Basco Amaranto n.03 Novembre 2016

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“Come folgore dal cielo... come nembo di tempesta” N° 3– Novembre 2016 www.paracadutistisantalucia.it E-mail: info@paracadutistisantalucia.it

AI PARA’ Cari Paracadutisti, con questo terzo numero del nostro notiziario ritorniamo a voi per aggiornarvi sulle ultime novità che interessano la nostra vita associativa. Ci stiamo avvicinando al termine di questo anno associativo che ci ha visto ancora attivi in tanti fronti. Certamente la manifestazione più importante, dopo la festa del parà del mese di maggio, è stata la gara di paracadutismo del mese di settembre che per il secondo anno consecutivo abbiamo proposto a Santa Lucia di Piave presso il Campo Fiera. Ma non vogliamo sottovalutare altri eventi come Piazze in festa dove accanto alle associazioni di Santa Lucia di Piave abbiamo messo in moto la cucina campale per offrire un piatto di pasta alla cittadinanza che visitava la nostra postazione. Il mese di agosto, come consuetudine dedicato alle ferie, lo abbiamo trascorso alle rifiniture della gara di paracadutismo, per la realizzazione del libretto pubblicitario e la distribuzione nei comuni di nostra competenza. Certamente un buon metodo per dar ulteriore visibilità, non solo alla manifestazione, ma anche alla Sezione. Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio direttivo per deliberare sulle operazioni dell’ultimo trimestre e per definire i dettagli per iniziare il 2017. Il tesseramento sarà confermato a € 23,00 e sarà possibile rinnovare il tesseramento a partire dai primi giorni di gennaio. Nel mese di dicembre vi aspettiamo numerosi presso il nostro chiosco alle fiere di Santa Lucia che si terrano nei giorni 10, 11 e 12 dicembre. Il nostro locale riscaldato sarà aperto dalle 7.00 alle 23.00. Prima di Natale,. venerdì 23 in sede, ci troveremo per scambiarci gli auguri di Buone Feste. FOLGORE!!!

Foglio d’informazione della sezione A.N.P.d’I. di Santa Lucia di Piave “M.A.V.M. Gino Tona Par. Sergio Bertazzoni” Tel. Cel. 335 6537769

Incontro settimanale Venerdì dalle ore 20.30 alle ore 22.30

FESTA DELLA SPECIALITA’ 2016

Celebrato il 74° anniversario della battaglia di El Alamein Lo scorso 28 ottobre a Pisa, presso la caserma “Gamerra” sede del Capar, si è tenuta la Festa della Specialità per ricordare il 74° anniversario della battaglia di el Alamein. Una gloriosa battaglia ma anche una delle più violente ed eroiche della Seconda Guerra Mondiale. Questa festa da qualche anno si tiene in giorno feriale ma nonostante questo inconveniente che non permette a tutti di partecipare, anche quest’anno ha attirato molti congedati. Non potendo organizzare la corriera come gli anni scorsi per un esiguo numero di partecipanti, alcuni nostri paracadutisti hanno accompagnato il labaro di sezione per sfilare nel piazzale di El Alamein con i reparti della Brigata Folgore sotto il comando del Gen. Roberto Vannacci. L’emozione di ritornare alla “vecchia” scuola di paracadutismo che ha cesellato il nostro ingresso nelle forze armate, si è fatta sentire appena siamo entrati a piedi lungo via di Gello che per molti giorni ha fatto parte del nostro percorso durante la libera uscita. Un momento per incontrare “fratelli di naja” e paracadutisti delle altre Sezioni Anpd’i del Triveneto e dell’Italia intera. La festa è incominciata alle 10.15 con l’ingresso dei reparti, dei labari delle Sezioni e i Gonfaloni delle Città che ospitano i reggimenti della “Folgore”. Presenti il comandante delle Forze Operative Nord, generale di Corpo D’Armata Bruno Stano, il comandante della Divisione Friuli, generale di Divisione Carlo Lamanna e quei pochi reduci rimasti che ancora possono testimoniare quello scontro combattuto tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942, che vide protagonisti i paracadutisti della “Folgore” che, accerchiati, con poche mu-

