Corriere del Ticino - inserto del 05.09.2018 - Lugano Città del Gusto

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LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

Lugano Città del Gusto DAL 13 AL 23 SETTEMBRE, 11 GIORNI GOURMET, UN GRANDE FOOD FESTIVAL PER DEGUSTARE, DIVERTIRSI E IMPARARE MANGIANDO Supplemento al


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indice

CONOSCERE IL CIBO PER IMPARARE A RISPETTARLO................. 3 ECCO PERCHÉ SIAMO LA CITTÀ DEL GUSTO................................. 4 LUGANO, UNA CITTÀ ATTENTA ALLA QUALITÀ DEL CIBO........................... 6 LA CORDATA DEI LUGANO LOVERS ........ 9 4 VOLTE CEREALI, 100 VOLTE PIÙ BUONO............................ 11 QUANDO IL CIBO È ETICO...................... 14 LO SPRECO ALIMENTARE, IL VERO NEMICO...................................... 16 SE IL TRAMONTO DIVENTA UN LOGO ... 17 POLPETTE, CHE PASSIONE!..................... 19 JOAN ROCA, «PER UNA VOLTA NON CUCINO» ......................................... 22 CIBO E SALUTE, PAROLA AGLI ESPERTI ........................................... 25 MAESTRO MARTINO: AMBASCIATORE DEL GUSTO TICINESE .............................. 26 I BENEFICI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE ...................................... 27 QUANDO IL CASARO SCENDE IN CITTÀ .................................... 28 POLPET-TI AMO! LA RASSEGNA «BUONA E GIUSTA» ........ 32 TUTTO IL BUONO DELLA VALLE VERZASCA ......................... 34 BERE BIO: DAL PRATO ALLA BOTTIGLIA ...................................... 35 IL RITORNO A CASA DELL’ALBORELLA...................................... 36 LUPO ALBERTO INDAGA SUL MISTERO DEL FORMAGGIO............. 39 I MILLE VOLTI DEI VINI «DI CITTÀ» .......... 40 FOOD DESIGN, IL CIBO COME FORMA E COLORE ........ 42 LUGANO, CITTÀ DI GIOVANI PROGETTI............................. 44 IL BOOM DELLA BIRRA ARTIGIANALE TICINESE .......................... 46 «PREFERITE VERDURA LOCALE O STAGIONALE»........................ 49 IL TURISMO GIOCA LA CARTA ENOGASTRONOMICA ............................. 50 GIOVANI CUOCHI CRESCONO ............... 52 JULIE ARLIN, UNA MADRINA DI BUON GUSTO ...................................... 53 IL GUSTO DI IERI, OGGI E DOMANI ........ 54 PROGRAMMA COMPLETO ...................... 56

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CONOSCERE IL CIBO PER IMPARARE A RISPETTARLO TARCISIO BULLO

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baglio se dico che in tempi in cui la cucina trionfa nelle trasmissioni televisive, sulle riviste di carta patinata, sui libri e sui social, il cibo ha quasi smesso di essere qualcosa che si mangia, per diventare una sorta di simbolo, un’illusione di benessere, materia che si guarda e si legge, sovente immaginandola soltanto? Mai, prima di adesso, l’uomo ha avuto questo tipo di rapporto con il cibo: per millenni infatti, la preoccupazione dei nostri antenati è stata unicamente quella di nutrirsi, cosa che non sempre gli riusciva. Oggi noi mangiamo come un tempo soltanto poche persone potevano permetterselo. E le statistiche dicono che in Europa una buona percentuale del cibo che compriamo finisce nella spazzatura. Che si mangi di più rispetto al passato non è in discussione, che si mangi anche meglio sì, perché desiderando soddisfare ogni nostro capriccio, pretendiamo di consumare cibi che arrivano da ogni parte del mondo e non c’è nulla di più pericoloso che riempirsi lo stomaco con materia di ignota provenienza, dunque non controllabile, spesso di origine industriale, arrivata da noi dopo interminabili viaggi. Se la maggior parte di chi abita nella parte più benestante del pianeta oggi non soffre più la fame, l’impressione è che mangiare bene sia soprattutto una questione alla portata della

popolazione più ricca. La prova? L’alta percentuale di cittadini che soffrono di obesità. Parlando di cibo, di mode e di manie, potremmo continuare a lungo un discorso che invece a questo punto ci porta all’evento «Lugano Città del Gusto» in programma nei prossimi giorni. Se Lugano – e di riflesso il Ticino – diventa la capitale del cibo per una decina di giorni, gli organizzatori hanno però pensato bene di allargare il focus dell’evento a questioni che da un po’ di tempo turbano la coscienza almeno di una parte della nostra società del benessere. Le eccellenze gastronomiche del nostro territorio diventano il fulcro di una cultura alimentare che si vuole sana e sostenibile, attenta alla stagionalità dei prodotti, al consumo consapevole che mette al bando gli sprechi. Queste eccellenze bisogna scoprirle, conoscerle, trattarle con cura, perché il cibo è una risorsa che merita rispetto e, trasformata nella giusta maniera, non diventa solo fonte di energia necessaria al nostro vivere quotidiano, ma uno dei momenti centrali della nostra vita sociale, creando convivialità e regalando appagamento. Lugano Città del Gusto è l’occasione ideale per avvicinarsi al mondo dell’enogastronomia con rispetto, curiosità e, come suggeriscono gli organizzatori, per degustare, divertirsi e imparare mangiando.

Impressum Editore Società editrice del Corriere del Ticino SA NON PUÒ ESSERE VENDUTO SEPARATAMENTE CARTA SVIZZERA

Direttore responsabile Fabio Pontiggia

Vicedirettore Bruno Costantini

Hanno collaborato Carlotta Girola, Marta Lenzi

Responsabile supplementi Tarcisio Bullo

Fotografie Archivio CdT

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ECCO PERCHÉ SIAMO LA CITTÀ DEL GUSTO DI DANY STAUFFACHER*


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U CITTÀ DEL GUSTO 13-23 SETTEMBRE 2018

na sfida, un progetto ambizioso, una grande opportunità. L’avventura è iniziata oltre un anno fa, quando in un ufficio di Molino Nuovo è squillato un telefono. La Città del Gusto 2018 sarà Lugano!: una telefonata che ha incrociato i destini di tanti luganesi che, nei mesi a seguire, hanno lavorato insieme con un obiettivo comune. Era il 2017 e l’ufficio era quello di Sapori Ticino: il mandato arrivava direttamente alla Città di Lugano dalla Fondazione della Settimana del Gusto, che da 17 anni organizza l’evento più atteso dai gourmet di tutta la nazione. Scelto dal Municipio come mandatario del progetto, Sapori Ticino inizia il suo cammino come organizzatore. Da quella telefonata è passato oltre un anno ed ora siamo finalmente ai nastri di partenza. Lugano Città del Gusto è nato innanzitutto come un progetto condiviso e corale, un modo per regalare alla città e alla regione un nuovo motivo (ed evento) di orgoglio che riesca a far innamorare i cittadini, ma anche tutti i ticinesi, che guardi alla vicina Italia e al resto della Svizzera come bacino attrattivo, che richiami turismo, quello che la quotidianità ci insegna essere sempre più sedotto da temi legati all’enogastronomia. Da piazza Riforma all’ufficio di Molino Nuovo, il passo è stato breve: la collaborazione si sviluppa da subito, la sinergia porta buoni frutti fin dalla presentazione iniziale alla stampa esattamente un anno fa. Dopo 365 giorni e ad un passo dall’inizio della manifestazione, il Municipio di Lugano, Sapori Ticino e un vasto team di sostenitori privati che hanno creduto nell’iniziativa, tra cui i Lugano Lovers, sono pronti ad iniziare le danze. L’opportunità è golosa come non mai: Lugano, a breve, potrà aggiungere al suo ampio curriculum anche un nuovo grande evento, uno di quelli che si candidano ad essere ricordati. Tra il 13 e il 23 settembre, per 11 giorni di eventi no-stop, Lugano si presenterà come la capitale svizzera dell’enogastronomia. Una vocazione, per la città lacustre, che non è una novità, ma che con questa kermesse raggiungerà l’apice. Un grande evento, dicevamo, anche perché una volta diventata Città del Gusto», Lugano potrà fregiarsi di questo ambìto titolo anche nei prossimi anni, e anche se altre città svizzere saranno incoronate come regine dalla Settimana del

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Gusto. Un evento da ricordare perché offrirà un programma di eventi come solo nei food festival delle grandi città vi sarà capitato di incontrare. Un evento da vivere perché tra il buon cibo e il buon bere corre un filo rosso che è quello della convivialità, uno dei più potenti fattori di aggregazione. A Lugano Città del Gusto, l’enogastronomia, oggi riconosciuta come fattore culturale in grado di raccontare usi, costumi e storia dei popoli, si fonderà con l’arte. A Villa Ciani, luogo simbolo di Lugano, il festival proporrà una grande mostra su tre piani per raccontare Il gusto di ieri, oggi e domani, una sorta di percorso evolutivo dell’alimentazione di cui la Compagnia Finzi Pasca sarà protagonista. Una grande eccellenza di casa nostra, conosciuta in tutto il mondo, ha deciso di sposare il progetto della Città del Gusto, portando un valore aggiunto alla manifestazione, con il suo tocco a metà strada tra sogno e realtà. Un evento, infine, che guarda al futuro a testa alta, visto il suo impegno nei confronti di un’alimentazione sana ed etica, combattendo lo spreco alimentare e cercando di sensibilizzare la popolazione sul mangiare buono e sano, grazie ad un ciclo di incontri pensati proprio in quest’ottica. Non è un caso, infatti, che come piatto simbolo di Lugano Città del Gusto sia stata scelta la polpetta: una pietanza che mette tutti d’accordo a tavola, che può essere preparata con gli «avanzi» della cucina, che è parte delle abitudini alimentari dei 5 continenti, ma che in ogni casa viene preparata in maniera differente e con propria personalità. A proposito di polpette, ciliegina sulla torta di Lugano Città del Gusto sarà una rassegna gastronomica a tema che coinvolge 44 ristoranti del distretto, i cosiddetti Official Restaurants. Cercare di rivitalizzare la piazza gastronomica locale è una sfida, anzi la sfida per eccellenza di questo evento. Senza pensare di poter cambiare un sistema che in questi anni sta soffrendo, la kermesse vuole sostenere la categoria, in particolare quella che lavora con passione, impegno e attenzione alla qualità. Insomma, ci siamo: luganesi e no, Lugano Città del Gusto è fatta e pensata per farvi gustare una Lugano golosa come non l’avete mai immaginata, condita da arte, cultura e conoscenza. * presidente del Comitato organizzativo di Lugano Città del Gusto


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LUGANO, UNA CITTÀ ATTENTA ALLA QUALITÀ DEL CIBO DI TARCISIO BULLO

CINQUE DOMANDE ALLE AUTORITÀ 1. Che valenza ha per Lugano il fatto di diventare per dieci giorni la Città del Gusto? 2. Dopo la festa, la vita continua. Che futuro vorrebbe per la sua città sul piano enogastronomico? Una Lugano aperta sul mondo, con gusti e specialità simili a quelle delle altre città? Oppure una Lugano più rispettosa della sua identità ticinese e lombarda? 3. La polpetta è stata scelta come piatto simbolo dell’evento. Le piace? La cucina? Le ricorda qualcosa? 4. Oggi si parla molto di km zero e sostenibilità ambientale: la politica locale può giocare un ruolo in questa dinamica, oppure pensa che siamo destinati a subire le logiche dettate dalle grandi multinazionali? 5. Qual è il suo piatto preferito e con quale bibita l’accompagnerebbe?


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MARCO BORRADORI

SINDACO DI LUGANO, CAPO DICASTERO ISTITUZIONI 1. Lugano, dal 13 al 23 settembre, sarà a tutti gli effetti la capitale dell’enogastronomia elvetica: una vetrina di assoluto rilievo che ci consentirà di valorizzare il settore agroalimentare, della ristorazione e dell’ospitalità con la promozione di eventi mirati. Il turismo enogastronomico è sempre più orientato verso l’alta qualità dei prodotti, l’accoglienza e la cura del dettaglio, e la città di Lugano è pronta a offrire la sua esperienza in tutti questi ambiti. 2. Sono convinto che una cosa non escluda l’altra: il buon cibo è diventato il vettore di una cultura e di valori fortemente connessi al territorio e alle proprie radici. La valorizzazione dei prodotti locali e delle ricette nostrane non esclude la possibilità di sperimentare: a Lugano e nel Ticino troviamo ristoranti e chef rinomati nel mondo che reinventano la tradizione con risultati sorprendenti.

3. Non la cucino ma mi piace molto! La polpetta è un piatto semplice, gustoso e versatile che ci consente di riutilizzare il cibo avanzato in centinaia di modi diversi, evitando gli sprechi. Mi fa pensare all’infanzia. 4. La politica locale può sicuramente giocare un ruolo importante in questo ambito: il Ticino, in un’incantevole cornice paesaggistica, offre una ricchezza straordinaria di prodotti e proposte che deve far conoscere a chi visita la regione. La città di Lugano sostiene con convinzione diverse manifestazioni e rassegne che valorizzano i prodotti a chilometro zero, le tradizioni e la cultura locali. 5. Ve ne sono molti…! Amo la cucina tradizionale perché in essa rivivono i sapori antichi e autentici della nostra terra: il risotto, la polenta con gli ossibuchi, il pesce in carpione, gli squisiti formaggi degli alpeggi e i salumi sono piatti nostrani che non possono mancare sulla mia tavola. Se devo sceglierne uno... non saprei proprio dire di no a un buon filetto di manzo al pepe verde, accompagnato da un Merlot ticinese.

ROBERTO BADARACCO

MUNICIPALE DI LUGANO, CAPO DICASTERO CULTURA, SPORT E EVENTI 1. Ha sicuramente un grandissimo valore si tratta di un evento eccezionale: Lugano, nella sua storia, è per la prima volta una Città del Gusto»! Questo rappresenta un’incredibile opportunità di lanciare la nostra città quale punto di riferimento nel panorama enogastronomico nazionale ed internazionale. 2. Sono fermamente convinto che sia fondamentale mantenere, anche in campo enogastronomico, una propria identità ed un forte legame col proprio territorio. Promuovere i nostri prodotti tipici e i vini di altissima qualità – e ne abbiamo moltissimi – in tutto il mondo deve rimanere la nostra missione principale.

3. Sì, tantissimo! E chi non le ha divorate da piccolo? Non trovo purtroppo tanto tempo per cucinare, ma mi ricorda le scorpacciate fatte in casa quando le cucinava mia madre. 4. I cittadini apprezzano sempre di più i prodotti nostrani e quelli biologici, la cui provenienza è certificata. La politica può giocare un ruolo essenziale sostenendo quest’approccio virtuoso e favorendo i produttori locali in campo alimentare e vinicolo, sia sul piano interno, sia su quello internazionale. 5. Ravioloni allo Zincarlin con miele di castagno ticinese e pepe della Vallemaggia, che accompagnerei con un buon bicchiere di vino rosso, un Merlot del Ticino DOC (non ho preferenze, sono tutti di ottima qualità).


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CITTÀ DEL GUSTO 13-23 SETTEMBRE 2018 LUGANO LOVERS

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LA CORDATA DEI LUGANO LOVERS INTERVISTA A DANY STAUFFACHER

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renta aziende, a partire da piccole realtà imprenditoriali di famiglia, fino a grandi realtà aziendali e perfino semplici privati. Sono loro i Lugano Lovers, 30 realtà che hanno scelto di sposare la causa di Lugano Città del Gusto, grazie a un prezioso contributo finanziario, uguale per tutti, per la realizzazione della manifestazione. Insomma, un evento che, oltre al sostegno di istituzioni come la Città di Lugano, Lugano Region e la Fondazione della Settimana del Gusto, può contare sulla partecipazione di una cordata di aziende che hanno voluto così ringraziare una città e un cantone che negli ultimi anni hanno dato loro moltissimo. Non è semplice, coi tempi che corrono, ottenere sostegni di questo valore e in questa quantità, ma Dany Stauffacher, presidente del Comitato organizzativo di Lugano Città del Gusto, nonché CEO di Sapori Ticino, ci è riuscito.

