf Hitler tra l'8 ed il 9 novembre. Nel 1938, il 9 novembre si commemora in Germania anche la notte dei cristalli (Kristallnacht), il pogrom dei nazisti, in cui vennero distrutte ed incendiate migliaia di sinagoghe e di negozi di ebrei, in cui morirono centinaia di persone e che fu seguita dalla deportazione di centinaia di migliaia di persone nei campi di sterminio. Il pericolo è l’indifferenza Il presidente del Parlamento Europeo ha ribadito a margine che “abbiamo bisogno di combattere l'antisemitismo, di fare in modo che ci sia grande determinazione e che ci sia anche fiducia che le nostre società democratiche siano in grado di essere all'altezza di questa sfida”, sottolineando che i recenti attacchi alla senatrice Liliana Segre “sono ignobili, e il segno che questo virus, che è molto europeo, sta tornando e su questo non possiamo essere indifferenti”. Per questo non bisogna sottovalutarne la portata. “E’ un virus che ha bisogno di medicine importanti, come quella della cultura, della repressione, dell'attenzione vigile al fatto che la libertà non è un optional per nessuno - evidenzia Sassoli -. Questa è la grande preoccupazione in questo momento, perché vediamo dinamiche in tanti Paesi europei che reclamano grande attenzione. L'attenzione allo stato di diritto per l'Unione europea non può essere un optional. Ci preoccupano tante manifestazioni, magari di famiglie ebree, cittadini Issue 1

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europei che lasciano l'Europa perché si sentono insicuri, per gli attacchi alla libertà religiosa o manifestazioni di odio”. Perciò “abbiamo bisogno anche di far capire meglio il valore che la cultura ebraica ci consegna. Noi europei siamo quello che siamo anche per la storia delle comunità ebraiche in Europa, questo deve essere sviluppato con molta più tenacia”. Secondo la classica definizione della Treccani l’antisemitismo è l’avversione, la lotta contro gli ebrei che si manifestava anticamente come ostilità di carattere religioso ed è divenuta in seguito, soprattutto nel Novecento, una vera e propria persecuzione razziale basata su aberranti teorie pseudoscientifiche. Violenze di matrice neonazista A 30 anni esatti dalla caduta del Muro di Berlino del 9 novembre 1989, sembra dunque avere ancora effetto la rimozione del passato nazista operata dal regime comunista che considerava “fascista” solo l'Occidente capitalista: all'Est l'indignazione per l'estrema destra è molto meno diffusa che all'Ovest. Un atto più simbolico che altro ma che in Germania rievoca i fantasmi di un passato spaventoso: il consiglio comunale di Dresda ha varato una delibera che proclama lo “stato d'emergenza nazismo” nella città capoluogo della Sassonia, regione in cui l'ultradestra populista di Afd ha appena incassato un successo elettorale record e le violenze di matrice neonazista sono in crescita costante. L'antisemitismo “sta rifiorendo un po' dappertutto in Europa. L'Italia e la comunità dal nostro punto di vista rappresentano un unicum nel panorama europeo”, ma “vicende legate a recenti fatti non soltanto tragici ma simbolici di un antisemitismo che cresce e che rifiorisce ci destano particolare preoccupazione”. A preoccupare è in particolare la situazione in Polonia, dove” anche alla luce delle recenti elezioni che confermano una certa linea di rappresentanza politica, il tema dell'antisemitismo diventa non più controllato o controllabile”. Dureghello segnala “le vicende recenti in Germania” e alcune situazioni in Italia che “sembrano rappresentare sempre di più un pericolo”, con un “cenno doveroso alle aggressioni verbali che tutti i giorni la senatrice Segre subisce”, per le quali “a Liliana va la nostra

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ATTUALITA' - NEWS solidarietà e vicinanza”. Perciò “mi auguro che presto le risoluzioni del Parlamento europeo in tema di antisemitismo, in particolare la definizione dell'Aula di antisemitismo e la nomina di un delegato sull'antisemitismo anche in Italia siano recepite fattivamente”. L’allarme del Rabbino Capo. Il Rabbino Capo Riccardo Di Segni ricorda che quella romana è “la più antica comunità ebraica d'Europa”. A destar allarme sono soprattutto “gli scenari politici che mettono a rischio tante situazioni che pensavamo consolidate”. L’attenzione, dunque, è focalizzata non solo “sul tema difensivo dagli attacchi, ma anche propositivo, di storia, cultura e valori che arricchiscono l'Europa e senza i quali sarebbe molto più povera”. Gli odiatori seriali Le persone che ogni giorno sul web le inviano centinaia di messaggi di odio “vanno curate”. Liliana Segre risponde con la consueta pacatezza (“sono una persona civile, non conosco altro linguaggio” dice) molto più efficace dell'aggressività che si è scatenata su di lei sui social, come emerso dal rapporto dell'Osservatorio antisemitismo che ha calcolato circa 200 insulti e minacce ricevute in media, ogni giorno, contro la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. “Sono persone di cui avere pena. Ci penseranno la scuola, le famiglie. Noi, come testimoni, siamo rimasti numerosi come le dita di una mano. Se la nostra testimonianza non è bastata”, ha afferma Segre al convegno dello Iulm “Dal binario 21 ad Auschwitz, il linguaggio dell'odio”. Per lei “non c’è un modo per sconfiggere queste persone: vanno curate. Sono odiatori seriali, che devono odiare qualcuno”. A chi le chiede se sia possibile “recuperare” gli hater, Liliana Segre replica che sebbene “la speranza, in una nonna” ci sia sempre “la realtà, qualche volta si abbatte sopra la speranza con una bastonata tremenda. Io di bastonate ne ho prese tante e sono ancora qua”. La “bastonata” peggiore senza dubbio è stata “quando hanno ucciso mio padre”. E “ogni minuto va goduto e sofferto, bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte. Ma perdere tempo a scrivere a un 90 enne che le si augura la morte... tanto c'è già la natura che ci pensa...”.

Le indagini Da un anno la procura di Milano ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per alcuni messaggi di minacce ricevuti dalla senatrice a vita Liliana Segre sui social network. Il fascicolo, affidato al pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili, contiene una serie di messaggi di insulti antisemiti e minacce per i quali Liliana Segre aveva sporto denuncia nel corso degli ultimi 12 mesi. In tutto sarebbero una decina all'anno i messaggi contro il popolo o la religione ebraica che arrivano sul tavolo del procuratore aggiunto Nobili e sui quali vengono puntualmente avviate delle indagini. A ricevere continuamente insulti pesanti, oltre alla Segre, sono anche altri personaggi come Gad Lerner, Mark Zuckerberg e il finanziere George Soros. Una “stretta” all'accesso ai social per evitare hater e degenerazioni web è l’dea del responsabile economico di Italia Viva Luigi Marattin che fa sua la proposta del regista Gabriele Muccino e annuncia un ddl che “obblighi chiunque apra un profilo social lo faccia con un valido documento d'identità”. Boom di fake news Bufera sui social da chi grida alla libertà della rete ma nella politica, riferisce l’Ansa, la proposta di Marattin non è isolata visto che anche il deputato di Forza Italia Nazario Pagano ha già presentato tempo fa una proposta di legge identica. L'esponente del partito di Matteo Renzi, che da tempo ha ingaggiato una guerra alle fake news, propone che il Parlamento intervenga per realizzare una legge che imponga che si apra un profilo social solo con la carta d'identità, poi, aggiunge Marattin, “prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così”. Un passato che non passa La città di Genova si stringe attorno alla comunità ebraica per ricordare l'inizio della deportazione degli ebrei della città, che cominciò il 3 novembre 1943 con un agguato nella sinagoga. Furono arrestate circa venti persone e altri arresti seguirono nei giorni successivi. In tutto furono deportate 261 persone: ne sopravvisse una ventina. (...) www.interris.it

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ATTUALITA' - NEWS

Ecco come sarà la nuova Imu. La stangata è dietro l'angolo 07 novembre 2019 La realtà è che verrà semplicemente accorpata con l’Imu, con quest'ultima che potrebbe trasformarsi in una vera e propria stangata. In questi giorni il governo giallorosso ha ripetuto più volte che i cittadini non saranno penalizzati e che non dovranno pagare di più rispetto al passato. Eppure ci sono diversi indizi che fanno presupporre il contrario. Uno dei più evidenti è l’accorpamento di Imu e Tasi che, come sottolinea Il Sole 24 Ore, ha già allertato la proprietà edilizia. Cerchiamo di capire meglio a cosa andremo incontro.

rimarcare come quest’ultima non sia stata istituita in ogni comune, mentre l’Imu sì, e molte municipalità si affidano proprio alla soglia più alta. Il gioco di prestigio effettuato dall’esecutivo è il seguente: l’aliquota massima della nuova Imu sarà dell’11,4 per mille. Ovvero la somma delle due aliquote prese singolarmente, le quali hanno la stessa base imponibile: il valore catastale di un immobile con moltiplicatori.

