Rivista Arti Marziali Cintura Nera 322 Ottobre 2 parte

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Sifu Alfred Johannes Neudorfer e Sifu Rosa Ferrante Bannera, fondatori del Wing Tsun Universe, WTU, un movimento caratterizzato non dall'uso di tecniche, ma della qualità, gli scambi, i principi e concetti di movimento, centrano il loro primo DVD nella Siu Nim Tao (SNT) o "9 vie". La SNT è alla base del Wing Tsun, Wing Chun e WTU. La comprensione di essa è la condizione fondamentale per tutto ciò che viene dopo, perché se si guarda a come le persone eseguono le sequenze di questo movimento, si può dedurre che cosa saranno in grado di fare. Se qualcosa non va nel movimento, tutto ciò che il praticante possa sviluppare dopo sarà sbagliato. I movimenti del WTU (forme) implicano funzioni inerenti, delle quali possono deviare applicazioni. Il significato dei movimenti primari, fa che derivino in altri e che generino applicazioni basate nei principi e le interazioni che aiutano alla loro comprensione. Il WTU incorpora ugualmente un "set" extra che i suoi fondatori hanno considerato necessario, dovuto alle circostanze attuali. Il DVD include il Movimento (la forma) Siu Nim Tao, le sue 9 sequenze e le applicazioni, le sequenze 1 a 3 del primo movimento con un compagno d'allenamento (Chi Sao) e una intervista rivelatrice con i fondatori della WTU.

REF.: • DVD/WTU1

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

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“Se mi vedi in qualcuno dei tuoi pensieri, abbracciami, che mi manchi”. Julio Cortazar.

uello che rimane, quello che resta alla fine di tutto, spesso è realmente tutto ciò che c’è. La nostra storia personale ci programma, i fatti si dimenticano, però le tracce restano. Possiamo dimenticare i fatti in se stessi, però i solchi lungo i quali un giorno fluì l’acqua, rimangono tracciati nella nostra orografia personale e unica. Ciò che forma il nostro paesaggio, sono spesso queste tracce; ciò che ci fa agire in uno o altro modo, non sono tanto le nostre preziose conoscenze che si sovrappongono come piccole strade disegnate su un paesaggio ciclopico marcato da immensi canyon, forgiate da emozioni, modelli e spesso da situazioni vissute inconsciamente. I pensieri, i ragionamenti, le riflessioni, in definitiva il nostro apprezzato cervello moderno, forse non sarebbe così importante come lui stesso si crede. Quante volte abbiamo agito in maniera completamente opposta a quella che ci dice? In questo senso, siamo tutti bipolari, tutti navighiamo nella contraddizione, perché viviamo inseriti in un mondo di opposti dove percepire il valore del complementare, non è sempre facile da apprezzare. Il migliore esempio, i gusti; questa decisione generalmente capricciosa che ci decanta davanti a qualunque persona o situazione, nel primo secondo dell’incontro. Possiamo essere tanto tassativi nel piccolo, come non possiamo vedere che lo siamo anche nel grande? La ragione, la logica, incluso ciò che chiamiamo morale, possiede spesso lo stesso valore di un peto per difendersi da un leone. Il leone, “quello che taglia il baccalà” (modo di dire spagnolo che si riferisce a quella persona che comanda o s’impone in un’attività o su un gruppo e prende le decisioni, anche se non necessariamente è il capo - n.d.t.), è molto più basico, più antico e meno malleabile della nostra corteccia prefrontale.

Q

“Quello che importa non sono i colpi bassi che riceviamo, ma l’impronta che questi lasciano in noi”. Yasmina Khadra

I cammini iniziatici, nei prolegomeni della nostra esistenza, stabiliscono regole primitive che sanciscono il territorio della nostra verità con immenso potere. Autostrade che fanno sì che le sinapsi camminino per di qua e non di lato, che ci fanno decidere l’opposto di quello che pensiamo sia bene, o che altri hanno approvato come tale sotto forma di norme. Il conoscere se stessi, inizia dal sapere che navighiamo in un continuo mare di dubbi; la certezza è un miraggio, una decisione che forse esce da altre parti e con altra volontà nascosta, che ci disgusterebbe accettare se la incontrassimo a faccia a faccia. Ci piace però sentirci importanti, mentre guardiamo l’orizzonte dal ponte di comando, mentre navighiamo nella burrasca della vita, perché accettare la nostra piccolezza e la poca manovrabilità delle nostre scelte e di chi le prende, sarebbe anche peggio. Chi sta in realtà sul ponte di comando? Alla fine, quello che è in ogni momento, quello che resta, il sedimento, è tutto ciò che abbiamo per affrontare il nostro presente, per decidere davanti al futuro, questo mostro che affrontiamo con la certezza autoimposta in un mare di considerazioni elette in modo molto più arbitrario di quello che ci piacerebbe accettare. L’essere stesso, quello che pulsa e scaturisce da tutto questo, è ciò che gli antichi chiamavano lo spirito, il soffio che riempie ogni angolo di questo ingranaggio biologico complesso, di questa rete di strade, sinapsi e scariche elettriche che é il cervello. Senza di esso, l’involucro vuoto è solo una pretesa; la morte è la certezza che c’insegna questa verità, il prezzo che dobbiamo pagare per vedere più in là del palese, dell’evidente. Il cervello non è quello che siamo... è il meccanismo; e le sue strade sono i sedimenti di esperienze del passato, e si sa, acqua passata non muoverà mulino... però lascerà cammino!

“I pensieri, i ragionamenti, le riflessioni, in definitiva il nostro apprezzato cervello moderno, forse non sarebbe così importante come lui stesso si crede. Quante volte abbiamo agito in maniera completamente opposta a quella che ci dice?” Traduzione: Chiara Bertelli


“Ci piace però sentirci importanti, mentre guardiamo l’orizzonte dal ponte di comando, mentre navighiamo nella burrasca della vita, perché accettare la nostra piccolezza e la poca manovrabilità delle nostre scelte e di chi le prende, sarebbe anche peggio. Chi sta in realtà sul ponte di comando?”




Autodifesa

Qualunque sia il tuo stile, se pratichi o meno Arti Marziali, le situazioni di pericolo reale si possono presentare un giorno o l’altro. Speriamo non accada! Ma se accadesse, abbiamo preparato un video istruttivo con i migliori esperti al mondo e con un presentatore di lusso: Don "The Dragon" Wilson, che dopo aver saputo del progetto, ha acconsentito con piacere a farne parte. Si tratta di un lavoro pieno di un qualcosa d’indispensabile in situazioni di pericolo: un mucchio di buon senso! Abbiamo confezionato con i nostri esperti delle guide d’azione strategica, tattica e psicologica per affrontare con un buon criterio scenari che, credetemi, se non li avete vissuti, li potete facilmente immaginare. L'allenamento sul Tatami non garantisce nient’altro che l'abilitazione degli attributi necessari per il combattimento; la cosa certa è che quando la situazione arriva, normalmente non è sufficiente l’allenamento svolto, bisogna "essere preparati", cioè si deve aver prima riflettuto, affinché le nostre reazioni siano ben condizionate e si eviti di fare qualche sciocchezza di cui potremmo pentircene per tutta la vita, specialmente… se a causa di tale sciocchezza la tua vita ne risulta compromessa…


Esperti


Autodifesa


Esperti erciò studiate bene i consigli che vi diamo in questo articolo e se volete approfondire un po’ di più l’argomento, non perdetevi questo video o DVD, con il fior fiore degli istruttori di Arti Marziali del pianeta, atti ad insegnare formule per le situazioni più frequenti di aggressione, formule che saprai maneggiare molto meglio se pratichi le arti disciplinari, ma che se così non è, potrai utilizzare comunque con un po’ di allenamento di base. Don Wilson, un eccezionale lottatore, con una delle più lunghe carriere della storia della Kick Boxing, è un magnifico attore e, pochi lo sanno, scrittore, autore, regista e produttore di molti dei suoi film. Ha voluto prestare il suo volto ad un progetto che possiede la sana intenzione di educare il cittadino davanti ad un fatto che, sfortunatamente, si ripete ogni giorno con più frequenza: la violenza per strada ed i furti. È evidente che le situazioni che si possono presentare sono infinite, tuttavia è statisticamente dimostrato che, quasi sempre, le aggressioni si sviluppano in modi molto simili. Questo ci ha permesso di preparare una serie di scenari basilari e di elaborare una serie di guide, di tecniche efficaci e consigli per affrontarli. Tutto il gruppo di esperti che partecipa a questa produzione è gente che, per la loro professione, è abituata ad insegnare agli altri o ad affrontare tali situazioni ogni giorno. Vogliamo ringraziarli tutti per il loro ottimo lavoro e la loro dedizione, per aver inteso l'importanza che questo lavoro può ricoprire per una persona in un momento di difficoltà.

P


Autodifesa "Ti trovi nel peggiore degli scenari possibili! Non c'è via di fuga se non quella di attraversare quel branco di individui che ti viene in contro; non vogliono i tuoi soldi, ma la tua vita e sono in molti! Che fare?"


Esperti

Niente può garantire il tuo successo o la tua sopravvivenza, ma come disse il grande stratega cinese Sun Tsu: "Colui che fa piani e prepara adeguatamente le sue truppe, ha molte più possibilità di vincere di colui che non lo fa". Nella guerra della giungla urbana, le forza del bene e del male si affrontano ogni giorno. Essere preparati è più che un obbligo, è indispensabile, e visto come vanno le cose, sfortunatamente lo sarà sempre di più: siate pronti dunque e come diceva il sergente nella magnifica serie: "Blues di Hill Street": "Ehi! State attenti lì fuori!"

Considerazioni generali sulla difesa personale Salve sono Don "The Dragon" Wilson e voglio insegnarvi alcuni delle tecniche e formule per affrontare momenti di pericolo. Le cose per la strada non sono come nei film. Non tentate d’essere degli eroi, la vera vittoria in una situazione di pericolo è sopravvivere indenni e proteggere i nostri cari. Tutti gli esperti insegnano che si deve sempre mantenere la calma. Qualunque sia la situazione respira a fondo e cerca di rimanere cosciente di tutti i dettagli. Dov’è la possibile via d’uscita? Dove risiede il maggior pericolo? Ci sono terze persone che ci possono aiutare? Quali e quante sono le forze dei tuoi avversari? L'azione che tu eventualmente intraprendi, può causare danni a degli innocenti?


“Quel giorno qualcuno è uscito di casa con l’intenzione di cacciare… ed è toccato a te!… Eri nel posto sbagliato al momento sbagliato…"


Esperti Per la strada non ci sono altre regole che l'assenza di regole, perciò devi rimanere sveglio ed attento di fronte all'inatteso. Se sei rilassato e cosciente della situazione, valuta le tue possibilità analizzando la forza dei tuoi avversari. Chi pratica Arti Marziali è più preparato rispetto alla maggior parte delle persone, per agire in maniera efficace davanti a degli aggressori. Se tu non hai mai praticato queste forme di autodifesa, sii cauto, il tuo nemico armato o disarmato invece può averle praticate. La superiorità numerica è un dato essenziale. Se sono più di te, prova a rompere la loro concentrazione e fuggi. Non affrontare un nemico numericamente superiore, perché un pesce piccolo è un sol boccone per un pesce grande. Se al contrario sei allenato ed il tuo nemico è inferiore, affrontalo finché hai una via d’uscita libera e puoi chiedere aiuto. Se questo non è possibile, lotta con tutte le tue forze fino a neutralizzarlo. Se gli attaccanti sono in inferiorità numerica e disarmati, e voi siete di più e ben allenati, avete un’evidente superiorità tattica. Anche in questa circostanza, ricorda sempre che sono le forze dell'ordine ad avere in tutti i paesi il diritto e la capacità di procedere contro i delinquenti ed anche se abbiamo tutti il diritto alla legittima difesa, cerca di avvisare i tuoi aggressori e di metterti semplicemente in salvo; il tuo dovere si sostanzia nel difendere te stesso, i tuoi cari o altri innocenti, sempre che tu possa farlo. Non tentare di fare l’eroe e non sottovalutare mai un nemico. Tutte le tecniche che abbiamo preparato per questo video, sono tecniche da applicare in situazioni in cui la tua unica alternativa è lottare. Non cercare di applicarle se vi sono alternative, come quelle di cui abbiamo già parlato. Ricorda: abbiamo una vita sola ed è preziosa! Nessun oggetto di valore merita il rischio di perderla.


Autodifesa

Le tecniche che vedete nei film sono coreografate da esperti. Negli scontri reali ciò che funziona è sempre la cosa più semplice e diretta. Esci dalla distanza di attacco del tuo nemico quando puoi, come diceva Bruce Lee: "Se non ti possono toccare, non ti possono picchiare!" Ricorda che anche il tuo avversario è spaventato. Nessuno inizia un'azione aggressiva senza essere per lo meno nervoso. Tutti temiamo la sofferenza, perciò mantieni la calma e ricordati che anche lui è vulnerabile e lo sa bene.

L'azione Nessuno può correre se gli è stata rotta una gamba e a tutti fanno male i calci alle gambe. Se hanno chiuso la distanza e si è obbligati lottare, queste sono un facile bersaglio per chiunque. Colpisci con tutte le tue forze e scappa. I genitali maschili sono un’altra zona molto sensibile. Nella distanza molto corta, la ginocchiata può annullare un avversario per il tempo sufficiente a fuggire a tutta velocità. Nella distanza media i colpi di pugilato al volto sono molto efficaci; chiudi molto il pugno e non sferrarne solo uno, bensì una serie; è molto difficile abbattere qualcuno con un sol colpo. Mantieni la tua linea centrale e l'equilibrio del tuo baricentro basso ed avanza se il cammino è libero. Napoleone disse che la miglior difesa, è un buon attacco.


