Dossier 05

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Assessorato all’Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino

MILANO

Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità

CITTÀ METROPOLITANA DOSSIER 05

RV

Programmazione delle reti di viabilità


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Il presente documento “Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità” è stato realizzato nel novembre 2013 dal Centro Studi PIM nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Programma di Collaborazione 2012, avente per oggetto il “Progetto Città Metropolitana” (IST_14_12). Tale documento è stato revisionato alla luce dell’approvazione della L. 7 aprile 2014, n° 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Programma di Collaborazione 2013-2014, avente per oggetto il “Progetto Milano Città Metropolitana e Municipalità” (IST_13_13). Il piano dell’opera è composto dai seguenti dossier: 00 01 02 03 04 05 06

[QR] [ES] [PT] [SP] [TP] [RV] [TA]

Quadro di riferimento Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale Pianificazione territoriale Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico Programmazione delle reti di viabilità Tutela e valorizzazione ambientale

Nell’ambito dell’attività è stato inoltre realizzato il documento: “Allegato - Ricognizione di Enti pubblici, società partecipate ed Enti di diritto privato controllati”. I dossier e le relative sintesi sono scaricabili dai siti web: www.milanocittametropolitana.org www.pim.mi.it Il gruppo di lavoro incaricato della realizzazione dei dossier e dell’allegato è composto da: Franco Sacchi (Direttore Responsabile e capo progetto) Francesca Boeri, Dario Corvi, Piero Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi (staff PIM) Cesare Benzi (collaboratore esterno PIM) Comunicazione e gestione piattaforma web (www.milanocittametropolitana.org): Francesco Locatelli (collaboratore esterno PIM) Referente per il Comune di Milano (Direzione di Progetto Area metropolitana e Municipalità): Piergiorgio Monaci giugno 2014 IST_13_13_ELA_TE_05_05


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Dossier 05

Programmazione delle reti di viabilità

Sommario Introduzione ............................................................................................................................................................ 3 1. Le competenze attuali: funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi .................................................... 5 1.1. La rete viaria: definizioni............................................................................................................................. 5 1.2. I soggetti coinvolti ...................................................................................................................................... 6 1.3. Le funzioni di Regione, Provincia e Comuni in Lombardia e Provincia di Milano......................................11 a) Rete viaria di interesse regionale ........................................................................................................12 b) Autostrade regionali ............................................................................................................................15 c) Viabilità di interesse provinciale e comunale ......................................................................................16 d) Trasporti eccezionali............................................................................................................................20 e) Comunicazione pubblica stradale .......................................................................................................21 f) Licenze e concessioni lungo le strade per occupazioni e accessi ........................................................23 g) Impianti di distribuzione di carburanti ................................................................................................25 h) Sicurezza stradale ................................................................................................................................26 i) Altre attività (autorizzazioni, vigilanza, ecc.) .......................................................................................27 2. L’agenda della Città metropolitana di Milano ................................................................................................ 39 2.1. I caratteri del sistema viario attuale.........................................................................................................39 2.2. Interventi per l’accessibilità su strada ......................................................................................................40 2.3. Temi e problemi ........................................................................................................................................42 3. Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: tracce per la discussione............................................................................................................................................. 45 3.1. Le nuove competenze e funzioni della Città metropolitana .....................................................................45 3.2. Redistribuzione delle funzioni: quale livello di governo? ..........................................................................45 a) Rete viaria di interesse regionale, metropolitano e comunale ...........................................................47 b) Autostrade regionali ............................................................................................................................48 c) Gestione e controllo dei flussi di traffico ............................................................................................48 d) Trasporti eccezionali............................................................................................................................49 e) Comunicazione pubblica stradale .......................................................................................................49 f) Licenze e concessioni lungo le strade per occupazioni e accessi ........................................................49 g) Impianti di distribuzione di carburanti ................................................................................................49 h) Sicurezza stradale ................................................................................................................................49 i) Altre attività (autorizzazioni, vigilanza, ecc.) .......................................................................................50 4. Riferimenti normativi ...................................................................................................................................... 60

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Introduzione Obiettivo del presente lavoro è quello di supportare il processo costitutivo della Città metropolitana attraverso un lavoro finalizzato alla preparazione di dossier tematico/territoriali, che siano in grado di mettere a fuoco e declinare le questioni che si porranno in merito al conferimento e alla gestione delle nuove funzioni attribuite alla Città metropolitana di Milano dalla L. 7 aprile 2014, n° 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. Oltre alla predisposizione dei dossier, è stato messo a punto il documento “Allegato - Ricognizione di Enti pubblici, società partecipate ed Enti di diritto privato controllati”, che si incarica di dar conto della costellazione di consorzi, associazioni, agenzie e - più in generale - delle strutture pubbliche partecipate dagli Enti locali milanesi. Sempre nell’ambito di tale lavoro, si sta svolgendo, attraverso il supporto di una piattaforma web, di social network e di canali di comunicazione innovativi, un’attività di informazione e publicizzazione, rivolta non solo ai soggetti coinvolti nel processo, ma anche ai cittadini, al fine di stimolare una discussione consapevole entro un processo aperto e partecipato (www.milanocittametropolitana.org). Più in dettaglio, il progetto si compone dei seguenti dossier, relativi alle nuove funzioni attribuite alla Città metropolitana, ricalibrati anche in ragione dei caratteri propri dell’area metropolitana milanese. 00 01 02 03 04 05 06

[QR] [ES] [PT] [SP] [TP] [RV] [TA]

Quadro di riferimento Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale Pianificazione territoriale Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico Programmazione delle reti di viabilità Tutela e valorizzazione ambientale

Ciascun dossier è organizzato in tre sezioni fondamentali. La prima parte definisce, per ciascun tematismo, il quadro delle attuali competenze, con l’individuazione del livello di governo a cui vengono esercitate le funzioni oggi. Più in dettaglio, viene effettuato un inquadramento tematico e normativo, declinando le competenze specifiche attribuite e/o concretamente esercitate dalla attuale Provincia e dai Comuni, nel quadro delle funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento svolte dalla Regione ed eventualmente dallo Stato o da altre istituzioni/attori. La seconda parte si propone di definire una possibile agenda per l’esercizio delle funzioni della Città metropolitana di Milano: come e da chi vengono concretamente esercitate le funzioni; qual è lo stato dell’arte (piani, politiche e progetti esistenti); quali sono i temi e problemi in agenda, il cui efficace trattamento risulta cruciale ai fini di un adeguato governo metropolitano. La terza parte ha carattere propositivo, incaricandosi di fornire tracce per la discussione che dovrà svilupparsi tra i molteplici soggetti interessati. Essa prova a definire il quadro di potenziale redistribuzione delle funzioni tra i differenti livelli di governo, cercando di individuare eventuali elementi di criticità emergenti sia dal quadro della distribuzione di competenze tra i vari livelli di governo sia tra gli “snodi” dei medesimi livelli, con particolare riferimento al riassetto delle relazioni tra Regione, Città metropolitana, Province e Comuni. Attenzione viene infine posta alle potenziali incompatibilità con le normative vigenti, in particolare quelle regionali, che potrebbero richiedere correzioni e modifiche. A conclusione di ciascuna parte, viene fornita una tabella riepilogativa, in grado di restituire in forma immediata il quadro emerso. 3


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Costituisce eccezione rispetto a questa struttura il Dossier 00 – Quadro di riferimento, in quanto esso si incarica di restituire gli elementi essenziali relativi all’iter e ai contenuti dei provvedimenti legislativi finalizzati a riordinare l’assetto di governo degli Enti locali nel nostro Paese, mettendo in luce temi e problemi in agenda. Per ciascun dossier è stata realizzata una sintesi, che restituisce i principali contenuti del documento.

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1. Le competenze attuali: funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi 1.1. La rete viaria: definizioni L’art.2 del DLgs 285/19921 “Nuovo Codice della Strada” definisce la classificazione della rete viaria, da un lato, in relazione alle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali delle strade, dall’altro, in relazione alle esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all’uso ed alle tipologie dei collegamenti da esse svolti. Anche ai fini di tali classificazioni, le strade si distinguono ulteriormente2 in: - strade extraurbane, quando sono esterne ai centri abitati, - strade urbane, quando sono interne ad un centro abitato, intendendo per centro abitato, l’insieme di edifici (raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada), delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. In relazione alle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, le strade sono classificate nei seguenti tipi: - A – Autostrade, ossia strade extraurbane o urbane a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina laterale, prive di intersezioni a raso e di accessi privati, dotate di recinzione e di sistemi di assistenza all’utente lungo l’intero tracciato; - B – Strade extraurbane principali, ossia strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina laterale, prive di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinte dagli appositi segnali di inizio e fine; - C – Strade extraurbane secondarie, ossia strade ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine; - D – Strade urbane di scorrimento, ossia strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, banchina laterale, marciapiedi, eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici e con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; - E – Strade urbane di quartiere, ossia strade ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine laterali e marciapiedi; - F – Strade locali, ossia strade urbane od extraurbane non facente parte degli altri tipi di strade. Per quanto attiene alla classificazione di tipo amministrativo, le strade si distinguono in: - strade Statali, di proprietà dello Stato, rappresentate dalle strade che costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale, che congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi, che congiungono tra loro i capoluoghi di Regione ovvero i capoluoghi di Provincia situati in Regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade Statali, che allacciano alla rete delle strade Statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica, che servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio nazionale; - strade Regionali, di proprietà della Regione, rappresentate dalle strade che allacciano i capoluoghi di Provincia della stessa Regione tra loro o con il capoluogo di Regione, ovvero allacciano i capoluoghi di Provincia o i Comuni con la rete Statale se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico; - stradi Provinciali, di proprietà della Provincia, rappresentate dalle strade che allacciano al capoluogo di Provincia capoluoghi dei singoli Comuni della rispettiva Provincia o più capoluoghi di Comuni tra loro,

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DLgs n° 285 del 30 aprile 1992 “Nuovo codice della strada” (pubblicato sulla GU n° 114 del 18.05.1992, Suppl. Ordinario n° 74) e ss. mm. e ii. 2 ai sensi dell’art.3 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. 5


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ovvero che allacciano alla rete Statale o regionale i capoluoghi di Comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico; - strade Comunali, di proprietà del Comune, rappresentate dalle strade che congiungono il capoluogo del Comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, ovvero congiungono il capoluogo con la stazione ferroviaria, tranviaria o automobilistica, con un aeroporto o porto marittimo, lacuale o fluviale, con interporti o nodi di scambio intermodale o con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività Comunale. Le strade urbane sono sempre comunali, a meno che rappresentino i tratti urbani delle strade Statali, Regionali o Provinciali che attraversano i centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti: in questo caso la loro competenza amministrativa rimane rispettivamente di Stato, Regione e Provincia. In Lombardia vi sono 31 strade Statali, con un’estensione di più di 900 km, e circa 11.000 km di strade Provinciali, a cui si aggiungono più di 58.000 km di strade comunali, di cui un terzo di tipo extraurbano. Non vi sono, invece, ad oggi, strade Regionali, avendo la Lombardia stabilito3 il trasferimento4, al demanio delle Province territorialmente competenti, delle strade già appartenenti al demanio Statale e non comprese nella rete autostradale e stradale nazionale (che rappresentano circa il 22% delle attuali strade Provinciali in Lombardia). 1.2. I soggetti coinvolti Le strade Statali, assieme alle Autostrade in gestione diretta (che, per altro, non esistono in Lombardia), costituiscono la rete viaria nazionale5, gestita da ANAS SpA (http://www.stradeanas.it), Società il cui socio unico è il Ministero dell’Economia, sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le funzioni attribuite all’ANAS relativamente alla rete stradale ed autostradale in gestione diretta sono: - gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade ed autostrade; - adeguamento e progressivo miglioramento della rete delle strade e delle autostrade e della relativa segnaletica; - costruzione di nuove strade ed autostrade, anche a pedaggio, sia direttamente che mediante concessione a terzi; - servizi di informazione agli utenti, a partire dagli apparati segnaletici; - attuazione delle leggi e dei regolamenti concernenti la tutela del patrimonio delle strade ed autostrade e tutela del traffico e della segnaletica; - adozione dei provvedimenti necessari per la sicurezza del traffico sulle strade e sulle autostrade; - realizzazione e partecipazione a studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione. Fino al 30.09.2012, l’ANAS è stato anche l’Ente concedente della rete autostradale a pedaggio, svolgendo attività di vigilanza sulle Società concessionarie attraverso l’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali (IVCA), dipendente direttamente dal Presidente e separato dalle altre strutture aziendali. Il 1.10.2012 le attività di vigilanza sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e di controllo della gestione delle autostrade, che erano in capo ad ANAS, sono stati trasferiti al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti6.

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con l’art.3, com.118 della LR 1/2000. ai sensi del DPCM 21.02.2000. 5 individuata dal DLgs 461/1999. 6 in base all’art. 36 del DL n°98 del 6.07.2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, convertito in L n°111 del 15.07.2011 (pubblicato sulla GU n°164 del 16.7.2011) e ss. mm. ii. e dell’art. 11, com.5 del DL n°216 del 29.12.2011 4

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Le Società Concessionarie che gestiscono la rete delle autostrade in concessione in Italia sono 24, 6 delle quali operano in Lombardia e 3 delle quali specificatamente nella Provincia di Milano, come indicato nella Tabella 1. Tabella 1 – Le Società Concessionarie della rete autostradale in Lombardia ed in Provincia di Milano N°

Tratte autostradali che interessano il territorio della Provincia di Milano

Società Concessionaria

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ASPI – Autostrade per l’Italia S.p.A

2

Milano Serravalle-MilanoTangenziali SpA

3 4 5 6

SATAP – Società Autostrada Torino-Alessandria-Piacenza SpA Autostrade del Brennero SpA Autostrada Brescia-VeronaVicenza-Padova SpA Autostrade Centro Padane SpA

A1 Milano Sud-Napoli (Autostrada del Sole) A4 Milano-Bergamo-Brescia A8 Milano-Varese (Milano-Laghi) A9 Lainate-Como-Chiasso A7 Milano-Serravalle Scrivia A50 Tangenziale Ovest di Milano A51 Tangenziale Est di Milano A52 Tangenziale Nord di Milano

Altre tratte autostradali che interessano il territorio della Lombardia A8/26 Diramaz. Gallarate-Gattico (Gallarate-Sesto Calende)

A53 Raccordo A7 Bereguardo-Pavia A54 Tangenziale di Pavia

A4 Torino-Milano

A21 Torino-Piacenza

A22 Brennero-Modena

A4 Brescia-Verona-Vicenza-Padova

A21 Piacenza-Brescia

La Società ASPI – Autostrade per l’Italia SpA (http://www.autostrade.it), nata all’inizio degli anni ‘50, gestisce, con una concessione valida fino al 2038, quasi 3.000 km di rete autostradale a pedaggio in Italia, assicurando (anche attraverso Società Concessionarie Controllate, nessuna delle quali, però, operante in Lombardia), un’efficace articolazione territoriale ed elevate condizioni di accessibilità alle maggiori aree metropolitane, servendo 15 Regioni e 60 Province. Autostrade per l’Italia, detenuta al 100% dalla Holding di partecipazioni Atlantia SpA (quotata alla Borsa Italiana), garantisce anche alcuni servizi accessori all’attività autostradale, attraverso alcune Società a vario titolo partecipate, indicate nella Tabella 2. Tabella 2 –Società partecipate di ASPI – Autostrade per l’Italia SpA SOCIETÀ PARTECIPATE

SETTORE DI ATTIVITÀ

Spea-Ingegneria Europea

progettazione, direzione lavori e monitoraggio e manutenzione programmata di opere stradali

Pavimental

pavimentazioni e manutenzioni stradali

Essediesse Società di Servizi

servizi amministrativi, gestione paghe, servizi generali e gestione immobiliare per l’intero Gruppo

AD Moving,

commercializzazione di spazi e servizi pubblicitari e gestione di eventi nelle aree di servizio

Port Mobility

gestione di servizi nell’ambito portuale di Civitavecchia

Telepass

gestione e commercializzazione dei sistemi di pagamento differito Viacard e Telepass

Autostrade Tech

sviluppo, commercializzazione e gestione di impianti, sistemi di viabilità, esazione ed altre tecnologie relative al traffico

Infoblu

produzione e diffusione di servizi informativi sulle condizioni del traffico lungo la rete autostradale

TowerCo

progettazione e realizzazione sul sedime autostradale di siti idonei ad ospitare impianti di telecomunicazioni di diversi gestori (radiomobili), oltre per scopi istituzionali ed aziendali (Isoradio,...)

Giove Clear

attività di pulizia (piazzali esterni, superfici a verde e servizi igienici) su circa il 70% delle 216 Aree di Servizio della rete ASPI

La Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA (http://www.serravalle.it), costituita nel 1951, gestisce una rete infrastrutturale al servizio del territorio milanese e lombardo, essendo concessionaria, fino al 2028, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito in L n° 14 del 24.02.2012 (pubblicato sulla GU n°48 del 27.02.2012, Suppl. Ordinario n°36) e ss. mm. ii. 7


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dell’autostrada A7 da Milano a Serravalle Scrivia e delle tre tangenziali milanesi (Ovest, Est, Nord), per un’estensione totale di più di 180 km di autostrade. Gli obiettivi prioritari della Società sono quelli di: - aumentare il livello di efficienza, sicurezza e qualità della rete gestita, potenziando e riqualificando anche i servizi accessori; - contribuire, insieme ad altri soggetti del settore, a ridisegnare un sistema infrastrutturale metropolitano e regionale ormai inadeguato, coerentemente con la strategia volta ad impostare, nell’area metropolitana milanese, un sistema della mobilità sempre più intermodale ed integrato con le esigenze sociali e con lo sviluppo sostenibile. Nella Tabella 3 sono indicati gli azionisti di Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA e le Società da essa partecipate. Tabella 3 – Azionisti e Società partecipate di Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA AZIONISTI ASAM SpA Comune di Milano SIAS SpA Provincia di Pavia PARCAM Srl Provincia di Como Autostrada dei Fiori SpA C.C.I.A.A. di Pavia Comune di Pavia Autorità Portuale di Genova Comune di Como C.C.I.A.A. di Como Autostrada Torino-Milano SpA SATAP SpA Provincia di Lecco C.C.I.A.A. di Milano Provincia di Milano

La Società SATAP – Società Autostrada Torino-Alessandria-Piacenza SpA (http://www.satapweb.it), è concessionaria per la costruzione e l’esercizio, oltre che dell’Autostrada A21 Torino-Alessandria-Piacenza (fino al 30.06.2017), anche dell’Autostrada A4 Torino-Milano e di altre opere di collegamento con la viabilità esterna (fino al 31.12.2026), per un totale di quasi 300km di rete. Il conferimento della gestione della A4 Torino-Milano a SATAP è avvenuto nel 2004, in seguito alla cessione a SATAP stessa delle attività del comparto autostradale fino ad allora svolte direttamente dalla Società ASTM – Autostrada Torino-Milano SpA. Dal punto di vista societario, SATAP è controllata al 99,5% dalla HPVDA – Holding Piemonte e Valle d’Aosta SpA, quotata in borsa. Sul territorio Lombardo operano anche altri soggetti che svolgono funzioni specifiche per quanto attiene la rete viaria.

