Centro Sudi PIM | Rendiconto & Programma 2010-2011

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95a Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM Milano, 30 marzo 2011

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95a Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM Milano, 30 marzo 2011

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Il gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione del documento è composto da: Franco Sacchi (direttore responsabile); Fabio Bianchini (capo progetto), Paola Baraldo, Massimiliano Zappa

Progetto grafico e impaginazione Paolo Marelli, Ada Magnani (Studio AM:PM)

I Rendiconto & Programma del Centro Studi PIM relativi alle diverse annualità sono scaricabili all’indirizzo www.pim.milano.it


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1. IL CENTRO STUDI PIM


Il Centro Studi PIM

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Chi siamo

Il Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana, già Piano Intercomunale Milanese) è un’associazione volontaria di Enti Locali senza scopi di lucro, iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche, che svolge attività di supporto operativo e tecnico-scientifico nei confronti delle Province di Milano e di Monza e Brianza, dei Comuni di Milano e di Monza, degli altri Comuni associati, nonché di altri soggetti pubblici in materia di governo del territorio, ambiente e infrastrutture.

Attività: conoscere, pianificare e progettare il territorio

Il PIM realizza studi, piani e progetti nei settori dell’urbanistica e del territorio, della mobilità, del paesaggio, dell’ambiente e dello sviluppo socio-economico locale nell’area milanese e lombarda. L’attività del PIM è rivolta innanzitutto agli Enti associati ed è organizzata sulla base di programmi annuali approvati dall’Assemblea dei Soci. Tali programmi comprendono: t la realizzazione di studi, indagini e ricerche riguardanti l’assetto e le trasformazioni sia dell’insieme della regione urbana milanese sia dei diversi sistemi locali; t l’elaborazione di dati e informazioni di natura territoriale e socio-economica organizzati in un Sistema Informativo Territoriale; t le attività di consulenza e assistenza riguardanti le iniziative di pianificazione-programmazione e progettazione, anche con riferimento agli aspetti procedurali e di relazione tra i diversi attori istituzionali coinvolti. Al fine di valorizzare le proprie risorse, umane, materiali e conoscitive, il PIM svolge, accanto alle attività istituzionali a favore dei Soci, ulteriori attività accessorie di natura commerciale, su richiesta degli stessi Soci, di altri Enti pubblici o di soggetti privati.

50 anni di idee, ricerche e progetti

Nella sua cinquantennale esperienza il PIM ha realizzato un vastissimo repertorio di studi, ricerche e progetti riguardanti non solo la pianificazione territoriale, ma anche interventi operativi in materia di infrastrutture di mobilità, di sistemazione ambientale, di sviluppo socio-economico locale. Coerentemente con la sua missione istituzionale, il Centro Studi PIM ha prodotto i principali documenti di pianificazione generale e settoriale dell’area metropolitana milanese (dal Piano “turbina” del 1963, al Piano Territoriale Comprensoriale del 1982, al Piano Direttore Territoriale Provinciale del 1991) e ha promosso e sviluppato ideeprogetto che oggi sono diventate concrete realizzazioni, come il “passante ferroviario” o i parchi metropolitani. Negli ultimi dieci-quindici anni, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali (collaborazione ai Piani territoriali delle Province di Milano, Novara, Como e, più recentemente, il supporto al processo di adeguamento dei PTCP delle Province di Milano e Monza e Brianza), il PIM ha elaborato documenti di pianificazione strategica e di area (Malpensa, Master Plan Navigli, collaborazione al Piano Territoriale d’Area Navigli, Area Varesina, Nord Milano, Abbiatense, Sud Milano, Sud-Est Milano, Castanese, Documento di inquadramento dell’AQST di Pedemontana) e di pianificazione


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paesistico-ambientale (Piani Territoriali e Piani di Settore del Parco Agricolo Sud Milano, del Parco di Monza e del Parco Adda Sud, studi per l’avvio di progetti di sistemi agro-ambientali in ambito metropolitano). Inoltre, hanno acquisito sempre più rilievo i temi della pianificazione del traffico e della viabilità (collaborazione alla predisposizione del piano del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile della Provincia di Monza e Brianza; collaborazione alla classificazione della rete viaria provinciale milanese; analisi del traffico relative a SS36 del Lago di Como e dello Spluga, SP46 Rho-Monza nella tratta Paderno-Rho-Nuovo Polo Fieristico, ex SS35 Milano-Meda nella tratta Milano-Cesano Maderno, analisi dell’accessibilità all’area Expo 2015; monitoraggio dei principali interventi infrastrutturali a scala regionale; Piani Urbani del Traffico/Piani della Mobilità dei Comuni di Arese, Casorezzo, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Corsico, Gaggiano, Gessate, Lainate, Lodi, Novate Milanese, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate; collaborazione al Programma Urbano dei Parcheggi del Comune di Milano) e soprattutto i temi della pianificazione-progettazione integrata delle grandi infrastrutture (Pedemontana, Tangenziale Est Esterna, linea ferroviaria Varese-Mendrisio, ristrutturazione della direttrice Valassina-SS36, Gronda Ferroviaria Ovest, Secondo Passante Ferroviario), nonché della pianificazione-progettazione integrata della viabilità provinciale (riqualifica SS415 Paullese a San Donato Milanese, connessione viaria SP3-SP342dir nella tratta Ronco-Briantino-Osnago, connessione viaria SP119-exSS527 con variante alla SP175, variante nord ex SS527 a Solaro). Oltre a ciò, il Centro Studi PIM ha condotto significative esperienze nel campo del coordinamento delle politiche e degli strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo delle infrastrutture e del territorio, elaborando studi di riqualificazione e potenziamento delle reti e dei servizi di mobilità (Nuova Vigevanese, variante ex SS233 Varesina, SP40, Ferrovia Milano-Mortara, Gronda Ferroviaria Est), di valutazione di impatto ambientale di grandi infrastrutture (SIA della Pedemontana, delle linee ferroviarie Novara-Vanzaghello e Saronno-Seregno, e dei prolungamenti delle linee metropolitane M3 a Paullo e M2 a Vimercate, della SP46 Rho-Monza) o analisi territoriali paesistiche e ambientali (Progetto definitivo Tangenziale Est Esterna), di tutela e valorizzazione ambientale per uno sviluppo sostenibile (progetto “Camminando sull’acqua”, Parco Agricolo Locale della Cavallera, atlante dei PLIS della provincia di Milano, progetto “Sistema delle ville del nord Milano”, MiBici Sud e Sud-Est Milano), di valutazione del sistema dei servizi di livello sovracomunale (analisi del sistema dei servizi della provincia di Milano) e di definizione di linee guida per le politiche abitative, insieme a strumenti di programmazione per l’edilizia residenziale pubblica (piano CIMEP, indagine Regione-Federcasa su fabbisogno e offerta abitativa, Osservatorio Metropolitano Casa). Sul versante della pianificazione urbanistica locale, con riferimento all’attività più recente, il Centro Studi PIM ha elaborato strumenti di riorganizzazione dell’assetto urbano (Documenti di Inquadramento di Abbiategrasso, Brugherio, Carpiano, Cassina de’ Pecchi, Corsico, Lodi, Zibido San Giacomo) e del sistema dei servizi (Piani dei Servizi di

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Carpiano, Cinisello Balsamo, Vernate), sempre con particolare attenzione alle tematiche relative alle relazioni intercomunali. Successivamente all’entrata in vigore della LR 12/2005 il Centro Studi si è impegnato nell’attività di collaborazione con il Comune di Milano per la predisposizione del PGT (attività istituzionale), ha predisposto PGT portati in approvazione (Comuni di Carpiano e Gaggiano) e sta curando o sta collaborando alla redazione dei PGT dei Comuni di Arese, Garbagnate, Melegnano, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate e Trezzano sul Naviglio. Sempre nell’ambito degli adempimenti previsti dalla Legge per il Governo del Territorio, il PIM ha realizzato la Valutazione Ambientale Strategica dei PGT dei Comuni di Milano, Cesano Maderno, Gaggiano, Melegnano, Peschiera Borromeo e Solaro, nonché del PTC del Parco Adda Sud, mentre sta predisponendo quella per la Variante urbanistica del polo Expo 2015. Infine, il PIM ha compiuto rilevanti studi su struttura e trasformazioni socio-economiche e territoriali della regione urbana milanese (in primo luogo per il PGT di Milano, ma anche per il PTCP della Provincia di Milano in corso di adeguamento, per diversi piani d’area e per alcuni ambiti specifici come l’Alto Milanese). Dal 2001 vengono pubblicati nella collana Argomenti & Contributi monografie su temi d’attualità e interesse, riguardanti territorio, paesaggio-ambiente, mobilità e sviluppo socio-economico.

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Il valore della conoscenza

Il Centro Studi PIM, oltre a disporre di una vasta conoscenza sulla struttura, le funzioni, le modalità operative degli Enti Locali, ha accumulato un ampio patrimonio di conoscenze sul territorio metropolitano (trasformazioni fisiche, quadri ambientali, dinamiche socio-economiche, politiche, piani e progetti) che organizza attraverso un Sistema Informativo Territoriale, in grado di offrire un quadro conoscitivo ampio e aggiornato sul territorio della regione urbana milanese. Tale strumento è articolato in cinque sezioni tematiche integrate, progettate secondo una logica GIS (Geographic Information System): Mosaico Informatizzato degli Strumenti Urbanistici ComunaliMISURC, Mosaico informatizzato dei Piani delle aree regionali protette-MOSPAR, SITMobilità, Banca dati socio-economica, Archivio cartografico storico.

Competenza, esperienza, integrazione disciplinare e reti relazionali

Il PIM può contare su un collettivo di professionisti capace di coniugare elevata competenza disciplinare - nei settori dell’urbanistica e del territorio, dell’economia regionale, della viabilità e trasporti, della tecnologie ambientali e della pianificazione paesistica, della progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali - a una consolidata esperienza sedimentata nella realtà milanese e lombarda. Il PIM dispone di un’organizzazione flessibile in grado di integrare le risorse interne con risorse esterne, attraverso collaborazioni specialistiche e sinergie con Università, altri centri di ricerca o tecnostrutture pubbliche. Grazie all’ampia e consolidata rete di relazioni istituzionali, sociali e tecniche, il PIM è


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inoltre in grado di accompagnare efficacemente i processi di concertazione delle politiche territoriali. Il sistema di gestione per la qualità del PIM è certificato, fin dal 2002, in conformità alla normativa UNI EN ISO. Nel 2010, il PIM ha conseguito la certificazione ISO 9001:2008. Il PIM dispone di una strumentazione hardware e software costituita da una rete locale di workstation UNIX e PC che, oltre all’ordinaria attività di office automation, è dedicata all’utilizzo di GIS, CAD e 3D. Tale strumentazione, compatibile con quella utilizzata dai SIT della Regione Lombardia e delle Province lombarde, consente la produzione di documenti digitali (CD-Rom, DVD, DAT, ecc.) e cartacei a colori fino al formato A0.

Una dotazione informatica avanzata

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2. R E N DICONTO D E L L E AT T I V I T À S V O LT E N E L 2 010


Rendiconto delle attività svolte nel 2010

L’attività del PIM, anche nel corso del 2010, è stata segnata da un significativo impegno a favore dei soci, in particolare volto a supportare i processi di pianificazioneprogettazione sia di scala locale che di scala sovra locale. In questo senso, si evidenziano le attività incluse nei Programmi di collaborazione con la Provincia di Milano, la Provincia di Monza e Brianza e il Comune di Milano. Tra le attività istituzionali a favore della Provincia di Milano spiccano, in particolare, le attività a supporto dell’adeguamento del PTCP e lo studio di fattibilità del collegamento ciclabile tra Milano e l’area Expo 2015. Per quanto concerne le attività a favore della provincia di Monza e Brianza, l’impegno è stato principalmente rivolto a supportare gli uffici delle Direzioni Pianificazione Territoriale e Parchi e Infrastrutture e Trasporti nella fase di start-up della loro attività, nonché nella collaborazione, tuttora in corso, alla predisposizione del PTCP. Per quanto riguarda invece le attività istituzionali a favore del Comune di Milano, si segnala, in particolare, la collaborazione tecnico-scientifica alla VAS del PUM, nonché ad attività volte ad approfondire il tema dell’intercomunalità nell’ambito del PGT. Infine, nel corso dell’anno sono state svolte alcune attività istituzionali dedicate ai piccoli comuni soci, tra le quali emerge quella a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest Milano sul tema delle infrastrutture di mobilità, lo studio di fattibilità per la nuova tangenziale di Dairago e l’assistenza al Comune di Basiglio per l’implementazione del proprio SIT. Ulteriore impegno è stato dedicato a rafforzare le basi informative del nostro SIT sia attraverso l’aggiornamento dei date-base esistenti sia attraverso un‘attività volta ad acquisire e a trasferire ai soci le stampe del Catasto Teresiano dei centri storici dei rispettivi comuni. Per quanto riguarda le attività pubblicistiche, si è portato a termine il numero di “Argomenti & Contributi” dedicato, in occasione del 50° anniversario del PIM, al rapporto tra sistema insediativo e i piani/progetti che si sono avvicendati nel corso nel tempo, segnando così le vicende urbanistiche/territoriali di lungo periodo dell’area metropolitana. Sempre nel corso del 2010 è stato messo in cantiere, preceduto da un seminario sul tema che ha visto la partecipazione di numerosi esperti, un nuovo volume della collana monografica che tratterà del complesso rapporto tra grandi progetti infrastrutturali e territorio. Tra le attività di promozione si segnala la consueta partecipazione alla Mostra Expo Italia Real Estate 2010, che rappresenta una delle più prestigiose vetrine nazionali sui temi urbani, alla rassegna veneziana dell’INU, Urbanpromo 2010, e alla mostra, promossa da ANCI Lombardia, RisorseComuni 2010. Per quanto riguarda le attività svolte su specifica commessa, il 2010 ha registrato un rilevante impegno sui temi urbanistici e territoriali (conclusione del Piano d’area Sud Milano, collaborazione all’elaborazione PGT di Segrate, di Arese e di Cesano Maderno, Piano dei Servizi di Cinisello Balsamo, ecc.), ambientali (VAS della Variante al PTC del Parco Adda Sud, analisi territoriali, paesistiche e ambientali della TEM, ecc.) e della mobilità (PGTU di Casorezzo, Cesano Maderno, Novate Milanese, studio per

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l’accessibilità all’Humanitas di Rozzano, ecc.). Sotto il profilo gestionale, nel corso dell’anno, oltre a procedere all’aggiornamento del sito web, si è provveduto ad implementare ulteriormente e a migliorare il sistema qualità del PIM, conseguendo la nuova certificazione UNI EN ISO 9001:2008. Sempre sotto il profilo gestionale, nel corso dell’anno, si sono perfezionate le pratiche amministrative per il trasferimento della sede del PIM a Villa Scheibler e si è dato avvio al trasloco. Infine, in relazione all’avvenuta adesione al PIM della Provincia di Monza e Brianza, sempre nel corso del 2010 l’Assemblea dei Soci ha provveduto alla ridefinizione dell’assetto istituzionale dell’Associazione, modificando lo Statuto dell’Associazione.

2.1 Attività istituzionali Rispetto al complesso delle attività che il Centro Studi PIM ha svolto nel periodo aprile 2010-marzo 2011, si segnalano in primo luogo quelle istituzionali, in quanto finalizzate a sviluppare le conoscenze sull’insieme del territorio dell’area milanese e a fornire un adeguato supporto agli Enti associati nel promuovere iniziative di pianificazione e progettazione. Di ciascuna attività, tematicamente ordinata, vengono di seguito specificati titolo, data di ultimazione e relativo codice identificativo.

Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo Territoriale A seguito della collaborazione alla stesura dei PTCP delle Province di Milano e Monza, nel corso del 2010 il SIT è stato aggiornato in tutte le sezioni, acquisendo dati e informazioni relative al SIT-PRG/PGT (SIT Urbanistica), al MOSPAR (SIT Ambiente), ai nuovi progetti di mobilità, ai dati di traffico (sezione Mobilità), ai principali progetti urbani e territoriali e ai dati socio-economici (sezione Socio-Economica) Inoltre, per la sezione “cartografia storica”, sono state acquisite in digitale le cartografie dei Piani Intercomunali Milanesi, relative al 1967, 1975 e 1982. È stato, infine, intrapreso un programma di aggiornamento della struttura informatica che prevede la “virtualizzazione” di parte della struttura del SIT. Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunale PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano, è stata terminata la seguente attività inclusa nel Programma per l’anno 2009: t La componente paesistica nei processi di pianificazione a scala provinciale Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, maggio 2010 (IST_07_09). Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per l’anno 2010, sono state concluse le seguenti attività: t Collegamento ciclabile tra il confine di Milano, il Polo fieristico di Rho-Pero e l’area EXPO 2015 - Studio fattibilità

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, febbraio 2011 (IST_11_10); t Collaborazione all’adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Milano – Prima fase Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2011 (IST_01_10); t Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del PTCP della Provincia Milano di Milano (Prima fase - Rapporto di scoping) Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2011 (IST_04_10). PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Monza e Brianza per il 2010, nel corso dell’anno sono state avviate e risultano prossime alla conclusione o in buono stato di avanzamento le seguenti attività: t Supporto tecnico-operativo alle funzioni della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi e della Direzione Infrastrutture e Trasporti della Provincia Monza e Brianza Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza – Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi e Direzione Infrastrutture e Trasporti (IST_02_10); t Collaborazione e assistenza nella redazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Monza e Brianza Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza – Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi (IST_20_10). PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DEL COMUNE DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano, è stata terminata la seguente attività inclusa nel Programma per l’anno 2009: t Contributo per la gestione dei rapporti di natura intercomunale relativi alla programmazione di funzioni di scala sovralocale – Fase 1 Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, luglio 2010 (IST_01_09). Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per l’anno 2010, è stata conclusa la seguente attività: t Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Urbano della Mobilità 2010-2020 del Comune di Milano (Prima fase – Rapporto di scoping) Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, settembre 2011 (IST_13_10). PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DI ALTRI SOCI

Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci, è stata terminata la seguente attività inclusa nel Programma per l’anno 2009:

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t Progetto L’Atl@nte dei Catasti Storici e delle Carte Topografiche della Lombardia. Partecipazione bando Cariplo 2008 “Creare e divulgare cultura attraverso gli archivi storici” Attività istituzionale a favore dei soci, marzo 2011 (IST_02_09). Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2010, sono state concluse le seguenti attività: t Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese: discussione e confronto tecnico Attività istituzionale a favore dei Soci, maggio 2010 (IST_06_10); t Studio di fattibilità tecnico-economica per la Variante alla SP128 a est del territorio di Dairago Attività istituzionale a favore del Comune di Dairago, dicembre 2010 (IST_15_10); t Programmi, politiche e progetti di sviluppo infrastrutturale per il nord-ovest Milano: opportunità, criticità e azioni Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Comuni del Nord-Ovest Milano, febbraio 2011 (IST_16_10); t Consulenza e supporto tecnico al Comune di Basiglio per la strutturazione e l’organizzazione del SIT Attività istituzionale a favore del Comune di Basiglio, marzo 2011 (IST_17_10).

Attività di promozione e pubblicazioni Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci, è stata terminata la seguente attività inclusa nel Programma per l’anno 2009: t Luoghi urbani e spazio metropolitano. Un racconto attraverso piani, funzioni e forme insediative Attività istituzionale a favore dei Soci. Il documento è stato pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n°14, febbraio 2011 (IST_14_09). Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2010, sono state concluse le seguenti attività: t Partecipazione VI Rassegna Urbanistica Nazionale INU (Matera, 1-14 marzo 2010) Attività istituzionale a favore dei Soci, aprile 2010 (IST_03_10); t Mostre Expo Italia Real Estate 2010 (FieraMilano, 8-10 giugno 2010) e URBANPROMO 2010 (Venezia, 27-30 ottobre 2010) Attività istituzionale svolta a favore dei Soci, novembre 2010 (IST_07_10); t Mostra RisorseComuni 2010 (Milano, 23-25 novembre 2010) Attività istituzionale svolta a favore dei Soci, dicembre 2010 (IST_22_10). Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci, nel corso dell’anno è stata avviata la seguente attività: t Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento sarà pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 15 (IST_08_10).

Attività gestionali Nel corso dell’anno, con l’adesione della Provincia di Monza e Brianza e la conseguente ridefinizione dell’assetto istituzionale dell’associazione, si è provveduto alle necessarie modifiche statutarie. Durante lo scorso anno si è inoltre provveduto a modificare/ adeguare le procedure di affidamento degli incarichi esterni e si sono aggiornati i relativi formati contrattuali. E’ inoltre continuata l’attività di aggiornamento e di arricchimento informativo del sito web del PIM e si progettata la nuova newsletter PIM. Sempre nel corso del 2010 è proseguita l’attività di miglioramento del sistema qualità del PIM, in particolare attraverso il conseguimento della nuova certificazione UNI EN ISO 9001:2008. Sul finire del 2010 è stato stipulato con il Comune di Milano il contratto di concessione in comodato dei locali della nuova sede del PIM a Villa Scheibler e si è dato avvio al trasloco.

2.2. Attività su commessa Sempre nel periodo considerato (aprile 2010 – marzo 2011), il Centro Studi PIM ha portato a conclusione 17 attività di studio-progettazione, realizzate sulla base di specifiche commesse. Anche in questo caso, per ognuna di tali attività vengono di seguito specificati il titolo, il committente, la data di ultimazione e il relativo codice identificativo. Piano Generale del Traffico Urbano e scenari di medio-lungo periodo del Comune di Casorezzo Comune di Casorezzo, giugno 2010 (CON_19_08) Collaborazione alla stesura del quadro conoscitivo per il Documento di Piano e il Piano delle Regole del PGT di Segrate Comune di Segrate, luglio 2010 (CON_15_09) Tangenziale Est Esterna di Milano. Progetto definitivo - Analisi territoriali, paesistiche e ambientali CTE (Consorzio Tangenziale Engineering), luglio 2010 (CON_17_09) Aggiornamento delle analisi socio-economiche nell’ambito del processo di formazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, luglio 2010 (CON_02_10) Proposta PII Area ex Burgo in Corsico. Analisi Accessibilità DAMARA srl, agosto 2010 (CON_18_08)

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Piano dei Servizi del Comune di Cinisello Balsamo Comune di Cinisello Balsamo, settembre 2010 (CON_22_04) Collaborazione alla stesura del PGT, del PUM e del PGTU del Comune di Arese Comune di Arese, settembre 2010 (CON_12_08) Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Abbiategrasso in accordo con la LR 12/05 Comune di Abbiategrasso, settembre 2010 (CON_08_10) Piano d’Area Sud Milano Comune di Corsico, dicembre 2010 (CON_11_07) Studio del sistema di viabilità e accessibilità all’Istituto Clinico Humanitas in Rozzano e in Pieve Emanuele Humanitas Mirasole spa, dicembre 2010 (CON_14_09) Classificazione acustica del territorio comunale di Vanzago Comune di Vanzago, dicembre 2010 (CON_07_10) Paesaggi Trasversali - Una proposta strategica per i territori della TEEM. Integrazione dei sistemi territoriali con le opere infrastrutturali, mitigative e compensative della TEEM CTE, dicembre 2010 (CON_13_10) Valutazione Ambientale Strategica della Variante Generale al PTC del Parco Adda Sud Consorzio di Gestione Parco Adda Sud, gennaio 2011 (CON_07_09) Aggiornamento Piano della Mobilità, Piano Generale del Traffico Urbano, Zonizzazione Acustica del Comune di Novate Milanese - Prima Fase Comune di Novate Milanese, febbraio 2011 (CON_20_09) Aggiornamento PGTU del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, febbraio 2011 (CON_03_10) Studio di fattibilità tecnico-economico per la risoluzione del “Nodo di Binasco” (svincolo tra l’autostrada A7 Milano-Genova, la SP30 Binasco-Vermezzo e la SP40 Binaschina), nei comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo Comune di Binasco, marzo 2011 (CON_15_08) Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Nova Milanese in accordo con la LR 12/05 Comune di Nova Milanese, febbraio 2011 (CON_11_10)

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3. PROGRAMMA D E L L E AT T I V I T À P E R I L 2 011


Programma delle attività per il 2011

Nel corso del 2011 si prevede un articolato programma di attività a favore dei soci, volto in particolare a supportare i processi di pianificazione-progettazione sia di scala locale sia di livello sovralocale. In proposito, si evidenzia l’attività di sostegno tecnico-operativo agli atti di pianificazione territoriale e infrastrutturale della nuova Provincia di Monza e Brianza (PTCP, Piano del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile, Documento di inquadramento dell’AQST di Pedemontana). Si confermano inoltre numerose le attività incluse nei Programmi di collaborazione con la Provincia di Milano e il Comune di Milano, finalizzate a coadiuvare piani e progetti dei due importanti Enti soci (PTCP, Variante PTC Parco Sud, Piani di cintura urbana, adeguamento Rapporto Ambientale VAS del PGT di Milano), insieme all’attenzione verso i piccoli Comuni associati. Per quanto riguarda le attività promozionali e pubblicistiche, oltre a estendere la partecipazione anche ad altre rassegne in aggiunta alla tradizionale Expo Italia Real Estate, è programmato un nuovo volume della collana “Argomenti & Contributi”, dedicato al tema della densità insediativa nella regione urbana milanese. Impegno ulteriore sarà dedicato al potenziamento delle basi informative del SIT sia attraverso l’aggiornamento dei date-base esistenti sia attraverso la predisposizione dei nuovi data base idonei ad accogliere i nuovi dati censuari sia attraverso innovazioni nella gestione del SIT e della intranet (“virtualizzazione”). Per quanto riguarda le attività svolte su specifica commessa, si prevede per il 2011 un consistente impegno sui temi urbanistici e territoriali, con particolare riferimento alle attività che porteranno all’approvazione di alcuni rilevanti piani di governo del territorio. Altro tema di lavoro sarà quello delle politiche in campo ambientale, con particolare attenzione alle procedure di valutazione ambientale strategica e agli studi di impatto ambientale. Infine, largo impegno sarà profuso in tema di infrastrutture per la mobilità, con particolare attinenza agli studi di traffico e di assetto di rete, agli studi di fattibilità, alle analisi e ai piani del traffico e della mobilità. Le attività gestionali del 2011 saranno prevalentemente incentrate sul trasloco della sede PIM e sulle conseguenti sistemazioni tecniche e organizzative. Sempre sotto il profilo gestionale, nel corso dell’anno, oltre al lavoro di aggiornamento e potenziamento del sito web, anche attraverso nuove applicazioni multimediali, si implementerà il progetto di newsletter già predisposto. Infine, si provvederà ad aggiornare ulteriormente il sistema per la qualità PIM.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

3.1 Attività istituzionali Anche nel corso del 2011 il Centro Studi PIM ha avviato e avvierà molteplici attività a carattere istituzionale, finalizzate ad affinare analisi e interpretazioni in ordine al territorio della regione urbana milanese e a coadiuvare gli Enti associati nelle iniziative di pianificazione e progettazione. Anche in questo caso, di ciascuna attività, tematicamente ordinata, viene di seguito specificato il titolo.

Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo Territoriale Nel corso del 2011, si procederà con l’aggiornamento di tutte le sezioni del SIT, acquisendo dati e informazioni relative al SIT PGT, al SIT relativo ai dati ambientali e, in ragione dell’impegno sui progetti Pedemontana e Tangenziale Est-Esterna, si aggiorneranno i progetti e i dati di traffico relativi al SIT Mobilità. In vista dell’imminente Censimento della popolazione e delle attività economiche, da parte di ISTAT, si predisporrà la struttura della Banca Dati in grado di poter accogliere e organizzare i dati socio-economici di prossima acquisizione. Si proseguirà infine con il programma di aggiornamento della struttura informatica, che prevede la “virtualizzazione” di parte della struttura PIM e, in cascata, dell’intera Banca Dati del SIT. Infine, il trasloco degli uffici del PIM a Villa Scheibler sta comportando un riassetto hardware e software che ha interessato anche il SIT, in termini di miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità. Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunale PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per l’anno 2011, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: t Collaborazione all’adeguamento del PTCP della Provincia di Milano – Seconda fase Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio; t Collaborazione alla predisposizione della VAS del PTCP della Provincia di Milano (Seconda fase – Rapporto Ambientale) Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio; t Collaborazione alla predisposizione della Variante al PTC del Parco Agricolo Sud Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio - e Parco Sud; t Collaborazione alla predisposizione della VAS della Variante al PTC del Parco Agricolo Sud Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio – e Parco Sud;

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

t Collaborazione alla predisposizione dei Piani di Cintura Urbana del Parco Agricolo Sud Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio – Parco Sud e Comuni interessati agli Accordi di Programma; t Collaborazione alla predisposizione della VAS dei Piani di Cintura Urbana del Parco Agricolo Sud Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio – Parco Sud e Comuni interessati agli Accordi di Programma; t Studio di fattibilità per il collegamento con sistema a guida vincolata tra Milano Linate, area Idroscalo e stazione SFR di Segrate Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità. PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Monza e Brianza per l’anno 2011, si prevede la realizzazione della seguente attività: t Programma di collaborazione PIM-Provincia di Monza e Brianza per le tematiche inerenti la mobilità ed il trasporto pubblico locale Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza - Direzione Infrastrutture, Interventi Strategici, Opere Pubbliche e Trasporti t Collaborazione per la predisposizione del documento di inquadramento per il governo del territorio provinciale in relazione al sistema viabilistico Pedemontano Lombardo Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza - Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DEL COMUNE DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per l’anno 2011, oltre alle attività relative ai Piani di Cintura Urbana precedentemente citate, che investono per larga porzione il territorio di Milano, si prevede la realizzazione della seguente attività: t Collaborazione all’adeguamento del Rapporto Ambientale relativo alla Valutazione Ambientale Strategica del PGT del Comune di Milano Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale. PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DI ALTRI SOCI

Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2011, oltre alle attività relative ai Piani di Cintura Urbana precedentemente citate, che investono diversi Comuni soci, si prevede la realizzazione delle seguenti attività a supporto della pianificazione e progettazione dei piccoli Comuni associati. t Collaborazione alla predisposizione del PGTU del Comune di Liscate Attività istituzionale a favore del Comune di Liscate; t Infrastrutture e mobilità nel nord-ovest Milano: attività di accompagnamento alla Conferenza dei Comuni del nord-ovest Milano (fase 3)

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Comuni del Nord-Ovest Milano. Sempre nell’ambito delle attività istituzionali, nel corso del 2011 si procederà alla progettazione di un servizio di consulenza in materia di pianificazione rivolto principalmente ai piccoli comuni soci PIM.

Attività di promozione e pubblicazioni Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2011, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: t Mostre Expo Italia Real Estate 2011 e Urbanpromo 2011 Attività istituzionale a favore dei soci; t Mostra Risorse Comuni 2011 Attività istituzionale a favore dei soci; t Il territorio delle densità Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento sarà pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 16. Attività gestionali Nel febbraio 2011 il Centro Studi PIM si è trasferito a Villa Scheibler, Via Felice Orsini 21, Milano (Quarto Oggiaro). Nel corso dell’anno si provvederà ad effettuare le sistemazioni tecnico-organizzative necessarie, con particolare riferimento alla biblioteca e agli archivi. Sempre nel 2011 è prevista la continuazione dell’attività di aggiornamento e potenziamento del sito web del PIM, anche attraverso nuove applicazioni multimediali. Anche in collegamento alle informazioni proposte nel sito, si avvierà l’implementazione di una newsletter, allo scopo di fornire ai soci e a una platea più ampia di soggetti interessati una documentazione aggiornata sulle attività svolte dal PIM. Con la ridefinizione dell’assetto istituzionale dell’Associazione, a seguito dell’adesione della Provincia di Monza e Brianza, e dopo il cambio di sede, si provvederà alla predisposizione di una nuova brochure del Centro Studi. Sempre nel corso dell’anno è prevista un’attività volta al continuo miglioramento del sistema qualità del PIM.

3.2. Attività su commessa Il Centro Studi PIM ha in corso di realizzazione 16 attività di studio-progettazione, commissionate da Enti e soggetti diversi in base a specifici contratti. Nell’elenco sono riportati i titoli dei lavori, con la specificazione del Committente, della data prevista per l’ultimazione e del relativo codice identificativo. Valutazione Ambientale Strategica della Variante Urbanistica del Polo EXPO 2015 EXPO 2015 spa, maggio 2011 (CON_18_09)

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Piano Urbano del Traffico del Comune di Cinisello Balsamo Comune di Cinisello Balsamo, maggio 2011 (CON_21_09) SIA integrativi del progetto definitivo Tangenziale Est Esterna CTE, maggio 2011 (CON_04_10) Variante al PGT vigente del Comune di Gaggiano a seguito dell’approvazione del Reticolo Idrografico Principale e Minore Comune di Gaggiano, maggio 2011 (CON_09_10) Valutazione in merito alla realizzazione del nuovo itinerario stradale Buccinasco-Assago Comune di Buccinasco, maggio 2011 (CON_01_11) Collaborazione alla redazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di San Donato Milanese Comune San Donato Milanese, giugno 2011 (CON_06_09) Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di San Donato Milanese Comune di San Donato Milanese, giugno 2011 (CON_09_09) Accessibilità comparto ex Cascina Bertarella-S.Carlo, in comune di Melegnano. Studio di Fattibilità Tecnico-Economico Comune di Melegnano, giugno 2011 (CON_10_10) PGT - Documento di Piano e Piano Regole del Comune di Garbagnate Comune di Garbagnate, settembre 2011 (CON_20_08) PGT – Comune di Cesano Maderno: aggiornamento VAS Comune di Cesano Maderno, settembre 2011 (CON_01_10) Collaborazione al PGT del Comune di Peschiera Borromeo Comune di Peschiera Borromeo, ottobre 2011 (CON_05_10) Piano di Governo del Territorio del Comune di Melegnano Comune di Melegnano, dicembre 2011 (CON_03_09) Progetto definitivo dei prolungamenti delle linee metropolitane M2 e M3. Studio di Impatto Ambientale Metropolitana Milanese spa, dicembre 2011 (CON_10_09

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Servizio di assistenza tecnica e scientifica alla redazione del Piano Strategico della Città di Marsala Città di Marsala, dicembre 2011 (CON_06_10) Attività per l’elaborazione della Variante al PGT in tema di commercio Comune di Carpiano, dicembre 2011 (CON_12_10) Piano di Governo del Territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio Comune di Trezzano sul Naviglio, marzo 2012 (CON_05_08)

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4. SCHEDE I L L U S T R AT I V E D E L L E AT T I V I T À R E A L I Z Z AT E N E L C O R S O D E L 2 010


Schede illustrative delle attività realizzate nel corso del 2010

Politiche e strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio 1. Partecipazione VI RUN INU (Matera, 1-14 marzo 2010)

Attività istituzionale a favore dei Soci, aprile 2010 (IST_03_10)

2. Contributo per la gestione dei rapporti di natura intercomunale relativi alla programmazione di funzioni di scala sovralocale – Fase 1

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, luglio 2010 (IST_01_09)

3. Collaborazione alla stesura del quadro conoscitivo per il Documento di Piano e il Piano delle Regole del PGT di Segrate

Comune di Segrate, luglio 2010 (CON_15_09)

Comune di Cesano Maderno, luglio 2010 (CON_02_10)

8. Mostre Expo Italia Real Estate 2010 (FieraMilano, 8-10 giugno 2010) e URBANPROMO 2010 (Venezia, 27-30 ottobre 2010)

5. Piano dei Servizi del Comune di Cinisello Balsamo

6. Collaborazione alla stesura del PGT, PUM e PGTU del Comune di Arese

7. Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Abbiategrasso in accordo con la LR 12/05

Comune di Cinisello Balsamo, settembre 2010 (CON_22_04)

Comune di Arese, settembre 2010 (CON_12_08)

Comune di Abbiategrasso, settembre 2010 (CON_08_10)

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4. Aggiornamento delle analisi socio-economiche nell’ambito del processo di formazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno

Attività istituzionale svolta a favore dei Soci, novembre 2010 (IST_07_10)


RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

9. Mostra RisorseComuni (Milano, 23-25 novembre 2010)

10. Piano d’Area Sud Milano

Attività istituzionale svolta a favore dei Soci, dicembre 2010 (IST_22_10)

Comune di Corsico, dicembre 2010 (CON_11_07)

13. Collaborazione all’adeguamento del PTCP della Provincia di Milano – Prima fase

14. Consulenza e supporto tecnico al Comune di Basiglio per la strutturazione e l’organizzazione del SIT

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2011 (IST_01_10)

Attività istituzionale a favore del Comune di Basiglio, marzo 2011 (IST_17_10)

11. Luoghi urbani e spazio metropolitano: un racconto attraverso piani, funzioni e forme insediative

12. Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Nova Milanese in accordo con la LR 12/05

Attività istituzionale a favore dei Soci. Il documento è stato pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n°14 , febbraio 2011 (IST_14_09)

Comune di Nova Milanese, febbraio 2011 (CON_11_10)

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Riqualificazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità 15. Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese: discussione e confronto tecnico

16. Studio di fattibilità tecnicoeconomica per la variante alla SP128 a est del territorio di Dairago

17. Piano Generale del Traffico Urbano e scenari di mediolungo periodo del Comune di Casorezzo

18. Tangenziale Est Esterna di Milano. Progetto definitivo Analisi territoriali, paesistiche e ambientali

Attività istituzionale a favore dei Soci, maggio 2010 (IST_06_10)

Attività istituzionale a favore del Comune di Dairago, dicembre 2010 (IST_15_10)

Comune di Casorezzo, giugno 2010 (CON_19_08)

CTE (Consorzio Tangenziale Engineering), luglio 2010 (CON_17_09)

19. Proposta PII area ex Burgo in Corsico. Analisi accessibilità

20. Studio del sistema di viabilità e accessibilità all’Istituto Clinico Humanitas in Rozzano e in Pieve Emanuele

21. Programmi, politiche e progetti di sviluppo infrastrutturale per il nordovest Milano: opportunità, criticità e azioni

22. Aggiornamento Piano della Mobilità, Piano Generale del Traffico Urbano, Zonizzazione Acustica del Comune di Novate Milanese - Prima Fase

DAMARA srl, agosto 2010 (CON_18_08)

Humanitas Mirasole spa, dicembre 2010 (CON_14_09)

Attività istituzionale a favore dei Soci, febbraio 2011 (IST_16_10)

Comune di Novate Milanese, febbraio 2011 (CON_20_09)

23. Aggiornamento PGTU del Comune di Cesano Maderno

24. Studio di fattibilità tecnicoeconomica per la risoluzione del “Nodo di Binasco”, nei comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo

Comune di Cesano Maderno, febbraio 2011 (CON_03_10)

Comune di Binasco, marzo 2011 (CON_15_08)

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Tutela e valorizzazione ambientale per uno sviluppo sostenibile 25. La componente paesistica nei processi di pianificazione a scala provinciale

26. Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Urbano della Mobilità 2010-2020 del Comune di Milano (Prima fase - Rapporto di scoping)

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, maggio 2010 (IST_07_09)

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, settembre 2010 (IST_13_10)

29. Valutazione Ambientale Strategica della Variante Generale al PTC del Parco Adda Sud

30. Collegamento ciclabile tra il confine di Milano, il Polo fieristico di Rho-Pero e l’area EXPO 2015 - Studio fattibilità

Consorzio di Gestione Parco Adda Sud, gennaio 2011 (CON_07_09)

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano, febbraio 2011 (IST_11_10)

27. Classificazione acustica del territorio comunale di Vanzago

28. Paesaggi trasversali - Una proposta strategica per i territori della TEEM. Integrazione dei sistemi territoriali con le opere infrastrutturali, mitigative e compensative della TEEM

Comune di Vanzago, dicembre 2010 (CON_07_10)

CTE, dicembre 2010 (CON_13_10)

31. Progetto L’Atl@nte dei Catasti Storici e delle Carte Topografiche della Lombardia. Partecipazione bando Cariplo 2008 “Creare e divulgare cultura attraverso gli archivi storici”

32. Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del PTCP della Provincia di Milano (Prima fase - Rapporto di scoping)

Attività istituzionale a favore dei soci, marzo 2011 (IST_02_09)

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2011 (IST_04_10)

I documenti sono consultabili, previa autorizzazione dei committenti, presso la Biblioteca del Centro Studi PIM. I numeri di A&C sono anche scaricabili all’indirizzo www.pim.milano.it.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Angelo Armentano, Cristina Alinovi, Fabio Bianchini [staff PIM], Emilio Guastamacchia [collaboratori esterni]

1. Partecipazione alla VI Rassegna Urbanistica Nazionale INU (Matera, 1-14 marzo 2010)

Attività istituzionale a favore dei soci - Programma di attività 2010 Milano, aprile 2010 (IST_03_10)

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI SCHEDE (pp. 122) PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CARPIANO Introduzione al caso - Principali obiettivi - Principali dati quantitativi - Modalità di formazione del piano - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GAGGIANO - Introduzione al caso - Principali obiettivi - Principali dati quantitativi - Modalità di formazione del piano

PANNELLI Gaggiano. Piano di Governo del Territorio - Carpiano. Piano di Governo del Territorio

L’occasione della VI Rassega Urbanistica Nazionale (RUN) promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) - che ha tra i propri scopi la diffusione della cultura sociale sui temi della città, del territorio, dell’ambiente e dei beni culturali - è stata colta dal Centro Studi PIM per esporre, nella sezione tematica dedicata alla “Pianificazione associata del territorio locale e metropolizzato”, i casi dei Piani di Governo del Territorio (PGT) di Carpiano e di Gaggiano, elaborati su incarico dei due Comuni, entrambe soci del PIM. La RUN, alla sua sesta edizione, si è svolta a Matera dall’1 al 14 marzo 2010. La Rassegna rappresenta un appuntamento di rilievo, ormai tradizionale, nel corso del quale si illustrano e si confrontano le modalità con cui gli Enti locali, ai vari livelli, affrontano il tema del Governo del Territorio. É un’occasione, quindi, importante per fare conoscere l’esperienza di lavoro del Centro Studi PIM, con riferimento al proprio contesto territoriale. Un’occasione che non si esaurisce al solo momento espositivo, per il quale sono stati predisposti pannelli contenenti, in una forma ritenuta efficace, i principali elementi dei due PGT di Carpiano e di Gaggiano, ma che trova nel catalogo, predisposto a cura degli organizzatori, uno strumento durevole che consente di porre i casi presentati a confronto con l’intero panorama dei piani esposti. A tale riguardo va sottolineato come i lavori esposti dal Centro Studi PIM si confrontino con oltre 270 casi portati da 180 espositori, tra i quali per il territorio lombardo erano presenti la Regione Lombardia e, tra gli altri, il Comune di Milano, il Comune di Bergamo, la Provincia ed il Comune di Lodi. Obiettivo della partecipazione alla Rassegna, oltre a quello di porre in mostra i contenuti salienti degli atti di pianificazione entrati di recente in vigore, era quello di dare risalto alle modalità di svolgimento del processo di costruzione del piano condotta dal Centro Studi PIM - storica associazione volontaria di Enti pubblici locali dell’area milanese impegnata sui temi di governo del territorio - che ha curato l’elaborazione dei due PGT quale attività di supporto operativo e tecnico-scientifico ai Comuni, ponendo particolare attenzione ai temi attinenti le relazioni di intercomunalità, con un approccio ed una visione integrata dei sistemi ambientale, infrastrutturale ed insediativo. Elemento di ulteriore interesse dei due casi presentati, al di là delle specificità locali, è la collocazione dei territori dei due comuni, entrambi posti all’interno di un contesto dove i caratteri metropolitani della regione urbana milanese si stemperano negli ancora presenti ampi spazi aperti, nei quali permane viva la funzione agricola produttiva e ben si riconoscono i caratteri del paesaggio agrario della pianura irrigua lombarda. Rispetto a questi elementi l’impegno comune nell’azione di rinnovo dello strumento di pianificazione, oltre che per l’adempimento di legge, è stato quello di dare continuità ai principali elementi di valore che caratterizzano il territorio, con una linea di condotta contraddistinta dalla volontà di garantire l’equilibrio tra lo sviluppo/qualificazione delle funzioni e la dotazione dei servizi e delle infrastrutture, in un quadro di compatibilità sociale ed ambientale.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Angelo Armentano [staff PIM]; Pierluigi Roccatagliata, Dario Corvi [collaboratori esterni]

2. Contributo per la gestione dei rapporti di natura intercomunale relativi alla programmazione di funzioni di scala sovralocale - Fase 1

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale Programma di collaborazione 2009

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RELAZIONE (pp. 122) Premessa – Il metodo del lavoro - I temi programmatici da sviluppare nella dimensione intercomunale - Gli ambiti di interesse intercomunale - Le schede degli ambiti - Gli ambiti di interesse intercomunale - Ambito 1: Milano (Quinto Romano – Figino) - Settimo Milanese - Ambito 2: Milano (Muggiano) - Cesano Boscone - Ambito 3: Milano (Ronchetto sul Naviglio) - Corsico - Buccinasco Ambito 4: Milano (Gratosoglio) - Rozzano - Assago - Ambito 5: Milano (Rogoredo - Ponte Lambro) - San Donato M. - Ambito 6: Milano (Linate - Idroscalo) Segrate - Ambito 7: Milano (Cascina Gobba) - asta Martesana - Ambito 8: Milano (Bruzzano - Cormano) - Novate Milanese ALLEGATO 1 Tavole ambiti di interesse strategico TAVOLE Tav. 1 - Inquadramento degli ambiti di interesse strategico

Milano, luglio 2010 (IST_01_09)

Nel programma di attività istituzionali del Centro Studi PIM, per l’anno 2009, a favore Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, si è previsto di dare avvio ad una specifica attività che si affianca e costituisce elemento di integrazione, più in generale, del processo di formazione/gestione del Piano di Governo del Territorio. A tale fine il lavoro svolto si è incentrato sullo studio di alcuni casi relativi a territori che riguardano Milano e comuni confinanti, in cui accanto ad esigenze di razionalizzazione e rafforzamento dell’equipaggiamento infrastrutturale e dei servizi, si è in presenza di processi di trasformazione, che attengono, ad esempio: la riqualificazione di quartieri periferici; l’irrobustimento della dotazione di servizi; il miglioramento della funzionalità di infrastrutture e servizi di trasporto; il risanamento e/o la riqualificazione ambientale; la localizzazione di funzioni strategiche. Si è quindi proceduto ad elaborare “materiale di base”, che oltre a leggere ed evidenziare le forti interconnessioni territoriali che caratterizzano l’area milanese, sia propedeutico all’avvio di una seconda fase di attività, relativa all’interlocuzione con i Comuni di corona, con le Agenzie funzionali e con eventuali altri soggetti interessati. Questo affinché si possano stabilire rapporti permanenti fra gli Enti sugli specifici temi e si possano individuare, in modo coordinamento e condiviso, le soluzioni di programmazione e progettuali più efficaci. L’obiettivo è quello di fare in modo che l’attuazione delle iniziative avvenga, non solo riducendo le criticità, ma con la garanzia di estesi e positivi effetti sinergici e di una equa ripartizione di risorse, secondo gli orientamenti previsti dalla LR 12/05 in tema di perequazione e compensazione, fatti propri dal Comune di Milano nell’elaborazione del suo PGT. Nello specifico, il lavoro ha portato all’ elaborazione di un rapporto che mira alla costruzione di specifici quadri conoscitivi riferiti ad alcuni settori che si definiscono tra Milano e i comuni confinanti; per ciascuno dei sette

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

ambiti individuati è stata redatta una scheda analitica, nella quale si mettono in evidenza le principali tematiche d’interesse ritenute utili per la prosecuzione delle interlocuzioni tra le parti. Ogni singola scheda si compone delle seguenti sezioni: t inquadramento dell’area; t pianificazione comunale e vincoli di natura sovralocale; t progetti e ipotesi di trasformazioni a scala sovralocale; t politiche e aspirazioni a livello territoriale espresse negli atti di pianificazione resi pubblici (PGT allo studio e/o adottati-approvati); t strategie e progetti; in quest’ultima sezione si cercano di evidenziare i possibili campi d’azione e le strategie che si potrebbero mettere in campo per gli ambiti interessati, sulla base delle quali potrà partire il dialogo tra le parti in una forma aperta e collaborativa. La logica che ha portato alla definizione di tale struttura è stata quella di predisporre un documento fruibile, orientato più ai contenuti strategici e programmatici che non tecnici e operativi, che saranno approfonditi solamente in una seconda fase, a seguito della più precisa focalizzazione delle questioni in gioco e sulle quali si sarà concretamente aperto un tavolo di lavoro tra gli attori interessati.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Pietro Lembi (capo progetto), Fabio Bianchini, Alma Grieco, Piero Nobile, Evelina Saracchi [staff PIM]

3. Collaborazione alla stesura del quadro conoscitivo per il Documento di Piano e il Piano delle Regole del PGT di Segrate

Attività svolta su incarico del Comune di Segrate

Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 74) 1. Premessa – 2. Il processo di costruzione del piano: politiche e obiettivi dell’Amministrazione comunale - 2.1 Le istanze dei cittadini - 3. Inquadramento territoriale e ricognizione della programmazione territoriale - 3.1 Inquadramento territoriale - 3.2 Il Piano Territoriale Regionale - 3.3 Il Piano Paesistico Regionale e la Rete Ecologica Regionale - 3.4 ll Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - 3.5 Il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano - 3.6 Ulteriori programmazioni di interesse per il territorio – 4. La città costruita: evoluzione del sistema urbano - 4.1 Sintesi dell’evoluzione urbana - 4.2 Rapporto tra la pianificazione e la costruzione della città - 4.3 Caratteristiche socio economiche TAVOLE 1. Elenco e mappatura delle istanze – 2. Inquadramento sovracomunale: Sistema insediativo esistente e previsto – 3. Inquadramento sovracomunale: sistema della mobilità, infrastrutture esistenti e previste – 4. Inquadramento sovracomunale: sistema dei servizi e del commercio a scala sovra locale – 5. Inquadramento sovracomunale: sistema ambientale e paesistico – 6. Inquadramento sovracomunale: trasformazioni territoriali e delle infrastrutture a scala metropolitana Segrate Porta Est - 7. Fasi dello sviluppo insediativo - 8. Stato di attuazione del PRG vigente - 9. Vincoli di legge B1. Sistema insediativo: destinazioni d’uso prevalente - B2. Sistema insediativo: esercizi di vicinato e assi commerciali - B3a. Sistema insediativo: nuclei di antica formazione: destinazioni d’uso, stato di conservazione, rilievo qualitativo - B3b. Sistema insediativo: nuceli di antica formazione: destinazioni d’uso, stato di conservazione, rilievo qualitativo - B4. Sistema insediativo: altezza degli edifici - B5. Sistema insediativo: Tipologie edilizie B6. Sistema insediativo: densità edilizie - B7. Sistema insediativo: proprietà comunali - B8. Sistema ambientale: uso dello spazio aperto - B9. Sistema ambientale: carta del paesaggio - B10. Sistema della mobilità comunale e gerarchia delle strade

Milano, luglio 2010 (CON_15_09)

