EffettoTre – n 139_MAG_GIU_2019

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MAGGIO - GIUGNO 201 9 • ANNO XIII • N UMERO 1 39

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Arezzo - Palio dei Rioni Palazzo della Provincia:conferenza stampa con Sponsor U ni p e g os o e d U ni ce s d 12 giugo 2019. Meno quattro al Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino edizione 2019. Dopo la Gara degli Sbandieratori e Musici che ha visto la vittoria del rione Cassero, le attività dei terzieri sono tese alla corsa dei cavalli in programma domenica 16 giugno ore 19.00. La rievocazione storica dedicata alla Madonna del Rivaio delle Grazie, che si tiene ogni anno la terza domenica di giugno, sta riscuotendo un notevole successo sia tra gli appassionati di questo genere di eventi che tra gli amanti e cultori di manifestazione storiche. Particolarmente curato è il corteggio storico con gli oltre 500 figuranti che ripercorrono alcuni secoli di storia dal 200 al 400 che prenderà il via domenica 16 dalle ore 15.30 quando è previsto il ritrovo in piazza del Municipio.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO G a s t ronom i a e t uri s m o, na s ce a d A g e rol a l ' A cca d e m i a d i a l t a s p e ci a l i z z a z i one 12 giugo 2019. Nasce ad Agerola, la terrazza che dai Monti Lattari si affaccia sulla Costiera Amalfitana, l’Accademia di Alta formazione e specializzazione universitaria nei settori dell’Enogastronomia e del Turismo. L’iniziativa è resa concreta con la firma della concessione d’uso per la gestione e utilizzazione del bene “Colonia Montana Principe di Napoli”, in favore dell’Università Telematica Pegaso e dell’Universitas Mercatorum. L’accordo è stato siglato da Luca Mascolo, sindaco di Agerola, Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso e dell’Universitas Mercatorum, Heinz Beck, chef tre stelle Michelin e futuro direttore scientifico dell’Accademia. “Prima di ogni altra cosa -ha dichiarato il presidente Danilo Iervolino- desidero ringraziare il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Agerola per l’entusiasmo e l’impegno che hanno dimostrato in questi mesi di lavoro insieme. L’Accademia che nascerà presso la Colonia Montana Principe di Napoli è frutto di un progetto ambizioso e complesso ma che rappresenterà un ulteriore volano di crescita e di sviluppo economico e sociale per l’intero territorio costiero. Sono certo che da qui a qualche anno la scuola di Agerola si affermerà tra le più accreditate nel panorama dell’enogastronomia mondiale. Tutto ciò grazie anche al prestigioso contributo che apporterà Heinz Beck, riconosciuto tra i migliori chef del mondo”. “Il lavoro prodotto in silenzio e le ore trascorse a perfezionare le procedure amministrative -ha aggiunto il sindaco Luca Mascolo- testimoniano una forte sinergia con gli Uffici Comunali, di cui essere fieri. L'entusiasmo e la capacità di investire sul nostro territorio faranno della scommessa avviata con l'università Pegaso un'opportunità dalle potenzialità immense. La presenza del grandissimo chef Heinz Beck, nel suo prossimo ruolo di direttore scientifico, è il segno di quanto sia diventata grande Agerola”. Il Campus che nascerà nell’ex Colonia Montana, sorge su di un belvedere a picco sulla Costa di Amalfi con ampia veduta sul Golfo di Salerno, e ospiterà master, corsi di alta formazione e corsi amatoriali nei settori della Gastronomia dell’Enologia. L’edificio è costituito da cinque piani ed è corredato da ampi ambienti dedicati alle cucine, una sala destinata a mensa e ristorante didattico e una grande sala per attività convegnistiche, espositive e di promozione. Al primo piano sono collocati gli ambienti destinati alla didattica, organizzati in cinque grandi aule specializzate per le diverse attività formative svolte dalla scuola: due aule training di cucina, un’aula agorà, un’aula pasticceria, un’aula sommellerie. Al secondo e terzo piano sono collocate 32 camere e due suites, per un totale di 72 posti letto, tutte dotate di bagno, per il soggiorno ed il pernottamento degli allievi e dei fruitori delle attività della Colonia. www.affaritaliani.it

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PALERMO2019 ringraziamenti del prof. Calogero Di Carlo Grazie ai Campionati Italiani Assoluti Olimpici e Paralimpici di Scherma Palermo 2019 ed alla Federazione Italiana Scherma per aver portato sport e grandi valori a Palermo!

Unipegaso e Unicesd Main Sponsor

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PALERMO2019 La conf e re nz a s t a m p a d i chi us ura 10 giugno 2019 sportivo nello spettacolo artistico e culturale. Infine, un sentito ringraziamento a tutti i nostri atleti, che hanno onorato al massimo la competizione: sono convinto che la manifestazione di Palermo resterà negli annali della nostra Federazione “. La parola è passata poi al Presidente del Comitato Organizzatore, l’Avv. Francesco Leone: “Il bilancio non può che essere positivo, siamo molto contenti. Avevamo tre obiettivi come Comitato: il primo, Questa mattina, alle ore 12.00, presso la garantire comfort massimo agli atleti; il Sala Degli Specchi di Villa Niscemi si è secondo, determinare una ricaduta sociale, tenuta la conferenza stampa di chiusura culturale, artistica per Palermo e la Sicilia; dei Campionati Italiani Assoluti di Scherma infine il terzo, realizzare un campionato Palermo2019. Il Presidente della economicamente sostenibile per la città e Federazione Italiana Scherma, Giorgio per tutti i soggetti coinvolti. Bene, tutti e Scarso, il sindaco di Palermo, Leoluca tre i propositi sono stati pienamente Orlando ed il comitato organizzatore hanno raggiunti, con grande sforzo da parte incontrato i giornalisti per tracciare un nostra e delle istituzioni coinvolte”. bilancio necessario e doveroso della manifestazione tricolore appena con- Anche il Project Manager del Comitato, l’Avv. Giuseppe Saeli, ha voluto clusasi. sottolineare il grande impegno da parte di “Tutto è partito da questa sala, quando lo tutti. “Ringrazio tutti coloro che hanno scorso anno organizzammo un workshop di lavorato per il bene di questa grande rilievo – ha dichiarato Giorgio manifestazione sportiva – ha dichiarato Scarso – non potevamo che concludere Saeli- credo che eventi come questo questo cammino proprio qui. Siamo molto possano determinare una crescita per tutti: soddisfatti per il totale coinvolgimento città e cittadini. Siamo orgogliosi di aver della città : i palermitani hanno risposto coinvolto gli istituti scolastici di Palermo e benissimo, oltre ogni aspettativa. Grazie al provincia e siamo felici di aver portato la Comune di Palermo e al Sindaco in scherma non solo nel centro città ma particolare per aver reso possibile un anche in tutti gli altri quartieri. La grande evento, degno di rilevanza non solo scherma si conferma sport di integrazione, nazionale ma direi persino internazionale. accessibile a tutti”. Grazie anche al Comitato Organizzatore, che si è speso sin da subito per garantire Anche i partner dell’evento hanno voluto una manifestazione di alto profilo. Aver esprimere tutta la loro soddisfazione per il portato le finali a Piazza Bellini credo sia risultato ottenuto. stato il vero valore aggiunto di questi continua Assoluti palermitani: uno spettacolo Issue 1

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO “Siamo particolarmente orgogliosi di questa partnership, perché abbiamo contribuito a sviluppare nella nostra splendida Sicilia un evento nazionale di grande successo, importante sul piano della rilevanza sportiva e su quello delle prospettive sociali, in linea con la mission della nostra azienda che ci vede vicini al territorio, anche attraverso iniziative di valorizzazione delle eccellenze che offre. Palermo è una grande città ed eventi importanti come i campionati italiani assoluti di scherma rappresentano un’occasione, una vetrina privilegiata per far conoscere la città da una prospettiva diversa. La partnership è stata portata avanti insieme al consorzio nazionale Conad e oggi il contributo per lo sport di Conad la classifica come prima in Italia nella grande distribuzione organizzata a credere nelle attività sportive e nei suoi valori, contribuendo a far crescere le eccellenze, individuali e di squadra, che portano alto il nome della nostra Italia. Grazie al comitato organizzatore, alla FIS e a tutti coloro che hanno determinato il successo dell’iniziativa”- dichiara Vittorio Troia, direttore generale di Conad Sicilia. “Alla chiusura di questo campionato, ribadisco il mio grande orgoglio nell’aver sposato questa collaborazione con il comitato organizzatore, a cui va un grande plauso da parte mia e da parte di tutta l’Università Pegaso nella persona del Presidente Danilo Iervolino”. Ad affermarlo è Calogero Di Carlo, responsabile nazionale delle sedi d’esame dell’Università Telematica Pegaso, M ai n Sponsor dell’evento. “Il mio vuole essere un incoraggiamento, nell’auspicio che questa partnership possa avere continuità nel tempo – afferma Di Carlo – Per quanto è nelle mie competenze, cercherò di lavorare sodo affinché anche la nostra Università abbia una sua squadra di schermidori, formata dai nostri studenti del corso di laurea in Scienze Motorie. Una meravigliosa esperienza di cui porterò nel cuore una grande lezione di costanza e tenacia; mi riferisco soprattutto agli atleti

paralimpici che non conoscono ostacoli e puntano sempre più in alto. Una di questi, Marcella Li Brizzi, riuscirà a coronare anche il sogno della laurea. A lei, in segno di riconoscenza e ammirazione, va la nostra borsa di studio per l’iscrizione al corso di laurea triennale in Scienze Motorie, e ovviamente i nostri migliori auguri”. “I Campionati Assoluti di Palermo hanno rappresentato l’occasione più opportuna per il lancio della nuova marca di Scherma di Decathlon: Fenc’it. I primi feedback ricevuti dagli schermidori durante la presenza allo stand hanno confermato la bontà di una collezione costruita con Irene Vecchi. Inoltre, il test di prodotto con Margherita Granbassi, ha restituito all’equipe di ideazione preziosi feedback. Siamo pienamente soddisfatti delle giornate palermitane“. Queste le parole di Luigi Cordioli, Category Manager di Decathlon. La chiusura della conferenza non poteva che essere affidata al primo cittadino, il Sindaco Leoluca Orlando: “Desidero ringraziare pubblicamente il Presidente della federazione italiana scherma, Giorgio Scarso, per aver portato a Palermo i Campionati Italiani Assoluti. È stato un grande successo per la città intera: le finali a Piazza Bellini hanno rappresentato un vero e proprio spettacolo per la cittadinanza e per tutti coloro che hanno potuto seguirli in tv o sul web. I numeri sono dalla nostra parte e ci dicono che Palermo ha tanta voglia di scherma. Ecco perché ci tengo a ribadire che in città sorgerà a breve il primo Palascherma: un impianto che ospiterà tutti quanti vorranno cimentarsi con questa meravigliosa disciplina sportiva. Tutti gli assalti sono stati combattuti ed emozionanti, a testimonianza di ciò il fatto che molte gare si sono decise al minuto supplementare. È stato emozionante, infine, vedere gli atleti paralimpici palermitani in pedana, come William Russo, Claudio Radicello e Marcella Librizzi: l’orgoglio di questa città insieme a quanti amano e praticano questa disciplina nelle scuole cittadine”. www.schermapalermo.it

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PALERMO2019, DAY 4 i l ra ccont o d e l l ' ul t i m o g i orno d i g a ra 09 giugno 2019 Claudia Borella). Il titolo italiano lo vincono i Carabinieri, che concludono gli assalti sul 45-33.

Quarta ed ultima giornata di gare ai Campionati Italiani di Palermo2019. La giornata conclusiva della rassegna tricolore ha visto in pedana l’assegnazione dei titoli di serie A1 a squadre di fioretto femminile, spada femminile e sciabola maschile. Oggi è stato anche il giorno in cui si è concluso il programma di scherma paralimpica..(...) La bandiera della Federscherma è stata quindi mostrata sul palco a tutti gli spettatori presenti, con il primo cittadino che ha a sua volta ringraziato i vertici federali : “La città è grata alla Federazione per aver scelto Palermo: tutti gli atleti hanno vissuto la città da sei mesi a questa parte. Ogni atleta è palermitano, non appena mette piede in questa meravigliosa città. Continueremo ad essere città accogliente, città dello sport. L’amministrazione comunale si impegna a rendere stabile la presenza della scherma a Palermo: abbiamo individuato l’impianto giusto che diventerà il nostro Palascherma”. L’ultima finale è stata quella di fioretto femminile tra le Fiamme Oro Roma (Erica Cipressa, Alice Volpi, Martina Favaretto) e il Centro Sportivo Carabinieri (Martina Sinigallia, Martina Batini, Arianna Errigo, Issue 1

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Cala, dunque, il sipario sulla manifestazione palermitana: in 4 giorni si sono disputate 12 gare di scherma olimpica (6 individuali e 6 a squadre), 18 di scherma paralimpica (16 individuali e 2 a squadre), 2 di scherma non vedenti. Sono stati 500 gli atleti che si sono sfidati per conquistare i 32 titoli italiani messi in palio nelle diverse categorie. Considerando poi arbitri, direttori di torneo, staff tecnico e di gestione gare, oltre i maestri degli atleti, gli istruttori, i dirigenti delle varie società e gli accompagnatori, le persone direttamente coinvolte nell’evento hanno raggiunto le 1500 unità. 10.000 mq di area per le gare al PalaMangano e lo spazio di Piazza Bellini per le finali: un evento unico che la Federazione Italiana Scherma ed il Comitato Organizzatore, presieduto dall’Avv. Francesco Leone, hanno voluto donare alla città di Palermo, Capitale della Scherma per il 2019. Domani, in conferenza stampa a Villa Niscemi ore 12.00, il Presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Presidente del Comitato Organizzatore Avv. Francesco Leone ed il Project Manager dello stesso Comitato, l’Avv. Giuseppe Saeli, incontreranno i giornalisti per un bilancio sugli Assoluti appena terminati. Adesso il testimone passa a Napoli, sede designata per gli Assoluti 2020. www.schermapalermo.it

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PALERMO2019, DAY 4 Giornata conclusiva presso l'Arena Unipegaso

Premiano Calogero Di Carlo Presidente Nazionale Sedi Esame Pegaso e Presidente Unicesd

La com p a g i ne U ni ce s d - U ni p e g a s o

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PALERMO2019, DAY 4 La re a l i z z a z i one d i un s og no

Borsa t i t ol i i t al i a,

di studio alla vincitrice di 7 paralimpionici di scherma Marcella Li Brizzi!

Marcella, benvenuta in Unipegaso e U ni ce s d !

Dal profilo facebook di Marcella Li Brizzi: Grazie al maestro Pietro Ingargiola e alla nostra meravigliosa Michela Buongiorno per la prima volta hanno affiancato il maestro Massimo La Rosa in questo campionato nazionale assoluto 2019 Grazie alla nostra istruttrice Anna Sciortino che ci ha sostenuto e incoraggiato in ogni momento gareggiare a casa propria è più difficile di quanto si possa pensare Grazie ai nostri ragazzi che hanno tifato per noi e ci hanno sostenuto insieme alle loro famiglie. Presenza costante e incoraggiante della famiglia La Rosa quasi al completo. Sentire il tifo dei figli e della nipotina un emozione unica Ci aspettavamo di più ma come si dice :“Nemo Propheta in Patria”. La mia finale è stata dura e ho lottato sino a recuperare e raggiungere le 13 stoccate ma poi una lampadina si è spenta , stanchezza , emozione , insomma tutto e niente in pochissimi minuti si perde15 a 13. Differenza di età circa 30 anni e non sono stata distrutta ma ho lottato dimostrando che la vecchietta tira ancora. Cosa succederà il prossimo anno??? Avrò ancora la forza fisica per continuare a gareggiare? Vedremo , intanto passo dopo passo la vita ci riserva sempre novità Stasera conclusione a piazza Bellini dove ho ricevuto un regalo fantastico dalla Pegaso Università uno dei principali sponsor dei campionati: borsa di studio per la laurea in Scienze Motorie Grazie al Prof. Calogero Di Carlo che crede ancora nei Valori che vanno oltre le medaglie Grazie al nostro Sindaco Leoluca Orlando che mi ha sostenuta ed ha avuto per me parole emozionanti GRAZIE AGLI AMICI CHE MI HANNO SOPPORTATA (...) Issue 1

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PALERMO2019, DAY 3 i l ra ccont o d e l l a g i orna t a 08 giugno 2019 Terza giornata di gare al 100° Campionato Italiano Assoluto Paler-mo2019. Una giornata particolarmente intensa, che ha visto in palio complessivamente dieci titoli tricolore. Per la scherma olimpica in scena le gare individuali di fioretto femminile, spada femminile e sciabola maschile. Sulle pedane di scherma paralimpica, invece, la protagonista è stata la spada con le gare individuali maschili e femminile delle categorie A, B e C. .(...) Al termine delle premiazioni il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha ringraziato la Federazione Italiana Scherma per aver scelto Palermo come sede degli Assoluti e come Capitale della scherma: “Grazie al

Presidente Scarso per averci scelto, sin da subito la Regione è stata entusiasta e ha accolto la proposta. Siamo pronti anche per un eventuale Mondiale qui a Palermo: d’accordo con il Comune regaleremo alla città un Palascherma, nella struttura del vecchio centro Stampa dei mondiali di Italia’90 in viale del Fante. La scherma è uno sport pieno di grandi valori e la Regione è onorata di aver ospitato un importante evento sportivo come gli Assoluti”. Domani l’ultima giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Palermo2019: una domenica particolarmente intensa, con tanti assalti ed anche il campionato italiano assoluto per non vedenti. (...) www.schermapalermo.it

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PALERMO2019, DAY 3 i l ra ccont o d e l l a g i orna t a PalaPegaso, Lascia il segno

Premiano Calogero Di Carlo Presidente Nazionale Sedi Esame Pegaso e Presidente Unicesd

Consegna Bandiera da Palermo a Napoli per i Campionati Italiani Assoluti Olimpici e Paralimpici di Scherma Palermo 2019 della Federazione Italiana Scherma

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PALERMO2019, DAY 2 i l ra ccont o d e l l a g i orna t a 07 giugno 2019 Anche il secondo giorno di gare di Palermo2019 è andato in archivio: tante, come ieri, le emozioni vissute sia al PalaMangano che a Piazza Bellini. In scena le gare a squadre del fioretto maschile, di spada maschile e di sciabola femminile; esordio palermitano per i paralimpici, accolti con grande entusiasmo dai tanti cittadini presenti sulle tribune del palazzetto e all’ombra delle cupole di San Cataldo. (...) “E’ bello vincere ma è ancora più bello vedere che il movimento cresce– ha dichiarato Bebe Vio nel postmatch – Adesso sono concentratissima sul prossimo impegno sportivo, i mondiali in Corea. Durante quest’anno dovrò impegnarmi con lo studio all’università e voglio arrivare davvero in grande forma alle Olimpiadi di Tokyo2020”. (...) Nel quadro delle semifinali, le Fiamme Gialle hanno sconfitto i Carabinieri per 4543, mentre le Fiamme Oro hanno superato col punteggio di 45-43 l’Aeronautica Militare.

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Il titolo italiano va alla squadra delle Fiamme Gialle, che si aggiudica il match finale col punteggio di 43-41: assalti entusiasmanti e molto divertenti, grande calore da parte del pubblico palermitano. “Era importante vincere questo titolo italiano: trionfare nella mia Sicilia ha un sapore ancora più bello– ha detto l’atleta di Modica Giorgio Avola- Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, quando gareggiavo da giovane nella mia terra e vedevo sugli spalti i miei affetti, è davvero emozionante”. (...) Con la finale di fioretto maschile categoria C si è chiusa la seconda giornata palermitana, domani spazio alla spada femminile individuale, al fioretto femminile e alla sciabola maschile. Nel paralimpico andrà in scena la spada maschile e la spada femminile categorie A,B,C, oltre alla gara a squadre di spada maschile.(...) www.schermapalermo.it

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PALERMO2019, DAY 1 p ri m a g i orna t a d i g a ra 06 giugno 2019 La prima giornata di gare di Palermo2019 è andata in archivio da pochi minuti: sulla pedana della meravigliosa Piazza Bellini, per questo evento ribattezzata UniPegaso Arena, si sono svolte le finali di fioretto e spada maschile e di sciabola femminile. Tantissime le persone che hanno assistito agli assalti in piazza, così come in numerosissimi sono giunti durante la mattinata ed il primo pomeriggio al PalaMangano per lo svolgimento dei tabelloni. Alle ore nove in punto l’inno di Mameli, suonato dalla Fanfara dei Bersaglieri, è stato cantato da tutto il PalaConad per l’inizio ufficiale dei campionati assoluti: la manifestazione tricolore di Palermo ha così preso il via. Il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando ha inaugurato, con il Presidente della Federazione Giorgio Scarso, il centesimo campionato italiano assoluto di scherma. “Dopo mesi di avvicinamento a questa importante manifestazione- ha dichiarato Orlando– con iniziative che hanno coinvolto le scuole, i quartieri, gli atleti della

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Nazionale in decine di momenti in tutta la città, è finalmente arrivato il momento più atteso con l’avvio di gare. Gare che sono formalmente nazionali ma che, per l’altissima qualità degli atleti coinvolti, sono sicuramente di livello internazionale e olimpico. Ancora una volta un caloroso ringraziamento alla federazione, agli atleti, alle scuole di scherma palermitane, ai tecnici e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo”. Dopo un intenso tabellone svoltosi al PalaMangano, di fronte a tantissimi spettatori entusiasti e a numerosissimi studenti delle scuole palermitane che hanno aderito al progetto “Le pedane vanno a scuola”, la manifestazione tricolore si è spostata nel cuore di Palermo, nella splendida Piazza Bellini. All’ombra delle cupole di San Cataldo, che hanno ispirato il logo di Palermo2019 (ideato da Ambra Giannone e Giusi Caruso), i primi atleti a salire in pedana sono state le ragazze della sciabola.(...) www.schermapalermo.it

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Crotone ultima tappa del RigeneraTour 07 giugno 2019 Conclusa a Crotone la prima, impegnativa edizione del RigeneraTour, una vera e propria ricognizione esplorativa delle tante potenzialità professionali che, nell'ambito biomedico, sul territorio nazionale operano. Partito, nelle sue audaci premesse originarie, con l'intento di aggregare sensibilità e competenze diverse intorno ai

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temi-guida della salubrità dei luoghi e degli spazi destinati all'uomo, dei lifestyles e delle nuove emergenti procedure destinate al suo ben-essere, il lungo percorso formativo, da Palermo a Firenze, da Lamezia a Parma, ha fatto registrare centinaia di presenze interessate, all'interno di contenitori ospitali e prestigiosi. Il nostro grazie a chi ci ha creduto e a chi ci ha seguito con fedeltà ed attenzione.

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C onf e re nz a s t a m p a d i p re s e nt a z i one d e i Campionati Italiani Assoluti Olimpici e Paralimpici di Palermo 2019 05 giugno 2019 Si è svolta questa mattina, presso Villa Zito, la conferenza stampa di presentazione dei Campionati Italiani Assoluti Olimpici e Paralimpici di Palermo 2019, in programma da domani sino al 9 giugno in città. Si apre il sipario sulla centesima manifestazione tricolore assoluta della Federscherma, le cui gare si terranno al Palamangano e a Piazza Bellini. “Palermo avrà il suo Palascherma, che sorgerà presso il vecchio Centro Stampa di Viale del Fante”. Il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ha voluto annunciare pubblicamente la volontà di regalare alla città un palazzetto appositamente dedicato alla scherma. Orlando ha anche ringraziato la Federazione per aver designato il capoluogo siciliano come capitale della scherma per il 2019, ricordando che le manifestazioni sportive in città non termineranno con la conclusione degli Assoluti ma proseguiranno sino a fine anno. “Palermo aspira ad essere città di scherma – ha dichiarato Orlando – niente più della scherma evoca le persone, l’idea di comunità e condivisione”. Il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ha a sua volta elogiato il lavoro svolto dal Comitato Organizzatore in perfetta sinergia con l’amministrazione comunale e la Regione. Il vertice federale ha anche ricordato l’importanza del progetto Fencing For Change, in collaborazione con l’esercito Italiano, oggi sbarcato all’istituto Giuliana Saladino nel quartiere Borgonuovo-Cep. “È inevitabile che in ogni città ci siano delle difficoltà legate all’impiantistica sportiva. Issue 1

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Tuttavia, qui a Palermo, ho sin da subito visto entusiasmo e voglia di lavorare per realizzare un grande evento degno di questa bellissima città”. In conferenza era presente anche Michele Sciscioli, Capo dell’Ufficio per lo Sport del Governo italiano, che ha lodato il lavoro svolto dalla città di Palermo e da tutta l’organizzazione in vista degli Assoluti: “Palermo ha fatto un lavoro strepitoso, sta venendo fuori un evento mediaticamente molto importante. La visita del Presidente della Repubblica, lunedì scorso per i 110 anni della Federazione, lo dimostra pienamente. L’Italia è un Paese di sport con grandi eventi: la Federazione scherma ha certamente contribuito, nella sua storia, con iniziative importanti degne di grande rilevanza”. L’avvocato Francesco Leone, presidente del Comitato organizzatore, ha quindi ripercorso le tappe di avvicinamento ai Campionati, sottolineando la grande partecipazione di tutta la cittadinanza ad ogni evento organizzato nelle piazze e negli istituti scolastici. “Siamo molto contenti per il lavoro svolto sin qui – ha detto Leone in conferenza stampa – siamo convinti che da domani tutta la città potrà godere di uno spettacolo meraviglioso”. Giovanni Anania, direttore Marketing Conad Sicilia, Title sponsor della kermesse, ha ribadito la vicinanza dell’azienda al mondo della scherma, sottolineando la totale adesione del gruppo leader della grande distribuzione in Sicilia alle iniziative del Comitato Organizzatore. “Conad ha contribuito a promuovere lo

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sport e i valori della scherma- ha dichiarato Anania– portandola al cuore della città, nelle piazze, nelle scuole e soprattutto nelle periferie. Sentiamo il dovere di dare il nostro contributo a tutte le manifestazioni che portano in alto il nome dell’Italia”. Presente anche il Prof. Salvatore Di Carlo per UniPegaso, main sponsor degli Assoluti: “Accostare il nome di UnicesdUniPegaso a questo evento è senza alcun dubbio motivo di grande orgoglio. Gli assoluti contribuiranno alla promozione del territorio e della cultura, creando un inscindibile connubio tra formazione e informazione”. Ampio spazio è stato concesso a Decathlon, rappresentata dal CEO Produzione Italia

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Ezio De Carlo e dal Project Manager Luigi Cordioli: la nuova linea di scherma Fenc’it, presentata con le testimonial Irene Vecchi e Margherita Granbassi, è stata per la prima volta svelata al pubblico. “Decathlon ha una mission chiara da oltre 40 anni: rendere accessibili il piacere ed i benefici dello sport al maggior numero di persone. Fenc’it, la nuova marca dedicata alla scherma, nasce da un’equipe di 11 collaboratori italiani. Siamo fieri di aver dato forma all’intero processo di ideazione/design/sviluppo del prodotto. Per noi gli Assoluti rappresentano un’ottima occasione di lancio”. L’attesa è finita, gli Assoluti di Palermo possono davvero cominciare.

