EffettoTre _ n 134_DIC_2018

Page 1

EffettoTre è consultabile anche on line www.unicesd.it Per un'informazione in tempo reale

DICEMBRE 201 8 • ANNO XII • N UMERO 1 34


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

“Integrazione e Dialogo”, il convegno sulla multiculturalità a Palermo. Il 13 Dicembre 2018 alle ore 16, presso l’Aula Magna dell’Università Pegaso in Via Maqueda 383, a Palermo, si è svolto il Convegno “Multiculturalità: Integrazione e Dialogo” organizzato dal Centro di Accoglienza Padre Nostro in collaborazione

Tora, docente di Teologia delle religioni presso la Facoltà Teologica di Sicilia Ha moderato: Nuccio Vara, giornalista e scrittore. A conclusione dei lavori una cena al buffet dal tema: “Le banquet du dialogue, le triomphe de l’arancina et du cous cous”..

con la Fondazione Giovanni Paolo II e le Acli di Palermo. Il convegno, che fa parte del progetto Animatori di Comunità Acli Palermo,ha inteso ulteriormente promuovere nel territorio palermitano, storicamente un veicolo costante, lo sviluppo di una cultura dell’integrazione e della consapevolezza dei diritti della cittadinanza. In apertura i saluti di: Maurizio Artale, Presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro; Calogero Di Carlo, Responsabile Nazionale dell’Università telematica Pegaso; Leoluca Orlando, Sindaco del Comune di Palermo; Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana. Quindi le relazioni di: Ismail Bouchnafa, Presidente della Federazione Islamica della Sicilia; Yassine Lafram, Presidente Unione Comunità Islamiche d’Italia; Marcello Di

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 1


NovitĂ dal mondo UNIVERSITARIO

Milano, UniversitĂ Pegaso: al via la sessione di l a ure a ord i na ri a a ut unna l e . d a l 4 d i c e m b re 2 0 1 8 Hanno preso il via oggi le sessioni di di laurea autunnale. Cornice architettonica unica ed irripetibile. Giovani laureandi, seppur parzialmente smarriti nelle loro comprensibili emozioni,

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

preparati e pronti ad entrare gia' da domani nelle dinamiche del futuro. A ciascuno di loro il nostro plauso e compiacimento.

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 2


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

"Istruzione formazione e lavoro". U n a p p rocci o p e r v i nce re l a s f i d a d e l l ' occup a z i one 0 3 d i c e m b re 2 0 1 8 Si è tenuto questa mattina, presso il salone della Concattedrale dei Santi Martiri del XX Secolo di Patti, il convegno dal titolo “Istruzione, formazione e lavoro – Un approccio integrato per vincere la sfida dell’occupazione”, organizzato dalla Società Cooperativa Sociale “Mani Tese” di Patti e dalla Caritas diocesana. Dopo i saluti iniziali dell’On. Francesco Calanna, presidente del Bio Distretto dei Nebrodi, della prof.ssa Marinella Lollo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 2 “Pirandello” di Patti e della dott.ssa Antonella La Rosa, dirigente del Centro per l’impiego di Patti, ha preso la parola il vescovo della Diocesi di Patti mons. Guglielmo Giombanco. Il presule ha rivolto il suo intervento principalmente agli studenti del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti e dell’istituto di istruzione superiore “Borghese-Faranda”, che gremivano la sala, sottolineando l’importanza della formazione, in particolar modo quella umana e delle coscienze. Il direttore della Caritas diocesana, nonché direttore della cooperativa “Mani Tese”, don Leonardo Maimone, ha illustrato quelle che sono le attività poste in essere dalla “Mani Tese” volte alla formazione dei giovani e meno giovani, spiegando le motivazioni che hanno portato a firmare una collaborazione con le università telematiche “Pegaso” e “Universitas Mercatorum”. Il direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazione Sociali e vice presidente della “Mani Tese, don Enzo Smriglio, ha invece posto l’attenzione sul tema del convegno accomunato al tempo liturgico appena iniziato, l’Avvento, e quindi l’attesa che anche nell’ambito dell’istruzione può essere un’attesa operosa, ma che può pure trasformarsi in attesa infruttuosa. Entrando nel vivo della tematica del convegno ha preso la parola la prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi, dirigente del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti, che ha Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

approfondito l’aspetto della formazione scolastica e delle iniziative portate avanti dalla scuola per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Il prof. Walter Pesce, invece, in rappresentanza del dirigente scolastico dell’istituto “Borghese-Faranda” di Patti, ha posto l’attenzione principalmente sull’importanza dell’attività di orientamento. A prendere poi la parola il prof. Rocco Guerriero, responsabile Ecp Rete Olimpo dell’Università telematica Pesago, che ha illustrato qual è in linea di massima l’attività e l’importanza delle università telematiche. Subito dopo la dott.ssa Francesca Rinicella, della sede Pegaso di Palermo, ha invece illustrato l’offerta formativa dell’università telematica convenzionata con la Caritas diocesana e la cooperativa “Mani Tese”. A seguire l’intervento dell’ing. Gaetano Sciacca, dirigente dell’ispettorato del lavoro di Messina, che ha parlato dell’attività svolta dall’ispettorato in provincia di Messina, anche attraverso una squadra di carabinieri, e quali le attività poste in essere per la prevenzione. Il dirigente del Centro per l’impiego di Santo Stefano di Camastra, dott. Massimo Floridia, ha invece illustrato la situazione occupazionale in provincia di Messina, ponendo in particolar modo l’attenzione alle assunzioni con contratti a termine. Uno sguardo sulle opportunità di offerta di lavoro per giovani o meno giovani a livello europeo è stata invece illustrata dal dott. Rosario De Luca, coordinatore regionale della rete Eures. Don Antonio Mancuso, responsabile dell’ufficio diocesano di Pastorale del Lavoro, ha invece parlato del concetto di lavoro dal punto di vista della Dottrina Sociale della Chiesa.Infine ha concluso i lavori il dott. Renato Mangano, Direttore Pqm e direttore della cooperativa “Mani Tese”, che ha invece effettuato un intervento più tecnico, illustrando il piano formativo sviluppato da questa nuova realtà qual è “Mani Tese”, uno dei pochi centri di formazione ad essere già stato finanziato dalla regione siciliana attraverso il Fondo Sociale Europeo. www.diocesipatti.it

SPECIALE UNIVERSITA'

.

Page 3


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

U ni v e rs i t a s M e rca t orum , l ' a t e ne o d e l l e i m p re s e ha i na ug ura t o i n nuov o a nno a cca d e m i co 29 novembre 2018

Il tutor-mentore dell'Univeritas Mercatorum come nell'"Emilio" di Rousseau, secondo il presidente Iervolino:

Notevole affluenza presso la Sala del Tempio di Adriano in piazza di Pietra per la cerimonia inaugurale dell'Anno Accademico 2018/2019 dell'Universitas Mercatorum, l'università telematica delle Camere di Commercio Italiane. Si tratta di un Ateneo nato nel 2006 "dalle imprese per le imprese, per la valorizzazione del capitale umano e del lavoro". Un tempo le "universitates mercatorum" erano infatti organismi associativi con funzioni di regolazione dei mercati, a tutela degli interessi di tutti i settori produttivi.

"Ti insegnerò tutto, ovvero a vivere. Ecco, questo deve essere il nostro modo di incoraggiare a fare quello che tutti dicono di voler fare ma poi non fanno: pensare fuori dagli schemi senza paura di proporre ciò che apparentemente può essere etichettato come eretico. I cosìdetti "neet" (Not engaged in Education, Employment or Training) sono i giovani che non lavorano e non studiano.

Questi ragazzi non sono degli svogliati, ma dei talenti dormienti che a causa di La chiara linea guida è stata ribadita dal contingenze negative non riescono ad presidente dell'Universitas Mercatorum inserirsi. L'Italia sta vivendo un momento Danilo Iervolino, che ha tenuto il discorso di grandi disuguaglianze, è un Paese che di apertura, prima di lasciare il microfono ha smesso di sognare e noi abbiamo al presidente della Camera di Commercio l'obbligo di incentrare tutti i nostri sforzi di Roma Lorenzo Tagliavanti, al direttore sui temi della rivoluzione digitale: realtà scientifico dell'Universitas Mercatorum aumentata, meccatronica, "Internet Of Francesco Fimmanò (attuale vice- Everything", manifattura adattiva, nanotecpresidente della Corte dei Conti), al presi- nologie. E logicamente le start-up, a cui dente di Unioncamere Carlo Sangalli, al tengo particolarmente. In questo contesto rettore Giovanni Cannata ed al presidente qualsiasi novità viene soffocata, qualsiasi viene espulso perché del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi innovatore che, per l'occasione, ha trattato il tema "Il rappresenta un pericolo per questo tipo di sistema e di architettura. Ma questo Giudice e l'Europa". meccanismo di presunta stabilità ad un Iervolino: "Recuperiamo i giovani che non certo punto non funziona più, si rompe. lavorano e non studiano" continua

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 4


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Serve un sistema resiliente, in grado di flettersi, di trarre vantaggio dai cambiamenti senza farsi spazzare via. Cari studenti, oggi ancora più di ieri è necessario fare un salto nel vuoto, con un'assunzione non convenzionale di responsabilità individuale nei confronti degli altri e del mondo. Il nostro impegno come Universitas Mercatorum è quello di mettere in connessione le generazioni passate con quelle future, trasmettendo la conoscenza e preparando i giovani ad affrontare un mondo in costante evoluzione". "Competenze, innovazione, passione" Sulla scia di Iervolino Tagliavanti ha elogiato l'Univeristas Mercatorum come luogo di formazione utile sia ai lavoratori che agli imprenditori, "un'esperienza unica e preziosa, garanzia di qualità: un investimento vincente che permette di acquisire competenze subito spendibili sul mercato". Accorato invece l'intervento di Fimmanò: "Questo Paese ha bisogno di una sana apertura a realtà nuove, uomini nuovi, idee nuove. Conta la passione". La relazione inaugurale del rettore Cannata si è conclusa con un lungo applauso ed il simbolico ma ufficiale avvio dell'Anno Accademico 2018/2019, mentre Patroni Griffi ha ripercorso le tappe della formazione dei pubblici poteri, soffermandosi sulla dialettica tra autorità e libertà, tra cittadino e potere. "Ma a questo rapporto va affiancato quello tra imprese e potere, che ci porta ancora a quello tra diritto ed economia, costretti alla convivenza.". www.romatoday.it

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 5


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

La ure a a l l a m e m ori a p e r i l com p i a nt o E nz o B a rb a : “ E cce l l e nt e s t ud e nt e ” 29 novembre 2018 Fra la commozione dei presenti: “Enzo Barba è stato un nostro eccellente studente”. Giornata di riconoscimenti in una evidente atmosfera di commozione. Laurea in Economia Aziendale al compianto ed assai apprezzato Enzo Barba, valente ed insostituibile collaboratore de “Il Fatto Nisseno” e del “Fatto del Vallone”. I suoi familiari con Tiziana Barba ed il coniuge in testa, ed i suoi amici più stretti, di buon mattino, si sono diretti alla volta di Palermo per raggiungere i prestigiosi locali di Palazzo Mazzarino di Via Maqueda, dove ha sede l’ Università Telematica Pegaso, ed assistere, poco dopo le 11, alla seduta di Laurea in Economia Aziendale, presieduta dalla Commissione Universitaria formata dal Presidente Prof. Pino Zingale (nonché attuale magistrato della Corte dei Conti), Prof.ssa Tania Costanzo, Prof.ssa Paola Liberanome, Prof. Giovanni Piscitelli, Prof. Antonio Blandino, durante la quale, è stato convenuto allo s c o m p a rs o studente Enzo Barba il riconoscimento della sua brillante carriera universitaria, nonché la possibilità di istituire una “Borsa di studio alla memoria “ con l’apporto di Ance da bandire per la migliore tesi di laurea in economia del 2019. Una consegna, dunque, alla sorella Tiziana, come è stato detto fra gli applausi dei

presenti, dell’Attestato di benemerenza Accademica in vista della prossima consegna della Laurea in Economia aziendale al dott. Enzo Barba. Questo il testo della comunicazione della consegna dell’attestato: “Ho l’onore di comunicare che l’Ateneo telematico PEGASO, Su proposta del Responsabile Nazionale delle Sedi d’esame dell’Università, Prof. Calogero Di Carlo, condivisa e fatta propria dal Magnifico Rettore, Prof. Alessandro Bianchi, ha deciso di conferire alla Memoria di Barba Enzo un attestato di benemerenza accademica, per l’impegno, per la particolare costanza nello studio e per gli encomiabili risultati raggiunti nel curriculum di studi da Egli intrapreso con successo per la Laurea triennale in Economia Aziendale (L18) che aveva già sostanzialmente concluso, prima della sua tragica scomparsa avvenuta il 24 agosto 2018. La cerimonia ufficiale di consegna avverrà in occasione della prossima seduta di laurea che si terrà in Sicilia, presso la sede di Cefalù, il prossimo marzo 2019, alla presenza del Magnifico Rettore. L’Ateneo sta valutando, infine, pure la disponibilità ad istituire eventualmente “Una borsa di studio alla memoria” con l’apporto di ANCE da bandire per la migliore tesi di laurea in Economia del 2019 che abbia come oggetto i temi degli investimenti pubblici e/o dello sviluppo competitivo delle imrese”. Inoltre, c’è da aggiungere che è stato richiesto dai colleghi giornalisti al preidente dell’Ordine, Giulio Francese, l’iscrizione di Enzo Barba nell’Albo dei giornalisti. Il compianto Enzo, 44 anni, uno dei “cuori” de Il Fatto del Vallone insieme al “maestro” Carmelo Barba, è tragicamente scomparso, in un incidente stradale, il 24 agosto del 2018: in quel terribile schianto persero la vita anche la sorella Flavia, ed il padre, Salvatore. (..) w.ilfattonisseno.it

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 6


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

C onv e g no i nt e rna z i ona l e d e l t uri s m o i nd i a no Palermo 27 - 28 - 29 novembre 2018

Giorno 27 novembre dalle ore 9, nella splendida sede dell’Università Pegaso a In occasione del convegno internazionale Palazzo Mazzarino,ha aperto i lavorori del turismo indiano che si è svolto a Marina Ambrosecchio, presidente della Palermo dal 27 al 29 novembre, l’Uni- Scuola Universitaria Europea per il versità Telematica Pegaso ha ospitato una turismo. Sono intervenuti: il professore delegazione composta da 53 personalità Calogero di Carlo, responsabile nazionale illustri del mondo intellettuale, accademico delle sedi di esame dell’università Pegaso, e impreditoriale, provenienti dall’India. il sindaco della città di Palermo, profesLa nostra Università, in collaborazione con sore Leoluca Orlando, l’assessore al l’Uet di Milano, scuola universitaria del Turismo della regione Sicilia Sandro turismo, ha avuto l'onore ed il privilegio di Pappalardo, l’assessore allo sviluppo e alla fare da “ponte” tra le due nazioni e le due promozione del Turismo Regione culture. Campania Corrado Matera. Per l’Università Telematica Pegaso rappre- Giorno 28 novembre dalle ore 15.00 presso sentare la cultura italiana è una la Sala delle Capriate di Cefalù, la responsabilità di alto prestigio e una delegazione indiana ha incontrato gli conferma che, per noi, la vocazione alla imprenditori del settore agroalimentare e terza missione è un impegno sentito e del settore ittico. costante. .

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 7


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

C a t a ni a , s a l one d e l l o s t ud e nt e Università Telematica Pegaso presente. 26 - 27 e 28 novembre 2018 Anche quest’anno il Centro Fieristico Le Ciminiere ha accolto il Salone dello Studente, l’evento d’orientamento formativo e professionale dedicato agli studenti in procinto di scegliere il proprio corso di studi e non solo. Durante l’iniziativaè stato possibile

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

instaurare un dialogo con gli studenti che vivono in prima persona l’esperienza universitaria ricevendo informazioni preziose, incontrare alcuni psicologi dell’orientamento e partecipare a seminare e workshop con esperti.

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 8


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Lecce – Open Innovation “Il Festival del futuro” 22 novembre 2018 Un viaggio guidato nelle start up del Food: il festival del futuro, prima edizione è un evento culturale sul tema delle nuove tecnologie alimentari. La presentazione ufficiale dei progetti è avvenuta sul palco del teatro Apollo di Lecce davanti ad una numerosa platea. Ad idearlo e ad organizzarlo il dottor Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione Medicina Personalizzata con il patrocinio dell’ Università Telematica Pegaso e dell’Accademia internazionale Mauriziana. Per l'Università Telematica Pegaso erano

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

presenti Danilo Iervolino, Fondatore e Presidente dell’Università Telematica Pegaso e Calogero Di Carlo Responsabile Nazionale sedi esame Università Telematica. Un' ulteriore declinazione del concetto di 'Eduinfotainment': formazione, informazione e intrattenimento. Per una didattica universitaria innovativa e proattiva. A presentatare l’evento il giornalista Marco Renna. Ospite d’eccezione il cantautore napoletano Gigi D’Alessio che si è anche esibito sul palco.

SPECIALE UNIVERSITA'

Page 9


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Palermo, Università Pegaso: al via la sessione di l a ure a ord i na ri a a ut unna l e . Novembre - Dicembre 2018 Sono stati oltre 600 gli studenti Universitari che a Palermo, dal 19 novembre al 12 dicembre 2018, hanno sostenuto gli esami di laurea per la sessione ordinaria autunnale dell’anno accademico 2017/2018 dell'Università Telematica Pegaso. Tra i Presidenti delle commissioni di laurea, il Rettore dell'Università Tele-

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

matica Pegaso, Prof. Alessandro Bianchi -già Ministro dei Trasporti e già Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria- e l'ex Segretario Generale della Cisl , prof. Raffaele Bonanni. Presente in commissione anche il prof. Calogero Di Carlo, Responsabile nazionale dele sedi di esame dell’Ateneo.