Il lavoro è stato realizzato ai fini della stesura del Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Segrate, così come previsto dalla LR 12/2005. Esso è consistito nello sviluppare, per il territorio comunale di Segrate e per il suo contesto, indagini ed analisi finalizzate alla costruzione del quadro conoscitivo relativo al sistema urbano, al sistema della mobilità, al sistema ambientale e paesistico e al sistema socio-economico. Gli esiti delle attività si sono concretizzati nella produzione di elaborati cartografici e di una relazione illustrativa che costituiscono parte integrante del Documento di Piano e del Piano delle Regole del PGT. L’attività, svolta in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha portato ad analisi territoriali relative all’ambito sovralocale e a quello locale. Le tavole sono state realizzate rispettivamente alla scala 1:20.000 ed alle scale 1:2.000 e 1:5.000. La loro elaborazione è stata condotta a partire dalle basi cartografiche e da dati, studi e progetti forniti dagli uffici comunali, arricchite dalle informazioni provenienti dal SIT del Centro Studi PIM e dai sopralluoghi condotti su tutto il territorio comunale. La relazione riporta, tra l’altro, i contenuti della programmazione sovralocale necessari alla predisposizione del PGT, la lettura del sistema territoriale così come emerge dalle tavole ed un quadro socio-economico. Quest’ultimo analizza nel dettaglio i seguenti temi, analizzandoli dal punto di vista delle dinamiche temporali e della struttura: t popolazione (popolazione straniera, famiglie, bilancio demografico, ecc.); t patrimonio abitativo (abitazioni, mercato immobiliare, ecc.); t sistema produttivo (unità locali, addetti, occupati, istruzione, ecc.); t attività commerciali. Tale quadro, articolato dalla scala provinciale e a quella dei quartieri, è stato realizzato attraverso l’utilizzo di diverse banche dati pubbliche e private, grazie alle informazioni fornite dai settori dell’Amministrazione comunale di Segrate e tramite sopralluoghi ed interviste ad hoc.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Pietro Lembi (capo progetto), Alma Grieco, Cluadio Paraboni [staff PIM]

4.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Aggiornamento delle analisi socioeconomiche nell’ambito del processo di formazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno

Attività svolta su incarico del Comune di Cesano Maderno Milano, luglio 2010 (CON_02_10)

ELABORATI RELAZIONE (pp. 78) 1. Introduzione - 2. Demografia e società - 2.1 Caratteristiche strutturali della popolazione residente e dinamica demografica - 2.2 La dinamica demografica recente: natalità, mortalità, movimenti migratori - 2.3 Popolazione e mercato immobiliare - 2.4 Popolazione, istruzione e lavoro - 2.5 Altre fonti statistiche: redditi, depositi e impieghi bancari - 2.6 Ipotesi circa l’evoluzione della società locale - 3. Economia - 3.1 Indicatori sintetici di sviluppo economico - 3.2 La struttura e la dinamica dell’economia locale - 3.3 Attività commerciali - 3.4 Evoluzioni recenti - 4. Una lettura per quartieri - Appendice

Il Comune di Cesano Maderno ha affidato al Centro Studi PIM l’incarico per le attività relative all’aggiornamento delle analisi socio-economiche - precedentemente redatte dallo stesso Centro Studi PIM (CON_21_06) - nell’ambito del processo di formazione e redazione degli atti del Piano di Governo del Territorio, così come previsto dalla LR 12/2005. L’incarico è stato svolto in coordinamento e supporto al gruppo di lavoro individuato dal Comune di Cesano Maderno. Il quadro conoscitivo è stato realizzato utilizzando banche dati pubbliche e private (ISTAT, OSMI, Camera di Commercio, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Regione Lombardia e altri.) e del Centro Studi PIM. Ai dati quantitativi si è aggiunta l’analisi di documentazione di diversa natura e origine (studi, ricerche, interviste, precedenti piani), oltre ad alcuni sopralluoghi. La relazione, con dati riferiti sia alle dinamiche temporali che alla struttura, è articolata in: - una sezione demografica con le principali caratteristiche di struttura e dinamiche (popolazione, famiglia, istruzione, lavoro, redditi, depositi bancari, mercato immobiliare, patrimonio abitativo, pendolarismo, ed altre variabili). Tale sezione contiene anche alcune ipotesi di proiezione futura della popolazione, condotte attraverso diversi metodi di calcolo; - una sezione economica anch’essa incentrata sui dati strutturali e su quelli riferiti alle dinamiche nel tempo. Ai dati quantitativi provenienti dai Censimenti e dall’Archivio ASIA dell’ISTAT (unità locali e addetti per settore) e da altre fonti, si affianca una lettura dei principali processi a cui Cesano Maderno e i comuni limitrofi sono oggi sottoposti, dalla quale emerge l’attuale crisi economica, caratterizzata dalla perdita della grande industria e dalla sostituzione di alcuni settori produttivi con altri, dalla terziarizzazione e dalla diminuzione delle dimensioni d’impresa. I dati sono stati analizzati, oltre che alla scala comunale, alle scale della Circoscrizione del Lavoro, della Provincia di Monza e della Brianza e della Grande Milano (Provincia di Monza e della Brianza + Provincia di Milano).

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Il comune appare, tra l’altro, investito da una forte crescita demografica (+10,5% dal 2001 al 2008), superiore a quella degli altri ambiti territoriali con cui si confronta (negli stessi sette anni, gli stranieri sono cresciuti del 422%). Alcuni indicatori utilizzati per l’analisi socio-economiche di Cesano Maderno confrontato ai territori più ampi, sono stati applicati anche alla scala dei quartieri attraverso cui Cesano Maderno si articola, mostrando differenze anche rilevanti: si passa, per esempio, da quartieri in cui la popolazione oltre i 65 anni rappresenta il 14% dei residenti ad altri in cui essa rappresenta il 21%; o, ancora, da quartieri in cui la popolazione asiatica è pari al 15% degli stranieri, ad altri in cui essa sale fino al 21%. Analisi come queste, contenute nel quadro conoscitivo, costituiscono una base utile per le scelte che il PGT, in particolare, ma non solo, attraverso il Piano dei Servizi, andrà ad assumere.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

5. Piano dei Servizi del Comune di Cinisello Balsamo

Attività svolta su incarico del Comune di Cinisello Balsamo Milano, settembre 2010 (CON_22_04)

Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Angelo Armentano, Francesca Cella, Alma Grieco, Paola Pozzi [staff PIM], Cesare Benzi, Bertrando Bonfantini, Sara Gilardelli, Ilaria Parisi, Paolo Riganti [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI QUADRO CONOSCITIVO RELAZIONE (pp. 76) Premessa - 1. Caratteri e requisiti del piano dei servizi - 2. Cinisello nella regione urbana: uno sguardo sovralocale – 3. Analisi della struttura socio – economica del comune di Cinisello Balsamo – 4. Prime considerazioni sulla dotazione di servizi locali a Cinisello – 5. Il piano dei servizi e il trattamento dei dati in ambiente GIS ALLEGATO 1: Catalogo dei servizi TAVOLA: PdS 01 - La città dei servizi: offerta esistente QUADRO PROGETTUALE RELAZIONE (pp. 56) 1. Introduzione - 2. I principi del Piano – 3. Le strategie del Piano – 4. Sostenibilità economica degli interventi - 5. Priorità NORME (pp. 7): Disposizioni del Piano dei Servizi ALLEGATO 2 (pp. 50): Schede ambiti locali TABELLA:Matrice - La città dei servizi TAVOLE: PdS 02 - La città dei servizi. Previsioni per il sistema infrastrutturale (1:6.000) - PdS 03 - La città dei servizi. Previsioni per la fruizione dello spazio aperto (1:6.000) - PdS 04 - La città dei servizi. Previsioni di Piano (1:6.000) - PdS 05 - La città dei servizi. Strategie di Piano (1:6.000)

L’avvio dell’attività per la redazione del Piano dei Servizi del Comune di Cinisello Balsamo è avvenuto nel dicembre 2004, con riferimento ai contenuti della LR 1/2001, che introduceva questo nuovo strumento di pianificazione. L’esigenza dell’Amministrazione, all’atto dell’affidamento dell’incarico al Centro Studi PIM, era quella di corrispondere al dispositivo normativo con la verifica dello stato delle previsioni relative alle aree per servizi. L’entrata in vigore della legge lombarda di governo del territorio (LR 12/05) a soli due mesi dall’inizio dell’attività, per la quale si stava sviluppando la fase di costruzione del quadro conoscitivo, ha avuto come conseguenza la decisione del Comune di sospendere il lavoro. È poi seguita la decisione dell’Amministrazione di affidare la redazione del Piano di Governo del Territorio e della VAS all’Ufficio di Piano, costituito dai responsabili tecnici del Comune, dal Politecnico, da figure professionali specialistiche e dal Centro Studi PIM, al quale è stata confermata la redazione del Piano dei Servizi, quale atto del PGT. Su indicazione dell’Amministrazione, l’effettiva ripresa delle attività di elaborazione del PGT e, conseguentemente, della fase progettuale del Piano dei Servizi risale alla fine dell’estate 2009. L’intenso lavoro di confronto tra i componenti dell’Ufficio di Piano, ha portato, in un primo momento alla elaborazione, di documenti d’indirizzo (dal titolo “Sintesi delle proposte e ricadute sui sistemi. Struttura dei documenti del PGT. Valutazione ambientale”), sottoposti alla valutazione della Giunta Comunale e successivamente alla predisposizione dei tre atti di Piano (Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano delle Regole). Per quanto concerne il Piano dei Servizi, curato dal Centro Studi PIM, esso si compone di due parti: la prima, relativa al Quadro Conoscitivo, con la ricognizione sulle principali caratteristiche della regione urbana nella quale si colloca la città, sui caratteri del tessuto socio economico e, soprattutto, sulla consistenza ed articolazione dei servizi che interessano il territorio, si è elaborato inoltre un importante strumento utile al Comune per la gestione delle informazioni sul sistema dei servizi, che è costituito dal catalogo dei Servizi connesso al SIT con i dati dei servizi esistenti aggiornati al 2010. La proposta progettuale del Piano dei Servizi si occupa dei seguenti temi: t definizione dei parametri dimensionali per stabilire la consistenza della dotazione del sistema dei servizi, in relazione alle indicazioni del Documento di Piano per la città in trasformazione e per la città consolidata (Piano delle Regole);

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

t definizione del tipo di equipaggiamento ritenuto indispensabile al funzionamento della città ed a garantire la qualità della vita sociale dei cittadini e della popolazione che trova riferimento nella città stessa; t definizione delle modalità di consolidamento e rafforzamento della dotazione di servizi; t indicazione, sotto il profilo territoriale, del disegno desiderato costituito dagli spazi riservati all’equipaggiamento di servizi; t indicazione delle principali politiche ed azioni relative ad alcuni temi di cui si occupa il Piano dei Servizi: infrastrutture della mobilità; spazi aperti e verde; edilizia residenziale pubblica/sociale; servizi locali; t indicazioni relative alle diverse parti della città, a fronte dei loro caratteri e della loro dotazione; t riferimento al carattere processuale del piano, quale strumento di raccordo e coordinamento delle politiche dei differenti settori in cui si articola la struttura amministrativa, nell’ottica di garanzia della sostenibilità economica degli interventi. Nella relazione progettuale si restituisce un quadro di sintesi della dotazione di servizi, attuale e prevista, e del relativo rapporto con la popolazione, attuale e prevista, una volta attuate le previsioni del PGT. Viene definita la dimensione media di spazi residenziali per abitante in città, con tutti gli elementi utili per stimare la dotazione di aree a servizi generate dall’insediamento di nuovi abitanti, e la quota dello standard che dovrà essere preferibilmente recuperata in aree. Nel capitolo “le strategie del piano” si approfondiscono i temi di progetto, a scala territoriale ed a scala locale, con riferimento al sistema infrastrutturale della mobilità, al sistema degli spazi aperti e del verde, alle politiche per l’edilizia sociale, ai servizi locali. Viene riportata una sintesi delle schede predisposte per gli ambiti locali, evidenziando alcune linee orientative d’azione. In altri capitoli si fa cenno al tema della fattibilità economica e finanziaria dei servizi previsti e si fornisce una sintesi delle principali azioni/previsioni del Piano, con indicazioni delle priorità e della dimensione di massima dei costi di alcuni interventi. Si chiude con la matrice la “città dei servizi” nella quale, per i diversi ambiti locali, sono indicati i relativi caratteri e priorità. Fanno inoltre parte degli elaborati del Piano dei Servizi le disposizioni e la cartografia descrittiva e prescrittiva.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

6. Collaborazione alla stesura del PGT, del PUM e del PGTU di Arese

Attività svolta su incarico di Comune di Arese Milano, settembre 2010 (CON_12_08)

Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Cristina Alinovi (coordinamento quadro conoscitivo PGT), Mauro Barzizza (coordinamento PGTU) [staff PIM]; Paolo Riganti (coordinamento PUM), Sara Bonvissuto, Luca Sterpi (elaborazioni cartografiche), TPS Transport Planning Service srl (indagini di traffico), Dario Corvi (tavole PGT) [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI PGTU RELAZIONE (pp. 72) 1. Il Quadro sovracomunale - 2. Il sistema della viabilità - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 5. La rete ciclabile - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi e le indagini di traffico - 8. Individuazione delle problematiche e delle criticità 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: Obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità – 11. La politica della sosta – 12. La componente debole: pedoni e ciclisti – 13. Il regolamento viario – 14. Le fasi di attuazione del Piano. TAVOLE: A. Assetto della rete viaria. Stato di fatto. Inquadramento territoriale – B. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – 0. Toponomastica essenziale - 1. Schema di circolazione esistente - 2. Trasporto pubblico - 3. Regolamentazione della sosta – 4. Rete dei percorsi ciclabili - 5. Incidentalità anno 2007 - 6. Analisi di traffico – 7a. Classificazione funzionale della rete viaria esistente – 7b. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di Piano - 8. Interventi proposti/previsti – 9. Rete dei percorsi ciclabili. Itinerari proposti - 10. Fasi di intervento PUM RELAZIONE (pp. 79) Quadro conoscitivo: Premessa - 1. Il quadro della pianificazione e programmazione infrastrutturale - 2. La domanda di mobilità ALLEGATO Tavole reti di mobilità e interventi Expo. Tabella riassuntiva delle principali infrastrutture di trasporto previste Quadro propositivo: Premessa - 1. Interventi previsti sulla rete infrastrutturale - 2. Nuovo collegamento Rho-Arese-Garbagnate PGT (Quadro conoscitivo del Documento di Piano per quanto riguarda il Sistema della mobilità ed il Sistema urbano) RELAZIONE (pp. 32) 1. Il territorio di Arese – 2. Il sistema infrastrutturale per la mobilità - 3. Il sistema insediativo localeo – 4. Il sistema ambientale TAVOLE: 1.1 Inquadramento sovracomunale delle reti di mobilità. Stato di fatto - 1.2 Inquadramento sovra comunale delle reti di mobilità. Scenario di progetto - 2A/B Classificazione funzionale della rete viaria - 3A/B Sistema insediativo. Destinazioni d’uso prevalente e stato di utilizzo dei fabbricati 4A/B Sistema insediativo. Destinazioni d’uso al piano terra e stato di utilizzo - 5A/B Sistema insediativo. Tipologie edilizie - 6A/B Sistema insediativo. Altezze degli edifici - 7A/B Sistema dei servizi e stato di attuazione PRG 8A/B Sistema ambientale. Uso dello spazio aperto - 9A/B Sistema insediativo. Fasi di sviluppo - 9C Sistema insediativo. Fasi di sviluppo: nuclei storici - 10 Stato di conservazione degli edifici ed elementi architettonici e paesistici da preservare - 11A/B Sistema insediativo. Densità fondiaria per isolato - 12A/B Sistema insediativo. Rapporto di copertura medio per isolato

PGTU I contenuti del PGTU vengono distinti su tre livelli di progettazione. Il 1°livello è quello del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), inteso come piano quadro. Il 2° livello di progettazione è quello dei Piani Particolareggiati del traffico urbano, intesi quali progetti per l’attuazione del PGTU, relativi ad ambiti territoriali più ristretti di quello dell’intero centro abitato o a particolari tematiche. Il 3° livello di progettazione è quello dei Piani esecutivi del traffico urbano, intesi quali progetti esecutivi dei Piani Particolareggiati del traffico urbano. Il PGTU si compone di una fase analitica e di una fase propositiva, precedute da una sintesi delle previsioni infrastrutturali comunali e sovracomunali di medio-lungo periodo (per gli approfondimenti si rimanda al documento del Piano della Mobilità – PUM) al fine di programmare/realizzare nel breve periodo interventi in sintonia con tali previsioni di più ampio respiro. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale ottenuta mediante:

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t la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali; t l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (settembre-ottobre 2008); t la ricostruzione dei carichi di traffico che interessano il comune di Arese mediante una campagna ad hoc di rilievi e di indagini O/D (Origine/Destinazione). Il Piano ne espone una sintesi e rimanda all’allegato “Rilievi di traffico” per gli approfondimenti”. La fase propositiva contiene le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare, in particolare la riqualificazione di strade, la modifica e messa in sicurezza delle intersezioni, la realizzazione di piste ciclabili e di opere di moderazione del traffico. A conclusione del documento vengono organizzati in tre fasi temporali gli interventi proposti. PUM La città di Arese si colloca in un territorio particolarmente complesso dal punto di vista infrastrutturale, in quanto interessato, direttamente o indirettamente, da interventi sulle infrastrutture radiali di accesso a Milano, sulle infrastrutture trasversali di collegamento est – ovest a nord di Milano, e sulla rete ferroviaria, ed inoltre la complessità è riconducibile anche alla presenza di grandi funzioni e servizi, esistenti e programmati, che hanno effetti rilevanti sul sistema della mobilità, primo fra tutti Expo 2015. In un quadro così definito, la città di Arese non può che assumere i progetti alla scala metropolitana e verificarne la coerenza con le proprie esigenze in termini di mobilità. Per questa ragione si è deciso di affrontare con il PUM innanzitutto la costruzione di un quadro conoscitivo che sottopone a verifica la rispondenza tra gli scenari infrastrutturali contenuti negli strumenti di pianificazione e programmazione, e le caratteristiche della domanda di mobilità di Arese. Per quanto riguarda il quadro propositivo, invece, constatato che l’assetto della viabilità appare sostanzialmente consolidato, ad eccezione degli scenari realizzativi che dipendono a loro volta dalla disponibilità di finanziamenti, come evidenziato nel quadro conoscitivo, con riferimento ai finanziamenti per Expo 2015, si è incentrata l’attenzione sul trasporto pubblico, il cui assetto appare meno consolidato. Poiché la realizzazione della nuova stazione di Rho costituisce un’occasione importante per ripensare il sistema del trasporto pubblico locale di Arese, si è ipotizzata una sua riorganizzazione su questo nuovo nodo infrastrutturale, mettendo in rete la grande area dismessa ex Alfa e, in questa logica, si sono sottoposti a verifica il percorso e i sistemi di trasporto più idonei per garantire una connessione efficace tra la stazione di Rho, Arese e la stazione di Garbagnate. PGT (Quadro conoscitivo del Documento di Piano per quanto riguarda il Sistema della mobilità ed il Sistema urbano) Questa attività è incentrata essenzialmente sulla costruzione degli elaborati cartografici che costituiscono l’essenza del quadro conoscitivo. Tali elaborati cartografici sono accompagnati da una relazione illustrative che descrive le modalità di lettura delle differenti tematiche e propone delle considerazioni interpretative dei fenomeni che hanno caratterizzato lo sviluppo del sistema urbano di Arese.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Cella [staff PIM]

7.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Abbiategrasso in accordo con la LR 12/05 ELABORATI DATI (shape file) 1. Aree Agricole - 2. Ambiti di tessuto urbano consolidato - 3. Ambiti di trasformazione - 4. Modalità attuative - 5. Nuclei di antica formazione - 6. Aree non soggette a trasformazione urbanistica - 7. Servizi di livello comunale e sovracomunale esistenti e in progetto - 8. Classi di sensibilità paesistica 9. Mosaico della fattibilità geologica - 10. Aree soggette ad amplificazione sismica

Attività svolta su incarico del Comune di Abbiategrasso Milano, settembre 2010 (CON_08_10)

SCHEDE 1. Aree Agricole - 2. Ambiti di tessuto urbano consolidato - 3. Ambiti di trasformazione - 4. Modalità attuative - 5. Aree non soggette a trasformazione urbanistica - 6. Servizi di livello comunale - 7. Servizi di livello sovra comunale esistenti ed in progetto - 8. Classi di sensibilità paesistica

Il Comune di Abbiategrasso, nell’ambito delle attività per l’approvazione del proprio PGT, ha richiesto al Centro Studi PIM l’attività di trasformazione delle tavole del PGT approvato, dal formato CAD nei formati richiesti dalla LR 12/05, ovvero shape file. Inoltre ha richiesto il supporto nella creazione dei file .pdf per le schede a corredo di alcuni dati e, infine, il supporto nella compilazione delle informazioni via web presso l’Archivio Documentale del Geoportale del sito della Regione Lombardia, al fine della pubblicazione. Più in dettaglio, in stretta collaborazione con i referenti dell’Ufficio Tecnico Comunale, è stata effettuata la traduzione dal CAD in shape file delle informazioni, relative al Documento di Piano, al Piano dei Servizi, al Piano delle Regole e allo Studio Geologico. Il lavoro si è svolto scegliendo dalle tavole CAD i dati di interesse generale che la Regione richiede per la composizione del Mosaico dei PGT, come previsto nello “Schema fisico Tavola delle Previsioni 1:10.000 - Sistema Informativo della Pianificazione Locale”. In particolare, si è effettuata la traduzione e, tramite gli strumenti della struttura geodatabase di ArcGIS-ESRI, si è verificata la congruenza geometrica utilizzando le regole topologiche che evidenziano e correggono le sovrapposizioni tra aree, gli errori di copertura tra strati ed eventuali aree debordanti dai confini comunali assegnati. Inoltre, si è fornita consulenza ai tecnici del Comune per la preparazione delle schede, in formato pdf, sempre previste dallo “Schema fisico Tavola delle Previsioni 1:10.000 - Sistema Informativo della Pianificazione Locale”, in cui si comunicano nel geoportale informazioni dettagliate riguardo le aree suddette. Infine, è stato dato supporto al personale tecnico comunale per la compilazione obbligatoria della sezione documentale presso l’Archivio Documentale del Geoportale del sito della Regione Lombardia.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Angelo Armentano, Francesca Cella, Alma Grieco, Claudio Paraboni [staff PIM]

8.

Mostre Expo Italia Real Estate 2010

Direttore responsabile: Franco Sacchi

(Fieramilano, 8-10 Giugno 2010) e

Urbanpromo 2010

(Venezia, 27-30 Ottobre 2010) ELABORATI PANNELLI EIRE - 1. Un territorio che guarda al futuro - 2. Al servizio degli enti locali della regione urbana milanese - 3. Studi, piani e progetti VIDEO Presentazione Centro Studi PIM

Attività istituzionale svolta a favore dei soci - Programma di attività 2010 Milano, novembre 2010 (IST_07_10)

ALBUM Mostre “Expo Italia Real Estate 2010” e “Urbanpromo 2010”

In occasione della sesta edizione di Expo Italia Real Estate, evento internazionale dedicato al mercato immobiliare italiano e dell’area mediterranea, che si è svolta nel polo espositivo di Fiera Milano a Rho-Pero dall’8 al 10 giugno 2010, il Centro Studi PIM ha aderito, in qualità di partner, al progetto “Milano Metropolitan System 2010” sviluppato da OSMI Borsa Immobiliare (Azienda Speciale della Camera di Commercio per l’organizzazione di Servizi per il Mercato Immobiliare). Tale progetto nasce con l’intento di partecipare in maniera forte e unitaria, con le maggiori istituzioni, associazioni di categoria e partner privati milanesi, alle principali manifestazioni del settore immobiliare, quali il MIPIM di Cannes, Expo Real di Monaco, Expo Italia Real Estate e Urban Promo di Venezia. Anche in questa edizione il tema conduttore della presenza del PIM alla mostra è stato la promozione dell’attività del Centro Studi. All’interno dell’ampio stand di “Milano Metropolitan System 2010”, il progetto dello spazio espositivo occupato dal Centro Studi PIM prevedeva una suddivisione in tre sezioni corrispondenti ai principali settori di attività. In tal senso, i pannelli presentati a EIRE 2010 avevano innanzitutto l’obiettivo di illustrare il contenuto innovativo degli strumenti di analisi del Centro Studi, attraverso la presentazione del SIT [MISURC (Mosaico Informatizzato degli Strumenti URbanistici Comunali), MOSPAR (Mosaico informatizzato dei Piani delle Aree Regionali protette) e SIT Mobilità], e, nello stesso tempo, di comunicare il senso di concreta applicazione, attraverso progetti e proposte, delle attività di documentazione e ricerca, in modo da rappresentare un succinto percorso espositivo dei diversi ambiti di attività del PIM: Politiche e strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio, Tutela e valorizzazione del sistema paesistico-ambientale, Riorganizzazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità. I pannelli evidenziano come negli ultimi quindici-venti anni l’attività del PIM si sia alquanto diversificata: a fronte di una domanda della pubblica amministrazione sempre più orientata alla pianificazione e progettazione operativa, il PIM, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali, ha elaborato studi di pianificazione strategica e di area, studi ambientali, della mobilità e, soprattutto, di progettazione integrata delle grandi infrastrutture. Nella parte superiore, un pannello di grandi dimensioni (4x2 m) aveva lo scopo di fornire la visione di un ambito,

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

quello interessato dalle province di Milano e di Monza e Brianza, nel quale il tema del governo dello sviluppo territoriale ed economico deve coniugarsi alle strategie per un nuovo paesaggio metropolitano. Infine, è stato mostrato un filmato di presentazione, nel quale venivano approfonditi in modo particolare la storia, la struttura e le attività del Centro Studi PIM. Sempre in qualità di partner del progetto “Milano Metropolitan System 2010”, il PIM ha partecipato per la seconda volta a Urbanpromo, evento di marketing urbanistico organizzato dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), che si è svolto dal 27 al 30 ottobre 2010 a Venezia. In questa occasione, la scelta è stata quella di valorizzare l’attività di progettazione del PIM inerente i Piani di Governo del Territorio, presentando i casi di Gaggiano e Carpiano, pubblicati anche sulla rivista Edilizia e Territorio in occasione dell’evento. Inoltre, come per la scorsa edizione, la ricerca sul consumo di suolo in provincia di Milano (IST_11_07) è stata oggetto di una comunicazione nel corso di un convegno tenutosi nella giornata del 27 ottobre, nell’ottica di fornire alcune prime indicazioni in merito ai quadri di riferimento e alle prospettive di governo del fenomeno.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Angelo Armentano, Alma Grieco, [staff PIM]

9.

