Effettotre – n 103 aprile 2016

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APRILE 201 6 • ANNO X • N UMERO 1 03

I l p as s o de l B r e n n e r o ....

EffettoTre è consultabile anche on line www.cesd.onlus.com Per un'informazione in tempo reale


E f f e t t o T re Il pas s o de l B re nne ro, i migranti, la storia..... e oggi torna di grande attualità L'idea della costruzione di un muro fortificato al Brennero venne anche a Mussolini. Siamo nel 1939, quando il Patto d'acciaio con la Germania era già una solida realtà. Quando il Terzo Reich confinava direttamente con l'Italia dopo l'annessione dell'Austria del 1938. Proprio l'Anschluss e la morte del cancelliere Dollfuss, a cui il capo del fascismo era legato da amicizia, fece rivivere la fiamma antitedesca che Mussolini aveva portato con sè fin dalla Grande Guerra quando proprio il passo del Brennero diventò il simbolo della vittoria italiana, con l'annessione del Sudtirolo. Proprio al passo del Brennero Hitler incontrerà Mussolini nel marzo del 1940, alla vigilia dell'ingresso dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale. I lavori del Vallo Alpino al confine con l'Austria proseguirono sotto gli occhi malfidenti dei tedeschi che li osservavano al di là della linea di confine. Con la caduta del fascismo il passo, come il territorio dell'Alto Adige, fu annesso al Reich e

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affidato al governo del Gauleiter Franz Hofer, di assoluta fede nazionalsocialista.

Per l'importanza logisticostrategica del Passo, la zona del Brennero sarà martellata senza sosta dall'aviazione alleata prima di tornare nuovamente ai confini del 1919. Nel 1949 fu tracciata la prima rotta dell'autostrada del Brennero, il cui progetto fu steso dieci anni più tardi e la cui realizzazione occupò un decennio fino alla inaugurazione della prima tratta nel dicembre 1968. L'autostrada completò l'itinerario che attraversava l'Europa da Nord a Sud, dalla penisola scandinava al Mediterraneo. Nel gennaio 1995 scompare la frontiera tra Italia e Austria per l'entrata in vigore degli accordi di Schengen. Nel 2004 i due paesi confinanti hanno siglato un accordo per la realizzazione di un tunnel ferroviario sotto il passo del Brennero, i cui lavori di scavo iniziati nel 2008 sono attualmente in corso.

Co.Bo.Di. Aprile 2016 Riassumendo Pag. 1 - Il passo del Brennero, i migranti....... Pag. 3 - ARMA Pag. 12 - Rappresentanza Pag. 13 - Attualità news Pag. 26 - Cesd Pag. 27 - Altre Rubriche

Edoardo Frittoli

Anno X - n.ro 103

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO Genova, Palazzo Lercari Parodi - sede UniPegaso

St a rt - up g e nov e s i a l l a conq ui s t a d e l m ond o Genova, 30 marzo 2016

Ottimismo e voglia di correre si respiravano a Palazzo Lercari. "Start up: innovare e rinnovarsi", era il titolo del dibattito moderato da Barbara Carfagna, giornalista del Tg1, che ha introdotto la discussione facendo notare la collaborazione crescente tra pubblico e privato in ambito di start up, finanziate anche da grandi colossi multinazionali e sempre più supportate dalle dalle istituzioni. A confrontarsi, start upper come Matteo Campodonico di Wyscout, Serena Peana, di Holaboat, Elisabetta Migone, di Talent Garden Genova e Gianluca Costantino, di Uppy App. Con loro: Danilo Iervolino, presidente Università Telematica Pegaso, Andrea Miccio, di Invitalia, Fernando Napolitano, presidente di Italian Business & Investment Initiative, e Giuseppe Ravasi di Ibm, che ha sottolineato, a scopo di spronare la platea, l’arretratezza della Liguria in questo ambito “È al 13esimo posto in Italia per numero di start up”. Studenti senza carta

Il primo ad essere interpellato da Barbara Carfagna è stato Gianluca Costantino, di Uppy App, nata per aiutare gli studenti a ordinare stampe di documenti nelle copisterie più vicine. “Raccogliamo su una biblioteca multimediale il materiale che mettiamo in condivisione e lo offriamo in stampa gratuitamente, visto che i fogli raccolgono inserzioni pubblicitarie”. Costantino sottolinea che in Italia si studia ancora su carta e che loro sono l’incrocio tra vecchie e nuove abitudini.

Una voce critica

Un sistema differente e innovato è l’Università Pegaso che, dice Carfagna “Si rinnova alla velocità della luce”. Danilo Iervolino, presidente dell’ateneo virtuale, entra a gamba tesa, in modo anche critico, sul tema del dibattito: “Tutte insieme, quelle italiane valgono meno dell’1 per cento del pil perché da noi la cultura sulla materia è che sia una scorciatoia per entrare nel mondo del business. Qui si fa da soli, in America si nasce dentro i grandi atenei”. Per Iervolino conta l’incubatore che aiuti a concretizzare l’idea: invita tutte le università italiane a fare come in Usa e inglobare i talenti degli start upper. Per lui l’idea conta quanto la capacità realizzativa: cita il caso di Mc Donald’s e infine il suo, partito 10 anni fa, oggi a capo di mille dipendenti. (...) www.panorama.it Page 1 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO 12 aprile 2016

" L e b uone p ra t i che "

Presso la sede di Palermo dell'Università Pegaso, si è svolto un importante convegno sulle Buone Pratiche (legge 190 del 2012 e D.Lgs. 39 del 2013). Al tavolo dei relatori grandi autorità e grande successo di pubblico. Tra gli intervenuti l'avv Francesco Greco, Pres Consiglio dell'ordine degli avvocati di Palermo, Il dott Fabrizio Escheri, Pres dell'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Palermo, il Prof Bartolomeo Romano, ordinario dir penale unipa, il prof Raffaele Bonanni, docente dir sindacale Unipegaso, prof Calogero Di Carlo, Responsabile nazionale sedi d'esame Unipegaso, dott.ssa Luciana Giammanco, resp Trasparenza e prevenzione della corruzione della regione Sicilia, prof Fabio Foglia Manzillo, docente dir penale unipegaso, dott Fabrizio Dell'Acqua, segretario generale comune di Palermo, dott Nicolò La Barbera, consigliere fondazione nazionale dei commercialisti, On Nello Musumeci, pres commissione speciale inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia. In videoconferenza il prof Alessandro Bianchi, rettore Unipegaso.

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO 14 Aprile 2016

TORINO

i na ug ura z i one s e d e e s a m i Convegno “Formazione e innovazione come prospettive risolutive della crisi economica del Paese”, in occasione del quale è stata inaugurata la nuova sede d’esame di Torino. Al convegno, moderato dalla professoressa Claudia Pintus, responsabile del Polo didattico di Torino, sono presenti: Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso; Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Telematica Pegaso; Giuseppe Paolone, rettore vicario dell’Università Telematica Pegaso; Nicola Paparella, preside della facoltà di Scienze Umanistiche Università telematica Pegaso; Elio Pariota, direttore generale dell’Università Telematica Pegaso, Calogero Di Carlo, responsabile nazionale sedi Pegaso. Tra le autorità: Mauro Laus, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte; Luca Cassiani, consigliere del Comune di Torino; Bruno Conca, giudice della VI Sezione Civile del Tribunale di Torino; don Luca Peyron, delegato del Vescovo per la Pastorale Universitaria Giovanile della Diocesi; Giorgio Possio, vice presidente nazionale della Piccola Industria; Mario Napoli, avvocato civilista; Davide Di Russo, vice presidente del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; il generale di brigata, Gioacchino Angeloni, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Torino; il colonnello Luigi Vinciguerra, comandante del Nucleo della Polizia Tributaria di Torino.

a l cuni m om e nt i d e l l ' e v e nt o

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Devolvi il 5 x mille all'Università Telematica Pegaso Grazie alla generosità del contributo di quanti hanno voluto devolvere il 5x1000 per il finanziamento della Ricerca Scientifica all’Università Telematica Pegaso, l’Ateneo ha potuto sostenere e promuove lo sviluppo dell’Istruzione e della Ricerca nazionale ed internazionale, anche e soprattutto attraverso lo scambio culturale tra i diversi Paesi e la collaborazione con gli Atenei di maggiore prestigio dell’area comunitaria e non.

Conferenze, convegni, pubblicazioni inedite e scambi culturali in ambito comunitario ed extracomunitario, sono la testimonianza dell’operato di un soggetto attivo e vivo nel mondo della Ricerca scientifica italiana e straniera.

Anche per l’anno in corso l'Università Telematica Pegaso rientra fra i soggetti beneficiari del 5 x mille che ciascun contribuente può destinare per il finanziamento della Ricerca Scientifica e dell’Università nella dichiarazione dei redditi sul CUD o 730 o Modello Unico persone fisiche. La procedura richiesta è molto semplice.

Per devolvere il 5x1000 all’Università Telematica Pegaso occorre semplicemente:

Compilare la scheda CUD, il modello 730 o il modello Unico; Firmare nel riquadro indicato come "Finanziamento della Ricerca scientifica e dell’Università”; Indicare nel riquadro il codice fiscale dell’Ateneo: 05411471211

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Si tratta di un’app, nata per gli studenti che vogliono essere sempre aggiornati sui nuovi corsi di alta formazione, corsi di laurea, e certificazioni informatiche dell' Università Telematica Pegaso. Si tratta di un’app, nata per gli studenti che vogliono essere sempre aggiornati sui nuovi corsi di alta formazione, corsi di laurea, e certificazioni informatiche dell' Università Telematica Pegaso.

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L’App mobile UNICESD si suddivide in 2 aree principali, una pubblica ed una ad

accesso riservato. L’area pubblica offre la possibilità di controllare le nuove attività promosse dal mondo Unipegaso, con collegamenti diretti ai canali social. L’area privata consente di apprendere tutte quelle nozioni che servono ai poli didattici per guidare i propri iscritti sui percorsi universitari, modalità di svolgimento degli esami e tante altre notizie interessanti. È inoltre possibile condividere le informazioni con la propria rete network, per essere sempre aggiornati sui calendari di esami e sugli aggiornamenti normativi e degli assetti universitari.

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SEDE DI PALERMO

I S CRI ZI O N I AP E RTE

Il giorno 8 ottobre 2013 è stata prodotta la comunicazione di apertura delle iscrizioni ai Master biennali per l'a.a. 2014/2015 - 2015/2016 con scadenza il 30 settembre 2014 afferente l’Accademia Forense, un’eccellenza dell’offerta formativa della nostra Università. L’unica Accademia Forense on-line partecipata da 107 docenti provenienti da 40 Università! Si tratta di Master di II livello, vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per la specializzazione e l’aggiornamento professionale nelle varie discipline giuridiche. Si compone di vari ambiti formativi di notevole interesse, sia in termini di moduli didattici, svolti da Docenti di elevata e riconosciuta professionalità (clicca il link per visionare elenco dei Docenti) http://www.accademiaforensepegaso.it/i-docenti-dell-accademia/ co on esperienza a livello internazionale, siia come strumenti e tecniche che trasmette al discente, immediatamente spendibili nel mondo delle professioni ad alto valore innovativo. I Master sono destinati a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di Laurea quadriennale, Laurea di II livello (3+2) e/o del previgente ordinamento Laurea Magistrale ed in particolare a tutti i laureati “PEGASO -CESD” che durante il “quinquennio” hanno conseguito la Laurea Magistrale (Vds. Progetto Siena ecc.). Possono, altresì, iscriversi al Master coloro i quali sono iscritti all’Albo degli Avvocati, una delle professioni in continuo aggiornamento, o coloro che sono abilitati alla professione, compresi i praticanti avvocati, abilitati all’esercizio della professione forense e/o non ancora iscritti all’Ordine degli Avvocati. Il titolo che si consegue al termine del Master è: Diploma Universitario Master Biennale di II livello, con il riconoscimento di 60 CFU. Ha la durata di due anni accademici per un numero complessivo di 1500 ore. Si può inoltre usufruire del permesso dedicato al diritto allo studio per un totale di 150 ore annuali. Ebbene, La Pegaso da oggi, ci consente di diffondere tale opportunità di formazione sull’aggiornamento professionale, ad un costo pari a € 600,00 anziché € 850,00 + 50,00 perbollo. I master di specializzazione • Diritto di famiglia, dei minori e delle persone; • Diritto commerciale; • Diritto amministrativo; • Diritto e Processo Penale; • Diritto delle responsabilità civile e delle assicurazioni; • Diritto industriale e della concorrenza; • Diritto della navigazione e dei trasporti; • Diritto del lavoro; • Diritto e Processo Tributario; • Diritto dell’Unione Europea. Si avvia un progetto di ampia divulgazione dell’Accademia Forense la cui responsabilità per la ricerca ed analisi è stata affidata al Prof. Calogero Di Carlo. Per info e dettagli: calogero.dicarlo@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it - infocesd@unipegaso.it 091/7654200 - 3318682197 e/o 3313661000.

oppure

Per la formazione continua, per l’aggiornamento professionale e per chi sceglie la formazione di qualità! Page 9 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Novità dal mondo UNIVERSITARIO

Nuovi corsi per l'a.a. 2015/2016

Il CESD, oltre ai corsi di laurea, propone una vasta gamma di percorsi didattico/formativi in diversi ambiti per venire incontro alle complesse esigenze del Mercato delle Professioni e del Lavoro in Italia e nella Comunità Europea: -

Master di I e II livello Corsi di alta formazione Esami singoli Certificazioni di lingua inglese Certificazione di lingua italiana per stranieri Certificazione Eipass - passaporto informatico europeo Corsi di aggiornamento professionale; Corsi per Operatore Socio Sanitario (O.s.s. ); Corso di riqualificazione da Osa/Ota a O.s.s.. Chiamaci o visita il nostro sito, diamo più assistenza e migliori servizi alla categoria.

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Tel. 081 18893962– 091 7654200 - 3318682197 - 3318491822

INSIEME SAREMO PIÙ COMPETITIVI Page 10 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Master in

"Criminologia e Studi Giuridi Forensi-MA391" a.a. 15/16 - scadenza iscrizioni 30/05/2016

Le precedenti edizioni del master 56 + 78, 100, 127, 213, 240, 297, 391

che si accingono ad iscriversi, quasi tutti, al V anno della Facoltà di Giurisprudenza, ed il 391 (IV edizione in corso) hanno riscosso un notevole

successo, oltre ogni aspettativa grazie alla vostra fiducia che continuate ad accordarci.

Prima di Voi, oltre 9000 iscritti, hanno usufruito di questo straordinario

Master, che ha visto come protagonisti dei pregiatissimi professori e

illustrissimi professionisti nel campo criminologico, di fama Nazionale

quali: il prof. Calogero Di Carlo, direttore accademico del master; il Prof.

