Bisceglie 15 Giorni n. 309 del 15 Gennaio 2012

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EDIZIONE

Periodico d'Informazione - A n n o X I V N. 309 (1) 15 - 01 - 2012 www.bisceglie15giorni.com Registrato al Tribunale di Trani - n. 350 del 21.05.1999 Direttore Responsabile - Salvatore Valentino E-Mail: redazione@bisceglie15giorni.com E d i t r i c e : A s s o c i a z i o n e “ B I S C E G L I E H O S T & C O M M U N I C AATT I O N S ” - R e d a z i o n e e T E L E M AT I C A A m m i n i s t r a z i o n e - TTe e l - F a x : 0 8 0 . 3 9 5 2 3 2 8 - V i a d e l C o m m e r c i o , 4411 - 7 6 0 1 1 B i s c e g l i e ( B t )

Un nuovo Anno con molti più Amici...! D

ifficile ricordare un inizio d’anno vissuto con auspici così negativi: non che da crisi cicliche la nostra società non sia stata interessata in passato, ma quella attuale ha tutte le caratteristiche da “Passaggio del Mar Rosso”. Lo scenario nazionale, strettamente connesso a quello internazionale, nei suoi aspetti economici e finanziari ci procura, giorno dopo giorno, una stretta al cuore se solo pensiamo cosa potrà riservare il destino ai più giovani. Ma è proprio in questi frangenti che occorre reagire con l’ottimismo di chi, alle cadute, ha saputo far seguire slanci di entusiasmo, di impegno, di coraggio. Ci siano d’esempio le unioni familiari longeve, che fanno di Bisceglie per fortuna una città a misura d’uomo nella quale la famiglia conserva ancora un ruolo fondamentale nell’ordinamento sociale. Ci sia d’esempio la longevità di Associazioni come la Pro Loco che, a cinquant’anni dalla sua fondazione, gioca un r u olo di p r i mo pi ano nella valorizzazione delle risorse turistiche e culturali di Bisceglie, grazie all’innesto di giovani professionalità. E per tutti l’augurio, l’unico, l’essenziale, affinchè la nostra Città sappia recuperare e mettere a frutto il dono della Solidarietà, che ci porti tutti fuori dalle nebbie di una contingenza negativa. Salvatore Valentino

Bisceglie, Città delle unioni longeve

I Cinquant’anni della PRO LOCO


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Fra essi, Fabrizio Colamartino della Parrocchia S. Maria di Passavia di Bisceglie.

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L’ARCIVESCOVO HA NOMINATO QUATTRO NUOVI DIACONI

iovedì 5 gennaio scorso, a Trani, nella Cattedrale, alle ore 19.30, durante una solenne concelebrazione eucaristica da lui presieduta, S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri ha ordinato diaconi quattro seminaristi accoliti: Alessandro Brandi, Fabrizio Colamartino, Claudio Gorgoglione, Giuseppe Rizzi. Alessandro Brandi proviene dalla Parrocchia Cristo Lavoratore di Trinitapoli, Fabrizio Colamartino dalla Parrocchia S. Maria di Passavia di Bisceglie, Claudio Gorgoglione dalla Parrocchia Spirito Santo di Barletta, Giuseppe Rizzi dalla Fab r i z i o Parrocchia S. Benedetto in Barletta. C o l a m a r t i n o

Alessandro Brandi

Claudio Gorgoglione

Giuseppe Rizzi

CLARISSE, SUOR TERESA HA EMESSO L A P RO F E S S I O N E TEMPORANEA Il rito è stato celebrato nella Basilica Concattedrale di Bisceglie. Suor Teresa svolgerà il suo apostolato nel convento di Bisceglie.

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abato 7 gennaio scor so, a Bisceglie, nella Concattedrale, alle ore 16.30, si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, durante la quale Suor Teresa Tempesta, clarissa del Monastero di S. Luigi, ha emesso la Professione Temporanea dei voti di povertà, castità e obbedienza secondo la Forma di Vita delle Sorelle Povere di S. Chiara. Il rito ha avuto luogo in occasione dell’VIII centenario di fondazione dell’Ordine delle Sorella Povere di S.

Chiara. I celebranti sono partiti in processione dalla Chiesa di S. Luigi. Suor Teresa Tempesta di Corato è nata il 31 luglio 1983 a Ruvo di Puglia. Ha conseguito il diploma di maturità al Liceo Classico di Corato “A. Orioni”. Ha ricevuto i sacramenti Suor Teresa Tempesta dell’iniziazione cristiana nella parrocchia di S. Domenico dove, negli anni della giovinezza, ha approfondito saio francescano, ha avuto inizio il il suo cammino di cristiana. Ha dato tempo di noviziato che si è concluso il inizio al cammino fr ancescano 7 gennaio. frequentando il gruppo GiFra della Parrocchia di S. Maria Greca. E di là è nato il suo desiderio di ricerca vocazionale, che l’ha condotta a intraprendere un cammino di conoscenza e discernimento della vita contemplativa delle Sorelle Povere di S. Chiara del monastero S. Luigi di Bisceglie. Qui, dopo un periodo di esperienza, ha incominciato il cammino di postulato il 9 aprile 2008. Il 21 novembre 2009, vestendo il


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AVIS. Donazioni 2011, si prospetta un dato positivo L

di Gianluca Valente

Dai primi dati pervenuti il bilancio dovrebbe essere lusinghiero pareggiando cosi quello del 2010. Il direttivo saluta le volontarie Sara Brescia e Manuela Ventura

Il Presepe Vivente del Centro Anziani di B i s c e gl i e

a prima settimana del nuovo anno coincide con gli ultimi giorni di servizio civile delle volontarie Sara Brescia e Manuela Ventura, che il 9 gennaio hanno terminato la loro “missione” lasciando il posto vacante alle prossime volontarie Isabella Di Bari e Denise Losciale, che cominceranno il loro percorso tra qualche settimana. Una esperienza positiva quella di Sara e Manuela che, a quanto pare, non terminerà con il periodo del servizio civile; «Da parte mia – afferma il presidente Patrizia Ventura – e di tutto il direttivo dell’associazione ringrazio sentitamente Sara e Manuela per il grande contributo umano che sono state in grado di dare in questi dodici mesi di servizio civile. Un apporto attivo e costruttivo che ha dato una spinta positiva alle nostre azioni giornaliere. Siamo contenti che la loro presenza non verrà meno dopo il servizio civile, ma bensì continuerà con l’attività in favore di Avis Giovani, dove loro sono già parte attiva del gruppo. Ci auguriamo di poter accrescere la nostra famiglia anche con le prossime volontarie, in modo tale da dare il giusto ricambio generazionale

P

Esperienza entusiasmante per impegno e dedizione da parte di tutti gli ospiti del centro anziani. Una folla incessante ha ravvivato le viuzze del borgo antico, passeggiando fra i figuranti, immersi in un’atmosfera surreale.

er la prima volta a Bisceglie è stato organizzato, in occasione del Natale, un evento sociale e culturale di ampia portata che ha trasmesso alla nostra cittadinanza ed agli ospiti forti emozioni, coinvolgendoli in un percorso storico e poetico, grazie alle suggestive atmosfere suggerite dalle caratteristiche viuzze del borgo medioevale.Il Centro Anziani del Comune di Bisceglie con la collaborazione dell’Associazione Xiao Yan di Trani ha proposto il presepe vivente allo scopo di raccontare alla città che il Natale è momento di mistero e speranza, e la rappresentazione, riuscitissima in ogni suo dettaglio, può ben rappresentare una pietra miliare fra le iniziative a carattere religioso e culturale, per la capacità che i suoi organizzatori hanno dimostrato nel trasformare anonimi cittadini di terza età e fanciulli in veri e propri attori che hanno dato il meglio di sè. Attraverso la rappresentazione scenica della natività si è voluto offrire

ad una associazione che non conosce età». Dando uno sguardo invece ai primi dati statistici sul bilancio delle donazioni, si prospetta un bilancio positivo riguardante le donazioni dell’anno solare 2011 che vanno perlomeno a pareggiare quelli

altrettanto positivi dell’anno 2010. Conferme ufficiali si avranno dopo l’assemblea ordinaria dei soci Avis che molto probabilmente si terrà verso la fine del mese di febbraio. Continua a spron battuto invece il calendario delle donazioni con la prossima giornata prevista per domenica 22 gennaio presso il Centro Raccolta sangue dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie. La donazioni avranno luogo dalle ore 8:00 alle ore 10:30. ai visitatori l’occasione di meditare, assaporare la bellezza del tempo, dell’attesa e della speranza come momento di conforto alle mille ansie che spesso caratterizzano la vita quotidiana. Ogni scena della rappresentazione è stata caratterizzata dalla presenza di un personaggio “testimone”, che nella narrazione evangelica e nella tradizione popolare ha partecipato all’evento della natività. I personaggi “testimoni” hanno partecipato alle scene dialogando con i visitatori, e spiegando loro le emozioni, i vissuti e il significato di quei segni che la natività pone nella vita di ciascun uomo. Il percorso scenico si è snodato nell’antico centro storico a partire da Largo S. Adoeno – Via Sciarra proseguendo fino alla P.zza adiacente la Chiesa di San Matteo.Un plauso particolare va doverosamente rivolto alla Dottoressa Dora Stoico ed alle sue collaboratrici e collaboratori, senza dimenticare il fondamentale apporto esperienziale dell’Associazione Xiao Yan.