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La Società IL – Infrastrutture Lombarde SpA (http://www.ilspa.it/), interamente partecipata dalla Regione Lombardia 7 , è stata costituita nel 2003 con lo scopo di coordinare la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali in attuazione del “Piano straordinario per lo sviluppo delle infrastrutture lombarde 2002/2010” e di garantire la manutenzione della dotazione infrastrutturale della Lombardia. Le attività principali nelle quali IL SpA esercita le proprie competenze sono, pertanto: - la realizzazione di nuove infrastrutture, in qualità di amministrazione concedente o come supporto tecnicoamministrativo alle Società del Sistema Regione allargato (Sireg), offrendo attività di assistenza in fase di progettazione e realizzazione dei lavori, supporto alla fase di start-up ed alle operazioni di collaudo; - la valorizzazione delle infrastrutture esistenti, con servizi di Asset, Property e Facility Management; - lo sviluppo e il coordinamento di progetti strategici, contribuendo alla realizzazione delle più importanti opere infrastrutturali della Lombardia. Nel campo delle infrastrutture a rete, IL SpA ha l’incarico di Ente concedente per gli interventi di realizzazione delle autostrade regionali Cremona-Mantova e Broni-Pavia-Mortara (cfr. il successivo § 1.2.b)), oltre che della cosiddetta IPB – Interconnessione autostradale tra Pedemontana e BreBeMi e del Sistema di viabilità di accesso all’area Expo 2015 (cfr. Tabella 8). Attraverso IL SpA, la Regione Lombardia detiene il 50% del capitale della Società CAL – Concessioni Autostradali Lombarde SpA (http://www.calspa.it/), costituita8 il 19.02.2007 pariteticamente dalla Regione Lombardia stessa (come detto attraverso IL SpA) e dal Ministero delle Infrastrutture (con ANAS SpA). CAL rappresenta il soggetto a cui il Governo ha trasferito le funzioni ed i poteri di Ente concedente ed aggiudicatore per le procedure di affidamento, la realizzazione e la gestione delle tre importanti autostrade ad oggi in costruzione nel territorio lombardo (ossia l’autostrada Pedemontana Lombarda, la direttissima BreBeMi – Brescia-Bergamo-Milano e la TEEM – Tangenziale Est Esterna di Milano), con l’obiettivo di ridurre i tempi di realizzazione delle infrastrutture, sveltire le procedure autorizzative, attrarre i capitali privati nel finanziamento delle opere e coinvolgere il territorio nella delicata fase di costruzione del consenso. Le Società concessionarie per la promozione, progettazione, costruzione e gestione delle tre precedentemente citate nuove autostrade sono: - la Società Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (http://www.pedemontana.com/), costituita il 14.11.1986, con concessione stipulata con DM n°1524 del 31.08.1990 (Registrazione della Corte dei Conti il 28.12.1990); - la Società di Progetto BreBeMi – Autostrada Diretta Brescia Milano Spa (http://www.brebemi.it/), costituita come tale nel 2004, subentrando nel rapporto di concessione con l’ANAS alla Società Autostrade Lombarde SpA, mandataria dell’ ATI aggiudicataria della concessione stipulata nel giugno 2003; - la Società TE – Tangenziale Esterna SpA (http://www.tangenziale.esterna.it/), costituita il 14.01.2009 quale Società di Progetto nell’ambito della concessione affidata da CAL, nel novembre 2008, all’ATI avente come mandataria la Società proponente TEM – Tangenziali Esterne di Milano SpA. Nella Tabella 4 è riportata la composizione azionaria di tali Società concessionarie.

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ai sensi della LR n°36 del 2.12.1994 “Amministrazione dei beni immobili regionali” (pubblicata sul BURL n°49 del 5.12.1994, 1° Suppl. Ordinario). 8 in attuazione da quanto disposto dal comma 979 dell’articolo unico della L n°26 del 27.12.2006 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2007)” (pubblicata sulla GU n°299 del 27.12.2006, Suppl. Ordinario n°244). 9


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 4 –Azionisti delle Società concessionarie delle autostrade Pedemontana, BreBeMi e TEEM AZIONISTI DI AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA SPA

AZIONISTI DELLA SOCIETÀ DI PROGETTO BREBEMI – AUTOSTRADA DIRETTA BRESCIA MILANO SPA

AZIONISTI DI TE – TANGENZIALE ESTERNA SPA

Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA

Autostrade Lombarde SpA *

TEM –Tangenziali Esterne di Milano SpA **

Equiter SpA

Impresa Pizzarotti & C. SpA

Impregilo SpA

Intesa Sanpaolo SpA

Unieco Società Cooperativa

Impresa Pizzarotti & C. SpA

UBI Banca SpA

Società per Azioni Autostrade Centro-Padane

Coopsette

Par.Cop.Soc.Cons. arl

Società per Azioni Autostrada Brescia Padova

C.M.B.

CCC Società Cooperativa

Unieco

Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA

C.M.C.

SPEA Ingegneria Europea SpA

Itinera

Technital SpA

Pavimental

Milano Serravalle Engineering Srl

Consorzio Tangenziale Engineering

Alpina SpA

Autostrade per l’Italia SpA

Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo SpA

BIIS

Idroesse Infrastrutture SpA

SATAP SpA

Aegis Srl Cantarelli & Partners

Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA

Silvano Buzzi & Associati Srl Cremonesi Workshop Srl ABM Azienda Bergamasca Multiservizi SpA Grandi Lavori Fincosit SpA * SOCI DI AUTOSTRADE LOMBARDE SPA

** SOCI DI TEM –TANGENZIALI ESTERNE DI MILANO SPA

Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova SpA

Milano Serravalle Milano Tangenziali SpA

Autostrade Centro Padane SpA

Autostrade per l’Italia SpA

Milano Serravalle - Milano Tangenziali SpA

ASAM SpA

A2A SpA

SATAP SpA

A.B.M. SpA

Autostrade Lombarde SpA

Associazione Industriale Bresciana

Intesa Sanpaolo SpA

Confindustria Bergamo

Impregilo SpA

Assolombarda

Provincia di Milano

Camera di Commercio IAA Bergamo Camera di Commercio IAA Brescia Camera di Commercio IAA Cremona Camera di Commercio IAA Milano Parcam Srl Provincia di Bergamo Provincia di Brescia Provincia di Cremona Provincia di Milano Comune di Brescia Comune di Caravaggio Comune di Travagliato Comune di Treviglio Intesa Sanpaolo SpA Cassa Rurale - Banca di Credito Cooperativo di Treviglio Società Cooperativa Credito Bergamasco Unione di Banche Italiane S.C.p.A. Banco di Brescia Spa

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È da citare, infine, la Società ASAM – Azienda Sviluppo Ambiente e Mobilità SpA (http://www.asamspa.it/), che è la Holding delle partecipazioni societarie facenti capo alla Provincia di Milano ed operanti nel settore delle infrastrutture destinate alla mobilità integrata ed alla tutela dell’ambiente. Scopo di ASAM è quello di favorire il coordinamento e la sinergia degli interventi della Provincia di Milano in questi due settori, quale punto di forza nelle scelte e nell’individuazione degli investimenti prioritari e strategici, valutando, nel caso specifico, l’opportunità e le modalità realizzative degli interventi per il trasporto pubblico locale, le strutture viarie, la gestione delle reti e dell’intermodalità del trasporto. Nella Tabella 5 sono riportati gli azionisti e le società direttamente o indirettamente partecipate da ASAM SpA. Tabella 5 – Azionisti e Società partecipate di ASAM – Azienda Sviluppo Ambiente e Mobilità SpA AZIONISTI

SOCIETÀ PARTECIPATE

Provincia di Milano

Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA

Provincia di Monza e della Brianza

Milano Serravalle Engineering Srl (controllo indiretto, tramite Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA)

Comune di Trezzo sull’Adda

Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (controllo indiretto, tramite Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA) TEM – Tangenziali Esterne di Milano SpA TE – Tangenziale Esterna SpA (controllo indiretto, tramite TEM – Tangenziali Esterne di Milano SpA) Società di Progetto BerBeMi SpA (controllo indiretto, tramite Milano Serravalle – Milano Tangenziali SpA) SEA – Società per Azioni Aeroportuali SpA

1.3. Le funzioni di Regione, Provincia e Comuni in Lombardia e Provincia di Milano A fronte del quadro complessivo delineato ai paragrafi precedenti, occorre delineare quali siano le funzioni e competenze amministrative relative al sistema della viabilità attualmente esercitate nello specifico dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni. Tali funzioni attengono alla “programmazione, progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle strade non rientranti nella rete autostradale e stradale nazionale, compresa la nuova costruzione o il miglioramento di quelle esistenti, nonché la vigilanza sulle strade conferite”9. Alla REGIONE competono, in particolare, le funzioni di programmazione e coordinamento della rete viaria e la stipula di Accordi di Programma tra le Regioni interessate per le funzioni di progettazione, costruzione, manutenzione di rilevanti opere di interesse interregionale. Alla PROVINCIA competono le funzioni di progettazione, costruzione e manutenzione (secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali) della rete stradale di propria competenza e quelle relative alla gestione delle strade già appartenenti al demanio Statale e successivamente trasferite, nel caso specifico della Lombardia, alla Provincia stessa. Alla Provincia compete anche la determinazione dei criteri, la fissazione e la riscossione, come entrate proprie, delle tariffe relative alle licenze, alle concessioni e alla esposizione della pubblicità lungo o in vista di esse. Inoltre competono alla Provincia le funzioni relative alla autorizzazione e vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole, al riconoscimento dei consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore, agli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti e istruttori di autoscuola, al rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione per l’esecuzione delle revisioni e al controllo amministrativo sulle imprese autorizzate, al controllo sull’osservanza delle tariffe obbligatorie a forcella nel settore dell’autotrasporto di cose per conto terzi, al rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci per conto proprio, agli esami per il conseguimento dei titoli professionali di autotrasportatore di merci per conto terzi e di autotrasporto di persone su strada e 9

ai sensi degli art.99, art.101 e art.105 del DLgs 112/1998. 11


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dell’idoneità ad attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto su strada, alla tenuta degli albi Provinciali, quali articolazioni dell’albo nazionale degli autotrasportatori. Infine, alla Provincia spettano10 le funzioni amministrative di interesse Provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l’intero territorio Provinciale in tema di viabilità e compete l’indicazione, nell’ambito del PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, della localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione. Ai COMUNI competono le funzioni di progettazione, costruzione e manutenzione (secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali) della rete stradale di propria competenza. Oltre a queste, nel caso specifico della Lombardia, competono ai Comuni anche le funzioni amministrative in materia di rilascio di concessioni per l’installazione e l’esercizio di impianti lungo le autostrade e i raccordi autostradali, funzioni attribuite dalla legislazione nazionale alla Regione11, ma ulteriormente trasferite, con legge regionale lombarda, dalla Regione ai Comuni12. Le funzioni e competenze amministrative generali precedentemente indicate trovano applicazione nei seguenti macro-temi, che meglio declinano le questioni attinenti al sistema della viabilità: a. la rete viaria di interesse regionale; b. le autostrade regionali; c. la viabilità di interesse provinciale e comunale; d. i trasporti eccezionali; e. la comunicazione pubblica stradale; f. le licenze e concessioni lungo le strade per accessi e occupazioni; g. gli impianti di distribuzione di carburanti; h. la sicurezza stradale; i. altre attività (autorizzazioni, vigilanza, ecc.). A ciascuno di questi macro-temi possono essere associati ulteriori aspetti funzionali specifici ed i relativi livelli di esercizio, afferenti alle tre categorie: pianificazione/programmazione, gestione/attuazione e acquisizione/attribuzione delle risorse. Di seguito, per ciascun macro-tema, viene fornito il quadro normativo attuale (definito, oltre che dalla legislazione nazionale già indicata, dalla legislazione regionale in materia) e le competenze specifiche esercitate dagli attuali livelli di governo (cfr. anche le Tabella 7a, b, c, d, e, f, g, h, i). a) Rete viaria di interesse regionale La rete viaria di interesse regionale è costituita dalle “autostrade regionali” (di cui si dirà nel successivo § b), e dalle strade classificate “di interesse regionale”, così come individuate nella cartografia allegata alla DGR 19709/2004 ”Approvazione della classificazione funzionale e qualificazione della rete viaria della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 3 della LR n° 9/2001” (cfr. la Figura 1 e la Tabella 6, quest’ultima per quanto riguarda, in particolare, la rete che ricade entro i confini dell’attuale Provincia di Milano).

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ai sensi degli art.19 e art.20 del DLgs 267/2000. ai sensi dell’art.105 del DLgs 112/1998. 12 ai sensi dell’art.3, com.125 della LR 1/2000. 11

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 6 – Le “strade di interesse regionale” che ricadono entro i confini dell’attuale Provincia di Milano Sigla

Nome strada

SS9 SS33 SS36 SS526 SS494 SP ex SS11

Via Emilia del Sempione del Lago di Como e dello Spluga (Superstrada Valassina) Dell’Est Ticino (tratta Magenta-Abbiategrasso) Vigevanese (tratta Milano-Abbiategrasso) Padana Superiore (tratta est e tratta ovest) dei Giovi (tratta sud e tratta nord – Superstrada Comasina Milano-Meda) Varesina della Val Tidone Paullese Vigevanese (tratta Abbiategrasso-confine con Vigevano) Bustese Monza-Melzo Rivoltana della Cerca Binasco-Melegnano (Binaschina) Milano-Meda Antica di cassano (Cassanese)

SP ex SS35 SP ex SS233 SP ex SS412 SP ex SS415 SP ex SS494 SP ex SS527 SP13 SP14 SP39 SP40 SP44 SP103

Classificazione strada di interesse regionale (R1 o R2) R2 R1 R1 R2 R2 R2

Competenza amministrativa (escluse le tratte urbane) Statale Statale Statale Statale Statale Provinciale

R1

Provinciale

R1 R1 R1 R2 R2 R2 R1 R2 R2 R2 R2

Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Provinciale Comunale Provinciale

Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione e qualificazione (livello pianificatorio): la Regione provvede alla classificazione funzionale della rete stradale di interesse regionale e, a tal fine, ha definito specifici criteri omogenei di classificazione, basati su parametri fisico-tipologici, funzionali e di fruizione degli assi stradali, da applicarsi anche nell’aggiornamento periodico della classificazione stessa (quella ad oggi in vigore è stata approvata con la già citata DGR 19709/2004 – cfr. Figura 1). - Programmazione (livello pianificatorio): la Regione esercita funzioni di programmazione e coordinamento della rete viaria di interesse regionale non compresa nella rete autostradale e stradale nazionale, anche attraverso la promozione di accordi di programma con le Province, al fine di garantire l’efficienza della rete stessa e caratteristiche adeguate alle previsioni di traffico. A tale fine definisce un programma di priorità di interventi per la sua riqualificazione, a cui destina specifiche risorse del bilancio regionale. La programmazione degli interventi (articolata in obiettivi nell’ambito del PRS – Programma regionale di sviluppo ed annualmente aggiornata nel DPEFR – Documento di programmazione economica e finanziaria regionale, in coerenza con l’evoluzione del quadro programmatorio e gestionale) si attua secondo i contenuti del PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti o, fino all’approvazione del piano stesso, attraverso specifici programmi da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale. - Definizione di criteri e linee guida (livello pianificatorio): la Regione ha definito i criteri per la determinazione delle caratteristiche funzionali e geometriche per la costruzione di nuovi tronchi viari e l’ammodernamento e potenziamento di quelli esistenti, ricadenti nel territorio lombardo, al fine di garantire la sicurezza della circolazione, ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico, assicurare il rispetto dell’ambiente. In particolare vengono dettagliate le norme per la progettazione di zone di intersezione ed assi stradali, le tipologie ed i contenuti degli elaborati progettuali e le modalità di effettuazione delle analisi di traffico a corredo delle progettazioni stradali. La Regione ha definito, inoltre, standard prestazionali e criteri di manutenzione delle strade, delle loro pertinenze ed opere d’arte (da

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adottarsi sia in sede di progettazione che di gestione delle opere), al fine di promuove il conseguimento di condizioni di efficienza e sicurezza della rete viaria di interesse regionale.