«All’inizio era un sogno», ci racconta lui stesso, «poi, più raccontavo il nostro progetto, più percepivo un interesse crescente e un grande entusiasmo. Cercando di trasmettere la visione di una Lugano viva, solare, ricca di cose belle e buone, capivo che il nostro era un sogno condiviso, un’idea che in diversi avrebbero sposato con piacere perché affini a questa visione, ma soprattutto, avevo risvegliato l’orgoglio di essere luganesi. E così è stato: non avrei mai pensato di raccogliere così tante aziende private, tra le più diverse per vocazione e tipologia, in un solo progetto. Invece, evidentemente, il settore privato è fatto di persone che vedono lontano, che sposano con passione un’idea e che, soprattutto, amano la città e la regione. Non è un caso, infatti, che invece di presentarli al pubblico come «semplici» sponsor, fin da subito li abbiamo definiti «Lugano Lovers». Ancora una volta, l’enogastronomia mette

tutti d’accordo: sarà che a tutti piace mangiare, sarà che la tavola e il suo potere aggregativo hanno un grande potenziale, sarà che la piazza luganese può contare su tante realtà private che sanno fare squadra e mettersi in gioco. «Chi è stato disposto ad investire in un progetto ambizioso e alla sua prima assoluta in città», prosegue Stauffacher, «è di certo qualcuno che riesce a vedere anche ben oltre il singolo evento in sé. Lugano Città del Gusto è nato e si è sviluppato, durante oltre un anno di preparativi, come un progetto per chi guarda al futuro e riesce a vedere le potenzialità di un nuovo grande evento per la nostra città, ma anche per l’intero Ticino. Chi ha creduto in noi è un sognatore esattamente come noi, è un amante della vita, delle cose buone e ricerca l’eccellenza in tutti i campi» Insomma, una squadra di imprenditrici e imprenditori, ma anche di donne e uomini innamorati di Lugano.


È tornato il mitico Camion Vendita Migros rivisitato... 2.0

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Vieni a trovarci a Lugano Città del Gusto

Le tappe 13 settembre 14 settembre 15 settembre 16-17-18 settembre 19 settembre 20-21-22-23 settembre

Piazza San Rocco Piazza Castello Piazza Riforma Piazza Castello Piazza San Rocco Piazza Castello

LA PROPOSTA Succulenti creazioni gastronomiche preparate al momento con prodotti freschissimi!


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4 VOLTE CEREALI, 100 VOLTE PIÙ BUONO LUGANO CITTÀ DEL GUSTO HA IL SUO PANE UFFICIALE: MASTRO PIFF CI RACCONTA IL PAN 100

LA “RICETTA” VINCENTE

UN LAVORO DA RISCOPRIRE Lo chef numero uno al mondo, l’italiano Massimo Bottura, ha pubblicato un libro dal titolo “Il pane è oro”: il tre stelle Michelin canta le lodi dell’alimento per eccellenza, cercando di riportare il pane tra gli elementi preziosi di ogni cucina. Fondamentale nella nostra alimentazione da millenni, simbolo di quanto si riesca ad ottenere da materie prime semplici contando solo sul lavoro degli artigiani della farina: il pane, quando non precotto e industriale, è un prodotto legato ad un lavoro millenario e alla grande passione dei professionisti di settore.

Pane, amore e fantasia: tanto basta per sopravvivere e con un discreto grado di felicità. Oggi il settore della panificazione vive una seconda giovinezza: l’attenzione sempre crescente per le tipologie di farina, l’uso del lievito madre, la riscoperta di procedimenti tradizionali che portano ancora più sapore a quello che, da millenni, è il nostro più antico sostentamento in tavola. Non è un caso, insomma, che Lugano Città del Gusto si sia affidata ai professionisti locali per trasformare una delle loro intuizioni in uno dei simboli della kermesse. Negli 11 giorni tra il 13 e il 23 settembre, il Pan 100 sarà tra i protagonisti del Villaggio del Gusto, il grande mercato da 3.000 mq ospitato dal Centro Esposizioni e Padiglione Conza. D’altra parte, un festival gourmet senza pane è come una ciambella senza il buco!

100, come gli anni della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri del Ticino, festeggiati nel 2017. 100 come la percentuale di ingredienti provenienti dal territorio usata per realizzarlo. Frumento, segale, grano duro, mais integrale: quattro diversi cereali per una ricetta legata ai sapori tradizionali, come ci spiega uno dei volti simbolo della panetteria d’autore del nostro cantone: Giuseppe Piffaretti. “Il Pan 100 è stato pensato per tornare a fare innamorare i consumatori del nostro mestiere e dei prodotti freschi e d’eccellenza che propone. Le farine provengono dal Mulino di Maroggia e dai campi ticinesi, viene cotto nel forno a pietra e, da Tenero a Lugano, da Mezzovico a Bellinzona, viene prodotto giornalmente da 27 artigiani ticinesi”.


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INFORMAZIONI: BIGLIETTI

Il biglietto include l’entrata nei 3 poli di Lugano Città del Gusto:

Cuore pulsante della manifestazione, 3.000 mq al Centro Esposizioni di Lugano interamente dedicati all’enogastronomia di qualità. Il grande mercato del Villaggio del Gusto vi accoglierà a braccia aperte per farvi sperimentare nuovi gusti, conoscere prodotti particolari, scoprire i sapori autentici del territorio, gustando le proposte dei produttori locali e non solo. Ogni sera verranno proposti aperitivi e degusta-

zioni, per gli amanti della birra, del vino e dei cocktail, in un’ampia zona dedicata. Grande spazio sarà riservato ai punti ristoro di cucina tradizionale ed etnica, che proporranno alcune specialità di diverse regioni del mondo. Non mancheranno naturalmente le polpette, simbolo di Lugano Città del Gusto, da gustare passeggiando tra gli stand oppure comodamente seduti nelle aree relax.

Centro Esposizioni - Padiglione Conza Palazzo dei Congressi Villa Ciani Il singolo biglietto sarà diviso in 3 sezioni e potrà essere usato per entrare un’unica volta in ciascuna delle 3 diverse location, in momenti e giorni diversi, a vostra scelta. Biglietto singolo adulti:

CHF 15.- (13 €)

Per i bambini da 0 a 10 anni e per i disabili l’ingresso è gratuito. Studenti con tessera:

CHF 10.-

Biglietto ingresso esclusivo Palazzo del Gusto: CHF 5.Sapete distinguere una lager da una pilsener? Come si produce l’aceto balsamico? Quali sono le tecniche per degustare un formaggio d’alpe? Il Palazzo dei Congressi si trasformerà nel «Palazzo del Gusto» dove si terran-

no seminari, workshop, laboratori e degustazioni per imparare gustando, con ampio spazio dedicato alla parte didattica del cibo. E poi ancora proiezioni cinematografiche a tema, premi e concorsi golosi, show cooking...

All’interno di Villa Ciani, rinominata per l’occasione «Villa del Gusto», un’esposizione sposerà cibo e arte, raccontando le origini della gastronomia fino ad arrivare all’alimentazione del futuro. La Compagnia Finzi Pasca realizzerà il suo «giardino armonico», attraverso immagini, suoni, suggestioni, installazioni ed

elementi site-specific delle scenografie teatrali. Dalle mense dei nobili nei secoli passati allo chef ticinese Maestro Martino, precursore della moderna polpetta, dagli orti officinali ai giardini, sino ai vigneti high-tech, un percorso per scoprire grandi personalità di ieri e di oggi.

Pacchetto ingresso 3 giorni (a scelta): Studenti:

CHF 30.CHF 20.-

Abbonamento nominale 11 giorni: CHF 60.Studenti: CHF 40.I biglietti sono acquistabili online e dal 13 al 23 settembre anche presso le biglietterie al Villaggio del Gusto (lato Padiglione Conza) e al Palazzo del Gusto (Palazzo dei Congressi).

PRENOTAZIONE EVENTI:

EVENTI GRATUITI: Per i laboratori gratuiti presso il Palazzo dei Congressi è consigliata la prenotazione. L’ingresso è garantito agli iscritti e fino ad esaurimento posti. Per gli eventi gratuiti è necessario il biglietto d’ingresso, o l’entrata singola al Palazzo dei Congressi. EVENTI A PAGAMENTO: Alcuni laboratori e workshop presso il Palazzo dei Congressi sono accessibili previa iscrizione e pagamento online. L’iscrizione ai laboratori a pagamento permette l’ingresso libero al Palazzo dei Congressi, ma non a Villa Ciani e al Padiglione Conza. ORARI DI APERTURA (13-23/09): 16.00 – 22.00: da lunedì a venerdì 10.00 – 23.00: sabato e domenica Per questioni di igiene i cani non sono ammessi. CONTATTI: info@luganocittadelgusto.ch


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QUANDO IL CIBO È ETICO DI CARLOTTA GIROLA

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sioni della manifestazione luganese, argomento è di grande attualità: oggi si parla sempre più condivisa con la Settimana del Gusto spesso di etica applicata al ciche da diversi anni porta avanti principi bo. Scontrandosi con abitudidi questo tipo. ni quotidiane che, ancora troppo spesso, BioTicino, ad esempio, sarà una delle vanno nella direzione opposta, l’alimenrealtà coinvolte nel ricco programma tazione etica ha molti significati e applidegli appuntamenti luganesi. L’associacazioni. Dal cibo locale, che valorizza un zione degli agricoltori ticinesi che hanno territorio anche nella sua accezione sposato il biologico come filosofia persoenogastronomica, alla filiera corta, dalla nale, ancor prima che nel settore lavoralotta allo spreco alimentare fino alle coltivo, rinuncia all’uso di prodotti chimici tivazioni che rispettano la natura. Anche e sintetici, così come anche alla tecnolola stagionalità dei prodotti è un tema gia genetica. Anche Slow Food Ticino è, centrale dell’etica applicata alla cucina: fin dalla sua fondazione, una delle assonon ci si pensa spesso, ma mangiare i ciazioni che ha fatto dell’etica alimentaprodotti seguendo il re la sua bandiera. Alloro ciclo stagionale la costante ricerca significa non contridella preservazione di IL CONCETTO buire al surriscaldaprodotti in via di mento del pianeta con la sezione DI SOSTENIBILITÀ estinzione, serre riscaldate, così regionale dell’associaPASSA ANCHE zione organizzerà dicome non acquistare versi appuntamenti prodotti che prima di DAL PIATTO arrivare sulle nostre per sensibilizzare la tavole compiono perpopolazione sull’argocorsi transoceanici. mento. Altre piccole realtà impegnate in questo Il crescente interesse che viene riservato a questo argomento è lo specchio di una senso parteciperanno attivamente alla necessità collettiva e di un attaccamento manifestazione, portando alla kermesse sempre più cosciente al valore del cibo e una nota di sostenibilità che non trascura anche il cibo vegetariano, uno dei al suo impatto sul pianeta. Lugano Città del Gusto, la manifestazione che vedrà maggiori trend di questi ultimi anni. Lugano trasformarsi nella capitale svizInfine, come simbolo della manifestazera dell’enogastronomia, sposando zione è stato scelto un piatto etico che questo atteggiamento etico nei confronti risponde alle logiche dell’anti-spreco in del cibo, ha pensato di creare appuntacucina: la polpetta. Infatti, gli avanzi somenti dedicati alla sensibilizzazione su no da considerarsi una risorsa, un metoquesto tema collaborando con diverse do intelligente e gustoso per riciclare il realtà territoriali impegnate in tal senso. cibo e renderlo appetitoso, come accade Informare ed essere parte attiva di quein molti casi con le ricette delle polpette sto atteggiamento etico: è una delle miscasalinghe.

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IN FORMA(TI) CON GUSTO SABATO 21.09.2018 ORE 18.00 / 19.00

Palazzo dei Congressi BioTicino propone una conferenza sul tema dell’alimentazione sana ed equilibrata. La nutrizionista Laura Vaccarino tratterà temi dall’ABC dell’alimentazione fino al piatto equilibrato e Bio-sostenibile. Un aperitivo con prodotti ticinesi bio concluderà l’incontro.

MERET BISSEGGER PRESENTA… 18.09.2018 – ORE 17.00 / 18.00 20.09.2018 – ORE 17.00 / 18.00

Palazzo dei Congressi Slow Food Ticino si presenta al pubblico con due diversi incontri tenuti dall’esperta di cucina naturale, Meret Bissegger, che propone dei laboratori di cucina in cui i protagonisti saranno frutta, ortaggi e formaggi ticinesi.

I 5 SENSI E LE ERBE OFFICINALI 18.09.2018 – ORE 16.30 / 17.30

Palazzo dei Congressi La flora spontanea del nostro territorio racconta di una biodiversità ricchissima e di grande valore, in natura così come in cucina. L’incontro sarà a cura di Erbe Ticino.

LA POLPETTA SOLIDALE 16.09 – ORE 14.00 / 18.00

Centro Esposizioni Slow Food Youth organizza una degustazione aperta al pubblico di polpette cucinate utilizzando i prodotti di Lugano Città del Gusto avanzati il giorno prima. Info e prenotazioni su www.luganocittadelgusto.ch


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LO SPRECO ALIMENTARE, IL VERO NEMICO INTERVISTA A MICHAEL GIBBERT*

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uono, ma anche giusto: quando si parla di cibo, spesso si trascura un argomento complicato che costituisce anche una vera e propria sfida per le generazioni a venire, lo spreco alimentare. Michael Gibbert, professore all’USI, ci racconta a che punto siamo in questa difficile battaglia contro il food waste. In che modo il mondo accademico porta avanti attivamente questo argomento? Qualsiasi tipologia di rifiuto costituisce un problema da gestire. Quello di tipo alimentare è forse il più complicato, secondo solo a quelli di tipo nucleare. Lo spreco di cibo coinvolge non solo questioni economiche ed ambientali, ma anche etiche: ciò significa che lo stesso argomento può essere trattato in maniera multidisciplinare, all’interno di diverse materie accademiche. In particolar modo, affrontare lo spreco alimentare richiede delle collaborazioni verticali ed orizzontali nella catena dei valori, includendo una grande quantità di società no-profit e governative. Quello che possiamo imparare attraverso lo studio del «food waste» si potrebbe anche applicare ad altre e differenti tipologie di spreco. All’inizio di quest’anno, all’USI, abbiamo inaugurato il «World Challenge Program», un programma universitario per affrontare temi e sfide complicate su larga scala, includendo anche lo spreco alimentare. Avendo a che fare con i giovani e gli studenti, quale sensibilità si riscontra riguardo a questi argomenti sulle nuove generazioni? Oggi viviamo un momento intergenera-

zionale con diversi approcci a questo tema. I Millennials tendono a essere molto interessati alle questioni etiche. Questo si traduce nella quotidianità nell’essere attenti allo spreco alimentare e alla sostenibilità nella produzione degli alimenti (che significa non sprecare nulla), ma anche alla salute degli animali e al benessere delle specie vegetali. Il loro interesse riguardante queste tematiche è intrinseco: quei giovani sono cresciuti negli anni dell’abbondanza e tematiche come quelle della sostenibilità e dei prodotti biologici costituivano principalmente un’alternativa al modo, allora quotidiano, di fare le cose, politicamente, socialmente e anche economicamente. Tutto è cambiato radicalmente con la Generazione Z: per loro, queste tematiche sono all’ordine del giorno, sono mainstream e si potrà meglio capire il loro atteggiamento nei decenni a venire. Si può dire, di certo, che il loro interesse per questa tematica è molto più «estrinseco»: la generazione Z non ha una motivazione innata per andare controcorrente, loro sono il mainstream. Quali sono i veicoli di sensibilizzazione sullo spreco alimentare da usare oggi? Guardando ai fatti, circa ⅓ del cibo viene sprecato ancor prima di essere mangiato (consumato). Come detto sopra, questo è un grande problema etico, ambientale ed anche economico. Secondo The International Food Waste Coalition, se lo spreco di cibo fosse una nazione a sé stante, sarebbe la maggior emittente di gas effetto serra dopo gli USA e la Cina. E se solamente ¼ dello spreco alimentare fosse «salvato», sarebbe sufficiente a nutrire

