Rivista Ferie delle Messi 2023

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L'ASSOCIAZIONE DEI CAVALIERI DI SANTA FINA The Cavalieri di Santa Fina association LE STORIE DELLA STORIA DI SAN GIMIGNANO (1199-1353) Stories about San Gimignano history (1199-1353) I PROTAGONISTI DELLA FERIE DELLE MESSI Ferie Messium main characters 16-17-18 GIUGNO - JUNE 2023 Ferie Messium (Medieval Harvest Festival)
Saremo lieti di ospitarvi nel nostro locale caratteristico con travi originali a vista e splendide vetrate con vista mozzafiato sulle torri di San Gimignano, con una magnifica terrazza all’aperto dove la tranquillità ed il panorama la fanno da padroni. Via Diacceto, 7 - San Gimignano SI 53037 +39 0577 940454 - +39 0577 940377 info@locandalamandragola.it - www.locandalamandragola.it locanda.lamandragola locanda_la_mandragola

16-17-18

GIUGNO - JUNE 2023

After the adventurous post-Covid edition in 2022, the 2023 Ferie delle Messi (Medieval Harvest Festival) edition is staged once again in San Gimignano squares, in a brand new version.

First, the event is directed by Gianluca Foresi from Orvieto and new groups join the festival, like the Acrobati del borgo, the CircaTeatro stilt walkers, Finis Terrae musicians, a delegation of the Corteo Storico di Fiorentino e Federico II (Historical Parade of Fiorentino and Federico II) and the flag bearers and musicians Florentinum from City of Torremaggiore (FG), the Lame Scaligere (Scaliger Blades) from Verona and the great comeback of the Compagnia delle Terre d'Elsa, to join the Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group and Ensemble Medioevo in Danza (medieval dancers group), the Archers of the four contradas of the Cavalieri di Santa Fina (with the archers of Torre Mediana di Prato), together with the Fanfarenzug of Meersburg, the flag bearers from the City of L'Aquila and “Gli Antichi Mestieri di Medicina” (BO)

A new element of this edition is the Prologue, a real journey into the Middle Ages

LaFerie delle messi 2023 si presenta ancora una volta sulle piazze di San Gimignano, dopo l’avventurosa edizione post Covid del 2022, in versione rinnovata e ampliata.

Nuovo è il regista Gianluca Foresi da Orvieto, nuovi molti gruppi di artisti come gli Acrobati del borgo, i trampolieri di CircaTeatro, i musici di Finis Terrae, nuovi la delegazione del “Corteo Storico di Fiorentino e Federico II” e gli Sbandieratori e musici “Florentinum” della Città di Torremaggiore (FG), le Lame scaligere di Verona e, gradito ritorno, la compagnia delle Terre d’Elsa, che affiancheranno i Tamburi, le Bandiere, le Chiarine, l’Ensemble Medioevo in Danza, gli Arcieri delle Quattro contrade dei Cavalieri di Santa Fina, assieme alle tradizionali presenze della Fanfarenzug di Meersburg, degli Sbandieratori de L’Aquila e degli Antichi Mestieri di Medicina (BO)

Nuovo è il Prologo, che nella terza settimana di giugno, proporrà un vero e proprio viaggio nel medioevo sangimignanese con La Santa delle viole, oratorio di Stefano Cencetti in collaborazione con la Corale sangimignanese, Il giuoco della vita bella, lettura commentata dei Sonetti de’ mesi di Folgòre da San Gimignano, con la prof.ssa Natascia Tonelli e l’attore Annibale Pavone, La pittura infamante del 1274 a San Gimignano, conferenza del professor Gherardo Ortalli e la rievocazione (ridipintura) della pittura infamante sul Sagrato del Duomo da parte del maestro Alessandro Andreuccetti. Particolarmente gradita la collaborazione con gli studenti dell’I.C. “Folgòre da San Gimignano” che, guidati dalla prof.ssa Elisa Bartalini, il 1 giugno presenteranno Giullar Bertoldo e lo spartito dimenticato. Viaggio guidato nella musica del Medioevo.

Nuovo è anche, come consuetudine, l’autore del drappellone che quest’anno sarà realizzato dal maestro Maurizio Masini.

Un sentito ringraziamento al Comune di San Gimignano, all’Associazione Pro Loco, a tutti gli sponsor, sono tantissimi e questo ci dà la spinta per fare sempre meglio, e ultimo ma non ultimo, un ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo e in modi diversi, poco o tanto, hanno contribuito a questa edizione delle “Ferie delle messi”.

IL PRESIDENTE: Marco Lisi. - Il CONSIGLIO: Giovanni Giannini (Vice Presidente), Alberto Cecconi (Segretario), Daniele Leoncini (Tesoriere), Tina Fasulo (Comunicazione), Federico Francardelli, Alessandro Giannelli. - I CAPITANI DELLE CONTRADE: Silvano Bulleri (San Matteo), Giancarlo Giomi (Piazza), Stefano Nacci (Castello), Aladino Masi (San Giovanni).Il Responsabile e GIUDICE della Giostra dei bastoni: Angiolino Giannelli (con la collaborazione di Mario Ciocci), il GIUDICE dei giochi in piazza: Beppe Ceccarelli, il Responsabile della SICUREZZA: Thomas Trosino.

of San Gimignano in the third week of June. A journey where the viewer enjoys La Santa delle viole (“The violets Saint), oratorio by Stefano Cencetti with the San Gimignano Corale (choral), Il giuoco della vita bella (Beautiful life play), a commented reading of the Sonetti de’ Mesi (sonnets of months) by Folgòre di San Gimignano, with professor Natascia Tonelli and the actor Annibale Pavone, The infamous painting of 1274 in San Gimignano, lecture by professor Gherardo Ortalli and the re-enactment (repainting) of the infamous painting by the Master Alessandro Andreuccetti in the Duomo churchyard.

Greatly appreciated is the collaboration of the I.C. "Folgòre da San Gimignano" students who, led by Professor Elisa Bartalini, present Giullar Bertoldo e lo spartito dimenticato. Viaggio guidato nella musica del Medioevo (Giullar Bertoldo and the forgotten score. Guided journey into the Middle Ages) on June the 1st. New is the author of the Palio: this year is made by Master Maurizio Masini.

Sincere thanks to Comune di San Gimignano, to the Pro Loco Association and

to all the supporters, who incourage us to always do better, and last but not least, thanks to all those who, for various reasons and in several ways, more or less well, have contributed to this “Ferie delle Messi” edition.

THE PRESIDENT: Marco Lisi. BOARD OF DIRECTORS: Giovanni Giannini (Vice President), Alberto Cecconi (Secretary), Daniele Leoncini (Treasurer), Tina Fasulo (Communication), Federico Francardelli, Alessandro Giannelli. THE FOUR CONTRADES CAPTAINS: Silvano Bulleri (San Matteo), Giancarlo Giomi (Piazza), Stefano Nacci (Castle), Aladino Masi (San Giovanni). The Manager and JUDGE of the Giostra dei Bastoni: Angiolino Giannelli (in the collaboration with Mario Ciocci), the JUDGE of the games in the square: Beppe Ceccarelli, the SECURITY Manager: Thomas Trosino.

Cavalieri di Santa Fina | 1
Il drappellone 2022 e la sua autrice, Viktorija Skafaru

IL PROGRAMMA prologo

Qualche giorno prima

Prologue

(few days before)

Piazza del Duomo e Sala di Dante

Ambasceria di Dante a San Gimignano

domenica 7 maggio 2023, ore 11.00

Loggia vecchia del Palazzo del Podestà. Giullar

Bertoldo e lo spartito dimenticato.

Viaggio guidato nella musica del Medioevo

Ensemble delle Torri - Gruppo corale ed orchestrale - I.C. Folgòre da San Gimignano diretti dalla Prof.ssa Elisa Bartalini. Con la partecipazione degli allievi del Liceo Musicale Piccolomini di Siena ed il gruppo delle ballerine curate dalla prof.ssa Saverina Romito, giovedì 1 giugno 2023, ore 18.30

Duomo (Collegiata di Santa Maria Assunta)

La Santa delle viole. Oratorio per soprano, mezzosoprano, coro, orchestra d’archi di Stefano Cencetti. Direttore: Stefano Cencetti, soprano: Marta Di Cosmo, mezzosoprano: Elisa Bartalini, Corale Sangimignanese, Orchestra: ArchiAmici. In collaborazione con la Corale sangimignanese, lunedì 12 giugno, ore 21.30

Sala di Dante.

Il giuoco della vita bella.

Lettura commentata dei Sonetti de’ mesi di Folgòre da San Gimignano con la prof.ssa Natascia Tonelli, docente di Letteratura Italiana all’Università di Siena e l’attore Annibale Pavone, martedì 13 giugno ore 18.00

Sala di Dante.

La pittura infamante del 1274 a San Gimignano.

Conferenza di Gherardo Ortalli, professore emerito di Storia medievale all’Università di Venezia, giovedì 15 giugno, ore 18.00

Sagrato del Duomo.

Rievocazione della pittura infamante del 1274

realizzata da Alessandro Andreuccetti (e piccoli aiuti), venerdì 16 giugno, dalle ore 9.30

Piazza del Duomo and Sala di Dante Dante

Embassy in San Gimignano.

Sunday 7 May 2023, 11.00

Palazzo del Podestà, old lodge Giullar Bertoldo and the forgotten score.

Guided journey into the Middle

Ages

Ensemble delle Torri - Choral and orchestral group - I.C. Folgore from San Gimignano students directed by Prof. Elisa Bartalini, featuring the students of the Liceo Musicale Piccolomini from Siena and the dancers group directed by Prof. Saverina Romito

Thursday 1 June 2023, 18.30

Duomo (Collegiata di Santa Maria Assunta)

The Violets Saint

Oratorio for soprano, mezzo-soprano, choir, string orchestra by Stefano Cencetti. Conductor: Stefano Cencetti, Soprano: Marta Di Cosmo, mezzo-soprano: Elisa Bartalini, San Gimignano Choral, Orchestra: ArchiAmici, In collaboration with the San Gimignano Choral. Monday 12 June, 21.30

Sala di Dante

Beautiful life play

commented reading of the Sonetti de’ Mesi (sonnets of months) by Folgòre di San Gimignano, with Professor Natascia Tonelli, Professor of Italian Literature at Università di Siena and the actor Annibale Pavone, Tuesday 13 June, 18.00

Sala di Dante

The infamous painting of 1274 in San Gimignano

Lecture by Professor Gherardo Ortalli, professor emeritus of Medieval History at Università di Venezia, Thursday 15 June, ore 18.00

Duomo churchyard

Reenactement of the in- famous painting of 1274

Realized by Alessandro Andreuccetti (and little helps), Friday 16 June, from 9.30

2 | Ferie delle messi 2023

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IL PROGRAMMA DELLA FERIE DELLE MESSI

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 giugno

VENERDÌ 16 GIUGNO

Friday, June 16th

“La città delle cento torri si apre ai gentili ospiti che sanno amare cultura, bellezza e storia per un viaggio di sogno all’epoca dei Cavalieri, per rivivere le loro battaglie e respirare le loro grandi passioni.”

“The city of one hundred towers opens to the kind guests who love culture, beauty and history for a dream trip at the time of the Knights, to relive their battles and breathe their great passions.

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni 18.15

4 | Ferie delle messi 2023
Lettura
del Duomo, 18.30 Saluto d’inizio 18.45 Esibizione della di Meersburg 19.15 Esibizione degli del borgo 21.30 Saluto d’inizio 21.40 Esibizione della di Meersburg 22.00 Esibizione dell’ Medioevo in Danza Cavalieri di Santa Fina 22.10 Esibizione dei Bandiere, Chiarine Cavalieri di Santa Fina 22.40 Esibizione degli del borgo
Rima all’improvviso Gianluca Foresi
proclama banditore Piazza
22.50
Cassero della Rocca di Montestaffoli La taverna dei Cavalieri dalle ore 11.00 alle ore 22.00
www.gelateriadondoli.com Piazza della Cisterna, 4 - San Gimignano (SI) at GALLERIA CONTINUA - 87 Rue du Temple - Paris Se cerchi un GELATO ARTIGIANALE fatto con ingredienti artigianali del nostro biodistretto da noi lo trovi! L ’unico gelato con il latte biodinamico di

sabato 17 e domenica 18 giugno

ANIMAZIONI VAGANTI

scorrerie per la Città, da Porta San Giovanni a Porta San Matteo, da San Domenico alla Rocca di Montestaffoli, degli Acrobati del borgo, dei trampolieri di CircaTeatro e dei musici di Finis Terrae

sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00

GLI ANTICHI MERCATI, I MESTIERI, GLI ACCAMPAMENTI E LE MACCHINE DA GUERRA

Piazza della Cisterna

Un vero e proprio mercato di oggetti medievali, fedelmente ricostruiti, da acquistare per ricordo o per futuri divertimenti. Cose oggi non più prodotte, e che fanno bella mostra di sé solo sui banchi allestiti in occasione di questa straordinaria festa, sabato e domenica dalle 10,00 alle 20,00

Piazza delle Erbe

Gli antichi mestieri medievali. Ricostruzione di un mercato medievale che propone in chiave altamente filologica l’attività e l’arte degli artigiani del tempo, con fabbri, vasai, filatrici, conciatori, pellicciai, erboristi e calzolai. Associazione

Antichi Mestieri di Medicina, sabato dalle 16.00 alle 20.00 e domenica dalle 10 alle 18.00

Cassero della Rocca di Montestaffoli

Giochi d’arme nella Rocca

Accampamento della Compagnia delle Terre d’Elsa: didattica di vita civile e militare nel Medioevo e brevi esibizioni.

Accampamento delle Lame scaligere: didattica di scherma storica e brevi esibizioni.

Accampamento degli Arcieri delle Quattro Contrade e degli Arcieri di Torre mediana di Prato: pratica di tiro con l’arco storico e brevi esibizioni,

Esposizione delle macchine da guerra sabato e domenica dalle 10,00 alle 20,00

Saturday 18th and Sunday 19th June

ITINERANTS ENTERTAINMENTS

Raids in the City, from Porta San Giovanni to Porta San Matteo, from San Domenico to Rocca di Montestaffoli, by Acrobati del borgo, CircaTeatro wading birds and Finis Terrae musicians

Saturday and Sunday from 11.00 to 20.00

THE ANCIENT MARKETS, THE MESTIERI, GLI ACCAMPAMENTI E LE MACCHINE DA GUERRA

Piazza della Cisterna

An authentic market selling faithful reconstructions of medieval goods, which visitors can buy as mementoes or have fun with in the future. Things that are no longer made today and which can only be found on stalls set up especially for this extraordinary celebration. Saturday and Sunday from 10.00 to 20.00

Piazza delle Erbe

Reconstruction of a Medieval market which proposes the activities and arts of the craftsmen of the time in a highly philological key, with blacksmiths, potters, spinners, tanners, furriers, herbalists and cobblers.

Ancient Craft Association from Medicina Saturday from 16.00 to 20.00 and Sunday from 10.00 to 18.00

Cassero della Rocca di Montestaffoli

Giochi d’arme nella Rocca

Compagnia delle Terre d’Elsa camp: Middle Ages civilian and military life didactics and short performances.

Lame Scaligere camp: historical fencing didactics and short performances.

Archers of the Four Contradas and Torre mediana from Prato archers : archery practice and short performances.

War Machines Exhibition Saturday and Sunday from 10.00 to 20.00

6 | Ferie delle messi 2023 Il Programma della Ferie delle Messi
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SABATO 17 GIUGNO

Saturday, June 17th

Cassero della Rocca di Montestaffoli

11.00 Apertura dell’accampamento della Compagnia delle Terre d’Elsa Apertura dell’accampamento delle Lame scaligere

11.00 Apertura della Taverna dei Cavalieri

11.00 Esibizione dei musici di Finis Terrae

Piazza Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

11.00 Lettura proclama del banditore

Piazza del Duomo

12.00 Saluto d’inizio del narratore

Da Porta San Giovanni e da Porta San Matteo verso la Rocca di Montestaffoli

11.30 Una marcia guerresca. Parata del Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina verso la Rocca per incontrare arcieri e armati ed ammirare le macchine da guerra

Piazza Duomo

12.00 In festa. con gli Acrobati del borgo, i trampolieri di CircaTeatro e i musici di Finis Terrae

12.15 Una marcia guerresca. Breve esibizione del Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina

Cassero della Rocca di Montestaffoli

12.30 Una marcia guerresca. Breve esibizione del Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

15.45 Lettura proclama del banditore

Piazza del Duomo

16.00 Saluto d’inizio del narratore

16.10 Et festa grande sia con gli Acrobati del borgo, i trampolieri di CircaTeatro e i musici di Finis Terrae

16.30 Un magnifico apparato. Ingresso delle Quattro Contrade di San Gimignano per la presentazione al pubblico dei propri Cavalieri che all’indomani si cimenteranno nella Giostra dei Bastoni

16.45 Una marcia guerresca. Parata del Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina

17.30 Un labirinto di teli. Gara della Treccia fra le giovani delle Quattro Contrade

18.00 Trionfi di Forza. Gara di Tiro alla fune fra i giovani delle Quattro Contrade

19.00 Esibizione della delegazione del “Corteo Storico di Fiorentino e Federico II” e del gruppo storico Sbandieratori e musici “Florentinum” della Città di Torremaggiore (FG).