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di Vincenzo Cassano

Gli scolari delle sezioni E ed F hanno portato in “scena” la storia più bella del mondo

Il Rotary Club di Bisceglie ha presentato il nuovo sito Internet di Angela Francesca Valentino

S

i è tenuta lo scorso 12 gennaio, nella consueta cornice dell’Hotel Salsello, la serata di presentazione del sito web del Rotary Club di Bisceglie presieduto dall’avv. Bruno Logoluso. La serata è stata organizzata con la costante e valida collaborazione dei club Rotaract e Interact rispettivamente presieduti da Antonio Dell’Olio e Silvia Todisco, nonché di quella del prefetto Massimo Cassanelli. Alla presenza di un nutrito gruppo di soci e dell’Assessore alla Cultura dott. Angelo Consiglio in rappresentanza dell’amministrazione comunale cittadina, è toccato al presidente Logoluso introdurre i due artefici di questo grande cambiamento per il club. La realizzazione del sito web del Club www.rotarybisceglie.it è stata affidata al lavoro sinergico del Prof. Giuseppe Di Liddo, socio Rotary nonché assistente del Governatore e d e l g i ova n i s s i m o i n g e g n e r e informatico dott. Domenico Aurora. L’impostazione generale del sito ideata dal prof. Di Liddo, unitamente alle capacità eminentemente tecniche dell’Ing. Aurora, hanno fatto sì che il risultato fosse dei migliori. In un’epoca come quella che stiamo vivendo, il web si configura ormai come fonte primaria di informazione nonché motivo di prestigio e progresso per l’intera associazione che compie un grande passo in avanti verso l’innovazione. Un

La Natività rappresentata alla scuola “De Amicis” L

a sempre affascinante storia della natività di Gesù Bambino è stata rappresentata alla vigilia della pausa natalizia presso al Scuola Elementare “E. de Amicis” di Bisceglie dai bambini frequentanti le terze classi delle sezioni E ed F. Grazie all’impegno ed alla dedizione profusi delle insegnanti Grazia Amoruso, Gisella Sguera, Licia Di Dio, Maria Teresa Di Filippo, è stata messa in scena, per la gioia di genitori e parenti, nell’aula magna della scuola diretta dal Dirigente scolastico, Giuseppe Tedeschi, “Una splendida storia d’amore: la nascita di Gesù”. Pastorelli, angeli, centurioni, stelle fino ad arrivare ai Magi, Erode, Giuseppe e la Madonna sono stati impersonati dai piccoli attori, completamente “calati” nei panni della storia più bella e suggestiva dell’umanità: la Natività di Nostro Signore. “Tre nonni seduti su una panchina leggono il giornale ed ascoltano i bambini che giocano nel parco….” da questo incipit si è quindi sviluppato da una giornata tipo, di quelle che

siamo abituati a vivere nella nostra quotidianità -, il leit motiv che ha portato a narrare la sempre bella ed affascinante storia della Natività. Tutti i bambini, nessuno escluso hanno ricevuto la loro parte da recitare e quindi tutti si sono sentiti coinvolti, a pieno titolo, protagonisti della storia che stavano narrando al pubblico presente. Una rappresentazione di ambientazione storica, quella vissuta ieri sera a Bisceglie, cui è stato spettatore anche Don Franco Lorusso, Vicario vescovile, che anticipa degnamente l’evento tanto atteso, della festa più bella dell’anno.

investimento certamente low cost sulla propria immagine funzionale a portare una ventata di cambiamento, una serie di relazioni durature con i suoi utenti ovvero una rete di contatti con altre associazioni attive sul territorio cittadino come la Pro Loco o il Centro Studi Biscegliese, nonché con l’istituzione comunale. Un Rotary Club quindi assolutamente aperto a tutto ciò che è sinonimo di tecnologia e sviluppo, sempre raggiungibile 24 ore su 24 da ogni parte del mondo e sempre in costante aggiornamento proprio a ridosso del suo decennale. Invitiamo i nostri lettori a visitare il

sito web www.rotarybisceglie.it per essere costantemente aggiornati sulle attività dell’associazione o semplicemente per avvicinarsi allo spirito rotariano del servire al disopra di ogni interesse personale.


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di Francesco Brescia

Il Sindaco Spina ha i nv i t a t o i giovani a compiere sempre gli sforzi necessari affinché il panorama associativo possa costituire il braccio operativo ed efficace delle Amministrazioni

50 anni di Pro Loco: «Costruire la Pro Loco del futuro con i giovani»

Alcuni momenti della cerimonia nella Sala Consiliare del Comune di Bisceglie. Da sinistra: Rachele Barra, consigliere delegato al Turismo; Gianni Casella, Vice Sindaco; Vincenzo De Feudis, Presidente Pro Loco Bisceglie; Rocco Lauciello, Vice Presidente Regionale UNPLI-Puglia. A destra: Francesco Brescia e Giovanni Di Liddo mostrano il Logo del 50°

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elebrati sabato 14 e domenica 15 gennaio i 50 anni di attività dell'Associazione Pro Loco UNPLI di Bisceglie. Con la santa Messa, officiata da Mons. Franco Lorusso presso la chiesa di san Luigi, sono partite le iniziative celebrative di questa importante ricorrenza per una delle realtà associative maggiormente operative, dinamiche, incisive del territorio cittadino. Presso la sala consiliare ha avuto luogo un momento di saluto e di ringraziamento alle autorità istituzionali locali. A fare gli onori di casa il vice sindaco Gianni Casella. Presenti: la consigliera comunale delegata alle politiche turistiche Rachele Barra, gli assessori Angelo Consiglio e Mimmo Spina, l'assessore provinciale Tonia Spina, i consiglieri provinciali Vincenzo Valente e Vincenzo Di Pierro e il consigliere comunale Vittorio Fata. Il presidente della Pro Loco ha ringraziato le Amministrazioni Comunali che si sono avvicendate nel corso degli ultimi 50 anni e che hanno, in varie occasioni e in varie modalità, cooperato sinergicamente con l'Associazione. Presente anche l'ex sindaco Franco Napoletano. UNPLI Puglia era rappresentata nella massima assise istituzionale cittadina da Rocco Lauciello, Vice Presidente regionale. Squadra dei giovani soci Pro Loco, coordinati da Francesco Lucivero, quasi interamente presente: tra loro toccante e sentito l'intervento di Giovanni Di

Il Presidente De Feudis consegna il logo celebrativo del cinquantesimo al Dott. Mario Balducci, già Presidente dal ‘75al ‘96

Il Presidente De Feudis consegna il logo celebrativo del cinquantesimo al Dott. Tommaso Di Terlizzi, socio fondatore.

Ippolito Ventura, al pianoforte, ed Enzo Galantino, tenore, hanno eseguito una canzone del Maestro Aldo Gigante.

Il Presidente De Feudis consegna il logo celebrativo del cinquantesimo al Presidente di “Roma Intangibile”, Tonino Logoluso

Liddo, coordinatore delle guide turistiche della Pro Loco, il quale ha spronato i presenti e la cittadinanza intera ad apprezzare di più il patrimonio storico, artistico e culturale cittadino e ad aver cura di ogni luogo della città come se fosse (e in realtà lo è) la nostra casa, la nostra stanza. Plauso anche per Mauro Belsito, volontario servizio civile (termine servizio 31 gennaio 2012) e per Marcella Sasso, referente delle Pro Loco della Provincia di Barletta-Andria-Trani.

Sono state consegnate delle eleganti cornici ricordo (realizzate dall'artista biscegliese Enzo Abascià e da Giovanni Di Liddo) alle autorità presenti e al dott. Mario Balducci (presidente Pro Loco dal 1975 al 1996) e al dott. Tommaso Di Terlizzi (che ha seguito l'Associazione sia da un punto di vista umano e operativo sia fiscale). Riconoscimento anche per Daniele Meddi (di Castel Madama, Roma), creatore del logo celebrativo dei 50 anni. In serata, presso la sede della Società


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50 anni di Pro Loco: «Costruire la Pro Loco del futuro con i giovani»

Sopra: il pubblico intervenuto alla cerimonia in Sala Consiliare.A destra: il Sindaco, Francesco Spina, riceve il logo celebrativo dal Presidente De Feudis e dal Presidente nazionale Claudio Nardocci.

Da sinistra: Giuseppe Tedone, Presidente Pro Loco Ruvo di Puglia; Angelo Lazzari, Presidente Regionale UNPLI-Puglia; Rocco Lauciello, Vice Presidente Regionale UNPLI-Puglia

Il Presidente Nazionale UNPLI, Claudio Nardocci, consegna ad Enzo De Feudis un attestato celebrativo per il cinquantenario della Pro Loco di Bisceglie.

Il Presidente Enzo De Feudis consegna il logo celebrativo del cinquatenario al Presidente Regionale UNPLI-Puglia, Angelo Lazzari.

Operaia di Mutuo Soccorso “Roma Intangibile” (Parco Unità d'Italia, Via Giovanni Bovio), sono stati ripercorsi 50 anni di attività nella relazione della prof.ssa Marcella Di Gregorio, presidente Pro Loco dal 1996 al 2000 e attualmente membro del consiglio direttivo della Pro Loco delegato alle politiche culturali e ai rapporti con le associazioni cittadine. Un excursus appassionato, minuzioso e volto al ricordo di chi ha fondato l'Associazione e di chi, con dispendio di forze e di denaro, ha contribuito a lanciare l'immagine dell'Associazione in modo concreto e produttivo. Alla conferenza “Pro Loco Bisceglie: 50 anni di storia” graditissimi ospiti sono stati il presidente UNPLI Nazionale dott. Claudio Nardocci (Ladispoli, Roma) e il prof. Angelo Lazzari (Castro, Lecce), presidente UNPLI Puglia. Presente anche il presidente Pro Loco Ruvo di Puglia Giuseppe Tedone. Il primo cittadino Francesco Spina, presente all'incontro celebrativo, congratulandosi con l'Associazione per i risultati inanellati nel corso degli anni, ha invitato soprattutto i giovani a compiere

sempre gli sforzi necessari affinché il panorama associativo possa costituire il braccio operativo ed efficace delle Amministrazioni. Grande apprezzamento è stato mostrato dal sindaco nei confronti del calendario 2012 realizzato dalla Pro Loco e che è stato curato graficamente da Fra n c e s c o C at i n o , we b m a s t e r dell'Associazione. I rappresentanti istituzionali, le autorità dell'UNPLI, i soci e tutti gli intervenuti hanno convenuto sul fatto che in seguito a queste celebrazioni occorra pensare alla costruzione della Pro Loco del futuro, una Pro Loco sempre al passo coi tempi e al passo con il concetto di “turismo” in continua evoluzione. E

protagonisti di questo cambiamento non possono che essere i giovani motivati, appassionati e mossi da spirito di servizio e amore per la propria terra. Targa ricordo per Spina, Nardocci, Lazzari e per Nicolantonio Logoluso, presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Roma Intangibile”. Domenica 15 gennaio al mattino visite guidate gratuite a cura delle guide turistiche della Pro Loco per le vie del borgo antico e della città ottocentesca e in serata inaugurazione della mostra celebrativa presso l'ex sepolcreto di santa Croce diretta da Enzo Abascià. La mostra resterà aperta fino a domenica 22 gennaio (tutti i giorni dalle 18:30 alle 20:30).


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Il 7 gennaio scorso Bisceglie ha scritto un’altra pagina di storia: il Premiato Gran Concerto Bandistico “Città di Bisceglie”, fondato nel 1832, ha festeggiato i 180 anni di vita dando il via alla stagione artistica 2012 con un concerto memorabile. Sul podio la M.a Dominga Damato

...Per favore, non chiamateci Banda...!

