a target-creative
10-06-2009
9:51
Pagina 1
Notiziario della Sezione Bolognese-Romagnola “Angelo Manaresi”
Anno XXXVII - n. 11 - marzo 2018
Editore: Vittorio Costa. Direttore responsabile: Francesco Tordonato. Comitato di Redazione:, Livio Franco, Roberto Gnudi, Enrico Panzavolta. Di questo numero sono state stampate n. 5.200 copie. Grafica: Redesign Stampa: Tipografia Sab Sito web: www.bologneseromagnola.it Email: bologneseromagnola@ana.it
creative
CN/BO0218/2008 CN/BO1748/2013
Lo spirito bolognese Vittorio Costa Presidente della Sezione
spirito emiliano-romagnolo ha radici antiche basate sull’indipendenza personale, di spirito e mentale. Il suo simbolo è Bologna che imprigionava i re e liberava gli schiavi, respingeva gli imperatori e spalancava le porte agli studenti. Le torri erano ovunque, al pari delle chiese e migliaia di giovani accorrevano da ogni parte d’Europa a studiare il diritto: siamo nel dodicesimo secolo. Nel 1132 l’imperatore Lotario II voleva entrare in città ma gli vennero chiuse le por-
Lo
te ed andò ad accamparsi a Medicina. Nel 1249 a Fossalta, venne catturato Enzo, Re di Sardegna e figlio dell’imperatore Federico II, e venne chiuso in una torre-castello (ora palazzo Re Enzo) dove, pur con ampia libertà, rimase tutta la vita a dispetto delle richieste e minacce del padre al quale risposero “La tua maestà non speri di spaventarci con le parole grosse, noi non siamo canne di palude che basta un soffio di vento a scuotere. Re Enzo ci appartiene. Vieni e vedrai che sapremo impugnare le armi e batterci come leoni”. Nel 1256 altra vittoria sull’ingiustizia, quella della schiavitù che, dopo dodici secoli dalla nascita di Cristo, era ancora ampiamente praticata anche nei territori della Chiesa. Primo comune d’Italia, riscattò tutti gli schiavi ben 5.807 in proprietà di 403 “signori”. Questo amore per la libertà e la giustizia fece sorgere alla fine del tredicesimo secolo, la chiesa di San Petronio. Chiesa, non cattedrale, perché del Comune
5x1000
e non Vescovile. Soldi dalle casse comunali per un luogo di culto in una città piena di edifici di culto e con già una cattedrale, quella di Pietro Apostolo realizzata nel 1019. Chiara la volontà, una Chiesa-Cattedrale più vicina al Comune che al Papato. Non solo: patrono della città era Pietro apostolo, titolare della cattedrale ma per i cittadini un santo troppo legato a Roma. La città, pur rientrando nei possedimenti papali, godeva d’ampia autonomia e, quindi, per controbilanciare, scelse San Petronio, greco d’origine e bolognese d’adozione che, con grande intuizione, fu promotore dell’istituzione dello Studio (l’Università) divenuta, e lo è ancora, gloria della città. Così venne deciso di costituire una chiesa, di dimensioni da Cattedrale e di dedicarla a San Petronio. Ma la particolarità continua. Da tempo immemorabile tutte le Chiese/ Cattedrali erano orientate nel
Segue a pagina 2
Unità di Protezione Civile A.N.A. della Sezione Bolognese-Romagnola Onlus
Codice fiscale
91369550370 Via Collegio di Spagna 27 40064 Ozzano dell’Emilia BO