Cosa succede e chi paga Che cosa significa questo? Che i Comuni che non avevano ancora toccato questo livello massimo di tassazione avranno il via libera per farlo, mentre chi aveva già L’articolo 95 contenuto nel Ddl di Bilancio raggiunto quella soglia, come ad esempio 2020 prevede la scomparsa della Tasi, cioè Roma, Firenze e Milano, non potrà andare il Tributo per i servizi indivisibili, e il oltre. In altre parole, tutto è rimandato alla mantenimento dell’Imu, ovvero l’Imposta decisione dei Comuni. Quelli che vorranno municipale unica. La prima è una tassa e approfittare della nuova regola, lo quindi, essendo legata a doppia mandata potranno fare senza troppi timori. con i servizi comunali che copre, ha In arrivo un possibile aumento per le bisogno di una apposita delibera che la abitazioni quali ville, abitazioni signorili e accompagni; la seconda è un’imposta, e case storiche, dal momento che l’aliquota come tale copre i "fabbisogni municipali", passa dal 4 al 5 per mille, salvo esenzione senza che debba dare alcuna comunale. Stangata anche per i giustificazione. proprietari, dal momento che finirebbe a loro carico quella parte di Tasi (compresa U n g i o c o d i p re s t i g i o tra il 10 e il 30% dell’imposta) che al Fatta chiarezza, c’è da sottolineare come momento spetta degli inquilini che usano l’Imu massima sia al 10,6 per mille mentre gli immobili. la Tasi risponda a un’aliquota massima fissata all’8 per mille. È inoltre necessario www.ilgiornale.it

Il viceministro degli Esteri Sereni: "Stop armi alla Turchia? La priorità è fermare le operazioni militari" 08 novembre 2019 Per circa tre settimane la Turchia ha portato avanti l'azione “Fonte di pace” nel nord est della Siria, con l'obiettivo creare una safe zone dall'altro lato del confine profonda 32 chilometri e lunga 444. Issue 1

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Un'azione che dovrebbe consentire il rimpatrio di almeno un milione di profughi siriani dei 3,6 che attualmente sono

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ATTUALITA' - NEWS riparati in Turchia. L'intervento turco ha significato il ritiro dei curdi che abitavano nell'area, ma anche scontri a fuoco e bombardamenti. In Europa, l'Italia ha deciso di interrompere la vendita di armi alla Turchia. Di quanto è successo al confine turco-siriano dal 9 ottobre e sui possibili effetti, In Terris ne ha parlato in esclusiva con il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni. La Turchia è giunta in tre anni alla terza operazione militare in Siria, dopo le precedenti “Scudo dell'Eufrate” e “Ramoscello d'ulivo”. Quali sono gli obiettivi di Erdogan? Il presidente turco ha affermato che garantirà l’integrità del territorio siriano e continuerà la lotta al terrorismo. È un’affermazione credibile? "Quali siano gli obiettivi del Presidente turco è al momento difficile da stabilire. È possibile invece considerare le finalità che sono state dichiarate da Erdogan per giustificare l’intervento in Siria. Il governo di Ankara ha parlato di ragioni di sicurezza, una spiegazione che però non trova riscontro, considerando che le milizie curde presenti nella zona attaccata hanno pienamente contribuito alla lotta al terrorismo. Poche ore dopo l’inizio delle ostilità, su indicazione del ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, ho ricevuto l’ambasciatore turco in Italia (Murat Salim Esenli, ndr) e gli ho espresso la condanna del nostro Paese per questa iniziativa unilaterale, nell’idea che non esiste una soluzione militare alla crisi siriana e che l’unica strada percorribile è quella diplomatica e del dialogo politico. Ricordiamo che l’attacco dell’esercito turco ha colpito una popolazione civile già fortemente provata dalla guerra in corso da otto anni nel Paese. Tutto ciò costituisce una ferita aperta per la Comunità internazionale, con gravi ripercussioni sulla regione mediorientale nel suo complesso, si pensi solo al problema dei profughi e dei rifugiati. Quanto alla lotta al terrorismo, l’azione di Ankara rischia di minare i risultati positivi che la coalizione internazionale, di cui la Turchia fa parte, ha ottenuto contro Daesh, lo Stato islamico, anche se la recente eliminazione da parte delle forze statunitensi del leader terrorista Abu Bakr al-Baghdadi ha inferto un colpo alle milizie fondamentaliste".

Come giudica la reazione dell’Unione europea di fronte all’offensiva turca? "Sull’attacco turco l’Unione europea ha preso nel complesso una posizione forte, tutt’altro che flebile, come qualcuno ha ingiustamente scritto. E ritengo che la posizione italiana, molto netta, abbia contribuito in modo determinante a spingere quasi tutti gli Stati membri a una decisa condanna, all’inizio tutt’altro che scontata. Ora dobbiamo continuare a esercitare una forte pressione affinché si torni sui binari del negoziato, anche alla luce dei recenti Accordi tra Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin a Sochi, che, al di là di ogni considerazione geopolitica, riporta in primo piano l’azione della diplomazia. Dopo anni di guerra, si era finalmente dato avvio a un processo politico tra il governo di Damasco e le forze d’opposizione con l’istituzione del Comitato costituzionale siriano, che ha da poco iniziato i suoi lavori a Ginevra. Per rafforzare questo processo in Siria è al lavoro un inviato delle Nazioni Unite, Geird Petersen. Italia e Unione europea sostengono pienamente i suoi sforzi". A proposito degli Accordi di Sochi, quali effetti hanno sulla popolazione curda? "Le milizie curde hanno accettato un compromesso, liberando la cosiddetta safe zone per evitare alle popolazioni civili enormi sofferenze. Ora è importante che le Nazioni Unite garantiscano l’attuazione degli Accordi e che i Curdi possano pienamente partecipare al processo politico che si è aperto con il Comitato Costituzionale". Cosa significa per i curdi e per l’intera Siria l’assassinio di Hevrin Khalaf, paladina dei diritti e della convivenza pacifica tra etnie e religioni diverse? "Nel nordest della Siria, con l’esperienza del Rojava (Amministrazione autonoma della Siria del Nord Est), il popolo curdo ha mostrato la capacità di portare avanti, insieme alla battaglia politica, un originale progetto sociale, nell’idea che non si possa parlare di riconoscimento politico senza dare attenzione anche alla società, ai diritti, all’istruzione e ai bisogni delle persone. In questo senso, da donna prima ancora che da esponente del Governo, provo orrore per quanto accaduto a Hevrin continua

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ATTUALITA' - NEWS Khalaf, una combattente armata solo di parole (e segretaria del Partito Futuro siriano, ndr) che tanto ha fatto per il suo amato popolo. Spero che il suo brutale assassinio, che non deve restare impunito, possa un domani essere celebrato come il sacrificio per una Siria finalmente pacificata. Ricordo ancora che i curdi hanno dato un contributo importante alla lotta allo Stato islamico e la loro lealtà alla coalizione non può e non deve essere dimenticata".

contraccolpo economico del blocco della vendita di armi? "Il contraccolpo economico non è oggi misurabile, ma soprattutto va eventualmente esaminato solo dopo altre più importanti considerazioni. La priorità è fermare le azioni militari e ristabilire la pace in Siria. Sulla base di ciò, l'Italia ha preso una decisione fattiva, con il ministro Di Maio che ha dato disposizione di interrompere la vendita di armi alla Turchia per i progetti futuri e di fare un’istruttoria puntuale dei contratti in Nel 2018, secondo Il Sole 24 Ore, l’Italia ha essere, ancora in corso". esportato in Turchia oltre 360 milioni di materiali d’armamento, con un +36% sul www.interris.it 2018. Di quanto potrebbe essere il