SPECIALE UNIVERSITA'

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Universita Telematica Pegaso: inaugurazione sede esami di Foggia 16 novembre 2018

Foggia; Raffaele Bonanni, docente di Diritto del Lavoro dell'Universitas Mercavenerdì alle ore 11:00, presso Palazzo torum; Roberto Zarriello, docente di Dogana in Piazza XX Settembre n°20 a Scienze Umanistiche dell'Università Foggia,ha avuto luogo la cerimonia Telematica Pegaso; Massimiliano Fabozzi, inaugurale della sede d'esame dell'Uni- presidente dell'Ordine dei Consulenti del versità Telematica Pegaso. L''incontro, Lavoro di Foggia; Gisella Naturale, moderato dal giornalista Massimo Marsico, senatore della Repubblica e componente sono intervenuti per l'apertura dei lavori: della Commissione Agricoltura e Catia Carella, responsabile della sede Produzione agroalimentare. Ha concluso i d'esame di Foggia dell'Università Telema- lavori Danilo Iervolino, presidente tica Pegaso; Calogero Di Carlo, dell'Università Telematica Pegaso. responsabile nazionale delle sedi d'esame Prima del taglio del nastro, monsignor dell'Università Telematica Pegaso. Dopo i Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo saluti istituzionali - affidati a Franco emerito di Foggia - Bovino, ha impartito la Landella, sindaco di Foggia - sono seguite solene benedizione ai nuovi spazi dedicati le relazioni di: Giuseppe Ferrarelli, all'università. responsabile del Centro per l'Impiego di .

Issue 1 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Page


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

AP E RTE I S CRI ZI O N I A. A. 2 0 1 8 /2 0 1 9

Page 15 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Sede EI-POINT - via Danimarca 52 - Palermo - Tel. 091 2523656 Resp. uniCESD - calogero.dicarlo@unimercatorum.it - cell. 331 8682197 Per info - veronica.eroico@unimercatorum.it - cell. 3208163324 Page 16 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 17 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 18 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 19 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 20 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 21 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

ISCRIZIONI APERTE

Page 22 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Page 23 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


SEDE DI PALERMO

I S CRI ZI O N I AP E RTE L’A Accademia Forense nasce con l’ambizioso obiettivo di fornire al mondo dell’Avvocatura uno strumento didattico/formativo di attività in ambito multidisciplinare del Diritto tese all’aggiornamento ed alla formazione del Professionista moderno, in un’ottica di crescente specializzazione del sapere imposta dagli ordinamenti sovranazionali e dall’andamento del mercato. . L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità (clicca il link per visionare elenco dei Docenti) http://www.accademiaforensepegaso.it/i-docenti-dell-accademia/ co on esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto commerciale; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto industriale e della concorrenza; • Diritto della navigazione e dei trasporti; • Diritto del lavoro; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto dell’Unione Europea. Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197

Page 24 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

oppure

Newsletter Header


Master in "Criminologia e Studi Giuridi Forensi-MA881" a.a. 18/19 - iscrizioni sempre aperte Le precedenti edizioni del master 56 + 78, 100, 127, 213, 240, 297, 391, 451, 541 che si accingono ad iscriversi, quasi tutti, al V anno della Facoltà di Giurisprudenza, ed il 688 (IV edizione in corso) hanno

riscosso un

notevole successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci. Prima di Voi, oltre 9600 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof. Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi. In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli: Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

Page 25 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master: 1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì: 1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2018/2019 il Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA801 per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

degli

studi

nel

Corso

di

Laurea

Magistrale

in

di

Giurisprudenza.

Per maggiori informazioni: 0081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197 mastercesd@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com (di carattere generale, logistiche/organizzative)

Page 26 EffettoTre 15 Dicembre 2018

SPECIALE UNIVERSITA'

Newsletter Header


E f f e t t o T re Co.Bo.Di.

Natale 2018, "come difendersi dai regali truffa" Dona (Unc): "Migliaia di denunce fra novembre e gennaio. Meno superficialità sul web". Non più frenetiche passeggiate in centro, auto parcheggiate in doppia fila e lunghe code in libreria. All'usanza dei doni di Natale, nel terzo millennio, si assolve con pochi clic. Giusto il tempo di scegliere il regalo, selezionare il metodo di pagamento e inviare l'ordine. L'ecommerce prende il sopravvento sulla tradizione, con tutto ciò che ne consegue. Meno stress, più efficacia. Ma anche maggiori rischi, compreso quello di essere truffati. Perché, a volte, lo sconto proposto sul prodotto desiderato è talmente ghiotto da farci smarrire i freni inibitori. Compriamo d'impulso, alla "come và và". E restiamo fregati. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori (Unc).

fenomeno de l l e truffe online. "A dicembre cresce l'allarme per gli acquisti online e, conseguentemente, aumentano le segnalazioni riguardanti truffe e raggiri. Ma il periodo che dobbiamo prendere in considerazione è più ampio: parte con il black friday, prosegue con il black monday, attraversa le festività natalizie e occupa anche una buona parte di gennaio, durante il quale i consumatori non mancano di denunciare ritardi nelle consegne e malfunzionamenti dei prodotti acquistati. Parliamo, nel complesso, di migliaia di segnalazioni".

Dicembre 2018 Riassumendo

Pag. 1 - Natale 2018, "come difendersi dai regali truffa" Pag. 3 - ARMA Pag. 18 - RAPPRESENTANZA Pag. 19 - ATTUALITA' NEWS Pag. 33 - CESD Pag. 34 - RUBRICHE

Quello dell'ecommerce, dunque, resta un settore critico? "Esatto, si colloca al terzo posto nella classifica delle denunce, preceduto solo da dei servizi di In prossimità delle festività quello natalizie, con la corsa telefonia e da quello all'occasione per i regali, si continua registra un'impennata del

Con l'augurio che il Santo Natale vi porti, fra i doni sotto l ' a l b e r o , i n f i n i t a s e r e n i t à . Bu o n N a t a l e . EffettoTre 15 Dicembre 2018

Co . Bo . D i .

Anno XII - n.ro 134

Pagina 1 di 42


concernente la elettrica e gas".

fornitura

si

energia

Quali sono le tipologie di frode più diffuse? "La maggior parte dei reclami riguarda la consegna di prodotti danneggiati, diversi da quelli ordinati o privi di istruzioni in lingua italiana. Ci sono poi le vere e proprie truffe. La più diffusa consiste nell'offerta di beni a prezzi molto vantaggiosi che poi, però, non vengono recapitati da operatori che si dileguano nel nulla".

motto 'l'unione fa la forza'. Abbiamo a disposizione migliaia di pareri, positivi e negativi, di altri utenti. Approfittiamone".

Persiste il problema degli abbonamenti indesiderati attivati navigando con lo smartphone e, addirittura, del furto delle credenziali della carta di credito. "Quella dell'attivazione dei servizi non richiesti è una piaga che non si riesce a estirpare. Parliamo di importi molto ridotti che, però, se moltiplicati per l'ingente numero di utenti possono portare ricavi considerevoli all'operatore scorretto. Un Parliamo delle vittime, ci sono categorie di consiglio che si può dare, in questo caso, è utenti più esposte di altre? quello di chiedere al proprio operatore "I giovanissimi hanno una maggiore telefonico di disattivare l'opzione dei inclinazione a partecipare a concorsi online servizi in sovrapprezzo. In questo modo si che promettono la vincita di prodotti evita di incappare in clic casuali e in vere e tecnologici accattivanti. Poi ci sono gli proprie trappole fraudolente. Rinnovo poi anziani, meno avvezzi alle dinamiche del l'invito, anche per importi molto bassi, a web, in particolare per quanto riguarda i reclamare presso l'operatore di telefonia e pagamenti. Utilizzano poco piattaforme informare l'Unc, affinché queste somme come PayPal, che assicurano un certo tipo vengano stornate e tornino nelle nostre di garanzie in caso di frode, preferendo tasche. Infine, se siamo titolari di sistemi più tradizionali e meno sicuri. abbonamenti telefonici con carta di credito, Difficilmente, poi, hanno una carta un altro consiglio che si può dare è quello prepagata riservata solo agli acquisti di verificare sempre se sull'estratto conto online. Strumento che, invece, come Unc siano presenti servizi che ci succhiano il non ci stanchiamo mai di consigliare". traffico a nostra insaputa". Perché, allora, nonostante numerose campagne di informazione anche a livello istituzionale, c’è ancora così scarsa consapevolezza dei pericoli del web? "Sicuramente rispetto, ad esempio, ai Paesi scandinavi e anglosassoni esiste un gap per quanto riguarda l'educazione digitale. Detto questo non parlerei di scarsa consapevolezza del pericolo. C'è più che altro molta superficialità nel momento in cui ci si mette davanti allo schermo di un pc. Faccio un esempio: nessuno di noi, se si trovasse di fronte alla vetrina fisica di un negozio, crederebbe allo sconto del 50% di uno smartphone di ultima generazione. Online questo non avviene, anche per una maggiore evanescenza del web, sul quale si moltiplicano banner pubblicitari contenenti offerte a prezzi convenienti".

Come se ne esce? "La normativa esiste, in particolare a livello europeo, ed è molto severa. L'ulteriore passo è quello legato alla consapevolezza del consumatore. Controllare le spese e non cedere alla pigrizia, reclamando quando serve. Questo consente a organizzazioni come la nostra di inviare le segnalazioni all'Antitrust, che sanziona gli operatori scorretti. Così è possibile disincentivare le condotte fraudolente". Luca La Mantia

Come resistere alla tentazione dell'affare? "Un metodo utile può essere quello di leggersi le recensioni online dei consumatori che hanno già acquistato un prodotto sulla stessa piattaforma. In un settore immenso come quello dell'ecommerce deve, più che mai, valere il Page 2

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 2 di 42


ARMA

Cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri ” 29 novembre 2018 Questa mattina, a Roma, nella suggestiva cornice della Scuola Ufficiali Carabinieri, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri, si è svolta la cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri. Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. L’edizione 2019 è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate al pubblico insieme ai temi della nuova edizione dell’Agenda dal conduttore televisivo Massimo Giletti. A illustrare i prodotti editoriali, insieme al Capo del V Reparto del Comando generale, generale Massimo Mennitti, si sono alternati sul palco Franco Bernabè, Presidente del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale per l’UNESCO, il giornalista e divulgatore scientifico Alberto Angela, lo scrittore Pietro Colaprico, protagonista di una parte dei contenuti dell’agenda, e la giornalista e conduttrice Licia Colò. L’Agenda Storica 2019 è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una rassegna di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia. Page 3

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Si parte dall’800 e si arriva infine ai nostri giorni, con i romanzi dell’ospite Pietro Colaprico. La manifestazione è stata anche l’occasione per presentare altre due opere editoriali: il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai Carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC) e quello del planning all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 3 di 42


ARMA

Dia, Governale: «La mafia cerca un capo e non è Messina Denaro»

30 novembre 2018 Un Palermo - Ogni giorno, su tutto il territorio, dal Brennero a Lampedusa, gli uomini della Direzione investigativa antimafia controllano i movimenti delle organizzazioni criminali riunite in agguerrite associazioni malavitose collegate con le mafie di tutto il mondo. Sotto la lente d’ingrandimento del direttore della Dia, il generale Giuseppe Governale, 59 anni, palermitano - e con un passato brillante al Comando dei carabinieri di Catania prima e alla guida di tutti i carabinieri siciliani successivamente - i “soldati” di un esercito dell’antistato: mafia, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita, mafia russa, mafia nigeriana. L’ultima grande indagine si è sviluppata sabato scorso in Sicilia, con la maxiconfisca da 1 miliardo e mezzo di euro (“colpito” il patrimonio riconducibile al deceduto imprenditore incensurato Carmo Patti). Con il generale Governale abbiamo fatto il punto della lotta alle mafia. La mafia è stata sconfitta oppure il ricambio generazionale di capi e soldati, dopo gli arresti, i processi e le confische, è già avvenuto e sono stati rimpiazzati gli organici del passato? «La mafia ha senz’altro subito importanti battute d’arresto sul piano investigativo. Sappiamo però perfettamente che ha grandi capacità di adattamento e di mutazione. Si adatta alle circostanze. Certo le battute d’arresto sono state frequenti e ripetute. Diciamo che attraversa un periodo di transizione».

ricerca della modernità. Con ogni probabilità, in ogni caso, tenderanno a far ridiventare Palermo centrale negli equilibri di Cosa nostra». Anche la Dia è impegnata nelle indagini per la cattura dell’ultimo grande latitante di mafia, Matteo Messina Denaro. «Le attività principali sono legate alla individuazioni dei patrimoni riconducibili al latitante e ai suoi prestanome. Naturalmente sono state poste in essere altre attività d’indagine. Stiamo parlando di un capo riconosciuto della mafia trapanese e non del capo della mafia siciliana». Da più parti si è detto in questi anni che Messina Denaro è il capo della mafia siciliana. «A noi non risulta. Certa è una cosa: Messina Denaro guida il “mandamento” mafioso di Trapani». Tracciamo un bilancio dal suo insediamento

d e l l ' a t t i v i t à de l l a D i a a d ogg i ?

«Un bilancio più che soddisfacente. Sono stati ottenuti successi più che lusinghieri sia nella lotta alla mafia che nella lotta alla 'ndrangheta e alla camorra. Ma le indagini riguardano tutti i settori della criminalità organizzata e delle mafie straniere». Il ruolo della Dia nei prossimi mesi? «Oggi stiamo riconfigurando la Dia soprattutto per quel che concerne le misure interdittive antimafia.

Oggi chi comanda la mafia siciliana? Chi ha preso il posto di Riina e Provenzano? La Dia cerca di essere sempre di più una figura di riferimento per le sezioni “misure «E’ passato un anno ormai dalla morte di di prevenzione” dei tribunali. Con i miei Riina l’ultimo dei grandi capi scomparso il collaboratori stiamo sviluppando delle 17 novembre del 2017. Non vi sono segnali misure adeguate per rendere più efficaci le dell’investitura di un nuovo capo. Non sarà indagini sulla ‘ndrangheta». per loro una scelta facile, quella di coniugare due esigenze per certi versi continua divergenti: il richiamo alla tradizione e la Page 4

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 4 di 42


ARMA

Mafia russa e mafia nigeriana si infiltrano “palestra” dalla manovalanza che aspira, ogni giorno di più nel tessuto sociale del un domani, ad assumere un ruolo di primo nostro Paese. E’ preoccupato? piano». «La mafia nigeriana è una mafia cattiva che utilizza metodi crudeli per arrivare agli obiettivi fissati. Nel giro di pochi anni si sono stanziati in Italia gruppi criminali di origine nigeriana che vengono monitorati dalle forze dell’ordine, dalla Dia, dall’autorità giudiziaria. A Palermo sta collaborando un esponente della mafia nigeriana e ciò potrebbe squarciare il velo su numerose attività poste in essere dai mafiosi africani nel nostro territorio. La mafia russa utilizza meno attività militari e preferisce rimanere nell’ombra. I traffici illeciti sono costantemente monitorate».

La ‘ndrangheta ha subito colpi pesanti negli ultimi anni «Peccato che questi colpi duri sono stati assestati alla ’ndrangheta soltanto a partire dalla fine degli anni ’90. Oggi la ‘ndrangheta è stata indebolita ma non è stata sconfitta». Progetto Elios. Di che cosa si tratta?

«Elios-Elaborazioni Investigative Operazioni Sospette è una piattaforma informatica propria della Dia attraverso la quale vengono prima raccolte le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette che pervengono dall’Unità di La mafia trae guadagni dal gioco d’azzardo informazione finanziaria della Banca e da l l e s com m e s s e . d’Italia e poi processate in base alla loro potenziale attinenza alla criminalità «Non c’è dubbio che le organizzazioni mafiosa. mafiose traggono introiti dal riciclaggio del In conseguenza dell’attività di analisi denaro attraverso il web». vengono evidenziati elementi utili per attivare o proseguire indagini sia Corruzione e collusioni mafiose dei giudiziarie che riferite più propriamente cosiddetti “colletti bianchi”. Ne vogliamo all’aggressione dei patrimoni illecitamente parlare. accumulati dalle mafie».". «La corruzione dilagante è al centro di nostre attività d’indagine in tutto il territorio nazionale con il diretto coordinamento delle Procure. La crescita del Paese si ottiene anche debellando la corruzione».

www.lasicilia.it

Lotta al terrorismo internazionale. Lo stato delle indagini? «Le cellule terroristiche contano sul web per porre in essere determinate azioni. Il monitoraggio della Dia, su questo delicato tema, è sempre costante». La lotta alla camorra «La nostra attenzione è rivolta alla individuazione dei patrimoni. In Campania oggi sono forti le cosche del Casertano mentre Napoli è tutta una storia a parte. E non vanno sminuite le cosiddette “stese”.

Giuseppe Governale, direttore Dia

Se si vuole arrivare ai vertici dei clan di camorra, si deve cominciare dal basso. E le “stese” sono considerate una buona Page 5

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 5 di 42


ARMA

Ca ra b i n i e ri con l o sm a rtph on e i n se rvi zi o: l a foto d i ve n ta vi ra l e e a rri va i l d i vi e to 02 dicembre 2018 Stop allo smartphone per i carabinieri in servizio. L'Arma ha disposto il divieto con una circolare del 29 novembre scorso e le motivazioni sono fin troppo ovvie: la distrazione dello schermo durante il lavoro potrebbe pregiudicare la sicurezza dei militari stessi e di tutti i cittadini. Le nuove disposizioni, inoltre, scongiureranno il rischio che in rete finiscano foto come quella divenuta virale sui social in cui tre militari in servizio sono assorbiti completamente dai propri telefoni cellulari. Nella circolare l'Arma sottolinea «l'esigenza di limitare all'occasionalità, e comunque per il tempo strettamente necessario, le comunicazioni telefoniche e telematiche di natura privata, fermo restando il divieto dell'uso di apparati telefonici alla guida di veicoli». E ancora: «Lo svolgimento di qualsiasi attività di servizio, specie in ambiente esterno,

richiede la massima concentrazione affinché non risulti compromessa la soglia di vigile attenzione richiesta per poter cogliere tempestivamente gli accadimenti che si verificano nei pressi, valutarne rapidamente le implicazioni e quindi, se del caso, intervenire con la necessaria reattività e le procedure operative più appropriate». Conclude la circolare: «l'utilizzo degli smartphone o di altri dispositivi di connettività mobile per finalità non riconducibili al servizio in atto, con prolungate conversazioni private e con la compulsiva verifica di chat, messaggi e applicazioni, condiziona inevitabilmente e sensibilmente la concentrazione, pregiudicando l'efficacia dell'attività e la sicurezza del personale con sfavorevoli commenti nell'opinione pubblica circa le modalità di esecuzione dei servizi».. www.ilmattino.it

Quella missione italiana nel Paese più fragile d'Europa Gli occhi della guerra 02 dicembre 2018

ordinate al centro della base. Nella zona industriale di Pristina risuona l’inno italiano. Come ogni mattina viene issata la bandiera tricolore e quella della missione Kfor, che vede impegnati i carabinieri dell’unità speciale dell’Msu.