Paolo Procacciante, Direttore Medicina Legale, Università degli Studi di Palermo; il Generale Div. CC Nicola Ragetti, già Comandante del RACIS; il Prof. Nicola Malizia, Criminologo, Docente Università degli Studi Kore di

Enna; il Cap. Pietro Maida – Comandante Sez. Chimica – Esplosivi e Infiammabili- del RIS Carabinieri di Messina; il Prof. Rosario Bianco, Docente Università Pegaso; il Prof. Francesco Fimmanò, Docente e

Presidente Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e tanti che si sono susseguiti ed interscambiati, nell’illustrare le avvincenti materie oggetto di studi.

In particolare durante le lezioni sono stati trattati i seguenti moduli:

Il Criminologo Prof. Nicola Malizia, docente presso l’Università degli studi di Palermo e la Kore di Enna: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

INTRODUZIONE ALLA CRIMINOLOGIA MODERNA IL BULLISMO SESSUOLOGIA CRIMINALE MOBBING CRIMINOGENO SERIAL KILLER CRIMINOLOGIA E VITTIMOLOGIA NELLA DONNA SONNAMBULISMO OMICIDIARIO SETTE SATANICHE ED IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE

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Il Generale di Divisione, già comandante del RACIS Carabinieri, Dott. Nicola Raggetti, docente in diverse università italiane: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

IL SOPRALLUOGO ED IL REPERTAMENTO ( 3 LEZIONI) IMPRONTE ( 4 LEZIONI) BALISTICA ( 4 LEZIONI) BIOLOGIA (2 LEZIONI) CHIMICA (2 LEZIONI) DVI : DISASTER VICTIM IDENTIFICATION (1 LEZIONE)

1. 2. 3. 4.

ELEMENTI PRATICI DI CRIMINOLOGIA STALKING LA VITTIMOLOGIA CRIME PROFILING.

1. 2. 3. 4.

LA NASCITA DELLA CRIMINOLOGIA L'APPROCCIO POSITIVISTA ALLO STUDIO DELLA CRIMINALITA' LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE I LE PRINCIPALI TEORIE SOCIOLOGICHE DELLA DEVIANZA – PARTE II -

La criminologa Avv. Dott.ssa Clelia Gorga, tutor di questo master:

Dott. Tommaso Comunale, università Forlì:

Alla luce di quanto sopra, per far fronte ed esaudire richieste sempre più

esigenti, oggi a Voi, più fortunati, viene offerto per l’anno 2015/2016, il

Master in “Criminologia e Studi Giuridici e Forensi" in sigla MA391 (5 ed.) per una durata di 1925 ore corrispondenti a 77 CFU, che consente la prosecuzione

degli

Giurisprudenza.

studi

nel

Corso

di

Laurea

Magistrale

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Per maggiori informazioni:

0081 18893962 – 091 7654200 - 3318682197

mastercesd@unipegaso.it - coord.palermo@unipegaso.it (di carattere amministrativo e didattico)

comunicazioni@cesd-onlus.com

(di carattere generale, logistiche/organizzative)

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ARMA

Oliverio nomina il commissario di Calabria Verde E' il generale dei carabinieri Aloisio Mariggiò 30 marzo 2016

del rilancio di una importante Struttura per il territorio e la crescita della nostra CATANZARO - La Giunta regionale, su regione. Dopo la messa in liquidazione proposta del presidente Oliverio, ha dell’Afor e l’istituzione di “Calabria Verde”, deliberato di nominare commissario di bisogna dire che il nuovo Ente non è "Calabria Verde" il generale dei Carabinieri ancora nato. Il generale Mariggiò avrà il Aloisio Mariggiò che è, attualmente, vice compito di dare vita ad un Ente moderno, direttore tecnico ope- capace di valorizzare le risorse umane e di rativo della Direzione realizzare il progetto di utilizzazione e Investigativa Antimafia valorizzazione delle risorse forestali, di in Roma. Pochi giorni fa, sistemazione idrogeologica e di Calabria Verde è stata valorizzazione ambientale». travolta dall'ennesima Oliverio ha spiegato, ancora, che inchiesta con cinque «"Calabria Verde” costituisce un tassello indagati. . importante e decisivo per contribuire a Tra gli incarichi ricoperti, nelle diverse determinare il necessario cambiamento aree del Paese, è stato anche Comandante nella vita della nostra Regione e per provinciale dei Carabinieri di Catanzaro e affermare legalità e trasparenza nella di Cosenza e Comandante della Legione utilizzazione delle risorse pubbliche. La Carabinieri Calabria dal 5 novembre del nomina di Mariggiò costituisce un decisivo 2013 a luglio 2015. passo in direzione del rilancio della «Ringrazio il generale Mariggiò – ha detto funzione di un Ente che dovrà fare il presidente Oliverio – per aver accettato ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza alle la nostra proposta di guidare “Calabria migliaia di lavoratori che, onestamente - ha verde”, la più grande azienda pubblica concluso - svolgono il loro ruolo nei della Calabria. L’esperienza e la conoscenza territori della nostra regione». della nostra regione, da parte del generale www.ilquotidianoweb.it Mariggiò, che in più fasi ha svolto ruoli di direzione dell’Arma in Calabria, costituisce una garanzia, in direzione del riordino e

Sassari, protesta contro l'Arma: carabiniere eroe di Nassiriya riconsegna la medaglia d'oro 01 aprile 2016

Ha riconsegnato medaglia d'oro e onorificenze nelle mani del Prefetto, per protestare contro "l'assoluta indifferenza dell'Arma". Pietro Sini, l'eroe di Nassiriya, reduce dalla strage di carabinieri, nel 2003, aveva salvato cinque persone ma ada allora è un arrabbiato. Dal giorno del massacro, dice, è stato mortificato e umiliato, per anni, riformato a 47 anni dall'Arma, senza riconoscergli i benefici previsti dalle leggi per le vittime del terrorismo.

Un eroe a gettone: "Nelle commemorazioni per la strage volte mi chiamano, ma molte volte mi ignorano. E a farlo è proprio l'Arma. Quella medaglia non la voglio più". Pietro Sini però dovrà restituire tutto direttamente al Presidente della Repubblica. La Prefettura non ha voluto prendere i suoi riconoscimenti. www.unionesarda.it

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ARMA

Carabinieri "costretti" a seguire lezioni di arabo 01 aprile 2016

Alla cattedra, Khadija Lachgar, mediatrice culturale e collaboratrice alla Caritas a cui dà una mano nei centri profughi. La prima lezione si è tenuta il 31 marzo al Laboratorio linguistico del Comando della Legione. Il corso si intitola "Lingue culture sicurezza: nozioni di lingua e cultura araba". Il motivo di questa scelta è chiaro: in Alto Adige è sempre più frequente la presenza di cittadini di origine araba con cui anche le forze dell’ordine sono chiamate a rapportarsi. L'appalto, pubblicato dall’Ufficio bilinguismo della Provincia, è stato assegnato dal Consorzio lavoratori studenti (Cls). Il programma di studi prevede ue incontri settimanali per un totale di 36 ore. Questa iniziativa rappresenta il chiaro

sintomo di una società che cambia, che si modifica. In meglio o in peggio? Sicuramente l'interesse e il desiderio di conoscenzaverso le culture straniere è un punto a favore per chiunque. Ma è assurdo come siano le forze dell'ordine a imparare le culture estere per rapportarsi con i cittadini stranieri. Quando, troppo spesso, sono quest'ultimi a non rispettare gli usi e i costumi della società che li ospita. Per Khadija Lachgar, la professoressa, questa iniziativa è un segno positivo: "il fatto che i carabinieri sentano l’esigenza di imparare almeno i rudimenti della nostra lingua è un segnale importante che va nella direzione di una miglior comprensione dello straniero e favorire l’integrazione". www.ilgiornale.it

Carabiniere indagato dopo il controllo sui borseggiatori 02 aprile 2016

Maresciallo dei dei carabinieri sotto inchiesta per avere perquisito arbitrariamente quattro presunti borseggiatori.Perquizione che secondo il magistrato non si poteva fare senza il via libera della Procura. Una vicenda a dir poco spinosa, perchè da una parte vede la legge messa nero su bianco e dall’altra chi quella legge la deve esercitare. Il reato in questione, il 609 del codice penale, punisce il pubblico ufficiale con la reclusione fino a un anno. Anche se la conclusione più probabile sembra essere quella dell’archiviazione. La storia risale a oltre due mesi fa, ma soltanto ora è venuta alla luce. E’ l’ultimo giorno del Sigep, il salone dedicato al mondo della gelateria e pasticceria che attira ogni anno migliaia di visitatori. E come da copione, insieme a questi arrivano a frotte anche i

borseggiatori, per i quali la fiera è un immenso serbatoio di portafogli da ‘prelevare’. Per questo vengono puntualmente organizzate dalle forze dell’ordine pattuglie sia in divisa che in borghese, pronte a cogliere sul fatto le ‘mani di velluto’ che scendono in riviera. Uno dei momenti più a rischio sono naturalmente gli spostamenti in autobus. Ed è durante uno di questi, dalla Fiera al centro, che insieme a un quartetto di borseggiatori nomadi già parecchio noti alle divise, salgono anche alcuni carabinieri in borghese. Il bus è pieno zeppo di gente salita in fiera, e tenere la situazione sotto controllo per i militari è quasi impossibile. Così quando il quartetto scende alla fermata in centro, i militari fanno la stessa cosa e li bloccano.

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continua

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ARMA Sono tre donne e un uomo, con già precedenti specifici, e i carabinieri decidono di portarli in caserma per effettuare una perquisizione personale: esssendoci delle donne, servono le colleghe. Il controllo non porta ad alcun risultato, se hanno ‘colpito, come gli investigatori suppongono, si sono già liberati di qualsiasi cosa li possa inchiodare. Di lì a qualche giorno, la ‘bomba’: il maresciallo

responsabile della perquizione finisce sotto indagine della Procura per perquisizione arbitraria: il magistrato non è stato avvertito prima e senza il suo via libera, nessuno poteva mettere la mani addosso ai quattro presunti borseggiatori. www.ilrestodelcarlino.it

Palermo, promozione per i neocolonnelli dei carabinieri Guerrini e Altavillai

04 aprile 2016

dell’Arma dei carabinieri.

Il colonnello Altavilla, che guida, le attività investigative dell’Arma a Palermo, è già stato in Sicilia comandante del nucleo operativo di Bagheria e del nucleo investigativo di Caltanissetta". http://palermo.gds.it

PALERMO. Il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo Giuseppe De Riggi ha consegnato stamane i gradi di colonnello agli ufficiali neo promossi Marco Guerrini, comandante del gruppo carabinieri di Palermo e Salvatore Altavilla, comandante del reparto operativo carabinieri di Palermo.

"L’importante promozione - si legge in una nota - premia due carriere impegnative e segna l’accesso ai ruoli dirigenziali. Il colonnello Guerrini, oggi al comando degli oltre 1300 carabinieri che operano nel capoluogo e nell’hinterland, è stato tra l’altro anche comandante della Compagnia di Nocera Inferiore in Campania e capo della sala operativa del comando generale Page 4 EffettoTre 15 Aprile 2015

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ARMA

Carabinieri: 3 mln per caserme da fondi ex Fas 04 aprile 2016

PESCARA - Tre milioni e 100 mila euro le risorse complessive (ex fondi Fas) che la Regione ha messo a disposizione dei Comuni di Giulianova, Manoppello e Loreto Aprutino per la realizzazione delle nuove caserme dei Carabinieri.

Oggi, nella sede della Regione, a Pescara, al termine di una riunione presenti anche i referenti dell'Arma e del Provveditore interregionale per le Opere pubbliche, Raffaele Basso - è stata siglato un protocollo d'intesa tra il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ed i tre Comuni interessati rappresentati dai sindaci Luciano Mastromauro, Gennaro Matarazzo e Gabriele Starinieri. Si tratta di un passaggio propedeutico ad una prossima intesa interistituzionale che coinvolgerà anche l'Arma dei Carabinieri. "Tale determinazione - ha dichiarato D'Alfonso - risponde all'esigenza, avvertita da molti anni dai territori e dagli stessi Carabinieri, di poter disporre di strutture adeguate al bisogno di sicurezza e di operatività.

Va sottolineato, - ha proseguito - che la prosecuzione progettuale sarà in capo ai Comuni che già dispongono di progetti definiti mentre la Regione, che gestisca la direzione dei lavori o la fase di collaudazione, vigilerà affinché la quantitàqualità dei lavori sia quella giusta". Al Provveditorato delle Opere pubbliche, come si legge in una nota diffusa dall'Ufficio Stampa della Regione, spetterà il compito dell'alta sorveglianza.

Aprutino sono stati stanziati 700 mila euro. Nello specifico, la convenzione stabilisce la concessione dei finanziamenti, l'oggetto che è quello di consentire l'edificazione delle tre caserme dei Carabinieri, le modalità di esecuzione per le quali si fa riferimento a parametri dimensionali orientativi validati dal Comando generale dell'Arma dei Carabinieri ed infine si stabilisce che il bene rinveniente si incardini nel patrimonio dei Comuni.

"Non è lontano - ha spiegato D'Alfonso - il tempo in cui i Comuni saranno chiamati ad esibire autentici atti di rating per la forza di contrazione di futuri mutui. Un'esigenza primaria da soddisfare ha continuato - è quella di facilitare l'utilizzo funzionale da parte dell'Arma che è strumentalmente sostenuta dal Ministro dell'Interno che si occupa dell'accasermamento". A tal proposito, lo stesso presidente D'Alfonso, nel corso della riunione, ha avuto un contatto telefonico con il vice ministro Filippo Bubbico, delegato alla Sicurezza, per ribadirgli quanto già espresso in una precedente nota e cioè che "sarà necessario siglare - ha concluso D'Alfonso - un successivo atto che verrà anticipato alle Prefetture competenti di Pescara e Teramo affinché segnalino allo stesso Ministero degli Interni di rendere disponibili le risorse necessarie per fare fronte all'onere della gestione". (ANSA).

