Effettotre – n 118 ago 2017

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Class Editori e Pegaso Università insieme per Business School Milano Finanza e Businnes School ItaliaOggi 28 luglio 2017

diplomati che non intendono proseguire gli studi e che puntano sulla specializzazione Class Editori e Università Telematica per trovare lavoro e pure ai giovani neo Pegaso, leader dei corsi universitari online, laureati o con iniziale esperienza di lavoro. hanno costituito una Associazione in Gli studenti faranno stage nelle più partecipazione per realizzare un progetto significative aziende di ciascun settore. di amplissimo respiro, dai Master alla “Dall’unione fra le nostre due realtà nasce formazione online, alla diffusione della un’offerta che ha caratteristiche uniche conoscenza e dell’informazione a elevato ha dichiarato Paolo Panerai, editor-in-chief valore aggiunto, per studenti, manager, top e Ceo di Class Editori - mettiamo, infatti, a manager e professionisti. fattor comune la grande tecnologia, il Dal prossimo autunno prenderà il via corpo docente di altissimo livello, serietà e l’attività della Business School Milano la capacità di sviluppo di Pegaso, il cui Finanza e della Business School ItaliaOggi, know how superiore nell’istruzione le due accademie di formazione on line e in universitaria l’ha fatta diventare primario aula che nascono dall’unione fra la operatore del settore e la capacità di MFcompetenza acquisita negli anni da Pegaso, Milano Finanza e di ItaliaOggi di creare numero 1° in Italia per Lauree, Lauree informazione e conoscenza di alto livello magistrali, Master universitari di 1° e 2°, nei campi della finanza e dell’economia, dottorati di ricerca in via telematica della moda e del lusso, della comunicazione nonché ulteriori attività formative di livello e del marketing, oltre che nel diritto e post secondario e post universitario; e le fisco, per un pubblico con cui le due testate competenze di MF-Milano Finanza e vantano delle relazioni solide e consolidate ItaliaOggi, i due quotidiani leader nel tempo”. nell'informazione finanziaria, economica, giuridica, fiscale, fashion, design e “La collaborazione tra Class Editori e l' marketing. Università Telematica Pegaso conosce una L ' a c c o rd o prevede anche un master in nuova evoluzione con l'avvio delle Business Administration che sarà veicolato Accademie Milano Finanza e ItaliaOggi”, online, mediante i portali Internet di ha detto Danilo Iervolino, presidente di Business School Milano Finanza e di Università Telematica Pegaso. “Per Pegaso Business School ItaliaOggi, ma essere al passo con i tempi e anticipare i eventualmente anche in forma mista con trend della formazione e della conoscenza una presenza in aula. In un tempo in cui costituisce la missione principale: per l'evoluzione è veloce come la luce, è parte questo nasce la prima business school importante dell'associazione in online in Italia, connessa alle prime 100 partecipazione One Day Class University, aziende italiane e con una capacità format unico di formazione e informazione straordinaria di collegamento al lavoro. I dedicate a temi di grandissima utilità e migliori docenti, la migliore tecnologia e 65 profilo elevatissimo, dedicato a top prestigiose sedi renderanno unica manager e professionisti che capiscono l'esperienza di studio. Oggi intorno alla l’importanza di investire su una formazione finanza si determinano i nuovi percorsi di continua. Questo tipo di attività ha già sviluppo della società 2.0, il connubio riscosso molto successo negli Stati Uniti, Pegaso-Class è la migliore dimostrazione di uno dei paesi più all’avanguardia nel due eccellenze che fanno sistema nel solco settore. della modernità". L’offerta formativa di Class Editori e Pegaso è destinata anche agli studenti neo www.romatoday.it Page 1

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Pegaso con Spider Man per rilanciare lo studio telematica

Nasce la partnership pubblicitaria con l’istituto online e il nuovo film in uscita il 6 luglio «Spider Man Homecoming»”

«Fai già anche troppo, università, lavoro, tutto questo tempo con me. Non sei mica Superman, sai?» Diceva zia May a Peter (un giovane Tobey Maguire) in quel film del 2002 di Sam Raimi, che portava per la prima volta sul grande schermo il personaggio Spider Man, creato dalla penna di Stan Lee e Steve Ditko esattamente 40 anni prima (nel ‘62). Un concetto che ben si sposa (a dir del marketing) con la nuova campagna pubblicitaria dell’università telematica Pegaso, di recente in partnership con il nuovo film della Sony Pictures, in uscita il 6 luglio, Spider Man Homecoming di John Watts. Il messaggio dell’istituto: «Ti aiutiamo a esprimere il tuo potenziale, con ogni mezzo, anche se hai poco tempo a disposizione». Quindi se non sei (ancora) Superman, puoi diventarlo. Partnership strategica

«Abbiamo scelto di affiancare il nostro

brand al lancio del film perché siamo convinti che ci sia una forte affinità tra i due soggetti ». Dichiara Mara Andria, responsabile dell’Ufficio Marketing e Comunicazione dell’Università Telematica Pegaso. «Spider-man è un liceale combattuto tra la routine quotidiana e le difficoltà di gestire un potere più grande di

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lui. Vuole dimostrare a tutti quanto vale, ma al tempo stesso non ha ancora consapevolezza delle grandi opportunità che gli riserva il futuro. Grazie alla guida del suo tutor, troverà il coraggio per affrontare le sfide e realizzare se stesso. È quello che fa l’Università Pegaso: sfruttando tutto il potenziale del web, aiuta i propri studenti a raggiungere i loro obiettivi e a realizzarsi nel mondo del lavoro».

Cresce il «Tele studio» In una società in cui l’istruzione diviene fondante (e necessaria) anche per i lavori considerati più umili, cresce l’esigenza di università telematiche che rompano le barriere fisiche degli istituti scolastici. Se negli anni 2000 il telelavoro e il «tele studio» erano all’ordine del giorno, nei successivi 15 anni hanno pian piano perso il loro fascino. Oggi si riscopre un interesse maggiore verso posti di lavoro da remoto e corsi di studi costruiti ad hoc e telematici; in parte grazie alle nuove tecnologie e i moderni mezzi di apprendimento (che hanno rivoluzionato le potenzialità di presenza da remoto). www.corriere.it

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Palermo, dal 17 al 29 luglio 2017

Sessioni di Laurea

Nella spledita cornice di Palazzo "Mazzarino", sede dell'Università Telematica Pegaso, si sono svolte le sessioni di laurea nel corso delle quali sono stati proclamati oltre 600 dottori, relativamente a 8 corsi di laurea. Congratulazioni

ai

neo

laureati.

ALCUNI MOMENTI DELLE CERIMONIE

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO 20 luglio 2017

Palermo, l'Università Telematica Pegaso incontra i giovani

Come è già avvenuto a Napoli e a Milano, il 20 luglio a Palazzo Mazzarino (Via Maqueda, 383 - Palermo) l'Università Telematica Pegaso ha incontrato gli studenti del territorio. A discutere di assicurazione di qualità, miglioramento dei servizi, politiche del Job Placement e associazione ALUMNI, sono stati: Alessandro Bianchi, rettore dell'Università Telematica Pegaso; Francesco Cafagna, presidente del Nucleo di Valutazione dell'Università Telematica Pegaso; Calogero Di Carlo, responsabile nazionale delle sedi d'esame dell'Università Telematica Pegaso. Massiccia presenza degli studenti che con le loro idee hanno contribuito alla riuscita del dbattito. alcuni momenti dell'evento

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Sede Unipegaso - work in progress

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO 0 3 - 0 6 a g os t o 2 0 1 7

La Tre giorni del Premio Ragusani nel Mondo 2017.

Presenti l'Università Telematica Pegaso ed Universitas Mercatorum Giovedì mattina, presso l’UniPegaso di Ragusa, presente il prof. Calogero Di Carlo, Responsabile Nazionale delle sedi Pegaso, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei premiati che con grande emozione hanno parlato del piacere di essere nuovamente accolti nella propria terra di origine che hanno definito “patria". Presenti per la quarta voltai al premio ragusani nel mondo, oltre con UniPegaso anche con UniMercatorum. Il presidente Iervolino ha fatto giungere da Londra un suo saluto e un messaggio importante ai giovani. Presenti il prof Raffaele Bonanni, il Prof Calogero Di Carlo e il giovane dott. Matteo Burgio. "Anche quest’anno Ragusa ha celebrato i personaggi iblei illustri, famosi, in Italia ma anche all’estero, venerdì sera la consegna dei premi in Piazza Libertà. Una serata dal grande spettacolo che ha saputo omaggiare nel migliore dei modi l’eccellenza iblea nel mondo. Musica, divertimento, ma anche tanta commozione e ovviamente l’imponente scenario di piazza Libertà a Ragusa sono stati gli elementi che hanno fatto grande la festa dedicata alla premiazione dei talenti della XXIII edizione del premio “Ragusani nel mondo”. Un evento, seguitissimo da ogni parte del mondo grazie alla diretta streaming sulla pagina social, che conferma tutte le aspettative, sempre più alte data la storicità del premio, ormai divenuto appuntamento centrale dell’estate ragusana. E il genio ibleo è stato come sempre tributato nel migliore dei modi: una cerimonia che ha saputo abbinare intrattenimento ed eleganza, orgoglio e commozione, rafforzando quel legame che unisce tutta la comunità ragusana nel pianeta.

Ovviamente protagonisti assoluti i cinque premiati di questa edizione che, tra le sue novità ha proprio registrato quella del ritorno ad un numero ridotto di premiati come accadeva nelle prime edizioni e di avere anticipato la premiazione alla serata del venerdì invece che del sabato. Sul palco a succedersi le cinque personalità che hanno fatto grande la provincia nel mondo. Tre uomini, Christian Greco, ragusano, direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014, co-direttore della missione archeologica olandese a Saqqara e membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MiBACT, lo chef comisano due Stelle Michelin Riccardo La Perna, a capo della cucina del noto ristorante Otto e Mezzo Bombana di Shanghai, e con lui il premio “Ragusani nel mondo” ha raggiunto per la prima volta nella sua storia la Cina, e Vito Andrea Iannizzotto, di c o nt i nua Page 12

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Chiaramonte Gulfi, già funzionario della DIA nel settore dell’analisi dei fenomeni mafiosi nazionali ed internazionali, che ha contribuito al recupero dell’opera “L’Afrodite di Morgantina”, e due donne, Caterina Biscari, modicana, a capo dell’ infrastruttura scientifica piú grande della Spagna Sincrotrone Alba, e Alessia Scarso, regista modicana del famoso film “Italo” e del recente documentario “Vasa Vasa” sulla Madonna di Modica, a cui è stato consegnato un premio speciale (...).

Applauditissimo un altro momento della serata molto atteso dal pubblico, l’esibizione della Banda dell’Arma dei Carabinieri, per la terza volta a Ragusa, fatto davvero eccezionale, che ha raggiunto la piazza dopo una straordinaria e suggestiva parata lungo la via Roma. La Banda, diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli, giovedì si è esibita per la prima volta a Comiso, in una pienissima piazza Fonte Diana che ha accolto con calore e affetto la grande orchestra. Momenti emozionanti, dal forte sentimento patriottico che hanno suscitato un senso di appartenenza collettivo ancora più profondo.

Tanti poi i momenti di commozione quelli vissuti venerdì, il più intenso forse quello dedicato ad un grande figlio ibleo scomparso qualche giorno fa, l’attore Marcello Perracchio, che è stato salutato da tutta la piazza con lunghi e sentiti applausi: grande genio artistico che non sarà dimenticato. Ma c’è stato anche tanto altro. Glamour assicurato con la presenza delle bellissime madrine della serata, Ornella La Rosa, Lorena Santos e Penelope Landini. E poi la colonna sonora della Peppe Arezzo Orchestra e l’esibizione dei giovani talenti Nico e Diamons che tra l’altro sono in concorso a FestivalShow ed è possibile ancora televotarli. Infine il premio ha voluto riservare un momento all’azienda Avimecc, l’azienda leader della filiera avicola siciliana che lo scorso anno è andata a fuoco ma che, come ha raccontato il suo amministratore delegato Michele Leocata, non si è fermata ma ha subito reagito rilanciando la produzione e aprendosi a nuovi mercati. Sul palco, durante la premiazione di Christian Greco, è salito anche l’archeologo ibleo Giovanni Distefano per un momento di confronto scientifico sulle missioni archeologiche. La testimonianza dell’effervescenza ma anche della caparbietà e laboriosità della gente iblea.

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Aperte iscrizioni a.a. 2017/2018

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a pplicativo unicesd Presentiamo un nuovo utilissimo strumento dall'Universidas Centro Studi Salvo D'Acquisto.

messo

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Si tratta di un’app, nata per gli studenti che vogliono essere sempre aggiornati sui nuovi corsi di alta formazione, corsi di laurea, e certificazioni informatiche dell' Università Telematica Pegaso. Si tratta di un’app, nata per gli studenti che vogliono essere sempre aggiornati sui nuovi corsi di alta formazione, corsi di laurea, e certificazioni informatiche dell' Università Telematica Pegaso.

