Guida dello Studente 2018-2019

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2018-2019

GUIDA DELLO STUDENTE ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA CASSIOPEA

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SOMMARIO

2018-2019 GUIDA DELLO STUDENTE

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IDENTITÀ

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SCUOLA OLISTICA

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PROGETTO FORMATIVO

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GLI INSEGNANTI

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PIANO DI STUDI 2018-2019

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MATERIE E INSEGNAMENTI

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ALTRE ATTIVITÀ

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LIBRI DI TESTO E MATERIALE DIDATTICO

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CALENDARIO SCOLASTICO 2018 – 2019

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ORGANIGRAMMA

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Identità Perché ci occupiamo d’arte? Per abbattere le nostre frontiere, trascendere i nostri limiti, riempire il nostro vuoto - realizzare noi stessi. Jerzy Grotowski

C

assiopea è una comunità artistica operante nei settori dello spettacolo, della didattica e della cultura, ispirata al principio democratico di partecipazione all’attività da parte di tutti gli associati in condizione di uguaglianza e di pari opportunità, fondato sulla collaborazione e il dialogo fra gli elementi direttivi e l’assemblea dei soci, in un cammino dinamico ed evolutivo di crescita e di sostegno verso il singolo e verso il gruppo. Fondata da Tenerezza Fattore in collaborazione con artisti e insegnanti, tra i migliori del panorama artistico italiano ed internazionale, dal 1997 dà vita ad una realtà teatrale e culturale che oggi risiede stabilmente a Roma nello storico quartiere San Giovanni, con l’intento di studiare e recare il proprio apporto alla ricerca sulla comunicazione teatrale, oltre che promuovere e divulgare l’Arte del Palcoscenico, di proporre a giovani aspiranti attori e registi percorsi di Formazione Professionale e di formare al teatro nuovi spettatori consapevoli. La scuola è sempre stata il fulcro della sua attività: anno dopo anno ha visto consolidarsi una concreta esperienza educativa, attenta al cambiamento e in continuo perfezionamento di un modello pedagogico olistico che sia capace di connettere la formazione teatrale e un insieme di pratiche educative, che acquistino senso e legittimità in relazione ad essa. In nome di questo impegno, Cassiopea è oggi riconosciuta come sede 3

di ricerca pedagogica da numerosi strutture formative tra cui la S.I.A.B. e la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre con la quale collabora per il tirocinio dei suoi studenti. Parallelamente, Cassiopea svolge attività di produzione teatrale, realizzando spettacoli che sono coerente espressione dei valori etici ed estetici in cui l’associazione si identifica: un teatro del qui ed ora, in cui gli attori portino nella comunicazione l’urgenza e i disagi della loro attualità, con l’intento di restituire senso all’Atto Teatrale e di riempire il vuoto comunicativo che sempre più ci separa. E studiando il senso del fare Teatro oggi, restiamo connessi alla sua primaria funzione, sociale, rituale, catartica, in cui l’attore è veicolo di un processo di trasformazione dell’energia negativa verso la purificazione della collettività. In quest’ottica, pensiamo all’attore di palcoscenico come dotato di un corpo fisico e psichico dalle potenzialità sviluppate, virtuoso nell’arte della trasformazione e capace di trasferire vibrazioni autentiche al pubblico di spettatori. Nel corso di questo tipo di studio, la condizione personale del giovane allievo può ritardare od ostacolare il processo di crescita in modo significativo. Da questa premessa nasce il progetto della Scuola Olistica.


Scuola Olistica

Spesso Stanislavskij e i suoi allievi scoprivano che il lavoro su se stesso come attore diveniva un lavoro su se stesso come individuo.

Eugenio Barba

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“P

enso che il teatro produca sempre un’attivazione conoscitiva e perciò debba contenere una preoccupazione pedagogica, uno sguardo sull’individuo, prima che sul mestierante. Ritengo che questo sia ancora più vero qualora ci si occupi di ragazzi in evoluzione e di addestramento professionale.” Questo assunto espresso da Stefano Masotti (cfr. Il corpo emotivo e poetico) spiega chiaramente l’esigenza e la vocazione della nostra scuola. Negli anni ’70, nella più famosa scuola di formazione di attori al mondo, l’Actor’s Studio di New York, tra gli insegnamenti programmati vi era quello della Bioenergetica. L’insegnante era Ellen Green Gianmarini, colei che, insieme ad Alexander Lowen e a sua moglie, aveva contribuito a sviluppare il metodo delle Classi di Esercizi come strumento di lavoro nei gruppi. Si stava prendendo coscienza del fatto che la condizione umana, qualunque essa sia, è sempre una comunicazione con il mondo esterno, ed è ancora più vero quando ci si espone nell’azione teatrale. Perciò la condizione personale entra, imprescindibilmente, nella comunicazione teatrale. Molti degli allievi che si innamorano della recitazione pensano erroneamente che questa sia l’arte dell’uscire fuori da sé, dalla propria pelle, per entrare in quella di qualcun altro. Durante la buona pratica, gli allievi si accorgono di non uscire fuori da niente; ma anzi entrano dentro di sé, raggiungendo nel profondo di loro stessi quelle parti espressive rimaste a lungo sopite. E quando queste parti sono espresse per la recitazione, essi provano una sensazione di espansione. Una sensazione adrenalinica simile a quella che si prova in una grande avventura, sensazione che vogliono ripetere ancora e ancora.

Trasformarsi nella fisicità di un personaggio è per me un atto spirituale perché implica la compassione, la capacità empatica del corpo che consente di capire veramente gli altri esseri umani. Fay Simpson La Scuola Olistica opera con lo studente, riconoscendolo nella sua totalità biologica, psichica e spirituale e lo accompagna in un percorso di espansione della coscienza, lasciando intatto lo spirito creativo. La scuola diventa così garante della libertà personale; essa offre strumenti, educa ad essi ma non traccia linee precostituite evitando di suggerire omologazioni a schemi d’attore contemporaneo. L’arte è fuori dal tempo e ogni attore è quel che è. Gli interventi della Scuola Olistica realizzano un lavoro specifico di scioglimento delle tensioni corporee e psichiche e propongono un cammino autocurativo e responsabile nel contatto con se stesso. Il lavoro rende la struttura e la funzione espressiva degli studenti duttile e flessibile, per esperire una qualità del sentimento che doti il futuro attore di un corpo autenticamente e credibilmente poetico, per una miglior qualità scenica e del prodotto d’arte nel suo insieme. Tramite un lavoro ri-educativo e formativo, che tenga conto delle particolari caratteristiche di ogni studente, si possono ridurre le limitazioni alle competenze e potenzialità poetiche del futuro attore. La formazione teatrale offre il giusto tempo del sentimento, propone di esperirlo in un contesto protetto, rassicurante e accogliente in modo incondizionato. Gli esercizi teatrali inducono un nuovo modo di pensare ed immergere tutta la mente nei sensi, compreso il sesto, il cenestesico, e il settimo, la spiritualità. Perciò il nostro studio libero attinge direttamente da antiche filosofie, dallo studio e dall’analisi dei centri energetici Chakras con applicazione attoriale, dalla natura, dal corpo come sede dell’inconscio collettivo, perché l’allievo attore possa riferirsi a modelli archetipali e conoscerne i simboli. Quelli universali conservano il loro potere attraverso i secoli: refrattari al passare del tempo e alle trasformazioni dei valori culturali, essi riescono a coinvolgere ogni nuova generazione. Il giovane artista imparerà che se un’immagine qualsiasi vale mille parole, un’immagine simbolica ne vale infinitamente di più; essa apre la mente e consente alle idee di affluire ed associarsi liberamente, dando vita a nuovi schemi di pensiero. 5


Progetto Formativo Nella mia esperienza teatrale ho capito che si i può fare a meno di tutto, delle scene, delle musiche, dei decori, quello che è essenziale è l’attore. La vita dell’attore. Peter Brook

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Struttura del corso Il percorso didattico dell’Accademia si articola in tre anni di studio intenso, con una frequenza di 8 ore al giorno più alcuni fine settimana per i workshop intensivi e Residenziali di Bioenergetica per un totale di 1200 ore formative al primo anno e 1350 al secondo e terzo anno più saggi ed esercitazioni sceniche. L’ingresso alla prima classe è su selezione e due esami annuali scandiscono e qualificano il percorso formativo di ogni studente. La frequenza alle lezioni è obbligatoria. Il percorso formativo di ciascun allievo è attentamente monitorato, valutato e poi espresso in voti e giudizi dalle commissioni esaminatrici, formate dai docenti interni e da rappresentanti della cultura e dello spettacolo esterni alla scuola. Le verifiche annuali si svolgono a metà anno (Esame Accademico) e a fine anno, in occasione del Saggio finale. In quest’ambito, il corpo docente ha facoltà di rimandare gli allievi a nuovo esame, di bloccare il passaggio di corso o di prendere qualsiasi provvedimento ritenga necessario.

