Anno III Gennaio-Febbraio 2011 n. 1
in san marino
PERIODICO DI INFORMAZIONE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
S OMMARIO
INTERVISTA Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini Seminari 2011 Giornata dell’Economia Iniziative soci Servizio Ricerca Partner
Guardia Nobile / Noble Guard
E DITORIALE di Massimo Ghiotti - Direttore Generale
“Coloro che vogliono essere leader ma non lo sono, dicono le cose. I bravi leader le spiegano. I leader ancora migliori le dimostrano. I grandi leader le ispirano”. Anonimo
Affrontare il cambiamento e dominarlo è forse la sfida più ardua e stimolante per chiunque si trovi nella condizione di dover prendere delle decisioni. Sono tanti e multiformi i fattori che entrano in gioco, le dinamiche da valutare, e la cultura organizzativa impostata può dare la giusta motivazione e determinare il successo nel raggiungimento degli obiettivi. È in questo scenario che la figura del leader diventa di fondamentale importanza: è lui che traduce l’intenzione in realtà ed è lui che la sostiene. E’ lui che agisce sulla cultura, che disegna prospettive dense di possibilità, che è proiettato al futuro. E in questa tensione verso il cambiamento è in grado di sviluppare e mettere in campo risorse che permettono di conseguire gli scopi prefissati.
La sua flessibilità gli consente di governare l’incertezza e di adattare il proprio modo di agire ai contesti in cui, di volta in volta, si trova ad operare. Ma la caratteristica che più di ogni altra lo contraddistingue è la capacità di costruire una visione, di vedere le opportunità prima che diventino ovvie. Questa sua abilità è frutto delle esperienze pregresse e di un costante lavoro di ricerca, ascolto e attenzione che gli permette di plasmare il futuro interpretando tutte le informazioni in suo possesso. Ma il leader sa bene che senza il supporto di una squadra operativa motivata e soddisfatta le sue idee rimarrebbero solo parole al vento, e riconosce l’importanza del ruolo di ciascuno dei suoi collaboratori. La fiducia e l’operosità con cui loro lo ricambieranno infatti è direttamente proporzionale alla sua capacità di esprimere con chiarezza la visione, il suo significato, di comunicare un sogno e l’obiettivo finale, che ha bisogno di essere unanimemente condiviso per essere raggiunto.
Un’efficace comunicazione interna risulta perciò vitale per evitare asti, incomprensioni e sovrapposizioni con conseguenti perdite di tempo e, al tempo stesso, responsabilizza i singoli individui, incrementandone la produttività (e l’autostima) quando il potere viene loro delegato. In egual maniera, un’adeguata comunicazione esterna è indispensabile per evitare problematiche legate a cattiva pubblicità, carenza di rappresentatività, fuoriuscita di informazioni sbagliate o strategicamente sensibili. Tutto questo è possibile solo se l’organizzazione investe in formazione, analizza feedback e impara ad apprendere dai propri errori. Per questo motivo diventa necessario dotarsi di un sistema di qualità che permetta di lavorare sempre meglio, di eliminare gli sprechi e di monitorare costantemente il percorso che porta al conseguimento dell’obiettivo. Sono tante quindi le variabili da considerare sulla strada verso il successo: al leader spetta il compito di indicare la meta, all’equipe quello di raggiungerla.
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gennaio-febbraio 2011
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