Il ciclo non è un lusso: l’Università prenda posizione Nel corso della sua vita una persona è soggetta a 456 cicli mestruali, con una spesa pro– capite per i soli assorbenti di circa 1.700€, a cui si somma la spesa per i medicinali per la gestione dei sintomi. A nostro parere, dovrebbe essere compito dello Stato fornire gratuitamente il materiale igienico–sanitario e i medicinali necessari al trattamento dei sintomi mestruali. Ma siamo, purtroppo, ancora molto indietro. Nel nostro Paese, infatti, l’aliquota Iva sul materiale igienico–sanitario femminile è ad oggi quella massima, cioè al 22%, mentre i beni di prima di necessità sono tassati al 10% e quelli di funzione sociali al 4%. Siamo profondamente convinti che l’Università possa dare una risposta fattualmente concreta alla questione, proponendosi come esempio positivo di inclusività e dando un messaggio politico significativo nei confronti della comunità studentesca e della società tutta. La nostra proposta è che presso le varie sedi dell’Ateneo vengano installati distributori di materiale igienico–sanitario di qualità non inferiore alla media di mercato, in modo da essere presenti in almeno un bagno, di ogni piano, di ogni edificio. L’obiettivo politico, lo ripetiamo, è senza dubbio che tali materiali vengano distribuiti gratuitamente a tutta la popolazione che ne necessita. Ciò che pretendiamo dall’Università è che vengano quanto meno messi a disposizione a un prezzo calmierato rispetto alle tendenze del mercato.
Paracadute Unibo Gli studenti beneficiari di borsa di studio devono soddisfare dei criteri di merito conseguendo un numero di CFU minimo per ogni anno accademico per rinnovare il beneficio, oltre i criteri di reddito. Allo stesso modo, l’Unibo prevede dei requisiti di merito minimi stabiliti dalla legge 232/2016 per rientrare nella no tax area di Ateneo e beneficiare dell’esenzione delle tasse. Attualmente i criteri di merito previsti dall’Azienda Regionale per il Diritto allo studio e quelli previsti dall’Università di Bologna non sono allineati. Al contrario, i criteri previsti da Er.Go sono altamente più stringenti. Per fare un esempio: l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio richiede che gli studenti iscritti al primo anno di un di Corso di Laurea Triennale o Magistrale a Ciclo Unico conseguano almeno 25 cfu, gli iscritti al primo anno di un Corso di Laurea Magistrale 30 cfu. Per il secondo anno accademico di un Corso di Laurea Triennale o Magistrale a ciclo unico il requisito è di 80 cfu e così via. Diversamente, i requisiti di merito per rientrare nella no tax area di Ateneo sono quelli di aver conseguito almeno 10 cfu per il primo anno accademico e 25 cfu all’anno per gli studenti iscritti agli anni accademici successivi. Attualmente i criteri di merito per conseguire la borsa di studio dell’Azienda Regionale per il diritto allo studio sono stabiliti da fonte legislativa in maniera univoca per tutto il 20