Il progetto formativo L’Accademia, che ha superato il suo ventesimo anno di vita, è impegnata ogni giorno a riconoscere, educare e valorizzare il giovane talento, seguendolo in tutte le fasi del suo percorso di formazione. Più di venti insegnanti, in stretto coordinamento didattico, mettono la loro competenza e la loro passione al servizio degli allievi attori, ciascuno nella propria specificità e con le relative modalità didattiche. Le lezioni, teoriche e pratiche, si incentrano sui principi dell’arte scenica e alternano metodologie frontali, basate sulla trasmissione dei contenuti con metodologie attive, dove l’insegnante allena l’allievo a porsi domande significative e a ricercare personalmente le risposte, incoraggiandolo a crearsi un proprio metodo di lavoro, senza imporre un dogma; gli allievi partecipano attivamente alla lezione e rielaborano, accettando la provvisorietà delle risposte, nella consapevolezza che per un vero artista la ricerca non finisce mai. Le lezioni hanno l’obiettivo di condurre ogni allievo diplomato ad una formazione attoriale solida, completa e raffinata per affrontare con serenità e determinazione provini e audizioni nel mondo dello spettacolo, nonché concorrere in modo creativo e progettuale alla vita culturale e artistica del paese. Partendo dal presupposto che esista un mondo interiore misterioso, ineffabile, sede dell’inconscio e di tutta la zona magica e poetica dell’esistenza, nonché prima sede della vocazione artistica, la scuola propone un progetto formativo che, allo studio rigoroso delle Tecniche di Recitazione secondo i migliori modelli pedagogici del ‘900, affianca un intenso Training Olistico, per curare e sviluppare la qualità del contatto con se stessi, con le emozioni profonde e per imparare a trasformare sul palcoscenico la vita interiore in vibrazioni energetiche di autenticità. La scuola altresì riconosce la pratica d’attore come fase essenziale per l’apprendimento della Recitazione, momento di sintesi dei due percorsi. Lezioni tecniche ogni mattina, esercizi di recitazione nelle ore pomeridiane, sale prova per lo studio e la ricerca, workshop con attori, registi, casting e organizzatori, collaborazioni con Teatri, Università, Accademie artistiche, esercitazioni pubbliche, saggi e produzioni teatrali scandiscono la vita quotidiana dell’Accademia.

Il nostro piano include •

Esercizi di recitazione (metodi Stanislavskij, Cechov, Lecoq, Grotowski, Mejerchol’d) applicati a teatro e cinema

Ritmo del verso

Training e Improvvisazioni

Drammaturgie contemporanee e classiche: studio, analisi ed esercizi interpretativi

Studio della voce e della parola (respirazione, dizione, modulazione vocale, lettura, canto individuale e corale)

Studio del movimento, che include Danza, Ritmica, Solfeggio, Acrobatica, Combattimento scenico

Laboratori di Commedia dell’Arte e Musical Theatre

Training olistico (A. Lowen, Studio dei Chakras, Arti marziali, Counseling, Yoga e Pilates)

Stage di perfezionamento e di avviamento professionale con Maestri esterni

Saggi ed esercitazioni sceniche

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Incontro con il pubblico Durante il triennio il lavoro degli allievi attori viene presentato al pubblico e agli operatori del settore (registi, casting, agenzie, produttori, organizzatori) in occasione del saggio finale, che si svolge in un teatro riconosciuto della Capitale. Gli allievi inoltre sono spesso coinvolti nelle produzioni della compagnia Cassiopea e artecipano all’Autocorso Annuale, un concorso di corti teatrali scritti e diretti dagli allievi, il cui vincitore ha la possibilità di ottenere il tutoraggio e la produzione del proprio progetto. Durante il terzo anno, gli allievi sono coinvolti in ulteriori progetti di spettacolo, dentro e fuori la scuola.

Avviamento professionale Il triennio prevede la partecipazione a workshop intensivi di approfondimento e di avviamento al lavoro condotti da professionisti del mondo dello spettacolo e incontri con illustri Maestri della scena, tra cui registi, attori, organizzatori teatrali, casting directors, light designer, truccatori. Al terzo anno, è inoltre prevista la partecipazione come attori ad un corto cinematografico professionale e al relativo doppiaggio in sala di incisione.

Sbocchi Il programma del triennio fornisce all’allievo abilità nella recitazione, nell’uso del corpo e della voce; tali competenze sono applicabili a tutti i settori dello spettacolo tra cui Teatro, Televisione, Cinema, Doppiaggio e Radio. Il dialogo tra allievi attori, registi e drammaturghi, il training olistico, la pratica di palcoscenico e soprattutto la vocazione all’apertura, allo scambio e al confronto con le più attive, significative e controverse realtà del mondo del lavoro, rappresentano il cuore del programma di formazione professionale dell’Accademia Cassiopea che, negli anni, ha saputo conquistarsi riconoscibilità e stima presso alti rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo.

Collaborazioni esterne L’Accademia Cassiopea collabora con Romaeuropa Festival - Festival Teatri di Vetro - Università degli Studi Roma Tre (Master in Professioni e linguaggi cinema, video, televisione) - Accademia di Trucco - Scuola Romana di Circo - S.I.A.B. - Accademia di Belle Arti RUFA | Scenografia - Istituto di Stato per la Cinematografia e la TV Roberto Rossellini - Scuola di Videodesign I.E.D. - Federico Ferrantini - The Blob Video 8


Gli Insegnanti C’è un vantaggio reciproco, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano. Lucio Anneo Seneca

G

li insegnanti dell’Accademia d’Arte drammatica Cassiopea sono professionisti di grande esperienza che, oltre a distinguersi per la spiccata vocazione didattica, continuano a operare attivamente e ad alti livelli nel mondo dello spettacolo, con professionalità e sensibilità artistica.

Del resto l’insegnamento è un’occasione per mettere a frutto la propria vocazione pedagogica e verificare continuamente il lavoro propedeutico che sottostà al proprio impegno di artista: uno scambio che rende magica e fruttuosa la tensione creativa, accompagnando i giovani aspiranti attori in un viaggio ricco, formativo e capace di misurarsi con l’attuale mondo del lavoro.

Per l’anno accademico 2018-2019 il nucleo storico del corpo docenti si riconferma in un cammino di rafforzamento della sintonia reciproca e della interdisciplinarietà, che difficilmente trova eguali in altre Accademie: Tenerezza Fattore, direttrice della Scuola, insegnante di Recitazione teatrale, nonché attrice, doppiatrice, regista e drammaturga; Andrea Pangallo (Training e Movimento scenico), attore, trainer e affermato pedagogo teatrale; Claudia Frisone (Arte della Parola), attrice in produzioni teatrali, regista ed esperta formatrice e counselor; Maria Teresa Bax (Ritmo del verso), interprete teatrale e indiscussa maestra della recitazione in versi; Stefano Masotti, psicologo, regista e conduttore di classi di Bioenergetica; Mauro D’Alessandro (Ritmica e movimento), percussionista affermato e curatore di colonne sonore per film e documentari. La solida squadra di formatori dell’Accademia si impreziosisce inoltre con Luciano Colavero (Drammaturgia e Analisi del testo) regista e premiato drammaturgo, Francesca Macrì (Drammaturgia) regista e drammaturga attiva nella scena contemporanea, Andrea Pocosgnich (redazione di “Teatro e Critica”) per la materia di Storia e Critica del Teatro, Camilla Di Lorenzo (Canto) pianista, direttrice di coro e vocal coach, Ilaria Amaldi (Musical Theatre) attrice e performer con la Compagnia della Rancia e in altri importanti musical, Stefania Fratepietro (Canto - repertorio musical), cantante e attrice.

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Tra gli insegnanti curricolari altri professionisti mettono ogni giorno la propria esperienza a servizio dei giovani talenti: Silvia Biferale (Tecnica del respiro ed espressione vocale), terapeuta e pedagoga del respiro, Elisa Cappelli (Training Olistico), trainer specializzata in tecniche orientali, Olek Mincer (Bioenergetica), counselor professionista a mediazione corporea a indirizzo bioenergetico, formatosi alla SIAB, Michele Ellis, prima ballerina e coreografa in importanti contesti di danza sia in Italia che all’estero, che utilizza gli strumenti della Danza classica per guidare gli studenti nello sviluppo dell’armonia del movimento, preparandoli alle performance stilistiche e d’epoca., Alfonso Bergamo, regista cinematografico che condurrà gli stage di Recitazione Cinematografica, Bianca Elton Ara (Acting), attrice inglese, doppiatrice, regista e Adriano Saleri (Dizione) attore teatrale e televisivo. Quest’anno diamo il benvenuto a Paola Campagna (Teatrodanza), coreografa, danzatrice, performer, conduce da anni una ricerca sul movimento attraverso l’improvvisazione, collaborando con musicisti di calibro internazionale.

L’eccellenza nella formazione Da segnalare per l’a.a. 2018-2019 le prestigiose collaborazioni dedicate agli allievi del triennio: il Maestro Lorenzo Salveti, regista, drammaturgo, storico direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e appassionato pedagogo che condurrà un Laboratorio per attori per gli allievi di terzo anno, dedicato al teatro comico francese della belle époque; Licia Lanera, attrice, regista e drammaturga, fondatrice e direttrice artistica della Compagnia Licia Lanera, Premio UBU nel 2014 come miglior attrice under 35, che dirigerà il Saggio Finale degli allievi di primo e terzo anno; il Maestro Jean Paul Denizon, formatore e regista di respiro internazionale, storico interprete delle più grandi produzioni teatrali firmate dal genio di Peter Brook, per il Saggio Finale degli allievi di secondo anno.

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Piano di studi

2018-2019

Arrendersi e capovolgersi. Analizzare le leggi. Scoprire le identità. Le lezioni curricolari della prima classe iniziano il 5 novembre 2018 e terminano il 30 maggio 2019. Le lezioni curriculari di seconda e terza classe iniziano l’8 ottobre 2018 e terminano il 24 maggio 2019. Nel mese di giugno, tutte le classi frequentano lo Stage finale di Pratica di Palcoscenico per la preparazione dei Saggi di fine anno. Le attività didattiche terminano entro la prima settimana di luglio. Per le festività, si rimanda al Calendario scolastico Regione Lazio 2018-2019.

