GUIDA DELLO STUDENTE CASSIOPEA 2013-2014

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Guida dello Studente 2013-2014 Identità • Scuola Olistica • Progetto Formativo • Maestri Materie e insegnamenti • Altre attività • Libri di testo e materiale didattico Orario delle lezioni • Calendario scolastico • Organigramma


Identità Perché ci occupiamo d’arte? Per abbattere le nostre frontiere, trascendere i nostri limiti, riempire il nostro vuoto - realizzare noi stessi.- Jerzy Grotowski La Scuola di Arti Sceniche Cassiopea, fondata da Tenerezza Fattore in collaborazione con alcuni tra i migliori Insegnanti del panorama artistico italiano ed europeo, opera con successo dal 1997 nel campo dell’insegnamento della recitazione, fino a creare una sede stabile di Ricerca Pedagogica per l’attore che coinvolge illustri pedagoghi internazionali e collabora con la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre per il tirocinio dei suoi studenti. Parallelamente al progetto di ricerca pedagogica, Cassiopea conduce un intenso lavoro di sperimentazione attraverso le sue produzioni teatrali. Cassiopea è impegnata a realizzare spettacoli che siano coerente espressione dei valori etici ed estetici in cui l’associazione si identifica; essa crede in un teatro che si trovi nel qui ed ora, in cui gli attori portino nella comunicazione teatrale l’urgenza e i disagi della

loro attualità, con l’intento di restituire senso all’Atto Teatrale e di riempire il vuoto comunicativo che sempre più ci separa. E studiando il senso del fare teatro oggi, restiamo connessi alla sua primaria funzione, sociale, rituale, catartica, in cui l’attore è veicolo di un processo di trasformazione dell’energia negativa verso la purificazione della collettività. In quest’ottica, vediamo l’attore di palcoscenico dotato di un corpo fisico e psichico dalle potenzialità sviluppate, capace nell’arte della trasformazione e in grado di trasferire vibrazioni autentiche al pubblico di spettatori. Nel corso di questo tipo di studio, la condizione personale del giovane allievo può ostacolare o favorire il processo di crescita in modo significativo. Da questa premessa nasce il progetto della Scuola Olistica.

La Compagnia Cassiopea offre spazio e opportunità di lavoro ai migliori studenti del triennio professionale. Nella foto una scena di Ciechi - Teatro Piccolo Eliseo, Roma


Scuola Olistica Spesso Stanislavskij e i suoi allievi [...] scoprivano che il lavoro su se stesso come attore diveniva un lavoro su se stesso come individuo - Eugenio Barba

“Penso che il teatro produca sempre un’attivazione conoscitiva e perciò debba contenere una preoccupazione pedagogica, uno sguardo sull’individuo, prima che sul mestierante. Ritengo che

questo sia ancora più vero qualora ci si occupi di ragazzi in evoluzione e di addestramento professionale.” Questo assunto espresso da Stefano Masotti (cfr. Il corpo emotivo e poetico) spiega chiaramente l’esigenza e la vocazione della nostra scuola.

condizione umana, qualunque essa sia, è sempre una comunicazione con il mondo esterno, ed è ancora più vero quando ci si espone nell’azione teatrale. Perciò la condizione personale entra, imprescindibilmente, nella comunicazione teatrale.

Molti degli allievi che si innamorano della recitazione pensano erroneamente che questa sia l’arte dell’uscire fuori da sé, dalla propria pelle, per entrare in quella di qualcun altro. Durante la buona pratica, gli allievi Negli anni ’70, nella più famosa scuola di formazione si accorgono di non uscire fuori da niente; ma anzi di attori al mondo, l’Actor’s Studio di New York, entrano dentro di sé, raggiungendo nel profondo tra gli insegnamenti programmati vi era quello della di loro stessi quelle parti espressive rimaste a lungo Bioenergetica. L’insegnante era Ellen Green Gianma- sopite. E quando queste parti sono espresse per la rerini, colei che, insieme ad Alexander Lowen e a sua citazione, essi provano una sensazione di espansione. moglie, aveva contribuito a sviluppare il metodo del- Una sensazione adrenalinica simile a quella che si prole Classi di Esercizi come strumento di lavoro nei va in una grande avventura, sensazione che vogliono gruppi. Si stava prendendo coscienza del fatto che la ripetere ancora e ancora.


La Scuola Olistica opera con lo studente, riconoscendolo nella sua totalità biologica, psichica e spirituale e lo accompagna in un percorso di espansione della coscienza, lasciando intatto lo spirito creativo. La scuola diventa garante della libertà personale; essa offre strumenti, educa ad essi ma non traccia linee precostituite evitando di suggerire omologazioni a schemi d’attore contemporaneo. L’arte è fuori dal tempo e ogni attore è quel che è. Gli insegnamenti della Scuola Olistica realizzano un lavoro specifico che rende la struttura e la funzione espressiva degli studenti duttile e flessibile, per esperire una qualità del sentimento che doti il futuro attore di un corpo autenticamente e credibilmente poetico, per una miglior qualità scenica e del prodotto d’arte nel suo insieme. Attraverso un lavoro ri-educativo e formativo, che tenga conto delle particolari caratteristiche di ogni studente, si possono ridurre le limitazioni alle competenze e potenzialità poetiche del futuro attore. La formazione teatrale offre il giusto tempo del sentimento, propone di esperirlo in un contesto protetto, rassicurante e accogliente in modo incondizionato. Gli esercizi teatrali inducono un nuovo modo di pensare ed immergere tutta la mente nei sensi, compreso il sesto, il cenestesico, e il settimo, la spiritualità. Per questo il nostro studio libero attinge direttamente da antiche filosofie, dallo studio e dall’analisi dei centri energetici Chakras con applicazione attoriale, dalla natura, dal corpo come sede dell’inconscio collettivo, perché l’allievo attore possa riferirsi a modelli archetipali e conoscerne i simboli. I simboli universali conservano il loro potere attraverso i secoli: refrattari al passare del tempo e alle trasformazioni dei valori culturali, essi riescono a coinvolgere ogni nuova generazione. Il giovane artista imparerà che se un’immagine qualsiasi vale mille parole, un’immagine simbolica ne vale infinitamente di più; infatti essa apre la mente e consente alle idee di affluire ed associarsi liberamente dando vita a nuovi schemi di pensiero.

L’obiettivo didattico degli studi dell’Accademia è quello di espandere le capacità e la consapevolezza degli allievi, formando attori che lavorino su criteri di autenticità e credibilità, in connessione tra corpo e spirito e in profonda empatia con il pubblico.


Progetto Formativo Per ri-modellare artificialmente la propria energia, l’attore deve pensarla in forme tangibili, visibili, udibili, deve rappresentarsela, scomporla in una gamma, trattenerla, sospenderla in un’immobilità che agisce, farla passare con intensità e velocità diverse, come in uno slalom, attraverso il disegno dei movimenti. - Eugenio Barba Partendo dal presupposto che l’uomo non è solo quel che si vede e che esiste un mondo interiore misterioso, a tratti ineffabile, sede dell’inconscio e di tutta la zona magica e poetica dell’esistenza, nonché prima sede della vocazione artistica, l’Accademia propone un progetto formativo triennale che, se pur affonda le radici nella pedagogia di tradizione classica del ‘900 (Stanislavskij, Lecoq, Chekhov, Mejerchol’d), si incentra sulle innovazioni e le rivoluzioni dell’avanguardia teatrale (Jerzy Grotowski) e sulla pedagogia teatrale contemporanea (Peter Brook) condividendo con essi l’interesse per gli esperimenti parateatrali. In particolare, Cassiopea offre un metodo originale e unico in Italia (metodo applicato al teatrodanza da Fay Simpson - The Lucid Body Techinique) sulla ricerca e l’utilizzo in scena delle Energie Sottili . è quindi centro dell’attenzione pedagogica la cura e lo sviluppo del corpo energetico dei futuri attori, attraverso la pratica della Bioenergetica, del Qi Gong, del riequilibrio dei Chakra. La formazione tecnica proposta dall’Accademia, che conta 8 ore di lezione al giorno, stage nel fine settimana, esercitazioni sceniche e spettacoli, riconosce che la pratica è un elemento essen-

ziale per l’apprendimento della recitazione. Per questo, accanto alle materie teoriche (Storia e critica del Teatro, Lingua Italiana, Analisi del testo, Storia del Costume) i corsi di studio propongono l’allenamento quotidiano della parola (Dizione, Articolazione, Lettura drammatica, Recitazione in versi), della voce (Metodo Linklater, Canto, Logopedia), dell’ interpretazione (Testi classici, Commedia dell’Arte, Drammaturgia contemporanea) e del movimento (Training, Movimento scenico, Teatrodanza, Danza Classica) oltre ad una serie di studi aggiuntivi, volti a stimolare la multidisciplinarietà e l’eclettismo degli allievi e a renderli idonei alla richiesta lavorativa (Recitazione cinematografica, Recitazione in inglese, Portamento in costume d’epoca, Balli standard, Stage Combat, Doppiaggio, Acrobatica, Musica e Pratica strumentale a scelta tra chitarra, pianoforte e percussioni, Trucco) Nel loro complesso, gli insegnamenti offrono agli allievi una formazione concreta, completa e raffinata , puntando sulla individuazione e sullo sviluppo delle singole capacità creative, senza tralasciare l’addestramento al rispetto dei valori e delle regole.

Il tipo di formazione proposta si avvale di avanzate metodologie didattiche e consente ad ogni allievo diplomato di affrontare con serenità e determinazione provini e audizioni nel mondo dello spettacolo, nonché di concorrere in modo propositivo e progettuale alla vita culturale e artistica di questo Paese.


Maestri

Gli insegnanti dell’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea sono tutti professionisti di grande esperienza che, oltre a distinguersi per una spiccata vocazione didattica, continuano a operare attivamente e ad alti livelli nel mondo del teatro, del cinema, della televisione, della danza, del canto, del doppiaggio e della drammaturgia. Sono quindi a tutti gli effetti dei maestri che possono impartire insegnamenti fondati e approfonditi direttamente sul campo, nonché condividere con gli studenti la giusta sensibilità alle esigenze di mercato. Per il corrente Anno Accademico gli insegnanti sono venticinque per le materie curriculari del triennio e sette sono i maestri esterni invitati a condurre seminari, lezioni aperte e laboratori integrati. Essi lavorano in stretto coordinamento didattico, in un clima di confronto e di potenziamento del sistema formativo della scuola e, quando necessario, sono in grado di mettere in campo ulteriori competenze, specifiche del settore educativo. Tutti gli studenti possono inoltre contare sul supporto di accreditati consulenti quali fisioterapisti, massaggiatori shiatsu, logopedisti, foniatri, alimentaristi e medici omeopatici.

Per l’anno accademico 2013-2014 siamo lieti di annunciare che entrano a far parte del corpo docenti: Giancarlo Sammartano (Recitazione), teorico e regista teatrale nonché ex docente di Istituzioni di Regia presso il DAMS dell’Università Roma Tre; Marzia Dal Fabbro (Acting e Verse and Prose), attrice, doppiatrice e direttrice di doppiaggio, nonché regista e riconosciuta drammaturga; Caterina Capodilista (Acting e Verse and Prose), formatrice, attrice teatrale e Acting Coach di madrelingua inglese; Ilaria Amaldi (Musical Theatre), - nella foto - resident director e attrice al fianco di maestri, coreografi e direttori musicali internazionali. Il nucleo storico di insegnanti dell’Accademia, anche per quest’anno offrono ai giovani allievi la loro più che decennale esperienza nel campo della formazione teatrale e non solo: Tenerezza Fattore, fondatrice di Cassiopea e Direttrice della Scuola, insegnante di Recitazione, nonché attrice, doppiatrice, regista e drammaturga; Andrea Pangallo, attore, trainer e affermato pedagogo teatrale; Claudia Frisone, counselor, attrice in produzioni teatrali e cinematografiche, regista ed esperta formatrice; Valeria


Baresi, ballerina e coreografa diplomata danzatrice all’Accademia Nazionale di Danza; Maria Teresa Bax, interprete teatrale e indiscussa maestra della recitazione in versi; Carlotta Natoli, grande attrice di teatro, cinema e televisione; Aureliano Amadei re-

gista cinematografico, vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento nel 2011; Valentino Villa, regista e vocal trainer; Stefano Masotti, regista e conduttore di classi di Bioneregetica; Stefano Ruggeri, attore, studioso e docente, vincitore del premio Nazionale DAMS per la miglior tesi di studi sul teatro; Antonella Voce, attrice e cantante, ha lavorato in importanti produzioni per cinema e teatro; Andrea Sorrentino, assistente di Piero Tosi, costumista in grandi produzioni cinematografiche americane. La varia e solida squadra di formatori dell’Accademia è costituita inoltre da: Mauro D’Alessandro, - nella foto - percussionista affermato e curatore di diverse colonne sonore per film e documentari. Da quest’anno il laboratorio musicale di cui fa parte l’insegnamento di Musica, Ritmo e Percussioni è completato dalla pratica strumentale di chitarra e piano. Un progetto sperimentale che offre agli allievi l’opportunità, non usuale nei programmi di studio Accademie teatrali, di approfondire la conoscenza di uno strumento musicale per instaurare un confronto ludico e creativo tra musica e recitazione. Ulteriori importanti novità didattiche riguardano l’inserimento, tra le materie curriculari, di nuovi insegnamenti: Lingua italiana, docente Jessica Cenciarelli, esperta di scrittura creativa e critica, nonché di drammaturgia, comunicazione e traduzione; Michelle Ellis, prima ballerina e coreografa in importanti contesti di danza sia in Italia che all’estero, insieme a Carlotta Bortesi, ballerina, coreografa e attrice, utilizzano gli strumenti della Danza classica per guidare gli studenti nello sviluppo di elasticità, coordinazione e armonia del corpo; Gianna Sabatelli, Maestro capo scuola di Taijiquan e Qi Gong, Direttore Tecnico della Chen Xiaowang World Taijiquan Association-Italia, per le discipline orientali.

