in questo numero: Editoriale
Parafrasando Leon Battista Alberti Formazione
Scuola Italia Art review
Prospettive
Distribuzione ed Italian Style Luoghi
Abbiamo scelto una Villa Veneta... Contract
Il Contract è sinonimo di fare squadra per i grandi progetti! Outdoor
Arredare l'esterno della casa Società
Cooperative e Reti di Imprese Finanza
La visibilità aziendale e Market Preview Lavoro
Vinceremo anche la competizione del lavoro! Storie
Marathon des Sables 2011
magazine
... e molto altro ancora
il magazine di Abitare in Italia
I tessuti di Francesco Vaccarone
group
fashion contemporary fur
progetto d’interni technical services
Giovani coppie
Low cost - High style
Milano Torino Roma Firenze Napoli Bari Palermo
New York San Francisco Boston Washington
Londra Dublino Berlino Bonn Amsterdam Bruxelles Stoccolma
Shanghai Pechino Sidney
high business school
wood rniture
corporate visibility
corporate visibility
corporate visibility services
finishing & restauration international contract division
hand made furniture
taylor made interiors taylor made kitchens
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Abitare in Italia Magazine indice - index
Editoriale
Parafrasando Leon Battista Alberti Paraphrasing Leon Battista Alberti
n° 01
Art review
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Alessandro Vaccarone
I tessuti di Francesco Vaccarone The fabrics of Francesco Vaccarone
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Gian Luigi Corinto
Giugno 2011 - ANNO I Pubblicazione trimestrale Quarterly publication Registrazione Tribunale di Treviso n. 156 del 27-08-2010 Editore Abitare in Italia S.r.l. Via Costanza 2/F 31030 S. Vito di Altivole (TV) - Italia tel.: +39 0423.56 47 21 tel. e fax: +39 0423.94 06 43 ® tutti i diritti riservati Abitare in Italia s.r.l. www.abitareinitaliamagazine.net
Formazione
Scuola Italia Scuola Italia
Prospettive
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dalla Redazione
Il negozio del Futuro The store of the Future
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Mauro Tambelli - Presidente di Federmobili
Direttore responsabile Managing director Gian Luigi Corinto Redazione Editors Alessandro Vaccarone Elisa Zamperoni Marisa De Paoli Paolo Zamprogno Walter Beltrame Grafica e Impaginazione Graphics and layout Walter Beltrame
Finanza
Società
La visibilità aziendale e Market Preview 12 Corporate visibility and Market Preview
Cooperative e Reti di Imprese Cooperatives and Networks of Enterprises
Luohi
Lavoro
Ezio Tartaglia
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Paolo Galligioni - Presidente Unci
Fotografia Photography Walter Beltrame Archivio Abitare in Italia Stampa, allestimento e confezione Printing, setting up and packaging Laboratorio Grafico BST Romano di Ezzelino (VI) www.graficabst.com Pubblicità Advertising advertising@abitareinitaliamagazine.net
Abbiamo scelto una Villa Veneta... We have chosen a Venetian Villa… Walter Beltrame
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Vinceremo anche la competizione del lavoro! 26 We will also win labour competition! dalla Redazione
il magazine di Abitare in Italia
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Storie
Marathon des Sables 2011 Marathon des Sables 2011
Outdoor
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I Lupi Team
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dalla Redazione
Prospettive
Distribuzione ed Italian Style Distribution and Italian Style
Arredare l'esterno della casa Furnishing the home's outdoors
Contract
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Elisa Zamperoni
Il Contract è sinonimo di fare squadra per i grandi progetti! 42 Contract means teaming up for big projects! Intervista all'arch. Nicoletta Colombo
Anteprima
Collezione Giovani Coppie: low cost - high style 34 Young couples' collection: low cost - high style
Su misura
Su misura
Il racconto
intervista a Gabriele Cuzzolin
La Boiserie di Casa Nobile The "Boiserie" of Casa Nobile
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Anteprima
Alessandro Vaccarone
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Stefano Lampone
Stoffe, stoffe!!! Fabrics, fabrics!!! Claudia Menichini
Silvano Gaborin
Legno Vetro e Acciaio Wood, Glass and Steel
La Cucina The kitchen
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Editoriale
Parafrasando Leon Battista Alberti Alessandro Vaccarone - Amministratore di Abitare in Italia
C
i stiamo avviando, o almeno così si dice, verso un mondo profondamente cambiato dalle crisi ancora non risolte, nonché da quelle in atto e da quelle che si ipotizzano come conseguenze degli epocali mutamenti geopolitici. Coloro che stanno fuori dalla mischia, perché protetti da stipendi e pensioni "sicure", continuano a prevedere scenari ed indicare soluzioni, collaborando così unicamente ad aumentare la confusione in atto. Manca una guida per il cambiamento e forse è giusto così, valutata l'incidenza di quelle che una volta si chiamavano variabili indipendenti ma che oggi (ed in prospettiva) devono essere rinominate variabili dipendenti dalla imprevedibilità dei sistemi economici, politici, finanziari, ambientali, ecc. ecc. Siamo quindi all'inizio di un viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, nel quale difficilmente si potranno prevedere, almeno nel breve e medio periodo, lunghi periodi di stabilità. Alla partenza, vista con gli occhi di chi fa impresa, sono presenti flotte eterogenee: grandi navi mercantili, navi da combattimento, veloci battelli corsari, motoscafi d'altura mascherati da tranquilli pescherecci, barche a vela, barche a remi, canoe con un solo rematore. Immaginiamo una regata competitiva, nella quale però non
Paraphrasing Leon Battista Alberti We are entering, or at least it is rumoured that we are entering a world deeply changed by still unresolved crises, current ones and hypothetical crises due by the consequences of epochal geo-political changes. Those are not part of the crowd, because protected by "safe" wages and pensions, continue to foresee scenarios and indicate solutions, only contributing to increase the current confusion. Guidance is missing for the change and perhaps it is fine this way, in view of the incidence of the once called independent variables but that today (and in perspective) must be renamed dependent variables due to the unpredictability of economic, political, financial, environmental systems, etc. Therefore we are at the beginning of a trip at the discovery of a new world, in which long periods of stability are difficult to foresee, at least in the short and medium term. At the departure, seen with the eyes of entrepreneurs, mixed fleets are present: large merchant ships, fighting ships, fast pirate boats, off-shore motorboats hidden by quiet fishing boats, sailing boats, row boats, canoes with one
il magazine di Abitare in Italia
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ci si batte contro quelli della propria stazza, ma tutti contro tutti! La posta è arrivare al di là del grande oceano dell'incertezza per approdare in un mondo diverso, del quale, a parte i "soloni" che salutano dalla riva le flotte in partenza, nessuno conosce i possibili assetti. Se usciamo dalla metafora, le grandi navi mercantili sono le grandi multinazionali, onnivore e lobbyste, le navi da combattimento sono le banche e le finanziarie, armate solo per difendere i propri "tesori", i veloci battelli corsari sono le start up, sempre in lotta con onde troppo grandi per loro, i motoscafi d'altura mascherati da tranquilli pescherecci sono le società pubbliche o a partecipazione pubblica, che drenano risorse e distorcono il mercato e, alla fine... ci siamo noi, il sistema produttivo Italiano, fatto di tante barche a vela (S.r.l.), barche a remi (S.n.c. - S.a.s.), canoe con un solo rematore (Ditte individuali). Se affronteremo così questo viaggio molti, moltissimi di noi naufragheranno perdendo la propria imbarcazione e, forse, la propria libertà di intrapresa. Non vale, forse, la pena di rinunciare al proprio radicato individualismo per progettare insieme una flotta in grado di competere e, magari, di vincere? Saremo capaci di fare sistema, senza pietire sovvenzioni o sgravi, rendendo inaffondabili le nostre navi facendo squadra ed affidando a ciascuna un compito, affinché unica sia la strategia e la regia ma corale lo sforzo verso obiettivi ben individuati? Non resta molto tempo per affidare ai cantieri le modifiche necessarie a trasformare il nostro eterogeneo e fragile settore produttivo in una flotta di imprese a rete, che sappia condurre verso i mercati, competendo ad armi pari, il frutto della nostra ineguagliabile capacità di innovare e produrre. La soluzione che Abitare in Italia sta velocemente costruendo è già visibile e... sta scaldando i motori, per fornire alle piccole e medie aziende del settore arredamento, sia della produzione sia della distribuzione, nuove opportunità.
rower. Let's imagine a competitive regatta, in which the competition is not only against boats of the same tonnage, but against everybody! The goal is to cross the immense ocean of uncertainty and dock in a different world, in which aside the "smart aleck people" that wave at the departing fleets from the shore, nobody knows the possible trims. If we go beyond the metaphor, the large merchant boats are the big multinational companies, "omnivore" and lobbyist, the fighting ships are the banks and financial companies, armed only to defend their "treasures", the fast pirate boats are newly conceived companies, always fighting with waves which are too high for them, the off-shore motorboats hidden by quiet fishing boats are public or joint -stock companies which drain the resources and twist the market and in conclusion....us, the Italian production system consisting of many sailing boats (Limited Liability Companies), row boats (partnerships - limited partnership), and canoes with one rower (Sole proprietorship). If we face this trip this way, many of us will be wrecked, losing their boat and perhaps their freedom of enterprise. Isn’t' it worth it to give up our rooted individualism to design together a fleet able to compete and perhaps win? We will be able to do enterprise without asking for subsidies or relieves, making our ships wreck-proof, constituting a team and entrusting a task to each member, in order to unify the strategy and direction, but with a combined effort towards well-defined objectives? There is not too much time left to entrust to "shipping yards" the necessary modifications to transform our varied and fragile production sector into a fleet of network companies, able to lead towards the markets, competing with equal weapons, result of our unmatchable ability to innovate and produce. The solution that Abitare in Italia is quickly conceiving is already visible and....is heating up the engines, to provide new opportunities to small and medium companies in the furnishing sector involved in the furnishing sector involved in production and distribution.
Urbino
Collezione la nobiltĂ della Tradizione
Urbino collection and Abitare in Italia showrooms on:
www.abitareinitalia.net
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Formazione
Scuola Italia dalla Redazione
Q
Abbiamo fatto scuola nel mondo. Ora dobbiamo fare scuola alle nuove generazioni, affinché l'Italia mantenga i suoi primati e conquisti nuovi spazi.
uando pensiamo ad un'Azienda viene spontaneo paragonarla ad una nave, un sistema complesso comandato da un capitano. Una struttura progettata per trasportare, su un elemento imprevedibile come il mare, persone e merci, capace di affrontare tempeste e percorrere distanze lunghissime in totale autonomia. Alla nave (e al suo comandante) sono affidati i destini di coloro che vi lavorano (equipaggio) o che ne sono trasportati (passeggeri) e delle merci che dovranno arrivare a destinazione affinché il lavoro di chi le ha prodotte possa essere ripagato. Chi costituisce un'azienda segue, troppo spesso, un percorso affidato più allo spontaneismo che ad una vera e propria progettazione, mentre chi la gestisce spesso ignora la necessità di fare periodicamente "manutenzione", per verificare se la struttura, gli strumenti e le persone siano sempre al livello ottimale indispensabile per raggiungere la "destinazione". In tempi anche recenti, ma ormai irrimediabilmente finiti, il coraggio, l'inventiva, la determinazione potevano essere sufficienti per superare ostacoli e supplire a carenze, ma ormai le condizioni della competizione si sono fatte troppo complesse e la sfida è a tutto campo e cioè fuori dalle zone conosciute. Occorrono capitani coraggiosi e di vista lunga, di fondate capacità strategiche e di adattamento della vision. Vi imbarchereste su una nave affidata ad un comandante incapace di tracciare una rotta o con un equipaggio volenteroso ma privo delle conoscenze necessarie per eseguire le manovre? Certamente no! Ed allora perché non verificare se lo scafo
Scuola Italia We did school in the world. Now we must make school the younger generation, so that Italy maintains its records and get new spaces. When we think about a Company, we immediately compare it to a ship, a complex system commanded by a captain. A structure designed to transport people and goods on an unpredictable element such the sea, able to face storms and travel long distances, autonomously. The destinies of those who work (crew) or are transported (passengers) and goods that must arrive at destination in order for the work of who produced them to be paid for, are entrusted to the ship (and its captain). Who constitutes a company often follows a spontaneous path rather than a welldesigned one, while who manages it, often ignores the need to carry out "maintenance" periodically, to check if the structure, instruments and staff are always at optimal level, in order to reach the "destination". Even in recent times, which unfortunately have passed by now, courage, creativity, determination could be sufficient to overcome obstacles and make up for lacks, but now, the competitive conditions are complex and the challenge is widespread, therefore outside the known areas. Brave and far-sighted captains are needed, with strong skills in terms of strategy and vision adaptation. Would you board a ship entrusted to a captain unable to trace a route or with a keen crew but lacking the necessary skills to perform the manoeuvres? Certainly not! So, why don't you check if the hull of your Company is suitable to face the commitments waiting for you, and if the staff is sufficiently trained to operate, even in critical conditions, to ensure the best performances? We inspired to this metaphor when we subject Abitare in Italia to the first tests, after launching our project. We conceived an instrument to check the "resistance" of the system and we designed new business models and activities, essential to grasp the new opportunities proposed by the ongoing change of scenario, not only for our needs, but also for the needs
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della vostra Azienda sia idoneo ad affrontare gli impegni che vi attendono e se il personale sia sufficientemente addestrato per operare, anche in condizioni di criticità, per garantire il massimo rendimento? A questa metafora ci siamo ispirati quando, varato il nostro progetto, abbiamo avviato Abitare in Italia verso le prime prove. Abbiamo realizzato quanto, non solo noi ma probabilmente l'intero settore, scosso com’è da una crisi senza precedenti e dall'addensarsi di nuove minacce, necessiti di uno strumento dedicato alla verifica della "tenuta" del sistema e alla progettazione di nuovi modelli di business e attività, indispensabili per cogliere le opportunità proposte dal continuo mutamento di scenario. E' nata così Scuola Italia, una divisione di Abitare in Italia totalmente dedicata alla formazione continua per le Aziende del settore arredamento (produzione e distribuzione) autenticamente Made in Italy e cioè per coloro che hanno deciso di continuare a proporre al mondo prodotti fatti esclusivamente in Italia. La novità, nell'affollatissimo mercato della formazione, è la finalità di questa Scuola - Impresa, costituita da imprenditori per imprenditori e maestranze che vogliano far parte concretamente di una "squadra" e non soltanto essere "lavoratori stipendiati da qualcuno per fare qualche cosa". La ricerca dei migliori relatori e docenti, selezionati per le capacità dimostrate nel mondo delle imprese e non soltanto per il libri scritti, impegnati ad affrontare, in un percorso di formazione continua insieme agli imprenditori ed a tutto il personale coinvolto, le sfide che si profilano continuamente all'orizzonte. Sono tre le aree di intervento formativo: Business school (per titolari, dirigenti e quadri); Il ciclo dell'arredamento (per tutti i dipendenti, agenti, rivenditori e loro personale); Produzione (per responsabili falegnameria, lucidatura/finitura). Tali distinzioni sono necessarie per una efficiente e coerente impostazione didattica, ma l'unicità di ciò che Scuola Italia propone sta nella effettiva conoscenza dei collegamenti e delle interdipendenze che legano ciascuna delle funzioni aziendali. Scuola Italia si ispira al principio di adesione di ogni componente aziendale alla mission d’impresa, insegnando a radicare in coloro che frequenteranno i corsi in programma "lo spirito di appartenenza" all'Azienda e all’Impresa, nello stesso modo in cui l’equipaggio coeso sente di appartenere proprio alla barca che arriverà prima al traguardo, guidata da un comandante il cui spirito di impresa è rafforzato dalla fiducia che in lui ripone l’equipaggio. Per facilitare la frequenza ai corsi, i programmi prevedono lo svolgimento anche di sabato e domenica ed inoltre la possibilità di fruire degli eventi formativi in teleconferenza con diretta internet e di disporre delle videoregistrazioni integrali su CD/DVD, comprensivi di materiale didattico. Il sito internet www.scuola-italia.it ospiterà presto una piattaforma di e-learning, attraverso la quale la formazione continua aprirà sempre nuove opportunità per tramandare antichi saperi e rendere disponibili nuove conoscenze. Anche nel nostro settore, molti disastri si sarebbero potuti evitare se si fosse operato, periodicamente, nella simulazione di scenari e di eventi giudicati a torto poco prevedibili. A ciò si ispira il modello di formazione continua che Abitare in Italia propone ai propri soci, alle Aziende affiliate ed a tutti coloro che si riconosceranno in questa filosofia di vita e di lavoro.