nizioni e un armamento insufficiente, stremati dal caldo e dalle privazioni (sopravvissero soltanto 304 dei circa 5mila parà inviati nel Nord Africa) diedero una straordinaria prova di valore. Caduti che, come ha sottolineato il Gen. Vannacci, “hanno donato immortalità alla Folgore”. Tra i reduci c’era in testa, di fronte ai reparti schierati, Santo Pelliccia, con in dosso la divisa di allora. Ha voluto rendere omaggio alla bandiera di guerra, schierandosi davanti ai militari che sfilavano con in sottofondo l’inno di Mameli.

4 novembre Festa delle forze armate “Carpire le note struggenti di un’emozione bagnata di pianto, che riecheggia le vite sofferte dei caduti di ogni battaglia in un tempo sospeso, imminente, perlustrato da un grigiore di morte; una devozione di solenne pietà e una gratitudine dalla fiaccola ardente ci accompagnino perenni nei cuori che si accostano con deferente rimpianto a quegli altari di sacro valore, fulgidi eroi di patria e di onore” par: Cosimo Paolo Pelle


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Paracadutismo sportivo

Calendario

Campionato Nazionale Andp’I 2016 precisione in atterraggio

Vince il CSE davanti a CS Carabinieri e Anpd’I Ferrara Paolo Filippini e Sonia Vitale primi nelle classifiche individuali Nel mese di settembre la nostra Sezione è stata impegnata nella realizzazione delCampionato Nazionale Anpd’I di paracadutismo. Dopo la riuscita edizione dello scorso anno, abbiamo riproposto questo evento sportivo dedicato alla disciplina classica della precisione in atterraggio con il paracadute a profilo alare. A partire dal mese di aprile da quando abbiamo ottenuto il mandato dalla presidenza nazionale abbiamo sostenuto qualsiasi sforzo per riportare il Campionato Nazionale associativo nel proprio territorio di competenza; poterlo riproporre per la seconda volta consecutiva ci ha riempito di soddisfazione e ripagato dei sacrifici sostenuti anche nella prima edizione. Una vetrina dove non avevamo mai messo in evidenza la nostra realtà che, con la seconda classifica internazionale SUB SILVA CUP, ha proiettato la nostra manifestazione tra le gare di precisione più interessanti a livello europeo. Quest’anno, a causa di altre competizioni internazionali che si volgevano nello stesso periodo, non abbiamo raggiunto il numero delle squadre del 2015 ma si è trattato comunque di un confronto da paracadutisti di altissimo livello. Protagoniste 9 squadre con la presenza di alcune rappresentanze provenienti da Olanda, Germania, Austria e Svizzera . Per le gare di Campionato Nazionale si sono lanciati paracadutisti provenienti da varie regioni d’Italia e tra questi hanno ben figurato gli atleti dei centri sportivi militari dell'Esercito e dei Carabinieri, due fiori all'occhiello del paracadutismo militare italiano. Tra gli atleti vogliamo segnalare la presenza di Daniele Bianchi, Pierfrancesco Vanni del Centro sportivo Carabinieri e Gianni Paseche è stato ospitato nella seconda squadra dell’Esercito. La competizione si è svolta nell’ Area della Fiera di S. Lucia sotto la supervisione dei giudici di gara Silvio di Tecco (Capo giudice), Piero Tanda, Mario Guercini, Salvatore Marrocco e la tedesca Barbel Schmidt. La giornata è iniziata condizionata dalle previsioni meteo non molto promettenti che hanno costretto il capo giudice Di Tecco a richiedere uno sforzo maggiore da parte degli atleti che hanno accettato di accelerare le operazioni di ripiegamento per effettuare tutte le 8 manche in una sola giornata di attività. La sfida al termine dell’ottava manche ha decretato vincitrice la squadra del Centro Sportivo Esercito con 33cm davanti al Cs. Carabinieri con 43cm e Anpd’I Ferrara 87cm. Per quanto riguarda i