Prima classe Il progetto formativo della prima classe si incentra sul lasciare, più che sull’acquisire: rieducazione respiratoria, posturale, emotiva, sviluppo della fiducia e del contatto con sé e con gli altri, sono basi necessarie per iniziare un percorso di crescita professionale. Imparare a lasciare, quindi, le cattive abitudini, le errate convinzioni, i pregiudizi, il pensiero omologato, gli stereotipi, per fare posto al vuoto e al silenzio. Il corpo degli allievi, se liberato dalle tensioni, contiene già in sé molte conoscenze e molte ispirazioni: occorre lasciare che il corpo esprima i suoi impulsi autenticamente, senza imporre freni o clichè. Da questa condizione di libertà, un giorno, potrà partire un’azione scenica viva e originale. Intanto il training fisico e vocale, la ritmica e il solfeggio preparano e rinforzano lo strumento attore, mentre la lettura delle drammaturgie e la conoscenza della storia aprono gli scenari dell’immaginazione ed educano il gusto. Il training olistico propone l’analisi e l’approfondimento sul triangolo inferiore dei Chakras, con particolare riferimento allo studio dei binomi paura-coraggio; sensualità-manipolazione; vittoria-frustrazione.

Seconda classe Il progetto formativo della seconda classe è incentrato sull’acquisizione e l’elaborazione di competenze tecniche e artistiche (parola, movimento) oltre che sull’allenamento quotidiano. Le leggi e i principi della recitazione sono sperimentati, discussi, esercitati. Analizzare e sperimentare le leggi olistiche della recitazione vuol dire imparare a cogliere il legame, l’interconnessione tra azioni, avvenimenti e parole per capire e poi dare vita a un personaggio organico. Si punta sull’analisi attiva del testo con l’individuazione e la specificazione delle azioni e dei sentimenti che le accompagnano, si inizia la costruzione di un personaggio. Tutte le cattedre sono replicate per il secondo anno: è il momento di approfondire, scavare, ricercare, sbagliare il più possibile e farsi domande, tante domande. Il training olistico propone l’analisi e l’approfondimento del chakra del cuore, con particolare riferimento all’energia dell’amore (in molte sue variabili e alla parola che la veicola.

Terza classe La prima parte dell’anno, prettamente curricolare, si compone di una serie di studi impegnativi in ambiti tecnici mai affrontati (quali il Musical Theatre, la Maschera, l’acrobatica,...), mentre sul fronte della recitazione gli allievi saranno condotti ad analizzare il rapporto tra la maschera del personaggio e la sua intima natura, tra la maschera quotidiana e la propria identità di artista. Anche il training olistico proporrà di soffermarsi sui processi della mente umana e sul senso profondo dell’io. La seconda parte dell’anno è invece caratterizzata dall’apertura verso l’esterno e al contatto col pubblico, ponendo agli allievi una serie continua di importanti sfide per incoraggiare la determinazione e l’individuazione del proprio senso di essere attore. Gli allievi anno avranno dunque l’opportunità di studiare e recitare con grandi Maestri della scena, tra cui il Maestro Lorenzo Salveti, Claudia Frisone con il suo Viaggio nell’universo della drammaturgia di Samuel Beckett, Alfonso Bergamo che li dirigerà in un cortometraggio, Marzia Dal Fabbro che li introdurrà all’arte del doppiaggio. Lo stage finale che porterà gli allievi al Saggio di Diploma sarà firmato da Licia Lanera, vera rivelazione under 35, fra le attrici più premiate, regista coraggiosa e talento indiscusso della Scena Contemporanea.

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Ogni cosa nell’esperienza umana, a partire da un’arancia, ha un fuori e un dentro. [...] Il vero attore, l’attore che ti ricorderai per tutta la vita, è l’attore che ha luce interiore, una luce che entra in ogni dettaglio della sua performance... Peter Brook

Nella foto: il saggio finale dello Stage di Recitazione diretto dalla Compagnia Biancofanco, Noccioline, a.a. 2017-2018

Attività formative I anno - a.a. 2018-2019 Aree Disciplinari

Ore totali

Recitazione

258

Movimento

320

Voce

306

Materie teoriche

52

Materie olistiche

54

Stage

224

Materia Recitazione teatrale Ritmo del verso Training Ritmica e movimento Teatrodanza Danza Classica Arte della parola Solfeggio e Canto Dizione Terapia del Respiro Storia del Teatro e dello Spettacolo Training Olistico Bioenergetica Stage finale di pratica di palcoscenico Stage di recitazione cinematografica

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AttivitĂ formative II anno - a.a. 2018-2019 Aree Disciplinari

Ore totali

Recitazione

352

Movimento

298

Voce

278

Materie teoriche

122

Materie olistiche

54

Stage

224

Materia Recitazione teatrale Ritmo del verso Analisi del testo Acting Movimento scenico Ritmica e movimento Teatrodanza Danza Classica Arte della parola Canto Dizione Il Corpo della Voce Drammaturgia

Storia del Teatro e dello Spettacolo Training Olistico Bioenergetica Stage finale di pratica di palcoscenico Stage di recitazione cinematografica

AttivitĂ formative III anno - a.a. 2018-2019 Lezioni curricolari (da ottobre a marzo)

Aree Disciplinari

Recitazione

Ore totali

Materia Recitazione teatrale Ritmo del verso Linguaggi e tecniche della maschera

488

Musical Theatre Acting Materie teoriche

67

Drammaturgia Teatrodanza Movimento 78 Acrobatica Arte della parola Voce 95 Canto Musical Training Olistico Materie Olistiche 46 Bioenergetica Stage di avviamento professionale (da aprile a giugno) Stage di recitazione - Il dialogo brillante Stage - Viaggio nella drammaturgia di Samuel Beckett Stage 576 Stage finale di pratica di palcoscenico

Stage di recitazione cinematografica Stage di tecniche di doppiaggio 13


Materie e Insegnamenti 14

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RECITAZIONE TEATRALE · Tenerezza Fattore

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l corso è volto ad alimentare la vita interiore degli studenti, riattivando i centri sensoriali ed energetici, sviluppando immaginazione e sensibilità e incoraggiando l’osservazione della realtà. Partiremo dallo studio sul corpo dell’attore di Jaques Lecoq e inizieremo un’indagine poetica attraverso le esercitazioni sui Quattro Elementi Fondamentali della Natura (Terra, Acqua, Fuoco e Aria) intesi come simboli archetipici delle qualità primarie del genere umano. Attraverso lo studio di scene e monologhi, analizzeremo la differenza tra espressione e comunicazione, sperimentando varie opportunità per ricavare altre e nuove modalità espressive. L’attenzione sarà posta sul silenzio che precede la parola, sulla comunicazione non-verbale, sul linguaggio del corpo. Parallelamente, praticheremo allenamento e addestramento ortodossi relativamente alle basi tecniche dell’attore, con particolare attenzione all’organicità e alla qualità della presenza scenica. Obiettivi - Le lezioni sono tese alla comprensione psicofisica del principio di Arte Scenica, nell’obiettivo di costruire i personaggi usando materiale del proprio sé organico.

tormenti e delle sue estasi. Termineremo l’anno ridendo con i dialoghi ritmati della Commedia. Obiettivi - Costruire personaggi organici e credibili, lontani dai cliché, veicolare dal palcoscenico significati ed emozioni in modo funzionale e fascinativo, dando spessore a gesti e parole e connettendosi emotivamente con lo spettatore. Bibliografia - Michail Cechov - La tecnica dell’attore, ed. Dino Audino Editore Durante il terzo anno il lavoro sarà teso a rendere il percorso esplorativo pregresso funzionale al lavoro quotidiano dell’attore, anche rispetto alle scadenze lavorative e i tempi di esecuzione. Studio e analisi degli ultimi due chakras, compensazioni e armonie. Autoanalisi energetica. I tre livelli di coscienza e il dialogo interiore: analisi del personaggio attraverso l’individuazione dei desideri occulti: la maschera, il bambino e l’ombra. Costruzione del personaggio attraverso l’individuazione del suo carattere fisico. Definizione della poetica interpretativa personale e costruzione di un provino.

Bibliografia - Jacques Lecoq, Il corpo poetico, ed. Ubulibri Le lezioni del secondo anno saranno incentrate sull’analisi del potere del quarto e quinto centri energetici Chakras, in un’applicazione prettamente attoriale, con l’obiettivo di potenziare il processo interpretativo e stimolare il potere della trasformazione. Un percorso di scoperta e sensibilizzazione della zona del sentimento e delle parole che l’amore lo cantano; analisi dei molteplici processi umani che lo abitano, elaborazione delle tecniche espressive per le scene d’amore credibili e organiche. Studio del Gesto Psicologico di Michail Cechov. Accanto al percorso esplorativo non mancheremo di praticare regolare allenamento per approfondire i principi basilari della tecnica dell’attore, attraverso lo studio di scene e monologhi, il cui focus sarà il racconto dell’amore, del corteggiamento, dei suoi

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Obiettivi - Perfezionamento delle tecniche interpretative. Credibilità, organicità, naturalezza, efficacia. Bibliografia Herrigel Eugen - Lo zen e il tiro con l’arco, ed. Adelphi Simpson Fay - The Lucid Body: A Guide for the Physical Actor, ed. Allworth Press (facoltativo) • •

La dispensa didattica Chakras sarà fornita dalla scuola. Altre letture di riferimento verranno indicate nel corso dell’anno; i testi per le esercitazioni saranno disponibili in segreteria.