FUNZIONALITÀ:

L’App mobile UNICESD si suddivide in 2 aree principali, una pubblica ed una ad

accesso riservato. L’area pubblica offre la possibilità di controllare le nuove attività promosse dal mondo Unipegaso, con collegamenti diretti ai canali social. L’area privata consente di apprendere tutte quelle nozioni che servono ai poli didattici per guidare i propri iscritti sui percorsi universitari, modalità di svolgimento degli esami e tante altre notizie interessanti. È inoltre possibile condividere le informazioni con la propria rete network, per essere sempre aggiornati sui calendari di esami e sugli aggiornamenti normativi e degli assetti universitari.

SCARICA APP PER:

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SEDE DI PALERMO

I S CRI ZI O N I AP E RTE Il giorno 8 ottobre 2013 è stata prodotta la comunicazione di apertura delle iscrizioni ai Master biennali per l'a.a. 2014/2015 - 2015/2016 con scadenza il 30 settembre 2014 afferente l’Accademia Forense, un’eccellenza dell’offerta formativa della nostra Università. L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità (clicca il link per visionare elenco dei Docenti) http://www.accademiaforensepegaso.it/i-docenti-dell-accademia/ co on esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto commerciale; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto industriale e della concorrenza; • Diritto della navigazione e dei trasporti; • Diritto del lavoro; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto dell’Unione Europea. Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197

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Per la formazione continua, per l’aggiornamento professionale e per chi sceglie la formazione di qualità! Page 24

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Nuovi corsi per l'a.a. 2017/2018

UNICESD, oltre ai corsi di laurea, propone una vasta gamma di percorsi didattico/formativi in diversi ambiti per venire incontro alle complesse esigenze del Mercato delle Professioni e del Lavoro in Italia e nella Comunità Europea: -

Master di I e II livello Corsi di alta formazione Esami singoli Certificazioni di lingua inglese Certificazione di lingua italiana per stranieri Certificazione Eipass - passaporto informatico europeo Corsi di aggiornamento professionale; Corsi per Operatore Socio Sanitario (O.s.s. ); Corso di riqualificazione da Osa/Ota a O.s.s.. Chiamaci o visita il nostro sito, diamo più assistenza e migliori servizi alla categoria.

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L’ammissione al Corso di laurea magistrale (biennio)“MANAGEMENT”

LM - 77 richiede la laurea triennale delle Classi:

- L-18 (Classe 17 EX DM 509/99); - L-33 (Classe 28 EX DM 509/99); - L-15 (Classe 39 EX DM 509/99);

- L-16 (19 EX DM 509/99) o titolo estero equipollente.

Tutti gli studenti iscritti UNICESD OLYMPO beneficeranno di un importo

ridotto pari ad euro 1500,00, rispetto a quanto previsto in convenzione per le lauree triennali. In

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i

laureati in Giurisprudenza LMG 01,

potranno

immatricolarsi al secondo anno della laurea magistrale in Economia

Mercatorum con una convalida di 40 cfu, ma prima dell’accesso dovranno sostenere due esami singoli da 6 cfu (Economia Aziendale – Statistica).

Il costo dei corsi singoli è compreso nella retta annua di 1500,00 euro (da

pagare in 4 rate)

Previsti per tutti gli anni di iscrizione il pagamento della tassa regionale

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Regione Lazio (Bari – Palermo – Battipaglia – Napoli – Milano – Genova – Catania – Verona – Vibo Valentia).

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"Criminologia e Studi Giuridi Forensi-MA668" a.a. 17/18 - iscrizioni sempre aperte

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451 che si accingono ad iscriversi, quasi tutti, al V anno della Facoltà di

Giurisprudenza, ed il 541 (IV edizione in corso) hanno riscosso un notevole successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci.

Prima di Voi, oltre 9600 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario

Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e

illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale

quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof.

Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il

Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e

Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi.

In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli:

Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

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Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master:

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì:

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più

esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2016/2017, il

Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA541 (4 ed.) per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

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Giurisprudenza.

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0081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197

mastercesd@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com

(di carattere generale, logistiche/organizzative)

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E f f e t t o T re Quando siamo in ferie ricordiamoci dell'ozio Nell'origine latina delle parole 'vacanze' e 'ozio' c'è un'intera filosofia: un invito a saper godere del vuoto senza volerlo stipare di at t i v i t à. Seguendo l ' e s e m pi o de gl i antichi romani

Le vacanze derivano dal latino vacuum, vuoto, ovvero tempo libero da altri impegni. Bisognerebbe ogni tanto ricordare l’origine etimologica della parola per evitare di stipare in pochi giorni tantissime attività che poi rischiano di farci tornare al lavoro ancora più stanchi e stressati di prima.

Vale anche per l'ozio: gli antichi romani in vacanza (ma anche in altri momenti della vita, diciamo quando capitava) praticavano l’otium, il dolce far niente, o meglio il dedicarsi ad attività riposanti e piene di soddisfazioni. I filosofi avevano bisogno dell’otium per concentrarsi sui grandi interrogativi della vita, mentre la maggioranza delle persone ne approfittava per schiacciare un pisolino, fare una passeggiata, mangiare assieme agli amici, andare a fare ginnastica o a nuotare alle terme.

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È invece inglese il relax, ovvero il riposo. Anche se ci arriva da Oltre Manica, il relax è però un termine molto di casa da noi, perché in realtà l’origine è latina, ovvero il verbo relaxare, riposarsi. I giovani quando vogliono indicare il bisogno di rilassarsi usano una espressione gergale divertentissima: “Stai sciallo!”.

Co.Bo.Di. Agosto 2017 Riassumendo Pag. 1 - Quando siamo in ferie ricordiamoci dell'ozio. Pag. 2 - ARMA Pag. 11 - Rappresentanza Pag. 13 - Attualità news Pag. 23 - CESD Pag. 31 - Rubriche

L’etimologia non è chiara, e potrebbe essere legata al verbo scialare, che significa anche godersela, prendersela comoda. Sciallato è un modo per indicare una persona molto rilassata e che si sa divertire, non si angoscia con le mille paturnie della vita moderna. Potrebbe essere un buon motto per le vacanze: stare scialli. Ogni tanto è necessario inchinarsi alla saggezza popolare, anche moderna. Buone vacanze Co.Bo.Di.

Anno XI - n.ro 118

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ARMA

Maxi operazione contro la ndrangheta e Cosa nostra: scoperti gli assassini dei Carabinieri Fava e Garofalo 26 luglio 2017

tenacia ed il coraggio di non arrendersi, anche quando sembrava difficile ottenere C’è un patto fra ‘ndrangheta e cosa nostra un risultato. Lui assieme ad un altro pezzo dietro la strategia terroristica messa in atto importante della magistratura italiana, contro i carabinieri, fra il 1993 e il 1994. come Francesco Curcio, coordinati da due procuratori che hanno creduto sempre nella possibilità di arrivare al traguardo, ossia Federico Cafiero de Raho, capo dell’ufficio requirente reggino e Franco Roberti, al vertice della Dna.

Luce sugli omicidi dei carabinieri Fava e Garofalo

Ritenuti elementi di vertice della ‘ndrangheta e di Cosa nostra, nel quadro di un’unica strategia mafiosa di attacco allo Stato negli anni ‘93 e ’94, Filippone e Graviano sono ritenuti responsabili di essere tra i mandanti complessivamente di tre attentati compiuti ai danni dei Sono due gli arresti eseguiti questa Carabinieri di Reggio Calabria, in cui mattina dalla Polizia, nell'ambito dell'o- persero la vita, il 18 gennaio 1994, gli perazione 'Ndrangheta stragista, ma sono Appuntati Antonino Fava e Giuseppe due arresti dal peso specifico enorme, che Garofalo brutalmente uccisi nei pressi dello consegnano un pezzo di storia all’Italia svincolo di Scilla; rimasero gravemente intera. Rocco Santo Filippone e Giuseppe feriti, l’1 febbraio 1994, l’Appuntato Graviano. Il primo, ritenuto appartenente Bartolomeo Musicò e il Brigadiere Salalla cosca Piromalli di Gioia Tauro, ma vatore Serra e rimasero miracolosamente soprattutto imparentato con Giuseppe illesi, l’1 dicembre 1994, il Carabiniere Calabrò, l’autore materiale del duplice Vincenzo pasqua e l’Appuntato Silvio delitto Fava-Garofalo, assieme a Consolato Ricciardo. Villani. E non mentiva, evidentemente Calabrò, quando spiegò ai magistrati che Stragi di mafia, il patto tra 'ndrangheta e uno dei mandanti era «carne sua». Quella Costa nostra parentela, per parte materna, ha da sempre rappresentato un elemento su cui Le vicende delittuose si inquadrano nel gli investigatori hanno inteso vederci contesto della strategia stragista che ha chiaro. Anche grazie alle parole che insanguinato il Paese nei primi anni 90’ e qualche anno fa disse il pentito Consolato in particolare nella stagione definita delle Villani, facendo esplicitamente il nome di “stragi continentali”. Protagonista di quella Filippone davanti al pm Donadio che, per stagione, secondo quanto emerso dalle conto della Dna, indagava sulle stragi di indagini, non fu solo Cosa Nostra (che mafia. tuttavia ebbe il ruolo operativo Il secondo è un nome noto a tutti e che fondamentale nei termini già ampiamente riecheggia ogni qual volta vi sia un descritti dalle sentenze di altre Autorità elemento che riporta alle stragi di mafia. Giudiziarie) ma anche la ‘Ndrangheta. Gli Non sono stare indagini semplici quella che attentati contro i Carabinieri non vanno ha dovuto portare avanti il procuratore letti ciascuno in maniera singola ed isolata, aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, in questi anni. Lui ha avuto la continua Anche il duplice omicidio Fava-Garofalo, rientra a pieno titolo in questo progetto di morte che la mafia siciliana e la criminalità organizzata calabrese misero a punto per destabilizzare lo Stato.

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ARMA ma vanno inseriti in un contesto di più ampio respiro e di carattere nazionale nell’ambito di un progetto criminale, la cui ideazione e realizzazione è maturata non all’interno delle cosche di ‘ndrangheta, ma si è sviluppata attraverso la sinergia, la collaborazione e l’intesa di organizzazioni criminali, che avevano come obiettivo l’attuazione di un piano di destabilizzazione del Paese anche con modalità terroristiche. In corso numerose perquisizioni

Sono in corso di esecuzione anche numerose perquisizioni in diverse regioni d’Italia. Alle operazioni eseguite dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, dal Servizio Centrale Antiterrorismo e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, partecipano anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria. www.m.lacnews24.it

Torna in cattedrale il tesoro di San Pantaleone 26 luglio 2017 “È un giorno importante per l’intera comunità diocesana – ha invece dichiarato il vescovo Ciro Miniero - ringraziamo San Pantaleone per questo momento di gioia e tutti i carabinieri per il lavoro eccellente effettuato in questi mesi”.

VALLO DELLA LUCANIA. E’ stato riconsegnato ieri sera, ai fedeli di Vallo della Lucania, il tesoretto trafugato lo scorso mese di febbraio dalla cattedrale di San Pantaleone. L’oro votivo del santo, recuperato dai carabinieri in Romania, è stato riportato in cattedrale nel corso di una cerimonia solenne organizzata dal vescovo Ciro Miniero.

Un tributo particolare per il capitano Malgieri che ha coordinato in prima persona le indagini “riuscendo a recuperare la refurtiva e ad assicurare alla giustizia gli autori del colpo, cinque pericolosi malviventi rumeni”. www.napoli.repubblica.it

In prima fila il capitano Mennato Malgieri, che ha portato avanti le indagini, ed il procuratore Paolo Itri che le ha dirette. Presenti alla cerimonia anche il colonnello Antonino Neosi, comandante provinciale dei carabinieri, il presidente del tribunale Gaetano De Luca ed il sindaco Toni Aloia che ha consegnato targhe e attestati di benemerenza ai militari e alle autorità che hanno lavorato per consentire il ritrovamento dell’oro. Page 3

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ARMA evitare inutili sovrapposizioni e abbiamo inserito tra le nostre specialità questa nuova funzione, certi che insieme avremmo creato la più grande polizia ambientale d’Europa. Avete ricevuto i fondamenti dell’Arma e state arricchendo la vostra formazione con quelli prettamente concernenti la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, siete quindi un patrimonio unico della nostra Istituzione e delle Istituzioni in generale. L’esercizio dei poteri

autoritativi richiede grande rispetto, siate quindi dei cittadini esemplari sia nello svolgimento della vostra delicata professione che nella quotidianità. A voi è demandato il successo del percorso di riforma intrapreso e la responsabilità di creare le sinergie necessarie affinché le due culture si uniscano per il benessere della comunità e delle generazioni future”. www.infodifesa.it

Marano, firmata la convenzione in prefettura: via libera alla compagnia dei carabinieri 0 1 a gos t o 2 0 1 7

L'ultimo passaggio del complesso iter burocratico, iniziato nel lontano 2007 con la giunta Perrotta, è stato completato nella giornata di ieri con la firma della convenzione tra la prefettura di Napoli e il Comune di Marano. L'atto, sottoscritto dal

Definite anche le competenze per le spese di manutenzione dell'immobile, spesso al centro dei dibattiti e delle interlocuzioni tra i vari enti. Quelle ordinarie (comprese quelle per gli impianti interni) saranno a carico dell'Arma; quelle straordinarie competeranno invece al Comune di Marano.