Alla realizzazione della caserma di Giulianova, che dovrà ospitare una Compagnia ed una stazione, sono state destinati 1 milione 500 mila euro, 900 mila euro alla struttura che sorgerà a Manoppello mentre per quella di Loreto

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B u s c a e C o s t i g l i o l e : l a g ra t i t u d i n e all’Arma con tre cittadinanze onorarie in u n a g i o rn a t a d i f e s t a 05 aprile 2016 E’ stato l’inno di Mameli, eseguito dagli allevi dell'indirizzo musicale della scuola Media, ad alzare il sipario (al cinema Lux) sulla giornata di festa e sulle due cerimonie: al mattino, a Busca, i conferimenti di tre cittadinanze onorarie. All’Arma: nelle mani del comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta il generale di Brigata Gino Micale, al colonnello Flavio Magliocchetti e, a sorpresa, al comandate della stazione locale Gavino Passerò. Una platea di oltre 300 bambini delle medie dietro ad grande parterre istituzionale politico e militare con gli alti vertici dei Carabinieri, il vescovo Monsignor Giuseppe Guerrini, prefetto, questore e procuratore della Repubblica di Cuneo, iGuardia di Finanza e Forestale. Ad aprire la sequenza degli interventi, moderati dalla giornalista de “La Stampa” Paola Scola, la riflessione del sindaco Marco Gallo: il suo comune, Busca, con quello di Costigliole, sono accomunati nell’iniziativa, come lo sono nel ricordo e nelle commemorazioni della strage di Ceretto e del 25 aprile. Per i 200 anni dell’Arma, ha voluto, con il primo cittadino costigliolese Livio Allisiardi “con riconoscenza e apprezzamento” ringraziare il corpo dei Carabinieri e manifestare l’orgoglio di avere come cittadino onorario il colonnello Magliocchetti, che ha vissuto gli anni della gioventù nei due paesi, mantenendo molti legami con le comunità. Portando l’ apprezzamento del Consiglio regionale, il presidente Mauro Laus, ha lanciato ai giovani l’invito a non perdere la fiducia nella legalità e nelle istituzioni che la difendono. “Occasioni di festa come quella di oggi servono a ricaricare le batterie della legalità”. Tre i capitoli dell’intervento di Federico Borgna con la fascia di presidente della Provincia. Rivolto ai ragazzi, ha ricordato il valore della memoria e quello dei simboli

delle istituzioni politiche. La cittadinanza onoraria all’Arma e al colonnello Magliocchetti per dire in modo chiaro “questi sono i modelli per bene da seguire".

Sempre rivolto alle generazioni future il generale Micale, ha illustrato il compito dell’Arma, la sua evoluzione, il rapporto di affetto e stima con i cittadini. “I 200 anni della nostra storia sono intrecciati con la storia delle nostre comunità. 4. 800 stazioni su tutto la penisola: è la stazione che ci lega al territorio. E questo radicamento ha creato una connessione stretta con la popolazione. Ai ragazzi: "Vi si chiede l’impegno di essere buoni e bravi cittadini, perché è ciò che abbiamo difeso". Visibile la commozione del colonnello Magliocchetti, che ha considerato l’onorificenza una tappa fondamentale della sua carriera, oltre che come uomo ex ragazzo di queste vallate. "Oggi sono qui in rappresentanza dei miei genitori, di mio fratello Marco, di mia moglie e i miei due figli Francesco e Lorenzo. E sono in rappresentanza di tutti i Carabinieri - ha sottolineato partendo dall’inizio della professione a Benevento per arrivare alla provincia di Cuneo - L’appuntato Davide Porcheddu e Giulio Olivella sono due carabinieri che a rischio della loro vita, l'altra notte, hanno arrestato dopo un inseguimento due rapinatori entrati in un bar. Questo per dire cos'è l'Arma. Io sono il loro rappresentante". La terza cittadinanza onoraria è stata conferita al Comandante della stazione di Busca Maresciallo capo Gavino Passerò. Il sigillo della cerimonia nelle parole di Nando Dalla Chiesa figlio del Generale Carlo Alberto al quale nel pomeriggio Costigliole ha intitolato una piazza. “E’ davvero importante che una popolazione stringa un rapporto di questo tipo con l'Arma dei Carabinieri." www.targatocn.it

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Taormina. Caserma dei Carabinieri, i militari dell’Arma non dovranno spostarsi 06 aprile 2016

I Carabinieri della Compagnia di Taormina rimarranno nell’attuale Caserma di Piazza Vittorio Emanuele II, a prescindere dall’avvenuta individuazione dell’immobile, da parte dell’ex Provincia di Messina, tra i beni idonei a concorrere alla formazione iniziale del patrimonio per la costituenda Fondazione Taormina Arte. E’ quanto emerso a seguito di un summit svoltosi nella giornata di martedì in Prefettura tra il Vicario del Prefetto, la dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Messina, il colonnello Iacopo Mannucci Benincasa, il sindaco di Taormina e presidente di Taormina Arte, Eligio Giardina, ed il commissario della Città Metropolitana di Messina, Filippo Romano. L’incontro. Nel corso del vertice in Prefettura le parti hanno affrontato la spinosa questione che in questi giorni ha creato fermento a Taormina, a seguito della delibera commissariale del 30 marzo scorso con cui Palazzo dei Leoni ha sostituito l’hotel “Panorama di Sicilia” di Castelmola ed il villaggio turistico “Le Rocce”di Taormina con la Caserma dei Carabinieri per la formazione del patrimonio della Fondazione Taormina Arte Sicilia. «Abbiamo chiarito che la Caserma dei Carabinieri rimane dov’è – spiega Giardina -. Non vi è nessun dubbio sulla permanenza dei Carabinieri nell’attuale sede. Tra la Città di Taormina e la Caserma c’è un legame inscindibile e l’ultima cosa che

consentiremmo sarebbe uno sfratto ma non è neppure intenzione dell’ex Provincia attuarlo. Quell’atto, dettato da esigenze gestionali, ipotizza un passaggio al patrimonio di Taormina Arte ma non uno sfratto ed anzi in questo modo la permanenza della Caserma nell’attuale sede sarà ancora più certa». Lo stesso Romano ha evidenziato che si è ritenuto «di dotare la nascente Fondazione di un patrimonio fruttifero, tale da assicurare un costante flusso di risorse finanziarie utile per le attività istituzionali di promozione culturale e del territorio».

Le possibili prospettive. L’ex Provincia, inoltre, avrebbe fatto una valutazione dettata anche dalla più ampia necessità di rimettere ordine nel proprio patrimonio ed ottemperare alle rigide indicazioni della Corte dei Conti. In sostanza, lo scenario prospettatosi sarebbe quella di inserire l’edificio sinora di proprietà dell’ex Provincia nel fondo di dotazione della Fondazione e ci potrebbe essere, di riflesso, un passaggio di consegne tra i due enti e di conseguenza quest’ultimo diventerebbe l’interlocutore del Ministero sul canone d’affitto per la Caserma dei Carabinieri. «Taormina Arte ha tra i suoi soci fondatori il Comune di Taormina, al quale spetta la presidenza sia dell’attuale Comitato che della futura Fondazione – ha aggiunto Giardina – e di conseguenza ciò riteniamo che possa rafforzare ancor più la posizione contrattuale della Caserma». Di Taormina Arte, della Fondazione e dello Statuto esitato di recente dal Commissario ad Acta, Pietro Di Miceli, si parlerà, intanto, a Taormina giovedì 7 aprile nell’apposita seduta di Consiglio comunale convocata dal presidente del Consiglio, Antonio D’Aveni. www.blogtaormina.it

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Sequestrato un quintale di droga: era destinato allo s p a cci o ne i l oca l i d e l l a m ov i d a 07 aprile 2016

Droga dai Balcani, 103 kg di hashish recuperati e una donna arrestata dai carabinieri ad Aprilia. L'operazione è scattata questa mattina alle ore 6 e ha portato all'arresto di una insospettabile

48enne, Mirella Rita Franco per il reato di detenzione ai fini di spaccio. I militari del Nucleo operativo del capoluogo pontino, dopo accurate indagini, hanno perquisito l'abitazione della donna rinvenendo 103 panetti di hashsih per un totale di 113 Kg e 50 grammi di cocaina, il tutto abilmente occultato in varie pertinenze dell'abitazione. La droga, secondo le ricostruzioni dei militari, giungeva dai Balcani attraverso il porto di Brindisi. Lo stupefacente era destinato al mercato pontino ed a quello romano e avrebbe fruttato, immessa sul mercato, circa 1 milione di euro. Droga che sarebbe stata spacciata nei locali della movida notturna. www.latinaoggi.eu

Caschi blu culturali: pronti a partire i c a ra b i n i e r i d i M o n z a 08 aprile 2016

Sono pronti a partire i Caschi blu della cultura, i carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale, che insieme a storici dell’arte e architetti scelti dal ministero dei Beni culturali, sono a disposizione dell’Unesco per salvare tesori a rischio. Potrebbe essere molto presto, a Palmira liberata dall’Isis, in Libia o in Siria, ma anche in zone colpite da disastri naturali, come il sisma del Nepal l’anno scorso. Ne ha parlato ieri al Museo archeologico il capitano Francesco Provenza, comandante per la Lombardia del Nucleo tutela patrimonio culturale, istituto nel 1969 dopo l’esperienza degli Angeli del fango a Firenze. Ogni giovedì alle 17 ci sarà un incontro per accompagnare la mostra Salvare la memoria, sui disastri che hanno colpito da Bam in Iran ad Assisi, dalle alluvioni di Mantova del 1917 e 1951 alle

chiese mantovane terremotate nel 2012. Al salvataggio dei quadri, partecipò proprio il nucleo dei carabinieri che ha sede nella Villa Reale di Monza. E’ importante che il servizio di questi carabinieri sia noto: va dalla prevenzione e repressione del traffico di reperti archeologici al commercio di falsi quadri dei pittori contemporanei, al controllo di import ed export illegali, al recupero di tesori italiani finiti all’estero, all’assistenza in caso di pericolo per i beni culturali, che si estende ai beni paesaggistici. Alzandosi in volo in elicottero da Orio al Serio, i carabinieri infatti sorvolano la Lombardia, pezzo a pezzo, per controllare anche eventuali abusi edilizi. Nel Mantovano, ha spiegato il capitano Provenza, non ci sono scavi clandestini, rischio molto presente in Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna. Capita, semmai,

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ARMA come avvenuto anni fa a Viadana – ha ricordato Elena Maria Menotti, curatrice della mostra e degli incontri – che qualche collezionista sia colto a cercare monete antiche con il metal detector. Molto attuale è il traffico di reperti archeologici come fonti di finanziamento dei gruppi terroristici. E’ quanto cercò di sventare l’archeologo Khaled Assad, assassinato dall’Isis. Lo si potrà rivedere nel filmato Palmira, meraviglia del deserto che sarà

proiettato giovedì prossimo. I carabinieri del Ntpc sono anche sulle tracce del Mantegna rubato a Verona, con altri capolavori. «Non posso parlare perché ci sono indagini in corso – ha risposto Provenza - però ci sono stati già risultati e siamo fiduciosi». (maf) http://gazzettadimantova.gelocal.it

Vita dura per i Carabinieri: "Niente carriera se convivi" 12 aprile 2016

Convivi o hai l'amante? Se sei carabiniere, è un peccato mortale. Nell'Italia che ha rinunciato al senso del pudore, dove ormai si adottano figli partoriti all'estero da madri prese in affitto, a qualcuno è chiesto, anzi imposto, di vivere secondo norme dettate nell'Ottocento e giunte più o meno integre ai giorni nostri.

Il festival del bigottismo lo ha vinto il Tar del Lazio: con una sentenza fresca di stampa i giudici amministrativi laziali hanno certificato che la carriera professionale può subire un legittimo stop se si indossa una divisa e si prende casa con una compagna. Insomma, tempi bui per militari e appartenenti alle forze dell'ordine: pochi mezzi, risorse scarse, stipendi da fame ed ora l'obbligo della castità dei costumi. La vicenda considerata riguardava un sottufficiale della Benemerita, in servizio a Bologna, che s'era visto negare una promozione. Per anni aveva vissuto con una donna senza sposarla. E sebbene l'amore tra i due fosse peraltro sfiorito, la commissione esaminatrice s'era mostrata impietosa: niente mostrine con binari. Alla base della valutazione, le qualità morali del brigadiere. Stroncato da quel rapporto sentimentale, ritenuto di contrabbando per i regolamenti (vetusti) delle forze armate, e pertanto punito con due giorni di consegna semplice, «per violazione dell'obbligo di contegno nella vita privata». Farlo avanzare di grado avrebbe significato, sentenzia adesso il Tribunale amministrativo, «indurre la cittadinanza a

ritenere premiato un militare dalla condotta non esemplare». Più o meno la tesi sposata già nel 2008 dalla Corte di Cassazione: i carabinieri, come gli appartenenti alle forze armate, argomentavano gli ermellini, «sono chiamati ad una condotta esemplare a salvaguardia del prestigio del corpo di appartenenza». Della stessa opinione il Consiglio di Stato, in campo qualche mese più tardi per respingere il ricorso di un vicebrigadiere trentino la cui unica colpa era di corteggiare una seducente barista: i due tubavano al bancone come piccioncini e i clienti, indispettiti dai ritardi nel disbrigo delle ordinazioni, protestavano con il gestore. Che alla fine, con le sue lamentele recapitate direttamente alle alte sfere, aveva ottenuto che il giovane gendarme innamorato si prendesse tre giorni di consegna. Dunque, l'immagine sopra ogni cosa. Pure per questo, nel 2010, il comandante del Nucleo radiomobile di San Donà di Piave era stato trasferito a Mestre. «Incompatibilità ambientale», sintetizzava burocratico il Comando regionale nel provvedimento. Poi impugnato davanti al Tar Veneto ma puntualmente confermato: il maresciallo aveva lasciato la moglie per un'altra donzella, ma non s'era mai premurato di separarsi formalmente dalla ex. Perciò era da punire: «La vicenda è sfavorevolmente commentata in pubblico e la situazione, seppur nata da questioni private, potrebbe degenerare in manifestazioni lesive del prestigio dell'Arma».

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ARMA E chissà come se la sarebbe cavata il tenente colonnello James Wilkerson se fosse stato italiano: nel 2013 il pilota americano, di stanza ad Aviano, durante una missione negli Usa se ne era andato nell'Utah con un bombardiere F 16 per far visita all'amante e metterla incinta prima di tornarsene nel Belpaese, carico di una condanna penale emessa dalla corte

marziale statunitense ma presto cancellata senza vergogna, in forza dei propri poteri speciali, dal suo comandante. Paese che vai, legge che trovi. Ma i bigotti, quelli buoni, resistono solo in Italia. www.ilgiornale.it

Terni, più di 4 chili di droga nascosti tra la merce: arrestato commerciante

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L’uomo aveva anche nelle tasche quasi 1.500 euro in contanti che venivano sequestrati unitamente a tutto lo

Una morsa asfisiante quella che i carabinieri del comando provinciale di Terni sta mettendo attorno al giro di droga in città.

Martedì pomeriggio una delle tante pattuglie che si alternano nella perlustrazione del territorio ha intimato l'alt a una macchina in transito sul raccordo autostradale Terni-Orte in direzione Terni, sorprendendo un cittadino del Marocco commerciante ambulante che nascosti tra la mercanzia trasportava cinque chilogrammi di hashish e due etti di cocaina. I carabinieri della stazione di Papigno che hanno operato il fermo hanno capito subito che su quell'auto c'era qualcosa di "scottante" e hanno così proceduto all'ispezione.

stupefacente che, sul mercato, avrebbe fruttato complessivamente almeno 60mila euro. Il nordafricano, tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ultimate le relative verbalizzazioni veniva portato alla casa circondariale di Sabbione in attesa della convalida dell'arresto da parte dell'autorità giudiziaria. I carabinieri svolgeranno ulteriori verifiche per capire se la droga, sicuramente proveniente dal Sud e probabilmente da Roma fosse interamente destinata alla piazza ternana od anche alla contigua provincia di Perugia. www.lanazione.it

Prima hanno trovato un sacchetto occultato nel vano portaoggetti posto sotto il sedile del conducente contenente 2 etti di cocaina e, a seguito della successiva accurata perquisizione del veicolo, ben 4 chilogrammi di hashish, tutti in panetti da 100 grammi. Page 10 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Arresti ad Ostia del clan Spada. Sbaragliato il clan spada 14 aprile 2016

OSTIA. Arresti ad Ostia del clan Spada.