Mostra RisorseComuni

Direttore responsabile: Franco Sacchi

(Milano, 23-25 novembre 2010)

ELABORATI

Attività istituzionale svolta a favore dei soci - Programma di attività 2010

PANNELLI

Milano, dicembre 2010 (IST_22_10)

regione urbana milanese - 3. Studi, piani e progetti

1. Un territorio che guarda al futuro - 2. Al servizio degli enti locali della

Il Centro Studi PIM ha partecipato all’annuale edizione di RisorseComuni, che si è svolta nella prestigiosa sede del Palazzo delle Stelline, dal 23 al 25 novembre 2010. RisorseComuni è una mostra-convegno promossa direttamente dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani della Lombardia, con l’obiettivo di creare, con i seminari e l’area espositiva, una base di scambio e approfondimento per gli Enti locali su temi di rilievo per la Pubblica amministrazione, grazie al contributo di amministratori e dirigenti, esperti e aziende. Il tema conduttore della presenza del PIM alla mostra è stato la promozione dell’attività del Centro Studi. In tal senso, l’allestimento dello stand prevedeva una suddivisione in tre sezioni, corrispondenti ai principali settori di attività, con l’obiettivo di illustrare il contenuto innovativo degli strumenti di analisi del Centro Studi, attraverso la presentazione del SIT [MISURC (Mosaico Informatizzato degli Strumenti URbanistici Comunali), MOSPAR (Mosaico informatizzato dei Piani delle Aree Regionali protette) e SIT Mobilità], e, nello stesso tempo, di comunicare il senso di concreta applicazione, attraverso progetti e proposte, delle attività di documentazione e ricerca, in modo da rappresentare un succinto percorso espositivo dei diversi ambiti di attività del PIM: Politiche e strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio, Tutela e valorizzazione del sistema paesistico-ambientale, Riorganizzazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità. I pannelli evidenziano come negli ultimi quindici-venti anni l’attività del PIM si sia alquanto diversificata: a fronte di una domanda della pubblica amministrazione sempre più orientata alla pianificazione e progettazione operativa, il PIM, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali, ha elaborato studi di pianificazione strategica e di area, studi ambientali, della mobilità e, soprattutto, di progettazione integrata delle grandi infrastrutture. Nella parte superiore, un pannello di grandi dimensioni (4x2 m) aveva lo scopo di fornire la visione di un ambito, quello interessato dalle province di Milano e di Monza e Brianza, nel quale il tema del governo dello sviluppo territoriale ed economico deve coniugarsi alle strategie per un nuovo paesaggio metropolitano.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Fabio Bianchini, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Valentina Gambirasio [collaboratrice esterna]

10.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Piano d’Area Sud Milano

Attività svolta su incarico Comune di Corsico (capofila dell’Accordo di collaborazione tra 16 Comuni e la Provincia di Milano) Milano, dicembre 2010 (CON_11_07)

ELABORATI RELAZIONE (pp. 62) 1. Sintesi fase ricognitiva - 2. Quadro programmatico - 3. Un territorio in tensione - 4. Visione dello sviluppo - 5. Obiettivi e azioni - 5.1 Sistema della mobilità - 5.2 Sistema insediativo - 5.3 Sistema paesistico-ambientale - 6. Ambiti strategici di intervento - 6.1 Gli orientamenti del nuovo PTCP della Provincia di Milano - 6.2 Ambito 1 – Asta Naviglio Grande: trasformazione e riqualificazione urbanistica - 6.3 Ambito 2 – Asta Naviglio Pavese: sviluppo per funzioni metropolitane - 6.4 Ambito 3 – Rozzano-Opera-Pieve: consolidamentosviluppo di sistemi intercomunali TAVOLE 1. Ambito 1 - Asta Naviglio Grande - 2. Ambito 2 – Asta Naviglio Pavese - 3. Ambito 3 – Rozzano-Opera-Pieve

Il Piano d’Area Sud Milano è stato realizzato in attuazione dell’Accordo di collaborazione tra i 16 Comuni e la Provincia di Milano con l’obiettivo di costituire il quadro di riferimento sia per gli aspetti sovracomunali, con particolare riferimento al PTCP, sia per gli aspetti locali, con particolare riguardo ai PGT in via di predisposizione ai sensi della LR 12/2005. Il documento definitivo del Piano d’Area Sud Milano, finalizzato ad apportare argomenti utili all’interlocuzione tra Comuni e Provincia sui temi relativi al Piano, dopo aver ripreso i contenuti salienti dei primi due documenti (ricognitivo e programmatico) ed aver delineato gli orientamenti salienti del nuovo PTCP della Provincia di Milano, affronta tre ambiti strategici di intervento che si diversificano anche per la tipologia prevalente delle azioni in essi previste: trasformazione e riqualificazione urbana; sviluppo per funzioni metropolitane; consolidamento-sviluppo di sistemi urbani intercomunali. Ambito 1 - Asta Naviglio Grande: trasformazione e riqualificazione urbanistica Per questo ambito, caratterizzato profondamente da elementi di infrastrutturazione territoriale a ridosso dei quali si è strutturato un sistema insediativo compatto ed articolato tra funzioni di differente natura, con l’alternanza di insediamenti residenziali, produttivi e commerciali, le azioni strategiche individuate prevedono: t la riqualificazione della Nuova Vigevanese (asse metropolitano del commercio), sfruttando anche le opportunità connesse alla valorizzazione dell’ambito di fruizione “d” del Parco Agricolo Sud Milano, a confine tra Milano e Cesano Boscone; t la riqualificazione delle aree di stazione e immediati dintorni della Ferrovia suburbana Milano-Mortara quali luoghi di centralità-servizio di scala locale; la valorizzazione del naviglio Grande quale elemento di riqualificazione ambientale e la riqualificazione della Vecchia Vigevanese quale asse viario del sistema urbano locale; t l’avvio della pianificazione, a livello intercomunale, per l’ambito di fruizione “e” del Parco Agricolo Sud Milano, compreso tra i comuni di Buccinasco, Corsico e Trezzano sul Naviglio.

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Ambito 2 - Asta Naviglio Pavese: sviluppo per funzioni metropolitane L’area, quasi interamente compresa nel Parco Sud, si contraddistingue per la presenza sia di notevoli elementi paesaggistico-ambientali, sia di funzioni di valenza sovracomunale (oggetto di rilevanti previsioni di espansione, sia nel breve che nel lungo periodo) a carattere prevalentemente terziario-commerciale-produttivo, oltre che per il posizionamento strategico rispetto alle reti infrastrutturali. Ambito 3 - Rozzano-Opera-Pieve: consolidamento-sviluppo di sistemi urbani intercomunali Per quest’ambito, caratterizzato dalla convivenza di funzioni urbane, funzioni di livello metropolitano e ampi spazi agricoli ancora produttivi, le azioni strategiche individuate riguardano: t favorire un complessivo miglioramento dell’offerta del servizio di trasporto pubblico con particolare attenzione alle linee di adduzione ai sistemi su ferro; t promuovere interventi di riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico; t promuovere azioni di accompagnamento al Progetto Cerba e favorire l’inserimento di attività economiche operanti nel settore biomedicale e alimentare; t garantire la separazione dei nuclei urbani con la valorizzazione degli spazi verdi; t potenziare l’accessibilità viabilistica all’Istituto Humanitas e all’area destinata ad accogliere il progetto Campus della Pieve, creando un collegamento tra i comuni di Opera, Pieve e Rozzano parallelo alla Tangenziale Ovest.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

11. Luoghi urbani e spazio metropolitano. Un racconto attraverso piani, funzioni, e forme insediative

Realizzazione: Franco Sacchi (direttore responsabile), Pietro Lembi (capo progetto), Piero Nobile [staff PIM]; Dario Corvi [consulente esterno]. Contributi di: Emanuele Garda, Francesca Cognetti (DiAP, Politecnico di Milano) e Valeria Fedeli (DiAP, Politecnico di Milano), Francesco Longo (CERGAS, Università Bocconi di Milano), Chiara Mazzocchi (DEPAAA, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano); Mario Felice Farè (collaborazione alla documentazione fotografica), Francesco Manini (tirocinante, collaborazione alla documentazione fotografica). Progetto grafico e impaginazione: Paolo Marelli, Ada Magnani (studio AM:PM) DVD allegato: Valeria Parisi, Claudio Poli, Ilaria Maruccio e Luca Lamura, Gabriele Raimondi, Cristina Poggioli, Sara Ravagnani (3D sas di Adele Gnocchi C.) Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 152): Presentazione di Vittorio Algarotti (Presidente del Centro Studi PIM) - 1. Cinquant’anni di trasformazioni territoriali, cinquant’anni di pianificazione intercomunale – 1.1 Leggere l’evoluzione: le famiglie insediative – 1.2 La struttura del testo - 2. Il sistema insediativo della residenza - 2.1 Configurazioni insediative a confronto - 2.1 L’apporto al sistema insediativo della residenza: l’invenzione degli standard - 3. Il sistema insediativo delle attività economiche - 3/A I luoghi della produzione - 3/B I luoghi del terziario - 3/C I luoghi del commercio - 4. I servizi intercomunali e i grandi sistemi metropolitani: la struttura dei sistemi insediativi e l’integrazione nei territori – 4.1 Autonomie funzionali e territori - 4.2 L’impatto territoriale delle scelte localizzative economiche il caso della logistica - 4.3 L’evoluzione del sistema insediativo agricolo ed alcune sue declinazioni - La permanenza dell’agricoltura periurbana e del patrimonio rurale - 5. Stare nei territori - 5.1 Funzioni metropolitane e configurazioni insediative: alcune questioni emergenti - 5.2 Temi in agenda, relazioni tra progetti urbani e pianificazione, forme di governance metropolitana - Riferimenti bibliografici

Attività istituzionale a favore dei soci Milano, marzo 2011 (IST_14_09)

DVD (120 min.): 1. Focus con gli urbanisti. L’area metropolitana milanese: evoluzione e sfide – 2. Interviste agli amministratori di oggi. I temi in agenda e la governance metropolitana – 3. Interviste ai protagonisti della storia del PIM. Origine, fasi di sviluppo e prospettive

Il PIM, nell’ambito dell’attività istituzionale dedicata alla pubblicazione di contributi utili alla discussione tecnica e politica sui problemi territoriali dell’area milanese, si è occupato delle forme dello sviluppo insediativo urbano in relazione al processo di pianificazione che ha accompagnato tale sviluppo. L’occasione che ha originato la scelta è l’imminente ricorrenza dei cinquant’anni dalla nascita del Centro Studi PIM. Nello specifico, lo sguardo si rivolge ai principali processi di formazione del sistema insediativo dell’area metropolitana milanese a partire dagli anni Sessanta, inquadrando la relazione tra piani, funzioni urbane, strumenti attuativi ed esiti concreti. Tale relazione viene vista in riferimento ad una serie di macro-famiglie (il sistema insediativo della residenza, i luoghi della produzione, i luoghi del terziario, i luoghi del commercio, i servizi e le attrezzature di scala sovra comunale) cercando di fornire una sorta di “tipizzazione” della crescita urbana in chiave critica ed interpretativa. Lo scopo non è quello di “fare la storia”, ma piuttosto di fornire elementi di stimolo per guardare al futuro, provando a vedere come l’insieme delle famiglie insediative che hanno caratterizzato l’attuale assetto urbano restituisca oggi un quadro ricco di problemi e di opportunità per il miglioramento della qualità insediativa e territoriale di questa area. L’assetto attuale dei territori, in riferimento alla configurazione che le diverse funzioni urbane sono andate assumendo, mostra una serie di questioni che presentano caratteri specificatamente intercomunali: anche per questo, accanto alle analisi di tali configurazioni, vengono riproposte specificità, domande e sfide che emergono dai sistemi locali presenti nell’area metropolitana, sullo sfondo dei modelli di governance più o meno adeguati per trattarle a questa scala. La realizzazione di questo numero di A&C è stata occasione e ha comportato, tra l’altro, una serie di attività quali: t il riordino e la selezione di parte del materiale degli archivi PIM; la scansione di numerosi documenti e il restauro dei quattro pannelli del Mosaico dei piani del 1978. Una parte di questi documenti è stata quindi riportata in

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una sezione apposita di Argomenti e Contributi (box di approfondimento); t il reperimento ad hoc di dati e banche dati (AIAP-ARPA Lombardia, ed altre) che, aggiungendosi a quelle abitualmente utilizzate dal Centro Studi, sono servite per le analisi delle trasformazioni dei sistemi insediativi dell’area metropolitana; t interviste a testimoni privilegiati che hanno partecipato ai lavori preparatori ed alla fondazione del PIM, oltre che ad alcune delle sue fasi di sviluppo. Sono stati inoltre intervistati urbanisti ed attuali amministratori locali (rappresentanti delle realtà socie del PIM), chiedendogli di pronunciarsi in merito ad alcune delle vicende storiche legate al PIM e ai temi oggi in agenda alla scala intercomunale. Una parte delle interviste che sono state realizzate è stata filmata (nei mesi di settembre–dicembre 2010) e quindi montata nel DVD allegato al volume.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Cella [staff PIM]

12.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Attività di conversione degli strati informativi del PGT di Nova Milanese in accordo con la LR 12/05 ELABORATI DATI (shape file) 1. Aree Agricole - 2. Ambiti di tessuto urbano consolidato - 3. Ambiti di trasformazione - 4. Modalità attuative - 5. Nuclei di antica formazione - 6. Aree non soggette a trasformazione urbanistica - 7. Servizi di livello comunale e sovracomunale esistenti e in progetto - 8. Classi di sensibilità paesistica 9. Mosaico della fattibilità geologica - 10. Aree soggette ad amplificazione sismica – 11. Beni storico-culturali esistenti – 12. Impianti di livello comunale e sovracomunale esistenti – 13. Confine comunale aggiornato

Attività svolta su incarico del Comune di Nova Milanese Milano, febbraio 2011 (CON_11_10)

SCHEDE 1. Aree Agricole - 2. Ambiti di tessuto urbano consolidato - 3. Ambiti di trasformazione - 4. Modalità attuative - 5. Aree non soggette a trasformazione urbanistica - 6. Servizi di livello comunale - 7. Servizi di livello sovracomunale esistenti ed in progetto - 8. Classi di sensibilità paesistica – 9. Impianti esistenti

Il Comune di Nova Milanese ha richiesto al Centro Studi PIM, nell’ambito delle attività per l’approvazione del proprio PGT, l’attività di conversione delle tavole del PGT approvato, dal formato CAD nei formati richiesti dalla LR 12/05, ovvero shape file. Contemporaneamente è stato dato supporto nella produzione dei file Acrobat .pdf per le schede da allegare ad alcuni dati e, infine, l’aiuto nella compilazione delle informazioni via web presso l’Archivio Documentale del Geoportale del sito della Regione Lombardia, al fine della pubblicazione. Principalmente, in stretta collaborazione con i referenti dell’Ufficio Tecnico Comunale, è stata effettuata la trasformazione dal CAD in shape file delle informazioni, relative ai Documenti del PGT: il Documento di Piano, il Piano dei Servizi, il Piano delle Regole e lo Studio Geologico. Lo svolgimento del lavoro è stato: traduzione delle tavole CAD, create appositamente dall’ufficio tecnico, con i soli dati di interesse generale che la Regione richiede per la composizione del Mosaico dei PGT, come previsto dallo “Schema fisico Tavola delle Previsioni 1:10.000 - Sistema Informativo della Pianificazione Locale”. In particolare, si è effettuata la traduzione e, tramite gli strumenti provvisti dalla struttura geodatabase di ArcGIS-ESRI, si è controllata la congruenza geometrica utilizzando le regole topologiche che evidenziano e correggono le sovrapposizioni tra aree, gli errori di copertura tra strati ed eventuali aree debordanti dai confini comunali assegnati. Sono state poi predisposte le schede, in formato pdf, sempre previste dallo “Schema fisico Tavola delle Previsioni 1:10.000 - Sistema Informativo della Pianificazione Locale”, in cui si comunicano nel geoportale informazioni dettagliate riguardo le aree suddette. Le schede, su precisa indicazione dei tecnici comunali, sono state create dal Centro Studi PIM, a partire dalla documentazione allegata al Piano stesso. Infine, è stato fornito supporto, quando richiesto, al personale tecnico comunale per la compilazione dovuta della “sezione documentale” presso l’Archivio Documentale del Geoportale del sito della Regione Lombardia.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

13. Collaborazione all’Adeguamento del PTCP della Provincia di Milano - Prima Fase

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio Programma di collaborazione 2010 Milano, marzo 2011 (IST_01_10)

Realizzazione: Nobile Pierluigi (capo progetto), Fabio Bianchini , Francesca Cella, Paola Pozzi, Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Andrea Giambarda [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RELAZIONI Rapporto “Elementi per la definizione delle polarità” (bozza) Collaborazione alla predisposizione del documento di presentazione dei contenuti dell’adeguamento del PTCP in occasione della Conferenza dei Comuni tenutasi il 2 marzo 2011

TAVOLE 1. La regione urbana (Allegata alle Linee Guida) – 2. Il sistema paesistico e ambientale (Allegata alle Linee Guida) – 3. Il sistema insediativo e infrastrutturale (Allegata alle Linee Guida) - Interventi infrastrutturali. Rete stradale e trasporto pubblico su ferro (n. sei tavole, scala 1:30.000) (Allegate al Documento di presentazione dei contenuti dell’adeguamento del PTCP in occasione della Conferenza dei Comuni tenutasi il 2 marzo 2011)

Il Centro Studi PIM, all’interno del Programma di collaborazione istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio per l’anno 2010, ha svolto un’attività di supporto all’Ufficio di Piano provinciale impegnato nel processo di adeguamento del PTCP vigente ai contenuti della LR 12/2005. L’adeguamento del PTCP, avviato con delibera della G.P. n° 606/09 del 28 luglio 2009, si è reso necessario sia in ragione degli adempimenti previsti dalla LR 12/05 sia a seguito della costituzione della Provincia di Monza e Brianza. Il lavoro del PIM si è svolto in stretto rapporto di collaborazione con la struttura dell’Ufficio di Piano provinciale e con le figure professionali di elevata competenza tecnico-scientifica di cui si avvale la stessa Direzione. In particolare, le attività svolte, di cui è prevista la prosecuzione, sino all’approvazione dello strumento di piano, con il Programma di collaborazione per l’anno 2011, sono state le seguenti. Elaborazione Linee Guida - Per quanto concerne questo documento il Centro Studi PIM, oltre ad aver partecipato agli incontri tecnici preparatori e di discussione della bozza delle Linee Guida, ha curato l’elaborazione delle tre tavole allegate al testo: “Regione urbana”; “Il sistema paesistico e ambientale”; “Sistema insediativo e infrastrutturale”. Sistema infrastrutturale - In merito al tema, a seguito di un confronto con i Tecnici dell’Ufficio di Piano, si è predisposta la bozza delle tavole relative al quadro delle infrastrutture della mobilità esistenti e di progetto della regione urbana milanese, a scala di maggior dettaglio rispetto a quanto predisposto per le Linee Guida. In particolare, si è curata la raccolta e la sistemazione (schedatura e georeferenziazione secondo i requisiti del SIT provinciale) dei progetti stradali, oltre che di scala regionale e provinciale, di quelli di interesse intercomunale proposti dagli enti locali. Nello specifico, si è curata la redazione delle tavole in scala 1:30.000 del territorio provinciale predisposte per la Conferenza dei Comuni del 2 marzo 2011, in occasione della quale sono stati presentati i principali contenuti della proposta di adeguamento del PTCP. Inoltre, nel corso dell’attività si è fornito un contributo di assistenza alla predisposizione di specifici elaborati cartografici utili al processo di adeguamento del piano ed all’interlocuzione dell’Amministrazione provinciale con i Comuni.

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Sistema paesistico - Riguardo al tema si è proceduto all’interlocuzione con i componenti dell’Ufficio di Piano al fine di definire le modalità di sviluppo/approfondimento degli aspetti relativi alla definizione del “degrado”, in relazione alle indicazioni del Piano Territoriale Regionale e della DelGR n°8/6421 del 27/12/07 “Criteri ed indirizzi relativi ai contenuti paesistici dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale”. Ambiti agricoli strategici - Per quanto concerne questo tema, oltre alla partecipazione agli incontri tecnici di discussione circa la definizione del significato strategico degli ambiti, è stata prestata la collaborazione alla elaborazione di materiali di base utili alla costruzione della proposta degli stessi ambiti agricoli strategici. In particolare, l’attività è consistita nella “trasposizione” di dati nel SIT provinciale (shapefile georeferenziati) riguardanti aree agricole contenute in PGT, in fase di approvazione, di alcuni Comuni della Provincia di Milano. Definizione polarità e caratteri di dispersione/sfrangiamento del sistema insediativo - In merito a questi temi si è svolta un’attività finalizzata alla elaborazione di un “documento di lavoro” utile ad approfondire i caratteri del territorio provinciale e rispondente ad alcune indicazioni espresse nelle Linee Guida. Ai fini dell’elaborazione del “documento di lavoro”, si è proceduto, in stretta relazione con i consulenti esperti dell’Ufficio di Piano, all’approfondimento dei caratteri di polarità e di quelli dispersione/sfrangiamento del sistema insediativo. In particolare, si è proceduto alla identificazione dei territori appartenenti alla città centrale ed alle principali polarità provinciali. Infine, accanto alle specifiche attività sopra descritte, si è garantito il supporto e la fornitura di dati e cartografie di lavoro ai componenti dell’Ufficio di Piano per le diverse fasi del processo di adeguamento del PTCP in corso e si è proceduto alla predisposizione di una nota di resoconto dei lavori di studio, ricerca e pianificazione sul tema casa.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Claudio Paraboni [staff PIM], Marco Vittorio Rota [collaboratore esterno]

14.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Consulenza e supporto tecnico al Comune di Basiglio per la strutturazione e l’organizzazione del SIT

ELABORATI RELAZIONE (pp. 25) Rapporto conclusivo delle attività – Attività 1: Verifica delle proprietà comunali – Attività 2: Verifica del SIT comunale

Attività istituzionale a favore del Comune di Basiglio Programma di Collaborazione 2010 Milano, marzo 2011 (IST_17_10)

ALLEGATI Documenti analizzati, scansiti e resi disponibili dalla relazione in modalità hypertesto, dei Piani Attuativi esaminati: 1 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “MILANO 3 CITY” 2 - PIANO DI ZONA “LA BASIGLIESE” 3 - PIANO DI ZONA “AVIONETA” 4 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “BORGOVICINO” 5 - PROGRAMMA INTEGRATO DI RECUPERO “CASCINA COLOMBAIA” 6 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “ROMANO PALTANO” “MILANO 3” 7 - PROGRAMMA INTEGRATO DI RECUPERO “CASCINA VIONE” 8 - PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO “BASIGLIO NUOVA” 9 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “RENONCINO”

Nell’ambito delle attività istituzionali che il PIM svolge in favore dei propri soci, il Comune di Basiglio ha chiesto al Centro Studi PIM un supporto in merito alla riorganizzazione del SIT comunale. La prima attività, di supporto all’Ufficio Tecnico Comunale - Settore Ambiente, è stata finalizzata alla verifica, attraverso un riesame delle Convenzioni urbanistiche a suo tempo stipulate, delle proprietà della zona Milano 3. Tale verifica ha condotto alla distinzione tra aree pubbliche e aree private, tra parti asservite all’uso pubblico o cedute in diritto di superficie. Sono stati analizzati cinque Piani di Lottizzazione, un Piano di Zona, due Programmi Integrati di Recupero e un Programma Integrato di Intervento, per un totale di nove convenzioni. In particolare, il Comune ha richiesto di registrare le convenzioni stipulate per verificare il reale stato delle proprietà comunali e il grado di aggiornamento del Catasto fabbricati/terreni dell’Agenzia del Territorio. Per ogni Piano Attuativo è stata costruita una schedatura contenente: t foto aerea di inquadramento; t descrizione sintetica dei termini della convenzione tra l’operatore e il Comune relativamente alle aree pubbliche; t collegamenti alla documentazione scannerizzata (in formato .PDF) attivabili con degli hyperlink; t immagine della tavola vettoriale con l’azzonamento. A questa analisi è seguita la digitalizzazione con conseguente aggiornamento della aerofotogrammetria, integrabile con Sistema Informativo Territoriale del Comune. I formati di output di tale lavoro sono stati: t shape per il Piano di Lottizzazione “Romano Paltano” (Milano 3) su base catastale; t CAD relativamente agli altri Piani su base aerofotogrammetrica. La seconda attività richiesta è consistita nella verifica del SIT relativo al Settore Urbanistica/Gestione del Territorio. È stata effettuata l’analisi dei dati cartografici disponibili e del loro grado di aggiornamento/congruità, nella verifica della struttura dati e della proiezione geografica, quindi delle possibilità di gestione utilizzando il software disponibile presso il Comune. Infine, si è proceduto alla verifica delle risorse dedicate in relazione alle effettive esigenze dell’Ufficio Tecnico.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Claudio Paraboni [staff PIM], Marco Vittorio Rota [collaboratore esterno]

15. Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese: discussione e confronto tecnico

Attività istituzionale a favore dei Soci per l’anno 2010 Milano, maggio 2010 (IST_06_10)

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI REPORT (pp. 29) Premessa - Infrastrutture, territorio e ambiente - Una riflessione più innovativa - Coerenza tra le previsioni/aggiustamenti dinamici – Progetti Infrastrutturali Progetti per grado di maturazione e azioni della pianificazione - Previsioni sulla rete stradale - Previsioni sulla rete del trasporto pubblico su ferro – Territorio e Ambiente - Confronto tra grandi interventi e territorio/ambiente - Specificità degli ambiti territoriali - Infrastrutture per il territorio della regione urbana Nuovi scenari e Pianificazione - Verifica selettiva dei programmi in un quadro territoriale in via di cambiamento - Accentuare la dimensione sistemica delle politiche - Grandi opere da sole non bastano - (Ri)-valutare la qualità del progetto in relazione ai contesti e alle risorse - Progetti in trappola: azioni senza consenso e consenso senza azioni - Coordinamento dello sviluppo, individuazione di progetti prioritari e aree leader - Nuove modalità di accompagnamento/orientamento dei progetti infrastrutturali

Nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore dei Soci per l’anno 2010 il Centro Studi PIM ha ritenuto opportuno promuovere una discussione e un confronto tecnico tra progettisti, istituzioni, agenzie pubbliche e operatori su un tema ritenuto di notevole interesse ed attualità nello scenario della pianificazione di scala locale e sovra-locale, ossia il tema del rapporto tra territorio, ambiente e grandi progetti infrastrutturali in azione nell’area milanese. L’intento della discussione proposta è stato quello di mettere a fuoco temi/problemi e di individuare possibili azioni da intraprendere affinché i soggetti istituzionali coinvolti nei processi pianificatori possano raggiungere una maggiore consapevolezza, non solo in ordine alla necessità di far dialogare più efficacemente i diversi livelli di pianificazione con la progettualità ai diversi stadi di maturazione, ma anche in relazione all’esigenza di integrare in modo più convincente i differenti campi disciplinari, ripensando gli interventi infrastrutturali come “progetti per il territorio” e attivando nuovi meccanismi di coordinamento tra intenzioni/previsioni/decisioni di sviluppo. Pertanto, il contributo tematico predisposto del PIM ed illustrato al seminario tenutosi il 25 maggio 2010 ha affrontato in particolare i seguenti aspetti. t La coerenza tra il grado di maturazione dei progetti infrastrutturali che interessano il territorio dell’area metropolitana milanese (strade e trasporto pubblico su ferro) e le differenti e conseguenti azioni che la pianificazione, a partire dai PTCP, è chiamata a promuovere per ciascuno di essi; tali azioni possono essere una semplice presa d’atto per le opere di recente realizzazione, un’azione di accompagnamento per i progetti “certi, una riclassificazione delle priorità per i progetti in “sofferenza” o, infine, un ripensamento di ruolo, finalità e alternative possibili per le previsioni più incerte. t Gli effetti derivanti dall’attuazione dei grandi interventi infrastrutturali (miglioramento delle attuali condizioni di accessibilità, creazione di nuove opportunità localizzative, ecc.), rapportati alle specificità insediative ed ambientali che contraddistinguono i diversi ambiti territoriali dell’area metropolitana milanese (la città di Milano, il Nord Milano, l’Asse del Sempione e la Brianza Centrale, l’Est Milano ed il Vimercatese, il Sud Milano, il SudOvest Milano). t La definizione delle modalità con cui il PTR ed il PTCP possano accompagnare/orientare i nuovi progetti infrastrutturali, accentuando la dimensione sistemica delle politiche, rivalutando la qualità dei progetti in relazione ai contesti e alle risorse ed attuando un maggior coinvolgimento delle comunità locali, stabilendo, sulla base di una griglia di opportunità e tutele, meccanismi di incentivazione (e penalizzazioni) nei confronti dei Comuni e dei relativi programmi di sviluppo (es. priorità nelle linee di finanziamento, sovvenzioni o agevolazioni economico-finanziarie, azioni di promozione o “tutoraggio”, percorsi procedurali semplificati, ecc.).