In città giungeranno almeno quarantacinquanta militari, che si aggiungeranno agli oltre trenta già presenti nell'attuale tenenza di via Lazio. Con l'avvento della Compagnia di Marano cambierà anche la suddivisione territoriale. La Compagnia avrà infatti giurisdizione su cinque comuni prefetto di Napoli Carmela Pagano e dal dell'hinterland: Marano, Mugnano, prefetto Antonio Reppucci (entrambi nella Calvizzano, Villaricca e Melito. Si staccherà foto), commissario straordinario dell'ente da Giugliano, insomma, che avrà a sua cittadino sciolto per infiltrazioni volta competenze sui comuni di Qualiano, camorristiche, stabilisce i criteri di utilizzo Sant'Antimo e su almeno altri due territori della struttura che funge da Compagnia dei attualmente sotto la sfera di competenza carabinieri. Una nuova caserma sorta in via della Compagnia di Casoria. Nuvoletta, praticamente a ridosso della vecchia tenenza, realizzata con i fondi (3 Una mini rivoluzione, dunque, attesa da milioni e 200 mila euro) del Piu Europa. Il molti anni, soprattutto a Marano, città nuovo presidio di sicurezza, invocato da roccaforte di potentissime organizzazioni mesi dai residenti e fonte in passato di criminali, Orlando, Nuvoletta e Polverino, aspri scontri politici, entrerà in funzione sprovvista tra l'altro di un commissariato di polizia. Individuato anche il comandante tra qualche settimana. della neonata Compagnia: si tratta del La data ufficiale del taglio del nastro non è capitano Gabriele Lo Conte, 32 anni, stata ancora stabilita, ma per originario di Roma, attualmente in servizio l'inaugurazione non si dovrebbe andare nella città di Cantù. oltre il mese di settembre. Con l'accordo sancito ieri il Comune di Marano si è impegnato a cedere la struttura, in www.ilmattino.it comodato d'uso, per i prossimi trent'anni. Page 4

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Sequestrati dai Carabinieri beni per un valore di 1.000.000 a Li Causi “soggetto 0 3 a gos t o 2 0 1 7

a disposizione di Cosa Nostra”

Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica, con il quale è stato disposto un sequestro beni per un valore complessivo di circa € 1.000.000,00 a carico di Giovanni Li Causi nato a Carini il 27 agosto 1969, arrestato nell’aprile 2010 nell’ambito dell’operazione “HYDRA”, e in atto sottoposto a regime carcerario. Li Causi è stato ritenuto un soggetto a disposizione di cosa nostra in quanto aveva partecipato alla riorganizzazione degli assetti gerarchici della famiglia di Tommaso Natale e aveva favorito l’ascesa al vertice di Giulio Caporrimo.

Il quadro probatorio raccolto nel corso delle indagini patrimoniali e posto a fondamento del decreto del Tribunale di Palermo, è stato in grado di dimostrare come i beni nella sua disponibilità fossero in realtà il frutto di attività illecite. Pertanto, è stato emesso un provvedimento di sequestro riguardante: un intero complesso aziendale dell’impresa individuale “Li Causi Giovanni”, con attività di commercio tipo bar, con sede a Palermo nei pressi dello stadio, lasciata in gestione ad altra società; 9 rapporti bancari; 2 veicoli; e una villa a Carini. . www.madonienotizie.it

Pedopornografia, perquisiti due carabinieri

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Sono stati sequestrati dei computer. Uno dei due carabinieri avrebbe già dimostrato di non aver nulla a che fare con le accuse che gli vengono mosse. L'altro ha dato ampia disponbilità per chiarire la sua posizione

PONSO. Due carabinieri della stazione carabinieri di Ponso sono stati perquisiti mercoledì mattina dalla polizia postale (su delega della Direzione distrettuale antimafia, competente per questa materia) che sta indagando su presunti reati di pedopornografia. Per procedere a controllo dei loro alloggi sono stati indagati. Gli indagati sarebbero un centinaio in tutta Italia.

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Rapina in gioielleria ad Aci Trezza, arrestato

commando di tre individui: tra loro una donna 0 4 a gos t o 2 0 1 7

I carabinieri di Aci Castello unitamente ai colleghi del nucleo radiomobile di Acireale hanno arrestato Ignazio Luca Scattamaglia, 36enne, catanese, Simone Spanò, 34enne, catanese, ed una 31enne, di Vizzini, per rapina aggravata in concorso, ricettazione e porto di armi clandestine, mentre il 36enne, evaso il 29 maggio scorso dal carcere di Favignana dove era stato ristretto sempre per rapina, risponderà anche del reato di evasione. Ieri intorno alle 12,30 la donna è entrata, come una normale cliente, in una gioielleria ad Aci Trezza ed una volta dentro ha permesso ai due complici di fare irruzione. I tre, che per cercare di non essere riconosciuti portavano degli occhiali da sole, sotto la minaccia di una pistola hanno fatto razzia di diversi oggetti preziosi minacciando il titolare che, però, ha reagito scaturendone, così, una violenta colluttazione durante la quale i malviventi lo hanno ripetutamente colpito alla testa col calcio della pistola. Casualmente, un parente del titolare collegato tramite cellulare alle telecamere interne della gioielleria ha notato la scena delittuosa ed ha fatto subito scattare l’allarme. I militari immediatamente intervenuti sul posto hanno prima cinturato la zona e poi entrati nel

negozio hanno disarmato e bloccato i rapinatori, i quali hanno cercato di opporsi con forza. L’arma, risultata una pistola del tipo a salve modificata, è stata sequestrata. Successivamente gli operanti hanno rinvenuto sulla strada, nei pressi del negozio, dei ciclomotori pronti per garantire la fuga dei malviventi, un Aprilia Scarabeo, rubato il 28 luglio scorso a Catania, ed una Honda SH 300, di pertinenza dell’evaso, che sono stati sequestrati. Le ulteriori indagini hanno permesso ai militari di accertare che il comando aveva pianificato l’azione delittuosa, facendo dei sopralluoghi nei giorni precedenti, e fornendosi anche di tre paia di manette, che dovevano servire a bloccare le eventuali vittime, manette rinvenute dentro la gioielleria. Il titolare a seguito dell’aggressione è stato trasportato e medicato all’ospedale di Acireale dove i sanitari gli hanno riscontrato delle ferite lacero contuse alla testa per il quale è stato trattenuto in stato di ricovero per ulteriori accertamenti. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. www.cataniatoday.it

Carabinieri speronati dai banditi, già a casa il catturato

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CORREGGIO (Reggio Emilia) – Attenderà a casa propria il processo, in stato di arresti domiciliari. E’ sì uno dei tre banditi che la notte tra giovedì e venerdì hanno ingaggiato un folle inseguimento con i carabinieri di Correggio conclusosi con uno speronamento ma al giudice ha detto di non essere stato alla guida e che anzi aveva chiesto al conducente di fermarsi. Bardhok Lleshaj, albanese di 33 anni, residente a Parma, rimarrà dunque a casa ad attendere il giudizio. E’ accusato di concorso in furto aggravato e tentato furto aggravato, mentre i Page 6

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suoi due “colleghi” sono ancora in fuga. Un carabiniere è in ospedale, mentre un secondo militare è stato dimesso dal pronto soccorso con 10 giorni di prognosi. I tre avevano rubato in abitazioni di Bagnolo poi si erano trasferiti – a bordo di una Bmw rubata in giugno una Parma – in via Falcone a Correggio dove però un cittadino li aveva visti scavalcare una recinzione. I carabinieri sono arrivati immediatamente sul posto con una gazzella e ne era nato in inseguimento conclusosi con un incidente , provocato di proposito dall’auto dei malviventi. www.reggiosera.it

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La nuova fondina dei carabinieri

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I carabinieri sono famosi, a loro modo, anche per l’uniforme che ha mantenuto nel tempo un legame con il XIX secolo, soprattutto per quanto riguarda la tradizionale bandoliera bianca con “cassetta”. Anche le fondine per il personale sono sempre rimaste molto tradizionali, in cuoio con patta fermata da linguetta, utili senz’altro per mantenere l’arma al riparo dalle intemperie, ma scomode e lente da manipolare per una estrazione di emergenza e, d’altro canto, non così sicure nei confronti di un tentativo di sottrazione da parte di soggetti non autorizzati. Un primo tentativo di ammodernamento delle dotazioni si è avuto con le fondine in dotazione ai carabinieri di quartiere, ma il vero salto di qualità è previsto per i militari del nucleo radiomobile, che riceveranno una fondina in polimero iniettato prodotta dalla Vega, con livello di ritenzione 3, di moderna generazione. La fondina, derivata dal modello Cama ma con soluzioni originali, è completamente polimerica, è fissata al passante per il cinturone mediante un

supporto a cerniera rotante che consente, quindi, di ottenere il miglior comfort in determinate situazioni (per esempio alla guida). Presenta un primo punto di ritegno dell’arma in corrispondenza del ponticello del grilletto, che si attiva automaticamente non appena si inserisce l’arma nella fondina. Un secondo punto di ritegno è costituito dal cappuccio superiore, che può essere lasciato aperto oppure chiuso a discrezione dell’operatore. La novità nella novità è che questo tipo di fondina potrebbe (il condizionale è d’obbligo, al momento) essere esteso nella distribuzione a tutto il personale delle stazioni, diventando così di dotazione pressoché generale. Per fare questo, però, è necessaria una revisione generale delle uniformi invernali, che pare però essere già allo studio. È anche possibile, d’altro canto, che la sperimentazione con il nucleo radiomobile possa portare a ulteriori modifiche e aggiornamenti di questo primo modello www.m.armietiro.it

Carabinieri: a Torino i militari con “ansia da prestazione” presso i Comandi della linea territoriale

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Torino – «”L’ansia da prestazione” ingenerata nel personale che, nell’adempimento del proprio dovere, già reso molto difficoltoso anche dall’attuale quadro normativo e dalle note carenze organiche, produce iniziative che non sempre garantiscono la necessaria “cornice di sicurezza”, quindi in contrasto con la tradizione e lo stile dell’Arma dei Carabinieri”». E’ quanto si legge in una delibera del Page 7

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Consiglio di Base di Rappresentanza del Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”. I delegati ricordano il “foglio n.380/122004 di prot.llo, datato 24.02.2005, del Sig. Comandante Interregionale CC Pastrengo” con il quale l’alto ufficiale afferma che «le difficoltà, che si frappongono alla scoperta di certi reati, non devono assolutamente indurre assumere iniziative che contrastino con le disposizioni di legge, concedendo

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ARMA spazi ad anomalie comportamentali che possano sfociare in illeciti», ovvero «l’arresto realizzato “ad ogni costo”».

In questo stato di cose, i rappresentanti dei Carabinieri del Piemonte chiedono al Comandante Interregionale CC “Pastrengo” di adoperarsi affinché la «pressante richiesta di sicurezza che proviene da diversi settori della società non sia più anteposti ai fondamentali criteri che individuano l’indispensabile ‘cornice di sicurezza’» e di «valutare la possibilità di individuare i responsabili di anzidette richieste formali/non formali, ufficiali/non ufficiali, comunicando a questo Consiglio i

provvedimenti adottati nei confronti degli stessi».

La delibera in questione è la seconda in ordine di tempo sul medesimo argomento. In quella precedente i delegati del Cobar denunciavano «l’azione di comando… attraverso inappropriati ed atipici “rilievi”, “inviti”, “esortazioni” e “disposizioni” scritte con programmi di i ns t a nt messaging» www.grnet.it

Viterbo, prigioniera in ascensore a 50 gradi: 80 enne salvata dai carabinieri

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Sotto il solleone, R.B. un’anziana signora di 80 anni di Sutri, è rimasta bloccata tra il quarto e quinto piano dell’ascensore di 15 metri del parcheggio multipiano di Caprarola (Viterbo). L’anziana ha subito cominciato a chiedere aiuto e fortunatamente un passante, sentendo le grida della donna, ha chiamato i carabinieri della Compagnia di Ron-

malcapitata, in quanto quello precedente è solo di passaggio e praticamente contornato da spesse mura in cemento armato, i militari hanno scardinato le porte esterne dell’ascensore permettendo di far arrivare ossigeno alla donna e poi si sono calati nel vano ascensore da un pertugio di circa 50 centimetri, quindi portando in salvo la malcapitata affidandola alle cure del personale del 118 che era appena sopraggiunto. www.ilmessaggero.it

ciglione. Sul posto è giunto in poco tempo il comandante ed un militare della Stazione carabinieri di Caprarola che hanno avuto modo di constatare che l’anziana donna aveva problemi respiratori dovuti al forte caldo che aveva portato la temperatura del vano ascensore a più di 50 gradi.

