GUIDA DELLO STUDENTE 2012/2013

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Identità oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Perché ci occupiamo d'arte? Per abbattere le nostre frontiere, trascendere i nostri limiti, riempire il nostro vuoto - realizzare noi stessi. - Jerzy Grotowski La Scuola di Arti Sceniche Cassiopea, fondata da Tenerezza Fattore, in collaborazione con alcuni tra i migliori Insegnanti del panorama artistico italiano ed europeo, dal 1997 opera con successo nel campo dell'insegnamento della recitazione, fino a creare una sede stabile di Ricerca Pedagogica per l'attore che coinvolge illustri pedagoghi internazionali e collabora con la facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università Roma Tre per il tirocinio dei suoi studenti. Parallelamente al progetto di ricerca pedagogica, Cassiopea affianca un intenso lavoro di sperimentazione attraverso le sue produzioni teatrali. Cassiopea è impegnata a realizzare spettacoli che siano coerente espressione dei valori etici ed estetici in cui l'associazione si identifica; essa crede in un teatro che si trovi nel qui ed ora, dove gli attori portino nella comunicazione teatrale l’urgenza e i disagi della loro attualità, in un progetto costante di restituire senso all'Atto Teatrale e di riempire il vuoto comunicativo che sempre più ci separa. E studiando il senso del fare teatro oggi, restiamo connessi alla sua primaria funzione, sociale, rituale, catartica in cui l'attore è veicolo di un processo di trasformazione dell'energia negativa verso la purificazione della collettività. In quest'ottica l'attore di palcoscenico è visto come un profondo conoscitore dell'uomo, con un corpo fisico e psichico dalle potenzialità sviluppate perché destinato al delicatissimo compito di trasferire vibrazioni al vasto pubblico di spettatori. Da queste premesse nasce il progetto della Scuola Olistica.

La Compagnia Cassiopea offre spazio e opportunità di lavoro ai migliori studenti del triennio professionale. Nella foto una scena di "Ciechi" - Teatro Piccolo Eliseo, Roma


Scuola Olistica oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Spesso Stanislavskij e i suoi allievi [...] scoprivano che il lavoro su se stesso come attore diveniva un lavoro su se stesso come individuo. - Eugenio Barba “Penso che il teatro produca sempre un'attivazione conoscitiva e perciò debba contenere una preoccupazione pedagogica, uno sguardo sull'individuo, prima che sul mestierante. Ritengo che questo sia ancora più vero qualora ci si occupi di ragazzi in evoluzione e di addestramento professionale.” Questo assunto espresso da Stefano Masotti (rif. Il corpo emotivo e poetico) spiega chiaramente l'esigenza e la vocazione della nostra scuola.

Negli anni ‘70, nella più famosa scuola di formazione di attori al mondo, l’Actor's Studio di New York, tra gli insegnamenti programmati vi era quello della Bioenergetica. L’insegnante era Ellen Green Gianmarini, colei che, insieme ad Alexander Lowen e a sua moglie, aveva contribuito a sviluppare il metodo delle Classi di Esercizi come strumento di lavoro nei gruppi. Si stava prendendo coscienza che la condizione umana, qualunque essa sia, è sempre una comunicazione con il mondo esterno, ed è ancora più vero quando ci si espone nell'azione teatrale. Perciò la condizione personale entra, imprescindibilmente, nella comunicazione teatrale. Molti degli allievi che si innamorano della recitazione pensano erroneamente che questa sia l'arte dell'uscire fuori da sé, dalla propria pelle, per entrare in quella di qualcun altro. Durante la buona pratica, gli allievi si accorgono di non uscire fuori da niente; ma anzi entrano dentro di sé, raggiungendo nel profondo di loro stessi quelle parti espressive rimaste a lungo sopite. E quando queste parti sono espresse per la recitazione, essi provano una sensazione di espansione. Una sensazione adrenalinica simile a quella che si prova in una grande avventura, sensazione che vogliono ripetere ancora e ancora. La Scuola Olistica opera con lo studente, riconoscendolo nella sua totalità biologica, psichica e spirituale e lo accompagna in un percorso di espansione della coscienza, lasciando intatto lo spirito creativo.


La scuola diventa garante della libertà personale; essa offre strumenti, educa ad essi ma non traccia linee precostituite evitando di suggerire omologazioni a schemi d'attore contemporaneo. L'arte è fuori dal tempo e ogni attore è quel che è. Gli insegnamenti della Scuola Olistica realizzano un lavoro specifico che rende la struttura e la funzione espressiva degli studenti duttile e flessibile, per esperire una qualità del sentimento che doti il futuro attore di un corpo autenticamente e credibilmente poetico, per una miglior qualità scenica e del prodotto d'arte nel suo insieme. Attraverso uno lavoro ri-educativo e formativo, che tenga conto delle particolari caratteristiche di ogni studente, si possono ridurre le limitazioni alle competenze e potenzialità poetiche del futuro attore. La formazione teatrale offre il giusto tempo del sentimento, propone di esperirlo in un contesto protetto, rassicurante e accogliente in modo incondizionato. Gli esercizi teatrali inducono un nuovo modo di pensare ed immergere tutta la mente nei sensi, compreso il sesto, il cenestesico, e il settimo, la spiritualità. Per questo il nostro studio libero attinge direttamente dalle filosofie più antiche, dalla natura, dal corpo come sede dell'inconscio collettivo, perché l'allievo possa riferirsi a modelli archetipali e conoscerne i simboli. I simboli universali conservano il loro potere attraverso i secoli: refrattari al passare del tempo e alle trasformazioni dei valori culturali, essi riescono a coinvolgere ogni nuova generazione. L'artista sa che se un'immagine qualsiasi vale mille parole, un'immagine simbolica ne vale infinitamente di più; infatti essa apre la mente e consente alle idee di affluire ed associarsi liberamente dando vita a nuovi schemi di pensiero.

L'obiettivo didattico degli studi dell'Accademia è quindi di espandere le capacità e la consapevolezza degli allievi, formando attori che lavorino su criteri di autenticità e credibilità, in connessione tra corpo e spirito e in profonda empatia con il pubblico. Nella foto una scena di "Le figlie di Magdalene" - Teatro SalaUno, Roma


Progetto Formativo oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Per ri-modellare artificialmente la propria energia, l'attore deve pensarla in forme tangibili, visibili, udibili, deve rappresentarsela, scomporla in una gamma, trattenerla, sospenderla in un'immobilità che agisce, farla passare con intensità e velocità diverse, come in uno slalom, attraverso il disegno dei movimenti. - Eugenio Barba Partendo dal presupposto che l'uomo non è solo quel che si vede e che esiste un mondo interiore misterioso, a tratti ineffabile, sede dell'inconscio e di tutta la zona magica e poetica dell'esistenza, nonché prima sede della vocazione artistica, la scuola utilizza un progetto formativo che, allo studio rigoroso delle tecniche di recitazione secondo i migliori modelli pedagogici del '900 (Stanislavskij, Cechov, Lecoq, Grotowski, Vassiliev, Barba), affianca un intenso training sul corpo energetico dell'attore indagando sul suo immenso potere comunicativo. Per quanto riguarda la parte tecnica, il progetto si fonda sull'allenamento quotidiano della parola, della voce, dell'interpretazione, del movimento corporeo attraverso lo studio delle materie curriculari e riconosce che la pratica è un elemento essenziale per l'apprendimento della recitazione. Discreto spazio è dato anche alle materie teoriche che nutrono cultura, idee e senso critico. Nel loro complesso, gli insegnamenti offrono agli allievi una formazione concreta, completa e raffinata, puntando sulla individuazione e sullo sviluppo delle singole capacità creative, senza tralasciare l'addestramento al rispetto dei valori e delle regole. Il tipo di formazione proposta si avvale di avanzate metodologie didattiche e consente ad ogni allievo diplomato di affrontare con serenità e determinazione provini e audizioni nel mondo dello spettacolo, nonché di concorrere in modo propositivo e progettuale alla vita culturale e artistica di questo Paese.


Maestri Gli insegnanti della Scuola Cassiopea sono tutti professionisti di grande esperienza che, oltre a pregiarsi di una spiccata vocazione didattica, continuano ad operare attivamente e ad alti livelli nel mondo del teatro, del cinema, della televisione, della danza, del canto, del doppiaggio e della drammaturgia. Per questo possono impartire insegnamenti fondati e approfonditi direttamente sul campo, nonchĂŠ condividere con gli studenti la giusta sensibilitĂ alle esigenze di mercato.

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Nelle foto: Andrea Pangallo e Carlotta Natoli.

Gli insegnanti dell'Accademia sono 15 per le materie curriculari del triennio e 7 sono i maestri esterni invitati a condurre seminari, lezioni aperte e laboratori integrati. Essi lavorano in stretto coordinamento didattico, in un clima di confronto e di potenziamento del sistema formativo della scuola e, quando necessario, sono in grado di mettere in campo ulteriori competenze, specifiche del settore educativo. Infine, tutti gli studenti possono contare sul supporto di accreditati consulenti quali fisioterapisti, massaggiatori shiatsu, logopedisti, foniatri, alimentaristi e medici omeopatici.