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n sabato pomeriggio gelido strideva con la surriscaldata atmosfera che albergava dietro le quinte del Teatro “Garibaldi”: musicisti indaffarati alle prese con le divise nuove di zecca, nere, lucide da fare invidia al maitre dell’Excelsior; con tanto di fregi dorati su cui campeggiava orgogliosamente la quercia in campo rosso della Città di Bisceglie. Benedetto Grillo, direttore artistico dal cardiopalma facile, faceva la spola fra i camerini ed il palco, elargendo le ultime raccomandazioni: «Qui o si fa il concerto o si muore...!». Insomma un clima teso che traspirava tutta la volontà di portare in scena un’esecuzione perfetta, senza toller are alcuna sbavatur a, di stecche... neanche a pensarlo...! Per ritrovare un momento di serenità

Tecnologie Laser per i Beni Culturali, un convegno al Museo Diocesano I

l 19 gennaio prossimo alle ore 18,00, presso la Sala Conferenze del Museo Diocesano, in Bisceglie al Largo S. Donato, 5 (Cattedrale), verranno presentati i risultati conseguiti dai candidati nella prima parte del Corso, svoltasi in Bisceglie presso il Laboratorio LIACE, che ha riguardato l’utilizzo delle tecnologie laser per il restauro di reperti lapidei messi a disposizione dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia.Il laboratorio LIACE partecipa al Progetto come partner insieme ai Dipartimenti di Fisica “M. Merlin” e di Chimica dell’Università degli Studi di Bari (Ente capofila), al Dipartimento di Architettura ed Urbanistica (DAU) del Politecnico di Bari ed alle imprese “Garibaldi Costruzioni&Restauri” ed “Edilportale”. Responsabile Scientifico del Progetto Strategico è la Prof. Ida Maria Catalano.

In alto: Un momento del concerto del 7 gennaio scorso. Sopra a sinistra: Benedetto Grillo impartisce le ultime direttive prima dell’esibizione. A destra La M.a Dominga Damato.

ci siamo intrufolati nel camerino della Direttrice, la M.a Dominga Damato, bella signora rutiglianese, per verificare se fosse stata contagiata dall’elettricità statica che aveva invaso il teatro. Tranquilla, sicura di sè e dei suoi “elementi”, la Maestra Damato col suo aplomb, non comune fra la gente di Puglia, ci aveva già fatto presagire una prestazione di qualità. Approdata alla guida del Gran Concerto di Bisceglie dopo 5 anni trascorsi a Giovinazzo, la signora Damato si è detta felicissima di far parte di un complesso ricco di storia e di ambiti riconoscimenti. Dopo aver conosciuto per caso Benedetto è scattata la scintilla e per Bisceglie è stato “amore a prima vista”, un connubio che, ci dichiara, durerà molto a lungo. Il carattere di Dominga Damato viene fuori già alla prima chiamata: a sipario ancora calato le basta un’occhiata per avere sulla punta della sua bacchetta i 43 validissimi elementi di quella che possiamo definire con orgoglio una vera orchesta: versatile, capace di passare dagli autori classici a quelli più moderni senza sbavature e, soprattutto, senza che si noti l’assenza della sezioni di archi.... Con solo

fiati e percussioni il Gran Concerto Bandistico di Bisceglie, dedicat o all’indimenticato Biagio Abbate, ha deliziato il pubblico in apertura con una perfetta esecuzione di Cavalleria Rusticana... E dopo la prima standig ovation un’altra ora e mezza di ineguagliabile musica: dopo Mascagni è la volta di Puccini, Verdi, Bizet e Strauss. Il concerto del 7 gennaio scorso ha sancito il definitivo rilancio di un Complesso di Musicisti che merita di ereditare la storica e prestigiosa tradizione degli ultimi 180 anni. Un risultato ottenuto grazie alla caparbietà di un gruppo di appasionati che sta spendendo la propria esistenza per donare a Bisceglie il lustro che merita: dal Presidente, Prof. Michele Prete; al Vice Presidente, il p i r o t e c n i c o Av v. To n i o B e l s i t o ; all’appassionato Direttore Artistico, Benedetto Grillo; al Segretario, l’Avv. Domenico Di Pierro; ai consiglieri, Dott. Giovanni Caprioli e Pasquale Soldani. Un’abnegazione che ha assicurato al Gran Concertro Bandistico “Città di Bisceglie” un 2012 ricco di più di venti contratti, che lo vedranno protagonista nelle più rinomate piazze d’Italia.


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Nasce Via “Mons. Michele Cafagna”

di Marianna Mastrapasqua foto di Luca La Notte

Una via cittadina dedicata allo storico parroco della Parrocchia di Santa Caterina. Il rione “Cittadella” in festa per un evento sentito epartecipato.

Nelle immagini: Don Michele Barbaro mentre impartisce la benedizione alla nuova strada intitolata a Mons. Michele Cafagna. Presenti moltissimi fedeli, il Sindaco Francesco Spina e numerosi amministratori cittadini

A

ncora un’iniziativa nell’ambito del decennale della morte di Mons. Michele Cafagna avvenuta il 10/12/2001. Dopo le celebrazioni dello scorso dicembre con le presentazioni e i ricordi del Prof. Luigi De Pinto e del Dott. Francesco Galantino, ecco un gesto forte e concreto da parte della comunità di Santa Caterina per consegnare definitivamente alla memoria di Bisceglie il nome del parroco che l’ha guidata per 50 anni: la dedicazione di una via, proprio quella antistante la chiesa che ha contribuito a far nascere e crescere, materialmente e spiritualmente. Nella serata del 6 gennaio al termine della S. Messa, davanti a un folto pubblico a dispetto del forte vento, è stata svelata la targa con l’iscrizione “Via Mons. Michele Cafagna”. L’attuale parroco Don Michele Barbaro ha ricordato l’intimo rapporto che don Michele Cafagna ha stretto con

di Mauro Saccucci

Pensavamo che le storie come quelle della sig.ra Maria accadessero solo in tv e invece….

L’

ospitalità e l’accoglienza del frantoio Galantino varca ogni confine. Infatti, il giorno 24 Ottobre scorso, dagli Stati Uniti dopo un primo contatto tramite mail si sono presentati al nostro frantoio due distinti signori, marito e moglie, il Sig.Parker e la Sig.ra Nigro, sua moglie. Ciò che ha spinto la Sig.ra Maria, nata negli Stati Uniti, a venire qui in Italia per la prima volta, trent’anni dopo che il suo ultimo parente era stato in Italia, è stata la voglia di riscoprire le sue origini, di poter finalmente incontrare e conoscere i suoi parenti italiani. Così, dopo aver realizzato un “rigoglioso” albero genealogico grazie ai ricordi della sua anziana zia, ha voluto cominciare la sua ricerca proprio dal nostro frantoio a causa di un incrocio con dei parenti “Galantino” e con Sergio De Cillis uno dei

la gente del quartiere, un quartiere davvero amato dai suoi abitanti, sempre impegnati nel suo continuo miglioramento. A seguire un momento di preghiera e la benedizione della targa. All’evento non sono mancate le istituzioni che hanno concesso senza difficoltà il nulla osta per la dedicazione della via; presenti il vicesindaco Giovanni Casella, il consigliere provinciale e comunale Vincenzo Valente, l’assessore Domenico Spina e il sindaco avv. Francesco Spina, quest’ultimo intervenuto a salutare i presenti e a sottolineare la volontà di affiggere la targa proprio in prossimità dell’ingresso della chiesa. Via Mons. M i c h e l e C a f ag n a s o s t i t u i s c e v i a

Mercadante limitatamente al tratto compreso tra Via Santa Caterina e Via XXV Aprile e sarà lì a testimoniare, proprio nel cuore della Cittadella, l’attività del sacerdote simbolo di una comunità.

Da Boston a Bisceglie, 7000 Km. per riscoprire le proprie origini commercianti di olio più in vista a Bisceglie negli anni cinquanta. Così il dottor Michele Galantino, chiaramente incuriosito dalla vicenda, non ha esitato a mettere a disposizione dei due turisti il proprio personale affinché attraverso qualche ricerca nell’archivio dell’ufficio anagrafe si riuscisse a far ricongiungere la Sig.ra Maria con i suoi parenti biscegliesi. Dopo più di tre ore di ricerca nell’archivio dell’ufficio anagrafe insieme ai dipendenti dello stesso ufficio, da subito disponibili e motivati a portare a termine l’arduo compito, finalmente siamo riusciti a trovare la parente tanto cercata, la Sig.ra Nuccia De Cillis, figlia della cugina della Sig.ra Maria, la quale non appena informata dell’arrivo dei suoi parenti d’oltreoceano immediatamente si è precipitata all’ufficio anagrafe dove tra la gioia e la soddisfazione di tutti i presenti le due cugine, che non si erano mai conosciute, si sono ricongiunte. Con

questa storia a lieto fine ancora una volta il frantoio Galantino si è dimostrato un luogo familiare e accogliente oltre ogni confine e ha offerto al Centro Studi Biscegliese, presieduto dal dott. Tommaso Fontana, un nome in più da invitare per la “Festa del Ritorno” dei biscegliesi emigrati.


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di Vincenzo Cassano

Carlo Lovallo ha iniziato a suonare l’organo intorno ai 10 anni d’età, rimanendo affascinato da piccino dal suggestivo e solenne suono che usciva dalle lunghe canne che contraddistinguono ogni tipo di organo

Venerdì 6 gennaio, nella ’600 chiesa

di San Domenico, per le Nozze di Ferro di Giuseppe Volpe e Teresa Mondelli, con il parroco don Giovanni Di Benedetto era come al solito ad accompagnare la celebrazione liturgica, anche Carlo Lovallo, uno degli organisti più storici della città di Bisceglie. La storia di Carlo Lovallo, 62 enne aviglianese di nascita ma biscegliese di adozione, avendo sposato una molfettese residente nella città del Dolmen - dal loro matrimonio sono nati due baldi giovani o r m a i m agg i o r e n n i - è a l q u a n t o suggestiva e sintomatica di una cultura musical popolare che voleva - un tempo con maggior partecipazione - far accostare i giovani alla conoscenza della musica sacra attraverso l’uso dell’organo. Carlo Lovallo, infatti, ha iniziato a suonare l’organo intorno ai 10 anni d’età, rimanendo affascinato da piccino dal suggestivo e solenne suono che usciva dalle lunghe canne che contraddistinguono ogni tipo di organo, sia quelli a manovella che ormai quelli più diffusi elettrici. E c o s ì p i a n p i a n i n o, u n p ò d a autodidatta e poi con l’aiuto di altri