Figura 1 – Classificazione funzionale e qualificazione della rete viaria della Regione Lombardia (DGR 19709/2004)

- Conformità dei progetti (livello gestionale/attuativo): la Regione stabilisce le procedure per la verifica della conformità dei progetti di strade alle previsioni della pianificazione territoriale della Regione, per la determinazione di ambiti territoriali di salvaguardia dei tracciati stradali e per il concorso finanziario per la progettazione e costruzione delle strade d’interesse regionale, al fine di assicurare l’adeguamento del sistema della viabilità d’interesse regionale agli obiettivi ed agli indirizzi della pianificazione territoriale. - Manutenzione (livello gestionale/attuativo): la Regione istituisce appositi accordi con le Province ed i Comuni per la manutenzione delle strade, delle loro pertinenze ed opere d’arte, al fine di promuove il conseguimento di condizioni di efficienza e sicurezza della rete viaria di interesse regionale. - Ricorso alla finanza di progetto (livello economico): la Regione, anche tramite Infrastrutture Lombarde SpA, promuove la realizzazione di interventi infrastrutturali per la mobilità, ivi compresa la realizzazione di strade extraurbane e urbane, nonché altre infrastrutture di trasporto e pedaggio, in regime di finanza di progetto, definendo i requisiti infrastrutturali minimi che devono essere assicurati per ogni singola fattispecie d’intervento, stabilendo le modalità di promozione di tali interventi e costituendo un fondo per anticipare la copertura delle spese iniziali, per incentivare il ricorso a tale modalità di finanziamento. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla PROVINCIA su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione e qualificazione (livello pianificatorio): la Provincia, in applicazione dei criteri definiti dalla Regione, propone la classificazione delle strade Provinciali (ivi comprese quelle appartenenti alla rete di interesse regionale), la cui approvazione avviene con deliberazione della Giunta regionale. In seguito alla classificazione della rete viaria vi è la possibilità di trasferire singole tratte stradali dalle Province ai Comuni, 14


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previa sottoscrizione di verbale di consegna corredato della documentazione relativa alla gestione dell’asse stradale stesso. - Approvazione dei progetti (livello gestionale/attuativo): la Provincia, attraverso al Giunta provinciale rappresenta l’amministrazione procedente nella Conferenza di Servizi necessaria per l’acquisizione di intese, concertazioni, autorizzazioni, concessioni, nullaosta o assensi comunque denominati dei progetti infrastrutturali di carattere viabilistico su strade di interesse regionale. Alla conclusione favorevole della Conferenza di Servizi (articolata nelle due fasi riferite, rispettivamente, al progetto preliminare dell’opera ed al successivo progetto definitivo, con relativa valutazione di impatto ambientale), la Giunta provinciale assume il provvedimento finale conforme alla determinazione della Conferenza di Servizi stessa, che appone il vincolo preordinato all’esproprio e dispone la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. - Progettazione (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono attribuite le funzioni di progettazione e costruzione della rete stradale di interesse regionale, secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali; in tal senso, la Provincia è tenuta a rispettare i criteri definiti dalla Regione per la progettazione di nuovi tronchi viari e l’ammodernamento e potenziamento di quelli esistenti. - Manutenzione e gestione (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono attribuite le funzioni di manutenzione e gestione della rete stradale di interesse regionale, secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali; a tal fine, sono istituiti, tra la Regione e la Provincia (che è tenuta ad uniformarsi agli standard minimi stabiliti dalla Regione stessa), appositi accordi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite ai COMUNI su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione e qualificazione (livello pianificatorio): i Comuni, nella predisposizione ed approvazione della classificazione della rete di propria competenza, sono tenuti ad uniformarsi ai criteri definiti dalla Regione; qualora venga proposta la classificazione di uno o più assi stradali al livello amministrativo superiore, occorre l’approvazione regionale. In conseguenza della classificazione della rete viaria, ai Comuni possono essere trasferite dalle Province singole tratte stradali, previa sottoscrizione di verbale di consegna corredato della documentazione relativa alla gestione dell’asse stradale stesso. - Manutenzione e gestione (livello gestionale/attuativo): sono istituiti, tra la Regione ed i Comuni (che sono tenuti ad uniformarsi agli standard minimi stabiliti dalla Regione), appositi accordi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria di interesse regionale. b) Autostrade regionali Le autostrade regionali sono definite come quelle arterie stradali di collegamento di area vasta tra ambiti geografici a carattere Provinciale o tra sistemi infrastrutturali primari, aventi le seguenti caratteristiche: sviluppo del tracciato interamente compreso nel territorio della Lombardia (compreso il raccordo ai confini regionali qualora concorrente alla funzionalità del tracciato o il raccordo alla rete nazionale ed alla rete di altre regioni), assolvimento di richieste di mobilità prevalentemente originate o destinate nel territorio della Lombardia, due o più corsie per senso di marcia e corsie di emergenza. Ad oggi le uniche autostrade regionali, per altro tutte ancora allo stadio progettuale, sono la CremonaMantova (Società concessionaria Stradivaria SpA), la Broni-Pavia-Mortara (Società concessionaria SABroM – Società Autostrada Broni-Mortara SpA), la cosiddetta IPB – Interconnessione autostradale tra Pedemontana e BreBeM (cfr. il precedente § 1.2) e la Varese-Como-Lecco. Le funzioni e competenze amministrative su tale tema sono attualmente conferite alla REGIONE ed attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Definizione (livello pianificatorio): la Regione individua e definisce le autostrade regionali.

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- Iniziativa, programmazione e attivazione (livello pianificatorio): l’iniziativa in materia di autostrade regionali è di competenza della Regione, che ne definisce la programmazione in collaborazione con le Province interessate, con le Camere di Commercio, oltre che sulla base di eventuali proposte formulate da soggetti pubblici e privati in coerenza con la programmazione regionale. - Concessione (livello pianificatorio): la Regione provvede ad individuare e approvare le concessioni di costruzione e di esercizio delle autostrade regionali, controllando le Società concessionarie relativamente al rispetto delle convenzioni di costruzione e di esercizio e disciplinando le procedure e le modalità di affidamento delle concessioni stesse. - Progettazione (livello gestionale/attuativo): la Regione provvede ad progettare, eseguire, assicurare la manutenzione e gestire le autostrade regionali mediante concessione. - Approvazione dei progetti (livello gestionale/attuativo): la Regione, attraverso la Giunta regionale, rappresenta l’amministrazione procedente nella Conferenza di Servizi necessaria per l’acquisizione di intese, concertazioni, autorizzazioni, concessioni, nullaosta o assensi comunque denominati dei progetti infrastrutturali inerenti le autostrade regionali. Alla conclusione favorevole della Conferenza di Servizi (articolata nelle due fasi riferite, rispettivamente, al progetto preliminare dell’opera ed al successivo progetto definitivo, con relativa valutazione di impatto ambientale), la Giunta regionale assume il provvedimento finale conforme alla determinazione della Conferenza di Servizi stessa, che appone il vincolo preordinato all’esproprio e dispone la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. - Corrispettivi concessori e tariffe di pedaggio (livello economico): la Regione provvede a determinare le modalità operative per la predisposizione e l’approvazione dei piani finanziari delle Società concessionarie, a determinare e adeguare le tariffe di pedaggio e a determinare annualmente le tariffe relative alle licenze, alle concessioni ed alla esposizione della pubblicità lungo le autostrade regionali. c) Viabilità di interesse provinciale e comunale Per viabilità di interesse provinciale e comunale si intendono, come già indicato al precedente § 1.1, i tratti stradali amministrativamente di competenza rispettivamente della Provincia e dei Comuni. Nel caso specifico della Provincia di Milano, la rete gestita al 31.12.2010 (cfr. Figura 2) era costituita da un totale di 752 km, di cui 730 km di strade classificate Provinciali e 22 km di strade in attesa di provvedimento di classificazione. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione (livello pianificatorio): la Regione ha definito i criteri omogenei (basati su parametri fisicotipologici, funzionali e di fruizione degli assi stradali) necessari per la classificazione funzionale della rete stradale, individuando, oltre alla categoria delle strade di interesse regionale, anche le strade di interesse provinciale (cfr. Figura 1 con la classificazione ad oggi in vigore). Alla Regione compete anche l’approvazione (con deliberazione della Giunta regionale) della classificazione delle strade Provinciali, ivi comprese quelle appartenenti alla rete di interesse regionale, proposta dalle Province competenti in applicazione dei succitati criteri di classificazione. Alla Regione compete, inoltre, l’approvazione della classificazione di uno o più assi della rete di competenza comunale qualora per essi sia proposta la classificazione al livello amministrativo superiore.

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Figura 2 – Carta amministrativa delle strade Provinciali della Provincia di Milano, aggiornata al 31.12.2010 (fonte: http://www.provincia.milano.it/trasporti/classificazione_stradale/amministrativa.html)

- Demanio (livello gestionale/attuativo): la Regione ha trasferito al demanio delle Provincie territorialmente competenti le strade già appartenenti al demanio Statale e non comprese nella rete autostradale e stradale nazionale. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla PROVINCIA su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione (livello pianificatorio): la Provincia, in applicazione dei criteri definiti dalla Regione, propone la classificazione delle strade Provinciali, la cui approvazione avviene con deliberazione della Giunta regionale. In seguito alla classificazione della rete viaria vi è la possibilità di trasferire singole tratte stradali dalle Province ai Comuni, previa sottoscrizione di verbale di consegna corredato della documentazione relativa alla gestione dell’asse stradale stesso. Nel caso particolare della Provincia di Milano (nel suo assetto antecedente al 2009, ossia comprensivo anche del territorio dell’attuale Provincia di Monza e della Brianza), è stato emanato uno specifico provvedimento di classificazione gerarchica della rete stradale del territorio provinciale, mirata ad orientare l’attività di programmazione degli investimenti della Provincia di Milano sulla rete stradale stessa (cfr. Figura 3). L’attribuzione della classificazione tecnico-funzionale così definita a ciascun specifico tronco della rete stradale Provinciale avviene attraverso Disposizioni del Direttore Centrale Trasporti e Viabilità della Provincia di Milano (su delega del Consiglio Provinciale), dalle quali discendono, non solo norme che disciplinano la circolazione stradale, ma anche norme che disciplinano le fasce di rispetto ai margini della strada, con efficacia diretta sull’uso del suolo (cfr. http://www.provincia.milano.it/trasporti/classificazione_stradale/tecnico-funzionale.html). - Programmazione (PTCP e PTVE) (livello pianificatorio): alla Provincia compete, nell’ambito del PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, l’indicazione della localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione. La Provincia di Milano, alla fine del 2013, ha

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approvato13 il PTCP adeguato alla LR 12/2005, nel quale sono stati individuati gli interventi relativi alle infrastrutture per la mobilità, riportati nella Tavola 1 – Sistema infrastrutturale (cfr. http://www.provincia.mi.it/pianificazione_territoriale/piano_territoriale/PTCP_VIGENTE/index.html) e distinti in: “opere in programma” (con progetti approvati o già individuati nel quadro di piani e programmi di settore vigenti, per i quali il processo decisionale è sostanzialmente definito, con valore di indirizzo, ferme restando le condizioni di prevalenza di cui all’art.18 della LR 12/2005), “opere previste” (con progetti già definiti per i quali l’iter decisionale e progettuale non è concluso, con valore di indirizzo e di salvaguardia ai sensi dell’art.102bis della LR 12/2005), “opere allo studio” (con progetti assunti dal PTCP come coerenti con gli obiettivi di piano, la cui definizione di tracciato o tipologia deve essere approfondita, con valore di indirizzo). Alla Provincia compete anche, d’intesa con gli altri Enti proprietari delle strade interessate, la predisposizione del PTVE – Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana, finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico (in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali), stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi. Nel caso specifico, la Provincia di Milano non si è dotata di tale strumento di pianificazione.

Figura 3 – Classificazione gerarchica della rete stradale “sovra comunale” della Provincia di Milano (DCP 63/2007)

- Approvazione dei progetti (livello gestionale/attuativo): la Provincia, attraverso al Giunta provinciale, rappresenta l’amministrazione procedente nella Conferenza di Servizi necessaria per l’acquisizione di 13

con DCP n°93 del 17.12.2013 (avviso di definitiva approvazione pubblicato sul BURL, Serie Avvisi e Concorsi n°12 del 19.03.2014). 18


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intese, concertazioni, autorizzazioni, concessioni, nullaosta o assensi comunque denominati dei progetti infrastrutturali di carattere viabilistico su strade di interesse provinciale. Alla conclusione favorevole della Conferenza di Servizi (articolata nelle due fasi riferite, rispettivamente, al progetto preliminare dell’opera ed al successivo progetto definitivo, con relativa valutazione di impatto ambientale), la Giunta provinciale assume il provvedimento finale conforme alla determinazione della Conferenza di Servizi stessa, che appone il vincolo preordinato all’esproprio e dispone la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. - Progettazione e costruzione (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono attribuite le funzioni di progettazione e costruzione della rete stradale, secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali; in tal senso, la Provincia è tenuta a rispettare i criteri di progettazione definiti dalla Regione per la progettazione di nuovi tronchi viari e l’ammodernamento e potenziamento di quelli esistenti. - Demanio (livello gestionale/attuativo): al demanio delle Provincie son state trasferite dalla Regione le strade già appartenenti al demanio Statale e non comprese nella rete autostradale e stradale nazionale. - Manutenzione (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono attribuite le funzioni di manutenzione e gestione della rete stradale, secondo le modalità e i criteri fissati dalle leggi regionali, uniformarsi agli standard minimi stabiliti dalla Regione stessa; le Province e i Comuni (anche su iniziativa della Giunta regionale) possono stipulare tra loro atti convenzionali per conseguire livelli omogenei di gestione, manutenzione e vigilanza di specifiche tratte stradali e delle relative pertinenze ed opere d’arte. Alla Provincia spettano, inoltre, attività specifiche di gestione e manutenzione delle strade (svolte dai tecnici del Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile – Area Infrastrutture e mobilità e dal personale cantoniere dislocato sul territorio, avvalendosi di 26 Centri Operativi), ossia: lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del manto stradale; segnaletica orizzontale e verticale; barriere fono-assorbenti e guard-rails; manutenzione delle aree a verde; raccolta e smaltimento rifiuti; controllo lavori in concessione; sorveglianza giornaliera del territorio; realizzazione di piazzole fermata bus; manutenzione ordinaria e straordinaria dei Centri Operativi e delle Case Cantoniere; servizio emergenza/reperibilità; servizio sgombroneve e antigelo. - Risorse per manutenzione e sviluppo della rete (livello economico): per la manutenzione, gestione e vigilanza delle strade, già appartenenti al demanio Statale, trasferite al demanio Provinciale, la Provincia riceve specifiche risorse finanziarie, umane e strumentali, determinate (con deliberazione della Giunta regionale) quale quota parte dell’ammontare complessivo delle risorse trasferite a tal fine dallo Stato alla Regione in materia di viabilità. Analogamente sono assegnate alle Province (dalla Giunta regionale, sulla base degli accordi sottoscritti in attuazione dell’Intesa istituzionale di programma14, nonché sulla base di specifici programmi d’intervento) le risorse finanziarie trasferite dallo Stato alla Regione per lo sviluppo della rete viaria regionale. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite ai COMUNI su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Classificazione (livello pianificatorio): ai Comuni sono trasferite le funzioni e i compiti relativi alla classificazione e declassificazione amministrativa delle strade comunali e vicinali; nella predisposizione ed approvazione della classificazione della rete di propria competenza, i Comuni sono tenuti ad uniformarsi ai criteri definiti dalla Regione e, qualora venga proposta la classificazione di uno o più assi stradali al livello amministrativo superiore, occorre l’approvazione regionale. In conseguenza della classificazione della rete viaria, ai Comuni possono essere trasferite, dalle Province, singole tratte stradali, previa sottoscrizione di verbale di consegna corredato della documentazione relativa alla gestione dell’asse stradale stessa.

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di cui all’art.2 della L n° 662 del 23.12.1996 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica” (pubblicato sulla GU n° 303 del 28.12.1996, Suppl. Ordinario n°233) e ss. mm. e ii. 19


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- Pianificazione (PUT e PUM) (livello pianificatorio): i Comuni con popolazione residente superiore a trentamila abitanti (e quelli con popolazione residente inferiore a tale cifra, ma caratterizzati da particolare affluenza turistica, elevati fenomeni di pendolarismo o rilevanti problematiche di congestione della circolazione stradale da risolvere, indicati in uno specifico elenco predisposto dalla Regione) hanno l’obbligo di predisporre il PUT – Piano Urbano del Traffico. Tale piano, da redigere rispettando specifiche direttive ministeriali e da aggiornare ogni due anni (rappresentando, pertanto, un piano di gestione di breve periodo), è finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico (in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali), stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi. Altro strumento di pianificazione di scala comunale/intercomunale, in questo caso di tipo strutturale e con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), è rappresentato dal PUM – Piano Urbano di Mobilità, previsto, senza obbligatorietà, per i bacini di mobilità relativi ad aree territoriali contigue, ossia per i Comuni o le aggregazioni di Comuni limitrofi con più di 100.000 abitanti. Si tratta di un “progetto del sistema della mobilità”, con il quale vengono individuati gli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli, sul governo della domanda di trasporto, attraverso la struttura dei mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l’informazione all’utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città. La finalità del PUM è quella di soddisfare i fabbisogni di mobilità, assicurando, tra l’altro, l’abbattimento dei livelli di inquinamento, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane. d) Trasporti eccezionali Per veicolo eccezionale15 si intende un mezzo che superi, per specifiche esigenze funzionali, i limiti di sagoma o massa stabiliti dal “Codice della Strada”. Per trasporto eccezionale si intende, invece16: il trasporto di una o più cose indivisibili che, per le loro dimensioni, determinano eccedenza rispetto ai limiti di sagoma stabiliti dal “Codice della Strada” stesso, ma sempre nel rispetto dei limiti di massa da esso stabiliti; il trasporto di specifiche categorie merceologiche divisibili di materiali (es. blocchi di pietra naturale, elementi prefabbricati compositi, …), che ecceda congiuntamente i limiti fissati per sagoma e massa, eseguito con veicoli eccezionali; il trasporto effettuato con veicoli il cui carico indivisibile risulti particolarmente sporgente rispetto alla sagoma, con mezzi d’opera (dotati di particolare attrezzatura per il carico e il trasporto di materiali) o con veicoli che effettuano trasporto di animali vivi, balle di paglia e fieno, macchine operatrici o agricole. Indicazioni di maggior dettaglio in merito alla definizione ed alle caratteristiche distintive dei veicoli eccezionali e dei veicoli adibiti a trasporti eccezionali sono contenute nel “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”17, dove vengono anche meglio esplicitate le disposizioni in merito ai tipi di autorizzazioni alla circolazione, alla loro durata ed alle modalità di richiesta e rilascio. I trasporti ed i veicoli eccezionali sono, infatti, soggetti a specifica autorizzazione alla circolazione, rilasciata dall’Ente proprietario o concessionario per le autostrade, strade Statali e militari e dalle Regioni per la rimanente rete viaria. L’autorizzazione può essere rilasciata volta per volta (singola) o per più transiti (multipla) o per determinati periodi di tempo (periodica), con l’eventuale indicazione del percorso prestabilito da effettuare.