O l t re l e m a ce ri e d e l M uro 09 novembre 2019 Volksparkstadion, Amburgo, 22 giugno '74, quindici anni prima della caduta del Muro. Romantico pensare che tutto cominciò da lì, laddove di romantico non c'è praticamente nulla. Allora era ancora Germania Ovest la città anseatica e lo era anche quell'estate, nella stagione dei Mondiali giocati in casa. Un paradosso che proprio lì, in campo sportivo, dove tutto si azzera in nome del confronto paritario, giocassero quel giorno due squadre che parlavano la stessa lingua, condividevano lo stesso passato funesto ma conservavano una visione decisamente diversa del futuro. Maglia bianca una, l'Ovest, blu l'altra, l'Est, con una bandiera praticamente identica. Che il primo colpo al muro di Berlino lo avrebbe dato un pallone, di lì a qualche minuto, non se lo aspettava nessuno. Qualcuno sembra che nemmeno lo volesse. Perché il derby delle Germanie era la ribalta giusta per scrostare via l'opaco che impermeabilizzava la cortina ferro, per far vedere a tutti che la vita dietro un muro logorava le gambe, non solo l'anima delle persone. Il gol della clamorosa vittoria alla Ddr lo firmò Sparwasser, lui, la mezzala che non accettò l'etichetta di uomoimmagine e che di lì a qualche anno avrebbe lasciato il Paese per non tornarci con quella barriera ancora in piedi. Issue 1

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Un'occasione giusta, lì ad Amburgo, per dimostrare qualcosa che la vittoria dell'Est non rappresentava. Lo percepirono tutti, tedeschi compresi, a undici anni da quello che disse Kennedy a Berlino. Una prima crepa, inconsapevole, inosservata, inaspettata. Ma già decisiva. Cade il Muro Non fu una cosa immediata ma tre lustri furono sufficienti per capire che quella barriera di 155 chilometri, l'Antifaschistischer Schutzwall, con la sua striscia della morte che spaccava in due la futura capitale della Germania unita aveva finito il suo tempo. Un progetto nato su basi assurde, con l'idea che una struttura fisica bastasse a scongiurare la "contaminazione" occidentale nel blocco sovietico, e cresciuto nei tentativi di essere strappato via, per finire con un abbattimento che apriva un mondo tutto nuovo, in un momento storico in cui forse lo si aspettava di meno. O forse la si considerava quasi una deriva naturale delle cose, ora che l'Urss mostrava inequivocabili segnali di cedimento e un Antifaschistischer Schutzwall sembrava ormai un nome fuori dal mondo.

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ATTUALITA' - NEWS L'immagine consegnata alla storia è quella dei Mauerspechte, i "picchi" che abbatterono fisicamente la barriera, che tornarono a vedere per intero la Porta di Brandeburgo, che indirizzarono l'ultimo grosso ghiacciaio della Cold War al definitivo scioglimento, raccogliendo al volo l'annuncio di Gunter Schabowski, con annesso l'ormai storico qui pro quo, che volle erroneamente entrare in vigore con effetto immediato le nuove normative che consentivano lo spostamento da Est a Ovest. Il tappo rimosso portò migliaia di berlinesi a confluire sul Muro da entrambe le aree cittadine, cogliendo di sorpresa le guardie di frontiera che, non sapendo cosa fare, alzarono le barriere. Per la prima volta, dopo 27 anni, nessuno sparò contro chi attraversava. Live in Berlin Se è vero che sono i grandi uomini a fare la storia, è altrettanto vero che esistono momenti in cui parte della storia si diventa tutti insieme. Il crollo del Muro mise idealmente fine a un'epoca non più di paura ma di assuefazione alla paura, lasciando ai sentimenti fin lì repressi dall'affilato equilibrio della Guerra fredda la possibilità di tornare a scorrere liberamente. Ed erano tutti lì, fra i "picchi del muro", a cavallo dell'imbrattato mattonato al di qua di Pariser Platz, a qualche decina di metri da dove sorse il palco da cui Reagan, due anni prima, chiese a Gorbacev "Tear down this wall", "Abbatta questo muro": "Ricordo i volti delle persone - ha raccontato il fotografo Lorenzo Capellini, testimone di quei giorni, in occasione della presentazione alla Camera della mostra fotografica Cade il muro di Berlino -. In pochi minuti ho visto su quei visi, sia delle genti dell'Est che dell'Ovest, un insieme di sentimenti incredibili: la paura, la perplessità, lo sgomento, l'incredulità, perché successe d'un tratto quello che in ventotto anni non era mai successo". Ma l'entusiasmo, come sempre, era destinato a finire presto. Un anno forse, o giù di lì, quel tanto che bastò a Roger Waters per allestire lo show di The Wall dinnanzi ai resti della Schutzwall, il suo storico Live in Berlin a Potsdamer Platz, per quasi trent'anni una piazza d'armi desolata, ora ritrovo di migliaia di persone in festa convinte finalmente di non essere più solo "another brick in the wall".

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I nuovi muri Era inevitabile che quasi trent'anni di separazione - una parte cresciuta sotto l'ala capitalista, l'altra schiacciata dal peso di un regime - avessero lasciato ferite profonde. Ed era comprensibile che il progetto della riunificazione, per quanto sostenuto ed entusiasticamente portato avanti, conobbe più di qualche difficoltà. C'era qualcosa da sistemare nella coscienza collettiva degli ex Ddr, un tassello duro, sfiancante ma che aveva comunque contraddistinto ventotto anni di vita vissuta, di lavoro svolto, di tenori di quotidianità rispettati, sia pure per abitudine più che per convinzione. In quei quasi tre decenni c'era stato chi non aveva sopportato la reclusione: più di 200 persone, uccise nella zona della morte nel tentativo di andarsene a Ovest. Altri se n'erano andati. Molti di coloro che restarono abbastanza per vedere gli eventi del 9 novembre '89, se ne andranno nell'ex Ovest, trovando un mondo diverso da quello che, nella maggior parte dei casi, li aveva cresciuti. L'assorbimento nell'economia della Germania occidentale fu meno semplice del previsto, qualcuno perse il lavoro garantito, altri ancora faticarono enormemente a trovarne uno. Un processo forse inaspettato, che sviluppò quel sentimento "ostalgico", tutto tedesco, destinato a far parte della nuova-vecchia Berlino quasi quanto la soddisfazione per avercela fatta a tornare un tutt'uno. La normalizzazione non potrà essere lunga, perché il crollo del Muro impose l'improvvisa accelerazione della storia, richiedendo agli ostalgici di affrettarsi a non esserlo più, almeno sul piano pratico. Perché la fine della Guerra fredda ha spalancato le porte all'era della globalizzazione, quella dello sviluppo frenetico, che di muri non parla ma, per paradosso, ne crea, scavando i solchi delle disuguaglianze che prosperano anche senza più barriere fisiche. La contraddizione propria dell'uomo, che fa del confronto aperto uno strumento di conoscenza ma anche di paura. www.interris.it

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ATTUALITA' - NEWS

Pubblica amministrazione, da venerdì via i limiti alle assunzioni e torna il turnover in tutti i rami dello Stato: 150mila ingressi l’anno

09 novembre 2019 Pubblica amministrazione pronta allo sblocco totale delle assunzioni. Dal 15 novembre il turnover torna al 100% anche per gli statali in senso stretto. La legge di Bilancio del 2019 aveva infatti rinviato a venerdì prossimo lo s b l occo de l l e assunzioni nei ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Dopo anni di sbarramenti in ottica di spending review, cadono quindi gli ultimi limiti al ricambio del personale, per cui la spesa per chi esce potrà essere interamente riversata su nuovi ingressi. Secondo le stime del ministero, dal prossimo anno la pubblica amministrazione assumerà circa 150mila persone nella media dei dodici mesi. Dati che rispondono a un turnover tornato di nuovo al 100% in tutti gli uffici pubblici. Numeri a cui si devono aggiungere gli ingressi extra finanziati con le passat e manovre. Complessivamente, sommando tutto, si dovrebbe arrivare a 450-500 mila entrate nell’arco di tre anni. Nelle Regioni, poi, un decreto ad hoc prevede che si potranno fare ancora più assunzioni, ancorandole a parametri diversi dai pensionamenti. Nei territori ormai i vincoli del turnover sono stati eliminati e ora si punta a cambiare schema, con assunzioni non più calibrate sulle uscite ma sui bilanci. Quindi laddove ci sono risorse si potranno programmare ingressi superiori ai pensionamenti. La facoltà è stata prevista nel decreto Crescita e adesso c’è anche il primo provvedimento attuativo, pubblicato in Gazzetta ufficiale questa settimana. Dall’inizio del prossimo anno le Regioni saranno divise in cinque fasce, a cui corrisponderanno altrettanti valori soglia, ovvero tetti di spesa. I rapporti più generosi spettano alle realtà meno popolose. In fase di prima applicazione e fino al 31 Issue 1