19.30 Esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila

Piazza del Duomo

21.30 Saluto d’inizio del narratore

21.40 Esibizione della Fanfarenzug di Meersburg

22.00 Esibizione dell’ Ensemble Medioevo in Danza

22.20 Il grande gioco dei Tamburi, Bandiere e Chiarine dei Cavalieri di Santa Fina

22.50 Gran finale. La ruota di fuoco con i CircaTeatro

8 | Ferie delle messi 2023
Il Programma della Ferie delle Messi
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Cassero della Rocca di Montestaffoli

11.00 Opening of Compagnia delle Terre d’Elsa camp Opening of Lame Scaligere camp

11.00 Opening of Cavalieri Tavern

11.00 Finis Terrae musicians performance

Piazza Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

11.00 Town crier proclamation reading

Piazza del Duomo

12.00 Narrator Welcome Greeting

Da Porta San Giovanni e da Porta San Matteo verso la Rocca di Montestaffoli

11.30 A warrior march Parade of Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina. toward the Rocca to meet archers, soldiers and enjoying the war machines

Piazza Duomo

12.00 Celebrate. with Acrobati del borgo, CircaTeatro wading birds and Finis Terrae musicians

12.15 A warrior march. Short performance by Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina Rocca di Montestaffoli

12.30 A warrior march. Short performance by Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

15.45 Town crier proclamation reading

Piazza del Duomo

16.00 Narrator Welcome Greeting

16.10 Let it be a great celebration - with Acrobati del borgo, CircaTeatro wading birds and Finis Terrae musicians

16.30 A magnificent array - Entrance of the Four Contradas of San Gimignano for the public presentation of the Knights who will compete in the Giostra dei Bastoni on Sunday.

16.45 A warrior march. Short performance by Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina

17.30 A maze of canvas - The Braid contest of the maidens of the Four Contradas.

18.00 A Triumph of Force - Tug of war between the Champions of the Four Contradas.

19.00 A delegation from “Corteo Storico di Fiorentino e Federico II” and historical group of flag bearers and musicians “Florentinum” from Città di Torremaggiore (FG) performance

19.30 Flag Bearers of the City of L’Aquila performance

Piazza del Duomo

21.30 Narrator Welcome Greeting

21.40 Fanfarenzug of Meersburg performance

22.00 Ensemble Medioevo in Danza performance

22.20 The great show by Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina

22.50 Great final show. The fire wheel with CircaTeatro

10 | Ferie
2023
delle messi
Il Programma della Ferie delle Messi

L'azienda Agricola Palagetto oltre ad essere produttrice di due dei vini importanti sul nostro territorio: la nostra Regina Bianca, la Vernaccia di San Gimignano ed il Chianti Colli Senesi, vive anche di altre importanti attività. Una è quella delle degustazioni che si svolgono, su prenotazione, ogni giorno nella nostra barriccaia. Qui si può vivere un vero e proprio tour enogastronico, all'insegna del buon vino e di prodotti tipici toscani.

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Sito Web: www.palagetto.it

DOMENICA 18 GIUGNO

Sunday, June 18th

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

11.00 Lettura proclama del banditore

Cassero della Rocca di Montestaffoli

11.00 Apertura dell’accampamento della Compagnia delle Terre d’Elsa Apertura dell’accampamento delle Lame scaligere

11.00 Apertura della Taverna dei Cavalieri

11.00 Esibizione dei musici di Finis Terrae

Piazza del Duomo

10.30 Presentazione del drappellone 2023 realizzato dal Maestro Maurizio Masini.

11.30 Saluto d’inizio del narratore

11.30 Et festa grande sia con gli Acrobati del borgo, i Trampolieri di CircaTeatro e i musici di Finis Terrae

Porta San Giovanni

11.30 Parata e esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila con esibizione a Porta San Giovanni.

Piazza del Duomo

12.00 Il Rito della Purificazione

Trionfale ingresso delle Quattro Contrade, dei Cavalieri sui loro destrieri, per il saluto del Podestà, la ‘Benedictio’ del Ministro di Dio e il saluto del Primo Cittadino.

12.30 Esibizione dei Tamburi, Bandiere e Chiarine dei Cavalieri di Santa Fina

Rocca di Montestaffoli

14.30 A saettar frecce in arringo con gli arcieri delle Quattro Contrade dei Cavalieri di Santa Fina e gli arceri di Torre mediana di Prato

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

15.00 Lettura proclama del banditore

Piazza Duomo

15.30 Saluto d’inizio del narratore

16.00 Esibizione della Fanfarenzug di Meersburg

Da Via San Matteo verso Piazza Duomo

16.00 Sfilata ed esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila

Da Piazza Sant’Agostino, Via San Matteo, Via San Giovanni, Porta San Giovanni fino alla Rocca di Montestaffoli

17.00 Corteo delle Messi grande sfilata delle Quattro Contrade. Uno spettacolo indimenticabile, una ritualità oltre il sogno, un afflato d’antico.

Parco della Rocca di Montestaffoli (campo di gara del Torrione delle forche)

18.00 Giostra dei Bastoni Una corsa mozzafiato per essere i primi a colpire. Una gara avvincente, a tratti anche pericolosa. Foriera di grandi gioie o di grandi delusioni.

Piazza del Duomo

19.15 Consegna del Masgalano Premio alla migliore Contrada

19.30 La Spada d’Oro Consegna al Cavaliere vincitore da parte del Podestà della Spada d’Oro, l’ambito premio conteso nella Giostra dei Bastoni, e del Drappellone alla Contrada vincitrice.

20.00 Siano lodi e onori! commiato dei Cavalieri di Santa Fina.

Direzione artistica e coordinamento dei cortei storici a cura di Gianluca Foresi

12 | Ferie delle messi 2023
Il Programma della Ferie delle Messi

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo and Porta San Giovanni

11.00 Town crier proclamation reading

Cassero della Rocca di Montestaffoli

11.00 Opening of Compagnia delle Terre d’Elsa camp

11.00 Opening of Lame Scaligere camp

11.00 Opening of Cavalieri Tavern

11.00 Finis Terrae musicians performance

Piazza del Duomo

10.30 Presentation of the Palio 2023, realized by Master Maurizio Masini.

11.30 Narrator Welcome greeting

11.30 Let it be a great celebration - with Acrobati del borgo, CircaTeatro wading birds and Finis Terrae musicians

Porta San Giovanni

11.30 Parade by the Flag Bearers of the City of L’Aquila and final show at Porta San Giovanni.

Piazza del Duomo

12.00 The Rite of Purification - Triumphal entry of the Four Contradas and the Knights on their horses: the greeting of the Podesta, the ‘Benedictio’ the Minister of God, and greetings from the Mayor.

12.30 Drummers, Trumpeters and Flag Bearers Group of the Cavalieri di Santa Fina performance

Rocca di Montestaffoli

14.30 Throwing arrows with the Archers of the Four Contradas of the Cavalieri di Santa Fina

Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna, Porta San Matteo e Porta San Giovanni

15.00 Town crier proclamation reading

Piazza Duomo

15.30 Narrator Welcome greeting

16.00 Fanfarenzug of Meersburg performance

From Via San Matteo to Piazza Duomo

16.00 Parade and performance by the Flag Bearers of the City of L’Aquila.

From Piazza Sant’Agostino, Via San Matteo, Via San Giovanni, Porta San Giovanni to Rocca di Montestaffoli

17.00 Parade - An unforgettable show, a ritual beyond the dream, an ancient inspiration.

Rocca di Montestaffoli park (race camp at Torrione delle forche)

18.00 Race - A breathtaking race to be the first to strike. A thrilling race, in even dangerous traits. Harbinger of great joy or great disappointments.

Piazza del Duomo

19.15 Masgalano delivery Prize to the best Contrada

19.30 the Golden Sword Delivery of the Golden Sword to the winner Knight by the Podesta, the coveted prize in the Giostra dei Bastoni, and the Palio to the winning Contrada.

20.00 Be praise and honor! Farewell by Cavalieri di anta Fina.

Coordination of the historical parade and of scheduled events by Gianluca Foresi

14 | Ferie delle messi 2023
Il Programma della Ferie delle Messi

Una storica pasticceria nata nel 1970 dai fondatori Armando e Marcella. La pasticceria vi offre oltre al servizio bar, anche delle deliziose prelibatezze locali fatte con prodotti esclusivi e di alta qualità. A partire dalla crostata con crema pasticcera, torta della nonna, fino ad arrivare alla varietà di pasticceria secca assortita. Ricciarelli, cavallucci, cantuccini, brutti ma buoni, panforte, mandorlato e tanto altro ancora. Per non parlare poi del reparto cioccolateria!!

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a seguire

(parecchio tempo dopo)

Following (long after)

taverna.

giochi e

Cassero della Rocca di Montestaffoli Medioevo in Rocca. Esibizioni,

Giovedì 7, venerdì 8, sabato 9, domenica 9 settembre, dalle ore 11.00 alle ore 22.00.

Sala di cultura, Via San Giovanni Mostra personale di Maurizio Masini autore del drappellone delle Ferie delle messi 2023. dal 28 ottobre al 5 novembre.

Loggia nuova in Piazza del Duomo Caldarroste in piazza

Mercoledì 1, giovedì 2, venerdì 3, sabato 4, domenica 5. Tutte le domeniche dal 5 novembre al 3 dicembre.

Venerdì 8 sabato 9, domenica 10 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 19.00.

Montestaffoli Medioevo

Rocca di

in Rocca. Performance, games and tavern.

Thursday 7, Friday 8, Saturday 9, Sunday 9 September from 11.00 to 22.00.

Sala di cultura, Via San Giovanni Personal Exhibition by Maurizio Masini author of the palio of Ferie delle messi 2023. from 28 October to 5 November.

New lodge in Piazza del Duomo Chestnuts and new wine

Wednesday 1, Thursday 2, Friday 3, Saturday 4, Sunday 5 November 2023 Every Sunday from 5 November to 3 December 2023.

Friday 8 Saturday 9, Sunday 10 December, from 11.00 to 19.00.

A La Casa Dei Potenti

Vivere San Gimignano al centro, ovvero soggiornare alla Casa dei Potenti, uno storico palazzo nella medioevale cittadina turrita.

Piazza delle Erbe, 10, 53037 San Gimignano SI Tel. +39 327 1833950

maurizio3333@virgilio.it www.casadeipotenti.com

16 | Ferie delle messi 2023 IL PROGRAMMA

I CAVALIERI DI SANTA FINA

I Cavalieri di Santa Fina: l’associazione

L’associazione “I Cavalieri di Santa Fina” nasce nel 1993 con lo scopo di riproporre alla città di San Gimignano antichi avvenimenti della sua storia medievale.

Il suo nome onora Fina di Cambio (di Ciardo), la giovinetta morta in odore di santità il 12 marzo 1253 e diventata compatrona di San Gimignano.

L’Associazione dei “Cavalieri”, riferendosi a documenti del XIII secolo, che comprovano la partecipazione di cavalieri sangimignanesi alle battaglie di Montaperti (1260) e di Campaldino (1289), vuole rievocare alcuni aspetti della tradizione cavalleresca, riportando in vita anche le quattro storiche contrade di San Giovanni, Piazza, Castello, San Matteo.

I Cavalieri partecipano agli avvenimenti ufficiali della città, in modo particolare, alla celebrazione della festa della Santa il 12 marzo e organizzano con cadenza annuale, le tradizionali “Ferie Messium” , la “Ferie delle messi” stabilite con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 (II, 29) e del 1314 (II, 11). Questa festa, che veniva celebrata da tutta la popolazione come ricorrenza prioritaria ai raccolti, era motivo di divertimento con canti, balli, giochi e combattimenti tra campioni a cavallo armati di bastone (giostra dei bastoni).

Con il passare degli anni l’Associazione si è ingrandita fino a raggiungere 230 soci, ha creato diversi gruppi di attività e oggi vanta più di 200 figuranti, un gruppo di tamburi, un gruppo di sbandieratori, un gruppo di chiarine, il “Medioevo Ensemble Danza”, gruppo di ballo femminile, il gruppo Arcieri delle torri.

L’Associazione oltre ad onorare con la sua presenza tutte le ricorrenze cittadine, ha partecipato nel corso degli anni a numerose manifestazioni storiche svoltesi in altre città d’Italia e all’estero.

Dal 2002 I “Cavalieri di Santa Fina” sono legati da fraterna amicizia con la “Fanfarenzug”, di Meersburg città tedesca sul lago di Costanza gemellata con San Gimignano. Ogni anno a giugno la “Ferie delle messi” di San Gimignano ospita la “Fanfarenzug” e ogni ottobre il “Mittelaltermarkt” di Meersburg ospita i “Cavalieri di Santa Fina.

I Cavalieri di Santa Fina: the association

The association "I Cavalieri di Santa Fina" was born in 1993 with the aim of proposing to the city of San Gimignano ancient events of its medieval history.

Its name honors Fina di Cambio (di Ciardo), the young girl who died in the odor of sanctity on March 12, 1253 and became co-patron of San Gimignano.

The Cavalieri Association, referring to thirteenth century documents, which prove the participation of San Gimignano knights in the battles of Montaperti (1260) and Campaldino (1289), wants to recall some aspects of the chivalric tradition, also bringing back to life the four historic districts of San Giovanni, Piazza, Castello, San Matteo.

The Cavalieri participate in the official events of the city, for example in the celebration of the feast of the Saint on March, the 12th and annually organize the traditional "Ferie Messium", the "Ferie delle Messi" established with statutory sections entitled "De Ferriis Ponendis ” of 1255 (II, 29) and 1314 (II, 11). This festival, which was celebrated by the whole population as a recurrence to the harvests, was a moment of entertainment with songs, dances, games and fights between champions on horseback armed with sticks (“giostra dei bastoni”).

Over the years the Association has grown to reach 230 members, has created various groups of activities and today boasts more than 200 participants, a group of drummers, a group of flag-wavers from 2013, a group of trumpets, the Ensemble Medioevo in Danza, female dance group, the group Archers of Castelvecchio.

Beyond honoring all the city anniversaries with its partecipation, the Association has attended over the years in numerous historical events set in other Italian cities and abroad.

Since 2002 the Cavalieri di Santa Fina have been twinned with the "Fanfarenzug" of Meersburg, a German city on Lake Constance twinned with San Gimignano. Every year in June the "Ferie delle messi" of San Gimignano hosts the "Fanfarenzug" and every October the "Mittelaltermarkt" of Meersburg hosts the Cavalieri di Santa Fina.

18 | Ferie delle messi 2023
A COLLE VAL D'ELSA (SIENA) dal 1984 LEGNAME PER RISTRUTTURAZIONI - MOBILI SU MISURA- CASETTE IN LEGNOPERGOLATI - STRUTTURE PER FOTOVOLTAICOPELLET - IMBALLAGGI Serrano Legnami Loc. San Marziale 15F, 53034 Colle di Val d'Elsa Tel.:0577928981 - Whatsapp: 3405241206. - Email: info@serranolegnami.it www.serranolegnami.it

LA FERIE DELLE MESSI

Storia della Ferie delle Messi

La festa delle “Ferie delle Messi” si svolge annualmente la terza settimana di giugno e rievoca “le fiere delle mietiture” documentate nelle rubriche statutarie del 1255 e del 1319 [De FerriisPonendis" del 1255 (II,29) e del 1314 (II, 11)].

La consuetudine di festeggiare il raccolto avvenuto, e con esso propiziare quello a venire, testimonia una pratica culturale distintiva del calendario agricolo locale (e non solo); una consuetudine che l’associazione I Cavalieri di Santa Fina hanno deciso di recuperare. Negli anni il canovaccio festivo è andato arricchendosi di pari passo con l’attività di studio e ricostruzione che l’associazione ha promosso.