Nella considerazione che solo dal quinto piano era possibile far uscire la Page 8

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Caserma ancora deserta. "Quinto compleanno s e n z a C a ra b i n i e ri " 0 9 a gos t o 2 0 1 7

stroncò severamente la “contabilità dei giorni e delle settimane di ritardo rispetto alle prime ipotesi di inizio lavori, di fronte a un impegno che si concretizza”. Era invece una “contabilità di anni”. E oggi, a cinque anni di distanza, la “concretizzazione” dell’impegno non si vede ancora".

Torna a far discutere la situazione incerta relativa alla centenaria caserma dei Carabinieri di Sant’Alberto, chiusa a fine luglio 2012, perché non più agibile. Il 20 agosto il controllo di quel territorio venne assegnato alla caserma di Savarna. "Si ebbe allora una sollevazione dei cittadini, preoccupati di restare senza un presidio di ordine pubblico e sicurezza, proprio mentre la delinquenza si accaniva sempre più su di loro e sulle loro proprietà - spiega il capogruppo in consiglio di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Cominciò allora una lunga teoria di assemblee pubbliche e di consigli territoriali nei quali, specialmente con l'avvicinarsi delle elezioni, i notabili locali del Pd e dintorni, esaltati dalle partecipazioni autorevoli del sindaco e di assessori multipli, diedero per certa e rapida la soluzione: insediare una “nuova” caserma dei Carabinieri nel centro civico di via Cavedone, riadattandone con ingresso autonomo un’ala opportunamente separata dagli uffici comunali. Roba da poco, trattandosi di un appalto da 150mila euro. Nell’assemblea pubblica del 21 agosto 2012, Matteucci e Mingozzi, sindaco Pd e vicesindaco Pri di allora, avevano promesso “una sede definitiva dell’Arma entro due anni”. Dopo vari rinvii, solamente il 16 novembre 2015 i lavori furono assegnati all’impresa vincitrice della gara pubblica. Mi permisi di rilevare che sarebbero passati non già due anni, bensì quattro, prima che i Carabinieri entrassero nella nuova sede. Mingozzi Page 9

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"Nel frattempo - prosegue il consigliere d'opposizione - i “lavoretti” sull’immobile del Comune sono stati realizzati già da mesi, ma la “nuova” caserma è vuota e non c’è ombra di Carabinieri in giro. Dietro quelle persiane chiuse si nasconde un mistero che nessuno si è ancora degnato di svelare. Sulla caserma i proconsoli locali del Pd hanno totalmente perduto la magniloquenza della campagna elettorale. Il presidente Pd del consiglio territoriale di Sant’Alberto, interrogato da alcuni consiglieri di Lista per Ravenna nel corso della più recente seduta consiliare, ha risposto con un sorriso enigmatico. I ladri e i malviventi, invece, sghignazzano. Da qui l'interrogazione al sindaco: perché la “nuova” prospettata caserma dei Carabinieri di Sant’Alberto resta vuota?". www.ravennatoday.it

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ARMA

Bandito catturato grazie al drone dei carabinieri 1 0 a gos t o 2 0 1 7

CAORLE. Bandito catturato dai carabinieri che gli hanno sguinzagliato dietro un drone con telecamera a raggi infrarossi. Nel corso di un'operazione congiunta dei carabinieri della stazione di Caorle e del nucleo radiomobile di Portogruaro è stato arrestato Robert Carvely, un cittadino sloveno di33 anni, ritenuto responsabile di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, e ricercato in quanto destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di stupefacenti per una condanna a otto anni per reati commessi a Gorizia, Udine e nel territorio sloveno, dal maggio all'agosto del 2003.

Pordenone a disposizione del sostituto procuratore Federico Facchin, che ha coordinato l'attività.

L'uomo stato è avvistato assieme a un complice nel centro di Caorle alla guida di una Golf, un’auto che era stata segnalata in numerose episodi di furti in casa. L’auto ha attirato l’attenzione dei carabinieri che hanno voluto vederci chiaro: incurante dell'alt imposto dalla vettura dell'Arma, Carvely si è lanciato in una pericolosa fuga percorrendo corso Chiggiato e poi Strada Traghete a folle velocita.

A quell'ora, molti turisti stavano rientrando dalla spiaggia: la strada e gli attraversamenti pedonali erano perciò affollati di passanti, per cui l'auto dei carabinieri si mantenuta a debita distanza, in modo da non incalzare direttamente i fuggitivi e indurli a evitare manovre azzardate.

Giunto all'altezza di una curva, Carvely ha perso il controllo e la Golf è finita in un fossato, con i due occupanti che hanno proseguito la fuga a piedi per i campi di notte. L'area è stata battuta con decine di militari fatti affluire sul posto dai comandi limitrofi, ma soprattutto con un drone dei carabinieri dotato di visore a raggi infrarossi. Proprio il drone ha localizzato lo sloveno che è stato immobilizzato. Carvely

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RAPPRSENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza OGGI I.N.P.S. E ARMA DEI CARABINIERI PER IL PROTOCOLLO D'INTESA CHE APRE AL "POLO NAZIONALE INPS DEI CARABINIERI". DAL 1' OTTOBRE PIU' SERVIZI PER I CARABINIERI IN SERVIZIO E IN QUIESCENZA. Un importante intesa senza precedenti tra INPS e Arma dei Carabinieri. Ora non ci saranno piu' problemi nella gestione del rapporto tra i carabinieri che vanno in pensione e il passaggio dalla gestione amministrativa CNA a INPS. L'Arma dei Carabinieri seguirà direttamente la trattazione dell'iter per il passaggio alla pensione. Oggi al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri a Roma l’ennesimo appuntamento con un “protocollo d’intesa”. Oramai è diventato un appuntamento frequente tra le intese di enti, amministrazioni e società con l’Arma dei Carabinieri a favore dei carabinieri dell’Arma e della funzionalità dell’istituzione e i contributi a rendere sempre al meglio l’efficienza dei suoi carabinieri sul territorio nazionale. Oggi alle ore 17 ha fatto il suo ingresso il Prof. Tito Michele Boeri, Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – INPS. L’appuntamento è stato fissato per siglare il protocollo d’intesa fra Arma dei Carabinieri e l’INPS con il quale, presso la Direzione Regionale Abruzzo si costituisce uno specifico Polo nazionale di lavorazione delle prestazioni previdenziali e creditizie che possa rapportarsi con il CNA Centro Nazionale Amministrativo dell’Arma dei Carabinieri per ottimizzare la gestione degli scambi dei flussi di dati al fine di migliorare l’erogazione delle prestazioni ed i rapporti informativi con la specifica utenza costituita dai militari in servizio e da collocare in pensione dell’Arma dei Carabinieri. A Chieti dal 1 ottobre 2017 presso la Direzione Provinciale INPS di Chieti viene realizzato uno specifico polo a valenza nazionale chiamato “ Polo Nazionale Arma dei Carabinieri “ articolato in due moduli organizzativi relativi alle “ gestione della posizione assicurativa, prestazioni pensionistiche e previdenziali Arma dei Carabinieri” e alla “gestione piccoli prestiti e prestiti pluriennali Arma dei Carabinieri”. Dal 1 ottobre 2017 il polo pensionistico nazionale di Chieti prenderà in carico tutte le domande pensionistiche da quella data in poi e tutte quelle ancora non inoltrate dal CNA alle varie Direzioni provinciali sul territorio nazionale, l’erogazione delle prestazioni creditizie presentate a decorrere dal 1 ottobre relative ai piccoli prestiti e prestiti pluriennali, gestione delle relative trattenute e ammortamenti, anche per i prestiti già erogati ed in corso di ammortamento. In carico alle sedi INPS provinciali sul territorio resteranno in carico la gestione delle domande pervenute entro il 30 settembre 2017, comprese eventuali domande di riesame e ricorsi amministrativi sulle stesse. Ci sarà anche un comitato tecnico paritetico che analizzerà eventuali criticità nell’attuazione operativa degli impegni assunti dalle parti e per proporre soluzioni idonee all’efficiente gestione della collaborazione e dei connessi flussi di informazioni. Il protocollo ha una durata di tre anni e potrà essere integrato e modificato anche prima della scadenza con accordo tra le parti in conseguenza di sopraggiunti interventi normativi di modifica del settore o per l’eventuale esigenza di meglio definire e precisa strumenti e modalità stesse della collaborazione. continua

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RAPPRSENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza Impensabile qualche anno fa nonostante da piu’ parti arrivavano richieste di valutare una soluzione simile che potesse dare un miglioramento della gestione di questo settore INPS molto complesso e delicato, specie dopo il passaggio da INPDAP a INPS. In questa epoca di impegno e opera per la funzionalità, miglioramento, aggiornamento e adeguamento della nostra amministrazione all’efficienza che la contraddistingue sul territorio per l’opera al servizio della comunità in ordine e sicurezza pubblica.

Dal primo ottobre avverrà un importante cambiamento sulla gestione della materia INPS in relazione alle pratiche amministrative dei carabinieri d’Italia. Un passo importante e voluto dal Co.Ce.R. esprimendo nel tempo la volontà di tutti coloro che nel settore amministrativo hanno sempre rappresentato la necessità d’interventi risolutivi e di una gestione piu’ settorializzata a seguito della funzionalità che oggi continua a rappresentare l’esperienza professionale e funzionale del nostro CNA centro nazionale amministrativo di Chieti. Finisce cosi’ quella lontananza che si avverte da subito quando dalla funzionalità e dalle attenzioni nei servizi che dà il CNA passando in quiescenza e alle dipendenze funzionali dell’INPS che vede milioni di utenti per la trattazione delle materie pensionistiche. Tutte le pratiche che ci riguardano e che devono essere trattate dall’INPS saranno tutte curate a Chieti al polo nazionale INPS Arma dei Carabinieri con una funzionalità e praticità che è già da subito intuibile e che ci fa già ben sperare per tempi piu’ celeri e risposte piu’ precise con aggiornamenti degli iter che portano dal servizio attivo a quello in quiescenza.

Nulla è impossibile e tutto si puo’ fare se l’adeguamento e l’aggiornamento della nostra Arma dei Carabinieri passa da chi ha scelto di cambiare per migliorare tutto cio’ che deve funzionare intorno a quel carabiniere che è li’ sulla strada a fare da riferimento per la sicurezza delle Comunità del nostro bel paese. Grazie a Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa intesa funzionale e operativa che ha coinvolto con piena disponibilità l’INPS dalla persona del suo Presidente a tutti coloro che svolgono quegli incarichi che ne hanno favorito la realizzazione di tale intervento dedicato. Un altro ennesimo ulteriore tassello che si unisce a questi tanti che in questi ultimi anni stanno dettando i tempi della crescita e dello sviluppo dando ai nostri colleghi e a noi che apparteniamo a questa nostra Arma dei Carabinieri contributi concreti per poter andare avanti con fiducia migliorando la nostra quotidianità per poter dare il massimo rendimento a chi da noi deve ricevere tutto cio’ che deve dare ordine e sicurezza in ogni angolo delle comunità sul territorio nazionale. FONTE: pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo pubblicata 01 agosto 2017

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ATTUALITA' - NEWS

Occupazione, il governo prova il rilancio:

contributi dimezzati per chi assume un giovane

0 1 a gos t o 2 0 1 7 ROMA - Obiettivo occupazione per la prossima

legge di Bilancio: a partire dal taglio del cuneo fiscale, cioè la differenza tra il costo del lavoro e il salario netto in busta paga. La disoccupazione sembra ridursi, il Pil cresce, gli investimenti vanno. Ma le agevolazioni del bonus Renzi, che pure negli ultimi tre anni hanno funzionato, si sono esaurite e si rischia di rimanere senza un incentivo per le nuove assunzioni proprio mentre l'economia sta ripartendo. La parola d'ordine che ormai pronunciano a Palazzo Chigi e al Tesoro è abbattere il cuneo fiscale, ridurre cioè il costo del lavoro per l'impresa e mettere più soldi in busta paga. Dunque: rilanciare l'occupazione e favorire i consumi. Il tema è caldo: persino il Fondo monetario internazionale, nella sua ultima missione a Roma, ha sollecitato un intervento di taglio del cuneo fiscale che, in Italia, è tra i più alti tra i paesi industrializzati. Secondo i dati Ocse, il cuneo è pari al 47,9 per cento, cioè su 100 euro che un lavoratore costa all'azienda 47,9 vanno in contributi e tasse. L'obiettivo del governo è alleggerire il carico dei contributi previdenziali che pesano sulla busta paga per il 33 per cento (24 per cento a carico dell'azienda e 9 per cento a carico del lavoratore). Si lavora per ridurli a metà, trasferire il costo sul bilancio dello Stato, con un intervento finanziario che andrà da 1,5 a 2,5 miliardi all'anno. Molte le soluzioni di cui si è parlato nelle ultime settimane, ma quella che sta prendendo maggiormente corpo concentra l'intervento sui lavoratori sotto i 30-35 anni, che è la fascia generazionale dove - anche in base ai dati prodotti ieri dall'Istat - la disoccupazione morde di più. La riduzione è prevista per la durata di tre anni, naturalmente a condizione che l'assunzione sia a tempo indeterminato: una soluzione di questo genere farebbe risparmiare all'impresa circa 3-4mila euro l'anno per ogni nuovo dipendente. L'intenzione, cui ha fatto cenno anche il ministro dell'Economia Pier Issue 1