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dicembre 2024, le Regioni a statuto ordinario nel limite del valore soglia, si legge nel testo, “possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2018, in misura non superiore al 10% nel 2020, al 15% nel 2021, al 18% nel 2022, al 20% nel 2023 e al 25% nel 2024, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio asseverato dall’organo di revisione”. Un provvedimento parallelo è atteso, entro questo mese, per i Comuni. Da quanto si apprende, infatti, il ministero della Pubblica amministrazione riconvocherà a stretto giro un tavolo tecnico. Lo scorso 30 ottobre il ministro Dadone aveva annunciato un’ondata di assunzioni, a seguito della rimozione del blocco del turnover. “Il metodo del dialogo si sta via via riempiendo di contenuti e fatti concreti, a partire da ciò che accadrà nel prossimo futuro con lo sblocco completo del turnover, grazie al quale immetteremo nella Pa circa mezzo milione di persone, in grandissima parte giovani, durante il triennio che viene”, aveva scritto sui social dopo l’incontro con i sindacati. Il ministro nelle scorse settimane aveva anche assicurato che a breve si “aprirà una fase di concorsi” e che il rimpiazzo sarà aiutato da un decreto, in arrivo “tra un mese”, che consente “di superare il turnover” nelle Regioni e negli enti locali. Nel senso che se, appunto, un’amministrazione sta in buona salute dal punto di vista finanziario allora potrà assumere anche oltre i limiti del ricambio, per cui uno esce e uno entra. Fatta salva la sostenibilità dei conti verrà quindi studiato un algoritmo che calibrerà il reclutamento su altri parametri, in primis la popolazione, ovvero la dimensione demografica del Comune o della Regione. www.ilfattoquotidiano.it

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ATTUALITA' - NEWS Iraq, attentato a Kirkuk: 5 militari italiani feriti,

3 gravi. Uno perde gamba 10 novembre 2019 Gravi tre militari italiani vittime di un attentato esplosivo in Iraq: cinque i feriti nel nord del Paese, nei pressi di Kirkuk. Per uno di loro sarebbe stata necessaria l'amputazione di una parte della gamba. L'agguato, riferisce lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto di mattina quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali. Il team stava svolgendo attività di addestramento («mentoring and training») in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all'Isis e proprio sull'Isis si concentrano i sospetti di chi indaga sull'attacco. I cinque militari coinvolti dall'esplosione sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri Usa Blackhawk della coalizione e trasportati in un ospedale «Role 3» a Baghdad prima di

essere trasferiti in Arabia Saudita. I tre gravi non sarebbero comunque in pericolo di vita. L'attacco è avvenuto intorno alle 12.30 ora locale mentre era in corso un'operazione della task force 44 con i peshmerga curdi nell'area di Palkana, a sud di Erbil, sulla strada per Kirkuk. L'esplosione di un Ied sarebbe avvenuta al termine di un'attività di «bonifica», che aveva portato al rinvenimento di materiale di interesse. I feriti appartengono alle Forze speciali. In particolare, apprende l'Adnkronos, due sono effettivi al nono reggimento Col Moschin dell'Esercito e tre appartengono al Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare. www.ilmessaggero.it

Cambia il segnale digitale, a dicembre il bonus per acquistare tv e decoder 11 novembre 2019 MILANO - Cambio di televisore in vista per molti italiani, con un possibile bonus di supporto nell'ordine dei 50 euro, per non perdere il segnale digitale terrestre che sta per rinnovarsi. Digitale, cambiano ancora i televisori I televisori degli italiani vanno incontro a una lunga fase di transizione che, a partire dal 2020 e per chiudersi ufficialmente il 1° luglio del 2022, cambierà la modalità tecnica con la quale viene inviato e ricevuto il segnale di film, programmi e via dicendo. Un po' come accaduto nel passaggio dall'analogico al digitale, bisognerà metter mano all'apparecchio (sostituendolo oppure dotandosi di un decoder) per non perdere il segnale. A seguito della migrazione di alcune frequenze per far spazio al segnale 5G, i Issue 1

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consumatori avranno un supplemento di attenzione da prestare: l'apparecchio deve essere 'compatibilè con la tecnologia DVB T2 (dalla DVB T1 attuale). Non è affatto un passaggio banale, anche se si parla di qualche anno di tempo (inizialmente si pensava addirittura di fare il cambio entro il prossimo giugno). Si calcola che se le frequenze passate alle Telco nella famosa asta da 6,5 miliardi dovessero esser spente oggi, quasi 18 milioni di famiglie italiane - più di otto su dieci - non vedrebbero più i programmi dei canali terrestri. Pochissimi sono dunque i "televisori principali" delle famiglie già pronti al cambio: è dal primo gennaio 2017 che le reti di distribuzione dell'elettronica

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ATTUALITA' - NEWS hanno l'obbligo di vendere tv già Dbt2 Ready, per chi ha in casa apparecchi antecedenti è probabile che ci sia bisogno di una spesa supplementare. Il bonus al via Proprio per far fronte a questa necessità, già il governo Gentiloni aveva istituito un fondo triennale da 151 milioni di risorse per erogare un bonus per l'acquisto dei nuovi televisori. Dopo una consultazione pubblica, alla fine della scorsa settimana al Ministero per lo Sviluppo economico si è riunito il Tavolo TV 4.0 che ha fatto il punto sulla transizione del sistema radiotelevisivo. La sottosegretaria Mirella Liuzzi ha invitato gli operatori innanzitutto a predisporre un piano di comunicazione che renda il passaggio più trasparente possibile per i consmatori. Ma, una volta informati, questi ultimi penseranno senz'altro al portafogli. Ecco allora venire in (parziale) soccorso il bonus, che - è stato ufficializzato al tavolo Mise partirà "dal prossimo mese di dicembre, in seguito alla pubblicazione del decreto MiSE - MEF, previsto in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni". Liuzzi ha spiegato dopo il tavolo che "è nostro obiettivo incrementare gli attuali 151 milioni di euro richiedendo un nuovo finanziamento della

misura per allargare la platea dei cittadini ammessi ad usufruire del contributo". I vincoli e le risorse. Per il momento, il materiale messo in consultazione prevede che i "beneficiari del contributo debbano essere i residenti nel territorio italiano appartenenti alla I e II fascia dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Tali categorie di utenti, infatti, in assenza del contributo pubblico, non sarebbero in grado di ricevere i segnali televisivi trasmesse con le nuove tecnologie". Significa agevolare coloro che arrivano a una soglia Isee rispettivamente, di 10.632,94 e 21.265,87 euro, con aumenti progressivi in funzione del numero dei componenti del nucleo famigliare. Sempre nei documenti in consultazione si è parlato di un contributo da cinquanta euro a famiglia, fruibile una sola volta per nucleo fino alla fine del 2022. Tecnicamente, si tratterà di uno sconto praticato direttamente dal venditore al momento dell'acquisto: darà così luogo a un credito d'imposta a favore del negoziante stesso.. www.repubblica.it

Messico, nave italiana attaccata dai pirati: fuoco contro l’equipaggio, due feriti 12 novembre 2019 Attacco di un commando di pirati nel Golfo del Messico contro una nave italiana. Due marittimi italiani sono rimasti feriti nell’assalto, uno colpito da un oggetto contundente alla testa e uno ferito da un colpo d’arma da fuoco al ginocchio: nessuno dei due è in pericolo di vita.

rappresenta uno dei maggiori contractor dell'industria offshore — a bordo di due barchini veloci e, dopo essere salito a bordo, ha aperto il fuoco contro l’equipaggio, derubandolo di quanto possibile. Quindi i pirati hanno abbandonato la nave e si sono allontanati.

Equipaggio derubato Il commando era composto da 7-8 pirati. Il commando composto da 7/8 pirati che ha assaltato una motonave italiana nel Golfo del Messico la scorsa notte ha raggiunto la «Remas» — di proprietà della Micoperi, azienda con base a Ravenna che

Al momento dell’assalto, sulla nave si trovavano 35 persone (9 in totale gli italiani, ndr), compreso un ufficiale della Marina mercantile messicana, che ha poi coordinato i contatti con le autorità locali.