DICEMBRE 2016 4 dicembre a Santa Lucia di Piave Festa di Santa Barbara patrona degli Artiglieri. Festa con pranzo della Sezione Artiglieri

La squadra del CSE vincitrice del titolo a squadre

8-9-10-11 dicembre a Reggio Emilia presso aeroporto “Festa del lancio di precisione in atterraggio con paracadute direzionabile apertura fune di vincolo” 10-11-12 dicembre a Santa Lucia di Piave “ 1356 edizione Fiere di Santa Lucia” la Sezione sarà presente con Stand Gastronomico 23 dicembre in Sede incontro conviviale in occasione del Natale

La squadra del CS Carabinieri soci della Sezione

titoli individuali maschile e femminile, il veterano Paolo Filippini del Centro Sportivo Esercito si è aggiudicato il titolo di Campione Nazionale Anpd’I con 4 cm davanti a Daniele Viel con 9cm e Fabrizio Mangia 10 cm. Nella classifica femminile Sonia Vitale del Cse, già vincitrice del titolo Italiano assoluto lo scorso 10 luglio a Ravenna, si aggiudica il titolo Anpd’I con 49cm precedendo Sandra Flumian e Antonella Tondi della Sezione Anpd’I di Pordenone che hanno totalizzato rispettivamente 57 e 61 cm. Durante la mattinata di domenica 18 settembre, dopo l’insolito “alzabandiera” con il tricolore portato in volo dai paracadutisti del centro sportivo esercito, sono avvenute le premiazioni alla presenza del Sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski e il consigliere nazionale Pietro Liva in rappresentanza della Presidenza Nazionale Anpd’I.

GENNAIO 2017 5 gennaio 2017 “Panevin in via Caldemolin” organizzato dalla Sezione in collaborazione con gli Amici del Panevin. Accensione falò ore 20.00. Il ricavato della serata sarà devoluto ad un ente benefico 29 gennaio 2017 Assemblea Ordinaria di Sezione. Relazione annuale sull’attività svolta dal consiglio direttivo e previsione attività anno 2017. verrà inviata convocazione ufficiale

Basco Amaranto Foglio di informazione dell’A.n.p.d’I della sezione di Santa Lucia di Piave. Pubblicazione non periodica stampata in proprio. Direzione e Redazione: Via Mazzini,11 31025 SANTA LUCIA DI PIAVE (TV) e-mail: info@paracadutistisantalucia.it *** COMITATO DI REDAZIONE: Costantino Modolo, Piergiovanni Biffis Gregorio Zanchetta, Bisson Angelo Chi desidera collaborare alla realizzazione di questo “notiziario” può inviare i pezzi presso la sede della sezione o all’indirizzo e-mail. Il ritrovamento in luogo pubblico della presente pubblicazione è da considerare fatto puramente casuale.


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Un po’ di storia...

I soldati e i graduati combattenti (2) Dopo l'Unità d'Italia l'esercito piemontese inserisce nelle proprie file alcuni elementi degli eserciti dei vari Stati inglobati nel Regno a seguito di guerre di conquista. Il nuovo esercito italiano è composto da un numero contenuto di soldati, non avendo risorse sufficienti. Non è preparato ad una guerra, manca di armi, di mezzi di ogni genere e soprattutto manca di una organizzazione efficiente e di uomini al comando capaci e preparati. L'esempio è la guerra del 1866 contro l'Austria che porta ad una disastrosa sconfitta a Custoza ed anche sul mare a Lissa. (l' Ammiraglio austriaco Tegetthoff ebbe a dire : “Navi di legno comandate da uomini con la testa di ferro hanno sconfitto navi di ferro comandate da uomini con la testa di legno”. In questo momento così grave si sarebbe dovuto avviare delle riforme per adeguare l'esercito alle nuove esigenze. Invece ognuno ha continuato a pensare alla propria carriera. Nel 1895/96 si parte alla conquista di territori nel Corno d' Africa e si mandano in quelle terre desolate e desertiche le nuove truppe alpine specializzate a difendere le loro valli alpine. Un paradosso!. Mancanza di mezzi, di uomini e di ufficiali preparati portano alla sconfitta ed al ritiro di ciò che resta del contingente. L'ardire dei nostri soldati nulla può contro la stupidità dei politici e comandi militari e la massa infinita di un nemico ben motivato. E' bene ricordare quanto avvenuto perché la situazione si ripete nel 1911-1913 in Libia dove i nostri alpini e i bersaglieri vengono mandati a combattere a piedi nel deserto. Anche qui i nostri soldati si battono con valore, determinazione e sprezzo del pericolo conquistando le città sulla costa, ma non riusciranno mai ad entrare all' interno del paese. La storia si ripeterà nuovamente qualche anno dopo quando durante la 2° G.G. si manderanno gli alpini a battersi a piedi nella sconfinata pianura russa e i paracadutisti saranno mandati a piedi a battersi nel deserto africano. Viene spontaneo domandarsi come mai i nostri soldati male armati, mal