870 milioni di persone, cioè il 12% della popolazione mondiale (che attualmente soffre la fame). Secondo The FUSION project, solamente in Europa, gli 88 milioni di tonnellate di alimenti buttati costano circa 143 milioni di euro. Una sua opinione sulla polpetta come piatto simbolo di Lugano Città del Gusto… I’m loving it! A parte le battute sullo slogan di McDonald’s, la polpetta è veramente un fantastico simbolo per Lugano Città del Gusto! È reale (e consumabile) e prevede il riutilizzo degli avanzi: le migliori polpette sono composte da una grande varietà di ingredienti che, mescolati tra di loro, creano qualcosa di inaspettato, delizioso e sostenibile (anche economicamente). * professore alla Facoltà di Scienze della Comunicazione USI


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LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

SE IL TRAMONTO DIVENTA UN LOGO

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e emozioni del passato che si trasformano in un disegno contemporaneo. Nasce così il logo di Lugano Città del Gusto, nello studio di Losanna di Matteo Stauffacher, designer di origini luganesi che si è ispirato inizialmente a Osvaldo Cavandoli e alla sua «Linea». «Il cartone animato degli anni ’70 era semplice, eppure riusciva con un solo tratto, una sola linea, a legare situazioni e oggetti, una sorta di magia», ci spiega Matteo. «Con la stessa voglia di semplicità è nato il logo della manifestazione gourmet, un tratto semplice e universale per rappresentare l’anima golosa di un evento e di un’intera città». Se le posate, insieme a bicchiere e bottiglia, rappresentano il buono della nostra città, il suo bello ha i tratti del Monte San Salvatore, iconico skyline riconoscibile dai luganesi e non solo. «I miei genitori mi hanno insegnato ad amare la natura, facendomi trascorrere un’infanzia all’aria aperta

e, molto spesso, in riva al lago. Quello splendido monte, con la sua forma così particolare, era sempre lì davanti a me. E non sono certo l’unico che, pensando a Lugano, visualizza immediatamente il San Salvatore. Da appassionato di grafi-

ca e design ho sempre amato i vecchi manifesti turistici e il logo di Lugano Città del Gusto si ispira anche a quelli». Se il rosso del San Salvatore che si incastra nel blu del Lago Ceresio vuole richiamare i colori del Ticino, il cielo arancione è una precisa scelta artistica di Matteo: «Ho visto tanti tramonti accesi di color arancio sul lago, da bambino. Questa luce calda infonde al disegno un’ambientazione precisa nel tempo che è carica di emozione. Chiunque, anche il luganese che osserva il tramonto sul San Salvatore ogni giorno, quando assume questo colore, si ferma a guardarlo, ne resta rapito.» Nei cartelloni che, in queste settimane, hanno invaso le strade della città, il logo è stato declinato anche in altri colori, e l’autore ci spiega che «il gusto si declina in infinite sfaccettature, ha molteplici forme e anime: ecco che il mio disegno ne racconta alcune, attraverso diverse tinte. A voi scegliere la vostra preferita!»


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I NOSTRI VINI PREMIATI Comano Ticino DOC Riserva Oro 95 punti Decanter World Wine Awards 2018 Oro Grand Prix du Vin Suisse 2017 Oro Mondial du Merlot 2017 93 punti Robert Parker 2017 Oro Grand Prix du Vin Suisse 2015 SanZeno Costamagna Ticino DOC Riserva Oro Mondial du Merlot 2017 Oro Mondial du Merlot 2016 Oro Grand Prix du Vin Suisse 2015 Oro Grand Prix du Vin Suisse 2014

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TUTTI I COLORI DELLA NOTIZIA

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LUGANO CITTÀ DEL GUSTO ALCUN I GRAN DI CHE «GIOC F ANO» COL P DEL LUGAN DI LUG IATTO E ANO C SIMBO SE ITTÀ D LO EL GU STO

POLPETTE, CHE PASSIONE!

CON ANGUS TICINESE, FORMAGGIO D’ALPE E SALSA BBQ ANDREA BERTARINI Ingredienti per 4 persone: • 500 g carne macinata di Angus • 100 g lardo sotto sale macinato • Erbe aromatiche q.b. • Sale e pepe q.b. • 100 g formaggio d’alpeggio semi stagionato • 100 g di salsa BBQ • Erbe aromatiche per guarnire • Burro chiarificato q.b. • 1 spicco d’aglio

POLPETTINE D’AGNELLO

VEGETARIANA FUSION

MAURO GRANDI

LUCA BELLANCA

Ingredienti per 4 persone: • 600 g polpa d’agnello • 100 g cipolla sminuzzata fine • 20 g vino da tavola bianco • sale e pepe q.b. • 200 g pane grattugiato • 1 rametto di rosmarino tritato • 1 fetta di pane toast senza bordo • 20 g latte

Ingredienti per 4 persone: • 1 sedano rapa • 2 fette di pane d’Altamura • Scamorza affumicata • Salsa di soia • Tabasco • Salsa di pomodorino datterino • Brodo vegetale

Preparazione:

Brasare il sedano rapa, dopo di che frullarlo, aggiustare di sale e pepe, aggiungere la salsa di soia, il pane di Altamura precedentemente ammollato nel brodo vegetale, impastare tutto e formare delle polpette aggiungendo all’interno dei cubetti di scamorza affumicata. Una volta formata la polpetta passarla nella farina, uovo e pangrattato. Friggerle e servirle con una salsa di pomodorino datterino leggermente piccante.

Impastare la macinata di manzo con il lardo, aggiungere un pizzico di erbe aromatiche e formare delle polpette da 30/40 grammi. Rosolare in padella con il burro chiarificato e aglio in camicia. Trasferire le polpette in un piatto da forno e coprirle con una «pellicola» di formaggio. Passare in forno pre-riscaldato per due minuti a 160 gradi e servire abbinando la salsa BBQ e le erbe aromatiche.

Stufare la cipolla per 5 minuti, bagnare col vino bianco e, quando sarà completamente evaporato, lasciar raffreddare. Mettere a bagno nel latte il pane toast. Passare la carne d’agnello col tritacarne insieme alla cipolla e al pane imbevuto nel latte. Aggiungere rosmarino tritato, sale, pepe e mescolare bene. Formare delle palline di circa 35/40 g e passarle nel pane grattugiato. Rosolare in padella e terminare la cottura in forno o in salsa a scelta.

Ristorante Vicania Vico Morcote

The View Lugano Paradiso

Preparazione:

Preparazione:

Metamorphosis Paradiso


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GAMBERI E FIORE DI ZUCCHINA

LA POLPETTA DI MIA MAMMA

CON CIPOLLA E BACCALÀ

EGIDIO IADONISI

DARIO RANZA

ALESSANDRO FUMAGALLI

Ingr. per 4 polpette di gamberi: • 300 g di gamberi freschi • 1 patata cotta • 4 fiori di zucchina • 1 spicchio di aglio (piccolo) • Un pizzico di sale • Pepe Per l’impanatura • 1 uovo • 30 g farina di riso • 15 g fecola di patata • 3 dl di olio di girasole Per la crema di zucchine • 1 zucchina • 1dl brodo vegetale • ½ limone • 1 spicchio d’aglio piccolo • Sale (poco) • Pepe Preparazione:

Preparate tutti gli ingredienti: tritare i gamberi, schiacciare la patata, sfogliare i fiori di zucchina e lavarli, tritare l’aglio con un mixer con un po’ di olio di oliva, tagliare la zucchina e sbattere l’uovo. Unire i gamberi tritati con la patata schiacciata e i fiori di zucchina, mettere una punta d’aglio e condire con sale e pepe. Formare delle polpette di 70/80 g, poi passarle prima nella fecola di patata, nell’uovo sbattuto e poi nella farina di riso. Friggere nell’olio a 180°C. Stufare le zucchine, aggiungere un po’ di aglio e il brodo vegetale. Far cuocere per qualche minuto, condire con sale e pepe e qualche goccia di limone. Infine frullare il tutto in un mixer o frullatore. Swiss Diamond Hotel Morcote

Ingredienti per 4 persone: • 100 g pane bianco raffermo • 1 dl latte • 300 g carne di spalla di vitello tritata • 150 g collo di maiale tritato • 20 g prezzemolo tritato • 40 g cipolla tritata • 1 uovo • 40 g parmigiano • 7 g sale • 1 pizzico pepe bianco • 10 g olio evo • 30 g olio di semi • 20 g salvia e rosmarino • 15 g pinoli tostati Preparazione:

Tagliare il pane a cubetti e mettere a bagno nel latte. Con l’olio evo stufare la cipolla e, alla fine, aggiungere il prezzemolo e lasciar affreddare. Strizzare il pane (lasciando comunque la metà del latte) e schiacciarlo bene con una forchetta. Mischiare tutti gli ingredienti e condire. Formare 4 polpette, saltare 4 minuti per lato a fuoco medio in una padella antiaderente con l’olio di semi e le erbe. Servire con salsa d’arrosto e purea di patate e/o verdure, infine cospargere con i pinoli tostati. Principe Leopoldo Lugano

Ingredienti per 4 persone: • 400 g di baccalà • 100 g di patate • Zeste di mezzo limone • q.b. di sale e pepe • 20 g di prezzemolo tritato • 300 g di cipolle rosse • 1C di olio evo • 1C di aceto di riso Preparazione:

Prendere del baccalà (va benissimo anche avanzato, cotto precedentemente in umido, magari con le patate). Amalgamare bene il pesce, le patate, la scorza di limone, un uovo, il pepe se necessario, il prezzemolo tritato. Formare delle palline da 40 grammi, infarinarle leggermente, passarle nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato. Prendere delle cipolle rosse, magari di Tropea, pelarle, sminuzzarle finemente e cuocere a fuoco moderato con coperchio, con un cucchiaio di olio evo, per circa 30 minuti. Aggiungere sale e pepe e un cucchiaio di aceto di riso. Friggere le polpette di baccalà in olio preriscaldato a 170°C fino a che siano belle dorate. Servire accompagnate dalla composta di cipolle rosse calda. 6805 La Palazzina Mezzovico


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CERNIA, CALAMARETTI E GAMBERONI

POLENTA E FUNGHI IN POLPETTA

LA VERSIONE DEI DUE SUD

FRANCK OERTHLE

ANDREA MUGGIANO

DOMENICO RUBERTO

Ingredienti per 4 persone: • 600 g di scarti di filetto di cernia • 60 g di albume • 8 ml colatura di alici • 20 g di prezzemolo tritato • Sale & pepe q.b. • 4 calamaretti puliti • 4 code di gamberoni Black Tiger • Olio d’oliva per rosolare • Insalata, fiori commestibili e salsa di pomodoro per la guarnizione Preparazione:

Tritare gli scarti della cernia non troppo fine, mescolare con l’albume e finire la farcia con il prezzemolo tritato. Condire con sale, pepe e colatura di alici. Formare dei dischi da 7 cm con un peso di 120 grammi. Tagliare i calamaretti ad anelli sottili, incidere le code dei gamberoni a farfalla e marinarli con sale e succo di limone. Scottare i calamaretti brevemente, rosolare i gamberoni e le polpette di cernia. Tenere al caldo. Posizionare la polpetta al centro di un piatto da portata con i gamberoni e i calamaretti e guarnire con la salsa di pomodoro, insalata e i fiori. Arté al lago Lugano

Ingredienti per 4 persone: • 500 ml di acqua • 125 g di farina di mais ticinese per polenta • q.b. di burro • 200 g di funghi (porcini, chanterelles) • 1 ciuffetto di prezzemolo • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • 1 spicchio di aglio • 50 ml di vino bianco secco • q.b. sale e pepe nero macinato al momento Preparazione:

Far bollire l’acqua con una noce di burro, salare e versare a pioggia la farina di mais mescolando con una frusta. Cuocere a fiamma bassa per almeno 1 ora, aggiustare di gusto e riporre la polenta in un recipiente per farla raffreddare. Pulire i funghi e tagliarli in fette non troppo sottili, tritare il prezzemolo. In una padella versare l’olio, lo spicchio d’aglio schiacciato, lasciarlo profumare a fuoco dolce per qualche secondo ed unire i funghi. Trifolare a fiamma viva, sfumare con il vino bianco e cuocere per 5 minuti, poi togliere lo spicchio d’aglio, aggiungere il prezzemolo e regolare di sale e pepe. Lasciar raffreddare i funghi e tritarli al coltello. In una ciotola unire la polenta fredda con i

funghi, quindi lavorare il composto fino ad ottenere una massa omogenea. Formare delle polpette, friggerle in abbondante olio di semi. Moncucchetto Lugano

Ingredienti per la polpetta: • 400 g pasta per luganighetta • 5 g Sale • ½ cucchiaino finocchietto • ½ cucchiaino peperone crusco macinato • ½ cucchiaino pepe al mortaio Per la polenta: • 100 g farina di polenta «Terreni alla Maggia» • 1 dl latte • 1 dl acqua • 50 g burro Per la cipolla stufata: • 200 g cipolla di Tropea • Olio evo • Brodo vegetale • Aceto di vino rosso • Sale Guarnizione: • Cime di rapa • Ricotta silana affumicata Preparazione:

Formare delle classiche polpette amalgamando con cura tutti gli ingredienti. Disporre su una placchetta e coprire con la pellicola. Preparare la polenta con procedimento classico (far bollire la parte liquida aggiungendo a pioggia la farina) e completare la mantecatura con il burro. Mettere a macerare la cipolla tagliata a julienne con l’aceto, il sale e un pizzico di zucchero per 4 ore. Dopo la macerazione stufare la cipolla in casseruola aggiungendo del brodo vegetale. I due Sud Hotel Splendide Royal Lugano


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JOAN ROCA «PER UNA VOLTA NON CUCINO» INTERVISTA ALLO CHEF SPAGNOLO

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al 2009 può vantare le tre stelle Michelin nel suo ristorante El Celler de Can Roca di Girona che in questi ultimi anni è stato tra gli indirizzi imperdibili per i gourmand di tutto il mondo. Joan Roca è uno di quegli chef che, nella storia della gastronomia, resterà negli annali, anche grazie ai due fratelli che insieme a lui gestiscono uno dei templi della cucina d’avanguardia: lui è il padrone indiscusso della cucina, Josep è sommelier e Jordi è pasticcere, tra i più creativi del “dolce” panorama internazionale. Non è la prima volta che, proprio dalla Costa Brava, le nuove tendenze culinarie invadono pacificamente il resto del mondo: era già successo con El Bulli di Ferran Adrià, il padre della cucina mo-

Joan non conosce la Svizzera, ce lo confessa all’inizio dell’intervista, aggiungendo poi che sfrutterà la sua partecipazione a Lugano Città del Gusto per andare alla ricerca di sapori e prodotti tradizionali del nostro territorio. Arriverà in città proprio durante i giorni della golosa kermesse, per un incontro che è destinato ad essere tra gli appuntamenti irrinunciabili del suo programma. Si parlerà di cibo e turismo e di come le due realtà si leghino costantemente. Cos’ha di particolare a livello gastronomico la Costa Brava? Ha una tradizione culinaria che ha percorso diversi secoli e alla quale ancora oggi siamo legati. E poi c’è anche una biodiversità climatica che si traduce in