Esperti


Autodifesa

Non cercare di imitare movimenti complicati, se devi agire, fidati del tuo istinto e lascia che la tua adrenalina esca fuori, grida come un pazzo nel tuo attacco, questo sconcerterà il tuo avversario, che avvertirà tutta la forza del tuo desiderio di vivere, della tua paura, della tua potenza. Rompi la sua concentrazione, investilo con il tuo attacco, ma ricorda che il tuo obiettivo non è sconfiggerlo, ma sopravvivere, per cui non fidarti troppo dell’eventuale vantaggio acquisito, quando la situazione te lo permette, evita il suo attacco e mettiti in salvo.

Nella corta distanza Quando la distanza è stata rotta e l'avversario ti è addosso, ricorda che il tuo obiettivo continua ad essere lo stesso, creare distanza e spazio tra te e lui. Perciò respira profondamente e cerca il modo di liberare le tue estremità, attaccando le sue zone più sensibili. Se la sua presa è al tronco, inspira, riempiendo al massimo i polmoni, butta fuori l’aria e cerca di liberarti dalla sua stretta, mentre lo colpisci. Le unghie e le dita sono armi terribili se attaccano parti sensibili come gli occhi, puoi mordere, graffiare o sferrare calci il tutto contemporaneamente. Se la posizione viene mantenuta per troppo tempo, colpisci con ciò che hai di libero,



Autodifesa incluso la testa; in questo caso cerca di colpire le sue parti meno resistenti, l’osso temporale o il naso sono meno forti e resistenti delle ossa frontali. Ma ricorda che nella distanza corta lui può usare le stesse armi. Esiste un tacito accordo anche tra i delinquenti, un linguaggio non parlato che segna regole silenti, se mordi è sicuro che lo farà anche lui, se attacchi agli occhi, lo farà anche lui, perciò se sei tu a "far salire la temperatura" dello scontro, fallo in un momento in cui sei sicuro che la tua azione lo sorprenderà il tempo sufficiente per metterti in salvo.

La miglior strategia, non essere lì! La miglior strategia è non dover arrivare al confronto. Perciò evita i luoghi pericolosi, segui il tuo istinto e mantieniti all'erta se non conosci il quartiere e fai attenzione al tuo livello alcolico se stai festeggiando in un posto strano. Tutte le città hanno zone più pericolose di altre: "Colui che evita l'occasione, evita il pericolo!". Tuttavia, pur tenendo conto di queste raccomandazioni, la vita può dare sorprese ed i malfattori non riposano mai. Infatti tutti abbiamo subito o ascoltato storie di qualcuno vicino a noi che ha avuto un problema con dei delinquenti. Se questo accade, cerca di verificare chiaramente le sue intenzioni, che cosa vogliono? Il


Esperti tuo orologio? Daglielo e corri! Che cosa vogliono? Il tuo portafoglio? Daglielo! Ma se sospetti che le sue intenzioni siano quelle di farti del male, mantieniti all'erta, offrigli qualcosa che richiami la sua attenzione e contrattacca. Quando la preda sei tu Quel giorno qualcuno è uscito di casa con l’intenzione di cacciare… ed è toccato a te!… Eri nel posto sbagliato nel momento sbagliato… bene, adesso non c'è niente che puoi fare per evitarlo, perciò non ti arrabbiare con la vita, mantieniti calmo e guardala sotto questo punto di vista: questo tizio non vuole problemi, vuole solo qualcosa di tuo, per cui potrai negoziare se non rimani impietrito. Parlagli con calma, chiedigli che cosa vuole ed assicurati che capisca che vuoi collaborare, che non vuoi problemi. Se il movente dell'aggressione è il furto come accade nella maggior parte delle occasioni, puoi uscir ne indenne facilmente. Gli assalitori non sono sciocchi, ma possono essere ingannati, perciò è importante tenere del denaro extra in un posto strano quando ti rechi in un paese straniero. Distribuisci il denaro nelle tue tasche e lascia una quantità piccola nel tuo portafoglio, quando ti chiedono il denaro dagli il portafoglio. Se vedi che gli basta e si è calmato, chiedigli se puoi tenere i documenti, in fin dei conti a lui non servono a niente. Assicurati di aver lasciato annotati i numeri delle tue carte di credito in albergo, in qualche angolo della tua valigia, per disattivarle il prima possibile. Se hai fortuna non ti chiederà di vuotare le tasche, ma se lo fa,


Autodifesa "Ricorda che anche il tuo avversario è spaventato. Nessuno inizia un'azione aggressiva senza essere per lo meno nervoso. Tutti temiamo la sofferenza, perciò mantieni la calma e ricordati che anche lui è vulnerabile e lo sa bene".


Esperti collabora e dagli il resto giurando di non aver nient’altro. Non distogliere mai lo sguardo dall'assalitore, neppure quando metti le mani in tasca per dargli quello che vuole: quando la preda sei tu, non puoi perdere di vista il predatore.

Di fronte a vari attaccanti Ti trovi nel peggiore degli scenari possibili! Non c'è via di fuga se non quella di attraversare quel branco di individui che ti viene in contro; non vogliono i tuoi soldi, ma la tua vita e sono in molti! Che fare? Bene, non ti rimane altro che lottare e sperare che la fortuna ti accompagni. Qual è la miglior strategia? La prima cosa, assicurati di poterti coprire le spalle al massimo, retrocedi finché la parete più vicina diventa una tua alleata. Ricerca il più insicuro dei tuoi attaccanti, il più debole ed aspetta che si avvicini, quando ce l’hai vicino, saltagli addosso e cerca di colpirlo, lanciandolo addosso al più vicino dei tuoi aggressori. Lascia che inciampino tra loro il più possibile, rompi le loro difese e cerca il varco di fuga. Evita di imbrigliarti in un corpo a corpo con qualcuno ed evita con tutti i mezzi possibili che ti portino al suolo, anche se il tipo che porti al suolo è meno forte di te, se lo fai, sei perduto e ti potranno prendere a calci senza sosta. Le tecniche corpo a corpo non sono efficaci in queste occasioni.

Usa quello che hai a portata di mano Una delle cose più importanti in un combattimento è sorprendere il nemico con armi improprie. Ci sono tre tipi di armi bianche: quelle lanciabili, pietre, bastoni, bottiglie o qualsiasi oggetto a portata di mano che si possa ragionevole

“Descubre entre todos al atacante más inseguro, al más débil”


Autodifesa

“Ma soprattutto ricorda che un nemico può essere armato anche se non ti ha mostrato la sua arma.â€?


Esperti lanciare. Quelle da taglio: coltelli, lame, bottiglie rotte, bastoni, ecc… e quelle con cui puoi percuotere: tutte quelle che puoi utilizzare per colpire il tuo avversario, una chiave inglese, un martello, una barra di metallo, ecc… Le prime ti permettono di mantenere un nemico confinato nella lunga distanza, ma devi avere la mira giusta ed essere capace di correre allo stesso tempo, il che è sempre difficile. Quelle da taglio non è facile che siano a portata di mano ed, al contrario, di solito ce le ha proprio il tuo aggressore. E le terze sono una grande risorsa… se hai fortuna! Al di là dei molteplici dispositivi di difesa che si vendono nei negozi specializzati, alcuni oggetti che abitualmente portiamo con noi, possono in caso di bisogno trasformarsi in armi offensive. Un telefonino cellulare, che ti è costato tanto, può essere di grande aiuto… ovviamente utilizzandolo per colpire il tuo avversario! Alcuni poliziotti preferiscono i modelli più vecchi e pesanti… perché mai? Una chiave in mano può trasformare un pugno in un'arma da taglio ed inoltre c’è l'effetto sorpresa… Una biro è un'arma pungente eccezionale in caso di bisogno. Un mazzo di chiavi pesante può essere un'arma da lancio terribile.

Conclusione Ma soprattutto ricorda che un nemico può essere armato anche se non ti ha mostrato la sua arma. Ricorda che il nostro obiettivo non è sconfiggerlo, ma sopravvivere ed uscire indenni. E soprattutto… non c'è niente di più prezioso del poter vedere ancora un tramonto, abbracciare ancora i tuoi cari e, naturalmente, vivere quell’esperienza unica ed irripetibile di respirare profondamente quando tutto è passato. Per quanto traumatica sia stata l'esperienza, poterla raccontare è sempre il primo passo per tornare a godere della vita quotidiana. Ricorda che quello che memorizzi con questo video e con il tuo allenamento quotidiano, sarà quello che utilizzerai quando e se arriverà la fatidica occasione. Scegli sempre la vita e non voler essere un eroe morto!… Certe cose succedono solo nei film! Sono Don "The Dragon" Wilson e ricordate… state attenti là fuori!

Alcuni degli esperti che partecipano a questo video assieme a Don "The Dragon" Wilson: • JIM WAGNER. È uno dei più importanti esperti a livello mondiale in difesa personale militare e poliziesca. Ha istruito i più importanti corpi di sicurezza e d’intervento immediato di tutto il mondo, come il GSG 9 tedesco, il G.A.T.E. brasiliano, l'Unità di Operazioni Speciali della Legione Spagnola, il TGS britannico, le Forze Speciali Argentine, l’FBI SWAT, la US MARSHAL SOG, la DEA nordamericana, gli US NAVY SEALS, le US ARMY SPECIAL FORCES, ecc...


Autodifesa • COLONNELLO SANTIAGO SANCHÍS. È un esperto in difesa personale, militare e poliziesca. Ci insegnerà alcune tecniche di semplice realizzazione per liberarci da determinate prese, così come da altre situazioni di pericolo. • VÍCTOR GUTIÉRREZ. Uno dei massimi esponenti nel mondo del WingTsun, lo stile che Bruce Lee imparò in Cina, v’insegnerà alcune chiavi tattiche da tenere in considerazione di fronte ad una situazione di pericolo con un attaccante disarmato. • MARCO DE CESARIS. Rappresentante mondiale della Muay Boran, il sistema di autodifesa tailandese, vi spiega come risolvere diverse situazioni di pericolo. • PAOLO CANGELOSI. Magnifico esperto di Kung Fu, vi dimostrerà come difendersi basandosi sulle Arti Marziali Cinesi. • MAURICE ELMALEM. Ha vari record nel libro Guinness. È un taekwondoka autore di vari libri ed esperto in Krav Maga, le tecniche di difesa che insegnano in Israele. • THIERRY DELHIEF. È un esperto in difesa poliziesca, incaricato della formazione degli agenti della Metro di Parigi (Francia), e di altri organismi dediti alla sicurezza in questo paese. • JOAQUÍN ALMERÍA. Esperto in JKD, il Maestro Almería è allievo di Dan Inosanto e ha prestato i suoi servizi nell'Esercito Americano come istruttore. • OMAR MARTÍNEZ SESTO. Esperto in forze d’intervento immediato e situazioni estreme, al servizio del Governo Federale Americano. • HOCK HOCHHEIM. Pochi conoscono come questo esperto texano le tecniche contro armi, da anni infatti istruisce in questo campo i servizi di ordine pubblico in USA. E’ l’editore della rivista americana "Close Quarter Combat". • MIKE FARAONE. Con il suo SEAL PROGRAM ed il suo personale stile di lavoro, Mike Faraone si è guadagnato un posto d’onore tra gli istruttori di metodi di combattimento e difesa negli ultimi decenni. La sua esperienza è il risultato di anni di apprendistato sotto la guida di istruttori come Paul Vunak o Dan Inosanto.


Esperti • OLIVIER PIERFEDERICI. Ex militare francese, con lunga esperienza in programmi educativi di autodifesa per personaggi importanti in vari paesi del Sud America. Ha allenato inoltre le forze armate di diversi paesi dell’America Latina. • DAVIDE FERRETI. Istruttore di Ruas Vale Tudo e riconosciuto esperto italiano in tecniche di autodifesa, che includono il Wing Chun combinato con il Jiu-Jitsu. • JEROME KADIAN. Rappresentante in Europa del SYSTEMA, l’innovatrice formula per l’autodifesa dei gruppi speciali russi che sta facendo parlare di sé negli ultimi anni. L’apertura verso Occidente ci ha permesso di imparare molto sui rocciosi e pragmatici sistemi che si insegnano nella ex-Unione Sovietica. • BRYAN CHEEK. Rinomatissimo istruttore britannico di Jiu-Jitsu. L’efficacia del suo lavoro lo ha portato ad essere richiesto dalla polizia e dai servizi speciali di diversi paesi. La sua Arte è un Jiu-Jitsu altamente risolutivo anche se con radici nella tradizione. • CUSPINERA. Maestro del Kansen Ryu, il sistema dei gruppi operativi cubani. L’abilità di questi esperti è stata dimostrata con lunghi anni di durissimi test. Da Angola fino alla protezione del leader cubano Fidel Castro, gli esperti di questo paese sono stati formati in questo metodo di combattimento. • ANGEL GARCÍA è uno dei più famosi istruttori del sistema Kajukenbo a livello mondiale, è infatti il responsabile di questo sistema in tutta Europa: uno stile conosciuto per la sua efficacia. • ALFREDO TUCCI. Direttore di Budo International, esperto in strategia.

Essere preparati è più che un obbligo, è indispensabile, e visto come vanno le cose, sfortunatamente lo sarà sempre di più: siate pronti dunque e come diceva il sergente nella magnifica serie: "Blues di Hill Street": ‘Ehi! State attenti lì fuori!’”