Bombardieri Caproni in azione—1915

vestiti, mal equipaggiati e mal diretti si siano sempre comportati da combattenti indomiti, cosa li ha spinti a fare il proprio dovere divenendo degli eroi. Eppure gli stessi soldati in altre occasioni vennero definiti dell'Alto Comando “dei vili”. (Comunicato ufficiale di Cadorna dopo Caporetto). Siamo nel 1914 e l'Europa intera scende in guerra. Inizialmente viene preparata e inizia come una guerra di movimento. E' sempre stato così in precedenza. Basta un mese o poco più per far capire ai Tedeschi che la conquista di corsa della Francia non è possibile e si gettano le basi per un nuovo e sconosciuto tipo di guerra: quello della difesa ad oltranza fissando il fronte con una linea di trincee lunga qualche migliaio di chilometri. Ci si rintana sotto terra, una cosa mai vista. L'Italia, sentendosi impreparata, sceglie di restare neutrale. Questo porta anche a diverse situazioni incomprensibili che dovrebbero far arrossire i responsabili politici e militari. Pur sotto grandi pressioni per una scelta di campo il Governo decide l'immobilità per non far capire ai belligeranti da che parte vorrebbe stare. Così i tedeschi non

forniscono quanto ordinato, né lo fanno gli inglesi preoccupati che le mitragliatrici da consegnare possano essere usate contro di loro. Ad un certo punto il Ministro degli esteri Sonnino, uomo forte e decisionista, con il sostegno del Re firma a Londra un patto segreto che vedrà l'Italia entrare in guerra a fianco di Inglesi e Francesi entro un mese. Tutti i belligeranti hanno impiegato anni per prepararsi alla guerra, noi un mese!. Si apre la mobilitazione che deve essere morbida, lenta, quasi silenziosa per non insospettire il nemico (altro paradosso visto che tutti sapevano tutto). I nuovi soldati arrivano in gran numero da tutte le regioni italiane, sono contadini e operai e impiegati ai quali viene detto che tutto finirà entro pochi mesi. Oltre un milione di uomini affluisce in breve tempo nelle caserme dove non ci sono divise né fucili per tutti. I magazzini sono vuoti e l'industria non è preparata a fornire il necessario, ma ci sono gli uomini che vengono considerati dall'Alto Comando “massa di manovra” e mandati allo sbaraglio. Non ci sono neanche Sottufficiali se non i pochi di carriera, la stessa cosa per gli Ufficiali. Così vengono nominati Caporali e Sergenti coloro che sanno leggere e scrivere (dato che circa il 70% dei soldati è analfabeta) e Ufficiali chi ha un titolo di studio. La preparazione militare la faranno sul campo se vivranno abbastanza. “ La guerra divenne rapidamente un'altra cosa. Chi era partito, convinto di offrire una prova d'eroismo, ebbe motivo di ricredersi. Nessuna avanzata, nessuna battaglia campale, nessun motivo d'orgoglio. Raggiungere la sede del reggimento….come fare? Prima ci hanno detto di qua, poi di là, finalmente dopo aver girato tutto il Veneto siamo giunti a destinazione. Si partì a piedi con un fardellamento che non si carica neanche sui muli e ci fermammo dopo sessanta chilometri con i piedi che sanguinavano; e senza cibo e senza acqua, si aveva una gran sete che non se ne poteva più. (D. Faustinelli in la Catastrofe).” (Continua a pagina 4)