È IN ARRIVO A LUGANO CITTÀ DEL GUSTO JOAN ROCA, CHEF TRE STELLE MICHELIN TRA I MIGLIORI DEL MONDO lecolare, che negli anni ’80 fu il ristorante simbolo di una nuova era di cuochi. Da Roses a Girona il passo è breve, e oggi si può ben dire che la Catalogna sia una delle aree più prolifiche nel settore dell’enogastronomia di qualità, con in vetta proprio i fratelli Roca. A Girona c’è un piccolo aeroporto; qui ogni giorno sbarcano da diversi Paesi d’Europa (e non solo) i turisti dell’enogastronomia, quelli alla ricerca della cena da ricordare per sempre, con i piatti di Roca entrati ormai nell’immaginario gourmet collettivo.

una grande varietà di prodotti e ingredienti di qualità eccezionale, ai quali ci ispiriamo e che cuciniamo con la massima creatività. Geograficamente, Girona e i suoi dintorni contano su diversi microclimi in una singola regione, qualcosa di eccezionale. Dall’alta montagna dei Pirenei, con le brezze transalpine, fino alla costa mediterranea: il tutto in una sola regione. Durante le 4 stagioni abbiamo una varietà di prodotti autoctoni davvero notevole: questo ci è di grande ispirazione in cucina. Il nostro menu, ad esempio, è lo specchio di quello che la


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stagione e la regione ci offrono durante l’anno, insomma siamo una zona davvero privilegiata. Naturalmente anche il vino è parte della nostra cultura, del nostro modo di vivere, di costumi antropologici che vengono da tempi remoti. Nelle nostre terre, basilari sono i piccoli produttori e le persone che lavorano trasmettendo la cultura locale attraverso un lavoro molto impegnativo. Secondo lei, cibo e vino sono uno dei principali fattori di attrazione nel turismo? Certamente! La cucina contemporanea è nel momento migliore e più fertile della sua storia: nei tempi passati non ci sono mai stati così tanti talenti nelle cucine, talenti che sono diversi e unici in base alla provenienza geografica e alla ricchezza delle personalità dei singoli chef. Per me è una certezza: i grandi e ambiziosi progetti gastronomici favoriscono il turismo. Pregi e difetti del lavoro in famiglia? La nostra è una collaborazione fraterna quotidiana. Ognuno di noi tre si occupa del suo settore, io sto in cucina, Josep tratta di vini e accoglienza in sala, mentre Jordi si occupa dei dessert. Quando però dobbiamo decidere per un nuovo piatto, lo facciamo sempre insieme dal momento che abbiamo un buon dialogo. Questo è, di sicuro, uno dei pregi del lavoro di gruppo: poter contare su più punti di vista e prospettive ci arricchisce e ci aiuta a prendere decisioni ponderate e vincenti. D’altro canto il rovescio della medaglia è che, per prendere una decisione, ci mettiamo il triplo del tempo!

UN TURISMO SEMPRE PIÙ… GOLOSO! A raccontare le infinite potenzialità dell’enogastronomia come volano turistico, insieme a Joan Roca, ci saranno anche il professor Lorenzo Cantoni, responsabile della cattedra UNESCO dell’USI, dedicata a tecnologie digitali per la comunicazione, turismo sostenibile e patrimonio mondiale. Con loro, anche Maria Dolors Vidal Casellas, direttrice della cattedra “Gastronomia, Cultura i Turisme” all’università di Girona, in Spagna.

Sarà un’occasione unica per riflettere sull’importanza del cibo nell’ambito delle culture e sul suo ruolo nella promozione del turismo. L’iniziativa è promossa dalla cattedra UNESCO dell’USI, in collaborazione con Lugano Città del Gusto 2018. L’incontro “Cultura, gastronomia e turismo” si svolgerà al Palazzo dei Congressi il 14 settembre alle ore 18.00. L’evento è aperto a tutti: iscrizione sul sito www.luganocittadelgusto.ch


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CIBO E SALUTE, PAROLA AGLI ESPERTI INTERVISTA A PAOLO DI MURO

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angiare bene per avere una vita più sana: tra gli appuntamenti di Lugano Città del Gusto c’è anche un intero programma dedicato proprio all’alimentazione sana, curato dalla Fondazione del Cardiocentro Ticino. Paolo Di Muro, responsabile Servizio Cardiologia riabilitativa e preventiva, ci racconta più da vicino i temi sul piatto tra il 13 e il 23 settembre. Come mai il Cardiocentro ha scelto di partecipare a LCDG? Il Cardiocentro è da sempre impegnato nella promozione, sul territorio, dei fattori protettivi della salute e ha nel primario, il prof. Moccetti, un esempio di longevità sana. L’invito è stato quindi accolto con molto piacere dalla Direzione. Come definirebbe il vostro ciclo di conferenze per Lugano Città del Gusto? Mi auguro che le relazioni che presenteremo offriranno spunti per aiutare a comprendere come il gusto della tavola e la salute non si contrappongano. Non basta però accontentarsi di mangiare, dobbiamo soprattutto nutrire il nostro corpo. Un incontro analizzerà anche il mondo delle emozioni che che si trasformano in cibo cibo: quanto sono importanti? Sono lieto che un nostro nutrizionista abbia deci-

so di approfondire questo argomento. Mangiare per ragioni emotive o in relazione a stati emotivi è una delle principali cause di una relazione conflittuale con il cibo, che può sfociare nel disturbo da alimentazione incontrollata. È stimato che circa il 75% del mangiare in modo eccessivo sia dovuto alle emozioni. Qual è l’errore più diffuso nelle credenze comuni sull’alimentazione sana? I luoghi comuni nella nutrizione sono tanti. Il dilagare dell’industria del dimagrimento ha portato ad un susseguirsi di diete che non fanno altro che aggiungere confusione. Occorre agire sulla soluzione del problema facendo diventare la salute, di cui la nutrizione è una parte, materia di studio nel piano scolastico.

“NON È FAME...” 18.09 – ORE 16.00 / 17.00 Palazzo dei Congressi Fabrizio Vaghi, dietista ASDD - nutrizionista, sarà il relatore di questo incontro dedicato a un tema caro a molti di noi. Perché a volte non è fame, ma solo voglia di... Insieme all’esperto si esplorerà il mondo delle emozioni che si trasformano in cibo. Altri eventi su Cibo e salute sul sito www.luganocittadelgusto.ch


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MAESTRO MARTINO: AMBASCIATORE DEL GUSTO TICINESE DI MARTA LENZI REPETTO

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centro della cultura gastronomica europea è nelle valli delle nostre alpi. Sembra una affermazione azzardata? Per niente! Il più importante cuoco per lo sviluppo della gastronomia moderna europea è partito proprio dal piccolo villaggio bleniese di Torre a metà del 1400. Dopo una ricca esperienza nella sua terra, Maestro Martino lavora presso le grandi corti italiane e alla corte papale, al servizio di diplomatici, condottieri e papi: alla corte degli Sforza, per il cardinale Trevisan, per papa Paolo II e papa Sisto IV, e infine per il milanese Gian Giacomo Trivulzio, rivoluzionando la cucina e i gusti dell’epoca. Un personaggio che deve inquadrarsi storicamente all’interno di quella vivace migrazione artigianale che, nel caso della Valle di Blenio, ai tempi territorio del Ducato di Milano sotto l’egemonia della signoria viscontea e, in seguito, degli Sforza, si caratterizza soprattutto per le profonde conoscenze dell’arte gastronomica. Tradizione creatasi per la particolare collocazione geografica, la via più diretta tra il centro d’Europa e l’Italia, dove mercanti e viandanti in ogni tempo trovavano accoglienza in ospizi e locande con uno scambio continuo di sapori. Definito Principe dei cuochi già dai suoi contemporanei, ha cambiato le abitudini culinarie dell’epoca avvicinandosi maggiormente ai gusti odierni. Nel XV secolo vi erano alcuni alimenti simbolo che dovevano essere assolutamente presenti sulle tavole dei nobili, come la selvaggina di piuma, molte spezie e l’oro. Martino è il primo cuoco che nobilita ingredienti semplici come verdure e uova, utilizzan-


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do soprattutto l’olio ed erbe aromatiche, al posto di lardo, burro, agresto (salsa di mosto d’uva acerba con aggiunta di spezie e miele). Propone tante ricette per il pesce, e non solo per i periodi di Quaresima secondo i precetti religiosi. Oggi queste scelte possono sembrare banali, ma per l’epoca erano una vera e propria rivoluzione e sembrano voler sottolineare già una particolare attenzione anche verso la salute. Nel suo ricettario Libro de arte coquinaria appare inoltre per la prima volta una ricetta per la polpetta, piatto simbolo di Lugano Città del Gusto, anche se con un significato un po’ diverso da quello attuale: ci si riferiva al taglio di carne utilizzato, cioè la polpa, che non veniva tritata ma battuta energicamente con il dorso del coltello per poi essere avvolta su se stessa e cotta allo spiedo! Per tutto questo e tanto altro, oggi è considerato a livello mondiale il primo cuoco moderno della Storia.

I BENEFICI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE Gli studi scientifici dimostrano che la salute si costruisce a tavola, sulla base del cibo che mangiamo. Mangiare sano, oltre a fortificare il sistema immunitario contribuendo a proteggere l’organismo da alcune malattie non direttamente legate alla nutrizione, aiuta a prevenire e a trattare molte malattie croniche come l’obesità, l’ipertensione arteriosa, le malattie dell’apparato cardiocircolatorio, le malattie metaboliche, il diabete tipo2 e alcune forme di tumori. Il 17 novembre, Fondazione IBSA, alimenterà il dibattito sul tema, presso gli spazi di Villa Saroli con un workshop dedicato alle famiglie, intitolato «Dalla scienza ai fornelli, sana alimentazione e prevenzione nutrizionale per tutta la famiglia» e la tavola rotonda «Prevenzione oncologica

attraverso alimentazione e stile di vita, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro aggiorna nel 2018 le raccomandazioni sulla base dell’analisi delle più recenti evidenze scientifiche». Fondazione IBSA si impegna attivamente per promuovere la divulgazione scientifica di qualità, diffondendo principi e conoscenze e incoraggiando una maggiore consapevolezza su temi legati alla salute e al benessere delle persone. Oggi non basta solo promuovere la ricerca scientifica, ma occorre educare alla cultura della scienza, affinché pure i non esperti possano valutare e orientarsi al meglio fra le complesse informazioni a disposizione, specie sul web. Per maggiori informazioni: www.ibsafoundation.org


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QUANDO IL CASARO SCENDE IN CITTÀ INTERVISTA A RENATO BONTOGNALI

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ono in arrivo: per una volta si invertiranno le parti e saranno proprio loro, i produttori di formaggio d’alpe, a scendere in città per portare tutto il gusto di montagna nel cuore di Lugano. Il prossimo 15 e 16 settembre, Piazza Castello si trasformerà nella Piazza dei Formaggi, ospitando produttori (non solo d’alpe) da tutto il Ticino. Il formaggio è una delle bandiere della Svizzera gastronomica e i formaggi di casa nostra non sono da meno rispetto ad altre realtà più iconiche che hanno saputo farsi conoscere a livello internazionale. La ciliegina sulla torta del mondo caseario locale sono i formaggi d’alpe, unico prodotto DOP (Denominazione di origine protetta) del nostro cantone. Una vera e propria chicca che conta sempre più appassionati. Da sempre, uno dei più grandi sostenitori del Formaggio d’alpe ticinese DOP è Renato Bontognali, per 10 anni presidente (e fondatore) di ATIAF. La sua è una vita intera dedicata all’arte del formaggio: da figlio di agricoltori ha imparato a mungere le vacche da bambino, è diventato un tecnico in casearia, è stato ispettore del latte e ha aiutato i contadini peruviani a costruire caseifici sulle Ande. Una passione senza tempo che Bontognali ha trasformato in una sorta di missione: parlando con lui di formaggio, ci si accorge da subito che non si tratta solo di un alimento, ma di molto altro. La vera forza dei formaggi d’alpe ticinesi è il latte crudo, argomento che ha fatto discutere in passato, ma che oggi, seguendo gli standard di igiene e trasporto, non è più un rischio quanto piuttosto un valore aggiunto racconta Bontognali, che prosegue «I formaggi da latte crudo, infatti, si distinguono per il loro sa-


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PIAZZA DEL FORMAGGIO 15 - 16.09.2018 ORE 10.00 / 18.00

Piazza Castello, Lugano I produttori ticinesi «invadono» pacificamente Lugano portando in città i loro prodotti: un’occasione per conoscere meglio il lavoro del casaro e i suoi prodotti.

FORMAGGIO, GUSTO E QUALITÀ 20.09.2018 ORE 18.00 / 20.00

Palazzo dei Congressi, Lugano Laboratorio con degustazione alla scoperta delle proprietà nutritive e delle mille sfaccettature di gusto del mondo dei formaggi. pore: nei formaggi d’alpe sono tantissime le variabili che rendono unico un prodotto. A partire dalla flora di montagna che letteralmente profuma il latte estivo sui pascoli, fino ad arrivare alla maestria e alla passione con cui il singolo casaro lavora la materia prima: la DOP ticinese non ha nulla da invidiare ai blasonati formaggi svizzeri che si sono ritagliati una fetta del mercato internazionale. I formaggi d’alpe, invece, continuano ad essere un prodotto di nicchia, ma di qualità davvero invidiabile. Volendo rendere omaggio al lavoro romantico e quasi eroico di quei casari che passano l’estate in cima alle nostre montagne, scendendo solo quando le grandi forme di formaggio DOP sono pronte per i nostri palati, Lugano Città del Gusto sarà un’occasione per scoprire i sapori e i volti dei grandi formaggi locali, troppo spesso relegati dal panorama nazionale a prodotti di serie B. Negli anni la qualità del latte e dei formaggi ticinesi è molto migliorata, ma al contempo sono diminuite le aree agricole e gli stessi agricoltori. Una volta, le ispezioni in cantina raccontavano di formaggi di

qualità mediocre, ma l’introduzione dei fermenti lattici a partire dagli anni ’70, e poi l’obbligo federale nel ’96, hanno migliorato molto la situazione. I casari erano scettici all’inizio, poi piano piano hanno iniziato a veder i risultati e oggi nessuno tornerebbe indietro. All’epoca è stato un lavoro duro, ma ne è valsa la pena, visti i risultati dei formaggi di oggi. D’altra parte, io dico sempre che il casaro è un pastore di microbi…. C’è ironia, ma anche tanto orgoglio nelle parole di Renato Bontognali, pensionato che ha lasciato ai giovani gli incarichi in diverse associazioni di settore, ma che continua ad essere un punto di riferimento per il mondo caseario ticinese. Nell’anno in cui la Fondazione della Settimana del Gusto ha designato il formaggio come prodotto simbolo, a dare man forte al ricco programma di Lugano Città del Gusto, di cui un’intera sezione sarà dedicata proprio al mondo del formaggio, sarà lui, chiamato come esperto a valutare il miglior formaggio locale, piuttosto che a dispensare preziosi consigli sull’abbinamento ideale tra frutta e formaggi insieme alla collega Meret Bissegger.

ASTA DEL FORMAGGIO 21.09.2018 ORE 18.00 / 20.00

Palazzo dei Congressi, Lugano Per aggiudicarsi alcune forme di formaggio rigorosamente made in Ticino, basta alzare la mano!