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Carlo Padoan, è mantenere in vita il provvedimento anche successivamente ai primi tre anni, cioè di renderlo "strutturale": naturalmente lo sconto si ridurrebbe e potrebbe limitarsi a 2-3 punti. L'intervento, dunque, sarà sugli under-35 o sugli under-30, sia per contrastare la disoccupazione giovanile sia per compensare gli effetti del vecchio bonus Renzi che è stato utilizzato dalle aziende soprattutto per assumere ultracinquantenni. Ma c'è un'altra questione: riguarda la necessità di stabilizzare molti posti di lavoro ancora a tempo determinato. Secondo quanto osserva Stefano Patriarca, del team economico di Palazzo Chigi, ben il 46 per cento del milione di nuovi posti di lavoro creati dal 2013 ad oggi è a tempo determinato (il restante 54 è invece a tempo indeterminato). Per riallineare il mercato del lavoro si punta dunque ad introdurre una opzione in più: potrà beneficiare del taglio del cuneo non solo chi assume un nuovo dipendente ma anche chi lo stabilizza. Proprio per definire questi aspetti, prima della pausa estiva il cantiere della legge di Bilancio si è rimesso in movimento. I tecnici di Palazzo Chigi e del Tesoro hanno in calendario, una serie di incontri per mettere a punto il brogliaccio dei due documenti che descrivono il quadro di politica economica del prossimo anno: la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (20 settembre) e la legge di Bilancio (15 ottobre). Il percorso, a meno di ostacoli dell'ultima ora, è fissato: gli anticipi della manovrina di primavera e i previsti sconti di Bruxelles, fanno sì che la sterilizzazione del temuto aumento dell'Iva ci costerà circa 6-7 miliardi. Tutte le altre risorse (molte verranno dalla fatturazione elettronica e dalla lotta all'evasione) saranno dirette a lavoro e sviluppo. Ma il conto rischia di salire, anche perché bisognerà far fronte sempre per il comparto lavoro - al rinnovo del contratto di 3 milioni di dipendenti pubblici che rischia di costare fino a 5 miliardi. www.repubblica.it

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M i g ra nt i , p rocura T ra p a ni sequestra nave Iuventa: "Intese t ra O ng t e d e s ca e t ra f f i ca nt i " 0 2 a gos t o 2 0 1 7

Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Con questa ipotesi di reato ancora a carico di ignoti, la procura di Trapani ha chiesto e ottenuto dal gip Emanuele Cersosimo il sequestro della Iuventa, la nave della Ong tedesca fermata poche ore prima dalle motovedette della Guardia costiera e condotta nel porto di Lampedusa per accertamenti. Sequestro che, ha precisato il procuratore aggiunto di Trapani, Ambrogio Cartosio, "non c'entra nulla col fatto che la Ong non abbia sottoscritto il codice di condotta". "È accertato - ha spiegato Cartosio - che, seppure questa imbarcazione in qualche caso intervenga per salvare vite umane, in più casi invece tali azioni non avvengono a fronte della sussistenza di un imminente pericolo di vita. I migranti vengono scortati dai trafficanti libici e consegnati non lontano dalle coste all'equipaggio che li prendono a bordo della 'Iuventa'. Non si tratta dunque di migranti 'salvati', ma recuperati, potremmo dire consegnati. E poiché la nave della Ong ha ridotte dimensioni, questa poi provvede a trasbordarli presso altre unità di Ong e militari". Per il procuratore aggiunto, reggente della procura di Trapani, "alla luce delle vigenti norme, quali che siano le finalità perseguite, a nostro avviso queste condotte integrano il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Un'attività per la quale secondo Cartosio, i membri dell'equipaggio non prendono alcun compenso dai trafficanti, "la motivazione riteniamo resti essenzialmente umanitaria. L'unico ritorno possibile ed eventuale potrebbe essere solo di immagine e in termini di donazioni". Secondo le indagini inoltre, gli operatori della Iuventa avrebbero 'riconsegnato' non distruggendole insomma - tre imbarcazioni ai trafficanti di uomini, lasciandole alla deriva e permettendo il loro recupero. Le

indagini

Issue 1

sono

state

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effettuate

con

l'utilizzo di sofisticate tecniche e tecnologie investigative, oltre che con l'uso di agenti sotto copertura sulle navi delle organizzazioni non governative. In particolare, uno avrebbe lavorato sulla nave Vos Hestia che opera per conto di Save the Children. Non si è trattato dunque di un semplice controllo in mare, conseguenza del giro di vite disposto dal Viminale per le navi umanitarie che non hanno firmato il nuovo codice di comportamento, ma una svolta nell'ambito dell'inchiesta condotta nel più assoluto riserbo dai pm Ambrogio Cartosio e Andrea Tarondo che dall'ottobre 2016 indagano su presunti rapporti tra i componenti dell'equipaggio di una nave umanitaria e alcuni presunti scafisti. La nave Iuventa della ong tedesca Jugend Rettet, che non ha firmato il protocollo di comportamento, era stata bloccata al largo di Lampedusa dalla Guardia costiera italiana, che l'ha scortata fino al porto. L'indagine è condotta da mesi dagli investigatori della squadra mobile di Trapani. A bordo sono presenti investigatori dello Sco della polizia di Stato e della Scientifica. "La Iuventa non è stata confiscata, l'equipaggio non è stato arrestato. Quello che è successo è una procedura standard. Aspettiamo altre informazioni", fanno sapere dalla Ong tedesca. Ma, come aveva anticipato Repubblica ad aprile scorso, è proprio la Iuventa di Jugend Rettet al centro dell'indagine trapanese aperta dopo che, al termine di uno sbarco, alcuni verbali di migranti, ma anche di cosiddetti scafisti per necessità avevano rivelato contatti diretti tra alcuni componenti dell'equipaggio della Ong tedesca e le organizzazioni di trafficanti. Contatti che avrebbero poi trovato parziale conferma nei tabulati telefonici degli scafisti e in alcune intercettazioni disposte successivamente. (...) www.repubblica.it

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Via missione navale in Libia, m a H a f t a r m i na cci a b om b a rd a re 0 3 a gos t o 2 0 1 7

Via libera del Parlamento alla missione di supporto navale in Libia, che parte però sotto le minacce dell'uomo forte del governo di Tobruk, gen. Kalifa Haftar, che in tarda serata ha ordinato alle sue forze di bombardare le navi italiane, secondo quanto riporta in serata l'emittente panaraba Al Arabiya. Questo mentre nelle acque territoriali libiche si trova già il pattugliatore "Comandante Borsini".

Il messaggio sinistro di Haftar segue di poche ore una dichiarazione del parlamento di Tobruk, che fa capo alla sua fazione, che aveva espresso la sua opposizione all'operazione navale italiana, contestando al premier di Tripoli, Fayez Sarraj, riconosciuto dalla comunità internazionale, di aver concluso l'accordo con l'Italia per le operazioni congiunte, in quanto la presenza di navi straniere rappresenterebbe una "violazione della sovranità nazionale" libica. Tutto questo si consuma al termine della giornata in cui il Parlamento ha dato prova di coesione, con una "maggioranza molto consistente" salutata con favore dal premier Paolo Gentiloni ieri in visita al Coi per un collegamento con i militari impegnati all'estero. E il presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza della missione: "Sappiamo tutti - ha detto - quanto i cittadini italiani si attendano risultati nella lotta dei trafficanti di esseri umani e nel controllo sui flussi migratori irregolari. Il contributo delle forze armate in questa direzione è assolutamente strategico e determinante: questa non è certo una missione aggressiva - ha precisato - ma di sostegno alla fragile sovranità di quel Paese". E il sì del Parlamento - con le dovute distinzioni - è sembrato confermare questa convinzione. Il via libera alla missione è infatti arrivato con i sì della maggioranza a cui si sono aggiunti i voti di Forza Italia che, come ha spiegato Renato Brunetta, ha deciso di Issue 1

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sostenere la missione solo per "senso di responsabilità". Alla Camera l'ok è stato suggellato da 328 sì e 113 no, al Senato le risoluzioni sono state due: quella di maggioranza ha ottenuto 191 sì e 47 no; quella di Fi ha raccolto 170 sì, 33 no e 37 astensioni. Diverso invece l'atteggiamento del resto dei partiti di centrodestra che hanno deciso di andare in ordine sparso al momento del voto in Aula. Al sì degli azzurri infatti si è contrapposta, in un dualismo sempre più evidente, la bocciatura alla risoluzione della maggioranza da parte della Lega Nord: "L'unica cosa - ha affermato Giancarlo Giorgetti, vice segretario del Carroccio era mettere in atto il blocco delle navi". Diverso invece l'atteggiamento di Fratelli d'Italia che ha scelto la via dell'astensione: "Siamo davanti ad un timido intervento osserva Giorgia Meloni - l'Italia ormai è il campo profughi d'Europa". Una sonora bocciatura al testo arriva anche dal Movimento Cinque Stelle. Ad annunciare il voto contrario è stato Alessandro Di Battista. Il deputato M5s, protagonista di un'ennesima gaffe citando Hollande come "vincitore del premio Nobel" (forse confondendolo con Obama) accusa l'esecutivo di essere "piegato a novanta gradi su una vicenda seria come l'interesse nazionale". Per Di Battista il risultato della situazione in Libia è che "i francesi si beccano il petrolio mentre l'Italia i barconi". La missione in Libia ha come effetto immediato quello di creare malumori e divisioni dentro Mdp. Inizialmente critico, il partito ha poi deciso di votare a favore della risoluzione di maggioranza che aveva recepito alcune richieste di Articolo 1. Le correzioni però non sono servite a ricompattare il gruppo. www.ansa.it

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Lavoro e stop all’Iva, come sarà la m a n o v ra d ’ a u t u n n o d a 1 5 m i l i a rd i 0 4 a gos t o 2 0 1 7

La manovra d’autunno viaggia oggi intorno ai 15 miliardi, divisi fra un pacchetto-crescita concentrato su giovani e lavoro e lo sforzo che rimane per azzerare le clausole Iva. Dal peso specifico di quest’ultimo aspetto, oggi valutato intorno ai 9 miliardi, e dalla possibilità di scovare nuove risorse fra spending review e lotta all’evasione, dipendono le dimensioni delle misure pro-Pil: la base di partenza, in base ai calcoli attuali, è intorno ai tre miliardi.

No tagli all’Irpef Suonano così, tradotte in cifre, le indicazioni offerte ieri nell’intervista a questo giornale dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, secondo il quale la legge di bilancio sarà caratterizzata da «risorse molto limitate», con margini stretti e da indirizzare alle misure da concentrare sulle misure pro-occupazione. «Ho sottolineato questo aspetto - ha rilanciato ieri lo stesso Padoan ai microfoni di SkyTg24 - perché il quadro e gli impegni presi con la Ue devono essere chiari a tutti i soggetti coinvolti nella costruzione della manovra». Manovra che, spiega lo stesso ministro, non conterrà tagli all’Irpef.

Il Pil aiuta L’attenzione a fermare sul nascere un eccesso di desideri pre-elettorali tiene basse le cifre di riferimento che circolano al ministero. Il lavoro, ovviamente, è solo agli inizi. E oltre che dalle scelte politiche sugli interventi da finanziare, i numeri finali nasceranno anche dallo scenario di base sulla crescita, che sarà definito a settembre nella nota di aggiornamento al Def. Da qui potrebbe arrivare qualche aiuto aggiuntivo, perché praticamente tutte le stime sono concordi nel disegnare un ritmo del Pil 2018 superiore all’1% indicato dall’ultimo Def. E a quel punto i numeri potrebbero gonfiarsi un po’.

Il capitolo chiave, si diceva, sarà quello intitolato al lavoro, con la decontribuzione «permanente», come da definizione di Padoan, del carico fiscale e contributivo per i giovani neo-assunti. Proprio per il suo carattere strutturale, la misura oggi al centro di diverse ipotesi tecniche avrebbe costi importanti, e soprattutto crescenti negli anni con l’aumentare della platea interessata. Per questa ragione, la discussione si concentrerà soprattutto sui confini delle assunzioni “incentivabili”, che secondo i progetti di Via XX Settembre dovranno comprendere solo gli ingressi con contratti stabili.

Obbligo di fattura elettronica anche tra privati Questa curva dei costi ha bisogno poi di una copertura altrettanto strutturale e dinamica. Due caratteristiche che spingono a puntare l’attenzione sul progetto, già in discussione con Bruxelles, di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica, oggi in vigore per i fornitori della Pa, anche ai rapporti commerciali fra privati. La misura, che andrà fatta digerire a professionisti e piccole imprese, ha bisogno di una deroga da parte della commissione alle regole Iva, che oggi vietano l’obbligo generalizzato di e-fattura. Il percorso, però, è avviato, e segue lo stesso sentiero già tracciato con la doppia mossa sullo split payment. Anche in questo caso in gioco c’è la lotta alle frodi Iva e la maggior efficacia dei controlli e, come accaduto a suo tempo per lo split, al ministero dell’Economia calcolano un effetto progressivo e crescente in termini di maggior gettito. Se si riuscirà a partire già dall’anno prossimo, come prudentemente Padoan si limita per ora a «non escludere», il risultato stimato dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,5-2 miliardi, per poi salire negli anni successivi una volta oliata la macchina.