Carlo Lovallo, 40 anni di Musica Sacra organisti veterani, il signor Carlo si è talmente appassionato a pedaliere, pomelli e tastiere da suonare ormai da 41 anni intinterrottamente questo particolare strumento, che tanta solennità conferisce alle funzioni religiose. Guai a nominare al Signor Carlo pianole ed organi elettrici: per lui questi strumenti non possono nemmeno lontanamente paragonarsi al suono celestiale ed armonioso che esce dalle lunghe canne dell’organo, dopo che l’aria è passata dal mantice. Per Carlo Lovallo l’organo non ha praticamente segreti: sia esso a manovella o elettrico, questo strumento è un amico fedele con cui condividere momenti belli - quali cerimonie come nozze e solennità religiose in genere - ma anche momenti tristi quali il saluto agli amici scomparsi. Bach, Hendel o l’Ave Maria di Gounot, la musica per organo è qualcosa di veramente speciale, anche se oggi sono pochi i giovani che vogliono apprendere le tecniche per suonare questo particolare strumento musicale. Quello presente nella bella chiesa di San Domenico, datato 1860 è uno dei più belli presenti oggi a Bisceglie, peccato che da circa una quarantina d’anni sia stato spostato ad un lato della chiesa dopo essere stato per circa un secolo sul soppalco prospicente l’altare, conferendo una maggiore sonorità alle armoniose musiche che hanno accompagnato da sempre le celebrazioni liturgiche. Di belli, anche se purtroppo non sistemati al meglio sono anche quelli presenti a Santa Croce ed a Sant’Agostino

mentre quello della chiesa Cattedrale è stato cambiato per ben due volte. Il non plus ultra è però quello sistemato all’interno della chiesa di San Giuseppe, nel complesso della Casa della Divina Provvidenza. Un vero e proprio capolavoro, pur essendo datato 1958 e completamente elettrico, fornito dalla ditta Mascione. Il Signor Carlo, ricordando quanto fosse diffuso un tempo l’uso dell’organo nelle celebrazioni religiose, ripensa a don Mauro Di Molfetta, per lunghissimo tempo compianto par roco di San Domenico, ma allo stesso tempo ricorda il periodo trascorso presso le chiese della Madonna di Passavia e della Misericordia. E ad ogni organo che si rispetti c’era anche un coro che l’accompagnava. Oggi uno dei più rinomati - non solo a Bisceglie - è quello “Diapason” della professoressa Emanuella Minichillo. Circa 30 elementi, sui 50 anni circa di età media, eseguono canti a quattro voci con organo, anche a “cappella”. Una vera e propria melodia celestiale quella che ne viene fuori, per le orecchie e per lo spirito.

Bisceglie. Anniversario di Matrimonio “record”, Teresa e Giuseppe 70 anni insieme I

l sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ha voluto portare il suo saluto ai coniugi Giuseppe Volpe e Teresa Mondelli, che nel giorno dell’Epifania hanno celebrato nella chiesa di San Domenico il loro 70° anniversario di matrimonio. Peppino, 91 anni e Teresa 92 anni pronunciarono il fatidico “si” nel 1942 mentre era in corso il secondo conflitto mondiale. Hanno partecipato alla messa di ringraziamento i quattro figli e i nove nipoti. Originario di Santeramo in Colle, “nonno Peppino” ha lavorato sin dagli anni ’50 nella Casa Divina Provvidenza come calzolaio anche al servizio della squadra di calcio del “Don Uva” e fu proprio lui a riparare le prime scarpe da football al giovane Francesco Spina, agli inizi degli

anni ‘80, quando questi militava nelle squadre giovanili di quel sodalizio calcistico biscegliese. Il Sindaco ha ricordato con un pizzico di commozione alcuni episodi di quegli anni, quando Peppino gli preparava le “bullonate” per correre sui campi di calcio. Il sindaco ha stretto in un caloroso abbraccio Teresa e Peppino consegnando loro una targa con il suo pensiero d’augurio per il loro splendido anniversario: «Il vedervi ancora così uniti dopo tanti anni di vita coniugale, ci insegna quanto sia importante il valore sacro del matrimonio e della famiglia». La redazione di Bisceglie 15 Giorni esprime le più affettuose felicitazioni per l’anniversario delle nozze dei signori

di Chiara Valentino

Volpe Giuseppe e Mondelli Teresa. Un evento str aordinario già soprannominato “matrimonio record”, un’unione viva da settant’anni, splendente proprio come un diamante, che il giorno 6 gennaio è stata solennizzata dalla celebrazione di una commovente messa presso la chiesa di S. Domenico.


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Dopo il successo in Coppa Italia Regionale al San Nicola

Premiati atleti, tecnici e dirigenti del Bisceglie Calcio

I

n una sala consiliare piena di tifosi caldi ed appassionati, nella mattinata di sabato 7 gennaio, il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ha premiato calciatori, tecnici e dirigenti dell’A.S.Bisceglie Calcio 1913, che un mese fa hanno conquistato la Coppa Italia Puglia battendo in finale il Monopoli. «E’ un momento esaltante per il calcio biscegliese, dopo aver vissuto periodi negativi è finalmente arrivato il momento di goderci queste belle soddisfazioni», ha sottolineato il Sindaco nel suo intervento di saluto. «L’amministrazione comunale ha abbracciato questa società, il Presidente Canonico a cui va il grande ringraziamento personale e di tutta la comunità per aver costruito una grande squadra, che ci sta facendo sognare», ha

Un’altra coppia ha raggiunto il rispettabile traguardo di cinquant’anni di matrimonio: E Giacomo Di Leo dedica questa lettera alla sua Lucia...

Carissima Lucia, miei carissimi tutti,

un grazie speciale a voi tutti, fratelli e sorelle, cognati, nipoti ed amici che rendete grande e festoso questo lieto giorno di festa tutto per noi e che con la vostra presenza fate da cornice a noi due ed ai nostri amati figli, nel giorno in cui io, Giacomo, e Lucia festeggiamo le nostre nozze d’oro. Da quel 10 gennaio del 1962 sono trascorsi ben 600 mesi e 2600 settimane, piene di giorni di sole ma anche con qualche nuvola grigia. Tanti di questi gior ni li ricordiamo così bene, ma specialmente le parole da Don Maurino in questa stessa chiesa, San Domenico, cinquanta anni fa non le potremo mai dimenticare: Amatevi sempre nella gioia e nel dolore, e noi da allora ci affidiamo al Buon Dio che oggi con devozione ringraziamo davvero tanto per la salute che ci ha donato fino ad oggi e per tutto quello che abbiamo costruito insieme, prima di ogni cosa, la nostra bella famiglia. Speriamo di proseguire ancora per molto tempo su questo sentiero sul quale ci siamo incamminati insieme all’inizio del 1962 guardandoci negli occhi con felicità. Anche oggi continuo a guardarti negli occhi, ma li vedo diversi, molto più maturi ma anche molto più sicuri e soddisfatti. Io c o n t e s o n o s e m p r e s t at o f e l i c e, benedicendo tutti questi anni trascorsi insieme e ti ringrazio anche di aver sopportato un tipo come me, molto

continuato il primo cittadino. «Il calcio crea entusiasmo, è uno sport che unisce, e ritengo che la vittoria della Coppa Italia sia stata una gioia per tutti i biscegliesi», ha concluso Spina. Ad ogni protagonista, in campo e fuori,

della compagine nerazzurra stellata è stata conse gnata una pergamena di ringraziamento. Il presidente Canonico, invece, ha ricevuto una targa con l’effigie dei Santi Patroni della Città di Bisceglie.

Bisceglie, Città delle coppie longeve. Un cinquantesimo di nozze con tanta poesia I coniugi Di Leo, Giacomo e Lucia, circondati dall’affetto dei figli Dino ed Elisabetta, dalla nuora Luciana, dal genero Giacomo e dai nipoti Valeria, Giacomo, Domenico e Claudio Pio

pignolo su tutte le cose, ma si sa, il piccolo litigio è all’ordine del giorno in tutte le famiglie e noi siamo una famiglia, ma come dice il famoso detto: l’amore non è bello se non è litigarello! Eravamo veramente tanto giovani ed emozionati quella mattina di tanti anni fa ed è stato bello rivivere le stesse emozioni poco prima di rinnovare la sacra promessa dopo ben cinquanta anni, anche se con la maturità di oggi molte cose sembrano diverse, soprattutto ora che stiamo vivendo la terza età, tu per me sei la mia stessa vita, dopo mezzo secolo insieme sei diventata un pe zzo di storia così importante da poter scrivere un libro per poi farlo leggere a tutti con gioia e dire con un pizzico di orgoglio: che donna è mia moglie! Ma ora, con l’aiuto del Signore dobbiamo aiutarci a vicenda fino a quando ci vorrà fare il dono più grande: la salute. Cara moglie, la nostra vita insieme è stata allietata da due splendidi

figli: Leonardo, detto Dino, ed Elisabetta, con i rispettivi coniugi Luciana e Giacomo e dalla gioia di quattro nipotini: Valeria, Domenico, Giacomo e Claudio Pio. Spero che Dio ci permetterà di vederli ancora crescere ed ammirarli durante i loro progressi. Cara Lucia, tutto ciò che ho scritto mi viene dal cuore e con tutto il cuore, grande e pieno di gioia, ti dico ti voglio tanto bene, e ti amo tanto, tanto. Tuo marito Giacomo.


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el pomeriggio di giovedì 5 gennaio, in Largo Porta di Mare, pittoresco scorcio del Centro Storico di Bisceglie a ridosso del bacino portuale, è stata inaugurata la nuova s e d e d e l l a S o c i e t à “ B i s c e gl i e Approdi”, gestore del Porto Turistico di Bisceglie. Alla presenza del Sindaco Francesco Spina, del Sen. Francesco Amoruso, del presidente della “Bisceglie Approdi” Mauro Sasso e d e l l ’ A m m i n i s t r at o r e D e l e gat o Sebastiano De Liso, Mons. Giovanni D i B e n e d e t t o h a o f f i c i at o l a benedizione dei nuovi ed accoglienti l o c a l i , d i r e c e n t e a c q u i s t at i e ristrutturati, che ospiteranno gli uffici di rappresentanza.

Bisceglie Approdi. Inaugurata la nuova sede in Largo Porta di Mare Hanno partecipato il Cav. Vincenzo Rossi, titolare dell’omonima impresa di costruzioni, e numerosi amministratori cittadini e consiglieri provinciali. La nuova sede di rappresentanza della “Bisceglie Approdi”, oltre a rappresentare un nuovo prestigioso traguardo di crescita, contribuisce a riqualificare uno scorcio pittoresco del borgo antico di Bisceglie che affaccia sul bacino portuale, costituendo un ulteriore tassello di un più generale recupero della parte antica della Città.

