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10-06-2009
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Notiziario della Sezione Bolognese-Romagnola “Angelo Manaresi”
Anno XXXVIII - n. 13 - febbraio 2019
Editore: Vittorio Costa. Direttore responsabile: Francesco Tordonato. Comitato di Redazione:, Livio Franco, Roberto Gnudi, Enrico Panzavolta. Di questo numero sono state stampate n. 5.200 copie. Grafica: Redesign Stampa: Tipografia Sab Sito web: www.bologneseromagnola.it Email: bologneseromagnola@ana.it
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CN/BO0218/2008 CN/BO1748/2013
ADUNATA - Adunata Nazionale - Adunata Nazionale Alpini - Adunata Nazionale Alpini Sezione Bolognese-Romagnola a Rimini - San Marino - Prima Adunata in terra di Romagna - Prima Adunata Italia-Estero (Repubblica di San Marino) Vittorio Costa Presidente della Sezione
Adunata del 2020 sarà la 93°, nel 101° anno di fondazione dell’ANA, nel 98° della Sezione e 86° della costituzione del Gruppo di Rimini. La Sezione Bolognese-Romagnola ha dovuto sostenere scontri importanti per averne l’assegnazione da parte del Consiglio Direttivo Nazionale che l’ha ritenuta meritevole sotto vari punti d’esame e valutazione. Grazie! Tutte le illustri Sezioni con le quali ci siamo incrociati, aspiravano, erano impegnate e avevano la convinzione di poter ospitare la nostra unica, splendida ed inimitabile Adunata: a loro un caloroso invito a non mollare; non è mancato il coraggio e la capacità, forse un po’ di fortuna che ha
L’
sorriso alla Romagna, dove mai siamo stati e a San Marino, Repubblica “straniera”, che ha dato i natali a molti volontari alpini della Prima e Seconda Guerra Mondiale, ricevendo anche alcuni riconoscimenti al valore. L’Adunata è Nazionale e, come tale, appannaggio di tutta l’Italia e a Rimini – San Marino, noi, della Sezione Bolognese – Romagnola abbiamo il compito di organizzare e gestire la più bella Adunata di sempre, nel primo ricordo dei nostri valori e tradizioni. L’ANA è associazione d’arma e trova il suo fondamento nel fatto che i suoi soci debbano avere prestato il servizio per almeno due mesi nelle truppe alpine. Quindi noi siamo, d’origine, soldati italiani.
Diciamolo francamente, la reputazione del soldato italiano, all’estero in particolare, non è delle migliori forse aggravata da una politica estera con cambiamenti repentini come avvenne nella Prima guerra mondiale passando dall’alleanza con la Germania ed Impero Austro Ungarico all’intesa con Francia-Russia e Gran Bretagna e nella Seconda Guerra Mondiale dalla Germania agli alleati mentre eravamo in piena occupazione tedesca di gran parte dell’Italia. Il primo conflitto mondiale rappresenterà uno sforzo enorme e la vittoria scaturì da un immane sacrificio del soldato che combatté con valore, aveva resistito ad ogni avversità, respinto un nemico motivato, sopportato privazioni inimmaginabili. Segue a pagina 2