TRAINING / MOVIMENTO SCENICO / TECNICHE DELLA MASCHERA · Andrea Pangallo La maschera è un’arma pericolosa, a doppio taglio. Un rasoio di libertà, se non lo sai usare rischi di venirne sfregiato. Occultando il volto, ti obbliga a una gestualità ‘oggettiva’ e fa emergere la ‘tua’ verità, quello che sei davvero. Peter Brook

TRAINING Il corso affronta i principi fondamentali dell’arte scenica, principi che verranno poi applicati e sviluppati in dinamiche sceniche e partiture complesse ed è strutturato in due fasi/temi: organicità e organizzazione. Un primo periodo di allenamento psicofisico, in cui verranno attraversati elementi come la coordinazione, l’equilibrio, la tensione ed il contrappunto, la neutralità, il tempo-ritmo, il concetto di pausa, la percezione della forma in movimento e quella dell’attore nello spazio. Un secondo periodo dove l’attenzione sarà focalizzata sull’elemento creativo e compositivo; l’allievo, infatti, dovrà organizzare il suo materiale tecnico ed applicarlo nella condotta scenica attraverso una sequenza di esercizi di improvvisazione e di drammaturgia attoriale. Obiettivi - Superamento dei blocchi e delle sovrastrutture fisiche e immaginative, propriocezione e coordinazione corporea, organicità corpo - mente - voce, consapevolezza e presenza scenica. Programma: • Maschera neutra e analisi delle sei linee del corpo dell’attore • Centro motore e dinamiche base del movimento teatrale organico • Elementi di acrobatica • Esplorazione delle relazioni sceniche con lo spazio e con il tempo • Esplorazione delle relazioni sceniche con il partner, il gruppo e con l’oggetto • Analisi dell’impulso interno ed esterno e frasi di movimento • Principi base della Biomeccanica teatrale • La Drammaturgia organica dell’attore Bibliografia Stanislawskij; Konstantin S., Il lavoro dell’attore su se stesso, ed. Laterza 2008 Quaderno e calze antiscivolo per poter lavorare senza scarpe e favorire la percezione dell’appoggio.

MOVIMENTO SCENICO Il corso verterà sullo studio della tecnica dell’attore attraverso lezioni di movimento e di voce. Si prevede inoltre l’applicazione dei principi studiati su un brano di prosa comune a tutti gli allievi. ll training sul movimento prevede lo sviluppo delle qualità psicofisiche dell’allievo e l’assimilazione delle abitudini specifiche del movimento teatrale. Verranno analizzati ed applicati i metodi ed i principi del lavoro dell’attore attraverso il senso dello spazio, della forma, il pensiero per immagini, il gesto psicologico, il tempo-ritmo, stimolando l’assimilazione del metodo delle azioni fisiche. Lo studio delle dinamiche corporee e relazionali darà agli allievi la possibilità di confrontarsi con elementi fondamentali come l’atto teatrale, l’analisi attiva del testo e la drammaturgia attoriale. Obiettivi – Sensibilizzazione ed ampliamento delle dinamiche fisiche e vocali, fondamenti del metodo delle azioni fisiche, organizzazione dei principi attoriali in partiture complesse. Bibliografia Thomas Richards, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubulibri Eugenio Barba, La canoa di carta, ed. Il Mulino (facoltativo) 16


LINGUAGGI E TECNICHE DELLA MASCHERA La maschera per sua natura, si muove su un piano fuori dal tempo e dallo spazio geografico, è sempre maschera universale, mitica, pre-culturale. Perché l’attore possa lavorare con la maschera e dargli vita egli dovrà abbandonare i propri condizionamenti sociali, dovrà spogliarsi delle armature e delle idiosincrasie che porta con se dalla quotidianità. Attraverso lo studio delle tecniche epiche della maschera l’attore troverà le azioni e i gesti più semplici ed essenziali. Sarà una ricerca di un livello comunicativo che sia in grado di raggiungere ogni essere umano a prescindere dalla sua cultura, dalla sua lingua e dalle sue condizioni. Cercheremo la risposta ad una delle domande più antiche del teatro: “Come rendere visibile l’invisibile?”. Durante il corso verrà proposto agli allievi un vero e proprio “viaggio” attraverso un’altra fisicità, grottesca e sintetica, caricaturale ed elementare allo stesso tempo. Un percorso che alla fine li porterà all’incontro-scontro con la maschera, elemento estraneo e potente, che darà un ulteriore stimolo agli studenti nella ricerca di un “corpo finale”, carico di nuove dinamiche e comportamenti. Il linguaggio e la grammatica della maschera diventa così metodo e disciplina rigorosa, la quale conoscenza pratica è indispensabile non soltanto a coloro che del teatro intendono fare una scelta professionale, ma anche a chi semplicemente vuole indagare l’essere umano nella sua essenza primitiva e archetipica. Principi scenici e tecnici affrontati durante il corso • La maschera neutra • La mezza maschera • La maschera moderna • La geometria e la meccanica del comico • Opposizioni e contrappunti • Senso della forma • Equilibrio e coordinazione • Corpo-maschera • Tempo-ritmo • Centri motore • Improvvisazione e composizione • Archetipo • Risuonatori vocali e grammelot • Sintesi e reattività • Uso e trasformazione dell’oggetto • Acrobatica teatrale Bibliografia D. Fo, Manuale minimo dell’attore, ed. Einaudi; R. Tessari, Commedia dell’arte: la maschera e l’ombra, ed. Mursia; E. Decroux, Parole sul mimo, ed. Dino Audino.

TEATRODANZA · Paola Campagna Per la formazione del danzatore/attore è necessario un lavoro che metta in relazione il potenziale funzionale al potenziale espressivo del movimento. Il percorso sosterrà il danzatore/attore nel suo lavoro espressivo artistico, ampliando la gamma delle risorse, affidando lo stato di coscienza dirigendo l’attenzione ai processi interni, quali stati d’animo, emozioni, immagini, per rendere l’atto del danzare pieno, vitale e autentico. - Lavoro sugli schemi neurologici di base, attraverso il lavoro sulle connessioni corporee (I. Bartenief e B. Bainbridge Cohen) - Lavoro sulle dimensioni spaziali e l’intenzionalità del movimento attraverso l’Analisi del movimento (Laban) - Coscienza ed emozioni in relazione al movimento danzato (attraverso la tecnica del ‘Movimento Autentico’ ed elementi di educazione somatica - Body Mind Centering)

I anno La terra Temi affrontati: il concetto di bonding – la prima forma di relazione – la gravità – il peso. Il peso e la relazione con la terra. Studio dei principi di movimento, le connessioni. Modelli di connessione corpor: I ondamentali di I. Barthenieff. - nucleo - periferia - testa - coda - sopra - sotto - metà - corpo - inter - laterale 17


Attraverso la tecnica del floorwork verranno esplorati questi principi, utilizzando sequenze di movimento guidate. Introduzione all’anatomia esperienziale secondo il metodo BMC – sistema scheletrico/muscolare – sistema degli organi Introduzione al lavoro in coppia attraverso il tocco (educazione somatica BMC) - studio della relazione con la musica, il ritmo e la melodia.

II anno Lo spazio L’ambiente e le sue dimensioni Il corpo e il suo volume Sintonizzazione Rispecchiamento Empatia cinestesica Rispetto al corpo L’allineamento – la colonna vertebrale e i suoi volumi (testa, gabbia toracica e bacino) Gli arti superiori e la relazione con i polmoni Studio delle spinte, connessione dal basso (terra) all’alto (cielo) Studio del pattern ‘yeald and push for reach and pull’ Studio della connessione ischi - talloni Studio dell’asse e fuori asse, sbilanciamenti nelle direzioni Studio della camminata e corsa nelle direzioni La relazione con il gruppo nello spazio

Questi temi verranno esplorati integrati e consolidati attraverso esercizi e sequenze guidate, della tecnica del floorwork e attraverso esperienze di educazione somatica - somatizzazione, visualizzazione e tocco. - Rispetto all’ambiente - Studio delle dimensioni, dei piani e diagonali. - Laban analisys - Approfondimento del lavoro sulla relazione con l’altro, attraverso il tocco - Anatomia esperienziale – approfondimento del lavoro sull’iniziativa di movimento. - La relazione con la musica , il ritmo e la melodia.

III anno spirali - dinamica - fluidità - relazione Nel terzo anno si consolideranno i principi di movimento degli anni precedenti, e si concentrerà il lavoro sulla dinamica e la fluidità del movimento attraverso lo studio della dinamica della spirale, da soli e in coppia. Verrà studiato ed approfondito il tema della relazione sia attraverso il contatto fisico che senza. Studio dell’unisono, del dialogo in accordo e disaccordo, attraverso il movimento. La musica e la possibilità di dialogo, andare con e contro, il silenzio, il ritmo interiore.

ACTING · Bianca Ara Si affronteranno essenzialmente due aspetti del teatro: uno tecnico, l’altro culturale. Quello tecnico affronta il lavoro sui mezzi espressivi di cui l’attore dispone: partendo dall’uso del corpo e della voce, si arriva al lavoro sul personaggio e l’immedesimazione; quello culturale investe un ambito che riguarda la letteratura teatrale ed è volto a rintracciare attraverso la pagina dei grandi autori inglesi e americani, motivi tematici, stili espressivi e le teorie del teatro che sottendono a quella stessa scrittura. Cenni su vari metodi e teorie - tecniche di rilassamento e di concentrazione - esercizi di respirazione ed emissione vocale - esercizi di controllo motorio - esercitazioni mimiche ed improvvisazioni - lavoro emozionale e giochi teatrali. Si lavorerà inoltre sul connubio tra “yoga” e “actor training”, laddove lo yoga possa dare un valido contributo all’allievo sia come individuo che come Artista nello studio del personaggio; si esploreranno le corrispondenze e le connessioni che queste due discipline hanno in comune. Durante il secondo anno le lezioni saranno focalizzate sull’auto-scoperta e l’autodisciplina della propria individualità, di modo che gli studenti possano avere una solida base per iniziare il processo di connessione fra i loro pensieri e sentimenti personali e il testo in inglese. Gli allievi saranno guidati nella preparazione di scene dal repertorio di classici contemporanei tra cui Tennessee Williams, David Mamet, Arthur Miller ecc.

