Maren e dintorni 3

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Conclusione della vicenda istriana I territori della Venezia Giulia vennero divisi dal generale inglese Morgan in due zone: la A con Trieste sotto l'amministrazione anglo-americana e la B sotto quella jugoslava; questa situazione si trascinò per diversi anni. Nel 1947, a seguito degli accordi di pace di Parigi, Gorizia, Monfalcone ed altre limitate zone della Venezia Giulia furono assegnate all'Italia, mentre l'Istria e la gran parte del resto della Regione giuliana, alla Jugoslavia; restarono escluse dall'assegnazione: Trieste con parte della zona A, e la zona nord-occidentale dell'Istria, fino al fiume Quieto, parte residua della zona B. Il 5 ottobre 1954 con la firma del Memorandun di Londra da parte dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Regno Unito, Italia e Jugoslavia venne chiusa la questione; tre settimane più tardi il 26 ottobre 1954 le truppe italiane fecero il loro ingresso in città. L'atto che pose fine alle ultime speranze degli esuli avvenne il 10 novembre 1975 ad Osimo dove fu firmato un trattato tra l'Italia e la Jugoslavia che rese definitive le frontiere tra i due Stati. Anche il Consiglio comunale di Mareno si occupò della questione degli italiani d'Istria. Infatti nella seduta del 31 ottobre 1954 il Sindaco Giuseppe Manfrenuzzi, riprendendo le parole del Presidente della Camera Giovanni Gronchi, sottolineò la felicità per il ritorno di Trieste e del territorio della zona A all'Italia ma nel contempo espresse la tristezza per tutti gli altri italiani rimasti nei territori sotto la Jugoslavia di Tito.

L'arrivo delle truppe italiane a Trieste il 26 ottobre 1954 129


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