of the entire sector, which is upset by a crisis of entity never experienced before, and by the rising of new threats. Scuola Italia was conceived as a division of Abitare in Italia fully dedicated to the ongoing training of Companies of the furnishing sector (production and distribution) authentically Made in Italy and therefore for those who have decided to continue proposing to the world, products exclusively made in Italy. The novelty, in the extremely crowded training sector, is the goal of this School- Enterprise, consisting of entrepreneurs that work for entrepreneurs and workers who want to be tangibly part of a "team" and not only be "employees paid by somebody to do something". The search for the best speakers and teachers, selected for the skills proven in the entrepreneurial sector and not only for the books written, involved in dealing with the challenges that rise continuously, in an ongoing training path, together with entrepreneurs and staff. There are three training areas: Business school (for owners, managers and executives); The furnishing cycle (for all employees, agents, resellers and their staff); Production (for joinery, polishing/ finishing staff). These categories are needed for an efficient and coherent teaching plan, but the unique aspect proposed by Scuola Italia lies in the actual knowledge of the relations and inter-dependencies that link each corporate function. Scuola Italia inspires to the principle of adhesion of each corporate member, to the corporate mission, teaching to root the "spirit of belonging" to the Company and Enterprise, in those who attend the scheduled courses, in the same way in which the crew feels to belong to its boat that will reach destination sooner, guided by a captain whose spirit of enterprise is strengthened by the trust of his crew. To facilitate attendance to the courses, the programs are also held on Saturdays and Sundays and there is the possibility to follow the teaching events in videoconference, broadcasted live on internet, and to dispose of the full video-recordings on CD/DVD, including teaching material. The website www.scuola-italia.it will soon host an e-learning platform, through which ongoing training will always offer new opportunities to hand on old knowledge and provide new knowledge. Even in our sector, many disasters could have been avoided if scenarios and events wrongly deemed slightly predictable, had been simulated on a regular basis. The on-going training model that Abitare in Italia proposes to shareholders, to affiliated Companies and to all those who relate to this life and work philosophy, will be inspired to these principles.
Verona
Collezione il nuovo romanticismo è appena nato
Verona collection and Abitare in Italia showrooms on:
www.abitareinitalia.net
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Economia
La visibilità aziendale e Market Preview Ezio Tartaglia
corporate visibility
corporate visibility
Una grande novita’ ed opportunita’ per le imprese venete dell’arredamento
L
a visibilità per l’azienda è un bene prezioso, e senza dubbio un driver per l’arricchimento del suo valore. AbitareinItalia desidera offrire questa opportunità attraverso la creazione del portale MARKET PREVIEW , nel quale l’impresa con determinati requisiti potrà comunicare le sue performances e gli eventi più rilevanti. Il portale sarà visitato da altri operatori, da professionisti e soprattutto da esponenti della comunità finanziaria alla ricerca di imprese al fine di supportarle nel processo di crescita e nelle problematiche gestionali. L’impresa ospitata nel portale potrà, quindi, essere conosciuta, accrescendo la sua capacità relazionale. Questo è il rilevante servizio che AbitareinItalia potrà a breve offrire. Le imprese saranno quelle operanti nel settore dell’industria dell’arredamento e nel territorio veneto. Nell’ambito di MARKET PREVIEW in aggiunta a tale servizio dal carattere innovativo (sarà la prima iniziativa in Italia), Abitareinitalia offrirà altri servizi ad alto contenuto professionale, quali quelli relativi : - alla contrattualistica (accordi di produzione e con distributori, di franchising, di licensing, di joint venture, patti
Corporate visibility and Market Preview A great novelty and opportunities for furnishing companies in Veneto. Visibility for a Company is a precious asset, and it is undoubtedly a driver to enrich its value. Abitare in Italia wants to offer this opportunity through the creation of the MARKET PREVIEW portal, in which the company boasting specific requirements, can communicate its performances and most significant events. The portal will be visited by other operators, professionals and mainly by figures of the financial community looking for enterprises in order to support them in the growth process and managerial problems. The company hosted in the portal can be known, thus increasing its relational ability. This is the important service that Abitare in Italia will offer you shortly. The companies will be those operating in the furnishing sector and in the Venetian territory. Within the MARKET PREVIEW portal, in addition to this innovative service (it is the first initiative in Italy), Abitare in Italia will offer other
il magazine di Abitare in Italia
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parasociali, statuti societari, statuti familiari,ecc.); - ai progetti strategici di sviluppo aziendale; - ai piani di ristrutturazione del debito ex artt. 67, 182 bis, 182 ter e 182 quater L.F.; - alla ricerca di risorse finanziarie in forma di equity o di prestito per le necessità aziendali; - all’assistenza nella quotazione in borsa e nei processi di fusione e di scissione di società. Oltre ai suddetti servizi, che saranno espletati da un team di professionisti di elevato profilo, selezionati da Abitare in Italia, vi sarà quello (sempre nel contesto di MARKET PREVIEW) della valutazione aziendale on the desk o con visita diretta in azienda. La valutazione dell’azienda ha assunto un’importanza strategica ai fini della sua conoscenza da parte del management, dei partners societari, e degli investitori finanziari. La somma di tutte queste attività rientra in un programma organico di Abitareinitalia volto ad offrire alle aziende del settore arredamento, ubicate nella regione Veneto, una serie di prestazioni utili ai fini della crescita di valore delle stesse aziende. A breve verrà presentato nei suoi contenuti concreti il nuovo portale MARKET PREVIEW e ne parleremo certamente nel prossimo numero del Magazine.
services of high professional content, among which those relative to: - agreements (production agreements and agreements with distributors, franchising agreements, licensing, joint venture agreements, shareholders' agreements, corporate by-laws, family laws, etc); - strategic projects concerning corporate development; - debt recovery plans ex articles 67, 182 bis, 182 ter and 182 quater Bankruptcy law; - research of financial resources in form of equity or loan for the corporate needs; - assistance in listing in the stock market and merging and separation processes of companies. In addition to the aforementioned services, which will be rendered by a team of highly skilled professionals, selected by Abitare in Italia, there will be a service (always within the MARKET PREVIEW portal) concerning the corporate evaluation on-the-desk or with visit directly to the company. The evaluation of the company has acquired a strategic importance in order to be known by the management, corporate partners and financial investors. All of these activities fall in an organized program of Abitare in Italia, aimed at offering a series of useful services to companies in the furnishing sector located in Veneto, in order to increase the value of the same companies. The new MARKET PREVIEW portal will be soon presented in its contents and we will certainly discuss it in the next Magazine's issue.
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Luoghi
Abbiamo scelto una Parafrasando Leon Veneta... Villa Battista Alberti Walter Beltrame
Poche tipologie di edifici hanno avuto una così grande fortuna nella storia dell’architettura come la Villa Veneta, diventando un modello di riferimento esportato in tutto il mondo, grazie anche il contributo del grande architetto vicentino Andrea Palladio.
T
ra il XV e il XVI secolo la Serenissima Repubblica di Venezia è all’apice delle sua potenza economica e militare ed inizia ad investire la ricchezza accumulata con i traffici mercantili nella formazione di proprietà terriere e nel loro sfruttamento agricolo. All’inizio la Villa è spesso un edificio con funzioni agricole e un aspetto assai più modesto di quello che conosciamo oggi. Il modello di queste corti agricole è quello del castello: un edificio padronale affiancato dagli annessi agricoli (Barchesse) e cinto da mura. Un esempio di queste strutture anche se in gran parte è andato perso è il Barco della Regina Cornaro nelle campagne di Altivole in provincia di Treviso. La Villa Veneta comincerà ad assumere la veste nobile che conosciamo oggi dopo la vittoria, diplomatica e militare, della Serenissima contro la lega
We have chosen a Venetian Villa… Few types of buildings have had such an enormous success in the history of architecture like the Venetian Villa, becoming a reference model exported worldwide, also thanks to the contribution of the great architect from Vicenza, Andrea Palladio. Between the 15th and 16th century, the "Serenissima" Republic of Venice was at the peak of its economic and military power and began to invest the wealth accumulated with merchant traffics, in forming landed estates and in their agricultural use. At the beginning, the Villa was often a building with agricultural functions and a more modest aspect than the one we know today. The model of these agricultural courts is that of the castle: an owner's building joined by agricultural
il magazine di Abitare in Italia
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di Cambrai quando Venezia consolida definitivamente il suo dominio nell’entroterra con il nuovo progetto di messa in sicurezza dello “Stato da Tera” voluto da Andrea Gritti e resosi necessario dall’introduzione delle armi da fuoco. L’esempio più alto di questa “renovatio securitatis” è il sistema di difesa veronese al quale verrà chiamato a lavorare anche l’architetto Michele Sammicheli. Il rinnovamento di quegli anni, portato avanti da nobili studiosi come Jacopo Contarini, Alvise Cornaro, Gian Giacomo Trissino e Daniele Barbaro (questi ultimo rispettivamente protettore e committente munifico di Palladio), ha forti radici culturali che affondano nell’umanesimo rinascimentale. Il rinascimento veneto ha come idea portante la necessità di procedere “per progetti” fondati sullo studio e su valori etici piuttosto che operare con l’empirismo del semplice “saper fare”: l’architetto subentra al proto (come veniva chiamato il “primo tecnico” responsabile di un’opera). Si sperimenta e si studia in tutti i settori anche in quello agricolo dove si mettono in atto bonifiche e nuove tecniche di coltivazione: viene anche introdotta la coltura del mais che tanta fortuna avrà nella cucina veneta. In campo architettonico viene via via abbandonato il linguaggio gotico tipico della Città di Venezia per quello “all’antica” di Sansovino, Serlio e soprattutto di Andrea Palladio. Proprio Palladio sarà il grande e rigoroso innovatore della struttura della Villa. Nella villa palladiana si fondono magnificenza rappresentativa e rigore delle forme, rispondenza alle esigenze funzionali e capacità di colloquiare con il territorio, unendo funzione agricola, struttura di villeggiatura e rappresentanza del ruolo sociale del proprietario. Il modello della villa palladiana rimarrà nella storia dell’architettura veneta fino alla caduta della Serenissima e sarà esportato fin dal 700 nei paesi di cultura anglosassone. È in questo contesto che si inserisce anche Villa Razzolini Loredan ai piedi di Asolo il cui primo nucleo risale ai primi del ’700. La sua struttura attuale risale in gran parte alla seconda metà del ’700 quando Onorio Razzolini (emigrante ante litteram) rientra dall’America
outbuildings (open barns) and fenced by walls. An example of these structures even if mostly in ruins, is the Barco della Regina Cornaro, in the countryside of Altivole, in the province of Treviso. The Venetian villa started to take up its noble aspect that we know today after the diplomatic and military victory of the "Serenissima", against the League of Cambrai, when Venice finally consolidated its domain in the hinterland, with the new plan to protect the "Stato da Tera" (mainland domains) wanted by Andrea Gritti, also required by the introduction of fire arms. The main example of this “renovatio securitatis” (new security) is the Veronese defence system, which also the involvement of architect Michele Sammicheli. The renewal of those years, led by noble historians like Jacopo Contarini, Alvise Cornaro, Gian Giacomo Trissino and Daniele Barbaro (the latter protector and bountiful customer of Palladio), has strong cultural roots in Renaissance Humanism. The leading idea of the Venetian Renaissance was to proceed with "projects" based on the study and ethic values rather than operate with the empiricism of simply "knowing how to do it": the architect substitutes the "proto" (this is how the "main technician" in charge of a work was called). Experiments and studies were carried out in all sectors, even in the agricultural one, where reclamations and new cultivation techniques were implemented: the wheat cultivation was introduced, which gained enormous success in the Venetian cuisine. In the architectural field, the Gothic language typical of the City of Venice was gradually abandoned and replaced by the "ancient" style of Sansovino, Serlio and mainly Andrea Palladio. Palladio was the great and rigorous innovator of the structure of the Villa. The Palladian villa merges representative magnificence and rigour in the forms, in compliance with the functional needs and ability to relate with the territory, combining
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Luoghi
dopo aver fatto fortuna e ristruttura la Villa di famiglia trasformandola in una ricca dimora estiva al centro dei suoi possedimenti. Nel corso dell’ottocento la Villa viene in parte rimaneggiata per adattarla alla residenza stabile dei nobili Loredan e negli anni 30 viene ridefinito il terreno antistante secondo gli stilemi del giardino romantico con l’attuale accesso spostato lateralmente rispetto all’asse della Villa. Il complesso di Villa Razzolini Loredan è costituito dalla Villa vera e propria con la sua struttura simmetrica sul grande salone passante che al primo piano diventa uno scenografico salone delle feste a doppia altezza. A nord della villa si trova un piccolo oratorio, mentre a est sorgono le due barchesse (originariamente con funzioni agricole) nobilitate da eleganti e profondi portici retti da raffinate colonne in pietra bianca del Grappa. Recentemente la Villa, restaurata con grande cura filologica dai signori Dussin, ospita nel corpo principale e in una delle barchesse il raffinato ristorante di famiglia. L’altra barchessa ospiterà da luglio prossimo la nuova sede di Abitare in Italia con i suoi uffici e nello spazio restaurato dell’antico fienile un ampio showroom e l'aula didattica di Scuola Italia. Non avremmo potuto trovare una sede migliore per chi, come noi, si appresta a portare in giro per il mondo lo stile Italiano dell'abitare.