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

16. Studio di fattibilità tecnico-economica per la variante alla SP128 a est del territorio di Dairago

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM], M.D.P. Engineering srl di Dallagiovanna e Pinna [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 59): Premessa – 1. Inquadramento infrastrutturale, urbanistico e ambientale – 1.1 Inquadramento infrastrutturale – 1.2 Progetto preliminare “Sempione bis” – 1.3 Quadro urbanistico di riferimento – 1.4 Quadro ambientale di riferimento – 2. Rilievi di traffico disponibili – 2.1 Fonte dei dati – 2.2 Analisi dei flussi di traffico rilevati – 3. Caratteristiche e criticità della SP128 e del corridoio territoriale allo studio – 3.1 Criticità della SP128 – 3.2 Corridoi alternativi analizzati – 3.3 Caratterizzazione dell’ambito d’indagine – 4. Individuazione delle soluzioni progettuali – 4.1 Obiettivi e condizionamenti per la definizione delle scelte progettuali – 4.2 Prime soluzioni progettuali analizzate – 4.3 Soluzione progettuale finale individuata (Ipotesi 3) – 5. Fattibilità tecnicoeconomica della soluzione individuata – 5.1 Descrizione generale del progetto e suddivisione in lotti – 5.2 Andamento altimetrico del tracciato principale (Lotto 1) – 5.3 Andamento planimetrico del tracciato principale (Lotti 1, 2 e 3) – 5.4 Manufatti (Lotti 4 e 5) – 5.5 Segnaletica, illuminazione e pacchetto stradale – 5.6 Descrizione delle fasi di lavoro – 5.7 Stima dei costi per la realizzazione degli interventi proposti – 5.8 Cronoprogramma di massima dei lavori TAVOLE: 1.1 Stato di fatto delle reti infrastrutturali – 1.2 Nuovo assetto delle reti infrastrutturali – 1.3 Rete infrastrutturale a scala locale (stato di fatto e previsioni future) – 1.4 Progetto preliminare “Sempione bis”: andamento plano-altimetrico della tratta di interesse per il comune di Dairago – 1.5 Sistema insediativo esistente e previsto – 1.6 Sistema dei vincoli paesisticoambientali e storico-monumentali – 1.7 Naturalità, agricoltura e paesaggio – 2.1 Volumi di traffico rilevati sulla rete stradale esistente – 3.1 Corridoi alternativi considerati per la localizzazione della variante alla SP128 – 1.2 Caratterizzazione dell’ambito d’indagine – 4.1 Individuazione delle soluzioni progettuali: ipotesi 1 – 4.2 Individuazione delle soluzioni progettuali: ipotesi 2 – 4.3 Individuazione delle soluzioni progettuali: ipotesi 3 – 5.1 Planimetria di progetto – 5.2 Planimetria di progetto su fotopiano – 5.3 Profili longitudinali

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio Programma di collaborazione 2010 Milano, dicembre 2010 (IST_15_10)

TABELLE: 1.1 Stato di avanzamento del progetto di triplicamento della linea Rho-Gallarate, con quadruplicamento fino a Parabiago e “raccordo Y” – 1.2 Caratteristiche del tracciato del progetto preliminare del “Sempione bis” – 1.3 Costo del progetto preliminare del “Sempione bis” – 1.4 Stato di avanzamento delle procedure di redazione dei PGT – 1.5 Elementi identificativi dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale – 2.1 Rilievi disponibili lungo la SP129 nella sezione di Dairago – 2.2 Rilievi disponibili lungo la SP128 nella sezione di Busto Garolfo – 2.3 Rilievi disponibili lungo la SP128 a nord di Dairago – 2.4 Rilievi disponibili lungo la SP128 nella sezione di Dairago – 5.1 Sequenza di rettifili e curve lungo il tracciato principale della Variante alla SP128 – 5.2.1 Stima dei costi per il Lotto 1 (rotatoria di Busto Garolfo) – 5.2.2 Stima dei costi per il Lotto 2 (tracciato principale della Variante alla SP128) – 5.2.3 Stima dei costi per il Lotto 3 (rotatoria di Busto Arsizio) – 5.2.4 Stima dei costi per il Lotto 4 (sovrappasso SP129, via Toti-via Pacinotti) – 5.2.5 Stima dei costi per il Lotto 5 (sovrappasso via del Carroccio) – 5.3 Stima dei costi per la realizzazione dell’intero intervento

L’abitato di Dairago è attraversato, in direzione nord-sud, dalla SP128 Magenta-Dairago, strada provinciale che costituisce un’importante direttrice per i collegamenti intercomunali del nord-ovest milanese (mettendo in comunicazione gli assi stradali trasversali rappresentati dalla SP12 Inveruno-Legnano e dalla exSS527 Bustese), ma, nel contempo, rappresenta l’asse centrale portante della viabilità urbana comunale. Questo duplice ruolo condiziona negativamente la vivibilità del nucleo cittadino di Dairago, in relazione ai carichi di traffico che si registrano lungo il suo percorso, elevati se rapportati alle caratteristiche tecnico-funzionali della strada ed al contesto interessato. È quindi auspicabile la ricerca di una soluzione infrastrutturale alternativa, che potrebbe essere offerta dal cosiddetto “Sempione bis”, variante alla SS33 del Sempione tra gli abitati di Rho e Gallarate. Esso, infatti, contribuirà a migliorare le condizioni di circolazione lungo la maglia viaria del nord-ovest milanese, non solo rappresentando un’alternativa rispetto all’asse storico della strada statale, ma anche costituendo, a livello locale, una variante rispetto all’itinerario della SP128 nella tratta di attraversamento dell’abitato

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di Dairago. Tale intervento è inserito tra le opere di preminente interesse nazionale e ne è stato redatto (nel 2003) il progetto preliminare. Esso è, però, ancora in attesa di approvazione da parte del CIPE nell’ambito delle procedure della “Legge Obiettivo”, con prospettive di realizzazione che appaiono ancora piuttosto incerte, sebbene l’intervento sia stato ricompreso anche tra le opere “necessarie” di Expo 2015. Pertanto, l’Amministrazione comunale di Dairago ha incaricato il Centro Studi PIM di sviluppare uno specifico Studio di fattibilità per individuare una soluzione di medio periodo che consenta di risolvere le criticità rilevate, senza compromettere le future realizzazioni di più ampia scala. L’obiettivo è quello di fornire agli Enti coinvolti gli elementi tecnico-economici necessari per assumere decisioni condivise e coerenti nelle fasi successive della progettazione e realizzazione delle opere. Nel dettaglio, il presente Studio di fattibilità si compone delle seguenti parti: t definizione del quadro conoscitivo generale del contesto nel quale si inserisce l’intervento allo studio, in termini infrastrutturali (analizzando, anche in chiave critica, le previsioni progettuali che determineranno lo scenario futuro di medio-lungo periodo delle reti di mobilità, con particolare riferimento alla soluzione infrastrutturale proposta nel progetto preliminare del “Sempione bis”), trasportistico (analizzando i rilievi di traffico disponibili), urbanistico (tenendo conto delle principali previsioni di espansione insediativa) e ambientale (evidenziando le aree a maggiore sensibilità paesistica e naturalistica); t analisi delle caratteristiche e delle criticità della tratta stradale esistente e del possibile corridoio territoriale entro il quale collocare l’intervento allo studio, anche in relazione agli sviluppi insediativi ed infrastrutturali previsti nel breve-medio periodo nelle immediate vicinanze; t individuazione delle possibili soluzioni infrastrutturali necessarie per risolvere le criticità locali ed allontanare il traffico di attraversamento dall’area urbana di Dairago, valutandone la coerenza con lo scenario di più lungo periodo conseguente alla realizzazione del complessivo itinerario in variante alla SS33 del Sempione; t elaborazione, per la soluzione infrastrutturale ritenuta più idonea, degli approfondimenti di fattibilità tecnica plano-altimetrica (tenendo conto della vigente normativa per la costruzione delle strade e delle intersezioni), accompagnata da una quantificazione dei costi per l’attuazione degli interventi proposti e da una stima di massima dei tempi previsti per la loro esecuzione.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Evelina Saracchi [staff PIM]; Sara Bonvissuto, Luca Sterpi [collaboratori esterni

17. Piano generale del traffico urbano e scenari di medio-lungo periodo del Comune di Casorezzo

Attività svolta su incarico del Comune di Casorezzo Milano, giugno 2010 (CON_19_08)

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RELAZIONE (pp. 139) 1. Le reti infrastrutturali esistenti e previste - 1.1 Il quadro sovracomunale 1.2 La tangenziale di Casorezzo - 2. Il sistema della viabilità - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 4.1 L’offerta di spazi per la sosta - 5. La rete ciclabile - 6. I rilievi di traffico - 6.1 Le sezioni e le modalità di rilievo - 6.2 analisi dei flussi rilevati - 6.3 I flussi di traffico sulla rete sovracomunale - 7. L’incidentalità - 8. Individuazione delle problematicità e delle criticità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità - 10.1 La classificazione funzionale - 10.2 L’istituzione delle isole ambientali - 10.3 Gli interventi previsti/proposti - 10.4 La realizzazione della tangenziale e le proposte d’intervento connesse - 10.5 Gli interventi previsti/proposti in ambito comunale 11. La politica della sosta - 12. La componente debole: pedoni e ciclisti - 13. Le fasi di attuazione del Piano TAVOLE A. Assetto della rete viaria. Stato di fatto. Inquadramento territoriale - B. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale - 0. Toponomastica Essenziale - 1. Schema di circolazione - 2. Trasporto pubblico - 3. Regolamentazione della sosta. - 4. Rete dei percorsi ciclabili 5a. Localizzazione delle sezioni di rilievo - 5b. Rilievi di traffico. Ora di punta del mattino - 6. Incidentalità anno 2008 - 7a. Classificazione funzionale della rete viaria. Stato di fatto - 7b. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario 1 - 7c. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario 2 - 7d. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario 3 - 8. Interventi proposti/previsti - 9. Rete dei percorsi ciclabili. Itinerari proposti - 10. Le fasi di attuazione

Il Centro studi PIM è stato incaricato dal Comune di Casorezzo di predisporre il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) con lo scopo di valutare non solo gli interventi di breve periodo propri del PGTU, ma anche l’inquadramento sovracomunale di medio-lungo periodo prendendo in considerazione le fasi di progressiva realizzazione dell’itinerario tangenziale ed individuando, di conseguenza, gli interventi da adottare sulla rete storica. L’art. 36 del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, “Nuovo Codice della Strada”, prevede l’obbligo per i Comuni con più di 30.000 abitanti di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, da elaborare nel rispetto delle “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”, emanate dal Ministero dei Lavori pubblici il 24 giugno 1995. Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali e fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Tale strumento necessita di aggiornamenti periodici sia per il monitoraggio dello stato di attuazione che per l’approfondimento particolareggiato di specifiche tematiche. É uno strumento di pianificazione sottordinato rispetto allo strumento urbanistico comunale Piano di Governo del Territorio (PGT).

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

I contenuti del PUT vengono distinti su tre livelli di progettazione. Il 1°livello di progettazione è quello del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), inteso come piano quadro. Il 2° livello di progettazione è quello dei Piani Particolareggiati del traffico urbano, intesi quali progetti per l’attuazione del PGTU, relativi ad ambiti territoriali più ristretti di quelli dell’intero centro abitato o a particolari tematiche. Il 3° livello di progettazione è quello dei Piani esecutivi del traffico urbano, intesi quali progetti esecutivi dei Piani Particolareggiati del traffico urbano. Il documento si compone di una fase analitica e di una fase propositiva. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale ottenuta mediante: t la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali; t l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (marzo-maggio 2009); t la ricostruzione dei carichi di traffico che interessano il comune di Casorezzo mediante una campagna ad hoc di rilievi (maggio 2009); t la lettura dell’offerta del trasporto pubblico; t la dotazione di piste ciclabili. La fase propositiva contiene le indicazioni sugli interventi previsti, l’analisi e l’individuazione dei possibili interventi da attuare, nel breve-medio-lungo periodo e delle possibili modificazioni dell’assetto per le reti di mobilità, in relazione alle diverse fasi di realizzazione della tangenziale di Casorezzo. In particolare, tale fase di lavoro include le proposte di riqualificazione/messa in sicurezza di strade e intersezioni, di realizzazione di piste ciclabili e di opere di moderazione del traffico. A conclusione del documento vengono organizzati in tre fasi temporali gli interventi proposti.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

18. Tangenziale Est Esterna. Progetto definitivo – Analisi territoriali, paesistiche e ambientali

Attività svolta su incarico di CTE (Consorzio Tangenziale Engineering) Milano, luglio 2010 (CON_17_09)

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Cella, Alma Grieco, Claudio Paraboni, Cinzia Vanzulli [staff PIM], B&A, Luca Canova, NQA, Ilaria Parisi [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE ANALISI TERRITORIALI, PAESISTICHE ED AMBIENTALI 1. Quadro della pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale – 1.1 Relazione generale – 1.2 Schede monografiche per le aree protette (pp. 355 + 50) 2. Analisi del territorio agrario (pp. 55) 3. Analisi paesistico ambientale (pp. 30) 4. Analisi degli ecosistemi (pp. 47) 5. Analisi di intervisibilità (pp. 86) 6. Relazione paesistica (pp. 115) 7. Trasformazione del bosco e relativi interventi compensativi (pp. 20) 8. Studio faunistico (pp. 27) SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA 1. Studio d’incidenza (pp. 235) TAVOLE ANALISI TERRITORIALI, PAESISTICHE ED AMBIENTALI – Carta dei vincoli ambientali, paesistici e delle aree protette – Carta delle unità paesistico territoriali e del sistema paesistico ambientale – Carta dell’aggiornamento dell’uso del suolo – Carta dei vincoli di difesa del suolo – Carta della rete ecologica regionale – Carta delle reti ecologiche provinciali – Carta delle unità produttive interferite – Carta dell’incidenza e sensibilità degli agro ecosistemi – Carta della definizione di aree omogenee di sensibilità paesistica – Carta delle unità ecosistemiche e degli ecomosaici – Carta della sensibilità degli ecomosaici locali – Carta dei livelli di criticità – Carta della valutazione della sensibilità visiva del paesaggio: visuale statica – Carta della valutazione della sensibilità visiva del paesaggio: visuale dinamica – Carta degli indici di qualità ambientale e faunistica SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA – Studio di incidenza: quadro dei riferimenti ambientali assunti per la valutazione

Il Centro Studi PIM è stato incaricato da CTE – Consorzio Tangenziale Engineering (responsabile della progettazione definitiva della Tangenziale Est Esterna di Milano), della predisposizione delle analisi territoriali, paesistiche ed ambientali necessarie per fornire un quadro aggiornato sullo stato del territorio attraversato dal nuovo tracciato autostradale e dalle relative opere connesse. Ciò al fine di mettere a disposizione degli estensori del progetto ingegneristico e delle opere di mitigazione-compensazione informazioni utili sugli aspetti ambientali e paesistici del contesto nel quale andrà ad inserirsi l’infrastruttura in progetto. Le analisi sono state effettuate a partire dalla documentazione già disponibile nello Studio di Impatto Ambientale allegato al progetto preliminare del medesimo itinerario autostradale, provvedendo alle integrazioni richieste dal maggior grado di dettaglio della progettazione definitiva ed agli aggiornamenti necessari, conseguenti alla disponibilità di informazioni più recenti (per quanto riguarda, ad esempio, gli strumenti della pianificazione territoriale alle diverse scale) ed alle modifiche di tracciato introdotte nel progetto definitivo in ottemperanza alle prescrizioni del CIPE ed alle indicazioni emerse dall’Accordo di Programma regionale. In particolare sono state affrontate le seguenti tematiche: t quadro della pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale, analizzando le indicazioni degli strumenti della pianificazione urbanistica comunale, della pianificazione di livello regionale (PTR e PPR) e provinciale (PTCP) e della pianificazione di settore (PTUA, PRQA e PAI), oltre che la presenza di vincoli di difesa del suolo, vincoli ambientali, paesistici ed aree protette; t analisi del territorio agrario, evidenziando l’organizzazione del sistema rurale e le sue caratteristiche socio economiche, al fine di individuare le aziende agricole interferite, le principali caratteristiche aziendali e le principali filiere produttive; t analisi del sistema paesistico-ambientale, delineando la struttura paesistica delle aree attraversate dal tracciato

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

stradale allo studio, anche in termini di unità paesistico-territoriali e del sistema paesistico-ambientale; t analisi degli ecosistemi, individuando, attraverso la caratterizzazione del quadro ecosistemico complessivo dell’ambito territoriale interessato dal progetto (presenza di Siti della Rete ecologica europea Natura 2000, di Reti Ecologiche Regionali e Provinciali e di Unità ecosistemiche ed Ecomosaici), gli ambiti di specifica valenza ecologica interferiti dal nuovo tracciato stradale, nei confronti dei quali prevedere interventi di contenimento e/o compensazione delle potenziali criticità indotte; t analisi di intervisibilità, necessaria per valutare l’impatto visivo del tracciato stradale allo studio in funzione delle percezioni, sia di tipo statico (punto di vista dell’osservatore esterno al tracciato), che di tipo dinamico (punto di vista del fruitore stradale in movimento) in corrispondenza di opportuni punti di osservazione. È stata predisposta anche la Relazione paesaggistica richiesta dal Dlgs 42/04, art. 146, c. 3 (redatta secondo i criteri e le procedure dalla DelGR n°8/2121 del 15.03.2006), che prevede la verifica della compatibilità fra interesse paesaggistico tutelato e intervento progettato, per le aree e beni assoggettati a specifica tutela paesaggistica ai sensi degli artt. 136 - Immobili ed aree di notevole interesse pubblico e 142 - Aree tutelate per legge del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42/04). Infine, sono stati effettuati studi specialistici richiesti da specifiche prescrizioni del CIPE sul progetto preliminare della Tangenziale Est Esterna di Milano, ossia: t Studio faunistico, che, attraverso analisi in campo ed informazioni bibliografiche pregresse, ha permesso di valutare le emergenze faunistiche direttamente o indirettamente influenzate dagli effetti della realizzazione del tracciato stradale in progetto; t Studio di Incidenza riferito ai Siti della Rete Natura 2000 più prossimi al tracciato della TEEM, ossia i SIC “Riserva naturale Sorgenti della Muzzetta”, “Boschi e Lanca di Comazzo”, “Bosco del Mortone”, “Garzaia del Mortone” e la ZPS “Garzaie del Parco Adda Sud”.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto) [staff PIM] Michele Rossi [collaboratore esterno]

19. Proposta PII area ex-Burgo in Corsico. Analisi accessibilità

Attività svolta su incarico di Damara srl Milano, agosto 2010 (CON_18_08)

Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 91): 1. La proposta di PII: Inquadramento e caratteristiche traffico - 1.1 Quantificazione e caratterizzazione del traffico veicolare indotto dalla proposta d’intervento - 1.2 Quantificazione del traffico veicolare indotto dal PII nell’area ex-Burgo pianificato e approvato - 2. Il sistema della mobilità attuale - 3. Le indagini di traffico - 3.1 Le sezioni di rilievo - 3.2 Le modalità di rilievo - 3.3 Analisi dei flussi rilevati - 4. Individuazione e valutazione delle criticità - 5. Analisi di traffico: verifiche modellistiche - 5.1 Identificazione dell’ora di punta - 5.2 I modelli di micro simulazione - 5.3 La matrice O/D - 5.4 La situazione esistente (novembre 2008) - 5.5 Lo scenario di riferimento (novembre 2009) - 5.6 Gli scenari di progetto - 6. Proposte di riassetto della mobilità TAVOLE: 1. Inquadramento progettuale. Interventi previsti - 2. Schema di circolazione e percorsi ciclabili esistenti e previsti - 3. Regolamentazione della sosta - 4a Rilievi di traffico. Flussi totali - 4b Rilievi di traffico. SS494 (ore di punta) flussi in transito – 5a Rilievi di traffico. Rilievo delle code giornata feriale – 5b Rilievi di traffico. Rilievo delle code giornata di sabato – 6a Rilievi di traffico. Intersezioni 1-2-3 (giornata feriale)- 6b Rilievi di traffico. Intersezioni 1-2-3 (giornata di sabato) – 7a Rilievi di traffico. Intersezioni 4 (giornata feriale) – 7b Rilievi di traffico. Intersezioni 4 (giornata di sabato) – 8a Rilievi di traffico. Intersezioni 5-6-7-8 (giornata feriale) – 8b Rilievi di traffico. Intersezioni 5-6-7-8 (giornata di sabato) – 9a Rilievi di traffico. Intersezioni 9 (giornata feriale) – 9b Rilievi di traffico. Intersezioni 9 (giornata di sabato) – 10. Rilievi di traffico. Alzaia Trieste – Flussi totali – 11a Rilievi di traffico. Alzaia Trieste – Sezione 10 – 11b Rilievi di traffico. Alzaia Trieste – Sezione 11 e 12 – 11c Rilievi di traffico. Alzaia Trieste/Trento/Bozzi – Sezioni 13 e 14 – 12a Confronto tra i rilievi di traffico 2008-2009 e quelli del 2004. Sezioni 1-4-11 – 12b Confronto tra i rilievi di traffico 2008-2009 e quelli del 2004. Sezioni 5-8-13-14 – 13a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Stato di fatto – 13b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Stato di fatto – 14a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario di riferimento – 14b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Scenario di riferimento – 15a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario A – 15b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Scenario A – 16a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario B – 16b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Scenario B – 16c Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Cellini-Cavalcaferrovia. Scenario B – 17a Interventi previsti. Ipotesi A – 17b Interventi previsti. Ipotesi B 3 - PIANO DI ZONA “AVIONETA” 4 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “BORGOVICINO” 5 - PROGRAMMA INTEGRATO DI RECUPERO “CASCINA COLOMBAIA” 6 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “ROMANO PALTANO” “MILANO 3” 7 - PROGRAMMA INTEGRATO DI RECUPERO “CASCINA VIONE” 8 - PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO “BASIGLIO NUOVA” 9 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “RENONCINO”