Nelle indagini c’entra il generale dei Carabinieri Salvatore Luongo, che dirige il comando della Provincia di Roma. Un incarico di vertice e di responsabilità, tanto che il generale Luogo è comparso a fianco del magistrato Michele Prestipino (procuratore aggiunto Direzione distrettuale antimafia) nella conferenza stampa dell’altro ieri mattina per illustrare l’operazione. Luogo, originario di Venafro, è il più giovane generale dei Carabinieri d’Italia e per giunta con un incarico di altissima responsabilità, comandando la più importante provincia italiana che fa capo alla città “caput mundi“. LA CRONACA, Sono finiti in manette all’alba 10 esponenti della famiglia Spada, uno dei clan che da anni controlla una larga fetta del litorale romano. Le indagini dei carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia, coordinate dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, sono partite dopo la gambizzazione di Massimo ‘Baficchio’ Cardoni, esponente dell’omonimo clan, avvenuta il 22 ottobre del 2015 davanti al Conad di via Cagni. La vittima dell’agguato era il cugino di Giovanni Galleoni ucciso il 22 novembre 2011 assieme a Francesco Antonini. Ecco i nomi degli arrestati: Manuel Granato, Mirko Miserino, Davide Cirillo, Massimiliano Spada (per la gambizzazione di Cardoni) Maria Spada, Enrico Spada, Nando Di Silvio, Silvano Spada, Ottavio Spada e Massimo Massimiani detto “Lelli”

che si è costituito in mattinata dopo essere sfuggito al blitz di questa mattina. Gli Spada dal 2011 al 2015 hanno portato a termine 40 tra intimidazioni ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso, sia nella zona di Ostia ponente, area case popolari che in diversi stabilimenti balneari. Il clan puntava a isolare Baficchio per appropriarsi della sua piazza di spaccio. Un altro interesse economico degli Spada era rappresentato dalla gestione delle assegnazioni delle case popolari a famiglie bisognose in cambio di mazzette. Il gip di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare scrive: “Le emergenze investigative acquisite nel presente procedimento danno contezza dell’ascesa criminale della famiglia Spada che, già radicata nel territorio, sta sostituendo il potere già detenuto dalla famiglia Fasciani con la quale era alleata”. In particolare, motivando le esigenze cautelari imposte agli indagati – accusati a vario titolo di lesioni personali aggravate, tentata estorsione e detenzione di armi, con l’aggravante del metodo mafioso – il gip precisa: “Sia l’episodio dell’aggressione in danno di Massimo Cardoni sia le vicende estorsive relative all’occupazione delle case popolari, di per sé contraddistinte da una forte connotazione mafiosa per le loro modalità attuative, sono coerenti con un più ampio progetto criminale volto a favorire le attività illecite del clan Spada di Ostia e, più specificatamente, indirizzate ad ottenere e rimarcare un vero e proprio controllo del territorio”. Gli episodi ai quali fa riferimento il magistrato sono quelli relativi alla gambizzazione di Massimo Cardoni, cugino di Giovanni Galleoni, esponente del gruppo criminale “Baficchio“, avvenuto nell’ottobre del 2015, e quelli che hanno visto alcuni degli indagati finiti oggi agli arresti tentare di impossessarsi di case popolari occupate nella zona di Ostia Ponente. www.mediamolise.it

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RAPPRESENTANZA

Notizie dalla Rappresentanza

LA STAZIONE CARABINIERI DI ALBERESE OGGI INTITOLATA ALLA MEDAGLIA D'ORO AL VALORE DELL'ARMA DEI CARABINIERI APPUNTATO SCELTO ALESSANDRO GIORGIONI. IL COMANDANTE GENERALE TULLIO DEL SETTE, UNA MATTINATA IN MAREMMA.

E' una piccola comunità maremmana in periferia di grosseto. E' sabato mattina, a sorpresa, una fredda mattinata. C'è la caserma dei carabinieri di alberese li' dal 1930. C'è uno schieramento di carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto, i carabinieri, i brigadieri, i marescialli, gli ufficiali, il Comandante Provinciale. C'è il Comandante della Legione Toscana, il Comandante Interregionale Podgora Gen. C.A. Vincenzo Giuliani, c'è il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Tullio Del Sette. C'è la rappresentanza militare dei carabinieri di maremma, della toscana e della legione Marche. Ci sono le autorità civili e politiche della maremma, c'è il primo cittadino della città di Grosseto. La stazione carabinieri di alberese è "vestita" per le grandi occasioni, e fuori, affianco alla porta d'ingresso una targa che di li' a poco leverà il suo timido velo. Su c'è inciso il messaggio in memoria di alessandro giorgioni, appuntato nei carabinieri, medaglia d'oro al valore dell'Arma dei Carabinieri, vittima a pereto, sant'agata feltria, durante il servizio di colpi di pistola che spensero in pochi istanti la sua vita, e lo privarono definitivamente ai loro cari, lasciando quel vuoto improvviso che un figlio, una moglie, una madre, un padre, un fratello, non avrebbero mai voluto subire. La comunità di albesere è ferma tutta li', intorno alla Stazione Carabinieri, avvolti in quel momento formale di memoria e di ufficialità. Un silenzio commosso e sentito favorisce le parole del Comandante Provinciale di Grosseto, del Sindaco, del Comandante Generale. Ognuno di essi concentra il proprio intervento in poche ma sentite e significative parole. E' il significato di questa mattinata, è il valore di questa giornata che diventa subito protagonista in questo piccolo pezzo di terra della splendida terra di maremma. C'è la mamma, il papa' francesco, il Maresciallo Giorgioni, quel comandante della stazione carabinieri. C'è Giovanni Giorgioni, il maresciallo, il fratello del caro alessandro. C'è l'attuale Comandante della Stazione Carabinieri, il sottordine che prese il testimone del Comando proprio dal buon Francesco, il maresciallo di tutti. Gli amici di alessandro, chi lo ha visto crescere, chi lo ha visto partire per indossare la divisa nera a bande e strisce rosse, quella per cui tutta la famiglia Giorgioni ha fatto una vera e propria scelta di vita. Tutta la commozione, i pensieri, i ricordi, la memoria, sembra portare tutti in momenti di vita di anni e anni addietro. Sembra vedere quegli anni quando quel piccolo ragazzone saliva e scendeva quelle scale di quella caserma, sempre tra i carabinieri e quante volte seduto nell'ufficio del Comandante, l'ufficio del suo papa'. Quante volte papà francesco mentre batteva a macchina quelle lunghe lettere, parlando con il piccolo alessandro, si sentiva dire ....papà io da grande anche io voglio fare il carabiniere. E papà francesco, senza interrompere il suono dei tasti di quella macchina da scrivere, accennava ad un sorriso e lo guardava vendendo in lui quell'entusiasmo che ripagava il suo ruolo e il suo fare di tutti i giorni con quella divisa che tanto ha amato e ama ancora. Quante volte, il piccolo alessandro, si è fermato seduto su quei gradini, quelli del portone della caserma. Sembra di vedere proprio quegli istanti. Un fanciullo pieno di vita che è seduto li', sotto dove da oggi c'è una targa, quella con su il suo nome e in sua memoria per il suo valore, per il sacrificio della sua vita. Poi questa immagine svanisce e ti riporta ad oggi, mentre il Comandante Generale dell'Arma stà parlando, ricordando il suo valore di carabiniere. Mamma Giacinta è presa dalla commozione nel dolore sempre vivo con al fianco papà francesco, sempre stretto con i suoi alamari. Li vicino, c'è anche giovanni, il maresciallo giovanni giorgioni, suo fratello, con la sua divisa. Le sue lacrime composte e la sua piccola soddisfazione di essere riuscito a partecipare il Comandante Generale affinchè questa giornata ci fosse stata. Oggi ad alberese è passata una mattinata tricolore. Un momento dove il valore, la memoria, il senso del dovere, il sacrificio di una vita da carabiniere che in un fazzoletto di terra di maremma ha chiamato tutti raccolti ad un grande rispettoso silenzio nella consapevolezza di cosa significhi essere al servizio del proprio paese, sacrificando la propria vita. La notra vita, quella da carabiniere. Da oggi il sacrificio di alessandro resta anche scritto in quelle lettere incise su quella targa, li', sulla porta della caserma dove è cresciuto da figlio del maresciallo, da giovane adolescente, da giovane carabiniere, per poi lasciarci il suo valore alla memoria. E' scritto anche li' ...su quella targa.

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ATTUALITA' - NEWS

Inchiesta petrolio, indagato anche il capo di Stato maggiore della Marina De Giorgi 02 aprile 2016

C'è anche il capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, tra gli indagati per traffico illecito di rifiuti nell'inchiesta di Potenza che ha già fatto dimettere l'ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi. Un avviso di proroga delle indagini è stato notificato al capo di stato maggiore della Marina nel settembre scorso. È indagato insieme al compagno dell'ex ministro Guidi, Gianluca Gemelli, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di influenze per una storia riguardante l'Autorità portuale di Augusta. La stessa autorità portuale nei giorni scorsi è stata perquisita su ordine della procura di Potenza. De Giorgi, in scadenza di mandato, è l'ideatore di Mare nostrum e il suo nome era circolato per una candidatura al vertice della Protezione civile.

Nell'avviso di proroga ci sono anche i nomi di Nicola Colicchi, consulente della camera di commercio di Roma e Valter Pastena, presidente del collegio dei revisori dei conti della stessa camera di commercio della capitale ed ex direttore generale della Ragioneria dello Stato. Il responsabile lucano della Total Italia Giuseppe Cobinanchi è accusato di associazione per delinquere così come il sindaco dell'ex sindacato di Corleto Perticara Rosaria Vicino e Pasquale Criscuolo imprenditore dell'indotto Eni locale. «Non conosco sulla base di quali fatti il mio nome venga associato a questa vicenda. La cosa mi sorprende e mi amareggia, e tutelerò la mia reputazione nelle sedi opportune», dice dalla sua l'ammiraglio De Giorgi. www.ilmessaggero.it

L'antiterrorismo dell'Unione

"L'Europa senza confini mantiene barriere enormi tra le sue magistrature, con leggi così diverse da agevolare l'infiltrazione dei terroristi. Ma non è puntando solo sull'intelligence che si riuscirà a sconfiggerli. È necessario che si cominci subito il percorso per uniformare ordinamenti giudiziari, leggi e procedure" 04 aprile 2016

L'ITALIA finora non ha subito gravi attentati di matrice jihadista sul suo territorio, ma allo stesso tempo è stato uno dei primi Stati europei a dovere fronteggiare la presenza di organizzazioni eversive legate alle istanze radicali islamiche: gruppi che però non commettevano reati nel nostro Paese, limitandosi spesso a fornire solo il supporto ai combattenti attivi in altre nazioni. Il fenomeno si è manifestato durante la guerra in Bosnia con gli spostamenti dei

combattenti musulmani verso il fronte balcanico, si è poi ripresentato con le cellule qaediste coinvolte nella progettazione di attentati e nel reclutamento di miliziani per gli attacchi in Iraq e Afghanistan mentre negli ultimi anni sembra essere diventata dominante l'influenza del cosiddetto Stato islamico nell'attrarre foreign fighters. Nel contrasto di queste minacce le autorità italiane hanno fatto tesoro delle due esperienze più importanti degli ultimi

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ATTUALITA' - NEWS quarant'anni: i successi nella lotta al terrorismo interno e alle mafie. In entrambi i casi, le istituzioni sono riuscite a ottenere risultati importanti senza mai enfatizzare il ruolo dell'intelligence, concentrando invece gli sforzi nel potenziare l'attività delle forze dell'ordine e della magistratura. Non si è rinunciato ad adottare strumenti investigativi più moderni o incisivi, ma introdotti sempre attraverso nuove norme di legge approvate dal Parlamento: abbiamo così creato una legislazione avanzata sui collaboratori di giustizia, spesso chiamati "pentiti", e regolamenti up to date sulle intercettazioni telefoniche e ora anche per le operazioni sotto copertura su Internet. È a questa tradizione che ha fatto riferimento il procuratore capo di Torino Armando Spataro in una recente intervista a Repubblica, sottolineando come anche la risposta europea all'offensiva stragista dell'autoproclamato Califfato debba muoversi lungo questi binari: "Va potenziata la sinergia tra le tutte le istituzioni e le forze in campo, non il mero rafforzamento delle attività di intelligence. Bisogna anche operare per rendere effettiva la cooperazione giudiziaria internazionale, di cui sono protagonisti la magistratura e le forze di polizia tradizionali". Spataro è stato magistrato di prima linea nelle indagini sulle Brigate rosse e poi sulle famiglie mafiose, ma si è occupato anche di movimenti jihadisti. È stato l'autore di una delle più importanti inchieste condotte in Europa sulle extraordinary rendition statunitensi, individuando e facendo condannare gli agenti della Cia e i loro complici italiani che a Milano rapirono Abu

Omar. Nonostante questo, Spataro ritiene che il ruolo dell'intelligence nelle moderne democrazie sia fondamentale, ma che bisogna evitare confusioni e zone grigie. Oggi l'impressione è che lo scambio di informazioni tra polizie e magistrature sia più efficace proprio tra quelle nazioni che hanno dovuto combattere movimenti terroristici interni particolarmente radicati, come Italia, Spagna e Germania. Un dato confermato dall'esperienza sul campo di Spataro come responsabile del pool milanese che si è occupato di movimenti jihadisti dopo il 2001, mentre invece lo stesso procuratore ha sottolineato le difficoltà nel rapporto con Francia e Gran Bretagna. L'Europa senza confini mantiene barriere enormi tra le sue magistrature, con leggi così diverse da agevolare l'infiltrazione dei terroristi. Ma non è puntando solo sull'intelligence che si riuscirà a sconfiggerli. È necessario che si cominci subito il percorso per uniformare ordinamenti giudiziari, leggi e procedure. In modo da potere rendere valide le prove raccolte in un Paese della Ue nei processi di un altro Paese, cosa oggi spesso impossibile. E questo cammino deve partire proprio dalle intercettazioni - telefoniche, ambientali o sul web - che si sono dimostrate lo strumento fondamentale per la repressione di questo fenomeno: quello che si ascolta in Italia o in Germania, deve potere avere valore di prova anche in Francia o in Spagna. Altrimenti diventerà inutile ogni tentativo di processare e condannare attentatori che agiscono senza frontiere. www.repubblica.it