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… un po di storia (Continua da pagina 3)

I compiti del soldato alla frontiera occorreva immaginarseli e inventarseli. “Ci misero di vedetta a due per posto, ci fecero inastare la baionetta e caricare il fucile, ci dissero di far attenzione e ci lasciarono lì fermi e soli (N. Maranesi in Avanti sempre)”. “Il treno, ricordò Giovanni Zontini, contadino richiamato, era addobbato con fiori e bandiere, ma i pensieri erano cupi perché la morte non sembrava molto lontana. Vi è un senso di sgomento e di terrore…. e noi le vere vittime dobbiamo mostrarci coraggiosi e ridere alla gente che ci guarda al passaggio. (Q. Antonelli in I dimenticati della Grande Guerra). La guerra non piaceva più neanche a chi l'aveva voluta. L'avvio della campagna bellica aveva trasformato l'euforia in freddezza e la freddezza stava diventando delusione. Ad un passaggio a livello al passaggio del treno un vecchio si tolse il cappello come passasse un funerale. La maggior parte di quei ragazzi andava a morire. L'avevano capito anche loro”. (continua 2)

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Personaggi BERTACCO PIETRO Nato il 23/12/1916 Morto il 19/4/1945 in azione nella zona di Poggio Rusco (MN) di Emilio e di Lucca Annamaria Paracadutista del Reggimento “Nembo” Le Scuole Italiane di paracadutismo avevano preparato in tre anni : 18.500 militari dell'Esercito fra Libici, Folgore, Nembo, Ciclone, Arditi, 600 Marò dei Nuotatori Paracadutisti e 850 Aviatori, ma ben pochi hanno potuto lanciarsi, creando in tutti tanta amarezza, delusione e risentimento. Dopo 5 anni di guerra si presenta l'occasione di lanciarsi. Sono i Comandi alleati a proporre tale eventualità, sempre negata dai Comandi Italiani, che viene prontamente accettata. Sono 255 i paracadutisti del Nembo e dello Squadrone “ F” scelti che partono per l'addestramento all'uso dei paracadute Irving e degli aerei C 47 Usa. Il saluto del Gen. Morigi mitico comandante è : “...tutta la Nembo vi segue. Fatevi onore!”. Il 20 aprile 1945 si parte. I lanci però non sono precisi, per errori di identifica-

L'Operazione “Harring 1” fu un successo benché molti, anzi troppi paracadutisti abbiano perso la vita. A Pietro Bertacco è concessa la medaglia d'Argento al Valor Militare. MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE “ Chiedeva ed otteneva di far parte di un reparto volontari paracadutisti per un lancio di guerra dietro le linee tedesche. Inquadrato in un gruppo di paracadutisti impegnato da preponderanti forze zione le pattuglie cadono nei nemiche, dava prova di sé in posti più impensati, purtroppo una difesa senza esempio che anche nelle vicinanze dei cocostringeva più volte il nemimandi tedeschi. Il risultato fu co a desistere dall'attacco. una lotta spezzettata in episodi Quando per intervento di individuali più che di gruppo. artiglieria, la casa in cui si Nella zona di Poggio Rusco il era asserragliato coi propri S.Ten. Bagna riunisce alla sua compagni, cadeva in fiamme pattuglia quella del usciva all'aperto e proseguiva Serg.Magg. Iop e insieme nell' impari lotta opponendo attaccano i Tedeschi infliggen- alla superiorità dei mezzi do loro gravi perdite, finché corazzati nemici, l'indomito stretti da forze preponderanti suo coraggio. Colpito a morte si rinchiudono in una casa si abbatteva sul suo mitra. colonica in Località Casellone Sintesi delle più belle virtù resistendo per due giorni. militari e dei paracadutisti d'Italia. (Casellone di Poggio Arrivano i carri armati tedeschi che bombarda- Rusco (MN) – 22 Aprile no e incendiano le costruzio- 1945”. Par. Piergiovanni Biffis ni uccidendo 14 paracadutisti tra cui Pietro Bertacco.