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ai sensi dell’art.10 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. ai sensi dell’art.10 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. 17 al Titolo I, § 3 del DPR 495/1992 “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”. 16

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Nel caso specifico della Lombardia, le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla PROVINCIA su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Rilascio autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono trasferite le funzioni inerenti il rilascio delle autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità. Il rilascio di tali autorizzazioni alla circolazione (previo parere degli Enti ai quali appartengono le strade pubbliche comprese nell’itinerario o nell’area interessati dal trasporto) è a cura della Provincia in cui risiede il richiedente incaricato del trasporto o di una delle Province territorialmente interessate dal transito, alla quale deve essere versato il pagamento dell’eventuale indennizzo convenzionale necessario e delle spese di autorizzazione. Alle Provincie interessate spetta la vigilanza sulla circolazione dei veicoli e dei trasporti in condizioni di eccezionalità, compreso l’esercizio delle funzioni amministrative riguardanti l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dal “Codice della Strada”. In termini operativi, la procedura di rilascio delle autorizzazioni in Provincia di Milano è gestita dal Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile (Area Infrastrutture e mobilità) e consiste in: verifiche tecniche dei percorsi (in relazione alla massa e alle dimensioni del veicolo); nulla-osta dei Comuni e delle Province interessati dal transito; rilascio dell’autorizzazione (entro 15 giorni dal ricevimento della domanda completa di documentazione e dei nullaosta). Le autorizzazioni sul medesimo itinerario (singole o multiple), hanno validità temporale da uno a tre mesi; le autorizzazioni periodiche sull’intero territorio della Regione Lombardia (strade Statali escluse) hanno validità temporale tra sei e dodici mesi; le autorizzazioni agricole hanno validità tra quattro e ventiquattro mesi. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite ai COMUNI su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Rilascio autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): ai Comuni sono trasferite le funzioni e i compiti relativi al rilascio delle autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità, singole o multiple, nel caso in cui queste ultime interessino la rete viaria inclusa nel territorio di un solo comune; ai Comuni territorialmente interessati spetta, inoltre, la vigilanza sulla circolazione dei veicoli e dei trasporti in condizioni di eccezionalità, compreso l’esercizio delle funzioni amministrative riguardanti l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dal “Codice della Strada”. e) Comunicazione pubblica stradale La collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta18 ad autorizzazione da parte dell’Ente proprietario della strada stessa, nel rispetto dei requisiti (dimensionali, tipologici e localizzativi) stabiliti dal “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”. In particolare è vietata la collocazione di quei cartelli o mezzi pubblicitari che possano ingenerare confusione con la segnaletica stradale o possono arrecare disturbo visivo od ostacolo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione, con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Definizione di requisiti e criteri (livello pianificatorio): la Regione Lombardia ha emanato un proprio regolamento, con l’obiettivo di integrare e meglio disciplinare le indicazioni riportate nel “Regolamento di attuazione del Codice della Strada” in merito alla caratterizzazione dimensionale e localizzativa degli impianti di comunicazione pubblica stradale (ed degli impianti di indicazione stradale di interesse culturale e turistico quali tipologie di mezzi pubblicitari) e quelle relative alle disposizioni procedurali necessarie per il rilascio delle autorizzazioni alla loro collocazione. La Regione Lombardia provvede, inoltre, alla determinazione dei criteri relativi alla fissazione delle tariffe per le licenze e le concessioni all’esposizione di 18

ai sensi dell’art.23 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada” 21


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pubblicità lungo o in vista delle strade costituenti la rete viaria di interesse regionale, nel rispetto di quanto disposto dal “Codice della Strada”; tali criteri hanno carattere vincolante nei confronti degli Enti proprietari di strade e si applicano all’intera rete stradale extraurbana della Lombardia, comprese le tratte di attraversamento di centri abitati (ancorché declassificate). - Nota di accreditamento regionale (livello gestionale/attuativo): la Regione Lombardia stabilisce che ogni richiesta di nuova installazione o modifica di cartello stradale deve essere corredata da nota di accreditamento regionale dell’operatore, rilasciata all’operatore stesso che ne abbia fatta richiesta, con rinnovo automatico quadrimestrale. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla PROVINCIA su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Definizione di requisiti e criteri (livello pianificatorio): la Provincia di Milano, in coerenza con quanto indicato nel “Codice della Strada” e nelle disposizioni regionali (e secondo i principi della sicurezza stradale, della tutela del demanio pubblico e del valore ambientale e paesistico), ha emanato un proprio regolamento che disciplina le installazioni di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari lungo le strade Provinciali o in vista di esse, definendone meglio tipologia ed ubicazioni ammissibili ed esplicitando le disposizioni generali sul procedimento amministrativo per il rilascio dell’autorizzazione alla loro collocazione e le eventuali azioni sanzionatorie (sanzioni amministrative, rimozioni, ecc.). Nel regolamento della Provincia di Milano vengono esplicitati anche oneri e corrispettivi dovuti per le licenze e le concessioni per la esposizione della pubblicità lungo le strade trasferite al demanio Provinciale, oltre che lungo le altre strade di propria competenza, coerentemente con le funzioni trasferite alla Provincia stessa inerenti la determinazione dei criteri per la fissazione e la riscossione di tali tariffe. - Requisiti (livello gestionale/attuativo): la Provincia è tenuta a far rispettare i requisiti dimensionali e localizzativi degli impianti di comunicazione pubblica stradale definiti dal “Codice della Strada” e dalle disposizioni regionali. Nel caso della Provincia di Milano, le indicazioni tipologiche e localizzative da rispettare sono quelle esplicitate nel regolamento specifico da essa emanato. - Procedura autorizzativa (livello gestionale/attuativo): la Provincia è responsabile del rilascio dell’autorizzazione alla collocazione di cartelli o mezzi pubblicitari lungo o in vista delle tratte fuori dai centri abitati delle strade di propria competenza, tenendo conto che, qualora il cartello pubblicitario sia visibile da un’altra strada appartenente ad Ente diverso, l’autorizzazione è subordinata al preventivo nulla osta di quest’ultimo. Nel caso della Provincia di Milano, responsabile è il Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile – Servizio Autorizzazioni pubblicità stradale (Area Infrastrutture e mobilità), che consente di effettuare on-line l’intera procedura (esplicitata nello specifico regolamento provinciale), valutando la correttezza della documentazione ricevuta e rilasciando l’autorizzazione, dopo avere verificato che il cartello risponda ai requisiti di sicurezza previsti dal “Codice della Strada” e dal relativo Regolamento di attuazione (entro 60 giorni dal ricevimento della domanda). - Sanzioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia deve vigilare ed assicurare il rispetto delle disposizioni previste dal “Codice della Strada” in merito alla collocazione della cartellonistica pubblicitaria lungo o in vista delle strade di propria competenza; in presenza di violazione di tali disposizioni, la Provincia applica le sanzioni amministrative e provvede all’eventuale rimozione del mezzo pubblicitario stesso (nel caso specifico della Provincia di Milano, in base a quanto indicato nello specifico regolamento da essa emanato). - Tariffe e oneri (livello economico): alla Provincia sono trasferite le funzioni inerenti la riscossione delle tariffe relative alle licenze e alle concessioni per la esposizione della pubblicità lungo le strade trasferite al demanio Provinciale, oltre che lungo le altre strade di propria competenza. Nel caso della Provincia di Milano, le procedure sono esplicitate nello specifico regolamento da essa emanato. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite ai COMUNI su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. 22


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- Requisiti (livello gestionale/attuativo): i Comuni sono tenuti a far rispettare i requisiti dimensionali e localizzativi degli impianti di comunicazione pubblica stradale definiti dal “Codice della Strada” e dalle disposizioni regionali. - Procedura autorizzativa (livello gestionale/attuativo): i Comuni sono responsabili del rilascio dell’autorizzazione alla collocazione di cartelli o mezzi pubblicitari lungo o in vista delle strade di propria competenza, tenendo conto che, qualora il cartello pubblicitario sia visibile da un’altra strada appartenente ad Ente diverso, l’autorizzazione è subordinata al preventivo nulla osta di quest’ultimo; la competenza dei Comuni vale anche lungo le tratte all’interno dei centri abitati delle strade Statali o Provinciali, salvo il preventivo nulla osta tecnico dell’Ente proprietario. Sempre nell’interno dei centri abitati, i Comuni hanno, inoltre, la facoltà di concedere deroghe alle norme relative alle distanze minime per il posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi pubblicitari, nel rispetto delle esigenze di sicurezza della circolazione stradale. - Sanzioni (livello gestionale/attuativo): i Comuni devono vigilare ed assicurare il rispetto delle disposizioni previste dal “Codice della Strada” in merito alla collocazione della cartellonistica pubblicitaria lungo o in vista delle strade di propria competenza; nel caso di violazione di tali disposizioni, i Comuni applicano le sanzioni amministrative previste e provvedono all’eventuale rimozione del mezzo pubblicitario stesso. - Tariffe e oneri (livello economico): i Comuni riscuotono i corrispettivi versati per il rilascio delle autorizzazioni per la esposizione della pubblicità lungo le strade di propria competenza. f) Licenze e concessioni lungo le strade per occupazioni e accessi L’occupazione della sede stradale è consentita19 solo sulle strade di tipo E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali), previa autorizzazione e con l’eventuale contestuale individuazione di un itinerario alternativo per il traffico; fuori dai centri abitati non è consentita l’ubicazione di chioschi, edicole od altre installazioni (anche a carattere provvisorio) sulle fasce di rispetto previste dal “Regolamento di attuazione del Codice della Strada” per le recinzioni20, mentre nei centri abitati è consentita l’occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni, nel rispetto di specifiche limitazioni dimensionali. La realizzazione di nuovi accessi stradali (intesi21 come le immissioni di una strada privata su una strada ad uso pubblico o le immissioni per veicoli da un’area privata laterale alla strada di uso pubblico) deve essere preventivamente autorizzata dall’Ente proprietario della strada22; analogamente devono essere regolarizzati gli accessi già esistenti, ove provvisti di autorizzazione, e deve essere parimenti autorizzata una loro modifica. Il rilascio dell’autorizzazione di accessi a servizio di insediamenti di qualsiasi tipo è subordinato alla realizzazione di parcheggi, nel rispetto delle normative vigenti in materia. Le funzioni e competenze amministrative su tale tema sono attualmente conferite alla PROVINCIA ed attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Definizione di criteri (livello pianificatorio): alla Provincia sono trasferite le funzioni inerenti la determinazione dei criteri per la fissazione e la riscossione delle tariffe relative alle licenze e alle concessioni per occupazioni ed accessi lungo le strade trasferite al demanio Provinciale, oltre che lungo le altre strade di propria competenza. In tal senso, la Provincia di Milano ha emanato un proprio regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e del canone per le concessioni per accessi stradali. - Procedure per occupazioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia concessioni per l’occupazione temporanea di aree provinciali con ponteggi o altre strutture temporanee, per l’occupazione di aree 19

ai sensi dell’art.20 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. ai sensi dell’art.26 del DPR 495/1992 “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”. 21 ai sensi dell’art.44 del DPR 495/1992 “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”. 22 ai sensi dell’art.22 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. 20

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provinciali con opere permanenti (marciapiedi, tombini, parcheggi, fossi, ecc.), per l’utilizzo di tratti di strada Provinciale per la distribuzione di cavi e tubature agli enti erogatori di servizi a rete (gas, acqua, energia elettrica ecc.), per la realizzazione ed installazione di reti di telecomunicazioni, richieste da parte di persone fisiche e giuridiche (privati, imprese, Comuni, Consorzi, etc). Nel caso della Provincia di Milano, responsabile è il Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile (Area Infrastrutture e mobilità) che consente di effettuare on-line l’intera procedura, valutando la correttezza della documentazione ricevuta e rilasciando (entro 30/60 giorni dal ricevimento della domanda completa di documentazione, in base alla complessità del progetto) la concessione, dopo avere valutato la fattibilità, i tempi e le modalità di occupazione. - Procedure per accessi stradali (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia concessioni per accessi alla rete stradale Provinciale (per innesti, opere viabilistiche, opere di urbanizzazione, lottizzazioni, distributori di carburante) nei casi previsti, richiesti da parte di persone fisiche e giuridiche (privati, imprese, Comuni, Consorzi, etc). Nel caso della Provincia di Milano, responsabile è l’Ufficio Ponti e Concessioni del Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile (Area Infrastrutture e mobilità), che consente di effettuare online l’intera procedura, valutando la correttezza della documentazione ricevuta e rilasciando la concessione (entro 60 giorni dal ricevimento della domanda completa della documentazione necessaria, in base alla complessità del progetto), dopo avere valutato le conseguenze sulla viabilità dell’attivazione dell’eventuale accesso stradale; il medesimo settore predispone, inoltre, il disciplinare di concessione per occupazione stradale, che deve essere accettato e sottoscritto dal richiedente e, ove necessario, emette l’ordinanza. - Tariffe e oneri per occupazioni (livello economico): alla Provincia sono trasferite le funzioni inerenti la riscossione delle tariffe relative alle licenze e alle concessioni per occupazioni lungo le strade trasferite al demanio Provinciale, oltre che lungo le altre strade di propria competenza. Nel caso della Provincia di Milano è in vigore uno specifico regolamento provinciale, con il quale è stato istituito e disciplinato il canone per l’occupazione di spazi o aree pubbliche (COSAP) da applicare alle occupazioni permanenti (di durata superiore a 1 anno) o provvisorie (di durata inferiore a 1 anno) che utilizzano spazi appartenenti alla Provincia. In base a tale regolamento, deve pagare chiunque abbia ottenuto la concessione o l’autorizzazione ad occupare aree o spazi pubblici, mentre sono esenti Stato, Comuni, Province, Regioni, Enti religiosi per la pratica di riti ammessi dallo Stato. Responsabile è l’Area Programmazione risorse finanziarie – Ufficio Tributi. L’importo del canone varia in funzione: del tipo di spazio o area su cui si effettua l’occupazione; del valore economico della strada in base alla sua tipologia; del coefficiente valutato in funzione del tipo di attività esercitata dal titolare della concessione in relazione alle modalità di occupazione e dallo svantaggio che ne deriva per gli altri in seguito all’occupazione dello spazio pubblico. - Tariffe e oneri per accessi stradali (livello economico): alla Provincia sono trasferite le funzioni inerenti la determinazione dei criteri per la fissazione e la riscossione delle tariffe relative alle licenze e alle concessioni per accessi lungo le strade trasferite al demanio Provinciale, oltre che lungo le altre strade di propria competenza. Nel caso della Provincia di Milano Nel caso della Provincia di Milano è in vigore uno specifico regolamento provinciale, con il quale è disciplinata l’applicazione del canone, da versare quando si creano accessi di attività commerciali su strade di proprietà Provinciale. In base a tale regolamento, debbono pagare i titolari della licenza per aziende e impianti industriali e commerciali ed i titolari dei decreti regionali per i distributori di benzina, mentre sono esenti Stato, Comuni, Province, Regioni, Enti religiosi per la pratica di riti ammessi dallo Stato. Responsabile è l’Area Programmazione risorse finanziarie – Ufficio Tributi. La scadenza è fissata per il 30 di giugno di ogni anno e l’importo varia sulla base: del vantaggio che la concessione ha per l’attività del titolare, del tipo di vincolo che ne deriva per la strada, dell’importanza della licenza o della concessione, del coefficiente calcolato in funzione dell’importanza della strada.

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g) Impianti di distribuzione di carburanti L’installazione, la modifica e l’esercizio degli impianti di distribuzione dei carburanti lungo la rete stradale è subordinata al parere tecnico favorevole dell’Ente proprietario della strada ed al rilascio di specifica autorizzazione23. Nel caso specifico della Regione Lombardia, tali attività sono disciplinate (nel rispetto della normativa comunitaria, delle disposizioni legislative dello Stato e nel quadro delle competenze concorrenti) dal Capo IV della LR 6/2010 “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere”24 e da specifiche procedure amministrative25. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti (livello pianificatorio): la Regione Lombardia ha approvato 26 il “Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti”, contenente gli obiettivi da perseguire per uno sviluppo equilibrato e concorrenziale della rete distributiva e gli indirizzi generali inerenti i requisiti qualitativi richiesti per i nuovi impianti, anche sotto il profilo urbanistico e della sicurezza; nel Programma vengono individuati anche i bacini di utenza (delineati in relazione alle caratteristiche economiche, territoriali e viabilistiche del territorio regionale, cfr. Figura 4), stabilendo per ciascuno di essi gli obiettivi specifici ed i conseguenti strumenti per il loro raggiungimento. - Parere di conformità (livello gestionale/attuativo): la Regione Lombardia rilascia il parere vincolante di conformità alle disposizioni regionali sulle istanze di realizzazione di nuovi impianti stradali ed autostradali, comprese le modifiche relative ai soli impianti GPL, metano, idrogeno e miscele metano-idrogeno. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite ai COMUNI su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Piano urbanistico di localizzazione degli impianti stradali di distribuzione di carburanti (livello pianificatorio): nel caso specifico della Lombardia, i Comuni esercitano le funzioni amministrative concernenti la definizione del Piano urbanistico di localizzazione degli impianti stradali di distribuzione di carburanti, ossia individuano i criteri di inquadramento territoriale, i requisiti e le caratteristiche urbanistiche (nonché le relative norme) per le aree private sulle quali possono essere installati i nuovi impianti o realizzate le ristrutturazioni totali di quelli esistenti, anche in relazione ad attività commerciali integrative; la localizzazione degli impianti di carburanti costituisce, pertanto, un adeguamento degli strumenti di pianificazione comunale in tutte le zone e sottozone individuate dagli strumenti urbanistici comunali non sottoposte a vincoli paesaggistici, ambientali ovvero monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A e nei centri storici.

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ai sensi dell’art.24 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada” e dell’art.61 del DPR 495/1992 “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”. 24 LR n°6 del 2.02.2010 "Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere" (pubblicata sul BURL n° 5 del 5.02.2010, 3° Suppl. Ordinario). Tale legge abroga la previgente LR n° 24 del 5.10.2004 “Disciplina per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti”. 25 DGR n° 8/9590 dell’11.06.2009 “Procedure amministrative relative all’installazione degli impianti e all’esercizio dell’attività di distribuzione dei carburanti (art.3, comma 2, LR 24/2004)” (pubblicata sul BURL n° 24 del 19.06.2009, 3° Suppl. Straordinario), integrata e modificata dalla DGR n° 8/10824 del 16.12.2009 “Azioni per lo sviluppo della rete di distribuzione del metano per autotrazione. Integrazioni e modifiche alle DGR 10616/2009 e 9590/2009”(pubblicata sul BURL n° 52 del 28.12.2009). 26 con la DCR n° 8/834 del 12.05.2009 “Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti in attuazione dell’art.3, comma 1, della LR 5.10.2004, n. 24 (Disciplina per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti)” (pubblicata sul BURL n° 24 del 19.06.2009, 3° Suppl. Straordinario), secondo quanto previsto dall’art.83, com.1 della LR 6/2010. 25


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Figura 4 – Delimitazione dei bacini d’utenza carburanti in Lombardia (DCR 834/2009)

- Rilascio concessioni (livello gestionale/attuativo): nel caso specifico della Lombardia, i Comuni esercitano le funzioni amministrative concernenti il rilascio delle autorizzazioni per l’installazione, la modifica, la rimozione, l’esercizio e la revoca degli impianti di distribuzione carburanti, compresi quelli lungo le autostrade e i raccordi autostradali. L’autorizzazione è subordinata ad alcune verifiche di conformità (strumenti urbanistici comunali, prescrizioni fiscali, sicurezza sanitaria, ambientale e stradale, tutela dei beni storici e artistici, ecc.), oltre che al parere vincolante di conformità regionale. h) Sicurezza stradale Particolarmente sentito è il tema della sicurezza stradale, che deve essere affrontato, sia in termini di miglioramento infrastrutturale, ma soprattutto in termini di sensibilizzazione ed educazione degli utenti (attuali e “futuri”) in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione27. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Sensibilizzazione ed educazione stradale (livello pianificatorio): la Regione è tenuta a promuovere iniziative di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale, favorendo le iniziative (formative, espositive e dimostrative) degli Enti locali, delle associazioni interessate, delle università e delle scuole o di altri soggetti anche privati. Inoltre essa deve garantire la diffusione di informazioni sullo stato della rete stradale e della circolazione (con il concorso degli Enti locali e di altri Enti interessati, in particolare gli Automobile Club), redigendo il “Rapporto annuale sulla circolazione e sicurezza stradale della Regione Lombardia”.