Dalla prima edizione (1994) della “Ferie delle Messi”, I Cavalieri hanno offerto alla propria comunità, e alle diverse tipologie di pubblico via, via accorse, una manifestazione sempre più ricca di particolari, dettagli e appuntamenti.

Le Ferie delle Messi riflettono l’importanza attribuita dai Cavalieri di Santa Fina al significato culturale originale della festa e in generale alla comune storia medievale,che cercano di rispettare seppur con adattamenti alle istanze contemporanee.

La durata complessiva delle Ferie di tre giorni, nei quali i protagonisti si alternano rievocando il tempo quotidiano (mercato, mestieri e taverne) e quello festivo (spettacoli, danza, gare) del medioevo locale.

Il perimetro celebrativo dell’intera manifestazione coincide con il centro storico di San Gimignano, dalle porte San Giovanni e San Matteo alle principali piazze (piazza delle Erbe, del Duomo e della Cisterna), fino alla Rocca di Montestaffoli. Nei giorni di Ferie questi spazi vengono chiusi al traffico così da favorire una sorta di viaggio temporale. Nelle vie cittadine i figuranti in costume si mischiano ai numerosi turisti internazionali presenti in quel periodo, le bandiere delle contrade sventolano, i tamburi suonano e scandiscono l’ingresso nel tempo festivo.

Ferie delle Messi History

The "Ferie delle Messi" festival takes place annually on the third week of June and recalls "the harvest fairs" documented in the statutory rubrics of 1255 and 1319 [De Ferriis Ponendis" of 1255 (II,29) and 1314 (II, 11)].

Celebrating the harvest that has taken place, and with it propitiating the one to come, attests a distinctive cultural practice of the local agricultural calendar (and beyond); a custom that the association I Cavalieri di Santa Fina have decided to recover. Over the years the scenography has been enriched with the study and reconstruction activity that the association has promoted.

Since the first edition (1994) of the "Ferie delle Messi", the Cavalieri have offered their community, and the various types of public, an event increasingly rich in details and appointments.

The Ferie delle Messi reflect the importance attributed by the Cavalieri di Santa Fina to the original cultural meaning of the festival and to the common medieval history, which they try to respect compared to contemporary requests.

The Ferie lasts three days, where the characters take turns recalling the daily time (market, trades and taverns) and the holiday time (shows, dance, competitions) of the local Middle Ages.

The event celebration take place in the historic center of San Gimignano, from the San Giovanni and San Matteo gates to the main squares (piazza delle Erbe, del Duomo and della Cisterna), up to the Rocca di Montestaffoli. During the Ferie delle Messi these areas are closed to traffic to promote a form of time travel. In the city streets, the costumed figures mix with the numerous international tourists visiting the city, the waving of the Contradas flags, the playing of drums, that mark the entrance into the holiday season.

Prologo

Elisa Bartalini e gli studenti dell’I.C. Folgòre da San Gimignano

Docente di educazione musicale all’I.C. Folgòre da San Gimignano, esperta in Vocologia artistica, mezzosoprano, componente del trio vocale “Le Soprano”. Il Gruppo corale ed orchestrale “Ensemble delle Torri” è costituito dagli studenti del Laboratorio musicale dell’ I.C. Folgòre da San Gimignano.

Elisa Bartalini and the students of the Comprehensive School Folgòre da San Gimignano Music teacher at the Comprehensive School Folgòre da San Gimignano, expert in artistic vocology, mezzo-soprano, member of the vocal trio "Le Soprano". The choral and orchestral group "Ensemble delle Torri" is made up of the students of the Music Laboratory of the Comprehensive School. Folgòre da San Gimignano

Stefano Cencetti

Diplomato in pianoforte e direzione di coro, è anche compositore, direttore, docente e formatore. Ha pubblicato l’opera sacra “Regina della Strada” (edizioni DaVinci - Osaka) e una raccolta di pensieri intitolata “La musica che c’è” (edizioni Robin - Torino)

Graduated in piano and choral conducting, he is also a composer, conductor, teacher and trainer. He has published the sacred work "Regina della Strada" (DaVinci – Osaka editions) and a collection of thoughts entitled "La musica che c'è" (Robin editions - Turin)

Ensemble ArchiAmici

Composto da circa 10 elementi tra professionisti ed amatori di buon livello, l’”Ensemble ArchiAmici” è nato nel 2019 per esplorare il repertorio per orchestra d’archi. L’attività del gruppo si è concentrata all’inizio su Antonio Vivaldi per aprirsi poi ad altri autori.

Composed of about 10 elements including professionals and good level amateurs, the "Ensemble ArchiAmici" was born in 2019 to explore the repertoire for string orchestra. The activity of the group initially focused on Antonio Vivaldi and then studied other authors.

Corale Sangimignanese

La Corale Sangimignanese nasce come coro maschile nei primi anni settanta sotto la guida di Don Vincenzo Fallaci. Si è ufficialmente ricostituita nell’ottobre 2011 e organizza annualmente una rassegna corale e vari concerti con repertorio lirico-sinfonico.

The Corale Sangimignanese was born as a male choir in the early 70s under the guidance of Don Vincenzo Fallaci. It was officially reconstituted in October 2011 and once a year organizes a choral review and various concerts with lyric-symphonic repertoire.

22 | Ferie delle messi 2023
I PROTAGONISTI
B B Q | C O C K T A I L B A R V I A R O M A 1 0 S A N G I M I G N A N O T E L 3 4 7 6 8 7 4 8 0 3 3 4 0 9 2 0 9 5 4 7 W W W E N J O Y S A N G I M I G N A N O C O M Piazza del Duomo, 10 53037 San Gimignano (SI) Tel. 0577 940746 email: barletorrisangi@gmail.com Via Quercecchio 15 tel. +39 347 6131891 sito web: www.sangiroom.it email: locandasangi@gmail.com

Natascia Tonelli

Professore ordinario di Letteratura Italiana, ha studiato nelle Università di Firenze e di Pisa e ha svolto lunghi periodi di ricerca presso il Warburg Institute di Londra, la Harvard University - I Tatti e l’Università di Perugia. Condirige la rivista di italianistica «Per leggere», dedicata a edizione, commento e lettura di testi. Le sue ricerche si sono prevalentemente rivolte, alla letteratura dei primi secoli, con libri e saggi su Cavalcanti, Dante, Petrarca, e la lirica latina del Quattrocento: i suoi ultimi libri sono “Fisiologia della passione. Poesia d’amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio” (Firenze, Sismel, 2015), “Per queste orme. Saggi sul Canzoniere” (Pisa, Pacini, 2016), “Leggere il Canzoniere” (Bologna, il Mulino, 2017). A questi interessi medievalistici ha affiancato una costante attenzione per la poesia contemporanea. Full Professor of Italian literature, she studied at the Universities of Florence and Pisa and carried out long periods of research at the Warburg Institute in London, Harvard University - I Tatti and the University of Perugia. She co-edits the Italian magazine «Per leggere», dedicated to editing, commenting and reading texts. Her research has mainly turned to the literature of the first centuries, with books and essays on Cavalcanti, Dante, Petrarca, and the Latin lyric poetry of the Fifteenth century: her latest books are "Fisiologia della passione. Poesia d'amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio" (Firenze, Sismel, 2015), "Per queste orme. Saggi sul Canzoniere" (Pisa, Pacini, 2016), "Leggere il Canzoniere" (Bologna, il Mulino, 2017). To these medievalistic interests she put besides a constant attention to contemporary poetry.

Annibale Pavone

Nato a Messina nel 1965, diplomato nel 1989 alla Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman, risiede a Firenze. Ha lavorato in teatro con Mariano Rigillo, Giancarlo Cobelli, Federico Tiezzi, da cui è stato diretto in molti spettacoli fino al recente “Il Purgatorio, la notte lava la mente”. Ha preso parte a spettacoli diretti da Ninni Bruschetta, Spiro Scimone, Giovanni Guerrieri (“Chi ruba un piede è fortunato in amore” di Dario Fo) e per la regia di Tuccio Guicciardini ha preso parte al “Supermaschio”, “L’imputato non è colpevole”, oltre a numerose letture e mise en espace. Condivide da anni con Antonio Latella un percorso artistico iniziato con “Romeo e Giulietta” e “Amleto”, proseguito con Genet e Pasolini e approdato a Marlowe, Beckett (Estragone in “Aspettando Godot”), Aristofane ( Strepsiade ne “Le Nuvole”).

Born in Messina in 1965, graduated in 1989 at the Bottega Teatrale in Florence, directed by Vittorio Gassman, he lives in Florence. He has worked in the theater with Mariano Rigillo, Giancarlo Cobelli, Federico Tiezzi, by whom he has been directed in many shows up to the recent "Il Purgatorio, la notte lava la mente". He took part in shows directed by Ninni Bruschetta, Spiro Scimone, Giovanni Guerrieri (“Chi ruba un piede è fortunato in amore” by Dario Fo) and directed by Tuccio Guicciardini he took part in "Supermaschio", “L’imputato non è colpevole”, as well as numerous readings and mise en espace. For years he collaborated with Antonio Latella to an artistic journey that began with “Romeo e Giulietta” e “Amleto”, continued with Genet and Pasolini and arrived at Marlowe, Beckett (Estragone in “Aspettando Godot”), Aristofane ( Strepsiade ne “Le Nuvole”).

Gherardo Ortalli

Professore emerito di Storia medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, in precedenza ha insegnato negli atenei di Bologna e Ferrara. È presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, socio straniero dell’Accademia Croata delle Scienze e membro della Société Européenne de Culture, dell’Italien-Gesellschaft dell’Università di Bonn. È stato Directeur d’Études Associé a la Maison des Sciences de l’Homme e a l’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi. Dirige “Ludica”, rivista internazionale di storia del gioco.I suoi interessi di ricerca spaziano dalla storia istituzionale a quella della cultura e della mentalità. Ha dedicato molta attenzione anche allo studio della cronachistica medievale e della civiltà veneziana, nonché alle ricerche sulla storia del gioco e del rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Tra i suoi molti scritti  La pittura infamante. Secoli XIII-XVI (Viella, 2015); Il gioco d’azzardo fra economia ed etica. Secoli XIIIXV (il Mulino, 2012);  e Lupi genti culture. Uomo e ambiente nel Medioevo (Einaudi, 1997).

Professor Emeritus of Medieval History at the Ca' Foscari University of Venice, he previously taught at the universities of Bologna and Ferrara. He is president of the Veneto Institute of Sciences, Letters and Arts, foreign member of the Croatian Academy of Sciences and member of the Société Européenne de Culture, of the Italien-Gesellschaft of the University of Bonn. He was Directeur d'Études Associé at the Maison des Sciences de l'Homme and at the École des Hautes Études en Sciences Sociales in Paris. He directs "Ludica", an international gaming history magazine. His research interests range from institutional history to that of culture and mentality. He has also devoted much attention to the study of medieval chronicles and Venetian civilization, as well as research into the history of gaming and the relationship between man and the environment. Among his many writings La pittura infamante. Secoli XIII-XVI (Viella, 2015); Il gioco d’azzardo fra economia ed etica. Secoli XIII-XV (il Mulino, 2012); e Lupi genti culture. Uomo e ambiente nel Medioevo (Einaudi, 1997).

24 | Ferie delle messi 2023 I Protagonisti
Via San Giovanni, 6 53037 San Gimignano (SI) Tel. 0577 940302 Osteria San Giovanni Piazza Della Cisterna, 34 53037 San Gimignano (SI) Tel: 0577 940337 info@gelateriadellolmo.com www. gelateriadellolmo.com

Alessandro Andreuccetti

Nato a San Gimignano nel 1955, ha studiato arte e architettura a Firenze. Illustratore e autore di fumetti con le sue opere pittoriche ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e nel mondo e molte opere figurano in collezioni pubbliche e private.

Born in San Gimignano in 1955, he studied art and architecture in Florence. Illustrator and cartoonist with his pictorial works he has participated in numerous personal and collective exhibitions in Italy and in the world and many works are included in public and private collections.

I PROTAGONISTI Ferie delle Messi

Gianluca Foresi

Attore, autore, regista e direttore creativo orvietano, da oltre 25 anni si esibisce all’interno delle maggiori rievocazioni storiche italiane. Come attore si è ispirato alla tradizione medievale dello joculator latino e del jongleur francese e ha così reinventato il personaggio dell’istrione in chiave moderna, colui che diverte la folla nelle piazze e allieta gli invitati ai banchetti. Negli anni ha lavorato come regista e consulenze artistico per varie rievocazioni storiche su tutto il territorio italiano. Tra le varie citiamo: “Solomeo rinascimentale”, “Il Mercato delle Gaite” a Bevagna, “L’Agosto Corcianese” a Corciano, “Il Palio del Daino” a Mondaino, "La Fiera del Crocifisso Ritrovato” a Salerno, “La Guerra del sale” di Torgiano. Dal 2012 al 2014 è stato la voce ufficiale della cerimonia di apertura e chiusura del “Mercato delle Gaite”. Come autore ha al suo attivo la scrittura di 18 opere teatrali a sfondo storico. In teatro, da alcuni anni, sta portando in scena lo spettacolo “Uffa…sempre la stesa storia” una rivisitazione di eventi e personaggi storici attraverso la lente dell’ironia e della contaminazione. Recentemente ha intrapreso un percorso dedicato alla satira politica che, oltre alla collaborazione con le maggiori pagine di satira social, lo ha spinto a scrivere uno spettacolo tutto incentrato sul tema Satira.

Actor, author, director and creative director from Orvieto, for over 25 years he has performed in the major Italian historical re-enactments. As an actor he was inspired by the medieval tradition of the Latin joculator and the French jongleur, so he reinvented the character of the actor in a modern key, the one who amuses the crowds in the squares and cheers the guests at banquets. Over the years he has worked as a director and artistic consultancy for various historical re-enactments throughout the Italian territory. Among the various we mention: “Solomeo rinascimentale”, “Il Mercato delle Gaite” a Bevagna “L’Agosto Corcianese” a Corciano, “Il Palio del Daino” in Mondaino, the ” Fiera del Crocifisso Ritrovato” in Salerno, “La Guerra del sale” in Torgiano. From 2012 to 2014 he was the official voice of the opening and closing ceremony of the "Mercato delle Gaite". As an author he has written 18 theatrical works with a historical background. In the theater, for some years, he has been staging the show “Uffa…sempre la stessa storia” a reinterpretation of historical events and characters through the lens of irony and contamination. He has recently dedicated to political satire which, in addition to collaborating with the major social satire pages, has lead him to write a show all about the theme Satire.

26 | Ferie delle messi 2023
I Protagonisti
Dal 1979 Bed & Breakfast e Appartamenti nel centro storico ed in campagna a San Gimignano B&B Ponte a Nappo Via Vecchia 66 B&B Palazzo Tortoli Piazza della Cisterna 22 www.rossicarla.it - info@rossicarla.it - +39 3498821565 - +393498341420

Sandro Mugnanini

Banditore ormai storico della “Ferie delle messi” ha al suo attivo diverse partecipazioni teatrali con il gruppo “I Comici ritrovati” di San Gimignano

Historic auctioneer of the "Ferie delle messi" he has several theatrical participations to his credit with the group "I Comici Ritrovati" of San Gimignano.

La Fanfarenzug

La Fanfarenzug di Meersburg è nata nel 1987 e ha fatto la sua prima apparizione l’anno successivo, con quasi 30 componenti. Oggi l’associazione vede la partecipazione di moltissimi soci. La Fanfara partecipa a vari eventi caratteristici della Città di Meersburg e del territorio limitrofo, tra cui l’apertura della festa del vino di Meersburg, varie apparizioni al carnevale, incontri di amicizia e di gemellaggi con altri gruppi, come la presenza alla festa medievale “Ferie delle Messi” di San Gimignano.

The Meersburg Fanfarenzug was born in 1987 and it debuted the following year, with almost 30 members. Today the association has many members. The Fanfarenzug participates in various characteristic events of the City of Meersburg and the surrounding area, including the opening of the Meersburg wine festival, various appearances at the carnival, friendship meetings and twinning with other groups, such as the presence at the medieval festival " Ferie delle Messi” in San Gimignano.

Gli “Acrobati del Borgo”

Una Storia che parte da lontano e soprattutto inizia per gioco, come tutte le migliori avventure di questo mondo. Nel 1998 infatti nascono gli “Acrobati del Borgo”. Il gruppo, forte di un vigoroso entusiasmo e del grande amore per la scena, il teatro, il circo e il medioevo, presto è presente nelle più rappresentative rievocazioni medievali italiane. Con una spiccata predisposizione al divertimento o al divertire-divertendosi, gli “Acrobati del borgo” propongono l’arte dell’intrattenimento in perfetto stile giullaresco.