Proroga all’iper-ammortamento Per provare ad aggredire il grande malato Decontroibuzione permanente per i giovani italiano rappresentato dal gap di neo-assunti continua Issue 1

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ATTUALITA' - NEWS produttività, c’è poi in cantiere una nuova puntata di «Industria 4.0», a partire da una nuova proroga dell’iper-ammortamento al 250% che potrebbe estendere l’agevolazione anche ai software; oggi questo tipo di acquisti è aiutato dal superammortamento al 140%, che a fine anno dovrebbe concludere la sua corsa. Il tema del lavoro torna anche in questo caso: sui tavoli dei tecnici c’è un credito d’imposta per le spese di formazione collegate alla digitalizzazione dei processi produttivi. Anche in questo caso, platea e parametri definitivi dipenderanno dai fondi a disposizione.

Le clausole di salvaguardia La manovra d’autunno, poi, sarà l’occasione per l’ennesima battaglia contro le clausole di salvaguardia, che senza un nuovo intervento porterebbero all’11,5% l’aliquota agevolata oggi al 10% e al 25% quella ordinaria ora al 22 per cento. La montagna delle risorse necessarie, che a inizio anno viaggiava oltre i 19 miliardi, è stata limata dalla correzione strutturale portata con la manovrina di primavera, e si attesta oggi intorno ai 15,3 miliardi. Una mano aggiuntiva dovrebbe poi arrivare dal

via libera europeo a una correzione dei conti più leggera rispetto agli otto decimali (13,5 miliardi) previsti dai documenti di finanza pubblica. L’Italia ha chiesto di ridurre il tutto a tre decimali (5 miliardi), un’apertura è già arrivata da Bruxelles ma il conto reale sarà fissato solo in autunno, con l’invio del progetto di bilancio.

Rinnovo dei contratti pubblici A completare il quadro della manovra ci sono poi una serie di misure “obbligate” per chiudere una serie di partite sospese. La prima è quella relativa al rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici. Le trattative vere e proprie, dopo le riunioni preparatorie dei giorni scorsi, inizieranno il 31 agosto, ma per garantire gli 85 euro medi decisi con l’accordo del 30 novembre scorso servono almeno 1,2 miliardi per la Pa centrale, e ci deve pensare la manovra. Nelle tabelle, poi, non potranno non rientrare anche le classiche «spese indifferibili», dalle missioni all’estero ai finanziamenti per le ferrovie, che dovrebbero attestarsi intorno ai 2 miliardi. www.ilsole24ore.com

Corea del Nord, Usa: "Pronti a una guerra preventiva, basta altre minacce" 0 6 a gos t o 2 0 1 7

Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una risoluzione proposta dagli Usa che inasprisce le sanzioni contro la Corea del Nord, con un pesante taglio all'export di Pyongyang pari a un miliardo di dollari. Il documento, votato dunque anche dalla Cina, tra l'altro vieta le esportazioni di carbone, ferro, piombo e prodotti ittici. La Cina a Pyongyang: basta provocazioni Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha esortato il suo omologo nordcoreano, Ri Yong Ho, a rispettare le risoluzioni dell'Onu e cessare le provocazioni, inclusi i test missilistici e nucleari. Wang ha inoltre esortato gli Usa e la Corea del Sud a "fermare le crescenti tensioni", affermando che tutte le parti in causa dovrebbero tornare al tavolo dei negoziati.

"Gli Usa sono pronti a tutte le opzioni per contrastare la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord, compresa quella di una guerra preventiva". Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americano H.R. McMaster alla Mnsbc. "Il presidente Trump - ha aggiunto - ha detto che non tollererà più le minacce della Corea del Nord. L'opzione militare è dunque sul tavolo". L'Onu ha approvato le nuove sanzioni contro Pyongyang. McMaster ha precisato di essere consapevole che ogni attacco alla Corea del Nord potrebbe portare a "una guerra molto costosa che potrebbe causare sofferenze immense soprattutto alla popolazione sudcoreana". Il Consiglio di sicurezza Onu approva le wwwtgcom24.com nuove sanzioni contro Pyongyang - Il Issue 1

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Venezuela, Maduro stronca rivolta militare, tre morti e arresti" 0 7 a gos t o 2 0 1 7

Il duello fra le due assemblee rivali di Caracas - il Parlamento controllato dall'opposizione e la controversa Costituente promossa da Nicolas Maduro - potrebbe inasprirsi ancora di più, con la creazione di una "Commissione della Verità" chavista, il cui vero scopo sarebbe la persecuzione dei dirigenti dell'opposizione. La prima decisione della Costituente è stata l'estromissione della Procuratrice Generale, Luisa Ortega Diaz, che è stata respinta e definita illegale non solo dall'opposizione interna ma anche dagli Usa, dalla Ue e da sei paesi latinoamericani (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay, Cile e Perù), che hanno dichiarato di non riconoscere la legittimità del successore designato per questo incarico, l'Ombudsman Tarek William Saab. In particolare, l'Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, ha detto che la Costituente "ha aumentato la polarizzazione in una società già divisa" e sottolineato che "non esiste alternativa al rispetto delle istituzioni legittime, della separazione dei poteri e del diritto dei cittadini ad esprimere liberamente la loro opinione politica". Ora, però, la Costituente chavista potrebbe prendere misure ancora più radicali. La sua presidente, Delcy Rodriguez, ha già annunciato la creazione di una "Commissione della Verità", che disporrà di "ampie facoltà plenipotenziarie" per "punire i responsabili della sovversione fascista", e le cui decisioni "saranno vincolanti per tutte i diversi poteri pubblici". Fra i primi che potrebbero essere raggiunti da questa persecuzione lanciata dalla Costituente si trovano un'ottantina di sindaci oppositori - accusati di aver "favorito attività sovversive" - e dirigenti oppositori, come il vicepresidente del Issue 1

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Parlamento, Freddy Guevara. "Bisogna togliergli l'immunità e sbattere in galera questo fascista terrorista", ha dichiarato Julio Chavez, ex deputato ed ora membro della Costituente. Dinnanzi a questa radicalizzazione dello scontro, cominciano a vedersi i primi segni di un avvicinamento fra l'opposizione al governo e i settori del chavismo che negli ultimi mesi hanno rotto con Maduro. Ieri, per la prima volta, si sono incontrati per un dialogo pubblico. Erano presenti non solo Ortega Diaz ormai simbolo vivente del chavismo antiMaduro - ma anche Miguel Rodriguez Torres (ex ministro di Maduro, ma anche di Chavez), Gabriela Ramirez (ex Ombudsman designata dall'allora maggioranza chavista) ed Eustoquio Contreras, uno dei tre deputati del gruppo pro governativo che è passato all'opposizione. Da parte dell'opposizione, oltre a Julio Borges, presidente del Parlamento, hanno partecipato anche l'ex candidato presidenziale Henrique Capriles, e Freddy Guevara. L'incontro è servito per consolidare le posizioni comuni fra opposizione e chavismo critico - anzitutto la denuncia del carattere incostituzionale della Costituente promossa dal governo - ma resta ancora da vedere se servirà come un primo passo verso la creazione di un fronte comune contro la deriva autoritaria del regime di Maduro. (ANSA)

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Migranti: Delrio, per salvare vite serve nave più vicina. Tajani, codice Ong serve, Italia parli con v oce uni ca

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"Non sono contro il codice Minniti, ma se bisogna salvare vite serve la nave più vicina": così il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, in un'intervista a Repubblica oggi in edicola. Secondo Delrio il codice di autoregolamentazione per le navi delle ong che soccorrono i migranti va bene - spiega il quotidiano -, ma vengono prima le regole del diritto internazionale che impongono il soccorso in mare, anche se a effettuarlo sono imbarcazioni di organizzazioni che non hanno sottoscritto l'accordo con il governo. Per Delrio continua Repubblica online - la priorità va comunque data alla salvezza delle vite umane. E non sono giustificati gli attacchi alla Guardia costiera, che compie soltanto il proprio dovere e ha la responsabilità di valutare quando effettuare i trasbordi. Il ministro - riporta ancora il quotidiano ribatte duramente anche alle accuse che gli sono rivolte da destra, replicando che si tratta di posizioni razziste e fasciste. "Il codice è indispensabile perchè stavano accadendo vicende che creavano preoccupazioni e sospetti: serono le regole ed è indispensabile siano rispettate. La commissione è stata chiara ma e importante che l'Italia parli con voce unica: non possono esserci politiche ondivaghe ed in questa direzione è stato importante il messaggio del presidente della Repubblica". Così il presidente dell'europarlamento, Antonio Tajani, interviene a RaiNews24 sulla vicenda del codice delle Ong.

Il ministro dell'interno Minniti non ha partecipato al Consiglio dei ministri dopo che da domenica si sono diffuse indiscrezioni sulle divergenze con Delrio sulla gestione del dossier migranti. Ma in serata sia il Quirinale, sia Palazzo Chigi hanno confermato la fiducia al suo operato. Grande apprezzamento per il lavoro di Minniti è stato espresso dal Colle. Dagli ambienti del Quirinale trapela l'apprezzamento del Presidente della Issue 1

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Repubblica per l'impegno spiegato in queste settimane, particolarmente riguardo al governo del fenomeno migratorio. Negli stessi ambienti si fa rilevare anche il valore del codice di condotta per le ONG, condiviso con larga convergenza in sede parlamentare.

Fonti di Palazzo Chigi sottolineano come grazie alla azione e al lavoro, in particolare del Viminale, i risultati sul fronte del contrasto del traffico di esseri umani dalla Libia e del fenomeno migratorio comincino ad arrivare. Frutto dell'impegno di tutto il governo e delle strutture che stanno dando attuazione al codice di condotta per le ONG, voluto dal ministro Minniti, assieme alla cooperazione con la Libia e al contributo della guardia costiera libica.

E per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando "dobbiamo disciplinare il settore senza correre il rischio di una criminalizzazione indiscriminata": non può passare il messaggio, come mediaticamente in parte sta avvenendo, che le ong siano quasi una promanazione degli scafisti". Di questo tema si è parlato in Consiglio dei ministri? E' stato chiesto al ministro. "No, non se ne è parlato", ha risposto il ministro. Secondo Orlando servono "regole" ma "le regole da sole non bastano. Alcune ong possono anche essersi macchiate di qualche azione non esemplare, ma in questi anni hanno svolto un ruolo importantissimo salvando migliaia di vite. Quindi far passare il messaggio, come sta avvenendo in parte mediaticamente, che siano quasi una promanazione degli scafisti, credo sia un errore". In serata il ministro, a In Onda su La7, ha detto: "E' giusto cominciare a muoversi e a emanare decreti sull'accoglienza ma bisogna stare molto attenti a evitare banalizzazioni ovvero dire che siamo in emergenza, non è vero che è una invasione

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ATTUALITA' - NEWS che non ha precedenti nella storia". Poi ancora: "Non possiamo chiedere alle Ong di essere il braccio operativo del governo italiano". "Le Ong però - aggiunge il ministro - si devono rendere conto che l'Italia sta facendo uno sforzo. Bisogna arrivare a un punto di intesa. Non può essere che uno Stato singolo agisca sulle Ong ma nemmeno le Ong possono agire come hanno sempre agito".

E intanto Sos Mediterranee, una delle Ong impegnate nel salvataggio di migranti al largo della Libia, tra quelle che non hanno firmato il codice di condotta, ha chiesto un incontro al Viminale per chiarire la sua posizione in vista della possibile sottoscrizione del codice. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali l'incontro potrebbe tenersi giovedì. Al momento il codice delle Ong è stato firmato da Save the Children, Moas, Sea Eye, Proactiva Opens Arms. Non lo hanno ancora firmato, oltre a Sos Mediterranee, Medici senza frontiere, Sea-Watch e Jugend Retter, la cui nave Iuventa e' stata sequestrata con l'accusa di favorire l'immigrazione clandestina.

Dopo la mancata firma al codice delle ong "non siamo più i primi ad essere chiamati per i soccorsi, come accadeva prima. Sappiamo che lavoreremo di meno ma siamo sempre a disposizione della Guardia Costiera. Sappiano che noi ci siamo e siamo disponibili a collaborare": così all'ANSA, domenica, Michele Trainiti, capo progetto Sar della ong. "Ieri sera - ha precisato - nessuno ha chiesto di entrare a Lampedusa, nessuno ce lo ha vietato. Operazioni come quella di ieri sono usuali". Magari in altre condizioni, "ci saremmo potuti avvicinare di più" all'isola. "Msf prosegue Trainiti - sta lavorando come sempre. La nostra posizione non cambia. E' sempre la Guardia Costiera che dà indicazioni sui soccorsi, che coordina le operazioni. Abbiamo sempre collaborato con la Guardia costiera e continueremo a farlo. Siamo in mare per salvare vite umane e lo faremo finché ce lo permetteranno. Ciò che vogliamo è lavorare in tranquillità". (ANSA)

Pensioni, Boeri: senza rialzo a 67 anni a s s e g ni p i u’ b a s s i 0 9 a gos t o 2 0 1 7

Impedire o frenare l'aumento progressivo dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita così come previsto dalle attuali norme previdenziali non sarebbe «nell'interesse dei lavoratori piu' deboli» perché «le pensioni sarebbero più basse» . Al Gr1, il presidente dell'Inps Tito Boeri interviene nuovamente sul dibattito sull'ipotesi di bloccare l'innalzamento a 67 anni dell'età pensionabile come proposto in modo bipartisan dai presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi.