Il vento gelido rumoreggia nel piazzale. Sbatte contro le bandiere e i tendoni, poi contro le divise, disposte immobili e

Page 6

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Venti anni di missione In quasi 20 anni la base italiana ha rappresentato uno dei fulcri delle operazioni militari in Kosovo. Alla fine dei conflitti etnici tra serbi ed albanesi era stata la risoluzione dell’Onu 12/44 a stabilire di inviare in questo territorio sconvolto dalle guerre una forza di interposizione con attività di peace keeping

Anno XII - n.ro 134

continua

Newsletter Header Pagina 6 di 42


ARMA

e peace enforcement. Prima bisognava pacificare il territorio e poi mantenerlo pacificato. E per la prima volta i carabinieri vengono inseriti tra le forze militari impegnate in una missione del genere, proprio per le loro peculiarità. E se in passato è arrivata ad ospitare numeri ben più importanti, ospitando anche militari austriaci, polacchi e francesi, oggi la base italiana appare ridimensionata, con 160 uomini che vengono preparati ad ogni circostanza, dal controllo ai contesti più rischiosi. “Venti anni di storia sono lunghi – confessa il comandante dell’unità speciale dei Carabinieri in Kosovo Ruggiero Capodivento -, si sono avvicendati diversi comandanti e ben 6.500 carabinieri per tentare di dare stabilità a questo territorio”. Sono diversi gli obiettivi che l’Msu monitora nel Paese: “In particolare ci sono l’area di Pec e alcune enclave serbe in territorio a prevalenza albanese nel sud del Paese”. A Mitrovica, tra ponti e tensioni Uno dei punti più sensibili del Paese è Mitrovica, città di 300mila abitanti a 500 metri di altezza, attraversato nel suo cuore dal fiume Ibar. Dista solo 40 chilometri dalla capitale, eppure si respira appieno l’atmosfera tesa che vive il Kosovo del Nord. Lì raggiungiamo le truppe dell’Msu impegnate in presidi fissi sul ponte di Austerlitz. Negli anni l’opera, prima distrutta e poi ricostruita dalla Nato, è divenuto il simbolo della spaccatura tra il nord e il sud di Mitrovica. Dopo la guerra la città fu infatti divisa in due parti: la parte meridionale, abitata quasi totalmente da popolazione di origine albanese (circa 60mila abitanti), e la parte settentrionale, con prevalenza di popolazione serba (circa 13mila abitanti).

Ed è un tripudio di bandiere, vessilli e stemmi serbi. “Vedi tutte quelle auto senza targa? Sono immatricolate in Kosovo, ma a Mitrovica nord le targhe kosovare sono vietate e quindi le persone sono costrette a rimuoverle”, dice il maggiore Francesco Di Costanzo. Parola d’ordine: fragile E il ponte di Austerlitz? Dopo essere stato ricostruito, è ancora lì, chiuso al traffico. Agli ingressi c’è un presidio 24 ore su 24 dei carabinieri, ora coadiuvati dalla polizia locale. “La situazione è calma ma estremamente fragile”, si limita a dire il maresciallo impegnato nel presidio. Ed è così fragile che proprio la notte prima qualcuno aveva rivendicato su un muro l’appartenenza serba dell’area. Non è chiaro perché il ponte, ormai pronto, sia ancora chiuso. Sicuramente sono in molti a volerlo ancora inaccessibile, a monito della spaccatura etnica e fisica di Mitrovica. Forse “fragile” è proprio l’aggettivo che più si addice per descrivere il contesto sociopolitico del Kosovo. A tenere alta la guardia su ciò che quotidianamente si muove in uno degli Stati più enigmatici dei Balcani sono proprio i militari italiani. Pochi giorni dopo il nostro arrivo alcuni carabinieri lasciano il Paese e ritornano in Italia tra abbracci e lacrime, testimonianze di legami stretti durante la missione. Ma per alcuni che tornano, altri arrivano a prestare servizio in un Paese ancora profondamente instabile. www.occhidellaguerra.it

Quasi per ironia della sorte, quello stesso fiume che aveva dato i natali alle prime comunità preistoriche si è poi ritrovato a rappresentare il confine interno della sua stessa città. Così oggi Mitrovica ha ancora due sindaci, due diverse Istituzioni, due monete (a nord il dinar, a sud l’euro). La parte nord a maggioranza serba del capoluogo del Kosovo del Nord è sede di tutte le istituzioni serbe nel Kosovo che sono riconosciute dal governo di Belgrado ma non da quello secessionista kosovaro. Page 7

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 7 di 42


ARMA

Palermo, colpo alla nuova Cupola di Cosa nostra. Arrestato l’erede di Riina, è il boss Se t t i m o M i ne o 04 dicembre 2018i La Cupola di Cosa nostra è tornata a riunirsi, il 29 maggio scorso. Non accadeva dal 1993. I capi delle famiglie di Palermo si sono ritrovati per eleggere il nuovo padrino, l’erede di Totò Riina morto un anno fa. E’ l’ottantenne Settimo Mineo, ufficialmente gioielliere con negozio in corso Tukory, il più anziano fra i boss della mafia siciliana, il giudice Falcone l’aveva arrestato nel 1984 e lui spavaldo aveva detto all’interrogatorio: “Non so di che parla, cado dalle nuvole”. Una vita per la mafia. Ma il mandato di Settimo Mineo è già scaduto: all’alba, la procura di Palermo diretta da Francesco Lo Voi ha fatto scattare un maxi blitz dei carabinieri nei confronti di 46 fra boss e gregari. E tra i fermati c’è anche il capo dei capi che avrebbe dovuto inaugurare la nuova era mafiosa. Con lui, tre componenti della Cupola, i rappresentanti del mandamento di Porta Nuova, Gregorio Di Giovanni; di Misilmeri-Belmonte, Filippo Salvatore Bisconti; di Villabate, Francesco Colletti. Come Mineo, tutti scarcerati di recente dopo aver scontato condanne per mafia. L’intercettazione È stato Colletti a svelare l’ultimo mistero dei boss, e non sospettava certo di essere intercettato. Al suo autista, Filippo Cusimano, ha raccontato della riunione della commissione provinciale a cui aveva partecipato alcune ore prima, il 29 maggio. “Si è fatta comunque una bella cosa diceva orgoglioso - per me è una bella cosa questa… molto seria… molto… con bella gente… bella. Grande. Gente di paese… gente vecchi… gente di ovunque”. E poi aggiungeva dettagli sui partecipanti, dettagli che hanno incastrato Mineo e gli altri. Resta il mistero sul luogo della riunione. Ma per il resto il boss di Villabate è stato fin troppo loquace con il suo autista. Ha raccontato che alcuni boss non avevano il rango adeguato per partecipare alla riunione solenne: per questa ragione, Page 8

EffettoTre 15 Dicembre 2018

sarebbero rimasti fuori Salvatore Pispicia di Porta Nuova, Francesco Caponnetto di Villabate, Giovanni Sirchia di Passo di Rigano e Francesco Picone della Noce. E’ davvero una lunga (inconsapevole) confessione quella del boss che parlava fin troppo all’autista. Gli ha pure spiegato l’ultima regola dell’organizzazione: i contatti fra i mandamenti possono essere tenuti solo dai reggenti. “E’ una regola, proprio la prima.. Nessuno è autorizzato a poter parlare dentro la casa degli altri”. Regola solenne della commissione. “Perché là dentro - diceva Colletti - quando si decide una cosa, io non posso dire di no… Siamo tutte persone perbene, tutti saggi… non ce ne deve essere timore quando si deve fare qualcosa cosa, giusto è?”. Era anche un modo per ribadire la centralità della Cupola, contro la tirannia di Totò Riina. “Ci siamo alzati e ci siamo baciati tutti”, è il finale del racconto di Colletti. L’indagine Passato e presente continuano a intrecciarsi nella Palermo della mafia. Dopo i colpi durissimi subiti negli ultimi anni, Cosa nostra stava provando a riorganizzarsi, questa volta in maniera più stabile, ricostituendo la commissione provinciale, l’organismo di rappresentanza delle famiglie che non si era più riunito perché solo il capo dei capi in carica, Totò Riina, avrebbe potuto convocarlo. Morto il padrino di Corleone, sono partite subito le procedure per la nuova Cupola. Oggi, in discussione, ci sono soprattutto due grandi affari per la mafia palermitana: il traffico di droga e le scommesse on line. Business da milioni di euro. Le ultime mosse dei padrini non sono sfuggite all’antimafia. La campagna elettorale per il nuovo governo mafioso è stata seguita passo passo dai carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale diretto dal colonnello Antonio Di Stasio. A coordinare questa maxi

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 8 di 42


ARMA

indagine, un pool di magistrati composto dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Maurizio Agnello, Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale e Bruno Brucoli. L’ultima inchiesta parla di un Cosa nostra che resta insidiosa, soprattutto per le infiltrazioni nell’economia legale e le relazioni. Le intercettazioni hanno sorpreso insospettabili imprenditori che addirittura cercavano i boss, per la soluzione di alcuni loro problemi. Mafia-agenzia di servizi, i più svariati: dal recupero crediti alla mediazione di controversie. Il nuovo capo “Lo zio Settimo è devoto”, dicevano di lui i mafiosi. Devoto a Cosa nostra, davvero una vita per l'organizzazione, anche se rischiò di essere ucciso nel 1982, nell’agguato in cui morì il fratello Giuseppe, un altro fratello – Antonino - era stato assassinato sei mesi prima, davanti alla gioielleria di famiglia: all'epoca, c’era grande agitazipne nella famiglia di Pagliarelli, fra i Mineo e i Motisi, ma il giovane Settimo seppe distinguersi per equilibrio e diplomazia, si guadagnò sul campo la stima di Totò Riina e dei suoi fedelissimi. Anche quando fu arrestato, chiamato in causa dalle dichiarazioni del primo pentito di mafia,

Leonardo Vitale, all’inizio degli anni Settanta; poi, Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno aggiunsero altre rivelazioni e Mineo venne condannato al primo maxi a 7 anni, ridotti in appello a 5 anni e 4 mesi. Il boss di Pagliarelli è stato riarrestato, dalla squadra mobile, nel 2006 e ha scontato un’altra condanna, a 11 anni. Ma non ha mai avuto un cedimento in carcere. Tornato in libertà, si è ritrovato in una situazione di fibrillazione tra le famiglie di Palermo, alle prese con gli arresti dei nuovi capi e le scarcerazioni di vecchi mafiosi desiderosi di rimettersi in azione. E ben presto, Mineo ha assunto il ruolo di gran mediatore, di garante per tutte le famiglie. I carabinieri lo hanno seguito mentre tesseva la sua rete di alleanze per ottenere il più ampio consenso. Il vecchio boss non utilizzava telefonini, e camminava molto a piedi, era lui che andava a trovare i mafiosi delle altre famiglie, un modo per evitare rischiosi summit. Ma il nuovo capo dei capi non è passato inosservato. Aveva anche ottenuto il passaporto, per andare negli Stati Uniti, ma il visto gli è stato negato. www.palermo.repubblica.it

Fanfara dei Carabinieri in concerto per i pazienti del M os ca t i 05 dicembre 2018

Questa mattina nell’Aula Magna dell’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino si è tenuto il Concerto di Natale della Fanfara del 10° Reggimento Page 9

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Carabinieri “Campania”, in favore dei pazienti della struttura.Lo spettacolo, aperto al pubblico, ha visto la partecipazione di autorità religiose, civili e militari nonché di gente comune, attirata dall’occasione del concerto, bello da vedere oltre che da ascoltare.Variegato e gradevole il repertorio offerto dalla Fanfara, diretta dal Maresciallo Maggiore Maestro Luca Berardo: dal brano Jngle Bells Rock, all’opera di Ennio Morricone “Mission”, quindi ad un brano originale per banda e trombone, a un medley di alcuni dei maggiori successi tratti dalle colonne sonore dei films di Walt Disney, a “The Type Writer” di Leroy Anderson, alla

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 9 di 42


ARMA

colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone.Applausi scroscianti si sono intervallati più volte alle musiche magistralmente eseguite dalla Fanfara dell’Arma dei Carabinieri che, prima di vari brani natalizi, ha anche eseguito alcuni pezzi della canzone napoletana d’autore (“Core n’grato”, “Tu si na cosa grande”, “Tu vuò fa l’americano”).L’esibizione è terminata con l’esecuzione della “La Fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri di Luigi Cirenei e dell’immancabile Inno Nazionale Italiano.Dopo il concerto ha preso la parola il Direttore Generale dell’A.O.R.N. “San Giuseppe Moscati”, Dr. Angelo Percopo, che ha ringraziato i presenti. Quindi gli auguri del Comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Brigata Maurizio Stefanizzi.L’Alto Ufficiale, dopo aver rivolto un saluto e un ringraziamento alle numerose autorità presenti, che con la loro significativa presenza hanno confermato i sentimenti di stima e considerazione nei confronti dell’Arma dei Carabinieri, ha evidenziato gli aspetti dell’essere Carabiniere, i valori del “l’uomo con gli alamari” che, credendo profondamente nell’impegno di mettere la propria vita al servizio del cittadino, ha scelto di indossare la gloriosa divisa che significa Fedeltà,

Onore, Dovere, Coraggio, Sacrificio e molto di più per ciascun Carabiniere che vive, con intima convinzione, il senso della quotidiana missione al servizio della comunità.“... Siamo qui per essere vicini a tutti voi… ma è sempre così… Guai sei un Carabiniere non è vicino alla gente, guai se non rispetta chiunque altro: noi non badiamo al colore della pelle, al ceto; anzi, quanto più deboli sono le persone tanto più abbiamo il dovere etico, prima ancora che giuridico, di essergli vicini…”Il Generale Stefanizzi ha quindi ricordato il Vice Brigadiere Emanuele Reali, caduto nell’adempimento del dovere, pochi giorni fa a Caserta, travolto da un treno mentre inseguiva un ladro.Al termine dello spettacolo l’artista Giovanni Spiniello ha donato all’Azienda Ospedaliera una sua opera raffigurante “L’angelo della salute”.Una bella matinée musicale, inquadrata nell’ambito delle iniziative sociali dell’Arma di Avellino volte ad avvicinare sempre di più i cittadini alla Benemerita ed accorciare le distanze tra la società ed i rappresentanti della legge, che ha alleviato la costretta permanenza dei pazienti e familiari nella struttura sanitaria, proprio in questi giorni che precedono le festività natalizie.. www.canale58.com

L’esilio dei carabinieri è finito d op o s e i a nni 06 dicembre 2018 Caserma dei carabinieri pronta all’uso. È terminata la ristrutturazione dello storico edificio comunale in via Mazzini che ospita da decenni a Negrar la stazione dell’Arma, oggi guidata dal maresciallo Nico Bernabei. Il comandante ha già preso alloggio all’interno dello stabile con la famiglia, attraverso un accordo con il Comune stipulato in attesa che l’Arma prenda in consegna l’immobile. Per il trasloco dei militari all’interno della caserma e l’apertura ufficiale al pubblico, invece, bisognerà attendere ancora qualche settimana per il completamento dell’iter necessario dopo collaudi e certificazioni. La ristrutturazione del piano terra, riservato a uffici e accoglienza, e Page 10

EffettoTre 15 Dicembre 2018

degli altri due piani superiori riservati al personale, è costata al Comune 600mila euro, a cui vanno aggiunti altri 200mila euro circa per i costi della progettazione. I lavori sono stati aggiudicati alla M.G. Costruzioni Edili srl di Pregnana Milanese, direzione e coordinamento in fase di esecuzione sono stati affidati alla Dodi Moss srl di Genova. L’intero procedimento è stato seguito dagli uffici tecnici comunali con la supervisione dell’architetto Martina Ceschi. La caserma di Negrar non è più aperta e in funzione dal 2012, quando è ripiegata a San Pietro in Cariano a causa di problemi strutturali sempre più seri riscontrati nello stabile. Da allora nella