Il Centro Studi PIM è stato incaricato da DAMARA Srl di effettuare una valutazione degli effetti indotti sulla viabilità dall’attivazione degli interventi previsti nella proposta di PII relativa all’area EX-BURGO. Lo studio è finalizzato a fornire al Committente ed all’Amministrazione comunale di Corsico indicazioni utili alla valutazione del Programma Integrato d’Intervento in merito agli effetti indotti sulla rete viaria esistente e all’individuazione delle possibili soluzioni atte a mitigare le criticità presenti nel comparto nel quale si inserisce la proposta d’intervento. Lo studio si articola in 5 parti: t l’analisi della proposta di PII e la quantificazione del traffico veicolare indotto;

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

t il confronto con la proposta pianificata ed approvata dall’Amministrazione comunale con il PPR zona RTU/2); t l’analisi e lettura della situazione attuale (schema di circolazione, regolamentazione delle intersezioni, quantificazione dell’offerta di sosta) e l’evidenziazione delle criticità presenti; t la verifica mediante micro simulazione degli effetti indotti sulla SS494; t le proposte di riassetto della mobilità A supporto della lettura della situazione attuale e per la calibrazione del modello di micro simulazione è stata effettuata una campagna di rilievi del traffico (novembre 2008 e settembre 2009) in un giorno feriale tipo (giovedì) e nella giornata di sabato, monitorando i flussi di traffico afferenti all’ambito oggetto di analisi in tre fasce biorarie, rispettivamente: t 7.00-9.00 (punta del mattino); t 12.00-14.00 (morbida); t 17.00-19.00 (punta della sera). A seguito degli interventi attuati (inizio novembre 2009) all’intersezione SS494-Sturzo-De Nicola è risultato necessario individuare uno Scenario di Riferimento (novembre 2009) rispetto al quale effettuare le valutazioni indotte dagli interventi previsti negli scenari d’intervento. Le micro-simulazioni, con riferimento all’ora di punta più critica, mostrano gli effetti sul traffico, nello scenario di progetto (comprensivo degli interventi proposti e degli altri interventi previsti nell’area ex-Burgo, (rilocalizzazione ex-Hitman), evidenziando le variazioni in termini di effetto sul traffico della nuova proposta di PII rispetto alla proposta di intervento attualmente pianificata ed approvata dall’Amministrazione comunale con il PPR zona RTU/2). Le micro simulazioni mostrano che nel caso di innesto a “T” (Scenario A) sono necessari alcuni interventi volti a rifunzionalizzare l’intersezione Roma-Per Cesano, mentre la realizzazione di una nuova intersezione completa semaforizzata sulla SS494 (Scenario B) in corrispondenza e in alternativa all’innesto a “T” del cavalcaferrovia, mostra un deciso miglioramento della funzionalità del tratto di vigevanese compreso fra le intersezioni Sturzo-De Nicola e Copernico-Da Vinci e delle intersezioni stesse. Nella fase propositiva vengono, infine, individuati gli interventi integrativi atti a migliorare la viabilità nel suo complesso e la sicurezza del comparto, con particolare attenzione alla componente debole (pedoni e ciclisti), formulando nel caso dell’Alzaia Trieste del naviglio Grande, due ipotesi di intervento.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Evelina Saracchi, Francesca Boeri [staff PIM]; Sara Bonvissuto, Luca Sterpi [collaboratori esterni]

20. Studio del sistema di viabilità e accessibilità all’Istituto Clinico Humanitas in Rozzano e in Pieve Emanuele

Attività svolta su incarico di Humanitas Mirasole spa Milano, dicembre 2010 (CON_14_09)

Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 44): 1. Inquadramento infrastrutturale - 1.1 Assetto infrastrutturale esistente - 1.2 Interventi relativi alla rete stradale - 1.3 Interventi relativi al trasporto pubblico su ferro - 1.4 Rete di trasporto pubblico su gomma esistente e prospettive evolutive - 2. Inquadramento territoriale, urbanisticoambientale e mobilità dolce - 2.1 Inquadramento territoriale - 2.2 Quadro ambientale e paesaggio - 2.3 La mobilità dolce - 3. Analisi di traffico - 3.1 Analisi dei flussi - 4. Il programma di sviluppo del Campus della Pieve - 5. Individuazione delle problematiche e delle criticità - 6. Interventi integrativi a scala territoriale - 7. Analisi e ipotesi di intervento relative all’Istituto Clinico Humanitas e al previsto Campus della Pieve - 8. Riassetto proposto TAVOLE: 1. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale - 2. Assetto dei servizi di trasporto pubblico. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale - 3. Sintesi mosaico PRG - 4. Previsioni del Piano Territoriale di coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano - 5. Paesaggio e vincoli paesistico-ambientali e storico monumentali - 6. Regolamentazione della sosta. - 4. Rete dei percorsi ciclabili – 5a. Localizzazione delle sezioni di rilievo – 5b. Rilievi di traffico. Ora di punta del mattino - 6. Volumi di traffico rilevati sulla rete stradale esistente – 7. Proposte di intervento integrative alla scala territoriale - 8. Analisi di traffico. Distribuzione dei flussi di traffico - 9. Ipotesi di intervento ambito Istituto Clinico Humanitas e previsto Campus della Pieve - 10. Planimetria di progetto

Il Centro Studi PIM è stato incaricato da Humanitas Mirasole spa di predisporre uno Studio del sistema di viabilità e accessibilità all’Istituto Clinico Humanitas e al previsto Campus della Pieve (localizzati nei comuni di Rozzano e di Pieve Emanuele), per la definizione di interventi viabilistici e di potenziamento del trasporto pubblico locale nel comparto territoriale circostante l’Istituto Clinico stesso. Obiettivo dello studio, a partire dal programma di sviluppo insediativo del previsto Campus della Pieve (fornito dal committente), è l’individuazione di interventi integrativi sulla rete viaria finalizzati a migliorare le condizioni di accessibilità (privata e pubblica) sia alla scala ampia che alla scala locale. Il documento affronta, nella fase analitica, l’inquadramento territoriale, urbanistico, ambientale a livello sovracomunale, nel quale l’intervento andrà ad inserirsi, e in particolare: t gli interventi previsti (relativi alla rete stradale e al trasporto pubblico su ferro); t il quadro urbanistico-ambientale; t il sistema della mobilità dolce (itinerari ciclabili). E’ stato inoltre ricostruito, facendo riferimento alla banca dati traffico del Centro Studi PIM e attraverso appositi rilievi di traffico, il quadro relativo ai carichi di traffico rilevati sulla rete stradale nel comparto compreso fra la A7 Milano-Genova, la A50 tangenziale Ovest, la A1 Milano-Napoli e la SP40 Binaschina. Si è quindi proceduto alla rappresentazione, mediante modello di simulazione TRIPS-CUBE, in dotazione al Centro Studi PIM, della distribuzione dei flussi di traffico (con riferimento all’ora di punta del mattino di un giorno feriale tipo) sulla rete stradale esistente e nello scenario futuro, considerando per quest’ultimo un orizzonte temporale al 2020, periodo nel quale è atteso sia il completamento delle opere infrastrutturali previste, che la realizzazione completa dell’espansione del Campus della Pieve. Per quanto riguarda l’ambito specifico dell’Istituto Clinico Humanitas e del previsto Campus della Pieve è stata effettuata un’analisi dell’intervento in progetto sia in termini di accessibilità, viabilità interna, connessione con la rete stradale comunale e sovracomunale, che di localizzazione/ regolamentazione dei parcheggi, esistenti e previsti. A conclusione della fase analitica vengono evidenziate le criticità e le problematicità del comparto territoriale. Nella fase propositiva/progettuale vengono, infine, individuati gli interventi infrastrutturali integrativi alla scala territoriale e formulate le prime ipotesi d’intervento atte a risolvere le criticità/problematicità individuate alla scala locale. In particolare, per cinque intersezioni e per il tratto stradale di via Manzoni (Comune di Pieve Emanuele) compreso fra l’ingresso dell’Istituto Clinico Humanitas e la Bretella di Tolcinasco, viene predisposta la soluzione geometrica finalizzata a ridurre le criticità esistenti e potenziali.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto)

21.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Programmi, politiche e progetti di sviluppo infrastrutturale per il nord-ovest Milano: opportunità, criticità ed azioni Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord-Ovest Milano Programma di Collaborazione 2010 Milano, febbraio 2011 (IST_16_10)

ELABORATI TAVOLE Rete stradale – Rete stradale: dettaglio – Rete del trasporto pubblico su ferro TABELLE Monitoraggio dei progetti infrastrutturali

Nell’ambito delle attività istituzionali a favore degli enti associati per l’anno 2010, il Centro Studi PIM ha realizzato uno specifico approfondimento di particolare interesse per l’ambito territoriale del Nord-Ovest milanese, quale prosecuzione dell’attività già svolta nel corso del 2009, che riguardava, tra l’altro, il supporto alla preparazione del seminario organizzato dalla Conferenza dei Sindaci del Nord-Ovest Milano dal titolo “Expo 2015: infrastrutture, mobilità, parcheggi e territorio del Nord-Ovest Milano” (tenutosi il 24 settembre 2009 a Rho, con la presenza dei Sindaci e degli Amministratori Locali). Con tale seminario si era voluto fornire un momento di riflessione in merito al tema delle infrastrutture e della loro relazione con il territorio e l’ambiente locale, elemento strategico nell’ambito delle scelte, delle attività e dei progetti legati ad Expo 2015. A partire dallo specifico approfondimento tecnico predisposto dal PIM ed illustrato in occasione del seminario del 2009, riguardante la restituzione del quadro delle conoscenze sullo stato di fatto e sui progetti per le infrastrutture di mobilità, l’attività del PIM per il 2010 ha avuto come obiettivo quello di mettere nuovamente a disposizione della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest-Milano un patrimonio di saperi, competenze, esperienze e reti relazionali necessario per accompagnare i Comuni stessi nelle interlocuzioni con gli attori interistituzionali finalizzate a dare effettiva attuazione a programmi, politiche e progetti di sviluppo. Il presente documento sintetizza l’esito dell’attività svolta dal PIM che, a partire dal monitoraggio effettuato nel 2009 sugli interventi infrastrutturali previsti (sia per Expo 2015, che nella programmazione della Provincia, dei Comuni, di altri Enti o soggetti privati o oggetto di specifici Accordi), si è concretizzata nelle seguenti fasi: t aggiornamento delle informazioni relative allo stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali oggetto del monitoraggio 2009; t raccolta di informazioni in merito ad altri programmi, politiche e progetti di sviluppo infrastrutturale; t descrizione delle ricadute positive derivanti dall’attuazione dei progetti di sviluppo infrastrutturale, in termini, ad esempio, di miglioramento delle condizioni di accessibilità, di alleggerimento della congestione, di opportunità per lo sviluppo socio-economico, di opportunità territoriali ed ambientali; t descrizione delle eventuali criticità dei progetti di sviluppo infrastrutturale, con riferimento agli aspetti di carattere tecnico-progettuale, procedurale e finanziario, agli impatti sul territorio e sull’ambiente fisico e sociale locale; t definizione delle azioni da intraprendere al fine di risolvere le criticità e dare attuazione ai progetti di sviluppo

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

infrastrutturale, garantendo ed agevolando il reperimento delle risorse necessarie, l’accelerazione dell’iter progettuale, il rispetto dei tempi di realizzazione, la ricerca del consenso, il coordinamento con altri piani e progetti. Le informazioni riportate nella tabella degli interventi infrastrutturali sono le seguenti: t breve descrizione dell’intervento infrastrutturale, identificabile, attraverso un apposito codice numerico, nelle tavole; t categoria dell’opera, specificando se si tratta di interventi sulla rete stradale, sulla rete del trasporto pubblico su ferro (ferrovie o trasporto metropolitano) o sul sistema dei parcheggi; t elenco dei Comuni del Nord Ovest direttamente interessati dall’intervento o specificazione della presenza di effetti indotti o di effetti trascurabili sui comuni stessi; t principali attori istituzionali coinvolti o responsabili della progettazione/attuazione delle opere; t procedure approvative ed attuative, quali il Tavolo Lombardia (distinguendo tra opere “essenziali”, “connesse” e “necessarie” di Expo 2015) o altri Accordi di Programma; t stato di avanzamento progettuale; t stato dei finanziamenti; t opportunità derivanti dalla realizzazione degli interventi; t eventuali criticità degli interventi stessi; t azioni da intraprendere per risolvere le criticità e dare attuazione ai progetti. Viene, inoltre, specificato se gli interventi rientrano fra quelli citati nel “Documento d’Intesa sui temi progettuali e attuativi ricadenti nel territorio del Rhodense” sottoscritto dalla Conferenza dei Rappresentanti dell’AdP Expo (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Comune di Rho e Società EXPO) il 16.09.2010.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

22. Aggiornamento Piano della Mobilità, Piano Generale del Traffico Urbano (integrato con Piano della sosta e della ciclabilità), Zonizzazione acustica del Comune di Novate Milanese - Prima fase

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Sara Bonvissuto, Luca Sterpi [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI AGGIORNAMENTO PIANO DELLA MOBILITÀ RELAZIONE (pp. 31): 1. Inquadramento sovra comunale: reti di mobilità - 1.1 Inquadramento della rete stradale e dei sistemi di trasporto pubblico su ferro nello stato attuale - 1.2 Nuovo assetto infrastrutturale - 1.3 Interventi a carattere sovracomunale in Novate Milanese - 1.4 La rete dei percorsi ciclabili 2. Individuazione delle criticità - 3. Le proposte di Piano - 3.1 Riqualifica potenziamento della tangenziale Ovest (asse Beltrami) - 3.2 Tangenziale Sud - 3.3 Bovisasca e Bovisasca bis - 3.3 Polveriera e Polveriera bis TAVOLE: A. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – B. Assetto della rete e dei servizi di trasporto pubblico su ferro. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale - C. Assetto delle reti di mobilità. Scenario di progetto. Ambito comunale – D. Rete dei percorsi ciclabili - E. Proposte di riassetto tangenziali Ovest e Sud. Ipotesi A - F. Proposte di riassetto tangenziali Ovest e Sud. Ipotesi B AGGIORNAMENTO PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO RELAZIONE (pp. 57): 1. Il Quadro sovracomunale e gli interventi previsti in ambito comunale- 2. Il sistema della viabilità e lo stato di attuazione del PGTU - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 4.1 L’offerta di spazi per la sosta - 4.2 L’indagine sulla sosta - 5. La rete ciclabile - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi di traffico - 7.1 Le sezioni di rilievo - 7.2 Le modalità di rilievo - 7.3 I flussi rilevati - 7.4 I flussi di traffico sulla rete sovracomunale - 8. Individuazione delle problematiche e delle criticità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: Obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità - 10.1 La classificazione funzionale - 10.2 L’istituzione delle isole ambientali

Attività svolta su incarico del Comune di Novate Milanese Milano, febbraio 2011 (CON_20_09)

TAVOLE: A. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – B. Assetto della rete e dei servizi di trasporto pubblico su ferro. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale - C. Assetto delle reti di mobilità. Scenario di progetto. Ambito comunale – 0. Toponomastica Essenziale – 1. Classificazione funzionale della rete viaria esistente. – 1a. Schema di circolazione. – 2. Stato di attuazione del PGTU. - 3. Trasporto pubblico - 4. Regolamentazione della sosta. – 5. Rete dei percorsi ciclabili 6. Incidentalità anno 2009 - 7. Localizzazione sezioni di rilievo – 7a. Rilievi di traffico. Ora di punta del mattino 7.30-8.30 – 7b. Rilievi di traffico. Ora di punta della sera 17.30-18.30 – 7c. Rilievo della coda mattutina – 7d. Rilievo della coda serale – 8. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di medio-lungo periodo

Il Centro Studi PIM è stato incaricato dal Comune di Novate Milanese di effettuare l’aggiornamento del Piano della Mobilità e della fase analitica del Piano Generale del Traffico Urbano con riferimento ai documenti elaborati nel marzo 2004. Il Piano della Mobilità (PUM), a differenza del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che è uno strumento di breve periodo e non contiene quindi previsioni di modificazioni significative dell’offerta infrastrutturale, costituisce il quadro di riferimento strategico di medio-lungo periodo per le politiche, i programmi e i progetti da sviluppare nel settore della viabilità e dei trasporti, in coerenza con il quadro più generale di pianificazione-programmazione socio-economica, urbanistica e ambientale. Il PUM è stato elaborato in sinergia al redigendo Piano di Governo del Territorio (PGT) e si compone di due parti: la fase analitica e quella propositiva/progettuale. Nella fase analitica il Piano fornisce una panoramica degli interventi previsti/programmati a livello sovracomunale e precisamente: t l’inquadramento della rete stradale e del sistema di trasporto pubblico su ferro nello stato attuale; t il nuovo asseto infrastrutturale della rete stradale principale nello scenario di progetto; t il nuovo assetto infrastrutturale del sistema di trasporto pubblico su ferro nello scenario di progetto; t gli interventi a carattere sovracomunale in Novate Milanese: t la riqualifica/potenziamento della SP46 Rho-Monza;

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

t la realizzazione della “Citta della della Salute”; t la rete dei percorsi ciclabili di progetto. A conclusione dell’analisi delle previsioni d’intervento vengono individuate le potenziali problematicità/criticità residue sul territorio del comune di Novate Milanese. La parte propositiva/progettuale, con riferimento alle criticità emerse nella fase analitica, in sinergia con il PGT e con il PGTU, formula alcune proposte di intervento finalizzate ad ottimizzare ed a mitigare le problematicità/criticità emerse. Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali e fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Tale strumento necessita di aggiornamenti periodici sia per il monitoraggio dello stato di attuazione che per l’approfondimento particolareggiato di specifiche tematiche. Con riferimento ai documenti elaborati nel marzo 2004, il PGTU fornisce l’aggiornamento della fase analitica e alcune anticipazioni in merito alla fase propositiva/progettuale con riferimento in particolare alla classificazione funzionale della rete viaria. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale, per tutte le componenti della mobilità (veicoli privati e pubblici, pedoni e ciclisti) ottenuta mediante: t la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali; t l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (gennaio-marzo 2010); t la ricostruzione/rappresentazione dei carichi di traffico che interessano il comune di Novate Milanese mediante le informazioni contenute nella banca dati del Centro Studi PIM e un’apposita campagna di rilievi del traffico (aprile-maggio 2010); t l’effettuazione di una specifica indagine sulla sosta nell’area centrale del Comune (aprile 2010); t l’analisi dell’incidentalità relativa all’ultimo triennio (2007-2009). Il Piano fornisce, inoltre, una sintesi delle previsioni infrastrutturali comunali e sovracomunali (riqualifica/potenziamento SP46 Rho-Monza, realizzazione della Cittadella della Salute) al fine di programmare/realizzare nel breve periodo interventi in sintonia con tali previsioni di più ampio respiro proprie del Piano della Mobilità, al quale si rimanda per gli opportuni approfondimenti. Nella seconda fase si procederà all’elaborazione della fase propositiva/progettuale del PGTU e all’aggiornamento dei documenti del 2004 relativi alla Zonizzazione Acustica.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

23. Aggiornamento Piano generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cesano Maderno

Attività svolta su incarico del Comune di Cesano Maderno Milano, febbraio 2011 (CON_03_10)

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Sara Bonvissuto, Luca sterpi [collaboratori esterni]; Alessandro Picco, Matteo Maria Gambino [stage]. Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 90) 1. Il Quadro sovracomunale - 1.1 Reti di mobilità: scenario di medio-lungo periodo - 1.2 Interventi previsti per la rete stradale - 1.3 Interventi previsti per la rete del trasporto pubblico su ferro - 2. Il sistema della viabilità - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 4.1 L’offerta di spazi per la sosta - 5. La rete ciclabile - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi di traffico - 7.1 Le sezioni di rilievo - 7.2 Le modalità di rilievo - 7.3 I flussi rilevati - 8. Individuazione delle criticità e delle necessità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità nello scenario di Piano - 10.1 La classificazione funzionale - 10.2 L’istituzione delle isole ambientali - 10.3 Gli interventi previsti/proposti - 11. Piano Particolareggiato del Centro - 12. Piano Particolareggiato Villaggio SNIA 13. Piano Particolareggiato Nazionale dei Giovi - 14. Piano Particolareggiato Cassina Savina-Don Luigi Viganò - 15. Piano Particolareggiato MolinelloCascina Gaeta - 16 La politica della sosta - 17 Indirizzi di riqualifica del trasporto pubblico su gomma - 18 La componente debole: pedoni e ciclisti -19 Le fasi di attuazione del Piano TAVOLE A. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – B. Assetto della rete e dei servizi di trasporto pubblico su ferro. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – C. Assetto delle reti di mobilità. Scenario di progetto. Inquadramento comunale - 0. Toponomastica Essenziale - 1. Classificazione funzionale della rete viaria esistente - 2. Schema di circolazione - 3. Trasporto pubblico - 4. Regolamentazione della sosta. - 5. Rete dei percorsi ciclabili - 6. Incidentalità anno 2009 - 7. Rilievi di traffico. – 7a. Rilievo della coda mattutina – 7b. Piano Intercomunale della Viabilità dei Comuni di Barlassina, Bovisio M., Cesano M., Lentate sul S.Meda, Seveso: rilievi di traffico - 8. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di breve periodo - 9. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di medio periodo – 10a. Interventi proposti/previsti. Breve periodo – 10b. Interventi proposti/previsti. Medio periodo – 10c. Interventi proposti/previsti. Lungo periodo – 11. Piano Particolareggiato Centro – 12. Piano particolareggiato Villaggio SNIA - 13. Piano particolareggiato Nazionale dei Giovi – 14. Piano particolareggiato Cassina Savina-Don Luigi Viganò – 15. Piano particolareggiato Molinello-Cascina Gaeta – 16. Rete dei percorsi ciclabili. Itinerari proposti - 17. Fasi di intervento

L’art. 36 del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, “Nuovo Codice della Strada”, prevede l’obbligo per i Comuni con più di 30.000 abitanti di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, da elaborare nel rispetto “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”, emanate dal Ministero dei Lavori pubblici il 24 giugno 1995. Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali e fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Tale strumento necessita di aggiornamenti periodici sia per il monitoraggio dello stato di attuazione che per l’approfondimento particolareggiato di specifiche tematiche. É uno strumento di pianificazione sottordinato rispetto allo strumento urbanistico comunale Piano di Governo del Territorio (PGT). I contenuti del PUT vengono distinti su tre livelli di progettazione. Il 1°livello di progettazione è quello del Piano

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

Generale del Traffico Urbano (PGTU), inteso come piano quadro. Il 2° livello di progettazione è quello dei Piani Particolareggiati del traffico urbano, intesi quali progetti per l’attuazione del PGTU, relativi ad ambiti territoriali più ristretti di quelli dell’intero centro abitato o a particolari tematiche. Il 3° livello di progettazione è quello dei Piani esecutivi del traffico urbano, intesi quali progetti esecutivi dei Piani Particolareggiati del traffico urbano. Il Piano è costituito da due parti: la fase analitica e la fase propositiva. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale, per tutte le componenti della mobilità (veicoli privati e pubblici, pedoni e ciclisti) ottenuta mediante:

t la lettura della documentazione disponibile dalle fonti ufficiali; t l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (aprile 2010); t la ricostruzione/rappresentazione dei carichi di traffico mediante un’apposita campagna di rilievi (maggio 2007 e aprile 2010) e l’utilizzo di dati disponibili; t l’analisi dell’incidentalità relativa all’ultimo triennio (2007-2009). Il Piano fornisce, inoltre, una sintesi delle previsioni infrastrutturali comunali e sovracomunali per le reti stradali e per il trasporto pubblico su ferro, al fine di pro-grammare/realizzare interventi in sintonia con tali previsioni di più ampio respiro. La parte propositiva contiene le indicazioni sugli interventi previsti/proposti: t sulla rete della mobilità (riqualificazione di strade, modifica delle intersezioni, piste ciclabili, opere di moderazione del traffico, individuazione di isole ambientali, ecc.); t per la sosta (ottimizzazione dell’offerta); t per proteggere le utenze deboli. Tutti gli interventi di Piano sono stati organizzati in tre fasi temporali distinte: breve, medio e lungo periodo.