A story that comes from afar and all begins as a game, like all the best adventures in this world. In fact, in 1998 the "Acrobati del Borgo" were born. The group, strengthened by a vigorous enthusiasm and a great love for the stage, the theatre, the circus and the Middle Ages, was soon present in the most representative Italian medieval re-enactments. With a strong disposition for fun or having fun, the "Acrobati del Borgo" offer the art of entertainment in perfect jester style.

Ensemble Medioevo Danza

Il gruppo delle danzatrici dei Cavalieri di Santa Fina nasce nel 2001 e ripropone e reinterpreta musiche e le danze medievali.

The group of medieval dancers of the Cavalieri di Santa Fina was born in 2005 and re-proposes and reinterprets medieval music and dances.

28 | Ferie delle messi 2023
I Protagonisti
Via S. Giovanni, 3, 53037 San Gimignano SI Telefono: 0577 942235

1 3 2 4

Zona spettacoli

area shows

Mercatini Medievali

Medieval Market

accaMpaMento Medievale / taverna dei cavalieri

Medieval caMp / cavalieri tavern

Zona torneo “Giostra dei Bastoni”

area race “Giostra dei Bastoni”

itinerario del “corteo storico”

parade route

TORRIONE

FORCHE

30 | Ferie delle messi 2023 VIADELLEROMITE CAPASSI VIALE DEIFOSSI VIA PORTA delle FONTI PORTAS.JACOPO FOLGORE DA SAN GIMIGNANO VIA SAN MATTEO P.ZAS.AGOSTINO P.ZA delleERBE VIA DIACCETO MAINARDIVIA VIA VIA DELLE FONTI VIA GHIACCIAIA VIALE GARIBALDI VIA CELLOLESE VIA S.MARTINO VIA XX SETTEMBRE PORTA S. MATTEO PARCO DELLA ROCCA
DELLA
DI MONTESTAFFOLI
CASSERO
ROCCA
DELLE
2 3 4
LIBERO FREE ENTRANCE Mappa
INGRESSO

VIABERIGNANO

VIALEDEIFOSSI

contrada di castello

contrada di san Giovanni

contrada di san

contrada di piaZZa

PIAZZALE MARTIRI MONTEMAGGIO

Cavalieri di Santa Fina | 31
ROMITE
CAPASSI
VIA DI VIA PIANDORNELLA BONDA VIA DEL VIA S.STEFANO FONTI FONTI CASTELLO P.ZA DUOMO P.ZAPECORI P.ZA della CISTERNA P.ZA delleERBE
VIAQUERCECCHIO
PORTA QUERCECCHIO
2 2 1
PORTA SAN GIOVANNI VIASANGIOVANNI
Matteo

I tamburini, gli sbandieratori e le chiarine dei Cavalieri di Santa Fina

Il gruppo di tamburi dei Cavalieri di Santa Fina nasce nel 2000 come espressione delle contrade fino a diventare un gruppo autonomo. Dal 2012 è guidato dal maestro Valerio Nacci. Il gruppo degli sbandieratori dei Cavalieri Santa Fina nasce nel 2013 con la guida del maestro Michelangelo Capillo e le chiarine si sono costituite come gruppo nel 2015. Hanno partecipato a numerose manifestazioni in Italia e all’estero tra le quali Meersburg (D) e Torremaggiore (FG).

The drum group of the Cavalieri of Santa Fina was born in 2005 as an expression of the Contradas, until it became an autonomous group. Since 2012 it has been led by maestro Valerio Nacci. The group of flag-bearers of the Cavalieri di Santa Fina was born in 2013 under the guidance of maestro Michelangelo Capillo and the clarions were formed as a group in 2015. They have participated in numerous events in Italy and abroad including Meersburg (D) and Torremaggiore (FG).

L’Associazione Antichi mestieri

L’Associazione Antichi mestieri nasce nel 1997 a Medicina in provincia di Bologna e da allora ripropone sulle piazze d’Italia con grande attenzione filologica le attività artigianali del Medioevo

The Ancient Crafts Association was founded in 1997 in Medicina, in the province of Bologna and since then it has re-proposed the craft activities of the Middle Ages on the squares of Italy with great philological attention.

La Compagnia delle Terre d’Elsa

La Compagnia delle Terre d’Elsa nasce nel 2014 a San Gimignano per promuovere la conoscenza della realtà storica del Medioevo nel territorio toscano, principalmente di San Gimignano e della Val d’Elsa, tra il 1250 al 1300. L’attività culturale, ricreativa e didattica della Compagnia consiste nella ricostruzione della vita quotidiana dell’epoca (modello “living history”), civile e militare, ed allo studio delle varie arti e mestieri che hanno segnato lo stile di vita dell’uomo medievale anche attraverso l’attività culinaria.

The Compagnia delle Terre d'Elsa was founded in 2014 in San Gimignano to spread the knowledge of the historical reality of the Middle Ages in the Tuscan territory, mainly in San Gimignano and the Val d'Elsa, between 1250 and 1300. The cultural, recreational and the Compagnia's teaching consists in the reconstruction of the daily life of the time ("living history" model), civil and military, and in the study of the various arts and crafts that marked the lifestyle of medieval man also through the culinary activity.

L’Ordine delle Lame Scaligere

L’Ordine delle Lame Scaligere è una Sala d’Arme di Scherma Storica e un’Associazione culturale di ricostruzione storica attiva a Verona dal 1999. L’attività dell’Ordine consiste nella ricostruzione degli abiti, degli armamenti, gli usi ed i costumi della vita civile e militare del XIV secolo, rievocando con particolare attenzione il periodo finale del dominio Scaligero della città di Verona (1360 - 1387) e partecipando ai numerosi eventi ch e si svolgono annualmente in Italia e all’estero.

The Ordine delle Lame Scaligere is an Hall of Arms of Historical Fencing and a cultural Association of historical reconstruction based in Verona since 1999. The activity of the Order consists in the reconstruction of the clothes, armaments, customs and traditions of the civil and military life of the fourteenth century, recalling with particular attention the final period of the Scaliger dominion of the city of Verona (1360 - 1387) and participating in the numerous events that take place annually in Italy and abroad.

32 | Ferie delle messi 2023
I Protagonisti

BAR LA CISTERNA

Piazza della Cisterna, n.11-12 - 53037 San Gimignano (SI)

Tel. 0577 950147

barlacisterna2017@gmail.com - www.barlacisterna.com

barlacisternasangimignano barlacisterna

BAZAR DEI SAPORI

Via San Giovanni, 4 e 8

53037 San Gimignano (Si)

Tel e Fax +39 0577 942021

www.bazardeisapori.it

info@bazardeisapori.it

bazar dei sapori

Gli Arcieri delle quattro contrade

Il gruppo degli arcieri dei Cavalieri di Santa Fina si costituisce nel 2003 e partecipa ogni anno alla Ferie insieme alla “Compagnia Arcieri di Torre mediana” di Prato.

The group of archers of the Cavalieri di Santa Fina was formed in 2003 and participates every year in the Ferie delle Messi, together with the "Compagnia Arcieri di Torre mediana" of Prato.

Finis Terrae

“Finis Terrae” nasce dall’idea del viaggio: viaggiare, camminare e spostarsi verso una nuova meta sconosciuta e misteriosa. L’ensemble dei musicisti composto da Walter Rizzo, Roberto Romagnoli, Luciano Sberze e Simona  Gatto interpreta così un vasto repertorio di musiche. Immaginando come se fosse un viaggio nel tempo, nella storia e nei costumi dei popoli, i quattro si addentrano nell’epoca medioevale con i suoi canti trobadorici e la goliardia dei Carmina Burana per arrivare alle danze ed ai brani popolari dei luoghi conosciuti durante il viaggio: l’Europa continentale fino ai paesi celti, il mediterraneo con le influenze arabe e fino ai lontani balcani.

“Finis Terrae” was born from the idea of travel: traveling, walking and moving towards a new unknown and mysterious destination. The ensemble of musicians composed by Walter Rizzo, Roberto Romagnoli, Luciano Sberze and Simona Gatto thus interprets a vast repertoire of music. Imagining as if it were a journey through time, in the history and customs of the peoples, the four enter the medieval era with its troubadour songs and the cheerfulness of the Carmina Burana to arrive at the dances and popular songs of the places known during the journey : continental Europe up to the Celtic countries, the Mediterranean with Arab influences and up to the distant Balkans.

I “Circateatro

I “Circateatro” nascono nel 2005 ad Urbino. Sono un gruppo di teatranti uniti dall’amore per il teatro di strada e di parola che prende le mosse dall’arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medievali. Propongono la “Paratrampolata in do” sui trampoli ma con il contatto diretto col pubblico, “Ignis rotae”: la magia della fiamma e la forza del fuoco con elementi di acrobatica circense, di arti marziali, teatro-danza al ritmo di tamburi e percussioni.

The "Circateatro" were born in 2005 in Urbino. They are a group of actors united by a love for street and spoken theater that takes its cue from the art of acrobats and medieval wandering artists. They propose the "Paratrampolata in do" on stilts but with direct contact with the public, "Ignis rotae": the magic of the flame and the strength of fire with elements of circus acrobatics, martial arts, theatre-dance to the rhythm of drums and percussion .

I Capitani delle quattro contrade (The four Contradas Captains)

34 | Ferie delle messi 2023 I Protagonisti
San Giovanni Ala (Ala) al secolo: Aladino Masi San Matteo I’ Nonno (the Grandfather) al secolo: Silvano Bulleri Piazza I’ Papero (the Duck) al secolo: Giancarlo Giomi Castello I’ Neno (Neno) al secolo: Stefano Nacci
n° 3.000 Le Vecchie Mura di Alighiero Bagnai & C. Sas Via Piandornella, 15 tel. e fax 0577 940270 www.vecchiemura.it info@vecchiemura.it Ristorante Le Vecchie Mura

I Cavalieri delle Quattro contrade

I cavalieri delle quattro contrade che si sfidano nella giostra dei bastoni vengono scelti e sorteggiati ogni anno solo all’inizio della Ferie in modo da garantire la massima incertezza possibile sull’esito del torneo.

The knights of the four Contradas who compete in the Giostra dei Bastoni (horse race) are chosen and drawn every year only at the beginning of the Ferie in order to guarantee the greatest possible uncertainty about the outcome of the tournament.

I figuranti delle Quattro contrade

I figuranti delle quattro contrade, nobili, popolani, soldati, artigiani, bambine e bambini, sono diverse centinaia e sfilano nelle vie e nelle piazze della città con i costumi ricostruiti secondo le immagini degli affreschi tardo-duecenteschi e trecenteschi del Palazzo Comunale e del Duomo di San Gimignano.

The figures of the four Contradas, nobles, commoners, soldiers, artisans, girls and boys, are several hundred and parade in the streets and squares of the city with the costumes reconstructed according to the images of the late Thirteenth and fourteenth century frescoes of the Palazzo Comunale and the Cathedral of San Gimignano.

Il Podestà di san Gimignano

Il Bomba, al secolo Folco Bracali, storico “attor giovane” del gruppo teatrale “I Comici ritrovati” interpreta il Podestà di San Gimignano con la consueta verve e simpatia.

The Bomba, aka Folco Bracali, historic "young actor" of the theater group "I Comici ritrovati" plays the Podestà of San Gimignano with his usual verve and sympathy.

Il Proposto / The Priest

Il Ministro di Dio che benedice i cavalieri e i cavalli che si apprestano alla Giostra dei bastoni (e tutti i partecipanti alla “Ferie”) è don Gianni Lanini, proposto (quello vero) di San Gimignano.

The Minister of God who blesses the knights and horses preparing for the Giostra dei Bastoni (and all the participants in the "Ferie") is Don Gianni Lanini, priest (the real one) of San Gimignano.

36 | Ferie delle messi 2023 I Protagonisti
Via Berignano 58 , San Gimignano (Si) Prenotazioni: 0577 – 94 13 07 Email: ilfeudosangimignano@gmail.com www.ilfeudosangimignano.com Via dello Spuntone, 26, 53034 Colle di Val d'Elsa SI Telefono: 0577 928805 LA MACELLERIA GORI GARANTISCE CHE LA NOSTRA CARNE È DI MAIALI CHE FANNO PARTE DI UN CIRCUITO TUTELATO, NATI E ALLEVATI IN TOSCANA, SENZA L'UTILIZZO DI FARINA DI CARNE E SENZA OGM - E DELLA STESSA SETTIMANA DI MACELLAZIONE.

“Corteo Storico di Fiorentino e Federico II”

Il Corteo” è sorto nel 1985 e si svolge annualmente nella Città di Torremaggiore (Fg) su iniziativa del Centro Attività Culturali “Don Tommaso Leccisotti” con il patrocinio del Comune di Torremaggiore e della Regione Puglia. L’evento si articola in una rievocazione storica con cinquecento figuranti in costume d’epoca medievale, legata alla figura multiforme e geniale dell’imperatore Federico II di Svevia, in un torneo equestre denominato il Palio delle Contrade e altre gare medievali, tra cui l’antica disciplina di Tiro con l’Arco oppure i duelli di scherma storica. Il “Corteo prevede anche interventi letterari e di teatro come la recitazione di brani della Scuola Poetica Siciliana e spettacoli teatrali sulla “Historia fridericiana”.

The parade was born in 1985 and takes place annually in the city of Torremaggiore (Fg) organised by the Cultural Activities Center "Don Tommaso Leccisotti" in partnership with the City of Torremaggiore and Puglia Region. The event is divided into a historical re-enactment with five hundred partecipants in medieval costume, dealing with the manyfold and genius of Emperor Federico II of Swabia, in an equestrian tournament called the Palio delle Contrade (Contradas race) and other medieval competitions, including the ancient discipline of archery or historical fencing duels. The parade also includes literary and theatrical interludes, like the recitation of passages from the Sicilian Poetic School and theatrical performances on the “Historia fridericiana”

Sbandieratori e musici “Florentinum”

Il gruppo storico Sbandieratori e musici “Florentinum” della Città di Torremaggiore (FG) nasce nella Capitanata di Puglia. Il nome “Florentinum” fa riferimento al luogo in Agro di Torremaggiore (Castel Fiorentino di Puglia) dove nel dicembre 1250 venne a mancare l’imperatore Federico II. Il gruppo indossa fedeli ricostruzioni degli abiti usati dagli alfieri federiciani nel secolo XIII, nello stemma del gruppo viene raffigurata l’aquila degli Hohenstaufen famiglia di Federico II e i colori della città di Torremaggiore il rosso e il blu.

The historical group of flag-bearers and musicians "Florentinum" from the City of Torremaggiore (FG) was born in the Capitanata di Puglia, a land much loved by the "Puer Apuliae" Federico II di Svevia, seat of the capital of the Kingdom of Sicily. The name "Florentinum" refers to the place in the countryside of Torremaggiore (Castel Fiorentino di Puglia) where the Emperor Federico II di Svevia died on 13 December 1250. The group wears faithful reconstructions of the clothes used by Federico’s standard bearers in the 13th century, the emblem of the group depicts the eagle of the Hohenstaufen, family of Federico II and the colors of the city of Torremaggiore, red and blue.

Gli sbandieratori della Città di L’Aquila

Il Gruppo Storico Sbandieratori città di L’Aquila nasce nel 1995 grazie alla passione e la forza di un gruppo di giovani ragazzi. Si articola in piccole e grandi squadre, singoli, coppie e figure particolari come “L’Aquila” o il saluto finale. Il gruppo Storico Sbandieratori Città di L’Aquila ha arricchito manifestazioni ed eventi in tutta Italia e all’estero, partecipando anche ad importanti tornei come quelli organizzati dalla LIS (lega Italiana Sbandieratori) conseguendo numerose ed emozionanti vittorie.

The Historical Group of Flag-bearers in the City of L'Aquila was born in 1995 thanks to the passion and strength of a group of young boys. It is divided into small and large teams, singles, couples and particular figures such as "L'Aquila" or the final greeting. The Historical Group of Flag-bearers of the City of L'Aquila has enriched demonstrations and events throughout Italy and abroad, also participating in important tournaments, such as those organized by the LIS (Italian League of Flag-wavers) achieving numerous and exciting victories.