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 10 di 42


ARMA

Palazzina comunale in via Francia i carabinieri hanno attivato un ufficio per informazioni, denunce e pratiche varie. Ma la comunità ha continuato ad attendere speranzosa il rientro del comando in centro paese - posizione privilegiata apprezzata anche dal comandante regionale dei carabinieri, il generale Giuseppe La Gala, durante un sopralluogo - e il Comune ha avviato le pratiche burocratiche per provvedere alla sistemazione completa dell’edificio. L’amministrazione Grison, in carica dall’estate 2014, ha affidato i lavori nel 2016 e il cantiere si è protratto per un paio d’anni. «Sono i tempi del settore pubblico, purtroppo», sottolinea il sindaco. «È stata una ristrutturazione complessa, anche più del previsto, sia per la sistemazione della parte strutturale sia per l’ammodernamento degli impianti tecnologici secondo esigenze e direttive indicateci dal comando regionale dell’Arma». La complicazione più grossa, rivela, sono state le infiltrazioni d’acqua che hanno reso necessaria una sistemazione idraulica. Spiega l’assessore ai lavori pubblici, Bruno Quintarelli: «Lì sotto passa una falda acquifera che proviene da nord, per risolvere il problema si è dovuto rimuovere una vecchia cisterna, canalizzare l’acqua e portarla verso il progno, un’opera non di poco conto». In ogni caso tutto il lavoro, garantisce

l’assessore, sarà utile anche per via Mazzini e gli edifici limitrofi alla caserma. «Perché la sistemazione è stata fatta una volta per tutte», afferma. Il comandante Bernabei spiega che è pronto a mettersi al lavoro con i suoi uomini nel nuovo comando, affiancato dal vice Alfredo Consalvi. «La pratica di trasferimento è in stato avanzato, manca poco», sottolinea, «e poi siamo contenti della solidarietà che molta gente ci ha dimostrato aiutandoci in tanti modi, dalla forniture alla manodopera, per accelerare i tempi del nostro ritorno in via Mazzini». Il maresciallo è in attesa di rinforzi. «L’organico sarà potenziato» annuncia Bernabei. «Passeremo da 5 a 12 carabinieri in servizio, con una squadra qualificata sotto molti punti di vista. Nella caserma gli spazi sono stati sfruttati bene: al piano terra avremo quattro uffici, con sei postazioni di lavoro». Soddisfatto il sindaco: «La nostra squadra di carabinieri non solo avrà a disposizione una caserma totalmente rinnovata, ma sta anche crescendo in quantità e qualità. Dobbiamo ringraziare il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Ettore Bramato, che ha sempre creduto molto nel nostro progetto». www.larena.it

Tatuaggi nei concorsi per Forze Armate e di Polizia: quando comportano 07 dicembre 2018 Avere un tatuaggio può comportare l’esclusione da un concorso per entrare nelle Forze Armate o di Polizia; è bene specificare, però, che l’esclusione non è automatica perché è il medico che si occupa delle visite mediche a decidere. Ci sono tatuaggi, infatti, che non incidono sull’idoneità per i concorsi di Polizia, Carabinieri ed Esercito, mentre altri sì; ciò dipende sia dall’immagine tatuata che dalla posizione del corpo in cui questo si trova. A differenza di quanto sostenuto dall’opinione pubblica, quindi, anche chi ha Page 11

EffettoTre 15 Dicembre 2018

un tatuaggio può diventare un poliziotto o un carabiniere, l’importante è che questo non venga giudicato come inadeguato durante le visite mediche. Avere un tatuaggio quindi non comporta l’esclusione automatica, tuttavia può comunque essere un fattore che incide sulla non idoneità. Per questo motivo è importante capire quando un tatuaggio non compromette l’esito di un concorso pubblico per Forze Armate e di Polizia, così da fare chiarezza in anticipo su quante chance avete di

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 11 di 42


ARMA

superare le visite mediche.

polsi; mani; Tatuaggi nelle Forze Armate e di Polizia: collo; quali sono ammessi? volto. Per rispondere a questa domanda Non comportano l’esclusione, invece, i dobbiamo far riferimento a quanto stabilito tatuaggi fatti sul petto, sulle gambe o sulle dall’articolo 2 - comma 2 - del d.P.R. 237 spalle a meno che questi non abbiano un modificato nell’agosto del ‘90. Qui si legge contenuto inadeguato al ruolo. che i tatuaggi sono sì motivo di esclusione dai concorsi per le Forze Armate o di Ad esempio, non sono consentiti tatuaggi Polizia, ma solo quando questi “per sede o che rappresentano simboli fascisti o che natura” siano “deturpanti” o, “a causa del inneggiano alla violenza, oppure altri che loro contenuto” siano indice di personalità ritraggono scene di nudo. fuori dalla norma. Questi tatuaggi non sono ammessi anche È nel corso della visita medica quindi che se si trovano in parti del corpo nascoste viene deciso se il tatuaggio presenta poiché sono considerati lesivi per la qualche requisito che lo rende inadeguato. reputazione di Forze Armate e di Polizia. Nel dettaglio, affinché questo non sia vincolante ai fini dell’esito delle visite Uno dei doveri che vanno rispettati quando mediche, è necessario che rispetti alcuni si entra a far parte della Polizia di Stato, requisiti in merito a posizione e soggetto. dell’Esercito Italiano o dell’Arma dei Carabinieri, infatti, è quello di non ledere Per quanto riguarda la posizione il in alcun modo la reputazione del corpo di tatuaggio non deve essere visibile quando appartenenza. È anche per questo motivo, si indossa l’uniforme. Si considera la divisa ad esempio, che bisogna tenere un adeguato quando si con la camicia a maniche corte, per questo comportamento motivo non saranno ammessi tutti quei utilizzano i social network. tatuaggi che si trovano su: www.forzeitaliane.it

braccia;

G ra z i e a i C a ra b i ni e ri re cup e ra t e 2 7 s t a t ui ne d e l presepe rubate in Duomo a Valenza 07 dicembre 2018 VALENZA – Sono tornate nel Duomo di Valenza, la chiesa di Santa Maria Maggiore, le 27 statuine del presepe inspiegabilmente rubate mercoledì scorso, 5 dicembre. Grazie alle indagini dei Carabinieri della città infatti i personaggi della natività sono stati ritrovati e restituiti a Monsignor Massimo Marasini.

restituendo

il

classico

clima

natalizio.

www.radiogold.it

I militari sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’accaduto e hanno individuato il responsabile, un valenzano di 57 anni, già conosciuto dalle forze dell’ordine, ora denunciato per furto aggravato. L’azione tempestiva dei Carabinieri ha permesso di ritrovare tutte le 27 statuine che andranno a ricomporre il presepe in chiesa, Page 12

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 12 di 42


ARMA

Mafia: latitanza di Matteo Messina Denaro, 25 perquisizioni 11 dicembre 2018 Al centro di questa indagine i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano nel cui alveo “sono state documentate qualificate interlocuzioni intrattenute da Tamburello con soggetti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como, cognato del latitante Matteo Messina Denaro, arrestato sempre dal Ros lo scorso aprile nell’ambito della indagine cosiddetto Anno Zero“. “Perquisizioni nei confronti di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro, vengono effettuate in queste ore ca darabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani, coordinati dalla Dda di Palermo.

Le investigazioni sull’aggregato mafioso mazarese “hanno permesso di individuare la fase riorganizzativa degli assetti di vertice, fornendo importanti elementi sulla sua collocazione baricentrica nelle relazioni criminali nella Sicilia occidentale“.

Fermato esponente di spicco di Cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.

Le indagini “hanno infine permesso di appurare che Tamburello programmava di gestire, direttamente e grazie alla collaborazione di un imprenditore mazarese, anch’egli sottoposto a perquisizione dai militari del Ros nell’ambito dell’operazione, cospicui lavori nell’ambito dell’eolico per l’ampliamento di un impianto sito in territorio di Mazara del Vallo, attraverso la palificazione di nuovi aereo generatori“.

Le perquisizioni “hanno già permesso di arrestare in flagranza di reato due degli indagati, trovati rispettivamente in possesso di pistole illegalmente detenute (una Baby Browning cal. 635 munita di caricatore con 5 colpi e un revolver cal. 22 con 20 cartucce) – spiegano gli investigatori – sequestrare apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, nonché copiosa documentazione, materiale questo che è già al vaglio dei tecnici e degli analisti del Ros e che potrà fornire spunti utili per il proseguo delle investigazioni“. Contestualmente i Carabinieri operanti hanno dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di Matteo Tamburello, “esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale“

Page 13

EffettoTre 15 Dicembre 2018

“L’attività rappresentava per Tamburello l’occasione per poter ripartire e costituiva un vero e proprio programma di infiltrazione mafiosa in uno degli affari più importanti degli ultimi anni sul territorio siciliano ed in particolare trapanese.“

www.strettoweb.it

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 13 di 42


ARMA

Il Generale Rispoli consegna 60 riconoscimenti ai Carabinieri distintisi in operazioni di servizio

11 dicembre 2018 Questa mattina, il Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”, Generale di Divisione Andrea Rispoli, si è recato in visita al Comando Provinciale Carabinieri di Roma. Ricevuto nella storica caserma di Piazza San Lorenzo in Lucina, dal comandante Provinciale, Colonnello Francesco Gargaro, l’alto ufficiale ha incontrato il personale della sede e una rappresentanza di Carabinieri della Provincia. Il Generale di Divisione Andrea Rispoli ha poi consegnato 60 encomi, concessi a Carabinieri distintisi in diverse operazioni di servizio. Tra questi, premiati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante che hanno fornito un determinante contributo alle indagini per la soluzione dell’omicidio “Varani”. Nel corso del suo intervento, il Generale Rispoli, oltre a formulare gli auguri più fervidi per le prossime festività Natalizie ha ribadito il proprio apprezzamento per l’impegno quotidianamente profuso da tutti i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma nel contrasto ad ogni forma di criminalità e per gli sforzi effettuati per rispondere in modo sempre più aderente alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini. Il Comandante della Legione Carabinieri Lazio si è in particolare soffermato sulla capillare attività di controllo del territorio assicurata dalle Stazioni Carabinieri che con il loro impegno silenzioso, convinto e concreto riescono a garantire un’efficace forma di protezione ravvicinata alle comunità di riferimento. Premiati inoltre i Carabinieri della Stazione Roma Monteverde Nuovo che hanno partecipato alle indagini che hanno Page 14

EffettoTre 15 Dicembre 2018

consentito di arrestare 5 persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di furti ai danni di alcune tabaccherie della Capitale nelle zone di Monteverde e Monte Mario, rubando ingenti quantitativi di tabacchi, valori bollati, ricariche telefoniche, Gratta e Vinci e denaro contenuto nei registratori di cassa; un militare del Nucleo Radiomobile di Roma che, libero dal servizio, non ha esitato ad affrontare un rapinatore all’interno di un supermercato; un militare della Stazione Carabinieri Roma San Paolo intervenuto, fornendo un determinante contributo all’arresto di un malvivente che aveva rapinato una farmacia con un coltello e ferendo il titolare dell’esercizio commerciale; i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci per aver fornito un determinante contributo ad una complessa attività d’indagine che consentiva di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine; i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina per aver fornito un determinante contributo ad una complessa attività investigativa che consentiva di disarticolare un gruppo criminale, costituito da extracomunitari, responsabile di ricettazione e di varie rapine perpetrate in danno di turisti stranieri, simulando l’appartenenza a forze di polizia; un carabiniere del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale che, libero dal servizio e in abiti civili, individuava e bloccava un cittadino extracomunitario responsabile di tentata rapina, poi sfociata in efferata violenza sessuale, nei confronti di una giovane studentessa; i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e della Stazione Roma Monteverde Nuovo per aver fornito un determinante contributo a complesse attività tecniche che consentivano di acquisire inconfutabili elementi di reità nei confronti del responsabile del tentato omicidio di un’anziana commerciante, commesso a scopo di rapina; i Carabinieri della

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 14 di 42


ARMA

Stazione Roma Appia che hanno partecipato all’indagine che ha consentito di identificare e arrestare 2 persone, resesi responsabili di sequestro di persona, violenza sessuale e rapina in danno di una ragazza; i Carabinieri della Sezione di PG che hanno fornito un determinante contributo ad una complessa attività d’indagine che consentiva di disarticolare

un sodalizio criminale, operante principalmente nei locali più conosciuti della Capitale, responsabile di traffico di sostanze stupefacenti. www.farodiroma.it

Brindisi: carabinieri del Gis, abbordaggio di una nave battente bandiera panamense

11 dicembre 2018 BRINDISI - Abbordaggio di una nave in perfetto stile film, con le teste di cuoio dei carabinieri che la raggiungono su un battello veloce e ne prendono il comando. È accaduto a Brindisi, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, nell'ambito di un'inchiesta su presunti traffici dal Sud America verso l'Italia. La nave bloccata davanti al porto di Brindisi si chiama Costanza, batte bandiera panamense e proveniva dalla Colombia. In

Puglia si era già fermata il 5 settembre e il 25 ottobre mentre a fine ottobre era approdata a Marghera. L'operazione del Gis (Gruppo di intervento speciale dell'Arma, specializzato in operazioni anti-terrorismo e ad alta pericolosità) è scattata all'alba ed è stata supportata dai finanzieri del Reparto operativo aeronavale. La Costanza è stata bloccata prima di entrare in porto e poi condotta alla banchina di Costa Morena, dove sono state avviate le operazioni ispettive. www.bari.repubblica.it

Gestione dei centri per migranti, arrestati presidenti di coop e funzionari pubblici 12 dicembre 2018 Il business dei minori migranti e gli intrecci con funzionari della pubblica amministrazione dietro l'operazione "Blonds" avviata dalla Procura Distrettuale di Catania, collegata con la Procura di Gela. Gli indagati. A capo del sistema di corruttela, estorsione e maltrattamenti ci sarebbe stato Pietro Biondi, 63 anni di Catania, con la gelese Gemma Iapichello di 42 anni. I due si Page 15

EffettoTre 15 Dicembre 2018

trovano nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Arresti domiciliari per Kasia Chylewska di 38 anni, Natale di Franca di 59 anni, Paolo Duca di 40, Clara Favatella di 36, Giuseppina Foti di 46, Alessandro Giannone di 35, Giuseppe Palumbo 61 anni, Liliana Pasqualino di 55 anni, Francesca Politi di 33 anni e Francesca Ventimiglia di 58 anni.

Anno XII - n.ro 134

continua

Newsletter Header Pagina 15 di 42


ARMA

Le indagini. Sono stati i carabinieri della Pg di Catania a scoprire dal giugno dello scorso anno il "sistema" che sarebbe stato avviato da Biondi e dalla Iapichello. I dodici raggiunti da ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Catania avrebbero costruito un’associazione finalizzata alla realizzazione di vari delitti contro la pubblica amministrazione, come quelli di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e di frode nelle pubbliche forniture, nonché i delitti di estorsione e di maltrattamenti. A capo del sistema. Sarebbero stati Pietro Biondi e Gemma Iapichello a creare il “sistema” di assunzioni nelle varie cooperative sociali di parenti di funzionari pubblici che dovevano controllare le attività di associazioni e coop tutte collegate a al catanese Pietro Biondi. Una commistione tra controllore e controllato. Funzionari dell'Inps. Nell'indagine sono coinvolti anche Natale di Franca e Paolo Duca, dipendenti dell'Inps di Catania e Sondrio. I due avrebbero ricevuto illeciti profitti dal "sistema Biondi". Le cooperative

sociali avevano assunto, infatti, alcuni congiunti di Di Franca, mentre Duca avrebbe puntato sulla riassunzione della moglie. I due indagati avrebbero compiuto vari atti contrari ai propri doveri d’ufficio. Avrebbero favorito le pratiche delle associazioni o cooperative collegate all'imprenditore Pietro Biondi, in più avrebbero avvertito sui controlli e ispezioni. In alcuni casi avrebbero anche evitato di applicare alcune sanzioni per le anomalie emerse durante le verifiche. Sequestri. Sigilli per l'Associazione Solidarietà 2000, Cooperativa Comunità Per Vivere Insieme, Cooperativa Onlus Pianeti Diversi, Cooperativa Progetto Vita Onlus, Cooperativa Comunità Il Quadrifoglio Onlus, Cooperativa Alba, Cooperativa Le Fata Dell’arcobaleno, Associazione Albero Della Vita. Business. Per gli inquirenti il valore delle associazioni e cooperative sequestrate è di 3 milioni di euro, mentre il giro d'affari è pari a 20 milioni di euro. www.lasicilia.it

Soppressione caserma Carabinieri, sindaco di Spezzano scrive a Mattarella 13 dicembre 2018 SPEZZANO DELLA SILA (CS) – “Le scrivo in qualità di Primo Cittadino del Comune di Spezzano della Sila per porre alla sua gentile attenzione una vicenda di particolare rilievo per la comunità che rappresento”. Inizia così la missiva di Monaco: “Il 21 maggio è pervenuta al mio Comune una nota della Prefettura di Cosenza con la quale si prefigura la soppressione della Stazione dei Carabinieri del centro urbano di Spezzano della Sila, a quanto pare in conseguenza dell’istituzione di una nuova Stazione nel contiguo Comune di Casali Del Manco, recentemente costituito a seguito di fusione di 5 piccoli comuni della zona”. “Tale notizia ha suscitato grande stupore e preoccupazione nella cittadinanza – scrive il sindaco – atteso che la stazione dei Page 16

EffettoTre 15 Dicembre 2018

carabinieri di Spezzano, ha sempre rappresentato un importante presidio di legalità nel comprensorio della Sila, benché si tratti di un’area della Calabria con basso indice di criminalità. Si trovano tracce storiche della Stazione dei Carabinieri di Spezzano Della Sila addirittura risalenti al 1866 con convocazioni del suo Comandante dell’epoca presso l’Ufficio del Territorio di Cosenza”. “E’ pur vero che, sul territorio del nostro Comune, vi è un’altra Stazione CC – presso la frazione di Camigliatello Silano, nota e frequentata località turistica montana – ma distante 15 Km dal centro urbano di

Anno XII - n.ro 134

continua Newsletter Header Pagina 16 di 42


ARMA

Spezzano e caratterizzata dalle diverse problematiche di un territorio vastissimo come l’Altopiano Silano (con ulteriori villaggi della Sila come Cupone, Cuponello, Croce di Magara, Moccone, Lagarò,Salerni , Zagaria, Cava di Melis , ognuno di essi distante dalla stazione stessa decine di Km) ,e dove peraltro sono attivi anche alcuni Centri di Accoglienza Straordinaria, con evidenti ripercussioni sul lavoro dei Carabinieri nell’assicurare un’adeguata tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico anche nel distante centro urbano di Spezzano Della Sila”. “La presenza dell’Arma – sottolinea il primo cittadino – risulta importante anche

alla luce del fatto che il nostro Centro cittadino viene a essere frequentato da turisti soprattutto nei fine settimana per la presenza del terzo Santuario in Italia edificato da San Francesco di Paola, del Musei della Tessitura, Mostra iconografica , Museo Antropologico. L’utenza settimanale riguarda i seguenti uffici: Ufficio del Giudice di Pace, Centro Socio Pedagogico dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Polo Sanitario dell’ASP, Casa di Riposo per Anziani Villa Marta, Scuola Materna “Sandro Pertini” , “Scuola Elementare Via Cona”, “Scuola Elementare Via Stazione”, “Scuola Media “Bernardino Telesio”, Ludoteca Comunale “Caleidoscopio”, Ufficio Poste Italiane, Centro Sportivo “S.Francesco di Paola”, Campo da Tennis Spezzanello, circa 30 associazioni culturali – sociali – ricreativo, Campo di Calcio “G.Brancati”.Nella giornata di Venerdì si svolge il mercato infrasettimanale degli ambulanti (circa 50 espositori)”. “Inoltre si contano dai dati dell’Ufficio Tributi Comunale ben 118 attività commerciali ( negozi, studi professionali, bar, ristoranti, officine) posti nel centro Page 17