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così come sancito anche dall’art.230 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”.

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- Miglioramento della sicurezza stradale (livello gestionale/attuativo): la Regione (in coerenza con il Piano nazionale della sicurezza stradale), promuove ed assume iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete viaria di interesse regionale: mettendo in atto interventi a carattere strutturale (ad esempio per il contenimento della velocità dei veicoli, per l’adeguamento della rete stradale ai parametri tecnico-geometrici richiesti, per la rimozione delle cause di incidenti stradali); conseguendo standard minimi di manutenzione; utilizzando strumenti informativi, di monitoraggio e di controllo, atti ad analizzare lo stato delle infrastrutture, dei livelli di fruizione delle stesse, della quantità e della casistica degli incidenti stradali e, quindi, a migliorare le condizioni della circolazione. - Osservatorio del traffico e della sicurezza stradale (livello gestionale/attuativo): la Regione istituisce l’Osservatorio regionale del traffico e della sicurezza stradale, le cui funzioni consistono nella raccolta dei dati di incidenti stradali, nell’elaborazione ed analisi dei dati relativi alla consistenza, allo stato ed all’utilizzo delle infrastrutture viabilistiche che interessano il territorio regionale, nell’individuazione degli assi stradali e delle situazioni infrastrutturali ad alto rischio di incidenti stradali (con analisi delle relative cause e definizione degli interventi occorrenti), nell’individuazione di iniziative atte a migliorare la circolazione e diminuire i livelli di rischio, nella raccolta ed analisi di proposte ed esperienze in materia di sicurezza del traffico e della circolazione, anche di tipo sperimentale. Nel caso specifico della PROVINCIA di Milano, alcune funzioni e competenze amministrative su tale tema risultano attualmente pertinenti anche a tale livello di governo, in particolare per quanto attiene agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Osservatorio del traffico e della sicurezza stradale (livello gestionale/attuativo): la Provincia di Milano ha istituito l’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza Stradale, con la finalità di monitorare e promuovere le attività connesse alla sicurezza stradale ed il confronto sul tema tra Enti, Amministrazioni e soggetti pubblici e privati, in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea e dal Piano Nazionale per la sicurezza stradale. i)

Altre attività (autorizzazioni, vigilanza, ecc.)

Tra le attività di gestione della rete stradale in senso lato possono rientrare anche quelle di tipo autorizzativo e di controllo sui soggetti che operano, seppure in modo più indiretto, sul sistema viario, ossia le autoscuole, gli autoriparatori e gli autotrasportatori. Le funzioni e competenze amministrative su tale tema sono attualmente conferite alla PROVINCIA attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Autorizzazioni e vigilanza (livello gestionale/attuativo): alla Provincia sono attribuite le funzioni relative a: autorizzazione e vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche; riconoscimento dei consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore; esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti e istruttori di autoscuola; rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione per l’esecuzione delle revisioni e al controllo amministrativo sulle imprese autorizzate; controllo sull’osservanza delle tariffe obbligatorie a forcella nel settore dell’autotrasporto di cose per conto terzi; rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci per conto proprio; esami per il conseguimento dei titoli professionali di autotrasportatore di merci per conto terzi e di autotrasporto di persone su strada e dell’idoneità ad attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto su strada; tenuta degli albi provinciali, quali articolazioni dell’albo nazionale degli autotrasportatori.

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7a – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): rete viaria di interesse regionale

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Comuni

Classificazione funzionale della rete

Approvazione regionale della classificazione di Proposta di Definizione di criteri di strade in categorie classificazione delle classificazione della superiori a quella strade Provinciali e Classificazione e rete e loro comunale e Pianificazione qualificazione applicazione alla rete trasferimento di tratte trasferimento di declassate ai Comuni esistente tratte declassate LR 9/2001 (Art.3, com.3/4) LR 9/2001 (Art.2 – Art.3, dalle Province LR 1/2000 (Art.3, com.115.c)

com.1) DGR 7/14739/2003 DGR 19709/2004

LR 9/2001 (Art.3, com.2 – Art.3/4)

Programmazione e coordinamento della rete (anche con accordi di programma con le Province) Programmazione Pianificazione

a) Rete viaria di interesse regionale

DLgs 112/1998 (Art.99) LR 1/2000 (Art.3, com.115.a/c)

Programma di priorità degli interventi sulla rete (PRS, DPEFR e PRMT) LR 9/2001 (Art.3, com.5 – Art.5) LR 6/2012 (Art.10)

Definizione di criteri e linee guida

Definizione di criteri per progettazione e costruzione delle strade Pianificazione

Reg.Reg. 7/2006 DGR 8/3219/2006

Definizione di criteri per la manutenzione delle strade DGR 8/1790/2006

Conformità dei progetti

Gestione/ Attuazione

Procedure per verifica di conformità dei progetti stradali al PTR e ambiti di salvaguardia LR 84/1980

Approvazione dei progetti

Gestione/ Attuazione

Ruolo di amministrazione procedente nella CdS per progetti viabilistici su strade di interesse regionale LR 9/2001 (Art.19)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Macrofunzione

Funzione

Progettazione

Manutenzione e gestione

Livello di esercizio della funzione

Livello di Governo e normativa Regione

Comuni

Progettazione e costruzione della rete (con applicazione dei criteri regionali)

Gestione/ Attuazione

Gestione/ Attuazione

Provincia

DLgs 112/1998 (Art.99) LR 1/2000 (Art.3, com.119.a) Reg.Reg. 7/2006 DGR 8/3219/2006

Accordi con Province e Comuni per la manutenzione della rete LR 9/2001 (Art.4)

Manutenzione e gestione della rete (con rispetto dei criteri regionali)

DLgs 112/1998 (Art.99) LR 1/2000 (Art.3, com.119.a) DGR 8/1790/2006

Accordi con la Regione per la manutenzione della rete LR 9/2001 (Art.4, com.2/4)

Rispetto dei criteri regionali per la Accordi con la Regione manutenzione per la manutenzione delle strade della rete DGR 8/1790/2006 LR 9/2001 (Art.4, com.2/4)

Ricorso alla finanza di progetto

Risorse

Promozione del ricorso alla finanza di progetto

LR 9/2001 (Art.11 – Art.12 – Art.13)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7b – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): autostrade regionali

Macrofunzione

Funzione

Definizione

Livello di esercizio della funzione

Pianificazione

Livello di Governo e normativa Regione Individuazione e definizione delle autostrade regionali LR 9/2001 (Art.6)

Iniziativa, programmazione Pianificazione e attivazione

Concessione

b) Autostrade regionali

Progettazione

Approvazione dei progetti

Pianificazione

Gestione/ Attuazione

Gestione/ Attuazione

Iniziativa, programmazione e attivazione di autostrade regionali Reg.Reg. 4/2002 (Art.2 – Art.5)

Affidamento delle concessioni di costruzione ed esercizio delle autostrade regionali LR 1/2000 (Art.3, com.116.a/e) LR 9/2001 (Art.7 – Art.8) Reg.Reg. 4/2002 (Art.6 – TITOLO IV – Art.25)

Progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle autostrade regionali mediante concessione LR 1/2000 (Art.3, com.116.d) Reg.Reg. 4/2002 (Art.3 – Art.4 – Art.7 – TITOLO II – TITOLO III – Art.24)

Ruolo di amministrazione procedente nella CdS per progetti per autostrade regionali LR 9/2001 (Art.19)

Corrispettivi concessori e tariffe di pedaggio

Risorse

Determinazione delle modalità per la predisposizione e approvazione dei piani finanziari delle Società concessionarie e determinazione ed adeguamento delle tariffe di pedaggio LR 1/2000 (Art.3, com.116.b/c/f) LR 9/2001 (Art.9 – Art.10) Reg.Reg. 4/2002 (Art.26)

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Provincia

Comuni


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7c – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): viabilità di interesse provinciale e comunale

Macrofunzione

Funzione

Classificazione

Livello di esercizio della funzione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Comuni

Classificazione e declassificazione Proposta di delle strade classificazione delle comunali e vicinali strade Provinciali (con (con applicazione Definizione di criteri di applicazione dei criteri dei criteri regionali classificazione della regionali di di classificazione) rete (e loro classificazione) e LR 1/2000 (Art.3, applicazione alla rete trasferimento di tratte com.121.b) esistente), declassate ai Comuni DGR 7853/2002 approvazione della LR 9/2001 (Art.3, Decr.Reg. 1217/2002 classificazione delle com.1/3/4) LR 9/2001 (Art.3, strade Provinciali e DGR 7/14739/2003 com.1) Pianificazione approvazione della DGR 7/14739/2003 Classificazione classificazione di gerarchica e tecnicoApprovazione strade comunali in funzionale della rete regionale della categorie superiori in Provincia di Milano classificazione di LR 9/2001 (Art.3, (ante 2009) strade in categorie com.1/2/3) DCP 63/2007 superiori a quella DGR 7/14739/2003 Disposizioni del Direttore comunale e DGR 19709/2004 Centrale Trasporti e trasferimento di Viabilità della Provincia di tratte declassate Milano dalle Province LR 9/2001 (Art.3, com.2/4)

c) Viabilità di interesse provinciale e comunale

Predisposizione del PUT (Comuni con più di 30.000 abitanti)

Programmazione (PTCP, PTVE, PUT Pianificazione e PUM)

Localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture (PTCP) DLgs 267/2000 (Art.20)

Predisposizione del PTVE DLgs 285/1992 (Art.36)

Approvazione dei progetti e conformità

Gestione/ Attuazione

DLgs 285/1992 (Art.36) Dirett.Minist.LLPP. 24.06.1995

Predisposizione (non obbligatoria) del PUM (Comuni o aggregazioni di Comuni con più di 100.000 abitanti) Reg.Min. “Cofinanziamento statale dei PUM” 14.10.2002 Linee guida PUM

Ruolo di amministrazione procedente nella CdS per progetti viabilistici su strade di interesse provinciale LR 9/2001 (Art.19)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Macrofunzione

Funzione

Progettazione e costruzione

Demanio

Livello di esercizio della funzione

Livello di Governo e normativa Regione

Progettazione e costruzione della rete Provinciale (con applicazione dei criteri regionali)

Gestione/ Attuazione

Gestione/ Attuazione

Provincia

DLgs 112/1998 (Art.99) LR 1/2000 (Art.3, com.119.a) Reg.Reg. 7/2006 DGR 8/3219/2006

Trasferimento alle Province di strade già appartenenti al demanio statale

DLgs 112/1998 (Art.101) DPCM 21.02.2000 LR 1/2000 (Art.3, com.118)

Trasferimento dalla Regione di strade già appartenenti al demanio statale

DLgs 112/1998 (Art.101) LR 1/2000 (Art.3, com.118)

Manutenzione e gestione della rete (con rispetto dei criteri regionali), anche con atti convenzionali tra Province e Comuni

Manutenzione

Gestione/ Attuazione

DLgs 112/1998 (Art.99) LR 1/2000 (Art.3, com.119.a/120bis) DGR 8/1790/2006

Attività specifiche di gestione e manutenzione delle strade

(Settore Gestione rete stradale e mobilità ciclabile – Area Infrastrutture e mobilità e personale cantoniere)

Risorse per manutenzione e sviluppo della rete

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Risorse

Trasferimento di risorse dalla Regione per manutenzione, gestione, vigilanza e sviluppo delle strade LR 1/2000 (Art.3, com.120/120ter)

Comuni


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7d – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): trasporti eccezionali

Macrofunzione

d) Trasporti eccezionali

Funzione

Rilascio autorizzazioni

Livello di esercizio della funzione

Gestione/ Attuazione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Rilascio autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità (lungo la rete Provinciale e Comunale), vigilanza e applicazione di sanzioni pecuniarie LR 1/2000 (Art.3, com.119.c) LR 6/2012 (Art.42)

Comuni Rilascio autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità per transiti sulla rete viaria inclusa nel territorio di un solo comune LR 1/2000 (Art.3, com.121.a)

Vigilanza sulla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità e applicazione di sanzioni pecuniarie LR 6/2012 (Art.42, com.7)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7e – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): comunicazione pubblica stradale

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Comuni

Indicazioni integrative in merito a dimensioni e distanze di impianti pubblicitari Reg.Reg. 6/2003 (Art.2 -Art.3) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 3)

e) Comunicazione pubblica stradale

Migliore definizione dei requisiti tipologici e localizzativi degli Indicazioni integrative impianti pubblicitari, in merito a delle disposizioni disposizioni procedurali per il procedurali per rilascio autorizzazioni alla dell’autorizzazione collocazione di alla loro collocazione, Definizione di Pianificazione impianti pubblicitari delle eventuali azioni requisiti e criteri Reg.Reg. 6/2003 (Art.4) sanzionatorie e degli DPR 495/1992 (Art.53) oneri e corrispettivi dovuti per le relative Determinazione di licenze e concessioni criteri per fissazione di Reg.Prov. “Regolamento tariffe per per l’installazione di collocazione di cartelli, insegne di esercizio impianti pubblicitari e altri mezzi pubblicitari” lungo o in vista delle strade di interesse regionale LR 9/2001 (Art.17, com.1) Reg.Reg. 6/2003 (Art.5) DPR 495/1992 (Art.53)

Rispetto dei requisiti normativi (statali e regionali) per gli impianti pubblicitari

Requisiti

Nota di accreditamento regionale

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DLgs 285/1992 (Art.23) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 3) Reg.Reg. 6/2003 (Art.2 -Art.3) Reg.Prov. “Regolamento per l’installazione di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari”

Gestione/ Attuazione

Gestione/ Attuazione

Necessità di richiesta di nota di accreditamento regionale LR 9/2001 (Art.17, com.2/4)

Rispetto dei requisiti normativi (statali e regionali) per gli impianti pubblicitari

DLgs 285/1992 (Art.23) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 3) Reg.Reg. 6/2003 (Art.2 -- Art.3)


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Macrofunzione

Funzione

Procedura autorizzativa

Livello di esercizio della funzione

Gestione/ Attuazione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Rilascio autorizzazioni alla collocazione di cartelli pubblicitari Rilascio lungo o in vista delle autorizzazioni alla tratte fuori dai centri collocazione di abitati delle strade di cartelli pubblicitari competenza lungo o in vista provinciale, nel delle strade di rispetto delle competenza disposizioni comunale e delle procedurali dei tratte interne ai regolamenti regionale centri abitati delle e provinciale strade Statali e DLgs 285/1992 (Art.23) Provinciali (previo DPR 495/1992 (Art.53) nulla osta tecnico) Reg.Reg. 6/2003 (Art.4)

Reg.Prov. “Regolamento per l’installazione di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari”

Sanzioni

Gestione/ Attuazione

Azioni sanzionatorie per violazioni inerenti la collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza provinciale

DLgs 285/1992 (Art.23) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 3) Reg.Prov. “Regolamento per l’installazione di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari”

Riscossione di tariffe per collocazione di impianti pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza provinciale

Tariffe e oneri

Risorse

Comuni

Lgs 285/1992 (Art.23) DPR 495/1992 (Art.53)

Azioni sanzionatorie per violazioni inerenti la collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza comunale

DLgs 285/1992 (Art.23) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 3)

Riscossione di tariffe per collocazione di impianti pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza comunale

DLgs 112/1998 (Art.101) LR 1/2000 (Art.3, com.119.d) DPR 495/1992 (Art.53) Reg.Reg. 6/2003 (Art.5) Reg.Prov. “Regolamento DPR 495/1992 (Art.53) per l’installazione di Reg.Reg. 6/2003 (Art.5) cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari”

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7f – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): licenze e concessioni lungo le strade per accessi e occupazioni

Macrofunzione

Funzione

Definizione di criteri

Procedure per occupazioni

f) Licenze e concessioni lungo le strade per accessi e occupazioni

Procedure per accessi stradali

Tariffe e oneri per occupazioni

Tariffe e oneri per accessi stradali

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Livello di esercizio della funzione

Pianificazione

Gestione/ Attuazione

Gestione/ Attuazione

Risorse

Risorse

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia Determinazione di criteri per fissazione delle tariffe per le licenze e concessioni per occupazioni e accessi lungo le strade Provinciali DLgs 112/1998 (Art.101) LR 1/2000 (Art.3, com.119.d) Reg.Prov. “Regolamento per l’applicazione del COSAP”

Rilascio di concessioni per occupazioni di aree e tratti stradali Provinciali DLgs 285/1992 (Art.22) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 2) DLgs 285/1992 (Art.20) DPR 495/1992 (Art.26)

Concessioni per accessi alla rete stradale Provinciale

DLgs 285/1992 (Art.22) DPR 495/1992 (Titolo II, Capo I, § 2) DLgs 285/1992 (Art.221) DPR 495/1992 (Art.44)

Riscossione delle tariffe per le licenze e concessioni per occupazioni lungo le strade Provinciali DLgs 112/1998 (Art.101) LR 1/2000 (Art.3, com.119.d) Reg.Prov. “Regolamento per l’applicazione del COSAP”

Riscossione delle tariffe per le licenze e concessioni per accessi lungo le strade Provinciali DLgs 112/1998 (Art.101) LR 1/2000 (Art.3, com.119.d) Reg.Prov. “Regolamento per l’applicazione del COSAP”

Comuni


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7g – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): impianti di distribuzione di carburanti