PON Sicurezza: “IO GIOCO LEgALE”

400 mila euro al Comune di Bisceglie per una struttura sportiva in Carrara Reddito

Lutto Mauro Ferrucci

CIAO MAURO! Ci hai salutato per sempre con la serenità e la saggezza di cui era capace la tua persona lasciando il più grande esempio di generosità a tua moglie Annamaria, al tuo amato figlio Gianni, a Mariapia, ai tuoi fratelli ed ai tuoi nipoti che ti ricorderanno per tutto quello che hai rappresentato e per come continuerai ad affiancarli nel corso della loro vita e nei momenti di maggior difficoltà. Il Ringraziamento più grande alla R.S.A. della Casa della Divina Provvidenza diretta dal dott. Biagio Veneziani e da tutto il suo personale sanitario e parasanitario che con professionalità ti hanno assistito fino alla fine dando grande dimostrazione di buona sanità e facendoti amorevolmente sentire sempre come a casa tua. Mancherai ai tuoi amici, a tutti quelli che ti hanno apprezzato perchè hai sempre saputo loro trasmettere che la felicità della Vita è sempre nel cuore di un Uomo. Ciao Mauro!

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l Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni ha ammesso a finanziamento il progetto, presentato dal Comune di Bisceglie sul bando PON “Sicurezza p e r l o S v i l u p p o, O b i e t t ivo Convergenza 2007-2013”, Obiettivo Operativo 2.8 “Diffondere la cultura della legalità” denominato “IO GIOCO LEgALE”. L’Amministrazione Comunale beneficerà di un finanziamento di 400 mila euro in conto capitale dal Ministero degli Interni per la realizzazione di un impianto sportivo polivalente coperto per il calcio a 5, il basket e la pallavolo. La nuova struttura sportiva sarà costruita su un terreno di proprietà comunale attiguo all’edificio scolastico in Carrara Reddito. «Il Nuovo Anno si apre con un altro significativo finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Comunale, che

conferma la g rande capacità di intercettare fondi su bandi nazionali e regionali».- ha commentato il Sindaco, avv. Francesco Spina - «Continua così la grande opera di riqualificazione dei quartieri periferici della Città contro i l d e g r a d o u r b a n o. I n o l t r e l a realizzazione del nuovo impianto sportivo rappresenta un intervento concreto per la prevenzione delle devianze sociali giovanili e per trasmettere alle nuove generazioni i valori di solidarietà, giustizia e legalità attraverso lo sport».


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i chiude anche il 2011 e il nostro pallottoliere si arricchisce di un altro impercettibile tassello. La vita è lieve se la si guarda dall’ultimo dell’anno, così ricca di propositi, di piccole ipocrisie, di fervori sinceri. Ma un anno è un anno: una lunga trama di sofferenze e rivincite, di speranze e delusioni, di speranze e di liberazioni. Come si potrebbe descriverlo, senza caricarlo di una patina di personalissima infelicità? E allora, con sincerità, diciamoci che il 2011 è stato un anno ingrato. Esso non solo ha cambiato la mia vita (ciò che era scritto nelle stelle e anche nella mia onesta volontà di rispettare il sentimento civile della mia città e della mia Regione) ma la vita di tantissimi fra noi. Si rovescia da noi il rapporto nazionale e si ripete il sospetto che la Puglia sia in anticipo e quindi in ritardo rispetto ai cicli della vita italiana. Sempre nel 2011 a Bisceglie si sono svolte le elezioni amministrative che hanno sancito la vittoria schiacciante del Sindaco Francesco Spina a danno di una sinistra lacerata, divisa, che sta vivendo al suo interno una fase conflittuale e di generale fibrillazione moralmente debilitata da errori di strategia e da diserzioni morali, che sembra languire, priva di bussole e confinata nel suo sonno irregolare, nel silenzio e nel calcolato e pavido riserbo di quanti avrebbero potuto o dovuto agire con una generosità civile che oggi appare una favola irreale e remota. I cittadini di Bisceglie hanno così voluto dare ancora la fiducia ad un uomo di mestiere e capacità professionali; una guida che per tradizione, sensibilità e per livello culturale può dare molto solo se tiene fede agli impegni assunti elettoralmente e cioè: non farsi condizionare dalle strutture pietrificate dei partiti; non fungere da schermo rispetto a lobby culturali, scuole storico-architettoniche; gruppi di interesse c h e h a n n o l u n ga m e n t e n av i gat o nell’amministrazione e che probabilmente rappresenteranno la continuità fra passato e futuro, infine aprirsi a un confronto culturale e politico coraggioso che preceda, non segua le scelte fondamentali. Anche la Regione appare un atollo lontano, con rari punti di contatto con la realtà e con le aspettative di una periferia (organizzata intorno alla corte versa illese) che appare talvolta disattesa e rassegnata. Nulla per l’ambiente, nulla per le grandi infrastrutture, nulla o quasi per il cosiddetto “sviluppo”, e quindi la cultura del ceto di Governo Regionale, con l’andar del tempo, è andata omologandosi alla minuscola precettistica dettata da una sorta di dittatura gnostica, da un delirio di onnipotenza, dalla certezza cioè di possedere le chiavi non solo della verità ma della felicità. E che tutto sia avvenuto e stia avvenendo - con la rassegnata complicità di tanti fra noi, non può che preoccupare,

Problematiche di fine anno soprattutto se guardiamo allo scenario nazionale e a quel che è cambiato nella Regione. Non c’è da essere allegri, quindi. E il 2012 ci riprodurrà intatti i problemi, che andiamo tristemente rimuginando. Tanti problemi, ma in effetti un solo vero problema: che è il problema della classe dirigente. Il sistema elettorale, fortemente orientato ai profili personali, non può produrre in batteria il management pubblico. Semmai può rilevare i limiti di quello che c’è e a contrario disegnarne i contorni ideali. È quello che sta avvenendo e che si percepisce diffusamente. Non basta d’altra parte domandare rappresentanze politiche e istituzionali adeguate se il retroterra economica e civile è quello che si vede a occhio nudo. Con strutture sindacali e di categoria, salvo eccezioni, invecchiate, con i partiti, salvo eccezioni, ridotti a gusci vuoti, con le organizzazioni imprenditoriali talvolta ridotte a schermo per interessi lottizzati e organizzati. Non c’è rottura fra la società e le élites (come altrove è avvenuto). Non vi sono più èlites degne di questo nome, che siano in grado di fissare, nel deliquio del dibattito, della produzione delle idee e della elaborazione dei modelli, ritmi, tempi e obiettivi generali per la comunità che esprime. E così accade che il dibattito sullo sviluppo viva di curiose e divertenti trovate, senza che alcuno si permetta di ricondurre la riflessione sui veri nodi della crisi grave che tocca la nostra città. Intanto l’economia si arrende!!... Secondo un mio modestissimo parere, una nuova proposta politica dovrebbe tener conto: della presenza di un’area economico-sociale senza stabile rappresenta politica. Infatti, il tessuto artigiano, il terziario in crisi e in trasformazione, l’agricoltura sospesa fra assistenzialismo e mercato, la piccola impresa che evolve verso la specializzazione nella divisione del lavoro, non si ritrovano né nella promessa di tutele corporative, né nella vischiosa prospettiva di una promozione politica a classe generale: operazione finora non riuscita ad alcuno sul piano politico e culturale. A meno che non si voglia prendere sul serio, come effetto di una avvenuta mutazione, il trionfo, anche nel linguaggio e nel costume politico, della volgarità, del più abietto trasformismo e del trionfo dell’invidia sociale. Della esigenza di utilizzare la parte migliore della cultura meridionale che è stata una cultura dello Stato; delle autonomie e dei poteri generali. Dentro una lettura attenta della cultura meridionale, è possibile trovare valori e motivazioni della nuova stagione politica e cioè; l’estraneità ostile e la subordinazione complice al

potere, la conservazione e il trasformismo; la navigazione tra rivoluzione e reazione. Il miglior meridionalismo – che ha attraversato le più influenti culture del Novecento – è stato sempre unitario europeista, aperto a uno Stato non più patrigno, ma giusto. Le ragioni di quel meridionalismo sono ancora oggi attuali. Esse si legavano a una concezione della classe dirigente capace di guardare al Paese, all’intera società italiana, e di proporre il Sud come risorsa e non come peso, come opportunità e non come mediazione. Oggi una riflessione che riparta dalla società meridionale, dalle sue capacità, dalle sue ricchezze e risorse, che elabori una prospettiva nella quale possano per intero riflettersi l’autonomia del Mezzogiorno, appare non solo utile, ma indispensabile. Il “salotto” irrompe (unica e felice novità) con le sue culture artigiane, ma non trova interlocutori istituzionali motivati in g r ado di attivare un’iniziativa interregionale per un contratto di programma che regoli, con i finanziamenti, anche gli effetti territoriali della prevista occupazione. Dal loro canto le banche vivono per un ver so la sintomatologia della moltiplicazione, per un altro si preparano o ratificano accordi intorno ai quali è necessario sviluppare un dibattito coraggioso e aperto fuori dalle felpate dimore. Speriamo, miei cari amici, che l’anno nuovo trovi le risposte giuste e ridia alla città (e alle città, tutte indistintamente) l’orgoglio d’uno scatto d’ali, di un’impennata, di una rivincita sulle disavventure e sugli inganni patiti. Che sia anno felice anche per quegli eroi che, a onta di Brecht, hanno illuminato la scena e riabilitato la generosità umana e la solidarietà militante. Che infine sia un anno felice per noi. L’unica risorsa che riteniamo poter garantire (giacché i miracoli sono tutti appassiti) è il coraggio della nostra intelligenza. E della volontà di non mollare (giovani disoccupati di Bisceglie mi rivolgo a voi), più forte delle miserabili trappole della vita, più forte dell’orticaria del pregiudizio e della disonestà che tende talvolta a svilire la trasparenza dei nostri gesti e la generosità delle nostre intenzioni. E così sia!!... Michelangelo Tarricone


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Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE ANNO XI - N.01/2012 www.confcommerciobisceglie.it

Per ora la Confcommercio, sulla liberalizzazione degli orari degli esercizi, cerca la strada del dialogo in attesa dell'intervento preannunciato della Regione Puglia in materia di orari e giornate di apertura nel rispetto della libera concorrenza.

Pensioni: no ai CONTANTI Da marzo le pensioni sopra 1.000 euro non potranno essere più pagate in contanti. I pensionati abituati alla riscossione allo sportello postale, dovranno munirsi di un conto corrente, libretto postale, carta ricaricabile.