“Ricorda che quello che memorizzi con questo video e con il tuo allenamento quotidiano, sarà quello che utilizzerai quando e se arriverà la fatidica occasione.”






REF.: • DVD/TOYAMA-2

Questo DVD è il risultato promosso per la filiale spagnola della Zen Nihon Toyama-Ryu Iaido Renmei (ZNTIR – Spain Branch), per fare conoscere il contenuto tecnico dello stile Toyama-Ryu come praticato nel Honbu Dojo della ZNTIR, in Machida, Tokyo, senza cambiamenti, né alterazioni. La fedeltà del programma è tale che è il suo presidente e massimo responsabile tecnico, Yoshitoki Hataya Sensei, chi, accompagnato da alcuni membri, esegue tutto il compendio del programma attuale dello stile. È per questo che in lui si può trovare la struttura di base della metodologia che viene applicata, dagli esercizi codificati di riscaldamento e di preparazione e attraverso gli esercizi di taglio; le guardie; i kata della scuola, compresi quelli corrispondenti alla Scuola Militare Toyama, il Gunto Soho e la sua spiegazione; il lavoro in coppia, sia in Kumitachi e Gekken Kumitachi, e la pietra angolare su cui si basa la Toyama-Ryu, vale a dire, Tameshigiri o esercizi i taglio su un bersaglio reale. La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei, ZNTIR, è l'organismo che attualmente, una volta riveduti ed adeguati i concetti e la metodologia di una scuola proveniente da un metodo di combattimento reale, pretende di mantenere viva questa tradizione e le forme originali mediante un sistema che unifica il corpo, la mente e lo spirito di una forma realistica ed efficace. Grazie all'impegno di alcuni laureati della Scuola Militare Toyama (Rikugun Toyama Gakkoo), che hanno continuato in gran segreto mantenendo viva l'arte fino alla rimozioni dei divieti e la devoluzione della sovranità al paese giapponese, oggigiorno possiamo conoscere un stile di scherma incorniciato tra le attuali scuole di Iai-Do. Si tratta di un DVD meticoloso in diverse lingue, che dimostra di essere una fonte preziosa per ricercatori e praticanti della spada giapponese, e per gli artisti marziali in generale, o quelli interessati alla storia del Giappone e la sua ultima guerra mondiale. È una vera fortuna il potere osservare le tecniche che contiene, e, almeno per gli investigatori seri, vale la pena di averla nella sua videoteca. Noi, gli apprendisti dello stile, desideriamo condividere lealmente la conoscenza della nostra scuola di scherma giapponese, nella speranza che contemporaneamente, i valori interni propri di quegli uomini di armi impregnino alle nuove generazioni e permettano scorgere un revulsivo, di una forma tradizionale molto differente all'attuale approccio delle discipline di combattimento di origine giapponese. Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

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Errori comuni e tecniche di disarmo Krav Maga Israeli Survival System: la nuova frontiera del Krav Maga. Dopo il successo del primo DVD, il Gran Maestro Marco Morabito esce inedito su Budo International con il DVD dedicato alle armi: le conoscenze di Morabito in campo civile e militare si intrecciano in una miscela esplosiva di tecnica e innovazione. Niente è lasciato al caso e non vi sono segreti: con «cognitio experimentalis», ovver o conoscenza basata sull’esperienza e sulla dimostrazione logica, vengono esaminati con gran cura e dovizia di particolari le aggressioni a mano armata più comuni.


New DVD


Self Defense ediamo ora insieme le armi più diffuse. Le tipologie di armi che possiamo incontrare dipendono dal periodo storico di riferimento e dal luogo di riferimento. Basti pensare alla spada, arma di primaria importanza nel Medioevo diventa alquanto inutile dopo l’invenzione della polvere da sparo. Mi vengono sempre in mente le celeberrime battaglie combattute nel Nuovo Mondo, dove i nativi rispondevano al fuoco, con arco e frecce. Questa breve introduzione vuole inizialmente fare riflettere il lettore sul seguente fatto: il modo migliore per sconfiggere l’avversario è avere armi utili e sufficienti a contrastarlo. Questo significa che poter disporre del giusto

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equipaggiamento è la situazione ideale per poter contrastare l’aggressore. Ma tra questa “situazione ideale” e noi vi sono delle forti limitazioni, perlopiù legislative. In Italia, ad esempio, la soluzione giuridica non è facile perché nel momento che si porta uno strumento che sia chiaramente destinato allo scopo di offendere, la legge lo equipara ad un’arma impropria e quindi si risponde di porto senza giustificato motivo di uno strumento atto ad offendere. Lo stesso vale per il porto di un oggetto non destinato, per sua natura, ad offendere; anch'esso diventa illecito quando viene meno il collegamento immediato con la sua funzione per divenire arma impropria. In proposito, volendo citare un

esempio, un bicchiere usato per minacciare e provocare lesioni, subisce una metamorfosi da accessorio del bar in oggetto idoneo ad offendere. Quindi non potendo combattere la battaglia in campo tecnologico/strumentale, dobbiamo imparare ad usare noi stessi, il nostro corpo come arma. Imparare a usare il nostro corpo comporta numerosi vantaggi tra cui la versatilità e immediatezza nella difesa. Non dobbiamo pensare a estrarre l’arma: l’arma siamo noi. Possiamo dimenticarci di portare il coltello o la pistola ma non le nostre mani. Sempre pronte, viaggiano con noi e se ben utilizzate sono un ottimo compendio anche per coloro che l’arma la usano di ordinanza. E anche se ottimamente equipaggiati,


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Self Defense


Self Defense possiamo sempre dover fare ricorso al nostro corpo per contrastare l’avversario. Per questo motivo un buon sistema di difesa personale è adatto anche ai militari e addetti alla sicurezza. Basti pensare alle guardie del corpo che per “dissuadere “ gli ammiratori del proprio V.I.P. non possono far uso di armi. Pensate allo scalpore che ne deriverebbe sui giornali! Invece utilizzando alcune efficaci tecniche non invasive è possibile allontanare i fan troppo ostinati senza creare scandalo. Ma le forze dell’ordine e operatori della sicurezza non sono gli unici a trarre beneficio nell’apprendere a difendersi. A trarne vantaggio sono anche i civili che nella maggioranza dei casi non possono contare sulla protezione data dai vari tipi di armamenti. Nel primo DVD di Krav Maga Israeli Survival System abbiamo visto varie tecniche di combattimento corpo a corpo e nel nuovo DVD in uscita vedremo alcune tecniche di difesa da mano armata. Si analizzeranno varie tecniche con le armi più comuni ma teniamo presente che non esiste un “modello universale di aggressione”, le tipologie di attacco sono illimitate e quindi infinite sono anche le modalità di difesa. La tecnica è solo la base di studio per acquisire fluidità e consapevolezza dei movimenti ma lo scopo è rendere istintiva la nostra difesa accorciando i tempi di


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New DVD reazione. Come sul ring, non avremo mai la certezza matematica di uscirne vincitori, ma possiamo aumentare le nostre possibilità di riuscita: “chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha già perso”. Nella difesa personale così come in ogni altra disciplina, servono due ingredienti principali per avere successo: un buon maestro e tempo. Un’insegnante valido sarà colui che ti instraderà sulla giusta via e poserà le fondamenta su cui costruire i propri valori e conoscenze. Il tempo ti renderà più abile, istintivo, acuto. Lo scopo principale del Krav Maga Israeli Survival System è cercare di diminuire il gap tra azione e reazione. Nella vita reale spesso non vi è tempo di riflettere. Un processo di pensiero normale è troppo lungo e bisogna imparare ad accorciare i tempi. In strada spesso in pochi secondi si decidono le sorti dell’incontro ed è proprio nella prima reazione che spesso si determinano gli esiti della battaglia. Se non si può sfuggire allo scontro, in un’attimo da aggrediti bisogna diventare aggressori. Istintività di reazione non significa però eccesso di self-confidence. Si è deciso di mantenere il termine in inglese perché in italiano non vi è un termine strettamente corrispondente. La self confidence è la sicurezza data da una situazione apparentemente a nostro favore. Può tramutarsi però in un pericolo per la nostra incolumità. Anche quando pensiamo di avere la situazione sotto controllo, all’improvviso possono cambiare le carte in tavola. Vale per noi ...ma anche per l’avversario. Quindi, se applicabile, approfittare di un apparente vantaggio dell’aggressore, che sentendosi “al comando” potrà commettere qualche svista. In campo marittimo, pensiamo a un “tranquillo” gruppo di naufraghi con magari donne e bambini alla deriva, fatto salire sulla propria nave per garantirli un minimo di assistenza. Alcuni di questi, saliti sull’imbarcazione, se non adeguatamente controllati, possono rivelarsi dei banditi pronti ad assaltare la nave. Quindi mai abbassare la guardia eccedendo di selfconfidence: anche le situazioni a favore possono volgersi a nostro svantaggio. Dall’altra parte mai sottovalutare il nemico perché è qui che alberga l’insidia maggiore. Una persona apparentemente innocua che ti minaccia per ottenere qualche moneta può essere più pericoloso per la tua incolumità del professionista che sa controllare le emozioni e sa esattamente cosa vuole: se l’intenzione è derubarti difficilmente andrà oltre rischiando di incappare in seccature differenti rispetto allo scopo che si era prefissato. Non dimentichiamoci, inoltre, di imparare a valutare e sfruttare l’ambiente che ci circonda:


Self Defense “Nel primo DVD di Krav Maga Israeli Survival System abbiamo visto varie tecniche di combattimento corpo a corpo e nel nuovo DVD in uscita vedremo alcune tecniche di difesa da mano armata.�



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Self Defense “Le arti marziali, sport da combattimento e la difesa personale rappresentano la vita: il cadere e rialzarsi, lo scambio di idee e opinioni, la crescita e progresso personale, la socialitĂ , la realizzazione personale, lo scontro e incontro, la gestione delle emozioni, il problem solving.â€?


New DVD qualsiasi cosa può diventare un’arma.... a nostro vantaggio o sfavore. Una bottiglia, una sedia, un bicchiere, un tavolo, addirittura una penna possono diventare strumenti con cui possiamo essere aggrediti o con cui, invece, possiamo difenderci. Perché non sfruttare questi oggetti per incrementare la nostra difesa? Quindi attenzione a ciò che ci circonda. Prestare attenzione allo spazio circostante, può anche aiutarci a prevenire uno scontro! Ora parliamo dell’autore di questa opera colossale: Marco Morabito. Molto è stato detto e scritto su questo artista marziale di fama mondiale: ben poco ormai possiamo dire su un personaggio di cui si è parlato molto su riviste e giornali in tutto il mondo. Vogliamo vederlo in questo articolo non solo attraverso i premi, medaglie e riconoscimenti ma addentrarci introspettivamente nel ruolo che ricopre. Ciò che lo caratterizza è la ricerca continua di migliorarsi e non fermarsi mai: “quando pensi di aver raggiunto la vetta, fermati e guarda indietro”. Non si finisce mai di imparare e le possibilità di crescita sono infinite. Non “raggiungerai mai la vetta” ma è proprio questo il bello del cammino: non è arrivare ma percorrerlo. Le arti marziali, sport da combattimento e la difesa personale rappresentano la vita: il cadere e rialzarsi, lo scambio di idee e opinioni, la crescita e progresso personale, la socialità, la realizzazione personale, lo scontro e incontro, la gestione delle emozioni, il problem solving. Un percorso, quindi, quello dell’ apprendimento non sempre semplice e l’istruttore oltre ad essere un ottimo tecnico deve anche essere un buon oratore: trasmettere i concetti e mantenere alta l’attenzione non è semplice e molta è la responsabilità tanto più quando parliamo di portare a casa la pelle. Quindi un lavoro non sempre semplice, ma che grazie all’entusiasmo dei tecnici e degli allievi offre molte soddisfazioni ed è il motivo preponderante di costante studio e sviluppo personale. Con il suo Krav Maga Israeli Survival System vuole rompere gli schemi e mostrare al pubblico qualcosa di assolutamente innovativo, lontano dalle solite tecniche vetuste, emulate ormai da decenni. In questo DVD vedrete, quindi, qualcosa di assolutamente innovativo dove la tecnica si fonde con l’esperienza e ogni cosa assume contorni nitidi e definiti. Nulla è lasciato al caso e gli errori più comuni vengono analizzati e smascherati senza indugio. Troverete nel Krav Maga Israeli Survival System un nuovo metodo di difesa eccezionale e autentico. Scriveteci, scriveteci e scriveteci! Ogni opinione, idea e suggerimento costruttivi sono per noi motivo di crescita e condivisione.


Self Defense

GRAN MASTER MARCO MORABITO ESPERTO IN TECNICHE OPERATIVE RUSSE E ISRAELIANE DIRETTORE TECNICO E DOCENTE: I.K.M.O. INTERNATIONAL KRAV MAGA ORGANIZATION P.SE.T. PROTECTION SECURITY TRAINING E.S.A. EUROPEAN SECURITY ACADEMY www.internationalkravmaga.com e-mail: info@internationalkravmaga.com www.pset.eu e-mail: info@pset.eu


REF.: • KMISS-1

In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro Marco Morabito sulla difesa personale con la presentazione in anteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questa opera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessun segreto quindi, ma una colossale opera che vi porterà nel vivo della difesa personale israeliana. Le tecniche sono illustrate in modo da essere facilmente comprensibili da tutti. Un’occasione davvero unica per avvicinarsi alla difesa personale o per approfondire le proprie conoscenze sul tema. L’autore di quest’opera è uno dei maggiori esponenti a livello mondiale di difesa personale e conta al suo attivo diverse esperienze in campo militare e società di sicurezza; pluripremiato in diverse nazioni, ospitato per corsi e seminari in tutto il mondo è diventato un portavoce internazionale di vari sistemi di combattimento corpo a corpo e difesa personale poco conosciuti ma estremamente efficaci. Studiando dal Giappone agli Stai Uniti, passando per Polonia, Spagna, Capo Verde, Germania, Israele, Francia e Russia. Una continua ricerca nelle zone più remote del mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senza mai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuove conoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il Krav Maga Israeli Survial System non è una disciplina, un complesso di rigide regole ma un metodo, un processo in continua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile ad ogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasi cambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri errori cogliendo la propria esperienza come opportunità per migliorare.