SEMINARI Nel corso dell’anno, numerosi saranno gli esclusivi appuntamenti didattici, tra cui workshop e seminari di approfondimento come quello di Stage Combat condotto da Sandro Maria Campagna, già responsabile dei movimenti di scena de La muta di Portici, regia di Emma Dante; Cristiana Minasi – attrice di Emma Dante e vincitrice del premio Scenario 2010 –, invece, condurrà gli studenti nelle trame sottili dei rapporti tra L’attore e l’oggetto. Atteso anche lo Stage di Doppiaggio condotto da Marzia Dal Fabbro e Leslie Lapenna e la settimana intensiva sul Metodo Meisner, condotta, rigorosamente in inglese, dal regista e docente newyorkese Steven Ditmyer. COLLABORAZIONI L’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea estende ogni anno la sua rete di contatti e collaborazioni in ambito professionale e didattico. Per l’Anno Accademico 2013-2014 segnaliamo, tra le altre: Scuola Romana di Circo, grazie a cui si organizza lo stage di Acrobatica condotto da Luca Clarioni; Accademia di Trucco Professionale di Roma per la realizzazione di tirocini e seminari intensivi; Università degli Studi di Roma Tre – Corso di Laurea in Scienze della Formazione, per tirocini, docenze e altre collaborazioni.


Materie e insegnamenti Per il triennio Bioenergetica

Stefano Masotti

Perché la Bioenergetica

Da molti anni, per curiosità, svolgo un’informale indagine sulla credibilità dell’attore teatrale contemporaneo. Domando semplicemente a persone che fruiscono di spettacoli, teatranti e teatrologi, quanti sono gli attori ai quali hanno creduto, fino in fondo, nell’assistere ad una rappresentazione. Quanti sono stati capaci di emozionarli ed identificarli pienamente? Tutti rispondono la stessa cosa: due o tre. A volte solo uno. Tutti rispondono che hanno incontrato, nella vita, solo due/tre attori di teatro che hanno riconosciuto essere molto bravi ed efficaci in questo. Se ciò è vero, se il teatro di questo tempo è poco credibile, si potrebbe pensare ad una debolezza del sistema di formazione degli attori, ipotizzando la necessità di sviluppare nuovi linguaggi, o di perfezionare quelli in essere per renderli più efficaci. Inoltre, la contrapposizione mente-corpo, cui l’individuo contemporaneo è soggetto per il sopravvento e predominio di una cultura narcisistica, che egemonizza il potere dell’intelletto, pone i giovani studenti in una condizione di partenza che rende difficoltosa l’acquisizione di un’intelligenza fisica e una comprensione profonda dei vissuti corporei. Siamo tendenzialmente spinti da un sistema educativo e culturale a sostare soprattutto nei vissuti della mente e a costruirci con essi immagini della realtà. A ciò contribuisce l’attuale massiccia presenza di modalità di relazione virtuali, che privano gli individui di esperienze mediate dai sensi, rendendole poco conosciute. Si può infine rite-

nere che l’attuale contesto storico-culturale avvicini al teatro persone non sostenute da una reale e profonda motivazione e passione per quest’arte, ma affascinate dal ruolo sociale che riveste, col mi-

raggio di corroborare una narcisistica immagine di Sé. A che serve

Se l’esperienza è tutto ciò che accade dentro l’organismo e che potenzialmente può diventare cosciente, quanto più si accompagna lo studente a ri-conquistare, ri-abitare, nuclei di percezioni escluse alla coscienza, tanto più si permette una maggiore competenza corporeo/espressiva come pro-motore dell’azione estetica/performativa. Si tratta di aumentare la fiducia nella propria esperienza, nel proprio corpo, e potersi permettere, in coscienza, quelle esperienze altrimenti negate al proprio sentire, escluse dal proprio vissuto. A tale scopo si propone un lavoro corporeo, che nei giusti tempi del sentire, permetta un riavvicinamento alla propria verità corporea e allenti l’egemonia dell’intelletto. Obiettivi - Ampliare la gamma di sensazioni, percezioni, emozioni e potenzialità espressive, sorrette da un sentire/sentimento sincero al servizio della forma e della scena. Elevare il livello energetico degli allievi mantenendolo adeguato ai bisogni e alla condizione di ciascuno, aprire la strada all’auto-espressione, restaurare nel corpo il flusso delle sensazioni, tradurre in modo immediato nel linguaggio attoriale la psicologia dei personaggi, ovvero tradurla nel corpo.

Bibliografia - Arrendersi al corpo, Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini; Id. Il linguaggio del corpo, Feltrinelli editore;

Id. La spiritualità del corpo, Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini


Qi Gong

Gianna Sabatelli

Il Qi Gong, millenaria disciplina cinese, è l’arte di coltivare il Qi, il soffio vitale che nutre la vita. Il Qi è un flusso in continuo movimento che contiene informazioni e consente di riceverne, assumendo caratteristiche e funzioni diverse a seconda dei compiti. Il Qi è sensibile all’azione della mente: dove arriva il pensiero arriva il Qi. Il Qi Gong si basa sul principio che il Qi ha un suo sapere di cui non siamo consapevoli e che, assecondando la propria natura, si sviluppano le proprie potenzialità conquistando la propria libertà interiore. La pratica costante ristabilisce l’equilibrio tra la mente, il corpo e le emozioni e coltiva lo Shen, l’energia psichica e spirituale, nelle sue funzioni latenti. Nello Shen esistono due grandi campi di attività che si influenzano a vicenda. L’uno interessa un’attività mentale manifesta, operante soprattutto tramite il pensiero logico, l’altro un’attività latente, operante tramite il pensiero intuitivo, che è in grado di percepire il Qi e interpretare le informazioni in esso contenute.

Coltivare la mente latente e favorirne l’integrazione con le attività della mente manifesta rappresenta un’esperienza fondante per lo sviluppo dell’essere umano qualsiasi attività intenda intraprendere. Il Qi Gong è pertanto anche un grande strumento di autoeducazione, una via etica della natura e del rispetto, non riducibile al solo aspetto salutistico. Cosa studiamo: Xing Shen Zhuang, traducibile come Qi Gong, per l’integrazione della mente e del corpo. La forma, codificata dal dottor Pang He Ming, è stata trasmessa dal maestro Wang Ting Jun, docente di Filosofia della Scienza presso l’Università di Chang Chun nella provincia di Ji Lin, RPC. L’intera serie, composta da dieci esercizi più un movimento preparatorio, agisce a vari livelli: stiramento tendineo-muscolare, scioglimento articolare, stimolazione e purificazione del flusso del Qi, sviluppo delle capacità latenti della mente.


Corso di primo anno FREQUENZA » » » » »

dal 4 novembre al 30 maggio per le materie curriculari, dal lunedì al giovedì, dalle 9.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 09.00 alle 16.00, con un’ora di pausa. dal 3 al 30 giugno, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00, per lo stage finale di Pratica di Palcoscenico. 2 Seminari Intensivi di approfondimento in due fine settimana (32 ore di lezione); 2 maratone di Bioenergetica in due fine settimana (16 ore di lezione + 1 maratona residenziale); laboratorio attivo di logopedia.

MATERIE CURRICULARI Training

Andrea Pangallo

Il corso affronta i principi fondamentali dell’arte scenica, principi che verranno poi applicati e sviluppati in dinamiche sceniche e partiture complesse ed è strutturato in due fasi/temi: organicità e organizzazione. Un primo periodo di allenamento psicofisico, in cui verranno attraversati elementi come la coordinazione, l’equilibrio, la tensione ed il contrappunto, la neutralità, il tempo-ritmo, il concetto di pausa, la percezione della forma in movimento e quella dell’attore nello spazio. Un secondo periodo dove l’attenzione sarà focalizzata sull’elemento creativo e compositivo; l’allievo, infatti, dovrà organizzare il suo materiale tecnico ed applicarlo nella condotta scenica attraverso una sequenza di esercizi di improvvisazione e di drammaturgia attoriale. Obiettivi - Superamento dei blocchi e delle sovrastrutture fisiche e immaginative, propriocezione e coordinazione corporea, organicità corpo - mente - voce, consapevolezza e presenza scenica. Programma

• Maschera neutra e analisi delle sei linee del corpo dell’attore • Centro motore e dinamiche base del movimento teatrale organico • Elementi di acrobatica • Esplorazione delle relazioni sceniche con lo spazio e con il tempo • Esplorazione delle relazioni sceniche con il partner, il gruppo e con l’oggetto • Analisi dell’impulso interno ed esterno e frasi di movimento • Principi base della Biomeccanica teatrale • La Drammaturgia organica dell’attore Bibliografia - Letture di riferimento verranno indicate nel corso dell’anno. Recitazione

Tenerezza Fattore

Il corso è volto ad alimentare la vita interiore degli studenti, riattivando i centri sensoriali ed energetici, sviluppando immaginazione e sensibilità e incoraggiando l’osservazione della realtà. Partiremo dallo studio sui Quattro Elementi Fondamentali della Natura (Terra, Acqua, Fuoco e Aria) intesi come simboli archetipici delle qualità primarie del genere umano. Analizzeremo la differenza tra espressione e comunicazione, sperimentando varie opportunità per trovare in se stessi altre e nuove modalità comunicative. L’attenzione sarà posta sul silenzio che precede la parola, sulla comunicazione non-verbale, sul linguaggio del corpo. Parallelamente praticheremo allenamento e addestramento ortodossi relativamente alle basi tecniche dell’attore, con particolare attenzione all’organicità e alla qualità della presenza scenica. Obiettivi - Le lezioni sono tese alla comprensione psicofisica del principio di Arte Scenica, nell’obiettivo di costruire i personaggi usando materiale del proprio sé organico. Bibliografia - Jacques Lecoq, Il corpo poetico, ed. Ubulibri » Altre letture di riferimento verranno indicate nel corso dell’anno; i testi per le esercitazioni saranno disponibili in segreteria.