P

ensioni pagate in contanti allo sportello? Tra due mesi non sarà più possibile per quelle di importo complessivo superiore a 1.000 euro. L’Inps informa che sono state inviate circa 450 mila lettere ai pensionati per invitarli a comunicare all’Istituto entro il mese di febbraio 2012 modalità alternative di riscossione. Il provvedimento, contenuto nella legge n. 214 del 22 dicembre 2011 (ex decreto Salva-Italia) ha stabilito che le Pubbliche Amministrazioni devono utilizzare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale, per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi di importo superiore a 1.000 euro (limite che potrà essere modificato in futuro con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze). L’adeguamento alle nuove modalità di pagamento dovrà avvenire entro il 6 marzo 2012. L’Istituto quindi non potrà effettuare pagamenti in contanti di importo superiore a mille euro a partire dal 7 marzo 2012. I pensionati che stanno ricevendo la lettera dell’Istituto potranno

Liberalizzazione orari negozi: La proposta di Confcommercio al Comune di Bisceglie «L

e liberalizzazioni volute dal governo Monti, con particolare riferimento alla deregulation degli orari degli esercizi commerciali - afferma Leo Carriera - ha senso solo se l’ argomentazione viene inquadrata in un “sistema città complessivo” che tenga conto delle esigenze di tutti. Bisogna impegnarsi, ognuno per la sua parte, a riconsegnare a Regioni e Comuni il ruolo che compete loro: di governo del territorio. E’ fondamentale ridare alle istituzioni locali - continua Carriera - una leva importante per la gestione del territorio in un momento delicatissimo a causa della grave crisi economica che sta affliggendo i vari settori economici, ivi compreso quello del commercio. La liberalizzazione degli orari dei negozi, a parere della locale Confcommercio, è una normativa lesiva sia dell'autonomia comunale che delle Regioni che hanno ampi poteri in materia. E’ importante valutare anche quanto questo decreto penalizza i lavoratori e l'intero settore favorendo i più forti a scapito del più deboli». La Confcommercio di Bisceglie, torna sull'argomento e oltre ad evidenziare una generale contrarietà e un forte dissenso ai contenuti del decreto in materia di liberalizzazioni, ha chiesto all’ Amministrazione Comunale a far fronte comune per cercare di contrastare una legge che penalizza non solo le imprese commerciali, ma anche i

Comuni nella loro autonomia e invita la stessa ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per fare azione di moral suasion con l’obiettivo di modificare la Legge in oggetto coinvolgendo anche la Regione Puglia che, peraltro, ha già preannunciato di far ricorso alla Corte Costituzionale invocando la propria competenza in materia. La Confcommercio di Bisceglie, pertanto, ha invitato l’Amministrazione Comunale a congelare le nuove norme fino al 23 marzo 2012, data di scadenza dei novanta giorni previsti per recepire la norma così come disposto dal comma 2 dell’art. 31 della stessa Legge n. 214/ 2011 anche in materia di “libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi compreso l’ambiente urbano e dei beni culturali”. I novanta giorni indicati dalla legge come tempo di armonizzazione alla nuova normativa può significare che fino al 23 marzo 2012 si va avanti con le vecchie norme e con le aperture domenicali da concordare con la piena applicazione delle disposizioni già impartite in materia di orari degli esercizi commerciali dalla Regione Puglia.

comunicare entro il mese di febbraio 2012 le nuove modalità di riscossione, scegliendo tra l’accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. Indipendentemente dallo strumento di accredito della pensione scelto, la norma stabilisce che "alle banche, alla società Poste Italiane Spa e agli altri intermediari finanziari è fatto divieto di

addebitare alcun costo" (Art.12). La richiesta di variazione della modalità di pagamento potrà essere inoltr ata attraverso il sito istituzionale (www.inps.it) da parte dei soggetti in possesso di PIN, oppure direttamente ad una Struttura Territoriale dell’Istituto. In alternativa, la richiesta potrà essere fatta presso gli uffici bancari o postali.

Convenzione Confcommercio - Vittoria Assicurazioni della Confcommercio Provinciale e della C.C.I.A.A Alessandro Ambrosi, i Vice Il 10 gennaio u.s. presso la sede di Presidenti Vito D’Ingeo e Pino

Confcommercio Bari è stata presentata la convenzione Confcommercio – Vittoria Assicurazioni. Alla presentazione sono intervenuti Paolo Arena, Presidente Ascom Verona e Presidente della Vittoria Assicurazioni, il Vice Presidente Confederale Giovanni Bort. Erano, inoltre presenti, il Presidente

Aquilino ed il Direttore Pantaleo Carriera. La convenzione rappresenta, con le numerose altre convenzioni ed i molteplici servizi offerti dalla Associazione, un valido strumento di promozione commerciale e di comunicazione per e con gli Associati Confcommercio.


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Cristo si è fermato a Bologna C

risto si è fermato a Bologna. Se negli anni ’40, nel romanzo di Carlo Levi, Cristo si fermava a Eboli, oggi, dicembre 2011, Treni-taglia ha deciso che i poveri cristi diretti al Nord debbano fermarsi a Bologna. Ma se oltre Eboli c’era il nulla, la desolazione, la miseria, oltre la città delle due torri c’è un’altra Italia. Un’Italia che, impietosa, divide gli italiani in due classi: quelli della “Freccia rossa” e …gli altri, gli studenti fuori sede, i militari del Sud di stanza ai confini dell’Italia, i pendolari del Bari–Milano o del Bari–Torino, ma anche i turisti con tanta voglia di viaggiare con pochi soldi in tasca. A questi “altri”, oltre Bologna, è consentito viaggiare sulle tradotte regionali, interrompendo, alle prime luci dell’alba, il dormiveglia che li accompagnava dalla stazione di partenza, costringendoli a raccogliere armi e bagagli per correre verso una “coincidenza” che, se salta, comporta altri sacrifici, lunghe attese e tanto freddo nella stagione invernale. In alternativa, i poveri cristi, dopo aver messo mano ai loro risparmi, si devono atteggiare a uomini e donne d’affari e salire su veloci, costosi e lussuosi treni per terminare il loro viaggio. Viaggio comunque interrotto, che al disagio del “cambio” aggiunge la penalizzazione di un prezzo del biglietto esoso, un’altra stangata che si aggiunge alle manovre governative. Un regalo di Natale che il Sud non meritava affatto. Dall’unità d’Italia, è la prima volta che per raggiungere Milano, Torino, Bolzano dal Sud è necessario cambiare a Bologna. Scomparsi i treni notturni a lunga percorrenza, scomparsi i vagoni letto, le cuccette, licenziato il personale addetto. Una ferita all’unità del Paese senza precedenti, una secessione studiata a tavolino per giustificare la soppressione di treni storici, che per oltre un secolo hanno unito Nord e Sud, hanno dato continuità ai legami con la propria terra, hanno attutito le amarezze dell’emigrazione involontaria, dettata dalla necessità di lavorare ovunque fosse il lavoro. I soliti bene informati riferiscono che, prima della vergognosa operazione, Trenitalia ha iniziato a non accettare più prenotazioni per i viaggi notturni dal Sud. Con questo squallido espediente ha, quindi, sostenuto successivamente che i treni andavano soppressi perché non c’era richiesta, erano in perdita. In realtà doveva favorire le corse molto più remunerative della “Freccia rossa”. Questi i fatti. Ora veniamo alle considerazioni. E’ inaccettabile che una

Società concessionaria dello Stato, cioè autorizzata dallo Stato a utilizzare una linea ferroviaria che appartiene a tutti, possa farne uso solo secondo logiche di profitto, anziché di servizio; possa farne uso senza condizioni da rispettare. E, prima condizione, dovrebbe essere la garanzia di assicurare i collegamenti diretti dal Sud al Nord della penisola senza p e n a l i z z a z i o n i p e r l ’ u t e n z a . E’ inaccettabile, per lo Stato che concede l’uso delle sue linee ferroviarie, essere posto dinanzi a fatti compiuti di tale gravità. Se poi lo Stato ne era al corrente – e dubito fortemente che potesse non sapere – è inaccettabile che la divisione dell’Italia in due non sia stata oggetto di discussione in Parlamento, di almeno una i n t e r r oga z i o n e p a r l a m e n t a r e. L e interrogazioni a posteriori rivelano una

“leggerezza” (è un eufemismo) nella tutela degli interessi del Sud da parte di tutti i parlamentari meridionali davvero imperdonabile. Ora è troppo tardi per le interrogazioni, che confermano impreparazione (per rimanere nel gergo scolastico) nei tempi in cui dovevano sapere e intervenire. Ora ai rappresentati del Sud, che siedono in Parlamento, nei Consigli regionali, provinciali, comunali, non rimane altro da fare che le barricate. Tutti insieme. Devono tirare fuori gli attributi, se li hanno, devono riportare alla ragione Trenitalia, devono restituirci i vagoni letto, le cuccette, i treni diretti per tutte le maggiori città del Nord. E’ una vera beffa dividere l’Italia in due nel 150° dell’Unità d’Italia. Pasquale Consiglio

Al via le manifestazioni per il 30° anniversario dell’Archeoclub Bisceglie I

mminenti le iniziative culturali per il 30° Anniversario della fondazione dell’Archeoclub d’Italia Onlus - sede di Bisceglie (1982 - 2012) che coinvolgeranno principalmente l’avv. Francesco Spina, sindaco della città di Bisceglie; oltre alle adesioni di illustri docenti del mondo accademico, la Società di S t o r i a Pat r i a p e r l a P u g l i a , Soprintendenze, Club Unesco, storici, autorità del campo giuridico, esponenti del mondo ecclesiale per i beni culturali della Chiesa locale, la Deputazione della Cappella e del Museo del Tesoro di San Gennaro in Napoli (ospiti d’onore: il duca d’Andria Riccardo Carafa e il dr. Paolo Iorio), la dr. Barra, consigliere delegato alle attività turistiche, i l d r. G i o v a n n i C a p r i o l i , i s o c i dell’Archeoclub che, con stima, collaborano con opera di volontariato. L’Archeoclub d’Italia - Sede di Bisceglie nasce su iniziativa di Gino Palmiotti nel lontano 1982, con l’adesione di alcuni amici, impegnati nella Commissione Diocesana per l’Arte Sacra, all’ombra del campanile dell’episcopio, come sostienne l’illustre storico prof. Mario Cosmai. Il Club cresce con il proposito di tutelare il patrimonio culturale ecclesiastico che ha costituito, successivamente, il “Museo Diocesano” diretto dal dr. Giacinto La Notte; “l’Archivio Diocesano”; l a “ B i bl i o t e c a A r c i ve s c ov i l e d e l Seminario”. Il tempo libero , da parte dei soci, impegnato nel volontariato, ha prodotto risultati vantaggiosi nella promozione e valorizzazione culturale della città di Bisceglie. Si annoverano, nell’ambito del 30° anniversario della fondazione, diverse centinaia di convegni e conferenze con la partecipazioni di storici locali e di docenti

del mondo accademico. In ultimo il dr. Giuliano Volpe, rettore dell’Università di Foggia e il dr. Mario Torelli, docente di Etruscologia dell’Università di Perugia; seguono oltre 30 pubblicazioni, realizzate sulla storia di Bisceglie. In particolare due edizioni sui “Casali di Biseglie”, il “Demanio di Bisceglie e il Tavoliere”; due edizioni sull’archeologia preistorica di Bisceglie e della Puglia; adesione alla “mostra e al catalogo di cartografia di Bisceglie dal ‘500 al ‘900”; “mostra e catalogo su mons. Pompeo Sarnelli”; restituzione delle 40 casse delle “raccolte Majellaro – Prelorenzo”, rientro dell’urna cineraria romana di Santa Margherita, oggi nel Museo Archeologico di Bisceglie; intitolazione dello stesso Museo a “Francesco Saverio Mayellaro”; fondazione del Museo Etnografico “F. Prelorenzo”, ubicato presso la Torre Normanna; il riconoscimento del “Dolmen Chianca”, come testimone - messaggero di pace, in collaborazione con il Club Unesco di Bisceglie, diretto dalla dinamica Pina Catino, nonché socia dell’Archeoclub; l’istituzione della “Giornata della Cultura Pugliese”(“Premio D’Angiò”), in ultimo il Premio Internazionale della Cultura, Arte e Spettacolo “Sergio Nigri”, che riceve consensi notevoli. L’elenco delle opere potrebbe continuare a lungo!