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

Programma di qualificazione ed ammodernamen to della rete di Pianificazione distribuzione dei carburanti

g) Impianti di distribuzione di carburanti

Livello di Governo e normativa Regione

Gestione/ Attuazione

Comuni

Predisposizione del “Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti”

LR 6/2010 (Art.83, com.1) DCR 8/834/2009

Definizione del Piano urbanistico di localizzazione degli impianti stradali di distribuzione di carburanti

Piano urbanistico di localizzazione degli impianti Pianificazione stradali di distribuzione di carburanti

Parere di conformità

Provincia

LR 6/2010 (Art.85, com.1.d – Art.86, com.2)

Rilascio del parere vincolante di conformità per nuovi impianti o modifiche LR 6/2010 (Art.83, com.2)

Rilascio concessioni

Gestione/ Attuazione

Rilascio concessioni (anche lungo le autostrade)

LR 6/2010 (Art.83, com.2 – Art.85 – Art.87 – Art.90) DGR 8/9590/2009) LR 1/2000 (Art.3, com125)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 7h – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): sicurezza stradale

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

Sensibilizzazione ed educazione Pianificazione stradale

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia

Comuni

Promozione di iniziative di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale e redazione del “Rapporto annuale sulla circolazione e sicurezza stradale della Lombardia” LR 9/2001 (Art.15)

h) Sicurezza stradale Miglioramento della sicurezza stradale

Pianificazione

Promozione di iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete viaria di interesse regionale LR 9/2001 (Art.14)

Osservatorio del traffico e della sicurezza stradale

Gestione/ Attuazione

Osservatorio regionale del traffico e della sicurezza stradale LR 9/2001 (Art.16)

Istituzione dell’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza Stradale DGP 362/2010

Tabella 7i – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): altre attività

Macrofunzione

i) Altre attività

Funzione

Autorizzazioni e vigilanza

Livello di esercizio della funzione

Gestione/ Attuazione

Livello di Governo e normativa Regione

Provincia Autorizzazione e vigilanza su autoscuole, autoriparatori e autotrasportatori

DLgs 112/1998 (Art.105)

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Comuni


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

2. L’agenda della Città metropolitana di Milano La Città metropolitana di Milano eserciterà le proprie funzioni nell’ambito territoriale afferente all’attuale Provincia di Milano, ma, per quanto attiene alla lettura dell’assetto delle reti infrastrutturali per la mobilità (e quindi della rete viaria), occorre travalicare le delimitazioni date dai confini amministrativi, in quanto le relazioni e gli spostamenti, per propria natura, non si esauriscono all’interno di uno spazio circoscritto aprioristicamente. Certamente le funzioni attinenti ad aspetti più propriamente gestionali, autorizzativi e sanzionatori si esplicheranno su una rete infrastrutturale ben definita ed individuata (le attuali strade Provinciali o comunque trasferite al demanio Provinciale, indicate nella Figura 2), così come le competenze di progettazione e costruzione si attueranno entro i confini amministrativi del nuovo Ente. Gli aspetti di carattere pianificatorio e programmatorio devono, invece, essere affrontati con una visione di tipo strategico più ampia, che traguardi la regione urbana milanese in senso lato e le sue relazioni con i territori contermini. 2.1. I caratteri del sistema viario attuale Sebbene, sotto il profilo urbanistico-territoriale, nella regione urbana milanese sia possibile distinguere settori con proprie differenti specificità (un ambito settentrionale caratterizzato da livelli di urbanizzazione molto elevati, un settore orientale oggetto di importanti trasformazioni insediative già in atto, un settore meridionale caratterizzata da un vasto sistema di tutele ambientali, ma ugualmente “in movimento”, ed un settore occidentale che mostra una struttura diradata, in un territorio con ancora una forte impronta agricola), la struttura del sistema viario appare, invece, marcatamente radiocentrica verso Milano, presentando fattori di criticità più o meno rilevanti, ma pressoché diffusi e comuni ai diversi settori territoriali.

Figura 5 – Assetto della rete stradale attuale nella regione urbana milanese 39


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Tali criticità derivano essenzialmente dal progressivo infittimento della domanda di spostamento che si manifesta all’approssimarsi alla conurbazione milanese, con conseguente incremento dei livelli di congestione lungo la rete stradale e fenomeni di sovrapposizione di differenti tipologie di spostamento (traffici locali e movimenti di più lungo raggio), proprio lungo la maglia viaria dell’area più prossima al capoluogo. Oltre a ciò, un’ancora insufficiente offerta di trasporto pubblico, sia radiale che trasversale, rende poco competitiva tale modalità di trasporto rispetto a quella individuale, non consentendo, allo stato attuale, un’adeguata ridistribuzione degli spostamenti ed il conseguente possibile alleggerimento del carico veicolare lungo la rete viaria. Le direttrici radiali fondamentali, reciprocamente interconnesse in corrispondenza del sistema tangenziale milanese, possono essere distinte in due ordini gerarchici di viabilità: - le autostradale e superstrade, che garantiscono i collegamenti di più lunga percorrenza con le aree esterne, caratterizzate dal transito di consistenti volumi di traffico, con elevati livelli di congestione (la A1 MilanoBologna, la A7 Milano-Genova, la A8 dei Laghi, la A9 Lainate-Como, la A4 Torino-Milano-Bergamo-Venezia e le superstrade ex SS35 Milano-Meda e SS36 Valassina – cfr. Tabella 1); - gli assi della viabilità ordinaria Statale, ex-Statale e Provinciale principale, che consentono i collegamenti di medio-lunga percorrenza, interessati da carichi veicolari relativamente elevati, crescenti all’approssimarsi all’area centrale, con livelli di congestione anche in questo caso generalmente consistenti, in particolare in corrispondenza delle tratte di attraversamento delle aree urbane (la ex-SS11 Padana Superiore, la SP103 Cassanese, la SP14 Rivoltana, la SP415 Paullese, la ex SS9 Via Emilia, la ex SS412 della Val Tidone, la ex SS35 dei Giovi, la SP59 e la ex SS494 Vecchia e Nuova Vigevanese, la SP114 Baggio-Castelletto, la SS33 del Sempione, la ex SS233 Varesina – cfr. Tabella 6 e Figura 2). Risulta, invece, decisamente più carente la dotazione di itinerari in direzione trasversale, che si presentano discontinui e, pertanto, poco efficienti, sia nel ruolo di connessioni locali e intercomunali, che nella loro funzione di assorbimento dei traffici di semplice transito rispetto al cuore dell’area metropolitana (gli unici veri itinerari degni di nota sono quelli della SP39 Cerca – SP13 Monza-Melzo, della SP40 Binaschina – SP30 BinascoVermezzo e della SS527 Bustese – SP2 Monza-Trezzo – cfr. Tabella 6 e Figura 2). Questa configurazione rappresenta una delle principali criticità del sistema della mobilità metropolitana, determinando, come conseguenza, un ulteriore aggravio delle condizioni di circolazione anche lungo le direttrici radiali. Nello stesso tempo, il sovrapporsi dei traffici di transito, non interessati a raggiungere il capoluogo lombardo, con quelli generati dagli spostamenti locali tra aree urbane contermini, prive di itinerari alternativi di collegamento, ha determinato l’ormai completa saturazione dalle tangenziali milanesi, mentre alle direttrici radiali viene demandato il compito di smaltire traffici di natura e con destinazioni differenti, che, in mancanza di un’adeguata struttura della maglia, tendono a gravitare ulteriormente, e talvolta inutilmente, sul nodo centrale dell’area metropolitana. 2.2. Interventi per l’accessibilità su strada Per risolvere, o almeno contenere, le problematiche che affliggono il sistema della mobilità nella regione urbana milanese è indispensabile dare al più presto attuazione ad interventi (infrastrutturali e gestionali) che, in molti casi, già da lungo tempo sono in campo per risolvere i principali elementi di criticità: da un lato, migliorando la funzionalità delle direttrici stradali portanti e, dall’altro, completando e rafforzando la maglia viaria intercomunale, anche grazie alla realizzazione di varianti esterne alle principali conurbazioni. Ci si scontra, però, spesso con carenze di risorse economico-finanziarie o, comunque, con difficoltà nel loro reperimento, oltre che con rallentamenti nelle procedure approvative, legati anche alla ricerca del consenso/coinvolgimento delle comunità locali.

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Tutti questi sono fattori che condizionano le tempistiche di realizzazione delle opere, qualunque sia il loro livello gerarchico: dalle grandi infrastrutture strategiche della “Legge Obiettivo”28 alle opere stradali di scala provinciale. Sebbene gli effetti procedurali e finanziari della “Legge Obiettivo”, in termini di accelerazione nel processo di ammodernamento della dotazione infrastrutturale lombarda, non siano stati quelli inizialmente auspicati, non si può negare il contributo da essa dato per giungere al lungamente atteso avvio dei cantieri delle opere che maggiormente concorreranno alla riorganizzazione delle relazioni di più lunga percorrenza nella regione urbana milanese ed in tutta la Lombardia. Si tratta del Sistema Viabilistico Pedemontano (nel settore a nord di Milano), della TEEM – Tangenziale Est Esterna di Milano e della BreBeMi – Collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano (nel settore est), nuovi assi viari a scorrimento veloce che, assieme alle numerose “opere connesse” relative alla viabilità ordinaria di adduzione agli svincoli e di by-pass degli abitati, permetteranno: di migliorare le connessioni trasversali, di sgravare del traffico improprio di attraversamento la viabilità di rango inferiore, di attuare una più corretta gerarchizzazione della rete stessa ed una generale fluidificazione delle condizioni di circolazione. La strada da percorrere è, però, ancora lunga, in quanto, se da un lato sembrano essere a buon punto i lavori per la BreBeMi, per buona parte delle tratte da riqualificare della SP14 Rivoltana e della SP103 Cassanese e per il cosiddetto “Arco TEEM” (indispensabile per garantire la continuità dell’itinerario est-ovest in direzione Milano), le notizie in merito alle difficoltà nel reperimento dei finanziamenti privati necessari rendono sempre meno verosimili le possibilità di rispettare le tempistiche ufficiali di conclusione dei lavori della Pedemontana, non solo quelli ancora da avviare (ormai rimandati a data da destinarsi), ma anche quelli già in corso, relativi alle sole prime tratte. Ed una scadenza improrogabile è rappresentata dal 1° maggio 2015, data di apertura della l’Esposizione Universale di Milano (Expo 2015), entro la quale dovrebbero essere già entrati in esercizio i nuovi tronchi viari necessari per garantire adeguate condizioni di accessibilità al sito espositivo ed una migliore interconnessione del sistema stradale ed autostradale posto immediatamente a nord-ovest della città di Milano. I lavori per alcuni di questi interventi sono già in corso (la nuova via Cristina di Belgioioso di Milano ed il nuovo collegamento da Molino Dorino all’autostrada A8 dei Laghi in variante alla ex SS11), ma per altri si è ancora lontani dall’apertura dei cantieri. Oltre a queste questioni “contingenti” vi è poi il tema dell’attuazione di altri interventi infrastrutturali, non ancora avviati, ma comunque essenziali per garantire un complessivo miglioramento delle condizioni di accessibilità viaria nella regione urbana milanese. Si tratta di opere che presentano gradi di maturazione alquanto diversificati e che possono essere classificati come: - progetti “certi”, ad un più avanzato stadio progettuale ed approvativo; - progetti che presentano un certo livello di “sofferenza”, soprattutto in termini di disponibilità di risorse, ma anche in relazione al grado di consenso da parte delle realtà territoriali interessate; - previsioni più “incerte”, ancora allo stadio di ipotesi di fattibilità, da valutare in termini di efficacia ed opportunità realizzative. Nella Tabella 8 e nella Figura 7 sono indicati i principali interventi in cantiere o previsti/programmati per la rete viaria della regione urbana milanese. Ovviamente il quadro non risulta esaustivo, completandosi con tutto l’insieme dei progetti di scala “locale”, previsti negli strumenti di programmazione provinciale, nei PTCP vigenti delle attuali Provincie di Milano (cfr. § 28

La Legge n° 443 del 21.12.2001 “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive” (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 299 del 27.12.2001, Suppl. Ordinario n° 279) , denominata “Legge Obiettivo”, stabilisce procedure e modalità di finanziamento per la realizzazione delle grandi opere pubbliche ritenute “strategiche e di preminente interesse nazionale”. 41


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

1.2.c)) e di Monza e della Brianza e negli strumenti urbanistici comunali (PGT), che, a pieno titolo, contribuiscono al ridisegno della gerarchia ed alla ridistribuzione degli spostamenti veicolare. 2.3. Temi e problemi La Città metropolitana di Milano si troverà, pertanto, a dover fronteggiare, direttamente o indirettamente, le questioni attinenti l’avanzamento dei lavori e delle procedure approvative dei principali interventi infrastrutturali, siano essi di competenza regionale o provinciale, intraprendendo o promuovendo, a seconda dei casi, le azioni più opportune per non accumulare ulteriori ritardi: - individuando le più efficaci modalità di accompagnamento che consentano di rispettare i tempi stabiliti per l’entrata in esercizio delle opere in cantiere e di giungere in tempi rapidi alla cantierizzazione dei progetti “certi”; - operando una riclassificazione delle priorità per i progetti “in sofferenza”, in modo da potere adeguatamente “veicolare” i (pochi) fondi disponibili verso gli interventi effettivamente più urgenti e con le maggiori probabilità di successo realizzativo; - effettuando più specifiche valutazioni in merito a ruolo, finalità e alternative possibili (in relazione agli effetti indotti sul territorio), per le previsioni più “incerte”, prima di poterle “avviare” verso le successive e più approfondite fasi progettuali.

Figura 6 – Assetto della rete stradale della regione urbana milanese nello scenario futuro

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 8 – Interventi in cantiere e previsti/programmati (certi, in sofferenza o incerti) lungo la rete stradale N° LEGENDA

9.s 10.s 11.s 12.s 13.s 14.s 15.s 16.s 17.s 18a.s 18b.s 19.s 20.s 21.s 22.s 23.s 24.s 25.s 26.s 27a.s 27b.s 28.s 29.s 30.s 31.s 32.s 33.s 34.s 35.s 36.s 37.s 38.s 39.s 40.s 41.s 42.s 43.s 44.s 45.s

Intervento stradale In cantiere

Previsto/programmato “certo”

Previsto/programmato “in sofferenza”

Previsto/programmato “incerto”

Collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano (Bre.Be.Mi.) con riqualificazione SP14 Rivoltana e SP103 Cassanese fino a Pioltello Tratta “A” (A8-A9) Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo e primi lotti Tangenziali Como e Varese Variante di Bernate T. lungo A4 Milano-Torino Nuova via Cristina di Belgioioso (“loop stradale Expo”) Nuovo ponte sul Ticino lungo SS494 a Vigevano “Arco TEEM” Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM) Collegamento Molino Dorino- A8 dei Laghi in variante alla ex SS11 (lotto 1 Molino Dorino-C.na Merlata e lotto 2 C.na Merlata-innesto A8) Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM) Tratte “B” (A9-ex SS35), “C” (ex SS35-A51) e “D” (A51-A4) Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo e secondi lotti Tangenziali Como e Varese Raddoppio ex SS415 Paullese tratta SP39-Spino d’Adda (2° lotto milanese -1° stralcio SP39-Zelo Buon Persico-TEEM e 2° stralcio Zelo Buon Persico-Spino d’Adda) Raddoppio ex SS415 Paullese tratta Spino d’Adda-Dovera (2° lotto cremonese) Potenziamento ponte sull’Adda lungo ex SS415 Paullese Riqualificazione ex SS415 Paullese tratta S.Donato M.-Peschiera B. Interconnessione nord-sud ex SS11-A4 (“Viabilità C.na Merlata – stralcio gamma”) Collegamento SS33-ex SS11 (via Gallarate – PII C.na Merlata) Collegamento Expo-ex SS11-ex SS233 Collegamento ex SS233-via Eritrea a Milano 4^ corsia dinamica tratta urbana A4 Milano-Torino a nord di Milano Variante ex SS233 Varesina (tratta a nord SP46 Rho-Monza) Riqualificazione/potenziamento SP46 Rho-Monza (1° e 2° lotto - Serravalle) Riqualificazione/potenziamento SP46 Rho-Monza (3° lotto - ASPI) 5^ corsia A8 dei Laghi (barriera Milano Nord-interconnessione A9 Lainate) con revisione svincoli e relativa viabilità di adduzione Ammodernamento A4 Milano-Torino da Novara Est a Milano Ghisolfa con 4^ corsia Milano-Boffalora Quarta corsia A1 Milano-Lodi Potenziamento ex SS35 Milano-Meda tra Cesano M. e Milano Collegamento ex SS11-Tangenziale ovest di Milano, variante SS494 Abbiategrasso e riqualifica SS494 (“Viabilità Comparto sud-ovest Milano”) Variante SS33 Rho-Gallarate Variante SS341 tratta A8-SS336 (“Bretella di Gallarate”)-ex SS527 a Vanzaghello “Viabilità Speciale di Segrate” (Variante SP103 Cassanese Milano-Centro Intermodale di Segrate) Variante est Cassanese, 1° lotto – 2° stralcio (completamento accessibilità hub interportuale di Segrate) Riqualificazione SP14 Rivoltana Linate-Tregarezzo Interconnessione autostradale tra Sistema Viabilistico Pedemontano e BreBeMi (IPB) Autostrada Regionale Varese-Como-Lecco Nuovo ponte Ticino ad Oleggio (exSS527) Sistemazione del ponte sul Ticino a Turbigo (SS341 Gallaratese) Potenziamento ex SS412 Val Tidone tra Milano e SP40 Riqualificazione SP5 tra Cinisello B. e Sesto S.Giovanni (v.le Fulvio Testi) Riqualificazione SP40 Binaschina e “nodo di Binasco” Riqualificazione SS526 dell’Est Ticino fra Abbiategrasso, Motta Visconti e Pavia e sue connessioni con SP40 Binaschina (SP33 e SP50)