Recitazione

Giancarlo Sammartano

Il Corso intende analizzare e svolgere i temi fondamentali della presenza scenica dell’attore. Corpo, gestica, mimica, voce, intenzione, intonazione saranno chiariti e sperimentati nella pratica dell’esercizio, al fine di costruire le basi di una grammatica teatrale comune e coerente. Particolare cura di studio verrà posta alla formazione di un disciplinato controllo individuale sul complesso dei mezzi espressivi, base formativa per la necessaria liberazione del talento e della creatività individuali. Bibliografia

• Barba E., La canoa di carta, Il Mulino, Bologna 1993 • Mejerchol’d V.E., L’attore biomeccanico, Ubulibri, Milano 1993 • Stanislavskij K., Il lavoro dell’attore, Laterza, Bari 1988 Recitazione

Carlotta Natoli

Attraverso l’approccio e lo sviluppo di tecniche di rilassamento e concentrazione, stimoleremo il corpo psicofisico dell’attore indirizzandolo verso la necessaria flessibilità. Il metodo “sensoriale” donerà la possibilità di aprire connessioni psichiche, emotive e fisiche da mettere al servizio della persona e del personaggio. Risvegliando la soggettiva capacità di immaginazione, svolgeremo un lavoro incentrato sulla creazione di un carattere. Dizione e articolazione

Claudia Frisone

Indagare sui differenti aspetti della propria voce è un vero percorso personale, fondamentale nella formazione dell’attore, che porta armonicamente alla conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità espressive, a livello individuale e in relazione con gli altri. Sentire la propria voce equivale a cercare e trovare le strade possibili per una nuova e più autentica relazione con il proprio mondo interno e con il mondo esterno, una congruenza tra ciò che il personaggio sente e ciò che l’attore esprime, nonché creare le basi per una crescita artistica e professionale. Essere consapevoli delle proprie potenzialità vocali ed acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione è dunque indispensabile per acquistare un controllo della propria espressività ed approdare ad una ricchezza e libertà interpretativa. Obiettivi - Offrire tecniche e strumenti teorici, ma soprattutto pratici, per conoscere, esplorare e migliorare le proprie capacità e potenzialità vocali, acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione ai fini di una espressione più efficace e consapevole. Programma - Protagonista sarà il respiro: utilizzando una respirazione corretta e consapevole si può ottenere un potenziamento della vocalità e dell’emissione. Sarà posta grande attenzione alla consapevolezza posturale, alla base di una respirazione funzionale e di una corretta emissione della voce. Saranno successivamente affrontati altri due fattori fondamentali: articolazione e pronuncia, per migliorare la comprensibilità, la fluidità e quindi la qualità dell’eloquio. Con questi nuovi strumenti si esploreranno le possibilità di modulazione ed espressività vocale: tono, volume e ritmo sono i canoni che ci consentono di veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola; stimolare l’attenzione di chi ascolta; ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale. Sono inoltre previsti: • Cenni teorici sulla fonazione • Regole di pronuncia e dizione • Esercizi pratici di: respirazione, emissione, articolazione e pronuncia • Improvvisazioni ed esplorazioni sonore • Esercizi di modulazione vocale • Letture Bibliografia

• Giorgio dal Piai. Dizione e fonetica, ed. Ponte alle Grazie • Alessandro Baricco, Novecento, ed. Universale Economica Feltrinelli »

Si pregano gli allievi di partecipare alle lezioni muniti di penna e quaderno.


Voce (Linklater)

Antonella Voce

Il programma prevede l’apprendimento di una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Gli esercizi si articolano in una struttura accuratamente progettata da Kristin Linklater, che si sviluppa nei seguenti passaggi: il corpo (la spina dorsale, il supporto al respiro naturale, il respiro (liberare il respiro, il ritmo della respirazione involontaria), il tocco del suono, le vibrazioni iniziali, espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni, il canale (mandibola, lingua, palato molle), la scala dei risuonatori (petto, bocca, denti), capacità respiratoria (diaframma, intercostali, pavimento pelvico), la scala dei risuonatori superiori (seni paranasali, naso e cranio), estensione: tre o quattro ottave di note parlate, articolazione. Obiettivi - L’apprendimento di tale modalità di lavoro porterà ad una comprensione della psico-fisiologia della voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle abituali modalità comunicative. L’obiettivo è una voce in diretto contatto con gli impulsi emotivi, articolati dall’intelletto ma non da questo inibiti: una voce trasparente, che riveli, piuttosto che descriverli, gli impulsi le emozioni e i pensieri in modo diretto e spontaneo, così che si possa sentire la persona nella sua massima potenzialità espressiva e non semplicemente la sua voce. Al termine del corso ogni allievo avrà gli strumenti per costruirsi un proprio riscaldamento vocale da variare a seconda delle necessità incontrate nella vita professionale. Sarà inoltre introdotto, nel corso del lavoro, l’uso applicato del metodo al testo. Si introdurranno infine possibili applicazioni alla sfera del canto. Acting / Verse and Prose

Marzia Dal Fabbro - Caterina Capodilista

Programma verse and prose

Programma acting

Games Warming up the body Voice: the instrument Choosing a poem Imagery and train of thought The body as a vehicle of action Delivering ‘my’ poem

Values: care for the voice and daily warm-up Improvisation and set exercises The principles of dramatic action Reading a play: which are the questions I need to answer Text analysis: how to approach different texts Research: what do I bring to rehearsal Building a character and the actor’s individual nature Performance in a safe environment

Obiettivi - Integrare la consapevolezza fisica e l’uso dello strumento corpo-voce con l’interazione in lingua

inglese. Familiarizzare con sonorità nuove. Acquisire una capacità imitativa di accenti e pronuncia, sviluppare l’ascolto e l’attenzione in una lingua diversa dalla quotidiana. Creare un glossario personale e affinare le capacità di sintesi e deduzione. Sviluppare insieme l’attitudine al teamwork e l’autonomia della ricerca. Conoscere la drammaturgia anglosassone: testi di autori inglesi, americani ed internazionali, contemporanei e non. Familiarizzare con i versi e la metrica. Arricchire il proprio bagaglio interiore di immagini. Abitare il punto di vista del personaggio. Bibliografia

• Declan Donnellan, The actor and the target • Cecily Berry, Text in Action • Peter Brook, The Empty Space,There are no secrets • Marija Knebel, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione (trad. Alessio Bergamo) »

Durante l’anno verranno suggeriti ulteriori testi di riferimento.

Storia del teatro

Stefano Ruggeri

Programma propedeutico Il teatro in occidente dalle origini a Shakespeare

• Il teatro greco: origini, lo spettacolo tragico del V secolo, la commedia. • Il teatro romano: un testo senza teatro o un teatro senza testi? Le prolifiche incongruenze del teatro a Roma. • Il Medioevo: teatralità diffusa, dramma liturgico e sacre rappresentazioni. • Il XV secolo e il recupero delle forme dell’antico: classicismo e umanesimo in Italia. • Nascita del melodramma e definizione dell’egemonia del teatro cosiddetto “all’italiana”. • La Commedia dell’Arte: tecniche della commedia “all’improvviso”, maschere e nascita del concetto di comunità teatrale. • La Francia e il Grand Siècle.


• La Spagna del Siglo de Oro: i corrales e la stagione dei grandi drammaturghi. • Il teatro Elisabettiano: definizione dello spazio scenico e la drammaturgia di Shakespeare. Programmi monografici Abitare l’arte/L’organicità del teatro

Il corpo dell’attore come luogo dell’espressione artistica, come spazio vivo e da vivere all’interno del quale l’arte prende forma e si esprime. Se l’arte non trova un luogo da fecondare, resta un concetto astratto e distante dall’individuo. Il teatro ha la peculiarità di fare della persona che lo incarna, cioè l’attore, non solo l’autore di un’esperienza estetica, ma anche la materia stessa di questa espressione. Chiunque si approcci all’arte attoriale deve essere cosciente di quale ruolo ricopra il suo stesso corpo, il proprio essere oggetto materico e pensante, all’interno del fenomeno teatrale. Il teatro è una realtà organica, viva, in evoluzione e sviluppo costante, che come tale segue leggi specifiche. Il corpo, in virtù del suo stesso essere in vita, è soggetto alle leggi dell’organicità che governano tanto la natura quanto l’arte e che si esprimono formalmente proprio attraverso il bios dell’attore. Alla ricerca di una definizione dell’idea di teatro

La storia del teatro nasconde nelle sue pieghe le infinite possibilità che questo rappresenta e offre. Le molteplici evoluzioni che questo ha generato, fino a vere e proprie derive che con la rappresentazione teatrale non hanno quasi più nulla in comune, dimostrano le potenzialità di un mezzo che da sempre affascina, crea discussioni, accende il pubblico e la critica, ma lo diletta e lo consola allo stesso tempo. Quali sono i mezzi del teatro? Come questi hanno avuto pesi diversi nella sua storia? Cosa significa fare teatro e cosa andare a vederlo? Il ruolo dell’attore e quello dello spettatore sono veramente così distinti? La pretesa di questa parte monografica è quella di fornire allo studente una chiave con cui leggere ed accostarsi al teatro per quello che è oggi e per ciò che è stato nei secoli precedenti con uno sguardo critico e approfondito sulle maggiori tematiche teatrali. L’analisi dello spettacolo

Che cos’è uno spettacolo teatrale? Quali sono i criteri con i quali va visto? Troppo spesso l’opera teatrale soffre di uno sguardo solo legato alla dicotomia “mi piace/non mi piace”, quando invece, in qualità di opera d’arte, ha bisogno di una educazione allo sguardo, di una capacità di analisi dell’opera che superi i criteri di gusto immediato. Il corso si propone pertanto di fornire gli strumenti necessari alla comprensione di ciò che è lo spettacolo dal vivo, quelli che sono i suoi elementi costitutivi e i processi di montaggio che portano all’organicità dell’opera, affinché lo sguardo non sia più quello di uno spettatore passivo, ma piuttosto partecipe e integrato all’opera stessa. Bibliografia

• Cesare Molinari, Storia del teatro, ed. Laterza • Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, ed. Bulzoni » Durante il corso si proporrà la lettura di testi drammaturgici consigliati durante le lezioni e di materiale scientifico fornito dal docente in formato cartaceo o digitale. Lingua italiana

Jessica Cenciarelli

Il percorso di formazione nella nostra madrelingua si considera sostanzialmente concluso nella Scuola secondaria.Allo stesso tempo lo sviluppo delle abilità testuali viene spesso perseguito a prescindere dalla competenza grammaticale. Il corso tende a offrire e raffinare quegli strumenti che consentano ai futuri attori di ampliare e consolidare quanto più possibile la competenza linguistico-comunicativa. Il “sapere” è solo una parte della competenza generale e deve crescere in armonia con il “saper fare”, il “saper essere” e il “saper imparare”. Il corso non vuole porsi come uno studio della lingua “bloccato su una grammatica inerte”, ma vuole scoprire la lingua nella sua funzione comunicativa; quindi, più che uno studio delle “regole”, intese come sterili norme a priori, rifletteremo sulla regolarità di funzionamento della lingua a livello morfosintattico, testuale, extra- socio- e pragma-linguistico perché l’allievo possa migliorare le sue capacità cognitive e culturali. Obiettivi

Ampliamento della competenza linguistico-comunicativa e nello specifico: • competenza linguistica: rafforzamenti dell’ortografia, punteggiatura, fonetica, morfosintassi, lessico - ampliamento dei domini lessicali, con particolare attenzione all’ambito teatrale e al relativo linguaggio settoriale - rafforzamento delle quattro abilità di base con un focus specifico sulla comprensione


• competenza sociolinguistica: rafforzamenti sull’uso dei diversi registri linguistici • competenza pragmatica: testuale e discorsiva - focus sulla distinzione e riconoscimento delle diverse tipologie e generi testuali. - focus sugli elementi del testo narrativo (narratore – personaggi – tempo – spazio – lingua e stile) Obiettivo specifico del primo anno: comprendere un testo scritto in lingua italiana standard spaziando in una vasta scala compresa tra “rigidità” ed “elasticità” nell’interpretazione di vari tipi di testi (da quello politico e normativo a quello saggistico e divulgativo a quello narrativo, poetico e ovviamente teatrale). Programma

Saranno forniti agli studenti diversi tipi di testi da analizzare nei contenuti e nella struttura fino a compiere una riflessione su: • Linguaggio verbale (principi generali per l’analisi della lingua) • Fonetica e fonologia (accento, tono, intonazione, lunghezza) • Morfologia (parole e morfemi, derivazione e formazione delle parole, tipi di affissi, parole composte) • Sintassi (analisi in costituenti, sintagmi, funzioni sintattiche, schemi valenziali, ruoli semantici, ordine sintattico) • Semantica (dal significante al significato, il lessico, omonimia e polisemia, campo semantico, insiemi lessicali, connotazione e denotazione, figure semantiche) • Mutamento e variazione nelle lingue (la lingua lungo l’asse del tempo, variazione sincronica, varietà di lingua e variabili sociolinguistiche, repertori linguistici) • Il contenuto: dalle parole chiave al contenuto, i simboli, le figure retoriche, i rapporti intertestuali e extratestuali • Distinzione tra tipologia e genere testuale (testo scritto/orale, dialogo/monologo) - analisi di testi secondo gli scopi ovvero la classificazione funzionale di Werlich (descrittivo -espositivo – regolativo – argomentativo – narrativo) - analisi dei testi secondo un punto di vista cognitivo (espressione, rappresentazione, riflessione, immaginazione, regolazione interpersonale) » Alcuni testi-input potranno essere forniti all’occorrenza da altre discipline (ad esempio Storia del Teatro, Recitazione, Dizione) per un progetto multidisciplinare. Durante il corso la docente proporrà la lettura di testi e/o materiale specifico della disciplina fornito in formato cartaceo o digitale. Analisi del movimento e teatrodanza