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Sguardo d’insieme

LA PENTOLACCIA di Mons.. Marino Albrizio

L

a p e n t o l a c c i a è u n a ga r a carnevalesca in cui i partecipanti bendati cercano di colpire con un bastone una pentola di coccio piena di regali e sospesa in alto insieme ad altre pentole piene d’acqua e cenere. Lo scorso anno il mio piccolo nipotino Mauro, al primo anno di asilo, entra nella mia stanza e mi da la notizia che a scuola (guai a chiamarlo asilo!) aveva partecipato alla gara della pentolaccia e lui aveva colpito quella piena di caramelle. Un episodio familiare che conservo nei miei ricordi e che mi ha indotto a scrivere queste righe. La pentola è un recipiente di coccio, metallo o porcellana con coperchio e due manici laterali, in cui di solito cuciniamo gli alimenti. Oggi nelle cucine dominano le pentole di acciaio zincato, ma se sono di rame hanno bisogno di essere stagnate, ovvero rivestite di un sottile strato di stagno, operazione che può essere fatta da “u caldarole” o “conza caldare”, il ramaio. Ogni giorno ritornando al Santissimo lungo la discesa della rampa Carelli, c’era la bottega di un ramaio che ogni mattina passava in via Don Minzoni, la strada di casa mia, con un figlio zoppicante, carico di oggetto di rame o di stagno da consegnare; ad ogni piè sospinto gridava: “o caldarule oueh!”, un grido gutturale in cui erano racchiusi tutti i sacrifici di quest’uomo di inverno o d’estate per guadagnare un tozzo di pane! La parola “pentola” ha origine latina; deriva dal verbo “pendere” perché destinata a pendere sul fuoco con una catena. Mio padre mi raccontava che a mezza quaresima si usava spaccare una composizione di fichi secchi con dentro i semi di mandorla arrostiti. Il fantoccio era composto da “u staddaune attale”, cioè i fichi secchi. Ai tempi dell’infanzia di mio padre un frutto secco poteva sfidare qualsiasi cioccolato al mondo! A Palo del Colle, a mezza quaresima di solito si svolge il palio “du Vicce”. Durante la quarta domenica di quaresima ci sono manifestazioni difficili da descrivere, poiché occorre

essere presenti e vivere le emozioni di questi riti! Ricordo che raggiunsi Palo del Colle con mio padre, con la mia 850, la parcheggiai in luogo sicuro e ci recammo sulla via della cavalleresca tenzone. Sospeso in alto c’era la trippa, uno stomaco di vacca, e i partecipanti alla gara cavalcavano veloci cavalli armati di asta e in corsa dovevano f e r r a r e l a t r i p p a ; c h i r i u s c i va nell’intento conquistava il premio in denaro ed un tacchino vivo, in dialetto “u vicce”. Non è facile colpire il bersaglio, i cavallerizzi erano in groppa a cavalli veloci senza sella né staffe, quindi fortemente instabili. Avevo il sospetto che in questa gara qualcuno variasse l’alte zza del bersaglio come avveniva a Bisceglie durante il palio del mare in cui il palo veniva spostato per favorire un concorrente. Il tacchino, tradizionalmente pasto natalizio presso gli americani, è un grosso ga l l i n a c e o p r o p r i o d i o r i g i n e americana. Il nome deriva dalla voce francese “tache” ovvero macchia, quasi dal piumaggio macchiato con il capo e il collo nudi e verrucosi, con coda erigibile nei maschi, allevato per le sue carni. Chiudo questo articolo con il

simbolismo di alcuni uccelli appartenenti alla famiglia del tacchino. Il pavone ad esempio, un uccello originario dell’India con il capo adorno di un ciuffo di piume erette e di colore blu; questo è il piumaggio dei maschi con ali picchiettate di grigio e nella parte posteriore un lungo strascico di piume verdi con occhi multicolori. L’arte antica raccolta nelle catacombe e nelle basiliche si distingue per una grande ricchezza di simboli. Proprio animali e piante rappresentano i beni soprannaturali, simbolo dell’aldilà o dei ministeri della Chiesa. Il pavone che becca l’uva dalla pergola o le spighe del grano, spesso cesellate al piano inferiore del calice sono simbolo di immortalità e vita divina attinta dall’Eucarestia. Il pellicano, grosso uccello tropicale, è dotato di un grosso becco munito nella parte inferiore di un sacco dilatabile per immagazzinare il cibo. La tradizione medievale lo considera come simbolo di Gesù Cristo Redentore dell’umanità. L’antica iconografia cristiana ne fa largo uso nei libri sacri della celebrazione della santa messa, specie nell’immagine del pellicano che si lacera il petto per nutrire i piccoli.

Furto di computer e del sistema di videosorveglianza alla sede della Provincia di Trani N

ella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, ignoti malviventi hanno trafugato 20 personal computer ed il sistema di videosorveglianza presso gli uffici della Provincia di Barletta – Andria – Trani, siti in via De Gemmis a Trani. D a i p r i m i accertamenti effettuati dal Corpo di Polizia di Stato, coadiuvato dal r e p a r t o d i Po l i z i a Scientifica e dalla Polizia Provinciale, sono emersi tentativi di scasso agli uffici dirigenziali dei Servizi Sociali e Politiche del Lavoro e degli Assessori preposti, Pompeo Camero e Carmelinda Lombardi. In attesa di una celere risoluzione della situazione di disagio, parte del personale dipendente è stato temporaneamente trasferito presso gli uffici del Centro per l’impiego di Trani, senza dunque sottrarsi alla loro preziosa attività di front office con i cittadini-utenti. Nel giro di pochi giorni, gli uffici di

via De Gemmis saranno restituiti alle loro funzioni con nuova dotazione di computer. «Un gesto vile che mi lascia sgomento ed esterrefatto, specialmente alla luce delle importanti funzioni che svolgono gli uffici provinciali di Trani, in ambiti quali le Politiche Sociali e le Politiche del Lavoro – h a c o m m e n t at o i l Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani, Francesco Ventola -. Ripongo immensa fiducia nell’operato della Magistratura, affinchè possa esser fatta luce sull’increscioso episodio, che ci danneggia non solo materialmente ma anche moralmente. Non posso che esprimere – ha poi concluso Ventola -, un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti e dirigenti degli uffici di Trani, che, mossi da g r andissimo senso istituzionale, hanno garantito e garantiranno la normale attività amministrativa, anche attraverso l’uso dei propri personal computer in attesa del ripristino dei luoghi».


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di Gianluca Valente

Il Bisceglie ottiene la prima vittoria del 2012 battendo il roster di Tabbia. Decisiva la doppietta del portiere neroazzurro. Esordio casalingo in A per Caviglia e Colangelo

L

a storia si ripete, così come nel girone d’andata anche in quello di ritorno il Bisceglie, dopo due sconfitte, trova la vittoria battendo l’Asti in una gara difficile contro un roster di alto livello. Neroazzurri privi dell’infortunato Antonelli, astigiani senza Lima, squalificato, e Cavinato infortunato. Il primo sussulto è neroazzurro, al 2’17” destro ravvicinato di Kaka, servito da Mocellin, la palla sfiora l’incrocio dei pali. Il livello di gioco è subito altissimo a dispetto delle vere occasioni da gol che latitano. Bisogna aspettare il 10’10” per annotare il tentativo dalla lunga distanza di Caviglia, all’esordio casalingo, Casalone

Bisceglie Calcio a 5 - Seria “A”. Laion goleador, Asti battuto 2-1 si distende e devia in corner. Dalla bandierina il Bisceglie costruisce male, Marcio sbaglia i l p a s s a g g i o e Pat i a s n e approfitta e si invola ma il piemontese allarga troppo la mira e sciupa clamorosamente. Al 12’18” il Bisceglie passa in vantaggio grazie al proprio portiere Laion il cui tiro dalla distanza viene favorito dal velo di Favero che inganna l’estremo ospite Casalone. L’Asti non sta a guardare ed al 13’50” Patias serve Bessa tutto solo davanti a Laion, ma il numero 15 astigiano fallisce incredibilmente il lob. Gli ospiti aumentano la mole di gioco ed i neroazzurri non sembrano nella loro miglior giornata, soprattutto in fase di impostazione. Al 17’15” ha del prodigioso l’intervento di Caviglia che stoppa il tiro a botta sicura di De Oliveira. Il pericolo si ripresenta al 18’40” con Bessa che sbaglia clamorosamente a tu per tu con Laion,