agricultural function, holiday facility, and representation of the social role of the owner. The model of the Palladian Villa remained in the history of Venetian architecture until the fall of the Serenissima and was exported since the '700s, in Anglo-Saxon countries. Villa Razzolini Loredan near Asolo, which first nucleus dates back to early '700s, also falls in this context. The current structure mainly dates back to the second half of the '700s, when Onorio Razzolini (forerunner emigrant) returned from America after making fortune and he restructured the family Villa, transforming it in a rich summer dwelling at the centre of his estates. During the '800s, the Villa was partially restructured to adapt it to the stable residence of the noble Loredan family, and during the '30s, the land behind it was redefined according to the stylistic elements of the Romantic garden, with current access shifted laterally compared to the axis of the Villa. The complex of Villa Razzolini Loredan is constituted by the actual Villa with its symmetric structure on the large hall which becomes a scenographic hall for celebrations with double height, on the first floor. A small oratory is located north of the villa, while two open-barns (originally with agricultural functions) are locate east, embellished by elegant and deep arcades supported by refined columns in white stone from Grappa. Recently the Villa, restored with great philological care by Messrs. Dussin, houses the refined family restaurant in the main body and in one of the open-barns. The other open-barn will host from next July, the new location of Abitare in Italia with its offices, while the restored space of the ancient hayloft will host a large showroom and the classroom of Scuola Italia. We couldn't have chosen a better location for who focuses like us, in spreading the Italian style of living, worldwide.
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I tessuti di Francesco Vaccarone Gian Luigi Corinto
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lungo per gli artisti, la stoffa è stata un oggetto da rappresentare, un tema che interessava per i colori e le volute, che ai critici d’arte sono serviti spesso come particolari d’indagine per decidere l’attribuzione di quadri e sculture, riconoscendo la mano dell’autore nei toni delle sfumature, in volute e ricami dipinti o disegnati al bulino. La qualità rappresentata dei tessuti poteva servire alla rappresentazione stessa della potenza degli uomini e della gentilezza e grazia delle nobildonne al loro fianco, come potentemente avviene nel Bronzino che dipinge la famiglia dei Medici di Firenze. L’arte contemporanea usa la stoffa come un feticcio, nel senso originario di una religione degli oggetti magici, impiegati come materiale sacro che entra nell’opera d’arte, come avviene con i sacchi di Burri, le fodere grandi di Christo, perfino con la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Di ognuno di loro si potrebbe dire: ne ha di stoffa questo artista, senza ironia e senza temere offese di ritorno tanto le loro stoffe sono essenziali al gesto artistico. L’altra sacralizzazione compiuta dall’arte è lo sposalizio con l’artigianato, quello a lungo e sempre officiato dai veri artisti che umilmente inchiodano le tele, mescolano i colori, li diluiscono, si molano da soli gli attrezzi per scolpire e tagliare pietre. Lo studio di Francesco Vaccarone è l’officina segreta, la pancia della Balena, la grotta dei pensieri psicoanalitici,
The fabrics of Francesco Vaccarone For a long time, fabric has been for artists, an object to present, an interesting theme thanks to the colours and swirls, that art critics often used as evaluation details to design the attribution of paintings and sculptures, recognizing the author's hand in the tones of the shades, swirls and embroiders painted or drawn with graver. The quality of the fabrics could be used to represent the power of men and kindness and grace of noble women beside them, as it powerfully occurs in the Bronze that depicts the Medici family of Florence. Contemporary art uses fabric as a fetish, in the original sense of a religion based on magic objects, used as sacred material integrated in the work of art, as it occurs with the Sacchi di Burri, the large cloths of Christ, and the Venere degli Stracci by Michelangelo Pistoletto. About each of them, we could say: this artist has a genius for fabrics, without irony and without fearing offences, since their fabrics are actually essential for the artistic style. The other "consecration" carried out by art is combining the craftsmanship of true artists
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il tempio dove il maestro si fa mastro artigiano per rendere accessibile a tutti noi con forme visibili e colorate il suo sguardo sul mondo. Le finestre dello studio sono oscurate alla luce cangiante della giornata perché Vaccarone vuole vedere bene i colori, e non vederli mutare secondo altri punti di vista che non siano il suo. La stessa operazione vale per le forme, che sono sue personali ma che rendono l’umore, l’analisi introspettiva e poetica di cose e persone che lui incontra o ha già incontrato vicino e lontano da La Spezia, vicino e lontano dal porto e dalle strade della città più segreta della Liguria. I quadri di Francesco Vaccarone, si potrebbe addirittura ardire di pensare che tutti i suoi quadri siano stati prodotti per diventare un tessuto da impiegare come involucro di mobili d’uso quotidiano, tavole, poltrone divani, tende. Quando questo gli è stato proposto, Francesco non ha battuto ciglio ed anzi, mentre dettava i particolari delle cose da fare per realizzare l’idea, sembrava dire con gli occhi: e quanto tempo ci avete messo a chiedermelo? Sono un vero artigiano, no?
that nail the paintings, mix the colours, dilute them, and grind the instruments to sculpt and cut the stones without any help. The study of Francesco Vaccarone is the secret workshop, the belly of the whale the cave of his psycho - analytical thoughts, the temple where the master becomes master of crafts, to share his view on the world with us, with visible and colourful forms. The windows of his office are shaded against the iridescent light of the day because Vaccarone wants to see the colours well, and does not want to see them changing according to other points of view other than his. The same operation was applied to the forms, which are of personal taste but render the humour, the introspective and poetic analysis of objects and people that he meets or that he had already met near and far away from La Spezia, near and far away from the port and roads of the most secret city of Liguria. We can dare saying that all the paintings of Francesco Vaccarone seem to have been produced to become a fabric to use as case for furniture of daily use, tables, armchairs, sofas, drapes. When this was proposed to him, Francesco did not hesitate, instead, while he was dictating the details of the things to do to create the idea, he seemed saying with his eyes: why did you take so long to ask me? I'm a true artisan, aren't I?
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Prospettive
Il negozio del Futuro Mauro Tambelli - Presidente di Federmobili
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egli ultimi anni, il ruolo del rivenditore di arredamento indipendente è sempre più sotto i riflettori. Da un lato la grande distribuzione che incalza, dall’altro una recessione epocale, e in aggiunta l’evoluzione di internet, il risultato è un consumatore sempre più informato ed esigente, che valuta tutti gli acquisti con molta attenzione, e spende con molta prudenza e consapevolezza. In questo panorama così mutato, il negozio di arredamento deve cercare nuove strade, trovare nuove identità. La questione è importante: qualificare il negozio per essere al passo con le richieste emergenti dei consumatori. Innanzitutto, è opportuno sfatare alcuni pregiudizi della produzione che, spesso, considera i rivenditori non abbastanza attenti e innovativi rispetto al mercato. È vero, forse, il contrario. Mai come in questi anni il negozio indipendente si è dovuto aggiornare, professionalizzare, innovare per andare incontro a un consumatore sempre più selettivo e attento alla qualità e al design. Oggi, il negozio ha un fondamentale ruolo di comunicazione con il pubblico, di educatore del gusto. Soprattutto quando si parla di un prodotto complesso, come l’arredamento Made in Italy, non ci si può limitare a vendere prodotti, si deve raccontare uno stile di vita, l’"Italian lifestyle", appunto, che non può essere ridotto a una pura vendita, ma deve essere accompagnato da un racconto, che crei nell’acquirente un senso di identificazione. L’obiettivo è riuscire a comunicare al cliente che, acquistando quel prodotto, avrà la possibilità di ricreare a casa sua l’atmosfera italiana che ha avuto modo di apprezzare nel negozio.
portale webmobili
Abitare in Italia live showroom
The store of the Future During the last few years, the role of the independent furniture distributor is more and more in the spotlight. On one hand, the large-scale distribution that is pressing, on the other the epochal recession, and the internet evolution led to the result that the consumer is always more informed and demanding, he evaluates all the purchases carefully and spends his money cautiously and consciously. In such changed panorama, the furniture store must look for new "paths", find new identities. The issue is important: qualify the store to be up to date with the new requests of the consumers. First of all, some prejudices about production must be disproved, which often considers resellers not to be sufficiently careful and innovative in relation to the market. Most likely, the contrary is true. Never before like during these years, the independent store had to update, innovate itself and acquire skills to deal with a more selective consumer, careful to quality and design. Today, the store has a fundamental communication role with the public, the role of taste educator. When we are talking about a complex product, like furniture Made in Italy, we cannot just sell products, but tell a life style, the "Italian life style" indeed, that cannot be limited to the sale, but it must be accompanied by a story in which the buyer can identify himself. The goal is to be able to communicate to the client that by purchasing that product, he will have the possibility to re-create the Italian atmosphere that was able to appreciate in the store, at his house. The added value of the independent stores is to offer to the consumer, the live experience of the design, consisting of emotions and sensations; to propose an emotionally involving experience and rigorous professional skills, in case of custom-made projects. The store of the future will be more and
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Il valore aggiunto del negozio indipendente è, dunque, quello di regalare al consumatore l'esperienza viva del design, fatta di emozione e di sensazioni; proporre un'esperienza emotivamente coinvolgente e una competenza professionale rigorosa, quando si passa al progetto personalizzato Negozio con supporti multimediali per il cliente. Il negozio del futuro sarà sempre più una piattaforma relazionale. Oggi, è sempre più necessario comunicare con il cliente, con vetrine innovative, creative, relazionali. Non solo: le nuove tecnologie ci vengono in aiuto, offrendo possibilità fino a oggi ancora poco esplorate. Una tecnologia ancora poco utilizzata è il negozio 3D, un'esperienza virtuale che permette non solo di visualizzare, ma di vivere in prima persona la trasformazione della propria casa, grazie al progetto messo a punto dal rivenditore. Ma sono anche altre le tecnologie che vengono in soccorso del rivenditore. Con internet, per esempio, si possono collegare webcam che permettono a chi ha diversi negozi, di collegare in tempo reale tutte le diverse sedi: se un cliente cerca un prodotto che è presente in una sede diversa, lo si può comunque far vedere in tempo reale. Oppure, si possono collegare visivamente diversi punti dello stesso negozio. Sempre attraverso Internet, le nuove tecnologie offrono la possibilità di allestire uno showroom virtuale: con il Trovamobili di Webmobili, uno strumento molto efficace per offrire ai visitatori del proprio sito prodotti ordinati per tipologia e marca, per una consultazione chiara e veloce. Non bisogna inoltre dimenticare che il distributore indipendente, lungi dall'essere un semplice rivenditore, diventa un punto di riferimento per il proprio territorio, assume una sua identità precisa e la comunica attraverso i servizi che è in grado di offrire. Il processo di acquisto di arredamento richiede, oggi più che mai, la presenza del centro di arredamento, che si riconferma come veicolo indispensabile di comunicazione, sia della propria identità, sia dell'identità del territorio in cui è radicato. La presenza e la conoscenza del territorio sono fondamentali per la comunicazione, e a maggior ragione se questo territorio è una regione italiana. Perché l'esperienza del negozio deve sempre di più diventare un'esperienza culturale, e sempre meno pura vendita.
Esempio di 3D renderizzato
more a relational platform. Today, there is a stronger need to communicate with the client, with innovative, creative and relational windows. Not only: the new technologies help us, by offering possibilities scarcely exploited so far. A technology which is still scarcely used is the 3D store, a virtual experience that allows not only to visualize, but to live first hand, the transformation of your house, thanks to the design prepared by the reseller. But there are also other technologies which are useful to the reseller. For example, with internet, web cams can be connected and give the opportunity to who has different stores, to connect all different locations in real time: if a client looks for a product in a different location, this can be displayed anyhow in real time. Or different points of the same store can be connected visually. Also through internet, the new technologies offer the possibility to set-up a virtual showroom: with Trovamobili of Webmobili, a very effective tool that offers the visitors of its website, products ordered according to type and brand, for a clear and quick consultation. In addition, it must not be forgotten that the independent distributor, who is not only a simple reseller, becomes a reference point for his territory, takes up a precise identity and communicates it through the services that he offers. The purchase process of furniture requires today, more than ever before, the presence of the furniture centre which is an essential communication medium of its identity and of the identity of the territory in which it is rooted. The presence and knowledge of the territory are essential for communication, and even more if this territory is an Italian region. Because the experience of the store must become more and more a cultural experience, and less pure sale.