Valeria Baresi

Le lezioni prevedono l’acquisizione di un vocabolario tecnico–espressivo che permetta ai futuri “danzattori” di affrontare gli anni successivi con consapevolezza, capacità critica e familiarità con il proprio corpo. Il programma si sviluppa a partire da due punti fondamentali per uno studio sano e funzionale: conoscenza e ripetizione. La classe inizia con un riscaldamento fisso che si basa su tecniche di stretching estratte dal metodo Pilates e dal lavoro di Moshe Feldenkrais, con immediata applicazione nel floorwork. Nella seconda parte si affronteranno argomenti e tematiche utili al mestiere dell’attore, con particolare attenzione al lavoro sul ritmo e sulla coordinazione. Obiettivi - Conoscere e assimilare gli strumenti necessari per affrontare il lavoro sul corpo con la serenità di chi conosce e si conosce, con la consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si rappresenta, con la preparazione fisica di chi si vuole sentire in un corpo ‘adeguato’. Programma

Alfabetizzazione • Cerchi, Assi, Piani • Allineamento (arti inferiori - superiori - tronco) • Curve e Spirali • Cinesfera • Motori • Corpo neutro • Equilibrio e gravità • Anatomia del movimento Applicazione • Floorwork


• Analisi del movimento (secondo i principi labaniani) • Relazione tra spazio, tempo ed energia • Studio del centro – evasione dal centro • Studio del peso • Qualità di movimento (in particolare legato, staccato e accentato) • Relazione con lo spazio esterno Elaborazione • Studio di sequenze • Camminate e andature • Rapporto tra statico – dinamico (potenzialità dinamiche della posa) Musica, Ritmica e Percussioni

Mauro d’Alessandro

Il Ritmo è nella vita e con la sua forza unisce i linguaggi della Musica e del Movimento. Il Movimento appartiene alla vita, all’equilibrio e coinvolge tutti i sensi che svolgono un ruolo fondamentale per la nostra vita. Il movimento è il mezzo tramite il quale l’essere umano può espletare le sue più importanti funzioni: Camminare, Parlare e Pensare. Il nostro lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio ritmo spontaneo e naturale, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti con cui dialogare con il corpo in movimento. Attività

• Fare musica con il proprio corpo (tecniche base di body percussion) • Tecnica di ritmica con il corpo in movimento • Educazione all’ascolto della musica • Teoria del solfeggio ritmico • Lettura e scrittura del solfeggio ritmica di body percussion • Studio e uso di strumenti musicali percussivi • Improvvisazione individuale e di gruppo Obiettivi

• Sviluppo delle sensibilità ritmica • Sviluppo di poliritmia e polimetria • Pattern di ritmi con il corpo (Body Percussion) • Performance di Body percussion e percussione • Relazione tra ritmo e movimento, voce, strumenti didattici d’arte e oggetti Laboratorio di pratica strumentale Il programma di Musica è completato dallo studio di un strumento musicale a scelta tra pianoforte, chitarra o percussioni. Lo studente sarà invitato ad instaurare un rapporto ludico e creativo con lo strumento, al fine di perfezionare la propria formazione attoriale. Obiettivi

• Sviluppare la sensibilità musicale e ritmica • Acquisire competenze di solfeggio e lettura degli spartiti • Accompagnare con lo strumento la propria o le altrui performance attoriali • Eseguire brani musicali


Danza Classica

Carlotta Bortesi

Lezioni tese a fornire l’impostazione base di danza. Il metodo utilizzato guida l’allievo nella liberazione di blocchi e tensioni, nonché nello sviluppo dell’elasticità, della coordinazione e dell’armonia del proprio corpo. Programma

• Lezioni di danza con sbarra a terra (metodo Knaissef) • Stretching e rafforzamento (da ginnastica ritmica) • Lavoro sulla respirazione (esercizi di yoga e qi gong) • Movimento (lavoro di improvvisazione) • Studio di coreografie SEMINARI INTENSIVI L’attore e l’oggetto

Cristiana Minasi

Laboratorio finalizzato alla definizione di piccoli corti teatrali autogenerati, con particolare attenzione rivolta all’uso degli oggetti. L’azione, nel mistero di cui si fa portatrice, è propriamente intendibile come tale se in concreto qualcosa accade e, come ben si sa, perché quel qualcosa accada, bene è che nulla venga lasciato scoperto. “Tutto è” perché è necessario che sia: gli oggetti, alla stregua delle parole e della fisicità devono corrispondere alla necessità dell’atto. L’attore è inevitabile autore della propria esistenza scenica, capace di scegliere quel qualcosa o quel nulla che gli dia la forza e la coerenza, oltre che il gusto e la poetica personale.Tenendosi quale regola prima lo strumento della sottrazione e della eliminazione del superfluo, si integreranno gli elementi tutti della scena che determineranno la possibile definizione di un piccolo atto scenico autonomamente/organizzato. » Si richiede agli allievi di portare molteplici oggetti e sicuramente, almeno un abito elegante e demodè, anche abiti di cattivo gusto, troppo corti o troppo lunghi, molto stretti o molto larghi. Verrà a tempo debito, via mail, indicato un testo per tutti ma, a prescindere, ciascuno è tenuto ad operare una libera scelta circa un testo su cui intende lavorare. Microrecitazione

Aureliano Amadei

Sarà proposta una varietà di esercizi di concentrazione, dai quali gli studenti potranno attingere per formare, nel tempo, un proprio metodo per concentrarsi sul lavoro. In seguito si lavorerà sull’improvvisazione, alla ricerca di un equilibrio tra pensiero dell’attore, situazione e personaggio. Per questo lavoro si introdurrà l’uso di una videocamera, modulando la recitazione al linguaggio cinematografico. CONSULENZA PROFESSIONALE Laboratorio attivo di logopedia

Dott.ssa Rossella Dellavalle

La prima parte del lavoro sarà incentrata sulla spiegazione dei principi di base per un uso corretto della voce. Si prenderanno in esame: la postura, l’assetto del piano linguistico, la corretta respirazione ai fini fonatori, i principi di rilassamento muscolare loco-regionale, i principi di igiene vocale, i risuonatori e le principali caratteristiche vocali: volume, tono, prosodia. In seguito la Dottoressa effettuerà a tutti gli allievi uno screening logopedico, per una valutazione dell’efficacia e della resa vocale di ciascuno. Sarà occasione di segnalare tempestivamente eventuali disturbi della voce professionale, del linguaggio, della deglutizione, della pronuncia o della dizione. Il laboratorio si svolgerà presso lo Studio Medico Specialistico e prevede una registrazione vocale dei principali parametri elettro-acustici con un lavoro mirato sul singolo. Obiettivi – Fornire agli studenti degli strumenti di conoscenza e maggiore coscienza nella gestione della propria voce, cantata e parlata. Eventuali trattamenti riabilitativi dei disturbi o patologie riscontrate.


Corso di secondo anno FREQUENZA » » » »

dal 7 ottobre al 30 maggio per le materie curriculari, dal lunedì al giovedì, dalle 09.00 alle 18.00 e venerdì, dalle 9.00 alle 16.00, con un’ora di pausa; dal 3 al 30 giugno, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00, per lo stage finale di Pratica di Palcoscenico; 3 Seminari Intensivi di approfondimento in tre fine settimana (48 ore di lezione); 2 maratone di Bioenergetica in due fine settimana (16 ore di lezione + 1 maratona residenziale);

MATERIE CURRICULARI Recitazione

Tenerezza Fattore

Le lezioni del secondo anno saranno incentrate sullo studio dei centri energetici Chakras in un’applicazione prettamente attoriale, con l’obiettivo di potenziare il processo vibratorio-interpretativo e stimolare il potere della trasformazione. Attraverso un percorso di scoperta e sensibilizzazione dei propri centri energetici, nonché di analisi di molteplici processi umani, gli allievi saranno condotti all’interpretazione di scene e monologhi usando materiale del proprio sé organico. Accanto al percorso esplorativo non mancheremo di praticare regolari allenamento e addestramento per l’affinamento dei principi basilari della tecnica dell’attore con particolare attenzione al sottotesto e all’azione interiore. Obiettivi - Costruire personaggi organici e credibili, lontani dai cliché, veicolare dal palcoscenico significati ed emozioni in modo funzionale e fascinativo, dando spessore a gesti e parole e connettendosi emotivamente con lo spettatore. Drammaturgie e testi

• Amleto, Otello, Romeo e Giulietta, Macbeth W. Shakespeare • L’avaro, Molière • Pentesilea, Heinrich von Kleist • Antigone, Sofocle (la versione di Jean Anouilh sarà fornita dalla scuola) • I Blues, Tennessee Williams • Il gabbiano, Anton Cechov • Questa sera si recita a soggetto, Vestire gli ignudi, Luigi Pirandello • Seta, Alessandro Baricco • Sogni blu, Luciano Colavero • Il bell’Antonio,Vitaliano Brancati • Niente da dichiarare?, Hennequin e Veber • La nemica, Dario Niccodemi • La voce umana, J. Cocteau »

La dispensa didattica Chakras sarà fornita dalla scuola.

Recitazione per il Cinema

Aureliano Amadei

Gli studenti inizieranno le lezioni con delle proprie tecniche di rilassamento e concentrazione. Il corso ha una vocazione cinematografica. Si eserciteranno delle tecniche specifiche: • Vocali, per l’uso del microfono • Movimento in relazione al campo • Movimento in relazione alla macchina da presa • Sguardo e fuoco, in relazione al campo • Uso del testo • Preparazione al provino • Preparazione del ruolo


Durante tutto il terzo anno si eserciterà l’improvvisazione libera. Alla fine del terzo anno gli studenti avranno dei primi elementi cinematografici da mettere nello showreel. »

Gli studenti dovranno indossare abbigliamento da prova e portare un cambio di colore differente.

Recitazione e improvvisazione

Carlotta Natoli

Attraverso l’approccio e lo sviluppo di tecniche di rilassamento e concentrazione, stimoleremo il corpo psicofisico dell’attore indirizzandolo verso la necessaria flessibilità. Il metodo “sensoriale” donerà la possibilità di aprire connessioni psichiche, emotive e fisiche da mettere al servizio della persona e del personaggio. Si lavorerà in particolare sulla lettura di un carattere / personaggio in relazione al testo, con particolare attenzione a relazioni e azioni fisiche. Movimento scenico

Andrea Pangallo

Il corso verterà sullo studio della tecnica dell’attore attraverso lezioni di movimento e di voce. Si prevede inoltre l’applicazione dei principi studiati su un brano di prosa comune a tutti gli allievi. Il training sul movimento prevede lo sviluppo delle qualità psicofisiche dell’allievo e l’assimilazione delle abitudini specifiche del movimento teatrale. Verranno analizzati ed applicati i metodi ed i principi del lavoro dell’attore attraverso il senso dello spazio, della forma, il pensiero per immagini, il gesto psicologico, il tempo-ritmo, stimolando l’assimilazione del metodo delle azioni fisiche. Lo studio delle dinamiche corporee e relazionali darà agli allievi la possibilità di confrontarsi con elementi fondamentali come l’atto teatrale, l’analisi attiva del testo e la drammaturgia attoriale. Obiettivi - Sensibilizzazione ed ampliamento delle dinamiche fisiche e vocali, fondamenti del metodo delle azioni fisiche, organizzazione dei principi attoriali in partiture complesse. Bibliografia

• Thomas Richards, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri • Eugenio Barba, La canoa di carta, ed. Il Mulino • Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubilibri »

Si pregano gli studenti di munirsi i scarpe comode, basse, con suole in gomma.

Dizione e articolazione

Claudia Frisone

L’attore si esprime e comunica attraverso il corpo e la voce. La modulazione vocale gli permette di veicolare significati cognitivi e contenuti emotivi. Essere consapevoli delle proprie potenzialità vocali ed acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione è dunque indispensabile per acquistare un controllo della propria espressività ed approdare ad una ricchezza e libertà interpretativa. Obiettivi - Veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola; stimolare l’attenzione di chi ascolta; ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale. Questi strumenti saranno applicati alla gestione della vocalità interpretativa e nella lettura espressiva. Bibliografia - Giorgio dal Piai, Dizione e fonetica, ed. Ponte delle Grazie Altri libri di testo saranno indicati nel corso dell’anno. » Canto

Si pregano gli allievi di partecipare alle lezioni muniti di penna, quaderno e calze antiscivolo per poter lavorare senza scarpe e favorire la percezione dell’appoggio. Antonella Voce

Respirazione, vocalizzi con training fisico per liberare la voce, vocalizzi con intervalli di primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto settimo e ottavo grado. Studio di una canzone individuale. Studio di un pezzo corale per la classe.