Maurizio Masini

Maurizio Masini, nato a San Gimignano dove tuttora tiene “bottega”, ha studiato all’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena con Plinio Tammaro, e nello stesso Istituto è stato insegnante della sezione di Scultura. Con le sue sculture, dove fa uso sapiente di una varietà di materiali, marmo, travertino, bronzo, rame e legno, ha partecipato a mostre a Roma, Reggio Emilia, Udine, e in molti comuni della regione Toscana, come, Pistoia, Arezzo e Siena. Tra le sue opere pubbliche, il monumento a “Bruno Bonci e i partigiani” a Vagliagli, quello ai “minatori partigiani” in Piazza Fratelli Cervi di Abbadia San Salvatore e la stele dedicata ai Martiri di Montemaggio nell’omonimo piazzale dove è anche collocata dal 2011 la sua grande fontana “L’Albero delle Cannelle” in marmo e altri materiali. Nei parchi dell’Hotel Sovestro e dell’Hotel Villa Belvedere, a San Gimignano, si trovano i suoi alberi in grandezza naturale in acciaio, rame e travertino.

Maurizio Masini, born in San Gimignano where he still keeps his "workshop", studied at the "Duccio di Buoninsegna" Art Institute in Siena with Plinio Tammaro, and in the same Institute he was a teacher of the Sculpture section. With his sculptures, where he makes skilful use of a variety of materials, marble, travertine, bronze, copper and wood, he has participated in exhibitions in Rome, Reggio Emilia, Udine, and in many towns in Tuscany, such as, Pistoia, Arezzo and Siena. Among his public works, the monument to "Bruno Bonci and the partisans" in Vagliagli, the one to the "partisan miners" in Piazza Fratelli Cervi in Abbadia San Salvatore and the stele dedicated to the Martyrs of Montemaggio in the square of the same name where it has also been located since 2011 its large fountain “L'Albero delle Cannelle” in marble and other materials. In the parks of the Hotel Sovestro and the Hotel Villa Belvedere, in San Gimignano, you can find his life-size trees in steel, copper and travertine.

38 | Ferie delle messi 2023 I Protagonisti

Bar Ristorante

Via San Giovanni n.30/32 San Gimignano (SI)

Tel.0577 940237

email barboboli@live.it

Bar Boboli

1199 Il primo podestà

The first podestà

1241 Lo zafferano dell’imperatore

The emperor's saffron

1253 Santa Fina Saint Fina

1255 Il primo Statuto del Comune

The first statute of the commune

1266 Il compromesso storico tra guelfi e ghibellini

The historical compromise between Guelphs and Ghibellines

1274 La pittura infamante

The infamous painting

1289 Arriva Carlo II d’Angiò

Charles II of Anjou arrives

1300 L’ambasceria di Dante

Dante's embassy

1308 La guerra con Volterra

The war with Volterra

1310 La Torre Grossa

The Torre Grossa

1317 La “Maestà” di Lippo Memmi

The "Majesty" of Lippo Memmi

1321 La prima vigna della Vernaccia

The first vineyard of Vernaccia

1348 La grande peste

The Great Plague

1352 La decapitazione di Rossellino e Primerano Ardinghelli

The beheading of Rossellino and Primerano Ardinghelli

1353 La sottomissione a Firenze

The submission to Florence

LE STORIE DELLA STORIA DI SAN GIMIGNANO (1199-1353)

1199 Il primo podestà

Numerosi ritrovamenti testimoniano le origini etrusche di San Gimignano collocato sulle colline prospicienti il fiume Elsa, limite orientale della lucumonia volterrana. Probabilmente sulle stesse colline è sorto anche un castello altomedievale ma l’atto ufficiale di nascita della Città risale al 30 agosto 929 quando Ugo di Provenza,  Re d'Italia dal 926 al 947, dona la vescovo di Volterra un monte chiamato “della torre” prope sancto Geminiano adiacente.

Situato sull’asse viario nord-sud noto come via Francigena San Gimignano costituiva anche la via d’accesso per il porto di Pisa per tutta la Toscana centrale. Grazie a questa condizione il borgo cresce intorno alla pieve e si sviluppano rapidamente il commercio, sempre attraverso il porto di Pisa di tessuti, spezie, vini e l’agricoltura con la produzione di cereali, zafferano e vino. Molti mercanti si arricchirono e già intorno al Mille incominciano a costruire palazzi e torri. Ben presto il prospero e popoloso borgo di San Gimignano entra in contrasto con il vescovo di Volterra che vanta i diritti su questa terra, tuttavia la spinta verso una maggiore autonomia è forte e nel 1199 messer Maghinardo de’ Malevolti di Siena diventa il primo Podestà di San Gimignano. A questa data viene fatto risalire l’inizio della cosiddetta “libertà comunale” che durerà fino al 1353.

1199: The first podestà

Numerous finds testify to the Etruscan origins of San Gimignano, placed on the hills overlooking the Elsa River, the eastern boundary of the lucumonia volterrana. Probably an early medieval castle also rose on the same hills, but the official act of the City's birth dates back to August 30, 929, when Hugh of Provence, King of Italy from 926 to 947, donated to the bishop of Volterra a mountain called "dellatorre" propesancto Geminiano adiacente Located on the north-south road axis known as the Via Francigena San Gimignano was also the gateway to the port of Pisa for all central Tuscany. Thanks to this circumstance, the village grew around the parish. Rapidly the trade of textiles, spices and wines developed, again through the port of Pisa, and agriculture flourished with the production of cereals, saffron and wine. Many merchants became rich and, as early as about the year 1000, they began to build palaces and towers. Soon the prosperous and populous village of San Gimignano came into conflict with the bishop of Volterra who claimed rights to this land, yet the push for greater autonomy was strong and in 1199 Messer Maghinardo de' Malevolti of Siena became the first Podestà of San Gimignano.

To this date is attributed the beginning of the so-called "Communal freedom" that would last until 1353.

40 | Ferie delle messi 2023
Azienda Agricola Il Colombaio di Santa Chiara Loc. San Donato n. 1 53037 San Gimignano (SI) Tel. 0577 942004 info@colombaioSantachiara.it www.colombaioSantachiara.it Locanda dei Logi Loc. San Donato, 1 53037 San Gimignano (SI) Tel. +39 392 506 8229 www.locandadeilogi.it info@locandadeilogi.it Locanda dei Logi locandadeilogi il Colombaio di Santa Chiara colombaio_Santachiara IL COLOMBAIO DI SANTACHIARA RENTAL - SALES - ASSISTANCE Exploringbybikeallowsyoutoreallyexperience OUR CONTACTS Loc. Pian dell’Olmino 77, Colle di Val d’Elsa, Si +39 0577904405 GIPPO@GIPPOBIKE.IT WWW.GIPPOBIKE.IT Cindarella Via San Giovanni, 36, 72 Via San Matteo, 97 Tel. 0577943119 shop online - 39leathergoods.com cindarellasrl@gmail.com cindarellashop cindarella_36sangimignano

1241 Lo zafferano dell’imperatore

Negli anni immediatamente successivi al 1199 il Comune di San Gimignano cercò di costruirsi un proprio contado definendo i suoi confini prima con Colle (1199) e poi con Poggibonsi (1206) e sottomettendo molti castelli vescovili come Pulicciano, Montignoso, Gambassi, Ulignano, Fosci, Casaglia. I contrasti col vescovo di Volterra continuarono per tutta la prima metà del ‘200. Quando nel 1212 il Vescovo intimò ai Sangimignanesi di recarsi a Volterra a consegnare le chiavi della Città la risposta del podestà Tignoso di Ildebrando fu perentoria: quod non mitteret clavem nec venirem, cioè: non se parla nemmeno! Però bisognava fare i conti anche con l’imperatore Federico II e con le sue intenzioni di ridurre alla ragione i sempre più liberi comuni italiani. Alla fine del novembre 1241, comunque, dopo alterne vicende, il comune di San Gimignano si vide riconoscere le antiche consuetudini consolidatesi nel tempo e soprattutto il diritto, ora sancito dall’autorità imperiale, a eleggere i propri podestà e a darsi un proprio Statuto. Riconoscenti i Sangimignanesi inviarono al Vicario imperiale 25 lire in groco vel denaris, cioè in soldi e zafferano, spezia preziosa e carissima che il territorio comunale produceva in abbondanza e che i mercanti locali commerciavano detenendo quasi il monopolio dell’import/export del prodotto di tutta la Toscana centrale.

1241 The Emperor’s saffron

1253 Santa Fina

Serafina di Cambio di Ciardo e di Imperiera di Francobaglio nacque nell’agosto del 1238 in una casa del quartiere di Piandornella ancora oggi a lei dedicata. Una gravissima malattia la colpì a dieci anni e la costrinse a giacere a letto fino alla morte che avvenne il 12 marzo a soli quindici anni. I lunghi anni di immobilità sulla nuda tavola che serviva da letto le causarono piaghe dolorose, “la carne imputridì e si riempì di vermi, anche i topi corrodevano la sua carne se non c’era qualcuno a tenerli lontani”. Ma quando morì dalla tavola miracolosamente sbocciarono “fiori bianchissimi esalanti un profumo di soavità”, così ogni anno, a marzo, le mura si coprono di viole gialle che da allora si chiamano le viole di Santa Fina. E mentre il misero corpicino veniva portato in chiesa tutte le campane “della chiesa maggiore e di tutte le altre presero a battere da se stesse, non tirate dalla mano degli uomini, ma dalla forza degli Angeli”. Così narra il domenicano Giovanni da San Gimignano nella “Legenda sancte Fine” redatta nei primi anni del ’300. Nel 1481 Fina fu dichiarata beata dal papa Sisto IV ma, “siccome le fanciulle sono come le anime dei santi”, da subito è stata Santa per i Sangimignanesi che ancora oggi la venerano il 12 marzo e la prima domenica d’agosto di ogni anno.

In the years immediately following 1199 the Commune of San Gimignano sought to build its own contado by first defining its boundaries with Colle (1199) and then with Poggibonsi (1206) and subjugating many bishop's castles such as Pulicciano, Montignoso, Gambassi, Ulignano, Fosci, and Casaglia. Conflicts with the bishop of Volterra continued throughout the first half of the 1200s. When in 1212 the Bishop ordered the people of San Gimignano to go to Volterra to hand over the keys of the City, the reply of the podestà Tignoso di Ildebrando was firm: quod non mitteret clavem nec venirem, that is: not a chance! Besides, the Commune also had to deal with Emperor Frederick II and his intentions to bring the ever more independent Italian municipalities to reason. At the end of November 1241, however, after many vicissitudes, the commune of San Gimignano was granted the ancient customs that had been established over time and, above all, the right, now sanctioned by imperial authority, to elect its own podestà and to give itself its own Statute. Grateful, the Sangimignanesi sent the imperial Vicar 25 lire in groco vel denaris, i.e., in money and saffron, a precious and very expensive spice that the communal territory produced in abundance and that local merchants traded, holding almost a monopoly on the import/export of the product from all of central Tuscany.

1253 Saint Fina

Serafina di Cambio di Ciardo e di Imperiera di Francobaglio was born in August 1238 in the Piandornella neighbourhood, in a house that is still dedicated to her to this day. A very serious illness struck her when she was only 10 years old, forcing her to lie in bed until her death, which occurred on the 12th of March at only 15 years. The long years of immobility on the bare table that served as a bed caused her painful sores, "her flesh rotted and was filled with worms, even mice would corrode her flesh if there was not someone to keep them away". However, when she died, from that table miraculously bloomed "the brightest flowers exhaling a sweet fragrance" and therefore, every year in March the city walls get covered with yellow violets, which have been called the violets of Santa Fina ever since. And as the wretched little body was carried into the church, all the bells "of the major church and of all the others began to chime by their own accord, not pulled by the hand of men, but by the power of the Angels”. As narrated by the dominican John of San Gimignano in the "Legenda sancte Fine" written in the early 1300s.In 1481 Fina was declared blessed by Pope Sixtus IV nevertheless, "since maidens are like the souls of saints," she immediately became a saint to the people of San Gimignano who still venerate her on 12th March and the first Sunday of August every year.

42 | Ferie delle messi 2023 Le storie della Storia di San Gimignano (1199-1353)

Hotel Bel Soggiorno

Via San Giovanni, 91

53037 San Gimignano (SI)

Tel. 0577940375

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Piazza della Cisterna, 14

53037 San Gimignano

Tel. 0577940181

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Ristorante Bel Soggiorno

Via San Giovanni, 91 53037 San Gimignano (Siena)

+39 0577 943149 - +39 3402667386

e-mail: ristbelsog@libero.it

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BAR FIRENZE snc

Via San Giovanni, 54

Tel. 0577 940461

53037 San Gimignano

Furla

1255 Il primo Statuto del Comune

Nella prima metà del ‘200 tutta l’Italia era divisa tra guelfi e ghibellini e San Gimignano non faceva eccezione, ma il quadro non era sempre così lineare. Se le famiglie dei Gregorio e dei Salvucci militavano decisamente in campo ghibellino altre famiglie, come i Ruggerotti, i Cattani o gli Ardinghelli, stavano metà da una parte e metà dall’altra. Se con la vicina presenza dell’imperatore prevaleva il campo ghibellino, (nel 1251 divenne podestà il fiorentino Neri Piccolino degli Uberti, fratello del più famoso Farinata, che non a caso tornerà a ricoprire la carica nel 1261 e dal 1264 al 1266 dopo la battaglia di Montaperti), dopo la morte di Federico II gli equilibri vennero rimessi in discussione tanto che i Guelfi fiorentini occuparono Castelvecchio presto però recuperato dai Sangimignanesi. Nel 1254 i Fiorentini intervennero in una disputa tra il Comune e alcune corporazioni cittadine, che ritenevano eccessive alcune multe ricevute, e si schierarono dalla parte di quest’ultime intimando al Comune di abbattere una parte delle mura senza che si arrivasse tuttavia alla loro effettiva distruzione. Nel 1255 il Comune si dotò di nuovi Statuti che, se pure erano il frutto dei privilegi concessi dall’imperatore, sancirono anche, di fatto, una forma di subordinazione a Firenze che già aveva rafforzato la sua egemonia nell’area valdelsana con la sottomissione di Poggibonsi avvenuta l’anno precedente.

1266 Il compromesso storico tra guelfi e ghibellini

Il ‘200 viene definito la belle epoque di San Gimignano. In questi anni la crescita economica e demografica continuò impetuosa. Le famiglie si arricchirono e innalzarono ancora palazzi e torri. La città si allargò fino alla costruzione della seconda cinta di mura verso il 1265, dimensione rimasta insuperata fino alla contemporaneità. Il contado della città delle torri, però, non riuscì ad espandersi quanto era necessario a sfamare la crescente popolazione e quindi per il piccolo Comune la necessità primaria era quella di riuscire a commerciare soprattutto sulla direttrice delle ghibelline Siena - Pisa evitando l’ostacolo dei Volterrani e senza indispettire la guelfa e sempre più prepotente Firenze. Per questo motivo i Sangimignanesi dovevano barcamenarsi tra necessità di commercio e opportunità politica. Quando, dopo la battaglia di  Benevento del 1266, i Guelfi sconfitti a Montaperti ripresero il sopravvento si pose un grave problema politico, infatti la tradizione ghibellina a San Gimignano era forte e se i Ghibellini fossero stati esiliati ci sarebbero stati problemi economici e politici per tutti. Fu così che con decisione unanime il 26 aprile 1266 il Consiglio, su proposta del podestà, che era ancora Neri di Piccolino degli Uberti, deliberò di nominare di lì in avanti consiglieri per metà Guelfi e per metà Ghibellini quod sint tot de una voluntate, quot de altera

1274 La pittura infamante

L’intelligente e razionale tregua cittadina tra Guelfi e Ghibellini non poteva che essere precaria. Nel 1267 Carlo d’Angiò e Firenze imposero a San Gimignano di rompere con Pisa e i risultati furono disastrosi per il commercio della lana, delle stoffe, delle spezie, dell’allume, del cuoio e di quant’altro, perché gli homines Sancti Geminiani sint Pisis cum eorum rebus et mercentur cotidie cum Pisanis Nel 1269 poi, con la vittoria nella battaglia di Colle, i Guelfi riconquistarono pienamente il campo e la norma paritaria non andò oltre gli anni ’80, sempre messa in discussione anche da quanto succedeva in città.