Sistema contributivo e pensionamenti anticipati Se si crea la possibilità di andare in pensione prima, ha aggiunto Boeri, «sappiamo che saranno i datori di lavoro Issue 1

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stessi a spingerli a ritirarsi prima: a quel punto uscirebbero con delle pensioni più basse», visto il funzionamento del sistema contributivo. Se una persona «percepisce la pensione più a lungo, perchè si vive più a lungo, è giusto anche che contribuisca più a lungo al sistema», previdenziale «altrimenti il sistema non riesce a reggere»: promuovere le uscite anticpate si riflette quindi inevitabilmente sugli importi delle pensioni perchè «col sistema contributivo più si lavora, più i trattamenti aumentano».

Senza rialzo effetti negativi sul futuro e sul pa s s a t o Dopo l'allarme lanciato ieri dalla Ragioneria dello Stato (il meccanismo è «irrinunciabile» perché «costituisce la continua

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ATTUALITA' - NEWS misura più efficace per sostenere il livello delle prestazioni») Boeri ha quindi confermato che slegare l'età di pensionamento all'aspettativa di vita «è pericolosissimo» perché «può avere sia effetti in avanti che all'indietro». Rispetto al passato, ha spiegato il numero uno dell'Inps, «le generazioni che hanno già vissuto questo adeguamento, per esempio con l'aumento dell'età pensionabile di quattro mesi nel 2016, o prima ancora, di tre mesi nel 2013, direbbero: ma perché noi abbiamo dovuto pagare?». In prospettiva, ha poi ribadito citando un dato già sottolineato negli ultimi giorni, ci sarebbe invece un aggravio di spesa stimabile in 141 miliardi di euro.

dell’età pensionabile. Boeri, infatti, ha spiegato Fedriga, «si riferisce all'aumento dell'età per accedere ai benefici previdenziali rispetto l'aspettativa di vita. Le balle di Boeri hanno però le gambe corte infatti la riforma Fornero era valutata in un risparmio di 80 miliardi dal 2012 al 2020. Boeri spieghi come è possibile che valga di più l'aspettativa di vita della riforma Fornero. Con la Lega al governo Boeri, che sta facendo male il presidente dell'Inps, lavorando ogni giorno per danneggiare lavoratori e pensionati, andrà a casa subito».

«No a rialzo età a 67 anni»: anche la Cisl per il rinvio Fedriga (Lega) contro Boeri: balle su spesa Sempre sul fronte pensioni la giornata adeguamento registra anche la presa di posizione della Le parole di Boeri sono destinate ad Cisl a favore di un rinvio dell’automatismo arroventare nuovamente il dibattito sui aspettativa di vita-età pensionabile previsto conti previdenziaali, in attesa che a per il 2019. Per il segretario confederale settembre un decreto ministeriale Cisl, Maurizio Petriccioli, responsabile ufficializzi l’adeguamento dell’età delle politiche previdenziali del sindacato, pesnionistica alla speranza di vita portando si tratta di rinvio «necessario e l’età minima a 67 anni di età dal 2019 sopportabile», che ha un consenso rispetto ai 66 anni e 7 mesi di adesso. Dopo trasversale in Parlamento. In questo la presa di posizione della Ragioneria dello contesto, l'intervento della Ragioneria Stato e del presidente Inps a favore Generale «somiglia molto ad un consiglio dell’adeguamento previsto dalla legge che le volpi possono dare alle galline per Fornero oggi è sceso in campo il vivere più a lungo. L'esito è scontato». capogruppo ddella Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, che ha definito «tecnicamente impossibile» la cifra di 141 www.ilsole24ore.com miliardi di euro preventivata dal presidente Inps in caso di stop all’innalzamento

Migranti, la Cei: si rispetti la legge, mai dare pretesti agli scafisti 1 0 a gos t o 2 0 1 7

Dopo il Vaticano, che si è espresso attraverso le pagine dell’Osservatore Romano, ora anche la Cei interviene nel dibattito politico sul tema migrazioni e sul relativo ruolo delle Ong, promuovendo il codice imposto dal Viminale. Lo fa con il suo presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, che ribadisce, «di fronte alla “piaga aberrante” della tratta di esseri umani, il più netto rifiuto a ogni “forma di Issue 1

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schiavitù moderna”. Ma rivendico con altrettanto vigore la necessità di un’etica del rispetto della legge». Non si deve «correre il rischio di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana». Stamattina, presiedendo nella cattedrale di Perugia il pontificale di San Lorenzo, il continua

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ATTUALITA' - NEWS cardinale arcivescovo Bassetti ha citato come «motivo di angoscia per me pastore della Chiesa, ma anche cittadino consapevole della necessità della ricerca del bene comune per il suo Paese», la situazione che riguarda «i migranti e i rifugiati». «Alcuni dei quali - ha ricordato nell’omelia - sono ospitati nelle strutture ricettive della nostra diocesi» di PerugiaCittà della Pieve. Alcuni mesi fa, «presentando qui a Perugia una mostra dal titolo “I Migranti. La sfida dell’incontro” - ha continuato - ho detto che questa sfida “va affrontata con una profonda consapevolezza, grande coraggio e immensa carità”. Consapevolezza, coraggio e carità che però “non bisogna mai disgiungere dalla dimensione della responsabilità. Responsabilità verso chi soffre e chi fugge; responsabilità verso chi accoglie e porge la mano”».

tutte lo hanno approvato e firmato. La linea dura, voluta dal ministro italiano dell’Interno Marco Minniti, riceve ora un appoggio anche dalla Cei.

Infatti - afferma Bassetti - proprio «per difendere l’interesse del più debole, non possiamo correre il rischio - neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità - di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana».

Bisogna «promuovere, come ci insegna il Papa quotidianamente, la cultura dell’accoglienza e dell’incontro che si contrappone a quella dell’indifferenza e dello scarto. Ma dobbiamo farlo con grande senso di responsabilità verso tutti», ha concluso il Porporato. Il Presidente della Cei è intervenuto anche sul tema della precarietà del lavoro: «Il rapporto tra famiglia e lavoro è la questione in gran parte insoluta della nostra società - ha spiegato Bassetti Occorre fare di tutto perché non manchi mai il lavoro e il pane sulle mense di tante famiglie. Perché una persona senza lavoro perde la dignità, mentre una famiglia senza un lavoro perde, a poco a poco, la speranza».

E oggi, ha detto il Cardinale Presidente della Conferenza episcopale italiana, «ribadisco, di fronte alla “piaga aberrante” della tratta di esseri umani, il più netto rifiuto a ogni “forma di schiavitù moderna”. Ma rivendico con altrettanto vigore la necessità di un’etica della responsabilità e del rispetto della legge», con indiretto ma chiaro riferimento alla questione riguardante il ruolo delle Ong nel soccorso e nell’accoglienza di chi emigra. Il codice a www.lastampa.it cui devono sottoporsi le Ong per poter proseguire nelle azioni di salvataggio prevede 13 regole di condotta, però non

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro RISARCIMENTO DANNI

No, una 'bomba d'acqua' oramai non può più considerarsi un evento imprevedibile.

Non si possono più considerare come eventi imprevedibili alcuni fenomeni atmosferici che stanno diventando sempre più frequenti e, ormai, tutt'altro che imprevedibili.. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza n. 18856/17; depositata il 28 luglio)

TRUFFA

"Nichel free": etichetta truffaldina venditrice sotto accusa per frode.

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Azzerata in Cassazione l’assoluzione pronunciata dai Giudici del Tribunale. La commerciante, una cittadina cinese, è stata beccata a proporre ai potenziali compratori monili che, contrariamente a quanto indicato nell’etichetta, contenevano nichel? (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 37983/17; depositata il 31 luglio)

RISARCIMENTO DANNI

L'auto finisce fuori strada e precipita in una buca, di chi è la responsabilità?. La custodia esercitata dal proprietario o dal gestore della strada non è limitata alla sola carreggiata ma si estende anche agli elementi accessori o pertinenze, sicché la circostanza che la causazione del danno abbia contribuito la condotta colposa dell’utente della strada Page 25

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non è idonea ad integrare il caso fortuito, occorrendo accertare giudizialmente la resistenza che la presenza di un’adeguata barriera avrebbe potuto opporre all’urto da parte del mezzo. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza n. 18753/17; depositata il 28 luglio))

IMPUGNAZIONI

30 giorni per impugnare... anche per il provvedimento di correzione di errore materiale.

L’ordinanza di correzione di errore materiale può essere impugnata in appello entro il termine ordinario di 30 giorni. Il termine decorre dalla data di notifica, in quanto quest’ultima produce in capo alle parti l’effetto legale di conoscenza dell’atto.. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 18743/17; depositata il 28 luglio)

RISARCIMENTO DI DANNI

Gita di rafting finita male, club condannato.

Una partecipante si è buttata da un ponte in un torrente ma ha riportato la frattura di un piede. Nonostante la condotta azzardata da lei tenuta, viene ritenuta prevalente la responsabilità degli organizzatori. Decisiva la lacuna relativa al contenimento dei rischi.. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza n. 18903/17; depositata il 28 luglio)

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RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro

Magistratura onoraria: il testo della riforma in Gazzetta 0 1 a gos t o 2 0 1 7 E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale 31 luglio 2017, n. 177 il decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116 in materia di riforma della magistratura onoraria, proposto dal Ministro della Giustizia Orlando. Il provvedimento, in attuazione della legge 29 aprile 2016, n. 57, prevede ulteriori disposizioni sui giudici di pace, nonché una disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari già in servizio. Queste le principali novità introdotte: 1. uno statuto unico della magistratura onoraria, applicabile ai giudici di pace, ai giudici onorari di tribunale e ai vice procuratori onorari, inserendo i primi due nell’ufficio del giudice di pace, a sua volta sottoposto ad un radicale ripensamento; 2. la previsione dell’intrinseca temporaneità dell’incarico; 3. la riorganizzazione dell’ufficio del giudice di pace; 4. la rideterminazione del ruolo e delle funzioni dei giudici onorari e dei vice procuratori onorari; 5. il riconoscimento della precipua natura formativa delle attività svolte presso le rispettive strutture organizzative; 6. l’individuazione dei compiti e delle attività delegabili dal magistrato professionale al magistrato onorario; 7. la regolamentazione dei compensi, in modo da delineare un quadro omogeneo; 8.l’articolazione di un regime previdenziale e assistenziale adeguato in ragione dell’onorarietà dell’incarico. Il decreto disciplina le modalità di conferimento dell’incarico e la sua durata temporanea, limitata a non più di due quadrienni e da svolgersi in modo da assicurare la piena compatibilità con lo svolgimento di altre attività remunerative e da non richiedere al magistrato onorario un impegno non superiore ai due giorni a settimana. Scendendo più nel dettaglio, la riforma prevede la possibilità di delegare ai giudici di pace anche la pronuncia dei provvedimenti che definiscono i seguenti procedimenti: Page 26

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a) procedimenti di volontaria giurisdizione (in materie diverse dalla famiglia), inclusi gli affari di competenza del giudice tutelare; b) procedimenti in materia di previdenza e assistenza obbligatoria; c) procedimenti di impugnazione o di opposizione avverso provvedimenti amministrativi; d) cause relative a beni mobili di valore non superiore a 50.000 euro, nonché relative al pagamento a qualsiasi titolo di somme di denaro non eccedenti il medesimo valore; e) cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e dei natanti, quando il valore della controversia non superi i 100.000 euro; f) procedimenti di espropriazione presso terzi, quando il valore del credito pignorato non superi i 50.000 euro. A partire dal 2021, quando i nuovi giudici onorari immessi avranno terminato la fase formativa, sarà ampliata ulteriormente la competenza per materia del giudice di pace, nella quale confluirà un insieme di cause e procedimenti civili di "minore complessità" fino ad ora competenza del tribunale. Il provvedimento contiene poi uno specifico regime transitorio per i magistrati onorari in servizio alla data della riforma. I magistrati onorari che ne facciano domanda potranno essere confermati nell’incarico per un periodo massimo di quattro quadrienni, da computare a far data dal giugno 2016, purché confermati ad ogni scadenza quadriennale dal Consiglio superiore della magistratura. L’incarico cesserà comunque al compimento del 68° anno di età. Ricordiamo che per protesta contro la riforma della magistratura onoraria e di pace le organizzazioni rappresentative della categoria hanno proclamato nei mesi scorsi ripetute giornate di astensione dalle udienze; da ultimo, con un comunicato diramato l'8 luglio, i giudici di pace hanno preannunciato un’ondata di scioperi a tempo indeterminato ad intervalli di 20 giorni e l’avvio di “migliaia di azioni giudiziarie” a tutela dei diritti della categoria. www.altalex.com

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Il mondo della Tecnologia

RUBRICHE

L’ufficio del futuro? Ologrammi al posto di p c e s cri v a ni e . La s t a rt up che cre a op e n s p a ce i n re a l t à a um e nt a t a 0 2 a gos t o 2 0 1 7

realtà aumentata. Un progetto avviato che l’azienda sta già provando con i propri dipendenti per capire pregi e difetti dell’iniziativa. Dopo la laurea alla Columbia in informatica, Gribetz ha fondato Meta nel 2012 e nel 2016 la compagnia ha aumentato gli introiti di oltre 50 milioni di dollari grazie a nuovi investitori come Lenovo Group e Tencent Holdings Ltd. Oggi, i suoi dispositivi sono utilizzati da diversi sviluppatori e numerose aziende ma anche da architetti, ingegneri e case automobilistiche. Le aspettative di Meta sono quelle di piazzare oltre 10 mila caschi entro la fine del 2017.