EffettoTre 15 Dicembre 2018

urbano su un totale di 243 attività commerciali (le restanti 125 sono nel territorio della frazione Camigliatello Silano). La preoccupazione dell’Amministrazione comunale è anche un possibile depauperamento di tutti questi operatori e uffici che subirebbero certamente un colpo da un punto di vista della sicurezza e della tranquillità”. “Dopo alcuni incontri tenutisi lo scorso anno con i vertici del Comando Legione Calabria e del Comando Provinciale, al fine di discutere questa problematica di una possibile chiusura della stazione del centro urbano, il Comune ha offerto la disponibilità ad accollarsi il canone di fitto attualmente sostenuto dall’Arma per la Caserma di Spezzano, nonché ha destinato specifico immobile – ex Scuola Materna – da concedere ai Carabinieri come nuova sede della stessa”. “Con questa lettera – prosegue Monaco – mi permetto di rappresentare l’opportunità che – nelle more delle definitive determinazioni del Ministero dell’Interno in merito – l’ipotesi di soppressione della Stazione dei CC di Spezzano Sila possa essere riconsiderata, sulla scorta di un’attenta valutazione connessa alla primaria esigenza di rafforzare la presenza dello Stato in un territorio come la Calabria che ha estremo bisogno di messaggi rassicuranti e che– da sempre – considera l’Arma dei Carabinieri un imprescindibile punto di riferimento per la comunità. Appare strano che in comuni con popolazione inferiore alla nostra e numero di attività commerciali molto inferiore , si sia proceduto a mantenere la presenza della caserma dei carabinieri seppur con potenzialità ridotta. Inoltre apprendiamo dai mass media che il Ministro dell’Interno sta aumentando il numero di carabinieri in tutta la Regione Calabria, sarebbe un controsenso procedere alla chiusura di caserme”. Poi l’appello: “per tali ragioni, rivolgo un accorato appello alla sua cortese attenzione come massima carica dello Stato affinché sia attivata ogni utile iniziativa al riguardo”. www.quicosenza.it

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 17 di 42


RAPPRESENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza La 22a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI '"...La manovra di stabilità si và perfezionando e si vota con la fiducia delle camere. Campagne elettorali, proclami e annunci di investimenti sulla sicurezza del paese hanno tenuto banco in questi mesi, senza mai fermarsi. Ogni occasione è stata buona per parlare di sicurezza. Ma la sicurezza la fanno gli operatori sul territorio, gli agenti e ufficiali di polizia giudiziaria sul territorio, sulla strada. Sono proprio loro che non avranno risposte concrete dalla manovra economica del Governo, dalle scelte di questa politica bipolare di Governo. Il segno “ + “ con il segno “ –“ si annullano, portando lo zero, da zero a zero, una sorta di “stabilità”. Il Ministro Interni si è adoperato per interventi nel decreto “sicurezza”, il Ministro della Difesa ha rivisto i bilanci con tagli sugli investimenti per la sicurezza esterna dirottandoli sulla sicurezza interna. Cosa ci troviamo noi operatori di sicurezza da questi importanti interventi dei due ministeri Interni e Difesa? ... "...noi ci troviamo fermi a come è stata dal 1996 la situazione critica della previdenza complementare con la garanzia di avere una pensione, certo, ma dopo 37 anni di servizio con un sistema contributivo pieno con 1.300 euro di pensione, cosi’ anche fra 20 anni. Abbiamo sempre chiesto un aumento stipendiale degno di chi rischia la vita incrociando lo sguardo con il pericolo ogni giorno e ci troviamo uno stanziamento per il triennio 2019-2021 con poco piu’ di 10 euro pro capite di aumento stipendiale, meno della vacanza contrattuale..." "...ma in manovra, i tecnici di Governo, quelli che gestiscono il paese da 30 anni, dovranno far aggiustare le cifre all’equivalente della vacanza contrattuale. A fronte delle sempre presenti difficoltà economiche dei bilanci di Governo, abbiamo sempre chiesto, almeno, interventi di defiscalizzazione sui nostri stipendi, sulle nostre indennità, che sono piu’ quello che si dà a chi ci dà lo stipendio che somme nette da poter impiegare per le economie delle nostre famiglie. Si, sarà fatta ma con soglie che riusciranno a dare risposte economiche a chi, giovane carabiniere senza famiglia e senza ancora pesi economici come mutuo, famiglia e figli..." "...si fanno interventi sul lavoro e garantire il diritto al lavoro e i carabinieri ogni anno lasciano cifre esorbitanti equivalenti al compenso lavoro straordinario prestato e non corrisposto per risorse non disponibili. Una sorta di “lavoro nero” prestato e non pagato. Pensare che il lavoro straordinario per un carabiniere, a fronte della carenza organica, è all’ordine del giorno nella vita di tutti i giorni cercando di rispondere alla crescente piccola e grande criminalità sul territorio nazionale ..." "...assunzioni ? tutto finto. Quelle fatte nel 2018 e quelle che stiamo facendo per il 2019 sono semplicemente provvedimenti fatti dal precedente Governo per provare a sanare il danno funzionale che fu fatto nel 2010 con il blocco del turn over ..." "...No, come carabiniere non si puo’ accettare di essere sempre usati come propaganda e poi restare nel silenzio del nostro essere servitori dello Stato " . FONTE: pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo pubblicata 09 dicembre 2018

Page 18

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 18 di 42


ATTUALITA' - NEWS

G l ob a l C om p a ct : op p ort uni t à o i ng e re nz a ?

01 dicembre 2018 Il Global Compact for Migration (Gcm) è un accordo promosso dall’Onu con lo scopo di dare una risposta globale al problema della migrazione. Dovrebbe essere un protocollo orientato a tutelare diritti e bisogni di tutti coloro che si ritrovano nella necessità di fuggire dal proprio Paese di origine. Al Gcm si sono già opposti Ungheria, Austria, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera. Dubbi anche dall’Italia. Gli Stati Uniti, si erano già dissociati dai piani Onu per le migrazioni. Il documento stabilisce il diritto fondamentale di ciascuno a emigrare indipendentemente da quelle che sono le ragioni che lo portano a muovere. Questo significherebbe che "domani" non sarà solamente un diritto quello di essere rifugiato ma anche quello di essere un migrante che scappa dalla fame, o dai disagi climatici o più semplicemente perché ha necessità di muoversi. Significherebbe impedire a tutti i Paesi di fermare i flussi migratori anche quando hanno vasta portata, riducendo l'impatto di qualsivoglia provvedimento atto a difendere i propri confini nazionali. Il Global Compact - pur non creando vincolo giuridico - non è affatto compatibile con le politiche del governo italiano, propone flussi continui creando obblighi crescenti in merito ai servizi da fornire agli immigrati, indipendentemente dal loro, e impedisce di perseguire chi fornisce assistenza indebita all’immigrazione irregolare. Nel "contratto" di governo Lega-M5s, riguardo l’immigrazione e il relativo business, si legge che è necessaria la riduzione della pressione dei flussi sulle frontiere esterne. La conseguenza è la rinegoziazione delle missioni europee nel Mediterraneo allo scopo di ottenere una redistribuzione dei migranti tra Paesi europei, a differenza dell’assetto attuale che vede l’Italia come unico porto d’approdo. Segue il ricollocamento Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

obbligatorio ed automatico dei richiedenti asilo e l’allontanamento in caso di reati. La trasparenza nella gestione dei fondi pubblici diventa un punto fondamentale, favorendo la valutazione di richieste d’asilo nei Paesi d’origine. Per aumentare la sicurezza e scoraggiare le immigrazioni non idonee è stato stabilito il prolungamento a 18 mesi massimi della detenzione dei migranti illegali al fine di rimpatrio. L’istituzione di un registro per i luoghi di culto allo scopo di evitare infiltrazioni del terrorismo islamico è uno strumento ulteriore di monitoraggio dopo la chiusura dei porti italiani alle organizzazioni non governative operanti nella zona di ricerca e salvataggio libica ed il pacchetto sicurezza noto come ”Decreto Salvini”. Tutto questo entra in contrasto con il Global Compact che indica chiaramente la possibilità della gestione migratoria senza porre limiti numerici. Nei paragrafi 7-9 del documento l’immigrazione viene descritta come un fattore in grado di aumentare il benessere del Paese ospite, di fatto ignorando i periodi di stagnazione e oggettiva prolungata negatività economica del Paese ospitante. In nessun punto del documento il Gcm prende in considerazione le esigenze dei Paesi ospiti. Il paragrafo 24-a chiede di “assicurare che l’assistenza di natura umanitaria non sia considerata illegale”. Il richiamo, nella sua generalità, è chiaro: le Ong che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni dovrebbero essere libere di svolgere la propria attività, con la motivazione dell’assistenza umanitaria. In ultimo, ma non ultimo, al paragrafo 32 si prefigura una istruzione dei minori sul tema migratorio mentre al paragrafo 33 si propone la promozione di una dibattito

Anno XII - n.ro 134

continua

Page

Pagina 19 di 42


ATTUALITA' - NEWS

"basato sui fatti, libero e aperto, che condanni razzismo e xenofobia, la sensibilizzazione ed istruzione dei professionisti dei media ad una terminologia ed informazione etica” unite ad una cancellazione dei fondi pubblici a media che “sistematicamente promuovono intolleranza, razzismo, xenofobia” e campagne di informazione riguardo i contributi positivi dell’immigrazione regolare. Norme che rischiano di trasformare in razzismo e xenofobia ogni forma di dissenso (anche una semplice opinione diversa anche se argomentata oggettivamente). Inoltre si introduce il tentativo di censurare la nazionalità dei criminali e l’imposizione di termini quali "migranti economici", "irregolari" o "senza documenti" al posto di "illegali" e "clandestini". E’ piuttosto ovvio che tutto questo entra in contrasto con il programma del governo italiano oltre fare emergere evidenti discrepanze oggettive che sono frutto esclusivo della "deviazione" ideologica. Basta poi dare uno sguardo al decreto sicurezza per notare l’impossibilità di accettazione del Global Compact da parte del nostro Paese.

La Corte Costituzionale avrebbe agio per dichiarare illegittima la non osservanza della dichiarazione Onu sull’immigrazione, firmata (anche) dall’Italia. Un rischio elevato giacché esiste la violazione degli artt. 10 e 117 Cost., soprattutto perché è divenuta prassi consolidata l’adattamento automatico del nostro Paese alle norme internazionali anche se trattasi solo di dichiarazioni d’intenti e di principi senza alcuna efficacia vincolante, come dovrebbe essere il Global Compact. Il Gcm, con somma soddisfazione delle élite che usano l’immigrazione economica di massa per annichilire gli Stati nazionali e la sovranità dei paesi europei, renderebbe le leggi sull’immigrazione e in particolare il contenuto del Ddl Sicurezza, solo carta straccia.. www.interris.it

Nella sostanza, solo apparentemente il Global Compact sembra "cosa buona e giusta", in realtà intende favorire le migrazioni globali, abbattendo le frontiere e le leggi sull’immigrazione irregolare, attraverso l’annullamento della distinzione tra rifugiati e migranti economici. La posizione dell’Italia non è ancora chiara, il ministro degli Esteri sarebbe possibilista, il M5S appare ancora diviso sull’argomento, mentre Matteo Salvini ha espresso la sua contrarietà. L’anomalia più evidente è la forma “non vincolante” del protocollo. Di fatto è una trappola per il nostro Paese. E lo è a causa di due articoli della Costituzione, l’art. 10 e l’art. 117, comma 1. Se il primo obbliga l’Italia a conformarsi alle norme e ai trattati internazionali per quanto riguarda la condizione dello straniero, il secondo obbliga la legge italiana e regionale a rispettare gli obblighi internazionali. Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 20 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Manovra: lavori no-stop in commissione, si punta all'ok martedì. Congelato il taglio delle pensioni d'oro 02 dicembre 2018 Riprendono alle 18.30 i lavori della commissione Bilancio della Camera sulla manovra. E' quanto emerge dall'ufficio di presidenza della commissione, dopo che governo e relatori hanno presentato 56 nuovi emendamenti al testo. Il termine per i subemendamenti è fissato alle 18.30 di questa sera, orario della ripresa dei lavori in commissione che andranno avanti anche in seduta notturna. Lunedì la commissione è riconvocata alle 10, con l'obiettivo di votare il mandato al relatore entro martedì alle 14 e avviare la discussione generale nell'Aula di Montecitorio mercoledì alle 12. Il taglio dell'Imu sui capannoni raddoppia. Lo prevede un emendamento presentato dai relatori alla manovra che porta dal 20% al 40% la deducibilità dell'Imu ai fini Ires e Irpef, per gli immobili strumentali. La misura costa 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 milioni dal 2021: le risorse arrivano dal Fondo per l'attuazione del programma di governo previsto dall'articolo 55 della legge di bilancio, che per il 2020 ha una dotazione totale di 430 milioni.

Non c'è il taglio delle pensioni d'oro, nel pacchetto di emendamenti alla manovra depositato in commissione alla Camera. Le proposte di modifica sono in tutto 54: 15 del governo e 39 dei relatori. Tra le norme attese c'era il pacchetto per la famiglia, che non risulta tra le modifiche, e il taglio delle pensioni sopra i 90 mila euro che però - secondo fonti M5s - sarà introdotto con un emendamento al Senato. Dalla Lega confermano che una seconda, corposa, tranche di modifiche alla legge di bilancio arriverà a Palazzo Madama. Superenalotto, superstar, sivincetutto, Eurojackpot, winforlife: si allunga di un anno (comunque non oltre il 30 settembre 2019) il diritto di Sisal di gestire i "giochi numerici a totalizzatore nazionale", in attesa dell'assegnazione di una nuova concessione. Lo stabilisce un emendamento del governo alla manovra che di fatto aggiungendo un articolo (l'89 bis) - proroga la gestione a Sisal la gestione del Superenalotto. Le maggiori entrate, quasi 71 milioni, si aggiungono al "fondo per l'attuazione del programma di governo". www.ansa.it

Sfida sul deficit al 2%, la Ue: «Non basta». C ont e : « Sot t o non a nd i a m o» 04 dicembre 2018 BRUXELLES L'Eurogruppo sta con la Commissione e chiede all'Italia «di prendere le misure necessarie per rispettare il Patto di stabilità». Non solo: scommette sull'accordo su una soluzione condivisa: «Sosteniamo la valutazione della Commissione e il dialogo in corso tra Commissione e autorità italiane». Ecco la posizione dei ministri finanziari che nello stesso tempo mantengono il punto sulla Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

necessità che l'Italia si adegui al quadro di bilancio dell'Eurozona, respingono di fatto anche la seconda versione (praticamente la fotocopia della prima) del progetto di legge di bilancio e sperano in un'intesa con l'Italia. La partita non è chiusa e non è chiusa soprattutto in Italia: fonti qualificate indicano che «tutta la discussione è a Roma

Anno XII - n.ro 134

continua Page

Pagina 21 di 42


ATTUALITA' - NEWS

con gli azionisti della maggioranza di governo». E da Roma il presidente Conte conferma che servirà ancora qualche giorno prima di un nuovo passaggio con le istituzioni europee. Negando però di voler scendere al di sotto del 2% nel rapporto deficit/Pil. Nel testo della dichiarazione sulle leggi di bilancio degli Stati Eurozona, sull'Italia l'Eurogruppo si riferisce alle ultime battute dello scontro Italia-Ue sulla manovra finanziaria: «L'Italia ha sottoposto il 13 novembre un progetto di bilancio sul quale la Commissione ha emesso un'altra opinione il 21 novembre confermando l'esistenza di una inadempienza particolarmente grave della raccomandazione del Consiglio». E ancora: «Un lento ritmo di riduzione del debito dagli alti livelli in un numero di Stati resta una fonte di preoccupazione e deve essere fronteggiato con decisione». L'Eurogruppo non cita la possibile procedura per violazione della regola del debito,

levigando il più possibile i toni. Fonti qualificate indicano che all'Italia vengono chiesti «impegni credibili». A Roma si cerca di comporre un quadro che assicuri un aggiustamento del deficit/pil strutturale anche se minimo. Questo per Commissione ed Eurogruppo è un punto ineliminabile. L'esecutivo Ue non si sbilancia sui contenuti del negoziato. Indicative le parole di Pierre Moscovici: «Le discussioni con l'Italia fanno progressi, c'è stato un cambiamento di metodo, vedo una disponibilità nuova per cambiare, discutere, ci sono nuove proposte che fluttuano nell'aria e vanno nella buona direzione, ma c'è uno scarto significativo tra la valutazione dell'Italia e le esigenze del patto di stabilità che la Commissione e il Comitato economico e finanziario, che rappresenta i ministri, hanno indicato».. www.ilmessaggero.it

Entro il 17 dicembre va versato il saldo dell’imposta sulla casa. Istruzioni per l’uso per i contribuenti 04 dicembre 2018 Quest’anno la scadenza è fissata al 17 dicembre, visto che la metà del mese cade di sabato. E’ la data entro la quale dovrà essere versato il saldo dell’imu (imposta municipale unica), la principale tassa sulla casa esistente in Italia. E’ un prelievo patrimoniale che ogni anno porta nelle casse dello Stato oltre 16 miliardi di euro. Ecco alcune cose da sapere prima di pagare. Chi deve pagare. Devono versare l’Imu i proprietari, gli usufruttuari e i titolari di un diritto di superficie su immobili diversi dalla prima casa. Non devono pagarla invece i proprietari o usufruttuari di un immobile adibito ad abitazione principale, a meno che non si tratti di case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9). Calcolo dell’imposta. Per stabilire l’importo da versare bisogna prendere la rendita catastale dell'immobile (risultante dai dati dell'Agenzia del Territorio), rivalutarla del 5% e moltiplicarla per un coefficiente che dipende dalla categoria del fabbricato,

- 160 per i fabbricati nelle categorie catastali A, C2, C6 e C7; - 80 per gli immobili classificati con le sigle A10 e D5; - 140 per le classi catastali B, C3, C4 e C5; - 55 per gli immobili della categoria C1; - 65 per i fabbricati della classe D.