Per esempio nel 1274 il ghibellino Nanza Paltoni uccise, con la complicità di un servo, il fratello Schiavo, capo di Parte Guelfa, riuscendo poi a fuggire nella ghibellina Pisa. Non potendo eseguire la condanna dell’assassino il podestà Deo de’ Tolomei, sentiti i Capitani e il consiglio di Parte Guelfa, ordinò di dipingere la scena dell’enorme et abominabile maleficium sulla facciata della pieve prospiciente la piazza. La decisione fu presa immediatamente e in meno di venti giorni la scena del delitto venne riprodotta in un dipinto infamante dal pittore Rinaldo da Siena subito remunerato pro suo salario et coloribus

1255 The first Statute of the Commune

In the first half of the 13th century Italy was divided between Guelphs and Ghibellines, and San Gimignano was no exception, but the picture was not always so straightforward. While the Gregorio and Salvucci families militated decidedly in the Ghibelline faction other families, such as the Ruggerotti, Cattani or Ardinghelli, were keeping a foot in both camps. Even if the Ghibelline factionwas prevailingwhen the emperorand his army were nearby (in 1251 the Florentine Neri Piccolino degli Uberti, brother of the more famous Farinata, became podestà, whom not by mere coincidence would return to hold office in 1261 first, and from 1264 to 1266 after the battle of Montaperti), after the death of Frederick II the political balance was challenged, so much so that the Florentine Guelphs occupied Castelvecchio, soon recaptured by the Sangimignanesi. In 1254, the Florentines intervened in a dispute between the Commune and some of the city guilds, which considered the fines they had received to be excessive, and sided with the latter, ordering the Commune to tear down part of the walls, even though that eventually never happened.In 1255 the Commune adopted new Statutes that, despite being privileges directly granted by the emperor, they also ratified, de facto, a form of subordination to Florence, which had already strengthened its hegemony in the Valdelsa area with the subjugation of Poggibonsi the previous year.

1266 The historical compromise between Guelphs and Ghibellines

The 13th century is defined as the belle epoque of San Gimignano. During these years, economic and demographic growth continued apace. The families became richer and built new palaces and towers. The city expanded up until the construction of the second city wall around 1265, a structure that remains unchanged to this day. The county of the city of towers, however, was unable to expand as much as it was needed to feed its growing population, hence the ability to trade was the primary need for the small municipality, especially on the Ghibelline Siena-Pisa axis, avoiding the Volterrani's hindrance and without upsetting the Guelph and overbearing Florence. For this reason, the people of San Gimignano had to navigate between the need for trade and political opportunities. After the battle of Benevento in 1266, when the Guelphs, defeated at Montaperti, regained the upper hand, a serious political problem arose: the Ghibelline tradition in San Gimignano was so strong that if the Ghibellines had been exiled, there would have been economic and political problems for everyone.

And so it was that with a unanimous decision on the 26th of April 1266, the Council, at the proposal of the podestà, Neri di Piccolino degli Uberti, decreed to appoint, thenceforth, half Guelphs and half Ghibellines councillors quod sint tot de una voluntate, quot de altera.

44 | Ferie delle messi 2023
Le storie della Storia di San Gimignano (1199-1353)

Locanda Il Pino

Via Cellolese 4/8

Mob +39 347 7072469

Tel. +39 0577 907003

53037 San Gimigano (SI)

locandailpino@gmail.com

www.locandailpino.it

Ristorante Fuoriluogo

Via Niccolò Cannicci 2/a

53037 San Gimignano

Tel. 379 109 3484

ristorantefuoriluogo

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Ristorante Il Pino

Via Cellolese 6/10

Tel. e fax 0577 940415

53037 San Gimigano (SI)

info@ristoranteilpino.it

www.ristoranteilpino.it

Ristorante il Pino

Enoteca

Gustavo Mescita Vini

di Becucci M. & C. s.n.c.

Via San Matteo, 29

Tel. 0577940057

53037 San Gimignano (SI)

enotecagustavo@pec.it

1289 Arriva Carlo II d’Angiò

Nel maggio 1289 arrivò in Toscana Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo con un seguito di cavalieri francesi, diretto a Rieti per ricevere dal papa Niccolò V la corona di re di Napoli e di Sicilia. A Firenze fu accolto dalle delegazioni dei comuni di Parte Guelfa tra i quali San Gimignano, che in quest’occasione vide riconfermati

i privilegi concessi da Carlo I d’Angiò vent’anni prima. In tempo reale, nella seconda metà dell’anno 1289, il podestà fiorentino Tengo di Buondelmonte ordinò al pittore Azzo di Masetto di affrescare un omaggio a Carlo II d’Angiò con il suo corteo nel registro mediano della parete opposta alla porta d’ingresso della Sala del Maggior Consiglio. Il re venne rappresentato assiso in trono circondato da falconieri e cavalieri e dalle giostre, i giochi, i canti e i balli che lo avevano accolto. Sopra

furono dipinti gli stemmi di Firenze, d’Aragona, di Castiglia, della Francia, dello Stato della Chiesa, dell’Impero, d’Inghilterra oltre a quelli di Guy de Monfort, Amerigo di Narbona e Carlo Martello rispettivamente vicario, capitano e figlio del re. Sotto, un leone che brandisce la spada si riferisce probabilmente al trionfante partito guelfo fiorentino. Nel passaggio del potere imperiale dagli Svevi agli Angioini San Gimignano aveva mantenuto pressoché intatti i suoi privilegi.

1274 The defamatory painting

The intelligent and rational city truce between Guelphs and Ghibellines could only be precarious. In 1267, Charles of Anjou and Florence forced San Gimignano to break with Pisa, and the results were disastrous for the trade of wool, cloth, spices, alum, leather and everything else, because the homines Sancti Geminiani sint Pisis cum eorum rebus et mercentur cotidie cum Pisanis. Then, in 1269, with the victory at the Battle of Colle, the Guelphs prevailed, and the "rule of equals" did not survive past the 1280s, which was also continuously challenged by what was happening inside the city.

For instance, in 1274, the Ghibelline Nanza Paltoni, with the complicity of a servant, killed his brother Schiavo, leader of the Guelph Party, and then managed to escape to the Ghibelline Pisa. Unable to execute the murderer's sentence, the podestà Deo de' Tolomei, heard the Captains and the council of the Guelph Party, ordered to paint the scene dell’enorme et abominabile maleficium on the parish church façade, facing the square. The decision was taken at once, and less than twenty days later the scene of the crime was reproduced in an defamatory painting by the painter Rinaldo da Siena, immediately remunerato pro suosalario et coloribus.

1289 Charles II of Anjou arrives.

In May 1289, Charles II of Anjou, known as Charles the Lame, arrived in Tuscany with a retinue of French knights on his way to Rieti, to receive the crown of King of Naples and Sicily from Pope Nicholas V. In Florencehe was welcomed by the delegations of the Guelph communes, including San Gimignano which, on this occasion, got the privileges granted by Charles I of Anjou twenty years earlier reconfirmed. At the same time, in the second half of 1289, the Florentine podestà Tengo di Buondelmonte ordered the painter Azzo di Masetto to fresco a tribute to Charles II of Anjou and his retinue in the middle section of the wall across the entrance door of the Sala del Maggior Consiglio. The king was portrayed seated on a throne surrounded by falconers and knights and the jousting, games, singing and dancing that had greeted him. Painted above were the coats of arms of Florence, Aragon, Castile, France, England, the Papal State, the Empire, as well as those of Guy de Monfort, Amerigo of Narbona and Charles Martel, respectively vicar, captain and son of the king. Below, a lion brandishing a sword probably referring to the triumphant Florentine Guelph faction. In the transition of imperial power from the Swabians to the Angevins, San Gimignano kept its privileges virtually intact.

46 | Ferie delle messi 2023 Le storie della Storia di San Gimignano (1199-1353)
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1300 L’ambasceria di Dante

Agli albori del 1300 la spinta economica che aveva fortemente caratterizzato i secoli precedenti si stava affievolendo. San Gimignano era una città di quasi 10.000 abitanti che ancora riusciva, sempre con maggior difficoltà, a difendere i propri margini di autonomia dalla dominante Firenze, si interfacciava culturalmente con Siena e manteneva proficui scambi economici con Pisa, anche se quest’ultima, sconfitta nella battaglia della Meloria nel 1284 dai Genovesi, (che nel 1290 distrussero anche Porto Pisano), e perso nel 1291 San Giovanni d’Acri in Palestina riconquistato dai musulmani, stava molto riducendo il raggio della propria attività mercantile. La situazione politica nella regione tuttavia restava irrequieta e Firenze inviò a San Gimignano come ambasciatore un potente politico, che di lì a due mesi sarebbe diventato uno dei sette  priori della città del giglio, ad ammonire e ricordare ai Sangimignanesi, riottosi a partecipare all’ennesima lega guelfa, che i due popoli, il fiorentino e il sangimignanese, dovevano essere unum et idem, anzi semper fuerunt unum et idem. L’ambasciatore era Dante Alighieri che sarebbe presto diventato famoso, ma come poeta. Il 7 maggio 1300 il podestà Mino de’ Tolomei lo ricevette nella Sala del Maggior Consiglio che oggi si chiama sala di Dante in suo onore.

1308 La guerra contro Volterra

Dopo una serie infinita di guerre e guerricciole per tutto il corso del ‘200 con dispute continue sulla proprietà dei castelli di Montignoso, Montevoltraio e della Nera in Valdera, alla fine nel 1308 scoppiò la grande guerra “contro i perfidi e nemici volterrani” nonostante che i rapporti fossero migliorati nella seconda metà del secolo precedente tanto che il vescovo di Volterra Ranieri era divenuto podestà di San Gimignano nel secondo semestre del 1288 e spesso i giudici sangimignanesi erano chiamati a dirimere le controversie dei Volterrani. Il problema era sempre il solito: de finibus districtuum utriusque Comunis, quello dei confini. La guerra fu condotta da ambo le parti con mezzi imponenti, furono assoldati più di 700 cavalieri per parte, e si rivelò un’impresa costosissima. Per ingaggiare il capitano di ventura Fulcieri da Calboli e altri comandanti con le loro masnade, oltre a 100 pedoni forestieri, i Sangimignanesi si indebitarono in modo spropositato per oltre 20.000 fiorini mentre le continue “cavallate” dei due schieramenti danneggiavano seriamente la campagna. Costretti alla fine alla pace dai soliti Fiorentini, la disfida si concluse nel 1309, senza vincitori né vinti, anche se la pace fu siglata solo nel 1313, ma con i due Comuni indebitati e con le rispettive campagne saccheggiate.

1300 Dante's diplomatic mission

At the dawn of the 14th century, the economic momentum that had strongly characterised the previous centuries was waning. San Gimignano was a city of almost 10,000 inhabitants that still managed, with increasing difficulty, to defend its autonomy from the dominant Florence. It was culturally interacting with Siena and was still maintaining profitable economic exchanges with Pisa, even though the latter, defeated in the battle of Meloria in 1284 by the Genoese (who also destroyed Porto Pisano in 1290), and lost San Giovanni d'Acri in Palestine to the Muslims in 1291, was greatly reducing the range of its mercantile activity. The political situation in the region, however, remained tense, and Florence sent to San Gimignanoa powerful politicianas ambassador, later to become one of the seven priors of the city of the lily. He warned and reminded the people of San Gimignano, who were reluctant to participate in yet another Guelph alliance, that the two communities, the Florentine and the Sangimignanesi, should be unum et idem, or rather semper fueruntunum et idem.The ambassador was Dante Alighieri, who would soon become famous as a poet. On the 7th of May 1300, the podestà Mino de' Tolomei received him in the Sala del Maggior Consiglio, which today is called the Sala di Dante in his honour.

1308 The war against Volterra

After an endless series of wars and guerrilla warfare throughout the 13th century, with continuous disputes over the ownership of the castles of Montignoso, Montevoltraio and Nera in Valdera, at the end of 1308 the great war "against the perfidious Volterrani enemies" broke out. This despite the fact that the relationships between Sangimignanesi and Volterrani had gotten better during the previous century, so much so that in 1288 the bishop of VolterraRanieri became podestà of San Gimignano, and sangimignanesi judges were often called upon to settle Volterrani controversies. It was always the same problem: de finibus districtuum utriusque Comunis, that of the borders. The war was waged by both sides with massive resources, more than 700 horsemen were hired on each side, and it proved to be a very costly undertaking. In order to recruit the mercenary captain Fulcieri da Calboli and other commanders with their companies, along with 100 foreign infantrymen, the people of San Gimignano ran into a disproportionate debt of more than 20,000 florins, while the constant riding from both sides seriously damaged the countryside. Eventually forced into peace by the Florentines, the feud ended in 1309, with neither winners nor losers, although peace was not signed until 1313, with the two Communes in debt and their respective campaigns sacked.

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1311 La Torre

Grossa

Nel 1287, sotto il podestà Sinibaldo de’ Pulci di Firenze, i Sangimignanesi iniziarono a costruire il nuovo Palazzo Comunale dove, nel dicembre 1288, si tenne la prima congregatio in palazzo novo, ossia il primo consiglio mentre i lavori architettonici proseguivano di pari passo con la decorazione pittorica. Nel 1298 il Comune decise anche di costruire una propria torre affiancata al palazzo per poter disporre liberamente delle campane, che fino a quel momento erano state gestite dalla pieve. Infatti un lungo contenzioso con la chiesa in merito alla riscossione delle decime era stato risolto positivamente per il Comune dall’arbitrato del 1292 del sangimignanese Scolaio Ardinghelli, arcivescovo di Tiro e di Arborea, e da allora le ritorsioni della pieve erano continue.

Nel 1300 iniziarono i lavori con l’incarico al muratore Mannuccio di Bonaccorso Moronti ad faciendum fieri Turris e i lavori si conclusero nel 1307. Ultima ad essere costruita, la più alta con le sue 96 braccia, ossia 54 metri, con pareti spesse 2 metri, doveva assolvere a funzioni militari oltre a quelle civiche di campanile. E nel 1311 il Podestà Pazzino de’ Pazzi di Firenze ordinò che il campanone, la campana grossa in funzione sul campanile della pieve, venisse trasportata sulla torre del Comune.

1311 The Big Tower

1317 La “Maestà” di Lippo Memmi

Nel 1317 il podestà Nello di Mino de’ Tolomei, membro di una potente casata guelfa senese, commissionò a Memmo di Filippuccio, pittore ufficiale del Comune, la realizzazione di una grande “Maestà” nella Sala del Maggior Consiglio eliminando alcune scene di caccia e di torneo precedentemente dipinte. L’opera fu realizzata dal figlio Lippo Memmi sulla scorta di quella dipinta da suo cognato Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena due anni prima. Nell’affresco il Podestà si fece raffigurare a grandezza naturale, e non più piccolo della Madonna e dei Santi com’era uso per umiltà, con lo scopo politico di ribadire l’importanza del potere indirizzato al bonum commune, in un periodo nel quale questo era messo seriamente in dubbio. E infatti nel successivo 1319 Tribaldo e Fresco Baroncetti, appartenenti ad una ricca famiglia di prestatori, tentarono con un colpo di mano di “scacciare i magistrati del Comune”, ma il tentativo fallì, i due vennero esiliati e i loro beni furono confiscati. La situazione per il Comune di San Gimignano, tuttavia, diventava sempre più difficile. Costretti a partecipare alla guerra contro Castruccio Castracani i Sangimignanesi mandarono 25 cavalli e 100 balestrieri ma, dopo la sconfitta di Altopascio, videro i loro territori ripetutamente saccheggiati e nel 1329, stremati da una tremenda carestia, dovettero ulteriormente indebitarsi per 11.000 fiorini con i banchieri fiorentini.

1317 The “Maestà” of Lippo Memmi

In 1287, under the podestà Sinibaldo de' Pulci of Florence, the people of San Gimignano began to build the new Palazzo Comunale where, in December 1288, the first congregatio in palazzo novo, i.e. the first council meeting, was held, while the architectural work continued hand in hand with the pictorial decoration. In 1298, the municipality also decided to build its own tower next to the palace in order to freely use the bells, which until then had been managed by the parish. In fact, a long dispute with the church over the collection of tithes had been resolved in favour of the municipality by the 1292 arbitration of Scolaio Ardinghelli from San Gimignano, archbishop of Tyre and Arborea, and since then, the retaliation of the parish had been incessant.

In 1300, the construction of the tower began with the appointment of the mason Mannuccio di Bonaccorso Moronti ad faciendum fieri Turris, and it was completed in 1307. The last tower to be built, the tallest of them all, with its 96 braccia, or 54 metres, and 2 metre thick walls, was intended to serve military functions in addition to its civic one as a bell tower.In 1311, the Podestà Pazzino de' Pazzi of Florence ordered that the campanone, the big bell that was in operation on the parish bell tower, was to be moved to the tower of the municipality.