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Durante il terzo anno si lavorerà alla messa in scena di un testo completo (o in parte) che sarà scelto durante la prima fase di lavoro. Bibliografia The complete works of William Shakespeare, Complete Fairy Tales of Oscar Wilde Bibliografia consigliata Joseph Chaikin, The Presence Of The Actor Uta Hagen, Respect For Acting

DIZIONE · Adriano Saleri II corso è finalizzato all’apprendimento della corretta pronuncia della lingua italiana come base neutra da cui partire per poter costruire il modo di parlare di un personaggio. Si effettuerà un percorso di studi relativo agli organi della fonazione in modo che l’allievo possa acquistare la consapevolezza necessaria ad emettere correttamente i suoni della lingua italiana. Attraverso uno studio di elementi di fonetica gli allievi impareranno a riconoscere tutti i suoni/fonemi dai quali è composta la nostra lingua e a riprodurli correttamente. Di fondamentale importanza sarà lo studio degli accenti fonici, la capacità di individuare gli accenti tonici e l’apprendimento della divisione sillabica: una volta acquisite queste competenze, si proseguirà con lo studio delle regole d’accentazione. Parallelamente si svolgerà un lavoro mirato alla corretta articolazione dei suoni, sviluppando un riscaldamento fono-articolatorio che verrà utilizzato ad ogni lezione per “scaldare” i muscoli della fonazione. Verrà svolto un lavoro di rilevamento delle caratteristiche individuali e un’analisi del modo di parlare in relazione alla provenienza geografica degli studenti in modo da superare le singole difficoltà relative alla pronuncia. Di pari passo con il lavoro di approfondimento tecnico e in maniera non slegata dallo studio della dizione verranno anche effettuate numerose esercitazioni su testi di natura letteraria, teatrale, cinematografica e radiofonica. Attraverso registrazioni audio gli allievi prenderanno consapevolezza delle proprie caratteristiche individuali e metteranno a fuoco gli obiettivi personali sui quali lavorare. Bibliografia consigliata Nicoletta Ramorino, Corso di Dizione , ed. Giunti Agli allievi verranno inoltre fornite dal docente delle dispense in file pdf che serviranno da quaderno degli esercizi di riferimento durante l’anno accademico.

LETTURA E MODULAZIONE VOCALE / ARTE DELLA PAROLA · Claudia Frisone LETTURA E MODULAZIONE VOCALE I L’attore si esprime e comunica attraverso il corpo e la voce. La modulazione vocale gli permette di veicolare significati cognitivi e contenuti emotivi. Essere consapevoli delle proprie potenzialità vocali ed acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione è dunque indispensabile per acquistare un controllo della propria espressività ed approdare ad una ricchezza e libertà interpretativa. La modalità di lavoro, in parte teorica e soprattutto pratica, prevede esercizi individuali e di gruppo su respirazione, fonazione, articolazione, pronuncia, fluidità dell’eloquio, lettura espressiva. Obiettivi • consapevolizzare la Respirazione ai fini di una gestione ottimale dell’aria • Individuare aspetti respiratori e fonatori disfunzionali • Costruire una base sicura rispetto alla fonazione ed emissione della voce • Direzionalità vocale • Veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola • agevolare la comprensione e stimolare l’attenzione di chi ascolta • ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale Bibliografia Raimond Queneau, Esercizi di stile, ed. Einaudi; Baricco Alessandro, Novecento, ed. Feltrinelli, Milano, 1994 Altri libri di testo saranno indicati nel corso dell’anno. 19


ARTE DELLA PAROLA II-III La parola è un dono che offriamo a chi ci ascolta, composta di suono, senso, simboli, evocazioni e suggestioni. All’attore è necessario saperla porgere, catturando e agevolando chi lo ascolta, con forza e presenza. Riappropriarsi delle potenzialità espressive della parola sottende una vocalità corporea, che restituisce vibrazione ed emozione alla comunicazione verbale, rispettando e chiarificandone i contenuti cognitivi. Al terzo anno gli allievi saranno accompagnati in un percorso di ottimizzazione ed espansione delle capacità fonatorie ed espressive della propria voce, al fine di una comunicazione ricca e consapevole, in grado di veicolare contenuti letterali e piani emotivi nei diversi contesti dell’arte drammatica. Obiettivi - Veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola; stimolare l’attenzione di chi ascolta; ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale. Questi strumenti saranno applicati alla gestione della vocalità interpretativa e nella lettura espressiva. Letture espressive. Applicazione degli strumenti acquisiti alla recitazione drammatica. • • • • • • •

Affinamento della fonazione: appoggio, gestione del respiro, risuonatori, consapevolezza gestione del target vocale, proiezione. Esplorazione e gestione degli elementi di modulazione vocale: tono, volume, ritmo. Affinamento della comunicazione verbale e paraverbale. Espressività vocale ed emotiva. Applicazione degli strumenti acquisiti alla lettura espressiva e alla recitazione drammatica Partitura e contrappunto vocale Esposizione orale e ottimizzazione dell’eloquio

Bibliografia Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia, ed. Mondadori Italo Calvino, Le città invisibili, edizione libera Altri libri di testo saranno indicati nel corso dell’anno. Si pregano gli allievi di partecipare alle lezioni muniti di penna, quaderno e calze antiscivolo per poter lavorare senza scarpe e favorire la percezione dell’appoggio. Agli allievi verranno inoltre fornite dal docente delle dispense in file pdf che serviranno da quaderno degli esercizi di riferimento durante l’anno accademico.

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RITMO DEL VERSO · Maria Teresa Bax Quando si parla di recitazione in versi, la prima cosa che viene in mente è la dizione di poesie, qualche volta noiosa, accompagnata per lo più da un sentimentale sottofondo musicale... Strana riduzione per un fenomeno che è la forma primaria della letteratura teatrale, dalle origini del teatro ai nostri giorni. Perché quei drammaturghi e quei poeti hanno sentito la necessità di usare una lingua che contenesse anche una precisa misura ritmica? E quali problemi questo rappresenta per l’attore in particolare, ma anche per il semplice lettore? Che tipo di sforzo interpretativo richiede? Il corso si propone di affrontare proprio questi problemi teoricamente e praticamente tramite un’attenta analisi di alcuni brani, sia poetici che teatrali; studio che si rivela estremamente utile per il lavoro dell’attore in generale in quanto lo costringe ad una concentrazione più intensa sul valore della parola e sull’uso espressivo del ritmo: due elementi fondamentali dell’arte attoriale, in versi o in prosa che sia. Il programma, da svolgersi interamente nell’arco dei tre anni accademici, partirà per il I anno dalle basi dello studio diversificato dei vari ritmi poetici e su di una loro attenta e approfondita analisi, per concentrarsi poi, nella seconda parte dell’anno, nell’interpretazione di un episodio dell’Orlando di L. Ariosto. Il II anno verterà su un approfondito studio interpretativo di un canto della Divina Commedia dantesca e su un breve panorama della poesia del novecento (Montale, Cardarelli, Majakovskij...) Per il III anno parte fondamentale del programma di studio sarà l’analisi e la messa in opera di scene da testi teatrali quali: La favola del figlio cambiato di Pirandello, Le intellettuali di Molière, Medea di Euripide.

TERAPIA DEL RESPIRO/ IL CORPO DELLA VOCE · Silvia Biferale L’ascolto del respiro sarà la guida per un percorso di conoscenza della materia di cui sono fatti la voce, il gesto, la relazione intra e inter soggettiva, il silenzio. Seguendo le indicazioni di Ilse Middendorf secondo la quale non esiste un respiro giusto e le fasi respiratorie sono caratterizzate da un lasciare entrare e un lasciare uscire e un attesa nella pausa del nuovo respiro, verrà offerta la possibilità di fare esperienza della parte attiva del lasciare come del momento creativo e rinnovativo. Ogni voce ha il suo corpo, ogni gesto si esprime attraverso un dialogo tonico continuo in cui anche i nostri limiti entrano in gioco. L’ascolto del respiro diventa per questo lo strumento per conoscere, per mettere in moto un processo di cambiamento che veda ogni soggetto artefice della costruzione del proprio corpo sonoro prima ancora che della propria voce. Gli appoggi, gli spazi di risonanza, i timbri vocali saranno oggetto di un percorso di conoscenza e di sviluppo che vede ancora il corpo protagonista nella sua interezza, dai piedi alla testa. La coordinazione tra il respiro, il movimento e la voce permetterà di ampliare le capacità degli allievi e di costruire un corpo sonoro agile e disponibile a ogni interpretazione. Bibliografia Silvia Biferale, La terapia del respiro. Dall’esperienza sensoriale all’espressione musicale, 2014, ed. Astrolabio, Roma.