In Sicilia 26 spiagge a m i s u ra d i b a m b i n i 04 aprile 2016

Sono 26 le spiagge siciliane che hanno ottenuto la Bandiera verde 2016, ovvero quelle promosse dai pediatri per la presenza di acqua limpida e bassa vicino alla riva, sabbia pulita per costruire castelli, bagnini, giochi colorati, spazi per cambiare il pannolino o allattare, e la

presenza nelle vicinanze di gelaterie, locali per l'aperitivo e ristoranti. I lidi ad hoc per gli under 18 nell’isola sono dunque Mondello, Balestrate, Cefalù (Palermo), Campobello di Mazara, Tre Fontane, Torretta Granitola, Marsala, Signorino, San Vito Lo Capo (Trapani),

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ATTUALITA' - NEWS Casuzze, Punta Secca, Caucana, Ispica, Santa Maria del Focallo, Marina di Ragusa, Pozzallo, Scoglitti, Pietre Nere, Raganzino (Ragusa), Giardini Naxos, Marina di LipariAcquacalda-Canneto (Messina), Plaja (Catania), Porto Palo di Menfi (Agrigento) e Vendicari (Siracusa). “Quest'anno - spiega all'AdnKronos Salute il pediatra Italo Farnetani, che ancora una volta ha curato il lavoro - sono state selezionate 34 nuove località, in base alle preferenze espresse da un campione di 196 pediatri che non avevano partecipato alle indagini degli anni precedenti”. L'iniziativa sarà presentata il 16 aprile in un convegno a San Benedetto del Tronto, in cui ci sarà anche la consegna della 'Bandiera verde' ai sindaci dei Comuni insigniti del riconoscimento. “Per la qualità delle acque e la possibilità di balneazione, ci siamo riferiti alle strutture istituzionali e pubbliche italiane precisa il pediatra - Inoltre, nel tempo abbiamo incluso varie tipologie marine: nel

2008 e 2009 sono state valutate le località di mare definite 'mondane', dove fossero presenti attrezzature turistiche rivolte sia ai genitori che ai bambini. Nel 2010 invece abbiamo cercato quelle 'incontaminate', in cui la natura prevalesse sulle strutture turistiche. Fino a questo punto erano state individuate 51 località turistiche". Nel 2011 sono state scelte dai pediatri 25 maggiori attrezzature spiagge con turistiche e l'anno dopo è stato chiesto di scegliere "fra quelle che avessero ottenuto la bandiera blu le mete più 'a misura di bimbo'". Nel tempo sono stati adottati diversi criteri di selezione anche in base alla dislocazione geografica, tanto che con gli anni è emersa una distribuzione omogenea in tutto il territorio nazionale "e nessuna regione che si affaccia sul mare è restata priva di una località giudicata adatta ai bambini". www.travelnostop.com

Parte l’indagine del fisco italiano: “Dateci la lista dei nostri evasori” 0 5 a p ri l e 2 0 1 6

L’eco mondiale dei file usciti dagli uffici panamensi della Mossack-Fonseca ha fatto scattare l’allarme rosso in tutte le agenzie fiscali del mondo. Ovviamente le prime a muoversi sono quelle dei Paesi liberi: negli Stati Uniti, in Germania, Francia. In Spagna il ministro della Giustizia è dovuto intervenire per annunciare nuove indagini contro tre simboli nazionali: Leo Messi, Pedro Almodovar, la zia del Re Felipe. I primi nomi apparsi sulla lista hanno costretto all’iniziativa anche l’amministrazione italiana. Al quartier generale dell’Agenzia delle Entrate, sulla via Cristoforo Colombo, al termine di una giornata lunghissima la direttrice Rossella Orlandi ha fatto trapelare la decisione: l’amministrazione chiederà conto dei nomi di tutti i contribuenti italiani presenti nei “Panama papers”. La richiesta non è scattata formalmente, ma già ieri pomeriggio l’ufficio relazioni internazionali

ha fatto le prime telefonate necessarie a capire come ottenere la documentazione. Inevitabile l’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Roma, che però non ha ancora preso una decisione in merito.

Montezemolo, Trulli, Dell’Utri, Rovelli, Donaldo Nicosia. Ieri tutte o quasi le persone già chiamate in causa nell’affaire Mossack-Fonseca hanno tenuto a precisare le proprie posizioni. Ambienti vicini al presidente Alitalia spiegano che né «Luca Cordero di Montezemolo, né la sua famiglia possiedono società offshore». L’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli ha precisato che la “Baker Street” nelle Seychelles «è una società dichiarata in maniera trasparente specializzata in sviluppo immobiliare». Ma finché ci sono in ballo i nomi di persone fisiche la questione si circoscrive ai loro affari e interessi. Più delicate le conseguenze del coinvolgimento di alcune banche.

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ATTUALITA' - NEWS Tra gli istituti nominati nei documenti riservati compaiono Unicredit, Ubi Banca e Banca Intermobiliare, quest’ultima (da cui giunge un «no comment») tramite l’elvetica Bim Suisse, su un conto della quale avrebbe operato Montezemolo. Unicredit, secondo quanto raccolto dal consorzio giornalistico Icij, fino al 2010, prima insomma che vendesse buona parte delle sue attività lussemburghesi a Dz Bank, avrebbe avuto rapporti d’affari con Mossack Fonseca: di mezzo ci sarebbe stata la gestione di un’ottantina di società offshore di proprietà di clienti.

La banca ribatte che lo studio legale al centro dello scandalo «non risulta essere un consulente fiscale della capogruppo». All’interno della banca assicurano che le operazioni che vedono coinvolti anche i cosiddetti Paesi «Black List» vengono gestite nel rispetto delle leggi e delle regole della vigilanza, al punto che tutte le operazioni con Paesi in lista nera - se originate all’interno del gruppo - devono essere sottoposte al vaglio della

capogruppo. In definitiva per la banca dalla localizzazione dei proprie entità in paradisi fiscali non deriverebbero benefici fiscali: se i profitti non vengono tassati adeguatamente all’estero, lo sono in Italia.

Da Ubi, che pure avrebbe agito con la sua lussemburghese Ubi Banca International Sa, spiegano che, contrariamente a quanto emerso - ovvero il collegamento con un quarantina di società off shore tra Panama e Seychelles - l’istituto «non ha società controllate in Paesi quali quelli citati e nemmeno i nominativi indicati sono direttamente riconducibili a Ubi». Senza escludere, al limite, «che siano state gestite operazioni dalla Banca per conto di propri clienti» e comunque «nel rispetto della legislazione del Granducato». Al fine di «accertare fatti e circostanze», l’associazione azionisti Ubi Banca e l’Adusbef hanno annunciato esposti alle procure di Milano, Bergamo e Roma. www.lastampa.it

Vuoi avere una memoria di ferro? Usa le mappe mentali 0 6 a p ri l e 2 0 1 6

L«Ei fu. Siccome immobile...». Chi di voi non ricorda questi primi versi del «5 maggio» del Manzoni? Generazioni di studenti delle scuole elementari si sono cimentate - e continuano a farlo- nel rituale della poesia a memoria. Ore e ore passate sui libri, sperimentando le tecniche più bizzarre per arrivare preparati all’interrogazione. E se avessimo sbagliato metodo? Se lo studio a memoria, così come lo intendiamo, fosse solo un esercizio inutile? A pensarla in questo modo è Matteo Salvo, primo italiano ad essersi aggiudicato il titolo di International Master of Memory ai Campionati Mondiali di Memoria di Londra nel 2013.

CHE COSA SONO LE MAPPE MENTALI? Secondo Salvo il metodo migliore per apprendere, memorizzare e immagazzinare testi è rappresentato dalle mappe mentali.

Con esse è possibilerappresentare un testo con parole chiave, immagini e colori. In questo modo diventa molto più semplice per la nostra mente poterlo ricordare. «Quando pensiamo ad una parola, ad esempio “mela”, mai ci verrebbe in mente di pensare alle lettere che compongono la parola. Al contrario il nostro cervello richiama tutte quelle informazioni relative all’esperienza che abbiamo di un determinato oggetto come il colore, l’odore o le immagini che abbiamo di esso. Per sfruttare al massimo le capacità del nostro cervello di memorizzare dobbiamo dunque partire dal suo modo di ragionare» spiega Salvo.

CAMPIONATI DI MEMORIA: DISCIPLINA NAZIONALE Nate già con Cicerone e sviluppate in modo più complesso da Leonardo Da Vincile mappe mentali sono uno strumento che in realtà si è diffuso solo negli ultimi decenni grazie al cognitivista inglese Tony Buzan, maestro di Matteo Salvo.

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Un metodo di lavoro completamente differente dal classico modo di memorizzare le informazioni a memoria. «Imparare ripetendo all’infinito non serve a nulla» sentenzia l’esperto. Attraverso quel metodo infatti non si va ad agire sulla memoria a lungo termine. Per meglio comprendere questo concetto Salvo usa un semplice esempio: «la memoria è come un sentiero in un prato verde. A forza di camminarci sopra dopo molto tempo i piedi formeranno un piccolo solco. Se invece uso una ruspa la strada sarà chiara sin da subito e nel lungo periodo occorreranno solo pochi lavori di manutenzione. Nel primo caso è ciò che avviene imparando un testo a furia di ripeterlo. L’altro caso è ciò che avviene con le mappe mentali. Se lascio passare tempo l’erba mangerà il sentiero. Con la strada sarà molto più difficile». Un metodo, quello delle mappe mentali, che dunque sembra lontano anni luce da come intendiamo lo studio classico.

Ci sono realtà dove questo approccio è ormai diffuso da diversi anni. In Stati come Cina, Giappone e Mongolia i campionati di memoria per studenti sono all’ordine del giorno e l’evento è talmente famoso da coinvolgere nelle premiazioni il Primo Ministro dello stato in questione.

Secondo Salvo con le mappe mentali è possibile imparare una mole di informazioni non indifferente in poco tempo. La premessa per ottenere tutto ciò è liberare la fantasia: mentre ai bambini viene più naturale rappresentare il mondo attraverso la creatività di mappe mentali per gli adulti risulta più difficile in quanto ingabbiati in schemi mentali d’apprendimento. Imparando il metodo tutti possono ottenere grandi risultati. RIPETERE A «PAPPAGALLO» NON SERVE A NULLA Anche il corso di lingua inglese più avanzato al mondo si basa sul sistema della ripetizione, ossia impara una parola, un verbo, una frase e ripetila. E’ un sistema per imparare l’inglese che, oltre a essere terribilmente noioso, non permette di assimilare le informazioni a lungo termine: infatti con il sistema della ripetizione acquisiamo faticosamente delle nozioni, che poi però dimentichiamo velocemente e facilmente. «Pensiamo a un bambino di sette o otto anni: riesce a esprimere qualsiasi concetto e a comunicare con chiarezza ed efficacia, ma se gli chiediamo che cos’è una preposizione subordinata o un congiuntivo imperfetto ci prenderebbe per pazzi. Questo perché lui ha imparato la lingua vivendola, l’adulto studiandola. E’ una differenza fondamentale: quando viviamo un’esperienza con tutti i nostri sensi, ci rimane impressa ben più di una cosa che leggiamo su un libro, anche se la ripetiamo cento volte» spiega Salvo.

INCOMINCIARE DAI DISEGNI Ma con le mappe mentali non solo è possibile immagazzinare testi ma realizzare anche temi - vero scoglio per gli studenti delle scuole-. «Di fronte ad un foglio bianco nessun panico. Dimenticate i classici schemi e girate un foglio in orizzontale. Al IL SE G R E T O PER UNA BUONA centro mettete la vostra idea o il vostro MEMORIA? LIBERARE LA FANTASIA problema da risolvere. Da lì partite con dei «Non sono un genio, ho sempre detestato rami che rappresentano i concetti lo studio e per rimanere in linea con gli secondari. Abituatevi a ragionare così e esami all’università ho smesso anche di tutto diventerà più semplice» conclude fare sport. Sono arrivato ad un punto in cui Salvo. non riuscivo più ad andare avanti. Ma è proprio grazie a queste difficoltà che ho esplorato nuovi modi di apprendimento. Io sono l’esempio concreto che tutti ce la www.lastampa.it possono fare». Issue 1 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Renzi: banda larga in tutta Italia entro il 2 0 2 0 . P i a no a l v i a i n 2 2 4 ci t t à tradizionale ed elettrica, è anche all'avanguardia sulla tecnologia». E questo ulteriore tassello «offre una possibilità in «L'Italia ha come obiettivo da qui al 2020 più sulla banda larga». Il piano dell’Enel di coprire il 100% a 30 mega bps e arrivare prevede «investimenti da approvare al 50% di abbonamenti a 100 mega bps». gradatamente per circa 2,5 miliardi di euro Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi a dedicati allo sviluppo della rete, aperta alla palazzo Chigi alla presentazione del piano partecipazione di altri investitori». sulla banda larga insiema all'ad Enel, Starace: partner per Enel Open Fiber dopo Francesco Starace. E ha aggiunto: «Qui l'estate abbiamo i sindaci che rappresentano le I partner finanziari di Enel Open Fiber città (Perugia, Bari, Venezia, Catania, saranno selezionati «dopo l'estate» ha Cagliari, ndr) che per prime usufruiranno annunciato l'amministratore delegato di di un progetto che Enel insieme ad alcune Enel, Francesco Starace, nel corso della importanti aziende private andranno a conferenza stampa a Palazzo Chigi. A realizzare in 224 città. Il tema è banda proposito dei soci che dovrebbero entrare larga ovunque». Non solo. Il 29 aprile ci in Enel Open Fiber, Starace ha detto: ricevuto parecchie saranno già «le prime gare per i 'cluster' C «Abbiamo e D” della banda larga». manifestazioni d'interesse, è presto per Quanto alle risorse pubbliche Renzi ha dirlo. La selezione dei partner finanziari citato «un fondo dello Stato con 4,9mld del partirà dopo l'estate». Ma è di ieri l’intesa Cipe, di cui 3,5 già stanziati di cui 2,2 già di massima raggiunta ieri tra i vertici di andati ad “aree bianche” o a “non interesse Enel Open Fiber, Wind e Vodafone per una commerciale a tre con di mercato”». E ne ha approfittato per partnership ribadire la sua strategia: «Ci dicono che è l'obiettivo di portare la banda ultra larga in un rischio fare le opere. Ma l'unico rischio 250 città. Il business della banda larga che ha l'Italia è non sbloccare le opere potrebbe diventare strategico per Enel. «Pensiamo che dopo aver fatto questo pubbliche e private». Renzi: 29 aprile a via gare in aree meno lavoro in Italia è nostra intenzione farlo in tutte le altre parti del mondo dove abbiamo c o p e rt e «Il 29 aprile, giorno in cui abbiamo reti elettriche, ricordo che le abbiamo in organizzato un grande evento per i 30 anni molte aree metropolitane importanti» ha di internet centrato su Pisa, partiranno le aggiunto Starace. prima gare per i cluster C e D, dove gli «Fantastico se Telecom in partita» operatori faranno la gara e vinca il Il colosso elettrico ha lanciato dunque il migliore» ha detto Renzi alla presentazione guanto di sfida a Telecom Italia sulla rete a del piano sulla banda larga. E ha spiegato banda larga. Ma Starace non ha chiuso la che al contrario «le aree A e B sono aree porta a possibili collaborazioni: «Sarebbe dove il mercato la fa da padrone e i singoli fantastico se Telecom facesse parte della operatori possono intervenire».Poi ha partita» ha dettto infatti l'ad dell'Enel. E ha aggiunto che «a maggio saranno pronti i aggiunto: «Il dialogo c'è stato fin dall'inizio, primi abbonamenti a Perugia», spiegando anzi è il primo operatore con cui abbiamo Siamo aperti a qualunque che le prime cinque città capoluogo in cui parlato. parte il progetto presentato oggi sono soluzione con tutti gli operatori», a partire Perugia, Bari, Venezia, Catania, Cagliari. da partnership nei luoghi dove l'Enel non Dopo sarà la volta, ha annunciato l'ad Enel, ha la rete elettrica. Ad esempio «se a Roma Francesco Starace, di Firenze, Genova, Acea volesse far parte» del progetto per la posa della fibra per la banda ultralarga Napoli, Padova e Palermo. «sarebbe positivo» e «la faremmo anche «Enel leader globale in tecnologia» Nel piano del governo sulla banda larga lì», ha detto Starace. Enel avrà un ruolo strategico. Ruolo spiegato così da Renzi: «Anche se Enel www.ilsole24ore.com continua a fare la sua parte su energia 0 7 a p ri l e 2 0 1 6