PREMIAZIONE «IL MIGLIOR FORMAGGIO TICINESE» 22.09.2018 ORE 17.30 / 18.30

Palazzo dei Congressi, Lugano Una giuria composta di esperti e appassionati di formaggi, presieduta da Renato Bontognali, premia il miglior prodotto del Ticino. Info e riservazioni su www.luganocittadelgusto.ch


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CORRIERE DEL TICINO

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Fino al 22 settembre

IL GUSTO AL CENTRO 11X I N O U B

APPUNTAMENTI AL CENTRO Per l’occasione, la Mall del centro si trasformerà in un tipico mercato ticinese con la possibilità di degustare prodotti locali. Vi aspettiamo nei seguenti giorni: Giovedì 13.9 Venerdì 14.9 Sabato 15.9

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Valido dal 10 al 29 settembre 2018. *Buono utilizzabile nel vostro Ipermercato Coop Canobbio Resega. Consegnare il buono alla cassa. Il buono può essere utilizzato una sola volta. Non cumulabile con altri buoni. Alcolici esclusi. Coop non vende alcolici ai minori di 18 anni.

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Valido fino al 29 settembre 2018. *Valevole presso la Farmacia Coop Vitality del Mercato Resega. Consegnare il buono alla cassa. Utilizzabile una sola volta e non cumulabile con altri ribassi. Non valevole su medicamenti su ricetta, latte in polvere per neonati, carte regalo e servizi.


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bevanda calda gratuita*

Valido fino al 29 settembre 2018. *Valevole unicamente presso il Ristorante Coop del Mercato Resega. Presentare il buono al momento del pagamento. È possibile un solo buono per persona.

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Valido fino al 29 settembre 2018. *Non cumulabile con altri buoni. Esclusi riparazioni, prestazioni di servizio, ordinazioni speciali, abbonamenti di telefonia mobile, carte prepagale e buoni regalo.

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Valido fino al 29 settembre 2018. *Buono non cumulabile e non combinabile con altre azioni. Non valido sull‘acquisto delle carte regalo. Valido presso il punto vendita Dosenbach, presso il Centro Mercato Resega.

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POLPET-TI AMO! LA RASSEGNA «BUONA E GIUSTA» OFFICIAL RESTAURANTS

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n’invasione di polpette a Lugano e in tutto il distretto! La Città del Gusto, nel mese di settembre, si è fatta promotrice di una rassegna gastronomica che coinvolge 44 ristoranti locali. Cercando di rivitalizzare la piazza gastronomica, nel suo piccolo la kermesse sarà una ghiotta occasione per assaggiare le polpette, il piatto simbolo della manifestazione, che guarda alla tradizione, ma anche alla contemporaneità.

Se, infatti, le «polpette della nonna» restano inarrivabili nel cuore di molti di noi, i ristoranti del Luganese proporranno antiche e nuove ricette di un piatto che si presta ad infinite interpretazioni. A base di carne, pesce, verdura; fritte, al forno, in umido: un piatto che permette di non buttare nulla e di essere una delle pietanze più etiche e antispreco in cucina. Basterà consultare l’elenco degli Official Restaurants di Lugano Città del Gusto e… buon appetito!

DOVE:

6805 La Palazzina

Via Cantonale 1 6805 Mezzovico www.6805lapalazzina.ch

Ai Giardini di Sassa

Villa Sassa Hotel Residence and Spa Via Tesserete 10 6900 Lugano www.villasassa.ch

Al Faro

Riva Paradiso 36 6900 Lugano-Paradiso www.alfaroparadiso.ch

Antica Osteria Calprino

Via Carona 28 6900 Lugano-Paradiso www.osteriacalprinoghiotticlub.ch

Antica Osteria del Porto

Via Foce 9 6900 Lugano www.anticaosteriadelporto.ch

Argentino Bistrot & Pizza

Piazza riforma 6900 Lugano www.ristoranteargentino.ch

Cantinone

Piazza Cioccaro, 8 6900 Lugano www.cantinonelugano.ch

Casa del Vino Ticino

Via Ghitello 3 6834 Morbio Inferiore www.casadelvinoticino.ch


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Charlie Moto Bistrot

Via Zurigo 3 6900 Lugano www.charliemotobistrot.ch

Ciani Lugano

Piazza Indipendenza 4 6900 Lugano www.cianilugano.ch

Da Candida

Via Marco 4 Campione d’Italia www.dacandida.net

Osteria Gallo d’Oro

Via Cantonale 3A 6964 Lugano-Davesco Soragno www.osteriagallodoro.ch

Osteria Winebar Trani Via Cattedrale 12 6900 Lugano www.trani.ch

Porto Pojana Ristorante Terminus

Gabbani

Via Poiana 53 6826 Riva San Vitale www.portopojana.ch

Grotto dei Pescatori

Via Roncone 22 6927 Collina d’Oro www.resortcollinadoro.com

Piazza Cioccaro 1 6900 Lugano www.gabbani.com Caprino 6823 Lugano www.grottodeipescatori.ch

Grotto Grillo

Via Ronchetto 6 6900 Lugano www.grottogrillo.ch

Grotto Pojana

Via Pojana 63 6826 Riva San Vitale www.grottopojana.com

I due Sud

Hotel Splendide Royal

Riva Antonio Caccia 7 6900 Lugano www.splendide.ch

La Cucina di Alice

Riva Vincenzo Vela 4 6900 Lugano www.lacucinadialice.ch

La Dispensa

Via della Posta 4 6900 Lugano www.facebook.com/ladispensalugano

La Fattoria di Guido Sassi Via degli Albrizzi 3 6900 Lugano www.lafattoriadiguidosassi.ch

Metamorphosis

Palazzo Mantegazza - Riva Paradiso 2 6900 Lugano-Paradiso www.metaworld.ch

Moncucchetto

Via M. Crivelli Torricelli 27 6900 Lugano www.moncucchetto.ch

Resort Collina d’Oro

Ristorante Agua

Piazza Riforma 1 6900 Lugano www.facebook.com/AguaLugano/

Ristorante Al Barilotto

Via Silvio Calloni 18 6900 Lugano www.ristorante-al-barilotto.ch

Ristorante Buffet della Stazione Piazzale della Stazione 6900 Lugano www.ristorantebuffetdellastazione.ch

Ristorante Caffè Olimpia Piazza Riforma 1 6900 Lugano www.ristoranteolimpia.ch

Ristorante Grand Café Al Porto Via Pessina 3 6900 Lugano www.grand-cafe-lugano.ch

Ristorante La Cucina

Kurhaus Cademario Hotel & Spa Via Kurhaus 12 6936 Cademario www.kurhauscademario.com

Ristorante La Palma

Piazza Borromini 6816 Bissone www.palmabissone.ch

Ristorante La Rucola

Grand Hotel Villa Castagnola Via Castagnola 31 6900 Lugano www.villacastagnola.com

Ristorante Principe Leopoldo

Via Montalbano 5 6900 Lugano www.leopoldohotel.com

Ristorante Tango Piazza riforma 10 6900 Lugano www.tango-ti.ch

Ristorante Vetta S. Salvatore

Funicolare Monte San Salvatore Via delle Scuole 7 6902 Lugano-Paradiso www.montesansalvatore.ch

Ristorante Vicania

Sentée dal Alp Vicania 6921 Vico Morcote www.ristorantevicania.ch

Sass Cafè

Piazza Riforma 9 6900 Lugano www.sasscafe.ch

Seven Lugano | the restaurant

Via Stauffacher 1 6900 Lugano www.seven.ch/the-restaurant_it

Swiss Diamond Hotel

Riva Lago Olivella 29 6921 Vico Morcote www.swissdiamondhotel.com

Tabla Restaurant & Lounge

Via ai Canvetti 15 6926 Montagnola (Collina d’Oro) www.tablalugano.ch

The View Lugano

Via Guidino, 29 6900 Lugano-Paradiso www.theviewlugano.com

Trattoria - Pizzeria Galleria Via Giosuè Carducci 4 6900 Lugano www.trattoriagalleria.ch

Tsukimi Tei

Hotel Parco Paradiso Via Carona 27 6900 Lugano-Paradiso (c/o Hotel Parco Paradiso) www.parco-paradiso.com


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TUTTO IL BUONO DELLA VALLE VERZASCA INTERVISTA AD ALESSANDRO SPEZIALI

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LA VALLE VERZASCA NEL PIATTO SABATO 15.09.2018 ORE 12.00

Grotto Efra, Sonogno

Pranzo tipico a base di prodotti locali in occasione di Lugano Città del Gusto. Info su www.luganocittadelgusto.ch

on dire mai ai turisti della domenica quanto è buona la Valle Verzasca! Tanta bellezza svelata ha dato molta visibilità a una località autentica e lontana dal caos della metropoli: la presa d’assalto di quelle che sono state rinominate le Maldive di Milano si limita però spesso a qualche selfie scattato prima di scomparire nel tardo pomeriggio, di nuovo verso il cemento. In realtà, i turisti mordi e fuggi si perdono molto, moltissimo della vera Verzasca. Territorio da esplorare non solo a livello naturalistico e paesaggistico, la valle conta nel suo DNA anche molte prelibatezze. D’altra parte, oggi sappiamo molto bene che la cultura di un luogo passa anche attraverso le sue usanze alimentari e i suoi sapori tradizionali. Da questa valle , ad esempio, prende il nome una capra in pericolo di estinzione: la nera della Verzasca. Si tratta di una tipologia di razza adatta alla produzione di latte e di carne che regala ottimi formaggi freschi e anche piatti come la capra bollita, magari da abbinare con una bella polenta. A questo proposito, è ancora attivo il Mulino di Frasco, di cui si hanno notizie dal lontano 1800 e che oggi produce due tipi di farina – mais e segale – per veri intenditori: un’icona delle tradizioni agroalimentari legate al mondo rurale, che oggi trovano nuova linfa vitale anche nei progetti portati avanti secondo un piano di sviluppo regionale. Come ci ha spiegato Alessandro Speziali, Coordinatore di progetti regionali, Coinvolgendo la popolazione e tutti gli enti pubblici sono stati identificati i progetti più importanti e urgenti. Raccolti nel

“Masterplan Verzasca 2030” danno forma a un vero e proprio piano di sviluppo della Valle Verzasca che intende stimolare la residenza primaria e aumentare i posti di lavoro, proteggere il patrimonio paesaggistico e promuovere un turismo davvero sostenibile. In stretta collaborazione con i Comuni, la Fondazione Verzasca ha assunto il ruolo di Agenzia di sviluppo e si occupa della concretizzazione di progetti d’interesse locale e regionale. Un obiettivo che passa anche attraverso il cibo: i formaggi di latte di capra, la polenta del mulino locale, le trote pescate nelle limpide acque della Verzasca che raccontano un territorio con risorse non solo naturalistiche, ma anche culinarie e che trovano ogni anno la loro espressione nell’evento enogastronomico Güstem er Verzasca.


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© Claudia Link

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BERE BIO: DAL PRATO ALLA BOTTIGLIA

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rbe, fiori, piante, spezie: non è il laboratorio di un piccolo alchimista, ma il retrobottega di Martino, in arte Terra Matta, realtà già nota agli amanti della birra artigianale che punta in alto. A queste latitudini, c’è già profumo di montagna. Anzi, delle nostre montagne. A Sagno, nel tappeto verde di un giardino nel cuore del borgo storico, c’è un puzzle di aromi che sono andati a comporre, in pochissimi anni, uno dei prodotti cult del Ticino da bere. Mescolato alle erbe c’è l’alcol: sembra semplice la ricetta del gin, ma per fare il Gin Bisbino c’è voluto qualcosa di ben diverso dalla miscelazione degli ingredienti base. Infatti, nel mix che ha portato 4 under 40 ticinesi DOC a realizzare il distillato che ha rubato il cuore ai gin lover locali (e non solo), ci sono diversi ingredienti segreti. Martino Mombelli, Giona Meyer, Rupen Nacaroglu e Damiano Merzari, però, non sono intenzionati a svelarli. Per realizzare un prodotto che piace, deve piacerti il prodotto: è una regola di mercato, una di quelle che non mentono mai.

E quindi, anche se non sapremo mai le due erbe che, insieme a ginepro, coriandolo, verbena e melissa, compongono i cosiddetti «botanicals» del Gin Bisbino, di sicuro possiamo parlare di una buona, «aromatica» dose di passione e coraggio. In effetti, non era semplice intraprendere il progetto ambizioso di un gin biologico al 100% in Ticino. Se, spostandosi più a Nord, queste sono realtà all’ordine del giorno, da noi il concetto di BIO molto spesso ha ancora bisogno di una spiegazione. Gin biologico significa che «tutti gli ingredienti utilizzati (etanolo da cereali, erbe, bacche e fiori essiccati) provengono da aziende agricole e/o trasformatori che seguono le direttive e i principi dell’agricoltura biologica», come ci spiega Martino Mombelli, «un’azienda specializzata si occupa di questa certificazione, verificando che l’intera filiera del biologico venga rispettata. Nella pratica la coltivazione delle erbe aromatiche, che avviene nei giardini storici di Sagno, si traduce semplicemente in una forma di agricoltura naturale rispettosa del suolo, dell’ambiente e della salute dei lavora-

tori e dei consumatori.» Fatto 30, il team Bisbino ha deciso di fare 31: con la stessa logica di rispetto e passione per il territorio ticinese, nasce l’Amaro Generoso. Come il suo «fratello maggiore» prende il nome di un monte ticinese tra i più conosciuti e amati; dalla tradizione locale prende ispirazione rifacendosi al tradizionale «medeghett», antico liquore della Valle di Muggio; naturalmente, anche in questo caso, c’è la certificazione BIO.

DISTILLATI E AMARI «AD ALTA QUOTA» 14.09 E 19.09 ORE 19.00 / 20.00

Laboratorio e degustazione alla scoperta di due prodotti naturali e biologici dedicato agli amanti del buon bere. www.luganocittadelgusto.ch


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IL RITORNO A CASA DELL’ALBORELLA

C’

era una volta il pesciolino amato da tutti, locali e turisti, e che, nel tempo, era diventato un po’ la bandiera del Lago Ceresio a tavola. C’era una volta e, ormai da diversi anni, non c’è più. Di alborelle, infatti, nelle acque di Lugano, non c’è più traccia da tempo. Ma la speranza è l’ultima a morire e c’è chi non si arrende all’idea di lasciare campo libero al gardon, il nuovo arrivato che ha soppiantato i noti pesciolini da frittura. C’è infatti chi ancora crede nel ripopolamento delle alborelle nel Lago Ceresio: qualche settimana fa, seimila piccoli «neonati» di alborella nati in piscicoltura a Brusino Arsizio si sono trasferiti in città, in alcune gabbie flottanti proprio di fronte al LAC. Qui, stanno crescendo in condizioni protette e, se tutto va per il verso giusto, saranno pronte a breve per essere liberate. «Di strada da fare ce n’è ancora molta», ci spiega Raimondo Locatelli, giornalista e tra i maggiori esperti di pesce d’acqua dolce della nostra zona, «ma ci sono delle speranze, soprattutto dopo che, solo qualche tempo fa, un pescatore di Caslano ha documentato di aver pescato nel nostro lago la prima alborella, dopo anni di completo silenzio. Sono timidi segnali, ma sono in molti a lavorare al progetto di ripopolamento a partire dal Dipartimento del territorio, divisione caccia e pesca. Insomma, è giusto sperarci ancora». Ad auspicare il ritorno delle amate alborelle sono, in primis, i pescatori che ancora si ricordano di quando addirittura si pescavano con le mani, ma anche i tantissimi gourmet che oggi devono scegliere pesci diversi quando escono a ce-

INTERVISTA A RAIMONDO LOCATELLI


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na nei nostri ristoranti. Dal canto loro, i pescatori ticinesi non riescono a far fronte alle richieste dei locali gastronomici che continuano a proporre nei loro menu le specialità lacustri locali: coregone e lucioperca in primis. Molto diffuso in cucina (e nello specchio d’acqua ticinese) è il gardon, la tipologia ittica che ha progressivamente soppiantato le alborelle e che, col tempo, abbiamo imparato ad apprezzare a tavola. Nel frattempo, il Verbano ha vinto la sua sfida riuscendo a riportare un discreto numero di alborelle nel Lago Maggiore, ora tocca alla nostra Lugano.

