Salire n°9

Page 30

presenza del ciclo-escursionista nelle strade di montagna, ma non sovrapposta a quella degli escursionisti. E, quindi, qui deve essere chiaro: non parliamo del down-hill, o come diavolo si chiama. Sul down-hill non c'è negoziazione. Vi ho detto che io non sono dogmatico, ma su questo lo sono. Alpinismo e Arrampicata. Anche qui si può dire che ci sono, sullo sci-alpinismo, eccessi di competitività. Non è vero che dobbiamo sempre andare oltre, così come intendo io l’andare oltre cioè nella chiave della cultura dell'eccesso. Perché oggi, per attirare i giovani, si cerca di stupirli sempre di più, di far fare loro delle cose impossibili. Ecco la cultura del “no-limits”. Io non mi scandalizzo mica, per la competitività e l'agonismo, ci mancherebbe. Ma ci sono dei limiti. Noi siamo portatori, dobbiamo essere portatori della cultura del limite. E dire chiaro che, oltre, non si può andare. Questo deve essere ben presente. Speleologia e torrentismo. La speleologia ha una grande vocazione scientifica, quindi credo che la speleologia continua a insegnarci che cos'è la montagna rovesciata. Gli speleologi hanno una vocazione scientifica che, spesso, gli alpinisti non hanno più. Una vocazione esplorativa e, quindi, è la componente che può tenere alto quel principio del far conoscere le montagne. Vedete, quando, nell'art. 2, i nostri padri fondatori, a Torino, al Castello del Valentino, hanno scritto quell'articolo, hanno posto al primo posto il far conoscere le montagne. Ma nel 1931, con la riforma dello statuto, l'alpinismo fu inteso esclusivamente come tecnica, non come esplorazione. Nel dopoguerra si è andati verso un “mélange”, mettendo insieme, come si dice, capra e cavoli. Ma io credo che bisogna tornare all'imperativo della conoscenza. L'imperativo della conoscenza è fondamentale. Questo ci differenzia dalle associazioni meramente sportive che alla loro base ma hanno solo quello ludico. Non che noi nella pratica delle nostre attività dobbiamo annoiarci, certo, ma essere seri, non seriosi. Seri sempre. Seriosi mai. Questo non significa che non ci dobbiamo divertire. Ci dobbiamo divertire e come dicevano

30

gli antichi, “ludendo discitur”, cioè giocando s'impara. Spedizioni. Le spedizioni vanno fatte con un criterio ecologicamente sostenibile. Perché non si può pensare che le montagne lontane da casa possano trasformarsi in pattumiere. Rispettare le culture e le tradizioni. Voglio tentare di spiegare cosa intendo per tradizione. Attenzione, una cosa è la tradizione, un'altra è il tradizionalismo. Sono due cose diverse. Il tradizionalismo è sinonimo di folklorismo, di folklorizzazione. La tradizione è l'innovazione, la trasformazione riuscita. Cioè: diventa tradizione ciò che, nella competizione darwiniana, è destinato a sopravvivere, ciò che è riuscito a vivere rispetto a ciò che è scomparso. Allora, la tradizione è vita, il tradizionalismo, morte. Educazione ambientale. Beh, la formazione diventa fondamentale, perché senza formazione non si va da nessuna parte. Oggi, spesso, anche qui consentitemi un accenno critico, si confonde l'informazione con la formazione. Sono due cose diverse. L'informazione è tradurre nozioni e dati all'interno di una coscienza informale. La formazione è dare forma a una mente che sta diventando, come dice un grande antropologo indiano, una mentalità liquida. “

Grazie per l’attenzione.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.