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilitĂ

Figura 7 – Interventi in cantiere e previsti/programmati lungo la rete stradale

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

3. Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: tracce per la discussione 3.1. Le nuove competenze e funzioni della Città metropolitana Un primo passo verso la definizione delle competenze e funzioni della CITTÀ METROPOLITANA, in merito al sistema della viabilità, consiste nell’identificazione di quanto verrà ad essa attribuito con l’applicazione della L 56/2014 (che individua, tra le sue finalità istituzionali generali, la promozione e gestione integrata delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città metropolitana stessa29), ossia: - le funzioni fondamentali dalla Provincia (così come ridefinite dalla L 56/2014 stessa) alla quale la Città metropolitana andrà a sostituirsi, che riguardano, nel caso specifico, l’autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato (in coerenza con la programmazione regionale), la costruzione e gestione delle strade Provinciali e la regolazione della circolazione stradale ad esse inerente30; - le funzioni fondamentali proprie della Città metropolitana, che, nel caso specifico, riguardano la mobilità e la viabilità (anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropolitano)31, per l’esercizio delle quali vengo attribuiti il patrimonio e le risorse umane e strumentali della corrispondente Provincia soppressa32; - le funzioni che potranno essere attribuite dallo Stato e dalle Regioni alla Città metropolitana nel processo di riordino delle funzioni della Provincia 33 alla quale andrà a sostituirsi, nonché ulteriori funzioni specificatamente attribuite sempre dallo Stato e dalle Regioni alla Città metropolitana, in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui al primo comma dell’art.118 della Costituzione34; - le ulteriori funzioni che potranno essere delegate alla Città metropolitana dai Comuni (e viceversa), mediante convenzione35. La REGIONE continuerà a svolgere le funzioni di programmazione e di coordinamento36 su tali temi (cfr. § 1.3), così come resteranno funzioni dei COMUNI quelle attualmente esercitate sulla rete stradale di propria competenza (cfr. § 1.3), a meno di quelle che, come detto, mediante convenzioni, potranno essere delegate alla Città metropolitana (e viceversa)37. 3.2. Redistribuzione delle funzioni: quale livello di governo? Il punto di partenza per la definizione delle funzioni che la Città metropolitana di Milano sarà chiamata a svolgere è la valutazione critica dell’attuale situazione del sistema viario e delle relative modalità di gestione, certamente non perfetta e spesso, sotto molti aspetti, “disarticolata”. La logica di base è che la Città metropolitana di Milano (tenendo conto delle risorse, umane, strumentali e finanziarie, effettivamente disponibili o potenzialmente reperibili) eserciti a pieno i propri poteri di programmazione e sviluppo (oltre a quelli di carattere più operativo), svolgendo un ruolo strategico di regia per la “ricomposizione”, non tanto delle funzioni, quanto degli “oggetti” sui quali agiscono tali funzioni: nel caso specifico, la rete viaria, assicurandone un esercizio, quanto più possibile, unitario ed efficiente. 29

ai sensi dell’art.1, com.2 della L 56/2014. ai sensi dell’art.1, com.85, lett.b della L 56/2014. 31 ai sensi dell’art.1, com.44, lett.d della L 56/2014. 32 ai sensi dell’art.1, com.47 della L 56/2014. 33 ai sensi dei commi da 85 a 97 della L 56/2014. 34 ai sensi dell’art.1, com.46 della L 56/2014. 35 ai sensi dell’art.1, com.11, lett.b della L 56/2014. 36 ai sensi dell’art.1, com.45 della L 56/2014. 37 ai sensi dell’art.1, com.11, lett.b della L 56/2014. 30

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Ma la rete va ripensata, ricomposta e riorganizzata funzionalmente, in modo da garantire livelli elevati di efficienza e standard prestazionali omogenei lungo i principali itinerari individuati come rete portante delle relazioni nell’area metropolitana. Il punto di partenza è certamente la dotazione infrastrutturale e di risorse dell’attuale Provincia di Milano, che verrà direttamente trasferita, per effetto della L 56/2014, alla Città metropolitana di Milano, venendo a costituire il “demanio metropolitano”: a partire questa dotazione iniziale sarà possibile “progettare il cambiamento”, definendo, con una nuova visione prospettica, la rete portante. Il ridisegno e la ricomposizione della rete sarà, però, possibile solo attivando negoziati con gli altri Enti gestori delle tratte stradali che costituiranno la “rete metropolitana”, che si potranno concretizzare in veri e propri trasferimenti di proprietà (“dal basso” o “dall’alto”) o anche solo in accordi di gestione. Tali trattative dovranno essere intavolate: - con i Comuni, per quanto attiene in particolare le traverse urbane delle principali direttrici stradali, contraddistinte da peculiarità e problematiche gestionali attinenti alla loro dimensione “cittadina”, ma che svolgono anche un ruolo connettivo di più ampia scala, nella loro dimensione “metropolitana”, richiedendo una gestione quanto più possibile omogenea rispetto alle restanti tratte dell’itinerario a cui afferiscono; - con l’ANAS, per quanto attiene alle strade ancora Statali, ma che, di fatto, fanno parte della maglia delle relazioni di scala metropolitana; - con i concessionari autostradali, che gestiscono una rete di scala decisamente sovra-locale, ma che, per talune tratte (ci si riferisce ad esempio alla rete delle tangenziali milanesi), svolgono un ruolo di connessione metropolitana. Per quanto riguarda questo ultimo aspetto, occorre ricordare che (come indicato al precedente § 1.2) la Provincia di Milano stessa svolge, ad oggi, un controllo diretto o indiretto (attraverso Milano Serravalle Milano Tangenziali SpA e ASAM SpA) anche su parte della rete delle autostrade milanesi, esistenti (il sistema tangenziale e la A7) e in realizzazione (Pedemontana, TEEM e BreBeMi). L’attuale assetto delle compagini societarie delle concessionarie autostradali costituisce un ottimo presupposto affinché anche la Città metropolitana di Milano possa garantire un approccio organico a tutti i livelli della maglia viaria. Tale approccio si potrà concretizzare (ancor più nel caso in cui la Provincia di Milano procedesse con la vendita delle proprie quote di Serravalle), con la sottoscrizione di specifici accordi, che consentano una gestione omogenea dell’intera rete afferente all’ambito territoriale della Città metropolitana, anche quella di rango autostradale. Si apre, a questo punto, la discussione in merito l’effettiva “dimensione spaziale” della Città metropolitana di Milano (i suoi confini amministrativi, da un lato, e l’assetto istituzionale che assumerà il Comune di Milano, dall’altro), in quanto lo specifico contesto entro cui verranno esercitate le funzioni attribuite può risultare determinante nelle scelte organizzative, in particolare proprio per le questioni attinenti la mobilità e la viabilità. Occorrerà, infatti, stabilire le più opportune modalità di governance: - in relazione alle sorti dell’attuale Provincia di Monza e della Brianza, per coordinare la gestione e la manutenzione della rete viaria in un territorio fortemente interconnesso, garantendo continuità ed uniformità nell’offerta di mobilità per gli automobilisti in transito lungo itinerari di scala metropolitana, a prescindere dall’effettivo Ente gestore di appartenenza della tratta percorsa (passando, ad esempio, da Paderno Dugnano a Varedo lungo la ex SS35 o da Cinisello Balsamo a Monza lungo la SS36); - in relazione all’assetto istituzionale prescelto per il Comune di Milano (mantenuto nella sua integrità comunale o suddiviso in più Comuni), per evitare duplicazioni dei “centri di comando” e, quindi, sovrapposizioni nell’esercizio di funzioni centralizzate di regia su quei tronchi viari afferenti alla rete interna al capoluogo, ma ai quali sia stato riconosciuto un ruolo fondamentale nelle relazioni di scala metropolitana.

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Occorrerà, inoltre, pensare/ripensare anche agli strumenti di pianificazione di rango metropolitano, che consentano una più efficace azione di controllo sulle reti (e sui servizi) e l’attribuzione di maggiore cogenza alle previsioni per le infrastrutture della mobilità: - nella pianificazione di carattere territoriale, con quello che, in sostituzione dell’attuale PTCP, potrà essere denominato “PTM - Piano Territoriale Metropolitano”; - nella pianificazione più prettamente di settore, con il PTVE o il PUT (in seguito a specifica integrazione della normativa regionale, come previsto dal “Codice della Strada”38) o il PUM (esteso all’intero territorio della Città metropolitana di Milano o a suoi sotto-bacini di mobilità omogenei); - in una più innovativa pianificazione di tipo integrato, attraverso la predisposizione di AQST – Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale39 per la promozione e sviluppo di specifici ambiti territoriali lungo le maggiori infrastrutture. Altra questione imprescindibile è, infine, quella del trasferimento delle risorse: - quelle direttamente necessarie per la gestione, manutenzione e sviluppo delle strade che diverranno di competenza della Città metropolitana di Milano (le strade “ex-Provinciali”, da rinominare, ad esempio, in "strade Metropolitane"); - quelle aggiuntive, che è auspicabile possano essere allocate per consentire alla Città metropolitana di Milano di esercitare in maniera adeguata ed efficace anche i poteri “rafforzati” di coordinamento e di pianificazione generale e delle infrastrutture, che si ritiene rappresentino l’effettivo valore aggiunto rispetto ai poteri dell’attuale Provincia. Con riferimento ai macro-temi analizzati nel precedente § 1.3, di seguito viene fornito un quadro analitico delle funzioni attribuite ai diversi livelli di governo in seguito alla ridistribuzione operata con la L 56/2014, fornendo indicazioni (in termini di temi e questioni aperte) in merito anche a possibili ulteriori meccanismi di ridistribuzione di alcune specifiche funzioni tra i diversi livelli istituzionali (sia “dall’alto”, che “dal basso”). a)

Rete viaria di interesse regionale, metropolitano e comunale

Alla luce di quanto detto in precedenza, occorre ripensare in modo globale alle funzioni che la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà in merito alla rete viaria, sia essa di interesse regionale, provinciale (e quindi direttamente trasferita al “demanio metropolitano”) o comunale. Si tratta certamente delle funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano, ma riferite, in una prospettiva ottimistica, ad una rete quanto più possibile rimodulata e riorganizzata funzionalmente, derivante da un’operazione di ricomposizione dei diversi livelli gerarchici individuati anche alla scala regionale. Nel dettaglio si tratta delle funzioni relative: - all’aggiornamento della classificazione gerarchica e tecnico-funzionale della rete stradale trasferita al “demanio metropolitano”, che si renderà certamente necessario in conseguenza dell’entrata in esercizio di tratti stradali di nuova realizzazione che andranno a modificare l’assetto infrastrutturale complessivo dell’area metropolitana, comportando anche la conseguente eventuale proposta di aggiornamento della classificazione funzionale regionale relativamente alle categorie delle “strade di interesse regionale” e delle attualmente denominate “strade di interesse provinciale” (che dovranno divenire “strade di interesse metropolitano”); tale aggiornamento dovrà derivare anche da una più complessiva rilettura critica dell’attuale classificazione gerarchica e, soprattutto, delle attuali attribuzioni amministrative, per individuare le eventuali tratte stradali per le quali provvedere a trasferimenti di competenze dai/ai Comuni

38

ai sensi dell’art.36, com.3 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”. previsti dalla LR n°2 del 14.03.2003 “Programmazione negoziata regionale” (pubblicata sul BURL n°12 del 18.03.2003, Supl. Ordinario n°1). 39

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

o anche dallo Stato (ANAS), al fine di garantire continuità ed omogeneità di gestione e manutenzione, quantomeno lungo i principali itinerari; - alla definizione, all’interno del nuovo Piano Territoriale Metropolitano (PTM), dello scenario infrastrutturale strategico di lungo periodo inerente la viabilità di rilevanza metropolitana; - al conferimento di efficacia prescrittiva e prevalente alle previsioni infrastrutturali inerenti la viabilità di rilevanza metropolitana sugli atti dei PGT e sulle disposizioni dei PTC dei Parchi Regionali non costituenti Parchi naturali o aree naturali o protette secondo la vigente legislazione, con l'obiettivo di valorizzare e rafforzare le funzioni di pianificazione e programmazione della Città metropolitana di Milano; - alla predisposizione di un piano di settore per governare le priorità e i tempi di attuazione degli interventi sulla rete stradale trasferita al “demanio metropolitano” (finalizzati a migliorare le condizioni di circolazione e sicurezza e ridurre l’inquinamento), sia esso un PTVE, un PUM di scala metropolitana o un PUT (previa emanazione di specifica legge regionale, come previsto dal “Codice della Strada”40). - alla progettazione (con ruolo di amministrazione procedente nella CdS), costruzione, manutenzione e gestione (anche attraverso la stipula di specifici accordi con la Regione o di atti convenzionali con i Comuni), della rete “di interesse regionale” e “di interesse metropolitano” (sia essa o meno direttamente appartenente al “demanio metropolitano”), nel rispetto dei criteri e delle linee guida stabilite a livello regionale e grazie alle risorse trasferite dalla Regione per tali scopi; come già detto, però, è necessaria una specifica valutazione sull’effettiva “consistenza” della rete di competenza della Città metropolitana di Milano, al fine di individuare, da un lato, gli eventualmente necessari trasferimenti amministrativi e, dall’altro, le risorse aggiuntive necessarie, con l’obiettivo di rendere quanto più possibile unitaria, omogenea ed efficace la gestione, la manutenzione e lo sviluppo della rete stessa. Rimarranno, invece, immutate le funzioni attualmente esercitate dalla REGIONE e dai COMUNI, ovviamente riferite alla rete viaria rimodulata nelle sue competenze amministrative in conseguenza delle scelte di assetto operate alla scala metropolitana. b)

Autostrade regionali

Le funzioni inerenti le autostrade regionali continueranno a rimanere interamente in capo alla REGIONE, trattandosi di direttrici viarie di collegamento di area vasta, che travalicano l’ambito territoriale di diretta competenza della Città metropolitana. Valgono, però, anche in questo caso, le considerazioni già espresse in merito ad un ruolo di regia anche della CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO in tema di uniformità di standard prestazionali e gestionali delle tratte delle autostrade regionali che dovessero svolgere un ruolo rilevante di connessione alla scala metropolitana. c)

Gestione e controllo dei flussi di traffico

Un tema strettamente correlato con la gestione della maglia viaria nel suo complesso, ma che, allo stato attuale, non trova una precisa collocazione nello scenario delle funzioni attribuite dalla normativa agli Enti territoriali, è quello della gestione e controllo dei flussi di traffico. Si tratta, più che altro, di una elemento di governance, che, ad oggi, viene svolto efficacemente dal Comune di Milano e dai gestori autostradali, ma solo lungo la rete di competenza e, solo in via del tutto sperimentale ed in maniera limitata, da parte della Provincia di Milano. Si presenta, pertanto, come un’opportunità per la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO, che potrebbe “candidarsi” come il soggetto in grado di gestire centralmente il controllo dei flussi veicolari, istituendo una 40

ai sensi dell’art.36, com.3 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”, “[…] La legge regionale può prevedere, ai sensi dell’art. 19 della legge 8 giugno 1990, n. 142, che alla redazione del piano urbano del traffico delle aree, indicate all’art. 17 della stessa, provvedano gli organi della città metropolitana”.

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

propria centrale operativa o anche solo stipulando accordi con gli altri Enti gestori della rete, per la raccolta, elaborazione e monitoraggio delle informazioni funzionali ad una migliore organizzazione del traffico nell’intera area metropolitana. d)

Trasporti eccezionali

Per quanto attiene i trasporti eccezionali, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà le funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano, relative al rilascio delle autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità lungo la rete Provinciale (trasferita al “demanio metropolitano”) e Comunale, alla vigilanza ed all’applicazione delle eventuali sanzioni pecuniarie. Rimarranno, invece, immutate le funzioni attualmente esercitate dai COMUNI. e)

Comunicazione pubblica stradale

Per quanto attiene la comunicazione pubblica stradale, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà le funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano, relative al rilascio delle autorizzazioni alla collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle tratte fuori dai centri abitati delle strade di competenza provinciale (trasferite al “demanio metropolitano”), alla riscossione delle relative tariffe ed all’espletamento delle azioni sanzionatorie per le eventuali violazioni. Occorrerà, però, provvedere all’eventuale adeguamento del regolamento provinciale relativo ai criteri procedurali per il rilascio dell’autorizzazione e per la determinazione degli oneri e corrispettivi dovuti per le relative licenze e concessioni. Rimarranno, invece, immutate le funzioni attualmente esercitate dalla REGIONE e dai COMUNI. f)

Licenze e concessioni lungo le strade per occupazioni e accessi

Per quanto attiene le occupazioni e accessi lungo la rete stradale Provinciale (trasferite al “demanio metropolitano”), la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà le funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano in merito al rilascio delle concessioni ed alla riscossione delle relative licenze e concessioni. Occorrerà, però, provvedere all’eventuale adeguamento del regolamento provinciale relativo ai criteri per la fissazione delle tariffe. g)

Impianti di distribuzione di carburanti

Per quanto attiene gli impianti di distribuzione di carburanti, non risultano attribuite funzioni di alcun tipo in capo alla CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO, in quanto nessuna di esse risulta attualmente svolta dalla Provincia di Milano. Rimarranno, pertanto, immutate le funzioni attualmente esercitate dalla REGIONE e dai COMUNI. h)

Sicurezza stradale

Per quanto attiene la sicurezza stradale, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà le funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano, relative alle attività dell’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza Stradale (che potrà essere rinominato “Osservatorio Metropolitano sulla Sicurezza Stradale”). Rimarranno, invece, immutate le funzioni attualmente esercitate dalla REGIONE.

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

i)

Altre attività (autorizzazioni, vigilanza, ecc.)

Per quanto attiene le altre attività di tipo autorizzativo e di controllo sui soggetti che operano sul sistema viario (autoscuole, autoriparatori e autotrasportatori), la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà le funzioni attualmente attribuite alla Provincia di Milano. Tabella 9a – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: rete viaria di interesse regionale, metropolitano e comunale

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

a) Rete viaria di interesse regionale, metropolitano e comunale

Classificazione funzionale della Proposta di classificazione delle rete strade del “deDefinizione di manio metropocriteri di classifi- litano” (con apcazione della replicazione dei te e loro applica- criteri regionali zione alla rete di classificazione) esistente e trasferimento Classificazione e Pianificazione Approvazione di tratte declasqualificazione sate ai Comuni della classificazione delle straClassificazione de del “demanio gerarchica e metropolitano” tecnico-funzioe approvazione nale della rete della classificanella Città Mezione di strade tropolitana di comunali in cateMilano gorie superiori

Programmazione e coordinamento della rete (anche con accordi di programma con la Città Metropolitana di Programmazione Pianificazione Milano) Programma di priorità degli interventi sulla rete (PRS, DPEFR e PRMT)

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Città metropolitana di Milano

Definizione dello scenario infrastrutturale strategico di lungo periodo inerente la viabilità di rilevanza metropolitana (PTM) Efficacia prescrittiva e prevalente delle previsioni infrastrutturali per la viabilità di rilevanza metropolitana sui PGT e sui PTC dei Parchi Regionali (non Parchi naturali o aree naturali o protette) Predisposizione del PTVE o del PUM o del PUT

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Classificazione e declassificazione delle strade comunali e vicinali (con applicazione dei criteri regionali di clasRilettura critisificazione) ca dell’attuaApprovazione le classificaregionale della zione gerarclassificazione chica ed amdi strade in ca- ministrativa tegorie superiori a quella comunale e trasferimento di tratte declassate alla Città Metropoitana di Milano

Predisposizione del PUT (Comuni con più di 30.000 ab.) Predisposizione del PUM (Comuni o aggregazioni di Comuni con più di 100.000 ab.)