ANALISI DEL TESTO · Luciano Colavero L’Analisi si occupa di smontare le opere teatrali nelle loro parti costitutive e di aiutare l’allievo attore a riconoscere i materiali di cui il testo è composto, materiali che possano aiutarlo a rendere vivo il ruolo che deve interpretare. Non si tratta di un percorso teorico: analizzando scene di varie epoche e di vari generi l’allievo riconoscerà i modi in cui gli autori cercano sempre di lasciare traccia sulla pagina di tutti quegli impulsi, quelle idee, quelle immagini che possono spingere un attore ad alzarsi in piedi e agire; la pratica dell’Analisi del testo lo aiuterà a comprendere la struttura della scena, a riconoscere la logica dell’azione, a chiarire i rapporti con gli altri personaggi, a vedere gli obiettivi del proprio ruolo e a riconoscere il modo in cui può tentare di raggiungerli; l’Analisi fornirà all’allievo una serie di strumenti che possano aiutarlo a trovare l’azione nelle parole, un’azione specifica, non generica, un’azione vivente. Dal primo incontro con il testo fino all’esplorazione del suo senso più nascosto l’Analisi del testo, invece di dare risposte all’allievo, lo spingerà a farsi domande, domande di ogni tipo, affinché la lettura diventi il primo passo di un percorso vivo e attivo, di un vero e proprio viaggio di scoperta. 21


STORIA DEL TEATRO · Andrea Pocosgnich Il corso intende guidare gli studenti alla comprensione dei meccanismi del teatro attraverso una riflessione storico-critica sulle pratiche della scena, dalle origini ai giorni nostri. Gli insegnamenti propedeutici forniranno una conoscenza esaustiva delle civiltà teatrali, esplorandone i sistemi produttivi e le istanze teoriche. Gli interventi monografici avranno l’obiettivo di analizzare gli elementi costitutivi della comunicazione teatrale, con la finalità di comprendere il fenomeno nella sua totalità e sviluppare la capacità di formulare ipotesi e istituire relazioni di senso. Le lezioni in aula prevedono esercizi di lettura e visione critica di materiali forniti dal docente o proposti dagli studenti. Insegnamenti propedeutici I anno • Le origini del teatro • La Grecia del V secolo a. c. • Le caratteristiche salienti del teatro romano • Il teatro medievale • La rinascita del teatro e la religione • Il dramma liturgico • Il teatro italiano dall’Umanesimo al Seicento • La scena barocca • Nascita e sviluppo del teatro professionale • La commedia dell’arte • La scena elisabettiana: Shakespeare e i suoi contemporanei Bibliografia I anno Oscar G. Brockett, Storia del teatro, 1988, Marsilio Editori (versione italiana) Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico: storia dell’arte teatrale, 1971, Bulzoni H.C. Baldry, I Greci a teatro, 2014, Universale Laterza Jan Kott, Shakespeare nostro contemporaneo, 2000, Feltrinelli. Insegnamenti II anno • Il siglo de oro • Il teatro francese nel Cinquecento e Seicento • La nascita del teatro pubblico in Germania • Il Settecento in Italia: la riforma goldoniana • Il dramma nel romanticismo • La nascita del teatro contemporaneo • Il naturalismo a teatro • Le avanguardie storiche • Il teatro tra le due grandi guerre • Il nuovo teatro: Stati Uniti, Europa, Italia. Il teatro politico, i gruppi, le avanguardie italiane Bibliografia II anno Franco Mancini, L’evoluzione dello spazio scenico dal naturalismo al teatro epico, 2002, Edizioni Dedalo Peter Szondi, Teoria del dramma moderno (1880-1950), 2000, Einaudi; De Marinis Marco, Il nuovo teatro 1947-1970, 2000, Bompiani. La lettura di altri saggi e testi drammatici verrà consigliata durante il corso

RITMICA E MOVIMENTO · Mauro D’Alessandro Il ritmo è vita, e con la sua forza unisce i linguaggi della Musica e del Movimento. Il movimento è equilibrio, e coinvolge tutti i sensi che svolgono un ruolo fondamentale per la nostra vita. Il movimento è anche il mezzo tramite il quale l’essere umano può espletare le sue più importanti funzioni: camminare, parlare e pensare. Il lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio ritmo spontaneo e naturale, per acquisire una maggiore consapevolezza, creando un rapporto con la musica, riconoscendo le differenti modalità con cui essa dialoga con il corpo in movimento. Attività • Fare musica con il proprio corpo (tecniche base di body percussion) • Tecnica di ritmica con il corpo in movimento • Educazione all’ascolto della musica 22


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Teoria del solfeggio ritmico Lettura e scrittura del solfeggio ritmico di body percussion Studio e uso di strumenti musicali percussivi Improvvisazione individuale e di gruppo

Obiettivi • Sviluppo della sensibilità ritmica • Sviluppo di poliritmia e polimetria • Pattern di ritmi con il corpo (body percussion) • Performance di Body percussion e percussione • Relazione tra ritmo e movimento, voce, strumenti didattici d’arte e oggetti Bibliografia Andrea Avena, Teoria e armonia, ed. Prima Parte.

DANZA CLASSICA · Michele Ellis Le lezioni sono tese a fornire l’impostazione base di danza classica. Il metodo utilizzato guida l’allievo nella liberazione di blocchi e tensioni, nonché nello sviluppo dell’elasticità, della coordinazione e dell’armonia del proprio corpo. Lo studio è anche formativo per l’eleganza del portamento e propedeutico all’utilizzo dello stile e del costume d’epoca. Programma • Lezioni di danza con sbarra a terra (metodo Knaissef) • Stretching e rafforzamento (da ginnastica ritmica) • Lavoro sulla respirazione (esercizi di yoga e qi gong) • Movimento e voce (lavoro di improvvisazione)

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DRAMMATURGIA · Luciano Colavero/Francesca Macrì Una panoramica sui principali autori che hanno segnato la storia del teatro del Novecento e su alcuni dei più interessanti drammaturghi degli ultimi anni. Nel corso delle lezioni del primo anno alcune opere saranno approfondite per portare l’attenzione degli allievi sulle caratteristiche specifiche del testo, sul ritmo della scrittura, sui temi che si intrecciano nell’opera, sul dialogo che i drammaturghi studiati instaurano con gli autori e i testi del passato, sullo specifico sguardo che offrono sulla realtà contemporanea e su come la nuova drammaturgia risponda alle esigenze di un modo nuovo di fare regia e di recitare o in certi casi suggerisca alla regia e alla recitazione nuove strade da percorrere. La cattedra di Drammaturgia dedicata agli allievi attori di secondo anno, propone un attraversamento verticale della letteratura teatrale: partendo da delle drammaturgie fondamentali nel panorama nazionale e internazionale, scopriremo, analizzeremo, e compareremo le riscritture che nel corso degli anni ne sono state fatte. Il mito e le sue variazioni, nei secoli e negli anni. Come si sono evoluti il mito e la scrittura drammaturgica? Come si sono modificati nel tempo i personaggi e come si modifica l’analisi e di conseguenza il lavoro che su di essi deve fare l’attore? Come la parola, il suo significante e il suo significato hanno preso corpo nel corso degli anni e, soprattutto, come la nostra modernità e/o contemporaneità è entrata a far parte del mito, modificandolo, adattandolo, distruggendolo e riformulandolo? E noi, a volte spettatori, a volte attori, in ogni caso lettori e ascoltatori coscienti, come vi entriamo in relazione? A queste domande, nel corso dell’anno accademico, cercheremo di rispondere, coscienti che talvolta saper formulare una buona domanda significa essere già a metà cammino.

SOLFEGGIO E CANTO · Camilla Di Lorenzo Gli allievi verranno guidati alla scoperta delle potenzialità della propria voce cantata, con lo scopo di individuare punti di forza e di debolezza. Si partirà da un lavoro di consapevolezza corporea e respiratoria, per proseguire con vocalizzi per gradi congiunti ed intervalli, nei quali i ragazzi verranno ascoltati in gruppo e individualmente. Si lavorerà sullo sviluppo di un buon orecchio armonico, necessario per poter affrontare brani solistici e polifonici, e si studieranno brani corali di difficoltà crescente. Si lavorerà sul solfeggio cantato, al fine di acquisire maggior autonomia nella lettura musicale, e si acquisiranno le fondamentali basi della teoria musicale. Durante il secondo anno di corso si andrà a rinforzare il lavoro svolto l’anno precedente con particolare attenzione all’ear training, al miglioramento dell’orecchio armonico, all’acquisizione di una maggior sicurezza e versatilità vocale. Sempre attraverso vocalizzi ed esercizi mirati, si andranno ad affrontare problematiche di gruppo ed individuali.

CANTO REPERTORIO MUSICAL · Stefania Fratepietro Il programma si divide in più fasi. Si comincia con l’analisi degli elementi di tecnica vocale e anatomia degli apparati interessati nell’emissione di un suono per poi passare alla messa in pratica della tecnica vocale per la creazione e l’emissione corretta del suono, con vari esercizi che aiuteranno a sviluppare il corpo il timbro e l’estensione vocale di ciascun allievo. Parallelamente un altro approfondimento: la musica! E’ un percorso personale e individuale di incontro e scontro con la musica. La musica, il mezzo più immediato e diretto nel veicolare emozioni personali, intime, nascoste, dove risiedono le nostre paure, ma anche tutte le nostre gioie. La musica viene affrontata come fosse un vero e proprio testo, raccontato e “spiegato” grazie al linguaggio del corpo degli attori. La particolarità di questo tipo di operazione risiede nell’immediatezza con la quale ogni tipo di musica può essere recepita in maniera leggibile e spettacolare. La musica rappresentata dall’attore con la sua dinamica fisica non dettata da alcuno stilema o canone danzato, ma da una forte escursione dei propri sentimenti, nati o rievocati dall’ascolto della musica e narrati allo spettatore con la propria capacità legata ai sensi e una passionalità senza filtri dovuti alla parola. Al corpo si unirà il suono della voce, che nella musica troverà la massima espressione. La voce come mezzo espressivo. L’urgenza e l’esigenza di emettere un suono per comunicare un sentimento. Fino ad arrivare all’ascolto e allo studio di brani tratti del repertorio “musical” sia singoli che corali.