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“ La Sche rm a com e s t rum e nt o d i i nt e g ra z i one d e i p op ol i d e l M e d i t e rra ne o” 04 giugno 2019 ringraziando i relatori e focalizzando l’attenzione sul concetto di integrazione, passando attraverso i valori della scherma, utili nel percorso educativo dei giovani atleti. Il professore ha elogiato la federazione italiana scherma per i grandi risultati sportivi ottenuti nel corso dei suoi 110 anni di vita.

Si è svolto a palazzo Mazzarino a Palermo, nella sede di UniPegaso, il convegno sul tema “La Scherma come strumento di integrazione

dei popoli del Mediterraneo”, che rappresenta il terzo appuntamento del programma delle celebrazioni per i 110 anni dalla fondazione della Federazione Italiana Scherma.

A dare il benvenuto ai numerosi ospiti presenti è stato il “padrone di casa”, il prof. Calogero Di Carlo responsabile sede Palermo e sedi Nazionali UniPegaso.

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gli

Alla presenza dei componenti del Comitato Esecutivo della Confederazione del Mediterraneo, si sono confrontati mondo sportivo, politica, professioni, istituzioni in un convegno moderato dal vicedirettore della Tgr Roberto Gueli. “La scherma ha dimostrato di essere strumento di integrazione – ha ricordato il presidente della Federscherma Giorgio Scarso -. In Sicilia è nata la confederazione del Mediterraneo e credo che questo appuntamento sia una nuova tappa di un percorso di integrazione tra i popoli del Mediterraneo attraverso lo sport”. Concetti espressi e declinati politicamente dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “La scherma e’ uno straordinario esempio di un nuovo umanesimo. Siete diventati palermitani, avete condiviso la vita della città – ha detto rivolgendosi alla famiglia della scherma italiana -. Vedere Valentina Vezzali al Cep o allo Zen e’ segno di rispetto per questa citta’, che non e’ europea ma mediterranea. Non possiamo privare qualcuno che e’ nato fuori dall’Italia di scegliere l’Italia come patria. Non mi piace la dicitura ‘euromditerraneo’, piuttosto direi ‘afromediterraneo’. Il Mediterraneo e’ un luogo di identita’, noi siamo Mediterraneo, questa

interventi

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO e’ la dimensione di una citta’ che ha scelto come logo ‘Io sono persona’ alternativa a ‘Io sono individuo o io sono gruppo’” ha detto Orlando. “L’integrazione tra popoli del mediterraneo non e’ una cosa da fare ma da riconoscere” ha detto nel suo intervento il vicepresidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao. “Il tema di questo convegno e’ molto importante perche’ coniuga sport e integrazione. Lo sport puo’ riuscire a fare grandi cose e la scherma e’ una delle piu’ grandi evidenze”. L’intervento del Generale di Corpo d’Armata Sottocapo di Stato Maggiore, Luigi Francesco De Leverano, che con la Fis ha portato avanti con successo il progetto “Fencing for the change” nella scuole. “Come Esercito siamo stati promotori del progetto “Fencing for Change”. Abbiamo individuato la scherma come veicolo dei valori civili nelle periferie delle capitali del Sud Italia, ed anche come occasione per avvicinare l’Esercito ai cittadini soprattutto ai più giovani. La scherma è insita nel DNA del mondo militare, insegna il rispetto dell’avversario e delle regole” Presente anche Z i ad El Choueiri, presidente della Confederazione Scherma del Mediterraneo che ha ringraziato la Fis e il presidente Scarso per l’invito, sottolineando il grande ruolo dell’Italia in questo processo di integrazione attraverso lo sport. “L’eredità condivisa va al di là delle differenze politiche e socioeconomiche. I popoli del Mediterraneo hanno molti aspetti in comune. Lo sport è

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lo strumento più appropriato per l’integrazione sociale. Oggi abbiamo bisogno di sport per ridurre le tensioni e gioire insieme. Può essere un mezzo per lo sviluppo e può contribuire ai processi di pace”. Al Convegno era presente anche Agius, l’Associazione dei Giuristi Siciliani, rappresentata non solo dal Presidente Leone ma anche dal VicePresidente Antonello Armetta: “La scherma ha fornito allo sport italiano tanti esempi di grandi atleti, olimpici e paralimpici. La federscherma ha reso possibile, davvero, una fantastica integrazione. In Sicilia, poi, l’integrazione tra i popoli grazie allo sport è stata attuata nel corso dei vari decenni. La scherma rende possibile porre sullo stesso piano tutti, ma proprio tutti gli atleti. Lo sport riesce a fare ciò che la politica e le istituzioni spesso non riescono a fare: integrare“. Il Presidente del Comitato organizzatore di Palermo2019, l’avvocato Francesco Leone, ha infine espresso tutto il proprio orgoglio per la scelta di Palermo come Capitale della Scherma 2019: “Abbiamo scelto di brandizzare il concetto di integrazione proprio all’interno del nostro logo: le tre cupole di San Cataldo rappresentano idealmente la stratificazione di Palermo. Ed è davvero fantastico che le finali possano svolgersi proprio a Piazza Bellini, nella splendida cornice arabo-normanna patrimonio dell’Unesco“. www.schermapalermo.it

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U na “ l e g a l s t a r” a l v e rt i ce d e l l a C ort e d e i C ont i " 03 giugno 2019 Corte e ne conosco le grandi potenzialità, specie in questo momento storico. Si parla tanto di spending review ma la Corte è la pietra angolare per la seria e concreta riduzione degli sprechi, degli abusi e della corruzione. In questi anni sono proliferate Autorità e Commissari vari, quando la Costituzione affida all’antica istituzione questi compiti in cui già Cavour credeva fermamente. Per i padri costituenti la Corte è il custode della “sana gestione finanziaria” del patrimonio pubblico». Francesco Fimmanò (nella foto), Cassazionista, Ordinario di diritto commerciale all’Università statale, Direttore scientifico di due Atenei telematici (Pegaso e Mercatorum delle camere di commercio), autore di centinaia di pubblicazioni e massimo esperto di Società pubbliche, Fintech e Crisi d’impresa. È giudice tributario in Lombardia ed è stato Giudice federale della Federcalcio. È stato più volte commissario straordinario, è curatore di BagnoliFutura e quindici anni fa si è occupato del fallimento del Calcio Napoli. Da settembre è il vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Un ruolo analogo a quello del vicepresidente del Csm, per i giudici contabili.

Infatti lei è un “fustigatore” delle società pubbliche da anni. «Sono solo chi ha visto già negli anni ’90 che invece di essere utilizzate come strumento di efficientamento, le Partecipate venivano usate come escamotage per violare patti di stabilità e procedure ad evidenza pubblica, specie nelle assunzioni, appalti e forniture. Poi con il mancato consolidamento queste sono diventate anche un tappeto sotto cui nascondere i deficit». Quindi

non

è

contrario

in

astratto?

«No, ma gli enti pubblici devono assumere la gestione di servizi, solo se sono in grado di farlo a condizioni più favorevoli e più Cominciamo dalla fine e dalla prestigiosa efficienti di quelle offerte dal mercato. Ciò carica in un organo di rilievo costi- purché il servizio, per sua natura, non tuzionale? renda necessario l’intervento pubblico, per le garanzie che solo questo può assicurare «Il Consiglio di presidenza è l’organo di (si pensi alla giustizia o alla sicurezza per autogoverno della Corte e il vicepresidente fare esempi efficaci). In Italia purtroppo laico, eletto dal Parlamento come Profes- sono state privatizzate, molto male, grandi sore universitario, ha una serie di compiti e realtà pubbliche come Telecom, e sono tra l’altro, come al Csm, presiede la continua commissione disciplinare. In verità, sono stato per anni nel comitato scientifico della Issue 1

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proliferate società inutili che hanno prodotto catastrofi. La vicenda Telecom è emblematica, di Autostrade non parlo per ovvie ragioni. E anzi il Sud ha bisogno di grandi società pubbliche in settori strategici e quelle rimaste sono indispensabili per attrare investimenti, come traino soprattutto nelle neonate zone economiche speciali».

a quanto già avveniva con quello dello Stato, la più rilevante forma di controllo. Ora riguarda tutte le Regioni italiane, enti territoriali o economici e società pubbliche. All’esito dell‘accertamento di irregolarità ci sono conseguenze giuridiche sulle amministrazioni, tra cui il blocco della spesa, l’avvio del dissesto guidato, il mutamento del regime di salvaguardia degli equilibri di bilancio, in virtù del quale Lei ha promosso come curatore azioni il giudizio negativo della Corte sul Piano clamorose verso gli enti per i crack delle comporta il passaggio dal regime del piano Partecipate a cominciare da Bagnolifutura. di riequilibrio finanziario pluriennale a quello del dissesto». «Io sono un Ordinario di diritto commerciale e so quanto lo strumento delle Altro suo cavallo di battaglia sono le società sin dalla Compagnia delle Indie fondazioni bancarie, lei afferma siano orientali del 1602 sia stato fondamentale pubbliche. nel progresso dell’umanità, ma una cosa è l’uso virtuoso, altro è l’abuso che «Non è un problema di natura giuridica, il determina la doverosa sanzione ai cattivi tema è che invece sicuramente i patrimoni amministratori. Il settore, ad esempio, del delle Fondazioni derivano dalle banche trasporto pubblico locale, presenta un pubbliche e quindi sono risorse pubbliche. quadro inquietante che impatta anche sui Parliamo del vero fondo sovrano del Paese, servizi. Orbene, alla clausola sociale fa da è inammissibile che un sistema di tale contraltare l’obbligo di fornire almeno un portata che ha ancora influenza notevole servizio minimo decente». sul sistema bancario, sia talora ostaggio di notabilati locali. Parliamo di risorse enormi E sulla spending review? distribuite ogni anno sui territori di appartenenza. Pur volendo ammettere la «La Corte può esserne il vero baluardo. Se logica al supporto dei territori, tutto deve non altro perché non ci sono alternative a avvenire secondo regole di trasparenza, tagliare gli sprechi se si vogliono im- efficienza, legalità, non come avviene plementare politiche espansive. Basta adesso. È la natura delle risorse che l’esempio della quota di acquisti di beni e attribuisce la competenza ai giudici della servizi pubblici fatta al di fuori dalle Corte dei conti». procedure Consip. La Corte ha verificato che dei 47,4 miliardi di spesa complessiva, E allora? soltanto 9,6 miliardi sono passati per la centrale unica per gli acquisti. Si tratta, il «Investire i profitti delle banche in opere a dato è relativo al consuntivo 2017, di un sostegno delle comunità può sembrare a misero 20%». prima vista un progetto meritorio di moderno mecenate. Ma, tolto il velo Una Corte con funzioni extralarge? dell’apparenza, la situazione è gestita senza alcuna trasparenza poichè qui non «Le funzioni già esistono. Negli ultimi anni c’è un mecenate privato ma una istituzione il legislatore ha affidato nuovi compiti alla che elargisce risorse pubbliche. Vi sono Corte vista la struttura capillare e le presidenti di Fondazioni che le gestiscono, competenze. Dal 2012 ha il controllo attraverso il giudizio di parificazione del continua rendiconto generale delle Regioni, analogo Issue 1

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO di fatto ormai da anni, in modo da sopravvivere a se stessi. Peraltro l’obbligo di investire il 90% dei proventi nella regione di appartenenza privilegia il Nord rispetto al Sud del Paese. Ma se le sedi delle grandi Fondazioni sono concentrate al Nord, lo stesso non si può dire dei loro correntisti, o in generale della loro attività operativa. Io venderei le azioni delle banche dopo averle riportate al Mef per tagliare il debito pubblico per quasi 100 miliardi, ma queste sono scelte politiche».

«Il gap profondo esistente nelle Università italiane, rispetto a quelle degli altri Paesi a capitalismo avanzato, è la distanza tra l’eccellenza teorica nella ricerca e l’applicazione pratica, tra la torre d’avorio dell’Accademia e l’economia reale. Se si fa qualche nobile eccezione in campo medico, farmaceutico, biologico, tecnologico, l’Accademia è distante dai mercati, intesi in senso lato: le imprese, le professioni, i brevetti, le tecnologie, gli stakeholders. Ecco, quello che stiamo cercando di fare nella ricerca, dopo averlo fatto per la A proposito di Mezzogiorno, è diventata didattica, è l’applicazione, l’implemenfamosa la sua prolusione all’inaugurazione tazione. Lo stesso modello formativo è un dell’anno accademico. evento dinamico ed il piano multiuniversity è andato avanti e la Universitas Mer«La questione è complessa. Il big push, la catorum ne è l’esempio più immediato. Un grande spinta alla crescita realizzata intero ateneo dedicato alle imprese nel attraverso gli ingenti investimenti senso più pieno. Formazione dello start up infrastrutturali e produttivi della Cassa del delle nuove imprese, specie del comparto Mezzogiorno, non è arrivata al punto di della new economy, e dall’altro formazione consentire al Mezzogiorno di camminare a tutti i livelli dei lavoratori delle imprese, sulle proprie gambe, perché non è stata dagli amministratori, agli organi sociali, ai completata, specie per il subentro degli dirigenti, ai quadri, ai lavoratori, ai inutili interventi a pioggia sul territorio consulenti». (...) meridionale. Nell’epoca del miracolo italiano il turn around economico è stato (...) Ci perdoni la domanda impertinente: impressionante, gli investimenti industriali lei ha una tripla vita, immerso nelle nel Mezzogiorno sono cresciuti di due volte Istituzioni, nella ricerca scientifica e poi e mezzo ed il tasso di crescita del Pil è “legal star” com e la definiscono. stato costantemente superiore di due punti percentuali rispetto alla media del Paese. È «L’appellativo di “legal star” non sempre necessario dunque un pieno ritorno mi è stato affibiato come un complimento, dell’intervento pubblico, non di impianto tuttavia io lo prendo come tale, perché è statalista, ma basato su una armoniosa ed un po’ nella filosofia che ho sposato. Basta efficace combinazione di Stato e mercato, con la scienza chiusa nelle isole Galapagos, che ponga al centro degli obiettivi di negli ecosistemi dove lucertoloni-scienziati strategia industriale la funzione dell’im- vivono fuori dalla realtà, in un mondo presa, come soggetto storico e istituzione autoreferenziale. Ho sempre interpretato fondamentale dell’ordinamento e del la mia professione di professore univermercato. Dunque l’intervento deve essere itario, di giurista prestato alle Istituzioni e dello Stato centrale e con pochi chiari avvocato, come un unicum dove il metodo obiettivi, senza interventi a pioggia ed scientifico mi ha consentito di sviluppare integrarsi con le Regioni che devono a loro un approccio professionale, creativo ed volta organizzare “uffici unici” specializzati innovativo. Il resto è frutto solo della e centralizzati. Ciò anche in virtù dello passione, tanta passione. Come dice un bel strumento della cooperazione rafforzata fra verso del “Macbeth”: “il lavoro nel quale le stesse come già prevede la Co- proviamo diletto è esso stesso rimedio alla stituzione». fatica”. Ed io, mi creda, mi diverto tantissimo ».. E quanto al suo ruolo di direttore scientifico di tante Università di successo? www.ilroma.net Issue 1

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Palermo, Mattarella inaugura la mostra sugli ori d e l l a s che rm a : " È uno s p ort i n cui i l ri s p e t t o d e l l ' a v v e rs a ri o è f ond a m e nt a l e " 03 giugno 2019 Alla fine ha parlato a sorpresa, raccogliendo un lungo applauso: "Il mondo della scherma è inserito pienamente nella società del nostro Paese, ne fa parte, non vi è mai stato un senso di estraneità. È uno sport genuino in cui la passione fa superare i sacrifici e gli impegni che richiede la pratica”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando i 110 anni della federazione italiana, a Palazzo dei Normanni. La presenza del capo dello Stato, è il più grande riconoscimento alla comunità della scherma. “È uno sport in cui la prestazione è realizzata insieme all'avversario e quindi con rispetto dell'avversario. Non è senza significato che l'istruttore sia chiamato maestro perché c'è molto di pedagogico

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nella scherma, di trasmissione dei valori che questo sport immette nel nostro Paese". È il giorno della scherma italiana, ma anche, e forse soprattutto, di quella siciliana, come sottolinea il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dando il benvenuto a Mattarella, a Palazzo dei Normanni, dove si inaugura una mostra con le medaglie azzurre ottenute alle olimpiadi da fiorettisti, spadisti e sciabolatori: “Siamo molto contenti del fatto che prima la scherma era radicata in quattro-cinque territori del Paese, adesso invece si è diffusa su scala nazionale con atleti che arrivano da tutte le regioni. Però devo dire che la Sicilia è in assoluto quella che ha fatto di più anche nelle varie armi". (...). www.repubblica.it.

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M ond e l l o U ni p e g a s o Show

"Un mare di pedane" con Valentina Vezzali 01 giugno 2019 La maratona di eventi di avvicinamento agli Assoluti di Palermo2019, cominciata nei primi mesi dell’anno e protrattasi sino ad ora, ha visto l’ultimo appuntamento fare tappa a Mondello, sabato 1 giugno. Nei pressi dell’Antico Stabilimento Charleston, dalle ore 11 sino al pomeriggio, è stato possibile salire in pedana per il primo “Mondello UniPegaso Show – Un mare di pedane” in compagnia di Valentina Vezzali. La madrina della manifestazione tricolore

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guiderà gli assalti e le stoccate in pedana, in quello che sarà l’ultimo grande evento in città prima dell’inizio ufficiale dei Campionati. Presente Salvatore Di Carlo, Resp. Risorse Umane e Delegato Sicilia di Unicesd che ha portato i saluti di Calogero Di Carlo, Presidente Unicesd e Pres. Nazionale Sedi Unipegaso. .

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R i l a nci o R e a l : " A l z i a m o l ' a s t i ce l l a , p ort e re m o a ncora p i ù i n a l t o i l nom e d i C e f a l ù" 3 1 m a g gi o 2 0 1 9 riusciti ad esprimere in questo campionato, ma con la volontà mia di alzare ancora l’asticella e migliorare quanto fatto nella stagione appena terminata - continua Desidero un nuovo Real con l’obiettivo primario che sarà quello di far divertire i propri tifosi dando spettacolo. Chi rimarrà con la nostra cassacca dovrà avere ancora più fame, vorrò grandi uomini dentro ma soprattutto fuori dal campo, il Real non si sceglie ma si ama. Anche sotto il piano strettamente societario stiamo lavorando per far si che Quello appena conclusa è stata un’annata possano unirsi dirigenti di grande straordinaria per il Real Cefalù Uniolympo. esperienza con un mio obbiettivo primario Parola di Calogero DI Carlo, presidente del di investire sul settere giovanile, Real Cefalù: "Ho creduto fin dal primo in modo da far emergere dietro un grande giorno nel progetto di questa grande progetto i talenti Siciliani società. Raggiungere la salvezza in forte anticipo nella seconda serie nazionale si Mi sono innamorato di questo sport, e può equiparare ad una grande impresa. voglio portare alto il nome di questa Tale obiettivo è stato il frutto del lavoro e società, insieme a questo grande gruppo del sacrificio dei ragazzi che durante sono certo che raggiungeremo grandi l’anno si sono sempre allenati profes- traguardi. sionalmente. Ringrazio loro, il tecnico Rinaldi e lo staff Voglio scrivere insieme al mio grande medico diretto in maniera impeccabile dal amico Stefano Castiglia e tutto lo staff dottor Maurizio Savojardo. Alla società, per dirigenziale tante altre pagine gloriose di il grande impegno e il forte attaccamento storia sportiva di questa società. Il mio ai colori sociali che hanno contribuito a impegno è massimo per raggiungere gli portare sempre più in alto il nome del Real obiettivi prefissati. Cefalù Uniolympo. A breve ci saranno grandi novità". Come Questa stagione dovrà essere ricordata per dice un noto cantante: “il meglio deve l’ottimo risultato conseguito, con il ancora venire". raggiungimento del play off promozione, perché per grandi tratti del torneo siamo Ufficio stampa Real Cefalù. stati nei piani alti della classifica a fianco . di quelle società che hanno programmare il salto di categoria fin dal mercato estivo. CHE SPETTACOLO "Adesso si volta pagina - continua traendo frutto da quanto di buono siamo Issue 1

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U ni p e g a s o: i na ug ura z i one s e d e R e g g i o C a l a b ri a 2 9 m a g gi o 2 0 1 9 L’Università Telematica Pegaso ha aperto la nuova sede, mercoledì 29 maggio nella centralissima piazza De Nava di Reggio C a l a b ri a . E’ stato coinvolto per l’occasione il Museo Archeologico Nazionale dove si è svolto il “Forum Internazionale di Studi sulla città. Hanno avviato i lavori della giornata il Rettore dell’Università Telematica Pegaso Professore Alessandro Bianchi, il direttore del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria dott. Carmelo Malacrino. Sono intervenuti per i saluti il professore Calogero di Carlo, responsabile nazionale delle sedi d’esame dell’UniPegaso insieme al professore Armando Curatola, responsabile della sede UniPegaso di Reggio Calabria.

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E’ stata pronunciata una Lectio Magistralis da parte del professore Emanuele Greco, Presidente della Fondazione Paestum e già Direttore della Scuola Archeologica di Atene, dal titolo “La città greca come fenomeno mediterraneo”. Alle ore 12 presso la nuova sede sita in via de Nava 140 è avvenuto il taglio del nastro e la benedizione da parte di S.E.R. Giuseppe Fiorini Morosini con i saluti dei professori Armando Curatola e Calogero di Carlo. Per l’occasione ha avuto luogo la presentazione del libro “Ippodamo di Mileto” del professore Emanuale Greco, presenti il Rettore Alessandro Bianchi ed il direttore del MArRC dott. Carmelo Malacrino.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Cerimonia di Consegna degli Attestati Master della UET - Scuola Universitaria Europea per il Turismo

2 2 m a g gi o 2 0 1 9 Si è svolta, presso la sala Mattarella - Nazionale Sedi Pegaso, la cerimonia per la Assemblea Regionale Siciliana, alla consegna degli attestati master per l'anno presenza del prof. Calogero di Carlo, accademico 2018/2019. Presidente Unicesd - Coordinatore

U ni p e g a s o Sp ort Show

Una stoccata con Valentina Vezzali 2 4 - 2 6 m a g gi o 2 0 1 9 L'evento organizzato dal main Sponsor dei campionati italiani assoluti di scherma, Università telematica Pegaso e Unicesd, in collaborazione con il Comitato Organizzatore di Palermo2019. Presso il centro commerciale Conca d'Oro di Palermo (sito in via Giuseppe Lanza di Scalea, n. 1963) per tutta la giornata (dalla mattina sino alla sera)è stato possibile salire in pedana in compagnia di un'ospite d'eccezione, la madrina degli Assoluti Valentina Vezzali. “A scuola di sport per imparare le life skills”, è questo il tema della terza edizione dello “Sport Show”, che si è svolto dal 24 Issue 1

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al 26 maggio al centro commerciale Conca D’Oro di via Lanza di Scalea. .

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Accademia Internazionale Mauriziana 1 8 m a g gi o 2 0 1 9 Si è svolta, presso la Chiesa "San Bernardo alle Terme", la Celebrazione eucaristica e cerimonia per la consegna dei diplomi ai nuovi sodali dell’Accademia Internazionale

Mauriziana. La funzione religiosa è stata concelebrata dal Gran Priore, Cardinale Francesco Monterisi, e dal Priore per l'Italia, Arcivescovo Claudio Maria Celli.

Presentazione accordo CNA - PEGASO MERCATORUM. Le nuove frontiere dell'alta formazione. Giornata di formazione ed informazione 2 0 m a g gi o 2 0 1 9 che ha sottolineato quanto la formazione sia uno degli elementi strategici alla base delle azioni di rappresentanza della CNA: È stato presentato l’accordo tra CNA e le con questo accordo la Confederazione università telematiche Pegaso e vuole introdurre i mestieri nell’offerta Mercatorum. formativa di Pegaso e di Mercatorum. CO SÌ IL DIGITALE FARÀ ARTIGIANI E IMPRENDITORI

LA U R E A R E

La giornata informativa, che si è tenuta nell’auditorium di CNA Nazionale, è stata aperta dal direttore Armando Prunecchi Issue 1

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO universitario, entrambe

conferendo prestigio a le organizzazioni.”

