Gradi di Allerta

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•I terremoti non si profetizzano

•I terremoti ancora sono poco predicibili

•I terremoti sono prevedibili

•I terremoti sono prevenibili


Prevenzione e Allerta I gradi di allerta si stabiliscono in base alla previsione probabilistica e allo sviluppo di precursori Sono applicabili solo se condivisi dalle componenti direttive, amministrative e dalla popolazione

seguire 3 regole d’oro: 1. Azione preventiva, educativa ed organizzativa 2. Adattare la pianificazione territoriale alla sismicità 3. Rete sismica e di geochimica di dettaglio


Gradi di preparazione e allerta Verde: nessun precursore, terremoto previsto probabilisticamente a medio e lungo termine (1050 anni), box sismiche definite, terremoto “caratteristico” e scenari di rischio noti; Giallo: massima probabilità a 5 anni, micro sismicità a sciami discontinui nella box sismica della durata di mesi o anni; Arancione: micro-sciami frequenti più alcune scosse sensibili (M tra 3 e 4) nella box sismica durata settimane o mesi, presenza di qualche altro precursore, la popolazione è allarmata; Rosso: numerose scosse sensibili (M=3-4), rapido incremento del rilascio energia sismica nella box, presenza di altri precursori: radon e/o anomalie geofisiche e geochimiche e/o deformazioni del suolo e/o emissioni di gas e/o intorbidamento e variazione del livello dell’ acqua nei pozzi;


Verde

Cosa fare: •si adegua la categoria alla pericolosità (I, II, III, IV) •si adottano misure suppletive in base alla microzonazione sismica, •si rinforzano strutture e infrastrutture (viadotti, terrapieni, gallerie, etc), •si proibisce l’uso residenziale o strategico di aree geologicamente pericolose (frane, faglie, scarpate, terreni liquefacibili o particolarmente incoerenti), •si procede alla verifica e miglioria di edifici “sensibili”: ospedali, caserme ed uffici pubblici, impianti sportivi e ricreativi coperti, alberghi, scuole e collegi, etc •si eseguono esercitazioni in scuole ed altri edifici pubblici e in industrie rilevanti, •si distribuiscono protocolli comportamentali per affrontare un emergenza, •si rinforza il patrimonio monumentale, •si evita di installare impianti strategici pericolosi tipo centrali nucleari, impianti chimici e petroliferi etc. •Nessun comunicato pubblico.


Giallo Cosa fare: •si verifica l’efficienza dei piani di intervento ed evacuazione, •si pre-allertano i vari presidi di pronto intervento, i volontari etc, •si intensificano le esercitazioni, •si stabiliscono via di accesso ed evacuazione ad hoc, •si attrezzano aree di futura collocazione tendopoli, •si identificano strutture idonee per centri di accoglienza etc, •si approntano piani di emergenza nelle grandi strutture pubbliche, •si comunica lo stato di pre-allerta “è probabile che in un tempo di alcuni mesi o anni si verifichi una scossa più forte, organizzarsi secondo i protocolli distribuiti in precedenza”.


Arancione

Cosa fare: •si sgombrano edifici pubblici non sicuri provvedendo a collocazioni alternative (scuole etc), •si dorme in una zona più sicura della casa, •si mettono in sicurezza elementi pesanti e sospesi o instabili o di valore nelle case, uffici, edifici pubblici, (es. musei, chiese), •si porta il livello degli invasi entro limiti di sicurezza, •si sospendono attività che implichino l’arrivo dalle esterno come manifestazioni sportive, congressi, fiere, elezioni etc., •si verificano efficienza e si provano manovre di sicurezza per acquedotti, gasdotti, elettrodotti, viadotti etc., •si accumulano in luoghi sicuri ed accessibili materiali per i soccorsi etc. •si comunica che “è possibile che in un tempo di alcune settimane o mesi si verifichi una scossa forte o molto forte, organizzarsi secondo i protocolli distribuiti in precedenza”.


Rosso

Cosa fare: •si passa allo stato di massima allerta •si spostano spettacoli e mercati all’aperto o in edifici assolutamente sicuri, •si evitano assemblee in luoghi chiusi (chiese, teatri, stadi, palazzetti sport etc), •si chiudono le scuole, si chiudono o si riducono le attività di impianti industriali pericolosi, •si richiama personale ausiliario, •si istituisce una rete di comunicazione di emergenza, •si evacuano tutti gli edifici non a norma antisismica, si instaurano procedure d’ordine pubblico di emergenza, •si allestiscono centri di accoglienza. •si comunica che “è possibile che in un tempo di alcuni giorni si verifichi una scossa rovinosa o disastrosa, organizzarsi secondo i protocolli distribuiti in precedenza”.


Norme comportamentali generali durante una scossa di terremoto:

Ricordate che di 10 persone almeno 1 perderà completamente il controllo, 5 saranno incapaci di prendere decisioni autonome, 2 resteranno paralizzate dalla paura, solo 2 saranno calme ed in grado di affrontare la situazione ed aiutare gli altri. Siate preparati ad affrontare una scossa in vari tipi di luogo mantenendo la calma. Insegnatelo ai vostri figli, assicuratevi che le loro scuole eseguano esercitazioni e che siano a norma di sicurezza. Se siete dentro un edificio antisismico non precipitatevi all’aperto, evitare scale ed ascensori, allontanatevi dalla cucina, da scaldabagni e caldaie, lampadari, vetrate, scaffali, televisori e mobili che possano cadere. Se vi trovate in un edificio non-antisismico ripararsi in angolo interno dell’edificio, sotto un’architrave in un muro portante, lontano da tramezzi, sotto un mobile solido, siate vigili, abbandonate con prudenza l’edificio quando la scossa è cessata; Se vi trovate in un locale affollato (es. un cinema) non vi precipitate verso l’uscita, evitate di urlare e diffondere il panico, riparatevi la testa accovacciandovi tra le sedie; Se dovete lasciare l’edificio, all’uscita siate molto cauti per la caduta di vetri, cornicioni e camini; Se siete all’esterno lontano da edifici attenzione ai cavi elettrici, tralicci, rami di alberi, massi rotolanti; Se state guidando accostate a destra e restate in macchina, lontano da viadotti, muri di contenimento, pareti rocciose, argini e altre strutture che possano crollare, non abandonare il veicolo; Allontanatevi rapidamente da argini di fiumi e dalle spiagge e non vi fate ritorno.


Organizzazione Sociale Bisogna applicare misure certe ed oggettive su base scientifica a cominciare da chi si occupa di pianificazione del territorio, gli enti preposti all’ urbanistica, le scuole e il volontariato. •E’ assolutamente importante aumentare la coscienza e la conoscenza dei rischi geologici nella cittadinanza e negli amministratori e istituire piani di mitigazione contro i disastri naturali. •Lo strumento della prevenzione a medio e lungo termine è necessario ad interrompere il circolo vizioso della reticenza e a favorire l’introduzione dei protocolli di allerta a breve termine •La provincia di Chieti e l’Abruzzo devono mettersi in grado di pianificare lo sviluppo in maniera sostenibile, attraverso progetti finalizzati alla conoscenza e alla mitigazione del rischio sismico.


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