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Nella foto: La visita dell Vecchia Signora, Saggio di fine anno delle classi seconda e prima, a.a. 2017-2018

MUSICAL THEATRE · Ilaria Amaldi Il corso si propone di avvicinare gli studenti a un genere espressivo caratterizzato dall’uso indistinto di tre forme espressive (recitazione, canto, danza), spiegandone le origini storiche e motivandone le ragioni stilistiche che ne definiscono le peculiarità drammaturgiche. Programma : La prima fase predilige la scelta di brani che esigono una forte coralità, utili per affinare il rapporto di affiatamento del gruppo. Nella seconda ci si soffermerà sull’analisi e lo studio di scene di repertorio avvalendosi di materiale in lingua originale, ma anche di suite tradotte in italiano, così da favorire lo studio e agevolare il percorso di comprensione del testo e di interpretazione dei ruoli. Tecnica : Basi specifiche; coordinazione e studio del ritmo e dell’armonizzazione del movimento; uso della respirazione . Repertorio: studio di coreografie estrapolate dal ricco repertorio angloamericano. Obiettivi : - Acquisire elasticità nell’uso simultaneo delle diverse forme espressive a favore dell’interdisciplinarietà richiesta dal genere musical. - Procurarsi una preparazione di base versatile e completa che possa rispondere alle odierne richieste di mercato. - Riuscire ad utilizzare in modo autonomo e consapevole tutte le abilità apprese negli anni di studio (recitazione, movimento, voce, dizione, acrobatica, arte scenica, ecc.) e metterle al servizio di un genere che per esprimersi le richiede tutte.

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Altre AttivitĂ 26


Stage di Avviamento Professionale Tecniche di doppiaggio · Marzia Dal Fabbro Il doppiaggio, in quanto specializzazione del mestiere dell’attore, oltre ad essere una tecnica alla quale gli attori devono spesso ricorrere nell’arco della propria carriera (sia doppiando se stessi, che altri attori), offre agli allievi uno straordinario strumento di approfondimento e affinamento delle tecniche di voce e recitazione. Il microfono diventa uno specchio sonoro per capire meglio la gestione dell’emissione vocale e scoprire il proprio modo di ricercare la verità all’interno delle costrizioni tecniche quali il sincronismo e il ritmo labiale. Riascoltare se stessi è un esercizio fondamentale per migliorare la dizione e i difetti di pronuncia. E, altro aspetto importantissimo, è il confronto con gli attori sullo schermo: capire come un collega ha creato e lavorato su un personaggio e cercare coglierne le sfumature interpretative,è un’opportunità unica e particolare per arricchire il proprio bagaglio attoriale.

Recitazione Cinematografica · Alfonso Bergamo Un viaggio alla ricerca di sé stessi e di una verità di condizione spirituale che sia impossibile nascondere. Conoscersi per ambire all’autenticità nel rapporto con la macchina da presa e lo spettatore. Primo Anno • La figura dell’Attore Cinematografico • La sintassi del linguaggio Cinematografico I Secondo Anno • Il linguaggio delle focali: composizione, prospettiva e profondità di campo • Il segreto è nella luce: Operator e Spectrum (Regista e Attore) • La sintassi del linguaggio Cinematografico II Terzo Anno • Time: Zone Erronee • Terapia integrata: l’Autenticità • Pre-produzione, produzione e post produzione “Short Film”

Nella foto: sul set de Il Belvedere, diretto da Alfonso Bergamo con gli allievi della terza classe, a.a. 2017-2018

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Nella foto: Sogno di una notte di mezza estate, per la regia del M° Lorenzo Salveti, a.a. 2017-2018

Stage di Approfondimento Un viaggio nella Drammaturgia di Samuel Beckett · Claudia Frisone “Perché non saper nulla è cosa da nulla, non voler saper nulla anche, ma non poter sapere nulla, sapere di non poter sapere nulla, ecco per dove passa la pace nell’anima del ricercatore incurioso”. Beckett, Malone Attraverso l’analisi teorica e pratica dei drammi di Beckett, si affronterà uno studio sul valore della parola, dell’azione, della forza evocativa del linguaggio beckettiano e sulle modalità vocali e i moti interiori che questo tipo di scrittura esige per essere rappresentata. Una ricerca di connessioni e risonanze con il proprio mondo interiore, un affinamento espressivo che richiede di mettersi a nudo per approdare ad una verità scenica e relazionale di esseri umani descritti con rara e rivoluzionaria forza drammaturgica. Parallelamente si costruiranno dei momenti corali caratterizzati da strutture più rigide e astratte, che porteranno il singolo a rinunciare alla sua individualità per accedere a un moto collettivo e universale, dove suono e ritmo diventano i moduli espressivi dominanti, dentro i quali ritrovare paradossalmente uno spazio di libertà.

Stage di perfezionamento condotto dal M° Lorenzo Salveti · IL DIALOGO BRILLANTE Un timbro di recitazione più vivida, un colore caricaturale più deciso e svincolato da qualsiasi preoccupazione realistica, un ritmo generale dello spettacolo più rapido e scattante, sono le caratteristiche del vaudeville e nello stesso tempo le imprescindibili leggi alle quali deve sottostare ogni messa in scena di teatro comico. Con lo Stage di Perfezionamento in Recitazione condotto dal Maestro Lorenzo Salveti, offerto agli allievi di terzo anno, l’Accademia Cassiopea crea l’opportunità di studiare e recitare con altissime e autorevoli personalità della scena italiana per affinare e promuovere il talento dei suoi diplomati, al fine di agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro. 28


Chissà se gli scrittori fanno la stessa fatica. Non credo. Non mi affatica suonare per ore, potrei andare avanti all’infinito. Il proprio mestiere è quello che si fa senza fatica. Alessandro Baricco

Maratona di Bioenergetica Perché la Bioenergetica - “Da molti anni, per curiosità, svolgo un’informale indagine sulla credibilità dell’attore teatrale contemporaneo. Domando semplicemente a persone che fruiscono di spettacoli, teatranti e teatrologi, quanti sono gli attori ai quali hanno creduto, fino in fondo, nell’assistere ad una rappresentazione. Quanti sono stati capaci di emozionarli ed identificarli pienamente? Tutti rispondono che hanno incontrato, nella vita, solo due/tre attori di teatro che hanno riconosciuto essere molto bravi ed efficaci in questo. A volte solo uno. Se ciò è vero, se il teatro di questo tempo è poco credibile, si potrebbe pensare ad una debolezza del sistema di formazione degli attori, ipotizzando la necessità di sviluppare nuovi linguaggi, o di perfezionare quelli in essere per renderli più efficaci. Inoltre, la contrapposizione mente-corpo, cui l’individuo contemporaneo è soggetto per il sopravvento e predominio di una cultura narcisistica, che egemonizza il potere dell’intelletto, pone i giovani studenti in una condizione di partenza che rende difficoltosa l’acquisizione di un’intelligenza fisica e una comprensione profonda dei vissuti corporei. Siamo tendenzialmente spinti da un sistema educativo e culturale a sostare soprattutto nei vissuti della mente e a costruirci con essi immagini della realtà. A ciò contribuisce l’attuale massiccia presenza di modalità di relazione virtuali, che privano gli individui di esperienze mediate dai sensi, rendendole poco conosciute. Si può infine ritenere che l’attuale contesto storico-culturale avvicini al teatro persone non sostenute da una reale e profonda motivazione e passione per quest’arte, ma affascinate dal ruolo 29

sociale che riveste, col miraggio di corroborare una narcisistica immagine di Sé.” S. Masotti A che serve - Se l’esperienza è tutto ciò che accade dentro l’organismo e che potenzialmente può diventare cosciente, quanto più si accompagna lo studente a ri-conquistare, ri-abitare, nuclei di percezioni escluse alla coscienza, tanto più si permette una maggiore competenza corporeo-espressiva come pro-motore dell’azione estetica-performativa. Si tratta di aumentare la fiducia nella propria esperienza, nel proprio corpo, e potersi permettere, in coscienza, quelle esperienze altrimenti negate al proprio sentire, escluse dal proprio vissuto. A tale scopo si propone un lavoro corporeo, che nei giusti tempi del sentire, permetta un riavvicinamento alla propria verità corporea e allenti l’egemonia dell’intelletto. Obiettivi - Ampliare la gamma di sensazioni, percezioni, emozioni e potenzialità espressive, sorrette da un sentimento sincero al servizio della forma e della scena. Elevare il livello energetico degli allievi mantenendolo adeguato ai bisogni e alla condizione di ciascuno, aprire la strada all’auto-espressione, restaurare nel corpoil flusso delle sensazioni, tradurre in modo immediato nel linguaggio attoriale la psicologia dei personaggi.