Danilo Iervolino, presidente di Pegaso e di Mercatorum, ha voluto personalmente suggellare l’accordo, anticipando l’idea di un portale ad hoc per CNA, allo scopo di raccogliere le esigenze di artigiani e titolari di imprese piccole e medie, per poter definire corsi appositi, puntando su due focus: industria 4.0 e start-up con l’obiettivo di creare una nuova classe imprenditoriale o riconvertire quella esistente. Giuseppe Vivace, responsabile CNA Area Formazione e Sviluppo Competenze, ha spiegato che non si tratta di una semplice convenzione, ma di un accordo di partenariato, con il quale CNA diventa un Centro qualificato universitario. “Le ragioni di questo accordo sono varie – ha spiegato Vivace – la prima è che si inquadra nel piano strategico della CNA e in quello della Fondazione Ecipa ovvero lavorare e investire nelle competenze. È, inoltre, in linea con Restart: allargare la gamma dei servizi, diversificare. Poi soprattutto rafforza la community CNA, sempre più aperta a nuove opportunità. Questa intesa riguarda gli imprenditori e le imprenditrici, associati CNA, che vogliono iniziare o concludere il ciclo di studi universitari. Con questo partenariato mettiamo in pratica il connubio conoscenza-digitalizzazione, facendo entrare la CNA a pieno titolo nella trasformazione digitale sul tema importantissimo delle conoscenze, attraverso Pegaso e Mercatorum, che essendo università a distanza, funzionano grazie ai processi di digitalizzazione.” Elio Patriota, direttore generale Pegaso, ha evidenziato come tale accordo si sposi con la mission dell’università telematica, volta a parlare a tutti gli attori economici e sociali presenti nel Paese: “Sono convinto che questi accordi, al di là dell’essere uno strumento di partnership, debbano rappresentare la vitalità di un sistema che chiede alle università telematiche di fornire contenuti, una formazione di rango Issue 1

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Calogero Di Carlo, Responsabile Nazionale Sedi di Esame Università Pegaso, ricorda come sia nato questo progetto, un anno fa, grazie all’incontro con il segretario generale Sergio Silvestrini e precorso da esperienze locali in Sicilia, Piemonte, Toscana. Patrizia Tanzilli, direttore generale Mercatorum, ha spiegato nel dettaglio in che cosa consista questo partenariato. Gli associati CNA possono accedere sia ai corsi di laurea Pegaso, sia ai corsi di laurea Mercatorum. Ma la vera novità è il riconoscimento di crediti formativi per i corsi e le attività che CNA ed Ecipa già svolgono, in modo da poter accorciare il percorso di studi dell’imprenditore. Altro punto fondamentale dell’intesa è la coprogettazione di percorsi formativi. La conclusione della giornata è stata affidata alle parole di Paola Sansoni, vicepresidente CNA Nazionale con delega alle Politiche Formative: “Noi stiamo compiendo un grande salto, stiamo passando a un livello formativo di elevato spessore. È quell’alta formazione che serve ai nostri imprenditori per accrescere la propria competitività. Altro aspetto fondamentale è quello di riuscire ad avvicinare i giovani all’avvio d’impresa. Questo progetto attribuisce un attestato di valore ai mestieri che riescono a stare sul mercato con migliorie e competenze, mantenendo vivo il tessuto artigianale.”. www.marche.cna.it

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PEGASO: LA VALUTAZIONE NELLE UNIVERSITÀ’, UN IMPEGNO CONTINUO 1 6 m a g gi o 2 0 1 9

L’Università Telematica Pegaso, ha organizzato, nell’ambito di una serie di attività incentrate sul ruolo della qualità nei processi, il convegno: “La valutazione delle Università a venti anni dal processo di Bologna”. L’incontro voluto dalla coordinatrice avvocato Assunta Baratta (già supporto tecnico e amministrativo al PQA e al NdV e docente di diritto amministrativo dell’Università Telematica Pegaso) è stato un’occasione per riflette sullo stato dell’arte della valutazione delle Università con particolare riferimento a quelle Telematiche. “I sistemi di valutazione, infatti, rappresentano – ha dichiarato Assunta Baratta – uno strumento indispensabile per il Decisore politico, sia per il governo del sistema sia per la corretta allocazione delle risorse, sia, infine, per la competizione sulla platea internazionale.

nuato Piero Tosi- autore del “La cultura della qualità riconosciuta nelle Università, con riferimenti al l e Università Telematiche”, presentato nell’ambito del convegno, – l’Università, oggi, ha voluto esternare un suo impegno avanzato verso il miglioramento continuo delle sue attività istituzionali che sono didattica e ricerca. Puntando l’attenzione al riconoscimento della qualità.” Elementi fondanti come ha espresso Luigi Berlinguer, già Ministro MIUR. Berlinguer, che ha portato avanti il provvedimento, riconosciuto dal parlamento Europeo, di una laurea valida e spendibile in tutta l’Europa, ha sottolineato che senza cultura la società non cresce, non ha avvenire. Non esiste lavoro senza sapere. Se non si accompagna un arricchimento di conoscenza non si ottiene lavoro qualificato. Infatti, bisogna incentrare ”. All’incontro hanno partecipato: il Rettore dell’Università Telematica Pegaso, Alessandro Bianchi. Tra i relatori: Luigi Berlinguer, già Ministro MIUR e Piero Tosi, professore straordinario dell’Università Telematica Pegaso. Sono intervenuti: Angela S t e f a ni a Bergantino, presidente CONVUI; Francesco Cafagna, presidente NVI dell’Università Telematica Pegaso; Giovanni Cannata, rettore dell’Università Mercatorum; Corrado Faletti, presidente Associazione Alumni dell’Università Telematica Pegaso; Costantino Formica, delegato rettorale AQ dell’Università Telematica Pegaso; Pierpaolo Limone, presidente PQA Università Telematica Pegaso; Paolo Miccoli, presidente ANVUR; Antonio Romeo, vicepresidente CODAU.

Dopo i saluti istituzionali di Danilo Iervolino, Presidente dell’Università Pegaso, vera e propria eccellenza, l’incontro ha preso il via. “A venti anni dal processo di Bologna (riforma internazionale dei sistemi di istruzione superiore dell’Unione europea), è necessario ripensare al proprio sistema www.corrieredelmadeinitaly.it di istruzione, migliorandolo e adeguandolo a standard più elevati. Pegaso – ha contiIssue 1

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Giornata di formazione PEGASO e MERCATORUM

ECP/EI-Point Day 15 maggio 2019 - Napoli

28 maggio 2019 - Palermo

Premiato all’interno dell’Ecpdaypalermo a nome di Unicesd ed Unipegaso il vincitore della mille miglia 2019, Giovanni Moceri, pediatra e top driver palermitano. Unicesd e Pegaso sempre vicino allo sport locale. 05 giugno 2019 - Roma

11 giugno 2019 - Bologna

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Penultima tappa del RigeneraTour 1 0 m a g gi o 2 0 1 9 controllare le cefalee e poi felicemente applicata agli obesi o, comunque, ai soggetti in sovrappeso ostinato e resistente ad altre restrizioni alimentari; le diete "senza fodmap" per quelle persone la cui pancia, a causa di batteri intestinali prevalentemente "fermentativi", gonfia come un palloncino alla fine di ogni pasto.

Le diete con aminoacidi ramificati per chi pratica sport; la "ketogenic diet", quella a contenuto calorico molto basso, nata per

Questi ed altri ancora, i temi portanti di una giornata di formazione e di aggiornamento che, in un weekend scientifico abruzzese, si preannuncia ancora una volta interessante e partecipata. Ben lieto di esserci!.

G ra z i e R e a l C e f a l ù U ni ce s d O l y m p o 1 1 m a g gi o 2 0 1 9 Finisce una stagione epica dei nostri leoni. Grazie Real Cefalù Unicesd Olympo. Lo sport e i valori trionfano sempre a

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prescindere da chi vince e chi perde. Al prossimo anno per sognare nuovamente la serie A, promessa solenne del Presidente .

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Au g u ri d i b u on com p l e a n n o P re si d e n te P rof. Ca l og e ro D i Ca rl o! 0 5 m a g gi o 2 0 1 9 Un grazie da tutto lo staff di Unicesd per il tuo impegno, per gli obiettivi raggiunti e per i progetti futuri.

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I n a u g u ra zi on e n u ova se d e U n i ce sd N a p ol i 0 3 m a g gi o 2 0 1 9 Si è svolta venerdì 3 Maggio l'inaugurazione della nuova sede Unicesd di Napoli, via Fiorentini 4, 4° piano.

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Tra gli interventi Calogero Di Carlo, Presidente di Unicesd, Antonio De Poli, Senatore Questore del Senato della Repubblica e Danilo Iervolino, Presidente Università telematica Pegaso.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO L’Europa una vera opportunità per la Sicilia”, esperti a confronto a Capo d’Orlando 30 aprile 2019

d’Orlando Sara La Rosa,

Platea gremita, presenti oltre 350 ospiti tra amministratori dei comuni dei Nebrodi, professionisti, esponenti della società civile e gli studenti dei due istituti superiori orlandini, il Liceo Lucio Piccolo e l’Istituto tecnico Merendino.

Calogero Di Carlo, Presidente Rete Universitas Centro Studi Olympo, Bianca Fachile, dirigente del “Merendino”, il professore Mauro Cappotto del “Lucio Piccolo” di Capo d’Orlando.

In conclusione l’intervento dell’onorevole Cicu, Componente della Il convegno dal titolo “L’Europa una vera Salvatore opportunità per la Sicilia”, è stato Commissione REGI alParlamento Europeo. organizzato da Progresso APM Consulting Giunto al termine dei lavori, ma ha voluto con l’alto patrocinio del Parlamento essere presente nonostante altri impegni Europeo ed il patrocinio del Comune di istituzionali anche l’assessore regionale Gaetano Armao, vice Capo D’Orlando al Cine teatro Rosso di all’economia presidente della Regione. San Secondo. Salvatore Cicu: “Si parla poco e male di Europa nelle nostre Isole ma in generale in Italia. Generalmente indichiamo l’Europa come un nemico burocratico che impone diktat e poco altro, ma non è assolutamente così. Credo che accanto alle Tra i relatori, la Funzionaria Direttiva del riforme che vanno attuate, il vero tema sia Ministero del Lavoro e delle Politiche proprio le opportunità che si possono Sociali Maria Papalia, l’Esperto in fondi realizzare attraverso i finanziamenti diretti europei Francesco Vallebona e Massimo ed indiretti europei. Su quest’ultimo tema Romagnoli, Government Relations & notiamo però purtroppo ancora scarsa PublicAffairs presso la Commissione e il competenza amministrativa e poca cultura Parlamento Europeo. Hanno aperto i lavori europea nel contesto territoriale”. (...) l’assessore al turismo, bilancio e finanziamenti europei del comune di Capo www.amnotizie.it Si è parlato di progetti e fondi europei dedicati ai giovani, ai professionisti ed alle imprese del territorio e di quali sono le strade per la presentazione dei progetti, l’ottenimento e l’utilizzo delle risorse.

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APRE I BATTENTI A PALAGONIA L'UNIVERSITÀ PEGASO! 28 aprile 2019 La nuova sede Universitaria, sita negli ampi locali di via Circonvallazione 35 a Palagonia, è stata presentata questa mattina durante una partecipata inaugurazione. Sono intervenuti il Prof. Calogero Di Carlo Responsabile Nazionale de l l e Se di Unipegaso, introdotto dal responsabile in sede Gaetano Piccitto. I saluti istituzionali sono stati portati dal Sindaco di Palagonia Ing. Salvo Astuti, dal Sindaco di Scordia Francesco Barchitta, dal Sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta e dal Deputato Regionale e Presidente Commissione Unione Europea Regione Sicilia Giuseppe Compagnone.

“Grazie alla tenacia e all’impegno profusi dall’amico Piccitto, abbiamo potenziato i rapporti di collaborazione con il territorio. – ha rimarcato il Prof. Di Carlo – Questo risultato non è arrivato per caso, è frutto di un’intensa operazione, che ha visto impegnata l’intera amministrazione, anzi più amministrazioni. Ora Palagonia e tutto il Calatino, diventa il centro di corsi di alta formazione, master, corsi di laurea, convegni e festival culturali“. “Dopo tanta intensa perseveranza – commenta il Deputato Regionale Compagnone – abbiamo finalmente raggiunto l’obbiettivo di portare in questo territorio una istituzione accademica e universitaria di grande prestigio.

Folta la presenza istituzionale: il Segretario Nazionale del Sindacato CONFIAL Federazione Insieme Scuola Gionata Ciappina; Avv. Landro Antonino del E’ stato l’impegno corale di varie istituzioni Sindacato CONFIAL Federazione Insieme e soggetti che ci ha permesso di arrivare a Scuola; il Vice Sindaco di Palagonia questo risultato.” Francesco Favata; L’assessore di Palagonia Francesca Ventimiglia; l’assessore di Palagonia Daniele Vintrici; l’assessore di Scordia Tringali Valentina; il consigliere del Comune di Caltagirone Bizzini Andrea; il consigliere del Comune di Palagonia Aldo Vaccaro; a dare la rituale benedizione è stato il Sacerdote Don salvo la Rocca. “E’ un traguardo di straordinaria rilevanza che tagliamo con orgoglio e soddisfazione – ha affermato il sindaco Astuti – segnando l’arricchimento di un’esperienza formativa e culturale per la città di Palagonia.”

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Accademia Internazionale Mauriziana. Costituita, alla presenza del rettore Fabrizio Mechi e del prorettore Calogero Di Carlo, la delegazione dell’Accademia Internazionale Mauriziana di Lecce 24 aprile 2019 Dopo quelle di Palermo e Pescara, e prima di quella di Milano, arriva la Delegazione salentina dell'Accademia internazionale Mauriziana. Nella Chiesa madre dell'Arcidiosi metropolitana di Lecce, nominati otto nuovi Accademici che promuoveranno sul territorio le intenzioni e le azioni, nobili ed esemplari, di un sodalizio culturale che opera, in ambito internazionale, sotto l'egida autorevole della Fondazione Mauriziana. In attesa dell'evento internazionale del prossimo 18 maggio a Roma, che vedrà

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riunite tutte le Delegazioni provenienti da nazioni diverse, giunga ai nuovi e vecchi Accademici l'auspicio ribadito più volte dall'Arcivescovo Metropolita di Lecce, che ha presieduto la solenne e partecipata cerimonia religiosa di insediamento. Solo di due parole, essenziali, l'invito rivolto con grande efficacia comunicativa da Monsignor Michele Seccia ai presenti: essere e restare sempre CREDENTI E CREDIBILI! Sia l'auspicio più valido, prezioso e condiviso per un lavoro sul territorio il più possibile coerente e proficuo.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Devolvi il 5 x mille all'Università Telematica Pegaso Grazie alla generosità del contributo di quanti hanno voluto devolvere il 5x1000 per il finanziamento della Ricerca Scientifica all’Università Telematica Pegaso, l’Ateneo ha potuto sostenere e promuove lo sviluppo dell’Istruzione e della Ricerca nazionale ed internazionale, anche e soprattutto attraverso lo scambio culturale tra i diversi Paesi e la collaborazione con gli Atenei di maggiore prestigio dell’area comunitaria e non. Conferenze, convegni, pubblicazioni inedite e scambi culturali in ambito comunitario ed extracomunitario, sono la testimonianza dell’operato di un soggetto attivo e vivo nel mondo della Ricerca scientifica italiana e straniera. Anche per l’anno in corso l'Università Telematica Pegaso rientra fra i soggetti beneficiari del 5 x mille che ciascun contribuente può destinare per il finanziamento della Ricerca Scientifica e dell’Università nella dichiarazione dei redditi sul CUD o 730 o Modello Unico persone fisiche. La procedura richiesta è molto semplice. Per devolvere il 5x1000 all’Università Telematica Pegaso occorre semplicemente: 1. Compilare la scheda CUD, il modello 730 o il modello Unico; 2. Firmare nel riquadro indicato come "Finanziamento della Ricerca scientifica e dell’Università”; 3. Indicare nel riquadro il codice fiscale dell’Ateneo: 05411471211

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Sede EI-POINT - via Danimarca 52 - Palermo - Tel. 091 2523656 Resp. uniCESD - calogero.dicarlo@unimercatorum.it - cell. 331 8682197 Per info - veronica.eroico@unimercatorum.it - cell. 3208163324 Page 42

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SEDE DI PALERMO

I S CRI ZI O N I AP E RTE L’A Accademia Forense nasce con l’ambizioso obiettivo di fornire al mondo dell’Avvocatura uno strumento didattico/formativo di attività in ambito multidisciplinare del Diritto tese all’aggiornamento ed alla formazione del Professionista moderno, in un’ottica di crescente specializzazione del sapere imposta dagli ordinamenti sovranazionali e dall’andamento del mercato. . L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità (clicca il link per visionare elenco dei Docenti) http://www.accademiaforensepegaso.it/i-docenti-dell-accademia/ co on esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto commerciale; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto industriale e della concorrenza; • Diritto della navigazione e dei trasporti; • Diritto del lavoro; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto dell’Unione Europea. Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197

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Master in "Criminologia e Studi Giuridi Forensi-MA881" a.a. 18/19 - iscrizioni sempre aperte Le precedenti edizioni del master 56 + 78, 100, 127, 213, 240, 297, 391, 451, 541 che si accingono ad iscriversi, quasi tutti, al V anno della Facoltà di Giurisprudenza, ed il 688 (IV edizione in corso) hanno

riscosso un

notevole successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci. Prima di Voi, oltre 9600 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof. Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi. In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli: Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

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Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master: 1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì: 1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2018/2019 il Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA801 per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

degli

studi

nel

Corso

di

Laurea

Magistrale

in

di

Giurisprudenza.

Per maggiori informazioni: 0081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197 mastercesd@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com (di carattere generale, logistiche/organizzative)

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E f f e t t o T re Co.Bo.Di.

Cosa c'è dietro l'emigrazione dalla Libia. straniere che si contendono le risorse del sottosuolo, flussi migratori incontrollati. Tutte situazioni che vengono descritte in modo efficace nei disegni di Armando Miron Polacco e nel racconto di Biloslavo contenuti nel libro del corrispondente di guerra “Libia Kaputt” (ed. Signs Books). Il convegno - organizzato dal gruppo Fratelli d'Italia al Senato e dall'associazione di giornalisti Lettera22 - è stata anche occasione per presentare questo lavoro, un’agile e innovativa cronistoria degli accadimenti libici dal 2011 ad oggi, dove il racconto a fumetti di quanto visto da Biloslavo è Situazione libica in stallo seguito da una serie di del giornalista Uno sguardo attento è stato articoli posato ieri sul contesto pubblicati su Il Giornale e libico, nel corso di un Panorama. Situazione libica convegno in Senato. E lo che in queste ore, ha scenario apparso non è spiegato, è “di totale stallo”, troppo dissimile da quello in quanto “dopo due mesi di prefigurato dall’ex rais: combattimenti nei pressi di conflitto sempre più intenso Tripoli, le truppe del e disarticolato che ha continua provocato oltre 600 vittime e migliaia di feriti, mani Se lei cadesse, cosa succederebbe?”. “Gli africani si muoverebbero in massa verso l’Europa… e il Mediterraneo diventerebbe un caos”. Il botta e risposta è tra l’esperto inviato di guerra Fausto Biloslavo e Muhammad Gheddafi, nell’ultima intervista concessa dal rais prima che venisse ucciso. A guardare la Libia di oggi, otto anni dopo, sembra che Gheddafi fosse ben consapevole della sua importanza, per la stabilità del Paese di cui è stato sovrano assoluto in oltre quarant’anni e per l’intero scacchiere mediterraneo.

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Maggio ­ Giugno 2019 Riassumendo

Pag. 1 - Cosa c'è dietro l'emigrazione dalla Li bi a . Pag. 4 - ARMA Pag. 23 - ARMA - concorsi Pag. 24 - ATTUALITA' NEWS Pag. 43 - CESD Pag. 44 - RUBRICHE

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generale Haftar (sostenute da Francia, Egitto e Russia, ndr) non sono riuscite a dare la spallata ai miliziani che appoggiano il governo Serraj (riconosciuto dall’Onu e dall’Italia, ndr)”. Gli "sbarchi fantasma" L’inviato di guerra ha spiegato che “purtroppo il conflitto libico sempre più somiglia a quello siriano, di intensità più bassa, ma con oltre centomila sfollati”, dei quali “molti potrebbero decidere di venire da noi e, in quanto profughi di guerra, dobbiamo accoglierli”. La quotidianità di Tripoli che Biloslavo ha filmato racconta dell’inferno che si vive nei centri di detenzione per migranti, ma anche di moltitudini di altri migranti che affollano le strade della città, vivendo di espedienti con la speranza, un giorno, di imbarcarsi per l’Italia. Uno di loro, intervistato, racconta che le partenze sono drasticamente diminuite perché - afferma il giovane camerunense in un italiano zoppicante - “il ministro Salvini ha bloccato l’emigrazione dalla Libia”. I numeri dimostrano che è così: dal primo gennaio - si legge sul sito del Viminale aggiornato a ieri - sono sbarcati nel Belpaese 2.144 migranti, contro i 14.391 di un anno fa e i 61.799 del 2017. “Ma non dormiamo sugli allori”, è l’invito di Biloslavo. Il quale ha mostrato una foto riservata di uno dei barchini veloci partiti dall’est di Tripoli. A bordo ci sono meno di dieci uomini, apparentemente sereni, ma che poco prima di essere immortalati - ha raccontato il giornalista - si sono lasciati alle spalle un’imbarcazione della guardia costiera libica puntando potenti armi verso i militari disarmati. Chi sono questi viaggiatori? Sono diretti forse in Italia? E con quali intenzioni? La presen-za di armi non sembra suggerire una risposta confortante a quest’ultima domanda. “È vero che gli arrivi sono calati dell’85% in un anno, ma magari ci sono altri ‘sbarchi fantasma’ più preoccupanti”, l’osservazione di Biloslavo. La "contronarrativa" migranti

pe r

dissuadere

più ampio, di carattere militare stricto sensu “sia nazionale che multinazionale”, ma non solo. Questa l’opinione del generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore. Per l’alto ufficiale è necessario un intervento militare nel Mediterraneo, quello che viene sempli-cisticamente definito “blocco navale”, che tuttavia impone ingenti spese militari che non potrebbero essere sostenute solo dall’Italia. Di qui la necessità, a suo avviso, di rilanciare l’Operazione Sophia dell’Unione europea (ora interrotta) che “in una prima fase si proponeva di sequestrare i barconi di migranti”, per poi in altre due fasi “intervenire in acque e in territorio libici” contro coloro che gestiscono le partenze verso le coste settentrionali del Mediterraneo. Ma per Bertolini “non si può risolvere il problema libico solo con lo sforzo militare”. Secondo il generale vanno coltivati i rapporti diplomatici con influenti Paesi vicini alla Libia, su tutti l’Egitto, che ha definito “rappresentante degli interessi russi nel Mediterraneo”. E sul tema del controllo dell’immigrazione, Bertolini ritiene fondamentale “impedire che i migranti arrivino in Libia”, “facendo pesare gli aiuti che diamo ai Paesi in via di sviluppo” per convincerli a frenare le partenze. Ma non basta, l’alto ufficiale italiano ha parlato anche di un lavoro di contronarrazione da attuare presso l’opinione pubblica africana. “Organizzazioni che sfruttano l’immigrazione - ha detto - svolgono un lavoro di propaganda a favore dei viaggi verso l’Europa. Ecco noi dobbiamo essere in grado di impostare una narrativa contraria, per convincere i giovani a costruire il proprio futuro in patria”. In che modo?

“Dobbiamo sfruttare la tv e la radio per modificare le aspettative di quelle i popolazioni”, il parere di Bertolini.

Per intercettare anche questi “sbarchi fantasma” è dunque necessario un lavoro Page 2

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La competizione della Francia con l'Italia Popolazioni che vivono in territori, sotto il Sahara, spesso controllati dalla Francia. Il Paese al di là delle Alpi, nel contesto africano, ha avuto verso l’Italia atteggiamenti in passato, che non sembrano quelli di un alleato. L’inviato Biloslavo ha spiegato che un alto ufficiale italiano in Libia gli raccontò, in pieno intervento militare contro Gheddafi, che i francesi proponevano come obiettivi “infrastrutture dell’Eni” arrecando al loro interno una presenza mai dimostrata di carri armati nemici. Un mero errore strategico? Non per Andrea Delmastro (deputato di FdI), che ha accusato il presidente francese Emmanuel Macron di “voler estromettere l’Eni e l’Italia dalla Libia” per rimpiazzarla con la sua compagnia petrolifera Total e scatenando “una tempesta di migranti” verso le nostre

coste. Ne deriva l’appoggio transalpino alle truppe di Haftar, contro Serraj che ha stretto accordi con l’Italia anche per frenare l'emigrazione. C’è poi l’accusa dell’onorevole al governo: “La Libia è strategica non solo per questioni di sicurezza internazionale, ma anche per l'approvvigionamento energetico italiano, eppure è stata trattata con leggerezza”. Egli è dell'avviso, ad esempio, che la conferenza sulla Libia di Palermo sia stata foriera solo di propositi astratti. Molto più concreti sono invece gli obiettivi di chi alimenta il conflitto libico, un caos che rischia di degenerare nel "giardino di casa" italiano. www.interris.it

Proiezione di un'immagine tratta dal libro "Libia kaputt" durante il convegno al Senato

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R e g g i o C a l a b r i a , m a x i o p e r a z i o n e “ S e l f i e ” c o n t ro l a

‘Ndrangheta: 28 arrestati Scoperti grazie alle foto-trappole da loro stessi installate per controllare le piantagioni di droga in Aspromonte. 02 giugno 2019

“Cacciatori”, sotto il coordinamento del Proc. Agg. dott. Lombardo e del Sost. Proc. dott. Tedesco della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, che ha permesso di comprovare l’esistenza e l’operatività di un sodalizio criminale composto da almeno 14 degli odierni arrestati – molti dei quali originari di San Luca e legati da vincoli di parentela – dedito principalmente alla gestione di una filiera produttiva di marijuana, al trasferimento e alla sua commercializzazione nelle piazze di spaccio romane e pontine.