Per l'anno accademico 2012-2013 siamo lieti di annunciare che entrano a far parte del corpo docenti curriculare Carlotta Natoli (Recitazione e Imrpovvisazione), grandissima attrice di teatro, cinema e televisione che non ha bisogno di presentazioni; Aureliano Amadei - nella foto - (Recitazione cinematografica), regista di 20 sigarette, David di Donatello e Nastro d'argento; Maria Teresa Bax - nella foto in basso (Recitazione in versi), grande interprete teatrale e indiscussa maestra della recitazione in versi; Antonella Voce (Canto), attrice e cantante che ha lavorato in importanti produzioni per cinema e teatro; Mauro D'Alessandro (Musica & Ritmica), percussionista affermato e curatore di diverse colonne sonore per film e documentari. Volti noti del panorama culturale italiano, che si vanno ad aggiungere alla lunga lista di docenti da anni attivi all'interno di Cassiopea. Il nucleo "storico" degli insegnanti dell'Accademia si avvale, infatti, anche quest'anno della presenza di: Andrea Pangallo (Training), grande attore e pedagogo teatrale; Claudia Frisone (Dizione e Articolazione) attrice, regista e formatrice dalla ventennale esperienza; Valeria Baresi (Teatrodanza), ballerina e coreografa diplomata danzatrice all'Accademia Nazionale di Danza; Valentino Villa (Voce - metodo Linklater), regista e vocal trainer; Stefano Ruggeri (Storia del Teatro), attore, studioso e docente, vincitore del premio Nazionale DAMS per la miglior tesi di studi sul teatro: Stefano Masotti, che condurrà anche quest'anno le sue seguitissime maratore di Bioneregetica. Tutti coadiuvati dall'esperta direzione di Tenerezza Fattore, fondatrice di Cassiopea e insegnante di Recitazione, nonché attrice, doppiatrice, regista e drammaturga. Nel corso dell'anno, numerosi saranno gli eslcusivi appuntamenti didattici, tra cui quello con Sandro Maria Campagna, che è stato recentemente responsabile dei movimenti di scena de La muta di Portici, per il Theatre National de l’Opera Comique di Parigi, con la regia di Emma Dante. E ancora, gli studenti avranno la possibilità di conoscere e lavorare con Luciano Colavero, celebre scrittore, drammaturgo e regista teatrale, Andrea Sorrentino assistente di Piero Tosi, costumista in grandi produzioni cinematografiche americane e per la sigla di apertura della 64esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che conduce il richiestissimo corso di Costume e Portamento; Edoardo Scatà, casting televisivo, Cristiana Minasi, attrice di Emma Dante e vincitrice del premio Scenario 2010.


Materie e insegnamenti oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo BIOENERGETICA (per il triennio) Maratone: date in definizione Il corpo emotivo e poetico ►Stefano Masotti Perché la Bioenergetica Da molti anni, per curiosità, svolgo un’informale indagine sulla credibilità dell'attore teatrale contemporaneo. Domando semplicemente a persone che fruiscono di spettacoli, teatranti e teatrologi, quanti sono gli attori ai quali hanno creduto, fino in fondo, nell'assistere ad una rappresentazione. Quanti sono stati capaci di emozionarli ed identificarli pienamente? Tutti rispondono la stessa cosa: due o tre. A volte solo uno. Tutti rispondono che hanno incontrato, nella vita, solo due/tre attori di teatro che hanno riconosciuto essere molto bravi ed efficaci in questo. Se ciò è vero, se il teatro di questo tempo è poco credibile, si potrebbe pensare ad una debolezza del sistema di formazione degli attori, ipotizzando la necessità di sviluppare nuovi linguaggi, o di perfezionare quelli in essere per renderli più efficaci. Inoltre, la contrapposizione mente-corpo, cui l'individuo contemporaneo è soggetto per il sopravvento e predominio di una cultura narcisistica, che egemonizza il potere dell'intelletto, pone i giovani studenti in una condizione di partenza che rende difficoltosa l'acquisizione di un'intelligenza fisica e una comprensione profonda dei vissuti corporei. Siamo tendenzialmente spinti da un sistema educativo e culturale a sostare soprattutto nei vissuti della mente e a costruirci con essi immagini della realtà. A ciò contribuisce l'attuale massiccia presenza di modalità di relazione virtuali, che privano gli individui di esperienze mediate dai sensi, rendendole poco conosciute. Si può infine ritenere che l'attuale contesto storico-culturale avvicini al teatro persone non sostenute da una reale e profonda motivazione e passione per quest'arte, ma affascinate dal ruolo sociale che riveste, col miraggio di corroborare una narcisistica immagine di Sé. A che serve Se l'esperienza è tutto ciò che accade dentro l'organismo e che potenzialmente può diventare cosciente, quanto più si accompagna lo studente a ri-conquistare, ri-abitare, nuclei di percezioni escluse alla coscienza, tanto più si permette una maggiore competenza corporeo/espressiva come pro-motore dell'azione estetica/performativa. Si tratta di aumentare la fiducia nella propria esperienza, nel proprio corpo, e potersi permettere, in coscienza, quelle esperienze altrimenti negate al proprio sentire, escluse dal proprio vissuto. A tale scopo si propone un lavoro corporeo, che nei giusti tempi del sentire, permetta un riavvicinamento alla propria verità corporea e allenti l'egemonia dell'intelletto. Obiettivi - Ampliare la gamma di sensazioni, percezioni, emozioni e potenzialità espressive, sorrette da un sentire/sentimento sincero al servizio della forma e della scena. Elevare il livello energetico degli allievi mantenendolo adeguato ai bisogni e alla condizione di ciascuno, aprire la strada all'auto-espressione, restaurare nel corpo il flusso delle sensazioni, tradurre in modo immediato nel linguaggio attoriale la psicologia dei personaggi, ovvero tradurla nel corpo. Bibliografia di riferimento - Alexander Lowen, Arrendersi al corpo, Il linguaggio del corpo, La spiritualità del corpo, ed. Casa Editrice Astrolabio.


Corso di primo anno FREQUENZA ➢ ➢ ➢ ➢ ➢

dal 5 novembre al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.45 per le materie curriculari; dal 3 giugno al 7 luglio, dal lunedì al sabato 8 ore al giorno per la prova pratica di palcoscenico; 2 seminari intensivi di approfondimento in due fine settimana; 2 maratone di Bioenergetica in due fine settimana; laboratorio attivo di logopedia.

MATERIE CURRICULARI Training ►Andrea Pangallo Il corso affronta i principi fondamentali dell’arte scenica, principi che verranno poi applicati e sviluppati in dinamiche sceniche e partiture complesse ed è strutturato in due fasi/temi: organicità e organizzazione. Un primo periodo di allenamento psicofisico, in cui verranno attraversati elementi come la coordinazione, l’equilibrio, la tensione ed il contrappunto, la neutralità, il tempo-ritmo, il concetto di pausa, la percezione della forma in movimento e quella dell’attore nello spazio. Un secondo periodo dove l’attenzione sarà focalizzata sull’elemento creativo e compositivo; l’allievo, infatti, dovrà organizzare il suo materiale tecnico ed applicarlo nella condotta scenica attraverso una sequenza di esercizi di improvvisazione e di drammaturgia attoriale. Obiettivi - Superamento dei blocchi e delle sovrastrutture fisiche e immaginative, propriocezione e coordinazione corporea, organicità corpo – mente - voce, consapevolezza e presenza scenica. Programma ● Maschera neutra e analisi delle sei linee del corpo dell’attore ● Centro motore e dinamiche base del movimento teatrale organico ● Elementi di acrobatica ● Esplorazione delle relazioni sceniche con lo spazio e con il tempo ● Esplorazione delle relazioni sceniche con il partner, il gruppo e con l’oggetto ● Analisi dell’impulso interno ed esterno e frasi di movimento ● Principi base della Biomeccanica teatrale ● La Drammaturgia organica dell'attore Libri di testo - Letture di riferimento verranno indicate nel corso dell'anno.

Recitazione ►Tenerezza Fattore La prima parte del corso è volto ad alimentare la vita interiore degli studenti, riattivando i centri sensoriali, sviluppando immaginazione e sensibilità e incoraggiando l'osservazione della realtà. Uno studio eccellente a questo scopo è quello sui Quattro Elementi Fondamentali della Natura (Terra, Acqua, Fuoco e Aria) intesi come simboli archetipici delle qualità primarie del genere umano. Gli elementi saranno osservati, mimati e interpretati. Passeremo poi ad analizzare la differenza tra espressione e comunicazione e quest'ultima sarà sperimentata profondamente, eliminando inizialmente la parola per permettere agli studenti di rintracciare in loro stessi altre e nuove modalità comunicative. L'attenzione sarà posta sul silenzio che precede la parola, sulla comunicazione non-verbale, sul linguaggio del corpo. Parallelamente praticheremo allenamento e addestramento ortodossi relativamente alla tecnica dell'attore, con particolare attenzione alla qualità della presenza scenica. Obiettivi - Le lezioni sono tese alla comprensione psicofisica del principio di Arte Scenica, nell'obiettivo di costruire i personaggi usando materiale del proprio sé organico. Bibliografia di riferimento - Jacques Lecoq, Il corpo poetico, ed. Ubulibri Altre letture di riferimento verranno indicate nel corso dell'anno; i testi per le esercitazioni saranno disponibili in segreteria.