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Società
Cooperative e Reti di Imprese Paolo Galligioni - Presidente UNCI
L’
La Cooperazione: creare sviluppo senza perdere la propria identità e l’identità territoriale di prodotti e servizi.
impresa Cooperativa ha origini remote: dall’inizio è basata sulla spontanea associazione di più persone per affrontare problemi legati al quotidiano e allo sviluppo sociale. Assume forma Societaria verso la metà
dell’800. Valori fondanti sono interesse primario dei Soci, democraticità delle decisioni e l’assoluta volontarietà dell’adesione ma anche valori “etici e morali”. Grande importanza riveste il forte legame con il territorio da cui discende anche il massimo rispetto per l’ambiente Valori spesso trascurati in passato, oggi evidenti e sommamente rivalutati. Ad ogni intervento dell’uomo, si richiede garanzia di equilibrio con l’ambiente. Le risorse non sono infinite e si impone il massimo rispetto dell’ambiente naturale, le cui leggi non sono modificabili ad uso e consumo dell’uomo e la cui violazione rende inospitale per l’umanità intera lo stesso ambiente di vita L’associazione in cooperativa, poiché nasce da esigenze legate allo sviluppo sociale, oltre che economico delle realtà territoriali, esalta il corretto rapporto con l’ambiente. L’impresa cooperativa è sana non solo perché produce utili ma soprattutto perché, a differenza di altri modelli societari basati sul profitto, è in grado di elaborare e produrre Modelli Sociali di “solidarietà”. Molte le vicissitudini della Cooperazione in Italia e nel
Cooperatives and Networks of Enterprises The cooperation: creating development without losing your identity and the territorial identity of products and services. The Cooperative Enterprise has ancient origins: since the beginning, it is based on the spontaneous association of more people to deal with daily problems and issues related to social development. It takes up the form of Enterprise towards the mid '800s. The main values are the primary interest of the Shareholders, democratic decisions and absolute voluntariness of adhesion, but also "ethical and moral" values. The strong link with the territory on which utmost respect for the environment is based, covers an important role. Those values were often neglected in the past, while today they stand out and have been generally re-evaluated. Each man's activity must ensure balance with the environment. Resources are not endless and the natural environment must be respected, which laws cannot be modified for the use and consumption of man, and which violation makes the environment inhospitable for the entire humanity. Cooperatives, since they are born from the needs linked to social and economic development of territorial realities, exalt the proper relation with the environment. The cooperative is "healthy" not only because it produces profits, but because, differently from other models of enterprise based on profit, is able to elaborate and produce Social Models based on "solidarity". There are many vicissitudes that involved Cooperation in Italy and worldwide during the '900s and later on, often caused by dull-minded interferences of political forces defending particular and ideological interests, which have been mostly outdated nowadays. Today, the position that sees the Cooperation developing in favour of the members prevails, regardless of the
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mondo nel corso del ‘900 e in seguito, spesso causate da ottuse interferenze di forze politiche schierate in difesa di interessi particolari e ideologici, oggi in larga parte superati Prevale oggi la posizione che vede la Cooperazione evolversi in favore dei soci, indipendentemente dall’appartenenza a una Centrale o ad un’altra. La tendenza è verso l’azione comune presso le varie Istituzioni per favorire l’azione di sviluppo economico e sociale del Movimento Cooperativo. La Cooperazione Italiana produce oggi circa l’8% del PIL Nazionale: contributo tutt’altro che trascurabile alla luce della forte valenza sociale sviluppata spesso in surroga di Istituzioni pubbliche. Importanti aspetti di sinergia tra Imprese Cooperative sono rappresentati dalla creazione di Associazioni di Impresa e/o Consorzi in uno specifico settore, con dimensioni d’impresa adeguate alla sfida di un mercato globale. Sono esaltate le potenzialità e migliora la qualità del servizio e del lavoro, con aumento di competitività sul mercato, della qualità dei prodotti e riduzione dei costi. La Cooperazione è presente in tutti i settori. In alcuni si evidenzia la capacità di esaltare prodotti legati al territorio, nel campo della produzione agroalimentare: nel vitivinicolo, orticolo e lattiero-caseario. In campo industriale e artigianale, non va dimenticata l’eccellenza di alcune produzioni a carattere artigianale di pregio, nella produzione di mobili e accessori per la casa. Ulteriore, importante sviluppo potrà essere rappresentato dalle recenti innovazioni costituite dalle “RETI DI IMPRESA COOPERATIVA”. La legislazione favorisce tale strumento, in grado di consentire maggiore capacità competitiva, unita ad importanti vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari. Insomma una nuova opportunità da cogliere per lo sviluppo della Cooperazione. Da parte dell’UNCI, Unione Nazionale Cooperative, si sta procedendo all’accreditamento delle strutture periferiche regionali per l’asseverazione di tali nuove tipologie contrattuali.
belonging to a Centre or another. The trend aims towards common action at the various Institutions to favour the economic and social development of the Cooperative Movement. The Italian Cooperation produces today, about 8% of the National PIL: a significant contribution in view of the strong social value developed often in place of public Institutions. Important synergy aspects between Cooperatives are represented by the creation of Enterprise Associations and/ or Consortiums in a specific sector, with enterprise sizes suitable to the challenge of a global market. The potentials are exalted, and it improves the quality of the service and work, with the increase of competitiveness on the market, concerning the quality of the products and reduction of costs. The Cooperation is present in all the sectors. Some of them are characterised by the ability the exalt products linked to the territory, in the agroindustrial production: in the wine, horticultural and dairy-cheese sectors. In the industrial and handicrafts field, the excellent quality of some productions of valuable hand-made character must be pointed out, concerning furniture and accessories for homes. Another important development is represented by the recent innovations constituted by the "NETWORKS OF COOPERATIVE ENTERPRISES". The legislation favours said instrument, able to increase competitiveness, combined to significant tax, administrative and financial advantages. In brief, a new opportunity to grasp for the development of the Cooperation. UNCI, Unione Nazionale Cooperative is accrediting some regional peripheral structures for the affirmation of these new contract types.
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Lavoro
Vinceremo anche la competizione del lavoro! dalla Redazione
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uando la crisi finanziaria ha investito il nostro Paese, il peso più rilevante si è abbattuto sulle aziende con processi produttivi ad alta intensità di lavoro, nei quali il contenuto di manodopera è garanzia di alta qualità. Il Governo ha provvidenzialmente messo in campo ingentissime risorse finanziarie per offrire ammortizzatori sociali, grazie alle quali migliaia di famiglie hanno potuto tirare avanti e molte aziende affrontare quella che è apparsa subito una vera "traversata del deserto". Dopo la crisi l’economia non sarà più la stessa. Molti saranno i caduti e uscirà vincitore solo chi avrà cambiato modello organizzativo. Il nostro tradizionale modello produttivo, fondato su imprese di piccola e piccolissima dimensione, spesso a conduzione familiare, ha messo crudamente in luce l’impreparazione "padronale" ad affrontare problematiche complesse, una tra tutte la necessità di innovare i modelli di organizzazione dei rapporti tra impresa, lavoro e finanza. Gli accordi di Basilea hanno fatto e stanno facendo il resto! Stremate dall'indebitamento, divenuto patologico a seguito del brusco calo degli ordinativi e del mancato rispetto dei termini di pagamento da parte di clienti anch'essi in sofferenza, le medie, piccole e piccolissime imprese hanno in grande numero "alzato bandiera bianca". La passione non è tutto, quando serve tutta un’altra dimensione finanziaria. Concordati preventivi e fallimenti hanno caratterizzato l'avvio della modificazione strutturale del nostro sistema produttivo, mentre la possibilità di recuperare in tempi brevi la manodopera in eccesso, in special modo per le aziende che hanno deciso di mantenere in Italia le loro produzioni, sembrava quasi un'ingenua utopia.
We will also win labour competition! When the financial crisis has invested our Country, the most significant effects were felt by companies with production processes with high work intensity, in which labour is guarantee of high quality. The Government has provided remarkable financial resources to offer social subsidies, thanks to which thousands of families were able to make ends meet and many companies were able to deal with what appeared immediately to be an "impossible mission". After the crisis, the economy will never be the same. There will be many who will fail and the winner will be who has changed the organizational model. Our traditional production model, based on small and very small companies, often family run, pointed out harshly the "managerial lack of preparation" in dealing with complex problems, one of which the need to innovate organization models concerning the relations between enterprise, labour and finance. Basilea agreements are doing the rest! Afflicted by indebtedness, which became critical due to the harsh drop of the orders and lack of compliance with the payment terms by insolvent clients, many medium, small and very small companies "decided to surrender". Passion is not everything, when there are financial needs. Agreements with creditors and bankruptcies have characterised the beginning of the structural modification of our production system, while the possibility to find excess labour within short times, especially for companies that decided to keep their productions in Italy, seemed almost as an utopia. In this scenario, and to face the lack of qualified labour that the furniture sector would have suffered, the project of Abitare in Italia was implemented. A large Network Enterprise, which is also a Large Network of Enterprises, able to integrate the craftsmanlike skills of the true Made in Italy, providing all sort of supports
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In questo scenario e per far fronte all'emorragia di mano d'opera qualificata che il settore dell'arredamento avrebbe subito, è stato messo in campo il progetto di Abitare in Italia. Una grande Impresa a Rete, che è anche una Grande Rete di Imprese, in grado di aggregare le capacità artigianali del vero Made in Italy, fornendo tutti i supporti per la progettazione, la commercializzazione, la formazione, l'informazione, la gestione a quelle aziende che sentano la necessità di battersi ad armi pari con tutti i grandi competitor. La dimensione della rete è il vantaggio che consente alle imprese singole di superare la soglia minima necessaria per competere. Sul fronte del recupero della manualità artigianale, terreno nel quale nessun imitatore potrà mai prevalere sul nostro Paese, il progetto di Abitare in Italia ha puntato decisamente sul modello della cooperazione, della condivisione dei rischi ma anche della fiducia. La costituzione di due imprese cooperative: Made in Italy sc (lucidatura - finitura - restauro) e la Fatto in Italia sc (costruzione mobili artigianali e su misura) ha dato alla rete di imprese in formazione la consistenza di un forte apporto di mano d'opera specializzata, a sostegno dell'impegno dei soci artigiani della stessa Abitare in Italia. Sono stati richiamati al lavoro i migliori operai, che avevano per anni garantito il livello qualitativo di aziende storiche del settore, riattivando così anche strutture produttive esse stesse frutto di ingegno organizzativo. La strada sarà ancora lunga e per nulla semplice, valutata l'assenza di una politica industriale e della presenza di un sistema finanziario inefficiente ed inefficace che nega alle aziende, a maggior ragione se nuove, la linfa per gli investimenti. Quando la traversata del deserto sarà finita molti ci offriranno da bere, ma declineremo l'offerta, convinti come siamo che, strada facendo, riusciremo a dimostrare che le Imprese a Rete possono fare da sole. Ed allora, ne siamo certi, qualcuno comincerà a chiedersi: a che cosa servono le Banche? Che strana impresa è questa che non vuol correre rischi e dà supporto solo a chi non ne ha neppure bisogno? Se non per porre in essere speculazioni solo finanziarie che nulla hanno a che vedere con un mercato che produce e scambia beni? Il Made in Italy vincerà, attraverso le Imprese Italiane a Rete, anche la sfida del lavoro, di quello più tipicamente italiano, che non si colloca nei profili bassi di qualificazione, ma che è in grado di dare un esclusivo valore aggiunto alle produzioni.
for design, sale, training, information, and management to those companies that have the need to face the large competitors with "equal weapons". The size of the network is the advantage that allows single enterprises to go beyond the minimum threshold needed to compete. In terms of recovery of skilled labour, a factor thanks to which no imitator can ever prevail on our Country, the project of Abitare in Italia focused on the model based on cooperation, sharing of risks but also trust. The constitution of two cooperative enterprises: Made in Italy sc (polishing finishing - restoration) and Fatto in Italia sc (construction of handmade, custom-made furniture) gave a significant contribution of specialized labour to the network of enterprises being formed, in support of the commitment of the artisans, members of the same Abitare in Italia. The best workers have been hired, who had guaranteed for years, the qualitative level of the historic companies of the sector, thus re-activating also the production facilities, result of organizational talent. The road will be even longer and complex, due to the absence of an industrial policy and presence of an ineffective and inefficient financial system that denies to the companies, even more if new, the resources for investments. When this impossible mission will be over, many will give us a hand but will refuse the offer, but we are convinced that in the future, we will be able to prove that Network Enterprises can make it by themselves. And then, we are sure that someone will start asking: what's the need for Banks? What kind of enterprise is this that does not want to run any risk and gives its support only to who doesn't even need it? With no reason other than financial speculations that have nothing to do with a market that produces and exchanges goods? The Made in Italy will win also the challenge of the most typical Italian labour through Italian Network Enterprises, which does not fall among low qualification profiles, but that is able to give an exclusive added value to productions.
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Marathon des Sables 2011
Storie
I Lupi Team
Abbiamo dato un piccolo supporto ad una grande impresa!
Abitare in Italia supporta i Lupi Team
Il Team iLupi-KFI si è piazzato al 24° posto su 42 èquipe iscritte, delle quali molte composte da atleti professionisti. Singolarmente i risultati sono stati ancor migliori e permettetemi di dire eclatanti. Stefano Tarantola ha terminato la gara piazzandosi al 41° posto assoluto nella classifica finale su 849 arrivati rappresentativi di 42 nazioni, 4° fra gli italiani a 52" dal terzo posto: le prime tre posizioni sono coperte da atleti professionisti, tra cui Marco Olmo. Giorgio Sara si è piazzato 71° in classifica generale, 5° dei 50 italiani partiti. Tra le donne Marta Furlanetto è 2a tra le italiane e Raffaella Greco 3a, da segnalare che la 1a classificata tra le italiane è una semiproffesionista.Riteniamo nell'insieme di aver ben interpretato la gara e di aver ottimamente figurato, considerato che anche gli altri componenti del Team sono a metà classifica ed hanno lottato anche loro tra gli Erg, i Jebel, il vento e i 48° di temperatura raggiunti!
Lasciamo la parola a questi stupendi atleti!
Marathon des Sables 2011 We have given a little support to a great undertaking! The Lupi-KFI Team came in 24th position out of the 42 teams who registered, including many composed of professional athletes. Individually, the results were even better and, if I may say so, outstanding. In the final classification, Stefano Tarantola finished the race in 41st position overall, out of the 849 competitors from 42 nations who completed the marathon. He was 4th among the Italians, just 52” from third place: the first three positions were won by professional athletes, among whom, Marco Olmo. Giorgio Sara came in 71st place in the general classification, 5th out of the 50 Italians who participated. Among the women, Marta Furlanetto was 2nd among the Italian ones, and Raffaella Greco was 3rd; please note that first place among Italian women was won by a semi-professional. We maintain that, overall, we interpreted the race well, and performed excellently, bearing in mind that the other members of the Team were also in the middle of the classification, and also fought through the Ergs and the Jebels, the wind, and a temperature that reached 48°C. We now leave it to these fantastic athletes to have their say!