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Def, il governo taglia la crescita all’1,2%. Aumenta il deficit ma non ci sarà una manovra correttiva” 0 9 a p ri l e 2 0 1 6

La crescita nel 2016 ci sarà ma non al ritmo che era stato stimato qualche mese fa. Cala anche il debito ma meno del previsto. E’ quanto prevede il Def, il documento economico finanziario del governo, varato ieri dal Consiglio dei ministri, nel quale sono tracciate le linee della politica economica del governo che sfoceranno in autunno nella Legge di stabilità. Governo che conferma le previsioni circolate negli ultimi giorni: l’Italia crescerà nel 2016 dell’1,2 per cento. Si tratta di un aumento del Pil maggiore di quello registrato nel 2015, ma più basso delle precedenti stime governative. PADOAN - Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a questo proposito, ricorda che il quadro internazionale è peggiorato rispetto a sei mesi fa e rivendica a tal ragione l’effetto positivo delle misure varate dal governo: “L’economia italiana cresce, anzi accelera rispetto al 2015 che è un anno di crescita positiva dopo tre anni di recessione – sottolinea il titolare del ministero di via XX Settembre -. La crescita è in buona parte trainata dall’effetto delle misure del governo in termini di riforme e investimenti. Questa crescita si accompagna con un continuo miglioramento delle finanze pubbliche, sia in termini di saldo deficit/Pil, sia in termini di debito che scende a cominciare dal 2016”. “Viene confermato il principio ispiratore del governo sulla politica di sostegno alla crescita e all’occupazione” e al “rafforzamento della finanza pubblica”,

ribadisce Padoan precisando che “la politica economica del governo produce risultati tangibili” e “non è vero che lo sforzo riformatore del governo si sta indebolendo come talvolta si sente dire”. Più basse anche le previsioni di crescita per i due anni successivi: 1,4 per cento nel 2017 e 1,5 nel 2018. RENZI - Numeri che il premier Matteo Renzi definisce prudenti, quasi a voler esorcizzare il fatto che negli ultimi anni questo tipo di stime si sono spesso rivelate sbagliate per troppo ottimismo. Ma finanze comunque in ordine e che fanno dire a Renzi che non ci sarà “nessuna manovra correttiva”, una parola, ha ammesso, “che appartiene al passato”. Migliorano, ma anche in questo caso in modo meno marcato del previsto, altri indicatori di bilancio come il debito, sempre rapportato al Pil, al 132,4 per cento quest’anno, e il rapporto tra deficit e Pil confermato al 2,6 per cento per l’anno scorso, quest’anno scende al 2,3 e scenderà all’1,8 nel 2017. FLESSIBILITA' - Numeri lontani dal 1,1 per cento stimato in precedenza, il che vuol dire che il governo chiederà a Bruxelles ulteriore flessibilità oltre a quella già richiesta per quest’anno e su cui la Ue si esprimerà a maggio. La stima deficit-pil del nel 2017, infatti, non desta preoccupazioni nei confronti dell’Europa perché spiega Padoan “incorpora pienamente la flessibilità, in linea con le norme” Ue e con le “circostanze eccezionali che riguardano il deterioramento del mercato internazionale” legato a una crescita globale più bassa delle attese e una inflazione più bassa”. Tutti aspetti, ha concluso, “che ci fanno ritenere tranquillamente che l'1,8% sia compatibile con il quadro europeo”. Sulle clausole di flessibilità, ha poi chiarito il ministro, le azioni intraprese dal governo e le riforme “permettono di utilizzare le clausole di flessibilità previste e che l'Italia utilizza come gli altri Paesi che hanno le finanze in ordine”. www.ilvelino.it

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Intercettazioni, Renzi: «Il governo non ha intenzione di rimettere mano alle norme»

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«A differenza del passato, quando i politici cercavano il legittimo impedimento, ora c'è un governo che dice ai magistrati: prego lavorate». Intervistato fal Tg5 delle 20 il premier Matteo Renzi mette in chiaro la sua distanza dallo stile di Berlusconi e dalle passate tensioni tra magistratura e politica. Al punto da assicurare che «il governo non ha intenzione di rimettere mano alla riforma delle intercettazioni».

spiega, e «per rispetto alla sua famiglia e al nostro paese abbiamo il diritto, abbiamo il dovere di conoscere la verità. E non potremo fermarci se non di fronte alla verità, e quella vera, non quella accomodata».

Ddl Boschi «Gigantesco passo in avanti dell’Italia»

Altro tema obbligato dell’intervista è la riforma del bicameralismo, dal momento che domani il ddl Boschi tornerà all'esame «I magistrati devono farsi sentire con le in seconda lettura e ultima lettura dell'Aula sentenze» della Camera. Per Renzi si tratta di «un gigantesco passo in avanti per l'Italia». Ma Renzi non rinuncia a sottolineare le ragioni di un uso corretto degli ascolti: «Quello che mi emoziona e quasi mi certamente «le intercettazioni servono per commuove - spiega il premier -è che siamo scoprire i colpevoli», ma «tutti gli affari di alla fine del percorso. Ci abbiamo messo famiglia e i pettegolezzi sarebbe meglio sei letture, due anni, dopo che tutti gli altri non vederli sui giornali. Molti magistrati non ci erano riusciti», rivendica. E, non passano queste informazioni. Spero guardando alle opposizioni: «Spero votino, che ci sia buon senso da parte di tutti». cercare di non far votare il Parlamento è quanto di più antidemocratico ci sia». Per Renzi, che evita ogni riferimento ai magistrati che guidano l’inchiesta di «Non dico che tutto va bene, ma se ci Potenza sul petrolio, «c'è bisogno di dire proviamo l’Italia si rimette in moto» con chiarezza una cosa semplice: chi è onesto non deve avere paura dei magistrati Poi, riferendosi all’insistenza con cui ma a differenza del passato, quando i chiede agli italiani di non cedere al politici cercavano il legittimo impedimento, pessimismo, si difende dall’accusa di ora c'è un governo che dice prego essere eccessivamente ottimista rispetto lavorate... Un magistrato deve farsi sentire alal crisi. Io, sottolinea, «non descrivo con attraverso le sentenze. Se c'è qualcuno che ottimismo. ruba voglio saperlo per mandarlo a casa e Dico che l'Italia va meglio di un anno fa. E poi in carcere». Un modo per dire che che nel prossimo anno andremo ancora magistratura e governo stanno dalla stessa meglio. Non dico che in Italia tutto va bene parte, e che l’ipotesi di una nuova battaglia ed è risolto ma credo che se tutti ci tra toghe e politica è da escludere. proviamo, anziché fare polemiche, l'Italia migliora, si rimette in moto. Caso Regeni: «Non potemo fermarci che di A condizione che si smetta di fare polemica fronte alla verità» e che ci si metta tutti a lavorare».

Poi il premier torna a parlare del caso Regeni, il ricercatore italiano torturato e assassinato in Egitto, per ribadire l’intenzione di andare fino in fondo, senza sconti alle autorità egiziane. «Qui c'è un giovane italiano torturato e ucciso»,

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Sì al ddl riforme: è la fine del bicameralismo. Così ca m b i a l a C os t i t uz i one 1 2 a p ri l e 2 0 1 6

Ecco, punto per punto, come cambia la Costituzione

CAMERA E SENATO La Camera deputati sarà l'unica a votare la fiducia. I deputati restano 630, eletti a suffragio universale. Il Senato continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato. Il Senato avrà competenza legislativa piena solo su riforme e leggi costituzionali. Per le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle,maMontecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta.

Un comma della nuova Costituzione prevede anche che le due organizzazioni burocratiche di Camera e Senato vengano unificate con il duplice obiettivo di risparmiare e di evitare inutili duplicazioni di impieghi.

I SENATORI REGIONALI È la novità introdotta in Senato su richiesta dellaminoranza Pd. Saranno i cittadini, almomento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta. I 95 senatori saranno ripartiti tra le Regioni in base al loro peso demografico. I Consigli Regionali eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco.

QUIRINALE E CONSULTA Il presidente della Repubblica lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini occorrono 2/3 dei componenti. Dal quarto si scende a 3/5; dal settimo basterà lamaggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi). Dei 15 giudici Costituzionali, 3 saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato. Attualmente, cinque vengono nominati dal presidente della Repubblica, cinque daimagistrati, cinque eletti dal Parlamento in seduta comune.

IL REFERENDUM Viene introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anzichè le attuali 500.000: per renderlo valido basterà lametà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anzichè la metà degli iscritti alle liste elettorali, come accade attualmente.

VAGLIO SUI DDL ELETTORALI Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Consulta su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c'è anche la possibilità di ricorso preventivo già in questa legislatura. Anche per l'Italicum, dunque. FEDERALISMO Sono riportate in capo allo Stato alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potrà approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni «nell’interesse nazionale».

D D L P O P O LA R I Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno

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ATTUALITA' - NEWS indicare anche tempi precisi di esame, del provvedimento, clausola che oggi non esiste.

D E CR E T I I regolamenti parlamentari dovranno indicare tempi certi per l’approvazione dei disegni di legge presentati dal governo ma si prevedono anche nuovi limiti allo strumento del decreto legge a disposizione del governo

L'IMMUNITA' I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati eletti direttamente dal popolo. Questo vuol dire che la loro immunità è parziale ovvero che potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione solo dopo l'autorizzazione dell’aula del Senato e dunque dei ”colleghi”.

PROVINCE Nella nuova Costituzione non c’è più la parola “Province”. Con anni di ritardo rispetto alla sentenza della Consulta che aveva respinto una delle tante riforme delle Province il Parlamento si ”adegua”. nel frattempo la legge Delrio ha stabilito di non tenere più le elezioni popolari provinciali. CNEL Nella nuova Costituzione non ci sarà più spazio per il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro che era nato come parlamentino del Lavoro sulla base della cultura corporativa che si era diffusa in Europa negli anni Trenta. Gli organi costituzionali scendono a 4: Quirinale, Camere e Consulta. www.ilmessaggero.it

Niente soldi, la Regione chiude da sabato 21 riserve n a t u ra l i . S c o p p i a l a p o l e m i c a 13 aprile 2016 PALERMO. Finiti i soldi, la Regione chiude le riserve naturali. Alla vigilia della stagione in cui le aree verdi della Sicilia fanno registrare il pienone, si ferma l’attività. E subito scattano le polemiche. Sono 21 le riserve che già da sabato prossimo resteranno inaccessibili: Grotta Conza, Grotta di Entella, Monte Conca, Grotta dei Puntali, Grotta di Molara, Macalube di Aragona, Isola di Lampedusa, Grotta di Carburangeli, Grotta di Santa Ninfa, Lago Sfondato, Sant’Angelo Muxaro, Isola delle Femmine, Biviere di Gela, Saline di Priolo, Monte Pellegrino, Saline di Trapani e Paceco, Torre Salsa, Capo Rama, Lago Preola e Gorghi Tondi, Isola Bella, Complesso Immacolatelle e Micio Conti. Il problema è che nell’ultima manovra economica approvata all’Ars il capitolo di bilancio destinato a finanziare le riserve (e dunque gli enti gestori e il loro personale) è stato più che dimezzato. Nei cassetti c’erano a inizio anno appena 859 mila euro che, secondo i calcoli delle stesse associazioni che gestiscono le riserve, basteranno a pagare gli stipendi fino a fine aprile. Da qui l’invito della Regione a fermare le attività a meno che le associazioni

che gestiscono le riserve non abbiano in cassa altre risorse per andare avanti almeno fino a giugno. È giugno infatti la scadenza entro la quale assicura l’assessore all’Ambiente, Maurizio Croce - verrà rifinanziato il capitolo di bilancio destinato alle riserve. E ciò avverrà o perchè nel frattempo saranno arrivati i 500 milioni attesi da Roma per colmare i buchi di bilancio di tutta la Regione o perchè l’assessorato avrà trovato altre risorse. Croce assicura che «Crocetta e Baccei hanno assicurato questo impegno». Nell’attesa però si chiude. E scattano le proteste: «Un fatto gravissimo e senza precedenti che rischia, da un giorno all'altro, di vanificare l'enorme lavoro di salvaguardia e la corretta valorizzazione dei tesori naturalistici siciliani» è il commento della presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi. «Così facendo la Regione Siciliana procura al proprio territorio un danno di immagine enorme perchè invece di investire su località dallo straordinario valore naturalistico e sul turismo sostenibile sceglie un disimpegno totale e improvviso - prosegue la Bianchi - Si tratta di una scelta irrazionale e pericolosa, in contrasto, per altro, con le direttive europee (...) http://gds.it

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Panama papers, Grasso: paradisi fiscali buchi neri per mafiosi e corrotti 1 3 a p ri l e 2 0 1 6

"Rintracciare, identificare, riconoscere il denaro delle mafie, dei terroristi e delle reti dell'economia sommersa, ripulito da decine di transazioni, è la sfida del nuovo millennio. Un'economia che è difficile quantificare, ma che vale diversi punti percentuali del pil mondiale". Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso intervenendo al convegno dal titolo "Le rotte dei traffici illeciti in Europa e nel Mediterraneo. Le criminalità organizzate transnazionali, il terrorismo e le loro forme di finanziamento", a Palazzo Giustiniani". "In Italia abbiamo imparato prima di altri, fu Giovanni Falcone ad intuirlo per primo,

che la lotta alle mafie transnazionali si gioca aggredendo i patrimoni illeciti, con la confisca e con la prevenzione e repressione del riciclaggio - ha ricordato Grasso -. E lo stesso vale per il terrorismo. Ma questo è un tema nel quale la cooperazione fra gli Stati incontra grandi difficoltà. E proprio la vicenda di questi giorni dei 'Panama papers', a prescindere dai suoi riflessi politici, espone chiaramente un nervo scoperto della comunità internazionale. Nei buchi neri rappresentati dai paradisi fiscali e bancari, sistemi giuridici che adottano l'opacità invece della trasparenza sulle ricchezze illecite o equivoche, possono infilarsi mafiosi, terroristi, corrotti, evasori, riciclatori. Io penso che sia giunto il momento perché la comunità internazionale affronti con determinazione e serietà questi temi, predisponendo strategie che eviterebbero altri morti, proteggerebbero la democrazia e renderebbero disponibili per i cittadini risorse che sono invece assorbite da terroristi, criminali mafiosi e colletti bianchi". www.ilvelino.it

Mattarella: 'Barriere sono zavorre che frenano'

14 aprile 2016

"Le barriere che dividono l'Europa sono una zavorra che ne appesantisce il cammino". Lo ha detto il Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, intervenendo a Torino all'Italian German High Level Dialogue. "Sono lieto - ha aggiunto - che il rappresentante della Commissione ieri abbia pronunciato parole chiare su quanto sta avvenendo al Brennero. Tornare indietro da Schengen

sarebbe un atto di autolesionismo, per tutti". "Non basteranno i muri e le barriere a proteggerci - aggiunge Mattarella - se l'Europa non farà passi avanti come progetto comune. Abbiamo lavorato settant'anni per abbattere i muri che dividevano l'Europa: non lasciamo che rinascano, creando diffidenze e tensioni laddove, al contrario, servono coesione e fiducia".