Dopo aver moltiplicato la rendita per il coefficiente, bisogna applicare al risultato ottenuto l'aliquota stabilita dal proprio Comune. Per avere informazioni più dettagliate, meglio rivolgersi agli uffici competenti o consultare il sito internet dell'amministrazione municipale. Il saldo Trattandosi di un versamento a saldo, quello del 17 dicembre è pari alla metà dell’imu annuale dovuta. Come si paga Il pagamento può essere effettuato tramite un apposito bollettino postale oppure con il modello F24, disponibile in banca. In questo caso, bisogna mettere il codice del proprio comune e diversi codici- tributo, a seconda della categoria dell' immobile (...). www.panorama.it

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 22 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Vacanze Di Natale In Sicilia 07 dicembre 2018 E’ ufficialmente partita la rassegna di articoli “Palermo Prime”, volti alla celebrazione del Natale siciliano in ogni sua sfaccettatura. In questo pezzo, una serie di suggestive manifestazioni natalizie da porre all’attenzione di chi deciderà di trascorrere le sue vacanze sull’Isola (ma anche degli autoctoni che sconoscono alcune maliose tradizioni). Se un non-siciliano dovesse decidere dove trascorrere il Natale, probabilmente la Sicilia sarebbe il fanalino di coda della classifica delle mete “Top-Natale 2018”. Chi pensa al Natale, infatti, immagina il camino ardente, paesaggi innevati, mercatini natalizi, luci e freddo pungente. La Sicilia, invece, giustamente, prefigura l’estate, il mare e le alte temperature. Eppure si tratta di uno scenario non proprio corretto e, nonostante la neve sia la rara eccezione riservata alle alte montagne, il Natale in Sicilia è ricco di tradizioni sacre, profane e sentite naturalmente gastronomiche.

Chi non conosce Caltagirone, la capitale della cerami-ca siciliana? Caltagirone è la città dei mille Presepi; una tradizione (ormai forma d’arte) centenaria, che impegna gli artigiani calatini durante tutto l’anno. Proprio in questa città, si trova il presepe più grande d’Italia: oltre 400 mq di allestimento in stile siciliano con più di 300 personaggi in terracotta animata, montagne, ruscelli d’acqua e modeste abitazioni contadine. Sono da segnalare, inoltre: l’esposizione permanente “Presepi di tutto il mondo” di Bronte (CT), città famosa per il pistacchio; l’esposizione dei 130 Presepi di Noto (SR), presso il Museo del Presepe nell’ex Collegio dei Gesuiti; le “Vie dei Presepi di Scicli (RG)”, un tour guidato tra i Presepi delle chiese e delle abitazioni private; le Natività in mostra nelle chiese, cortili e botteghe del centro storico dell’incantevole Erice (TP), che ospita il Regio Presepe Monumentale; i “Presepi sulle Madonie”, l’iniziativa volta alla valorizzazione delle

Ogni luogo dell’Isola, secondo le proprie consuetudini, si veste di Natale con quello che può, e non per questo risulterà meno affascinante di un paese del Nord Europa. L’usanza del Presepe, ad esempio, molto sentita nel territorio, fa di molte città siciliane mete irrinunciabili per la moltitudine di varianti, forme, dimensioni e colori. opere degli “Artigiani del Presepe” di Blufi (artistico meccanico), Alimena, Bompietro, Madonnuzza, Locati, Polizzi Generosa, Petralia Sottana e Petralia Soprana (PAeletto da poco “il Borgo dei Borghi 2019”) e ancora il “Presepe Galleggiante” sul lago di Ganzirri (ME); il “Presepe del Mare” nella chiesetta delle Anime del Purgatorio nell’isola di Lipari (ME). continua

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 23 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Alcune città sicilia-ne, invece, si trasformano esse stesse in veri e propri presepi, qui gli abitanti, tra il suono delle zampogne e le Novene, inscenano gli antichi mestieri. Calascibetta (AG), ad esempio, o la splendida Custonaci (TP). “Custonaci Beith Lehem” è l’iniziativa che mette in scena un mese di magica atmosfera natalizia tra concerti, mostre, itinerari, culturali, gastronomia, intrat-tenimento e il suggestivo Presepe vivente nella Grotta Mangiapane di Scurati. E poi c’è il “Presepe Vivente Medievale” di Marineo (PA); il Presepe vivente di Ispica (RG), uno dei più visitati della Sicilia, allestito nei suggestivi tornanti della strada Barriera, il 23, 25, 26, 30 dicembre 2018 e 1, 6 gennaio 2019. A Vizzini (CT) torna il “Presepe Verghiano”, in una rappresentazione teatrale suggestiva, nel Teatro Cunziria, borgo antico divenuto celebre per il duello tra compare Alfio e Turiddu. E a Capodanno? Non solo le grandi città, ma anche i piccoli centri faranno di questa notte una notte da ricordare. A Gratteri, la notte del 31 dicembre “A Vecchia” fa da protagonista. La manifestazione ha inizio intorno alle ore 20.30, al suono del corno e dei campanacci, quando la Vecchia, avvolta in un lenzuolo bianco e sul suo asino, inizia la discesa dalla grotta Grattara, accompagnata da un corteo di ragazzi muniti di torce e vestiti in abiti tradizionali. Intorno alle 21, la Vecchia, inizia ad incamminarsi per le caratteristiche vie del paese, distribuendo doni e dolciumi a tutti i bambini, poi conclude il suo percorso nella piazza principale in una grande festa con danze, giochi pirotecnici e degustazioni che durano tutta la notte e danno il benvenuto al nuovo anno. Per l’Epifania, a Canicattì (AG) c’è la “Festa di li tri Re”, ovvero la rievocazione della visita dei Re Magi alla grotta di Betlemme. Molto suggestiva è anche l’Epifania di Bordonaro (ME) con l’annuale appuntamento con “U Pagghiaru” (capanna); una tradizione risalente all’XI secolo, probabilmente importata dai Padri Basiliani che portarono dall’Armenia l’uso di festeggiare il giorno del Battesimo del Signore con riti solenni celebrati sotto un grande albero a forma di capanna. “’U Pagghiaru” viene costruito con rami di corbezzolo, in siciliano “’mbriacheddi”, perché era usanza, un tempo, mangiarli in osteria bevendo il vino. La struttura viene Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

addobbata con arance, limoni, mandarini, ciambelle di pane azzimo, tondini di cartone colorato e si colloca infine, alla sommità del Pagghiaru, una croce ricoperta d’arance, ciambelle e salsiccia: il palio della vittoria agognato da tutti gli scalatori. Quel giorno, dopo la Santa Messa, il parroco si avvia, seguito dalla folla di fedeli e dagli scalatori, verso la piazza dove è stato eretto “‘u Pagghiaru” che verrà benedetto. Successivamente i concorrenti, al segnale di partenza, iniziano ad arrampicarsi sull’intelaiatura oscillante, cercando di arrivare per primi in cima e conquistare il bottino. Il vincitore verrà acclamato e portato in trionfo, mentre tutti gli altri spogliano l’albero, lanciando sulla folla gli addobbi. La scalata al “Pagghiaru” si conclude con il tradizionale spettacolo del “cavadduzzu e l’omu sabbaggiu”, uno spettacolo pirotecnico che ha come protagonisti due uomini, questi ultimi sono situati dentro strutture di legno che rappresentano un animale ed un uomo selvaggio, in una sorta di lotta-pantomima con scoppi di petardi, mortaretti ed accensione di fiaccole. E per i più golosi? Tra le tante iniziative gastronomiche sparse in ogni angolo della Sicilia e per tutto il periodo delle festività natalizie, segnaliamo “Dolcemente Castelbuono”, manifestazione che avrà luogo il 15 e il 16 dicembre 2018. Un intero week dedicato alla degu-stazione di leccornie natalizie e di tantissimi prodotti dolciari immersi in un’atmosfera unica impreziosita dai mercatini di Natale sparsi per il bellissimo borgo dove il Natale è anche “U viaggiu Dulurusu” di Maria e del suo Sposo, una Novena in versi dialettali, scritta nel XVI secolo, che visita le chiese e le edicole votive di Castelbuono (16 / 24 dicembre). www.palermoprime.it

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 24 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Facebook, multa Antitrust da 10 milioni per uso dei dati degli utenti a fini commerciali 07 dicembre 2018 Multa dell’Antitrust a Facebook per 10 milioni di euro. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha chiuso l’istruttoria, avviata nel mese di aprile 2018, nei confronti di Facebook Ireland Ltd. e della sua controllante Facebook Inc. per presunte violazioni del Codice del Consumo, irrogando alle società due sanzioni per complessivi 10 milioni di euro. L'Autorità ha accertato che Facebook, in violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, induce ingannevolmente gli utenti consumatori a registrarsi nella piattaforma Facebook, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell'account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti, e, più in generale, delle finalità remunerative che sottendono la fornitura del servizio di social network, enfatizzandone la sola gratuità; in tal modo, gli utenti consumatori hanno assunto una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso (registrazione al social network e permanenza nel medesimo . Informazioni generiche e incomplete Le informazioni fornite risultano, infatti, generiche e incomplete senza adeguatamente distinguere tra l'utilizzo dei dati necessario per la personalizzazione del servizio (con l'obiettivo di facilitare la socializzazione con altri utenti “consumatori”) e l'utilizzo dei dati per realizzare campagne pubblicitarie mirate. Una pratica aggressiva L'Autorità ha inoltre accertato che Facebook, in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo, attua una pratica aggressiva in quanto esercita un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati, i quali subiscono, senza espresso e preventivo consenso quindi in modo inconsapevole e automatico- la trasmissione dei propri dati da Facebook a siti web/app di terzi, e viceversa, per finalità commerciali. Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

L'indebito condizionamento deriva dall'applicazione di un meccanismo di preselezione del più ampio consenso alla condivisione di dati. La decisione dell'utente di limitare il proprio consenso comporta, infatti, la prospettazione di rilevanti limitazioni alla fruibilità del social network e dei siti web/app di terzi; ciò condizionagli utenti a mantenere la scelta pre-impostata da Facebook. Il meccanismo usato Nello specifico, Facebook, attraverso la pre-selezione della funzione “Piattaforma attiva”, preimposta l’abilitazione ad accedere a siti web e app esterni con il proprio account Facebook, predisponendo la trasmissione dei dati dell’utente ai singoli siti web/app, in assenza di un consenso espresso da parte dello stesso. Facebook reitera, poi, il meccanismo della pre-selezione in opt out, rispetto ai dati che vengono condivisi, nella fase in cui l'utente accede con il proprio account Facebook a ciascun sito web/app di terzi, inclusi i giochi. L'utente può, infatti, anche in questo caso, solo deselezionare la pre-impostazione sui dati operata da Facebook, senza poter attuare in ordine agli stessi una scelta attiva, libera e consapevole. Obbligo di una dichiarazione rettificativa In considerazione dei rilevanti effetti della pratica sui consumatori, l'Autorità ha altresì imposto, ai sensi dell'articolo 27, comma 8, del Codice del Consumo, l'obbligo di pubblicare una dichiarazione rettificativa sul sito internet e sull'App per informare i consumatori. La replica di Facebook «Stiamo esaminando la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - ha fatto sapere un portavoce di Facebook Italia - e speriamo di poter lavorare insieme per fare chiarezza in

Anno XII - n.ro 134

continua Page

Pagina 25 di 42


ATTUALITA' - NEWS

merito a quanto contestato. Quest'anno abbiamo reso più chiare le nostre Condizioni d'uso e le nostre normative, in modo da aiutare le persone a capire meglio come utilizziamo i dati e come funziona il nostro business. Abbiamo anche reso le nostre impostazioni sulla privacy più facili

da trovare e utilizzare e lavoriamo costantemente per migliorarle. Le persone hanno il possesso e il controllo delle loro informazioni personali su Facebook». www.ilsole24ore.com

C on i s ol d a t i t ra l a g e nt e " L' a t t e nz i one è m a s s i m a 09 dicembre 218 Sul piazzale della stazione di Monza cala il buio, in giro molti pendolari che rientrano a casa e un paio di facce poco raccomandabili. Un cittadino si avvicina all'ufficiale dell'esercito: «Siete arrivati anche qui, finalmente». A Monza e dintorni i soldati di Strade sicure sono attivi da poche settimane. Nel resto d'Italia l'operazione ha appena compiuto dieci anni: varata il 4 agosto 2008. Oggi sono circa 7mila i militari impiegati nell'operazione, in 53 località tra metropoli e aree critiche come i quartieri isolati dopo il crollo del ponte Morandi, la Terra dei fuochi, le zone terremotate. Le donne impiegate sono il 67 per cento del totale. L'operazione nata «per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità» è diventata un tassello fondamentale della sicurezza nelle nostre città. I soldati hanno la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Possono identificare e fermare le persone sospette o indiziate di aver commesso un reato. Che poi vengono consegnate a polizia o carabinieri per le attività successive. In dieci anni sono stati quasi 16mila gli arresti, 3,3 milioni le persone controllate. Negli ultimi mesi le pattuglie «dinamiche», appiedate o sui mezzi, per lo più affidate solo all'esercito ma in alcuni casi congiunte con le altre forze dell'ordine, sono state aumentate rispetto a quelle «fisse» che presidiano obiettivi sensibili. Alla caserma Santa Barbara di Milano, quartier generale del Raggruppamento Lombardia-Trentino Alto Adige e dei circa 700 soldati assegnati alla metropoli, il turno semestrale delle brigate Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

in servizio sta per terminare. Le mappe sono sul tavolo, segnate a penna come nelle missioni «fuori area». Il colonnello Cristiano Chiti, comandante della task force, accoglierà i nuovi ragazzi e ragazze. «Anche se provengono da brigate diverse spiega - da noi ricevono un addestramento uniforme». Fatto di esercitazioni di tiro, anche con il Fats (Firearms training system), un sistema interattivo con scenari ricreati al computer. Di Mcm, il combattimento a distanza ravvicinata, di formazione su ordine pubblico, controllo della folla, aspetti legali, penali e diritti della persona. Le «regole d'ingaggio» in versione urbana insomma. «La preparazione è vitale - continua Chiti -, un errore in questi ambiti può compromettere l'intera operazione». Piazza Duomo non è una vallata afghana, come il Colosseo non è una diga in Irak. Ma i soldati di Strade sicure non abbassano la guardia. In stazione a Rogoredo o in via Padova, dove i problemi sono microcriminalità e spaccio, a Brera o sui Navigli, dove la minaccia si chiama terrorismo. «Pensiamo ai fatti di Nizza e Barcellona», dice ancora il colonnello. Che conclude: «L'attenzione massima è la prima prerogativa di un soldato, a Milano o a Kabul. Presidiare un consolato è come presidiare una base avanzata e l'imboscata è in agguato come in teatro di guerra. Ricordate Parigi? La minaccia è la stessa, solo in misura minore. Qui svolgiamo compiti aggiuntivi ai nostri tradizionali, non certo in contraddizione». La capacità di adattamento si vede anche nei diversi

Anno XII - n.ro 134

continua Page

Pagina 26 di 42


ATTUALITA' - NEWS

equipaggiamenti. Arma lunga là dove un camion può piombare sulla gente, pistola e sfollagente dove c'è da intervenire per una rissa o una rapina. Il giro del «VM» parte dalla stazione di Monza. Alla guida c'è Valentina, 30 anni, di Torino. Con lei il capo pattuglia Berardino, 27enne di Pratola Peligna nell'Aquilano, e il gregario di Fermo Francesco, 23 anni. Valentina si è arruolata a 25 anni, dopo la laurea in Scienze politiche. «Era il mio sogno», dice. Francesco è arrivato a Strade sicure dopo le superiori: «Un pallino che ho sempre avuto». Stazione di Cesano Maderno. Piazzale deserto e nebbioso che

dà sul parco delle Groane, grosso centro di spaccio. Sulla banchina c'è solo un ragazzo che ascolta rap a tutto volume, i militari fanno un giro completo a piedi. Poi Ceriano Laghetto, Solaro. «Pendolari e studenti si sentono più sicuri se ci vedono», dice il tenente Andrea Tonasso, comandante del complesso minore che comprende la periferia e l'hinterland est di Milano. È passato dai conflitti etnici del Kosovo agli scippi di Lambrate. «Gli interventi sono praticamente quotidiani. Non ci si annoia di certo».

