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Anno I Settembre-Ottobre 2009 n. 3 Tassa pagata stampa periodica per l’interno - Autorizzazione n. 325 del 08/03/2005 Direzione Generale PP.TT. Autorizzazione: Segreteria di Stato Affari Interni - Prot. N.462/75/2009 del 16 marzo 2009.

in san marino

PERIODICO DI INFORMAZIONE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

S OMMARIO

INTERVISTA - Gabriele Gatti, Segretario di Stato per le Finanze MADE IN…CAM COM - Le attività della Camera di Commercio - Segreterie di Stato - Associazioni di Categoria - Banche e Università degli Studi

E DITORIALE di Massimo Ghiotti - Direttore Generale

Quello che stiamo vivendo è un momento storico molto particolare. La crisi finanziaria e quella climatica in atto si sono mostrate in tutta la loro complessità, costringendoci a fare i conti con un ideale di benessere che ha posto il costante incremento del PIL quale unico indicatore di crescita economica, senza considerare altri fattori importanti come la qualità della vita, la salute degli ecosistemi e soprattutto la limitatezza delle risorse disponibili. Ma in questa congiuntura così difficile abbiamo un’alternativa all’attuale modello di sviluppo: la Green Economy. L’attuazione di politiche energetiche innovative, fondate su tecnologie pulite ed efficienza, energie verdi, educazione ai consumi sostenibili costituisce senza dubbio una soluzione efficace, capace di creare una nuova prospettiva di progresso che abbia equità, qualità e sostenibilità quali saldi principi cardine. L’unica che ci possa emancipare dalla dipendenza dalle fonti fossili, creando nuove possibilità professionali e nuovi posti di lavoro nel mondo dell’innovazione e della ricerca. Individuare quindi una risposta concreta nella Green Economy che, grazie alla sua naturale tendenza ad integrarsi nel tessuto socio-economico del territorio, è in grado di coniugare il rilancio del sistema economico e la tutela degli equilibri ambientali,

potenziando i settori occupazionali ad essa collegati, e di rigenerare perciò l’economia reale. L’aumento dei posti di lavoro è senza dubbio uno dei fattori fondamentali che dovrebbero spingerci ad intraprendere senza ulteriori indugi il percorso verso la Green Economy. Basti pensare che negli Stati Uniti, il rapporto della Pew Foundation (organizzazione omologa al Kyoto Club) ha rilevato che nel periodo 1998-2007 il tasso di crescita dell’occupazione nel settore delle energie pulite è stato del 9,1% contro una crescita del 3,7% nell’insieme dell’economia e solo nel 2008 sono nati ben 35.000 nuovi “wind jobs”. In Europa invece lo studio del WWF “Low carbon jobs for Europe” mostra che gli impieghi in attività economiche green, che contano circa 3,4 milioni di posti lavoro, stanno superando di gran lunga quelli delle industrie inquinanti fermi a 2,8 milioni. Nella vicina Italia infine, secondo un’indagine del Centro Studi di Unioncamere, le aziende stanno reagendo alla crisi mettendo in campo tutte le loro migliori energie imprenditoriali, apportando modifiche ad aspetti importanti della loro attività. Il 40% delle Pmi italiane infatti rivolge la propria attenzione a tecnologie e prodotti in grado di assicurare risparmio energetico e minimizzare l’impatto ambientale. Negli ultimi anni anche la nostra Repubblica si

è dimostrata più attenta a queste tematiche. Sono stati firmati numerosi accordi in tema di salvaguardia ambientale e sono nate diverse attività economiche che trovano proprio nei settori green la loro ragione d’essere. Anche la Camera di Commercio, cosciente dell’importanza dello sviluppo della Green Economy quale volano di un nuovo modello di economia, cerca di dare il proprio contributo organizzando Ecomercatale, la fiera delle energie eco-compatibili, che quest’anno è giunta alla seconda edizione. Attraverso la realizzazione di eventi, convegni, spettacoli, laboratori, stand si vuole sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di adottare soluzioni tecnologiche idonee ad essere ben tollerate dagli organismi viventi, dall’uomo e dall’ambiente. L’obiettivo è quello di divulgare una vera e propria cultura della sostenibilità, stimolare pensiero critico e comprendere quali effetti possa produrre il nostro agire quotidiano. Solo in questo modo possiamo diventare consumatori consapevoli di un mercato ecosostenibile. Ma per fare ciò non occorre solo un’informazione trasparente. Serve una radicale evoluzione cognitiva da sviluppare come collettività, elemento essenziale per sostenere sfide troppo complesse da vincere come singoli individui.

in san marino

settembre-ottobre 2009

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