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ATTUALITA' - NEWS "Lasciare senza risposte le migliaia di donne e uomini che fuggono da guerre, violenze, devastazioni e che oggi bussano alle porte dell'Europa, non è possibile", ha detto ancora Mattarella. E intanto nuovi scontri sono scoppiati tra la polizia macedone e i migranti bloccati a Idomeni che hanno tentato di scavalcare il recinto al confine con la Grecia. Le autorità greche riferiscono che i poliziotti hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti per scoraggiare un gruppo di 30 persone che cercava di scavalcare la recinzione di filo spinato con l'uso di coperte. Al momento non si segnalano feriti.

E' stata annullata per motivi di sicurezza la visita che i presidenti di Macedonia, Slovenia e Croazia avevano in programma per oggi al confine fra Macedonia e Grecia. Nel darne notizia, i media macedoni riferiscono che e' stata la polizia a sconsigliare l'arrivo dei tre presidenti, il macedone Gjorgje Ivanov, lo slovemo Borut Pahor e la croata Kolinda Grabar-Kitarovic. I tre capi di stato avevano in programma di visitare il centro di accoglienza profughi a Gevgelija, in territorio macedone, a poca distanza da Idomeni, il campo dall'altra parte in territorio greco, dove in mattinata vi sono stati nuovi scontri fra migranti e la polizia di frontier macedone. GLI SCONTRI DOMENICA SCORSA Pioggia di gas lacrimogeni e di granate

assordanti dalla Macedonia stamane su centinaia di migranti del campo profughi di Idomeni, in Grecia, un accampamentolager a pochi chilometri da un confine sigillato da settimane e che più di 500 disperati hanno cercato di superare, tentando di abbattere le barriere di reti e muraglie che bloccano la cosiddetta 'rotta dei Balcani'. Decine i feriti, centinaia le persone intossicate e tra loro anche molti bambini e molte donne dato che il fumo tossico dei lacrimogeni è stato portato dal vento fin sulla tendopoli. I video e le fotografie postati su Internet mostrano persone a terra svenute, con i volontari che cercano di prestare soccorso in condizioni a dir poco precarie. La polizia macedone, secondo molteplici testimonianze, ha anche sparato pallottole di gomma e almeno trenta persone sono state ferite in modo serio e sono state ricoverate nell'ospedale di Kilkis. Le autorità di Skopje hanno negato l'uso delle pallottole di gomma ma da Atene sono arrivate dure parole di critica da chi è costretto a gestire situazioni pressoché insostenibili. "L'uso indiscriminato di prodotti chimici, di proiettili di gomma e bombe assordanti contro persone vulnerabili, e soprattutto senza che tale forza sia giustificata, è un atto pericoloso e deplorevole", hanno affermato operatori umanitari governativi. (ANSA)

M e d i co d i f a m i g l i a , ca m b i a t ut t o: studi aperti 16 ore al giorno e e s a m i p i ù f a ci l i

14 aprile 2016 Negli studi dei medici di famiglia cambia tutto: l'assistenza sarà infatti garantita per 16 ore e 7 giorni su 7 con gli studi aperti dalle 8 alle 24, mentre nelle ore notturne entra in campo il 118. Ma soprattutto, a regime niente più file per pagare ticket e prenotare visite: si farà tutto direttamente nello studio medico. La nuova organizzazione è prevista nell'Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, che il Comitato di

settore Governo-Regioni ha approvato oggi. Mai più file estenuanti al pronto soccorso, dunque, perché il medico di fiducia non c'è. E presto anche niente attese per pagare il ticket o prenotare una visita: operazioni che bypassando il Cup (Centro unico di prenotazione) si potranno fare rapidamente dallo studio del medico. Un meccanismo che potrebbe portare anche maggiore trasparenza nella gestione delle liste d'attesa.

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ATTUALITA' - NEWS La novità di maggior rilevo è però quella che assicura agli assistiti la disponibilità del medico per 16 ore al giorno e 7 giorni su 7. Unacontinuità assistenziale che dovrà essere garantita dalle 8 del mattino alla mezzanotte da medici di famiglia e guardia medica, oramai assimilati in un ruolo unico. Nelle ore notturne saraà invece attivo il 118. Una ''staffetta che consente di avere più medici disponibili nell'arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quelle delle 8 alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi meno coperte. E che generano così intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza", spiega il segretario del sindacato dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo. A garantire la continuità delle cure saranno le Aft, Aggregazioni territoriali funzionali, non un luogo fisico, ma un nuovo modello organizzativo che consentirà comunque ai cittadini di trovare il medico per tutto l'arco della giornata. Terminato il turno del proprio medico di fiducia, ce ne sarà comunque un altro a disposizione, collegato a un data base che consentirà in qualsiasi momento di avere sottomano il profilo sanitario dell'assistito.

I servizi di pediatria saranno invece garantiti dalle 8 alle 20 per cinque giorni la settimana. Il nuovo modello di assistenza di base dovrebbe inoltre favorire la nascita di nuovi maxi-ambulatori, con presenza di più medici, dove è possibile fare prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici meno complessi e piccola chirurgia ambulatoriale. Anche se sotto sigle diverse (come Case della salute in Emilia e Toscana o Ucp nel Lazio) oggi lungo lo Stivale si contano già oltre 800 di queste strutture, "che dovrebbero ora diffondersi in tutto il territorio nazionale grazie alla nuova convenzione, sempre che arrivino poi le autorizzazioni regionali", precisa Milillo. L'atto di indirizzo, ''è un atto doveroso, dopo sei anni di blocco della convenzione. Aggiustamenti saranno necessari ma il giudizio è positivo. Fermo restando conclude il leader sindacale - che vigileremo sul rispetto dei livelli occupazionali". La nuova Convenzione rappresenta un segnale ''positivo'' La nuova Convenzione rappresenta un segnale ''positivo'' anche secondo il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, purché, tuttavia, ''il tutto avvenga senza ulteriori costi per le famiglie''. www.panorama.it

Tensione Italia-Austria, Ue avverte: "Vienna mette a rischio Schengen"

15 aprile 2016

"La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen". Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per gli Affari Interni, in un'intervista alla Stampa in riferimento alla barriera austriaca al Brennero: "Iniziative unilaterali come questa" finiscono per attentare alla libera circolazione. Il commissario ha chiesto "alla ministra Mikl-Leitner un testo che spieghi cosa stanno facendo e perché. Lo aspettiamo da un attimo all'altro. Anche noi invieremo una lettera formale". "Non è la giusta risposta ai problemi - ribadisce - Spero che la decisione non sia attuata e che il dialogo prevalga. Dobbiamo fare tutti il possibile

perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati". Avramopoulos si dice poi "molto deluso" per i numeri sulla ricollocazione: "Lo scorso anno, potevano anche avere ragione nell'esprimere il dubbio che quelli che entravano fossero davvero identificati e registrati. Ora la verifica è totale". Per il commissario "al momento non ci sono prove che il flusso dei migranti si sposti dalla Grecia all'Italia, anche se gli arrivi dalla Libia aumentano", poi garantisce: "L'Italia ha il nostro sostegno e continuerà ad averlo. Siamo pronti ad aumentare la presenza di Frontex sulle coste, se necessario". (ANSA)

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CESD

Podismo- Presentato il circuito BioRace 2016: d od i ci p rov e uf f i ci a l i e p i ù q ua l i t à 01 aprile 2016.

12 prove ufficiali, 12 challenger (una già disputata con la Stra Palermo ). Questi i numeri in estrema sintesi del circuito BioRace 2016 presentato questo pomeriggio a Palazzo Mazzarino, sede dell’Università telematica Pegaso, nel corso di un incontro all’interno del quale si è parlato anche di salute, cultura, nutrizione e benessere. Un calendario scremato rispetto a quello della scorsa stagione, ma sicuramente DSC00931 (Copia)di maggiore qualità e spessore. Le gare si svolgeranno sotto l’egida della ACSI Sicilia Occidentale. Tra le novità l’apertura alle gare giovanili con l’istituzione della Coppa Giovani ACSI Sicilia Occidentale. Si parte domenica 17 aprile da Alcamo con il Trofeo podistico Alcamo Città d’arte, che promette un’avvio del circuito con i “botti”. Il 2 giugno torna con la sua seconda edizione, la Maratona di Sicilia con il Gran Premio Interregionale Staffette e la novità montepremi. Il 5 giugno si torna nel trapanese con la 5° corsa zero barriere di San Vito Lo Capo. Il 12 giugno la Strabalestrate caposaldo del Bio. Così come le Antiche vie di Trappeto in programma il 17 luglio. L’estate porta (dal 18 al 24 luglio) anche il giro podistico a Tappe dell’isola di Ustica. Il 31 luglio il 2° Trofeo Happy Run di Valledolmo come premi le eccellenze del territorio con prodotti a km 0. Sette, venti e ventotto agosto si corre rispettivamente a Partinico con lo DSC00929 (Copia)storico M.SS. del Ponte, a Borgetto con il 7° Corri per le vie di Borgetto e a Palermo con la Mezzanotte Running. Il 20 novembre il Trofeo Pipitone ad Altofonte ed il 4 dicembre la 2° edizione della Corrigodrano. Tra le gare challenger da segnalare il Trofeo della Legalità di Corleone, il Curri a Cala, il Memorial Salvo D’Acquisto (Prova del GP Sicilia), l’Acchianata a Santa Rosalia che quest’anno sarà valida come campionato regionale ACSI di corsa in montagna e la Misilmeri Christimas Run. A guidare la nave del BioRace Mimmo Piombo al timone della manifestazione per il 13° anno. Alla presentazione di oggi, hanno preso parte anche alcuni dei presidenti e dirigenti delle società organizzatrici che hanno presentato la loro gare, le caratteristiche e quello che la manifestazione è pronta a “mettere sul campo”per regalare ai podisti tanto sport ma non solo… .

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RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro dal padre

INFORTUNIO IN ITINERE

Fatti in bici i 500 metri tra casa e lavoro: copertura dall'INAIL per il lavoratore centrato da un motociclo.

Insufficiente il richiamo alla distanza minima tra casa e lavoro per contestare la scelta dell’uomo di adoperare la propria bicicletta. Ciò consente di catalogare come infortunio in itinere l’incidente subito dall’uomo, centrato da un motociclo mentre dall’ufficio tornava sui pedali a casa. In discussione la decisione dell’Istituto di negare soddisfazione economica all’uomo. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 7313/16; depositata il 13 aprile)

CASA CONIUGALE

Attenzione a cambiare la serratura se il coniuge si allontana Non è ingiustificato il comportamento della moglie che abbia scelto di non fare ritorno a casa dopo l'ennesimo litigio del marito, anche qualora questo non abbia usato violenza fisica, essendo indubitabile una situazione di confitto permanente che ben può essere indicativa della definitiva rottura della comunione spirituale tra i coniugi. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 1, ordinanza n. 7163/16; depositata il 12 aprile)

ASSEGNO DI MANTENIMENTO Potenziale artigiano, ma senza reddito: a rischio il mantenimento garantitogli sinora

Assegno ridotto in Appello: da 1.500 euro si è scesi a 1.000 euro. Ora, però, il contributo economico paterno pare davvero in discussione. Rilevante la potenzialità professionale acquisita dal figlio, divenuto maggiorenne. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 1, ordinanza n. 7168/16; depositata il 12 aprile)

SPESE DI GIUDIZIO

Difesa tecnica: la sua importanza passa anche attraverso la liquidazione congrua dei compensi di giudizio.

Il giudice che deve decidere sulle spese processuali relative alla attività difensiva espletata deve applicare la normativa vigente al tempo in cui quell'attività stessa è stata compiuta. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 2, sentenza n. 6999/16; depositata l'11 aprile)

CIRCOLAZIONE STRADALE

Terzo trasportato, il conducente è presuntivamente responsabile dei danni patiti.

Pluralità di parti, spese processuali ripartite in proporzione all'entità dell'interesse comune, con una eccezione. La norma che prevede la responsabilità del conducente del veicolo del trasportato non indica una responsabilità oggettiva ma una presunzione iuris tantum che può essere superata con ogni mezzo di prova. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 6976/16; depositata l'11 aprile)

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RUBRICHE

Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro

Se compro una borsa o un orologio contraffatto commetto reato?

3 1 M AR Z O 2 0 1 6 Nessun reato per chi acquista una borsa, un orologio, un paio di occhiali o altro prodotto contraffatto, a patto però che l’acquisto sia destinato ad uso personale. È questa la sintesi di una interessante sentenza della Cassazione dell’altro ieri [1].