Immaginate di tornare dalle vacanze, arrivare in ufficio e non trovare più la vostra scrivania né il vostro computer. Ipotizzate di guardarvi intorno e vedere i vostri colleghi con uno strano casco in testa e una visiera trasparente che sollevano, spostano, interagiscono con oggetti invisibili. Sembra un film di fantascienza ma presto potrebbe essere una realtà tangibile. A pensare tutto ciò è Meta, una startup che ha base a San Francisco ed è specializzata nella produzione di caschi Ar (augmented reality, ovvero realtà aumentata) che producono immagini olografiche. Gli utenti potranno dunque interagire con modelli tridimensionali, navigare su internet, inviare e-mail, scrivere documenti direttamente su schermi virtuali e fluttuanti. Al posto di computer e scrivanie, la realtà aumentata Il fondatore di Meta, nonché Ceo della compagnia, si chiama Meron Gribetz, ha 31 anni e il suo obiettivo è quello di porre fine a quella che lui chiama la «tirannia degli uffici moderni». Come farà? Attraverso la sostituzione di monitor, tastiere e tutto ciò che normalmente costituisce un normale ambiente di lavoro con questi caschi ad alta tecnologia a Page 27

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Un open space di colleghi «virtuali» Secondo il progetto di questa ambiziosa startup, la realtà aumentata permetterà l’interazione con gli ologrammi proprio come se si trattasse di oggetti reali. Non si cliccherà più, non si premeranno tasti e non si dovrà più spostare nulla: ogni azione, ogni contenuto verrà controllato con l’Hi-Tech in 3G, dunque con le mani sì ma senza contatto fisico con gli oggetti. Tutti i dipendenti di una qualsiasi azienda si riuniranno attorno a degli ologrammi per svolgere ogni mansione, per collaborare e creare un gioco di squadra così da non lasciare nessun lavoratore “isolato” nel suo ufficio. La convinzione di Gribetz è quella di trasformare la realtà aumentata in un «must» per tutte le aziende, tant'è vero che lo stesso Ceo ha già adattato il suo spazio di lavoro in base alle prospettive future: nessun arredamento “classico”, soltanto una mensola di legno sufficientemente grande per poter appoggiare il casco. Gribetz - il quale si dice convinto che, paradossalmente, la sua realtà aumentata avvicinerà la gente al mondo reale - ha ovviamente intenzione adeguare in questo modo anche il resto degli uffici della sua azienda. Fonte

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RUBRICHE

Il c o l o re d e l s o l e Il Colore del sole di Andrea Camilleri, Mondadori, 2007, un romanzo breve e di straordinario fascino. Lo scrittore si cala nella storia fino a diventarne protagonista. Narra di un rocambolesco avvicinamento da parte di alcuni individui che vogliono fornirgli scritti autografi del Caravaggio, nonché di una camera oscura con cui si prova che il grande pittore avrebbe lavorato a ricalco Tutto comincia con una strana avventura tra Siracusa e le pendici dell’Etna. Un misterioso foglietto trovato in tasca, un invito perentorio a telefonare a un certo numero da una cabina pubblica, un tragitto in auto, bendato. Una specie di sequestro di persona, tre anni fa, vittima consenziente Andrea Camilleri. A sorpresa parte così, proprio come un giallo, il nuovo romanzo breve del papà di Montalbano, Il colore del sole, in uscita da Mondadori. Ma non è un giallo, bensì una storia di inizio ’600: racconta (seconda sorpresa) gli ultimi mesi di vita di un pittore grande e tormentato, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Camilleri dice di avere potuto visionare, durante il sequestrolampo, un diario manoscritto dell’artista. Ha tempo di trascriverne alcune pagine, che sono poi quelle che propone oggi ai lettori, avendo scrupolo di mantenere il linguaggio originale con le sue manieristiche involuzioni. Il romanziere che ha fatto della mimesi linguistica il suo marchio di fabbrica si diverte con un impasto fittizio ma verosimile, già sperimentato con Il re di Girgenti (ambientato qualche decennio più tardi). Armato di questa panoplia, ci conduce da Napoli a Malta, dove Caravaggio approda nel luglio 1607 nell’intento di entrare nell’Ordine dei locali Cavalieri e ottenere così l’annullamento della condanna a morte per omicidio inflittagli a Roma. Quindi in Sicilia, dove l’artista ripara l’anno dopo, in fuga anche dai Cavalieri con i quali si era messo nei guai e che l’avevano imprigionato. La corsa disperata del pittore maledetto, due volte braccato, è seguita con una mescolanza di realtà e invenzione, in parallelo al suo sprofondare nella follia, nelle visioni e nelle ossessioni che non gli concedono tregua. Come quel «sole nero» che cosparge di tenebra le sue tele, conseguenza (o forse causa) di una patologia che gli impedisce vieppiù di dominare i colori. E che tra dolore e brevi illusioni scandisce il suo avvicinarsi a grandi falcate verso la morte. Davvero una bella lettura da consigliare a tutti! Antonio Savastano

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Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo

Pietro Pancamo, autore della silloge poetica «Manto di vita» (LietoColle), conduce un podcast letterario a cadenza mensile su Radio Big World (emittente italofona di Madrid) e scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Ha collaborato, come recensore, con il sito dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera». Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, si è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» di RaiNews 24 e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana. Di recente è apparso su «Diogen», rivista letteraria di Sarajevo fra le più importanti d’Europa.

LUIGI BALOCCHI, «ATTI DI DEVOZIONE» PUNTOACAPO EDITRICE - PASTURANA (ALESSANDRIA), 2016

A Mesi fa mi capitò di conoscere a Vigevano Luigi Balocchi, un romanziere che ormai da anni calcava, grazie a Mursia e Meridiano Zero, i principali palcoscenici letterari d’Italia; ebbene ricordo che diventammo subito amici e che per dimostrargli la stima sincera che nutrivo per lui, volli commentare brevemente –in un messaggio privato, che oggi ho deciso di rendere pubblico– la sua raccolta di versi «Atti di devozione», data alle stampe nel 2016 dalla Puntoacapo Editrice. Ecco qui di seguito le rapide, ma spero pertinenti considerazioni che scrissi ed inviai al bravo Luigi Balocchi: “Ciao, ho cominciato a leggere il tuo libro –che, lo devo ammettere, mi piace molto– e ho come l’impressione che nelle tue poesie, il termine “incarnazione” sia quasi sinonimo di “Big Bang”. Sbaglio? E mi sembra anche che un punto di contatto fra il tuo stile ed il mio sia la brevità delle poesie, combinata ad un periodare estremamente scarno ed essenziale che, nel tuo caso, tende al versicolo ungarettiano. Invece, in altri passaggi dei tuoi componimenti, la totale assenza di punteggiatura conferisce al dettato la “burrascosa agilità” del classico “flusso di coscienza”. Nel complesso mi pare che la tua raccolta nasca da un progressivo accumularsi di atti (ossessivi e compulsivi?) di devozione all’amore, ma in special modo ai ricordi; ogni testo è un’offerta votiva per implorare gli eventi del passato: sì, tu li scongiuri di rimanere perché si reincarnino, da labile memoria che sono, in concreta e tangibile ragione di vita. Una ragione di vita che attendi con ansia, per poter finalmente accogliere (o almeno sopportare) la realtà del nostro mondo e poi descriverla (come accade nella lirica «I viaggi di Gulliver») col luminoso pessimismo, incantato ed arioso, del miglior Sandro Penna”

I VIAGGI DI GULLIVER –di Luigi Balocchi–

Sono stato nelle migliori camere d’albergo. Ho dormito nelle stazioni. Ho frequentato gente di lusso, starnutito nello stesso fazzoletto coi barboni. Tutte belle le mie donne, mogli d’altri e graziose cortigiane. E ho aperto le mani, abbracciato.

Senza paura. Senza giudizio. In grazia della vita ti ho voluto incontrare. Chiunque tu sia. (Dalla silloge «Atti di devozione»)

Pietro Pancamo (pipancam@tin.it)

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Presi per la..... Gola!!!!

T r o f i e, a l i c i e o l i v e, p er f et t e p er l ' es t a t e Le trofie con alici e olive, sono un primo piatto perfetto da realizzare quando si ha a disposizione pesce freschissimo.

Ingredienti per 4 persone

Pasta (trofie) 320 g; Alici 250 g; Olive 80 g; Menta 1 mazzo; Origano fresco 1 mazzo; Pomodori datterini 10; Peperoncino 1 pizzico; Aglio 1 spicchio; Sale Quanto basta; Olio extravergine di oliva4 cucchiai; Le trofie sono formato di pasta tipico della Liguria, in particolare della zona di Genova. Si tratta di piccole biscioline di pasta arrotolate su loro stesse, che terminano con due punte sottili. Di solito vengono condite con il classico pesto di basilico, patate e fagiolini leggermente scottati. Il termine trofie pare derivi dalla parola ligure che indica il gesto dello sfregamento, movimento con cui si ottengono questi piccoli gnocchetti. Il matrimonio gastronomico con il pesce azzurro fresco e le olive, ricorda i luoghi d’origine delle trofie ed è perfetto per la bella stagione. Ad insaporire il piatto un battuto di origano e menta, che smorza il sapore piccante ma piacevole del peperoncino, per un piatto perfetto per una cena tra amici. Ricordate di acquistare alici freschissime dal vostro pescivendolo di fiducia, se non avete abbastanza manualità fatevi aiutare per la pulizia. Se invece siete pratici basterà eliminare le interiora, eventuali squame, le pinne e la lisca centrale. Accertatevi di compiere queste operazioni indossando un guandino in lattice, per evitar contaminazioni con eventuali parassiti che potrebbero trovarsi nel pesce azzurro. FONTE Issue 1

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Effetto....gusto.. RISERVA ETNA BIANCO Riserve Monta Gorna - DOC Etna

In questo bianco dal lungo affinamento, prodotto con le migliori uve dei vigneti di Monte Gorna, prevalente è la varietà Carricante, che proprio nel versante sudorientale del vulcano trae le sue origini. Le basse rese, la raccolta manuale in cassette e l’accurata selezione delle uve danno vita ad un bianco di grande eleganza, che trova la sua cifra distintiva nella mineralità tipica del terroir etneo. Quattro anni di maturazione in cantina, che prevedono anche un passaggio di 12 mesi in barrique di rovere francese, ne completano il profilo gusto-olfattivo Uvaggio : Carricante 80% - Catarratto 20% Vigneti : terreni composti da sabbie vulcaniche, derivati dal disfacimento delle masse laviche, molto ricchi di minerali, posti ad un’altitudine che va dai 700 ai 750 m s.l.m. con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte; sistema di allevamento: contro-spalliera a cordone speronato Raccolta : manuale in cassette, seconda settimana di ottobre Macerazione : a freddo per 24 ore Fermentazione : 3 settimane alla temperatura di 22°C circa Affinamento : in acciaio su fecce fini con frequenti batonnage, passaggio in barrique di rovere francese per almeno 12 mesi ed ulteriore permanenza di circa un anno in bottiglia Grado alcolico : 13% vol. Alla vista : giallo dorato brillante Al naso : complesso ed elegante con profumi di camomilla e fiori di ginestra, note di pera e mela cotogna, crema pasticcera e sentori mielati. Al palato : ingresso morbido ed elegante, gusto armonico sostenuto da una buona sapidità di origine minerale e da un’ottima spalla acida che lascia intravedere una notevole longevità Abbinamenti : grande versatilità negli abbinamenti. Ottimo sia con piatti a base di crostacei e pesci di una certa grassezza, come cernia e ricciola, sia in abbinamento con arrosti di cacciagione. Da provare anche su formaggi molli e a crosta fiorita Servire a : 12-14°C FONTE Page 31

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“I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.” Mark Twain

Agosto 2017 • Anno X I 11 agosto 2017

• Numero 118

Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

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