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Verso il Limite Lorenzo DORIS
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li agonisti, chi sà rispettare e seguire con puntiglio e precisione allenamenti rigidamente studiati, ebbene, potrebbero girare pagina. I miei allenamenti per l’MdS sono stati incastrati tra impegni di lavoro, impegni familiari ed altri progetti che dovevo portare avanti. Rubando letteralmente tempo ad ogni impegno, ci sono comunque stati, con particolare cura a quelli mentali: ho cercato di prepararmi alla distanza, alle difficoltà del terreno ed ambientali, ai dolori, alle crisi, ho visualizzato la gara in ogni suo momento ... ma tutti questi fattori critici sono stati considerati separatamente, messi tutti assieme nella 26^ MdS hanno costituito una miscela esplosiva! Purtroppo sono stato meno fortunato dell’amico Stefano: alla prima tappa ho accusato già la prima vescica, nella seconda ho rotto le ghette protettive dalla sabbia, nella terza i bastoncini che mi servivano per tenere alto il ritmo quando non riuscivo a correre si sono rotti, nella quarta ci siamo persi tra le dune in piena notte, la quinta l’ho affrontata con 5 vesciche aperte sui piedi, la sesta ... beh la sesta l’ho corsa tutta ad occhi chiusi assaporando l’arrivo finale! Il ‘pepe’ a questa già ‘piccante’ pietanza sono state: una tempesta di sabbia, un paio di giornate con temperature superiori ai 48°, una tappa di oltre 80 km, ... Per me non è stata certo una passeggiata. Ho sofferto. Ma anche se potrebbe sembrare facile retorica, è stata un’esperienza che mi ha fatto conoscere maggiormente me stesso e i miei limiti. Limiti che sono stati non superati, ma innalzati: ho innalzato la soglia del dolore, ho innalzato l’autostima, ho modificato il mio rapporto con il cibo, gli oggetti materiali, le persone. Ho innalzato la capacità di gestire situazioni stressanti, impreviste. Conosco i miei meccanismi di difesa...ma non ancora i miei limiti. Insomma, sono pronto per affrontare un’altra dura prova! .. non solo nello sport!
Reaching the Limit Agonists know how to respect and follow rigidly studied training routines with care and precision. Well, they could just as well turn the page now. My training routines for the MdS had to be fitted between work and family commitments, and other projects that had to be achieved. Literally by stealing time from every commitment, these training routines happened, with particular attention being paid to mental exercises: I tried to prepare myself for the distance, the difficulties of the terrain and the environment, for pain and crises. I visualised every moment of the race … these critical factors were considered individually, but all brought together in the 26th MdS, they represented an explosive mix. Sadly, I was less fortunate than my friend Stefano: during the first leg I got my first blister; during the second, I ripped my sand-protection leggings; on the third, the walking sticks that I used to keep my rhythm up when I couldn’t run anymore broke; during the fourth, we got lost among the dunes in the middle of the night; during the fifth I soldiered on with five open blisters on my feet, and during the sixth… well, I ran the sixth leg entirely with my eyes shut just tasting the finish line! Adding salt to the wound were a sand storm, a couple of days with temperatures reaching above 48°C, a leg of over 80 km, … It was certainly no walk in the park for me; I suffered. However, even if it may sound like a cliché, this experience allowed me to discover myself and my limits. Limits which have not been overcome, but raised: I have raised my pain threshold and my selfesteem; I have changed my relationship with food, material things, and people. I have improved my ability to manage stressful and unexpected situations. I know my defence mechanisms... but not yet my limits. Overall, I am ready to face another difficult test! … and not only a sporting one!
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Storie
Il Deserto Giorgio SARA
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ivere il deserto Marocchino in una corsa di 250 km è un’esperienza che stimola tante sensazioni, è un ambiente ostile dove il sole infuocato ti chiede di rallentare i movimenti per non farti proseguire, di socchiudere gli occhi come se non volesse farti rapire tanta bellezza. Il vento mescolato con la sabbia ti avvolgono soffocando il respiro, inibendoti l'olfatto e con gli occhi socchiusi ti inchini a tanta vastità, povera di colori ma ricca di sfumature, che vanno dall'ocra della sabbia a volte mescolata con delle grigie granaglie al nero delle pietre, alzando lo sguardo un cielo limpido di giorno offuscato all'alba e al tramonto. La magia del deserto ti rapisce il cuore, ti fa dimenticare la fatica alla fine della giornata quando erra in un caldo sacco a pelo attendi il freddo della notte, inebriandoti davanti alla bellezza di un cielo tempestato di stelle, mentre l'udito ti guida all'ascolto del silenzio interrotto da una Babele dove 849 persone di nazionalità diverse sussurrano per non disturbare. Quando torni a casa dopo aver trascorso 11 giorni, in quel paradiso, purgatorio e a volte inferno, con la tua medaglia e le fotografie come trofei da mostrare ad amici e parenti non riesci a trasmettere loro le emozioni che ti hanno accompagnato minuto per minuto, ma la cosa più importante la percepiranno nel tempo ed è come sei cambiato dentro.
The Desert Living the Moroccan desert in a 250 km race is an experience which stimulates great emotions, in a hostile environment where the scorching sun tempts you to slow your movements, preventing you from continuing, to half-close your eyes as if not wanting to entrance you with too much beauty. The wind mixed with the sand envelopes you, suffocating your lungs, inhibiting your sense of smell, and, with your eyes half-closed, you prostrate yourself to the vastness of the desert. It is poor in colour but rich in shading, spanning from the ochre of the sand, at times mixed with grey grains, to the black of the stones. You lift your gaze to the limp sky, which becomes bleary at sunrise and sunset. The magic of the desert steals your heart, making you forget your exertion at the end of the day, when, wandering into a hot sleeping bag, you wait for the cold of night, drunk on the beauty of a star-studded sky, listening to the silence interrupted by the Babel of 849 people of different nationalities, whispering with each other so as not to disturb. When you return home after having spent 11 days in that heaven, that at times is purgatory and at times is hell, with your medal and photographs paraded like trophies to your friends and relatives, you cannot explain to them the emotions that have been accompanying you, minute by minute. The most important thing, however, is one they will perceive over time: it is how you have changed inside.
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Obiettivo raggiunto Stefano TARANTOLA
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uando lo scorso Maggio mi sono iscritto alla Marathon Des Sables anche nelle mie più ambiziose fantasie non avrei pensato di poter ottenere il risultato che poi si è concretizzato durante la gara. Per tutti i mesi che hanno preceduto il via nella mia testa è stata forte la motivazione che mi spingeva giorno dopo giorno ad allenarmi in maniera sempre più scrupolosa e via via la dura preparazione effettuata mi portava a credere di poter fare una prestazione di tutto rilievo. Così ho cominciato a convincermi che avrei potuto classificarmi nelle prime 50 posizioni, il che voleva dire non solo correre gran parte della gara ma fare tutto ciò ad un buon ritmo e cosa non trascurabile riuscire a farlo in ogni tappa in maniera costante. Dal punto di vista fisico sono stato molto fortunato in quanto sia durante la preparazione che durante la gara non sono stato mai fermato da infortuni o problemi vari quindi ho potuto portare a termine gli allenamenti in maniera ottimale su ritmi che assecondavano le mie aspettative. Quando sono partito per il Marocco ero molto motivato e deciso ad ottenere il risultato per il quale mi ero tanto impegnato. La mattina della prima tappa stavo molto bene e per nulla spaventato dai chilometri che dovevo correre anche se ero consapevole che essendo la mia prima esperienza in un'avventura cosi impegnativa avrei dovuto dosare accuratamente le forze lungo tutti i 250 km del percorso. Tappa dopo tappa però mi rendevo conto che il mio sogno si poteva realizzare ed intravedevo la possibilità di ottenere quel piazzamento a cui aspiravo. L'arrivo dell'ultima tappa poi è stato come far esplodere una carica che si era accumulata dentro di me nei mesi, finalmente avevo tagliato il traguardo finale e potevo godermi il risultato di tante ore di sudore e fatica.
Objective achieved Last May, when I registered for the Marathon Des Sables, not even in my wildest dreams would I have thought myself capable of achieving the result that I secured during the race. For the months preceding the race, the motivation which pushed me to train day after day in an ever more painstaking way was very strong, and gradually the gruelling preparation that I was carrying out made my believe that I really could give a high-level performance. It was in this way that I started to convince myself that I would be able to be classified within the top 50 positions This not only meant running the majority of the race, but also doing so at a good rhythm, constantly, for every leg, which was quite a considerable challenge. From a physical point of view, I was very lucky both during the preparation and during the race. I wasn’t prevented by injury or various problems and thus, could put my training into action in an optimal way, at rhythms which supported my expectations. When I left for Morocco, I was very motivated and determined to achieve the result for which I had been working so hard. The morning of the first leg, I was very well, and not at all nervous about the kilometres I had to run, even if I was aware that, as it was my first experience in such a challenging test, I would have to pace myself accurately for all of the 250 km of the race. Leg after leg, however, I realised that I could achieve my dream and caught a glimpse of the possibility of achieving the position to which I was aspiring. The arrival of the last leg was like an explosion of something that had been accumulating inside of me over the months; finally I crossed the finish line and could enjoy the result of many hours of sweat and exertion.
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Prospettive
Distribuzione ed Italian Style Elisa Zamperoni
L Siamo molto bravi, noi Italiani, a fare il prodotto. Forse i migliori del mondo; siamo sempre stati anche molto bravi come venditori, ma lo siamo ancora? Sappiamo veramente ancora vendere le nostre eccellenze manifatturiere?
a globalizzazione, termine ormai entrato di diritto (magari a sproposito) in ogni nostra discussione, sta dimostrando chiaramente che nel mondo si producono molte più merci di quelle che si possano vendere. Con qualche asimmetria e molti squilibri, però. Buona parte della popolazione mondiale non ha ancora accesso al diritto di consumare in quantità sufficiente i prodotti per la soddisfazione dei bisogni primari, ma il resto del mondo "ricco" è invaso da quantità abnormi di beni "superflui". Dobbiamo consumare per continuare a produrre e dobbiamo produrre per mantenere alto il nostro tenore di vita. Chi non produce, perché non sa o non può, resta ai margini, ma se la via del benessere passerà ancora per la produzione ed il consumo sarà il parametro del benessere, presto sentiremo bussare alle porte del mondo benestante tutti coloro che sono rimasti indietro, ma che pare non vogliano più restarci. Non vogliamo addentrarci nelle dissertazioni sui meriti ed i demeriti del capitalismo (lo fanno già in troppi), ma dobbiamo doverosamente attirare l'attenzione sul fatto che oggi sembra non bastare più saper fare un ottimo prodotto ed aspettare che qualcuno ce lo venga a chiedere. Se per consumare è necessario prima produrre (per procurarsi i mezzi per consumare) e per continuare a produrre è indispensabile vendere ciò che si produce, stiamo per entrare (o siamo già entrati) nell'era di più aspra competizione mercantile mai vissuta prima. Saper vendere è dunque altrettanto, se non più importante, di saper produrre! Come si rapportano il nostro Paese ed il nostro sistema produttivo con questa nuova sconvolgente verità? Il mercato è il mondo, a maggior ragione per prodotti come quelli del settore arredamento, ma quali sono le regole per una commercializzazione sostenibile nel medio-lungo periodo per produzioni di alta qualità come le nostre? Il Made in Italy vive ancora del vantaggio legato alla qualità ed all'esclusività delle produzioni artigianali (quelle industriali sono oggi facilmente realizzabili dovunque e da chiunque), ma chi acquista prodotti nella fascia presidiata dalle nostre realizzazioni cerca non solo prodotto, ma uno stile complessivo, anche nella commercializzazione, che conferisce al prodotto il fascino che ancora gli è universalmente riconosciuto. Allora, mentre dobbiamo cercare di mantenere in vita la
Distribution and Italian Style We, Italians are very talented to manufacture products. Perhaps the best in the world; we have always been good also as resellers, but are we still? Are still able to truly sell our products? Globalization, a term that has by now being introduced (perhaps by mistake) in each of our discussions, is clearly proving that many more goods are produced in the world, than those that can be sold. With some asymmetries and many unbalances. Most of the world population has not yet the right to consume products in sufficient quantity to satisfy their primary needs, while the rest of the "rich" world is invaded by enormous quantities of "superfluous" goods. We must consume to continue producing and we must produce to maintain a good life style. Who does not produce, because is not capable or cannot, is pushed aside, but if wellbeing will still depend on production and consumption will be a factor to produce wellness, we will soon see those who have been left behind knocking on the doors of the wealthy. We do not want to discuss the theories concerning the merits and short comings of capitalism (many already do), but we must draw the attention on the fact that today it is not enough to produce an excellent product and wait for somebody to come and ask for it. If in order to consume it is necessary to produce first (to dispose of the means to consume) and if to continue producing, it is essential to sell the products produced, we are entering (or we have already entered) an era of harsher commercial competition like never before. Being able to sell is therefore equally, if not more important than being able to produce! How does our Country and production system deal with this new disturbing truth? The market is the world, even more for products like those of the furnishing sector, but which are the rules for suitable sales levels in the long-medium term for high
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capacità artigianale di produrre oggetti unici, dobbiamo progettare una nuova capacità per vendere questi prodotti, unificando l'offerta in luoghi e strutture dedicati, sottraendoli alla massificazione dei centri commerciali o di strutture distributive con insufficiente propensione al servizio. Il Cliente del Made in Italy dell'alto arredo è un "individuo" esigente, preciso, raffinato, capace di percepire il valore delle cose e dei contenuti simbolici che nella qualità riescono ad esprimersi appieno. Chi acquista l'Italian Style deve trovare gli oggetti “firmati Made in Italy” in un contesto dedicato, pensato per ogni sua esigenza di arredo e con un livello di servizio talmente accurato da poter soddisfare ogni suo desiderio. Il nostro nuovo compito è quindi quello di portare direttamente al consumatore la scelta più accurata e non casuale dell'alto artigianato italiano, in un contesto caratterizzato da raffinatezza e tecnologie sofisticate. Con una soluzione distributiva che guardi avanti, che sappia presidiare un mercato complesso ma affascinante, come quello di coloro che amano il bello e che acquistano valori, tradizioni e cultura, inscindibilmente legati dalla maestria di artisti appassionati. Il progetto delle Isole Abitare in Italia nasce per vincere la competizione distributiva internazionale che minaccia il Made in Italy dell'alto arredo. Le Isole Abitare in Italia sono luoghi raggiungibili da qualsiasi parte del mondo ma che noi porteremo in qualsiasi parte del mondo. Nel prossimo numero la presentazione del prototipo che darà il via alla soluzione Italiana per una nuova competizione distributiva. Per chi non potesse attendere ... franchising@abitareinitalia.net.
quality productions like ours? The Made in Italy still lives the advantage linked to the quality and exclusivity of hand-made productions (industrial productions can be easily carried out everywhere and by anybody), but who purchases products in the sector characterised by our products, not only is looking for a product, but an overall style, even in the sale, which confers the product the charm which is still universally recognized to it. Therefore, while we must retain the craftsmanlike ability to produce unique objects, we must conceive new skills to sell these products, integrating the offer in specific places and structures, avoiding the standardization of shopping centres or distribution facilities with lack of service. The Client of high furniture Made in Italy is a demanding, precise, refined individual able to perceive the value of objects and symbolic contents that are fully expressed in the quality. Who purchases the Italian Style must find objects "signed Made in Italy" in a specific context, thought for each furnishing need and an extremely accurate service level, to satisfy any wish. Our task is therefore to bring the most accurate and not random choice of high Italian craftsmanship to the consumer, in a context characterised by elegance and sophisticated technologies. With a distribution solution that looks ahead, able to control a complex but fascinating market, like that of who loves beautiful objects and purchase values, traditions and culture, inseparably linked to the mastery of fond artists. The "Isole Abitare In Italia" project was conceived to win the International distribution competition that threats valuable furniture Made in Italy. The "Isole Abitare in Italia" are places that can be reached from any part of the world, but that we will bring to any part of the world. The prototype that will introduce the Italian solution for a new distributive competition will be presented in the next issue. If you can't wait, visit franchising@ abitareinitalia.net.