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ATTUALITA' - NEWS I feriti trasferiti a Ciudad del Carmen I due feriti sono stati sbarcati nel porto di Ciudad del Carmen, dove la «Remas» è arrivata scortata da una unità militare messicana e dove si trovava il personale medico allertato per soccorrere i due marittimi. Già il 4 novembre scorso altri pirati avevano attaccato una piattaforma petrolifera nella stessa zona. L'Unità di Crisi del ministero degli Esteri «segue con la massima attenzione e in raccordo con l'ambasciata d'Italia a Città del Messico». Il precedente 10 anni fa La «Remas» è una nave di rifornimento per

le piattaforme petrolifere offshore, è lunga 75 metri e con un tonnellaggio di 2.600 tonnellate. È stata costruita nel 2011 in Turchia e al momento naviga con bandiera italiana. Non è la prima volta che un'imbarcazione dell'armatore viene presa di mira da gruppi armati: nell'aprile del 2009 ad essere assaltata era stata la «Buccaneer», nel Golfo di Aden, al largo della Somalia. I 16 membri dell'equipaggio furono presi in ostaggio per 4 mesi... www.corriere.it

L’Inganno dei burocratici UE sui conti pubblici dell’Italia 13 novembre 2019 Un altro colpo basso dall’Unione europea, l’ennesimo di una lunga stagione in cui i burocrati di Bruxelles hanno giocato con l’Italia come il gatto fa con il topo. Dall'”alto” sono infatti arrivate nuove regole che hanno fatto schizzare alle stelle il debito italiano. A darne conferma, ieri, durante l’audizione alla commissione Bilancio di Senato e Camera, il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini. Quest’ultimo ha presentato un documento in cui era ben impresso un grafico che seguiva l’andamento del famigerato rapporto debito/pil, lo stesso indicatore tenuto stabilmente dall’Europa sotto la lente d’ingrandimento. Nel 2018 tale valore si attestava intorno al 135%. Perché l’anno scorso ha toccato una soglia così alta? Se lo sono chiesti in tanti, anche perché gli ultimi dati ufficiali riferiti allo sesso periodo, compresa la Nadef, cioè la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), che indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine, parlavano di un rapporto italiano debito/pil pari al 132%. Tra le due cifre ballano 3-4 punti percentuale di debito/pil. Un mistero inquietante Il mistero assume una certa importanza se pensiamo a come la Commissione Ue abbia fatto pressioni sul Consiglio europeo per Issue 1

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aprire una procedura per debito eccessivo laddove questo rapporto sforasse anche solo di pochi decimali. A questo punto sorge spontanea una considerazione: a che serve parlare di debito pubblico, di conti rigorosi, di “zero virgola” in più o in meno, se le cifre possono cambiare così, dall’oggi al domani, su input di chissà chi e chissà per cosa? La risposta di una “riclassificazione contabile” regge fino a un certo punto, perché è vero che le cifre fino al 1998 sono state cambiate, ma è altrettanto vero che questa volta i mercati non hanno alzato un dito per protestare. E, di solito, sappiamo come la finanza sia attenta anche alle virgole. Il colpo di mano dell’Eurostat Per capirci qualcosa, sottolinea il quotidiano La Verità, bisogna dare un’occhiata ai criteri utilizzati per pesare gli interessi dei Buoni postali. A fine 2018 si trovavano in circolazione più o meno 13 miliardi di Buoni postali, con rispettivi interessi pari a 58 miliardi pagabili al momento del rimborso, che scatterà in maniera progressiva fino al 2031. Lo scorso agosto

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ATTUALITA' - NEWS l’Eurostat ha pensato bene di cambiare le regole contabili, pretendendo che i 58 miliardi fossero contabilizzati nel debito. Ecco, quindi, perché da 132% si passa al 135%. Tra l’altro questo nuovo criterio assume una certa rilevanza se consideriamo la procedura per deficit eccessivo. Eppure nessuno ha sollevato dubbi, perché in questo modo la discesa del debito dal 2015 al 2017 e fino al 2024 si preannuncia più rapida, proprio a causa del rimborso dei suddetti titoli e relativi interessi. Ma con quali conseguenze? Non certo delle più

rosee. La considerazione da fare, al netto delle varie pressioni mediatiche, è che non è importante tanto il rapporto debito/pil quanto la sua dinamica. La conclusione di tutto è che l’Italia è schiacciata da regole limitanti e invalidanti, le stesse che impediscono al nostro Paese di crescere ben oltre lo “zero virgola”. Se il debito pubblico italiano è così elevato e non riesce a scendere, forse è meglio iniziare a chiedere qualche spiegazione anche a Bruxelles. www.insideover.com

Caso Avastin-Lucentis, dirigenti dell’Agenzia italiana del farmaco indagati dalla Corte dei Conti per danno erariale da 200 milioni 14 novembre 2019 Avrebbero imposto limitazioni alla prescrivibilità di un farmaco più economico, l’Avastin, per curare alcune malattie oculari. favorendo invece un altro medicinale, il Lucentis, che per ogni dose costava tra i 600 e i 730 euro in più. Con un danno per l’erario di 200 milioni, pari ai maggiori costi sostenuti dal Servizio sanitario nazionale. E’ l’accusa contestata ad alcuni membri dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, tra cui dirigenti e componenti pro tempore della Commissione consultiva tecnico scientifica. La Guardia di Finanza sta notificando ai soggetti coinvolti nell’indagine della Corte dei Conti del Lazio un invito a dedurre. Gli accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma, coordinati dal procuratore regionale della Corte dei Conti Andrea Lupi e dal vice procuratore Massimo Perin, avrebbero consentito di accertare che i due farmaci erano equivalenti dal punto di vista terapeutico, come dimostrato da una serie di studi comparativi. Ma nonostante questo, il primo non è stato inserito tra i prodotti rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale fino al 2014 e sono state imposte una serie di “ingiustificate limitazioni” al Issue 1

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suo utilizzo almeno fino al 2017, causando un aggravio di spesa per lo Stato. Al totale di 200 milioni, dice la Gdf, si è arrivati calcolando la differenza di prezzo tra i farmaci – tra i 600 e i 730 euro per singola dose – in relazione al numero di trattamenti che sono stati effettuati con il Lucentis anziché con l’Avastin. I dirigenti dell’Aifa e i componenti della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia hanno ora 60 giorni di tempo per fornire la loro versione alla Corte dei Conti. Sulla vendita dei due farmaci si è pronunciata in passato anche l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato: nel 2014 infatti l’Autority ha multato le due case farmaceutiche produttrici – Roche e Novartis – con una sanzione di oltre 180 milioni per aver creato una sorta di ‘cartello’, decidendo una differenziazione dei prodotti che in realtà era artificiosa. “I due gruppi si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico, Avastin, nella cura della più diffusa patologia della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis,

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ATTUALITA' - NEWS differenziando artificiosamente i due prodotti. Per il Sistema Sanitario Nazionale l’intesa ha comportato un esborso aggiuntivo stimato in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno” scriveva l’Authority nel 2014 aggiungendo: “le condotte delle imprese trovano la loro spiegazione economica nei rapporti tra i gruppi Roche e Novartis: Roche, infatti, ha interesse ad aumentare le vendite di Lucentis perché attraverso la sua controllata Genentech – che ha sviluppato entrambi i farmaci – ottiene su

di esse rilevanti royalties da Novartis. Quest’ultima, dal canto suo, oltre a guadagnare dall’incremento delle vendite di Lucentis, detiene una rilevante partecipazione in Roche, superiore al 30%”. La sanzione dell’Antitrust è stata di recente confermata da una sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso delle due aziende farmaceutiche condannandole anche al pagamento delle spese. www.ilfattoquotidiano.it

Arrestata Lara Comi, l'ex eurodeputata accusata di tangenti 14 novembre 2019

Ai domiciliarii l'ex parlamentare di Forza Italia, Lara Comi, e l'imprenditore Paolo Orrigoni, titolare della catena di supermercati Tigros ed ex candidato leghista a sindaco di Varese. In carcere Giuseppe Zingale, ex direttore dell'Agenzia per il lavoro Afol. Nell'ambito dell'operazione "Mensa dei poveri", finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Milano e della Compagnia Busto Arsizio stanno eseguendo, nella provincia di Varese, un'ordinanza con la quale il GIP del Tribunale di Milano ha applicato ad ulteriori 3 persone le misure cautelari personali della custodia in carcere, per una di esse, e degli arresti domiciliari, per le restanti due. Secondo le indiscrezioni Lara Comi, l'ex deputata europea è ai domiciliari con il candidato leghista di Varese Orrigoni.