In 1317, the podestà Nello di Mino de' Tolomei, a member of a powerful Guelph family from Siena, commissioned Memmo di Filippuccio, the official painter of the municipality, to paint a large “Maestà” in the Sala del Maggior Consiglio, erasing some previous hunting and tournament scenes. The masterpiece was painted by his son Lippo Memmi, inspired by the one painted by his brother-in-law Simone Martini in the Palazzo Pubblico of Siena two years earlier. In the fresco, the Podestà had himself portrayed life-size and not smaller than the Madonna and the Saints, as it was customary out of humility, with the political intent of reaffirming the importance of power aimed at the bonum commune, in a time when this was being seriously questioned. And indeed, in the following 1319, Tribaldo and Fresco Baroncetti, who belonged to a wealthy family of lenders, attempted to "drive the magistrates out of the Commune" in a coup d'état. However, the attempt failed, the two were exiled and their property was confiscated. The situation for the Commune of San Gimignano, however, became increasingly difficult. Forced to participate in the war against Castruccio Castracani, the Sangimignanesi sent 25 horses and 100 crossbowmen, but after the defeat at Altopascio, they saw their territories repeatedly plundered. And in 1329, exhausted by a terrible famine, they had to indebt themselves further for 11,000 florins to Florentine bankers.

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1321 La prima vigna della Vernaccia

Per sfamare la popolazione in continua crescita, almeno fino all’inizio del Trecento, le attività agricole nel territorio sangimignanese si espansero a spese dei vasti boschi, il nemus Casperani, che pure, a loro volta costituivano un’importante risorsa economica. La campagna, condotta per lo più a mezzadria e coltivata a promiscuo con i campini di cereali o legumi intervallati dai filari degli alberi, produceva molto vino, il prezioso e remunerativo zafferano e, soprattutto cereali, (frumento, orzo, avena e miglio), in quantità importanti ma non sufficienti per le necessità interne tanto che la Città doveva spesso acquistare il grano sui mercati regionali e non solo. Alla fine del ‘200, quando irruppero sui mercati i preziosi vini “forti e/o navigati” come il Greco e la Vernaccia, registrati nelle Gabelle comunali del 1274 al costo di 3 soldi ad mulum e 2 soldi ad asinum, San Gimignano divenne subito anche produttore di vini speciali. Il primo documento disponibile del 1321 ricorda che “Narduccio del fu Saladuccio acquistò alcuni pezzi di terra nella villa di Casale, li riunì e li appoderò, costruendovi una casa nuova. Affittò questa proprietà (…) riservandosi l’orto, il pastino vernaccie, il solaio e la colombaia della casa nuova”.

1321 The first Vernaccia vineyard

1348 La Peste Nera

Con il progredire del Trecento la situazione economica sangimignanese diventò sempre più precaria anche se i numeri raccontano che alla diminuzione della ricchezza di molte famiglie di antica origine si contrapponeva una lieve crescita dei patrimoni borghesi. Il commercio oltremare tramite Pisa, che dal 1324 aveva perso anche la Sardegna conquistata dagli Aragonesi, si fece sempre meno intenso; i debiti contratti per la guerra contro Volterra e per l’acquisto di derrate di grano in conseguenza delle continue carestie cominciarono a pesare gravemente sui conti pubblici e fecero la loro comparsa in Città i prestatori ebrei; l’industria manifatturiera non decollava e la fiorente attività agricola, tradizionalmente costruita su aziende di dimensioni molto ridotte, tanto che nel 1314 se ne contavano ancora 2.091, subiva un forte accentramento ad opera del ceto mercantile/usuraio sangimignanese, e dagli anni ’30 anche fiorentino, che si stava appropriando di sempre maggiori estensioni di terreno anche utilizzando forme speculative come la compera del grano in erba.

Ma il colpo decisivo per la già sofferente economia sangimignanese arrivò nella primavera del 1348: una terribile epidemia di peste, arrivata a San Gimignano da Pisa, decimò gran parte della popolazione. Secondo il “Libro delle bocche della terra e delle ville” del 1350 i residenti in città e erano calati del 58,7% e del 45% nel distretto.

1348 The Black Death

In order to feed the ever-growing population, at least until the beginning of the 14th century, agricultural activities in the San Gimignano area expanded at the expense of the vast forests, the Casperaninemus, which also constituted an important economic resource. The countryside, mostly run on sharecropping and cultivated with cereal or legume fields interspersed with tree rows, produced a lot of wine, the precious and remunerative saffron, and, above all, cereals (wheat, barley, oats and millet), in large quantities. Nevertheless it was not enough for domestic needs, to the point that the city often had to buy the grain on regional markets and beyond. At the end of the 13th century, when the precious "strong and/or imported" wines such as Greco and Vernaccia, registered in the Gabelle Comunali of 1274 at the cost of 3 soldi ad mulum and 2 soldi ad asinum, burst onto the markets, San Gimignano immediately became also a producer of special wines. The earliest document available, dated 1321, records that "Narduccio del fu Saladuccio bought some pieces of land in the villa of Casale, brought them together and arranged them, building a new house there. He rented this property (...) reserving for himself the vegetable garden, il pastino vernaccie, the attic and the dovecote of the new house”.

As the 14th century progressed, the economic situation in San Gimignano became more and more precarious, even though the numbers tell us that the decrease in wealth of many ancient families was counterbalanced by a slight growth in bourgeois properties. Overseas trade through Pisa, which since 1324 had also lost Sardinia, conquered by the Aragonese, became less and less intense. The debts contracted due to the war against Volterra and to the purchase of grain as a consequence of continuous famine began to weigh heavily on the public accounts, and Jewish lenders appeared in town. The manufacturing industry was not taking off and the flourishing agricultural activity, traditionally built on very small farms, so much that in 1314 there were still 2,091 of them, was being strongly centralised by the San Gimignano merchant/lender class, and since the ‘30s by the Florentines, which were appropriating ever bigger areas of land, by using speculative forms such as the buying of grain futures as well.

But the final blow to San Gimignano's already suffering economy came in the spring of 1348: a terrible plague epidemic, which arrived in San Gimignano from Pisa, decimated most of the population. According to the 'Libro delle bocche della terra e delle ville' (Book of the mouths of the land and villas) of 1350, the number of residents fell by 58.7% in the town and by 45% in the district.

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1352 La decapitazione

Rossellino e Primerano Ardinghelli

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Se per tutta la seconda metà del Duecento il Comune di San Gimignano era riuscito nella non facile impresa di arginare le liti tra i guelfi e i ghibellini, non riuscì però a impedire la costituzione su altre basi, stavolta economiche e non politiche, di potenti consorzi familiari in lotta endemica tra di loro e con velleità di dominazione signorile. Due veri e propri clan, i Salvucci e gli Ardinghelli, destabilizzarono mortalmente la vita cittadina a partire dagli anni ‘30 del Trecento in una continua interazione con le fazioni fiorentine o senesi o pisane. Nel 1332 i fuoriusciti Ardinghelli si rifugiarono a Camporbiano dove il Comune corse a “bandiere spiegate”, li sconfisse e diede alle fiamme la villa” provocando l’ira di Firenze. Nel 1344 gli Ardinghelli furono condannati per questi e altri fatti e alfine, il 19 agosto 1352 Rossellino e Primerano Ardinghelli e Angelo Bartoli, furono decapitati “appiè della scala del Palazzo del Comune”. La rivincita non si fece attendere e il 30 dicembre gli Ardinghelli, congiuntisi coi da Picchena e coi Rossi di Firenze, penetrarono “nella Terra da Porta Quercecchio, assalirono sulla piazza le case dei Salvucci, e dopo lunga e aspra zuffa, postele a sacco e fuoco, cacciarono da San Gimignano i vinti avversari”.

1353 La sottomissione a Firenze

Nel 1353 il Comune di San Gimignano, fiaccato dai molti debiti che aveva contratto con i banchieri fiorentini come gli Strozzi, gli Arrighi, gli Scolari e con la società di S. Maria d’Orsammichele, colpito pesantemente dall’epidemia che aveva provocato gravi danni economici e una grave penuria di manodopera, stanco delle interminabili discordie interne, decise di sottomettersi a Firenze anche in questo caso dopo un’aspra disputa tra gli Ardinghelli che erano favorevoli e i Salvucci che erano contrari. I Fiorentini sulle prime rifiutarono, forse per calcolo o forse per le pressioni dei Salvucci, ma alla fine ”si piegarono alla dimanda e sottoposto lo scrutinio segreto nel gran Consiglio della Repubblica, se i Sangimignanesi doveansi o no ricevere in perpetua, sudditanza, il partito restò vinto, ma solo di una fava nera”.

San Gimignano venne inquadrato come lega nel contado fiorentino sotto un capitano eletto dalla Città. Le istituzioni sangimignanesi non cambiarono, ma un delegato di Firenze, adesso, controllava gli Statuti e il podestà sarà, d’ora in poi, sempre nominato dai Fiorentini.

1352 The beheading of Rossellino and PrimeranoArdinghelli

Throughout the second half of the 13th century, the Commune of San Gimignano had succeeded in the not easy task of stemming the quarrels between the Guelphs and Ghibellines, but it could not prevent the constitution on other bases, economic and not political this time, of powerful family consortia in endemic struggle among themselves and with ambitions of lordly domination. Two real clans, the Salvucci and the Ardinghelli, mortally disrupted the town life from the 1430s onwards, in a continuous interaction with Florentine or Senese or Pisan factions. In 1332, the Ardinghelli outcasts took refuge in Camporbiano where the Commune rushed in "with unfurled flags", defeated them and burnt down the villa" provoking the wrath of Florence.In 1344, the Ardinghelli were condemned for these and other facts, and finally, on the 19th of August 1352, Rossellino and Primerano Ardinghelli and Angelo Bartoli were beheaded "appiè della scala del Palazzo del Comune", i.e at the bottom of the stairs of the Communal Palace. The revenge was not long to come and on the 30th of December, the Ardinghelli, joined forces with the da Picchena and the Rossi of Florence, infiltrated “the Terra from Porta Quercecchio, attacked the houses of the Salvucci in the square, and after a long and bitter fight, sacked them and set fire to them, driving their vanquished adversaries out of San Gimignano”.

1353 Submission to Florence

In 1353, the Commune of San Gimignano, burdened by the many debts contracted with Florentine bankers like Strozzi, Arrighi, Scolari and the society of S. Maria d'Orsammichele, heavily affected by the epidemic that had caused serious economic damage and a shortage of labour, and tired of the interminable internal disputes, decided to submit to Florence. Once again after a heated dispute between the Ardinghelli who were in favour and the Salvucci who were against. At first the Florentines refused, perhaps out of calculation or because of pressure from the Salvucci but, in the end, "they yielded to the plea and voted through a secret ballot in the Grand Council of the Republic whether or not the people of San Gimignano should be given in to perpetual subservience, but the Salvucci faction was defeated, only by one black bean".

San Gimignano was established as a league in the Florentine contado under a captain elected by the city. The institutions of San Gimignano did not change but, henceforth, a Florentine delegate would be in control of the Statutes, and the podestà itself would be appointed by the Florentines.

Cavalieri di Santa Fina | 53 Le storie della Storia di San Gimignano (1199-1353)

SAN GIMIGNANO AL CINEMA NEL MEDIOEVO

La città più cinematografata d’Italia tra quelle di piccole dimensioni è senza dubbio San Gimignano, luogo ideale, perfetta quinta scenica per moltissimi film di ambientazione medievale con qualche sconfinamento nel Rinascimento e nella prima Età moderna.

San Gimignano is certainly the most cinematic city among the small ones in Italy: an ideal place, a perfectlocation for a lot of movies set in the Middle Age, with some trespassing on Renaissance and on the first Modern age.

Il principe delle volpi

Il principe delle volpi (Prince of Foxes) è un film del 1949 diretto da Henry King, tratto dal romanzo Il principe delle volpi, di Samuel Shellabarger, ambientato in un immaginario Medioevo italiano e adattato per la Fox da Milton Krims. Personaggio protagonista è Andrea Orsini (Tyrone Power), che non si piega agli intrighi di Cesare Borgia (Orson Welles), suo padrone e generale, e per amore passa al nemico. Fatto prigioniero, riesce a fuggire e a guidare la riscossa contro il tiranno.

Prince of Foxes is a 1949 movie directed by Henry King, adapted from the novel “Prince of Foxes” by Samuel Shellabarger, set in a fictional Italian Middle Age and adapted for the Fox by Milton Krims. The main character is Andrea Orsini (Tyrone Power), a captain in the service of Cesare Borgia (Orson Welles), who doesn’tgive in to his master intrigues and he goes over the enemy for love. Taken prisoner, he succeed in escaping and in leading the resistance against the tyrant.

Pia de' Tolomei

Pia de' Tolomei è un film del 1958 diretto da Sergio Grieco.Pia de' Tolomei (Ilaria Occhini) pur essendo innamorata di Ghino Perticari (Jacques Sernas), è stata costretta a sposare il nobile senese Nello della Pietra (Arnoldo Foà) che, quando viene a scoprire il suo amore per l'altro uomo, la fa rinchiudere in una torre.

Pia de’ Tolomeiis a 1958 movie directed by Sergio Greco. Pia de’ Tolomei (Ilaria Occhini), even if is in love with Ghino Perticari (Jacques Sernas), was forcedt o merry the Sienese noble Nello della Pietra (Arnoldo Foà). When he finds out her love for the other man, Nello Della Pietra locked her wife up in a tower

Le piacevoli notti

Le piacevoli notti è un film del 1966 diretto da Armando Crispino e Luciano Lucignani.Fonte di “libera” ispirazione sono state alcune delle 75 novelle appartenenti alla raccolta omonima composta dallo scrittore bergamasco Giovanni Francesco Straparola negli anni '50 del XVI secolo.

Le piacevoli notti is a 1966 movie directed by Armando Crispino and Luciano Lucignani. The movie is looselyi nspired to some of the 75 novels from the homonymous collection written by the Bergamo writer Giovanni Francesco Straparola in the 1650s.

Fratello sole, sorella luna

Fratello sole, sorella luna è un film del 1972 diretto da Franco Zeffirelli, liberamente ispirato alla vita e alle opere di san Francesco, dalla sua vocazione all'istituzione della regola francescana. Ha vinto il David di Donatello 1972 come miglior regia a Franco Zeffirelli ed è stato candidato all'Oscar alla migliore scenografia del 1974.

Fratello sole, sorella luna a 1972 film directed by Franco Zeffirelli, loosely inspired by the life and works of San Francesco, from his vocation to the foundation of the Franciscan rule. It was awarded with the David di Donatello in 1972 as best director to Franco Zeffirelli and it was nominated for the Academy Award for best scenography in 1974.

54 | Ferie delle messi 2023

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Azienda Agricola Casale di Falchini

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Viale Marconi, 45 - 53036 Poggibonsi (SI) Tel./Fax 0577 981648 - Cell. 370 3068171

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Bianco Toscano I.G.T. - Rosso Toscano I.G.T.

Produzione propria di :

Vin Santo del Chianti D.O.C. - Grappa di Vernaccia

Vernaccia di San Gimignano D.O.C.G. - Chianti Colli Senesi D.O.C.G.

Olio Extravergine di oliva Laudemio®

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Tel: 0577 941305

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Lorenzino de' Medici

è un film del 1935 diretto da Guido Brignone.La pellicola è ispirata alle vicende realmente accadute nella Firenze della prima metà del Cinquecento, e già descritte nell'opera teatrale Lorenzaccio di Alfred de Musset. Lorenzino de' Medici spadroneggia insieme ad Alessandro, signore della città. Per impedire che l'amata Bianca Strozzi venga concupita o rapita dal suo compagno di bagordi, ordisce una congiura contro di lui, facendo leva sull'odio e sull'invidia di un suo soldato. Il duca Alessandro muore. Lorenzino fugge a Venezia dove viene assassinato da un sicario di Cosimo de' Medici.

Lorenzino de' Medici is a 1935 movie directed by Guido Brignone. The film is based on true events in the Florence in the first half of the sixteenth century, and already told in the play Lorenzaccio by Alfred de Musset. Lorenzino de' Medici bosses around together with Alessandro, lord of the city. To keep his beloved Bianca Strozzi from being coveted or kidnapped by fun companion, Lorenzino de’ Medici plots a conspiracy against him, getting on his soldier’shatred and envy. Duke Alessandro dies. Lorenzino flees to Venice, where he is killed by an hit man of Cosimo de' Medici.