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Anteprima
Collezione Giovani Coppie: low cost - high style intervista a Gabriele Cuzzolin
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Non è detto che una giovane coppia di sposi o di fidanzati non possa avere una casa arredata come si deve. Specialmente all’inizio della vita in comune è bene convivere in un ambiente accogliente e costruito intorno ai gusti personali. Vivere nel bello aiuta la riuscita del matrimonio
a è possibile avere collezioni di arredi che siano contemporaneamente low cost - high style e autenticamente Made in Italy? Noi crediamo di sì, perché la creatività e la genialità italiana deve essere a servizio di tutti e perché questa è la cultura del nostro Paese! I prodotti Made in Italy sono frutto di capacità artigianale e di alto contenuto di personalizzazione e quindi il loro costo non sempre può essere alla portata di tutti, ma la nostra storia e la nostra cultura devono ispirarci alla soddisfazione di ogni cliente che ami il bello, il diverso, il particolare, anche a costi accessibili. Chi non dispone di molti mezzi, come oggi molte giovani coppie, può lo stesso affrontare il percorso della vita soddisfacendo anche le esigenze più raffinate mantenendo un occhio al portafoglio.Ma come si possono raggiungere livelli di costo accessibili a larghe fasce di consumatori senza standardizzare e banalizzare la produzione? Ne parliamo con Gabriele Cuzzolin, responsabile direzione ufficio tecnico e manufacturing di Abitare in Italia, al quale è stata affidata la realizzazione delle collezioni "Giovani coppie". L'arredamento della casa è, senza dubbio, il risultato di gusto e raffinatezza. È possibile ottenere compromessi accettabili tra stile e costi?
Young couples' collection: low cost - high style It's not true that a young newly wed or engaged couple cannot have a nicely furnished home. Especially during the beginning of a life together, the couple should live in a cosy environment, built around personal tastes. Living pleasantly is the key for a successful marriage But is it possible to have furniture collections which are at the same time low cost - high style and truly Made in Italy? We believe so, because the Italian creativity and talent must be at the service of everybody and because this is the culture of our Country! Products Made in Italy are the result of craftsmanlike skills and high custom-made content and therefore their cost may not always be affordable to everybody, but our history and our culture must inspire us to satisfy any client who loves beauty, the unusual, the detail, at affordable costs. People who do not have financial means, as many young couples nowadays, can satisfy their most refined needs, without spending excessively. But how can affordable costs be offered to a great variety of target consumers without standardizing and banalizing production? We are discussing this topic with Gabriele Cuzzolin, manager of the technical and manufacturing office of Abitare in Italia, who is managing the creation of "Young Couples" collections. The home furniture is undoubtedly the result of taste and refinement. Is it possible to obtain acceptable compromises between style and costs? The origin of the history of craftsmanship is also linked to the ability to find a compromise between functionality, beauty, simplicity of shapes, materials and building techniques. It is obvious that the choice of the wood is extremely important, for prestigious productions (carving, inlays, joining, etc) and for the consistency of the finished model. In conclusion, the finish that in the treatment of valuable woods foresees 13 manual coats, can be
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L'origine della storia dell'artigianato è legata anche all'abilità nella ricerca del compromesso, tra funzionalità, bellezza, semplicità di forme, materiali e tecniche costruttive. Va da sé che la scelta del legno riveste una grande importanza, sia per le possibilità di realizzazione di pregio (intagli, intarsi, incastri, ecc.) sia per la consistenza del modello finito. La finitura poi, che nel trattamento di legni pregiati prevede ben 13 passaggi totalmente manuali, può essere semplificata, utilizzando colori coprenti, molto adatti per gli ambienti destinati ad essere movimentati da una famiglia che cresce. Ma questi compromessi possono ridurre in modo eccessivo la raffinatezza di un ambiente? Certamente sì, se l'arredo è realizzato con modelli standardizzati e pensati più per fare economia che per garantire, con una scelta equilibrata di materiali e finiture, la personalizzazione e la raffinatezza del mobile finito. Anche in questo la genialità dei nostri artigiani, che sanno adattare gli strumenti e le macchine all'esigenza della produzione (e non viceversa), ha trovato la soluzione giusta. Quando andiamo oggi da un concessionario ad ordinare una nuova vettura non ricordiamo più i tempi nei quali Henry Ford disse: potete avere la vostra Ford T di qualunque colore, purché sia il nero! Scegliamo il modello base, secondo il nostro gusto, le necessità e le disponibilità economiche. Poi personalizziamo la nostra auto con tutto ciò che pensiamo ci possa servire o che... ci piace di più (e spesso non c’è un vero problema di limite del budget, a meno di esagerare!). Le collezioni Giovani coppie sono realizzate secondo lo stesso principio: un modello base di mobile (tavolo-cassettiera-credenza-secretaire-armadio-letto-comodini-camera dei bambiniboiserie-ecc.), realizzato con legno di grande consistenza e durata ma “povero”, perché meno ricercato e forse poco adatto alle finiture di pregio, una gamma di decori, tra i quali scegliere per la personalizzazione sia del mobile sia per il coordinamento generale dell'ambiente e una gamma di utilità (cassetti, ripiani, ecc.). I mobili sono predisposti per ricevere i decori secondo tecniche artigianali e così pure le strutture di utilità, mentre la finitura potrà essere definita in relazione al progetto d'insieme del singolo ambiente o dell'intera casa, con i colori che il Cliente (anzi la Coppia!) potrà liberamente scegliere nelle tonalità consigliate per la massima resa stilistica. In fondo, non è difficile, basta il genio degli artigiani e la loro capacità progettuale.
simplified using covering colours, extremely suitable for environments destined to be used by a growing family. But can these compromises reduce the elegance of an environment excessively? Of course, if the furniture is made with standard models and thought to save money rather than guaranteeing customization and elegance of the finished furniture, through a balanced choice of materials and finishes. Also in this case, the talent of our artisans, who are able to adapt the instruments and machines to production needs (and not vice versa) found the right solution. When we go to a car dealer to order a new vehicle, we do not remember any longer the times when Henry Ford was saying: you can have your Ford T of any colour, provided that is black! We choose the basic model according to our taste, needs and economic resources. Then we customize our car with whatever we think we may need or that ....we like more (and often there are no limits in terms of budget, unless we exaggerate!). "Young Couples" collections are created according to the same principle: a basic furniture model (table - chest of drawers - sideboards - secretaire - closet - bed night tables - children's bedroom - boiserie - etc), made with wood of great consistency and long-duration but "poor", because less sought for and perhaps less suitable for valuable finishes, a range of decorations, among which to choose from, to customize the furniture and for the general coordination of the environment, and a range of accessories (drawers, shelves, etc). The furniture is prepared to receive the decorations according to craftsmanlike techniques, as well as the accessories, while the finish can be defined based on the overall design of the single environment or house, with the colours that the Client (or the couple!) can choose freely in the suggested tones, for utmost style. After all, it is not difficult, you just need the genius of the artisans and their design skills.
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Su misura
La Boiserie di Casa Nobile Silvano Gaborin
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Casa Nobile snc Mobili da Collezione
Via del Commercio, 21 - Z.I. 36065 Casoni di Mussolente (VI) tel. +39 0424 577862 fax +39 0424 577357 www.casanobile.it info@casanobile.it
ell’era dell’industria e dell’imitazione, Casa Nobile vuole restare fedele all’idea di essere una grande falegnameria, rifiutando connotazioni d’obbligo e non dimenticando i suoi principi costituzionali: preservare nella classica lavorazione d’ebanisteria d’epoca. La nostra boiserie è il segno di riconoscimento di coloro che “font la difference” e che sanno apprezzare il valore e la bellezza che durano nel tempo. Dallo studio del progetto ogni risultato è, senz’altro, quello di un taglio su misura degno del vostro legittimo compiacimento: un taglio esclusivo per coniugare le vostre esigenze con la piacevolezza estetica. La boiserie Casa Nobile riflette una personalità inconfondibile, l’accuratezza della costruzione, la morbida luminosità del legno naturale, la sensazione di benessere che l’ambiente diffonde. Sono tutti segni di una rara maestria artigianale, un’impeccabile esecuzione che si riconosce osservando bene i particolari. Le superfici e gli incastri rivelano la sapienza della mano dei nostri maestri artigiani e di una precisa volontà nel perseguire un risultato ideale. La perfezione ci viene dall’esperienza, ciò che ci rende unici, è l’adattamento del sistema alle caratteristiche del vostro progetto, per noi significa elaborare con omogenea qualità di legno, colore e proporzioni, le soluzioni speciali che il cliente richiede. La nostra boiserie è fatta solo con legni pregiati, di prima scelta, quali il noce, il ciliegio e il rovere trattati in modo inimitabile con diverse tonalità e anticature. Ogni nostro progetto, è una sfida che ci vuole protagonisti nella attuazione, è una questione di un sentimento molto simile all’orgoglio che per noi dura solo il tempo della lavorazione, per voi tutta la vita. L’armonia delle forme perfettamente lavorate genera l’armonia di un’azione, di un gesto, di una parola… di tutto il vivere quotidiano. E allora, perché non concedersi una raffinatezza del tutto personale nella vostra casa? Se il vostro carattere è incline a non accettare niente che sia meno di ciò che volete allora esaudite il vostro desiderio, realizzate il vostro sogno. Il piacere del lusso non è, poi, un cosi grave peccato! La nostra Boiserie è un lusso senza tempo…
The "Boiserie" of Casa Nobile In the era of industry and imitation, Casa Nobile wants to remain faithful to the idea to be a great joiner's shop, rejecting compulsory connotations, without forgetting its constitutional principles: preserving the classic ancient joiner's work. Our boiserie is the recognition sign of those who "make the difference" and appreciate the long-lasting value and beauty.From the study of the design, each result is definitely based on a custommade cut that meets your needs: an exclusive cut to combine your needs with aesthetic pleasantness. Casa Nobile's boiserie reflects an unmistakable personality, building accuracy, the soft luminosity of natural wood, the sensation of wellbeing diffused by the environment. These are all signs of rare craftsmanlike mastery, an impeccable execution that stands out by observing the details. The surfaces and joints show the knowledge of our artisans' hand and a precise will in pursuing an ideal result. Perfection is reached with experience, and what makes us unique is the adaptation of the system to the characteristics of your design which means for us, to elaborate special solutions requested by the client with homogeneous quality of the wood,
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colour and proportions. Our boiserie consists only of valuable woods, of first choice, such as walnut tree, cherry tree and durmast treated in an inimitable way, with different tones and antique finishing. Each of our projects is a challenge that sees us protagonists in the construction, it is a matter of feeling very similar to pride that lasts throughout our lives and not only during our work time. The harmony of the shapes perfectly worked generates harmony in an action, gesture, word...of daily living. So, why don't you treat yourself to a custom-made elegance in your house? If your character tends not to accept anything less of what you want, then make your wish come true. The pleasure of luxury is not such a grave sin! Our Boiserie is timeless luxury...