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COREGONE IN CARPIONE Ricetta da «Ticino a tavola» di Maryton Guidicelli e Luigi Bosia, Edizioni S. Giorgio, Muzzano (1998) Selezionata e citata nel volume «Pesce di Lago nella storia e nella tradizione gastronomica della Regione Insubrica» di Raimondo Locatelli e Massimo Del Canale INGREDIENTI (6 persone) - 6 coregoni (di circa 200g) - Olio di arachide - Farina - Sale e pepe - 1 cipolla - 1 carota - 1 spicchio d’aglio - Salvia - Rosmarino - Prezzemolo (o altre erbe) - Aceto rosso, eventualmente vino rosso PROCEDIMENTO Dapprima, pulire e squamare i pesci, salarli ed infarinarli per friggerli nell’olio bollente profumato di salvia e rosmarino, durante circa 10 minuti. Sgocciolarli bene e disporli in un piatto fondo. In un secondo tempo: in un po’ d’olio di cottura rosolare la cipolla, l’aglio, la carota (tutti tagliuzzati). Bagnare con l’aceto (eventualmente con ½ bicchiere di vino rosso nostrano, se l’aceto risultasse troppo forte). Aggiungere le erbe e versare ancora caldo sul pesce. Il carpione si dovrebbe consumare fresco dopo non più di 24 ore di marinata, ma c’è chi assicura che vada bene anche dopo… 30 giorni!


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LUPO ALBERTO INDAGA SUL MISTERO DEL FORMAGGIO

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upo Alberto, ospite con il suo creatore Silver alla prossima Fiera del Fumetto, racconta una misteriosa (e golosa) storia ambientata a Lugano. In un’inedita versione da investigatore, il lupastro azzurro, tra i personaggi più amati del panorama del fumetto internazionale, percorrerà le strade di Lugano alla scoperta di una città gustosa, mostrandone scorci e panorami. Arte e gusto, insomma, si mescolano grazie alla collaborazione tra la Fiera del Fumetto, realtà ormai affermata giunta alla sua ottava edizione, e Lugano Città del Gusto. Fabio Baudino, insieme al figlio Luca, hanno trasformato la loro passione in uno de-

gli eventi più attesi dal pubblico di settore: dal Palazzo dei Congressi di Lugano, negli ultimi anni, sono passati i creatori di Diabolik, Tex Willer, Dylan Dog e molti altri mitici personaggi. Per raccontare una storia a metà strada tra ironia e buon cibo, quest’anno i Baudino hanno scelto proprio Silver e il suo personaggio, ideale per trasformarsi in uno Sherlock Holmes sui generis, impegnato a svelare il mistero del furto dei buchi dell’Emmental. Silver, in questo modo, ha voluto rendere omaggio ad uno dei prodotti alimentari più iconici della Svizzera: il formaggio, tema principe della Settimana svizzera del Gusto 2018. Ad aiutare Lupo Alberto nella sua strampalata impresa, ci sarà naturalmente l’ami-

co di una vita: Enrico la talpa, suo braccio destro in mille scombinate avventure, che sarà la vera mina vagante della storia. Il fumetto, una sorta di giallo-gourmet in bianco e nero, è un’occasione unica per vedere Lugano attraverso gli occhi creativi e bizzarri dell’autore. C’è da immaginare che l’albo di Lupo Alberto, in omaggio ai visitatori della Fiera, diventerà un oggetto cult per i luganesi amanti dei fumetti e non solo. Se Lugano Città del Gusto chiuderà i battenti il 23 settembre, tra il 28 e il 30 apriranno quelli della Fiera del Fumetto, con una virtuale staffetta tra eventi che lasceranno in dote alla città una buona dose di fantasiosa bontà.


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I MILLE VOLTI DEI VINI «DI CITTÀ»

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ugano Città del Gusto, ma anche del vino. Se si allarga lo sguardo all’area del distretto Luganese, si scopre una regione di grandi etichette vinicole. Molto spesso, quando si parla di «vino ticinese» siamo abituati a pensare alle vigne assolate del Mendrisiotto, oppure a quelle sui terreni sabbiosi del Sopraceneri. La grande kermesse enogastronomica luganese ci riporta anche ai vigneti dell’area cittadina e del suo circondario, altrettanto affascinanti. In un territorio relativamente ristretto come quello del canton Ticino, infatti, a farla da padrone sono le infinite sfaccettature di una terra votata alla coltura vitivinicola e affidata a realtà aziendali spesso molto piccole, caratterizzate da approcci personali tra i più diversi. C’è chi si affaccia al mondo enologico con metodi naturali nel pieno rispetto dei cicli naturali, chi cavalca l’onda del vitigno principe, il Merlot, chi tenta una diversificazione puntando su uve meno conosciute. Da Agno a Vico Morcote, da Barbengo a Taverne, passando per le panoramiche vigne «metropolitane» di Lugano, il distretto conta 32 aziende, ciascuna con prodotti e filosofie di lavoro differenti. Ad accomunare questo puzzle eterogeneo è Ticinowine, dal 1984 impegnata nella promozione dei vini di casa nostra. «Fino a che l’uva non è in cantina, è difficile dire come andrà la vendemmia», ci spiega Andrea Conconi (nella foto), direttore di Ticinowine, «se in questi giorni alcuni hanno già iniziato a raccogliere le uve bianche, per i rossi si stanno ancora giocando le ultime carte. Si guarda costantemente alle previsioni meteo, sperando che gli ultimi giorni siano clementi e che la qualità delle uve superi la quantità di questa annata.»

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LE CANTINE DEL DISTRETTO LUGANESE CHE PRODUCONO ALMENO 5.000 BOTTIGLIE L’ANNO: CANTINA KOPP VON DER CRONE - VISINI .....................Barbengo CANTINA MONTI S.A.G.L....................Cademario CANTINA PELOSSI SA ..............................Pazzallo CATTANEO LUCA ..................................... Bironico CONCEPRIO MICHELE ....................Vico Morcote FATTORIA MONCUCCHETTO SAGL ................. Lugano Besso HUBER MATTEO....................................... Sorengo HUBER VINI SA ..........................................Termine MONZEGLIO UMBERTO E MATTEO ........ Taverne

SIGRIST MARTIN............................................Sessa STEVENS ADRIEN ....................................Morcote TENUTA BALLY & VON TEUFENSTEIN SA ............................. Vezia TENUTA CASTELLO DI MORCOTE SA ..............................Vico Morcote TENUTA LAROSA SA ..............Crocifisso di Savosa TENUTA SAN GIORGIO SA ..........Cassina D’Agno THEILERVINI SA........................... Bosco Luganese WEINGARTNER ANDREA E MICHAEL ...... Astano ZUENDEL CHRISTIAN ................................. Beride


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FOOD DESIGN, IL CIBO COME FORMA E COLORE INTERVISTA AD AGNESE Z’GRAGGEN

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ra i tanti nuovi termini entrati nel nostro vocabolario quotidiano negli ultimi anni, c’è anche quello del «food designer Tradotto letteralmente potrebbe essere uno «stilista del cibo«: non è una novità che, per essere mangiato con gusto, un piatto debba rispondere anche a logiche estetiche. Lo sa bene Agnese Z’graggen, grafica e cuoca ricercatrice di origini locarnesi, una passione per l’arte che, negli anni, si è fusa con quella per la cucina vegetariana. Espressioni apparentemente lontane, che lei ha trovato il suo personale e creativo modo di unire nell’arte del food design. Nel 2002 Agnese inizia questo suo progetto creando i «gioielli di una notte«: veri e propri preziosi, in particolare collane, realizzate con ortaggi. «Un oggetto che voleva sensibilizzare sulla bellezza della natura«, ci spiega la Z’graggen, «la verdura è bella da vedere e buona da mangiare. Con questo progetto ho pensato di trasmettere artisticamente il messaggio di un’opera non statica, usando la materia viva e quindi effimera, destinata a non durare identica a se stessa nel tempo. Infatti, gli ortaggi cambiano di ora in ora e non sono destinati a durare nel tempo. In questo modo si è costretti a riflettere sulle grandi bellezze che la Natura ci offre, ma sapendo anche che non sono eterne. Mio padre ha subito detto che «col cibo non si gioca«, ma io poi gli ho spiegato i molteplici significati di questo lavoro…« Il suo atteggiamento nei confronti del cibo, in realtà, è di grande rispetto verso la materia prima. Negli anni della forma-


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GLI APPUNTAMENTI CON LA FOOD DESIGNER 100 SFUMATURE DI POLENTA

zione artistica, infatti, Agnese collaborava con l’esperta di cucina naturale Meret Bissegger: da buona vegetariana, la Z’graggen oggi riesce a manipolare con maestria ed estro artistico erbe e radici, legumi e verdure, trovando nuove geometrie culinarie che conquistano l’occhio e il palato insieme. Il segreto del food design è proprio questo, come ci spiega lei stessa: «Vedere la forma già perfetta in natura di una carota o di un cavolo non mi consente di rovinarla, ma valorizzarla per renderla ancora più gustosa. Arte e cibo, in questo caso più che mai, vanno di pari passo, alla scoperta di infinite potenzialità. Nel 2007 Agnese inaugura l’esperienza dell’Officina del Gusto, un laboratorio creativo che si è rivolto e si rivolge ad ambiti artistici interagendo con le opere o il tema. Oggi, insieme alla cuoca Danila Panscera, lavora su un progetto di food design dove i colori sono protagonisti. Un esempio su tutti è quello della polenta: piatto della tradizione locale, gustato da Agnese e Danila fin da bambine, oggi questa specialità ticinese viene ricreata

© Edoardo Oppliger Locarno

VENERDÌ 21.09.2018 ORE 17.00 / 18.00

Palazzo dei Congessi, Lugano Show cooking vegetariano a cura di Agnese Z’graggen che utilizzerà alimenti vegetali e manipolazioni cotte e crude, per sorprenderci e nutrirci emozionando. Partendo da un piatto tradizionale come la polenta, si arriverà a golose creazioni contemporanee dove i colori saranno i protagonisti.

FORME, INTAGLI E SCOPERTE NATURALI DOMENICA 23.09.2018 ORE 11.00 / 13.00

in versione «arcobaleno«, non utilizzando coloranti, ma mescolando alla farina di mais salse a base di ortaggi. D’altra parte, anche l’occhio vuole la sua parte…

Palazzo dei Congessi, Lugano Atelier creativo di taglio verdura a cura di Agnese Z’graggen: food-lab interattivo nel quale gli ortaggi potranno essere manipolati nella forma, grazie a tagli creativi. Profili e sagome della verdura si trasformeranno in piatti fantasiosi nel rispetto della materia prima. Info su www.luganocittadelgusto.ch


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LUGANO CITTÀ DI GIOVANI PROGETTI GLI APPUNTAMENTI USI A LUGANO CITTÀ DEL GUSTO LA CHIMICA AL COMPUTER PUÒ ESSERE TERAPEUTICA 15.09 – 22.09.2018 ORE 11.30

Villa Ciani In questa presentazione si parlerà di Funnel-Metadynamics, una nuova tecnica computazionale per studiare a livello atomico l’interazione di un farmaco con il suo target molecolare e fornire le linee guida per progettarne di nuovi dotati di maggiore potenza ed efficacia.

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accontare una città attraverso gli occhi di 31 giovani studenti. È la sfida che hanno voluto accettare, ormai diversi mesi fa, gli alunni del primo anno dell’Atelier Canevascini dell’Accademia di Architettura USI di Mendrisio per partecipare attivamente a Lugano Città del Gusto. Da quando i ragazzi hanno iniziato questo progetto sono passati diversi mesi ed ora è quasi realtà. Una delle tre location della gustosa kermesse luganese, infatti, è firmato proprio dalla classe del Professor Paolo Canevascini, che a Mendrisio è responsabile di uno degli atelier di progettazione. I ragazzi, chiamati a rivedere in chiave contemporanea e creativa lo spazio del Padiglione Conza, hanno scelto di trasformarlo in una grande sala da pranzo dove l’anima della città di Lugano è protagonista. Come ha spiegato Mario Botta: «Per la prima volta, l’atelier del primo anno ha lavorato ad un progetto collettivo che con-

verge non solo in un esercizio intellettuale, ma che verrà realizzato anche nella realtà, grazie ad un committente concreto come Lugano Città del Gusto». Un progetto ambizioso e di sicuro impatto che aspetta di essere svelato al grande pubblico il prossimo 13 settembre, quando verrà tagliato il nastro della manifestazione. La collaborazione tra USI e Lugano Città del Gusto è andata ben oltre il progetto dei ragazzi dell’Accademia di Architettura. Infatti, l’ateneo locale curerà una parte della mostra nella Villa Ciani che ospiterà, al secondo piano, il tema del futuro dell’alimentazione. La Facoltà di Scienze informatiche dell’USI, durante gli 11 giorni di eventi non stop della kermesse luganese, proporrà quattro seminari che riusciranno a mettere d’accordo l’atavico senso del gusto con tecnologie e approcci contemporanei, grazie all’uso del computer applicato sul tema dell’alimentazione.


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MISCELA VIRTUALMENTE LATTE E CAFFÈ 15.09 – 22.09.2018 ORE 11.00

Villa Ciani Quando versi il latte nel tuo caffè, come si mescolano i due liquidi tra di loro? Possiamo simulare questa situazione su un computer? Come? Scopri la dinamica dei fluidi con la tua bevanda preferita.

SHOW ME THE (FOOD) DATA 15.09 – 22.09.2018 ORE 16.30

Villa Ciani In questo seminario verranno presentati strumenti e tecniche per analizzare dati e creare dashboard interattive, in crescente livello di complessità con esempi reali basati su dati disponibili pubblicamente nell’ambito del cibo e della ristorazione.

COME MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL VINO? 15.09 – 22.09.2018 ORE 17.00

Villa Ciani Per il vino, la qualità inizia nel vigneto con la produzione delle uve. Ma quali sono gli strumenti a disposizione del viticoltore? Uno di questi verrà spiegato durante il seminario in cui si parlerà del progetto di ricerca Smart Vineyard.

CONVITI E DIPINTI MERCOLEDÌ 18.09.2018 ORE 18.00

Palazzo dei Congressi Conferenza a cura dell’ISI (Istituto di Studi Italiani USI) con il Direttore, Prof. Stefano Prandi, e Carla Mazzarelli, docente di Storia dell’Arte moderna. Tra cibo, arte e cultura il passo è breve...