Questa mattina, nelle province di Reggio Calabria, Roma, Latina e a Eisenach (Germania), al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore dott. Giovanni Bombardieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, con il contributo dei colleghi del BundesKriminalAmt (BKA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, nei confronti d 28 persone, sottoposti alle misure della custodia in carcere (da n. 1 a 13), agli arresti domiciliari (dal n. 14 al 27) e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (il n. 28), tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata alla produzione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da sparo. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di un’articolata attività investigativa, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Bianco con il supporto operativo dello Squadrone Eliportato Page 4

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Avviata nel 2016, l’attività “Selfie” – così denominata poiché l’identificazione degli indagati è stata possibile, in origine, attraverso l’analisi delle immagini catturate dalle foto-trappole da loro stessi collocate a presidio delle piantagioni – ha consentito di rinvenire, nel corso del tempo, numerose coltivazioni di cannabis sativa. Nel

dettaglio:

- due in Casignana (RC), località Marino, risalente al 21 settembre 2016; - due in Bovalino (RC), località Bosco Sant’Ippolito, risalente al 18 maggio 2017; due in Siderno ( R C ), l oca l i t à Garino/Pezzillini, risalente al 2 giugno 2017; - una in Bovalino, località Serro Mortilli, risalente al 30 giugno 2017; - una in Casignana (RC), nei pressi dell’argine del torrente Bonamico, risalente al 18 luglio 2017. L’analisi delle foto-trappole rinvenute nel settembre 2016 all’interno delle prime due piazzole recintate scoperte a Casignana, effettuata anche con il supporto dei carabinieri specializzati del Ra.C.I.S. di

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Roma, ha permesso di estrapolare – seppur già cancellate dai supporti di registrazione – numerose immagini ritraenti gli indagati intenti a curare la realizzazione e la conduzione delle due piantagioni. La progressione investigativa ha permesso di identificare dapprima i complici dei coltivatori, delineando i contorni dell’associazione criminale e definendo i ruoli dei singoli all’interno del sodalizio, poi i destinatari dello stupefacente coltivato. Gli indagati individuavano, rasavano e spietravano le piazzole di rilevanti dimensioni, impiantavano quindi i piccoli steli di circa 10 cm, realizzavano gli impianti professionali per l’irrigazione automatica, curavano la raccolta delle infiorescenze e la successiva essiccazione, fino al trasferimento, preferibilmente in auto con doppi fondi, nelle aree di destinazione e alla cessione.

Complessivamente, dalle indagini è stato pos s i b i l e : - localizzare 8 piazzole adibite alla coltivazione di marijuana, sequestrando contestualmente circa 11,000 piante, dal valore economico di svariati milioni di euro; - trarre in arresto sul territorio nazionale (Roma, Latina, Savona, Bologna), nella flagranza 10 indagati, sequestrando contestualmente 30,2 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, a riscontro dell’attività di monitoraggio tecnico sugli indagati; - sequestrare 6 fucili da caccia di vario calibro e marca, privi di matricola o con matricola abrasa, 3 dei quali oggetto di furto. www.strettoweb.com

La progressione investigativa assicurata dai carabinieri – oltre a permettere il rinvenimento e sequestro di svariate piantagioni individuandone i responsabili – ha consentito di delineare i contorni di una stabile rete di spaccio che, affondando le sue radici nella locride, ha interessato altre regioni d’Italia ed in particolare il Lazio, punto fondamentale di smercio dello stupefacente coltivato in Calabria. (...) In relazione al trasferimento della sostanza stupefacente verso le destinazioni fuori dalla Calabria, i carabinieri hanno effettuato numerosi riscontri, sebbene gli indagati utilizzassero abitualmente un linguaggio elusivo e dal contenuto criptico, spesso riferendosi allo stupefacente con le espressioni “cavalli”, “magliette”, “cd” o anche con riferimenti a diversi e noti modelli di autovetture e scooter quali “panda” “golf” o “t-max”. Per eludere i controlli, in una circostanza, una donna in avanzato stato di gravidanza ha preso parte, insieme ad altri tre complici, al trasferimento a Roma di oltre 6 kg di marijuana provenienti dalle piantagioni della locride.

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Mafia: colpito clan Fragalà, arresti a Roma e Catania Attentati e traffico di cocaina da Colombia e Spagna 04 giugno 2019 Colombia e dalla Spagna grazie ad alleanze con gruppi criminali camorristici e siciliani. Tra i faldoni dell'inchiesta anche le testimonianze del collaboratore di giustizia Sante Fragalà, fratello del capomafia Salvatore. Dal 2018, con una condanna sulle spalle a 26 anni per duplice omicidio, ha deciso di parlare i magistrati. Ricostruendo tutti gli affari di famiglia. Nel corso delle indagini oltre a sequestri di partite di droga e armi da fuoco, è stato sventato un sequestro di persona, Scacco al clan catanese dei Fragalà. liberando l'ostaggio e arrestando gli otto Gruppo mafioso che dagli anni '90 opera sequestratori. Tra i primi dettagli nell'area metropolitana romana, in dell'inchiesta emerge anche il ritrovamento particolare nei Comuni di Ardea, Pomezia e di un manoscritto che nasconderebbe il Torvajanica. Ad eseguirlo i carabinieri del rituale di affiliazione mafiosa. Nelle Reparto operativo speciale, coordinati dalla prossime ore i dettagli verranno illustrati Direzione distrettuale antimafia di Roma. durante una conferenza stampa che si terrà Gli arresti e le perquisizioni, secondo le al comando provinciale dei carabinieri di prime informazioni, sono stati eseguiti Roma, alla presenza del procuratore anche nel territorio di Catania. facente funzioni della Repubblica di Roma Il clan aveva aveva determinato un pesante Michele Prestipino e del comandante del clima di intimidazione ai danni di Ros Pasquale Angelosanto. commercianti e imprenditori locali, costretti a subire estorsioni attraverso attentanti dinamitardi e minacce. Bloccato www.catania.meridionenews.it anche un consistente traffico di cocaina, marijuana e hashish, importate dalla

Rifiuti, 10mila tonnellate smaltite illegalmente: arresti in Lombardia, Veneto e Campania e Centro-Italia 04 giugno 2019

arresti nell'ambito di un'operazione contro lo smaltimento illecito di rifiuti in tutta Italia e in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. I militari hanno sgominato un'organizzazione ritenuta responsabile di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e smaltimento illecito di circa 10mila tonnellate di immondizia proveniente da Campania e Nord Italia. (...)

Sgominata un organizzazione responsabile di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e smaltimento illecito di circa 10mila tonnellate di immondizia. www.tgcom.24.mediaset.it I carabinieri hanno effettuato diversi Page 6

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Contro il bullismo un fumetto dei carabinieri sulle confezioni del latte 04 giugno 2019 Per la prima volta in Italia, iniziativa parte tre mesi, partirà la distribuzione di circa da Genova. 600 mila cartoni di latte su cui saranno stampati i consigli di Lex per tutelare i più GENOVA - Per prevenire atti di bullismo e giovani. difendersi dai reati compiuti con la rete l'Arma dei carabinieri sfrutta i cartoni del Le vignette affrontano 6 tematiche tra cui il latte su cui pubblica i consigli attraverso il bullismo, i pericoli della rete, la violenza di fumetto Lex, il leone maresciallo nato nel genere, gli incidenti domestici. "È 2014 su iniziativa del comando generale. un'iniziativa importante - dice il comandante provinciale Riccardo Sciuto - con cui L'esperienza, la prima in Italia, parte dal vogliamo spiegare ai giovani l'importanza Comando provinciale dei carabinieri di del rispetto di regole e persone".. Genova che ha scelto come partner 'Latte Tigullio'. Un modo per promuovere la (ANSA) legalità e prevenire i reati. Da domani, per

Dalla lettera di Rossini alla statuetta egizia: gli eccezionali ritrovamenti dei Carabinieri 04 giugno 2019 - TPC - che hanno controllato oltre 1300 beni nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande al mondo.

Dalla lettera autografa di Gioacchino Rossini, datata 28 aprile 1839 e indirizzata al Senatore di Bologna, alla statuetta funeraria egizia "Ushabti", risalente al VI secolo a.C., trafugata al Museo Civico di Modena, e poi l'Atlante del 1570 rubato agli inizi del '900 in Sicilia e tre dipinti di grande valore, il "Sant'Ambrogio" trafugato a marzo del 2018 dalla Pinacoteca di Bologna, la "Crocifissione e discesa al Limbo", rubato dalla Pinacoteca di Faenza a febbraio, e il "Ritratto di piccola donna", sottratto dal Museo San Domenico di Imola. Sono alcuni tra gli eccezionali ritrovamenti dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Page 7

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L'attività svolta nell'anno 2018 dal TPC di Bologna è stata illustrata questa mattina in una conferenza stampa tenuta dal Comandante, Maggiore Giuseppe De Gori. 151 sono stati i beni recuperati, dei quali 94 testi antichi, e 57 falsi, per un valore complessivo di 11 oltre milioni di euro. Due giovani sono stati arrestati per aver messo a segno 12 furti con il medesimo modus operandi, due dei quali a Imola. 36 le persone denunciate, nella maggior parte dei casi per ricettazione di opere rubate nelle abitazioni o luoghi pubblici, e contraffazione di dipinti. Nel corso dell'anno 2018, fanno sapere i Carabinieri TPC, il furto di opere è cresciuto, i più colpiti dai ladri d'arte sono stati i luoghi di culto. www.bolognatoday.it

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CONSEGNATI AI CARABINIERI DUE QOODER PER STRADE DEL NORD OVEST

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Roma dei Carabinieri -. Qooder rappresenta un nuovo concetto di mobilità, I In occasione dei 205 anni dalla diretto a migliorare la sicurezza e la fondazione dell’Arma dei Carabinieri, stabilità su strada, una ‘mission’ che ben si Qooder ha voluto donare due veicoli sposa con il servizio svolto speciali e personalizzati al Comando quotidianamente dagli uomini e le donne in Generale “Pastrengo” di Milano. I due divisa per la tutela e la sicurezza del nostro veicoli a quattro ruote che uniscono il Paese”. Contrassegnato dalla classica meglio del mondo delle auto con quello livrea dei Carabinieri, il mezzo è dotato del delle motociclette, verranno utilizzati per sistema brevettato HTS Hydraulic Tilting pattugliare le strade di Milano, provincia e System™ che gli consente di inclinarsi di tutto il Nord Ovest (Lombardia, Liguria, come una moto ma di mantenersi aderente Piemonte e Val d’Aosta). All’evento hanno all’asfalto grazie alle sue 4 ruote da 14 preso parte il Generale di Corpo d’Armata pollici. Grazie a tali caratteristiche Qooder Gaetano Maruccia,Comandante del è in grado di affrontare in sicurezza anche Comando Interregionale Carabinieri le strade più dissestate. Tra le dotazioni “Pastrengo”, che ha potuto toccare con specifiche, si segnalano i dispositivi di mano la versatilità e la sicurezza dei mezzi, emergenza luminosi a LED e sonori, in e Paolo Gagliardo, Ceo di Quadro Vehicles, linea con i motocicli già operativi, il quale ha sottolineato che “Qooder e parabrezza regolabile, bauletto posteriore, l’Arma dei Carabinieri hanno soprattutto paramani e bull bar. Questo ulteriore una cosa in comune: la fedeltà”. “E’ un equipaggiamento garantirà una assoluta onore rinnovare la partnership con l’Arma tempestività e precisione negli interventi, dei Carabinieri in occasione dei 205 anni sia diurni che notturni. dalla fondazione – ha detto Gagliardo ricordando che altri due scooter a quattro www.vivienna.it ruote sono già stati donati al Comando di

L'ultimo corazziere del re Vittorio Emanuele III è veneziano e sta per compiere 100 anni 05 giugno 2019 settembre. E' veneziano ed è l'ultimo corazziere vivente che ha prestato servizio per il re Vittorio Emanuele III. Questa mattina, in occasione della celebrazione del 205esimo anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri, alla presenza dell'associazione Corazzieri e di due due corazzieri giunti appositamente da Roma gli è stata consegnata l'onorificienza di Commendatore della Repubblica. Giulio

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Biasin, nato nel 1919, ha prestato servizio al Quirinale con il re dal 1939 al 1943. «Ricordo quel giorno sull'Altare della Patria, c'era una cerimonia che si stava prolungando e il re disse al comandante di mettere i corazzieri a riposo - racconta Biasin -. Il comandante rispose "Maestà, i corazzieri non stanno mai a riposo"». Un ricordo che testimonia l'impegno di Biasin, che ha giurato fedeltà al re e che, caduta la monarchia, è tornato alla vita civile pur rimanendo sempre legato a quel giuramento.

Biasin ha fatto anche parte della squadra di canottaggio dei corazzieri vincendo nel 1942 un premio alla regata di Berlino. Conserva con cura una foto scattata insieme al principe Vittorio Emanuele e quando qualche anno fa, in televisione, ha visto i corazzieri sull'Altare della Patria in occasione di una celebrazione ha chiamato il comandante solo per dirgli «Io c'ero, ci sono stato. Siate orgogliosi di questo servizio che è unico al mondo». www.veneziatpdayt

Droga ed estorsioni: chiesto il processo per sette, archiviato per un carabiniere 05 giugno 2019 MIGGIANO (Lecce) – Era finito sotto inchiesta con la pesante accusa di aver fornito informazioni su indagini in corso ad uno dei presunti componenti di un sodalizio ma dopo le indagini difensive la sua posizione è stata stralciata e archiviata. Si chiude con un decreto di archiviazione (per infondatezza della notizia di reato) la vicenda giudiziaria di Sergio Bramato, 51 anni, di Miggiano, appuntato de i carabinieri in servizio presso la stazione di Presicce finito nel registro degli indagati con l’accusa di rivelazione di segreti di ufficio nell’ambito di un’indagine più ampia che ha fatto luce su un vasto giro di droga nel Basso Salento. Secondo quanto veniva contestato nell’avviso di conclusione in cui comparivano i nomi di altri sette soggetti, il 18 e il 31 dicembre del 2013, Bramato avrebbe rivelato a Pierpaolo Pizzolante notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete. Subito dopo la notifica dell’avviso di conclusione, alla luce delle argomentazioni difensive sostenute dagli avvocati Luigi Corvaglia e Michele Sperti, emergerebbe con chiarezza che Bramato non avesse alcuna consapevolezza delle attività illecite che Pizzolante svolgeva. In entrambi i casi, come riportato nella richiesta di archiviazione a firma del pm della Dda Carmen Ruggiero, Bramato riferiva a Pizzolante non gli esiti di indagini Page 9

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in corso ma circostanze utili per acquisire ulteriori informazioni da spendere nella successiva attività investigativa contro il fenomeno dello spaccio. In tutte e due le circostanze si tratta di fatti che erano ben noti a Pizzolante in quanto riconducibili al suo contesto criminale benché Bramato ignorasse questa circostanza. A riscontro di questa circostanza vi è altresì il fatto che nel momento in cui Pizzolante riferiva al carabiniere di aver ritrovato la microspia Bramato si rivolse ai suoi superiori raccontando quanto a sua conoscenza. Sulla base di tutti questi elementi il gip Giulia Proto ha disposto l’archiviazione del procedimento per infondatezza della notizia di reato a carico del militare conosciuto e stimato per la sua professionalità e la propria integrità morale. Parallelamente sempre lo stesso pm della Dda Carmen Ruggiero ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio per Graziano De Paola, 26enne; lo stesso Pierpaolo Pizzolante, 29 anni; Ivan Calzolaro, 24 anni; Salvatore Duca, 54 anni; Luca Giunca, 28 anni; Mirko Scotti, 26 anni, tutti di Acquarica del Capo e Alessandro Esposito, 37 anni, di Tricase.

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ARMA Le accuse contestate, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio, sequestro di persona, tentata e consumata estorsione, rapina aggravata, porto e detenzione di arma da fuoco. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Tricase hanno consentito di scoperchiare il velo su una presunta associazione finalizzata nello smercio di quantitativi di droga di cui avrebbero fatto parte Pierpaolo Pizzolante, Graziano De Paola e Ivan Calzolaro. Il sodalizio sarebbe stato attivo tra ottobre 2013 e aprile dell’anno successivo. De Paola, Pizzolante, Giunca e Calzolaro

rispondono di sequestro di persona ed estorsione aggravata ai danni di un uomo del posto accusato di essersi impossessato di circa 50 grammi di cocaina. L’uomo venne caricato in auto, portato in una zona isolata e lì minacciato con un fucile a canne mozze. Pizzolante deve difendersi anche del reato di favoreggiamento della prostituzione; Pierpaolo Calzolaro risponde di tentata estorsione ai danni di un acquirente insolvente mentre Ivan Calzolaro, insieme ad un minore, è accusato di una rapina compiuta il 12 dicembre del 2013 ai danni del bar tabacchi “Caffè d’Arte” di Acquarica del Capo.. www.corrieresalentino.it

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Celebrato il 205° Annuale della Fondazione d e l l ’ A rm a d e i C a ra b i ni e ri R om a , 0 5 / 0 6 / 2 0 1 9

All’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 205° Annuale di Fondazione, alla presenza di Autorità Parlamentari e di Governo, di esponenti delle Magistrature e del Comandante Generale Giovanni Nistri. La cerimonia, iniziata alle ore 18.00 con lo schieramento di tre Reggimenti di formazione rappresentativi di tutte le organizzazioni dell’Arma, da quella Addestrativa alla Territoriale, dalla Mobile e Speciale alla Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare, ha previsto gli onori al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha dapprima passato in rassegna i reparti schierati e successivamente ha tenuto un breve discorso. Si è svolta poi la consegna della Medaglia d’Oro al “Merito Civile” e di quella d’Oro dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte alla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri con le seguenti motivazioni: - “Fedele ai più alti valori di lealtà, coraggio e dedizione al servizio del paese, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Gruppo Intervento Speciale, offriva reiterate prove di ammirevole valore e impareggiabile determinazione nel contrasto alla minaccia portata, contro le istituzioni democratiche, dall’eversione interna, dal terrorismo internazionale e dalla criminalità organizzata. Unità di intervento speciale e reparto incursori delle forze speciali, il G.I.S. ha assolto le missioni affidate con risolutiva fermezza e ammirevole capacità, operando in contesti ambientali, anche internazionali, sempre caratterizzati da elevatissimo rischio. Il tenace impegno e la salda disciplina di tutti i suoi componenti permettevano di conseguire successi operativi di preminente rilievo, che riscuotevano l’ammirazione dell’opinione pubblica e meritavano la riconoscenza delle più alte autorità nazionali e degli organismi internazionali, contribuendo a esaltare il prestigio e l’immagine dell’istituzione”. Territorio nazionale ed estero, 1978 – 2018; - “L'Arma dei Carabinieri, attraverso l'incisiva azione svolta in cinquanta anni di attività dal Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, offriva prova di straordinario impegno e peculiare professionalità per la salvaguardia dei beni artistici e archeologici nazionali. Le numerose operazioni, condotte in Italia e all'estero con assoluta perizia e sicura capacità, consentivano il rintraccio e il recupero di opere di inestimabile valore storico e artistico illecitamente sottratte. L'eccellenza delle competenze maturate dal reparto speciale superava i confini del paese per imporsi all'attenzione della comunità internazionale fornendo, da ultimo, determinante contributo alla realizzazione della task force "Unite4heritage", costituita sotto l'egida dell'UNESCO, per la salvaguardia dei beni culturali in caso di disastri e nei teatri di crisi. Gli eccezionali risultati conseguiti e gli encomiabili meriti acquisiti favorivano la diffusione del rispetto dei valori della cultura e dell'arte esaltando, ovunque, l'immagine dell'Italia”. Territorio nazionale ed estero, 1978 – 2018. continua

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Successivamente si è proceduto con la consegna delle “Ricompense” ai sottonotati Carabinieri: - Medaglia d’Oro al Valore Civile “alla memoria” del V. Brig. Emanuele Reali: “Addetto ad Aliquota Operativa di Compagnia capoluogo, con eccezionale coraggio, sprezzo del pericolo e ferma determinazione, non esitava a porsi all’inseguimento di uno degli autori di un furto che, per sottrarsi alla cattura, aveva scavalcato la recinzione di una linea ferroviaria. Incurante del pericolo, proseguiva l’inseguimento del malvivente lungo i binari venendo travolto da un convoglio ferroviario in transito. Fulgido esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio”. Caserta, 6 novembre 2018; - Medaglia d’Oro al Valore Civile a: Cap. (ora Magg.) Elio Norino, Mar. Magg. Massimo Piras, Mar. Magg. Gian Paolo Capuano Mar. Magg. Giacomo Nicolò Vecchi, Mar. Magg. Arturo Guidoni, Mar. Ord. Domenico Marrocco, Mar. Ord. Emanuele Manieri, Mar. Ord. Fabio D’alessio, App. Sc. Antonio Cuccaro, App. Antonio Mariano, Car. Sc. Antonio Vincenti (tutti in servizio presso la Compagnia CC di Bologna Borgo Panigale): “Con eccezionale coraggio, esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, in occasione di grave sinistro stradale che provocava l’incendio di un’autocisterna carica di materiale infiammabile, si prodigava, insieme con altri militari, coordinandone l’azione, per allontanare passanti e residenti dal luogo interessato, incurante del rischio di ulteriori esplosioni. Improvvisamente investito da violentissima deflagrazione, che gli cagionava ustioni su varie parti del corpo, nonostante le lesioni riportate, prestava soccorso ai numerosi feriti, continuando nell’opera di messa in sicurezza dell’area. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere.” Bologna, 6 agosto 2018; - Medaglia d’Oro al Valore Civile a: Mar. Ca. Roberto Manucci, Car. Sc. Aldo Alberto Leone (Stazione di Paullo-MI), App. Sc. Q.S. Andrea Celeste, App. Sc. Francesco Paolo Savona (Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia CC di San Donato Milanese), App. Sc. Simone Zerbilli, Car. Francesco Citarella (Stazione CC di Segrate – MI), App. Sc. Diego Nicola Sanzari, Car. Francesco Nano (Stazione CC di Peschiera Borromeo – MI), Car. Donato Zigrino, Car. Giovanna Calvaruso (Tenenza CC di San Giuliano Milanese – MI): “Con ferma determinazione, generoso altruismo ed eccezionale senso di abnegazione, nel corso di servizio di controllo del territorio, non esitava, insieme con altri militari, a intervenire in soccorso di 51 studenti e 3 adulti, tenuti in ostaggio a bordo di un autobus di linea dal conducente che, intenzionato a commettere una strage, con la minaccia delle armi, aveva fatto immobilizzare i minori e cosparso il veicolo di liquido infiammabile. Nella circostanza, dopo un prolungato inseguimento, nonostante i ripetuti speronamenti, riusciva a bloccare la fuga e a far scendere rapidamente gli ostaggi dal bus, cui il malintenzionato aveva nel frattempo appiccato il fuoco, traendo in salvo l’intera scolaresca e gli accompagnatori. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere.” San Donato Milanese (MI), 20 marzo 2019; - Medaglia d’Oro al Merito Civile a App. Sc. Q.S. Raffaele Mazza (Centrale Operativa Compagnia CC di Crema - CR), App. Sc. Domenico Altamura (Centrale Operativa Compagnia CC San Donato Milanese), App. Sc. Maurizio Atzori (Centrale Operativa Compagnia CC Lodi): “Con ferma determinazione ed elevata prontezza, coordinava l’intervento a soccorso di 51 studenti e 3 accompagnatori, tenuti in ostaggio a bordo di un autobus di linea dal conducente, intenzionato a commettere una strage. Raccolte le informazioni dalle concitate chiamate di soccorso, forniva immediate e puntuali indicazioni al dispositivo sul territorio, consentendo il rapido afflusso delle pattuglie, che riuscivano a intercettare e bloccare il mezzo dopo un prolungato inseguimento. L’operazione si concludeva con la liberazione di tutti gli ostaggi e l’arresto del malvivente. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere”. San Donato Milanese, 20 marzo 2019; continua

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- Medaglia d’Argento al Valor Civile a App. Sc. Q.S. Sergio Palmeri (Stazione CC di Pioraco – MC), App. Sc. Simone Fazzari (attualmente presso Ambasciata d’Italia in Macedonia): “a seguito di proditoria azione di fuoco contro inermi passanti, dando prova di ferma determinazione, spiccata professionalità e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva, unitamente a commilitone, riuscendo a bloccare e trarre in arresto, per strage e tentato omicidio plurimo aggravato dalla discriminazione razziale, un soggetto che, armato di pistola, aveva gravemente ferito sei cittadini stranieri. L’esemplare azione, che permetteva di scongiurare più gravi conseguenze contribuendo ad attenuare il grave allarme sociale provocato nella cittadinanza, riscuoteva ampi consensi nell’opinione pubblica e l’unanime compiacimento delle Autorità nazionali, regionali, provinciali e locali, esaltando il prestigio dell’Istituzione”. Macerata, 3 febbraio 2018; - Medaglia d’Argento al Valor Civile a Ten. Col. Nicola Mirante, Cap. (ora Magg.) Andrea Cinus, Lgt. (ora Lgt. C.S.) Giulio Napoli (Provinciale CC di Caserta), Cap. (ora Magg.) Marilena Scudieri, Mar. Ca. Alessandro Rossi, Mar. Clemente Iodice, App. Attilio Bassi (Gruppo CC Forestale Caserta): “Con ferma determinazione, eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, in occasione di un violento incendio boschivo, insieme con altri militari, non esitava a soccorrere e trarre in salvo una famiglia di cinque persone, rimaste intrappolate all’interno della propria abitazione nel disperato tentativo di salvare i propri beni. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere.” Caserta, 12 luglio 2017. A seguire, come di consueto, si è svolta la consegna del “Premio Annuale” a sei Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto. Come ha ricordato il Capo della Stato nel suo messaggio augurale, i carabinieri “…dispiegano una elevata professionalità, accompagnata da spiccata umanità, dal rispetto per culture e tradizioni diverse, suscitando sentimenti di stima e riconoscenza”. Il Ministro Trenta ha sottolineato che l’Arma è “una straordinaria, unica realtà tutta italiana che non trova eguali in nessun altro Pese del mondo. Le pagine della sua storia descrivono chiaramente un rapporto privilegiato tra gli italiani e i loro Carabinieri”. I Comandanti di Stazione sono i protagonisti di questa encomiabile opera, primi riferimenti per i cittadini. Quest’anno sono premiati: Luogotenente Carica Speciale Antonio Rossi, Comandante della Stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme (BO); Luogotenente Carica Speciale Raffaele Di Donato Comandante della Stazione Carabinieri di Marigliano (NA); Luogotenente Giampaolo Paolocci, Comandante della Stazione Carabinieri di Runo Dumenza (VA); Luogotenente Gianni De Podestà, Comandante della Stazione Carabinieri Forestale di Viù (TO); Maresciallo Maggiore Giovanni Villanucci, Comandante della Stazione Carabinieri di Roma-Tor Bella Monaca; Maresciallo Maggiore Rosario Alessandro, Comandante della Stazione Carabinieri di Barrafranca (EN). l termine delle premiazioni, dopo il deflusso dei Reparti, lo Storico Carosello Equestre, eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo per rievocare la “Carica di Pastrengo” del 1848. La manifestazione è terminata con gli onori finali al Ministro della Difesa. L’Arma celebra la propria festa il 5 giugno, giorno in cui, nel 1920, la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale. www.carabinieri.it