Acting / Verse and Prose

Marzia Dal Fabbro - Caterina Capodilista

Programma verse and prose

Programma acting

Games Warming up the body Voice: the instrument Choosing a poem Imagery and train of thought The body as a vehicle of action Delivering ‘my’ poem

Values: care for the voice and daily warm-up Improvisation and set exercises The principles of dramatic action Reading a play: which are the questions I need to answer Text analysis: how to approach different texts Research: what do I bring to rehearsal Building a character and the actor’s individual nature Performance in a safe environment

Obiettivi - Integrare la consapevolezza fisica e l’uso dello strumento corpo-voce con l’interazione in lingua

inglese. Familiarizzare con sonorità nuove. Acquisire una capacità imitativa di accenti e pronuncia, sviluppare l’ascolto e l’attenzione in una lingua diversa dalla quotidiana. Creare un glossario personale e affinare le capacità di sintesi e deduzione. Sviluppare insieme l’attitudine al teamwork e l’autonomia della ricerca. Conoscere la drammaturgia anglosassone: testi di autori inglesi, americani ed internazionali, contemporanei e non. Familiarizzare con i versi e la metrica. Arricchire il proprio bagaglio interiore di immagini. Abitare il punto di vista del personaggio. Bibliografia

• Declan Donnellan, The actor and the target • Cecily Berry, Text in Action • Peter Brook The Empty Space,There are no secrets • Marija Knebel, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione (trad. Alessio Bergamo) »

Durante l’anno verranno suggeriti ulteriori testi di riferimento.

Storia del teatro

Stefano Ruggeri

Programma propedeutico Il teatro in occidente nell’epoca moderna e contemporanea

• L’Inghilterra della Restaurazione: neogenesi del teatro e la fortuna di Shakespeare • La Germania quale culla del repertorio • La nascita del cosiddetto “teatro borghese” • I teatri orientali (Cina, Giappone e India) • L’Ottocento europeo • Il caso italiano delle compagnie di gutti e l’alba del Grande Attore • Le avanguardie storiche • La nascita della regia: i padri fondatori • Il teatro e l’impegno politico • Atipicità del panorama italiano nel primo Novecento • Le seconde avanguardie • Lo stato attuale del fenomeno teatrale Programmi monografici L’attore

Definire una storia del lavoro dell’attore nei secoli fino ad oggi. Comprenderne le funzioni, il lavoro tecnico ed artistico, il ruolo sociale attraverso i secoli. L’intento è quello di chiarire quelle che furono le rivoluzioni del lavoro dell’attore, l’autonomia della sua arte e la confutazione di preconcetti storici che ancora oggi ci impongono di pensare all’attore come ad un mero interprete di un testo alla mercè della volontà del regista. La regia

La regia si innesta nella storia del teatro solo nell’ultimo secolo e mezzo, ma contestualmente ne diviene egemone. Come è stato possibile tutto ciò? Quali sono state le esigenze che hanno portato alla definizione del ruolo del regista? La riflessione proprio su questo ruolo cardine del teatro contemporaneo ci porterà a capire quali siano i piani attraverso i quali si muove questa figura. Come il suo lavoro sia mutato nella sua breve storia e a quali cambiamenti strutturali dell’idea di teatro abbia portato.


Lo spettatore

Centro della produzione teatrale, eppure troppo spesso non considerato come unico ed ultimo fruitore della rappresentazione. Venerato e maltrattato lo spettatore mantiene sempre e comunque un ruolo centrale e privilegiato nel teatro. Chi è realmente lo spettatore? È possibile pensare ad una sua rivoluzione? Ad un suo ruolo non più solamente passivo di mero fruitore di un lavoro che sembra andare in scena indipendentemente dalla sua presenza? Il corso cercherà di dare elementi che, congiuntamente a quelli già acquisiti, permetta di sviluppare una nuova coscienza di spettatore e sullo spettatore. Il montaggio

Il processo di composizione, realizzazione e fruizione dell’evento teatrale passa attraverso un articolato fenomeno di elaborazione. Il teatro, perché non sia una banale riproduzione di eventi, si avvale di un complesso processo di frammentazione e riarticolazione dei propri elementi costitutivi, combinati tra loro affinché il significato complessivo esprima un valore che vada ben oltre il semplice fenomeno narrativo attraverso il quale prende forma. Bibliografia

• Cesare Molinari, Storia del teatro, ed. Laterza • Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, ed. Bulzoni » Durante il corso si proporrà la lettura di testi drammaturgici consigliati durante le lezioni e di materiale scientifico fornito dal docente in formato cartaceo o digitale. Lingua italiana

Jessica Cenciarelli

Il percorso di formazione nella nostra madrelingua si considera sostanzialmente concluso nella Scuola secondaria.Allo stesso tempo lo sviluppo delle abilità testuali viene spesso perseguito a prescindere dalla competenza grammaticale. Il corso tende a offrire e raffinare quegli strumenti che consentano ai futuri attori di ampliare e consolidare quanto più possibile la competenza linguistico-comunicativa. Il “sapere” è solo una parte della competenza generale e deve crescere in armonia con il “saper fare”, il “saper essere” e il “saper imparare”. Il corso non vuole porsi come uno studio della lingua “bloccato su una grammatica inerte”, ma vuole scoprire la lingua nella sua funzione comunicativa; quindi, più che uno studio delle “regole”, intese come sterili norme a priori, rifletteremo sulla regolarità di funzionamento della lingua a livello morfosintattico, testuale, extra- socio- e pragma-linguistico perché l’allievo possa migliorare le sue capacità cognitive e culturali. Obiettivi

Ampliamento della competenza linguistico-comunicativa e nello specifico: • competenza linguistica: rafforzamenti dell’ortografia, punteggiatura, fonetica, morfosintassi, lessico - ampliamento dei domini lessicali, con particolare attenzione all’ambito teatrale e al relativo linguaggio settoriale - rafforzamento delle quattro abilità di base con un focus specifico sulla comprensione • competenza sociolinguistica: rafforzamenti sull’uso dei diversi registri linguistici • competenza pragmatica: testuale e discorsiva - focus sulla distinzione e riconoscimento delle diverse tipologie e generi testuali. - focus sugli elementi del testo narrativo (narratore – personaggi – tempo – spazio – lingua e stile) Obiettivo specifico del secondo anno: focus specifico sulla lingua italiana delle origini nella sua evoluzione vista dalla prospettiva privilegiata della poesia e della drammaturgia italiana. Programma

Saranno forniti agli studenti diversi tipi di testi da analizzare nei contenuti e nella struttura fino a compiere una riflessione su: • Linguaggio verbale (principi generali per l’analisi della lingua) • Fonetica e fonologia (accento, tono, intonazione, lunghezza) • Morfologia (parole e morfemi, derivazione e formazione delle parole, tipi di affissi, parole composte) • Sintassi (analisi in costituenti, sintagmi, funzioni sintattiche, schemi valenziali, ruoli semantici, ordine sintattico) • Semantica (dal significante al significato, il lessico, omonimia e polisemia, campo semantico, insiemi lessicali, connotazione e denotazione, figure semantiche) • Mutamento e variazione nelle lingue (la lingua lungo l’asse del tempo, variazione sincronica, varietà di lingua e variabili sociolinguistiche, repertori linguistici)


• Il contenuto: dalle parole chiave al contenuto, i simboli, le figure retoriche, i rapporti intertestuali e extratestuali • Distinzione tra tipologia e genere testuale (testo scritto/orale, dialogo/monologo) - analisi di testi secondo gli scopi ovvero la classificazione funzionale di Werlich (descrittivo -espositivo – regolativo – argomentativo – narrativo) - analisi dei testi secondo un punto di vista cognitivo (espressione, rappresentazione, riflessione, immaginazione, regolazione interpersonale) » Alcuni testi-input potranno essere forniti all’occorrenza da altre discipline (ad esempio Storia del Teatro, Recitazione, Dizione) per un progetto multidisciplinare. Durante il corso la docente proporrà la lettura di testi e/o materiale specifico della disciplina fornito in formato cartaceo o digitale. Analisi del movimento e teatrodanza

Valeria Baresi

Le lezioni di teatrodanza al secondo anno di formazione prevedono l’elaborazione e il perfezionamento del linguaggio tecnico–espressivo acquisito al primo anno e l’apprendimento di nuove forme e tecniche utili nel percorso didattico e professionale dell’attore. Il programma si basa in parte sul lavoro dell’anno precedente, con particolare riferimento al floorwork, e introdurrà il partnering work, lavoro che prevede lo studio dell’interazione tra due o più corpi, con o senza contatto, in dinamica o in stasi. La classe di floorwork inizia con un riscaldamento fisso che si basa sull’uso delle spirali, delle torsioni, delle curve, delle cadute, dello spostamento di peso e quant’altro sia utile nell’attraversamento dello spazio in una seppur primordiale forma danzata, mentre la classe di partnering parte da un riscaldamento che trae spunto dai principi della contact improvisation e si sviluppa con laboratori di improvvisazione guidata attraverso la quale si apprenderanno frasi e sequenze date o frasi e sequenze elaborate attraverso l’improvvisazione. Lavorando insieme ad un altro corpo, scopriremo il nostro. Obiettivi - Allenare e consolidare i principi della danza contemporanea nelle tecniche proposte. Affinare la qualità di movimento e acquisire nuovi vocaboli utili nel linguaggio del corpo. Primo studio sull’improvvisazione su stimoli prettamente tecnici e relativa rielaborazione coreografica. Musica, Ritmica e Percussioni

Mauro d’Alessandro

Il Ritmo è nella vita e con la sua forza unisce i linguaggi della Musica e del Movimento. Il Movimento appartiene alla vita, all’equilibrio e coinvolge tutti i sensi che svolgono un ruolo fondamentale per la nostra vita. Il movimento è il mezzo tramite il quale l’essere umano può espletare le sue più importanti funzioni: Camminare, Parlare e Pensare. Il nostro lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio ritmo spontaneo e naturale, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti con cui dialogare con il corpo in movimento. Attività

• Fare musica con il proprio corpo (tecniche base di body percussion) • Tecnica di ritmica con il corpo in movimento • Educazione all’ascolto della musica • Teoria del solfeggio ritmico • Lettura e scrittura del solfeggio ritmica di body percussion • Studio e uso di strumenti musicali percussivi • Improvvisazione individuale e di gruppo Obiettivi

• Sviluppo delle sensibilità ritmica • Sviluppo di poliritmia e polimetria • Pattern di ritmi con il corpo (Body Percussion) • Performance di Body percussion e percussione • Relazione tra ritmo e movimento, voce, strumenti didattici d’arte e oggetti


Laboratorio di pratica strumentale Il programma di Musica è completato dallo studio di un strumento musicale a scelta tra pianoforte, chitarra o percussioni. Lo studente sarà invitato ad instaurare un rapporto ludico e creativo con lo strumento, al fine di perfezionare la propria formazione attoriale. Obiettivi

• Sviluppare la sensibilità musicale e ritmica • Acquisire competenze di solfeggio e lettura degli spartiti • Accompagnare con lo strumento la propria o le altrui performance attoriali • Eseguire brani musicali Danza Classica

Michelle Ellis

Lezioni tese a fornire l’impostazione base di danza. Il metodo utilizzato guida l’allievo nella liberazione di blocchi e tensioni, nonché nello sviluppo dell’elasticità, della coordinazione e dell’armonia del proprio corpo. Programma

• Lezioni di danza con sbarra a terra (metodo Knaissef) • Stretching e rafforzamento (da ginnastica ritmica) • Lavoro sulla respirazione (esercizi di yoga e qi gong) • Movimento e voce (lavoro di improvvisazione) SEMINARI INTENSIVI Voce naturale (metodo Linklater)

Valentino Villa

Il programma prevede l’apprendimento di una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Gli esercizi si articolano in una struttura accuratamente progettata da Kristin Linklater, che si sviluppa nei seguenti passaggi: il corpo (la spina dorsale, il supporto al respiro naturale, il respiro (liberare il respiro, il ritmo della respirazione involontaria), il tocco del suono, le vibrazioni iniziali, espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni, il canale (mandibola, lingua, palato molle), la scala dei risuonatori (petto, bocca, denti), capacità respiratoria (diaframma, intercostali, pavimento pelvico), la scala dei risuonatori superiori (seni paranasali, naso e cranio), estensione: tre o quattro ottave di note parlate, articolazione. Obiettivi - L’apprendimento di tale modalità di lavoro porterà ad una comprensione della psico-fisiologia della voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle abituali modalità comunicative. L’obiettivo è una voce in diretto contatto con gli impulsi emotivi, articolati dall’intelletto ma non da questo inibiti: una voce trasparente, che riveli, piuttosto che descriverli, gli impulsi le emozioni e i pensieri in modo diretto e spontaneo, così che si possa sentire la persona nella sua massima potenzialità espressiva e non semplicemente la sua voce. Bibliografia - Kristin Linklater, La voce naturale, ed. Elliot Teatro in frantumi

Andrea Pangallo

Il teatro di S. Beckett e la drammaturgia dell’attore - La drammaturgia reiterata e frammentaria di Samuel Beckett ha messo in crisi la figuratività realista e le strutture narrative convenzionali precedenti. La sua scrittura lascia grandi crepe di significato che richiedono un attore in grado di esplorarle e creare nuovi percorsi di senso. Beckett con la rivoluzione della sua “nuova” drammaturgia ha reso evidente la necessità di un “nuovo” modo di essere attore. Un attore che assimilati gli aspetti legati all’organicità dell’azione scenica derivata dall’ultimo Stanislavskij, sia capace di integrarli con le tecniche che organizzino la sua grammatica scenica. Organicità ed organizzazione quindi, due elementi fondamentali per l’attore contemporaneo per smettere di essere soltanto un interprete, ma diventare un creatore, cosciente del suo agire scenico e degli echi che ne vengono scatenati. Il Laboratorio vuole offrire un repertorio di strumenti pratici e teorici per esplorare il territorio della drammaturgia attoriale, attraverso un percorso che partirà da specifici esercizi psicofisici, passando attraverso una serie di sistemi di improvvisazione strutturata, fino ad arrivare allo sviluppo di veri e propri nuclei di scene originali. Le piece brevi di S. Beckett daranno all’allievo il giusto terreno drammaturgico dove poter applicare e sviluppare le tecniche e principi affrontati.