Par. Piergiovanni Biffis

Robe da paracadutisti Tutti i paracaduti inventati e costruiti avevano una navicella entro la quale si mettevano coloro che si lanciavano dagli aerostati, o per dimostrazioni pubbliche o per salvarsi da incidenti in volo. Era una concezione generale.

Il paracadute ebbe grande successo ed entrò nella conoscenza internazionale con la famiglia Garnerin che costruì un paracadute del diametro di 7,80 Mt., benché fosse pesante 130 Kg. Il successivo fu una innovazione eccezionale perché a costituzione floscia del diametro di 12 Mt. e poteva essere piegato. E' il 1800 il secolo più ricco di iniziative in tutto il mondo. In questo periodo nacquero diversi tipi di paracadute e tutti sperimentati con successo. Erano costruiti in modi diversi e con materiali diversi, non erano neanche maneggevoli, ma entrarono anche negli interessi dei militari di diverse nazioni. Tra le varie idee la più importante per lo sviluppo del paracadute fu quella dell'americano Boldwin del 1887 che sostituiva la navicella in vimini con una imbragatura dorsale personale.

La nascita dell'aeroplano e la necessità di avere uno strumento adatto al salvataggio dei piloti in difficoltà, favorì lo studio e lo sviluppo di sempre nuove idee. Continua 2 Par. Piergiovanni Biffis


COMUNICAZIONI Cari amici Parà, stiamo per arrivare alla fine 2016, un anno impegnativo per tutti i componenti del direttivo e dei vari collaboratori. Ci aspettano altri significativi appuntamenti prima di concludere la programmazione 2016; da diverse settimane infatti siamo tutti impegnati nel programmare ed allestire il chiosco per le fiere di Santa Lucia che avranno luogo dal 10 al 12 dicembre. Per questa edizione siamo stati unanimi nel decidere l’ammodernamento dei locali all’interno della struttura concessaci ormai da diversi anni dai fratelli Granzotto ai quali porgo a nome di tutti un caloroso ringraziamento. Le modifiche riguardanti la zona “ristorante” porteranno senza alcun dubbio più confort ai nostri ospiti, mentre nel reparto cucina la nuova disposizione renderà più agevole il lavoro dei nostri volontari. Come lo scorso anno le serate di venerdì 9 e sabato 10 saranno con menu a tema, la prima dedicata al “ bacalà in tecia”, mentre la seconda alla costata, due serate da non perdere per i buongustai. Certamente nelle varie giornate non mancherà la tipica trippa alla parmigiana accomImmagini di repertorio del chiosco alle fiere. pagnata da un ricco menù. Il Governatore del Veneto Luca Zaia con alcuni volontari Devo per forza di cose sottolinearvi i motivi dell’importanza di questi 4 giorni; 1 . la visibilità che diamo a tutta l’Associazione Paracadutisti ( stimate circa 200.000 presenze nel circondario della fiera edizione 2015). 2. l’entrata economica che porta alla sezione . Perciò….VENITECI A TROVARE. Altro tradizionale evento e tutto dedicato al sociale è il “PANEVIN” in collaborazione con “Gli Amici del Panevin” ; la sera del 5 gennaio verrà acceso il simbolico falò che attinge le sue origini dalla tradizione contadina e vuole essere di buon augurio per l’anno appena cominciato; il fuoco purificatore del falò simbolicamente brucia ed allontana le sfortune del passato e dalla direzione delle faville e del fumo, si traggono gli auspici per l’avvenire: “ favie a mattina, ciol su el sac e va a farina. Se le favie le va a sera, poenta pien caliera. Se le favie le va a garbin, tol su el caro e va al muin”. Da noi, tradizione vuole che vengano distribuite pinza e vin brulè oltre ad altri gustosi assaggi offerti dai locali commercianti, il tutto in cambio di piccoli contributi che poi verranno devoluti in iniziative di beneficienza: buoni acquisto a famiglie bisognose, contributo all’ Associazione Nostra Famiglia, contributo Università delle Tre Età a sostegno di progetto di sostegno ai ragazzi della scuola locale, contributo alla Lucciolata organizzata dal Gruppo Alpini di S. Lucia. Per domenica 29 gennaio 2017 è programmata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DI SEZIONE . Da segretario, rammento che è il momento più importante di tutta l’attività associativa; “perché è in questa sede che si espongono, si esaminano, si valutano tutti gli sforzi ed i lavori di un itero anno…..” mi permetto di prendere queste parole dal discorso del Presidente Nazionale Gen. Fantini per farvi capire l’importanza della vostra partecipazione. Tutti i soci possono esprimere liberamente giudizi sull’operato del Presidente e dei suoi collaboratori. Le prossime importanti iniziative che si andranno a pianificare verranno proposte, discusse ed approvate in questa sede. Mi permetto di invitare i soci a proporre la manifestazione itinerante “FESTA DEL PARA’” nel proprio comune, naturalmente all’interno della zona di competenza della nostra Sezione; troverete certamente la disponibilità da parte nostra di supportarvi e incoraggiarvi nelle varie fasi di organizzazione di questa festa itinerante che da anni portiamo da un paese all’altro riscontrando sempre grande entusiasmo da parte delle Amministrazioni locali.