Bibliografia I anno - Arrendersi al corpo, ed. Astrolabio-Ubaldini; II anno -Il linguaggio del corpo, Feltrinelli; III anno - La spiritualità del corpo, ed. Astrolabio-Ubaldini


LEZIONI / INCONTRI Per agevolare i contatti e la conoscenza del settore professionale, l’Accademia promuove ogni anno degli incontri conoscitivi o delle lezioni-incontri con realtà emergenti di spessore artistico e organizzativo o con accreditati professionisti del mondo dello spettacolo e della cultura. Negli anni passati, tra gli altri, hanno incontrato gli allievi di Cassiopea Ferruccio Soleri, Francesco Pannofino, Roberto Herlizka, Pietro Longhi, Carolina Crescentini, Santasangre, Giancarlo Sammartano, Roberto Chevalier, Silvia Calderoni (MOTUS), Carlo Simoni, Silvia Castellucci, Randall Paul, Leo Muscato, il casting director Daniele Poli, le compagnie Babiblonia Teatri e De Florian/Tagliarini. Tra gli ospiti di quest’anno, la Compagnia Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. e Roberta Nicolai, direttrice del Festival Teatri di Vetro.

IL TEATRO DEGLI ALLIEVI Per stimolare gli allievi all’autonomia creativa, ogni anno la direzione didattica propone l’Autocorso 2019, un’occasione di lavoro teatrale autogestito per divertirsi e mettere alla prova il proprio talento presentando degli esercizi teatrali. I lavori vengono poi proposti al pubblico e giudicati da una Commissione di esperti. Il progetto vincitore è valutato nell’ottica di poter essere prodotto da Cassiopea teatro-sperimentazione. Le buste con i termini della gara vengono rese disponibili in segreteria nel mese di dicembre 2018.

Nella foto: Giacomo Baffigi Duca, Maria Luisa Pacilio, Chiara Cesena, Federico Baldi, Giulia Carrara, Samuele Gambino, vincitori dell`Autocorso 2018

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COUNSELING, FONIATRIA, FISIOTERAPIA Gli studenti dell’Accademia Cassiopea possono avvalersi, a prezzi agevolati, di professionisti nel settore della salute e dell’ascolto. Il counseling in particolare offre uno spazio di ascolto, supporto e orientamento, finalizzato a esplorare eventuali difficoltà relative a processi evolutivi, di apprendimento e di crescita, fasi di transizione e stati di crisi offrendo all’allievo un accompagnamento attraverso un percorso di auto svelamento e chiarificazione. Viene sostenuto lo sviluppo delle capacità di stare in contatto con gli altri, di percepire i propri reali bisogni e i modi per soddisfarli, analizzando e ottimizzando il rapporto con l’ambiente esterno.

CORSI TECNICI E SEMINARI Gli allievi dell’Accademia possono frequentare, inoltre, a prezzi agevolati, i corsi tecnici e i seminari organizzati dalla scuola. Attivo anche per quest’anno accademico è attivo il corso di Danza Classica condotto da Aleksandra Pajovic. Condurranno i seminari in programma quest’anno: il Workcenter di Jerzy Grotowskj & Thomas Richards e il maestro Lorenzo Salveti.

SERVIZIO AGENZIA E CASTING Ogni occasione viene data agli allievi di terzo anno per confrontarsi e sperimentarsi come attori, in attività di spettacolo pubblico, in cinema o in tv: letture, partecipazioni, figurazioni o brevi ingaggi in stretto ambito professionale e in forme e contesti dignitosi e accreditanti la propria immagine pubblica e il processo formativo in atto. L’attenzione riservataci da agenzie di spettacolo, registi e organizzatori consente alla scuola di offrire ai propri allievi diplomandi e diplomati un servizio di casting e agenzia attori. La collaborazione con alcuni dei più autorevoli casting directors internazionali quali Barbara Giordani e Beatrice Kruger, la convenzione con fotografi professionisti, il materiale per lo showreel acquisito durante gli stage di recitazione per il cinema e la padronanza della lingua inglese agevolano i giovani attori nel muovere i primi passi e offrono un aggancio tutelato con il mondo del lavoro professionale.

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Libri di testo e materiale didattico Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto all’uomo che non sa leggere. Mark Twain

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Prima classe Recitazione Alexander Lowen, Arrendersi al corpo, ed. Astrolabio-Ubaldini Jacques Lecoq, Il corpo poetico, ed. Ubulibri Nicoletta Ramorino, Corso di Dizione, ed. Giunti Silvia Biferale, La terapia del respiro. Dall’esperienza sensoriale all’espressione musicale, ed. Astrolabio Roma 2014 Andrea Avena , Teoria e armonia, ed. Prima Parte Konstantin S., Il lavoro dell’attore su se stesso, ed. Laterza 2008 Walter Peraro, Esercizi di pronuncia, ed. Dino Audino Raimond Queneau, Esercizi di stile, ed. Einaudi; Baricco Alessandro, Novecento, ed. Feltrinelli, Milano 1994 Oscar G. Brockett, Storia del teatro, 1988, Marsilio Editori (versione italiana) Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico: storia dell’arte teatrale, 1971, ed. Bulzoni H.C. Baldry, I Greci a teatro, 2014, Universale Laterza Jan Kott, Shakespeare nostro contemporaneo, 2000, Feltrinelli Letture consigliate Joseph Chaiki, The Presence Of The Actor Uta Hagen, Respect For Acting

Seconda classe Recitazione Catherine Despeux, Taoismo e corpo umano R. Wilhelm, B. Veneziani, A. G. Ferrara (a cura di), I ching, Il libro dei mutamenti François Jullien, Parlare senza parole Gabriella Al Chamali Cella, Marilia Albanese, I chakra Tirumalai Krishnamacharya, Il nettare dello yoga Ngakpa Chogyam, Indossare il corpo visionario Cechov Michail, La tecnica dell’attore, ed. Audino 2001 Alexander Lowen, Il linguaggio del corpo, Feltrinelli; Thomas Richards, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubulibri Franco Mancini, L’evoluzione dello spazio scenico dal naturalismo al teatro epico, 2002, Edizioni Dedalo Peter Szondi, Teoria del dramma moderno (1880-1950), 2000, Einaudi De Marinis Marco, Il nuovo teatro 1947-1970, 2000, Bompiani Letture consigliate Eugenio Barba, La canoa di carta, ed. Il Mulino Samuel Beckett, Tutto il teatro, ed. Einaudi Michael Woolson, The Work of an Actor, ed. Paperback

Terza classe Recitazione Alexander Lowen, La spiritualità del corpo, ed. Astrolabio-Ubaldini Eugen Herrigel - Lo zen e il tiro con l’arco, ed. Adelphi D. Fo, Manuale minimo dell’attore, ed. Einaudi R. Tessari, Commedia dell’arte: la maschera e l’ombra, ed. Mursia E. Decroux, Parole sul mimo, ed. Dino Audino Letture consigliate Fay Simpson, The Lucid Body – A Guide for the Physical Actor, ed. Allwoth Press • Altre letture di riferimento verranno indicate nel corso dell’anno • La dispensa didattica Chakras sarà fornita dalla scuola • Ulteriori testi per le esercitazioni saranno disponibili in segreteria MATERIALE DIDATTICO • Penna, quaderno e una matita esagonale per gli esercizi articolatori • Abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito • Calze antiscivolo per poter lavorare senza scarpe e favorire la percezione dell’appoggio • Asciugamano personale 33


Calendario scolastico (rif. Regione Lazio)

2018/2019 lunedì

8

ottobre

Inizio lezioni classi I e II

giovedì

1

novembre

Festa di Ognissanti

lunedì

5

novembre

Inizio lezioni I classe

sabato

22

dicembre

Inizio della sospensione natalizia

domenica

6

gennaio

Fine della sospensione natalizia

domenica

3

marzo

Esame Accademico classi I e II

venerdì

8

marzo

Fine lezioni curricolari III classe

sabato

13

aprile

Autocorso 2019

giovedì

18

aprile

Inizio della sospensione pasquale

martedì

23

aprile

Fine della sospensione pasquale

mercoledì

24

aprile

Ponte

giovedì

25

aprile

Festa della Liberazione

venerdì

26

aprile

Ponte

mercoledì

1

maggio

Festa del Lavoro

martedì

28

maggio

Fine delle lezioni curricolari - II classe

giovedì

30

maggio

Fine delle lezioni curricolari - I classe

lun-mar

27-28

maggio

Maratona Residenziale di Bioenergetica - III anno

mer-gio

29-30

maggio

Maratona Residenziale di Bioenergetica - II anno

ven-sab

31-1

mag-giu

Maratona Residenziale di Bioenergetica - I anno

entro il

7

luglio

Saggi di fine anno

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Organigramma Responsabile dell’attività artistica e didattica dell’Associazione Culturale Cassiopea è il Direttore Tenerezza Fattore direzione@cassiopeateatro.org cui si affianca il Consiglio di Amministrazione da lei presieduto, i cui membri sono eletti ogni anno dai Soci e che è attualmente composto da: Andrea Pocosgnich, Mauro D’Alessandro, Francesca Macrì Il Corpo Docenti è formato da un nucleo fisso di insegnanti per le materie teoriche e tecniche, mentre i docenti dei workshop e dei corsi speciali sono scelti dalla Direzione su una rosa indicata dal Consiglio e dai Docenti, secondo il piano didattico generale. Segreteria Didattica - Giulia Tremolada scuola@cassiopeateatro.org Amministrazione amm@cassiopeateatro.org Promozione – Angelo Locatelli news@cassiopeateatro.org Contatti: Ass. Cult. Cassiopea, via Ardea, 27 - 00183 RM tel. 06 5580827 - cell. 340 3029448 facebook.com/cassiopeateatro instagram.com/cassiopeateatro Progetto grafico e editing: Giulia Tremolada Roma, 2018

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