Contestualmente al Piano sono stati sviluppati i Piani Particolareggiati relativi a: t Centro; t Nazionale dei Giovi; t Villaggio SNIA; t ambito Cassina Savina-Don Luigi Viganò; t ambito Molinello-Cascina Gaeta.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

24. Studio di fattibilità tecnico-economica per la risoluzione del “nodo di Binasco” nei Comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo

Attività svolta su incarico del Comune di Binasco (capofila nell’Accordo di collaborazione fra pubbliche amministrazioni sottoscritto tra Provincia di Milano, Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa e Comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo) Milano, marzo 2011 (CON_15_08)

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri [staff PIM]; Michele Rossi [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 83): Premessa – 1. Inquadramento infrastrutturale, urbanistico e ambientale – 2. Rilievi di traffico – 3. Rilievo delle caratteristiche funzionali del “nodo” allo studio ed individuazione delle criticità – 4. Individuazione delle alternative progettuali TAVOLE: 1.1 Stato di fatto delle reti infrastrutturali – 1.2 Nuovo assetto delle reti infrastrutturali – 1.3 Mosaico delle previsioni dei PRG comunali vigenti – 1.4 Sistema dei vincoli paesistico-ambientali e storico-monumentali – 1.5 Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano – 2.1 Localizzazione delle postazioni di rilievo – 2.2 Rilievi di traffico. Ora di punta del mattino (7.30-8.30) – 2.3 Rilievi di traffico. Ora di punta della morbida (13.00-14.00) – 2.4 Rilievi di traffico. Ora di punta della sera (17.30-18.30) – 2.5 Rilievi di traffico. Le relazioni prevalenti per ogni intersezione – 2.6 Rilievi di traffico. Intersezione SP30-A7 – 3.1 Stato di fatto del “nodo” allo studio e dei territori circostanti – 3.2 Previsioni di sviluppo nei territori circostanti il “nodo” allo studio – 3.3 Stato di fatto e previsioni di sviluppo del “nodo” allo studio e dei territori circostanti. Tratta in Noviglio – 3.4 Sintesi dei condizionamenti alla definizione delle scelte progettuali – 4.1a Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione A – 4.1b Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione B – 4.1c Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione C – 4.1d Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione D – 1.2 Schema di assetto proposto per il tratto di SP30 tra Noviglio e Vernate – 4.3a Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione “intermedia” 1 – 4.3b Schema di assetto proposto per il nodo di Binasco. Soluzione “intermedia” 2 – 4.4a Confronto tra le alternative proposte per lo schema di assetto del nodo di Binasco. Soluzione “esterna” – 4.4b Confronto tra le alternative proposte per lo schema di assetto del nodo di Binasco. Soluzione “interna” TABELLE: 2.1 Rilievi A7: Barriera Milano Ovest e casello Binasco (15-28 maggio 2008) – 4.1 Confronto tra le prime quattro soluzioni alternative proposte – 4.2 Confronto tra le alternative finali “esterna” e “interna” – 4.3 Confronto complessivo sintetico tra le alternative finali “esterna” e “interna”

L’itinerario della SP30 Binasco-Vermezzo e della SP40 Binaschina è caratterizzato da una serie di problematiche legate all’attuale configurazione delle intersezioni con la viabilità radiale su di esso innestata. In particolar modo, il tratto che interessa i territori di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido S.G. si presenta come un “nodo” di particolare criticità, essenzialmente per la presenza dell’innesto dello svincolo/casello autostradale lungo la A7 Milano-Genova, in relazione alla ridotta lunghezza delle corsie di ingresso ed al suo posizionamento a ridosso dell’abitato di Binasco. Tale situazione critica rischia ulteriori aggravamenti in conseguenza dell’incremento dei traffici indotti dalle previsioni di riorganizzazione urbanistica con valore strategico sovracomunale che si attueranno nel contesto circostante. Tali tematiche sono state affrontate nello “Studio d’area relativo all’ambito ricompreso tra la A7, la SP40 e la ferrovia Milano-Pavia”, redatto dal Centro Studi PIM sulla base di un Accordo sottoscritto nel 2005 dalla Provincia di Milano, dalla Provincia di Pavia, dal Parco Agricolo Sud Milano e da alcuni Comuni del sud-Milano (Binasco, Casarile, Lacchiarella, Noviglio, Pieve E., Vernate, Zibido S.G. e Siziano), individuando ipotesi di riorganizzazione dell’accessibilità complessiva del comparto in esame. Sulla scia degli esiti di tale studio, la Provincia di Milano, la Società Milano Serravalle–Milano Tangenziali e i Comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo, hanno sottoscritto (nel luglio 2008) un ulteriore Accordo di collaborazione fra Pubbliche Amministrazioni finalizzato, in questo caso, alla redazione di uno Studio di fattibilità. L’obiettivo è la ricerca di soluzioni per le problematiche relative al “nodo” di Binasco (facente capo allo svincolo tra l’autostrada A7 Milano-Genova, la SP30 Binasco-Vermezzo e la SP40 Binaschina), fornendo agli Enti coinvolti

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

gli elementi necessari per assumere decisioni operative condivise e coerenti, per avviare al più presto gli atti amministrativi per le successive fasi progettuali e realizzative delle opere stesse. Nel dettaglio, il presente documento si compone dalle seguenti parti: t definizione del quadro conoscitivo generale del contesto nel quale si inserisce l’intervento allo studio, al fine di individuare, da un lato, le criticità del “nodo”, dall’altro, i vincoli/condizionamenti per la determinazione dell’effettiva configurazione delle soluzioni infrastrutturali proposte, con riferimento agli aspetti trasportistici, urbanistici ed ambientali (esistenti e previsti); t individuazione di soluzioni progettuali alternative per la risoluzione del “nodo”, tra loro confrontate sotto il profilo della funzionalità trasportistica e della cantierizzazione, degli aspetti economico-finanziari, di quelli urbanistici e di quelli ambientali; t comparazione tra le due soluzioni finali “ottimizzate” (rappresentative delle principali casistiche di alternative analizzate, ossia con giacitura più “esterna” o, al contrario, più prossima all’abitato di Binasco), analizzate in maniera più dettagliata ed articolata, in relazione alla funzionalità trasportistica, alla complessità costruttiva, alla compatibilità urbanistica, alla compatibilità ambientale ed ai costi di ciascuna tratta dei tracciati proposti. Tenendo conto dello scenario strategico di riferimento di lungo periodo per la riqualificazione dell’intero itinerario della Binaschina (esito del precedentemente citato “Studio d’area”), il presente Primo rapporto dello Studio di fattibilità propone una soluzione del “nodo” di Binasco con riferimento a due orizzonti temporali di attuazione degli interventi: t di “prima fase” (breve-medio periodo), per ottimizzare localmente le manovre di accesso allo svincolo/casello autostradale; t di “seconda fase” (medio periodo), per sgravare in maniera più consistente il traffico di accesso al sistema autostradale, sia per le provenienze da est (con un tratto di variante tra Lacchiarella, Zibido S.G. e Binasco), sia per le provenienze da ovest (adottando interventi di carattere più conservativo lungo l’attuale tracciato).

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

25. La componente paesistica nei processi di pianificazione a scala provinciale

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio Programma di Collaborazione 2009 Milano, maggio 2010 (IST_07_09)

Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Francesca Cella, Alma Grieco, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Mario Felice Farè, Raffaella Laviscio [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RELAZIONE (pp. 81) Premessa - 1. Il quadro di riferimento generale - 1.1 Il quadro normativo di riferimento - 1.2 Il paesaggio nella pianificazione regionale - 1.3 Le peculiarità della pianificazione paesistica di scala provinciale - 1.4 La trasversalità della componente paesistica fra politiche per il paesaggio e politiche di governo del territorio 2. I contenuti paesistici del PTCP - 2.1 La lettura del paesaggio provinciale nel PTCP vigente - 2.2 L’adeguamento dei contenuti paesistici del PTCP un contributo alla definizione della strategia paesaggistica provinciale - 3. Approfondimento tematico: obiettivi e contenuti specifici della ricerca - 3.1 La proposta regionale di “legenda unificata” e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - 3.2 Il tema del degrado paesistico - 3.3 I casi studio - APPENDICE - Il degrado paesaggistico provocato da processi di urbanizzazione, infrastrutturazione, pratiche e usi urbani - Caso studio 1: area nord-ovest - Caso studio 2: area sud-est - Riferimenti normativi - Indicazioni bibliografiche TAVOLE 1. Degrado paesistico provocato da processi di urbanizzazione, infrastrutturazione, pratiche e usi urbani - 2. Degrado paesistico provocato da dissesti idrogeologici, trasformazioni della produzione agraria e zootecnica, dismissione, criticità ambientali

Il sistema di pianificazione paesaggistica sviluppato complessivamente dal Piano Territoriale Regionale nel Piano del Paesaggio Lombardo è formato dagli atti di specifica valenza paesaggistica prodotti dai diversi livelli di governo del territorio (PTR, PTCP, PTC e PGT), in un’ottica di sussidiarietà e responsabilità dei diversi Enti di governo del territorio e secondo il principio di integrazione tra pianificazione del paesaggio e pianificazione del territorio e della città. In questo senso la proposta regionale di una “legenda unificata” e la rinnovata attenzione progettuale nei confronti della riqualificazione degli ambiti degradati, costituiscono un’opportunità per un più proficuo coordinamento tra diversi livelli di pianificazione e per avviare processi di miglioramento del paesaggio e prevenire ulteriori forme di degrado, anche alla luce della vastità, in termini di estensione, degli ambiti territoriali potenzialmente interessati. Alla luce di questo quadro e della decisione della Giunta provinciale di rivedere sostanzialmente la proposta tecnica di adeguamento del PTCP a suo tempo presentata, l’Amministrazione provinciale ha ritenuto opportuno dare un più ampio rilievo alla componente paesistica nei processi di pianificazione a scala provinciale, con un particolare riguardo ai temi sviluppati nel PTPR e ai progetti di trasformazione del territorio di particolare impatto. L’attività di ricerca si proponeva un doppio obiettivo. Da una parte, si incaricava di verificare, a partire dall’analisi del quadro di riferimento generale esistente, nei suoi aspetti normativi, pianificatori e culturali, la congruenza del PTCP vigente alla legenda unificata, così come descritta nella DelGR n° 8/6421 del 27 dicembre 2007 nell’ottica di un primo passo verso la revisione del PTCP. Dall’altra, attraverso l’individuazione di due casi studio, si prefiggeva di approfondire e integrare, all’interno del sistema paesistico-ambientale del PTCP, la lettura del degrado e della compromissione paesaggistica del territorio provinciale, individuando le strategie paesaggistiche provinciali e fornendo criteri, metodologie e indirizzi in grado di guidare gli approcci pianificatori a scala comunale. Il caso studio 1 (ambito lungo la A4 Milano-Torino) rappresenta un paesaggio agrario caratterizzato ancora dalla presenza di macchie boscate e di siepi; di cascine, di corsi d’acqua e risorgive. Tali caratteri sono però insidiati dall’avanzare dell’espansione urbana che crea zone di frangia che si incuneano tra gli spazi agricoli e dalla presenza di attività produttive non sempre compatibili. Il caso studio 2 (ambito lungo la via Emilia) è rappresentativo, invece, di un paesaggio agrario di frangia in cui le destrutturazioni urbane già mature tendono a saldarsi e dove

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

il degrado è dato oltre che dalla specifica tipologia di alcune attività, anche dal disordine e dalla mancanza di razionalizzazione di servizi e infrastrutture. Entrambe le aree, ma soprattutto quella a sud, sono interessate anche dalla presenza di zone di particolare valore paesaggistico. In particolare l’area sud-est è segnata dalla presenza, oltre che delle zone naturali legate ai corsi d’acqua, di numerosi nuclei rurali di interesse storico-artistico che risultano, tuttavia, frammentati nel vasto territorio e difficilmente percepibili come insieme di elementi di interesse culturale di possibile fruizione. Indicazioni di valorizzazione paesaggistica vanno certamente nella direzione della costituzione di un sistema a rete di tali presenze accompagnata dallo sviluppo di percorsi di mobilità dolce e di aree a verde attrezzate per il loro libero godimento. La presenza di zone di specifica tutela garantisce al loro interno la sostanziale assenza di fenomeni di degrado che tuttavia diventano emergenti già solo ai margini delle zone suddette. Le criticità più evidenti sono dunque quelle dovute: t allo sviluppo incontrollato delle periferie; t al disordine generato dalla mancata pianificazione di interventi infrastrutturali; t all’inserimento in territorio agricolo di funzioni incompatibili; t alla distruzione dei segni tipici del paesaggio agrario; t all’elevato consumo di suolo legato a grossi insediamenti industriali e commerciali; t all’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. La stessa area sud-est è luogo di numerose contraddizioni dovute alla presenza di frange urbane mature e di possibili saldature del tessuto urbanizzato prevalentemente lungo la Paullese e la via Emilia. La presenza di frange, pure consistente, nell’area a nord-ovest della provincia presa in considerazione nel caso studio 1 diventa tema particolarmente delicato in un’area caratterizzata da rete ecologica e per la quale diventa, pertanto, indispensabile il contenimento di ulteriori sfrangia menti urbani in un tessuto agricolo ancora compatto. Sulla scorta dell’approfondimento sui casi studio, sono state fornite indicazioni relative ai fenomeni che possono derivare dalle diverse cause di degrado, azioni utili per la loro riqualificazione e per prevenire future forme di degrado o compromissione delle prime indicazioni per una progettazione paesaggisticamente compatibile e per una mitigazione degli impatti.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Angelo Armentano, Francesca Cella, Piero Nobile, Evelina Saracchi [staff PIM]; NQA [collaboratore esterno]

26.

Direttore responsabile: Franco Sacchi

Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Urbano della Mobilità 2010-2020 del Comune di Milano (1° fase – fase di scoping)

Attività istituzionale a favore Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale - Programma di collaborazione 2010 Milano, settembre 2010 (IST_13_10)

ELABORATI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE RELAZIONE (pp. 69) Premessa - 1. Inquadramento della VAS - 1.1 Aspetti procedurali della VAS – 2. Quadro di riferimento programmatico - 2.1 La Pianificazione territoriale – 2.2 Piani e programmi di settore – 2.3 Il PGT del Comune di Milano – 2.4 Lo scenario di riferimento del PUM – 3. Quadro di riferimento ambientale e territoriale – 3.1 La mobilità – 3.2 Il contesto ecosistemico – 3.3 Emissioni climalteranti – 3.4 – La qualità dell’aria 3.5 – Clima acustico - 3.6 Le acque - 3.7 Energia – 3.8 Sintesi SWOT per il contesto – 4. Il Piano urbano della Mobilità 2010-2020 – 4.1 Contenuti generali del Piano Urbano della Mobilità – 4.2 SWOT specifica ai fini del PUM – 4.3 Lo scenario obiettivo per il PUM 2010-2020 – 5. Ambito di influenza – 6. Proposta di Indice di Rapporto Ambientale

Oggetto dell’attività istituzionale era, originariamente, la collaborazione alla redazione del “Rapporto Ambientale per la VAS del Piano Urbano della Mobilità 2010-2020” del Comune di Milano. L’attività, dopo la redazione del Rapporto Ambientale preliminare (fase di Scoping), è stata, su richiesta del Comune di Milano, rinviata al prossimo mandato amministrativo. Il Rapporto ambientale preliminare, redatto ai sensi della Direttiva 42/01/CE e delle norme regionali e nazionali in materia (LR 12/2005, DelGR n° 8/6420 e successive, DLgs 4/2008), è finalizzato al confronto con le autorità ambientali in sede di prima Conferenza di Valutazione. Il Rapporto preliminare accompagna la fase di orientamento del PUM e viene messo a disposizione delle Autorità competenti e dei soggetti interessati, con l’obiettivo di definire in modo condiviso la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni che dovranno essere incluse nel Rapporto Ambientale che accompagnerà la proposta del Piano. Il Rapporto Ambientale preliminare individua il quadro di riferimento programmatico della pianificazione territoriale e delle programmazioni di settore, sovralocale e locali (PTR, PPR; PTCP, PTC Parchi), al fine di identificare i condizionamenti e i vincoli posti alla scala locale e di contesto. L’analisi del quadro di riferimento ambientale e territoriale è finalizzata alla costruzione di un quadro coerente e sintetico dello stato attuale dell’ambiente e, più in generale, del sistema di riferimento per le valutazioni di sostenibilità, al fine di definire gli aspetti di qualità e le criticità attuali. Il PUM assume quale area territoriale di riferimento per le analisi di mobilità da cui far discendere la propria pianificazione “l’area urbana di Milano” caratterizzata secondo la L.R. n. 22/1998, da servizi di trasporto pubblico “…che collegano i capoluoghi di provincia con i comuni ad essi conurbati e che si caratterizzano per una forte penetrazione dei servizi nel territorio degli stessi con elevata frequenza e densità di fermate.” Il Rapporto Ambientale preliminare si conclude con una prima individuazione degli obiettivi di massima del Piano Urbano della Mobilità 2010-2020.

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto) [staff PIM]; LCE [collaboratore esterno]

27. Classificazione Acustica del territorio comunale di Vanzago

Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE RELAZIONE (pp. 40) 1. Sommario – 2. Premessa – 3. Quadro legislativo - 3.1 La normativa di riferimento – 3.2 I Criteri di valutazione – 3.3 Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture stradali – 3.4 Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture ferroviarie – 4. La Classificazione Acustica del Territorio – 4.1 Uno strumento di pianificazione del territorio – 4.2 L’inquinamento acustico sul territorio – 4.3 Parametri acustici – 4.4 Criteri generali utilizzati per la classificazione acustica – 4.5 Parametri utili per la classificazione acustica - 4.6 Attribuzione delle classi acustiche in relazione alla destinazione urbanistica – 4.7 Fasi di predisposizione della Classificazione Acustica del territorio – 5. Il territorio comunale e i piani urbanistici – 5.1 Analisi del Piano Regolatore Generale – 6. Misure acustiche – 6.1 Risultati delle misure acustiche – 7. La Classificazione Acustica – 7.1 Note esplicative sulla suddivisione delle zone acustiche – 7.2 Attribuzione delle classi acustiche – 7.3 Relazioni di confine – 8. Conclusioni – Allegato 1: Elenco tavole predisposte TAVOLE 1. Azzonamento acustico – territorio comunale (scala 1:5.000) – 2. Azzonamento acustico – Vanzago centro (scala 1:2.000) – 3. Azzonamento acustico – Mantegazza e Valdarenne (scala 1:2.000) – 4. Situazione a confine (scala 1:5.000) MISURE ACUSTICHE RELAZIONE (pp. 36) 1. Le misure acustiche eseguite sul territorio comunale – 1.1 metodologia – 1.2 Strumentazione utilizzata – 1.3 Criteri metodologici adottati per i rilevamenti - 2. Localizzazione - 3. Esecuzione dei rilevamenti acustici – 3.1 Rilevamenti di lunga durata – 3.2 Misura settimanale – 3.3 Misure giornaliere – 3.4 Quadro riassuntivo delle misure di lungo periodo – 3.5 Rilevamenti di breve durata – 3.6 Misura a breve termine – 4. Conclusioni – Allegato 1: Risultati delle misure di lungo periodo – Allegato 2: Risultati delle misure di breve periodo

Attività svolta su incarico del Comune di Vanzago Milano, dicembre 2010 (CON_07_10)

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA RELAZIONE (pp. 26) 1. Premessa – 1.1 Obblighi e competenze del Comune – 1.2 Obblighi e competenze degli esercenti delle infrastrutture pubbliche – 1.3 Obblighi e competenze degli esercenti di insediamenti produttivi - 2. Adeguamento dei Regolamenti locali di Igiene e Sanità e di Polizia Municipale – 2.1 Adeguamento del Regolamento locale di Igiene e Sanità

La classificazione del territorio comunale ai fini acustici è effettuata mediante l’assegnazione ad ogni singola unità territoriale individuata di una classe acustica di destinazione d’uso del territorio, secondo una tabella definita dalla normativa nazionale. Alle tipologie d’area in cui si articola la tabella sono attribuiti i valori limite di rumorosità ammissibile, il che rende la classificazione acustica una sorta di “Piano regolatore generale del rumore”, in quanto definisce degli standard di qualità acustica per ogni singola zona individuata. Le finalità di questo strumento di pianificazione vanno ricercate nella necessità di dare una risposta concreta al problema dell’inquinamento acustico, il cui livello è in costante crescita, in conseguenza soprattutto del notevole amento del traffico veicolare. La normativa fondamentale di riferimento per le problematiche legate all’inquinamento acustico sono, in ordine di tempo, il DPCM del 1/03/91, la Legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26/10/95 e i successivi Decreti Ministeriali emanati sulla base delle indicazioni contenute nella legge quadro.

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Per quanto riguarda la legislazione regionale, gli atti fondamentali di riferimento sono la LR 13/01 “Norme in materie di inquinamento acustico” e la Delibera della Giunta Regionale n. 7/9776 del 2/07/02 contenente i “Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale”. Il lavoro che ha portato alla definizione della classificazione è stato organizzato in una serie di fasi successive che hanno compreso le seguenti attività: t analisi nei dettagli del Piano Regolatore Generale e del PGT, in fase di definizione, per individuare la destinazione urbanistica di ogni singola area; t individuazione dei ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura) e degli insediamenti prevalentemente produttivi; t individuazione dei principali assi stradali (strade ad intenso traffico o di grande comunicazione) e ferroviari che attraversano il territrio comunale; t acquisizione di dati acustici relativi al territorio, attraverso una campagna di monitoraggio, attuata secondo le indicazioni riportate nella normativa vigente, che possa favorire un preliminare orientamento di organizzazione delle aree e di valutazione della loro situazione acustica. Il lavoro di misurazione acustica si è svolto nel mese di giugno 2010 e ha previsto misure a lungo periodo (1 settimana e 24 ore) e misure a breve periodo (20 minuti). Sulla base dei risultati della campagna di monitoraggio acustico, delle indicazioni sulle destinazioni d’uso del suolo previste dal PRG e dell’analisi delle reali destinazioni d’uso si è proceduto alla classificazione acustica del territorio comunale. Le uniche criticità che si evidenziano dalla lettura della Classificazione acustica e dei valori acustici effettivamente rilevati, ovvero il non rispetto dei valori massimi ammissibili stabiliti per le singole classi acustiche, sono principalmente causate dalla estrema vicinanza fra le principali sorgenti di inquinamento acustico presenti in Vanzago (linea ferroviaria Milano-Gallarate e itinerari di attraversamento del centro urbano SP229-SP172-via Milano) e zone maggiormente sensibili (scuole). In mancanza di altre misure finalizzate alla diminuzione dei livelli acustici esistenti (interventi sulla circolazione tramite i Piani Urbani del Traffico, predisposizione dei Piani di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture di trasporto, ecc.), si renderebbe necessario prevedere, per le situazioni di maggiore criticità, un Piano di Risanamento, che costituisce lo strumento normativo ed amministrativo attraverso cui il Comune attua le proprie politiche nel settore dell’inquinamento da rumore, al fine di risanare le situazioni critiche e preservare condizioni di fruibilità dell’ambiente.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Angelo Armentano, Evelina Saracchi [staff PIM]; Emanuele Garda [collaboratore esterno]

28. Paesaggi trasversali - Una proposta strategica per i territori della TEEM. L’integrazione dei sistemi territoriali con le opere infrastrutturali, mitigative e compensative della TEEM Attività svolta su incarico di CTE Consorzio Tangenziale Engineering Milano, dicembre 2010 (CON_13_10)

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RELAZIONE (pp. 21) Introduzione - Il paesaggio delle acque - Il paesaggio rurale – Il paesaggio delle tutele – Il paesaggio della memoria – Il paesaggio delle centralità diffuse – Il paesaggio delle mobilità – Nodi e trasversalità – Ambito 1 Paesaggi veloci e città produttiva – Ambito 2 La via d’acqua – Ambito 3 La nuova porta verso la Regione urbana – Ambito 4 Il corridoi verde verso la metropoli – Ambito 5 Un nodo tra paesaggio urbano e fluviale – Ambito 6 Una nuova porta metropolitana TAVOLE Comunicare l’infrastruttura e il territorio. L’integrazione dei sistemi territoriali con le opere infrastrutturali, mitigative e compensative della TEEM. Paesaggi trasversali

La Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM), assieme alle altre grandi opere infrastrutturali i cui cantieri sono stati recentemente avviati nella regione milanese (Pedemontana e BreBeMi), può rappresentare un’interessante occasione per mettere in rapporto capacità di realizzazione e gestione, interessi di ricerca e progetto, per costruire il futuro del territorio visto come fondamento dell’economia e della cultura, andando al di là della sola ed immediata funzione viabilistica della nuova strada. La TEEM può assumersi il compito di segnalare la struttura e la storia del territorio milanese, inestricabilmente basate sul rapporto tra terre a acque, natura e cultura, agricoltura e città. Infatti, la nuova strada potrà porsi come “strumento” per illustrare a coloro che la useranno gli elementi salienti del territorio, legati al fluire delle acque, al loro affioramento sulla linea dei fontanili, al sistema cascinale e urbano e, più in generale, all’ambiente. Sarà, così, possibile sommare l’obiettivo culturale a quello infrastrutturale, anche nel più ampio contesto delI’Expo 2015, potendo riversare sull’intera collettività i risultati fisici ed economici derivanti dalle nuove condizioni di accessibilità. Al fine di mettere in evidenza questo innovativo ruolo della nuova infrastruttura, occorre leggere le potenzialità della TEEM come parti fondanti di un “progetto ambientale e civile”, mettendo in atto, attraverso il nuovo itinerario, un complessivo programma di fruizione e valorizzazione del territorio. Si tratta di un intento decisamente ambizioso, che ha origine dal progetto definitivo dell’opera infrastrutturale, ma si sviluppa progressivamente nel tempo, fino alle future fasi di gestione e manutenzione, attraverso strumenti che comportino il coinvolgimento di soggetti ed istituzioni ben più numerose e variegate (es. accordi con Enti locali, Ministero dell’Istruzione, Provveditorato agli Studi di Milano, Enti gestori delle acque, Università, FAI, LIPU, Legambiente, ecc.) e con l’attivazione di fonti di finanziamento aggiuntive. Il presente studio si pone l’obiettivo di fornire la visione sistemica del progetto stradale e delle relative opere di mitigazione e compensazione ambientale, relazionandoli con le specificità degli ambiti attraversati, al fine di esplicitare, attraverso primi indirizzi ed azioni di carattere meta-progettuale, le linee guida per “lanciare” il più complessivo progetto strategico di valorizzazione culturale e fruitiva delle relazioni tra la TEEM ed i territori attraversati. Lo studio si compone di due elaborati, che ripercorrono la sequenza logica dello sviluppo del progetto strategico. Il primo elaborato ha essenzialmente il compito di raccogliere ed esplicitare la struttura del territorio attraversato, letto attraverso i suoi “sistemi” costitutivi: il paesaggio delle acque, il paesaggio rurale, il paesaggio delle tutele, i luoghi della memoria, il paesaggio delle centralità diffuse ed il sistema della mobilità. In secondo luogo, il report si incarica di individuare 6 ambiti strategici, in corrispondenza dei nodi di accesso alla nuova infrastruttura, che mettono in luce i principali caratteri del territorio, gli elementi di interesse paesaggistico e fruitivo, le sue potenzialità in relazione ai progetti in corso di attuazione, insieme agli interventi

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di mitigazione e compensazione previsti. Il secondo elaborato si configura come il “cuore” del progetto strategico: una tavola-manifesto che consenta la lettura delle potenzialità prevalenti dei diversi ambiti circostanti il tracciato della TEEM e le relative opere di mitigazione e compensazione ambientale, evidenziando 6 “nodi strategici”, che rappresentano altrettanti temi meta-progettuali che dovranno essere sviluppati nelle fasi successive.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