Microrecitazione ► Aureliano Amadei Le lezioni di primo anno inizieranno tutte con una varietà di esercizi di concentrazione, dai quali gli studenti potranno attingere per formare, nel tempo, un proprio metodo per concentrarsi sul lavoro. Nella prima parte del corso si alleneranno delle tecniche mnemoniche e di lettura del testo. Si simuleranno diversi approcci a un progetto, cercando un filo conduttore tra il provino, le prove e la messa in scena di un testo. Nella seconda parte del corso si lavorerà sull’improvvisazione, alla ricerca di un equilibrio tra pensiero dell’attore, situazione e personaggio. Si introdurrà l’uso di una videocamera, legando la recitazione a un campo cinematografico.


Recitazione e Improvvisazione ► Carlotta Natoli/Francesco Maria Cordella Esercizi e tecniche di recitazione per una professione attoriale organica, credibile e attenta alle esigenze di mercato.

Dizione, articolazione e tecnica vocale ►Claudia Frisone Indagare sui differenti aspetti della propria voce è un vero percorso personale, fondamentale nella formazione dell'attore, che porta armonicamente alla conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità espressive, a livello individuale e in relazione con gli altri. Sentire la propria voce equivale a cercare e trovare le strade possibili per una nuova e più autentica relazione con il proprio mondo interno e con il mondo esterno, una congruenza tra ciò che il personaggio sente e ciò che l'attore esprime, nonché creare le basi per una crescita artistica e professionale. Essere consapevoli delle proprie potenzialità vocali ed acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione è dunque indispensabile per acquistare un controllo della propria espressività ed approdare ad una ricchezza e libertà interpretativa. Obiettivi - Offrire tecniche e strumenti teorici, ma soprattutto pratici, per conoscere, esplorare e migliorare le proprie capacità e potenzialità vocali, acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione ai fini di una espressione più efficace e consapevole. Programma Protagonista sarà il respiro: utilizzando una respirazione corretta e consapevole si può ottenere un potenziamento della vocalità e dell’emissione. Sarà posta grande attenzione alla consapevolezza posturale, alla base di una respirazione funzionale e di una corretta emissione della voce. Saranno successivamente affrontati altri due fattori fondamentali: articolazione e pronuncia, per migliorare la comprensibilità, la fluidità e quindi la qualità dell’eloquio. Con questi nuovi strumenti si esploreranno le possibilità di modulazione ed espressività vocale: tono, volume e ritmo sono i canoni che ci consentono di veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola; stimolare l’attenzione di chi ascolta; ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale. Sono inoltre previsti: ● Cenni teorici sulla fonazione ● Regole di pronuncia e dizione ● Esercizi pratici di: respirazione, emissione, articolazione e pronuncia ● Improvvisazioni ed esplorazioni sonore ● Esercizi di modulazione vocale ● Letture Libri di testo - Giorgio dal Piai. Dizione e fonetica, ed. Ponte delle Grazie Alessandro Baricco, Novecento, ed. Universale Economica Feltrinelli ➢ Si pregano gli allievi di partecipare alle lezioni muniti di penna e quaderno.

Voce (Linklater) ► Valentino Villa Il programma prevede l’apprendimento di una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Gli esercizi si articolano in una struttura accuratamente progettata da Kristin Linklater, che si sviluppa nei seguenti passaggi: il corpo (la spina dorsale, il supporto al respiro naturale, il respiro (liberare il respiro, il ritmo della respirazione involontaria), il tocco del suono, le vibrazioni iniziali, espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni, il canale (mandibola, lingua, palato molle), la scala dei risuonatori (petto, bocca, denti), capacità respiratoria (diaframma, intercostali, pavimento pelvico), la scala dei risuonatori superiori (seni paranasali, naso e cranio), estensione: tre o quattro ottave di note parlate, articolazione.


Obiettivi - L’apprendimento di tale modalità di lavoro porterà ad una comprensione della psico-fisiologia della voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle abituali modalità comunicative.L'obiettivo è una voce in diretto contatto con gli impulsi emotivi, articolati dall'intelletto ma non da questo inibiti: una voce trasparente, che riveli, piuttosto che descriverli, gli impulsi le emozioni e i pensieri in modo diretto e spontaneo, così che si possa sentire la persona nella sua massima potenzialità espressiva e non semplicemente la sua voce. Al termine del corso ogni allievo avrà gli strumenti per costruirsi un proprio riscaldamento vocale da variare a seconda delle necessità incontrate nella vita professionale. Sarà inoltre introdotto, nel corso del lavoro, l’uso applicato del metodo al testo. Si introdurranno infine possibili applicazioni alla sfera del canto.

Analisi del movimento e teatrodanza ► Valeria Baresi Le lezioni prevedono l'acquisizione di un vocabolario tecnico–espressivo che permetta ai futuri “danzattori” di affrontare gli anni successivi con consapevolezza, capacità critica e familiarità con il proprio corpo. Il programma si sviluppa a partire da due punti fondamentali per uno studio sano e funzionale: conoscenza e ripetizione. La classe inizia con un riscaldamento fisso che si basa su tecniche di stretching estratte dal metodo Pilates e dal lavoro di Moshe Feldenkrais, con immediata applicazione nel floorwork. Nella seconda parte si affronteranno argomenti e tematiche utili al mestiere dell'attore, con particolare attenzione al lavoro sul ritmo e sulla coordinazione. Obiettivi - Conoscere e assimilare gli strumenti necessari per affrontare il lavoro sul corpo con la serenità di chi conosce e si conosce, con la consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si rappresenta, con la preparazione fisica di chi si vuole sentire in un corpo ‘adeguato’. Programma Alfabetizzazione ● Cerchi, Assi, Piani ● Allineamento (arti inferiori – superiori – tronco) ● Curve e Spirali ● Cinesfera ● Motori ● Corpo neutro ● Equilibrio e gravità ● Anatomia del movimento Applicazione ● Floorwork ● Analisi del movimento (secondo i principi labaniani) ● Relazione tra spazio, tempo ed energia ● Studio del centro – evasione dal centro ● Studio del peso ● Qualità di movimento (in particolare legato, staccato e accentato) ● Relazione con lo spazio esterno Elaborazione ● Studio di sequenze ● Camminate e andature ● Rapporto tra statico – dinamico (potenzialità dinamiche della posa)

Musica & Ritmica ► Mauro D'Alessandro Il lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio spontaneo e naturale ritmo, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti e con queste dialogare con il corpo in movimento. L’ambiente d’apprendimento come strategia è quello del gruppo. Programma La prima parte del corso sarà dedicata al ritmo della parola, (notazione verbale) del corpo e del corpo in movimento. Una seconda parte, sarà dedicata alla pratica del ritmo, della poliritmia della polimetria, solfeggio ritmico con letture di spartiti. Una terza parte, sarà dedicata al fare musica attraverso con il corpo, oggetti, strumenti pedagogici e d’arte. L’ultima parte del corso sarà rivolta all’improvvisazione individuale e di gruppo e alla composizione (che può essere unarealizzazione di sequenze di movimento o di percorsi scenici o atmosfere). Durante le lezioni si utilizzeranno vari strumenti a percussione, strumenti a barra (xilofoni, metallofoni) e musica registrata, ma ci sarà soprattutto un forte lavoro di ascolto e assimilazione. Obiettivi - Sviluppare una sensibilità ritmica, pattern di ritmi con il corpo, tecnica di ritmo con il corpo in movimento, relazione tra ritmo in movimento e strumenti didattici, d’arte e oggetti. Conoscenza di poliritmia e polimetria in movimento, leggere e scrivere un solfeggio ritmico, performance, e improvvisazione individuale e di gruppo.


Storia del teatro ►Stefano Ruggeri Il ruolo degli studi storico teatrali all’interno di un'accademia di teatro è legata all’esigenza specifica dei futuri attori di essere pienamente consapevoli dello sviluppo e storicizzazione del fenomeno teatrale all’interno del suo percorso storico. Ma allo stesso tempo, le competenze, che di primo acchito potrebbero sembrare di puro spirito accademico, in realtà servono a creare uno sguardo critico nello studente, libero da ogni preconcetto e clichè culturale. Studiare la storia del teatro assume la funzione di stimolare ad essere, ancor prima che attori, spettatori privilegiati, con il privilegio, cioè, di saper essere non solo dei buoni interpreti, ma anche di possedere sguardi attenti e non superficiali. Lo studio prevede la costituzione di competenze nell’ambito della drammaturgia di pertinenza del periodo storico di riferimento, l’evoluzione dello spazio scenico, lo sviluppo del lavoro dell’attore, il ruolo specifico dello spettatore. Obiettivi - Ciò che si intende produrre nello studente è non solo una conoscenza degli avvenimenti del teatro nella storia, ma una coscienza del ruolo dell’arte teatrale all’interno della storia dell’uomo, come arte che si produce sì hic et nunc, ma che lascia un segno nell’esperienza estetica dello spettatore, cambiandolo. Programma Il teatro in occidente dalle origini a Shakespeare ● Il teatro greco: origini, lo spettacolo tragico del V secolo, la commedia. ● Il teatro romano: un testo senza teatro o un teatro senza testi? Le prolifiche incongruenze del teatro a Roma. ● Il Medioevo: teatralità diffusa, dramma liturgico e sacre rappresentazioni. ● Il XV secolo e il recupero delle forme dell’antico: classicismo e umanesimo in Italia. ● Nascita del melodramma e definizione dell’egemonia del teatro cosiddetto “all’italiana”. ● La Commedia dell’Arte: tecniche della commedia “all’improvviso”, maschere e nascita del concetto di comunità teatrale. ● La Francia e il Grand Siècle. ● La Spagna del Siglo de Oro: i corrales e la stagione dei grandi drammaturghi. ● Il teatro Elisabettiano: definizione dello spazio scenico e la drammaturgia di Shakespeare. Programmi monografici Alla ricerca di una definizione dell’idea di teatro La storia del teatro nasconde nelle sue pieghe le infinite possibilità che questo rappresenta e offre. Le molteplici evoluzioni che questo ha generato, fino a vere e proprie derive che con la rappresentazione teatrale non hanno quasi più nulla in comune, dimostrano le potenzialità di un mezzo che da sempre affascina, crea discussioni, accende il pubblico e la critica, ma lo diletta e lo consola allo stesso tempo. La pretesa di questa parte monografica è quella di fornire allo studente una chiave con cui leggere ed accostarsi al teatro per quello che è oggi e per ciò che è stato nei secoli precedenti con uno sguardo critico e approfondito sulle maggiori tematiche teatrali. L’analisi dello spettacolo Che cos’è uno spettacolo teatrale? Quali sono i criteri con i quali va visto? Troppo spesso l’opera teatrale soffre di uno sguardo solo legato alla dicotomia “mi piace/non mi piace”, quando invece, in qualità di opera d’arte, ha bisogno di una educazione allo sguardo, di una capacità di analisi dell’opera che superino i criteri di gusto immediato. Il corso si propone pertanto di fornire gli strumenti necessari alla comprensione di ciò che è lo spettacolo dal vivo, quali sono i suoi elementi costitutivi e i processi di montaggio che portano all’organicità dell’opera, affinché lo sguardo non sia più quello di uno spettatore passivo, ma piuttosto partecipe e integrato all’opera stessa. Libri di testo - Cesare Molinari, Storia del teatro, ed. Laterza Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, ed. Bulzoni. ➢ Durante il corso si proporrà la lettura di testi drammaturgici consigliati durante le lezioni e di materiale scientifico fornito dal docente in formato cartaceo o digitale.


