The Lifestyle Journal #27

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slowmotion WINE STORIES

I

NTRAPRENDIAMO UN VIAGGIO IMMAGINARIO NELL’ITALIA DEL VINO, DA OVEST A EST, PER RACCONTARE STORIE DI PRODUTTORI CHE CON PASSIONE HANNO PORTATO AVANTI NEGLI ANNI IL LORO MESTIERE DI VIGNAIOLO con un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità, spesso con produzioni biodinamiche. Spazieremo nel nostro percorso da vini bianchi a rossi, a uno spumante metodo classico adatti ad accompagnare momenti celebrativi, conviviali durante il corso dell’anno. Nel numero successivo parleremo del centro e del sud. Il nostro percorso comincia in Piemonte da La Raia nata nel 2003 tra le colline di Gavi, terra incastonata tra la Liguria e la Pianura Padana. L’azienda di Giorgio Rossi Cairo estesa su 180 ettari, di cui 42 vitati, ha al suo interno oltre la coltivazione delle uve una produzione di seminativi con cereali, l’allevamento a pascolo di mucche Fassone. L’intento del produttore di creare un posto equilibrato e armonico in tutte le sue componenti agricole, paesaggistiche, architettoniche si è concretizzata nella costruzione della cantina realizzata costruita secondo criteri di bioarchitettura. All’attività dell’azienda agricola si sono aggiunti negli anni una scuola steineriana

frequentata da bimbi del posto, un servizio di consegne a domicilio Portanatura dedicata alla produzione, commercializzazione di frutta, verdura, alimenti biologici, vini e, da settembre 2013, una Fondazione che si occupa di arte, cultura, territorio diretta da Irene Crocco. Il vino più rappresentativo di La Raia è la selezione Gavi Pisé Docg 2012, certificata Demeter, presente con ottimi punteggi sulle guide più conosciute. Proseguiamo il nostro viaggio in Lombardia per incontrare l’enologo Casimiro Maule della cantina Nino Negri che ha progettato con Giacomo Mojoli Sciúr 2011 rosso Valtellina Docg da uve nebbiolo denominato chiavennasca in Valtellina. L’enologo trentino di nascita è sposato professionalmente alla cantina da più di 40 vendemmie passate fra i filari a contatto con la natura. Un dialettico lavoro di squadra svolto tra l’ambito agronomico orientato alla sostenibilità e quello di cantina ha portato dal 2011 alla realizzazione del vino con il fattivo coinvolgimento di giovani designer, di docenti universitari del Politecnico di Milano e della sua Scuola del Design, di manager esperti di marketing e comunicazione. Sciúr rappresenta un’ibridazione di conoscenze professionali che, proprio attraverso il lavoro pratico d’adempimento

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del prodotto finale dalla vigna alla cantina, proseguendo negli aspetti della comunicazione, packaging, identità e rapporto sociale con il territorio si è trasformata in piattaforma di scambio. Il nome del vino creato dagli studenti del Politecnico è un acronimo di parole chiave identificative del progetto. S significa sostenibile, c concreto, i innovativo, u unico e r responsabile. L’accento sulla ú vuole essere un richiamo al dialetto tipico della valle. A Mezzane di Sotto tra le colline della Valpolicella, a est di Verona, troviamo Corte Sant’Alda nata nel 1986 per la volontà di Marinella Camerani di far rivivere una


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