Il libro è composto da 20 capitoli. Parte da lontano Zampiva per descrivere la lavorazione della pelle, inizia infatti con le origine della lavorazione della concia a Venezia, descrivendo il lavoro degli “scorzeri”, ossia i conciapelli veneziani, partendo dai secoli XII e XIII fino ad arrivare al XIX secolo. Un capitolo è dedicato agli antichi conciatori Cimbri vissuti sulle montagne dell’Altopiano di Asiago e successivamente nelle terre alte della Lessinia, curioso il breve glossario tecnico che Zampiva riporta alla fine del capitolo con i termini degli svariati manufatti prodotti dalla popolazione cimbra. Alcuni capitoli sono dedicati alla lavorazione della pelle a Bassano, a Marostica e nelle altre province del Veneto. Approfonditi sono i capitoli che Zampiva dedica all’ arte della concia ad Arzignano: oltre che alla storia della lavorazione della pelle, Zampiva passa in rassegna le concerie più note del paese.