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SEMINARI INTENSIVI ________________________________________________________________________________________________ 26-27 gennaio 2013 L'attore e l'oggetto ► Cristiana Minasi Laboratorio finalizzato alla definizione di piccoli corti teatrali autogenerati, per il tramite dello strumento dell’improvvisazione funzionale alla scrittura scenica, con particolare attenzione rivolta all’uso degli oggetti. L'azione, nel mistero di cui si fa portatrice, è propriamente intendibile come tale se in concreto qualcosa accade e, come ben si sa, perché quel qualcosa accada, bene è che nulla venga lasciato scoperto. "Tutto è" perché è necessario che sia: gli oggetti, alla stregua delle parole e della fisicità devono corrispondere alla necessità dell’atto. L’attore è inevitabile autore della propria esistenza scenica, capace di scegliere quel qualcosa o quel nulla che gli dia la forza e la coerenza, oltre che il gusto e la poetica personale. Tenendosi quale regola prima lo strumento della sottrazione e della eliminazione del superfluo, si integreranno gli elementi tutti della scena (persona, compagno/i, spazio, tempo, oggetti, costumi, testo) che determineranno la possibile definizione di un piccolo atto scenico autonomamente/organizzato. ➢ Si richiede agli allievi di portare molteplici oggetti e sicuramente, almeno un abito elegante e demodè (il vestito della festa di uomini e donne d’altri tempi, completo di cappello, valigia, e/o borsetta), anche abiti di cattivo gusto, troppo corti o troppo lunghi, molto stretti o molto larghi. Verrà a tempo debito, via mail, indicato un testo per tutti ma, a prescindere, ciascuno è tenuto ad operare una libera scelta circa un testo su cui intende lavorare, deve trattarsi comunque d’un testo compiuto, di cui v’è la necessità di una conoscenza dell’intero, oltre che di due monologhi e almeno un dialogo. Possibile anche proporre atti senza parole.

4 - 5 maggio 2013 Teatro in frantumi ► Andrea Pangallo Il teatro di S. Beckett e la drammaturgia dell’attore - La drammaturgia reiterata e frammentaria di Samuel Beckett ha messo in crisi la figuratività realista e le strutture narrative convenzionali precedenti. La sua scrittura lascia grandi crepe di significato che richiedono un attore in grado di esplorarle e creare nuovi percorsi di senso. Beckett con la rivoluzione della sua “nuova” drammaturgia ha reso evidente la necessità di un “nuovo” modo di essere attore. Un attore che assimilati gli aspetti legati all’organicità dell’azione scenica derivata dall’ultimo Stanislavskij, sia capace di integrarli con le tecniche che organizzino la sua grammatica scenica. Organicità ed organizzazione quindi, due elementi fondamentali per l’attore contemporaneo per smettere di essere soltanto un interprete, ma diventare un creatore, cosciente del suo agire scenico e degli echi che ne vengono scatenati. Il Laboratorio vuole offrire un repertorio di strumenti pratici e teorici per esplorare il territorio della drammaturgia attoriale, attraverso un percorso che partirà da specifici esercizi psicofisici, passando attraverso una serie di sistemi di improvvisazione strutturata, fino ad arrivare allo sviluppo di veri e propri nuclei di scene originali. Le piece brevi di S. Beckett daranno all’allievo il giusto terreno drammaturgico dove poter applicare e sviluppare le tecniche e principi affrontati.

CONSULENZA PROFESSIONALE 13 novembre 2012 Laboratorio attivo di logopedia ►Dott.ssa Rossella Dellavalle La prima parte del lavoro sarà incentrato sulla spiegazione dei principi di base per un uso corretto della voce. Si prenderanno in esame: la postura, l'assetto del piano linguistico, la corretta respirazione ai fini fonatori, i principi di rilassamento muscolare loco-regionale, i principi di igiene vocale, i risuonatori e le principali caratteristiche vocali: volume, tono, prosodia. In seguito la dottoressa effettuerà a tutti gli allievi uno screening logopedico, per una valutazione dell'efficacia e della resa vocale di ciascuno. Nel contempo, sarà occasione di segnalare tempestivamente eventuali disturbi della voce professionale, del linguaggio, della deglutizione, della pronuncia o della dizione. Il laboratorio si svolgerà presso lo Studio Medico Specialistico (viale dell'Arte, 66 – Roma Eur) e prevede una registrazione vocale dei principali parametri elettro-acustici con un lavoro mirato sul singolo. Obiettivi – Fornire agli studenti degli strumenti di conoscenza e maggiore coscienza nella gestione della


propria voce, cantata e parlata. Eventuali trattamenti riabilitativi dei disturbi o patologie riscontrate.

___________________________________________ Corso di secondo anno FREQUENZA ➢ ➢ ➢ ➢

dal 1 ottobre al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00/9.30 alle 13.30 per le materie curriculari; dal 3 giugno al 7 luglio, dal lunedì al sabato 8 ore al giorno per la prova pratica di palcoscenico; 3 seminari intensivi di approfondimento in tre fine settimana; 2 maratone di Bioenergetica.

MATERIE CURRICULARI Recitazione ►Tenerezza Fattore Il corpo psico-fisico dell'attore deve plasmarsi e trasformarsi in personaggi dalle mille sfaccettature aprendosi ad ogni potenziale umano, nessuno escluso. Le lezioni del secondo anno saranno quindi incentrate sullo studio dei centri energetici Chakras in un'applicazione prettamente attoriale, con l'obiettivo di risvegliare il potere della trasformazione. Ognuno, infatti, oltre a un corpo fisico, possiede anche un corpo energetico e in ognuno i chakras costituiscono il meccanismo di collegamento fra i due. Attraverso un percorso di scoperta e sensibilizzazione dei propri centri energetici, nonché di analisi di molteplici processi umani, del singolo e della collettività, gli allievi saranno condotti all'interpretazione di scene e monologhi usando materiale del proprio sé organico. Accanto al percorso esplorativo non mancheremo di praticare regolari allenamento e addestramento per l'affinamento dei principi basilari della tecnica con particolare attenzione al sottotesto e all'azione interiore. Obiettivi - Costruire personaggi organici e credibili, lontani dai cliché, veicolare dal palcoscenico significati ed emozioni in modo funzionale e fascinativo, dando spessore a gesti e parole e connettendosi emotivamente con lo spettatore. Drammaturgie - Amleto, Otello, Romeo e Giulietta di W. Shakespeare Pentesilea di Heinrich von Kleist Antigone di Sofocle (la versione di Jean Anouilh sarà fornita dalla scuola) I Blues di Tennessee Williams Il gabbiano di Anton Cechov Smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni Questa sera si recita a soggetto, Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello ➢ La dispensa didattica Chakras sarà fornita dalla scuola.

Recitazione per il Cinema ► Aureliano Amadei Gli studenti inizieranno le lezioni con delle proprie tecniche di rilassamento e concentrazione. Il corso ha una vocazione più cinematografica. Si eserciteranno delle tecniche specifiche: •

Vocali, per l’uso del microfono

di movimento in relazione al campo

di movimento in relazione alla macchina da presa

sguardo e fuoco, in relazione al campo

uso del testo

preparazione al provino

• preparazione del ruolo Durante tutto il terzo anno si eserciterà l’improvvisazione libera. Alla fine del terzo anno gli studenti avranno dei primi elementi cinematografici da mettere nello showreel. ➢ Gli studenti dovranno indossare abbigliamento da prova e portare un cambio di colore differente.