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com


















L'offesa personale Date le numerose pubblicità e articoli sull'auto-difesa, penso che sia importante per i professionisti e non-professionisti distinguere tra la "difesa personale" e quello che potremmo chiamare "l'offesa personale". Nel clima attuale di insicurezza, ogni volta è piÚ frequente leggere articoli e vedere serie di televisione che parlino di un tema molto sensibile attualmente: come difendersi se stessi in modo efficace se attaccati?


Jeet Kune Do


redo che sia necessario affrontare un tema così vasto, perché c'è una confusione tra l'auto-difesa e l'offesa personale. Questo accade a volte in modo involontario e, purtroppo, a volte consapevolmente. Cerchiamo di sbrogliare queste due pratiche a vedere più chiaramente. La difesa personale ha lo scopo di proteggerci e difenderci davanti ad un'aggressione fisica. Questo significa che ci proteggeremo, ovviamente, ma nell'ambito giuridico della legittima difesa, cioè, faremo tutto il necessario per difendere la nostra integrità fisica e la nostra vita, ma evitando una salita di violenza non necessaria. Con salita di violenza voglio dire che non è necessario ammazzare un aggressore per difenderci. Certamente, se l'aggressore è arrabbiato e ci vuole ammazzare, nostro primo obiettivo è sopravvivere al confronto, tuttavia faremo ogni sforzo per evitare di danneggiare lui o anche ucciderlo. Troppo spesso ci viene detto di colpire come animali senza pensare e, in ogni parte del corpo dell'aggressore. Tuttavia, come ho già detto in un precedente articolo, l'aggressione ha diversi fasi che devono essere presi in considerazione e utilizzate in modo intelligente. La prima fase è conversare, nel tentativo di calmare la situazione attraverso il dialogo. Naturalmente, dire che è meglio parlare non da l'immagine di un guerriero e non si vende bene, ma quelli che abbiamo già subito una vera e propria aggressione, sappiamo che una situazione degenera rapidamente e che il risultato di un combattimento non è

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mai sicuro. Pertanto, a mio parere, è preferibile cercare di parlare al fine di evitare il confronto, se possibile, e dialogare per negoziare ed evitare il contatto fisico. Ma è molto sorprendente e triste, a volte anche ripugnante, vedere che, al fine di distinguersi degli altri maestri di autodifesa, alcuni giocano con la violenza e la paura degli attacchi, attraverso l'eccessivo uso esagerato della violenza nei contrattacchi in classe. Durante una lezione di auto-difesa, possiamo mostrare tutto, dimostrare e reclamare, poiché tutto è codificato (per fortuna, per evitare lesioni gravi), ma le persone che davvero siamo già state aggredite in strada, siamo consapevoli del fatto che ciò che


Jeet Kune Do “Dobbiamo imparare a gestire la paura e utilizzare questa adrenalina affinché ci sia utile.”


abbiamo imparato viene utilizzato per sviluppare i riflessi e potrebbe non funzionare in una situazione reale perché siamo rimasti pietrificati dalla paura. Dobbiamo imparare a gestire la paura e utilizzare questa adrenalina affinché ci sia utile. Tuttavia, non vi è alcuna garanzia di risultati in un vero e proprio confronto; perfino, ogni aggressione sarà sperimentata e compresa differentemente. A volte, in un'aggressione lottiamo efficacemente ed in un'altra non ci muoviamo per diversi motivi (paura, non abbiamo voglia di farlo, vari aggressori, la nostra famiglia è presente, ecc). Poi alcuni insegnanti nascondono tutti questi parametri e mostrano una vera e propria "macelleria", a volte inutile, per rassicurare lo studente, che si sente invincibile e come un obiettivo impossibile da raggiungere perché lui supera l'aggressore per i suoi colpi potenti e precisi. Purtroppo, la strada non è un modello stabilito né una scena congelata; la prima è che l'aggressore risponderà alle nostre colpi e lui è nel suo territorio. Anche, conosce perfettamente le vittime che aggredisce, sceglie le sue vittime perché sono isolate, sono debole, anziane, giovane, vulnerabili, ecc Lo studente che scopre la violenza dell'aggressione, spesso rimarrà stupito e completamente paralizzato senza essere in grado di trarre fuori ciò che abbia imparato. Inoltre, la paura è spesso nascosta durante le lezioni, perché "solo i deboli hanno

paura", come possiamo sentire dire frequentemente ad alcuni insegnanti. Tuttavia, tutti hanno paura di un attacco, in modi diversi, ma la paura è presente e dobbiamo sapere come controllarla. Oggi, una delle risposte è quindi "l'offesa personale", presentata come difesa personale. Cioè, "dobbiamo colpire molto duro e "uccidere" il

nostro attaccante senza alcun rispetto per la vita". Come ho detto prima, dobbiamo assolutamente proteggere la nostra vita se siamo attaccati, e se questo richiede in un caso estremo prendere la vita dell'aggressore, bisogna farlo. Ma bisogna ricordare che un aggressore sceglie la sua vittima, e normalmente prenderà quelle persone che lui sospetti che


“Nel JKD si deve intercettare, vedere e anticipare gli attacchi dell'avversario.�


siano deboli e facili da assaltare. Questo parametro è molto importante perché quando la persona attaccata si difende, molti delinquenti sentono codardia e prendono il volo quando vengono abusati da parte della persona che avevano scelto. Allora perché farsi trascinare dalla rabbia in quel momento ed arrischiarsi a rovinare la nostra vita per aver ferito, ucciso o lasciato un aggressore male ferito, se non strettamente necessario? Essere il primo a colpire, è il primo consiglio in strada ed è parte degli argomenti fondamentali dell'insegnante di "ofensa personale". Bisogna colpire e picchiare fino a quando l'attaccante non si muove, o è inconscio. Come si può mettere a rischio gli studenti che, se non sono pietrificati dalla paura, possono applicare questo e quindi finire davanti a un tribunale, o addirittura in carcere, a seconda della gravità delle loro azioni? Nel JKD si deve intercettare, vedere e anticipare gli attacchi dell'avversario; questo vale anche nello sparring, ma il pericolo sulla strada è quello di diventare l'aggressore, se si è il primo a colpire. Mentre ci sono trucchi che non posso evidenziare qui,se siamo i primi a colpire un aggressore che sta insultandoci, saremo il grilletto dell'aggressione e diventeremo l'aggressore e questo è punibile dalla legge. Inoltre, l'offesa personale non cessa di gettare benzina sul fuoco parlando dell'autodifesa aggressiva. Ma come

si può mettere in opposizione termini in questo punto antagonistici? Infatti, autodifesa significa proteggersi e aggressivo deriva da "aggressione". Tuttavia, se attacchiamo, non possiamo parlare oramai di autodifesa poiché siamo noi stessi l'assalitore. Non capirò mai perché perché alcuni insegnanti dicono menzogne ai loro allievi, i quali, attraverso i riflessi e la padronanza della parola, vogliono

soltanto assicurarsi di evitare l'aggressione al massimo. Non dobbiamo dimenticare che in caso di aggressione, dobbiamo proteggere noi stessi, e la cosa migliore è sfuggire rapidamente prima di dare o ricevere il primo colpo, o dopo il primo colpo che abbiamo dato, e non rimanere lì a "finire" il lavoro, benché abbiamo l'aggressore a terra. Sono sorpreso di vedere in cui siamo stati in


Jeet Kune Do


“Non capirò mai perché perché alcuni insegnanti dicono menzogne ai loro allievi, i quali, attraverso i riflessi e la padronanza della parola, vogliono soltanto assicurarsi di evitare l'aggressione al massimo.”


Jeet Kune Do

“Pertanto, a mio parere, è preferibile cercare di parlare al fine di evitare il confronto, se possibile, e dialogare per negoziare ed evitare il contatto fisico.â€?


“È intollerabile insegnare ai civili e mostrare in videocassette tecniche che possano essere usati per uccidere persone innocenti.”

grado di sviluppare un mercato commerciale attraverso gli attacchi stradali subiti dalle persone, promettendo loro sogni di invincibilità e mentendo circa i pericoli di una vera e propria aggressione. Desidero concludere facendo un riferimento a questa nuova moda di offesa personale di utilizzare un machete, un tomahawk, un karambit o un coltello contro un aggressore con le mani nude, che semplicemente colpisce in una classe di pugilato, e si parla di autodifesa. Se siamo attaccati con le mani nude, non abbiamo il diritto di rispondere con armi affilate di questo tipo perché saremo esposti ad una pena detentiva per omicidio.

D'altra parte, in questi tempi in cui troviamo tutte le tecniche sull'Internet, non è troppo intelligente mostrare aggressori, terroristi e altri degenerati spiegandoci come uccidere con i coltelli una persona che si difende a mani nude. Gli insegnanti dovrebbero avere l'etica e mostrarlo solo ai militari, sul campo di battaglia, in modo che possano neutralizzare un individuo, anche se non armato. Sifu

Dan Inosanto, ha ricordato in un seminario che è intollerabile insegnare ai civili e mostrare in videocassette tecniche che possano essere usati per uccidere persone innocenti. Ma, naturalmente, per molti, di fronte al desiderio di far soldi, cercare la fama e fingere di essere più grande guerriero del mondo, l'etica, il rispetto alla vita, il rispetto per il codice morale, ecc, sono niente.


Minou Risso

mail: budo.cinturanera@gmail.com



GM Pellegrini


UN PERICOLOSO COCKTAIL

Combat Hapkido

Avevo già scelto un argomento interessante per l'articolo di questo mese, e stavo per scriverlo quando mia moglie mi ha mostrato qualcosa che aveva visto su Internet perché ha pensato che io lo troverei divertente. Ma non è stato così. Invece ho pensato che fosse scandaloso e offensivo, e mi ha spinto a scrivere questo articolo. Ma prima un po' di responsabilità, tutti quelli che mi conoscono, sanno che ho una mente molto aperta; io rispetto tutti gli stili di Arti Marziali (tradizionali o eclettici) e le innovazioni che sono sempre benvenute, nonché l'evoluzione nel campo dell'autodifesa. Ma quello che no riesco a sopportare è un frode con stupidità, mescolato con un'iniezione di ego aggiunto. Questo diventa un cocktail molto pericoloso. A questo punto, probabilmente vi starete chiedendo che cosa fu quello che mi ha fatto sentire così furioso. Quindi, eccola.


GM Pellegrini


n questo video, intitolato "Come liberarsi delle leve articolari", si vede un ragazzo molto giovane, sconosciuto, inesperto, con pantaloncini, dimostrando il modo di liberarsi di leve delle Mixed Martial Arts e fuggire. Non solo si mostrano ridicole tecniche di far ridere, che fatte falsamente eseguite e che sembrano di funzionare perché i "partner" applicano intenzionalmente le leve comuni di un modo totalmente falso e, credo, erroneo. Ciò che rende questa presentazione patetica, vergognosa e particolarmente offensiva, è il commento che l'accompagna, in cui questo giovane ignaro e arrogante dice il pubblico in un tono spensierato e condiscendente che "tutte le prese e leve dell'Aikido, il Jiu-Jitsu, l'Hapkido, ecc, non funzionano mai nell'autodifesa reale in strada." Così, in breve, questo "genio", ha rivelato che il resto di noi siamo sbagliati, ingenuamente e davvero sbagliati, che siamo stati imparando e insegnando tutte quelle prese e leve inutili, delle quali è facile fuggire. Dobbiamo renderci conto quanto siamo fortunati a vivere in questo momento storico in cui, questo messia delle Arti Marziali tanto atteso, finalmente è apparso per esporre la nostra incompetenza e la follia dei nostri modi. E ora lui, generosamente, ci mostrano l'unico vero sentiero verso l'illuminazione: il suo nuovissimo stile di combattimento, scientificamente provato invincibile, che, secondo il suo sito web funzionale, è già "diffondendo in tutto il mondo." Ho già detto che lui è disponibile per seminari? Si potrebbe passare un sacco di tempo a discutere come una vasta e completa gamma di "leve" è stata una parte importante di molte Arti Marziali per oltre 2000 anni, non solo in Aikido, Jiu Jitsu e Hapkido. Nel Systema russo, il Kali filippino, il Chi-Na cinese, il Pankration greco, i Kuk Sool e Hwarand-Do coreani... Questi sono solo alcuni esempi di Arti Marziali efficaci, rispettate e ampiamente praticate che utilizzano leve e prese. Ci sono molti di più. Potrei parlare a lungo dell'estrema mancanza di rispetto che questo individuo ha dimostrato verso i Fondatori, i Maestri e le Maestre degli Arti e Stili, ai quali critica in modo condiscendente come "inutili". Ci vuole un ego molto sfacciato e una sorprendente arroganza per disistimare figure storiche delle Arti Marziali come Morihei Ueshiba O-Sensei, Professor Wally Jay, Grandmaster Choi YongSool, Dr. He-Young Kimm, Grandmaster In Sun Seo, Professore Remy Presas e tanti tanti altri, infatti, troppi per citarli qui. La totale mancanza di umiltà mostrata per questo idiota sarebbe quasi comica se non fosse così deplorevole. Ma grazie alle sue parole e azioni, che non potrà mai essere confuso con quelli di un vero artista marziale. Se non fosse così deplorevole, la totale mancanza di umiltà mostrata da questo idiota sarebbe qualcosa di quasi comico.