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Carabiniere chiede alla fidanzata di sposarlo alla f e s t a d e l l ’ A rm a

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appena conclusa, lui si è inginocchiato e ha fatto la proposta. In divisa e davanti ad amici e colleghi, dopo aver chiesto il permesso ai superiori. Autorizzazione subito accordata, con tanto di benedizione da parte del comandante provinciale Andrea Ronchey che, a nome di tutti i carabinieri, ha fatto arrivare nelle mani della futura sposa un mazzo di fiori. Un gesto plateale quanto romantico per un bel fuori programma che ha strappato gli applausi dei colleghi e degli amici che si sono radunati intorno ai futuri sposi per Massimo Frattini, carabiniere in servizio festeggiarli. La decisione del matrimonio nella stazione di Stroppiana, oggi ha sembra fosse già stata presa, la risposta chiesto la mano della sua fidanzata Chiara ovviamente è stata affermativa.. Albani. In un’occasione speciale: la cerimonia della festa dell’Arma si era www.lastampa.it

Carabiniere si toglie la vita sparandosi alla testa. Il Malessere inascoltato delle Forze di Polizia

05 giugno 2019 Nel silenzio dei media, continua la strage silenziosa degli appartenenti alle Forze di Polizia, numeri che stracciano ogni statistica e che dovrebbero far capire che il problema non è solo di natura familiare o economico, è un malessere più profondo e inascoltato. Apprendiamo in anteprima che oggi un graduato dell’Arma dei carabinieri forestale di 48 anni a Chiaromonte (PZ) sulla pubblica via e libero dal servizio si è suicidato con un colpo alla tempia esploso con la pistola d’ordinanza. Non si conosce, al momento, la causa del gesto, commesso a poca distanza dalla propria abitazione. Il graduato lascia la moglie e 2 figli, di 21 e 18 anni, studenti. I suicidi si susseguono con una cadenza impressionante. Una strage trasversale che Page 14

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interessa uomini e donne di tutte le realtà del comparto sicurezza e delle forze armate. E’ la 22° tragedia dall’inizio del 2019, il 5° suicidio per l’Arma dei carabinieri. Neanche un mese fa a Perugia un appuntato, anche in questo caso del ruolo forestale, si era tolto la vita impiccandosi. Numeri allarmanti, in percentuale doppi rispetto alla popolazione italiana, ma anche nettamente superiori a Paesi analoghi al nostro. Inferiori solo alla Francia, dove il fenomeno dei suicidi costituisce una vera e propria emergenza. Ancora oggi non si riesce a tracciare una linea programmatica di prevenzione in

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termini di benessere e salute delle operatrici e degli operatori della Polizia di Stato. I vertici delle forze di polizia, ancora oggi, non perdono occasione di sostenere che non esiste una linea di demarcazione netta tra la dimensione personale dei lavoratori di polizia e quella professionale, ma anche di riaffermare la tesi secondo cui “il rischio fa parte del nostro mestiere”. Il rapporto di lavoro è ancora legato al concetto di “appartenenza”, è così che vengono definiti lavoratrici e lavoratori di polizia. I poliziotti sono solo parte di questa società, appartengono a qualcosa o a qualcuno che, però, non si prende cura di loro. Sono

elementi di una relazione estremamente destrutturante che, se non spiega la fenomenologia del disagio nel suo complesso, ne alimenta gli effetti negativi. Il suicidio tra gli appartenenti alle Forze di Polizia è una vera e propria emergenza, una condotta distruttiva, sintomo tragico di una profonda sofferenza interiore, di un disagio personale fatto di concause che si correlano a sofferenza della nostra esistenza quotidiana. C’è il desiderio disperato di dignità in un essere umano che sceglie il suicidio. . www.infodifesaonline.it

C a ra b i ni e ri , i l com a nd a nt e d e i R os : "La 'ndrangheta al Nord si è fatta banca" 05 giugno 2019 La 'ndrangheta oggi è "la più strutturata, diffusa, ricca e potente delle mafie. È riuscita a colonizzare vaste aree del Centro-Nord del nostro Paese" e "le modalità di conquista sono cambiate: più sfuggenti, raffinate, efficaci" e "bisogna leggere i fenomeni criminali in modo complessivo come ci ha insegnato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa".

"L'infiltrazione della criminalità organizzata al Nord è sempre più alta. Così come è sempre più intensa la nostra azione di contrasto": l'offensiva mafiosa "ormai non è più violenta. Lo diventa solo se costretta quando altri metodi non sono efficaci", dice Pasquale Angelosanto, comandante del Ros, intervistato dal Sole 24 Ore, in occasione del 205° annuale di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Spiega che "nel quadriennio 2015-2018 sono stati 1.645 i mafiosi arrestati. Il valore dei patrimoni illeciti recuperati con sequestri e confische ammonta a un miliardo e 441 milioni di euro".

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"Vanno osservate, tra l'altro, le modalità di interazione delle cosche con le imprese da conquistare. Sono sempre più audaci ed efficaci", perché "i mafiosi hanno a disposizione una quantità enorme di capitali liquidi. Per loro l'erogazione del credito è uno strumento decisivo per l'occupazione illecita di quote di mercato" e "sono soprattutto loro a offrirsi risolutori di sofferenze e situazioni di crisi. È come se fossero una banca dove l'accesso al credito segue, però, ben altre regole", conclude. . www.gazzettadelsud.it

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Arresti anticipati da Salvini, irritazione della procura di Monza: "Operazione ancora in corso, così si pregiudica il buon esito" 06 giugno 2019 Una dichiarazione lanciata sulle agenzie di stampa alle 10 del mattino, per fare del trionfalismo su una operazione delle forze dell'ordine contro un gruppo di spacciatori. "Beccati undici pregiudicati stranieri, quasi tutti irregolari, per tentato omicidio, spaccio, detenzione e porto abusivo di armi. Scatenavano la guerra per il controllo della droga a Varedo, nel Milanese: nessuna pietà per i venditori di morte. Grazie ai Carabinieri! Pene esemplari ed espulsioni!". Ma le parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini sono arrivate ben prima che l'operazione fosse conclusa. E per questo il procuratore di Monza Luisa Zanetti ha risposto con una nota ufficiale per esprimere il suo disappunto: "L'operazione, coordinata dalla procura di Monza è tuttora in corso: l'anticipata pubblicazione della notizia espone a rischio il buon esito della stessa".

Poche righe, quelle del procuratore Zanetti, che però servono a mandare un messaggio al ministero e ai comunicatori di Salvini, "Con riferimento alle ripetute richieste di notizie che qui stanno pervenendo dagli organi di informazione, in ordine a una operazione di polizia nella zona di Varedo a seguito della commissione dei reati di tentato omicidio, spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione d'armi". Conclude la nota di Zanetti: "A tempo debito verranno fornite le formazioni del caso". Ma il caso di Monza non è l'unico della giornata. Perchè il ministro in tv, questa mattina, ha rivelato anche la notizia dell'arresto di 10 cinesi a Prato. Ma la procura ha fatto sapere che "sono solo tre, al momento, le misure cautelari eseguite nei confronti di 10 cittadini cinesi nell'ambito di un'inchiesta sul controllo del traffico di prostituzione". E si è saputo che il procuratore Giuseppe Nicolosi sarebbe "irritato" per l'anticipazione. www.milano.repubblica.it

C a p i t a n o U l t i m o : i l c a r a b i n i e re e ro e dell'Antimafia, finito alla Forestale

07 giugno 2019 Il Capitano Ultimo è l’unico investigatore dei Carabinieri, ora promosso colonnello, che potrebbe snidare Matteo Messina Denaro, il latitante di Mafia più ricercato d’Italia. Invece è stato sepolto in un ufficio della Forestale alla periferia di Roma a occuparsi di inquinamento ambientale. Dopo l’ultima vetrata nell’ultimo ufficio senza neanche una targa sulla porta a Page 16

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sorvegliare un telefono muto. Un buco nero. Gli hanno tolto i suoi uomini, trasferiti e demansionati, la squadra che catturò Salvatore Riina a Palermo nel 1993, sottratto le indagini e la scorta sospesa in attesa di un pronunciamento del tribunale. Sulla sua testa c’è una taglia in contanti mai scaduta che qualsiasi soldato di mafia

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può portare all’incasso. Vivo o morto.E’ l’uomo senza volto più famoso dello Stivale, di lui esistono esclusivamente immagini con una sciarpa che ne travisa il volto oppure con il passamontagna durante le udienze del processo sulla trattativa StatoMafia nel quale è stato assolto. È stato accusato di essere un carabiniere “esagitato, esaltato anzi eversivo”. E’ stato isolato, inquisito e poi trasferito da un Potere invisibile, intangibile, onnipresente e dispotico che ha finito per delegittimare la sconfitta della Mafia dopo le bombe che uccisero Falcone e Borsellino. Prima che una “manina” rivelasse il suo vero nome sbattendolo “casualmente” in una pagina del televideo era conosciuto solo con quello di battaglia come tutti suoi uomini: Arciere, Androide, Vichingo. Soprannomi strampalati per un gruppo di carabinieri che costruivano con le proprie mani le attrezzature per le indagini.Lo racconta con ritmo serrato facendolo parlare in prima persona e carte alla mano Pino Corrias nel volume “Fermate il Capitano Ultimo - Il racconto dell’uomo che ha arrestato Riina” (Chiarelettere Editore) partendo da un incontro che fa accapponare la pelle per il richiamo al memorabile articolo che Giorgio Bocca scolpì sugli ultimi giorni del generale Carlo Alberto dalla Chiesa a Palermo.

nessuno era stato in grado di progettare e organizzare in 23 anni. Quattordici “scappati di casa” al suo comando senza mai indossare la divisa, alloggiando in conventi, stamberghe e infilandosi nei cunicoli di Palermo riuscirono là dove tutti avevano fallito. “Lei è in arresto. Ha diritto a un bicchier d’acqua e a una sigaretta se il maresciallo acconsente” queste le parole che disse al prigioniero dopo averlo condotto in caserma. Poi lo fotografarono sotto la foto del Generale. Quando Ultimo e i suoi sbarcarono in Sicilia si accorsero che il fascicolo intestato al latitante più famoso d’Italia, ricercato anche dall’FBI, era composto da quattro misere paginette. Eppure i figli di Riina avevano ricevuto il sacramento del battesimo ed erano stati iscritti all’anagrafe. Nessuno lo stava cercando, anche i magistrati avevano terrore di lui. Era molto più semplice bearsi con le indagini di routine, riempire il carniere degli arresti con rapine e omicidi e ogni tanto mettere in galera qualche mafioso. Ultimo ha sempre puntato al bersaglio grosso, e Riina è stato il primo di una carriera costellata da successi che hanno procurato fastidi innescando una rappresaglia micidiale da parte della Politica.

A libro chiuso viene in mente Pasolini: “non esiste nulla di più anarchico del potere” che sembra cieco e non avere una linea ben Un ritratto di solitudine, determinazione e definita, ma quando deve colpire chi gli dà attitudine al comando nel quale il fastidio non esita ad annichilirlo. . Colonnello sembra l'Innominato di manzoniana memoria. In sei mesi Ultimo www.affariitaliani.it catturò il re dei Corleonesi, operazione che

Polizia e carabinieri, in Sardegna arrivano 4 3 1 ri nf orz i 07 giugno 2019 SASSARI. Arrivano i rinforzi annunciati dal ministro dell’Interno Matteo Salvini per rimpolpare gli organici di questure, commissariati, caserme e comandi messi a dieta da pensionamenti e mancati turn over. «Dopo anni di tagli stiamo Page 17

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mantenendo la parola data», ha detto il vicepremier leader della Lega. In Sardegna sono 431 le nuove divise che prenderanno servizio nei prossimi mesi. Ma

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c’è un piano per destinare all’isola una parte dei 4290 allievi carabinieri allievi che saranno assunti entro il 2023 sulla base del programma di potenziamento voluto dal governo. Per ora, i 431 nuovi arrivi saranno così distribuiti nell’isola: un contingente interforze di 371 unità sarà già operativo dal prossimo 1° luglio nell’ambito del potenziamento degli uffici delle Forze dell’ordine predisposto in vista della bella stagione e finalizzato a specifici progetti individuati dal Viminale. Di questi, 147 andranno Cagliari, 59 a Nuoro, 19 ad Oristano e 146 a Sassari. Ulteriori 60 agenti della Polizia di Stato, assunti a seguito dei concorsi programmati, entro aprile 2020, saranno distribuiti nelle varie questure: 30 a Cagliari, 10 a Nuoro, 5 ad Oristano e 15 a Sassari. La quota sarda fa parte di un contingente molto più numeroso, tra poliziotti e carabinieri che saranno distribuiti nelle

sedi di tutta Italia con particolare attenzione alle aree a rischio. Complessivamente si tratta di 8.793 donne e uomini in divisa che entreranno in servizio entro il 2023. Nel dettaglio, 2.988 agenti della Polizia di Stato saranno in organico entro aprile 2020, altri 1.515 entro dicembre. Già autorizzata anche l’assunzione di 2.155 Carabinieri, mentre entro il 2023 saranno banditi concorsi per assunzione straordinaria di altre 2.135 unità, per un totale di 4.290 unità di personale. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è detto «felice di annunciare l’arrivo di nuove forze dell’ordine in Sardegna. Avevamo promesso assunzioni e particolare attenzione al territorio. Stiamo mantenendo la parola – ha concluso Salvini – dopo anni di tagli che hanno penalizzato le donne e uomini in divisa a discapito della sicurezza». www.lanuovasardegna.it

Festa dei carabinieri a Taormina, il generale Robusto: "Siamo chiamati a vivere la vita con intensità" 08 giugno 2019

"Ognuno di noi è chiamato a vivere la propria vita con intensità, a calarsi nel sociale, nel nostro caso cercando anche di interpretare il perché di certi modi di essere da parte dell'altro. Dopo 50 anni di questa vita vissuta su un palcoscenico che è la strada, in teatri di altra natura, a prevalere è però sempre quel sentimento che ti spinge a comprendere il perchè di quel modo di essere, ricevendo anche un'ispirazione che ti porti a sublimare quello che fai. Non può una persona che fa commuovere con il suo canto o il suono di uno strumento, non essere un buon cittadino, e nel nostro caso un buon carabiniere. Se guardiamo chi c'è sotto o fuori da quella divisa, vedremo che c'è una brava persona".

ufficiale: il generale di Corpo d'Armata Luigi Robusto, al vertice del Comando Interregionale Culqualber dell'Arma per Sicilia e Calabria. Una persona il cui animo gentile non è mai stato soffocato dalla divisa da carabinere, ma anzi ne è stato sempre da essa ben vestito. E manifestato, nella pur salda gestione del susseguirsi di incombenze, responsabilità, emergenze legate ad oltre mezzo secolo di onorata carriera che lo ha portato ad un soffio dal Comando Generale e, adesso, a pochi mesi dal congedo che avverrà a dicembre. E proprio da questa visione sprituale, quasi metafisica, di un ruolo e di una missione, che si concretizza e prende poi anima e corpo nelle migliaia di militari in divisa che

A parlare non è un poeta, un filosofo, o un artista, ma un militare. Anzi, un alto Page 18

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popolano la quotidianità, nasce "Note Musicali sotto le Stelle - dal cuore dell'Arma del Nostro Sud", l'evento che si tiene questa sera al teatro antico di Taormina e che vede esibirsi sul palco un cast di militari in divisa. La serata, ad ingresso libero, è finalizzata a raccogliere fondi per gli oltre mille orfani dei militari caduti in servizio aiutati dall'organizzazione Onaomac, cui saranno devoluti attraverso la Croce Rossa. Presentatore d'eccezione dello spettacolo (che sarà prossimamente trasmesso in tv sulle reti del gruppo Ses, Rtp e Tgs, grazie al sostegno della Fondazione Bonino-Pulejo che ne supporta la videoripresa) sarà il carabiniere "in pectore" Flavio Insinna, l'amato capitano Anceschi della serie tv "Don Matteo", che ha sottolineato lo slancio con cui ha accettato questo invito, attraverso il quale esprimere il valore profondo del donarsi agli altri. "Con questa serata io darò il mio saluto in modo romantico – aggiunge ancora Robusto - con quella poesia che ho sempre trovato nella vita di ogni giorno. Credo fortemente in questo evento, e mi ha aiutato a crederci l'entusiamo che ho

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raccolto fra la gente e lo stesso Flavio Insinna. Io sono arrivato ad un punto in cui questa vita, che dura da più di 50 anni, è vissuta in modo ispirato, con grande passione e con quel pizzico di umiltà che mi ha fatto sempre ritenere di dover imparare tanto. Anche oggi, essendo riuscito a portare sul palco questi giovani i quali, anche nel porgersi, hanno manifestato quella compostezza,quello stile, ma anche l'entusiasmo, che noi andiamo cercando nella figura del militare, e del carabiniere". "Il carabiniere – conclude il comandante interregionale dell'Arma - è una persona che come le altre si commuove, sorride, canta. E così si può giungere a vivere un'esperienza come questa. Quando si parla di prevenzione, della necessità di avere approccio umano nei confronti di chi delinque: se il carabiniere sa fare questo, se facciamo venir fuori la donna o l'uomo e prendere quello che di vero c'è sotto quella divisa, allora noi quella divisa l'apprezzeremo, senza dubbio, molto, molto di più". www.messina.gazzettadelsud.it

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I Carabinieri a Cavallo nobiliteranno il Palio di Asti 11 giugno 2019 dello “Straordinario” 2019. L’entusiasmo del Sindaco Rasero

Orgoglio e prestigio Il Palio Straordinario 2019 avrà un motivo in più per essere definito tale. Verrà infatti nobilitato dalla presenza del prestigioso Quarto Reggimento dei Carabinieri a cavallo, che il giorno della manifestazione onoreranno l’evento e regaleranno spettacolo con la sfilata e la successiva carica sul tracciato della corsa. Si tratta di un ulteriore fiore all’occhiello per l’appuntamento settembrino.

Alla cerimonia di presentazione dell’evento, svoltasi congiuntamente (ArmaAmministrazione Comunale) ha dapprima preso la parola il Sindaco Rasero che ha sottolineato… «l’importanza della presenza del Quarto Reggimento in occasione del Palio 2019, da ritenersi “Straordinario” poiche celebrativo dei 1900 anni dal martirio di San Secondo, patrono cittadino. Il mio grazie va al Tenente Colonnello Breda, comandante provinciale, e all’Arma per aver dimostrato tutta la loro disponibilità nell’essere presenti all’appuntamento. Il Comandante, con il suo interessamento decisivo per l’arrivo ad Asti del Quarto Reggimento, ha mostrato tutto il suo legame con il territorio astigiano, quasi fosse originario dello stesso. Non potevamo ambire o sperare in qualcosa di meglio.»

Presenza assidua nella “due giorni”

Le parole del Tenente Colonnello Breda

presenza quella dei Carabinieri a cavallo che non si limiterà alla giornata di domenica 1° settembre, ma inizierà sabato 31 con il saluto alla città al termine della sfilata dei bambini. Questi ultimi godranno, a seguire, del privilegio e dell’emozione del “battesimo della sella”; i Carabinieri pattuglieranno poi a cavallo il Centro Storico cittadino. La domenica successiva vi sarà la loro partecipazione al Corteo Storico (saranno in 13, guidati da un Ufficiale), con resa degli onori alle autorita politiche, militari, paliesche ed istituzionali presenti.

Il Tenente Colonnello Breda ha poi puntualizzato: «Il Reggimento dei Carabinieri a Cavallo viene quotidianamente impiegato in diversi ambiti professionali e sanitari, con particolare attenzione all’ippoterapia, utilissima grazie al contatto tra l’uomo e l’animale per intervenire in aiuto di persone che lamentino particolari difficoltà e patologie. Ma non solo, perché il Reggimento si è fatto conoscere ed apprezzare in tutto il mondo facendo conoscere in più circostanze l’Arma ed il prezioso lavoro da essa svolto. E’ scattato quindi quasi in automatico il desiderio di avere ad Asti, in occasione di un evento della portata del Palio, il Quarto Reggimento.»

Una

La carica: in quale momento del programma La spettacolare carica non ha ancora trovato

una collocazione temporale definitiva nel corso dell’evento, ma con ogni probabilità avverrà dopo le due batterie che vedranno impegnati Borghi e Rioni cittadini e prima della corsa che assegnerà il Palio riservato ai sette Comuni. Possibile però un’altra opzione di inserimento nel programma domenicale, vale a dire tra le due finali Page 20

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Prestigiose presenze Alla presentazione il Tenente Colonnello Breda era accompagnato da tre atleti in forza al Gruppo Sportivo dell’Arma, fortemente legati con il territorio astigiano.

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Lo stesso Breda li ha presentati: l’Appuntato Scelto Bruno Chimirri, calabrese di origine ma astigiano d’adozione stante la sua residenza a Valfenera; l’Appuntato Scelto Massimo Grossato, torinese, impegnato in allenamento in un Centro Ippico Villanovese, e l’Appuntato Valentina Truppa, nata a Milano ma residente ad Asti. Alla domanda se saranno presenti ad Asti il giorno del Palio non ha fatto riscontro una risposta certamente affermativa, ma tutti e tre hanno manifestato il desiderio e l’intenzione di voler essere presenti al prossimo Palio. Bruno Chimirri Appuntato Scelto Bruno Chimirri , specialista del salto ostacoli, capitano della nazionale, è uno dei cavalieri italiani più esperti e più rappresentativi con una partecipazione olimpica e due ai Campionati Europei. Pluridecorato con un oro in Coppa del Mondo, un argento e due bronzi ai Mondiali Militari e due ori, un argento e un bronzo ai Campionati Italiani. Vanta innumerevoli vittorie e piazzamenti di prestigio nelle Coppe delle Nazioni e nei Gran Premi ai Concorso Internazionali CSIO ufficiali più prestigiosi e nelle varie prove di Coppa del Mondo.