Recitazione e Improvvisazione ► Carlotta Natoli Esercizi e tecniche di recitazione per una professione attoriale organica, credibile e attenta alle esigenze di mercato.


Movimento scenico ► Andrea Pangallo Il corso verterà sullo studio della tecnica dell’attore attraverso lezioni di movimento e di voce. Si prevede inoltre l’applicazione dei principi studiati su un brano di prosa comune a tutti gli allievi. Il training sul movimento prevede lo sviluppo delle qualità psicofisiche dell’allievo e l’assimilazione delle abitudini specifiche del movimento teatrale. Verranno analizzati ed applicati i metodi ed i principi del lavoro dell’attore attraverso il senso dello spazio, della forma, il pensiero per immagini, il gesto psicologico, il temporitmo, stimolando l’assimilazione del metodo delle azioni fisiche. Lo studio delle dinamiche corporee e relazionali darà agli allievi la possibilità di confrontarsi con elementi fondamentali come l’atto teatrale, l’analisi attiva del testo e la drammaturgia attoriale. Obiettivi - Sensibilizzazione ed ampliamento delle dinamiche fisiche e vocali, fondamenti del metodo delle azioni fisiche, organizzazione dei principi attoriali in partiture complesse. Bibliografia di riferimento - Thomas Richards, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri Eugenio Barba, La canoa di carta, ed. Il Mulino Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubilibri ➢ Si pregano gli studenti di munirsi i scarpe comode, basse, con suole in gomma.

Dizione e articolazione ►Claudia Frisone L’attore si esprime e comunica attraverso il corpo e la voce. La modulazione vocale gli permette di veicolare significati cognitivi e contenuti emotivi. Essere consapevoli delle proprie potenzialità vocali ed acquisire tecniche di emissione, articolazione, pronuncia e modulazione è dunque indispensabile per acquistare un controllo della propria espressività ed approdare ad una ricchezza e libertà interpretativa. Obiettivi - Veicolare attraverso la voce significati cognitivi e contenuti emotivi sottesi alla parola; stimolare l’attenzione di chi ascolta; ottenere una gestione congruente tra espressività fisica e vocale. Questi strumenti saranno applicati alla gestione della vocalità interpretativa e nella lettura espressiva. Libri di testo - Giorgio dal Piai, Dizione e fonetica, ed. Ponte delle Grazie Altri libri di testo saranno indicati nel corso dell'anno. ➢ Si pregano gli allievi di partecipare alle lezioni muniti di penna, quaderno e calze antiscivolo per poter lavorare senza scarpe e favorire la percezione dell’appoggio.

Voce naturale (metodo Linklater) ► Valentino Villa Il programma prevede l’apprendimento di una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Gli esercizi si articolano in una struttura accuratamente progettata da Kristin Linklater, che si sviluppa nei seguenti passaggi: il corpo (la spina dorsale, il supporto al respiro naturale, il respiro (liberare il respiro, il ritmo della respirazione involontaria), il tocco del suono, le vibrazioni iniziali, espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni, il canale (mandibola, lingua, palato molle), la scala dei risuonatori (petto, bocca, denti), capacità respiratoria (diaframma, intercostali, pavimento pelvico), la scala dei risuonatori superiori (seni paranasali, naso e cranio), estensione: tre o quattro ottave di note parlate, articolazione. Obiettivi - L’apprendimento di tale modalità di lavoro porterà ad una comprensione della psico-fisiologia della voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle abituali modalità comunicative. L'obiettivo è una voce in diretto contatto con gli impulsi emotivi, articolati dall'intelletto ma non da questo inibiti: una voce trasparente, che riveli, piuttosto che descriverli, gli impulsi le emozioni e i pensieri in modo diretto e spontaneo, così che si possa sentire la persona nella sua massima potenzialità espressiva e non semplicemente la sua voce.


Testo di riferimento - Kristin Linklater, La voce naturale, ed. Elliot

Canto ► Antonella Voce Programma Respirazione, Vocalizzi con training fisico per liberare la voce, Vocalizzi con intervalli di primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto settimo e ottavo grado. Studio di una canzone individuale. Studio di un pezzo corale per la classe.

Analisi del movimento e teatrodanza ► Valeria Baresi Le lezioni di teatrodanza al secondo anno di formazione prevedono l'elaborazione e il perfezionamento del linguaggio tecnico–espressivo acquisito al primo anno e l'apprendimento di nuove forme e tecniche utili nel percorso didattico e professionale dell'attore. Il programma si basa in parte sul lavoro dell'anno precedente, con particolare riferimento al floorwork, e introdurrà il partnering work, lavoro che prevede lo studio dell'interazione tra due o più corpi, con o senza contatto, in dinamica o in stasi. La classe di floorwork inizia con un riscaldamento fisso che si basa sull'uso delle spirali, delle torsioni, delle curve, delle cadute, dello spostamento di peso e quant'altro sia utile nell'attraversamento dello spazio in una seppur primordiale forma danzata, mentre la classe di partnering parte da un riscaldamento che trae spunto dai principi della contact improvisation e si sviluppa con laboratori di improvvisazione guidata attraverso la quale si apprenderanno frasi e sequenze date o frasi e sequenze elaborate attraverso l'improvvisazione. Lavorando insieme ad un altro corpo, scopriremo il nostro. Obiettivi - Allenare e consolidare i principi della danza contemporanea nelle tecniche proposte. Affinare la qualità di movimento e acquisire nuovi vocaboli utili nel linguaggio del corpo. Primo studio sull'improvvisazione su stimoli prettamente tecnici e relativa rielaborazione coreografica.

Musica & Ritmica ► Mauro d'Alessandro Il lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio spontaneo e naturale ritmo, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti e con queste dialogare con il corpo in movimento. L’ambiente d’apprendimento come strategia è quello del gruppo. Programma La prima parte del corso sarà dedicata al ritmo della parola, (notazione verbale) del corpo e del corpo in movimento. Una seconda parte, sarà dedicata alla pratica del ritmo, della poliritmia della polimetria, solfeggio ritmico con letture di spartiti. Una terza parte, sarà dedicata al fare musica attraverso con il corpo, oggetti, strumenti pedagogici e d’arte. L’ultima parte del corso sarà rivolta all’improvvisazione individuale e di gruppo e alla composizione (che può essere unarealizzazione di sequenze di movimento o di percorsi scenici o atmosfere). Durante le lezioni si utilizzeranno vari strumenti a percussione, strumenti a barra (xilofoni, metallofoni) e musica registrata, ma ci sarà soprattutto un forte lavoro di ascolto e assimilazione. Obiettivi - Sviluppare una sensibilità ritmica, pattern di ritmi con il corpo, tecnica di ritmo con il corpo in movimento, relazione tra ritmo in movimento e strumenti didattici, d’arte e oggetti. Conoscenza di poliritmia e polimetria in movimento, leggere e scrivere un solfeggio ritmico, performance, e improvvisazione individuale e di gruppo.

Storia del teatro ►Stefano Ruggeri Il ruolo degli studi storico teatrali all’interno di un'accademia di teatro è legata all’esigenza specifica dei futuri attori di essere pienamente consapevoli dello sviluppo e storicizzazione del fenomeno teatrale all’interno del suo percorso storico. Le competenze servono a creare uno sguardo critico nello studente, libero da ogni preconcetto e clichè culturale. Studiare la storia del teatro assume la funzione di stimolare ad essere, ancor prima che attori, spettatori privilegiati, con il privilegio, cioè, di saper essere non solo dei buoni interpreti, ma anche di possedere sguardi attenti e non superficiali. Obiettivi - Ciò che si intende produrre nello studente è una coscienza del ruolo dell’arte teatrale all’interno della storia dell’uomo. Programma


Il teatro in occidente nell’epoca moderna e contemporanea ● L’Inghilterra della Restaurazione: neogenesi del teatro e la fortuna di Shakespeare ● La Germania quale culla del repertorio ● La nascita del cosiddetto “teatro borghese” ● I teatri orientali (Cina, Giappone e India) ● L’Ottocento europeo ● Il caso italiano delle compagnie di gutti e l’alba del Grande Attore ● Le avanguardie storiche ● La nascita della regia: i padri fondatori ● Il teatro e l’impegno politico ● Atipicità del panorama italiano nel primo Novecento ● Le seconde avanguardie ● Lo stato attuale del fenomeno teatrale Programmi monografici L’attore - La regia - Lo spettatore Libri di testo - Cesare Molinari, Storia del teatro, ed. Laterza Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, ed. Bulzoni ➢ Durante il corso si proporrà la lettura di testi drammaturgici consigliati durante le lezioni e di materiale scientifico fornito dal docente in formato cartaceo o digitale.

___________________________________________ Corso di terzo anno FREQUENZA ➢ ➢ ➢ ➢

dal 1 ottobre al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00/9.30 alle 13.30 per le materie curriculari; dal 3 giugno al 7 luglio, dal lunedì al sabato 8 ore al giorno per la prova pratica di palcoscenico; 3 seminari intensivi di approfondimento in tre fine settimana; 2 maratone di Bioenergetica.