Non c’è chi non sia mai stato attratto, in una fiera o in un mercato ambulante, da qualche “falso”, specie quando questo è una perfetta riproduzione dell’originale. In alcuni casi, l’inesperto arriva finanche a chiedersi se si tratti di prodotti rubati a qualche grossista. Capita con le magliette “polo”, con le scarpe, gli orologi o le borse: insomma, salvo essere intenditori, la distinzione tra “tarocco” e “campione” è, a volte, impossibile ad occhio nudo. Anche, però, nella consapevolezza piena di acquistare un prodotto contraffatto, il consumatore non compie mai reato. Quindi, in un’immagine ideale in cui, ad una fiera, intervenendo la guardia di finanza, l’acquirente venga pescato nell’atto di pagare al «vù cumprà» una borsa o un orologio contraffatto, questi non rischia alcuna sanzione penale. E così anche se, nel corso di una perquisizione, il cittadino venga pescato con una borsa piena di indumenti falsi. È proprio quello che è capitato nel caso deciso dalla Suprema Corte. Un tale era stato fermato alla guida di un’auto a bordo della quale trasportava un borsone contenente svariati capi d’abbigliamento di note marche con segni di contraffazione. Subito è scattata l’imputazione per ricettazione. Niente ricettazione se c’è uso personale Per escludere la possibilità di una sanzione penale bisogna dare dimostrazione che l’acquisto è avvenuto per uso personale e non per il commercio e, quindi, per lucrare.

Le autorità, quindi, prima di procedere a segnalare l’acquirente alla Procura della repubblica, devono verificare a quale titolo egli sia in possesso della merce contraffatta. Questo perché la legge sanziona solo chi è inserito nel circolo produttivo o di distribuzione del prodotto contraffatto, non invece chi se ne serve per scopi puramente personali (per esempio, l’acquisto delle scarpe o della polo per indossarli).

Di conseguenza – sottolinea la sentenza in commento – risponde del delitto di ricettazione chi acquistando un bene contraffatto, contribuisca alla ulteriore distribuzione e diffusione di esso, in quanto non lo destina a sé, ma ad altri. Qualora, infatti, l’acquisto sia effettuato da un operatore commerciale o importatore o da qualunque altro soggetto diverso dall’acquirente finale, la sanzione amministrativa pecuniaria è stabilita da un minimo 20.000 euro fino ad un milione di euro. Ma attenzione: secondo la Cassazione, la ricettazione scatta anche se il prodotto venga acquistato per essere regalato. Il reato scatta, infatti, indipendentemente dal fatto che “l’ulteriore distribuzione avvenga a titolo oneroso o gratuito”, scrivono i giudici supremi. Quindi, per esempio, l’uomo che venga trovato con una borsa da donna o un paio di scarpe troppo piccole per la sua taglia rischia l’incriminazione. Una conseguenza che, nelle dinamiche familiari, dove è consuetudine il regalo alla moglie o ai figli, ci sembra eccessiva. In tal caso, il papà che acquista la maglietta polo o l’orologio taroccato per i propri bambini potrebbe subire il procedimento penale solo perché il bene non serve a lui, ma a un altro soggetto.

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Novità Giuridiche ... curiose.... ed altro Ed è quanto effettivamente successo in passato [2]: due soggetti furono trovati in possesso di capi di abbigliamento femminili che, sebbene non fosse provata la destinazione alla vendita, per ammissione degli stessi, erano pacificamente destinati a regali in favore di familiari.

modo di chiarire la Cassazione a Sezioni Unite [3], l’acquirente finale di un prodotto con marchio contraffatto o comunque di origine e provenienza diversa da quella indicata risponde a titolo di illecito amministrativo e non di ricettazione [4]. Insomma, a conti fatti, una semplice multa.

Cosa rischia chi compra un prodotto contraffatto? Ma allora cosa rischia chi compra un prodotto contraffatto? Di certo, il fatto che ci sia un uso personale del bene esclude la possibilità di una sanzione penale. Tuttavia resta comunque la sanzione amministrativa. Come, infatti, ha avuto

[1] Cass. sent. n. 12870/2016 del 29.03.2016. [2] Cass. sent. n. 300072016. [3] D.l. n. 35 del 24.03.2005, conv. in legge n. 80/2004 [4] Cass. S.U. sent. n. 22225/2012.

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Addio reversibilità, il Governo riprova a cancellarla 12 APRILE 2016

Torna nel Def l’ancoraggio all’Isee delle prestazioni di assistenza, tra le quali la pensione ai superstiti, sia indiretta che di reversibilità. Le rassicurazioni sulla mancata cancellazione della pensione di reversibilità sono state parole al vento: il Governo, difatti, ha reintrodotto nel Def quanto inizialmente prospettato nel Ddl (disegno di legge) Povertà: un radicale riordino delle prestazioni assistenziali, tra le quali figurerà anche la pensione di reversibilià. Il punto della questione risiede nel concetto di “universalismo selettivo”, cioè di diritto alle prestazioni a sostegno dei cittadini in base ad un criterio uguale per tutti, criterio individuato nella soglia Isee. La spettanza di ogni trattamento di assistenza sarà dunque decisa in base ad un Isee unico: questo fatto potrebbe portare al taglio della maggior parte delle prestazioni, in quanto le soglie di reddito per accedere ai vari trattamenti sono solitamente molto basse ed è assai improbabile che venga introdotto un unico criterio reddituale elastico.

Pertanto, potrebbe facilmente accadere che molti vedove e vedove perdano la pensione di reversibilità per aver superato una soglia Isee piuttosto bassa. (...) Isee e pensione di reversibilità È facile, allora, comprendere come mai il riordino delle prestazioni di assistenza, con l’ingresso delle pensioni ai superstiti (di reversibilità ed indiretta) nella categoria dei trattamenti assistenziali, possa determinare il taglio della maggior parte degli assegni. Una vedova potrebbe perdere la reversibilità anche se non possiede pensioni o stipendi, magari per il solo possesso di una casa, di un terreno, o di qualche risparmio in banca, nemmeno suoi ma di un familiare del nucleo. Peraltro, è molto discutibile l’ingresso della pensione ai superstiti tra leprestazioni di assistenza: si tratta infatti di una pensione ottenuta non dai fondi pubblici, ma dai contributi versati dal lavoratore o dal pensionato deceduto. Contributi basati sul lavoro del dante causa e certamente non regalati dallo Stato. (...) www.laleggepertutti.it

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Il mondo della Tecnologia

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In Australia la posta arriverà col drone

Il servizio postale australiano vuol fare concorrenza ad Amazon e Google: la compagnia ha annunciato il via ai test per un servizio di consegna di piccoli pacchi con i droni e lo ha fatto con una dimostrazione dal vivo della tecnologia a Melbourne. La fase di test a porte chiuse, spiega Australia Post sul suo sito, si chiuderà entro l'anno e rappresenta un passo fondamentale per l'avvio commerciale del servizio.

I droni non andranno a sostituire gli attuali metodi di consegna, ma saranno un servizio aggiuntivo. Come si vede nel video della dimostrazione condiviso online, i droni sono in grado di trasportare piccoli pacchi in sicurezza. La compagnia spiega che potrebbero essere impiegati anche per trasportare rapidamente prodotti critici come i farmaci. E poi andranno a soddisfare le esigenze degli australiani che fanno compere online, settore che ha conosciuto una crescita a doppia cifra negli ultimi 5 anni, specifica la compagnia. La sperimentazione commerciali dovrebbe partire entro la fine dell'anno. Secondo quanto riportato dal sito di Western Australia, i droni dovrebbero costare 10 mila dollari ognuno e dovrebbero essere in grado di trasportare pacchi fino a 2 chili di peso per circa 25 chilometri. Allo studio anche la possibilità che trasportino pacchi fino a 10 chili. Quello delle consegne coi droni è un settore in fermento. Amazon è in attesa del via libera delle autorità Usa per il suo Prime Air. Della partita vuole essere anche Google, che punta a un servizio nel 2017. FONTE

ANSA

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RUBRICHE

M a l e ca p i t a l e .

La m i s e ra ri cche z z a d e l cl a n d e i C a s a l e s i Catello Maresca, pm della Dda di Napoli che indaga da quasi dieci anni il clan dei Casalesi e ne conosce a menadito le dinamiche criminali e le sue collusioni con la politica e l’imprenditoria, autore a cui si devono il Dizionario e l’Enciclopedia delle Mafie, pubblica per Giapeto Editore (2016) Male capitale. La miseria ricchezza del clan dei casalesi, un libro fantastico e insieme chiaro, divulgativo, capace di schiudere al pubblico segreti, cerimoniali e filosofia dei più spietati clan della Camorra, e delle operazioni giudiziarie che li hanno condotti in carcere. Con l’esperienza del grande magistrato e la verve affabulatoria del narratore consumato, Maresca tratteggia per adulti e ragazzi una Campania dove nulla è come sembra: le parole scorrono lievi, tra perle di Labuan e cachemire, canarini e alligatori, e un clan dei Caponesi sospeso tra la cucina di casa e la Chicago degli anni Trenta, mentre le immagini (molte delle quali inedite) tratteggiano un affresco crudo e a tratti surreale, in cui tetti d’amianto e rubinetti d’oro sono due facce della stessa medaglia. Il magistrato, nella sua opera, racconta la mafia campana attraverso la parodia, mostrandola per quello che è: falsità e idolatria, un impero costruito su emblemi falsi, contornati da un lusso volgare, che testimonia una grandezza inesistente e inutile. Debole di contenuti di fronte all’avanzare delle indagini, alle manette e ai sequestri patrimoniali. Maresca nel libro cambia il nome del clan, dei personaggi e dei luoghi, Nomi falsi, volutamente distorti e in qualche caso sbeffeggiati, per dissacrare e denigrare la camorra pacchiana e miserabile che ha messo in scacco la provincia casertana. Nomi falsi che però descrivono fatti veri, precisi e puntuali, vicende che hanno riempito la cronaca giudiziaria. Lo fa per rendere avvincente il racconto al figlio di 12 anni, rispondendo alle curiosità sul lavoro del padre e sui rischi che comporta. L’escamotage rende il racconto fluido e a tratti divertente, aggiunge un carico di ironia a fatti sui quali purtroppo c’è poco da scherzare. Un volume in cui notizie e pensieri danno voce scritta alla forza dirompente delle centinaia di immagini scattate da Nicola Baldieri nelle mega ville dalle architetture discutibili sottratti ai boss, nei bunker dove i capiclan si rintanavano come topi, nelle terre devastate dall’inquinamento prodotto dallo smaltimento scellerato dei rifiuti, sul quale i ‘Caponesi” hanno lucrato. Impreziosito, infine, dagli interventi del procuratore antimafia Franco Roberti, del giornalista Sandro Ruotolo e del magistrato Nicola Graziano. Antonio Savastano Issue 1 EffettoTre 15 Aprile 2015

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Effetto ..... Letteratura a cura di Pietro Pancamo

Pietro Pancamo –autore di recensioni uscite nel sito della rivista «L’Indice dei libri del mese» e in quello dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera»– è direttore del podcast «Poesia, l(’)abile traccia dell’universo», in onda sull’emittente milanese Pulsante Radio Web. Ma è anche un poeta che, incluso dalla Aliberti editore nell’antologia «Poetando» a cura di Maurizio Costanzo, si è visto in seguito pubblicare una breve raccolta dal blog «Poesia» della Rai, nonché dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana.

MORTE ANTOLOGICA PERMANENTE

Siccome la vita ci rovina la vita (sempre!), a giugno ho visitato (un po’ turista, un po’ becchino e un po’ parente sconsolato) l’interessante morte antologica permanente delle mie speranze migliori: quanti sogni falliti imbalsamati in bella mostra!

Li guardavo e piangevo desolato nero, dannandomi frenetico la salute.

E adesso è soltanto stanchezza rabbiosa resistere ogni giorno al ripetersi ingombrante del respiro e della luce.

Pietro Pancamo (pipancam@tin.it)

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Presi per la..... Gola!!!!

Frittelle con fiori di zucchina: l e p i z z el l e ' e s c i u r i l l i .

In questo numero proponiamo un tipico piatto estivo della tradizione culinaria partenopea: le pizzelle di sciurilli(fiori di zucchina in pastella). Una variante gustosa della classica “pasta cresciuta” napoletana, semplice da realizzare e di grande effetto. Le pizzelle di sciurilli sono un perfetto antipasto oppure un delizioso contorno, l’importante è assaporarle belle calde, appena fritte

INGREDIENTI (per circa 6 persone)

½ kg di farina, 350 gr di fiori di zucchine, 1 uovo, 400 ml di acqua, 1 cubetto di lievito di birra, 2 cucchiai di parmigiano, sale q.b. e pepe (facoltativo), olio per friggere

PROCEDIMENTO

1. Pulite bene i fiori eliminando la base e pistillo, lavarli ed asciugarli 2. In una ciotola ampia, disporre la farina a fontana, versarvi dentro un uovo e cominciare a lavorare delicatamente con le mani, aggiungendo man mano anche il lievito sciolto in acqua tiepida 3. Quando l’impasto sarà compatto e morbido, aggiungere i fiori di zucchina, il sale, (il pepe) e il parmigiano e impastare nuovamente per distribuire bene i fiori in tutto l’impasto 4. Lasciar lievitare l’impasto coperto con uno strofinaccio pulito per ½ - 2 ore 5. Scaldare abbondante olio in una padella e friggervi a le “pizzelle” prendendo l’impasto con un cucchiaio (che avrete prima immerso nell’olio) e lasciandolo “cadere” nell’olio ollente 6. Cuocere le pizzelle da entrambi i lati per pochi minuti, quando saranno ben dorate sollevarle dall’olio e porle su un piatto da portata foderato di carta assorbente. 7. Servire calde

NOTE

La quantità di acqua e di farina è indicativa, le dosi possono leggermente variare, per questo si consiglia di aggiungere l’acqua un po’ per volta.

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Effetto....gusto..

Passo di Luna I.G.P. Terre Siciliane - Vino Bio

Vigneto Le uve Inzolia e Catarratto provengono dal territorio di Salemi ad un’altitudine di circa 150 metri s.l.m. Il terreno, ricco di sostanza organica, presenta una struttura limosaargillosa. Le uve Zibibbo provengono dal territorio di Santa Ninfa, ad un’altitudine di circa 400 metri s.l.m. Il terreno, a giacitura collinare, è prevalentemente calcareogessoso con una buona frazione di argilla. Vendemmia Prima decade di settembre per l’Inzolia e seconda decade di Settembre per lo Zibibbo ed il Catarratto e.l. Le uve vengono vendemmiate nelle ore più fresche della giornata.

Vinificazione Le uve vengono vinificate, separatamente, in vasi vinari d’acciaio termo-controllati a 15°C. A fine fermentazione, la maturazione prosegue a temperatura controllata, con successivo assemblaggio, imbottigliamento e breve affinamento in bottiglia.

Caratteristiche organolettiche Dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini. Esaltante al naso per la sua aromaticità estremamente elegante; al palato armonico, delicato, dotato di ottima sapidità e freschezza

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"L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti” Steve Jobs

Aprile 2016 • Anno X 15 aprile 2016

• Numero 103

Co.Bo.Di.

email - co.bodi@yahoo.it

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