Basket. Ambrosia, torna coach Ciracì e arriva il primo blitz stagionale I

l 60enne tecnico di San Michele Salentino richiamato dalla dirigenza nerazzurra per rimpiazzare il dimissionario Parrillo. E intanto arriva il primo acuto esterno, ottenuto non senza fatica sul campo del Giugliano. Prime due settimane del nuovo anno pregne di novità in casa Ambrosia. All’indomani della rovinosa debacle (-25) nel derby del 5 gennaio sul parquet di Martina Franca, il tecnico Adolfo Parrillo rassegnava le dimissioni irrevocabili, accolte a malincuore dalla dirigenza presieduta da Mimmo Di Benedetto. Nella successiva sfida casalinga dell’8 gennaio con il Francavilla, valida per l’ultima d’andata, era Marco Lattanzio (fino allora vice di Parrillo) a guidare la compagine nerazzurra, ma l’esito finale (decima sconfitta stagionale, con il punteggio di 58-66) induceva la dirigenza ad optare per un clamoroso ritorno in panchina, quello di Lillino Ciracì, il coach più vincente nella storia della pallacanestro biscegliese. «Sono contento di essere tornato in un ambiente che mi ha sempre stimato ed apprezzato – esordisce l’esperto allenatore originario di San Michele Salentino - . Ho accettato l’incarico senza esitazioni, a prescindere dalla situazione di classifica e dal roster nuovo, pur avendo allenato in passato Storchi e Nardin proprio qui a Bisceglie. Ritengo che l’Ambrosia abbia

molti margini di miglioramento, ma i tempi per risalire la china sono ristretti e non dobbiamo lasciarci sopraffare dall’ansia, pur riconoscendo l’attuale situazione delicata. Se dovessimo fermarci ai freddi numeri, la squadra ha denotato nell’ultimo periodo chiare difficoltà in fase offensiva, con percentuali al tiro molto basse, ma tali problemi potrebbero essere dipesi da tanti fattori. Sarà mio compito provare a migliorare l’intesa e gli automatismi. Sono carico a pallettoni per intraprendere questo nuovo cammino – sottolinea Ciracì - , in questi mesi mi è un po’ mancata la soddisfazione di creare le cose, sono pronto a dare il massimo come sempre». Nel giorno del suo ritorno in panchina, avvenuto sabato scorso nel match della prima giornata di ritorno, l’Ambrosia ha conquistato il primo colpaccio della stagione superando il fanalino di coda Giugliano in un concitato finale (5153). Artefice di una prima metà di gara brillante, certificata da un vantaggio massimo di 21 punti, nella ripresa la squadra nerazzurra incappa in un lungo black-out permettendo ai campani di ristabilire l’equilibrio nell’ultimo giro di lancette prima del decisivo canestro di Carrichiello. Prossimi impegni. Domenica 22 capitan Storchi e compagni riceveranno il Rieti sulle tavole del PalaDolmen, mentre l’ultimo appuntamento di gennaio (domenica 29) è in programma sull’ostico rettangolo di Roseto. (Mino Dell’Orco)

favorendo il vantaggio biscegliese al termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa la novità è rappresentata dall’esordio casalingo in A anche per il biscegliese DOC Nico Colangelo. Passa appena 1’25” è il protagonista è “Nacho” Caviglia che ruba palla a Patias e sfodera un potente sinistro da fuori che si stampa sul palo interno alla sinistra di Casalone. Al 4’47” ancora Bisceglie con il nazionale azzurro De Cillis che si invola in banda destra, ma il suo diagonale termina di poco a lato alla destra di Casalone. Con il passare dei minuti l’Asti guadagna decisamente campo ed al 6’13” il pari sembra cosa fatta, Zanella semina il panico in area e conclude, Laion dice ancora di no, sulla respinta si avventa Corsini che esplode il destro: l’estremo difensore nerazzurro si oppone alla grande. Passano quaranta secondi e Favero si presenta solo davanti a Casalone, lo salta ma il giovanissimo estremo ospite chiude da vero campione. All’8’ l’Asti pareggia, intervento dubbio ai danni di Clayton, gli arbitri fanno proseguire e Patias approfitta della disattenzione in fase difensiva dei neroazzurri per scaricare in rete un violento destro di prima intenzione. Gli ospiti premono sull’acceleratore e la fase difensiva pugliese traballa pericolosamente, salvata da un grande Laion. Al 17’ Mocellin serve Kaka in banda sinistra, ma il suo diagonale termina a lato. Al 18’05” nel momento più difficile per gli uomini di Capurso ci pensa Laion che veste gli abiti del bomber insaccando la rete del 2-1 con un gran tiro dalla distanza. Ottava rete stagionale per il talentuoso estremo difensore biscegliese e gara che in pratica termina li, con l’Asti che cerca invano la via del pari con Corsini quinto di movimento, un tattica eseguita in maniera errata. Neroazzurri che agguantano il Putignano al settimo posto a quota 23 punti in classifica, portando a + 9 il vantaggio sulla zona play out. Martedì si torna in campo, si va a render visita al Fiumicino per una gara che promette grandi emozioni.


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di Mino Dell’Orco

Dopo il successo per 2-0 sul Locorotondo nella prima uscita del 2012, i nerazzurri incappano in una prova incolore nella trasferta salentina e complicano la rimonta alla vetta occupata dal Monopoli.

Q

uando viene meno la lucidità e la scaltrezza per chiudere le partite, si incorre spesso in spiacevoli sorprese. Nella terza giornata di ritorno il Bisceglie prova sulla sua pelle una delle più popolari regole non scritte del calcio rimediando uno striminzito pare ggio per 1-1 sul rettangolo di Maglie. Al cospetto di un avversario annunciato in profonda crisi, i nerazzurri – reduci viceversa da 7 successi consecutivi – par tono con piglio autorevole sbloccando il punteggio al 13’ su autorete del difensore salentino Sicuro e sfiorando a più riprese il raddoppio con le iniziative di Moscelli, Di Rito e Tenzone. In apertura di ripresa il portiere magliese Sakho sventa altre due insidie,

Calcio Eccellenza. Bisceglie, pareggio deludente a Maglie

quindi il Bisceglie decelera e fatalmente arriva il gol di Cristaldi che ristabilisce l’equilibrio ed interrompe dopo 570’ l’inviolabilità della porta biscegliese. Nel segmento finale dell’incontro la reazione ospite è generosa quanto disordinata, così l’unica vera chance capita al centrale difensivo Sabini, tra i migliori in campo, il cui tiro in acrobazia termina di poco a lato. Negli spogliatoi del “Tamborino Frisari” è palpabile la delusione del clan nerazzurro per la ghiotta opportunità buttata alle o r t i c h e. «I r a ga z z i h a n n o p r e s o sottogamba questa trasferta, nonostante ci fossimo raccomandati parecchio alla vigilia – esordisce il direttore sportivo Emanuele Belviso - . E’ mancata la giusta determinazione, ho contato almeno otto nitide palle gol da parte nostra non

concretizzate per superficialità o eccessivo egoismo. Alla fine il Maglie ci ha castigato ed ora riprendere l’inseguimento al Monopoli sarà ancor più complicato. Domenica prossima (22 gennaio) riceviamo il San Paolo, ultimo della classe ma vittorioso oggi sul Fasano. Aspettiamo una reazione importante del gruppo». L’ultimo impegno di gennaio per il Bisceglie è in programma domenica 29 sul terreno del Copertino. Classifica del torneo di Eccellenza dopo la terza giornata di ritorno: Monopoli 47, Bisceglie 41, Cerignola 39, Corato 29, Racale 28, Manfredonia 27, Noicattaro 25, Copertino 21, Fasano 20, T r i c a s e e M ag l i e 1 8 , V i e s t e 1 7 , Locorotondo, Terlizzi e Francavilla 16, San Paolo 9.


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di Mino Dell’Orco Calcio a 5, per Olimpiadi importante successo in chiave salvezza. Nella seconda giornata di ritorno Olimpiadi cala il poker al PalaDolmen sul fanalino di coda Conversano, intasca la sesta affermazione in campionato e arpiona il settimo posto portando a +2 il margine sulla zona playout. Biancazzurri artefici di una prova in crescendo: ad un primo tempo tra luci ed ombre segue una ripresa più convincente. Sono gli ospiti a schiodare il risultato con l’acuto al 10’ di Rotondo. La squadra di Sciacqua reagisce impattando a 2’ dal riposo grazie ad Acquaviva. In avvio di secondo tempo D’Addato è vigile su un paio di insidie avversarie, ma al 6’ è ancora Acquaviva a gonfiare la rete ospite. Corre il 9’ quando Caggianelli firma il tris a coronamento di un’iniziativa personale. A pochi spiccioli dalla sirena ci pensa Russo a firmare il definitivo 4-1. CAVALLARO, bella esperienza ai Campionati Italiani di Bolzano. La Polisportiva Gaetano Cavallaro ha preso parte con una massiccia spedizione di 12 atleti ai Campionati Italiani di ciclocross, ospitati quest’anno presso il Safety Park di Vadena (Bolzano). La trasferta in terra altoatesina ha rappresentato l’appuntamento clou della stagione invernale fuoristrada per la società

Caleidoscopio. Olimpiadi sulla strada giusta verso la salvezza presieduta da Francesco Piccolo, reduce dalla tripletta al Campionato Intersud firmata dagli acuti di Krizia Ruggieri, Alessandra Mastrototaro e Mauro Piccolo. Tra gli Esordienti del 2° anno, l’alfiere biscegliese Mattia Patruno ha ottenuto il 13esimo posto, mentre in ambito femminile Lucrezia Di Benedetto (Allieve 2° anno) e Alessandra Mastrototaro (Allieve 1° anno) si sono piazzate rispettivamente in 11esima e 14esima posizione. Nella categoria Allievi 2° anno Mauro Piccolo ha sfiorato l’ingresso nei top 10 tagliando il traguardo in 12esima posizione, mentre nella prova Juniores Gianvito Di Niso si è difeso strenuamente conquistando il 18esimo. Il bilancio della Cavallaro è completato dall’ottavo posto di Krizia Ruggieri nella gara Donne Elite. VOLLEY, Sportilia rullo compressore. Non conosce ostacoli l’autorevole marcia di Sportilia. Dopo aver travolto il malcapitato Amatori Volley Bari per 3-0 negli ottavi di Coppa Puglia, il sestetto allenato da Nicola Nuzzi ha riservato il medesimo trattamento al Triggiano nell’ultimo turno d’andata di serie D, preservando così il percorso netto (11 successi in altrettante gare). I parziali di 25/15, 25/16, 25/17 in poco più di un’ora

attestano la superiorità di Sportilia, artefice di una prova attenta e determinata in ogni fondamentale. In evidenza le gemelle Angelica e Antonella Todisco. ATLETICA, parte bene la stagione indoor per Lucia Pasquale. E’ iniziata col botto la stagione indoor per il movimento dell’atletica biscegliese. Il Palasport di Ancona ha ospitato la prima manifestazione al coperto del 2012, nel corso della quale sono saliti alla ribalta Eusebio Haliti e Lucia Pasquale, entrambi allenati da Tonino Ferro. Particolare impressione ha destato la performance nella prova dei 400 metri da parte della Pasquale, argento ai Campionati Italiani Allieve nella passata stagione. La 17enne “freccia” biscegliese si è infatti classificata al secondo posto assoluto alle spalle dell’esperta azzurra Giulia Arcioni tagliando il traguardo in 55”87, crono di spessore tecnico ragguardevole che la proietta al secondo posto di tutti i tempi nelle graduatorie italiane Under 18. Nella medesima competizione si evidenzia inoltre il buon esordio di Eusebio Haliti: il ventenne albanese, in attesa della cittadinanza italiana, ha trionfato con disinvoltura nei 400 metri maschili completando la propria fatica in 47”14.


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