Stage combat

Sandro Maria Campagna

Il seminario si propone di fornire ai partecipanti le basi tecniche del combattimento scenico in armis e sine armis. Si studieranno combinazioni base di real combat che saranno riorganizzate e tradotte per uno stage combat. Un combattimento in scena segue regole molto diverse che nella vita reale. Particolare attenzione sarà posta agli accorgimenti di sicurezza (distanza, bersaglio, impatto) e alla relazione tra attore e spettatore (credibilità e leggibilità dell’azione). Si costruiranno sequenze di combattimento che dovranno poter essere ripetibili, non pericolose, non improvvisate, ma in grado di mantenere tutte le dinamiche e le caratteristiche di un duello “all’ultimo sangue”. Fonti per le partiture dei duelli saranno testi teatrali, manuali sull’arte del combattere, letteratura in genere. Il corso prevede una breve parte teorica (analisi dei testi sull’arte del combattimento, storia delle armi bianche) e molta pratica!


Corso di terzo anno FREQUENZA » » » »

dal 7 ottobre al 30 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 per le materie curriculari; dal 3 al 30 giugno, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00, per lo stage finale di Pratica di Palcoscenico; 3 Seminari Intensivi di approfondimento in tre fine settimana (48 ore di lezione); 2 maratone di Bioenergetica in due fine settimana (16 ore di lezione + 1 maratona residenziale);

MATERIE CURRICULARI Recitazione

Tenerezza Fattore

Il lavoro sarà teso a rendere il percorso esplorativo pregresso funzionale al lavoro quotidiano dell’attore anche rispetto alle scadenze lavorative e i tempi di esecuzione. Studio del gesto archetipico elaborato da Michael Checov. Definizione della poetica interpretativa personale e costruzione di un provino. Obiettivi - Perfezionamento delle tecniche interpretative. Credibilità, organicità, naturalezza, efficacia. Bibliografia

• Herrigel Eugen - Lo zen e il tiro con l’arco, ed. Adelphi • Michail Cechov - La tecnica dell’attore, ed. Dino Audino Editore • Dispensa: I Chakras Recitazione in versi

Maria Teresa Bax

Quando si parla di recitazione in versi, la prima cosa che viene in mente è la dizione di poesie, qualche volta noiosa, accompagnata per lo più da un sentimentale sottofondo musicale...strana riduzione per un fenomeno che è la forma primaria della letteratura teatrale, dalle origini del teatro ai nostri giorni. Perché quei drammaturghi e quei poeti hanno sentito la necessità di usare una lingua che contenesse anche una precisa misura ritmica? E quali problemi questo rappresenta per l’attore in particolare, ma anche per il semplice lettore? Che tipo di sforzo interpretativo richiede? Il presente corso si propone di affrontare proprio questi problemi teoricamente e praticamente tramite un’attenta analisi di alcuni brani, vuoi poetici che teatrali, nella convinzione che sia un tipo di studio estremamente utile per il lavoro dell’attore in generale. Questo perché lo costringe ad una concentrazione più intensa sul valore della parola e sull’uso espressivo del ritmo: due elementi che credo siano fondamentali dell’arte attoriale, in versi o in prosa che sia. Canto

Antonella Voce

Respirazione, vocalizzi con training fisico per liberare la voce, vocalizzi con intervalli di primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto settimo e ottavo grado. Studio di una canzone individuale. Studio di un pezzo corale per la classe. Storia del teatro

Stefano Ruggeri

Programma propedeutico Il teatro in occidente nell’epoca moderna e contemporanea

• L’Inghilterra della Restaurazione: neogenesi del teatro e la fortuna di Shakespeare • La Germania quale culla del repertorio • La nascita del cosiddetto “teatro borghese” • I teatri orientali (Cina, Giappone e India) • L’Ottocento europeo • Il caso italiano delle compagnie di gutti e l’alba del Grande Attore • Le avanguardie storiche • La nascita della regia: i padri fondatori • Il teatro e l’impegno politico


• Atipicità del panorama italiano nel primo Novecento • Le seconde avanguardie • Lo stato attuale del fenomeno teatrale Programmi monografici L’attore

Definire una storia del lavoro dell’attore nei secoli fino ad oggi. Comprenderne le funzioni, il lavoro tecnico ed artistico, il ruolo sociale attraverso i secoli. L’intento è quello di chiarire quelle che furono le rivoluzioni del lavoro dell’attore, l’autonomia della sua arte e la confutazione di preconcetti storici che ancora oggi ci impongono di pensare all’attore come ad un mero interprete di un testo alla mercè della volontà del regista. La regia

La regia si innesta nella storia del teatro solo nell’ultimo secolo e mezzo, ma contestualmente ne diviene egemone. Come è stato possibile tutto ciò? Quali sono state le esigenze che hanno portato alla definizione del ruolo del regista? La riflessione proprio su questo ruolo cardine del teatro contemporaneo ci porterà a capire quali siano i piani attraverso i quali si muove questa figura. Come il suo lavoro sia mutato nella sua breve storia e a quali cambiamenti strutturali dell’idea di teatro abbia portato. Lo spettatore

Centro della produzione teatrale, eppure troppo spesso non considerato come unico ed ultimo fruitore della rappresentazione. Venerato e maltrattato lo spettatore mantiene sempre e comunque un ruolo centrale e privilegiato nel teatro. Chi è realmente lo spettatore? È possibile pensare ad una sua rivoluzione? Ad un suo ruolo non più solamente passivo di mero fruitore di un lavoro che sembra andare in scena indipendentemente dalla sua presenza? Il corso cercherà di dare elementi che, congiuntamente a quelli già acquisiti, permetta di sviluppare una nuova coscienza di spettatore e sullo spettatore. Il montaggio

Il processo di composizione, realizzazione e fruizione dell’evento teatrale passa attraverso un articolato fenomeno di elaborazione. Il teatro, perché non sia una banale riproduzione di eventi, si avvale di un complesso processo di frammentazione e riarticolazione dei propri elementi costitutivi, combinati tra loro affinché il significato complessivo esprima un valore che vada ben oltre il semplice fenomeno narrativo attraverso il quale prende forma. Bibliografia

• Cesare Molinari, Storia del teatro, ed. Laterza • Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, ed. Bulzoni » Durante il corso si proporrà la lettura di testi drammaturgici consigliati durante le lezioni e di materiale scientifico fornito dal docente in formato cartaceo o digitale. Lingua italiana

Jessica Cenciarelli

Il percorso di formazione nella nostra madrelingua si considera sostanzialmente concluso nella Scuola secondaria.Allo stesso tempo lo sviluppo delle abilità testuali viene spesso perseguito a prescindere dalla competenza grammaticale. Il corso tende a offrire e raffinare quegli strumenti che consentano ai futuri attori di ampliare e consolidare quanto più possibile la competenza linguistico-comunicativa. Il “sapere” è solo una parte della competenza generale e deve crescere in armonia con il “saper fare”, il “saper essere” e il “saper imparare”. Il corso non vuole porsi come uno studio della lingua “bloccato su una grammatica inerte”, ma vuole scoprire la lingua nella sua funzione comunicativa; quindi, più che uno studio delle “regole”, intese come sterili norme a priori, rifletteremo sulla regolarità di funzionamento della lingua a livello morfosintattico, testuale, extra- socio- e pragma-linguistico perché l’allievo possa migliorare le sue capacità cognitive e culturali. Obiettivi

Ampliamento della competenza linguistico-comunicativa e nello specifico: • competenza linguistica: rafforzamenti dell’ortografia, punteggiatura, fonetica, morfosintassi, lessico - ampliamento dei domini lessicali, con particolare attenzione all’ambito teatrale e al relativo linguaggio settoriale - rafforzamento delle quattro abilità di base con un focus specifico sulla comprensione • competenza sociolinguistica: rafforzamenti sull’uso dei diversi registri linguistici


• competenza pragmatica: testuale e discorsiva - focus sulla distinzione e riconoscimento delle diverse tipologie e generi testuali. - focus sugli elementi del testo narrativo (narratore – personaggi – tempo – spazio – lingua e stile) Obiettivo specifico del terzo anno: focus specifico sulla lingua italiana delle origini nella sua evoluzione vista dalla prospettiva privilegiata della poesia e della drammaturgia italiana. Programma

Saranno forniti agli studenti diversi tipi di testi da analizzare nei contenuti e nella struttura fino a compiere una riflessione su: • Linguaggio verbale (principi generali per l’analisi della lingua) • Fonetica e fonologia (accento, tono, intonazione, lunghezza) • Morfologia (parole e morfemi, derivazione e formazione delle parole, tipi di affissi, parole composte) • Sintassi (analisi in costituenti, sintagmi, funzioni sintattiche, schemi valenziali, ruoli semantici, ordine sintattico) • Semantica (dal significante al significato, il lessico, omonimia e polisemia, campo semantico, insiemi lessicali, connotazione e denotazione, figure semantiche) • Mutamento e variazione nelle lingue (la lingua lungo l’asse del tempo, variazione sincronica, varietà di lingua e variabili sociolinguistiche, repertori linguistici) • Il contenuto: dalle parole chiave al contenuto, i simboli, le figure retoriche, i rapporti intertestuali e extratestuali • Distinzione tra tipologia e genere testuale (testo scritto/orale, dialogo/monologo) - analisi di testi secondo gli scopi ovvero la classificazione funzionale di Werlich (descrittivo -espositivo – regolativo – argomentativo – narrativo) - analisi dei testi secondo un punto di vista cognitivo (espressione, rappresentazione, riflessione, immaginazione, regolazione interpersonale) » Alcuni testi-input potranno essere forniti all’occorrenza da altre discipline (ad esempio Storia del Teatro, Recitazione, Dizione) per un progetto multidisciplinare. Durante il corso la docente proporrà la lettura di testi e/o materiale specifico della disciplina fornito in formato cartaceo o digitale. Analisi del movimento e teatrodanza

Valeria Baresi

Le lezioni di teatrodanza al terzo anno di formazione prevedono l’elaborazione e il perfezionamento del linguaggio tecnico–espressivo acquisito al primo anno e l’apprendimento di nuove forme e tecniche utili nel percorso didattico e professionale dell’attore. Il programma si basa in parte sul lavoro dell’anno precedente, con particolare riferimento al floorwork, e introdurrà il partnering work, lavoro che prevede lo studio dell’interazione tra due o più corpi, con o senza contatto, in dinamica o in stasi. La classe di floorwork inizia con un riscaldamento fisso che si basa sull’uso delle spirali, delle torsioni, delle curve, delle cadute, dello spostamento di peso e quant’altro sia utile nell’attraversamento dello spazio in una seppur primordiale forma danzata, mentre la classe di partnering parte da un riscaldamento che trae spunto dai principi della contact improvisation e si sviluppa con laboratori di improvvisazione guidata attraverso la quale si apprenderanno frasi e sequenze date o frasi e sequenze elaborate attraverso l’improvvisazione. Lavorando insieme ad un altro corpo, scopriremo il nostro. Obiettivi - Allenare e consolidare i principi della danza contemporanea nelle tecniche proposte. Affinare la qualità di movimento e acquisire nuovi vocaboli utili nel linguaggio del corpo. Primo studio sull’improvvisazione su stimoli prettamente tecnici e relativa rielaborazione coreografica. Musica, Ritmica e Percussioni

Mauro d’Alessandro

Il Ritmo è nella vita e con la sua forza unisce i linguaggi della Musica e del Movimento. Il Movimento appartiene alla vita, all’equilibrio e coinvolge tutti i sensi che svolgono un ruolo fondamentale per la nostra vita. Il movimento è il mezzo tramite il quale l’essere umano può espletare le sue più importanti funzioni: Camminare, Parlare e Pensare. Il nostro lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio ritmo spontaneo e naturale, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti con cui dialogare con il corpo in movimento.