www.ilgiornale.it

St a t i v e g e t a t i v i : una nuov a s p e ra nz a d a l l a m e d i ci na 10 dicembre 218 Le nuove scoperte in ambito medico abbinate al progresso tecnologico e della scienza medica hanno suscitato negli ultimi anni un serio dibattito etico e sociale sulle questioni connesse al fine vita. In modo particolare quando il malato versa in stato vegetativo, ossia la condizione in cui il paziente non riesce a interagire con il resto del mondo (e dunque neppure ad esprimere la propria volontà sul proseguire o meno a vivere) nonostante conservi aree del cervello tecnicamente intatte e attive. Eluana Emblematico il caso di Eluana Englaro, la donna che, a seguito di un incidente stradale, ha vissuto in stato vegetativo per 17 anni, fino alla morte per disidratazione sopraggiunta il 9 febbraio del 2009 a seguito dell'interruzione della nutrizione artificiale. La sua situazione diede avvio a una lunga vicenda giudiziaria tra la famiglia, sostenitrice dell'interruzione del trattamento, e la giustizia italiana. La richiesta della famiglia di interrompere l'alimentazione forzata, considerata un inutile accanimento terapeutico, scatenò in Italia un notevole dibattito sui temi legati alle questioni del fine vita. Dopo un lungo iter giudiziario, l'istanza dei genitori venne accolta dalla magistratura per due motivi: Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

la mancanza di possibilità di recupero della coscienza; la ricostruzione della volontà della ragazza, che secondo le testimonianze delle amiche e dei genitori stessi sembra avesse più volte sottolienato di preferire la morte allo stato vegetativo. La storia di Eluana divise la politica e l'opinione pubblica tra quanti prevalentemente cattolici - si dichiararono contrari all'interruzione della nutrizione artificiale mediante sondino nasogastrico perché considerata equivalente all'eutanasia (pratica vietata in Italia) e coloro che erano favorevoli al rispetto della ricostruita volontà della diretta interessata pur in assenza di un formale testamento biologico. Alla base della divisione, la possibilità o meno di uscire da quello che viene definito - in modo erroneo - lo "stato vegetativo permanete". St a t i v e g e t a t i v i Lo stato vegetativo viene infatti suddiviso e definito in "persistente" - se protratto nel tempo - e "permanente" quando si presume che sia irreversibile. Esistono tuttavia ancora molte controversie sia da un punto di vista medico che legale sul fatto che

Anno XII - n.ro 134

continua

Page

Pagina 27 di 42


ATTUALITA' - NEWS

questa condizione sia irreversibile o meno. Lo stato vegetativo va distinto sia sul piano clinico che giuridico, dalle condizioni definite come morte cerebrale o coma irreversibile. In questi casi è presente la completa e permanente perdita di attività dell'encefalo, confermata dalle registrazioni elettrofisiologiche, e delle funzioni vitali correlate, fra cui l'attività respiratoria. La morte cerebrale è, quindi, una condizione completamente diversa dallo stato vegetativo, che non viene riconosciuto come "morte" in nessun codice legislativo. La persona in stato vegetativo mette inoltre la medicina di fronte a un apparente paradosso: il paziente è vivo, celebralmente sveglio eppure privo di coscienza. Due anni fa l'equipe medica guidata dal neurofisiologo Marcello Massimini - docente dell’università Statale di Milano e del Coma Science Group dell'Università di Liegi - ha scoperto che, “benché la maggior parte dei pazienti presenti ampie regioni di corteccia cerebrale intatte e attive dal punto di vista metabolico ed elettrico, la mancanza di coscienza è determinata dal fatto che queste isole di cervello risultano incapaci di dar vita a interazioni complesse con le altre regioni corticali". Una condizione, questa, necessaria perché la coscienza possa essere generata e sostenuta”. Lo stato "off-period" Il nuovo lavoro pubblicato lo scorso ottobre a firma di Mario Rosanova e Matteo Fecchio - dell’équipe di Massimini - e condotto in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi, ha cercato di rispondere alla domanda del perchè il cervello dei pazienti in stato vegetativo, pur essendo "attivo, reattivo", è "incapace di sostenere risposte complesse in presenza di stimolazione". Infatti, l'equipe di Massimini aveva prcedentemente scoperto e dimostrato che quando si perturba il cervello attraverso una stimolazione esterna si ottiene una risposta elettrica semplice, indice di una mancanza di interazioni fra le aree cerebrali. La conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori dopo una nuova serie di indagini è che “l’incapacità del cervello dei pazienti in stato vegetativo di sostenere le interazioni complesse che caratterizzano lo stato di piena coscienza è dovuta alla Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

tendenza patologica dei circuiti corticali a collassare in un breve periodo di silenzio neuronale ogni volta che ricevono un segnale dall’esterno o vengono perturbati”. Questo silenzio è stato chiamato "offperiod" ed è quello che si osserva anche tra le persone sane nelle fasi di sonno profondo. "Gli off-periods - spiegano gli scienziati - bloccano sia le riverberazioni locali necessarie all’elaborazione di qualunque segnale in ingresso, sia le interazioni complesse tra le aree corticali distanti tra di loro, necessarie perché si generi coscienza”. Il nuovo studio porta grandi risvolti non solo sul piano medico, ma anche su quello umano. “La nostra scoperta – hanno infatti evidenziato Rosanova e Fecchio – ha rilevanza, oltre che per l’avanzamento della nostra comprensione delle alterazioni della coscienza, anche per gli aspetti clinici che coinvolge, poiché mette in relazione eventi locali potenzialmente reversibili come gli off-periods con dinamiche cerebrali globali, fondamentali nel determinare la perdita e il recupero di coscienza in seguito a lesioni cerebrali”. Lo stato vegetativo persistente è dunque reversibile? E' troppo presto per dire sì, ma di certo questa nuova ricerca è il primo passo di un percroso che forse un giorno permetterà di far tornare coscienti persone spesso considerate "senza speranza". www.interris.it

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 28 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Oro, come lo scontro Usa-Cina sta cambiando la mappa dei beni rifugio 11 dicembre 2018 futuro come rinchiuso in un bicchiere mezzo vuoto:

E' evidente che in questa fase gli investitori sono in tensione. Wall Street viaggia sui minimi da 8 mesi e - conti alla mano nella prima decade - rischia di vivere il peggior dicembre degli ultimi 16 anni. Non se la passano bene neppure le Borse europee, scivolate sui livelli più bassi degli ultimi due anni e neppure i listini asiatici con l’azionario cinese entrato a pieno regime in un clima “Orso”, considerato che da inizio anno Shenzen perde il 29% e Shanghai il 22%. Dai massimi di gennaio (quando la capitalizzazione mondiale delle Borse aveva superato 87mila miliardi) l’azionario globale ha perso oltre 15 miliardi di dollari, quasi quanto il Pil dell’Eurozona per intenderci. In questi momenti gli investitori tendono a spostare i capitali su strumenti finanziari più difensivi, quelli meglio equipaggiati per affrontare le fasi di turbolenza. Tuttavia la mappa dei beni rifugio si sta modificando: dei cinque strumenti accreditati a svolgere questa funzione (oro, Bund, yen, franco svizzero e dollaro) solo tre stanno attraendo gli investitori. Tra questi, l’oro è tornato assoluto protagonista. Non è un caso che da inizio ottobre quando è partita l’attuale fase di avversione al rischio che al momento non è dato sapere quando terminerà - l’oro è l’asset che si è apprezzato di più. Il metallo giallo ha messo a segno un rimbalzo del 5%, tornando sui livelli della scorsa estate. Il rialzo dell’oro conferma per due motivi che in questo momento gli investitori hanno paura e stanno visualizzando il Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

1) sia nella precedente correzione di febbraio (quando Wall Street e le Borse europee persero il 10% in tre settimane) che nello storno di agosto l’oro non era stato acquistato ma era addirittura sceso a riprova del fatto che quei ribassi non avevano preoccupato più di tanto gli investitori. L’oro è infatti considerato una sorta di rifugio di ultima istanza. Gli acquisti sul metallo giallo non partono in tutte le correzioni, ma solo in quelle più marcate; 2) a questo giro l’oro è il più comprato tra i beni rifugio nonostante si stia apprezzando anche un altro porto sicuro della finanza, ovvero il dollaro, con la cui quotazione l’oro è solitamente legato da un andamento inverso. Nella norma quando sale il dollaro l’oro tende a deprezzarsi e viceversa. Questo accade proprio perché l’oro è quotato in dollari. Il fatto che nelle ultime settimane l’oro stia salendo nonostante la forza del dollaro rafforza l’idea del pessimismo degli investitori. Come visto, oltre all’oro sta salendo il dollaro. Il dollar index - un indice che ne sintetizza l’andamento ponderato con le altre principali valute globali - si è rafforzato di quasi due punti percentuali negli ultimi due mesi. Il terzo asset che conquista la palma simbolica dei beni rifugio preferiti è il Bund. Il decennale governativo tedesco si è apprezzato del 2,2% da ottobre con il rendimento - che viaggia al contrario rispetto al prezzo - sceso allo 0,24%. Gli investitori comprano Bund nonostante la Germania rischi di entrare in recessione tecnica (dopo aver chiuso in calo il terzo trimestre il Pil potrebbe scendere anche nel quarto visto il -10% di vendite accusato dal settore auto a novembre).

Anno XII - n.ro 134

continua

Page

Pagina 29 di 42


ATTUALITA' - NEWS

Evidentemente al momento questi fattori non interessano: conta di più la forza della Germania e il suo ruolo di roccaforte dell’Eurozona, con un avanzo commerciale clamoroso. Mentre si conferma in fase calante come porto sicuro il franco svizzero che nelle ultime settimane, tanto nei confronti del dollaro quanto sull’euro, non si è apprezzato. Qualche anno fa sarebbe andata diversamente perché lo standing della divisa elvetica come bene rifugio era ai massimi. Novità assoluta poi di questa correzione è che anche lo yen non si stia comportando come bene rifugio. La divisa nipponica non solo non si è apprezzata, ma da ottobre ha perso un po’ di terreno tanto sul dollaro quanto sull’euro. Se la variazione negativa nei confronti del dollaro la si può spiegare

con la straordinaria dforza del biglietto verde - che sta beneficiando delle poltiche di Trump tanto sul tema della guerra commerciale quanto sulla riforma fiscale che avvantaggia le imprese Usa che reimpatriano capitali e quindi “acquistano” dollari - la debolezza dello yen sull’euro in fasi di tensioni finanziarie è un’assoluta novità. Se non per il fatto che lo yen in questo momento sta riflettendo la debolezza dell’economia giapponese, il cui Pil nel terzo trimestre si è contratto dello 0,6%. Anche Tokyo sta pagando i rischi di un contagio in tutta l’Asia degli effetti dello scontro commerciale tra Usa e Cina. Quindi anche la divisa nipponica, per anni considerata il bancomat mondiale degli investitori, è scossa dagli effetti della guerra dei dazi innescata da Trump lo scorso aprile. www.ilsole24ore.com

Strasburgo, spari al mercatino di Natale, 2 morti e 14 feriti 12 dicembre 2018 Basta un istante per trasformare un sogno in un incubo. La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all'improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sono almeno due le vittime di uno, forse due attentatori, che hanno aperto il fuoco intorno alle 20 , l'ora in cui tutti sono in giro per mercatini o per locali. Quattordici i feriti, tra cui anche un italiano, un giovane giornalista radiofonico. Nove sarebbero in gravi condizioni. Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento 'radicalizzato' e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all'uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa. Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell'abitazione dell'attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell'abitazione poche ore prima dell'attacco. Le forze dell'ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l'uomo. L'uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l'attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto. A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il Parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, e tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo. www.ansa.it .

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 30 di 42


ATTUALITA' - NEWS

La m i ni s t ra T re nt a : « C os ì ca m b i e rò l e m i s s i oni m i l i t a ri » Questo non creerà problemi con gli alleati?

13 dicembre 2018 «Cambieremo tutte le missioni, ma rispetteremo gli impegni a livello internazionale». Il giorno dopo la polemica scatenata dall’uscita del vicepremier Matteo Salvini contro Hezbollah, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta ribadisce la necessità di evitare provocazioni. Salvini però ripete che sono «terroristi islamici». Ministra Trenta il suo appello all’unità del governo è caduto nel vuoto? «Ma no, il governo è compatto, io ho solo detto che è indispensabile calibrare le parole, soprattutto quando si opera in contesti internazionali dove sono impegnati i nostri uomini. È una questione di sicurezza per i militari. Ne stiamo impiegando 13.700». Però all’estero sono meno della metà. «Ce ne sono 7.200 impiegati in Italia nell’operazione Strade sicure che garantisce la sicurezza interna dei cittadini e altri 6.500 in teatri impegnativi come ad esempio quello iracheno, afghano e appunto libanese, proprio a Sud». Ieri Salvini non ha escluso la possibilità di spostare l’ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme. «Io credo che debbano esserci due popoli e due Stati, lo ha ben chiarito il presidente della Camera Roberto Fico. In ogni caso eviterei ogni intervento che possa rompere equilibri già precari». Avevate promesso il ritorno di almeno 100 soldati dall’Afghanistan. Avete cambiato idea? «È già previsto nel decreto missioni, ma con il nuovo provvedimento ne ritireremo altri 100 e chiuderemo “Presidium” a Mosul, dove il Califfato è stato sconfitto e non esiste più il pericolo per la diga».

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

«Onoreremo gli impegni, in Iraq resteremo al fianco della Nato nella missione di training ma sono cambiate le condizioni e dunque le nostre prospettive». E i soldati fermi in Niger? «Dopo 8 mesi siamo riusciti a sbloccare la missione. I militari sono già operativi nel controllo delle aree a supporto del governo nigerino per la formazione finalizzata al controllo dei flussi migratori verso l’Italia. Insomma, seguiamo l’interesse nazionale». L’attacco a Strasburgo ha dimostrato che l’allarme terrorismo è ancora altissimo. L’Italia ha un dispositivo adeguato? «Purtroppo lo ripeto da tempo, ormai le dimensioni della minaccia sono cambiate, parliamo di una minaccia mutevole, ibrida, alla quale dobbiamo far fronte rivedendo alcuni assetti. Io credo sia indispensabile rimodulare il concetto di difesa nazionale e sto portando avanti un progetto di intesa interministeriale». Che

vuol

dire?

«Non possiamo continuare a ragionare individualmente, ma procedere in modo interconnesso tra Difesa, Viminale, Mit e altri ministeri, con la guida di Palazzo Chigi. Dobbiamo far fronte alle nuove forme di attacchi, come quelli cibernetici. È il momento che anche l’Italia si doti di una National security strategy sul modello Usa, ovvero un documento di strategia di sicurezza nazionale. C’è un gruppo di lavoro interministeriale che già si sta confrontando sul tema». State pensando a nuove misure? «Il dispositivo Strade sicure viene coordinato nell’ambito del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma credo che debba essere

Anno XII - n.ro 134

continua

Page

Pagina 31 di 42


ATTUALITA' - NEWS

rafforzata la formazione, specializzandoli anche in attività specifiche e diversificate». Entro un mese bisognerà approvare il decreto missioni. Teme difficoltà? «Il Parlamento ha l’ultima parola e francamente non credo ci saranno problemi. I cittadini sanno che noi lavoriamo per la loro sicurezza. I nostri militari sono dei servitori dello Stato, operano per il Paese, seguono l’indirizzo politico ma non si fanno condizionare da un titolo di un giornale. Per questo mi auguro che i partiti e le forze parlamentari ispirino la propria posizione al senso di

responsabilità verso l’Italia». Il governo ambasciatore

ha nominato in Libia.

il

nuovo

«L’impegno del nostro Paese per l’avvio del processo di pacificazione che sia innanzitutto intralibico è massimo. La stabilizzazione della Libia, dando voce a tutti gli attori rappresentativi sul territorio, è prioritaria. Una Libia sicura significa un’Italia sicura e un’Europa più sicura». www.roma.corriere.it

Consip, la Procura di Roma chiede il rinvio a g i ud i z i o p e r Lot t i

14 dicembre 2018 reggiamento così come per Saltalamacchia e Vannoni. Per Del Sette il reato ipotizzato è quello di rivelazione del segreto d'ufficio, a Russo i pm, invece, contestano il reato di millantato credito. Scafarto rischia il processo per l'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio,falso e depistaggio. Quest'ultima fattispecie è contestata a Sessa. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone nell'ambito della maxi inchiesta sul caso Consip. Rischiano di finire sotto processo l'ex ministro Luca Lotti, l'ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, il generale dell'Arma Emanuele Saltalamacchia, l'imprenditore Carlo Russo, Filippo Vannoni, l'ex maggiore del Noe Gian Paolo Scafarto e l'ex colonnello dell'Arma, Alessandro Sessa.

Nei confronti di Tiziano Renzi la procura, nell'ambito della chiusura dell'indagine il 29 ottobre scorso, ha sollecitato l'archiviazione. www.ansa.it

Nei confronti di Lotti i pm di piazzale Clodio contestano il reato di favoIssue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 32 di 42


CESD

Podismo: Domenica 16 dicembre ’18 Gran finale BioRace a Capaci si corre la Christmas Run organizzata dalla ASD Polisportiva Pegaso Athletic 16 dicembre 2018 allestendo numerose iniziative e sorprese che renderanno la mattinata sportiva capaciota ancora più bella ed entusiasmante, al termine della fase agonistica la ricca cerimonia di premiazione vedrà salire sul podio i primi tre di ogni categoria. Le iscrizioni dovranno pervenire tramite il sito www.speedpass.it Programma:

Capaci(PA). Sarà la splendida cittadina di Capaci in provincia di Palermo ad ospitare l’ultima prova ufficiale del Campionato BioRace e Coppa Giovani ACSI Sicilia Occidentale, domenica 16 dicembre ’18 centinaia di atleti di tutte le età si daranno appuntamento nei pressi nella centrale Piazza Matrice di Capaci. L’evento podistico denominato Christmas Run, inserito nel ricco programma delle attività organizzate in occasione delle festività natalizie 2018 della Città di Capaci, assegnerà il prezioso Trofeo Podistico Città di Capaci gli organizzatori della ASD Polisportiva Pegaso Athletic stanno ricevendo centinaia di richieste di iscrizione da ogni parte della Sicilia per partecipare all’ evento natalizio per eccellenza che chiude un anno agonistico vivace e coinvolgente a marchio BioRace. L’ASD Polisportiva Pegaso Athletic ringraziare tutti gli intervenuti sta Page 33

EffettoTre 15 Dicembre 2018

per

ore 8.30 ritrovo giuria e concorrenti Piazza Matrice a Capaci (Pa) – consegna pettorali e chip. Ore 9.00 partenza Categorie Giovanili Nati/e Over 2011 m.200 – 2009/2010 m.300 – 2007/2008 m.400 – 2005/2006 m.800 – 2003/2004 m.1000 – 2001/2002 m.2000 Ore 10.00 partenza Fasce Senior/Master M&F Unica Serie km 6,500. La gara valida come Prova Ufficiale del Campionato BioRace Trofeo ECP Pegaso Abacus /Per…Correre e Coppa Giovani ACSI Sicilia Occidentale si chiuderà con il brindisi e la distribuzione di panettone e pandoro in augurio di un nuovo anno pieno di benessere sportivo. www.mobmagazine.it

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 33 di 42


RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro coronata

LAVORO SUBORDINATO Incostituzionale subordinare il congedo straordinario alla convivenza tra figlio e genitore disabile. La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 42, comma 5, d.lgs. n. 151/2001 nella parte in cui non include tra i soggetti legittimati a godere del congedo straordinario retribuito il figlio che, al momento della presentazione della richiesta, ancora non conviva col genitore gravemente disabile instaurando solo successivamente tale convivenza, in caso di mancanza di altri congiunti conviventi.. (Corte Costituzionale, sentenza depositata il 7 dicembre)

n.