Massimo Grossato Appuntato Scelto Massimo Grossato specialista del salto ostacoli, che vanta una conquista della qualifica olimpica e una partecipazione ai mondiali e una ai campionati europei e una Vittoria ai Campionati Italiani. Nella sua storia agonistica ha guadagnato una importante schiera di successi e piazzamenti di prestigio nelle più importanti competizioni internazionali oltre a numerosissime vittorie nei gran premi disputati in Italia. Valentina Truppa Appuntato Valentina Truppa, specialista del dressage, che vanta due partecipazioni olimpiche e altrettante ai mondiali. Pluridecorata con 3 ori e 1 bronzo in Coppa del Mondo, 7 ori, 3 argenti e 3 bronzi ìn tappe di Coppa del Mondo, 21 ori ai Campionati Italiani. Tra le curiosità agonistiche significative, detiene il record del mondo ovvero il punteggio-giudizio artistico più alto dato al binomio cavalierecavallo durante la finale di Coppa del Mondo young riders di Francoforte nel 2007. www.lanuovaprovincia.it

A R om a l ' a rt e ri t rov a t a d a l l ' A rm a d e i C a ra b i ni e ri 12 giugno 2019 In occasione del cinquantennale di istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), fino al 26 gennaio 2020 i Musei Capitolini, ospitano la mostra “L'Arte Ritrovata”. Frutto della lunga e consolidata collaborazione fra il Nucleo TPC e il Centro Europeo per il Turismo e la Cultura, la mostra è caraterizzata da un mosaico di testimonianze archeologiche e artistiche che rappresentano simbolicamente le moltissime opere restituite alla comunità. Si tratta di un viaggio alla scoperta dell'archeologia e dell'arte italiana attraverso una scelta di opere, messe insieme per la prima volta in un’eccezionale sintesi sulla pluridecennale

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azione di salvaguardia, una vera testimonianza di riconoscimento al prezioso lavoro dell’Arma dei Carabinieri. PERCHE' ANDARE Curata da Daniela Porro e Alessandro Mandolesi la mostra è concentrata sull’attività di contrasto alla razzia subita dal patrimonio nell’ultimo trentennio. Il percorso espositivo ospita una selezione di opere sequestrate e ora custodite presso i depositi di importanti musei italiani o restituiti alle proprie sedi originarie: si tratta di una rappresentazione ideale del lungo e faticoso lavoro di studio e di azione

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degli investigatori. Le opere provengono da sequestri a grandi ricettatori o collezionisti, inseriti nella ramificata trama del commercio internazionale che ha alimentato anche prestigiose collezioni di musei stranieri. Una sezione speciale è dedicata a una delle più importanti operazioni condotte dal TPC negli ultimi anni, “l’operazione Andromeda”, grazie alla quale straordinarie opere, qui esposte per la prima volta, sono state restituite alla comunità. DA NON PERDERE Fra le opere presenti in mostra segnaliamo tre dei cinque dipinti rubati nel 1999 proprio dalle collezioni dei Musei Capitolini e recuperati nello stesso anno a Latina, il San Giovanni Battista del Guercino, la Sacra Famiglia con i Santi Francesco e Caterina d’Alessandria di Ludovico Carracci e l’Adorazione dei Magi di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo. Di

notevole pregio anche la preziosa scultura raffigurante Artemide marciante di età augustea, oggetto di scavo clandestino nell’area di Caserta e recuperata al termine di complesse indagini nel 2001, quando stava per essere trasportata all’estero per essere venduta a un noto museo. Presenti in mostra anche importanti affreschi indebitamente strappati da una villa romana rimasta ancora sconosciuta presso Pompei. “L’ARTE RITROVATA – L’impegno dell’Arma dei Carabinieri per il recupero e la salvaguardia del nostro Patrimonio Culturale” Fino al 26 gennaio 2020 Luogo: Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sale Terrene Info: 060608 Sito: www.museicapitolini.org. www.turismo.it

Catania, sequestrata discarica con rifiuti tossici 14 giugno 2019 Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri del Noe di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Catania di una cava dismessa sita in località Piano Guastella di Vittoria utilizzata come discarica abusiva di rifiuti tossici pulverulenti. Secondo le prime rilevazioni nella vastissima cava, che ha un’estensione di circa 8.000 metri quadrati sono stati riversati, ad oggi, non meno di 30.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi di varia natura. Allo stato vi sono elementi per ipotizzare che si tratti di rifiuti che oltre ad avere un elevato grado di pericolosità possano essere anche potenzialmente nocivi e tossici per la salute. Le indagini hanno evidenziato che per l’area della cava in questione, i titolari, Page 22

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nell’anno 2016, avevano ottenuto dall’Assessorato Territorio Ambiente della Regione Siciliana l’autorizzazione ad effettuare un cosiddetto piano di recupero morfologico ambientale con il quale, a seguito della presentazione di uno specifico progetto, si è autorizzati a “riempire” una cava di materiali (in genere terre e rocce provenienti da altri scavi), non pericolosi e compatibili con le caratteristiche del terreno, al fine di riportare l’area al piano originario, senza conseguenze per l’ambiente e per le falde idriche sottostanti. Ai titolari e responsabili legali delle società coinvolte è stato notificato un avviso di garanzia emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania con il quale sono state loro contestate le ipotesi di reato di associazione per delinquere e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Il valore del bene sequestrato supera il milione di euro.. www.askanews.it

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ARMA - CONCORSI

C O N C O RS I P U B B L I C I NOVITA': - “Pubblicato il calendario di convocazione alla prova orale del concorso per

l’ammissione al 201° corso dell’Accademia per la formazione di base degli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri”

- Pubblicato, per i concorrenti idonei, l'esito della prova scritta del concorso, il risultato conseguito nella valutazione dei titoli di merito e la data di convocazione per la successiva prova concorsuale - Pubblicato l’avviso relativo all'accertamento della conoscenza della lingua inglese ed alla prova facoltativa di lingua straniera per l’ammissione al 201° corso dell’Accademia per la formazione di base degli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri - Pubblicato l'avviso di convocazione alle prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali del Concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 3.700 allievi carabinieri in ferma quadriennale. - Pubblicato l'esito della prova scritta del concorso, per i concorrenti idonei nonché il risultato conseguito nella valutazione dei titoli di merito - Pubblicato l’esito della prova scritta del concorso per i concorrenti idonei, nonché il risultato conseguito nella valutazione dei titoli di merito - Pubblicato l’esito della prova scritta ed il calendario di convocazione per le prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici ed attitudinali del concorso, per la nomina di 13 Tenenti nel Ruolo Tecnico dell’Arma dei Carabinieri - Pubblicato l'avviso con le modalità per lo svolgimento degli accertamenti attitudinali e della prova orale. - Pubblicato l'esito della prova scritta ed il calendario di convocazione per le prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici ed attitudinali del concorso, per la nomina di 11 Tenenti del Ruolo Forestale dell'Arma dei Carabinieri. - Pubblicato il verbale per l'individuazione dei criteri per la valutazione dei titoli relativi al concorso, per titoli ed esami, per la nomina di complessivi 11 (undici) Tenenti in servizio permanente nel ruolo Forestale dell'Arma dei Carabinieri

www.carabinieir.it

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ATTUALITA' - NEWS

C e rca s i Schi nd l e r p e r i corri d oi um a ni t a ri 01 giugno 2019 moderna”, c’è il rischio di voltarsi stoltamente dall’altra parte di fronte alle umanitari si misura la differenza tra lo traversate della sofferenza che avvengono statista e il politico. Il primo ha come a pochi chilometri dalle nostre coste. La orizzonte temporale e valoriale il destino storia attesta che a grandi responsabilità delle future generazioni, il secondo il corrispondono irrevocabili potenzialità di Adesso sono chiamati ad un tornaconto elettorale immediato. Chi per crescita. esame di maturità i vincitori di oggi e quelli investitura popolare ha ricevuto responsabilità di governo non può ignorare che si preparano a salire i gradini di il grido di aiuto che arriva dall’indigenza. I un’autorità che finalmente unisca invece di momenti di crisi sono possibilità di crescita dividere rendendosi autentici servitori. Chi anche per coloro che la sorte ha incaricato da leader di una sola parte aspiri a di sovrintendere al bene comune. L’attuale rappresentare l’interezza della comunità classe dirigente italiana può fornire una nazionale ha una chance irripetibile: farsi storica testimonianza di affidabilità trovare pronto da una stagione imminente internazionale ad un’Europa che sta che vedrà l’Italia al centro di dinamiche ripensando il suo ruolo nel mondo. migratorie e geopolitiche globali. Con la Significativamente sui social rimbalzano Libia sempre più in via di disfacimento, i poco gli sforzi di queste ore per risolvere responsabili civili e religiosi del nostro emergenze legate ai profughi. Può essere Paese dovranno necessariamente cooun segno a doppia lettura. Una negativa: perare e interagire proficuamente per l’impatto umanitario di da un lato ci si vergogna di quanto si fa in minimizzare concreto per gli ultimi, dall’altro non si situazioni non altrimenti gestibili. La chiesa vuole riconoscere ciò che di buono e cattolica ha dimostrato di voler fare la sua costruttivo viene fatto nel fronte parte e l’auspicio di tutti gli uomini di buona volontà è che vengano superati avversario. reciproci muri di incomunicabilità. Nessuno può chiamarsi fuori dal recinto del Una positiva: abbassati i toni propagandistici da urne in vista, si prende dialogo e chi lo fa offre una controcoscienza che questioni di vita o di morte testimonianza evangelica. Papa Francesco, ancora una volta, insegna con il suo viaggio necessitano di soluzioni immediate. Nessuno può giocare sulla pelle di donne e in Romania che non esistono periferie bambini innocenti. Ricordo i primi migranti geografiche ed esistenziali aliene al accolti. Le persone non sono mai numeri confronto e alla collaborazione. ma storie, dolori, speranze e, come insegnava don Oreste Benzi, condivisioni. Trincerarsi dietro le condanne preventive Nei momenti tragici emerge la statura alimenta la diabolica tentazione di degli uomini. L’industriale tedesco Oscar ragionare per pregiudizi. Diceva il Schindler seppe opporre la lungimiranza pragmatico Deng Xiaoping “non importa se della carità alla miopia del un gatto è bianco o nero purché catturi i collaborazionismo nei tempi oscuri nei topi”. quali il “quieto vivere” induceva a ingra- Le persone vanno valutate per ciò che ziarsi il mostro nazista. In ogni contesto di compiono, non per gli slogan e le etichette tenebra c’è un desiderio di luce. Il alle quali è fin troppo facile inchiodare le crocifisso di cui si torna a parlare diverse identità. nell’arena pubblica dimostra che la testimonianza è l’unico antidoto all’aswww.interris.it servimento del male. Ouando la vita ti da un’opportunità, sei tenuto a darla anche tu a qualcun’altro. Sui corridoi

Oggi in una società apparentemente tutta “connessa” e dichiaratamente “iper Issue 1

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Mattarella, democrazia incompatibile c o n ri c e rc a n e m i c o 02 giugno 2019

Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dove ha sottolineato che "i valori della civiltà" contrastano "in modo radicale" con l'idea "fomentare scontri, con la continua ricerca del nemico".

Caloroso abbraccio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini durante il ricevimento per la festa della Repubblica ai Giardini del Quirinale sabato sera. "Ci vogliamo bene, benissimo", ha aggiunto Salvini, rivolgendosi ai giornalisti intorno. Subito dopo, ha presentato la sua fidanzata Francesca Verdini al presidente del Consiglio.

"Il sentimento di appartenenza ad una comunità coesa e solidale si cementa attraverso l'equilibrato contemperamento degli interessi, essenza della funzione di mediazione che i Prefetti esercitano in più ambiti, alla ricerca di un punto di incontro che anteponga il bene generale alle convenienze particolari". Questa è la riflessione che il presidente Sergio Mattarella affida ai prefetti italiani nel tradizionale messaggio in occasione della Festa della Repubblica.

"È un compito tanto più delicato nel momento in cui, specie in alcune aree del Paese, le incertezze del ciclo economico sembrano - aggiunge Mattarella - non offrire solide prospettive a molti lavoratori, soprattutto giovani, ed alle loro famiglie. "Libertà e democrazia non sono compatibili La condizione di donne e uomini in con chi alimenta i conflitti, con chi punta a difficoltà - che richiama ciascuno all'ademcreare opposizioni dissennate fra le pimento degli inderogabili doveri identità, con chi fomenta scontri, con la costituzionali di solidarietà - è alleviata continua ricerca di un nemico da dalle reti di protezione sociale attive sui individuare, con chi limita il pluralismo". territori, spesso con il concorso generoso del volontariato e dell'associazionismo, che Lo afferma il presidente della Repubblica meritano la stima e il sostegno delle Sergio Mattarella parlando al Quirinale in istituzioni". occasione del concerto per il corpo diplomatico che apre le celebrazioni della "La pluralità e diversità, che la Carta Festa della Repubblica. repubblicana ha voluto garantire, vive nella leale collaborazione fra lo Stato e le "Soltanto la via della collaborazione e del autonomie, nella sinergia fra i livelli di dialogo permette di superare i contrasti e governo, nell'esercizio quotidiano dei di promuovere il mutuo interesse nella principi di solidarietà e sussidiarietà, comunità internazionale". finalizzati ad assicurare l'unità della nazione insieme all'efficacia dell'azione "Abbiamo bisogno di praticare attenzione e pubblica", sottolinea ancora Mattarella, rispetto reciproco, nella libertà e nella aggiungendo: "Nel vostro costante legalità internazionale per avanzare nella impegno a tutela della sicurezza e serenità strada del progresso con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo". continua Lo ha affermato il presidente della Issue 1

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della convivenza, vi orienta lo spirito della Costituzione repubblicana, dei diritti e doveri dei cittadini che essa proclama così come dei limiti che pone alle autorità, nel segno de l primato de l l a legalità". "Il coordinato impegno delle Forze di Polizia rappresenta una leva fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e affrontarne le paure, prevenendo possibili spinte irrazionali alla violenza e al rifiuto delle regole"

"Con questi auspici, confidando che il 2 giugno possa essere momento di rinnovata riflessione sul significato profondo del pubblico servire, rinnovo i più cari auguri di buon lavoro a voi Prefetti, alle istituzioni locali ed a quanti condividono con voi la celebrazione dell'anniversario repubblicano". Con questo invito alla "riflessione" il presidente Sergio Mattarella ha chiuso il suo messaggio ai prefetti in occasione della Festa della Repubblica. (ANSA)

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M i ni - b ot , p e rché l a « m one t a p a ra l l e l a » sarebbe un danno per l’Italia 03 giugno 2019 Se si considera l’effetto già prodotto sullo spread e i rischi connessi, ci si potrebbe chiedere: a chi giova? Già, perché la mozione approvata dalla Camera giovedì scorso con voto bipartisan che impegna il governo a pagare i debiti commerciali della Pubblica amministrazione anche attraverso l’emissione di titoli di Stato di piccolo taglio (i cosiddetti “mini-bot”), nonostante abbia le vesti di un atto di indirizzo ovviamente senza alcuna conseguenza pratica almeno per ora, tuttavia è bastato ad allarmare ulteriormente i mercati. Una sorta di “moneta parallela” che di fatto potrebbe costituire il primo passo dell’Italexit? La proposta che vede in prima fila tra i suoi sostenitori il presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi è percepita dai mercati (e non solo) come l’anticamera dell’uscita dell’Italia dall’euro. E allora cerchiamo di capire di cosa si tratta affidandoci alla massima autorità in materia, la Banca d’Italia. Bene la tesi molto chiara di Via Nazionale, condivisa con la Bce, è la seguente: il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (art. 128) e il Regolamento EC/974/98 (art. 2, 10 e 11) stabiliscono che «le banconote e le monete metalliche in euro sono le uniche con corso legale nell’unione monetaria». All’emissione, questa sorta di moneta fiscale svolgerebbe solo la funzione di «riserva di valore, e da questo punto di vista sarebbe del tutto simile a un titolo di Stato». Sulla base della legislazione vigente tale “moneta” potrebbe essere utilizzata come mezzo di pagamento solo con il consenso del creditore. «Pertanto essa sarebbe accettata con sicurezza solo dallo Stato il quale si impegnerebbe ad accettarla in compensazione dei propri crediti fiscali nei confronti del detentore». Qualora invece lo Stato decidesse unilateralmente di liberarsi di propri debiti Issue 1

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con un pagamento eseguito in moneta diversa dalla moneta legale «si prefigurerebbe una violazione di quanto previsto dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dal Regolamento EC/974/98, con elevata probabilità di contenzioso e negative ripercussioni di carattere reputazionale presso i potenziali sottoscrittori dei titoli di debito pubblico». Sarebbe opportuno che quando il Parlamento entra in argomenti e temi cosi rilevanti appunto per la reputazione del nostro paese ne avesse piena cognizione. In sostanza e in sintesi: pure ammesso che l’emissione dei mini-bot fosse consentita il danno in termini reputazionali per un paese come il nostro che deve trovare sul mercato 400 miliardi l’anno per finanziare il suo enorme debito sarebbe enorme. Cui prodest, a chi giova? Esistono casi recenti o passati di emissione di questa sorta di “moneta fiscale”? Ecco un precedente: nel 1933 la Germania nazista istituì una società per la ricerca in campo metallurgico che emetteva cambiali garantite dallo Stato per pagare i fornitori statali. Cambiali che potevano essere convertite presso la Banca centrale tedesca in moneta con corso legale a un valore inferiore a quello nominale. Altra obiezione espressa altrettanto chiaramente dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco nel corso del suo intervento al Festival dell’Economia di Trento: comunque sia, si tratta comunque di debito «e non è certo una soluzione al problema del nostro debito pubblico. Occorre evitare che con proposte che possono cercare di risolvere percezioni di problemi si mettano in moto percezioni che facciano salire il costo del debito perché c’è sfiducia». Ecco il punto fondamentale che è strettamente connesso alla reputazione: è la fiducia dei mercati, degli investitori, dei

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partner internazionali che mette in moto quel preziosissimo circuito virtuoso che consente al nostro paese (è già avvenuto e quindi è assolutamente possibile) di finanziare il proprio debito sul mercato a tassi “normali”. Con ciò rendendo meno oneroso il pagamento degli interessi (che ora ammontano attorno ai 65 miliardi l’anno) e aprendo così la strada a una gestione della finanza pubblica che crei spazi agli investimenti e alla riduzione delle tasse. Le scorciatoie (i minibot lo sono) rischiano di essere molto pericolose. Quindi cautela perché la fiducia è un bene primario e i

segnali che giungono dai mercati non vanno sottovalutati, con lo spread di nuovo pericolosamente nei dintorni dei 300 punti base e con il rendimento dei titoli quinquennali greci collocati venerdì scorso per la prima volta dal marzo 2008 a tassi di interesse dell’1,7% contro l’1,82% dei quinquennali italiani. Il che in sostanza vuol dire che il “rischio Italia” è percepito in questo momento come più alto di quello greco. Per questo motivo la proposta dei minibot non potrà avere (si spera) alcun futuro. www.ilsole24ore.com

Per visto Usa saranno richiesti anche dettagli dei s oci a l m e d i a 04 giugno 2019

persone ogni anno. Ne sono esentati coloro che richiedono alcune categorie di visto, come quello diplomatico. Chi richiede di entrare negli Usa per motivi di studio o di lavoro dovrà invece attenersi alle nuove regole. "Lavoriamo costantemente per trovare meccanismi che migliorino il nostro iter di verifica a protezione dei cittadini Usa sostenendo al contempo i viaggi legittimi negli Stati Uniti", avrebbe fatto sapere il dipartimento di Stato stando alla Bbc.

Quasi tutti i richiedenti di visto per gli Stati Uniti dovranno d'ora in poi fornire dettagli anche relativi ai loro profili su social media. Lo scrive la Bbc sul suo sito facendo riferimento a norme di nuova adozione. Le regole previste dal Dipartimento di Stato stabiliscono che dovranno essere forniti i nomi che compaiono sui social media, indirizzi mail e numeri di telefono per un periodo retroattivo di cinque anni.

In passato, era necessario soltanto per i richiedenti per i quali erano necessarie verifiche aggiuntive come coloro provenienti da parti del mondo controllate da gruppi terroristici - fornire tali informazioni. (ANSA)

La proposta risale allo scorso anno e all'epoca fu calcolato che le nuove regole potrebbero riguardare circa 14,7 milioni di Issue 1

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Appello di Conte alla Lega sui cantieri: 'Il tempo è poco'. Salvini: 'Nessuna intenzione di far cadere i l g o v e rn o ' 04 giugno 2019

"La mia volontà c'è" ma "se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose, con gli stessi ritardi e gli stessi rinvii, allora sarebbe un problema". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto a Rtl a chi gli faceva notare che dopo il discorso di ieri di Conte poco è cambiato. "Noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti - ha aggiunto Salvini - Conto che assorbiti i voti di questa campagna elettorale tutti partano determinati e compatti".

"Faccio un appello alla Lega: il tempo è poco, mi raccomando". Così il premier Giuseppe Conte, sull'emendamento del Carroccio sul Codice degli Appalti al suo arrivo a Torino, dove prende parte alla bilaterale tra Italia e Commissione europea sull'inquinamento dell'aria. "Il superemendamento - ha detto ancora il presidente del Consiglio - rischia di creare il caos" Intanto sopno in corso riunioni sul decreto Sblocca cantieri, dopo la sospensione dei lavori del Senato. I tecnici dei ministeri, insieme tra gli altri al relatore Agostino Santillo (M5S), si stanno concentrando sulle proposte di modifica al provvedimento, escluso, però, quello che il premier Giuseppe Conte ha definito 'superemendamento', cioè la riformulazione della Lega che chiede la sospensione per 2 anni del Codice appalti, oggetto di scontro in queste ore. "Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare, i ministri e i presidenti sono pagati per fare": ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl sottolineando che sullo sblocca cantieri "non è la Lega ma il Paese che ha le idee chiarissime". Bisogna dunque "resettare il codice degli appalti - conclude Salvini aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia". Issue 1

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"Mi sono stancato della retorica che Salvini dice sì e il M5s dice no". Lo afferma il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli intervistato a Radio24 secondo cui "si dice sì alle cose giuste". Per il ministro "lo sblocca cantieri è il giro di boa, risolto quello si va avanti. Io dico che sulla Flat tax siamo con lui. Salvini la vuole fare? si chiudesse in una stanza con il ministro Tria e trovasse un accordo con la Ue e non continuasse ad andare in campagna elettorale. Noi non lo osteggieremo". "A Salvini che dice che non vuole far cadere il governo e andare avanti chiedo di venire al tavolo" tecnico sullo sblocca cantieri, "la campagna elettorale è finita". Così il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, intervistato a Radio24 commenta in diretta le parole del vicepremier che, in contemporanea su Rtl, dice di di voler fare cadere l'esecutivo ma che "il governo è pagato per fare". Per Toninelli "a parole dice andiamo avanti ma nei fatti con l'emendamento allo sblocca cantieri bocciato da tutti e non solo da noi, fa l'esatto opposto". (ANSA)

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L a U e : d e b i t o i t a l i a n o i n c re s c i t a a n c h e p e r l e s ce l t e d e l G ov e rno 05 giugno 2019 Al di là dell’attesa scelta dell’esecutivo comunitario se ritenere giustificata l’apertura di una procedura per debito eccessivo ai danni dell’Italia, la Commissione europea pubblicherà oggi a Bruxelles una analisi approfondita sullo stato delle finanze pubbliche italiane che a Roma dovrebbe essere oggetto di un dibattito schietto sul futuro del paese, anche perché il quadro rischia di non rassicurare i paesi più scettici verso l’idea di dotare la zona euro di un proprio bilancio. Il rapporto sul debito pubblico italiano, ai sensi dell’articolo 126/3 dei Trattati, giunge dopo che gli ultimi dati Eurostat hanno mostrato un nuovo aumento del debito italiano tra il 2017 e il 2018, dal 131,4 al 132,2% del prodotto interno lordo. Come detto, la relazione è propedeutica a una eventuale apertura di una procedura per debito eccessivo, che deve essere decisa dal Consiglio. Una prima discussione tecnica tra i paesi membri potrebbe avvenire il 1° luglio. In una lettera inviata venerdì alla Commissione europea, il ministero dell’Economia ha spiegato quali fattori ai suoi occhi abbiano influito sull’aumento del debito. L’analisi italiana si basa principalmente sulla cattiva evoluzione della congiuntura. Secondo le informazioni raccolte qui a Bruxelles, nella sua valutazione l’esecutivo comunitario metterà l’accento anche su altri elementi, in particolare le scelte di politica economica dello stesso governo Conte. Tra le altre cose, Bruxelles sottolineerà come la riforma pensionistica, che permette il pensionamento anticipato, comporterà incrementi di spesa nel 2019 dello 0,3% del prodotto interno lordo, tali da aumentare ulteriormente un costo pensionistico che è valutato dall’Ocse al 15% del prodotto interno lordo potenziale. Il rischio, secondo le autorità comunitarie, è di mettere ulteriormente in dubbio la sostenibilità a lungo termine del debito Issue 1

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italiano. La Commissione esprimerà dubbi anche per quanto riguarda la capacità del governo Conte di introdurre le previste operazioni di privatizzazione. Nel 2018, il governo italiano puntava su ricavi pari allo 0,3% del Pil, mentre il risultato finale è stato vicino allo zero. Per questo motivo, Bruxelles è cauta sugli obiettivi per il 2019. Il ministero dell’Economia punta su ricavi dell’1,0% del Pil, mentre l’esecutivo comunitario si aspetta entrate per appena lo 0,1% del Pil. Peraltro, l’Italia ha fatto poco per riformare l’economia, condizione per rilanciare la crescita e ridurre il debito. Come tale, agli occhi di Bruxelles, il rallentamento economico registrato nel 2018 spiega solo in parte l’aumento del debito pubblico. Nel 2004-2018, la crescita italiana è stata pari allo 0,1% annuo, rispetto a una crescita media nel resto della zona euro dell’1,5%. Non sorprende il forte divario tra gli impegni di riduzione del debito e gli obiettivi raggiunti o da raggiungere (stimato al 9% del Pil nel 2019). Al di là delle scelte comunitarie su una eventuale procedura per debito eccessivo, il rapporto di oggi sarà oggetto di analisi a Roma e nelle capitali degli altri paesi membri proprio mentre i 19 governi della zona euro stanno negoziando i contorni di un nuovo bilancio dell’unione monetaria. Le trattative sono difficili. I nodi non mancano, e la stessa situazione italiana rafforza la mano di chi già guarda con cautela a uno strumento che alcuni vorrebero usare per stabilizzare le economie in crisi. www.ilsole24ore.com

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"Non sta a loro scegliere i porti di sbarco", dice l'ex ammiraglio, Fabio Caffio a proposito dei migranti nel Mediterraneo” Le Ong scelgono spesso momenti politici per gli sbarchi, come le elezioni europee.

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Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, si è chiesto se sia «consentito a organizzazioni private sostituirsi alle forze politiche e alle volontà delle nazioni». Le Ong fanno leva sulle garanzie dell’ordinamento giuridico italiano non esistenti in alcun altro Paese europeo. I porti vanno chiusi? «Chiusura dei porti» è un’espressione impropria. Si tratta di evitare, come previsto dal diritto del mare, che nelle nostre acque territoriali avvengano violazioni all’ordine e alla sicurezza Cosa pensa della nave Sea Watch messa pubblica con il favoreggiamento dell’immisotto sequestro? grazione clandestina. Fabio Caffio, ammiraglio in congedo ed esperto di diritto marittimo, non ha peli sulla lingua parlando con Panorama.

È l’ennesimo scontro sui migranti tra Stato e Ong che fanno disobbedienza civile sfidando la nostra sovranità e assumendosi la funzione Sar (Ricerca e soccorso, ndr), che è pubblica. Il diritto internazionale non prevede sia una Ong a scegliere il porto di sbarco. Tra il 2013 e il 2017 sono arrivate da noi via mare 650 mila persone, qualche migliaia in Spagna, qualche centinaio a Malta, zero in Francia.

Come giudica le accuse dell’Onu all’Italia sui migranti? Sono orientate contro il nostro Paese. L’Onu dovrebbe spingere gli Stati mediterranei ad avere un ruolo attivo nel soccorso, nell’accoglienza e nella punizione dei trafficanti. (F.B.). www.panorama.it

Fca ritira la proposta di fusione con Renault. Il ministro Le Maire: "Abbiamo lavorato costruttivamente" 06 giugno 2019 MILANO - Fca ritira la proposta di fusione per Renault. A tarda notte la conferma alle indiscrezioni di Bloomberg e Wall Street Journal arriva nella nota del Consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles presieduto da John Elkann: "Il Cda ha deciso di ritirare con effetto Issue 1

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immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault", si legge nella nota Fca. "Fca continua a essere fermamente convinta - spiega nella nota Fca - della

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stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo". Fca esprime "sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca. Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente".

indipendente. Continueremo a essere aperti a opportunità di ogni tipo che offrano la possibilità di rafforzare e accelerare la realizzazione di questa strategia e la creazione di valore". prosegue il presidente Fca. "Ora però, so che siete d'accordo con me, è tempo di concentrarci sugli obiettivi che ci siamo posti per quest'anno". Le ragioni dello stop Le nozze non si celebreranno "a qualsiasi condizione" aveva avvertito proprio Le Maire, lasciando presagire che qualcosa non stava funzionando.