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Anteprima
Legno Vetro e Acciaio Alessandro Vaccarone
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a mission più intima di Abitare in Italia è la difesa dell'autentico Made in Italy. Per noi questo significa avere ben presente la necessità di conservare la tradizione dei prodotti e di proiettare le competenze produttive, aziendali, artistiche e la qualità del lavoro nel futuro, tramite una continua opera di innovazione. L’idea ci viene dalla conoscenza del nostro passato. L'Italia è famosa nel mondo anche perché è sempre stata il centro di origine di innovazioni epocali, in tutti i campi, dall’arte alla scienza. Il mondo dell'arredamento è oggi affascinato dall’idea di una valorizzazione delle forme dettate da un design contemporaneo, rischiando di cadere nella trappola dell’imitazione e in eccessi modaioli senza futuro. Sarà la qualità del progetto a fare la differenza e a selezionare le tendenze vincenti. Sarà la qualità della realizzazione a valorizzare appieno l’uso dei materiali. I grandi artisti italiani di ogni epoca hanno impiegato e trasformato diversi materiali per inventare idee uniche, creando forme simboliche e significative, suggerite sempre dalla conoscenza intima e perfetta delle possibiltà dei diversi materiali impiegati. La ricerca verso nuovi orizzonti della creatività prende le mosse da questi presupposti, spingendo i progetti verso l'esplorazione delle più sofisticate opportunità di uso dei materiali, per creare forme che suscitino emozione e suggeriscano limiti nuovi, diversi da quelli consueti. La combinazione di tre elementi, che da sempre sono collegati alla storia di un abitare raffinato, ha oggi le potenzialità di rinnovare la tradizione e indicare la via di una nuova ten-
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Wood, Glass and Steel The most challenging mission of Abitare in Italia is the protection of the authentic Made in Italy. For us, this means to understand very well the need to preserve the tradition of the projects and hand on the production, corporate, artistic skills and quality of work, through continuous innovation. The idea comes from the knowledge of our past. Italy is famous worldwide also because it has always been the centre of origin of epochal innovations in every field, from art to science. Today the furniture sector is charmed by the idea to valorise the forms dictated by a contemporary design, running the risk to fall into the trap of imitation and fashion excesses with no future. The quality of the project will make the difference and select winning trends. The quality of the work will fully valorise the use of the materials. The great Italian artists of any age used and transformed different materials to invent unique ideas, creating symbolic and significant forms, always suggested by the intimate and perfect knowledge of the possibilities of the different materials used. Creativity is sought through new horizons and develops from these conditions, driving the projects towards the exploration of the most sophisticated opportunities of use of the materials, to create forms that inspire emotions and suggest new limits, different from usual ones. The combination of three elements, which have always been connected to the history of refined living, has new potentials nowadays to renovate the tradition and indicate the path of a new long-term trend in the design of furniture of strong emotional impact, able to integrate with any style and environment. We already know the work potentials of the wood, since our artisans have learned during the years, to transform any existing type, increasing and renovating the technical and instrumental heritage handed on by grandparents and fathers. Glass and steel also have a tradition in our handicrafts and in our industry, but our
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denza di lungo periodo per la progettazione di arredamenti di grande impatto emotivo, capaci di integrarsi con ogni stile ed in ogni ambiente. Del legno conosciamo già ogni opportunità di lavorazione, visto che i nostri artigiani nel tempo hanno imparato a trasformare ogni tipologia esistente, incrementando e rinnovando le eredità tecniche e strumentali ricevute da nonni e padri. Il vetro e l'acciaio hanno anch'essi una tradizione nel nostro artigianato e nella nostra industria, ma la nostra storia ci ha insegnato ad andare in giro per il mondo per trovare le cose più preziose ed esclusive da inserire, come pietre rare, nel modello di abitazione progettata e realizzata per valorizzarle. Nel sodalizio tra legno e vetro, l'incontro con Saint Gobain è felicemente obbligatorio, visto che oltre questi livelli di eccellenza è impossibile andare e visto che l’intuizione di cercare un partner adeguato è stata premiata da una fortunata volontà di collaborazione. La collezione QUANTUM GLASS ™ di Saint Gobain (www.quantumglass.com), splendida per tecnologia e raffinatezza, inarrivabile nelle soluzioni offerte dai vetri attivi, ci ha fatto provare l'emozione che forse prova chi va alla ricerca di qualche cosa (senza sapere di preciso che cosa) e trova, all'improvviso e perfettamente materializzato quello che cercava. Gli oggetti entrano perfettamente nel puzzle di un arredo personalizzato, completandolo come diamanti incastonati in un anello prezioso. Dell'acciaio non sapevamo molto, se non le qualità di inattaccabilità, di durata e di estrema eleganza quando plasmato per essere di più che mero supporto. Abbiamo sentito la necessità di trovare un partner con il quale condividere la nostra visione, solidamente industriale ma con forte inclinazione al gusto ed alla raffinatezza. L'arte è stata galeotta! Una mostra a Pietrasanta che ci ha visto presenziare alla ricerca di un partner per l'acciaio, un incontro con una stupenda scultura d'acciaio e subito è nata la collaborazione con il Gruppo Sassoli per concretizzare un nuovo grande progetto. Designer ed uffici tecnici al lavoro, per creare forme, ipotizzare soluzioni, dare vita alla più straordinaria collaborazione tecnologica e creativa forse fino ad oggi mai affrontata dai nostri artigiani. Abbiamo voluto dare prime opportunità di confronto con i clienti più esigenti allestendo aree show room dedicate nei prestigiosi negozi di Milano: Arredare - C.so Indipendenza, 24 Segreti - C.so di Porta Vittoria 54. E’ iniziato un grande viaggio, che ci consente di riscoprire il fascino della manipolazione della materia vera, affidata alle mani sapienti di silenziosi artisti che sanno fonderla nel futuro delle tradizioni.
history taught us to go around the world to find the most precious and exclusive objects such as rare stones, to introduce in the furniture model designed and built to valorise them. In the union between wood and glass, the meeting with Saint Gobain is compulsory, since it is hard to exceed such levels of excellence and since the intuition to look for a suitable partner was awarded by establishing a collaboration. QUANTUM GLASS ™ di Saint Gobain collection (www.quantumglass.com), splendid in terms of technology and elegance, unmatchable with solutions offered by active glasses, gave us the emotion of who is looking for something (without knowing precisely what) and suddenly finds what he has been looking for, tangibly. The objects perfectly fall in the puzzle of custom-made furniture, completing them as diamonds set in a precious ring. We did not know much about steel, other than its resistance, long-lasting and extremely elegance qualities, when moulded, thus becoming much more than simple support. We felt the need to find a partner with which to share our vision, solidly industrial but with strong inclination to taste and elegance. Art has always been the "go-between"! The collaboration with Gruppo Sassoli to execute a new large project, generated from an exposition that we attended in Pietrasanta looking for a partner for steel, and discovery of a beautiful steel sculpture. Designer and technical offices are working to create forms, conceive solutions, give life to the most extraordinary technological and creative collaboration that has never been faced before by our artisans. We wanted to give the first opportunities to send us a feedback, to the most demanding clients, by preparing showroom areas in the prestigious stores of Milan: Arredare - C.so Indipendenza, 24 Segreti - C.so di Porta Vittoria, 54. A great journey has just begun, that will lead us to discover the charm in manipulating true matter, entrusted to the skilful hands of quiet artisans that know how to fuse it in the future of traditions.
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Outdoor
Arredare l'esterno della casa dalla Redazione
L Arredare l'esterno della casa è mantenere la tradizione che la storia ci ha lasciato.
a cultura dell'abitare, della quale il nostro Paese conserva esempi unici al mondo, è fatta anche di soluzioni uniche per l'arredo delle aree esterne alle residenze. Quello che oggi è chiamato outdoor è la progettazione dell'arredo degli spazi esterni alla casa: balconi, verande, giardini, parchi, serre, tutti spazi che sono sempre serviti al mantenimento delle più intime relazioni familiari. E’ qui che si fanno due chiacchiere, si beve il caffè o il tè, dove si cerca una genuina tranquillità domestica oppure si fanno buone letture e pisolini pomeridiani e si mandano i bambini a giocare. La vita all'esterno della casa è forse l'aspetto che più d'ogni altro raffigura, anche nell'immaginario collettivo attuale, la vita d'altri tempi, più lenta e rilassata, attenta al lavoro ma anche al rinnovo delle energie personali e familiari. In giardino potevi tranquillamente realizzare i progetti più segreti, quelli più difficili da immaginare, immerso nell'incanto della vegetazione che ti eri scelto, nei profumi più graditi, circondato dalla tua casa e dalla tua famiglia. Quando abbiamo pensato a questo insostituibile aspetto dell'Abitare in Italia, abbiamo rivisitato le storiche memorie dei più bei parchi delle Ville che ancora oggi sono testi-
Furnishing the home's outdoors Furnishing the home's outdoor is to maintain the tradition that history has left us. The culture of living, of which our Country preserves unique samples in the world, is also made of unique furnishing solutions concerning homes' outdoors. What we call today outdoor, is the design of furniture of spaces outside the house: balconies, verandas, gardens, parks, greenhouses, all spaces which are also dedicated to the most intimate family relations. It is in these places where people talk, drink coffee or tea or where they look for some peace or where they read and nap in the afternoon, and where children play. Life outside the house is perhaps the aspect that most represents, even in current collective imaginary, the life of ancient times, slowly paced and more relaxed, careful to the work but also to renew personal and family energies. In the garden, you can carry out your most secret projects and most difficult ones to conceive in utmost tranquillity, immersed in the marvellous vegetation that you chose, in the most pleasant scents, surrounded by your home and family. When we thought about this irreplaceable aspect of Abitare in Italia, we reviewed the historic memories of most beautiful parks of the Villas which are still nowadays a testimony of that culture, and we decided that our "outdoor" would have never been standardized, but always made according to the specific needs of a client, a friend, to help him transforming his outdoor spaces, in the realization of a personal project. The search for blacksmiths who are still able nowadays to give body and image to structures destined to complete outdoor spaces, becoming an integral part, was not a simple task. The artisan is also a sort of artist and for this reason he never produces a structure or even a component or detail equal to another.
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monianza di quella cultura ed abbiamo deciso che il “nostro” outdoor non sarebbe mai stato standardizzato, ma sempre realizzato sulle esigenze specifiche di un cliente, di un amico, per aiutarlo a trasformare i suoi spazi esterni nella concretizzazione di un suo progetto personale. La ricerca di artigiani del ferro che ancora oggi siano capaci di dare corpo ed immagine a strutture destinate a completare gli spazi esterni divenendone parte integrante, non è stata semplice. L’artigiano è sempre anche un po’ artista ed è per questo che non riproduce mai una struttura, o anche solo un elemento, un particolare uguale ad un altro. Per la standardizzazione c'è l'industria, ci sono le macchine che prendono input dai software, i quali sono programmati per ridurre gli sprechi, assicurare la massima resa, evitando ogni "personalizzazione" strutturale che determinerebbe aumento di costi e di complessità realizzativa. Sono mondi diversi e non soltanto modi diversi di costruire gli oggetti! Noi desideriamo esaltare l'unicità della persona e del suo carattere anche attraverso l'unicità delle "cose" delle quali ama circondarsi, a maggior ragione quando siano destinate all'intimità della sua casa. L'incontro con Lucio Feltrin, artigiano del ferro di Asolo, appassionato realizzatore di strutture per arredare verande, balconi, giardini, parchi, serre, ha concretizzato questo nostro desiderio. Abbiamo dedicato alle sue creazioni la sezione outdoor del nostro catalogo, convinti come siamo che non si possa commercializzare un prodotto così senza raccontare una storia personale, che è fatta di maestria, sostanza, creatività, tradizione. A Lucio affideremo l'arredo del giardino di Villa Razzolini e con lui visiteremo le Ville di questa meravigliosa cittadina per riscoprire gli angoli incantati dei parchi e giardini che hanno reso famoso questo borgo.
Industry, machines that take inputs from software which are programmed to reduce waste, ensure utmost performance are used for standardization, avoiding any structural "customization" that would determine an increase of costs and production complexity. They are different worlds and not only different methods to manufacture objects! We wish to exalt the uniqueness of the person and his character even through the uniqueness of the "objects" that surround him, even more when these are destined to the intimacy of his home. The meeting with Lucio Feltrin, blacksmith of Asolo, fond of the construction of structures to furnish verandas, balconies, gardens, parks, greenhouses, gave body to this wish of ours. We dedicated the outdoor section of our catalogue to his creations, convinced that we cannot sell a product without telling a personal history consisting of mastery, substance, creativity and tradition. We will entrust to Lucio, the furnishing of the garden of Villa Razzolini and we will visit with him, the Villas of this marvellous city to re-discover the charming corners of the parks and gardens that made this village famous.
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Contract
Il Contract è sinonimo di fare squadra per i grandi progetti! Intervista all'arch. Nicoletta Colombo - project manager della divisione contract di Abitare in Italia
Contract means teaming up for big projects!
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'è un grande fermento un pò dovunque per le realizzazioni destinate ad essere il fulcro della competizione mondiale tra sistemi turistici e nuova urbanizzazione. Alberghi, villaggi turistici, centri congressi, impianti sportivi, aeroporti, barche e navi da diporto, navi da crociera, centri benessere, centri commerciali e department store, per citare soltanto alcune delle "arene competitive", nelle quali la richiesta di prodotti di eccellenza cresce ogni giorno. Su questi fronti si giocherà il confronto tra sistemi professionali e produttivi. La richiesta di Architetti Italiani e di prodotti "autenticamente" Made in Italy è fortissima e spazia nei 5 continenti. Presto anche le aree fino ad ieri "depresse" saranno sempre più interessate da queste realizzazioni e dai nuovi insediamenti, capaci di accompagnare vere e proprie "migrazioni", in grado di offrire ai nuovi "cittadini del mondo" standard di vita elevatissimi. Ne parliamo con l'Arch. Nicoletta Colombo, project mana-
There is great agitation a bit everywhere for the creations destined to be the hub of the worldwide competition between tourist systems and new urbanization. Hotels, tourist villages, congress centres, sports facilities, airports, recreation boats and ships, cruise ships, wellness centres, shopping centres and department stores, to mention only some of the "competitive arenas" in which the request of excellent products increases every day. The comparison between professional and production systems will be played on these aspects. The request of Italian Architects and products "authentically" Made in Italy is extremely strong and ranges in 5 continents. Soon, even the areas that have been "depressed" will be more and more involved by these creations and by new settlements, able to lead to actual "migrations" that will offer extremely high life standards to the new "citizens of the world". We are talking about this with Architect Nicoletta Colombo, project manager of the contract division of Abitare in Italia, who has recently took up the task to coordinate the various resources that constitute the production department. She realized many prestigious and complex creations as designer and coordinator of the network of suppliers selected for the productions. Which are in your opinion, the points of strength of the production and professional system in Italy, compared to big international competitors? The interiors which are fully produced in Italy and by expert artisans have no competition, since they are the result of ancient knowledge, they are the guardians of the forms of unmatchable charm and create furniture destined to refined people that turn the Italian style into their "life style". The masters of tradition become invincible if they are organized in technological terms for an activity destined to the world, because guided towards a goal that could never be reached alone.