Attività

• Fare musica con il proprio corpo (tecniche base di body percussion) • Tecnica di ritmica con il corpo in movimento • Educazione all’ascolto della musica • Teoria del solfeggio ritmico • Lettura e scrittura del solfeggio ritmica di body percussion • Studio e uso di strumenti musicali percussivi • Improvvisazione individuale e di gruppo Obiettivi

• Sviluppo delle sensibilità ritmica • Sviluppo di poliritmia e polimetria • Pattern di ritmi con il corpo (Body Percussion) • Performance di Body percussion e percussione • Relazione tra ritmo e movimento, voce, strumenti didattici d’arte e oggetti Laboratorio di pratica strumentale Il programma di Musica è completato dallo studio di un strumento musicale a scelta tra pianoforte, chitarra o percussioni. Lo studente sarà invitato ad instaurare un rapporto ludico e creativo con lo strumento, al fine di perfezionare la propria formazione attoriale. Obiettivi

• Sviluppare la sensibilità musicale e ritmica • Acquisire competenze di solfeggio e lettura degli spartiti • Accompagnare con lo strumento la propria o le altrui performance attoriali • Eseguire brani musicali Acting / Verse and Prose

Marzia Dal Fabbro - Caterina Capodilista

Programma verse and prose

Programma acting

Games Warming up the body Voice: the instrument Choosing a poem Imagery and train of thought The body as a vehicle of action Delivering ‘my’ poem

Values: care for the voice and daily warm-up Improvisation and set exercises The principles of dramatic action Reading a play: which are the questions I need to answer Text analysis: how to approach different texts Research: what do I bring to rehearsal Building a character and the actor’s individual nature Performance in a safe environment

Obiettivi - Integrare la consapevolezza fisica e l’uso dello strumento corpo-voce con l’interazione in lingua

inglese. Familiarizzare con sonorità nuove. Acquisire una capacità imitativa di accenti e pronuncia, sviluppare l’ascolto e l’attenzione in una lingua diversa dalla quotidiana. Creare un glossario personale e affinare le capacità di sintesi e deduzione. Sviluppare insieme l’attitudine al teamwork e l’autonomia della ricerca. Conoscere la drammaturgia anglosassone: testi di autori inglesi, americani ed internazionali, contemporanei e non. Familiarizzare con i versi e la metrica. Arricchire il proprio bagaglio interiore di immagini. Abitare il punto di vista del personaggio. Bibliografia

• Declan Donnellan, The actor and the target • Cecily Berry, Text in Action • Peter Brook The Empty Space,There are no secrets • Marija Knebel, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione (trad. Alessio Bergamo) »

Durante l’anno verranno suggeriti ulteriori testi di riferimento.


STAGE DI APPROFONDIMENTO Recitazione per il Cinema

Aureliano Amedei

Realizzazione di un corto cinematografico Analisi attiva del testo

Andrea Pangallo

Obiettivi

• Rendere attivo l’attore: un attore-creatore, capace di dare senso autonomamente al testo drammatico e alla propria presenza in scena. Un attore capace di agire coscientemente e attivamente nella costruzione del ruolo e nella struttura complessiva dello spettacolo. • Approfondire il legame fra azioni fisiche ed esistenza psichica: la semplice analisi del testo a tavolino crea una rottura fra la vita emotiva e la vita fisica dell’attore e crea impaccio nel momento di andare in scena. Durante il workshop l’analisi del testo coinvolgerà l’intero apparato psicofisico dell’allievo, superando questo dualismo e rendendo organica la linea d’azione del personaggio. • Avere sulla scena una parola viva: arrivare a sentire indispensabili le parole dell’autore per esprimere i pensieri del personaggio. Il testo letterario verrà acquisito non attraverso una memorizzazione meccanica, ma attraverso un processo nel quale l’attore sia fisicamente e psichicamente attivo. Segreti di Mestiere, Misteri dell’arte

Giancarlo Sammartano

Il seminario affronterà, attraverso ampi riferimenti storici, il ruolo dell’attore nella scrittura scenica, lo scarto tra letteratura drammatica e spettacolo, poetiche ed ideologie del Teatro, trasmissioni di esperienza, sistemi di formazione artistica. Una narrazione centrata sul tempo e su luogo della rappresentazione, leggendo la storia nei tre grandi capitoli del teatro di festa, teatro di mestiere, teatro d’arte. SKILLS Musical Theatre 1 e 2

Ilaria Amaldi

Prerequisiti - Una preparazione di base nelle diverse discipline (recitazione, canto, danza). Contenuto del corso - Il corso si propone di avvicinare gli studenti ad un genere espressivo caratterizzato

dall’uso indistinto di tre forme espressive (recitazione, canto, danza), spiegandone le origini storiche e motivandone le ragioni stilistiche che ne definisicono le peculiarità drammaturgiche. Programma

• Tecnica - basi specifiche - coordinazione e studio del ritmo e dell’armonizzazione del movimento - uso della respirazione • Repertorio: studio di coreografie estrapolate dal ricco repertorio angloamericano. La prima fase predilige la scelta di brani che esigono una forte coralità utili per affinare il rapporto di affiatamento del gruppo. Nella seconda ci si soffermerà sull’analisi e lo studio di scene di repertorio avvalendosi di materiale in lingua originale ma anche di suite tradotte in italiano, così da favorire lo studio ed agevolare il percorso di comprensione del testo e di interpretazione dei ruoli. Obiettivi

• Acquisire una certa elasticità nell’uso simultaneo delle diverse forme espressive a favore dell’interdisciplinarietà richiesta dal genere musical. • Procurarsi una preparazione di base versatile e completa che possa rispondere alle odierne richieste di mercato. • Riuscire ad utilizzare in modo autonomo e consapevole tutte le abilità apprese negli anni di studio (recitazione, movimento, voce, dizione, acrobatica, arte scenica, ecc.) e metterle al servizio di un genere che per esprimersi le richiede tutte. Acrobatica

Luca Clarioni

Allenamento e tecniche acrobatiche per il perfezionamento dell’arte attoriale.


STAGE DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE Tecniche di doppiaggio

Marzia Dal Fabbro - Leslie La Penna

Il doppiaggio in quanto specializzazione del mestiere dell’attore. Il doppiaggio, oltre ad essere una tecnica alla quale gli attori devono spesso ricorrere nell’arco della propria carriera (sia doppiando se stessi, che altri attori), offre agli allievi uno straordinario strumento di approfondimento e affinamento delle tecniche di voce e recitazione. Il microfono diventa uno specchio sonoro per capire meglio la gestione dell’emissione vocale e scoprire il proprio modo di ricercare la “verità” all’interno delle costrizioni tecniche quali il sincronismo e il ritmo labiale. Riascoltare se stessi è un esercizio fondamentale per migliorare la dizione e i difetti di pronuncia. E, altro aspetto importantissimo, è il confronto con gli attori sullo schermo: capire come un collega ha creato e lavorato su un personaggio e cercare coglierne le sfumature interpretative, è un’opportunità unica e particolare per arricchire il proprio bagaglio attoriale.


Altre attività

Lezioni-incontri

Corsi tecnici

Per agevolare i contatti e la conoscenza del settore professionale, l’Accademia promuove ogni anno degli incontri conoscitivi o delle lezioni-incontri con realtà emergenti di spessore artistico e organizzativo o con accreditati professionisti del mondo dello spettacolo e della cultura. Tra gli appuntamenti più attesi: il corso intensivo sul Metodo Meisner condotto da Steven Ditmyer e gli incontri-approfondimento sull’organizzazione e le esigenze del profilo lavorativo attoriale con Diego Verdegiglio, attore, doppiatore e regista in film e tv. Negli anni passati, tra gli altri, hanno incontrato gli allievi di Cassiopea Ferruccio Soleri, Francesco Pannofino, Roberto Herlizka, Pietro Longhi, Carolina Crescentini, Santasangre...

Gli allevi dell’Accademia Cassiopea possono frequentare, inoltre, a prezzi agevolati, i Corsi Tecnici organizzati dalla scuola. Attivi per quest’anno accademico sono il corso di Danza Classica condotto da Michelle Ellis, Lettura espressiva condotto da Claudia Frisone e l’esclusivo Biennio di Regia Teatrale condotto da Giancarlo Sammartano e Paola Maffioletti.

Il teatro degli allievi Per stimolare gli allievi all’autonomia creativa, la direzione didattica propone l’Autocorso 2014, un’occasione di lavoro teatrale autogestito per divertirsi e mettere alla prova il proprio talento presentando dei brevi corti teatrali. Le esercitazioni più riuscite vengono proposte al pubblico in teatro. Le buste con i termini della gara saranno disponibili in segreteria. Molte novità sul regolamento 2013-2014.

Agenzie e Tutor Ogni occasione sarà data agli allievi del terzo anno per confrontarsi e sperimentarsi come attori, in attività di spettacolo pubblico, in cinema o in tv: letture, partecipazioni, figurazioni o brevi ingaggi in stretto ambito professionale e in forme e contesti dignitosi e accreditanti la propria immagine pubblica e il processo formativo in atto. L’attenzione riservataci da agenzie di spettacolo, registi e organizzatori consentirà ai diplomati di Cassiopea un aggancio tutelato con il mondo del lavoro professionale.


Metodo Meisner

Steven Ditmyer

Nel suo lavoro presso la Playhouse, Meisner ha addestrato molti dei nostri attori e registi più illustri, tra cui Robert Duvall, Sydney Pollack, Tony Randall, Christopher Lloyd, James Caan, Diane Keaton, Joanne Woodward, Steve McQueen, Jeff Goldblum, Allison Janney e molti più. La sua tecnica è basata sulla verità. Meisner ha detto: “Recitare è la capacità di vivere in modo veritiero circostanze immaginarie.” Programma - Lavoreremo sulla prima parte di questa affermazione - “la capacità di vivere la verità”, tramite l’esercizio di ripetizione, che è un esercizio di improvvisazione che insegna a concentrarsi sul partner e se si è realmente in ascolto, si inizierà a rispondere realmente e sinceramente.

E questo è ciò che avremo dopo, la risposta vera, non una risposta meccanica (dal cervello), non il “questoè-ciò che ritengo sia giusto dire”, ma “la cosa vera da dire perché è così che mi sento ora”. E’ un esercizio straordinario, perché è semplice e onesto. Non è facile, ma è semplice. In questo approccio le nostre emozioni vengono liberate, diventano un oggetto esterno da donare mentre la nostra attenzione è su qualcos’altro - e questo qualcos’altro è ciò che stiamo facendo. Ascoltando veramente, relazionandoci veramentecon i nostri colleghi attori ed essendo reattivi con ciò che sta accadendo. Meisner ci ha detto: “Il seme al mestiere della recitazione è la realtà del fare.”