MATERIE CURRICULARI Recitazione ► Tenerezza Fattore Il lavoro sarà teso a rendere il percorso esplorativo pregresso funzionale al lavoro quotidiano dell’attore anche rispetto alle scadenze lavorative e i tempi di esecuzione. Studio del gesto archetipico elaborato da Michael Checov. Definizione della poetica interpretativa personale e costruzione di un provino. Obiettivi – Perfezionamento delle tecniche interpretative. Credibilità, organicità, naturalezza, efficacia. Bibliografia di riferimento - Herrigel Eugen - Lo zen e il tiro con l'arco, ed. Adelphi Michail Cechov – La tecnica dell'attore, ed. Dino Audino Editore Dispensa: I Chakras

Recitazione in versi ► Maria Teresa Bax Quando si parla di recitazione in versi, la prima cosa che viene in mente è la dizione di poesie, qualche volta noiosa, accompagnata per lo più da un sentimentale sottofondo musicale...strana riduzione per un fenomeno che è la forma primaria della letteratura teatrale, dalle origini del teatro ai nostri giorni. Perché quei drammaturghi e quei poeti hanno sentito la necessità di usare una lingua che contenesse anche una precisa misura ritmica? E quali problemi questo rappresenta per l'attore in particolare, ma anche per il semplice lettore? Che tipo di sforzo interpretativo richiede? Il presente corso si propone di affrontare proprio questi problemi teoricamente e praticamente tramite un'attenta analisi di alcuni brani, vuoi poetici che teatrali, nella convinzione che sia un tipo di studio estremamente utile per il lavoro dell'attore in generale. Questo perché lo costringe ad una concentrazione più intensa sul valore della parola e sull'uso espressivo del ritmo: due elementi che credo siano fondamentali dell'arte attoriale, in versi o in prosa che sia.

Recitazione per il Cinema ► Aureliano Amadei Gli studenti inizieranno le lezioni con delle proprie tecniche di rilassamento e concentrazione. Il corso ha una vocazione più cinematografica. Si eserciteranno delle tecniche specifiche: •

Vocali, per l’uso del microfono


di movimento in relazione al campo

di movimento in relazione alla macchina da presa

sguardo e fuoco, in relazione al campo

uso del testo

preparazione al provino

• preparazione del ruolo Durante tutto il terzo anno si eserciterà l’improvvisazione libera. Alla fine del terzo anno gli studenti avranno dei primi elementi cinematografici da mettere nello showreel. ➢ Gli studenti dovranno indossare abbigliamento da prova e portare un cambio di colore differente.

Movimento scenico ► Andrea Pangallo Il corso verterà sullo studio della tecnica dell’attore attraverso lezioni di movimento e di voce. Si prevede inoltre l’applicazione dei principi studiati su un brano di prosa comune a tutti gli allievi. Il training sul movimento prevede lo sviluppo delle qualità psicofisiche dell’allievo e l’assimilazione delle abitudini specifiche del movimento teatrale. Verranno analizzati ed applicati i metodi ed i principi del lavoro dell’attore attraverso il senso dello spazio, della forma, il pensiero per immagini, il gesto psicologico, il tempo-ritmo, stimolando l’assimilazione del metodo delle azioni fisiche. Lo studio delle dinamiche corporee e relazionali darà agli allievi la possibilità di confrontarsi con elementi fondamentali come l’atto teatrale, l’analisi attiva del testo e la drammaturgia attoriale. Obiettivi - Sensibilizzazione ed ampliamento delle dinamiche fisiche e vocali, fondamenti del metodo delle azioni fisiche, organizzazione dei principi attoriali in partiture complesse. Bibliografia di riferimento - Thomas Richards, Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri Eugenio Barba, La canoa di carta, ed. Il Mulino - Toporkov Vasilij, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubilibri ➢

Si pregano gli studenti di munirsi i scarpe comode, basse, con suole in gomma.

Voce naturale (metodo Linklater) ► Valentino Villa Il programma prevede l’apprendimento di una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Gli esercizi si articolano in una struttura accuratamente progettata da Kristin Linklater, che si sviluppa nei seguenti passaggi: il corpo (la spina dorsale, il supporto al respiro naturale, il respiro (liberare il respiro, il ritmo della respirazione involontaria), il tocco del suono, le vibrazioni iniziali, espansione delle vibrazioni, liberando il corpo dalle tensioni, il canale (mandibola, lingua, palato molle), la scala dei risuonatori (petto, bocca, denti), capacità respiratoria (diaframma, intercostali, pavimento pelvico), la scala dei risuonatori superiori (seni paranasali, naso e cranio), estensione: tre o quattro ottave di note parlate, articolazione. Obiettivi - L’apprendimento di tale modalità di lavoro porterà ad una comprensione della psico-fisiologia della voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle abituali modalità comunicative. L'obiettivo è una voce in diretto contatto con gli impulsi emotivi, articolati dall'intelletto ma non da questo inibiti: una voce trasparente, che riveli, piuttosto che descriverli, gli impulsi le emozioni e i pensieri in modo diretto e spontaneo, così che si possa sentire la persona nella sua massima potenzialità espressiva e non semplicemente la sua voce. Al termine del corso ogni allievo avrà gli strumenti per costruirsi un proprio riscaldamento vocale da variare a seconda delle necessità incontrate nella vita professionale. Testo di riferimento - Kristin Linklater, La voce naturale, ed. Elliot

Canto ► Antonella Voce Programma Respirazione, Vocalizzi con training fisico per liberare la voce, Vocalizzi con intervalli di primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto settimo e ottavo grado. Studio di una canzone individuale. Studio di un pezzo corale per la classe.

Analisi del movimento e teatrodanza ► Valeria Baresi Le lezioni prevedono l'elaborazione e il perfezionamento del linguaggio tecnico–espressivo acquisito e l'apprendimento di nuove forme e tecniche utili nel percorso didattico e professionale dell'attore. Il programma si basa in parte sul lavoro dell'anno precedente, con particolare riferimento al floorwork, e introdurrà il partnering work, lavoro che prevede lo studio dell'interazione tra due o più corpi, con o senza contatto, in dinamica o in stasi. La classe di floorwork inizia con un riscaldamento fisso che si basa sull'uso delle spirali, delle torsioni, delle curve, delle cadute, dello spostamento di peso e quant'altro sia utile nell'attraversamento dello spazio in una seppur primordiale forma danzata, mentre la classe di partnering parte da un riscaldamento che trae spunto dai principi della contact improvisation e si sviluppa con


laboratori di improvvisazione guidata attraverso la quale si apprenderanno frasi e sequenze date o frasi e sequenze elaborate attraverso l'improvvisazione. Lavorando insieme ad un altro corpo, scopriremo il nostro. Obiettivi - Allenare e consolidare i principi della danza contemporanea nelle tecniche proposte. Affinare la qualità di movimento e acquisire nuovi 'vocaboli' utili nel linguaggio del corpo. Primo studio sull'improvvisazione su stimoli prettamente tecnici e relativa rielaborazione coreografica.

Musica & Ritmica ► Mauro d'Alessandro Il lavoro si sviluppa partendo dall’ascolto del proprio spontaneo e naturale ritmo, per acquisire una maggiore consapevolezza e creare un rapporto con la musica, riconoscendo le sue differenti parti e con queste dialogare con il corpo in movimento. L’ambiente d’apprendimento come strategia è quello del gruppo. Programma La prima parte del corso sarà dedicata al ritmo della parola, (notazione verbale) del corpo e del corpo in movimento. Una seconda parte, sarà dedicata alla pratica del ritmo, della poliritmia della polimetria, solfeggio ritmico con letture di spartiti. Una terza parte, sarà dedicata al fare musica attraverso con il corpo, oggetti, strumenti pedagogici e d’arte. L’ultima parte del corso sarà rivolta all’improvvisazione individuale e di gruppo e alla composizione (che può essere unarealizzazione di sequenze di movimento o di percorsi scenici o atmosfere). Durante le lezioni si utilizzeranno vari strumenti a percussione, strumenti a barra (xilofoni, metallofoni) e musica registrata, ma ci sarà soprattutto un forte lavoro di ascolto e assimilazione. Obiettivi - Sviluppare una sensibilità ritmica, pattern di ritmi con il corpo, tecnica di ritmo con il corpo in movimento, relazione tra ritmo in movimento e strumenti didattici, d’arte e oggetti. Conoscenza di poliritmia e polimetria in movimento, leggere e scrivere un solfeggio ritmico, performance, e improvvisazione individuale e di gruppo.