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Le indagini hanno fatto emergere ulteriori delitti di corruzione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecito finanziamento ai partiti e ai politici, realizzato da amministratori locali, imprese e professionisti a vario titolo coinvolti nell'indebito drenaggio di risorse pubbliche di società e/o enti a partecipazione pubblica. La parte odierna dell'indagine, relativa a vicende accertate, riguarda: fatti corruttivi tesi a far ottenere a un imprenditore varesino il cambio di destinazione urbanistica di un'importante area, da industriale a commerciale; a professionisti e imprese compiacenti fittizi incarichi di consulenza, conferiti da societa' a partecipazione pubblica, in cambio della successiva retrocessione agli indagati di parte del corrispettivo incassato a fronte dell'incarico stesso;truffa ai danni del bilancio dell'Unione Europea in relazione a fittizi contratti stipulati per mansioni di collaborazione con spese a carico del Parlamento Europeo, al fine di creare surrettizie provviste di denaro a favore degli indagati mediante la retrocessione di una quota parte del corrispettivo liquidato, illeciti finanziamenti erogati da un imprenditore bresciano a un candidato alle elezioni europee del 26 maggio 2019, emissione di fatture false, allo scopo di occultare i predetti reati. www.iltempo.it

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ATTUALITA' - NEWS

Lo schiaffo di Macron all'Italia: liberato il d e v a s t a t o re d e l G 8

15 novembre 2019 2006. La difesa di Vecchi ha sottolineato come nella richiesta di estradizione era inserito anche il riferimento alla pena per i fatti di Milano, che invece erano già stati scontati dal no global.

Era stato tradito da un soggiorno in Savoia con la sua ex compagna e con la figlia nello scorso mese di agosto, scovato ed arrestato in Bretagna pochi giorni dopo e quindi in attesa di estradizione. Ma per Vincenzo Vecchi, condannato ad 11 anni di reclusione per i fatti occorsi durante il G8 di Genova nel luglio 2001, adesso si sono riaperte le porte del carcere: la corte d’appello di Rennes infatti, ha deciso di rilasciare il no global che adesso quindi è tornato in libertà. Eppure ad agosto l’estradizione verso l’Italia sembrava una cosa già fatta: gli inquirenti italiani, rintracciando gli spostamenti di Vecchi dopo la sua visita in una località della Savoia, avevano dato alle autorità francesi tutti gli indizi per poter catturare il latitante condannato nel maggio del 2012 alla pena sopra accennata di 11 anni. E così la Polizia francese il 10 agosto scorso lo ha fermato in una località della Bretagna, lì dove lavorava come imbianchino e si faceva chiamare Vincent. Qualche settimana dopo sono arrivati i primi problemi lungo l’asse Francia–Italia per quanto riguarda l’estradizione: i giudici transalpini infatti, non erano molto convinti della regolarità della richiesta arrivata dal nostro Paese.

Anche per questo motivo, oltre a quelli relativi ai diritti della difesa nel corso del processo sulle devastazioni del G8 ed ai termini di prescrizione della pena, i giudici transalpini avevano chiesto un supplemento di documentazione. In tal modo era chiaro come i tempi per l’estradizione fossero destinati ad aumentare e come la richiesta dell’Italia costretta a rimanere ferma al palo. Ma la novità odierna proveniente dal tribunale di Rennes ha un po’ spiazzato in primo luogo proprio gli inquirenti del nostro paese. Così come riportato dall’AdnKronos, i giudici francesi hanno ritenuto irregolare il mandato europeo relativo ai fatti di Genova del 2001. Al tempo stesso hanno accolto la tesi difensiva relativa ai fatti di Milano, per i quali come detto Vecchi ha già scontato la pena. E proprio la difesa del no global adesso parla di vittoria: “È un momento importante per la giustizia francese – ha dichiarato infatti l’avvocato difensore Maxime Tessier – Dimostra l'importanza del diritto. È una vittoria giusta, il mandato europeo per i fatto di Genova era irregolare. È una vittoria per la giustizia e il diritto”. www.ilgiornale.it

Vecchi infatti non era noto agli inquirenti solo per i fatti di Genova, ma anche per le devastazioni operate in corso Buenos Aires a Milano durante una manifestazione del Issue 1

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Gold Edition del Memorial Podistico Salvo D’Acquisto

prezioso Trofeo Gold Edition Memorial Podistico Salvo D’Acquisto. E' stata quindi presentata l’undicesima edizione in programma il 13 settembre 2020 dove il Comitato Organizzatore attraverso importanti collaborazioni sta già allestendo un evento di grande richiamo e spettacolo il tutto guarnito dall’ aspetto sociale che da sempre contraddistingue la creatura sportiva a marchio Polisportiva Pegaso Athletic/CESD.

Giovedì 31 ottobre si è svolta l'inaugurazione della mostra d’arte dedicata alla Alcune opere saranno offerte dagli artisti Gold Edition del Memorial Podistico Salvo per una raccolta fondi a favore della Lega Fibrosi Cistica Italiana per la ricerca D’Acquisto. scientifica. Palermo. Continuano gli eventi collaterali La visita alla mostra è aperta gratuilegati alla decima edizione del Memorial tamente a tutta la cittadinanza dal lunedì al Podistico Salvo D’Acquisto organizzato a venerdì dalle ore 09,30 alle ore 12,30. Palermo lo scorso 15 settembre dallaASD Polisportiva Pegaso Athletic in collaborazione con il CESD Centro Studi Salvo D’Acquisto. E' stata inaugurata il 31 ottobre u.s., presso il Museo dei Carabinieri di via P.ppe di Granatelli n°35b a Palermo la Mostra d’Arte dedicata all’ eroica figura del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, saranno esposte le opere dell’estemporanea di pittura organizzata dall’ artista Pippo Buscemi in occasione del 10° Memorial Podistico Salvo D’Acquisto. In esposizione, inoltre, anche le opere d’arte del prestigioso concorso di pittura gestito dal critico d’arte Prof. Paolo Battaglia e dalla US Acli. Il programma ha previsto la presenza di autorità civili, militari e sportive a cui sono state donate alcune opere d’arte e premi , ed in particolare è stato consegnato il Issue 1

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RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO L'incarico dell'amministratore è valido anche in caso di accettazione per fatti concludenti. Posto che le norme non prevedono alcuna forma specifica con la quale l’amministratore deve comunicare l’accettazione della nomina o del rinnovo dell’incarico, è del tutto valida la comune pratica di accettazione tacita. Sovente, infatti, l’amministratore si vede rinnovato l’incarico e semplicemente prosegue il proprio lavoro comunicando l’accettazione per facta concludentia. (Tribunale di Udine, sez. I Civile, sentenza n. 1015/19; depositata il 19 agosto)

DELITTI CONTRO LA PERSONA Punizioni severe per le figlie: plausibile la condanna per maltrattamenti. Sotto accusa due genitori che hanno insultato e percosso le figlie, ricorrendo non solo alle parole e alle mani, ma anche a degli oggetti. Respinta l’ipotesi difensiva secondo cui gli episodi incriminati siano catalogabili solo come punizioni eccessive. Per i Giudici è un evidente caso di maltrattamenti. Nessuna giustificazione per la coppia, che però si salva grazie alla prescrizione.

del ‘metodo Di Bella’, a carico però del servizio sanitario nazionale. Per i Giudici sono decisive le comunicazioni ufficiali dell’Istituto superiore della sanità, con cui si è esclusa l’efficacia come cura contro i tumori. E comunque l’eventuale efficacia della terapia nel singolo caso non può giustificare l’accollo della spesa a carico della collettività. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 28451/19; depositata il 5 novembre)

CONTRATTI BANCARI Il Cliente protetto se il contratto di investimento è nullo per assenza di forma scritta. Ai sensi dell’art. 23, comma 3, d.lgs. n. 58/1998, la nullità del contratto di investimento può essere fatta valere solo dall’investitore. Di conseguenza, gli effetti processuali e sostanziali dell’accertamento operano soltanto a suo vantaggio. Laddove la domanda sia diretta a colpire soltanto alcuni ordini di acquisto, l’intermediario può però opporre l’eccezione di buona fede, se la nullità determina un ingiustificato sacrificio economico a suo danno. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 21972/19; depositata il 3 settembre)

RISARCIMENTO DANNI

(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 44893/19; depositata il 5 novembre)

Scopre la bocciatura alla lettura dei 'quadri' e si suicida: nessun risarcimento ai genitori dalla scuola.

DIRITTO E SALUTE

Respinta definitivamente la richiesta della madre e del padre di uno studente di scuola superiore. Impossibile, secondo i Giudici, addebitare anche solo in parte all’istituto scolastico la tragedia, nonostante sia stato appurato l’omesso avviso ai genitori della bocciatura del figlio.