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Potrei anche parlare a lungo di come la Polizia, e praticamente tutte le forze dell'ordine e di sicurezza in tutto il mondo utilizzano prese e leve comuni a tutti loro Migliaia di volte ogni giorno, e l'hanno fatto con successo per un centinaio di anni per neutralizzare e fermare, controllare e trasportare sospetti che opponevano resistenza. Spesso gli agenti di polizia si basano su prese e leve comuni per svolgere le loro funzioni in modo sicuro, e, data la notorietà di questo problema, se queste tecniche di fuga funzionano davvero, non dovrebbero essere mostrate così apertamente ad un pubblico generale, poiché senza dubbio, molti criminali, membri di gang o carcerati, terroristi e altri soggetti pericolosi e psicopatici antisociali possono anche vederle e applicarle. Analogamente, potrei parlare per ore di quanto siano anatomicamente corrette le leve e prese che vengono applicate alla velocità "della strada". Con la giusta potenza, e nell'angolo e la direzione corretta, sono praticamente irreversibili ed è quasi impossibile sfuggire si esse perché sono molto dolorose e l'efficacia è devastante. E, naturalmente, potrei spendere un sacco di tempo a spiegare a questo giovane ignorante, incompetente e ovviamente senza alcuna esperienza, che queste prese e leve comuni


Combat Hapkido non si eseguono pienamente quasi mai come risposta autonoma integrale a un attacco. In altre parole, queste tecniche non sono tutta la difesa tattica: inizio, metà e finale. A seconda delle migliaia di variabili di un attacco, le leve possono essere applicate all'inizio, nel mezzo o alla fine della risposta difensiva. Una leva sarà spesso preceduta da un pugno o un calcio per "ammorbidire e distrarre" l'attaccante e può essere seguito da un altro pugno o un calcio per rendere sicura la non resistenza continuata. Potrei spendere molto tempo lamentando il fatto che, inevitabilmente, la libertà di espressione

(che sostengo con forza) permetta e incoraggi buffoni egoistici per lanciare e diffondere spazzatura stupida, falsa e addirittura pericolosa. Ma l'unico motivo per cui ho sentito obbligato a scrivere su questo caso particolare, è stato la mia preoccupazione per quelli che, senza esperienza, possano cadere preda di false promesse, degli spettacoli e del falso senso di essere ridicolo. Si tratta di un pericoloso cocktail per il quale qualcuno possa finire gravemente ferito. È interessante notare che gli antichi romani hanno riassunto tutto con due semplici parole: "caveat emptor" o "compratore, faccia attenzione". Saggezza davvero senza tempo.





VACIRCA BROTHERS JIU-JITSU: Origini e svolgimento del Jiu-Jitsu Jiu-Jitsu versus Submission Wrestling: Chi l'ha inventato? Lo slogan di marketing "Wer hat’s erfunden?" (in italiano: Chi l'ha inventato ") usata per molti anni da parte della società svizzera RICOLA prima di passare al "Chrüterchraft", il che significa "il potere delle erbe", si corrisponderebbe perfettamente alla mia seguente domanda per il lettore di questo testo. Sono un grande fan di queste pastiglie di erbe aromatiche, anche se siano di Basilea ed io sono di Zurigo, ma a parte questo, RICOLA è sempre con me ovunque io vada, come il mio kimono.



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l Jiu-Jitsu e altri tipi di stili di wrestling e grappling sono stati a lungo nel nostro paese (Svizzera). Non credete? Beh, in realtà non è un segreto che, in passato, nella patria di Sherlock Holmes e la sua Maestà Britannica, gli inglesi siano stati addestrati da Armand Cherpillod, un esperto svizzero in Jiu-Jitsu, di una piccola città chiamata St. Croix. Il signor Cherpillod ha scritto intorno al 1906 uno dei primi libri sull'arte, intitolato "Jiu-Jitsu per le donne e le ragazze". Inoltre si trasferisce a Londra, dove ha mostrato le sue tecniche di combattimento in uno dei più prestigiosi club sportivi di tutti i tempi. Non solo dal fatto che io sia stato nato nella Svizzera - ma per molte altre cose, io lo so che come svizzero, più che come italiano o spagnolo, per me era una necessità parlarvi di questo campione di quei bei vecchi tempi. In un articolo che conservo, datato il 24 agosto di 1908, Armand Cherpillod ha detto nei media a Losanna, dopo aver vinto il suo ultimo combattimento contro Maurice Deriaz, che lui era il nuovo campione del mondo. I giornali informarono: "Davanti a un vasto pubblico a Losanna, Cherpillod, che all'epoca aveva 30 anni, era pronto ad affrontare suo rivale. Deriaz, sette anni più giovane, era nato a Baulmes, una città nella parte settentrionale della Giura, e si era incoronato con il titolo mondiale a Londra nel 1908." Il giornalista spiega anche che Deriaz, il suo avversario, era meno ingombrante, ma più attento e vigile. I due campioni si salutarono con una forte stretta di mani e la lotta iniziò quasi subito. Deriaz attaccò vigorosamente. Cherpillod sembrava sapere esattamente come fermare l'attacco. Cherpillod ha risposto con un calcio terribile che ha abbattuto Deriaz a terra. Tuttavia, prima che Cherpillod avesse tempo per approfittarsi del suo vantaggio sul suo rivale, Deriaz si alzò e controbatté l'attacco.


Il primo round si è concluso dopo 30 minuti di combattimento non-stop e con un pareggio. Il secondo assalto ha cominciato dopo una piccola pausa e Cherpillod ha attaccato immediatamente e improvvisamente ha avuto il suo avversario a terra di nuovo, ma questa volta l'aveva afferrato per la vita. Deriaz aveva le sue gambe in aria e la schiena a terra. Deriaz tentò disperatamente di difendersi dall'incredibile forza di Cherpillod, ma senza successo, così Deriaz è stato costretto ad arrendersi. Il pubblico era infervorato con i rapidi movimenti di Cherpillod e il suo spirito combattivo contro un avversario più giovane. Con grande umiltà e tranquillità, entrambi i pugili si avvicinarono l'un l'altro ed estesero le sue mani. Quella notte Losanna ebbe un nuovo campione.

Ma chi era questo uomo che ha portato il Jiu-Jitsu in Svizzera e molti altri paesi? Cherpillod Armand è nato il 25 novembre 1876 a Vraconnaz, una cittadina nei pressi di Sainte-Croix, nel cantone di Vaud. Era il maggiore di nove figli di una famiglia modesta, che hanno affrontato la dura realtà della vita in età precoce. Ha sviluppato uno spirito combattivo ed è affrontato numerosi competitori regionali, nazionali ed internazionali provenienti da tutto il mondo. Tra il 1901 e il 1926 ha partecipato a diversi combattimenti di lotta libera e ha portato alla Svizzera il Jiu-Jitsu e l'Arte giapponese della lotta.


Nel 1901 divenne professore di ginnastica e lotta libera della famosa Accademia Bartitsu di Armi e Cultura Fisica, a Londra, dove ha insegnato l'arte del Jiu-Jitsu insieme a due maestri giapponesi, Yukio Tani e Sadakazu Uyenishi. Cherpillod raggiunse una conoscenza tanto profonda di questa arte che che i due maestri giapponesi gli hanno chiesto di visitare il Giappone e allenarsi lì, ma Cherpillod aveva un altro sogno. Dopo essersi ritirato della competizione sportiva, ha iniziato come insegnante di ginnastica e sport, e ha preso il ruolo di capo istruttore della sezione di atletica di Losanna. Questo gli ha dato l'opportunità di allenare le forze di polizia svizzere. Ha anche scritto diversi libri sul primo programma ufficiale di autodifesa del Jiu-Jitsu e divenne noto in tutto il mondo. Cherpillod morì a Sainte-Croix il 26 agosto 1940. Era sposato e aveva una figlia. Queste pagine sono dedicate a tutti gli insegnanti e allenatori "silenziosi" della nostra comunità di Jiu-Jitsu in tutto il mondo. Loro sono i grandi contribuenti allo sviluppo e la progressione della nostra autodifesa e il miglioramento dell'Arte... quelli che hanno aiutato il Jiu-Jitsu a rimanere in vita per decadi in modo che oggigiorno tutti possano avvantaggiarsi di molte forme diverse.

“Queste pagine sono dedicate a tutti gli insegnanti e allenatori "silenziosi" della nostra comunità di Jiu-Jitsu in tutto il mondo. Loro sono i grandi contribuenti allo sviluppo e la progressione della nostra autodifesa e il miglioramento dell'Arte... quelli che hanno aiutato il Jiu-Jitsu a rimanere in vita per decadi in modo che oggigiorno tutti possano avvantaggiarsi di molte forme diverse”




Raúl Gutiérrez

Sorridere con un cuore spezzato Ogni mattina, al risveglio, ringrazio per un nuovo giorno, per l'oppor tunità di cominciar e da capo, per la grazia di riuscire ad essere sempre più nobile, rispettoso, prudente e riconoscente per tutte le cose belle della vita. Tutto il mondo ha diritto a scegliere il come viver e, per ché lottar e, perché soffrire. La comprensione, l'onore e la dignità di trovarci in questo pianeta, che è come una scuola per il nostro apprendistato, per la nostra evoluzione e per la contemplazione della Grandezza Divina.



vere chiarezza e tranquillità per vivere in pace ed armonia, condividendo coi nostri simili ciò che è buono e superando ciò che è cattivo. Dando quanto possiamo dare e liberandoci di tutta la nostra vanità, il materialismo, il consumismo e la mediocrità. Essere felici cercando la felicità degli altri, rispettando la nostra natura, la nostra famiglia, i nostri amici, gli animali domestici, compagni tutti nel nostro breve soggiorno in questo mondo così incredibile... Senza incolpare un dio, o il destino, o nostri simili, dai momenti di crisi e insuccesso che ogni tanto ci vengono a visitare, nella convinzione che questo sia necessario affinché ricordiamo che nessuno è migliore di nessun altro, e quanto siamo vulnerabili, e scopriamo che dal profondo del nostro essere possiamo tirare fuori la parte migliore di noi stessi, fino a capire che, in realtà, siamo parte del tutto, e quindi siamo quasi i costruttori del nostro destino. Ci sono così tante volte nei quali, coinvolti nelle circostanze peggiori della nostra esistenza, siamo costretti a "Sorridere con un Cuore Spezzato", dovendo superare le nostre paure, timori, sfiducia ed insicurezza… Svegliarsi ogni mattina, potere camminare e sentire che siamo pieni e completi, è migliore che la maggiore fortuna del mondo, in quanto quest'ultima non può darci la soddisfazione di essere vivi e sani. Molti parenti, amici, compagni ed alunni sono andati via, come normalmente si dice, "ci hanno lasciati", "sono andati al di la del nostro mondo, "hanno passato a una vita migliore." Sono molti i giovani che non raggiungono la vecchiaia, il che significa che non riescono a godere di essa. Compiendo gli anni, come dico spesso, è il modo migliore per "vivere la vita". Non importa se piove, se fa freddo, se cade la neve cade o splende il sole. Tutto è

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“Roma è una di quelle città che credo che non mi stancherò mai di visitare con allegria e soddisfazione.”


Raúl Gutiérrez


Raúl Gutiérrez bello, sublime, maestoso. E se riusciamo a godere in ogni momento, entrando in quelle diverse frequenze vibratorie, in armonia con l'universo, allora la nostra anima, corpo e mente "vivranno in pace e in salute." A volte, o piuttosto spesso, l'essere umano soffre e si arrotola in vanità, egoismi, disprezzi o sfide alla sua propria esistenza.. Gli errori sono pagati, e, talvolta, il prezzo è di solito troppo alto. Amici, ne vale la pena per il nostro bene e quello dei nostri cari, che svegliamo al più presto possibile, che ci rendiamo conto che ci sono così molte cose buone e belle là fuori, in qualsiasi parte del mondo. E se, purtroppo, siamo nati in luoghi di conflitti, di guerre, di malvagità, fare tutto il possibile per uscirne e trovare altri luoghi che ci offrano la pace, l'armonia, la prosperità, la dolcezza e gentilezza.

Recentemente, ho avuto la grande opportunità di viaggiare ancora una volta alla bella città di Roma, Italia. E non importa quante volte l'ho già visitata. Grazie alle Arti Marziali, gli sport e gli amici, ho visitato alcuni paesi nel mondo. Sono andato in Italia per la prima volta negli anni '80. Alessandria, è stata la prima città che ho visitato. Poi ho potuto godere Genova, Milano, Pisa, Firenze, Livorno, Rimini, Latina, Massa, Legnano, Fiumicino, Anzio e Roma. Roma, per esempio, è una città in cui ho una magnifica rappresentazione del mio stile, il Fu-Shih Kenpo, e quindi ci sono stati periodi in cui ho dovuto visitarla almeno 6 volte nello stesso anno. Quindi, tornare a Roma dopo tante volte avrebbe potuto diventare qualcosa di monotono o noioso per me, ma amici miei, non è affatto così!