STAGE E WORKSHOP PER SECONDO E TERZO ANNO

STAGE DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE

dal 3 al 19 aprile Commedia Umana ► Andrea Pangallo Programma: La Commedia dell’Arte, ricca di una lunga esistenza dai tratti quasi mitici, ha cambiato la storia del teatro occidentale. Attraverso la Commedia all’Improvviso il teatro diventa professione e nasce un attore nuovo, un artigiano della scena, depositario di una sua scienza del recitare. I comici dell’Arte riuscivano, attraverso il veicolo della comicità, a stupire ed emozionare l’eterogeneo pubblico delle strade e delle piazze di tutta Europa, che si riconosceva e si identificava completamente con l’azione rappresentata sul palcoscenico. L’ importanza della Commedia non si limita ad essere soltanto storica e culturale, ma riproposta oggi acquista un nuovo senso e nuovi obbiettivi. La Commedia dell’Arte, con la sua poetica della sopravvivenza, diventa metodo e disciplina rigorosa, la quale conoscenza pratica è indispensabile non soltanto a coloro che del teatro intendono fare una scelta professionale, ma anche a chi semplicemente vuole indagare l’essere umano nella sua essenza primitiva e archetipica. Durante il corso verrà proposto agli allievi un vero e proprio “viaggio” attraverso un’altra fisicità, grottesca e sintetica, caricaturale ed elementare


allo stesso tempo. Un percorso che alla fine li porterà all’incontro-scontro con la mezza maschera, elemento estraneo e potente, che darà un ulteriore stimolo agli studenti nella ricerca di un “corpo finale”, carico di nuove dinamiche e comportamenti. Gli zanni, i magnifici, i dottori, le servette, i capitani, gli innamorati saranno affrontati come figure vive e veicoli di emozioni, comportamenti ed elementi assolutamente umani e reali. Principi scenici e tecnici affrontati durante il corso: - Senso della forma - Equilibrio e coordinazione - Corpo-maschera - Tempo-ritmo - Centro motore e contrappunto fisico - Improvvisazione e composizione - Archetipo - Risuonatori vocali e grammelot - Sintesi e reattività - Acrobatica teatrale - Combattimento scenico ➢ Le mezze maschere di cuoio, saranno a disposizione degli allievi durante tutta la durata del corso.

dal 29 aprile al 26 maggio Nuove Drammaturgie ► Luciano Colavero Esplorazione delle tecniche di scrittura non drammatica nella drammaturgia dalla seconda metà del Novecento a oggi. Performance finale. Programma - Nel corso delle lezioni gli allievi verranno stimolati a scoprire e sviluppare strumenti non tradizionali di analisi e realizzazione dell'azione scenica usando come pretesto alcuni esempi di scrittura non drammatica tipici della drammaturgia dei nostri giorni, che sempre più spesso si allontana dai concetti tradizionali (dramma, trama, desiderio, personaggio...) per cercare un nuovo linguaggio che parli direttamente al nostro tempo.

SEMINARI INTEGRATI

dal 22 febbraio al 22 marzo Casting televisivo ► Edoardo Scatà Il corso è teso all'apprendimento delle tecniche di recitazione di fronte alla telecamera e alla comprensione delle differenze tra recitazione in cinema, nella fiction d'epoca, nelle lunghe serialità e nelle sit com. Si lavorerà su scene tratte da film d' autore o fiction principalmente italiani, mettendo in pratica il lavoro dell'attore nella sua totalità. Le esercitazioni verranno girate con campo e controcampo, per dare all'allievo la possibilità di rivedersi e di individuare gli aspetti lacunosi su cui lavorare per migliorarsi. Parallelamente, faremo una breve analisi della storia del cinema, anche con la visione di piccole parti di film, capisaldi del cinema italiano. Prenderemo in esame opere di Visconti, Risi, Scola, Antonioni e De Sica. Obiettivi – Raggiungere la naturalezza corporea e vocale davanti alla telecamera. Filmografia di riferimento - Romanzo criminale - Confidenze troppo intime - La finestra di fronte – Kramer contro Kramer - La prima cosa bella - Mine vaganti - La vita che vorrei - Distretto di polizia - Incantesimo Camera caffè - Elisa di Rivombrosa - Il raggio verde - Tutto su mia madre - Tutti i battiti del mio cuore - La bestia nel cuore.

dal 29 aprile al 31 maggio Costume e portamento ► Andrea Sorrentino Il costume di scena non è solo un abbigliamento più o meno ricco che l’attore indossa sulla scena, ma una vera e propria seconda pelle che ogni sera sul palcoscenico o davanti alla macchina da presa accompagna l’artista nella meravigliosa metamorfosi del personaggio interpretato. Il corso vuole condurre lo studente a muoversi e a sentirsi disinvolto anche con indosso elementi di costume d’epoca e a risolvere il problema comune ai giovani attori di rendere elegante e credibile il proprio portamento. Attraverso lo studio della storia del costume, la proiezione di film storici e l’analisi della pittura ritrattistica, lo studente potrà capire come l’abbigliamento nei secoli influenzava e determinava la società. Contemporaneamente praticheremo in classe un allenamento pratico a nuove gestualità, sotto la guida dell’insegnante, comprendendo le differenze posturali nei diversi secoli.. Libro di testo - Giorgetti C., Manuale di Storia del costume e della moda, Cantini, Firenze 1992


dal 18 al 22 marzo

ACROBATICA dal 22 al 26 aprile

TECNICHE DI DOPPIAGGIO dal 27 al 31 maggio

CANTO LIVE E DISCOGRAFIA

WORKSHOP DI APPROFONDIMENTO 16-17 e dal 23 al 27 marzo Stage Combat ►Sandro Maria Campagna l seminario si propone di fornire ai partecipanti le basi tecniche del combattimento scenico in armis e sine armis. Si studieranno combinazioni base di real combat che saranno riorganizzate e tradotte per uno stage combat. Un combattimento in scena segue regole molto diverse che nella vita reale. Particolare attenzione sarà posta agli accorgimenti di sicurezza (distanza, bersaglio, impatto) e alla relazione tra attore e spettatore (credibilità e leggibilità dell’azione). Si costruiranno sequenze di combattimento che dovranno poter essere ripetibili, non pericolose, non improvvisate, ma in grado di mantenere tutte le dinamiche e le caratteristiche di un duello “all’ultimo sangue”. Fonti per le partiture dei duelli saranno testi teatrali, manuali sull’arte del combattere, letteratura in genere. Impareremo a usare una scrittura facile ed efficace che traduca su carta le dinamiche del duello come note musicali su uno spartito. Il corso prevede una breve parte teorica (analisi dei testi sull'arte del combattimento, storia delle armi bianche) e molta pratica!


Seminari e altre attività Il seminario intensivo o workshop è divenuto da tempo un elemento importantissimo nella formazione degli studenti, in particolare in ambito artistico. Questo momento di incontro diventa fondamentale sia per imparare a confrontarsi con metodi, teorie e tecniche del tutto differenti tra loro, sia per lo scambio interculturale preziosissimo che si verifica ogni volta che ci si misura con una realtà diversa dalla propria. I seminari aprono la mente, tracciando a volte dei segni indelebili. E’ per questo che la nostra scuola promuove seminari intensivi in maniera sistematica, auspicando un coinvolgimento massiccio di tutti gli studenti e i professionisti interessati.

Lezioni-incontri Per agevolare i contatti e la conoscenza del mondo dei professionisti l'Accademia promuove ogni anno degli incontri conoscitivi o delle lezioni-incontri con nuove realtà emergenti di spessore artistico o organizzativo o con accreditati professionisti del mondo dello spettacolo e della cultura. Uno degli attesi appuntamenti è il Laboratorio nella Globalità dei Linguaggi Espressivi, condotto dalla prof.ssa Fulvia Minetti di Roma Tre. Negli anni passati, tra gli altri, hanno incontrato gli allievi di Cassiopea Francesco Pannofino, Roberto Herlizka, Pietro Longhi, Carolina Crescentini, Santa Sangre...

IL TEATRO DEGLI ALLIEVI Per stimolare gli allievi all'autonomia creativa, la direzione didattica propone l'autocorso 2013, un'occasione di lavoro teatrale autogestito per divertirsi e soprattutto mettersi alla prova. Le esercitazioni più riuscite vengono proposte al pubblico in teatro. Le buste con i termini della gara saranno disponibili in segreteria entro la fine di novembre. Molte novità sul regolamento.

ALTRI CORSI Gli allevi dell'Accademia Cassiopea possono, inoltre, frequentare, a prezzi agevolati, i Corsi Tecnici organizzati dalla scuola. Attivi per quest'anno accademico sono il corso di Danza Classica condotto da Michelle Ellis (formatasi a New York, prima ballerina a livello internazionale, Maitre di Ballet al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro Massimo di Palermo) e l'attesissimo Biennio di Regia Teatrale condotto da Luciano Colavero, uno dei più significativi drammaturghi/registi del panorama italiano.

AGENZIE E TUTOR Ogni occasione sarà data agli allievi del terzo anno per confrontarsi e sperimentarsi come attori, in attività di spettacolo pubblico, in cinema o in tv: letture, partecipazioni, figurazioni o brevi ingaggi in stretto ambito professionale e in forme e contesti dignitosi e accreditanti la propria immagine pubblica e il processo formativo in atto. L'attenzione riservataci da agenzie di spettacolo, registi e organizzatori consentirà ai diplomati di Cassiopea un aggancio tutelato col mondo del lavoro professionale.