Dalla sponda transalpina hanno poi parlato di pressioni inaccettabili dall'Italia. Parigi, nel caso di fusione, aveva reclamato una sede "operativa" Fca-Renault in Francia, garanzie sui siti industriali, sull'occupazione e aveva preteso una poltrona per Le Maire: "Stato francese aveva accolto un rappresentante governativo nel nuovo cda che sarebbe dovuto essere paritetico, favorevolmente il progetto" formato da quattro membri per parte. A Il ministro dell'Economia francese, Bruno John Elkann sarebbe potuta spettare la mentre l'amministratore Le Maire, "prende atto" del ritiro presidenza, dell'offerta di Fca per Renault, assicurando delegato post-fusione sarebbe dovuto che lo stato francese ha lavorato essere di sponda transalpina e tra i nomi "costruttivamente" al progetto di fusione. indicati da Parigi c'era quello dell'attuale "Lo Stato, fin dalla presentazione Ceo di Renault, Jean-Dominique Senard. dell'offerta, ha accolto favorevolmente il progetto e ha lavorato in modo costruttivo Nel nuovo gruppo la quota pubblica con tutte le parti interessate". Un accordo, francese si sarebbe diluita al 7,5%. aggiunge, era stato raggiunto l'accordo su A questo inatteso finale si è arrivati dopo tre dei quattro temi principali sul tavolo dei una giornata lunghissima. negoziati. "Restava da ottenere il sostegno Il consiglio di amministrazione di Renault, esplicito di Nissan", spiega. convocato per il secondo giorno conElkann: "Irragionevole spingersi oltre, ora secutivo a Bologne-Billancourt, alle porte di Parigi, dopo sei ore di discussione, ha aperti a opportunità" fatto sapere di non essere in grado di una decisione a causa Nel pomeriggio arriva anche la nota del prendere presidente di Fca John Elkann: "Ci vuole dell'auspicio espresso dai rappresentanti coraggio per iniziare un dialogo come dello Stato francese di rinviare il voto a un abbiamo fatto noi. Quando però diventa consiglio ulteriore. chiaro che le conversazioni sono state portate fino al punto oltre il quale diventa A spingere verso questa decisione, secondo irragionevole spingersi, è necessario alcune indiscrezioni riportate dalla stampa, essere altrettanto coraggiosi per inter- ha contribuito anche l'atteggiamento di romperle e ritornare immediatamente Nissan ostile all'operazione, che avrebbe all'importante lavoro che abbiamo da fare", messo a rischio l'alleanza con il gruppo spiega in un messaggio ai dipendenti. francese. (...) "Fca, sotto la leadership di Mike Manley, è una società straordinaria, piena www.repubblica.it di persone eccezionali con una chiara strategia per un futuro forte e Issue 1

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I predoni stranieri dell'Italia I colossi stranieri prendono i nostri marchi e scappano, come nel caso del Parmigiano Reggiano. E noi lasciamo fare 07 giugno 2019

Come si dice Parmigiano Reggiano in francese? Se lo sono chiesti in molti, alcuni giorni fa, quando è uscita la notizia che il colosso francese della Lactalis stava puntando su Nuova Castelli, principale esportatore nel mondo del nostro formaggio tipico. E subito si sono levate domande angosciate: un altro gioiello della nostra gastronomia che finisce all’estero? Davvero gli stranieri ci stanno mettendo i piedi in tavola? Perché lasciamo che si pappino, boccone dopo boccone, tutti i nostri cibi più ricercati? L’amarezza da Parmigiano Reggiano è stata appena mitigata dalla consapevolezza che Nuova Castelli è un bel po’ che non è più italiana: infatti è di proprietà del fondo inglese Charterhouse, che l’ha comprata nel 2014. E in inglese Parmigiano Reggiano non suona certo meglio che in francese. Anzi, l’abbinamento del formaggio dop con il fish&chips potrebbe essere ancor più deleterio. Quasi da crimini contro l’umanità.

duzioni e centri decisionali altrove. Prendi il marchio e scappa, insomma, come ha dimostrato il recente e famoso caso della Pernigotti di Novi Ligure: l’azienda che produceva cioccolata dal 1860, cioè da prima dell’unità d’Italia, quella che ha fornito la mensa dei re e dei principi, tanto da tenere lo stemma di casa Savoia nel suo simbolo commerciale, è stata venduta a un grande gruppo turco. Il quale, ovviamente, ha deciso di spostare la produzione in Turchia, Paese noto in tutto il mondo per il rispetto della democrazia e per la qualità dei gianduiotti. Ironicamente, eh.

L’elenco, per altro, potrebbe essere lunghissimo. I formaggi Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cadermartori sono già dei francesi. Gli oli Carapelli, Sasso e Bertolli sono spagnoli. La birra italiana per eccellenza, la Peroni, è giapponese (dopo essere stata un po’ anche sudafricana). I vini Gancia sono russi. L’oro Saiwa brilla negli Stati Uniti, la Sperlari è tedesca, Orzo Bimbo francese, Martini e Rossi americana, come le Fattorie Osella, con buona pace di nonno Osella che oltre cent’anni fa scendeva dall’alpeggio per vendere i suoi formaggi a Carmagna Piemonte. Pummarò è degli spagnoli, Sogni d’oro pure, la Stock è passata a un fondo americano che ha subito provveduto a spostare lo stabilimento del brandy da Trieste all’Est europeo. Conviene. Anche Plasmon, storica azienda italiana dei biscotti per l’infanzia, è passata sotto la bandiera a stelle e strisce: l’ha comprata la Heinz, quella del ketchup. Ma Ma il fatto stesso che la partita su uno dei il matrimonio tra ketchup e biberon non è nostri patrimoni gastronomici si giochi andato troppo bene. sull’asse Parigi-Londra, con la timida Prima sono stati annunciati licenziamenti, intromissione dell’italiana Granarolo, la poi la vendita. Pare che compreranno i dice lunga su come ormai il cibo tricolore soliti fondi internazionali. sia diventato terra di conquista dei predoni continua stranieri. Che spesso comprano le aziende italiane soltanto per potersi fregiare dell’etichetta prestigiosa, spostando pro-

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Certo, non tutti gli investimenti stranieri finiscono male. Ma è difficile chiedere la tutela dei prodotti italiani a chi sta nel Connecticut, nel Minnesota o alle isole Cayman, non trovate? E anche chi sta a Parigi. Prendete il caso Parmalat. È esemplare. Quando il commissario Enrico Bondi, ripulita l’azienda, la mise in offerta aveva un miliardo e mezzo in cassa e un sistema produttivo forte, radicato sul territorio, fortemente collegato con la filiera degli allevatori dell’Emilia. Nessuna azienda italiana la volle comprare: Parmalat finì ai francesi della Lactalis, proprio quelli che ora vogliono il Parmigiano Reggiano. Per qualche tempo non è successo nulla, ma nei mesi scorsi è cominciata l’opera trasferimento oltralpe. E a Parma c’è molta preoccupazione perché, se si sposta l’azienda, quello che va in crisi non è solo un polo produttivo, ma un intero sistema economico radicato nella storia di quella terra.

E allora non dovremmo imparare a difendere di più i nostri tesori? Pensateci: il cibo è il nostro petrolio, abbiamo giacimenti ricchi come nessuno al mondo. Però ce li lasciamo portare via. Abbiamo permesso che fossero massacrati i risicoltori del Nord Ovest (con le importazioni scriteriate dalla Cambogia e dalla Thailandia), i produttori di pomodori, agrumi e olive (con le importazioni scriteriate dal Marocco, dall’Egitto e dalla Tunisia), abbiamo messo in ginocchio i nostri agricoltori, e adesso vogliamo completare l’opera con le poche aziende di trasformazione rimaste? Sarebbe paradossale riuscire in poco tempo a distruggere la millenaria nostra tradizione gastronomica. Per poi, magari, ritrovarci tutti a festeggiare al sushi o al kebab, che fa tanto chic.n www.panorama.it

Il gradimento del governo scende di quattro punti È il prezzo delle divisioni 08 giugno 2019 Le tensioni all’interno della maggioranza perdurano anche dopo il voto europeo, contrariamente alle aspettative degli elettori che si aspettavano fossero destinate a rientrare dopo le schermaglie preelettorali. La conferenza stampa indetta lunedì scorso dal premier Conte, che ha minacciato di dimettersi qualora non cessino le ostilità, ha reso esplicito uno scontro che rischia di paralizzare il governo disattendendo gli impegni presi nel contratto. Non stupisce quindi che rispetto a gennaio si sia dimezzata la quota di italiani convinti che il governo sia coeso: oggi solo un italiano su quattro (26%) la pensa così, contro il 51% registrato a fine gennaio e il 41% a marzo. E, a conferma del ridotto grado di intesa, registriamo opinioni diametralmente opposte tra gli elettori delle due forze della maggioranza. Lo scenario emerso dopo le Europee e le Amministrative fa segnare un calo più o Issue 1

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meno netto dei principali indici di gradimento rispetto a un mese fa, a partire dal governo che perde quattro punti, attestandosi a 52. Il premier Conte perde 6 punti e viene raggiunto a quota 53 da Salvini, che pure perde 2 punti. A seguire il vicepremier Di Maio (indice 32), in flessione di 5 punti. Nonostante il calo di 8 punti a un anno dall’insediamento, il governo Conte si mantiene su un livello piuttosto elevato di apprezzamenti se confrontato con i 6 esecutivi che l’hanno preceduto, collocandosi al secondo posto dopo Berlusconi (56) e a pari merito con Monti (52). Nell’arco di 12 mesi (o meno, nel caso del governo Letta rimasto in carica circa 10 mesi) tutti gli esecutivi hanno fatto registrare una flessione, con l’unica eccezione del governo Gentiloni.

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Una flessione più accentuata per i governi Prodi (-19), Renzi (-19) e Letta (-20) e sostanzialmente in linea con l’attuale governo per i governi Berlusconi (-7) e Monti (-9).

indice pari a 37, Zingaretti 26 e Berlusconi 19.

In conclusione, dal sondaggio odierno emergono con nettezza due aspetti: una generalizzata flessione del gradimento Passando ai singoli ministri, come più volte dell’operato delle diverse personalità ricordato i giudizi sono influenzati dal politiche e una decisa frammentazione dei diverso livello di notorietà (si va da consensi: con l’eccezione di Conte e Toninelli e Tria conosciuti da tre italiani su Salvini, entrambi apprezzati dal 46% degli quattro a Fraccaro e Stefani, da meno di italiani, il gradimento espresso dagli uno su due), dalla visibilità mediatica e italiani nei leader è decisamente contenuto dall’importanza attribuita al dicastero di e non sembrano emergere figure in grado cui sono titolari. La ministra Bongiorno si di affermarsi. conferma al primo posto nella graduatoria di gradimento (indice 41 in crescita di 2 Lo scenario appare complesso: il clima punti rispetto a marzo) e precede Tria sociale, influenzato dai dati economici e (indice 36, +1) e Centinaio (28, -1). Tutti occupazionali, è caratterizzato da una forte gli altri ministri fanno registrare un indice preoccupazione e la scarsa coesione tra gli compreso tra 25 e 20 e un trend in alleati solitamente viene vissuta dai prevalenza negativo, in particolare per i cittadini come elemento di distrazione del ministri Moavero Milanesi e Toninelli e il governo rispetto alle priorità del Paese. La sottosegretario Giorgetti, tutti in calo di 7 preparazione della legge di Bilancio, gli punti. In controtendenza la ministra Stefani impegni assunti in sede europea e il rischio (+3) e i ministri Bussetti, Bonisoli e di procedura di infrazione per eccesso di Fontana, sostanzialmente stabili sui valori debito evocata dall’Ue metteranno a dura di marzo. prova il governo e i leader della maggioranza nelle prossime settimane. E Da ultimo i presidenti delle Camere e i viene spontaneo chiedersi se, nell’epoca leader politici: anche in questo caso della rincorsa del consenso e della prevalgono i giudizi negativi su quelli democrazia dei selfie, qualcuno abbia il positivi. I primi ottengono un indice di coraggio di affrontare l’impopolarità di gradimento pari a 28, in particolare il misure che possano contribuire a presidente Fico fa registrare il valore più migliorare i nostri conti pubblici. basso tra i leghisti, dopo la polemica con Salvini nella giorno della Festa della www.corriere.it Repubblica. Giorgia Meloni ottiene un

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Punire l'Italia per educare la Ue: è iniziato l'assedio a Bruxelles 09 giugno 2019 Dalla politica alla finanza sta, infatti, montando la richiesta di una prova di forza contro Roma per lanciare un messaggio netto a tutti quei Paesi non allineati che non intendono seguire le regole imposte dall'Unione. Così, mentre a Strasburgo si sta formando il blocco anti sovranisti per impedirgli di toccar palla nelle commissioni, a Bruxelles sta montando il pressing per bloccare i provvedimenti promessi da Lega e Cinque Stelle in campagna elettorale. Per il Fondo monetario internazionale, "la politica di spesa pubblica espansiva dell'Italia potrebbe costituire una grave violazione delle regole di bilancio" dell'Unione europea. Il senso degli allarmi che riecheggiano negli ambienti che contano è sempre lo stesso: qualora dovesse andare avanti su questa linea, il governo Conte porterebbe automaticamente l'Italia fuori dall'Eurozona. A preoccupare non è solo la sfida lanciata da Matteo Salvini alle regole comunitarie ma anche l'idea di iniziare a emettere mini buoni del Tesoro. "In Europa ci sono regole comuni che tutti i Paesi devono rispettare", tuona la leader dei Verdi tedeschi, Annalena Baerbock, in una intervista al Corriere della Sera anticipando così quella che sarà la crociata dei tedeschi contro l'Italia in Europa. "I governi nazionali devono presentare piani nei quali spiegano in che modo attraverso un'equa politica fiscale e finanziaria intendono ridurre il deficit e riportare sotto controllo il debito per evitare una procedura d'infrazione continua - quando non accade, la Commissione in quanto guardiana dei Trattati, deve avviare la procedura di infrazione". Già nei giorni scorsi l'Istituto per la ricerca economica tedesco (Ifo) aveva appoggiato la richiesta della Commissione europea di avviare una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti Issue 1

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dell'Italia. Secondo il presidente Klemens Fuest, la misura andava adottata già "mesi fa" quando Bruxelles aveva aveva dato l'ultimatum all'esecutivo italiano invitandolo a modificare "la propria politica di bilancio". "Il governo Conte - ha spiegato l'economista all'emittente radiofonica tedesca Deutschlandfunk - ha detto che cambierà politica fiscale, ma nella direzione sbagliata, con massicci tagli delle tasse e aumento della spesa". Questo, a detta del numero uno dell'Ifo, porterebbe automaticamente l'Italia fuori dai parametri imposti da Bruxelles obbligando, dunque, la Commissione europea a usare il pugno duro per far cambiare i piani ai gialloverdi. "Altrimenti - è il suo avvertimento - si possono abolire le regole di bilancio dell'Ue in questo stesso momento". Secondo l'agenzia di rating Moody's, però, a convincere l'esecutivo italiano a cambiare atteggiamento non sarà Bruxelles che fa la voce grossa con la procedura d'infrazione, ma piuttosto "il deterioramento del sentiment di mercato" che metterà "pressione sul governo affinché aggiusti il tiro della politica" di bilancio. L'arma sul tavolo della finanza è ovviamente lo spread tra i nostri Btp decennali e i Bund tedeschi. Le incursioni si sono già fatte sentire nei giorni scorsi mentre la Lega metteva sul tavolo del ministro dell'Economia Giovanni Tria l'idea dei minibot. Una proposta che ha subito trovato il muro della Bce e della stessa Unione europea. "Se consideriamo l'emissione di tali titoli molto improbabile, il fatto che la proposta sia riemersa è negativo sul credito", fanno sapere gli analisti di Moody's che sono pronti a considerare l'emissione dei minibot come "primo passo verso lo stabilire una moneta parallela e una mossa preparatoria affinché l'Italia esca dall'area dell'euro". www.ilgiornale.it

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Caporalato, la schiavitù che non fa rumore 10 giugno 2019 La stagione della quattro "S" è iniziata. Suolo, serre, sudore e schiavi, in particolare ma non solo, dell'agricoltura. Sono i protagonisiti di una storia che si ripete ogni anno allo stesso modo, identica nelle modalità di brutale sfruttamento, nella percezione esterna che ne ha l'opinione pubblica e nella rappresentazione fornita, spesso soltanto nei mesi di raccolta, dai media. Il caporalato flagello che colpisce l'Italia intera, senza distinzioni (geografiche) tra la raccolta di pomodori in Sicilia, Calabria e Campania o quella del melone nella provincia di Mantova - mostra in questo periodo dell'anno il suo aspetto più visibile. Gli ultimi dati sul fenomeno E' di pochi giorni fa la pubblicazione del report annuale dell'Ispettorato nazionale del lavoro. "Anche nel 2018 - si legge nelle carte - sono state poste in essere azioni di vigilanza specificatamente mirate al contrasto del fenomeno del caporalato e dello sfruttamento della manodopera, specie straniera e priva di regolare permesso di soggiorno, con particolare riferimento al settore agricolo, ove il fenomeno è notoriamente più diffuso". E ancora: "Sono state effettuate 7.160 ispezioni, con un tasso di irregolarità registrato di circa il 54,79%, superiore di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2017". Sarà opportuno ripeterlo, un incremento del 4%. "Dei 5.114 lavoratori irregolari riscontrati, 3.349 (65,5%) sono risultati in "nero" e, tra questi, 263 cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno". Inoltre "299 persone sono state deferite all'Auotrità Giudiziaria, 56 delle quali in stato di arresto, con una casistica concentrata per il 69% nel solo settore dell'agricoltura". Fattispecie di reato contestata: 603 bis del codice penale, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. In una parola: caporalato. Parola al segretario generale della Fai Cisl Per i neofiti della materia occorre precisare che nel 2016 è stata introdotta nel nostro ordianamento una legge che ha disciplinato Issue 1

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il fenomeno. Punendo anche con la reclusione da uno a sei anni sia il caporale, sia il datore di lavoro che "gode dei suoi benefici". "La 199/2016 - ha spiegato ad In Terris Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl - è stata una legge importante che per questo settore si può paragonare ad un faro, facendo emergere il problema nella sua interezza". Eppure per arginare questa piaga non basta. "La spinta maggiore occorre farla", ha aggiunto Rota, "nei territori, perché è fondamentale il lavoro congiunto tra organizzazioni sindacali e prefetture, le cosiddette cabine di regia". Dunque: "Il fenomeno non possiamo soltanto commentarlo e analizzarlo a livello nazionale. Ripeto, soprattutto, nelle realtà locali bisogna lavorare per aggredirlo". (...) Le drammatiche storie degli sfruttati Avvicinarli non è semplice, dato che nella maggior parte dei casi se vedono un estraneo scappano. Scaraventano pale, vanghe e si mettono a correre. Però, se intercettati, raccontano senza freni lo sfruttamento bestiale al quale sono sottoposti. Nella stagione estiva lavorano 14-15 ore al giorno, senza pause. Sotto il sole cocente e in alcuni casi dentro la serra, dove la temperatura raggiunge 6070 gradi. Caricano e scaricano decine frutti, per esempio "l'anguria che può pesare anche 20 kg". E la paga? " Prima confida un maroccchino con il suo italiano stentato - arrivavi a 8 euro l’ora, invece, adesso ti pagano tra i 4 e i 5 euro. Da tassare". Già, denaro che spesso viene detratto dalla cooperativa di riferimento. Le cooperative sono un aspetto centrale del caporalato, perché molte sono "false cooperative che, perseguendo solo in apparenza scopi mutualistici, di fatto agiscono in violazione dei diritti dei lavoratori e delle regole della leale concorrenza. Nel 2018, su un totale di 3.311 cooperative ispezionate, ne sono risutlate irregolari 1.986 (circa il 60%)". Infine ci sono le decine, centinaia di morti quelle che tutti per qualche minuto vedono, ascoltano, leggono e dimenticano - nella stagione delle quattro "S". www.interris.it

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G i u s t i z i a e c o rre n t i n e l l ' A n m : c o s a s ono, cos a l i d i v i d e

11 giugno 2019 Oltre alle antiche divisioni dettate dalle divergenze ideologiche, la guerra tra correnti che è arrivata fino al Csm, coinvolgendo l'Anm (Associazione Nazionale Magistrati), ha riacceso i riflettori sull'aspetto più politico della macchina giudiziaria. Al gruppo più a sinistra, denominato Area, ai moderati di Unicost e ai seguaci di Piercamillo Davigo di Autonomia e Indipendenza proprio non va giù che Magistratura indipendente, ossia la corrente più a destra, difenda il posto dei suoi tre membri del Csm finiti nella bufera (ma non indagati nell'inchiesta della Procura di Perugia), dando loro un'indicazione precisa: ritirare l'autosospensione. L a richiesta di dimissioni che arriva, invece, dal resto del panorama politico con la toga continua ad infierire sulla ferita nella magistratura che si è lacerata con lo scontro legato alla poltronissima da procuratore di Roma ma che si era aperta qua e là in Italia con la corsa per la copertura di un centinaio di incarichi di vertice in Procure, Direzioni distrettuali antimafia e Tribunali. Controllare gli uffici strategici significa assicurarsi relazioni con la politica e poter creare una buona base di elettorato per il Csm. E anche se in realtà le correnti non sono sovrapponibili in modo pieno alla politica, spesso i loro esponenti si intrecciano nei partiti, fino a entrarci dentro. Non sono poche, ad esempio, le toghe di Area, movimento che ha riunito Movimento per la giustizia e Magistratura democratica, arrivate agli scranni delle istituzioni passando per i partiti. D'altra parte che i magistrati di Md siano sempre stati di sinistra è innegabile. Magistratura Democratica La corrente è stata fondata a Bologna il 4 luglio 1964. E già nel 1969, anno di una scissione interna che la portò a dimezzare i risultati alle successive elezioni dell'Anm, fu definita dai contestatori come Issue 1

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eccessivamente legata alla sinistra e ai movimenti sociali. Gli scissionisti, guidati da Adolfo Beria di Argentine, magistrato, giornalista e giurista italiano, soprannominato il giudice solitario per via del suo carattere schivo e riservato, abbandonarono Md per confluire nel movimento più moderato, Impegno costituzionale. Md, passata alla storia per gli scontri con il cavaliere Silvio Berlusconi, si caratterizza per un'ispirazione ideologica legata alla difesa dell'autonomia e dell'indipendenza del potere giudiziario rispetto agli altri poteri dello Stato. La corrente è rappresentata dal segretario generale, Mariarosaria Guglielmi, strenua oppositrice della legge sulla legittima difesa, ed è presieduta da Riccardo De Vito, che sulla questione della chiusura dei porti diede quasi dell'eversivo a Matteo Salvini. Unicost Al momento, però, la corrente più colpita nella guerra tra toghe è Unicost (Unità per la costituzione): tra dimissioni e autosospensioni hanno lasciato l’incarico al Csm Luigi Spina e Gianluigi Morlini della corrente più centrista (Morlini è presidente della Quinta commissione, quella che conferisce le nomine dei magistrati, e oggi ha lasciato Unicost); Corrado Cartoni, Antonio Lepre e Paolo Criscuoli di Magistra. La corrente è rappresentata da Enrico Infante, magistrato a Foggia. Magistratura Indipendente Magistratura indipendente, corrente più antica e più a destra (nata dall'impegno di un gruppo di giovani magistrati che si definivano tradizionalisti a cavallo tra il 1962 e il 1963), invece, nella lotta tra toghe perde l'uomo che era riuscito a scalare l'Anm: Pasquale Grasso, gidice civile genovese che resta alla guida dell'Associazione nazionale magistrati, ma lascia la sua corrente (che è quella

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maggioritaria nella magistratura). Secondo lo statuto, Magistratura indipendente «afferma l'unità e l'apoliticità dell'ordine giudiziario e persegue la tutela della dignità morale e materiale della magistratura». Autonomia e Indipendenza Ma proprio sulle divisioni nella interpretazione di «apoliticità», nel 2015 è nata Autonomia e indipendenza, presidente Davigo, con l'intento di ribadire l'esigenza di un rigoroso rispetto delle regole e l'incompatibilità della magistratura con qualsivoglia incarico di natura politica. Era passata da poco la discesa in campo di Antonio Ingroia, di Luigi De Magistris, di Michele Emiliano. La corrente passa indenne nel filtro dell'inchiesta perugina, ma non nella lotta per le poltrone del Csm, dove potrebbe incassare un duro colpo. Se i tre consiglieri moderati si dimettessero, subentrerebbero i primi dei non eletti: un esponente di sinistra e due pentastellati.

Se invece il Csm si dimettesse in blocco e si tornasse a votare, Autonomia e indipendenza rischierebbe di sparire: il suo fondatore, Davigo, non potrebbe più candidarsi, essendo proibiti due mandati consecutivi, e Magistratura indipendente potrebbe puntare a fare cappotto. Ecco spiegato il perché della ribellione nella sinistra di Area e nei centristi di Unicost, che hanno scaricato Magistratura indipendente e il suo presidente, alleandosi con gli esponenti di Autonomia e indipendenza che stavano all'opposizione della presidenza di Davigo. L'ostinazione di Magistratura indipendente nel pretendere l'immediato rientro in Consiglio dei suoi tre togati coinvolti nel caso Palamara ha quindi scatenato la collera degli alleati, decretando la fine dell'attuale governo dell'Anm. E questa di certo non sarà l'ultima mossa. www.panorama.it

Cosa prevedono i 18 articoli del decreto sicurezza approvato in Consiglio dei ministri 12 giugno 2019 Ulteriore stretta sulle Ong, più rigore nella gestione dell'ordine pubblico, assunzioni per la notifica di sentenze a carico di condannati ancora liberi, giro di vite sugli ultras calcistici. C'è questo e molto altro ancora nel decreto sicurezza bis, approvato oggi dal Consiglio dei ministri nella sua versione più volte limata dopo le polemiche che l'hanno fatto slittare al dopo europee ("habemus decretum", ha esordito il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, nella conferenza stampa seguita alla riunione). Diciotto gli articoli del testo. Migranti Scompare il riferimento diretto alle attività di soccorso dei migranti, ma l'articolo 1 prevede che il ministro dell'Interno possa "limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per Issue 1

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motivi di ordine e sicurezza pubblica" ovvero quando si concretizzano le condizioni di cui all'articolo 19 della Convenzione di Montego Bay (sul cosiddetto "passaggio inoffensivo"). Il provvedimento viene adottato "di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri". In caso di violazione del divieto notificato al comandante e, se possibile, all'armatore e al proprietario della nave (articolo 2) "si applica a ciascuno di essi la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000". In caso di reiterazione, scatta "la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare".