“Ci sono così tante volte nei quali, coinvolti nelle circostanze peggiori della nostra esistenza, siamo costretti a ‘Sorridere con un Cuore Spezzato’…”



Raúl Gutiérrez Roma è una di quelle città che credo che non mi stancherò mai di visitare con allegria e soddisfazione, quasi ripetendo ogni volta che ci vado le stesse foto, o almeno negli stessi posti, che hanno una lunga e interessante storia alle spalle. Roma è una città che attira visitatori da tutto il mondo grazie ai suoi imponenti monumenti e resti archeologici dall'Antichità. Esistono infinità di ragioni per visitare Roma, innamorarsi della città e desiderare tornare ad essa. La gastronomia e la sua atmosfera vivace sono alcune di esse. Passeggiare per Roma non è solo percorrere un'antica città strapiena di resti archeologici: Roma è il ricordo dei Gladiatori lottando a vita o morte nel Colosseo, le quadrighe competendo in veloci corse nel Circo Massimo, e anche la visione dei saggi romani a piedi nel Foro Romano, mentre parlano di democrazia. Ma a Roma c'è molto di più da vedere: il Colosseo, la Fontana de Trevi, il Pantheon, la Piazza Navona, la Città del Vaticano, ecc Questa volta sono andato con la mia compagna, Maria Antonia, per partecipare al "First International Budo Masters Meeting", organizzato da Budo International Publishing Company, e più precisamente, dal mio amico Alfredo Tucci, geniale creatore di questa Società Mondiale di pubblicazioni delle Arti Marziali e gli Sport di Contatto. Oltre 60 Maestri di mezzo mondo, abbiamo fatto un appuntamento a Roma in un incontro indimenticabile, che durante i giorni 16 e 17 aprile ci abbiamo incontrato di persona - anche abbiamo ritrovato alcuni di loro che c'erano stati anni da quando ci eravamo incontrati - scambiando conoscenze marziali, anche godendo di una notte di Gala di Maestri, accompagnatori ed alunni. Infine, una nuova idea di Alfredo Tucci, che ci ha dato questa meravigliosa opportunità per la convivenza, amicizia e compagnia, che di sicuro nessuno di noi potrà mai dimenticare. Vivi e lascia vivere. Festeggia i successi dei tuoi amici. Perdona e dimentica rancori passati. Congratula agli altri per i suoi trionfi. Rispetta e sarai rispettato. Ama e Sii Felice. Raúl Gutiérrez


Kenpo

“Roma è il ricordo dei Gladiatori lottando a vita o morte nel Colosseo, le quadrighe competendo in veloci corse nel Circo Massimo, e anche la visione dei saggi romani a piedi nel Foro Romano, mentre parlano di democrazia.â€?














Como hemos documentado en los últimos 6 años, el Kyusho se traduce como “Punto Vital" y es el estudio de la condición humana y de su fragilidad. Aunque es similar en apariencia a la antigua Acupuntura y a los métodos de masaje sobre puntos de presión, el método Kyusho también puede tratar los problemas inmediatos y hacer desaparecer las dolencias comunes del cuerpo. En segundos podemos empezar a aliviar las molestias asociadas al dolor de cabeza, de espalda, los tirones musculares e internos, el hipo, el asma, las náuseas, la congestión nasal y otras muchas enfermedades comunes, tanto por causas naturales como provocadas. Estos efectos se consiguen rápidamente y de manera eficaz, sin necesidad de recurrir a pastillas o medicamentos que puedan tardar 20 minutos o más en hacer efecto y que pueden provocar graves efectos secundarios en otros órganos o funciones corporales. Las ramificaciones son muy amplias y creemos que merece la pena seguir investigando y logrando beneficios para la sociedad. Este tipo de enfoque holístico ha resultado eficaz durante muchos miles de años en diferentes culturas de todo el mundo y ahora hemos querido hacerlo posible para ti. Una vez que aprendas estos métodos simples de Kyusho Primeros Auxilios, tu también podrás ayudar a tu familia y amigos con muchas de estas dolencias comunes que todos sufrimos. Esto te servirá para tener un breve resumen histórico de cómo se desarrollaron estos métodos y otras posibilidades de salud que se necesitan en el día a día. Sin embargo y como cabría esperar, aquí no está el programa completo, pues los conceptos más profundos y complejos sólo pueden alcanzarse con las manos, aplicándolos y practicando bajo la atenta mirada de un instructor. La práctica regular de estos métodos no sólo aumentará tus habilidades para aplicar las fórmulas aprendidas, sino que te enseñará la aplicación intuitiva de muchas otras técnicas de salud. No deberían considerarse fórmulas aisladas, sino caminos para corregir ciertos problemas en el cuerpo humano, basados en los conceptos presentados. En los siguientes capítulos de Kyusho Primeros Auxilios veremos primero el origen inmediato o la necesidad de curar muchos problemas diarios. ¡Qué disfrutes del viaje!

Come abbiamo documentato negli ultimi 6 anni, il Kyusho si traduce come “Punto Vitale” ed è lo studio della condizione umana e della sua fragilità. Benché sia simile in apparenza all'antica Agopuntura e ai metodi di massaggio sui punti di pressione, il metodo Kyusho può t rat tare anche i problemi immediat i e far spar i re le problematiche comuni del corpo. In pochi secondi possiamo alleviare i disturbi associati al mal di testa, di schiena, gli stiramenti muscolari e interni, il singhiozzo, l'asma, la nausea, la congestione nasale e molte altre malattie comuni, sia per cause naturali che provocate. Questi effetti si ottengono rapidamente e in maniera efficace, senza la necessità di ricorrere a pastiglie o medicine che possono richiedere 20 minuti o più prima di fare effetto e che possono provocare gravi effetti indesiderati in altri organi o funzioni corporali. Le ramificazioni sono molto ampie e crediamo che valga la pena continuare a investigare ottenendo benefici diretti per la società. Questo tipo di impostazione olistica è risultata efficace per molte migliaia di anni in differenti culture di tutto il mondo ed ora abbiamo voluto fare il possibile per te. Quando impari questi metodi semplici di Kyusho Primo Soccorso, anche tu potrai aiutare la tua famiglia e i tuoi amici con molte di queste patologie comuni cui tutti sono affetti. Questo ti servirà per avere un breve riassunto storico di come si svilupparono questi metodi e altre possibilità di cura che sono necessarie nel quotidiano. Tuttavia, ovviamente, qui non c'è il programma completo, perché i concetti più profondi e complessi si riescono a capire solo con le mani, applicandoli e praticando sotto l'attento sguardo di un istruttore. La pratica regolare di questi metodi non aumenterà solo le tue abilità nell'applicare le formule imparate, ma ti insegnerà l'applicazione intuitiva di molte altre tecniche di salute. Non si dovrebbero considerare formule isolate, bensì vie per correggere determinati problemi del corpo umano, basate sui concetti presentati. Nei seguenti articoli sul Kyusho Primo Soccorso vedremo in primo luogo l 'or igine immediata o la necessi tà di curare mol t i problemi quot idiani . Godetevi questo viaggio!


Comme nous l'avons vu ces six dernières années, le Kyusho se traduit par « point vital » et est l'étude de la condition humaine et de sa fragilité. Bien que similaire en apparence à l'ancienne acupuncture et aux méthodes de massage sur les points de pression, la méthode Kyusho peut également traiter les problèmes immédiats et faire disparaître les douleurs physiques communes. En quelques secondes, nous pouvons commencer à soulager les troubles associés aux maux de tête, de dos, les crampes musculaires et internes, le hoquet, l'asthme, les nausées, la congestion nasale et de nombreux autres troubles communs, surgissant aussi bien pour des raisons naturelles que provoquées. Ces effets sont obtenus rapidement et efficacement, sans avoir besoin de faire appel à des médicaments qui peuvent prendre vingt minutes ou plus à faire de l'effet et peuvent provoquer de graves effets secondaires sur d'autres organes ou fonctions corporelles. Les ramifications sont très vastes et nous croyons que ça vaut la peine de continuer la recherche afin d'obtenir des bénéfices pour la société. Ce type de point de vue holistique a été efficace pendant de nombreux milliers d'années dans différentes cultures du monde entier et nous avons maintenant voulu le rendre possible pour vous. Une fois que vous aurez appris ces méthodes simples de Kyusho de Premiers Secours, vous pourrez également aider votre famille et vos amis et soulager beaucoup de ces maux communs dont nous souffrons tous.Cela vous permettra d'avoir un bref résumé historique de la manière dont ces méthodes se développèrent et d'autres possibilités de santé dont nous avons besoin au jour le jour.Cependant, comme on pouvait s'y attendre, le programme ici n'est pas complet car les concepts les plus profonds et complexes ne peuvent être atteint qu'avec les mains, en les appliquant et en pratiquant sous le regard attentif d'un instructeur. La pratique régulière de ces méthodes augmentera votre habileté à appliquer les formules apprises, mais encore vous enseignera à appliquer intuitivement beaucoup d'autres techniques de santé. Elles ne devraient pas être considérées comme des formules isolées, mais comme des voies pour corriger, certains problèmes affectant le corps humain, en se basant sur les concepts présentés. Dans les prochains chapitres de Kyusho Premiers Secours, nous verrons d'abord l'origine immédiate de la nécessité de guérir de nombreux problèmes quotidiens. Prenez plaisir à ce voyage !

As we have documented over the past 6 years, Kyusho translates as "Vital Point" and is a study of the human condition and it's frailties. Although similar in appearance to the ancient acupuncture and pressure point massage methods, the Kyusho method can also deal with immediacy for certain trauma as well as easily rid the body of common ailments. Within seconds we canm begin to relax and ease the pain associated with headaches, backaches, muscle and internal cramps, hiccups, asthma, nausea, sinus congestion and so many more common maladies both of natural causes as well as trauma inflicted. This is all performed quickly and efficiently without expensive pills or drugs that can take 20 minutes or more to work or have serious side effects on other organs or body functions. The ramifications are enormous and we believe to be of such worth for continued research and societal benefit. This type of holistic approach has been effective for many thousands of years in cultures throughout the world and we have added even more possibility and purpose to it for you. Once you learn these simple methods of Kyusho First Aide, you too can help your family and friends with many of these common ailments we each suffer through. Let this serve as an historical record of how these methods developed and the other health possibilities they hold for day-to-day living. However it is not the full curriculum, as one would expect, the depth and intricacies can only be conveyed with hands on application and practice under the watchful eye of an instructor. The consistent practice of these methods will not only increase your abilities to relieve the practiced formulas, but also instruct you in the intuitive application of many other health issues. They should not be considered standalone formulas, but rather ways to correct certain problems within the human body based on the foundation presented.

Wie wir in den letzten 6 Jahren dokumentiert haben, übersetzt sich Kyusho als „Vitalpunkt“, es ist das Studium der menschlichen Beschaffenheit und ihre Zerbrechlichkeit. Auch wenn es dem Anschein nach der alten Akupunktur und den Massagemethoden auf Druckpunkte ähnelt, so kann die Kyusho-Methode doch auch sofort Probleme behandeln und die normalen Leiden des Körpers verschwinden lassen. Innerhalb von Sekunden können wir anfangen, die Beschwerden im Zusammenhang mit Kopfweh, Schmerzen der Schulter, Muskel- und innere Zerrungen, Schluckauf, Asthma, Übelkeiten, Verstopfung der Nase und vielen anderen normalen Krankheiten lindern, egal ob sie natürlicher Ursache haben oder hervorgerufen sind. Diese Effekte werden schnell und effizient erreicht, ohne auf Pillen oder Medikamente zurückgreifen zu müssen, die 20 Minuten oder länger brauchen, um Wirkung zu zeigen, und die starke Nebenwirkungen in anderen Organen oder Körperfunktionen haben können. Die Verzweigungen sind sehr breit gefächert und wir glauben, dass es der Mühe wert ist, weiter zu forschen und so Nutzen für die Gemeinschaft zu erzielen. Dieser Typ der holistischen Zielsetzung war über viele tausend Jahre hinweg und in verschiedenen Kulturen auf der ganzen Welt wirkungsvoll, aber jetzt wollen wir es zugänglich machen. Wenn Du einmal diese einfachen Kyusho-Methoden der ersten Hilfe gelernt hast, kannst auch Du Deiner Familie und Deinen Freunden bei vielen der gewöhnlichen Leiden helfen, unter denen wir alle leiden. Es wird Dir dabei helfen, eine kurze historische Übersicht darüber zu erlangen, wie diese Methoden und andere Möglichkeiten der Gesundheit, die man Tag für Tag braucht, entstanden sind. Aber wie erwartet liegt darin nicht das komplette Programm, denn die tiefsten und komplexesten Konzepte können nur über die Hände erzielt werden, indem man sie unter dem aufmerksamen Bl ick eines Ausbi lders anwendet und übt . Das regelmäßige Ausüben dieser Methoden wird nicht nur Deine Fähigkeiten wachsenlassen, die gelernten Formeln anzuwenden, es wird Dir darüber hinaus auch die intuitive Anwendung vieler anderer Techniken der Gesundheit lehren. Sie sollten nicht als allein stehende Formeln betrachtet werden, sondern als Wege, um gewisse Probleme im menschlichen Körper zu korrigieren, auf der Basis der vorgestellten Konzepte. In den folgenden Kapiteln von „Kyusho - Erste Hilfe“ werden wir zuerst den unmittelbaren Ursprung der Notwendigkeit sehen, viele tägliche Probleme zu heilen. Genießt die Reise!











Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basato sulle armi e le mani vuote contemporaneamente. Incorpora numerose armi di nuova generazione nonché spade, coltelli, kerambits circolari, barre, bastoni di diversa lunghezza ed altre armi più particolari. Perfino nei metodi di allenamento con mani vuote, affrontiamo l'avversario che ci attacca con armi in entrambe le mani ed a vari rivali allo stesso tempo. Questo tipo d'allenamento ci fa più coscienti di tutto ciò che accade durante un alterco e di cosa fare e non fare di fronte ad attacchi da uno o più aggressori armati. In questo secondo DVD, Maha Guru Horacio Rodrigues, erede del lignaggio di Pendekar Pak Víctor Di Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, abborda la forma particolare in cui si allena e si usa l'armamento, sedendo le basi per progetti futuri più avanzati dello studio e l'applicazione della tecnica. Questo video include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts, Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", il coltello corto "Pissau", il bastone corto "Tonkat Matjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a mani vuote.

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WingTsun

Consciamente o inconsciamente? (Prima parte)

"Wing Tsun è uno stile di pugilato cinese a p p o s i t a m e n t e progettato per la breve distanza". "Il nostro sistema è focalizzato sul Combattimento Reale". "Il vero e autentico Wing Chun si basa su principi che lo rendono completamente diverso da altri sistemi."


Taows Academy icuramente, questo tipo di dichiarazioni suonerà molto familiare ai seguaci di questa colonna Wing Tsun. Tali argomenti sono frequentemente usati da molti praticanti. Devo ammettere che, qualche volta, mi sento davvero arrabbiato quando ascolto hobbisti o professionisti difendere con gran energia simili approcci, cercando di sostenere quello che è insostenibile con frasi che neanche sono proprie. Voglio dire... Frequentemente, prendiamo le frasi del nostro padrone o consigliere e li perpetuiamo nel tempo. È qualcosa di perfettamente normale, e perfino direi che positivo (in fin dei conti, il rispetto per i maggiori è fondamentale nel Kung Fu), ma devo dire che, nella stragrande maggioranza dei casi, quelli che si avvalgono di queste frasi non conoscono realmente la profondità di queste affermazioni. Ritenute "corrette" queste tre frasi iniziali, possiamo solo guardare in profondità il sistema WT e la sua evoluzione negli ultimi anni per affermare senza arrossire che molti di coloro che continuano a ripetere frasi come "WT è per combattere in strada" e perle del genere, in realtà non sarebbero in grado di difendersi in strada o in qualsiasi altro luogo. Sono in "un'altra dimensione", ben lontano del panorama delle Arti Marziali serie e con fondamenti. Io sono completamente consapevole che la mia asserzione genererà le controversie fra alcuni praticanti di mentalità chiuse... (principalmente quelli che sostengono di avere o praticare "l'Autentico Wing Chun"). Il nocciolo del problema è che un eccezionale sistema di Pugilato Cinese, che in passato era riuscito a guadagnare un posto tra gli altri sistemi di Arti Marziali Cinesi, è "regredito" nel suo sistema e metodi di allenamento in modo tale che si è trasformato in un sistema che a volte appare più come folklore popolare invece di quello che mai avrebbe dovuto smesso di essere, cioè, Pugilato Cinese. Dopo questa critica (quelli che mi seguono sanno che io ho continuato a dire sempre le stesse cose da anni), non è che io creda che tutto è un deserto. Fortunatamente ci sono scuole e maestri che stanno facendo un lavoro eccezionale in

S

“Credetemi che la maggior grandezza del sistema Wing Tsun è proprio che possa essere praticato da persone di ambienti molto diversi, condizione fisica, ecc, e anche con OBIETTIVI molto diversi nella pratica.”


WingTsun


“A mio parere, la stragrande maggioranza dei sistemi tradizionali concentrano il loro allenamento sulla parte COSCIENTE.”

“Quelli che mi seguono sanno che sono profondamente rispettoso con tutte le opzioni e scelte. Non mi verrebbe mai in mente di giudicare il lavoro di qualsiasi insegnante o scuola.”


WingTsun termini di pratica, insegnamento e trasmissione del sistema. Ma in generale, la tendenza naturale sta andando in un'altra direzione. Ora, essere una buona persona, avere un buon cuore, la benevolenza e la conoscenza del Wing Chun di 1900 (e altre cose fantastiche che dovrebbero fare parte delle persone stesse), sembrano più importante di quello che è realmente, cioè, un'Arte Marziale. Per questioni del destino, ho cominciato la pratica di sistemi di combattimento (Brazilian Jiu Jitsu) con oltre 40 anni d'età, quindi ho dovuto cominciare a relazionarmi con praticanti di sport di contatto e apprendisti di stili di lotta che sicuramente non avrei conosciuto mai se non avessi cominciato con l'altra "arte soave" che da sempre aveva attirato la mia attenzione. Vorrei introdurre un piccolo dato immanente in questo articolo per offrire al gentile lettore una riflessione che sicuro lo sorprenderà: Non ho visto mai un RISPETTO più grande per la tradizione, per il maestro, per i compagni, per lo spirito di FAMIGLIA, e perfino per il RIVALE, che nel mondo del Grappling/BJJ. Per questioni del destino, ho cominciato la pratica di sistemi di combattimento (Brazilian Jiu Jitsu) con oltre 40 anni d'età, quindi ho dovuto cominciare a relazionarmi con praticanti di sport di contatto e apprendisti di stili di lotta che sicuramente non avrei conosciuto mai se non avessi cominciato con l'altra "arte soave" che da sempre aveva attirato la mia attenzione. Vorrei introdurre un piccolo dato immanente in questo articolo per offrire al gentile lettore una riflessione che sicuro lo sorprenderà: Non ho visto mai un RISPETTO più grande per la tradizione, per il maestro, per i compagni, per lo spirito di FAMIGLIA, e perfino per il RIVALE, che nel


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mondo del Grappling/BJJ. Più, molto più io direi, che nel mondo dei sistemi "classici" di Difesa Personale. Il perché è semplice... il Tatami fa cadere a terra ogni giorno ad ogni apprendista. È una cura di umiltà incredibile. Nessun praticante oserebbe far del male o attaccare un vecchio maestro di BJJ, anche se il livello del giovane superasse a quello del maestro. Tutti rispettano assolutamente la sua traiettoria marziale, la sua conoscenza e il suo sforzo per insegnare loro nel passato. Lanzo questa riflessione in modo che il lettore possa pensare circa il frainteso concetto del RISPETTO negli Arti Marziali. Nel mondo del Grappling nessuno solleva sacrificare l'allenamento duro e lo sparring sincero con un compagno perché pensi che lottare bene sia una mancanza di rispetto! Un buon amico mi ha detto qualche giorno fa: "Il Wing Tsun è l'unico sistema di combattimento al mondo in cui se si vinci un compagno in uno sparring libero, lui può dire: "Sì, è vero, mi hai vinto, ma non è autentico Wing Tsun ..." Buffo!! Ma ciò che sicuramente vi ha fatto sorridere, a me fa sentire molto triste personalmente. La domanda è... cosa possiamo fare? Come possiamo cambiare queste dinamiche messe in atto per molti anni d'allenamento e di approccio sbagliati? Quando affermiamo che dobbiamo cambiare questa dinamica, non stiamo affermando che sia necessario cominciare a praticare il combattimento a contatto pieno o entrare nel mondo del MMA per dimostrare quanto è buono il nostro sistema. No! Credetemi che la maggior grandezza del sistema Wing Tsun è proprio che possa essere praticato da persone di ambienti molto diversi, condizione fisica, ecc, e anche con obiettivi molto diversi nella pratica. Quando vi ho lanciato questa riflessione mi riferivo a molto più di questo. Dobbiamo praticare sui principi, sui concetti di lotta, sul "controllo dello spazio", su gli attributi, su le strategie.


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Comprendendo il perché, lo scopo, come e quando usare ogni tecnica. In quello che riguarda a lottare, e soprattutto, l'intensità con che deve eseguirsi, è qualcosa che sempre dipenderà da ognuno di voi. Ma la dinamica attuale di praticare un po' di Lat Sao, qualche applicazioni e un po' di Chi Sao tra amici non riteniamo che sia la migliore delle dinamiche se vogliamo praticare le Arti Marziali. Soprattutto, la cosa più importante è che il praticante senta che ciò che fa lo riempie in tutti gli aspetti: personale e marziali. Credo che, in questo, il Wing Tsun abbia molte cose da offrire a chi è interessato a praticare quest'ARTE ANTICA. Quelli che mi seguono sanno che sono profondamente rispettoso con tutte le opzioni e scelte. Non mi verrebbe mai in mente di giudicare il lavoro di qualsiasi insegnante o scuola. Ma mi piace sollevare queste riflessioni con l'intenzione di "cercare di migliorare" quello a cui dedico gran parte della mia vita. Sono consapevole che il mio periodo di miglioramento non è molto grande ormai. Sono altrettanto sicuro che le generazioni successive ci supereranno grandemente se siamo in grado di insegnarli bene e dare loro gli strumenti necessari per questo. Può esserci una più grande grandezza per un insegnante? Che genere di maestro sarei io se non fossi in grado di formare praticanti migliori di me stesso? Una delle cose che più mi colpisce nei sistemi di combattimento in continua evoluzione è il lavoro sulla parte "inconsciente", proprio come (o anche di più) sulla parte cosciente. Il titolo di questa serie di articoli è molto grafico nel loro approccio. A mio parere, la stragrande maggioranza dei sistemi tradizionali concentrano il loro allenamento sulla parte COSCIENTE. Cioè, tutto quello che posso allenare prendendo coscienza e controllo su di esso: tecniche di mano, spostamenti, giri, combinazioni, forme, ecc... e questo è, anche a mio parere, l'origine di quasi tutti i mali dei sistemi classici come il Wing Tsun. La prima fase di studio e di apprendimento a livello tecnico è lunga per diversi motivi. In linea di principio, il periodo di apprendimento del sistema, degli strumenti e strategie del sistema, è troppo lungo in se stesso (oltre 10 anni) e pertanto il periodo di pratica è breve. Non sembra logico che imparare le tecniche del sistema Wing Chun richieda più di sei o sette anni di studio. La cosa più pratica sarebbe un breve periodo di apprendimento e un periodo di pratica molto più lungo dove evolvere basati nella comprensione di tutto il potenziale di un sistema eccellente.


Taows Academy “Infine, la conoscenza non appartiene a nessuno; è trasmessa da una generazione ad un'altra e dove servire affinché la prossima generazione possa EVOLVERE.”


WingTsun Devo ammettere che nei sistemi più "classici" di Wing Chun, quel periodo di apprendimento di tecniche è molto più breve (quattro o cinque anni), ma anche credo che, dopo questo, non si facciano troppe innovazioni e pratiche. Tutto si limita ad alcuni drill in Chi Sao, Da Lat Sao, e tutto di un modo strutturale. Come un gioco per vedere chi tocca prima all'opponente... In entrambi i casi ci sono aspetti veramente positivi dell'allenamento (miglioramento della struttura, posizione, forza elastica, ecc ...), ma la domanda è: è questo abbastanza per combattere in modo efficace? A mio parere, evidentemente NON LO È. Inutile dire che io rispetto qualsiasi altro punto di vista, ma nella nostra istituzione vogliamo fare un ulteriore paso avanti nell'allenamento. E, naturalmente, se serve affinché altri praticanti possano trarre vantaggio e migliorare il livello generale, ci sentiamo profondamente soddisfatti. Infine, la conoscenza non appartiene a nessuno; è trasmessa da una

generazione ad un'altra e dove servire affinché la prossima generazione possa EVOLVERE. Quando vogliamo generare un miglioramento dobbiamo osservare con molta attenzione come gli sport di contatto e le MMA (in gran parte responsabili dei miglioramenti nei sistemi d'allenamento degli ultimi anni) hanno utilizzato i loro

metodi d'allenamento INCONSCIENTE. Occorre che l'allenamento delle strutture, i passi, i giri, ecc, sia unito in modo dinamico all'allenamento dell'INCOSCENTE. L'importanza di questo concetto è grande, poiché il problema di ogni sistema di combatimento non sta precisamente nelle situazioni controllate che accadono in una sala di allenamento con un compagno d'allenamento, che coopera (a volte troppo), ma quando la situazione si torna caotica e l'adrenalina diventa protagonista. Quando i nostri muscoli e il coordinamento cominciano ad essere rozzi e lenti a causa della tensione di un situazione limite. Questa tensione è generata dall'impossibilità per controllare la situazione, o dalla perdita di equilibrio nello scontro di due forze. In ogni caso, questa perdita di controllo, come la paura, genera risposte automatiche del nostro corpo. In genere queste risposte, il prodotto di movimenti riflessi, sono di solito molto negative per gli stili di combattimento! Quando parliamo dell'allenamento del INCOSCENTE ci riferiamo proprio al fatto di educare queste risposte per cercare di guadagnare vantaggio di ciò. Vale a dire, non possiamo evitare quella situazione di tensione e mancanza di controllo, ma possiamo RIEDUCARE il nostro sistema neuromuscolare a reagire in un certo modo. Per cambiare questo, non dobbiamo iniziare con grandi cambiamenti. All'inizio è molto importante generare esercizi molto semplici su obiettivi semplici. Per esempio i primi gradi di studenti di Lat Sao classico, o evitare rimanere bloccati dopo essere stati superati da un attacco del compagno (anche quando colpiti). Semplici esercizi che dovrebbero trasformare il nostro modo di intendere l'allenamento dando il luogho di cui ha bisogno quell'allenamento e che noi chiamiamo INCONSCIENTE. Dobbiamo sostituire questo tipo di pratica per l'allenamento cosciente? Decisamente NO. Come quasi sempre nelle Arti Marziali cinesi, dobbiamo concentrare la pratica verso un "punto medio". Un allenamento corretto di posizioni adeguate, strutture, giri, spostamenti, ecc, ma sempre tenere a mente situazioni, come quelle che ho commentato nel video (un lavoro molto basilare) che accompagna questo articolo Il livello di difficoltà di quest'allenamento inconsciente dovrebbe aumentare basato nel dominio di esso. Ma sempre dovrebbe essere basato sulla FIDUCIA e la padronanza tecnica Come si può vedere... si tratta di un primo passo, ma ogni grande viaggio deve iniziare con piccoli passi. Continuerà...