Ripensare gli strumenti di pianificazione di rango metropolitano, attribuendo maggiore cogenza alle previsioni per le infrastrutture della mobilità


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Definizione di criteri e linee guida

Demanio

Conformità dei progetti

Approvazione dei progetti

Progettazione

Città metropolitana di Milano

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Definizione di criteri per progettazione e costruzione delle strade Pianificazione Definizione di criteri per la manutenzione delle strade

Gestione/ Attuazione

Trasferimento alla Città Metropolitana di Milano di strade già appartenenti al demanio statale

Gestione/ Attuazione

Procedure per verifica di conformità dei progetti stradali al PTR e ambiti di salvaguardia

Trasferimento dalla Regione di strade già appartenenti al demanio statale

Gestione/ Attuazione

Ruolo di amministrazione procedente nella CdS per progetti viabilistici su strade di interesse regionale e di interesse metropolitano

Gestione/ Attuazione

Progettazione e costruzione della rete di interesse regionale e di interesse metropolitano (con applicazione dei criteri regionali)

Eventuali trasferimenti amministrativi di tratte stradali dai/ai Comuni e da ANAS, per rendere unitaria ed omogenea la gestione, la manutenzione e lo sviluppo della rete

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Manutenzione e gestione

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Gestione/ Attuazione

Risorse per manutenzione e sviluppo della rete

Risorse

Ricorso alla finanza di progetto

Risorse

Città metropolitana di Milano

Comuni

(singoli o in forma associata)

Manutenzione e gestione della rete di interesse regionale e di Accordi con la interesse metro- Regione per la politano (con rispetto dei criteri manutenzione della rete di Accordi con Città regionali), anche interesse Metropolitana di con accordi con regionale Milano e Comuni la Regione e con per la manutenRispetto dei atti convenziozione della rete nali con i Comuni criteri regionali per la manuAttività specifitenzione delle che di gestione e strade manutenzione delle strade del “demanio metropolitano” Trasferimento di risorse dalla Regione per manutenzione, gestione, vigilanza e sviluppo delle strade del “demanio metropolitano” Promozione del ricorso alla finanza di progetto

Temi e questioni aperte

Eventuali trasferimenti amministrativi di tratte stradali dai/ai Comuni, per rendere unitaria ed omogenea la gestione e manutenzione della rete

Individuazione delle risorse aggiuntive necessarie per rendere più efficace la gestione, la manutenzione e lo sviluppo della rete


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9b – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: autostrade regionali

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Definizione

Città metropolitana di Milano

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Individuazione e definizione delle Pianificazione autostrade regionali

Iniziativa, proIniziativa, grammazione e attivazione di programmazione Pianificazione e attivazione autostrade regionali

Concessione

b) Autostrade regionali

Progettazione

Approvazione dei progetti

Corrispettivi concessori e tariffe di pedaggio

Affidamento delle concessioni Pianificazione di costruzione ed esercizio delle autostrade regionali

Gestione/ Attuazione

Progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle autostrade regionali mediante concessione

Gestione/ Attuazione

Ruolo di amministrazione procedente nella CdS per progetti per autostrade regionali

Risorse

Determinazione delle modalità per la predisposizione e approvazione dei piani finanziari delle Società concessionarie e determinazione ed adeguamento delle tariffe di pedaggio

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9c – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: Gestione e controllo dei flussi di traffico

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

c) Gestione e controllo dei flussi di traffico

Gestione centralizzata del controllo dei flussi veicolari

Città metropolitana di Milano

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Istituzione di centrale operativa della Città Metropolitana di Milano per raccolta, elaborazione e monitoraggio di informazioni sul traffico

Gestione/ Attuazione

Tabella 9d – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: trasporti eccezionali

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

d) Trasporti eccezionali

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Rilascio autorizzazioni

Gestione/ Attuazione

Città metropolitana di Milano

Rilascio autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità (lungo la rete del “demanio metropolitano” e Comunale), vigilanza e applicazione di sanzioni pecuniarie

Comuni

(singoli o in forma associata)

Rilascio autorizzazioni alla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità per transiti sulla rete viaria inclusa nel territorio di un solo Comune Vigilanza sulla circolazione dei trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità e applicazione di sanzioni pecuniarie

Temi e questioni aperte


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9e – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: comunicazione pubblica stradale

Macrofunzione

Funzione

Definizione di requisiti e criteri

e) Comunicazione pubblica stradale

Livello di esercizio della funzione

Pianificazione

Requisiti

Gestione/ Attuazione

Nota di accreditament o regionale

Gestione/ Attuazione

Procedura autorizzativa

Gestione/ Attuazione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Città metropolitana di Milano

Indicazioni integrative in merito a dimensioni e distanze di impianti pubblicitari Indicazioni integrative in merito a disposizioni procedurali per autorizzazioni alla collocazione di impianti pubblicitari Determinazione di criteri per fissazione di tariffe per collocazione di impianti pubblicitari lungo o in vista delle strade di interesse regionale

Migliore definizione dei requisiti tipologici e localizzativi degli impianti pubblicitari, delle disposizioni procedurali per il rilascio dell’autorizzazione alla loro collocazione, delle eventuali azioni sanzionatorie e degli oneri e corrispettivi dovuti per le relative licenze e concessioni

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Eventuale adeguamento dell’attuale regolamento provinciale

Rispetto dei requisiti normativi (statali e regionali) per gli impianti pubblicitari

Rispetto dei requisiti normativi (statali e regionali) per gli impianti pubblicitari

Rilascio autorizzazioni alla collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle tratte fuori dai centri abitati delle strade del “demanio metropolitano”, nel rispetto delle disposizioni procedurali dei regolamenti regionale e della Città Metropolitana

Rilascio autorizzazioni alla collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza comunale e delle tratte interne ai centri abitati delle strade Statali e di quelle del “demanio metropolitano” (previo nulla osta tecnico)

Necessità di richiesta di nota di accreditamento regionale

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Sanzioni

Tariffe e oneri

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Città metropolitana di Milano

Comuni

(singoli o in forma associata)

Gestione/ Attuazione

Azioni sanzionatorie per violazioni inerenti la collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle strade del “demanio metropolitano”

Azioni sanzionatorie per violazioni inerenti la collocazione di cartelli pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza comunale

Risorse

Riscossione di tariffe per collocazione di impianti pubblicitari lungo o in vista delle strade del “demanio metropolitano”

Riscossione di tariffe per collocazione di impianti pubblicitari lungo o in vista delle strade di competenza comunale

Temi e questioni aperte


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9f – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: licenze e concessioni lungo le strade per accessi e occupazioni

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Definizione di criteri

Procedure per occupazioni f) Licenze e concessioni lungo le strade per accessi e occupazioni

Procedure per accessi stradali

Tariffe e oneri per occupazioni

Tariffe e oneri per accessi stradali

Città metropolitana di Milano

Pianificazione

Determinazione di criteri per fissazione delle tariffe per le licenze e concessioni per occupazioni e accessi lungo le strade del “demanio metropolitano”

Gestione/ Attuazione

Rilascio di concessioni per occupazioni di aree e tratti delle strade del “demanio metropolitano”

Gestione/ Attuazione

Concessioni per accessi alla rete stradale del “demanio metropolitano”

Risorse

Riscossione delle tariffe per le licenze e concessioni per occupazioni lungo le strade del “demanio metropolitano”

Risorse

Riscossione delle tariffe per le licenze e concessioni per accessi lungo le strade del “demanio metropolitano”

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Eventuale adeguamento dell’attuale regolamento provinciale

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9g – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: impianti di distribuzione di carburanti

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti Piano urbanistico di localizzazione degli impianti g) Impianti di stradali di distribuzione di distribuzione di carburanti carburanti

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Livello di esercizio della funzione

Pianificazione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

Gestione/ Attuazione

Rilascio concessioni

Gestione/ Attuazione

Comuni

(singoli o in forma associata)

Predisposizione del “Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti” Definizione del Piano urbanistico di localizzazione degli impianti stradali di distribuzione di carburanti

Pianificazione

Parere di conformità

Città metropolitana di Milano

Rilascio del parere vincolante di conformità per nuovi impianti o modifiche Rilascio concessioni (anche lungo le autostrade)

Temi e questioni aperte


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità Tabella 9h – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: sicurezza stradale

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Città metropolitana di Milano

Regione

Sensibilizzazion e ed educazione stradale

Pianificazione

Promozione di iniziative di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale e redazione del “Rapporto annuale sulla circolazione e sicurezza stradale della Lombardia”

Pianificazione

Promozione di iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete viaria di interesse regionale

Gestione/ Attuazione

Osservatorio regionale del traffico e della sicurezza stradale

h) Sicurezza stradale Miglioramento della sicurezza stradale

Osservatorio del traffico e della sicurezza stradale

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Istituzione dell’Osservatorio Metropolitano sulla Sicurezza Stradale

Tabella 9i – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: altre attività

Nuovo livello di Governo

Macrofunzione

Funzione

Livello di esercizio della funzione

(il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Regione

i) Altre attività

Autorizzazioni e vigilanza

Gestione/ Attuazione

Città metropolitana di Milano

Comuni

Temi e questioni aperte

(singoli o in forma associata)

Autorizzazione e vigilanza su autoscuole, autoriparatori e autotrasportatori

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Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

4. Riferimenti normativi Normativa nazionale • •

• • • •

• • • • •

Legge n° 662 del 23.12.1996 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica” (pubblicato sulla GU n° 303 del 28.12.1996, Suppl. Ordinario n°233) e ss. mm. e ii. Legge n° 443 del 21.12.2001 “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive” (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 299 del 27.12.2001, Suppl. Ordinario n° 279) , denominata “Legge Obiettivo”. Legge n°26 del 27.12.2006 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2007)” (pubblicata sulla GU n°299 del 27.12.2006, Suppl. Ordinario n°244). Legge n° 56 del 7.04.2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. D.Lgs. n° 285 del 30 aprile 1992 “Nuovo codice della strada” (pubblicato sulla GU n° 114 del 18.05.1992, Suppl. Ordinario n° 74) e ss. mm. e ii. D.Lgs. n° 461 del 29.10.1999 “Individuazione della rete autostradale e stradale nazionale, a norma dell’articolo 98, comma 2, del D.Lgs. 31 marzo 1998, n° 112” (pubblicato sulla GU n°288 del 9.12.1999) e ss. mm. e ii. D.L. n°98 del 6.07.2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, convertito in L n°111 del 15.07.2011 (pubblicato sulla GU n°164 del 16.7.2011) e ss. mm. ii. D.L. n°216 del 29.12.2011 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito in L n° 14 del 24.02.2012 (pubblicato sulla GU n°48 del 27.02.2012, Suppl. Ordinario n°36) e ss. mm. ii. D.M. n° 6792 del 5.11.2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” D.P.R. n°495 del 16 dicembre 1992 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” (pubblicato sulla GU n° 303 del 28.12.1992,Suppl. Ordinario n° 134). D.P.C.M. 21.02.2000 “Individuazione e trasferimento, ai sensi dell’art. 101, comma 1, del D.Lgs.. 112 del 1998, delle strade non comprese nella rete autostradale e stradale nazionale” (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13.06.2000). Dirett. Ministero LL.PP. del 24.06.1995 “Direttive per la redazione adozione ed attuazione dei piani urbani di traffico (art.36 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n°285 Nuovo codice della strada” (pubblicato sulla GU n°146 del 24.06.1995). Reg.Min. “Regolamento per il cofinanziamento statale dei Piani urbani della mobilità (PUM): prime indicazioni” (deliberato in attuazione di quanto previsto dall’art. 22 della L 340/2000 – Piani urbani della mobilità e approvato, in linea tecnica, dalle Regioni ed Enti locali nella Conferenza unificata del 14.10.2002) e successivo documento “I Piani Urbani della Mobilità (PUM) – Linee guida”.

Normativa regionale •

• •

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L.R. n° 84 del 7.06.1980 “Progettazione, realizzazione e salvaguardia della viabilità di interesse regionale” (pubblicata sul BURL n° 24 del 12.06.1980, 4° Suppl. Ordinario); si noti che in tale testo normativo si fa ancora riferimento a leggi ormai abrogate, ad esempio dalla L.R. 12/2005. L.R. n°36 del 2.12.1994 “Amministrazione dei beni immobili regionali” (pubblicata sul BURL n°49 del 5.12.1994, 1° Suppl. Ordinario). L.R. n° 1 del 5.01.2000 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59)” e ss. mm. e ii.


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

• • •

• •

• •

L.R. n° 9 del 04.05.2001 “Programmazione e sviluppo della rete viaria di interesse regionale” (pubblicata sul BURL n° 19 dell’8.05.2001, 1° Suppl. Ordinario). L.R. n°12 dell’11.03.2005 “Legge per il governo del territorio” (pubblicata sul BURL n°11 del 16.03.2005, 1° Suppl. Ordinario) e ss. mm. e ii. L.R. n°6 del 2.02.2010 "Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere" (pubblicata sul BURL n° 5 del 5.02.2010, 3° Suppl. Ordinario). Tale legge abroga la previgente L.R. n° 24 del 5.10.2004 “Disciplina per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti”. L.R. n° 6 del 4.04.2012 “Disciplina del settore dei trasporti” (pubblicata sul BURL n° 14 del 6.04.2012, Suppl. Ordinario). D.G.R. n° 7853 del 25.01.2002 “Trasferimento delle funzioni e dei compiti inerenti le classificazioni e le declassificazioni delle strade comunali e vicinali di cui all’art. 3, comm. 121, lett. b) della Legge Regionale n° 1/2000”. D.G.R. n° 7/14739 del 24.10.2003 “Adozione di criteri per la classificazione funzionale e la qualificazione della rete viaria che interessa il territorio regionale ai sensi dell’art. 3 della L.R. 9/2001” (pubblicata sul BURL n° 46 del 11.11.2003, 1° Suppl. Straordinario). D.G.R. n° 19709 del 3.12.2004 ”Approvazione della classificazione funzionale e qualificazione della rete viaria della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 3 della L.R. n° 9/2001” (pubblicata sul BURL n° 52 del 23.12.2004, 4° Suppl. Ordinario). D.G.R. n° 8/1790 del 25.01.2006 “Standard prestazionali e criteri di manutenzione delle strade, delle loro pertinenze ed opere d’arte – Asse di intervento 6.1.10 Altre azioni per il miglioramento delle infrastrutture di trasporto regionali” (pubblicata sul BURL n° 8 del 21.02.2006, 1° Suppl. Ordinario). D.G.R. n° 8/3219 del 27.09.2006 “Elementi tecnici puntuali inerenti ai criteri per la determinazione delle caratteristiche funzionali e geometriche per la costruzione dei nuovi tronchi viari e per l’ammodernamento ed il potenziamento dei tronchi viari esistenti ex art. 4 del Reg.Reg n° 7 del 24.04.2006” (pubblicata sul BURL n° 44 del 31.10.2006, 1° Suppl. Ordinario). D.G.R. n° 8/9590 dell’11.06.2009 “Procedure amministrative relative all’installazione degli impianti e all’esercizio dell’attività di distribuzione dei carburanti (art.3, comma 2, L.R. 24/2004)” (pubblicata sul BURL n° 24 del 19.06.2009, 3° Suppl. Straordinario). D.G.R. n° 8/10824 del 16.12.2009 “Azioni per lo sviluppo della rete di distribuzione del metano per autotrazione. Integrazioni e modifiche alle D.G.R. 10616/2009 e 9590/2009”(pubblicata sul BURL n° 52 del 28.12.2009). D.C.R. n° 8/834 del 12.05.2009 “Programma di qualificazione ed ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti in attuazione dell’art.3, comma 1, della L.R. 5.10.2004, n. 24 (Disciplina per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete distributiva dei carburanti)” (pubblicata sul BURL n° 24 del 19.06.2009, 3° Suppl. Straordinario). Decr.Reg. n° 1217 del 30.01.2002 “Trasferimento ai Comuni delle funzioni e dei compiti inerenti le classificazioni e le declassificazioni delle strade comunali e vicinali di cui all’art. 3, comm. 121, lett. b) della Legge Regionale n° 1/2000”. Reg.Reg. n° 4 dell’8.07.2002 “Procedure di concessione delle autostrade regionali” (pubblicato sul BURL n° 28 del 12.07.2002, 1° Suppl. Ordinario). Reg.Reg. n° 6 del 12.04.2003 “Regolamento della comunicazione pubblica stradale e degli impianti di indicazione stradale di interesse culturale e turistico” (pubblicato sul BURL n° 16 del 18.04.2003, 1° Suppl. Ordinario). Reg.Reg. n° 7 del 24.04.2006 “Norme tecniche per la costruzione delle strade” (pubblicato sul BURL n° 17 del 27.04.2006, 1° Suppl. Ordinario). 61


Dossier 05 – Programmazione delle reti di viabilità

Normative diverse • D.G.P. n° 362 del 3.08.2010 “Istituzione dell’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza Stradale e approvazione del relativo schema di Protocollo d’intesa” (Rep. Gen. Atti n. 145031/11.1\2010\7). • Reg.Prov. “Regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e canone concessioni per accessi stradali” (adottato dal Consiglio Provinciale nella seduta del 22.12.1998 con deliberazione in atti provinciali n° 12324/624/98 esecutiva – provvedimento dell’O.RE.GO. del 30.12.98 n° 351 e modificato dal Consiglio Provinciale nella seduta del 28.02.2000, con deliberazione in atti provinciali n° 91176/404/99 esecutiva – provvedimento dell’O.RE.CO. del 10.03.2000 n° 541). • Reg.Prov. “Regolamento per l’installazione di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari” (approvato dal Consiglio provinciale Rep. Gen. 21/2003 atti 34079/03-1406/03 del 20.03.2003 e modificato dal Consiglio Rep. Gen. 23/2004 atti 92219/04 - 1406/03 del 22.04.2004).

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