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A irrogare le sanzioni è il prefetto territorialmente competente. Nel contrasto al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (articolo 4) agenti stranieri possono partecipare ad operazioni di copertura sul territorio nazionale: il loro impiego viene finanziato con 500.000 euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021. I gestori di alberghi e di altre strutture ricettive (articolo 5) sono tenuti a comunicare alle questure territorialmente competenti le generalità dei nuovi ospiti entro le 24 ore successive all'arrivo - come già prevede il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza - "e con immediatezza nel caso di soggiorni non superiori alle ventiquattr'ore". Norme più rigorose anche per tutelare gli operatori delle forze dell'ordine impegnati in servizi di ordine pubblico. Manifestazioni pubbliche L'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo che renda difficile il riconoscimento della persona in caso di manifestazioni viene punito (articolo 6) "con l'arresto da due a 3 anni e con l'ammenda da 2.000 a 6.000 euro". Chiunque "nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, è punito con la reclusione da uno a 4 anni". Sp a z z a - cl a n L'articolo 8 (ribattezzato norma "spazzaclan") prevede che per smaltire l'arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, "il ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale". Gli oneri relativi sono quantificati in 3.518.433 euro per il 2019 e in 24.629.026 euro per il 2020. Per le esigenze di sicurezza legate allo svolgimento dell'Universiade Napoli 2019 (articolo 10), Issue 1

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il contingente di personale delle forze armate "limitatamente ai servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili", è incrementato, a partire dal 20 giugno e fino al 14 luglio 2019, "di ulteriori 500 unità". Autorizzata la spesa di 1.214.141 euro per il personale. Per l'ingresso in Italia per "missione, gara sportiva, visita, affari, turismo e studio" non è richiesto (articolo 11) il permesso di soggiorno qualora la durata del soggiorno non sia superiore a 3 mesi. Con l'articolo 12 viene istituito "un fondo destinato a finanziare interventi di cooperazione mediante sostegno al bilancio generale o settoriale ovvero intese bilaterali, comunque denominate, con finalità premiali per la particolare collaborazione nel settore della riammissione di soggetti irregolari presenti sul territorio nazionale e provenienti da Stati non appartenenti all'Unione europea". La dotazione iniziale del fondo è di 2 milioni di euro per il 2019. Manifestazioni sportive Il capo III (dall'articolo 13 in poi) si occupa di violenza nelle manifestazioni sportive. Il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui tali manifestazioni si svolgono nei confronti di "coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza"; "coloro che risultino avere tenuto, anche all'estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione"; "coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti" per tutta una serie di reati. Il divieto puo' essere disposto anche per le manifestazioni sportive che si svolgono all'estero e, per quelle che si svolgono in Italia, dalle competenti autorità degli altri Stati Ue. Vietato ai club "corrispondere, in qualsiasi forma, diretta o indiretta, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura,

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compresa l'erogazione di biglietti e abbonamenti o di titoli di viaggio a prezzo agevolato o gratuito" ai daspati, ai destinatari dei provvedimenti previsti dall'articolo 6 del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, ai

condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. www.agi.it

Oman, petroliere a fuoco nel Golfo: almeno una colpita da un siluro 13 giugno 2019 linea di galleggiamento.

Giallo nel golfo dell'Oman: due petroliere a fuoco. La Quinta Flotta della Marina americana, infatti, ha fatto sapere di aver prestato assistenza a due petroliere, rispondendo a due richieste. I media locali parlano di esplosioni e incendi su entrambe le imbarcazioni. Gli equipaggi sono stati evacuati. L'Iran ha soccorso 44 membri dell'equipaggio, stando a quanto riferiscono media ufficiali iraniani citati anche da media internazionali .

Seko, secondo i media nipponici, ha riferito di aver avuto poco prima un «meeting d'emergenza» al suo ministero dove ha «ricevuto una relazione sulla vicenda». «Ho dato istruzioni per l'adozione delle misure necessarie per affrontare la situazione, come la diffusione di avvisi ai settori di business preoccupati e riaffermando il sistema delle fornitura d'energia, continuando a lavorare alla raccolta meticolosa di informazioni», ha aggiunto il ministro. Il Giappone importa la quasi totalità dei suoi 3 milioni di barili giornalieri di greggio dai Paesi del Golfo, a partire dall'Arabia Saudita.

Dopo lo stop dei flussi dall'Iran, a causa delle minacce di sanzioni da parte degli Usa, Tokyo ha aumentato le importazioni da altri produttori dell'area, come Emirati «Almeno una delle due petroliere sarebbe Arabi Uniti e Qatar. stata «colpita da un siluro», ha annunciato il ministro del Commercio nipponico «Siamo consapevoli di quanti accaduto nel Hiroshige Seko aggiungendo che le due Golfo di Oman e stiamo valutando la petroliere trasportavano carichi «collegati situazione»: questo il commento della portavoce della Casa Bianca, Sarah al Giappone». Sanders, dopo che almeno una petroliera è «Ho avuto informazioni che le due navi con stata colpita da un siluro. carico collegato al Giappone erano state attaccate vicino allo Stretto di Hormuz», ha detto Seko, proprio quando Shinzo Abe è in www.ilmessaggero.it Iran come primo premier giapponese in visita dal 1979. La nave in questione è la Front Altair, di proprietà norvegese. L'altra petroliera, la Kokuka Courageous, è stata danneggiata in un «sospetto attacco» che ha aperto uno squarcio nello scafo sopra la Issue 1

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Italia sempre più isolata: la Ue ci chiede due manovre

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Piuttosto per mettere in campo una manovra correttiva. Le lancette dell’orologio della procedura di infrazione non si sono fermate come sperava l’esecutivo Conte. Ieri si è riunito l’Eurogruppo (vertice dei ministri finanziari dell’area euro) che non aveva all’ordine del giorno la sanzione contro Roma. Ma il caso Italia è in cima all’agenda di tutte le istituzioni e dei paesi Ue. I ministri che sono sfilati al Lussemburgo hanno quasi tutti chiarito di stare dalla parte di chi chiede rigore all’Italia. Persino il rappresentante dell’esecutivo francese Bruno Le Maire ha detto che l’Italia dovrebbe prendere «misure appropriate». Parigi di solito è dalla parte dell’Italia. Oggi il premier Giuseppe Conte al vertice euromediterraneo di Malta vedrà il presidente francese Emmanuel Macron e cercherà di portare Parigi sulle sue posizioni. Il ministro tedesco Olaf Scholz ha difeso «le regole». La Germania, insieme alla Spagna, spinge, in realtà, per un’intesa con Roma. Contrari i Paesi nordici della cosiddetta nuova Lega anseatica, in primo luogo l’Olanda, ma anche l’Austria, il cui governo dovrebbe essere politicamente vicino ai gialloverdi. La Commissione per ora sposa la linea dura. Il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha incontrato Tria e ha chiesto esplicitamente una manovra. In Italia «è necessaria una correzione notevole», sia quest’anno sia il prossimo. «È nell’interesse dell’Italia», ha spiegato dopo il faccia a faccia con il ministro. Appena un po’ più disponibile il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, che oggi Tria vedrà per una bilaterale. «Sono necessari nuovi fatti, nuove cifre, dati per il 2019 e il 2020, non bastano le intenzioni». Issue 1

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In ogni caso i ministri finanziari dell’Eurozona, ai quali spetta l’ultima parola l’8 luglio, appoggeranno la decisione della Commissione. Quindi l’avvio della procedura di infrazione. Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo (il coordinamento permanente dei ministri finanziari dell’Eurozona) ha messo l’accento sul rispetto degli accordi «per i quali il governo italiano si è impegnato alla fine dell'anno scorso». Il riferimento è all’accordo di dicembre tra Tria e la commissione Europea. Quindi per tutte le istituzioni europee serve una manovra nel 2019 e anche nel 2020, nel rispetto degli accordi (in sostanza, l’aumento dell’Iva per 23,1 miliardi di euro). Ieri il ministro dell’Economia non ha parlato direttamente. Il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito che «di manovre correttive non se ne fanno». E questa è al momento la linea di Tria. L’obiettivo resta quello di portare il deficit nominale dal 2,4% stimato al 2,1% grazie ai risparmi di Reddito di cittadinanza, Quota 100 e alle entrate Iva maggiori rispetto alle attese. La carta da giocare con l’Europa è portare il saldo strutturale (cioè al netto degli effetti del ciclo economico, che è ancora negativo) a più 0,2%. Meno dello 0,6% dei patti, ma meglio del meno 0,4% del Def. Sul 2020 la partita è aperta. Tria ieri ha smentito i media che hanno riportato un suo «no» alla flat tax cara alla Lega di Matteo Salvini. Per il ministro la riforma fiscale è fattibile, a patto che sia coperta. Con la sterilizzazione dell’Iva il conto è di 40 miliardi.. www.ilgiornale.it

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro DELITTI CONTRO L'INDUSTRIA E IL C O M M E R C IO Alterazione di denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari: la prima applicazione dell'art. 517-quater c.p. Con sentenza n. 387 dell’8/05/2019 il Tribunale di Asti in composizione monocratica, Giudice dott. Claudia Beconi, ha condannato a 6 mesi di reclusione e 6.000 euro di multa il legale rappresentante di un’azienda agricola del cuneese per aver alterato denominazioni di origine di prodotti agroalimentari, nella specie, il vino “Barolo”, poiché effettuava le operazioni di vinificazione delle uve Nebbiolo al di fuori del territorio previsto dal relativo disciplinare di produzione (Tribunale di Asti, sentenza depositata l'8 maggio)

n.

387/19;

Vessatoria la clausola che prevede di fissare il tasso di cambio dopo il contratto se non è chiara e comprensibile. Nei contratti con i consumatori è necessario che una clausola che comporta un significativo squilibrio tra i diritti e gli obblighi delle parti contrattuali a danno del consumatore sia redatta in modo chiaro e comprensibile per un consumatore medio, normalmente informato e ragionevolmente attento e avveduto. (Corte di Giustizia UE, Settima Sezione, sentenza 5 giugno 2019, causa C-38/17)

DELITTI CONTRO LA PERSONA Utilizza i propri gatti per infastidire la vicina di casa: condannata per stalking. Nessun dubbio sulla responsabilità per i

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(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 25097/19; depositata il 5 giugno)

DIRITTO E SALUTE Epatite trasmessa dal marito infermiere: niente indennizzo dal Ministero della Salute A tradire la donna è l’applicazione del termine triennale di decadenza, che rende inammissibile la sua domanda. Ella ha scoperto la malattia prima che essa fosse diagnosticata al coniuge. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 15283/19; depositata il 5 giugno)

TUTELA DEI CONSUMATORI

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comportamenti molesti tenuti nei confronti della vicina di casa. La donna sotto processo ha agito consapevolmente, secondo i Giudici, cioè ben sapendo di arrecare fastidio alla dirimpettaia.

USUCAPIONE Servitù di passaggio sul fondo del parente: come provarne l'usucapione. La parte che rivendica la costituzione per usucapione di una servitù di passaggio sul fondo del prossimo congiunto – a differenza di quanto accade nei rapporti tra estranei – non può limitarsi ad accreditare il verificarsi del passaggio per il periodo ultraventennale, per soddisfare l’onere probatorio circa la sussistenza del possesso ad usucapionem. È invece tenuto a distinguere il passaggio esercitato in forza di tolleranza del proprietario da quello esercitato uti dominus, valorizzando solo quest’ultimo al fine di verificare la maturazione del termine minimo per usucapire il diritto.. (Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza n. 15183/19; depositata il 4 giugno)

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P re s cri z i one f e rm o a m m i ni s t ra t i v o 04 giugno 2019 Omesso pagamento di cartelle quando s ca d e il fermo conseguenze del blocco e le contribuente. .

esattoriali: Riscossione oppure una società privata di auto. Le riscossione delle imposte locali) sei tra i difese del contribuenti che potenzialmente rischiano il fermo auto. Non ci sono limiti di importo sotto i quali il fermo è vietato. Sai già cos’è il fermo amministrativo. Si tratta di una misura cautelare che l’agente C’è tuttavia la possibilità di evitare il fermo per la riscossione può disporre – senza – o, se già iscritto, di chiederne la previa autorizzazione del giudice – a carico cancellazione – se l’auto è strumentale al dell’automobile di chi non paga le cartelle tuo lavoro. A tal fine però devi iscriverla esattoriali. Dopo l’iscrizione del fermo al nel registro dei beni ammortizzabili e deve Pra (il pubblico registro automobilistico), essere strettamente necessaria alla tua il veicolo non può più circolare. impresa o professione. È escluso – almeno secondo la gran parte dei giudici – che Chi viene sorpreso alla guida del mezzo l’auto necessaria per trasportarti al lavoro “bloccato”, oltre a beccarsi una multa possa usufruire di tale beneficio. Il che salata (da 776 a 3.111 euro), subisce la esclude dal novero dei graziati tutti i confisca dell’auto: in pratica la perde per dipendenti subordinati. sempre. Il fermo è quindi diverso dal pignoramento: il veicolo resta sempre nella Prima del fermo auto, l’esattore deve proprietà e nella disponibilità materiale del inviarti un preavviso di fermo. Tra questo e contribuente, ma questi non lo può più l’iscrizione del fermo devono decorrere usare finché non salda il dovuto. Il che, a almeno 30 giorni. Quindi hai circa un mese volte, potrebbe richiedere molto tempo. Ed di tempo per impedire il fermo. Come fare? è proprio quando però si parla di “tempo” Innanzitutto puoi pagare. In alternativa che si inserisce quasi sempre una puoi chiedere una rateazione del debito. speranza: la prescrizione. La rateazione può essere domandata anche Non poche volte, infatti, chi incappa nel in un momento successivo all’iscrizione del fermo si chiede: è possibile e quando si fermo; in questo caso il blocco resta ancora verifica la prescrizione del fermo iscritto al Pra finché non versi l’ultima rata ma viene “sospeso” per essere definitiamministrativo?. vamente cancellato al momento dell’estinzione dell’intero debito. Cerchiamo di chiarire alcuni aspetti fondamentali di questa misura in modo da Durante questo periodo ti viene consentito poter rispondere a tutte le domande che, di di circolare lo stesso. Per ottenere la norma, vengono poste sull’argomento sospensione del fermo devi pagare la prima rata e, con la ricevuta, recarti all’ufficio dell’esattore per farti consegnare una Come faccio a sapere se sull’auto c’è un quietanza di pagamento. fermo? continua Se hai un debito con l’agente della riscossione (sia esso Agenzia Entrate Issue 1

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La quietanza va poi esibita al Pra che procede alla sospensione del fermo. Un’altra possibilità per evitare il fermo prima che esso diventi definitivo è, come detto, dimostrare la strumentalità del veicolo alla tua attività professionale.

Non è quindi il fermo auto che può andare in prescrizione ma il debito oggetto del provvedimento e comunicato con la cartella esattoriale.

C’è tuttavia da dire che la notifica del preavviso di fermo interrompe i termini della prescrizione e li fa decorrere da capo. Decorsi i 30 giorni dal preavviso, non Il preavviso è infatti uno dei cosiddetti “atti riceverai ulteriori comunicazioni e il fermo interruttivi della prescrizione”. Il che verrà iscritto direttamente dall’esattore. significa che, per la prescrizione della cartella esattoriale, bisognerà attendere Cosa succede durante il fermo auto? molto tempo: non meno di cinque anni (tre Come detto non puoi circolare. Gran parte per il bollo auto) dal ricevimento del delle Regioni – ma non tutte – prevedono preavviso di fermo. Sul punto leggi con l’esenzione dal pagamento del bollo auto. attenzione la nostra Tabella prescrizione Non sei sicuramente tenuto a versare tributi. l’assicurazione visto che non utilizzi il veicolo a meno che lo lasci parcheggiato sulla pubblica via. Sarà quindi meglio La richiesta di rateazione della cartella tenerlo custodito in garage. Leggi anche Se sospende la prescrizione? cammino con l’auto col fermo Se chiedi la rateazione per evitare il fermo amministrativo interrompi i termini di amministrativo cosa rischio? prescrizione e questi restano sospesi finché versi le rate. Nel momento in cui Come detto se vieni trovato alla guida interrompi i pagamenti e decadi dalla dell’auto sottoposta a fermo, ne subisci la dilazione (all’omesso versamento di cinque confisca: il mezzo cioè diventa di proprietà rate anche non consecutive), sei di nuovo dello Stato. Non vieni però incriminato per in mora e, quindi, il termine di prescrizione torna a decorrere, ma da capo. alcun reato. Fermo auto senza notifica della cartella Un altro modo per contestare il fermo amministrativo è eccepire di non aver mai ricevuto la cartella. Dinanzi a tale dichiarazione del contribuente, spetterà all’Agente per la riscossione dimostrare il contrario producendo gli originali (o le copie autentiche) dei documenti che Il fermo amministrativo cade in pre- dimostrano la spedizione e la ricezione dell’atto (ad esempio la relazione di scrizione? Il fermo non cade mai in prescrizione. Esso notifica del messo comunale o l’avviso di infatti dura fino a quando non si estingue il ricevimento della raccomandata). debito. A confermarlo è una recente sentenza del giudice di pace di Nola [1]. In ogni caso, durante il fermo non puoi rottamare l’auto. La potresti in teoria vendere, ma l’acquirente deve essere informato dell’esistenza del fermo, non potendo anch’egli utilizzare il mezzo finché tu non estingui il debito.

Tuttavia, se è vero che il fermo non si prescrive, si può nel frattempo prescrivere la cartella esattoriale. In quel caso, prescrivendosi il diritto di credito, dovrà essere cancellato anche il fermo.

note [1] Giudice di Pace di Nola sent. n. 2735/19.

www.laleggepertutti.it

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O cchi e ce rv e l l o, s t a m p a nt e 3 d t ut t of a re Grazie alla startup di un ingegnere italiano a Boston

06 giugno 2019 (ANSA) - ROMA - Grazie all'intelligenza artificiale le stampanti 3D acquistano 'occhi' e 'cervello', per correggere gli errori di stampa in tempo reale e prevedere i capricci dei materiali più difficili: diventa così possibile realizzare su scala industriale oggetti mai stampati prima, aprendo la strada a una vera e propria rivoluzione per la produzione di moltissimi oggetti di uso comune che vanno dai dispositivi medici alle componenti per auto. L'idea è della startup Inkbit, nata dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e guidata da un ingegnere italiano, Davide Marini, sbarcato a Boston vent'anni fa dopo dopo la laurea al Politecnico di Milano.

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"Sappiamo tutti che i vantaggi della stampa 3D sono enormi, ma spesso la gente ha problemi nell'utilizzarla: la tecnologia non è ancora al punto giusto", spiega Marini. "La nostra macchina è la prima che può apprendere le proprietà di un materiale e prevedere il suo comportamento. Credo che sarà una svolta".

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Giuro che non avrò più fame. L'Italia della R i cos t ruz i one Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: “Giuro che non soffrirò mai più la fame!”. Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che settant'anni fa venne ricostruito un Paese distrutto. Come scrive Aldo Cazzullo, nel suo libro, Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione, Mondadori, 2018, “avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso”. Ora l’Italia è di nuovo un Paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l’energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo racconta l’anno-chiave della Ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. L’attentato a Togliatti e l’insurrezione che seguì. La vittoria al Tour di Bartali e l’era dei campioni poveri: Coppi e il Grande Torino, cui restava un anno di vita. Le figure dei Ricostruttori, da Valletta a Mattei, da Olivetti a Einaudi. Il ruolo fondamentale delle donne, da Lina Merlin, che si batte contro le case chiuse, ad Anna Magnani, che porta al cinema la vita vera. L'epoca della rivista: Wanda Osiris e Totò, Macario e Govi, il giovane Sordi e Nilla Pizzi. Ma i veri protagonisti del libro sono le nostre madri e i nostri padri. La loro straordinaria capacità di lavorare e anche di tornare a ridere. Il racconto di un tempo in cui a Natale si regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell’Italia un Paese moderno. Ma secondo Aldo Cazzullo, inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”, in “Giuro che non avrò più fame” la crisi attuale tramite un viaggio in un passato non così remoto molto spesso viene dimenticato. L’Italia del secondo dopoguerra, infatti, non era poi molto diversa da quella attuale: un decennio di crisi mostruosa e, sembra, insuperabile, ha creato un baratro notevole, aumentato vertiginosamente la popolazione che vive sotto la soglia di povertà e costretto gli appartenenti alla classe media a vivere in uno stato di continuo panico, terrorizzati dall’idea di poter perdere il lavoro da un momento all’altro, cosa che purtroppo in questi anni è diventata fin troppo frequente. L’Italia del 2018, quindi, è sopravvissuta ad una “guerra” e si sente povera, ma, quel che è peggio, ha perso la fiducia. É questa, infatti, la più macroscopica delle differenze tra il passato e il presente: dopo la fine della guerra le città devastate dai bombardamenti sono state ricostruite in pochissimi anni, i nostri nonni si sono fatti motori della rinascita, lavorando continuamente, senza ferie né vacanze, le nostre nonne hanno finalmente ottenuto l’emancipazione tanto agognata, passando attraverso la rivoluzione sessuale, i contraccettivi e l’abolizione dell’adulterio come reato volto a colpire solo le donne. E noi invece? Gli italiani di oggi sono sconfortati e sconfitti, i giovani, che si sono visti chiudere centinaia di porte in faccia, spendono all’estero i loro talenti, vedendoli finalmente riconosciuti, cosa che in patria non avviene. Un popolo di passivi, dunque, ma che, secondo Cazzullo, è ancora in grado di farsi motore della propria rinascita anche grazie al recupero della memoria del passato, rendendo vera, oggi più che mai, la celebre frase che pronunciata con indimenticabile enfasi da Rossella alla fine di Via col vento che dà il titolo a quest’opera. Antonio Savastano Issue 1

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Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa.

F U CO N O R R O R E Fu con orrore che l’ipotrentenne, timoroso di storie destinate a fallire, sentì la sua sposa, la sposa novella!, dirgli di getto proprio così: «Giuro d’amarti e poi rispettarti finché o vita o divorzio non ci separi».

Pietro Pancamo (pietro.pancamo@alice.it)

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Presi per la..... Gola!!!! SPAGHETTI CON CREMA DI CARCIOFI, ALICI E CRUMBLE AI SAPORI DI SICILIA

80 g spaghetti 3 cuori carciofi 1 spicchio aglio 2 filetti alici q.b. peperoncino q.b. olio di oliva extra vergine 3 capperi q.b. pane raffermo 2 pomodorini secchi q.b. sale

1 - In un tegame mettete a scaldare un filo di olio con uno spicchio di aglio e, mentre questo si rosola, tagliate i cuori di carciofi a listarelle e tuffateli nel tegame caldo. 2 - A metà cottura, aggiungete i filetti di alici, il peperoncino ed un pizzico di sale e lasciate cuocere finché i carciofi non siano diventati abbastanza morbidi. 3 - A fine cottura, frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Nel frattempo cuocete gli spaghetti in acqua poco salata, per la presenza dei filetti di alici e dedicatevi alla preparazione del crumble. 4 - Mettete in un mixer il pane raffermo, i capperi ed i pomodorini secchi finché non otterrete una polvere un po' grossolana. 5 - Scolate gli spaghetti ad dente e uniteli alla crema di carciofi ed alici. Amalgamate bene il tutto, aggiustate di sale e peperoncino ed impiattate. 6 - Aggiungete il crumble ai sapori di Sicilia ed un filo di olio

PREPARAZIONE

FONTE

Perché il buon cibo si può gustare anche cenando o pranzando da soli, proprio come faccio io. Ecco come preparare un buon piatto di spaghetti con alici, crema di carciofi e crumble ai sapori di Sicilia. Ingredienti

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Effetto....gusto.. L E S A B B IE DE L L ' E T N A DOC Etna - Nerello Mascalese Raffinato, fragrante e fresco: sono queste le sensazioni che evoca la versione rosata de Le Sabbie dell’Etna. Al color rosa delicato, infatti, si accompagnano all’olfatto sentori di lampone e melograno in un percorso armonioso dei sensi celebrato da un finale lungo e persistente. Le uve di Nerello Mascalese, legate ai territori del vulcano da un rapporto plurisecolare, vengono esaltate in quest’unico rosato prodotto da Firriato nella sua tenuta di Cavanera grazie ad processo di vinificazione che prevede poche ore di macerazione pellicolare in pressa. Un passaggio importante, che conferisce al vino eleganza e complessità regalando agli appassionati, anche in queste versione, alcune delle sfumature più sorprendenti di uno dei vitigni più noti e caratteristici dell’Etna.vitigni autoctoni Classificazione: Etna Rosato DOC - Vitigno: Nerello Mascalese Pedoclima : montano Suolo: franco sabbioso, di matrice vulcanica, con elevata capacità drenante Esposizione: versante nord orientale del vulcano (720mt s.l.m) TEMPERATURA DI FERMENTAZIONE 18°C - PERIODO DI FERMENTAZIONE 15 giorni VINIFICAZIONE Circa 3 ore di macerazione pellicolare in pressa, pressatura soffice delle uve macerate, sedimentazione statica. AFFINAMENTO 3 mesi sulle fecce nobili o “sur lie” in serbatoi di acciaio inox con agitazione giornaliera AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA 3 mesi GRADO ALCOLICO 12 % vol. | PH 3.10 (val.medio) | ACIDITÀ TOTALE 6.70 g/lt (val.medio) PRIMA VENDEMMIA PRODOTTA 2018 PRODUZIONE ANNATA 8.000 bottiglie EMPERATURA DI SERVIZIO 10°-12°C CALICE CONSIGLIATO Calice dalla bocca a tulipano NOTE DI DEGUSTAZIONE Colore: colore rosa delicato Olfatto: aroma raffinato fragrante con sentori di lampone e melograno Palato: armonioso, con piacevole freschezza, minerale dal finale lungo e persistente Caratteristiche: Le poche ore di macerazione in pressa conferiscono al vino di grande eleganza, raffinatezza, e complessità, vino che rispecchia le caratteristiche territoriali di provenienza. Fonte Page 51

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"Bisogna rassegnarsi ai voleri di Dio a prezzo di qualsiasi dolore e di qualsiasi sacrificio". (Salvo D'Acquisto)

Mag ­ Giu 2019 • Anno XIII 15 giugno 2019

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Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

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