Approfitto per comunicarvi che a seguito della suddetta assemblea avrà luogo il pranzo annuale della nostra SEZIONE A.N.P.d’I. di Santa Lucia di Piave. Vi verrà comunicato luogo e costo nella comunicazione ufficiale dell’assemblea. In ogni caso contiamo in una significativa presenza di soci, degli amici simpatizzanti e relativi famigliari. Non servirebbe ribadirlo, ma una più massiccia presenza da parte di tutti noi PARACADUTISTI nel presenziare alle manifestazioni sarebbe auspicabile. Ci troviamo sempre in pochi a presenziare; capisco che le domeniche preferiamo trascorrerle con la famiglia, ma qualche rinuncia occasionale per una buona causa credo sia fattibile. Mi appello inoltre ai fiduciari dei Nuclei; i gagliardetti che vi sono dati in custodia non devono fare solo bella mostra presso le vostri sedi, ma DEVONO uscire per onorare i Caduti. TUTTI i CADUTI di tutte le varie sezioni. I vari Nuclei con in testa i loro fiduciari non si sono visti granché presenti nel portare il loro contributo alle varie manifestazioni nel corso degli ultimi anni, lancio quindi un appello affinché nei prossimi eventi organizzati dalla VOSTRA Sezione siate più disponibili. Lavoriamo tutti assieme, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia è una cosa sola e tutti devono dare il loro apporto per tenere fede ai nostri impegni. (statuto art.2)

Come avrete preso notizia nei giorni scorsi il nostro Padre Rocco ha raggiunto quell’angolo di cielo. È stata una dolorosa notizia che ha colpito profondamente tutti noi; lo ricordo con commozione in una delle sue ultime uscite proprio a Santa Lucia di Piave in occasione del Raduno Triveneto 2012 dove a celebrato la SS. Messa. Allego il messaggio del Consigliere Nazionale Pietro Liva del 31 Ottobre: “A Chioggia in occasione del trigesimo si terrà una Messa in ricordo del nostro Padre. E' doveroso partecipare numerosi a quest'ultima cerimonia per ringraziare Padre Rocco del suo operato. Sarà mia cura tenervi informati.

Padre Rocco a S. Lucia di Piave

Mi sono permesso di inviare alla famiglia il seguente telegramma: A nome dei paracadutisti del Triveneto giungano le più sentite condoglianze per la perdita di Rocco nostro Padre Spirituale. Il Consigliere del III Gruppo regionale Pietro Liva”.

Il Presidente Costantino e tutto il Direttivo si congratula con il Gen. C.A. Marco Bertolini dell’incarico conferitole VicePresidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. Al Sig. Generale vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutta la Sezione di S. Lucia di Piave.

Il Segretario Par. Gregorio Zanchetta

Comunicato della Presidenza


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