29. Valutazione Ambientale Strategica della Variante Generale al PTC del Parco Adda Sud

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Francesca Cella [staff PIM]; Valentina Gambirasio [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Rapporto Ambientale preliminare - Documento di Scoping RELAZIONE (pp. 89): 1. Normativa e iter procedurale – 2. Il quadro normativo e della pianificazione sovraordinata – 3. Ambito territoriale di competenza – 4. Analisi preliminare delle componenti ambientali - 5. Descrizione sintetica di obiettivi e indirizzi per l’adeguamento del PTC del Parco Adda Sud – 6. Rapporto con i piani di livello provinciale – 7. I contenuti del Rapporto ambientale Rapporto Ambientale RELAZIONE (pp. 80) 1. Normativa di riferimento e iter procedurale – 2. Quadro di riferimento territoriale e ambientale – 3. Obiettivi della Variante al Piano territoriale di Coordinamento - 4. Analisi di coerenza esterna della Variante al PTC del Parco Adda Sud (PTR, PTPR, RER, PTCP Cremona, PTCP Lodi) – 5. Valutazione ambientale della Variante al Piano Territoriale di Coordinamento – 6. Sistema di monitoraggio – Allegato1: Verbale Prima Conferenza di Valutazione – Allegato 2: Osservazioni pervenute in fase di Scoping

Attività svolta su incarico del Consorzio di Gestione del Parco Adda Sud Milano, gennaio 2011 (CON_07_09)

Sintesi non tecnica RELAZIONE (pp. 30) 1. Normativa di riferimento e iter procedurale – 2. Quadro di riferimento territoriale e ambientale - 3. Obiettivi della Variante al Piano Territoriale di Coordinamento – 4. Analisi di coerenza esterna della Variante al PTC del Parco Adda Sud (PTR, PPR, RER, PTCP Cremona, PTCP Lodi) - 5. Valutazione ambientale della Variante al Piano Territoriale di Coordinamento – 6 Sistema di monitoraggio

Il Parco Adda Sud ha ufficilamente avviato nel 2010 la procedura per la redazione della Variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco, secondo quanto disposto dalla LR 12/2005. Oggetto dell’incarico al Centro Studi PIM è stata la redazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Variante. Il Rapporto Ambientale, prodotto del processo di Valutazione Ambientale Strategica, descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolte e sintetizza la sostenibilità del piano. Il processo di valutazione ha accompagnato il processo di piano in tutte le sue fasi di vita, dapprima analizzando la sostenibilità degli indirizzi generali e definendone l’ambito di influenza, infine procedendo alla valutazione vera e propria della azioni previste, individuando i potenziali impatti sull’ambiente e prevedendo eventuali misure compensative e di mitigazione. Nella prima fase del processo di VAS è stato costruito il quadro di riferimento territoriale ed ambientale, operazione necessaria per avere un quadro conoscitivo di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione. La costruzione del quadro della pianificazione sovraordinata è stato il passo successivo, preliminare alla verifica di coerenza esterna, volta ad indagare il grado di accordo tra la Variante al PTC e i principali piani e programmi di livello regionale e provinciale, con particolare riferimento ai contenuti ambientali. In particolare, sono stati esaminati il Piano Territoriale Regionale, il Piano Paesistico Regionale, la Rete Ecologica Regionale, i PTCP delle Province di Lodi e Cremona. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale delle strategie e degli obiettivi della Variante al PTC e definire gli impatti, le mitigazioni e le eventuali compensazioni ambientali, sono stati identificati 8 criteri di sostenibilità ambientale, che da un lato mirano al miglioramento della qualità ambientale del Parco Adda Sud, alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili, alla valorizzazione del patrimonio storico, dall’altra spingono verso una maggiore partecipazione della cittadinanza alla costruzione delle scelte. Tutte le azioni previste dalla Variante al Piano sono state quindi confrontate con questi criteri, al fine di individuarne l’eventuale effetto positivo/negativo/neutro. La stima dei potenziali effetti significativi sull’ambiente è stata

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condotta, per ogni obiettivo individuato, a livello delle singole azioni, che declinano tali obiettivi. Le valutazioni hanno evidenziato una grande prevalenza di effetti positivi in relazione al sistema ambientale. L’ultima fase della valutazione ambientale della Variante punta l’attenzione sui probabili effetti positivi che la Variante stessa fornirà alle componenti ambientali, che assumono un ruolo rilevante nel contesto territoriale del Parco: naturalità e patrimonio ambientale, agricoltura e tutela del paesaggio agricolo, paesaggio e patrimonio storico, fruizione. Per i poli di fruizione individuati a livello territoriale sono state predisposte delle specifiche schede di approfondimento, al fine di evidenziare, oltre alla localizzazione e all’accessibilità dell’area, gli elementi di forza (attrattive) e di vulnerabilità (cautele). Il processo di VAS si è concluso con la progettazione di un Sistema di Monitoraggio, basato su 17 indicatori, con l’obiettivo di misurare nel tempo l’efficacia della azioni di piano, evidenziando eventuali limiti e provvedendo ad individuare le necessarie azioni correttive.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

30. Collegamento ciclabile tra il confine di Milano, il polo fieristico di Rho-Pero e l’area Expo 2015. Studio di fattibilità

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione centrale Trasporti e Viabilità Programma di Collaborazione 2010 Milano, febbraio 2011 (IST_11_10)

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), EN.SE. sas di Edmondo Vitiello e C., A.M.PRINA sas di Alberto Prina & C. [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 87): Premessa – 1. Il collegamento ciclabile allo studio nel contesto del sistema della mobilità dolce del nord-ovest milanese – 2. Individuazione del tracciato del collegamento ciclabile allo studio – 3. Soluzioni progettuali proposte – 4. Indicazioni in merito al disegno dei “nodi” e urban-design TAVOLE: 1. Rete ciclabile esistente e prevista nell’ambito territoriale allo studio – 2. Individuazione del tracciato ciclabile allo studio – 3. Inquadramento delle tratte in cui è stato suddiviso il tracciato ciclabile allo studio SCHEDE TRATTE: 1. In affiancamento alla stazione ed al parcheggio di interscambio della linea metropolitana M1 di Molino Dorino – 2. Attraversamento in sottopasso della exSS11 – 3. Compreso tra l’uscita del sottopasso della exSS11 e V.Pisacane di Pero – 4. V.Pisacane di Pero – 5. V.Olona di Pero nel tratto tra V.Pisacane e la piazza della stazione M1 Pero – 6. Piazza della stazione M1 Pero – 7. V.Olona di Pero nel tratto tra la piazza della stazione M1 Pero (V.Tobagi) e V.Curiel – 8. Attraversamento di V.Curiel di Pero e dei parcheggi posti sul fronte nord della strada – 9. Nel verde tra V.Curiel e V.Figino di Pero – 10. Attraversamento di V.Figino di Pero e dei parcheggi posti lungo entrambi i fronti della strada – 11. Nel verde lungo l’Olona – 12. Ponte sull’Olona – 13. Zona verde tra l’Olona e la Strada Statale del Sempione – 14. Strada Statale del Sempione a sud del cavalcaV. dell’autostrada A4 – 15. Strada Statale del Sempione sotto e a nord del cavalcaV.dell’autostrada A4 fino al confine con Rho – 16. Attraversamento della Strada Statale del Sempione sul confine tra Pero e Rho – 17. Percorso ciclabile nel “Parco Sud” e “Parco Sempione” di Fiera – 18. Percorso ciclabile nel “Parco lineare Buonarroti” e “Parco Nord” di Fiera – 19. Rampa sud del cavalcaferroV.ciclabile di Mazzo di Rho e relativo parco – 20. CavalcaferroV. ciclopedonale di Mazzo di Rho – 21. Rampa nord del cavalcaferroV.ciclabile di Mazzo di Rho con relativa area a parco e scavalco della V.De Gasperi di Rho fino alla zona verde di V.Grossi – 22. V.De Gasperi di Rho da V.Grossi fino al termine del controV.le posto sul fronte nord della strada – 23. V.De Gasperi di Rho tra il termine del controV.le posto sul fronte nord della strada e V.Morandi – 24. V.De Gasperi di Rho tra V.Morandi ed il piazzale d’ingresso dei capannoni industriali posti a nord della strada (tra V.Vanoni e V.Di Vittorio) – 25. V.De Gasperi di Rho prospiciente i capannoni industriali posti a nord della strada (tra V.Vanoni e V.Di Vittorio) – 26. V.De Gasperi di Rho prospiciente gli edifici per uffici posti a nord della strada (di fronte a V.Di Vittorio) – 27. V.De Gasperi di Rho dal termine del comparto ad uffici posti a nord della strada (di fronte a V.Di Vittorio) fino all’intersezione con V.Grossi (innesto sul percorso previsto Villoresi-Expo della V.d’Acqua) – 27b. V.Grossi di Rho (innesto sul percorso previsto Villoresi-Expo della V.d’Acqua) fino all’accesso Ovest di Expo 2015 – 28. V.De Gasperi di Rho ad ovest della nuova rotatoria prevista all’intersezione con V.Grossi, fino a V.San Pietro – 28b. In corrispondenza della nuova rotatoria prevista lungo V.De Gasperi di Rho all’intersezione con V.Grossi, a partire dall’approdo della rampa nord del cavalcaferroV.ciclabile di Mazzo di Rho (cfr Tratta 21) – 29. V.De Gasperi di Rho tra V.San Pietro e V.D’Annunzio – 30. V.De Gasperi di Rho tra V.D’Annunzio e la rotatoria di V.Pace – 31. V.Casiraghi di Pero in località Cerchiate – 32. Tra V.Casiraghi e V.De Gasperi di Pero in località Cerchiate – 33. V.De Gasperi di Pero in località Cerchiate

Il tema dell’accessibilità ciclabile per l’area immediatamente a nord-ovest di Milano rappresenta un elemento previsionale di importanza strategica nell’ambito di diversi programmi di sviluppo che gravitano su tale contesto territoriale. Principalmente si tratta delle previsioni inerenti il completamento delle opere di compensazione ambientale già contemplate nell’Accordo di Programma per il Polo fieristico di Rho-Pero, delle previsioni del Comune di Milano inerenti l’organizzazione del sistema ciclabile cittadino dei Raggi Verdi e, non ultime, delle previsioni entrate in campo con la programmazione dell’evento Expo 2015. Esso sarà accompagnato dalla realizzazione di percorsi e

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sistemi di rilevanza culturale ed ambientale che interessano il più ampio territorio circostante il sito espositivo, ossia le cosiddette “Via d’Acqua – Parco dell’Expo” e “Via di Terra”, che saranno fruibili anche attraverso sistemi di mobilità dolce. In questo scenario la Provincia di Milano intende sostenere un’iniziativa volta all’individuazione di un itinerario ciclabile che sia coerente con le altre previsioni in essere, venendo a costituire un importante tassello del sistema della ciclabilità nel nord-ovest milanese, che metta in connessione Milano, la Fiera e l’Expo, ma anche nodi rilevanti delle realtà territoriali direttamente attraversate. Al Centro Studi PIM, nell’ambito dell’attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità (Programma di Collaborazione 2010) è stato richiesto di predisporre uno Studio di fattibilità per l’individuazione del più opportuno itinerario ciclabile (e delle opere occorrenti alla sua realizzazione, incluse quelle necessarie allo scavalcamento degli ostacoli di natura infrastrutturale e quelle relative ai punti di sosta e di interscambio con le altre modalità di trasporto), che colleghi l’itinerario del “Raggio Verde n.7”, già previsto nella tratta urbana di Milano, con il Polo fieristico di Rho-Pero e con l’area di Expo 2015. Il presente Studio si compone delle seguenti parti: t definizione delle opportunità, delle finalità e degli obbiettivi del collegamento ciclabile, che costituiscono elementi e requisiti di base per lo sviluppo delle possibili soluzioni progettuali; t analisi dell’insieme dei progetti in campo nel contesto territoriale d’indagine, al fine di individuare le possibili sinergie tra le diverse programmazioni e di ottimizzarne le opportunità di finanziamento e di realizzazione; t definizione del percorso dell’itinerario ciclabile e della possibile localizzazione di aree attrezzate lungo di esso, esplicitando le casistiche tipologiche dei luoghi attraversati ed individuando i nodi critici; t descrizione delle soluzioni progettuali proposte, riferite ai tratti omogenei nei quali è stato suddiviso il collegamento ciclabile allo studio, riportando, per ciascuno di essi, informazioni sugli ambiti comunali interessati, sulla tipologia finale del tracciato e della sezione trasversale, sulle specifiche opere da realizzare, oltre che sulla competenza della progettazione e della realizzazione degli interventi; t stima parametrica dei costi per la realizzazione degli interventi proposti; t elaborazione di indicazioni per la progettazione delle aree di sosta e dei punti notevoli di collegamento con altri mezzi di trasporto lungo l’itinerario, al fine di massimizzare l’effetto della sua realizzazione anche ai fini turistici e culturali.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

31. L’Atl@nte dei Catasti Storici e delle Carte Topografiche della Lombardia”.

Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Angelo Armentano, Claudio Paraboni, Alma Grieco, Pietro Lembi [staff PIM], Davide Miradoli, Hyperborea srl [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi

Bando Cariplo 2008 “Creare e divulgare cultura attraverso gli archivi storici” Attività istituzionale a favore dei soci Programma di attività 2009 svolta in partnership con Politecnico di Milano Dipartimento BEST (Capofila), Archivio di Stato di Milano, Agenzia del Territorio, Regione Lombardia, Comune di Gorgonzola Milano, marzo 2011 (IST_02_09)

ELABORATI SITO WEB DVD Presentazione del progetto - Tavole dei centri storici dei Comuni soci nel Catasto Teresiano

Il Centro Studi PIM ha partecipato al progetto “Atl@nte dei catasti storici e delle carte topografiche della Lombardia”, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Creare e divulgare cultura attraverso gli archivi storici” (2008). Il progetto coinvolge un partenariato esteso a diversi soggetti istituzionali: Politecnico di Milano – Dipartimento BEST (capofila), Archivio di Stato di Milano, Agenzia del Territorio, Regione Lombardia - Direzione Organizzazione Personale Patrimonio e Sistema Informativo - U.O. Patrimonio e Servizi, Centro Studi PIM, Comune di Gorgonzola. Il progetto si è concretizzato con la costruzione, su supporto web, e la messa a disposizione, con servizi di carrello per l’acquisto on line, di un portale geografico nella forma di un moderno atlante, in grado di fornire un servizio di facile accesso ai catasti storici e alle carte topografiche della Lombardia. In particolare, il portale, consentendo la sovrapposizione delle mappe storiche a livello comunale con la cartografia attuale (carta tecnica a grande scala, i DB topografici di moderna generazione, porzioni di ortofotocarte), rende possibile una lettura comparata a differenti soggetti fruitori. Le sezioni catastali storiche, conservate e messe a disposizione dall’Archivio di Stato di Milano e dall’Agenzia del Territorio, comprendono il Catasto Teresiano, il Catasto Lombardo Veneto, i Catasti Cessati, l’Impianto al Vigente. Il progetto prevede le seguenti realizzazioni, con le relative utilities: a) portale per la visione e l’acquisto on-line delle mappe catastali: è in fase di chiusura l’interfaccia web (accesso al portale in costruzione: http://www.atlantestoricolombardia.it), attraverso la quale sarà consentito l’accesso alle riproduzioni di mappe e registri catastali della provincia di Milano, con la possibilità di acquisto via telematica; b) ricerca delle mappe per posizione geografica: nel prossimo futuro sarà possibile l’utilizzo del modulo che permetterà il reperimento geografico delle mappe desiderate. In particolare, tramite la “georeferenziazione” dei Catasti Storici sarà possibile sovrapporli agli attuali confini comunali. I territori che hanno nel corso degli anni cambiato Comune di appartenenza saranno così facilmente identificabili; c) georeferenzizione delle tavolette al fine di permettere la messa a disposizione del file di georeferenziazione da acquistare via “e-commerce”. Si potranno così usare le mappe storiche in un GIS, rappresentarle sovrapposte correttamente ai moderni strati della cartografia. In particolare, per i soci PIM è stata realizzata una cartelletta e un DVD, con la presentazione del progetto e le tavole relative al centro storico del Catasto Teresiano dei rispettivi Comuni. Una volta a regime, sarà possibile, per i soci, accedere ai servizi del portale web a tariffe agevolate.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

32. Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Milano (1° fase – fase di scoping)

Attività Istituzionale a favore della provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio Programma di Collaborazione 2010 Milano, marzo 2011 (IST_04_10)

Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri [staff PIM]; Michele Rossi [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE RELAZIONE (pp. 56) 1. Premessa – 2. La valutazione ambientale strategica - 2.1 I principali riferimenti normativi per la VAS del PTCP – 2.2 Le finalità del Rapporto Ambientale Preliminare - 2.3 I soggetti competenti in materia ambientale – 2.4 Il percorso integrato PTCP/VAS – 2.5 La comunicazione pubblica e gli strumenti possibili - 3. Il percorso metodologico adottato per la VAS del PTCP – 3.1 L’analisi SWOT nel Rapporto Ambientale Preliminare – 3.1 Metodi di valutazione – 3.3 I macroindicatori e gli indicatori specifici – 4. La proposta di adeguamento del PTCP contenuta nelle Linee Guida – 4.1 Gli orientamenti iniziali di Piano – 4.2 Gli obiettivi di Piano – 5. L’analisi SWOT – 6. Il quadro di riferimento programmatico – 6.1 I principali riferimenti regionali – 6.2 Altri riferimenti di scala regionale – 6.3 I PTCP limitrofi – 6.4 Pianificazione di settore provinciale – 6.5 Programmazione territoriale – 6.6 Aree protette – 7. L’analisi preliminare del contesto – 7.1 Dati disponibili – 7.2 Inquadramento generale – 7.3 Componenti ambientali – 8. Le criticità emerse dall’analisi preliminare e la prima individuazione degli obiettivi di sostenibilità del Piano – 9. Definizione dell’ambito di influenza del PTCP e definizione della scala di lavoro ALLEGATO A – ANALISI AMBIENTALE STRUTTURATA PER COMPONENTI AMBIENTALI RELAZIONE (pp. 36) 1. Dati disponibili – 2. Ambiente e paesaggio, consumo di suolo, rete ecologica - 3. La rete delle infrastrutture e della mobilità, traffico - 4. Rumore - 5. Aria e atmosfera - 6. Cambiamenti climatici - 7. Energia - 8. Elettromagnetismo - 9. Suolo e sottosuolo - 10. Il sistema delle acque - 11. Gestione dei rifiuti

Oggetto dell’attività istituzionale è stata la collaborazione alla redazione del “Rapporto Ambientale per la VAS del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” della Provincia di Milano. L’attività si è concretizzata nella redazione del Rapporto Ambientale Preliminare (fase di Scoping) e nelle successive azioni di accompagnamento. Diversamente, la predisposizione del Rapporto Ambientale e le relative attività di corredo sono previste entro il Programma di Collaborazione per l’anno 2011. Il Rapporto Ambientale Preliminare, redatto ai sensi della Direttiva 42/01/CE e delle norme regionali e nazionali in materia (LR 12/2005, DelGR n° 8/6420 e successivi, DLgs 4/2008), è finalizzato al confronto, in sede di prima Conferenza di Valutazione, con le autorità ambientali che vengono consultate per contribuire a definire i contenuti del documento programmatico in esame e la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. Il documento illustra, inoltre, la verifica delle eventuali interferenze con i Siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS, ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE), le quali saranno opportunamente approfondite nel corso della valutazione ambientale. Si tratta di un documento di orientamento nel quale si ritrovano i fondamenti sui quali verrà costruito il Rapporto Ambientale (RA). Il documento contiene la ricognizione dei primi dati ambientali, dai quali si desumono le problematiche emergenti che il RA tratterà in modo approfondito. L’analisi del quadro di riferimento ambientale e territoriale è finalizzata alla costruzione di un’analisi coerente e sintetica dello stato attuale dell’ambiente e, più in generale, del sistema di riferimento per le valutazioni di sostenibilità, al fine di definire gli aspetti di qualità e le criticità attuali. Si tratta di un documento che non contiene valutazioni, ma l’impostazione che si vuole dare al RA. Impostazione

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RENDICONTO 2010 E PROGRAMMA 2011

che deve essere condivisa attraverso la prima Conferenza di Valutazione, in modo tale che il RA venga poi svolto coerentemente con le indicazioni che le autorità competenti in materia ambientale, i soggetti istituzionali e gli stake holders vorranno fornire. Il Rapporto Ambientale Preliminare individua il quadro di riferimento programmatico della pianificazione territoriale e delle programmazioni di settore, sovralocale e locali (PTR, PPR; PTCP, PTC Parchi), al fine di identificare i condizionamenti e i vincoli posti alla scala locale e di contesto. Il Rapporto Ambientale Preliminare fornisce indicazioni relativamente alle metodologie di valutazione che si utilizzeranno nel Rapporto Ambientale e una prima lista di indicatori, illustra gli orientamenti e gli obiettivi iniziali del PTCP, contiene una prima indicazione dei dati e delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale, ed infine individua l’ambito di influenza del PTCP. Il campo di applicazione del PTCP è l’intero territorio provinciale, anche se, data l’importanza e il ruolo centrale che il contesto milanese riveste nella strategia territoriale regionale e nazionale, le indicazioni per questo ambito devono essere ponderate tenendo in considerazione i riflessi indotti su un territorio molto più ampio. L’ambito di influenza varia a seconda dei processi e dei temi che si prendono in considerazione. Ad esempio il sistema ecologico e la mobilità, hanno per oggetto fenomeni che non sono semplicemente riconducibili entro i confini provinciali. Pertanto per quanto riguarda le politiche legate al sistema naturale e alle reti ecologiche, sarà necessario confrontarsi con le province limitrofe, in modo tale da mantenere in vita o potenziare i legami strategici. Il sistema infrastrutturale, dipende invece dalle dinamiche e dai flussi generati dai sistemi insediativo e della mobilità nel suo complesso, con relazioni e ricadute oltre il confine provinciale. Tali dinamiche incidono anche sulla definizione dell’ambito di influenza, in riferimento al ruolo che la Provincia di Milano possiede e a quello che vuole assumere all’interno del contesto regionale come esplicitato nelle Linee Guida.

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Centr o Studi PIM

ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Ce ntr o S t u d i p e r l a P r og r a mmazio n e I nt e rc o m u n a l e d e l l ’ a r e a M e t r o p o lit an a

Enti associati

Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Milano, Comune di Monza, 63 Comuni dell’area milanese e briantea: Abbiategrasso, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Bareggio, Basiglio, Binasco, Bovisio Masciago, Brugherio, Buccinasco, Carpiano, Casarile, Cassina de’ Pecchi, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusago, Dairago, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Gessate, Gorgonzola, Lacchiarella, Lainate, Liscate, Lissone, Locate Triulzi, Melegnano, Melzo, Nova Milanese, Novate Milanese, Noviglio, Opera, Pantigliate, Paullo, Pero, Peschiera Borromeo, Pessano con Bornago, Pieve Emanuele, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Rosate, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Sedriano, Segrate, Sesto San Giovanni, Settala, Settimo Milanese, Solaro, Trezzano sul Naviglio, Tribiano, Vanzago, Vernate, Vizzolo Predabissi, Zibido San Giacomo.

Assemblea

L’Assemblea dei Soci è costituita dai rappresentanti degli Enti associati, in persona del Sindaco di ciascun Comune e del Presidente della Provincia, o Assessore o Consigliere da loro delegato.

Presidente e Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto da 14 membri effettivi tra cui il Presidente, 3 dei quali di diritto indicati dal Comune di Milano, 1 dal Comune di Monza, 2 dall’Amministrazione Provinciale di Milano e 1 dall’Amministrazione Provinciale di Monza e Brianza, i restanti eletti dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo, eletto nel corso della 91° Assemblea dei Soci tenutasi il 4 marzo 2009 e successivamente integrato, è così composto: Presidente Vittorio Algarotti [designato dal Comune di Milano] Vice-Presidente Alberto Garocchio [designato dal Comune di Milano] Altri componenti Adriano Alessandrini [Sindaco del Comune di Segrate] Angelo Bugatti [Designato dalla Provincia di Milano] Marco Flavio Cirillo [Sindaco del Comune di Basiglio] Silverio Clerici [Assessore al territorio del Comune di Monza, designato dal Comune di Monza] Emilio Locatelli Renzo Moretti [Sindaco del Comune di Solaro] Filomena Aurora Palermo [Vicesindaco e Assessora al territorio e ambiente del Comune di Melzo] Adelio Panzeri [Vicesindaco e Assessore all’urbanistica, viabilità e trasporti del Comune di Nova Milanese] Maurizio Pezzotti [Assessore all’urbanistica del Comune di Gaggiano] Cesare Recchi [Designato dal Comune di Milano] Achille Taverniti [Designato dalla Provincia di Milano]

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Struttura tecnicooperativa

Ăˆ composta da 19 dipendenti. Accanto a specialisti in materie urbanistiche e territoriali operano esperti in economia urbana e regionale, in viabilitĂ e trasporti, in tecnologie ambientali, in pianificazione paesistico-ambientale e in progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali. Direttore (f.f.) Franco Sacchi Responsabili delle attivitĂ di ricerca-progettazione Cristina Alinovi, Angelo Armentano, Mauro Barzizza, Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Cella, Pietro Lembi, Pierluigi Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi Addetti ai servizi tecnico-operativi Alma Grieco, Claudio Paraboni, Cinzia Vanzulli Addetti ai servizi amministrativi e generali Paola Baraldo, Monica Falcetta, Roberta Guerinoni, Vanda Migliavacca, Massimiliano Zappa

Organigramma

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CEN TR

STU D I

Centro Studi PIM via F. Orsini 21 - 20157 Milano - tel. 02 6311901 - fax 02 653954 e-mail staff@pim.milano.it - sito internet: www.pim.milano.it


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