Libri di testo e materiale didattico ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo oo Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto all'uomo che non sa leggere. - Mark Twain

Prima classe ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●

Jacques Lecoq - Il corpo poetico, ed. Peter Brook, La porta aperta, ed. Einaudi Giorgio dal Piai - Dizione e fonetica, ed. Ponte alle Grazie Alessandro Baricco - Novecento, ed. Universale Economica Feltrinelli Alexander Lowen - Arrendersi al corpo, ed. Casa Editrice Astrolabio Cesare Molinari - Storia del teatro, ed. Laterza Allardyce Nicoll - Lo spazio scenico, ed. Bulzoni ulteriori dispense e appunti saranno disponibili in segreteria blocchi per appunti abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito asciugamano personale

Seconda classe ● ● ● ● ● ● ●

● ● ● ●

Thomas Richards - Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche, ed. Ubulibri Eugenio Barba - La canoa di carta, ed. Il Mulino Toporkov Vasilij - Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni, ed. Ubilibri Declan Donnelan, L'attore e il bersaglio, ed. Dino Audino Editore Giorgio dal Piai - Dizione e fonetica, ed. Ponte alle Grazie Alexander Lowen – Il linguaggio del corpo, ed. Casa Editrice Astrolabio Drammaturgie: • Amleto, Otello, Romeo e Giulietta - W. Shakespeare • Pentesilea - Heinrich von Kleist • L'avaro – J: B: Molière • Antigone - Sofocle (la versione di Jean Anouilh sarà fornita dalla scuola) • Il gabbiano - Anton Cechov • Il bell'Antonio - Vitaliano Brancati • Niente da dichiarare? - Charles-M. Hennequin e P. Veber • Smanie per la villeggiatura - Carlo Goldoni • Questa sera si recita a soggetto, Vestire gli ignudi - Luigi Pirandello • La nemica - Dario Niccodemi • I Blues – Tennessee Williams ulteriori drammaturgie, testi, dispense e appunti saranno forniti dalla scuola blocchi per appunti abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito asciugamano personale

Terza classe ● ● ● ●

● ● ● ●

Michail Cechov – La tecnica dell'attore, ed. Dino Audino Editore Herrigel Eugen - Lo zen e il tiro con l'arco, ed. Adelphi Alexander Lowen – La spiritualità del corpo, ed. Casa Editrice Astrolabio Drammaturgie e testi: • Opere di Pinter, Mamet, Koltes • Troiane – Euripide • Il diario intimo di Sally Mara - Raymond Queneau • Miles Gloriosus - Plauto • Tutto per bene - Pirandello • Ifigenia, ovvero, il peccato degli dei - Michel Azama • L'annuncio a Maria - Paul Claudel • Cantico di frate Sole - Francesco d'Assisi ulteriori drammaturgie, testi, dispense e appunti saranno forniti dalla scuola blocchi per appunti abbigliamento comodo nero, senza scritte e ciabattine infradito asciugamano personale


Orario delle lezioni ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo oo

Orario della prima classe (dal 5 novembre 2012 al 31 maggio 2013) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.00/10.30

MUSICA & RITMICA D'Alessandro

TEATRODANZA Baresi

MICRORECITAZIONE Amadei

STORIA DEL TEATRO Ruggeri

TEATRODANZA Baresi

10.30/11.30

RECITAZIONE Natoli/Cordella

DIZIONE E ARTICOLAZIONE Frisone

TRAINING Pangallo

LINKLATER Villa

RECITAZIONE Fattore

11.30/12.30

RECITAZIONE Natoli/Cordella

DIZIONE E ARTICOLAZIONE Frisone

TRAINING Pangallo

LINKLATER Villa

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Natoli/Cordella

DIZIONE E ARTICOLAZIONE Frisone

TRAINING Pangallo

LINKLATER Villa

12.30/13.30

RECITAZIONE Fattore

LABORATORIO ATTIVO DI LOGOPEDIA E SCREENING (13 novembre) - DELLAVALLE 10.00/18.00

STAGE DI TECNICA E PRATICA DI PALCOSCENICO(dal 3 al 30 giugno)

Orario della seconda classe (dal 1 ottobre 2012 al 15 febbraio 2013) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.30/10.30

MUSICA & RITMICA* D'Alessandro

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

LINKLATER* Villa

RECITAZIONE Fattore

10.30/11.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

STORIA DEL TEATRO Ruggeri

RECITAZIONE Fattore

11.30/12.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE CINEMA Amadei

DIZIONE Frisone

TEATRODANZA Baresi

12.30/13.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE CINEMA Amadei

DIZIONE Frisone

TEATRODANZA Baresi

*inizio ore 9.00

Orario della seconda classe (dal 18 febbraio al 27 marzo) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.30/10.30

MUSICA & RITMICA* D'Alessandro

RECITAZIONE Natoli

CANTO Voce

LINKLATER* Villa

CASTING CINE-TV Scatà

10.30/11.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Natoli

CANTO Voce

STORIA DEL TEATRO Ruggeri

CASTING CINE-TV Scatà

11.30/12.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Natoli

STAGE DI RECITAZIONE Natoli

DIZIONE Frisone

TEATRODANZA Baresi

12.30/13.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Natoli

STAGE DI RECITAZIONE Natoli

DIZIONE Frisone

TEATRODANZA Baresi

STAGE DI ACROBATICA (dal 18 al 22 marzo)

Orario della seconda classe (dal 3 aprile al 31 maggio) lunedì 9.30/10.30

martedì

mercoledì

giovedì

MUSICA & RITMICA* D'Alessandro

10.30/11.30 11.30/12.30

DIZIONE Frisone

12.30/13.30

DIZIONE

venerdì


Frisone STAGE DI COMMEDIA DELL'ARTE (dal 3 al 19 aprile) - PANGALLO STAGE DI DOPPIAGGIO (dal 22 al 26 aprile) STAGE DI COSTUME E PORTAMENTO (dal 29 aprile al 28 maggio) - SORRENTINO STAGE DI DRAMMATURGIA DELL'ATTORE (dal 29 aprile al 26 maggio) - COLAVERO STAGE DI CANTO LIVE E DISCOGRAFIA (dal 27 al 31 maggio) 10.00/18.00

STAGE DI TECNICA E PRATICA DI PALCOSCENICO(dal 3 al 30 giugno)

Orario della terza classe (dal 1 ottobre 2012 al 15 febbraio 2013) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.30/10.30

MUSICA & RITMICA* D'Alessandro

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

LINKLATER* Villa

RECITAZIONE Fattore

10.30/11.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

STORIA DEL TEATRO Ruggeri

RECITAZIONE Fattore

11.30/12.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE CINEMA Amadei

RECITAZIONE IN VERSI Bax

TEATRODANZA Baresi

12.30/13.30

MOVIMENTO SCENICO Pangallo

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE CINEMA Amadei

RECITAZIONE IN VERSI Bax

TEATRODANZA Baresi

*inizio ore 9.00

Orario della terza classe (dal 18 febbraio al 27 marzo) lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

9.30/10.30

MUSICA & RITMICA* D'Alessandro

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

LINKLATER* Villa

CASTING CINE-TV Scatà

10.30/11.30

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Fattore

CANTO Voce

STORIA DEL TEATRO Ruggeri

CASTING CINE-TV Scatà

11.30/12.30

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE IN VERSI Bax

TEATRODANZA Baresi

12.30/13.30

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE Fattore

RECITAZIONE IN VERSI Bax

TEATRODANZA Baresi

STAGE DI COMBATTIMENTO SCENICO (16-17 e 23-27 marzo) - CAMPAGNA STAGE DI ACROBATICA (dal 18 al 22 marzo)

Orario della terza classe (dal 3 al 31 maggio) lunedì 9.00/10.30

martedì

mercoledì

giovedì

MUSICA & RITMICA D'Alessandro

10.30/11.30 11.30/12.30

DIZIONE Frisone

12.30/13.30

DIZIONE Frisone STAGE DI COMMEDIA DELL'ARTE (dal 3 al 19 aprile) - PANGALLO STAGE DI DOPPIAGGIO (dal 22 al 26 aprile) STAGE DI COSTUME E PORTAMENTO (dal 29 aprile al 28 maggio) - SORRENTINO STAGE DI DRAMMATURGIA DELL'ATTORE (dal 29 aprile al 26 maggio) - COLAVERO STAGE DI CANTO LIVE E DISCOGRAFIA (dal 27 al 31 maggio)

10.00/18.00

STAGE DI TECNICA E PRATICA DI PALCOSCENICO(dal 3 al 30 giugno)

venerdì


Calendario scolastico 2012 - 2013 (rif. Regione Lazio) ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo lunedì

01

Ottobre

Inizio lezioni Secondo e Terzo Anno

giovedì

01

Novembre

Festa di tutti i Santi

venerdì

02

Novembre

Ponte della festività di Ognissanti

lunedì

05

Novembre

Inizio lezioni Primo Anno

lunedì

13

Novembre

Laboratorio attivo di logopedia (primo anno)

sabato

08

Dicembre

Festa dell'Immacolata Concezione

lunedì

24

Dicembre

Inizio della sospensione natalizia

domenica

06

Gennaio

Fine della sospensione natalizia

sabato

16

Marzo

Esame Accademico

domenica

17

Marzo

Esame Accademico

giovedì

28

Marzo

Inizio della sospensione pasquale

martedì

02

Aprile

Fine della sospensione pasquale

giovedì

25

Aprile

Anniversario della Liberazione

mercoledì

01

Maggio

Festa del Lavoro

domenica

02

Giugno

Festa nazionale della Repubblica

sabato

29

Giugno

Festa dei patroni di Roma SS. Pietro e Paolo

entro il

7

Luglio

Saggi-spettacoli di fine anno


Organigramma ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Responsabile dell’attività artistica e didattica dell’Associazione culturale Cassiopea è il DIRETTORE Tenerezza Fattore direzione@cassiopeateatro.org

cui si affianca il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE da lei presieduto, i cui membri sono eletti ogni anno dai Soci e che è attualmente composto da: Giovanna Coviello, Nicola De Santis, Diego Galli, Mariella Giordano, Claudio Nicolini e Michaela Travaglini. consiglieri@cassiopeateatro.org

Il CORPO DOCENTE è formato da un nucleo fisso di insegnanti per le materie teoriche e tecniche, mentre i docenti dei workshop e dei corsi speciali sono scelti dalla Direzione su una rosa indicata dal Consiglio e dai Docenti, secondo il piano didattico generale.

La SEGRETERIA DIDATTICA è curata da Cecilia Parola scuola@cassiopeateatro.org


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