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IL BOOM DELLA BIRRA ARTIGIANALE TICINESE INTERVISTA A ROBERTO STORNI

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ai primi birrifici ticinesi della Leventina nel 1800, di acqua sotto i ponti ne è passata, e molta. Acqua che si è trasformata, decennio dopo decennio, in fiumi di birra, rigorosamente artigianale. Iniziamo da qui: non tutti, infatti, sanno cosa significa davvero «artigianale» nel settore birrario. Quelle non pastorizzate (cosiddette crude) e non microfiltrate (quindi meno cristalline rispetto alle trasparenti «bionde» industriali) sono definibili come birre artigianali. Con questi prodotti, che hanno inaugurato una nuova era nel settore, il mercato è letteralmente esploso e oggi in Ticino si contano più di 25 birrifici con un buon livello qualitativo autorizzati a produzione e vendita. A partire dagli anni ’70 i birrifici presenti in Ticino si piegarono davanti ai grandi brand che dettavano legge da diverso tempo. Bisogna aspettare fino alla seconda metà de-

gli anni ’90 per veder rinascere questo settore fatto di piccoli artigiani che coltivano il sogno della birra artigianale. Nel 1999 apre l’Officina della Birra a Bioggio e a seguire apre i battenti anche il Birrificio di Stabio. Da qui, non ci si è più fermati: più si parlava di birra, più la gente si interessava alla questione non solo degustandone qualcuna a tempo perso, ma appassionandosi al tema e cercando via via gusti e prodotti sempre nuovi. Fautori della rinascita della «craft beer sono stati gli americani che, negli anni ’70, avevano iniziato ad affiancare i pub alla produzione interna, nel modo che oggi conosciamo bene con diversi birrifici che hanno anche il locale annesso. A ricostruire per noi la storia della birra artigianale in Ticino è uno dei nomi di spicco del settore locale, Roberto Storni, da sempre gourmand e appassionato di «bionde», nonché sommelier della birra e del vino. «In Ticino ci sono molti giovani, tra i 25 e i


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35 anni, che hanno deciso di dedicarsi alla produzione di birra artigianale. All’inizio si comincia un po’ per gioco, un po’ per sfida; poi arrivano le prime gratificazioni degli amici, un pizzico di coraggio in più e si parte. Da noi, sono ancora pochissimi i mastri birrai, si tratta piuttosto di piccole realtà dove spesso si riesce ancora a mantenere la precedente professione, affiancandola al contempo a questa passione che cerca di trasformarsi in business. A sostenere questi piccoli imprenditori, appassionati come e forse più che in altri settori, è la gente, la vera consumatrice di birra. Anno dopo anno, infatti, pur calando leggermente i consumi, è aumentata la conoscenza e la consapevolezza di quello che si beve. Semplificando, potremmo dire meno quantità e più qualità. Nel mondo, così come in Ticino.» Ad esempio, ora a spopolare è lo stile IPA, Indian Pale Ale: ancora una volta il trend arriva dagli Stati Uniti e si tratta di una birra luppolata, di facile beva. Il luppolo, oltre a donare alla birra la nota amaricante, regala al prodotto anche diversi aromi. «I luppoli americani», ci racconta Storni, «hanno sentori agrumati e di frutta tropicale: simbolo di questi luppoli è il cascade, con note resinose, speziate e floreali che ha definito il genere APA, American Pale Ale. Oggi il 70% delle migliori birre del mondo provengono dal mercato americano.» Insieme a lui, Lugano Città del Gusto ha studiato un calendario di eventi per chi volesse capire meglio le tecniche di degustazione e gli abbinamenti. L’evento di spicco sarà il concorso che eleggerà la birra di Lugano Città del Gusto, grazie ad una giuria che conta alcuni grandissimi nomi del settore. Oltre a Storni, infatti, tra i giudici ci saranno anche Simonmattia Riva (premiato nel 2015 come Miglior Sommelier della birra al mondo) e Flavio Boero, uno degli esperti più conosciuti in Italia.

CONCORSO BIRRE TICINESI SABATO 15.09.2018 ore 16.00 Palazzo dei Congressi, Lugano Degustazione (e premiazione) delle 5 birre finaliste del concorso. I giudici Simonmattia Riva, Flavio Boero e Roberto Storni guideranno il pubblico nella degustazione delle 5 birre selezionate per la finale del concorso. A seguire verrà consegnato il premio alla miglior birra.

DEGUSTAZIONE CON SIMONMATTIA RIVA SABATO 15.09.2018 ore 20.00 Palazzo dei Congressi, Lugano Il miglior Sommelier della birra al mondo del 2015, l’italiano Simonmattia Riva, racconta al pubblico le birre che lo hanno fatto innamorare. Un’occasione unica per degustare birre particolari ed etichette eclettiche. Info e riservazioni su www.luganocittadelgusto.ch


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«PREFERITE VERDURA LOCALE O STAGIONALE»

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arola di Alice Croce, nominata di recente Presidente FOFT-TIOR, Federazione Orto-Frutticola Ticinese. La kermesse luganese, tra il 13 e il 23 settembre, non poteva di certo dimenticarsi di uno dei gioielli gastronomici di casa: l’orto-frutta locale. La crescente consapevolezza del mangiare sano, infatti, passa anche attraverso un consumo più consapevole di ortaggi, e non solo per il popolo crescente dei vegetariani. Che momento sta vivendo la categoria dei produttori ortofrutticoli, oggi? Senz’altro difficile, l’alta qualità del prodotto e il lavoro che ci sta dietro non sono purtroppo sempre ripagati dal prezzo ottenuto. Chi lavora la terra non sa con certezza come sarà il suo raccolto, la natura ha sempre un aspetto imprevedibile (il tempo non si comanda!), ma quando i fattori di imprevedibilità diventano lo smercio e il prezzo tutto è più complicato. Come si combatte la concorrenza della verdura estera? Il nostro prodotto è di qualità e «fatto in

casa», occorre sensibilizzare a preferirlo ad altri che arrivano da lontano. Prodotto ticinese (o svizzero) significa anche produttore ticinese (o svizzero). Acquistando prodotti locali si sostengono anche coloro che coltivano la nostra terra; il settore ortofrutticolo ticinese (non solo la FOFT) ha una cifra d’affari annua di circa 35-40 milioni, pari a un quarto della produzione agricola cantonale. Innovazione, tecnologia e agricoltori oggi si incontrano quotidianamente: come sta andando, ad esempio, il progetto di vendita diretta e online? Con il progetto portoacasa.ch siamo in crescita. Crediamo che proporre l’acquisto di frutta e verdura online possa incentivare a preferire la produzione locale e stagionale. Cercheremo di spiegare tutto questo durante Lugano Città del Gusto, quando saremo parte del villaggio al Centro Esposizioni. Come mai avete scelto di partecipare a Lugano Città del Gusto? I prodotti ortofrutticoli sono protagonisti

quotidianamente della nostra tavola. Con il nostro stand FOFT-TIOR Prodotti e Persone vogliamo far conoscere al pubblico i frutti della nostra terra ticinese e chi li produce stuzzicando i palati con alcune ricette. Inoltre con un gioco didattico per grandi e piccini presentiamo la nostra filiera, cioè la strada che l’ortaggio percorre dal campo allo scaffale dove lo acquistiamo.


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© Milo Zandonecchia

IL TURISMO GIOCA LA CARTA ENOGASTRONOMICA

APPUNTAMENTI PER TURISTI E NON SOLO

LUGANO – CITY OF TASTE

13.09 E 20.09 ORE 16.00 / 17.15 Il tour guidato, organizzato da Lugano Region, è una golosa occasione per abbinare le prelibatezze proposte da Lugano Città del Gusto alle bontà storiche, architettoniche e culturali presenti a Lugano. www.luganoregion.ch


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© Milo Zandonecchia

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e statistiche internazionali recenti parlano chiaro: l’enogastronomia è oggi uno dei fattori trainanti del mercato turistico. Oltre alle bellezze naturali e paesaggistiche, l’esplorazione di una regione passa anche attraverso le sue specialità agroalimentari, la storia dei suoi sapori, le storie dei suoi piccoli e grandi produttori. Non fa eccezione il nostro territorio che, tra vigneti e piccole produzioni, tra antiche ricette e nuovi approcci gourmet alla ristorazione, si racconta ai turisti attraverso le sue tante sfaccettature di gusto. Se il turista è, per definizione, disposto a lasciarsi conquistare dalle specialità della casa, è anche vero che di questi tempi le aspettative sono cresciute e che il turista deve essere decisamente preso (anche) per la gola. La percezione odierna è quella di un settore enogastronomico che si avvicina sempre di più a quello culturale,

facendosi portavoce di usi, costumi, tradizioni storiche che trovano in cantina e in cucina dei nuovi mezzi di comunicazione. Il linguaggio universale del cibo e del vino, infatti, sono trasversali e riescono a coinvolgere tutti, in particolar modo i turisti che si approcciano ad un territorio per conoscerlo attraverso le sue mille sfaccettature, anche attraverso il palato. D’altra parte, tutti mangiamo: in vacanza, addirittura, ci concediamo pasti più lunghi e rilassati che riescono ad unire il grande potere conviviale della buona tavola ad un primo contatto con la cultura locale. I prodotti, infatti, riescono in maniera molto pura e diretta ad arrivare al cuore del visitatore, presentandosi in tutta la sua verace «sensualità», riuscendo a raccontare la storia di chi, quel prodotto, lo ha coltivato, raccolto, lavorato seguendo dettami che si perdono nel tempo.

CARTOLINA GOLOSA DA LUGANO L’opportunità è ghiotta, sarà per questo che l’ente turistico del Luganese, così come tutti i colleghi svizzeri, nel 2018 ha iniziato a proporre diversi tour tematici alla scoperta di città belle e buone, tra le quali figura naturalmente anche Lugano. Il progetto «Taste my Swiss City» coinvolge, infatti, la città del Ceresio così come moltissime altre città della nazione. Il tour

a cura di Lugano Region è stato pensato per sposare gusto e arte, cultura e gastronomia, vino e prodotti locali. E questa è solo una delle opportunità di conoscere Lugano anche dal punto di vista enogastronomico: durante l’anno, ci saranno tour sul Sentiero degli Olivi, visite guidate alle cantine vitivinicole e molto altro. Altro che turismo «mordi e fuggi»!


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OPEN DAY SPAI TREVANO SABATO 15.09 ORE 12.30 / 18.30

In occasione di Lugano Città del Gusto e dei Campionati svizzeri delle professioni che si svolgeranno tra il 12 e il 16 settembre a Berna, SPAI Trevano apre le porte ai giovani per scoprire il mestiere del loro futuro.

GIOVANI CUOCHI CRESCONO INTERVISTA A ROBERTO VALAPERTA*

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uali sono le professioni più «ambite» nell’ambito della formazione «Alimentazione e servizi»? La formazione nell’ambito del Polo dell’alimentazione dei servizi della Svizzera italiana (PASSI) è seguita da ca 500 persone in formazione. La formazione più «gettonata» è quella dei cuochi dove troviamo un buon riscontro da parte dei datori di lavoro nel formare le nuove leve. Le altre professioni del PASSI, in totale 17 tra formazioni biennali, triennali e specialistiche (cuochi in dietetica) si suddividono il numero di persone in formazione. Tra le professioni che vengono insegnate a Trevano, ci sono anche figure professionali un po’ particolari come quella del mugnaio e del macellaio-salumiere: quanto sono cambiate queste professioni rispetto al passato? L’avvento delle grandi catene di distribuzione ha cambiato le nostre abitudini e

queste professioni sono diventate professioni specialistiche. In Ticino è rimasto attivo solo il Mulino di Maroggia che forma un mugnaio, il discorso per i macellai-salumieri è un po’ diverso ma la formazione si è spostata più verso l’industrializzazione piuttosto che verso l’artigianato. La grande attenzione riservata in questi ultimi anni al settore dell’alimentazione è in crescita anche a livello formativo? E se sì, perché? La formazione a livello di numeri oserei dire che è costante da diversi anni. Ci sono settori in calo, quali il settore della panetteria-pasticceria-confetteria e settori che invece non decollano. Le Ordinanze di formazione sono sempre in fase di revisione e di aggiornamento, e questo è importante per rimanere al passo con i tempi. L’evoluzione tecnologica è entrata anche in questo settore e quindi è importante rimanere aggiornati e attenti. Qual è la filosofia della SPAI Trevano nei

confronti del settore «Alimentazione e servizi»? La nostra filosofia è quella di preparare le persone che hanno deciso di intraprendere queste formazioni con attenzione e con professionalità, senza dimenticare anche l’empatia che in tutte le professioni ha un’importanza fondamentale. Il nostro è un Cantone anche turistico e valorizzare questo settore è uno dei nostri obiettivi. Ma questo può avvenire grazie principalmente ai datori di lavoro e alle associazioni che si impegnano con noi nel formare le future leve del settore. I risultati si vedono perché allievi usciti dalla nostra scuola e dalle nostre aziende partecipano a concorsi nazionali e internazionali ottenendo dei buoni successi e in alcuni casi trovano dei posti di lavoro di prestigio in aziende d’oltre Gottardo o all’estero, per poi tornare e trasmettere l’esperienza acquisita. * Direttore della Scuola professionale artigianale e industriale di Trevano


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JULIE ARLIN UNA MADRINA DI BUON GUSTO

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ome si sceglie il volto di una manifestazione che unisce il territorio con la gioia del cibo? E’ semplice: basta trovare qualcuno che abbia una sfrenata passione per la propria città, una buona dose di entusiasmo e, soprattutto, qualcuno che nel cibo veda uno strumento di piacere e condivisione. La scelta di Lugano Città del Gusto non poteva che cadere su Julie Arlin, madrina più che mai ideale per la kermesse. Nata a Lugano, laureata in comunicazione all’USI, oggi lavora in RSI e in precedenza è stata nell’organico dell’Ente Lugano Turismo, dove ha imparato a conoscere ogni angolo della città e a raccontarla con una passione e un’ispirazione non comuni. Merito anche del suo innato spirito da viaggiatrice, che l’ha trasformata in una persona curiosa e aperta, sempre pronta a farsi ambasciatrice della propria città, e allo stesso tempo ad assaggiare piatti etnici, come il ceviche, una delle sue passioni culinarie. Da buona luganese, però, non disdegna anche un bel risotto con pesce persico, emblema gastronomico locale. Che effetto fa essere la madrina di Lugano Città del Gusto? Sono onorata di questa scelta e sono davvero felice di poter partecipare ad un evento che, da semplice utente, avrei comunque apprezzato per il suo respiro internazionale. Amo le sfide, questa è una di quelle decisamente gustose! Due grandi temi: l’enogastronomia e il territorio. Tra una passeggiata in città e una cena con gli amici, cosa sceglieresti? Un programma perfetto per me potrebbe essere: trekking al Monte San Salvatore

per godersi Lugano dall’alto, un lungo aperitivo con gli amici al lago e poi una cena in famiglia a base dei piatti forti della mamma. A cosa non rinunceresti mai a tavola?

Non riesco più a fare a meno dell’avocado, un frutto davvero incredibile e da mangiare in mille modi diversi. E poi, naturalmente, il pesce in ogni sua forma e ricetta!