"Metodo Di Bella", l'eventuale efficacia sul singolo individuo non basta per caricare la spesa sul SSN. Respinta definitivamente la domanda presentata da una donna che aveva chiesto di ottenere la somministrazione Page 43

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(Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 27985/19; depositata il 31 ottobre)

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RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro

B ul l i s m o p uni t o com e l o s t a l k i ng 06 novembre 2019 E' quanto prevede la proposta di legge all'esame della commissione giustizia della Camera che prevede misure ad hoc per tutelare vittime di bullismo e cyberbullismo. Una legge volta a contrastare il bullismo, in tutte le sue forme e nei confronti di tutti i soggetti, non solo adolescenti, prevedendo una serie di misure ad hoc tra cui un rafforzamento della tutela penale, nonché la previsione di un numero verde e di un'applicazione per fornire assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e cyberbullismo. È quello che mira a ottenere la proposta di legge n. 1524 presentata lo scorso 23 febbraio, primo firmatario Dori (M5S), ora assegnata all'esame della II Commissione Giustizia in sede referente alla Camera, che andrebbe a modificare il codice penale, la L. n. 71/2017 e il R.D. n. 1934/1404 per rafforzare la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e dettare misure rieducative dei minori. Il ddl (sotto allegato) è stato adottato come testo base per il prosieguo dell'esame a seguito del rilievo dell'assegnazione in Commissione della proposta di legge C. 1834 (Meloni) vertente su identica materia. Contrastare e cyberbullismo

prevenire

bullismo

e

Come si legge nella relazione introduttiva, la proposta "ha l'obiettivo di favorire la precoce emersione del disagio giovanile, nonché di introdurre misure che possano adeguatamente prevenire e contrastare episodi riconducibili, in particolare, al fenomeno del bullismo in tutte le forme in cui esso si estrinseca, compreso il cosiddetto bullismo informatico o cyberbullismo". Issue 1

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Poiché i dati raccolti dimostrano come il fenomeno del bullismo e della violenza in genere, soprattutto tra gli adolescenti, sia diffuso e in preoccupante crescita, si rende necessaria e urgente una particolare attenzione da parte delle famiglie, delle istituzioni, soprattutto quelle scolastiche, e di tutti gli altri attori sociali tramite la messa in opera di nuovi strumenti sul piano sia della prevenzione sia della repressione. Secondo quanto appare dagli ultimi recenti fatti di cronaca, il fenomeno assume anche nuove forme: interessa diversi ambienti sociali anche extrascolastici e sono numerosi, ormai, gli episodi dei quali rimangono vittime anche persone adulte, tra cui gli stessi docenti. Un'altra realtà preoccupante è rappresentata dalla diffusione di comunità virtuali create tra genitori, spesso con lo scopo di scaricare sulla scuola la responsabilità degli esiti negativi dei comportamenti dei propri figli. Si auspica che la proposta di legge possa essere d'impulso all'avvio di un percorso fattivo di crescita e di cambiamento culturale che riporti al centro il rispetto per la persona e il disprezzo per ogni forma di violenza. Bullismo e persecutori

cyberbullismo

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In primis, la proposta andrebbe a modificare l'art. 612-bis del codice penale, relativo al delitto di atti persecutori (la norma che consente di punire lo "stalking"): il ritocco inciderebbe sull'elemento oggettivo del fatto di reato estendendo l'area della punibilità anche alle condotte di aggressione attuate mediante percosse, ingiuria, diffamazione, umiliazione ed emarginazione.

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro Tramite la nuova formulazione della norma si andrebbero a perseguire le specifiche condotte vessatorie di bullismo per la tutela dei beni giuridici dell'incolumità fisica, psichica, dell'onore e della reputazione della vittima, oltre che della sua libertà morale. Così facendo si fornirebbe copertura penalistica anche alle condotte riconducibili al cyberbullismo alla luce dell'aggravante prevista nel secondo comma del medesimo articolo che scatta qualora il fatto sia commesso attraverso strumenti informatici o telematici. Modificate anche le circostanze con l'introduzione di due nuove aggravanti (quando i fatti sono commessi da tre o più persone e/o con finalità discriminatorie) e di un'attenuante per i minorenni che si siano adoperati spontaneamente ed efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze della propria condotta illecita attraverso un fattivo impegno volto, ad esempio, a far emergere l'illecito all'interno del proprio contesto di riferimento quale la scuola, l'oratorio, la palestra o altri luoghi. Contrasto alla dispersione scolastica La proposta, ritenendo che il contrasto alla dispersione scolastica consentirebbe di intercettare anche mediante la scuola il disagio giovanile che successivamente rischia di sfociare in atteggiamenti antisociali, prevede di modificare l'art. 731 c.p., norma che attualmente punisce l'inosservanza dell'obbligo di istruzione elementare per i minori. Nella nuova formulazione, invece, si prevede l'obbligo dei genitori o degli esercenti la responsabilità genitoriale di impartire o far impartire ai figli l'istruzione obbligatoria. In tal modo, si estenderebbe l'ambito di applicabilità della fattispecie contravvenzionale comprendendo l'intero periodo di istruzione obbligatoria, aumentando anche la pena. Innovando in diversi punti la legge sul cyberbullismo (n. 71/2017), si prevede che Issue 1

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il dirigente scolastico, venuto a conoscenza in qualsiasi modo di atti di bullismo e di cyberbullismo commessi da studenti iscritti al proprio istituto scolastico, debba informare tempestivamente i genitori dei minori coinvolti o i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale e attivare adeguate azioni di carattere educativo. Lo stesso dirigente scolastico sarebbe altresì obbligato a trasmettere tempestivamente una segnalazione alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni. Invece, visto lo scarso utilizzo, si punta ad abrogare la norma che prevede l'ammonimento del questore. Tribunale per i minorenni e progetto di intervento educativo Modificando il R.D. n. 1404/1934, recante disposizioni sull'istituzione e sul funzionamento del tribunale per i minorenni, si vuole completamente riformulare l'articolo 25 (Misure rieducative), che attiene alle competenze amministrative del tribunale per i minorenni. Considerato il costante abbassamento dell'età alla quale si manifestano atteggiamenti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri, si ritiene che la suddetta norma (applicabile anche ai minori di quattordici anni, soggetti quindi non imputabili) possa diventare uno strumento efficace per far emergere, ai primi sintomi, un disagio personale che necessita di un supporto educativo. Il tribunale per i minorenni appare l'organo ideale per valutare queste situazioni, considerata la presenza di specialisti con competenze anche nell'ambito socioeducativo. Pertanto, in caso di segnalazione di condotte aggressive tenute da minorenni verso persone, animali o cose o lesive della dignità altrui, il Procuratore della Repubblica potrà riferire i fatti al Tribunale per i minorenni Quest'ultimo potrà disporre, con decreto motivato, lo svolgimento di un progetto di intervento educativo con finalità

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro rieducativa e riparativa, che favorisca percorsi di mediazione, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali minorili. Rafforzare il corresponsabilità

Patto

educativo

di

La proposta prevede modificazioni al d.P.R. n. 249/1998 recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, al fine di introdurre espliciti riferimenti al fenomeno del bullismo nell'ambito scolastico. Si prevedono, in particolare, uno specifico impegno della scuola per far emergere gli episodi di bullismo e cyberbullismo e strumenti per sollecitare il coinvolgimento delle famiglie in attività di formazione organizzate dagli istituti scolastici. A tale fine si punta a potenziare e valorizzare il Patto educativo di corresponsabilità, spesso percepito dalle famiglie come mero atto formale e burocratico. Numero verde cyberbullismo

v i t t i me

bullismo

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Il numero verde dovrebbe rappresentare lo strumento adeguato per consentire un intervento immediato volto a prevenire le conseguenze più gravi di tali condotte, a fornire alla vittima il supporto psicologico e un orientamento rispetto agli strumenti normativi attivabili. L'assistenza dovrà essere fornita da personale appositamente formato. Inoltre, affinché il servizio sia pienamente accessibile in ogni circostanza, si previsto di sviluppare un'applicazione informatica, installabile gratuitamente nei dispositivi mobili (come smartphone e tablet), anche con possibilità di geolocalizzazione. Scarica pdf ddl cyberbullismo.

n.