Una cavalla tutta nuda

Una cavalla tutta nuda è un film del 1972 diretto Franco Rossetti, liberamente ispirato a novelle di Giovanni Boccaccio e Franco Sacchetti.Gulfardo de' Bardi (Renzo Montagnani) e il suo amico Folcacchio Folcacchieri (Don Backy) sono incaricati dal priore di Borgo d'Elsa di recare un'ambasceria al vescovo di Volterra. Durante il viaggio i due s'imbattono in una giovane e bella contadina di nome Gemmata (Barbara Bouchet), sposa di Niccolò. Folcacchio e Gulfardo fanno credere al marito ingenuo che possono trasformare Gemmata in cavalla e poi farle riavere di nuovo le sembianze umane.

Una cavalla tutta nuda is a 1972 movie directed by Franco Rossetti, loosely based on Giovanni Boccaccio and Franco Sacchetti novels. Gulfardo de' Bardi (Renzo Montagnani) and his friend Folcacchio Folcacchieri (Don Backy) are charged by the prior of Borgo d'Elsa with carrying an embassy to the bishop of Volterra. During the journey, the two come across a young and beautiful peasant girl named Gemmata (Barbara Bouchet), Niccolò’swife. Folcacchio and Gulfardo make the naive husband believe that they can turn Gemmata into a mare and then turn her back to human form.

Racconti proibiti... di niente vestiti

Racconti proibiti... di niente vestiti è un film del 1972, diretto da Brunello Rondi. Nel periodo di Papa Alessandro VI, Lorenzo del Cambio (Rossano Brazzi), pittore e poeta, induce al sesso Uccio, figlio di un suo amico, raccontandogli delle storie boccaccesche. Il ragazzo impara fin troppo bene le lezioni e ruba al maestro una bolla papale che gli permetterà di fornicare in un convento di monache. Nel finale il pittore muore, accompagnando la Morte sotto forma di una donna nuda.

Racconti proibiti... di niente vestiti is a 1972 movie directed by Brunello Rondi. In Pope Alexander VI age, Lorenzo del Cambio (Rossano Brazzi), painter and poet, lead to sex Uccio, his friend’s son, by telling him Boccaccio stories. The boy learns well hisl essons and steals from the master a papal bull, that will allow him to fornicate in a convent of nuns. At the end, the painter dies, taking Death in the shape of a naked woman.

Decameron Pie

Decameron Pie (Virgin Territory) è un film del 2007, diretto da David Leland, che mescola dramma a commedia giovanilistica e si ispira, piuttosto vagamente, al Decameron di Giovanni Boccaccio. Il film è uscito in Italia il 5 settembre 2008, incassando appena 1.119.000 €. Il film è ambientato nella Firenze del XIV secolo, investita dalla peste nera. La giovane e bella Pampinea Anastagi perde i genitori e il losco e perfido Gerbino della Ratta la vuole in sposa, mirando ai suoi soldi e alla sua magione, nonostante lei sia già stata promessa al conte russo Dzerzhinsky, in viaggio da Novgorod verso Firenze

Decameron Pie (Virgin Territory) is a 2007 movie, directed by David Leland, which mixes drama and youth comedy and is loosely basedon Giovanni Boccaccio's Decameron. The film was released in Italy on 5 September 2008, collecting just €1.119.000. The film is set in 14th century Florence, duringthe black plague. The young and beautiful Pampinea Anastagi loses her parents and the shady and evil Gerbino della Ratta wants to marry her, aiming for her money and her mansion, even if she has already been promised to the Russian count Dzerzhinsky, traveling from Novgorod to Florence.

56 | Ferie delle messi 2023 San Gimignano al Cinema nel Medioevo

L'età di Cosimo de' Medici

L'età di Cosimo de' Medici è una miniserie televisiva in tre puntate del 1972 diretta da Roberto Rossellini. La pellicola propone uno spaccato di storia della Firenze rinascimentale del 1400. Attraverso tre parti, di cui è diviso il film: si scoprirà come Cosimo de' Medici, detto Il Vecchio, riuscì nei primi anni del '400 a impadronirsi del potere temporale e delle menti dei cittadini con abili sotterfugi, anche se faceva ciò per instaurare un nuovo governo, migliore, che rendesse la città della Toscana una delle più fiorenti dell'Italia. Si verrà a conoscenza del suo esilio nel 1433 e del suo ritorno successivo.

L'età di Cosimo de' Mediciis a 1972 three-part TV series directed by Roberto Rossellini. The film offers a cross-section Renaissance Florence history in the 1400s. The film is divided into three parts: we’ll find out how Cosimo de' Medici, known as the Elder, managed in the early 1400s to take over the temporal power and citizens minds with cleverd eceptions, evenif he did this to establish a new better government that would make the Tuscan city one of the most prosperous in Italy. We’ll aware of hise xile in 1433 and his subsequent return.

Condottieri

Condottieri è un film del 1937 diretto da Luis Trenker.Film storico del 1937 di produzione italo-tedesca co-diretto da Giacomo Gentilomo e Anton Giulio Majano.La versione tedesca è stata co-diretta da Werner Klingler.

Girato in bianco e nero, con l'estetizzante fotografia di Carlo Montuori, accompagnato da musiche dal sapore marziale, il film è di fatto un collage di episodi storici che hanno per protagonista il condottiero Giovanni dalle Bande Nere.

Condottieri is a 1937 movie directed by Luis Trenker. Historical film from 1937 of Italian-German production co-directed by Giacomo Gentilomo and Anton Giulio Majano. The German version was co-directed by Werner Klingler. Shot in black and white, with the aesthetic photography of Carlo Montuori, accompanied by music with a martial taste, the film is composed by historical events starring the leader Giovanni dalle Bande Nere.

Beffe, licenzie et amori del Decamerone segreto

Beffe, licenzie et amori del Decamerone segreto è un film erotico del 1972, diretto da Walter Pisani (alias Giuseppe Vari)Il saltimbanco cantastorie Cecco Angiolieri riesce a conquistare con i suoi trucchi delle donne ritenute "impossibili": monache, nobildonne, fidanzate e coniugate

Beffe, licenzie et amori del Decamerone segreto is a 1972 erotic movie, directed by Walter Pisani (alias Giuseppe Vari) The acrobat storyteller Cecco Angiolieri is able to conquer with his tricks “impossible” women like nuns, noblewomen, girlfriends and married ones.

Per saperne di più - For further informations:

• Giovanni Bogani, Good morning San Gimignano. Il cinema tra le torri, Città di San Gimignano, Quaderni del Cinestate, 1994.

• Franco Vigni, Oltre la porta. San Gimignano e il cinema, Firenze, Aska, 2008.

• Un attimo di celebrità. I Sangimignanesi al cinema, San Gimignano, Associazione Pro Loco, 2008.

Cavalieri di Santa Fina | 57
San Gimignano al Cinema nel Medioevo

LA BOTTEGA dei Cavalieri

Maglietta polo per adulti

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Borse

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58 | Ferie delle messi 2023
online sul sito www.cavalieridiSantafina.it

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Le 18 definizioni evidenziate si riferiscono a San Gimignano e alla sua storia.

Le 18 definizioni evidenziate si riferiscono a San Gimignano e alla sua storia.

ORIZZONTALI

ORIZZONTALI

ORIZZONTALI

- 70. Varese sulle targhe - 71. Vano, inutile - 72. Le loro “Ferie” sono una manifestazione storica medievale.

1. Segue il mi - 2. Lavori archeologici - 7. La straordinaria statuetta etrusca che è stata esposta nel Museo Archeologico di San Gimignano - 13. C'è la Gardena e la Camonica - 16. È sempre stato il primo, pur non vincendo mai una gara - 17. Sud Sud Ovest - 19. Un bello della mitologia20. Ricopre le rive del fiume - 21. Difetto trascurabile - 23. La più importante famiglia ghibellina di San Gimignano che si contrappose a quella guelfa degli Ardinghelli - 26. Faceva coppia con Scarpelli - 27. Imboccature nei finimenti dei cavalli - 28. Iniziali di Pacino - 29. La battaglia del 1260 che ristabilì la supremazia ghibellina in San Gimignano - 30. Storica regione della Francia sud-occidentale - 32. I suoi "Cavalieri" si sono riuniti in Associazione nel 1993 - 34. Sostanza simile alla caffeina - 35. La storica Via, itinerario dei pellegrini, che attraversa San Gimignano - 37. Non li ha tutti...chi ha ragione - 40. Frutto con mallo e gheriglio - 42. Le vocali di troppi - 43. Tra Paperon e Paperoni - 44. Grande Raccordo Anulare - 45. Il grande Poeta che il 7 maggio 1300 si recò a San Gimignano portando un'ambasceria dei Guelfi fiorentini - 46. Il sindaco indossa quella tricolore - 48. Li imprigionano le manette - 50. L'epidemia "nera" che colpì San Gimignano nel 1348 - 51. Dacia, scrittrice - 52. Ingenuo, credulone - 54. Così è detta la Torre del Podestà, la più alta di San Gimignano - 56. Cosmetico per le guance - 57. Le vocali di moda - 58. Un quarto di VIII - 59. Ha dichiarato il centro storico di San Gimignano "Patrimonio mondiale dell'umanità" - 60. Evitati in modo scaltro - 61. La città emiliana il cui vescovo Geminiano, nel X secolo, pare abbia dato il nome al Comune (sigla) - 62. Meg, attrice statunitense - 64. Grosso uccello migratore - 65. A San Gimignano sono quattro: di Piazza, di Castello, di San Matteo e di San Giovanni - 67. Lo sono i tornei aperti a tutti - 69. Oggi a San Gimignano se ne contano quattordici, ma si dice che nel Trecento ve ne fossero

1. Segue il mi - 2. Lavori archeologici - 7. La straordinaria statuetta etrusca che è stata esposta nel Museo Archeologico di San Gimignano - 13. C’è la Gardena e la Camonica - 16. È sempre stato il primo, pur non vincendo mai una gara - 17. Sud Sud Ovest - 19. Un bello della mitologia - 20. Ricopre le rive del fiume - 21. Difetto trascurabile - 23. La più importante famiglia ghibellina di San Gimignano che si contrappose a quella guelfa degli Ardinghelli - 26. Faceva coppia con Scarpelli - 27. Imboccature nei finimenti dei cavalli - 28. Iniziali di Pacino - 29. La battaglia del 1260 che ristabilì la supremazia ghibellina in San Gimignano - 30. Storica regione della Francia sud-occidentale - 32. I suoi “Cavalieri” si sono riuniti in Associazione nel 1993 - 34. Sostanza simile alla caffeina - 35. La storica Via, itinerario dei pellegrini, che attraversa San Gimignano - 37. Non li ha tutti...chi ha ragione - 40. Frutto con mallo e gheriglio42. Le vocali di troppi - 43. Tra Paperon e Paperoni - 44. Grande Raccordo Anulare - 45. Il grande Poeta che il 7 maggio 1300 si recò a San Gimignano portando un’ambasceria dei Guelfi fiorentini - 46. Il sindaco indossa quella tricolore - 48. Li imprigionano le manette - 50. L’epidemia “nera” che colpì San Gimignano nel 1348 - 51. Dacia, scrittrice - 52. Ingenuo, credulone - 54. Così è detta la torre la più alta di San Gimignano - 56. Cosmetico per le guance - 57. Le vocali di moda - 58. Un quarto di VIII - 59. Ha dichiarato il centro storico di San Gimignano “Patrimonio mondiale dell’umanità” - 60. Evitati in modo scaltro - 61. La città emiliana il cui vescovo Geminiano, nel X secolo, pare abbia dato il nome al Comune (sigla) - 62. Meg, attrice statunitense - 64. Grosso uccello migratore - 65. A San Gimignano sono quattro: di Piazza, di Castello, di San Matteo e di San Giovanni - 67. Lo sono i tornei aperti a tutti - 69. Oggi a San Gimignano se ne contano quattordici, ma si dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue

VERTICALI

1. Segue il mi - 2. Lavori archeologici - 7. La straordinaria statuetta etrusca che è stata esposta nel Museo Archeologico di San Gimignano - 13. C'è la Gardena e la Camonica - 16. È sempre stato il primo, pur non vincendo mai una gara - 17. Sud Sud Ovest - 19. Un bello della mitologia20. Ricopre le rive del fiume - 21. Difetto trascurabile - 23. La più importante famiglia ghibellina di San Gimignano che si contrappose a quella guelfa degli Ardinghelli - 26. Faceva coppia con Scarpelli - 27. Imboccature nei finimenti dei cavalli - 28. Iniziali di Pacino - 29. La battaglia del 1260 che ristabilì la supremazia ghibellina in San Gimignano - 30. Storica regione della Francia sud-occidentale - 32. I suoi "Cavalieri" si sono riuniti in Associazione nel 1993 - 34. Sostanza simile alla caffeina - 35. La storica Via, itinerario dei pellegrini, che attraversa San Gimignano - 37. Non li ha tutti...chi ha ragione - 40. Frutto con mallo e gheriglio - 42. Le vocali di troppi - 43. Tra Paperon e Paperoni - 44. Grande Raccordo Anulare - 45. Il grande Poeta che il 7 maggio 1300 si recò a San Gimignano portando un'ambasceria dei Guelfi fiorentini - 46. Il sindaco indossa quella tricolore - 48. Li imprigionano le manette - 50. L'epidemia "nera" che colpì San Gimignano nel 1348 - 51. Dacia, scrittrice - 52. Ingenuo, credulone - 54. Così è detta la Torre del Podestà, la più alta di San Gimignano - 56. Cosmetico per le guance - 57. Le vocali di moda - 58. Un quarto di VIII - 59. Ha dichiarato il centro storico di San Gimignano "Patrimonio mondiale dell'umanità" - 60. Evitati in modo scaltro - 61. La città emiliana il cui vescovo Geminiano, nel X secolo, pare abbia dato il nome al Comune (sigla) - 62. Meg, attrice statunitense - 64. Grosso uccello migratore - 65. A San Gimignano sono quattro: di Piazza, di Castello, di San Matteo e di San Giovanni - 67. Lo sono i tornei aperti a tutti - 69. Oggi a San Gimignano se ne contano quattordici, ma si dice che nel Trecento ve ne fossero

1. La figlia di Cambio di Ciardo, divenuta compatrona di San Gimignano - 2. Esodo senza vocali - 3. Ravioli tipici della cucina bergamasca - 4. Hanno una relazione clandestina - 5. Differenze di potenziale elettrico - 6. Impudica, indecente - 8. Fine di commedia - 9. Nota Dell’Autore - 10. La indossa il magistrato - 11. Materiali che compongono il calcestruzzo - 12. Iniziali di Einstein - 13. Il pregiato vino DOCG prodotto nella zona di San Gimignano - 14. Curva di fiume e... agenzia di stampa - 15. Non confessionale - 16. Gli estremi dell’angolo - 17. Distesa sulla schiena - 18. Una tonalità di giallo - 20. Era la Torre del Comune prima della costruzione della Torre Grossa; è ritenuta la più antica di San Gimignano - 22. In mezzo alla steppa - 24. Biscotto ripieno - 25. Le prime in Italia - 27. Il Sebastiano pittore di San Gimignano (1460-1513), cognato del Ghirlandaio - 29. Strumento della famiglia dei liuti - 31. In mezzo alla camera - 32. Salerno - 33. La settima è il cinema - 35. Lo Jacopo di Michele, in arte - - - - - - - da San Gimignano, autore dei “Sonetti de’ mesi e de la semana” - 36. Prefisso iterativo - 37. Scrisse La secchia rapita - 38. Offesa, insulto - 39. Si gusta con il latte o con il limone - 41. Un... tedesco - 45. Tavola per mangiare - 46. Spassose commedie - 47. Possono essere bianchi o cinerini - 48. Un po’ di pudore - 49. Nella bussola è opposto a NE - 50. Miscela di acqua e aceto, usata come medicamento - 51. La Flanders dei Simpson - 53. Il Charles del rhythm& blues - 54. Grande antilope africana - 55. La nota... incoronata - 56. Sformato di verdure in stampi cotto a bagnomaria - 59. Bellissime vergini del paradiso maomettano - 60. Epoca storica o biologica - 61. Meccanismo Europeo di Stabilità - 63. Antico Testamento - 64. Sigla di Grosseto - 66. Son diversi nel tono - 67. Le hanno le bionde e le rosse - 68. Post Scriptum.

60 | Ferie delle messi 2023 San Gimignano Correggio, 11 gennaio 2023
1 2345 6 789101112 131415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 3536 3738 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 5253 5455 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 6768 69 70 71 72 Giochi
San Gimignano Correggio, 11 gennaio 2023
1 2345 6 789101112 131415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 3536 3738 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 5253 5455 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 6768 69 70 71 72 (Studio Woquini)

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