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IL GUSTO DI IERI, OGGI E DOMANI DI MARTA LENZI REPETTO

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ngredienti: un cuoco bleniese del XV secolo, prodotti americani in salsa ticinese, personaggi di cultura, l’estro e l’eleganza della Compagnia Finzi Pasca, la curiosità e l’inventiva di informatici gourmet con l’aggiunta di un pizzico di fantasia q.b. Questa è la ricetta per la mostra a Villa Ciani – Villa del Gusto dal 13 al 23 settembre. Nei secoli passati Piazza Castello era proprio il luogo di raccolta, di commercio e di incontro tra le genti, con una tradizione fieristica antica, che risale almeno al 1513 quando, per volontà dei Cantoni svizzeri, il borgo viene ricono-

sciuto sede di una delle più importanti fiere del bestiame d’Europa. «Il gusto di ieri, oggi e domani» sarà un percorso espositivo per sottolineare come i cibi hanno sempre viaggiato e continueranno a viaggiare, rivoluzionando la vita degli uomini. Perché la cucina è luogo di condivisione e di trasformazione e la varietà e la ricchezza delle tradizioni alimentari dipendono proprio dallo scambio continuo, ieri come oggi, tra i popoli e la loro identità. Lungo tutto il corso della storia sono sempre esistite parallelamente due cucine: una popolare e una dotta. La prima è legata al terri-

torio, ai prodotti locali; la seconda basata sull’invenzione e sulla sperimentazione. La storia della gastronomia è una serie di scambi, di conflitti e riconciliazioni tra cucina corrente e arte della cucina. Un’esposizione divisa in 3 sezioni che sposerà cibo e arte, dalle origini della gastronomia fino ad arrivare all’alimentazione del futuro, passando attraverso la poesia della Compagnia Finzi Pasca: Da Maestro Martino al 1900, passando dalla scoperta dell’America sino alla Rivoluzione francese. Il gusto è sapore,


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una sensazione individuale, ma è anche sapere, condizionato dalle situazioni culturali, economiche e sociali. Il giardino Finzi Pasca Come la gastronomia introduce nell’alimentazione l’elemento spettacolare trasformando il cibo in una forma di rappresentazione che esige spettatori, attori e registi, così attraverso immagini, suoni, suggestioni e installazioni ed elementi site-specific delle scenografie teatrali, la Compagnia Finzi Pasca realizzerà il suo giardino armonico. Un’esperienza unica e suggestiva, uno spettacolo di suoni e colori, con il giardino come espressione della nostra storia, sviluppatosi su un forte legame tra natura e alimentazione. Il XXI secolo e il futuro dell’alimentazione Cosa sta cambiando oggi nel mondo dell’alimentazione? Assisteremo a nuove rivoluzioni gastronomiche e quale sarà l’approccio verso il nostro ambiente? Stampanti 3D, reti di sensori wireless, dinamica dei fluidi e com-

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portamento delle molecole e altre applicazioni faranno capire che il futuro non è fantascienza grazie alla collaborazione con la facoltà di Scienze Informatiche dell’USI. Comun denominatore sarà la terra, declinata e analizzata in momenti e modi differenti, ma sempre alla base del patrimonio alimentare: dai prodotti sulle mense dei nobili nei secoli passati, dagli orti officinali ai giardini, sino ai vigneti high-tech. Partendo dal presupposto che il cibo è strumento di convivialità e piacere, ma anche un importante tassello dell’eredità culturale di una società, l’allestimento consentirà di spiegare il significato profondo del ruolo del cibo nella nostra vita attraverso diversi elementi storici e culturali, tecnici e materiali e importanti personalità che hanno contribuito allo sviluppo e alla diffusione dell’arte gastronomica tra tradizione e innovazione. Perché il cibo è cultura, una cultura che accomuna tutti i popoli e che ha un rilievo fondamentale nella testimonianza di usi e costumi, di abitudini e convenzioni sociali.

IL GUSTO DI IERI, OGGI E DOMANI 13 – 23 SETTEMBRE 2018 Villa Ciani, Lugano 16.00 / 22.00: da lunedì a venerdì 10.00 / 23.00: sabato e domenica


LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

venerdì 14.09 17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

L’EREDITÀ CULINARIA DELLE ALPI

Incontro con Dominik Flammer, padrino della Settimana del Gusto 2018

CITTÀ DEL GUSTO 13-23 SETTEMBRE 2018 11 giorni gourmet per una Lugano tutta da gustare! Un grande food festival in 3 diverse location per degustare, divertirsi e imparare mangiando. Un ricco programma di eventi enogastronomici trasformeranno Lugano nella capitale svizzera del gusto 2018!

IL PROGRAMMA COMPLETO

Giovedì 13.09

16.00 - 17.15 Lugano e Villaggio del Gusto

LUGANO CITY OF TASTE

Visita guidata per la città di Lugano

16.30 - 18.00 Palazzo dei Congressi

MASTER CLASS «I VINI DI DR. LOOSEN»

Ernst Loosen racconta di persona i suoi grandi vini della Mosella

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

CIBO E SALUTE

Presentazione del ciclo di eventi «Cibo e salute» della Fondazione Cardiocentro Ticino, a cura del nutrizionista Fabrizio Vaghi

18.30 - 19.30 Campo sportivo di Tesserete

PASSEGGIATA TRA I MELI DELLA CAPRIASCA Evento a cura di Slow Food Ticino

19.00 - 22.00 Hotel Villa Selva, Massagno

A CENA COI PRESIDI SLOW FOOD

11 serate a Villa Selva, Massagno

19.30 - 21.00 Palazzo dei Congressi

TECNICHE DI DEGUSTAZIONE DELLA BIRRA

Laboratorio con degustazione di birre con il miglior sommelier al mondo 2015 (Simonmattia Riva)

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18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

CULTURA, GASTRONOMIA E TURISMO

Incontro con Joan Roca, Chef spagnolo tre stelle Michelin

19.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

DISTILLATI E AMARI «AD ALTA QUOTA»

Laboratorio e degustazione a cura di Bisbino Sagl, Sagno

20.30 - 22.00 Teatro

C’È SPAZIO PER TUTTI

Spettacolo teatrale in compagnia del supereroe Rat-Man

sabato 15.09

9.30 - 18.00 Piazza Dante, Lugano

MANORFOOD LUGANO PRESENTA IL MERCATO DEI SAPORI DEL TICINO

20 bancarelle con prodotti locali al 100%

11.00 - 12.00 Villa Ciani

MISCELA VIRTUALMENTE LATTE E CAFFÈ

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

10.00 - 18.00 Piazza Castello

PIAZZA DEL FORMAGGIO I produttori ticinesi scendono in città coi loro prodotti caseari

11.00 - 12.00 Palazzo dei Congressi

12.00 - 13.00 Palazzo dei Congressi

DAL GRANO AL PANE CON MASTRO PIFF

Laboratorio con degustazione sulle tecniche di panificazione

12.00 - 15.00 Sonogno, Grotto Efra

LA VALLE VERZASCA NEL PIATTO

Pranzo tipico al Grotto Efra, Sonogno

16.00 - 17.30 Palazzo dei Congressi

DEGUSTAZIONE TOP 5 BIRRE TICINO

Degustazione delle 5 birre ticinesi finaliste al Concorso

16.30 - 17.00 Villa Ciani

SHOW ME THE (FOOD) DATA

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

17.00 - 18.00 Villa Ciani

COME MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL VINO?

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

17.30 - 19.30 Cinema Lux, Massagno

GUSTICINEMA

Film al cinema con aperitivo

18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

PREMIAZIONE «LA BIRRA DI LUGANO CITTÀ DEL GUSTO» Presentazione al pubblico delle migliori birre selezionate durante il concorso

20.00 - 21.00 Palazzo dei Congressi

LE BIRRE DEL CUORE DEL MIGLIOR SOMMELIER DELLA BIRRA DEL MONDO 2015

Degustazione delle birre preferite da Simonmattia Riva

Domenica 16.09

LA DIETA MEDITERRANEA

8.30 - 17.00 Lugano e dintorni

11.30 - 12.30 Villa Ciani

Enogastronomia itinerante tra lago e monti

Incontro a cura della Fondazione del Cardiocentro Ticino

LA CHIMICA AL COMPUTER PUO’ ESSERE TERAPEUTICA

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

LUGANO PASSTEGGIA

10.00 - 11.00 Palazzo dei Congressi

CON GUSTO SIN DALL’INFANZIA

Incontro a cura di Casa St. Elisabetta


CORRIERE DEL TICINO

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LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

villaggio del gusto Show cooking Il Gusto di ieri, oggi e domani Esposizione in 3 percorsi da Lunedì a Venerdì: 16:00 - 22:00 Sabato e Domenica: 10:00 -23:00 10.00 - 16.00 Palazzo dei Congressi

CONCORSO PER DESSERT AL PIATTO Show cooking a cura dei finalisti del concorso

10.00 - 18.00 Piazza Castello

PIAZZA DEL FORMAGGIO

I produttori ticinesi scendono in città coi loro prodotti caseari

11.00 - 13.00 Museo della pesca, Caslano

ALLA SCOPERTA DEL PESCE DI LAGO

incontro con degustazione a cura di Slow Food Ticino

11.00 - 12.00 Palazzo dei Congressi

IL MEDICO HA PRESCRITTO... Incontro a cura della Fondazione del Cardiocentro Ticino

da Lunedì a Venerdì: 16:00 - 22:00 Sabato e Domenica: 10:00 -23:00 17.30 - 19.30 Cinema Lux, Massagno

GUSTICINEMA

Proiezione cinematografica cui seguirà uno sfizioso apertivo

18.45 - 23.00 Seven Lugano - The Restaurant

CENA CON FRANCK GIOVANNINI E IL BOCUSE D’OR SUISSE

Cena con diversi grandi chef della Svizzera

LUNEDì 17.09

16.00 - 17.00 Palazzo dei Congressi

IL GUSTO DEL SAN SALVATORE

Incontro con dolci degustazioni

Tutti i giorni, appuntamento con gli chef ticinesi ai fornelli. Tutti i dettagli sul sito

MARTEDÌ 18.09

16.00 - 17.00 Palazzo dei Congressi

NON È FAME…

Incontro a cura della Fondazione del Cardiocentro Ticino

16.30 - 17.30 Palazzo dei Congressi

I 5 SENSI E LE ERBE OFFICINALI LOCALI

Laboratorio con degustazione a cura di Erbe Ticino

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

MERET BISSEGGER PRESENTA...

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

Laboratorio del gusto di Slow Food. patate di montagna in abbinamento a ricotta e quark

BALSAMICO SENZA FRONTIERE

Workshop a cura di SUPSI

18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

14.00 - 18.00 Padiglione Conza (Villaggio del Gusto)

AVVICINARSI AL VINO

12.00 - 13.00 Palazzo dei Congressi

Laboratorio e degustazione a cura di Vini e Distillati Delea

LA POLPETTA, UNA SCELTA SOLIDALE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Degustazione di polpette antispreco a cura di Slow Food Youth

16.00 - 17.00 Palazzo dei Congressi

LA DIETA ANTI-AGING Incontro a cura di AMIA e Swiss Anti-Aging Sapience

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

PREMIAZIONE CONCORSO DESSERT AL PIATTO

Presentazione dei finalisti del concorso per professionisti

EDUCAZIONE ALIMENTARE

18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

Tecniche base di degustazione con Simone Ragusa

18.00 - 19.00 Palazzo dei congressi

SCATTI DI GUSTO

Premiazione del concorso fotografico «Istantanee di Gusto»

18.45 - 23.00 Ristorante Vetta, Monte S. Salvatore

SERATA IN VETTA

Esperienza plurisensoriale sul Monte San Salvatore

20.00 - 22.00 Lago di Lugano

CENA MESSICANA SUL BATTELLO

I sapori messicani sbarcano a Lugano

CONVITI E DIPINTI

Conferenza a cura dell’ISI

18.30 - 22.00 Grotto dei Pescatori, Caprino

IL NOSTRO LAGO A TAVOLA

Cena al Grotto dei Pescatori, Caprino

18.30 - 22.00 Liceo Cantonale 1, Lugano

L’UNIVERSITÀ DI POLLENZO. MISSIONE EDUCATIVA E PROSPETTIVE FUTURE Evento a cura di Slow Food Ticino

19.30 - 21.00 Palazzo dei Congressi

ABBINAMENTO TRA BIRRA E CIBO

Laboratorio con degustazione di birre e prodotti alimentari


LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

mercoledì 19.09 16.00 - 17.00 Palazzo dei Congressi

IL SETTORE AGROALIMENTARE IN SVIZZERA

Workshop a cura di SUPSI

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

A TAVOLA NON SI INVECCHIA Incontro a cura della Fondazione del Cardiocentro Ticino

18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

BALSAMICO SENZA FRONTIERE

Laboratorio e degustazione a cura di Vini e Distillati Delea

19.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

DISTILLATI E AMARI AD «ALTA QUOTA»

Laboratorio e degustazione a cura di Bisbino Sagl, Sagno

19.30 - 23.00 Seven Lugano - The Restaurant

MOSELLA MON AMOUR

Cena a base di specialità enogastronomiche della regione della Mosella

18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

11.00 - 12.00 Villa Ciani

Incontro a cura di Swiss Institute for Disruptive Innovation con il Prof. Angelo Vescovi e Pietro Veragouth co-fondatore

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

CARNE SINTETICA PERCHÉ NO?

18.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

FORMAGGIO, GUSTO E QUALITÀ

Laboratorio con degustazione

16.00 - 17.00 Palazzo dei Congressi

LE DIETE NON SERVONO!

LUGANO CITY OF TASTE

11.30 -12.30 Villa Ciani

LA CHIMICA AL COMPUTER PUÒ ESSERE TERAPEUTICA A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

12.00 - 13.00 Palazzo dei Congressi

La ricerca del benessere nella società di oggi, a cura di Morbidevoci

Laboratorio e degustazione con Mastro Piff

IL GUSTO DELLA VITA

VENERDÌ 21.09

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

100 SFUMATURE DI POLENTA

Show cooking vegetariano a cura di Agnese Z’graggen

18.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

FROM BEAN TO BAR IL VERO CIOCCOLATO

16.00 Parco Tassino

GIARDINO DELLE ZUCCHE CON MURIEL E MERET

Un progetto realizzato da Lugano al verde (Città di Lugano) con l’alberoteca

16.00 -17.00 Palazzo dei Congressi

TOP TEN DEI FORMAGGI DEL TICINO

Degustazione dei migliori formaggi in concorso

ASTA DEI FORMAGGI TICINESI Chicche e rarità casearie all’asta

16.30 - 17.30 Villa Ciani

18.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

Workshop a cura di SUPSI

17.00 - 18.00 Villa Ciani

FOOD DATA EDITION 18.00 - 19.00 Palazzo dei Congressi

Incontro a cura di BioTicino con la nutrizionista Laura Vaccarino

18.30 - 22.00 Grotto dei Pescatori, Caprino

I SAPORI DI TERRA E LAGO

Cena a 4 mani al Grotto dei Pescatori, Caprino

Incontro a cura della Fondazione Cardiocentro Lugano

16.00 - 17.15 Lugano e Villaggio del Gusto

MISCELA VIRTUALMENTE LATTE E CAFFÈ

19.00 - 20.00 Palazzo dei Congressi

IN FORMA(TI) CON GUSTO

giovedì 20.09

CORRIERE DEL TICINO

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SABATO 22.09

SHOW ME THE (FOOD) DATA

COME MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL VINO?

A cura della Facoltà di Scienze informatiche dell’USI

17.30 - 18.30 Palazzo dei Congressi

PREMIAZIONE «IL MIGLIOR FORMAGGIO TICINESE»

Premiazione concorso caseario

DOMENICA 23.09

11.00 - 13.00 Palazzo dei Congressi

Lugano e Villaggio del Gusto

09.00 - 11.00 Palazzo dei Congressi

17.00 - 18.00 Palazzo dei Congressi

Laboratorio con degustazione di olio d’oliva

Atelier creativo di taglio verdura a cura di Agnese Z’graggen

11.00 - 12.00 Palazzo dei Congressi

15.00 - 16.00 Palazzo dei Congressi

Incontro a cura della Fondazione del Cardiocentro Lugano

Laboratorio con degustazione a cura di Vini e Distillati Delea

MERET BISSEGGER PRESENTA...

Laboratorio del gusto di Slow Food. mele della Capriasca e pere della Valle di Blenio in abbinamento ai formaggi blu o erborinati ticinesi

L’OLIO D’OLIVA DEI 4 LAGHI

PRENDERSI CURA DEL FUTURO

FORME, INTAGLI E SCOPERTE NATURALI

QUANDO LA GRAPPA INCONTRA IL CIOCCOLATO


CORRIERE DEL TICINO

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LUGANO CITTÀ DEL GUSTO

CITTÀ DEL GUSTO

CITTÀ DELLO SHOPPING

CITTÀ DELLA FINANZA

CITTÀ DELLO SPORT

CITTÀ DELLA MUSICA

CITTÀ DELLA CULTURA

CITTÀ DEL LAGO

CITTÀ DELL’ARTE

CITTÀ DELLA STORIA


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