Cosa succede quando due persone praticano ChiSao? Qual è il significato della loro pratica e quali sono gli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla base ad un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affronta forse l'aspetto più importante del Wing Chun: il ChiSao, l'anima del sistema stesso, che fornisce il praticante di alcune caratteristiche speciali che sono completamente diversi dagli altri, e gli dà grandi virtù. Questo lavoro si occupa di alcuni aspetti di principio piuttosto semplici, ma come si approfondisce in loro, diventano sempre più sorprendenti. Si tratta di una caratteristica molto chiara nella cultura tradizionale cinese; ciò che è molto evidente a prima vista, contiene tuttavia una seconda o terza lettura, che sicuramente cambierà il vostro approccio, la pratica e la comprensione. Discuteremo come praticare Chi Sao attraverso i nostri drills e il modo di applicarli quei drills, quella capacità nello sparring, che collega alcuni concetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come ad esempio la biomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nella nostra pratica.

REF.: • DVD/TAOWS3

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Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questo non è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sono inter ni e non ester ni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in una gamma ancora più ampia nella stasi umana. Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno di loro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integrato facilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale. Il praticante Kali armato con la conoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. In questo secondo volume vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni delle stesse trappole di braccio che appaiono sul primo DVD. Un lavoro di collaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e il Maestro Evan Pantazi.

REF.: • DVD/KYUSHO 25

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“La conoscenza profonda del corpo umano e delle sue funzioni ha portato alla scoperta di potenzialità latenti che trovano applicazioni entusiasmanti nelle arti marziali cosi come nelle dimostrazioni di abilità quasi circensi.”


Silat L'energia Interna nella cultura indonesiana Crocevia delle più grandi culture religiose del mondo, l’Indonesia risulta essere uno dei più variegati, interessanti e misteriosi luoghi del pianeta. L'arcipelago indonesiano con le sue interminabili isole, di cui solo poche abitate, rappresenta uno dei più intriganti fenomeni che continua a stimolare gli antropologi della terra. Dopo i grandi regni del passato di Giava e Sumatra, l'islamismo, portato dai mercanti del Medio Oriente, si diffuse a macchia d'olio partendo proprio da Sumatra. Tuttavia i popoli che abitano alcune isole, come Bali, rimasero regno indiscusso degli Indù; altri popoli, invece, si convertirono al cristianesimo ad opera di missionari cattolici e protestanti, l'isola di Flores e di Timor ne sono l'esempio più rappresentativo. La suddivisione che abbiamo appena fatto è solo una semplificazione, la situazione vista con la lente d'ingrandimento diventa molto intricata. La religione animista preesistente, infatti, non ha del tutto abbandonato l'arcipelago, anzi ha trovato modo di sopravvivere mescolandosi ai nuovi dogmi provenienti da lontano. Il costante flusso di cinesi ha introdotto la


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cultura buddista e in alcuni casi anche quella taoista. Da anni ormai la cultura islamica prevale in tutta l’Indonesia e l'iniziale misticismo dei Sufi musulmani ha cominciato a lasciare il posto al moderno integralismo, di cui tutti possiamo notare gli effetti.

In questa mescolanza di informazioni nascono, si tramandano, si trasformano metodi per lo sviluppo dell'energia interna, che in indonesiano si traduce letteralmente TENAGA DALAM. I regni Indù avevano investigato abbondantemente sulle vie di meditazione e sulle latenti possibilità dell’uomo, creando sistemi (lo Yoga è uno dei più noti) che sbalordiscono ancora per la completezza delle informazioni sull’aspetto biofisico dell’uomo, per le profonde nozioni di psicologia e per la sviluppata spiritualità. Non è raro, oggi, trovare medici fisiologi e persino fisici nucleari rivalutare le antiche conoscenze della cultura indiana, ma anche atleti intenti a battere record mondiali, si pensi a coloro che, tentando di superare i limiti dell’immersione in apnea, per migliorare le loro prestazioni, si sono sottoposti alle pratiche indiane del pranayama, il controllo del respiro. La cultura cinese, ben conosciuta almeno superficialmente dai cultori della Arti Marziali, ha sviluppato almeno nel taoismo una suggestiva alchimia per la trasformazione dell'energia grezza in energia sottile, adatta allo studio di scienze occulte e profonde. Posture adeguate, controllo del respiro, tecniche di visualizzazione ecc.. Anche la versione buddista ha dato il suo contribuito alla conoscenza dell'individuo, pensando soprattutto ad eliminare le illusioni della vita dell'uomo e di liberare tutti gli uomini dal dolore, Buddha creò una forma di conoscenza




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pratica che oggi viene studiata, nelle sue diverse forme, da molti adepti nel mondo. Per quanto riguarda la conoscenza proveniente dall'Islam, anche il mondo musulmano ha adottato tecniche per lo sviluppo dell’energia sottile e per l’ampliamento della coscienza umana. Danze sacre, respirazioni ritmiche, Zikir parole di potenza ripetute durante il giorno più volte (come i Mantra indiani), sono alcune delle tecniche usate dai Sufi, uomini di conoscenza che hanno lasciato una nutrita raccolta di opere letterarie e poetiche dai significati polivalenti, per la cui lettura si richiede una decodificazione "multistrato". I saggi indonesiani, dunque, hanno avuto modo di raccogliere eredità delle scuole più importanti al mondo (non tutte, non compare in questa sintesi, per esempio, la mistica ebraica). Risulta prevedibile

che, a seconda della zona dell'arcipelago, la scuola di energia inter na e di meditazione ha subito una maggiore influenza da parte di questa o quell'altra tradizione. Ai giorni nostri non è detto che scuole tradizionali, sorrette da pochi uomini di conoscenza, siano del tutto sopravvissute e che non si tratti, invece, di frammenti da raccogliere sparsi per tutto il sud est asiatico e, forse, per tutto il Medio Oriente. Quando mi capita di parlare e di esporre (come in questo caso) in forma panoramica le



Budo Classics influenze profonde delle grandi tradizioni in terra indonesiana, sorge a molti spontanea la domanda se non esista un denominatore comune a queste grandi tradizioni. La risposta è estremamente difficile da dare, tuttavia si possono fare delle ipotesi, anche se si rischia di sconfinare nel fantastico. Sono sempre di più gli studiosi che pensano ad una grande cultura preesistente alle antiche forme di civiltà conosciute e che tutto ciò che la tradizione occulta trasmette, siano frammenti delle conoscenze di una tradizione dimenticata. A seconda dei posti e delle usanze locali, l’antico sapere assunse forme diverse, ma i comuni denominatori sono evidenti allo studioso accorto. Secondo altri più legati ai reperti storici nella terra tra il Tigri e l’Eufrate, in quella zona che noi chiamiamo Mesopotamia fiorirono civiltà che raggiunsero una profonda conoscenza dell'uomo e dei suoi poteri superiori, e persino la mistica dei Faraoni e quella ebraica sembra derivare da quest’antica forma di conoscenza. Ovviamente non saranno d’accordo i seguaci dalla Cabala ebraica, né tanto meno i cultori della scienza dei Faraoni.

Che cos’è l'energia interna? Il termine così generico connota sia attività che confinano col mondo magico, sia prestazioni psicofisiche non abituali. La conoscenza profonda del corpo umano e delle sue funzioni ha portato alla scoperta di potenzialità latenti che trovano applicazioni entusiasmanti nelle arti marziali cosi come nelle dimostrazioni di abilità quasi circensi. Ciò che meraviglia notevolmente sono le prestazioni messe in campo da una persona che non presenta una corazza muscolare costruita con pesanti esercizi, ma invece una persona magari anziana che riesce a sviluppare una forza esplosiva incredibile persino per il giovane e prestante atleta: com’è possibile? Esercizi di respirazione, di coordinazione tra le diverse parti del corpo, un'adeguata concentrazione, permettono di raggiungere una profonda conoscenza del corpo e di usare le sue inespresse potenzialità che, non solo non diminuiscono con l'avanzare dell'età, ma che invece crescono con l’aumentare dell'esperienza. Nel Sud-Est Asiatico ho raccolto metodi per lo sviluppo dell’energia interna e per attingere alle facoltà superiori, che sembravano definitivamente scomparse dal panorama mondiale. In luoghi del tutto inconsueti e con personaggi a dir poco bizzarri, che poco avevano a che fare con l’idea che ho sempre avuto di Maestro di energia interna, ho potuto constatare la veridicità delle leggende a proposito di una superiore conoscenza. Avendo avuto occasione di incontrare più di un Maestro, per quanto diversi tra di loro manifestavano tuttavia tratti comuni, che nei miei appunti ho così sintetizzato: 1. Sono sorprendenti nella loro normalità e sembrano prendere parte alla loro routine quotidiana con grande interesse: nell’affrontare la gomma sgonfia del motorino, nel trattare con i figli e con la moglie, nell’arrabbiarsi o nel sorridere con la gente con cui hanno dei rapporti. 2. Raramente mantengono quello che ti promettono, cambiano continuamente idea su tutto. Mettono tutto in discussione e per primi loro stessi e il loro operato, non esiste certezza: se cerchi una via sicura o di essere rassicurato ti allontani al più presto pensando di aver di fronte un personaggio che ti sta ingannando. 3. Se li lusinghi, ti prendono in giro oppure ti offendono, ma se sei scortese o arrogante hai chiuso con loro per sempre.


“Nel Sud-Est Asiatico ho raccolto metodi per lo sviluppo dell’energia interna e per attingere alle facoltà superiori, che sembravano definitivamente scomparse dal panorama mondiale.”


Budo Classics 4. Non amano dare lezioni del loro sapere, non gliene importa niente della fama, della notorietà se si fanno riprendere in qualche foto, lo fanno soltanto perché pensano che questo possa farti felice. 5. Sono sempre pronti a farti fare una pessima figura di fronte ad altri, soprattutto se hai mandato o accompagnato qualcuno per mostrare le amicizie importanti di cui godi. Loro, i Maestri, sono pronti a rivelarsi incapaci di agire affinché la “scocciatura” si allontani per sempre. 6. Le prestazioni straordinarie non sono sempre a loro disposizione, ci sono dei momenti in cui possono e dei momenti in cui sembra di non poter far nulla. Tutti i loro eventuali poteri sono più un peso che un vanto; sono convinti che possono servire ad aiutare chi ne ha bisogno, ma chi li possiede rischia di allontanarsi dalla conoscenza. Potere e conoscenza ad un certo punto si dividono. 7. Non gli interessa la radice storica della conoscenza poiché ogni forma di potere e conoscenza deriva da Dio. La tradizione trasmessa dal maestro conserva metodi gelosamente custoditi per accedere a tale sapere. 8. Tutti possono accedere alla scuola se riescono a trovarla e se sono sinceramente interessati ma pochi superano le difficoltà. Gli ostacoli sono sempre inaspettati e assolutamente insospettabili. 9. Non tutti i sistemi hanno lo stesso potere, ma alcuni sono più adatti alla massa di persone ed altri a pochi individui. Il metodo che si sceglie deve essere adeguato al tipo di evoluzione spirituale raggiunta. 10. L’allievo deve il rispetto al Maestro, il Maestro, dal canto suo, non solo non glielo chiederà mai, ma farà di tutto per provare se il rispetto è sincero e fino a che punto è disposto a spingersi.


In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.

REF.: • DVD/LARRY4

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Vi presentiamo il secondo lavoro del gruppo KMRED. Questo video, che porta il nome di "Concetto e Pedagogia", ha lo scopo di farvi scoprire una parte del concetto Krav Maga Research, Evolution and Development (Krav Maga Ricerca, Evoluzione e Sviluppo), nonché la pedagogia che si sviluppa nel seno dal nostro gruppo. I differenti esercizi che scoprirete qui non intendono "rifatevi gli occhi" né dimostrare le nostre attitudini combattive, perché qui la nostra priorità è quella di spiegare come prepariamo i nostri alunni affinché si trasformino in "guerrieri" capaci di "adattarsi" alle differenti evoluzioni di un combattimento in strada."

REF.: • DVD/KMRED-2

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In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel, fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMA Weitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principali istruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi più importanti del combattimento. In primo luogo definisce chiaramente il modo naturale di camminare, concentrandosi sul corretto svolgimento di ogni passo, per poi mostrare come utilizzare questo lavoro in applicazioni di combattimento. Una varietà di argomenti diversi sono spiegati in questo DVD, tra cui: Come sbilanciare un attaccante; Come colpire con i pugni e calciare correttamente; Come difendersi da prese, takedown, colpi e calci. Le dichiarazioni di questo video sono semplici ma chiare, in modo da facilitare a tutti la comprensione e l'apprendimento. Durante la sua spiegazione, Andreas include sempre e si concentra sui principi e fondamenti del SYSTEMA, mostrando come i diversi argomenti sono strettamente collegati tra loro. Allo stesso modo è mostrato il lavoro libero contro diversi attacchi a mani vuote e con armi in condizioni realistiche e alla massima velocità di esecuzione. In questo video, Andreas è assistito da Michael Hazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg), due istruttori esperti di Systema.

REF.: • DVD/SYSWEITZEL1

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