Libri di testo e materiale didattico Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto all’uomo che non sa leggere. - Mark Twain I Anno • Barba Eugenio, La canoa di carta, Il Mulino, Bologna 1993 • Baricco Alessandro, Novecento, Feltrinelli, Milano 1994 • Berry Cecily, Text in Action, Kindle Edition • Brook Peter, The Empty Space, Penguin, London 2008 • Brook Peter, There are no secrets, Methuen Drama,York 1993 • Dal Piai Giorgio, Dizione e fonetica. Un’esperienza didattica per il teatro, Ponte alle Grazie, Milano 2003 • Donnellan Declan, The actor and the target. New edition, Theatre Communications Group, New York 2006 • Knebel Marija, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione, a cura di Alessio Bergamo, Ubulibri, Milano 2009 • Lecoq Jacques, Il corpo poetico, Ubulibri, Milano 2000 • Lowen Alexander, Arrendersi al corpo, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1994 • Molinari Cesare, Storia del teatro, Laterza, Bari 1972 • Mejerchol’d Vsevolod, L’attore biomeccanico, Ubulibri, Milano 1993 • Nicoll Allardyce, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 1966 • Stanislavskij Konstantin S., Il lavoro dell’attore, Laterza, Bari 1988 • ulteriori dispense e appunti saranno disponibili in segreteria • blocchi per appunti • abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito • asciugamano personale II Anno • Barba Eugenio, La canoa di carta, Il Mulino, Bologna 1993 • Berry Cecily, Text in Action, Kindle Edition • Brook Peter, The Empty Space, Penguin, London 2008 • Brook Peter, There are no secrets, Methuen Drama,York 1993 • Dal Piai Giorgio, Dizione e fonetica. Un’esperienza didattica per il teatro, Ponte alle Grazie, Milano 2003 • Donnellan Declan, The actor and the target. New edition, Theatre Communications Group, New York 2006 • Knebel Marija, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione, a cura di Alessio Bergamo, Ubulibri, Milano 2009 • Linklater Kristin, La voce naturale, Elliot, Roma 2011 • Lowen Alexander, Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano 1978 • Molinari Cesare, Storia del teatro, Laterza, Bari 1972 • Nicoll Allardyce, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 1966 • Richards Thomas, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, Ubulibri, Milano 1997 • Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, Ubulibri, Milano 1991 Drammaturgie e testi: • Baricco Alessandro, Seta • Brancati Vitaliano, Il bell’Antonio • Cechov Anton, Il gabbiano • Cocteau Jean, La voce umana • Colavero Luciano, Sogni blu • Hennequin Charles M. e Veber Peter, Niente da dichiarare? • Molière, L’avaro • Niccodemi Dario, La nemica • Pirandello Luigi, Questa sera si recita a soggetto,Vestire gli ignudi • Shakespeare William, Amleto, Otello, Romeo e Giulietta, Macbeth • Sofocle, Antigone (la versione di Jean Anouilh sarà fornita dalla scuola) • von Kleist Heinrich, Pentesilea • Williams Tennessee, I Blues • ulteriori drammaturgie, testi, dispense e appunti saranno forniti dalla scuola • blocchi per appunti • abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito • asciugamano personale


III Anno • Berry Cecily, Text in Action, Kindle Edition • Brook Peter, The Empty Space, Penguin, London 2008 • Brook Peter, There are no secrets, Methuen Drama,York 1993 • Cechov Michail, La tecnica dell’attore, Dino Audino Editore, Roma 2001 • Donnellan Declan, The actor and the target. New edition, Theatre Communications Group, New York 2006 • Herrigel Eugen, Lo zen e il tiro con l’arco, Adelphi, Milano 1975 • Linklater Kristin, La voce naturale, Elliot, Roma 2011 • Lowen Alexander, La spiritualità del corpo, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1994 • Knebel Marija, L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione, a cura di Alessio Bergamo, Ubulibri, Milano 2009 • Molinari Cesare, Storia del teatro, Laterza, Bari 1972 • Nicoll Allardyce, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 1966 Drammaturgie e testi: • Claudel Paul, L’annuncio a Maria • Francesco d’Assisi, Il Cantico delle Creature • Euripide, Troiane • Goldoni Carlo, La trilogia della villeggiatura • Pirandello Luigi, Tutto per bene • Plauto, Miles Gloriosus • Queneau Raymond, Il diario intimo di Sally Mara • Von Kleist Heinrich, Caterina di Heilbronn • ulteriori drammaturgie, testi, dispense e appunti saranno forniti dalla scuola • blocchi per appunti • abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito • asciugamano personale


Orario delle lezioni 1° classe - primo bimestre (dal 4 novembre al 20 dicembre) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00 / 10.00

9.00 / 10.30

9.00 / 10.30

9.00 / 11.00

9.00 / 10.15

Qi Gong PROF. SABATELLI

Danza classica PROF. BORTESI

Teatrodanza PROF. BARESI

Dizione PROF. FRISONE

Teatrodanza PROF. BARESI

10.00 / 11.30

10.30 / 13.00

10.30 / 13.00

11.00 / 13.00

Voce (Linklater) PROF. VOCE 11.30 / 13.00

Dizione PROF. FRISONE

Lingua italiana PROF. CENCIARELLI

10.15 / 11.30

Voce (Linklater) PROF. VOCE

Bioenergetica PROF. FATTORE/MASOTTI

11.45 / 13.00

Storia del teatro PROF. D’ANGELO 14.00 / 18.00

Storia del teatro PROF. D’ANGELO 14.00 / 18.00

14.00 / 16.00

14.00 / 18.00

14.00 / 16.00

Stage Maschera neutra PROF. PANGALLO

Acting / Verse and Prose PROF.

Recitazione PROF. NATOLI Recitazione PROF. SAMMARTANO

Stage Maschera neutra PROF. PANGALLO

16.00 / 17.00

Laboratorio musicale PROF. D’ALESSANDRO

CAPODILISTA /DAL FABBRO

17.00 / 18.00

Pratica strumentale 1° classe - (dal 7 gennaio al 30 maggio) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00 / 10.00

9.00 / 10.30

9.00 / 10.30

9.00 / 10.30

9.00 / 10.15

Qi Gong PROF. SABATELLI

Danza classica PROF. BORTESI

Teatrodanza PROF. BARESI

Dizione PROF. FRISONE

Teatrodanza PROF. BARESI

10.00 / 11.30

10.30 / 13.00

10.30 / 13.00

10.30 / 13.00

Voce (Linklater) PROF. VOCE 11.30 / 13.00

Dizione PROF. FRISONE

Lingua italiana PROF. CENCIARELLI

10.15 / 11.30

Voce (Linklater) PROF. VOCE

Training PROF. PANGALLO

11.45 / 13.00

Storia del teatro PROF. RUGGERI 14.00 / 18.00

Storia del teatro PROF. RUGGERI 14.00 / 18.00

14.00 / 16.00

14.00 / 18.00

14.00 / 16.00

Recitazione PROF. FATTORE

Acting / Verse and Prose PROF.

Recitazione PROF. NATOLI Recitazione PROF. SAMMARTANO

Recitazione PROF. FATTORE

16.00 / 17.00

Laboratorio musicale PROF. D’ALESSANDRO

CAPODILISTA /DAL FABBRO

17.00 / 18.00

Pratica strumentale Maratone di Bioenergetica PROF. MASOTTI Stage intensivi: L’attore e l’oggetto PROF. MINASI / Microrecitazione PROF. AMADEI Laboratorio attivo di logopedia DOTT.SSA DELLAVALLE Dal 3 al 30 GIUGNO - Tecnica e pratica di palcoscenico PROF. FATTORE


2°classe - (dal 4 novembre al 30 maggio) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00 / 10.00

9.00 / 13.00

9.00 / 10.30

9.00 / 10.30

9.00 / 10.15

Lingua italiana PROF. CENCIARELLI

Danza Classica PROF. ELLIS

Studio libero

10.30 / 11.45

10.30 / 13.00

Qi Gong PROF. SABATELLI 10.00 / 11.30

Storia del teatro PROF. RUGGERI

Movimento scenico PROF. PANGALLO

Teatrodanza PROF. BARESI

11.30 / 13.00

11.45 / 13.00

Canto (Linklater) PROF. VOCE

Canto (Linklater) PROF. VOCE

14.00 / 18.00

13.30 / 15.30

Dizione PROF. FRISONE

10.15 / 11.30

Storia del teatro PROF. RUGGERI 11.45 / 13.00

Teatrodanza PROF. BARESI

14.00 / 18.00

13.30 / 17.30

14.00 / 16.00

Recitazione PROF. FATTORE

Recitazione Cinema PROF. AMADEI

Acting / Verse and Prose PROF.

Recitazione PROF. NATOLI Recitazione PROF. FATTORE

15.30 / 16.30

Laboratorio musicale PROF. D’ALESSANDRO

CAPODILISTA /DAL FABBRO

16.30 / 17.30

Pratica strumentale Maratone di Bioenergetica PROF. MASOTTI Stage intensivi: La voce naturale PROF.VILLA / Teatro in frantumi PROF. PANGALLO / Stage combat PROF. CAMPAGNA Dal 3 al 30 GIUGNO - Tecnica e pratica di palcoscenico PROF. FATTORE


3° classe - (dal 7 ottobre al 20 dicembre) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00 / 10.00

9.00 / 13.00

9.00 / 10.15

9.00 / 11.00

9.00 / 10.15

Lingua italiana PROF. CENCIARELLI

Qi Gong PROF. SABATELLI 10.00 / 11.30

Storia del teatro PROF. RUGGERI

Recitazione PROF. FATTORE

10.15 / 11.30

Studio libero Recitazione PROF. FATTORE

Teatrodanza PROF. BARESI

10.15 / 11.30

Storia del teatro PROF. RUGGERI

11.30 / 13.00

11.30 / 13.00

11.00 / 13.00

11.30 / 13.00

Canto (Linklater) PROF. VOCE

Canto (Linklater) PROF. VOCE

Recitazione versi PROF. BAX

Teatrodanza PROF. BARESI 14.00 / 16.00

Acting / Verse and Prose PROF. CAPODILISTA /DAL FABBRO

3° classe - (dal 7 gennaio al 30 maggio) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00 / 10.00

9.00 / 11.00

9.00 / 10.15

9.00 / 13.00

9.00 / 10.15

Qi Gong PROF. SABATELLI 10.00 / 11.30

Recitazione versi PROF. BAX

Storia del teatro PROF. RUGGERI

Lingua italiana PROF. CENCIARELLI

Studio libero

10.15 / 11.30

Teatrodanza PROF. BARESI

10.15 / 11.30

Stage

Storia del teatro PROF. RUGGERI

11.30 / 13.00

11.00 / 13.00

11.45 / 13.00

11.45 / 13.00

Canto (Linklater) PROF. VOCE

Stage

Canto (Linklater) PROF. VOCE

Teatrodanza PROF. BARESI

14.00 / 18.00

14.00 / 16.00

Stage PROF. PANGALLO

Acting / Verse and Prose PROF. CAPODILISTA /DAL FABBRO

Maratone di Bioenergetica PROF. MASOTTI Stage intensivi: Musical Theatre 1 e 2 PROF. AMALDI / Tecniche di doppiaggio PROF. DAL FABBRO / LAPENNA Dal 3 al 30 GIUGNO - Tecnica e pratica di palcoscenico PROF. FATTORE


Calendario scolastico 2013-2014 (rif. Regione Lazio) lunedì

07

ottobre

Inizio lezioni Secondo e Terzo Anno

venerdì

01

novembre

Festa di tutti i Santi

lunedì

04

novembre

Inizio lezioni Primo Anno

martedì

12

novembre

Laboratorio attivo di logopedia (primo anno)

lunedì

23

dicembre

Inizio della sospensione natalizia

lunedì

06

gennaio

Fine della sospensione natalizia

lunedì

10

febbraio

Inizio Esame Accademico

sabato

15

febbraio

Esame Accademico aperto al pubblico

sabato

08

marzo

Maratona di Bioenergetica

domenica

09

marzo

Maratona di Bioenergetica

sabato

22

marzo

Finale Autocorso

giovedì

18

aprile

Inizio della sospensione pasquale

martedì

22

aprile

Fine della sospensione pasquale

venerdì

25

aprile

Anniversario della Liberazione

giovedì

01

maggio

Festa del Lavoro

venerdì

02

maggio

Ponte Festa del Lavoro

sabato

24

maggio

Maratona residenziale di Bioenergetica

domenica

25

maggio

Maratona residenziale di Bioenergetica

lunedì

02

giugno

Festa nazionale della Repubblica

entro il

06

luglio

Saggi-spettacoli di fine anno


Organigramma Responsabile dell’attività artistica e didattica dell’Associazione culturale Cassiopea è il DIRETTORE Tenerezza Fattore direzione@cassiopeateatro.org cui si affianca il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE da lei presieduto, i cui membri sono eletti ogni anno dai Soci e che è attualmente composto da: Giovanna Coviello, Nicola De Santis, Diego Galli, Mariella Giordano, Claudio Nicolini e Michaela Travaglini consiglieri@cassiopeateatro.org Vicedirettore e Responsabile amministrativo Marzia Martino amm@cassiopeateatro.org Il CORPO DOCENTE è formato da un nucleo fisso di insegnanti per le materie teoriche e tecniche, mentre i docenti dei workshop e dei corsi speciali sono scelti dalla Direzione su una rosa indicata dal Consiglio e dai Docenti, secondo il piano didattico generale. La SEGRETERIA DIDATTICA è curata da Elisa Cuciniello e Elio Ugenti scuola@cassiopeateatro.org


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