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bullismo

e

Infine la proposta di legge mira a introdurre un numero telefonico gratuito

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(numero verde) attivo nell'intero arco delle ventiquattr'ore, per fornire un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e cyberbullismo.

www.studiocataldi.itt

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Il mondo della Tecnologia Galaxy Fold, pieghevole di Samsung, in Italia dal 16 dicembre

09 novembre 2019 Il Galaxy Fold, il primo smartphone pieghevole di Samsung e il primo in assoluto a essere mostrato al pubblico, arriva in commercio anche in Italia. Sarà disponibile dal 16 dicembre (in prenotazione dal 13 novembre) a 2.050 euro. Il foldable coreano ha avuto una storia travagliata. Lo avevamo provato in anteprima a Barcellona, nella fiera dove era stato svelato al pubblico. Lo avevamo riprovato a Londra alla vigilia di quello che doveva essere il lancio commerciale. Poi lo stop improvviso, dovuto ai problemi che i primi tester americani avevano riscontrato a display e ingranaggio di chiusura. Samsung è intervenuta, rendendo meno delicati i due componenti e ora è pronta a portare nei negozi il primo “foldable phone” commerciale. Il 2019 doveva essere l’anno del debutto di questi dispositivi ma finora così non è stato. La concorrente Huawei ha visto il suo Mate X (guarda il video) frenato (e forse cancellato) dal bando di Trump. Gli Page 47

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altri produttori sono stati più cauti. A giorni, Motorola mostrerà negli Stati Uniti il suo rinnovato Razr, storico modello reimmaginato proprio come foldable phone. Ma torniamo al Galaxy Fold. Carlo Carollo, vice presidente IT Comunicazione di Samsung Italia spiega: «Finora è stato lanciato in pochi Paesi del mondo e dovunque è andato subito esaurito. La nostra azienda negli ultimi anni ha sempre guidato l’innovazione nel campo dei display. Ma il primo schermo flessibile segna comunque una discontinuità importante. È l’inizio di una nuova era nel campo degli smartphone. Samsung ha sempre dichiarato di credere molto in questo nuovo settore». Alla recente convention dei suoi sviluppatori, Samsung ha annunciato altri investimenti nel settore degli schermi pieghevoli e nuovi “form factor”, tra cui uno a conchiglia. La prossima interfaccia grafica dell’azienda, One UI 2.0, sarà adattabile proprio a questi nuovi formati. . FONTE

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La p i e t à d e l l ' a cq ua . U na nuov a i nd a g i ne d e l com m i s s a ri o C a s a b ona La pietà dell'acqua. Una nuova indagine del commissario Casabona (Giunti -2015) di Antonio Fusco, è una storia emozionante, descritta con eleganza e chiarezza, intrisa del dolore di persone che hanno sofferto la violenza fisica e ferite a morte una seconda volta dall’insensibilità e di coloro che operano in nome della giustizia., dà voce a quegli avvenimenti, realizzando un romanzo che inchioda tutti alle proprie responsabilità. Le acque del lago di Bali ricoprono il paesino dove è stato sparso il sangue di molti innocenti. Lo toglie misericordiosamente alla vista degli uomini, ma ne custodisce integra l’enorme sofferenza. Nella notte del 20 novembre del 1944 qualcosa di atroce accadde a Torre Ghibellina. L’autore, funzionario nella Polizia di Stato e criminologo forense, ne rievoca gli avvenimenti, raccontandoli in questo un romanzo che inchioda tutti alle proprie colpe. Un viaggio nel dolore della memoria di un’intera nazione che non ha mai del tutto fatto i conti col suo passato. Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all’occhio esperto del commissario Casabona ma che stranamente, proprio all’inizio delle indagini il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano come l’atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago riemerge il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, con le sue casupole di pietra, l’antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l’evento, Casabona si imbatte in Monique, un’affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso. Un dossier scottante, passato di mano in mano come una sentenza di morte, portandosi dietro un’inspiegabile catena di omicidi. E tra una fuga a Parigi e un precipitoso rientro sui colli, Casabona sarà chiamato a scoprire che cosa nascondono da decenni le acque torbide del lago di Bali. Qual è il prezzo della verità? E può la giustizia aiutare a dimenticare? Una lettura scorrevole permette di leggere il libro in brevissimo tempo, il dipanarsi dei fatti è ben ricomposto e veritiero, i personaggi sono descritti con le loro fragilità e pregi, le considerazioni danno alla storia più intensità ed emozioni. Tessera dopo tessera come in un puzzle ogni cosa trova la sua giusta sistemazione. Un romanzo fondato sulla concretezza, in chiave agrodolce, fondato su realtà che l’autore tocca con mano quotidianamente e che riesce a trasformare in storie e parole con una semplicità che ben si adatta a chi ha bisogno di un giallo italiano di quelli veri e di un personaggio mai sopra le righe. In definitiva, La pietà dell’acqua è un romanzo di grande spessore, autentico, schietto, ma nel contempo elegante e leggiadro e soave, da leggere “senza frastuono”, con riverenza e giusta concentrazione, in ossequio all’eterna pace delle anime infrante. . Antonio Savastano

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Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa.

NESSUN CHATTA Problemi di linea e nessun chatta. Tu pure, o hackeressa, nella tua fredda stanza guardi gli schermi che tremano d’emoji e di speranza. Ma il mio mistero è chiuso in me: la password mia nessun saprà. No, no, sulla tastiera la digiterò quando la connessione tornerà. E il modem scioglierà la distanza che non ti fa mia. Dilegua screensaver! Tramontate, o messaggi d’errore! All’alba cliccherò.

Pietro Pancamo (pietro.pancamo@alice.it) Page 49

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Presi per la..... Gola!!!!

R a g ù d i c a rne a l l a s i c i l i a na

INGREDIENTI

aggiungete la carne macinata di manzo e di maiale. Rosolate la carne macinata e sbriciolatela più che potete con un cucchiaio di legno. Aggiungete le puntine di maiale e i nodi di salsiccia e fateli rosolare. E’ questo il motivo per cui è importante il tegame dal fondo largo! Sfumate con il vino rosso. A questo punto aggiungete la passata di pomodoro e 2-3 bicchieri d’acqua. Aggiustate di sale ed aggiungete l’alloro ed un rametto di rosmarino.

1 cipolla piccola 2 coste di sedano 2 carote 250 gr. carne di manzo macinata 250 gr. carne di maiale macinata 6 nodi di salsiccia 6 puntine di maiale 1,5 lt passata di pomodoro olio evo 1/2 bicchiere di vino rosso 1 foglia di alloro 1 rametto di rosmarino sale, pepe

Aggiungere passata di pomodoro al ragù

COME SI PREPARA Preparate un trito di cipolla, carota e sedano, versatelo in un’ampia casseruola con dell’olio evo e lasciate soffriggere lentamente. Non appena il soffritto comincia ad appassire, Issue 1

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Portate ad ebollizione poi abbassate la fiamma, coprite e lasciate cucinare a fiamma bassa fino a quando la passata di pomodoro non si sarà ristretta ed il ragù sarà ben denso (1 ora circa). FONTE

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Effetto....gusto.. Trimarchisa Etna Rosso 2015 La contrada Trimarchisa sì trova a Verzella (frazione di Castiglione di Sicilia). Si tratta di un costone di terreno lavico, con presenza di sedimenti calcarei, degradante verso il fiume Alcantara. I vitigni utilizzati sono Nerello Mascalese ed una minima parte di Nerello Cappuoccio. Le viti hanno un'età media di oltre 40 anni. VARIETÀ Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio ZONA DI PRODUZIONE ETNA, versante nord nel comune di Castiglione di Sicilia SISTEMA DI ALLEVAMENTO Controspalliera SISTEMA DI POTATURA Cordone speronato RESA PER ETTARO 60 qli. EPOCA DI VENDEMMIA 2a e 3a decade di ottobre SISTEMA DI VINIFICAZIONE: Le uve raccolte manualmente in piccole cassettearrivano velocemente in cantina dove vengono sottoposte ad una selezione manuale su nastro. Diraspate e non pigiate totalmente vengono inviate in tini di legno tronco-conici, dove macerano per circa 10/12 giorni ad una temperatura di 22/25°C. Giornalmente, per più volte al giorno, alle uve inmacerazione si eff ettuano delle follature manuali con l’ausilio di un follatore pneumatico. Finita la fermentazione le uve rimangono a macerare ancora per qualche giorno dopodiché vengono svinate e pressate con pressa verticale del tipo tradizionale. Il vino così ottenuto riposa, in botti da 25 hl, 18 mesi prima per di essere imbottigliato. AFFINAMENTO: 18 mesi in botti di legno e vasche di cemento e 6 mesi in bottiglia. CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Rosso rubino con tenui rifl essi violacei. Ricco e complesso al naso, ricorda molto piccoli frutti di rovi, l’amarena ed un delicatissimo sentore di legno dolce. Al palato è deciso, complesso e straordinariamente persistente. Fonte Page 51

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"La vita è nostra per essere vissuta, non per essere risparmiata" (D. H. Lawrence)

Novembre 2019 • Anno XIII 15 novembre 2019

• Numero 144

Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

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