232/18;

NOTIFICAZIONI Non ci si può affidare al Santo Patrono della città per differire i termini processuali in scadenza. La lettura della sentenza della Corte di appello di Milano del 28 novembre 2018, n. 5251 porta alla mente l’antico adagio “Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi”. (Corte d'Appello di Milano, sez. III Civile, sentenza n. 5251/18; depositata il 28 novembre)

RISARCIMENTO DANNI Moglie morta in un incidente: niente risarcimento per il marito traditore. Accolta la richiesta di ristoro economico presentata dal padre, dai fratelli e dai figli della donna. Respinta, invece, quella presentata dal marito. Decisiva la constatazione che egli aveva avuto una relazione extraconiugale, Page 34

EffettoTre 15 Dicembre 2018

dalla

nascita

di

un

figlio.

(Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 31950/18; depositata l'11 dicembre)

DIFFAMAZIONE E-mail offensiva: la spedizione a più persone non basta per parlare di diffamazione. Sotto accusa un uomo, a cui viene contestato di avere offeso la reputazione di una donna con una e-mail spedita a lei e ad altre persone. Per ora, però, non ci sono gli elementi sufficienti per una condanna, poiché, secondo i Giudici della Cassazione, la semplice indicazione degli indirizzi di posta elettronica dei destinatari non basta per dare per certa la ricezione del messaggio incriminato. Necessario un nuovo giudizio in Tribunale per verificare se davvero l'e-mail è stata recapitata alle persone terze indicate come ulteriori destinatari dal mittente.. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 55386/18; depositata l'11 dicembre)

MESSA ALLA PROVA I provvedimenti relativi alla messa alla prova non devono essere riportati nei certificati del casellario giudiziale. Lo ha precisato la Consulta, dichiarando l’illegittimità costituzionale degli artt. 24, comma 1, e 25, comma 1, d.P.R. n. 313/2002 nel testo anteriore alle modifiche, non ancora efficaci, recate dal d.lgs. n. 122/2018 nella parte in cui non prevedono che nel certificato generale e nel certificato penale del casellario giudiziale richiesti dall’interessato non siano riportate le iscrizioni dell’ordinanza di sospensione del processo con messa alla prova dell’imputato e della sentenza che dichiara l’estinzione del reato.. (Corte Costituzionale, sentenza depositata il 7 dicembre)

Anno XII - n.ro 134

n.

231/18;

Newsletter Header Pagina 34 di 42


RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro Guida con cellulare: nuove sanzioni

11 dicembre 2018 Sospensione della patente già alla prima caso di guida con cellulare e come viene violazione e multe salate in caso di formulata la nuova normativa. recidiva: basterà togliere anche una sola mano dal volante per premere un tasto. Guida con cellulare: cosa dice la legge Stretta del Parlamento contro la guida con oggi? cellulare. Sono in arrivo, infatti, nuove Ad oggi, il Codice della strada [1] vieta la sanzioni contenute in una proposta di legge guida con cellulare in questi termini: il che modifica in parte l’articolo 173 del conducente non può durante la marcia Codice della strada, quello che vieta, utilizzare «apparecchi radiotelefonici» né appunto, di distrarsi con apparecchiature cuffie sonore, fatta eccezione per chi guida elettroniche mentre si è al volante un veicolo delle Forze armate o dei Corpi di dell’auto. polizia oppure adibiti ai servizi delle strade e delle autostrade, nonché al trasporto di In realtà, il legislatore ha ritoccato alcuni persone in conto terzi. In pratica, il Codice passaggi per inasprire le sanzioni nei oggi parla genericamente di apparecchi confronti di chi viene trovato più di una radiotelefonici, quindi di qualsiasi dispovolta alla guida con cellulare nell’arco di sitivo atto a fare o ricevere telefonate, e un biennio: la multa sarà più salata. cita anche in modo più specifico le cuffie Bisogna mettere in conto anche il rischio di intese come quelle con cui si ascolta la sospensione della patente e la decurtazione musica. di punti dalla stessa. Ma leggendo bene il testo della proposta di legge, si capisce che Si può, invece, parlare al telefono la sanzione può arrivare non solo se si sta attraverso il viva voce o l’auricolare, guidando con il telefonino in mano ma purché il conducente non abbia dei anche se si allontana una mano dal volante problemi di udito in una delle due orecchie. per premere qualche tasto dal navigatore o Ci deve sentire bene da entrambe, per schiacciare l’icona che consente di insomma. E, in ogni caso, come precisa la ricevere una telefonata o di spegnere normativa, chi si trova alla guida deve l’apparecchio. In altre parole: oggi ci sono i sempre avere le mani sul volante e mai mezzi affinché il conducente non stacchi impegnate nell’armeggiare con i dispositivi mai le mani dal volante, come vuole il elettronici. L’articolo, infatti, recita che Codice della strada. Basta adottarli o, in sono consentiti quei dispositivi «che non caso contrario, fermare l’auto per parlare richiedono per il loro utilizzo l’uso delle al telefono. mani». La proposta di legge aggiorna anche l’elenco dei dispositivi vietati alla guida. Così troviamo anche tablet e computer portatili, anche se risulta davvero difficile pensare che uno si metta a «trafficare» con il computer mentre si trova al volante della sua macchina. Comunque, il mondo è bello perché vario, quindi non si sa mai.

Da ciò si deduce che si può prendere la multa anche per togliere una mano dal volante e premere il tasto sul telefonino o sul navigatore (per chi ha incorporata la funzione del telefono) che consente di rispondere ad una chiamata o di interromperla. Va da sé che non è consentito l’invio di

Vediamo quali sono le nuove sanzioni in Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

continua Page

Pagina 35 di 42


RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro messaggi e, teoricamente, nemmeno la loro lettura: lo sguardo deve essere sempre sulla strada ed ogni distrazione va evitata.

Come abbiamo visto, l’attuale normativa la fa scattare quando il conducente viene sorpreso una seconda volta alla guida con cellulare nell’arco di un biennio dalla prima Guida con cellulare: che cosa si rischia trasgressione. ogg i ? Secondo la normativa ancora in vigore, chi L’attuale proposta di legge, invece, prevede viene sorpreso alla guida con cellulare la sospensione della patente da uno a tre deve pagare una multa da 161 a 646 euro. mesi già la prima volta in cui Inoltre, è prevista la decurtazione di cinque l’automobilista viene trovato al volante con punti dalla patente. Solo se nei due anni il cellulare in mano. successivi non viene commessa la stessa infrazione, i punti verranno restituiti. Ma se nello stesso periodo, cioè nei due anni Il che non vuol dire che la recidiva non si successivi, il conducente viene trovato di paghi cara: chi viola per la seconda volta in nuovo alla guida con il cellulare, scatterà la due anni le disposizioni relative alla guida sospensione della patente da uno a tre con cellulare o con altri dispositivi vietati mesi. rischia una multa da 319 a 1.276 euro e la sospensione della patente da due a sei mesi. In pratica, il doppio dell’attuale Guida con cellulare: quali sono le nuove sospensione. sanzioni? La proposta di legge presentata alla Guida con cellulare: da quando partono le Camera che modifica alcuni passaggi del nuove sanzioni? Codice della strada aggiorna l’articolo Ovviamente, affinché le nuove sanzioni relativo alla guida con cellulare ed intro- sulla guida con cellulare diventino duce un paio di novità. effettive, la proposta di legge presentata alla commissione Trasporti della Camera La prima aggiunge alla dicitura deve completare l’iter parlamentare. «apparecchi radiotelefonici» un elenco più Dopodiché, come recita lo stesso testo, le preciso di dispositivi vietati durante la disposizioni verranno applicate dal marcia e, nello specifico, vengono citati 365esimo giorno successivo alla data di smartphone, computer portatili, tablet «e entrata in vigore del provvedimento. dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante». Il quale, peraltro, impone al Ministero di effettuare nel frattempo delle campagne Badate bene, perché questo significa anche informative affinché gli automobilisti siano che è vietato toccare il navigatore mentre al corrente delle modifiche apportate al si guida, a meno che non sia dotato di Codice della strada. comandi al volante, come lo è già la radio, ad esempio, o di comandi vocali di cui dispongono già oggi molti modelli. note In altre parole, per fare una telefonata o per sapere quale strada devi seguire, hai due possibilità: o ti fai installare (se non ce li hai già) i comandi vocali oppure fermi l’auto, fai le operazioni di cui hai bisogno e dopo riprendi la guida.

[1] Art. 173 cod. str. www.laleggeugualepertutti.it

La seconda novità importante riguarda la sospensione della patente.

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 36 di 42


RUBRICHE

Il mondo della Tecnologia M i cros of t , op e n s ource p e r b row s e r E d g e Smart speaker, triplica il mercato globale

12 dicembre 2018 ROMA - Microsoft ha deciso di aprirsi all'open source. Nei giorni scorsi la compagnia di Redmond ha annunciato che la prossima versione del browser Edge - il programma di default per navigare in rete su computer Windows 10 - si baserà su Chromium, browser libero creato da Google e che è alla base di Chrome. La scelta, ha spiegato Microsoft in una nota, è stata fatta allo scopo di "creare una migliore compatibilità web per i nostri clienti e una minore frammentazione del web per tutti gli sviluppatori". La decisione non è piaciuta a Mozilla, casa madre del browser Firefox, che ha espresso preoccupazione per la libertà del web.

a Google ancora più controllo sulle nostra vita online", ha fatto sapere la fondazione. "Noi siamo in concorrenza con Google non perché è una buona opportunità di business, ma perché la salute di internet e della vita online dipendono dalla concorrenza e dalla scelta". Favorevole invece Google: "Chrome è stato un sostenitore del web aperto sin dall'inizio. Diamo il benvenuto a Microsoft nella community dei collaboratori di Chromium", ha dichiarato un portavoce. . FONTE

"Con l'adozione di Chromium, Microsoft dà Page 37

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 37 di 42


RUBRICHE

L a m a f i a è b uona ! “La mafia è buona”, edito da Rogiosi Editore è il nuovo libro di Catello Maresca e Paolo Chiariello, presentato lo scorso ottobre a Napoli presso la libreria Feltrinelli. La sintesi in quarta di copertina chiarisce inequivocabilmente gli aspetti salienti del contenuto del libro. “La mafia investe miliardi di euro nell’economia legale; entra nella grande finanza, scala gruppi industriali, piazza suoi uomini e donne in Consigli d’amministrazione di holding imprenditoriali globali che fanno affari nei cinque continenti. La mafia è più forte e si sente forte là dove non la si percepisce come un pericolo, dove è riuscita a mimetizzarsi, dove ha stabilito rapporti pacifici di convivenza e connivenza con istituzioni e cittadini. La mafia è un cancro che è dentro di noi, che ci divora. Se lo sradichiamo solo con l’arresto dei boss, dei picciotti, dei corrotti, il cancro si ripresenta e continua a scavare dentro la nostra società. La mafia sarà sconfitta quando decideremo che è una organizzazione criminale eversiva che mina dalle fondamenta il nostro Stato, ci ruba il futuro. La mafia non uccide solo d’estate. La mafia ci uccide tutti i giorni, sporcando il nostro passato, sfruttandoci nel presente, privandoci del futuro. In questo libro proviamo a spiegare perché la mafia non è stata sconfitta e perché la parola mafia è sparita da anni dall’Agenda politica del Paese”. Il titolo “La mafia è buona” è una palese provocazione perché la mafia descritta nel libro non è quella stereotipata a cui siamo portati a pensare, quella che uccide o mette gli ordigni, ma una mafia più evoluta e, per questo più pericolosa, una mafia strutturata che investe i proventi degli affari illeciti in attività lecite. Secondo il dott. Maresca, sostituto procuratore della Repubblica che ha arrestato, tra gli altri, l’ex primula rossa del clan dei Casalesi Michele Zagaria, l’unica maniera per colpire e vincere contro camorra, mafia e ‘ndrangheta è quella di “intaccare la loro fonte di finanziamento”. Paolo Chiariello, giornalista impegnato nella lotta alla mafia e autore di numerose inchieste sull’infiltrazione delle mafie nelle amministrazioni del mezzogiorno, pone, invece, l’accento sulla esponenziale crescita di questi sodalizi criminali nel nord Italia sottolineando come “Al Nord o non sono attrezzati cioè non hanno sviluppato gli anticorpi di chi sta a Sud e ha già conosciuto il problema, oppure utilizzano più o meno consapevolmente la mafia dei servizi, quella che si è data un’immagine diversa, efficiente ed in grado di erogare appunto servizi”. Una lettura interessante che prova a chiarire come la mafia non è stata ancora sgominata e perché la parola mafia è scomparsa da anni dall’Agenda politica del Paese.. Antonio Savastano

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 38 di 42


RUBRICHE

Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa.

Dio

Dio: amore disperato, dunque infinito.

Pietro Pancamo (pipancam@tin.it)

Page 39

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 39 di 42


RUBRICHE

Presi per la..... Gola!!!! G nocco F ri t t o INGREDIENTI - 500 gr di farina 0 - 30 gr di strutto - 130 ml di acqua minerale frizzante - La punta di un cucchiaino di zucchero - 25 gr (un cubetto) di lievito di birra - 145 ml di latte - Un pizzico di sale - 1 litro di olio di semi di arachidi per friggere, o 1 kg di strutto fresco e di ottima qualitàe PREPARAZIONE Su un ripiano di lavoro ben pulito forma una fontana setacciando la farina con cura. Intiepidisci il latte su una fonte di calore per qualche minuto, poi sciogli all’interno di essa il lievito di birra sbriciolato insieme alla punta del cucchiaio di zucchero. Versa al centro della fontana, unendo anche l’acqua minerale e lo strutto, molto gradatamente, cominciando a impastare il tutto ed unendo il sale solo alla fine. Procedi a impastare il composto in maniera decisamente vigorosa, per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Poni a lievitare l’impasto per circa 2 ore in un posto tiepido ed asciutto, lontano da correnti d’aria, dopo averlo ricoperto con un canovaccio inumidito oppure con della pellicola per alimenti. Riprendi l’impasto e tagliane delle porzioni. Stendi con l’aiuto del matterello ogni pezzo di impasto in una sfoglia piuttosto sottile (praticamente dovranno essere di circa 3 oppure 4 millimetri) e poi ritagliala con un coltello o con l’apposita rotella tagliapasta, in modo da ottenere tanti rombi o quadrati di 5 oppure 7 centimetri di lato. In una padella piuttosto grande, possibilmente di ferro, adatta ai fritti, versa l’olio o lo strutto, e fallo scaldare per bene, ma senza farlo ‘fumare’. Cuoci i rombi di pasta pochi per volta, lasciandoli friggere e girandoli delicatamente una sola volta, per farli dorare da entrambi i lati. Con l’aiuto di una ramina forata estrai ogni gnocco fritto e poggialo su della carta assorbente per far sgocciolare via l’unto in eccesso. Servili ancora molto caldi vicino ad un tagliere di salumi appena affettati, formaggi morbidi come stracchino e squacquerone e sott’oli e sottaceti fatti in casa. FONTE

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

.

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 40 di 42


RUBRICHE

Effetto....gusto.. B O L L E N E RE BRUT VINO SPUMANTE DI QUALITÀ B O L L IC IN E DE L L ' E T N A Uno spumante che nasce in Sicilia è una gustosa rarità per coloro che ricercano sapori unici, anche se l’Etna vanta una tradizione spumantistica che risale alla fine del 1800. Le uve di nerello mascalese, coltivate nelle zone più alte del vulcano, vengono raccolte precocemente per conservare una moderata gradazione zuccherina ed una acidità più spiccata. La successiva presa di spuma con il metodo charmat lungo di almeno 6 mesi regala uno spumante molto fresco, con note floreali di ginestra unite ad un elegante sentore di crosta di pane. Qualifica V.S.Q. Brut – Vino Spumante di Qualità – Metodo Charmat lungo 6 mesi Vitigni Nerello Mascalese vinificato in bianco e piccole percentuali di uve bianche locali Zona di produzione Vigneti alle pendici dell’Etna ricadenti nei comuni del versante orientale; allevamento a controspalliera su terreni vulcanici con forti sbalzi termici tra il giorno e la notte Tecnica di produzione Raccolta anticipata, pressatura molto soffice delle uve intere e fermentazione a temperatura controllata. Rifermentazione con metodo Charmat lungo con permanenza sul lievito di almeno 6 mesi Colore Paglierino chiaro brillante con spuma persistente e perlage fine Profumo Floreale delicato Sapore Secco ma armonico Abbinamento ai cibi Come aperitivo e con tutte le pietanze a base di pesce e crostacei. Ideale con la migliore cucina di pesce della tradizione siciliana, fa festa ed è indimenticabile con la frutta a polpa bianca, i fichidindia e i dolci delicati. Tenore alcolico 12,5 % vol. Temperatura di servizio 6-8°C Fonte Page 41

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Newsletter Header Pagina 41 di 42


t

Ricorda se non riesci a trovare il Natale nel tuo cuore, non potrai trovarlo sicuramente sotto un albero. (Charlotte Carpenter)

Dicembre 2018 • Anno XI I 15 dicembre 2018

• Numero 134

Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

Issue 1

EffettoTre 15 Dicembre 2018

Anno XII - n.ro 134

Page

Pagina 42 di 42


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.