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ger della divisione contract di Abitare in Italia, che ha recentemente assunto l'incarico di coordinare le varie realtà che ne costituiscono l'apparato produttivo. Lei ha al suo attivo molte realizzazioni di grande prestigio e complessità, sia come progettista sia come coordinatrice della rete dei fornitori prescelti per le realizzazioni. Quali sono, a Suo avviso, i punti di forza del sistema produttivo e professionale dell'Italia rispetto ai grandi competitors internazionali? Gli interni che sono prodotti interamente in Italia e da esperti artigiani, non hanno concorrenza, in quanto sono il frutto di un antico sapere, essi sono i custodi delle forme dal fascino ineguagliabile e creano arredi destinati a chi ha classe e fa dello stile italiano il suo “stile di vita”. I maestri della tradizione, se vengono organizzati tecnologicamente per un fare disposto a donarsi al mondo, diventano imbattibili perché guidati là dove da soli non potrebbero mai giungere. E’ il progetto che consente all’impresa del posto di farsi conoscere ed apprezzare nel mondo. Trasportate in ogni luogo del pianeta le materie e le menti italiane, si trasformano in poesia e l’abitazione o il luogo di lavoro o di svago diventano un nido “là dove è bello stare” ed il saper fare italiano rende concreto il sogno di ogni popolo : sentirsi bene ed a proprio agio. La realtà diventa l’immagine di un’opera d’arte fissata in ogni dettaglio, semplice ed intimo. La storia, la cultura, il gusto dell’ABITARE IN ITALIA è solo nostro. Sta a noi renderne partecipi coloro che lo desiderano.
It is the project that allows the local company to be known and appreciated worldwide. The Italian matters and minds transported everywhere transform into poetry and the home or place of work or entertainment become a shelter where it is "pleasant" to stay, and the Italian knowhow makes the wish of any population come true: feeling well and at ease. Reality becomes image of a work of art studied in its simple, and intimate detail. The history, culture, the taste of LIVING IN ITALY (ABITARE IN ITALIA) belongs only to us. It is our task to involve who wish to do so.
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La Cucina
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Su misura
Stefano Lampone
The kitchen
È il centro della casa, tutta la vita di una famiglia passa da qui, dalla cucina, il cuore, il laboratorio, l’officina della casa.
S
tare in cucina sembra una cosa tanto normale che spesso se ne sottovaluta l’importanza, con il rischio che i gesti più naturali diventino solo automatici. Un cassetto che si apre per un’esigenza, dove si va a mano sicura a prendere un oggetto, uno sportello che mette al sicuro pentole, piatti, cristalli e tovaglie, la consuetudine con gli oggetti della cucina ci fanno sentire i valori intimi dello stare in casa, aumentando le sensazioni di familiarità e benessere. Questi valori si provano meglio proprio all’interno del focolare domestico, davanti ad un piatto fatto in casa che oltre a riempire lo stomaco apre cuore e mente. La preparazione e il consumo del cibo mantengono ancora tutto il valore antico di condivisione di valori comuni, anche se ai giorni nostri il ruolo della cucina è molto cambiato e la preparazione di cibi è solo una delle sue funzioni. Sempre più spesso è il locale dove svolgiamo buona parte delle attività quotidiane, può essere sala da pranzo, zona di lavoro, stanza dei giochi, luogo di conversazione, luogo centrale dell’abitazione che dà cadenza tranquilla al ritmo della vita. Mangiare con i familiari e con gli amici non è la stessa cosa che consumare frettolosamente un pasto al fast-food o anche
It is the centre of the home, all the family life goes through the kitchen, the heart, the laboratory, the workshop of a home. Staying in the kitchen seems so normal that often the importance is underestimated, with the risk that the most natural gestures become only automatic. A drawer opened for a need, where you grasp an object decisively, a panel that encloses pans, dishes, glasses, and tablecloths, the usual kitchenware makes us feel the intimate values of being at home, increasing the sensations of familiarity and wellness. These values are felt even more inside the household, in front of a home-made dish that in addition to fill you up, it opens your heart and mind. The preparation and consumption of food still retain the ancient value of sharing common values, even if nowadays, the role of the kitchen has changed considerably and the food preparation is only an aspect. It is often the room where we carry out most of our daily activities, it can also be used as living room, work area, place to play, to discuss, main place of the house that confers a quiet pace to the life style. Eating with family members and friends is not the same thing as eating quickly a fastfood meal or a meal at a fine restaurant; in addition to home-made dishes, there is the pleasure to entertain relations with close people, the mind is taken care of together with the body, pleasantness and taste are combined. In brief, the kitchen is the place where people find it more pleasant to stay, where they can breath a home-like atmosphere, especially with no television or if this is used with discretion. Today, the space dedicated to the kitchen must be designed very carefully, with care in the details, functions, quality of materials, and choice of colours. The designer must be able to combine aesthetics and functions, to re-create the space according to the needs of the users, without implying costs that exceed their expectations.
in un buon ristorante; insieme ai pasti casalinghi si gustano le relazioni con le persone care, si cura l’anima insieme al corpo, si coniuga il bello con il buono. Insomma, in cucina si sta sempre più volentieri perché qui si respira l’aria di casa, specialmente se la televisione non c’è o se ne fa un uso discreto. Lo spazio dedicato alla cucina deve essere progettato oggi con molta attenzione, con cura dei particolari, delle funzionalità, della qualità dei materiali, della scelta dei colori. Il progettista deve saper combinare estetica e funzionalità, per tagliare lo spazio secondo le esigenze degli utenti, senza immaginare spese che superano i loro desideri. Ci potremmo chiedere perché in cucina lo stile classico abbia ancora un senso moderno. La risposta più ovvia è che in cucina si “ferma” il tempo, restano i valori tradizionali e le forme classiche ci ricordano anche il valore più profondo che lega cibo e benessere, necessità estetiche e funzioni pratiche. Lo stile classico è senza tempo, né all’avanguardia né sorpassato, coniuga il vecchio con il nuovo, ricordandoci l’infanzia e suoi aromi, superando le mode strillate dell’ultima ora. E poi alla cucina classica è sempre possibile aggiungere o togliere qualcosa senza mai sentire la necessità di sostituirla. Il progetto di una cucina classica comporta di concepire una casa più moderna, dinamica, attenta al design ma anche alle nuove tecnologie, perché la cucina si deve esibire, non si nasconde più, va goduta, vissuta e mostrata nel tempo. La cucina è un bene che ci accompagna negli anni, da progettare e scegliere come un oggetto di qualità, durevole e capace di sostenere una lunga tenuta funzionale ed estetica. Classica o moderna la cucina va sempre interpretata, pensata come laboratorio efficiente, classica e accogliente oppure contemporanea e hi-tech. Per coniugare stile e funzionalità, occorre progettare con flessibilità, assecondando i gusti personali più diversi e i modi di vivere le funzionalità di una cucina. Chi sceglie Ths Luxury & Style è libero di comporre lo spazio, di assecondare il proprio gusto, di trovare la soluzione alle proprie esigenze. Ogni cucina è tanto flessibile da esaudire ogni desiderio di efficienza e stile, e così intelligente da fornire una risposta personalizzata anche quando lo spazio è minimo. Proseguire la tradizione significa far rivivere in modo attuale le regole inventate dai nostri nonni artigiani, nel rispetto del disegno classico italiano e mantenendo un occhio attento alle innovazioni di materiale e colore. Le cucine classiche sono per noi cucine che si aprono al futuro, senza perdere le proprie origini ma avendo cura del design e grande attenzione alla qualità dei dettagli.
We could ask ourselves why the classic style still has a modern sense in the kitchen. The most obvious answer is that time "stops" in the kitchen, the traditional values are retained and the classic forms remind us of the deepest value that links food and wellness, aesthetic needs and practical functions. The classic style is timeless, it is neither avant-garde nor outdated, it combines the old with the new, reminding us of our childhood and its aromas, overcoming last minute fashions. Furthermore, it is always possible to add or remove something from a classical kitchen, without the need to replace it. The design of a classic kitchen implies the conception of a more modern, dynamic home, careful to design but also to new technologies, because the kitchen must be shown and no longer hidden, it must be enjoyed, lived and exposed in the long-term. The kitchen is a good that accompanies us through the years, it must be designed and chosen as quality object, long-lasting and able to retain long-term functionality and aesthetics. Whether classic or modern, the kitchen must be always interpreted, thought as an efficient laboratory, classic and cosy or contemporary and hi-tech. To combine style and functionality, the design must be flexible, according to the most different personal tastes and ways of living the functions of a kitchen. Who chooses Ths Luxury & Style is free to compose the space, to please his taste, to find the solution to his needs. Each kitchen is flexible to fulfil any wish of efficiency and style, and intelligent to provide a personalized answer even when the space is limited. Continuing the tradition means to re-live the rules invented by our artisan grandfathers in a contemporary way, in compliance with the classic Italian design and taking in consideration material and colour innovations. The classic kitchens in our opinion, are kitchens that open up to the future, without losing their origins but focusing on the design and quality of the details.
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Stoffe, stoffe!!!
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Il racconto
Claudia Menichini
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na casa comoda. La stanza è grande, c’è una bella finestra che si apre su un giardino: bene, un giardino è importante! La prima cosa che noto è un divano ricoperto da una stoffa sontuosa, con righe e piccoli punti, rosso cupo e giallo oro, braccioli tondi, cuscini morbidi, tre comodi cuscini… non male, pensiamoci, forse un po’ troppo pretenzioso per me. C’e anche una poltrona, è grande, ha dei melograni disegnati sulla stoffa che la ricopre, belli, mi fanno tornare in mente un giardino in cui correvo quando ero piccolo, doveva essere autunno, l’aria era dorata e da un grande albero cadevano per terra questi strani frutti, si spaccavano sull’erba che si copriva di piccoli chicchi rossi… erano buoni da mordicchiare. Bei ricordi, ma non lasciamoci prendere dalla malinconia… Vedo anche un altro divano, ma mi sembra alquanto scomodo, troppe volute di legno e pochi cuscini, la stoffa è consumata e di un colore incerto, deve essere antico, di quella stoffa che appena ti appoggi si rompe e dopo sono guai… meglio lasciare perdere. Ah! c’e anche un tappeto bello grande, tutto disegnato a grandi rose, ma non è morbidissimo, deve essere di quel tipo… non ricordo, beh, meglio che appoggiarsi sul pavimento duro sarà! Ma andiamo avanti, c’è anche una bella cucina, speriamo che sappiano cucinare, a volte più le cucine sono belle e meno ci si cucina, che spreco! E poi ho già un po’ fame, deve essere l’agitazione. Mi infilo nelle altre stanze, in una c’è un grande letto, un po’ alto, non mi piacciono molto i letti alti, è più difficile salirci, però questo è pieno di grandi cuscini bianchi che sembrano molto comodi, ma hanno un po’ troppi ricami e gale… Uffa! anche questi mi sembrano antichi, non capisco questa fissazione con le stoffe vecchie, sono così delicate, dovrò stare molto attento. Lo so sembro noioso, ma sono vecchio anch’io, ne ho viste troppe nella mia vita… Ma smettiamo di lamentarci, non è bello. È il mio primo giorno qua, devo fare una buona impressione. Bene, continuiamo l’esplorazione, c’e una stanza con troppi libri, anche per terra, e di comodo mi sembra non ci sia niente, la poltrona di stoffa rosa è troppo piccola per me, sembra da bambini, ah sì, c’è anche un piccolo letto. Ma quest’altra stanza è il mio ideale, c’è un letto basso basso ricoperto di una stoffa a righe grandi come piacciono a me, c’e una grande porta finestra con delle tende lunghe fino al pavimento, di una stoffa spessa, non trasparente, una bella tenda dove ci si può nascondere dietro e anche un tappeto morbido, folto, con un raggio di sole che lo scalda, perfetto, penso
Fabrics, fabrics!!! A comfortable home. The room is big, there is a nice window that opens up on a garden: the garden is important! The first thing I notice is a sofa covered by a sumptuous fabric, with stripes and small dots, dark red and golden yellow, round armrests, soft pillows, three comfortable pillows...not bad, but a bit pretentious for me. There is also a large armchair with beautiful pomegranate trees designed on the fabric that covers it, it reminds me of a garden where I was running when I was a child, it must have been autumn, the air was crisp and these large fruits were falling from a large tree, they were breaking on the grass scattered by small red grains…they were tasty to chew. Beautiful memories, but let's not be overwhelmed by melancholy…I also see another sofa, but it seems quiet uncomfortable, too many wooden volutes and few pillows, the fabric is worn out and of indefinite colour, it must be ancient, made with that fabric that breaks as soon as you lay on it and then you are in trouble...better to forget about it. There is also a large carpet, entirely designed with large roses, but it is not very comfortable, it must be of that type...I don't recall...well, better than sitting on the hard floor! But let's move on, there is also a beautiful kitchen, let's hope they know how to cook, sometimes, the nicer the kitchens are, the less people cook in them, what a waste! And then I'm a bit hungry, it must be the anxiety. I enter other rooms, in one there is a large bed, a bit high, I don't like high beds, it's harder to get on, but it's full of big white pillows that seems very comfortable, but they have too many embroideries and flounces...Oof! even these seem ancient, I don't understand this taste for old fabrics, they are so delicate, I must be very careful. I know, I'm boring but I'm old too, I saw too many things in my life… But let's stop complaining, it's not nice. It's my first day here, I have to make a good
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proprio che aspetterò qua. Mi chiamano, mi devo essere addormentato, non so da quanto, devo correre di là, nel salotto, lei deve essere arrivata, ho paura, è la mia ultima occasione. E’ in piedi, accanto a lui, mi guarda, io sto tremando tutto, e lei stupita dice solo: “Ma è vecchio!” Oddio, sì, sono vecchio, ma ho tante altre qualità, come faccio a farglielo capire, c’è così poco tempo! Lei sta in silenzio, mi fissa per tanto, troppo tempo e poi dice : “Però ha gli occhi buonissimi, teniamolo!” Sono arrivato a casa! Bau!
impression. Let's continue exploring, there is a room with too many books, even on the floor, and there is nothing comfortable, the armchair in pink fabric is too small for me, it seems for children, and there is also a small bed. But this room is perfect for me, there is low bed covered with a fabric with large stripes, the way I like them, there is a large door window with long curtains down to the floor, made with a thick, non transparent fabric, a beautiful curtain where you can hide behind it and a soft, thick carpet with a sun ray that warms it up, perfect for me, I think I'll wait here. They call me, I must have fallen asleep, I'm not sure for how long, I must run there in the living room, she arrived, I'm afraid, it's my last chance. She is standing next to him, she looks at me, I'm shaking and she astonished, says only: “But he's old!” Well, I'm old but I have many other qualities, how can I make her understand, there is so little time left! She is silent, she stares at me for a long time then she says: "But he has cute eyes, let's keep him!" I'm home! Woof!
Torino nuovi interni urbani
Collezione
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