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No Champagne no party

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Chi ben comincia

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KRUG Clos du Mesnil 2008 - Krug 2008 - Grande Cuvée 164ème Édition l

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Krug e Ryuichi Sakamoto, due eccellenze riconosciute a livello planetario, insieme in un’esperienza unica di abbinamento musicale, dove lo Champagne si degusta a occhi chiusi, ascoltando la musica creata dal maestro. Il primo movimento è un assolo, che richiama la purezza e la precisione di Krug Clos du Mesnil 2008. Il secondo riunisce un piccolo ensemble intorno a Krug 2008. Nell’ultimo dei tre movimenti, Sakamoto esprime la generosità di Krug Grande Cuvée 164ème Édition con un’orchestra sinfonica completa. Che il suono in uenzi la percezione del gusto, la maison l’ha compreso da tempo…

No Champagne no party

Il celebre claim che aveva come protagonista Geroge Clooney ben si presta alle bollicine francesi, che nelle feste (ma non solo) mostrano le loro migliori cuvée

RUINART Blanc de Blancs

Cuvée emblematica di maison Ruinart, 100% Chardonnay, nella sua confezione regalo second skin, completamente riciclabile, 100% bra di cellulosa proveniente da foreste europee gestite in modo ecologico. La confezione avvolge completamente la bottiglia, proteggendo lo Champagne dalla luce e dall’umidità. VEUVE CLICQUOT Vintage 2002

Edizione limitata per il 250° anniversario della Maison, in formato Magnum e Jéroboam, unici formati per ottenere questa speci ca rna del tempo. La eccezionale cuvée millesimata rende omaggio a madame Clicquot e al suo spirito visionario. La rara ricchezza aromatica, nata dal lungo af namento sulle fecce e da una sboccatura recente, ne celebra l’arte dell’invecchiamento.

DOM PÉRIGNON Rosé Vintage 2008 Lady Gaga Limited Edition

Per questa nuova edizione limitata, un design che sembra quasi esplodere nello spazio. Il coffret destrutturato si espande dall’interno, donando al metallo un carattere quasi etereo. Tutti gli elementi si attirano armoniosamente, catturando quell’intensa vibrazione che continua a ispirare il dialogo creativo tra Dom Pérignon e Lady Gaga.

RARE Millésime 2008

In nito nel perfetto equilibrio tra il presente tangibile e il futuro ancora invisibile, in nito nel potenziale di crescita e complessità, Rare Millésime 2008 è ideale per festeggiare il nuovo anno e farsi trasportare dall’euforia della vendemmia 2008, contraddistinta da un’annata fredda che ha conferito alle uve Chardonnay intensa mineralità, notevole freschezza e longevità senza precedenti.

ALBERTO MASSUCCO CHAMPAGNE CUVÉE MIREDE

Un omaggio di Alberto Massucco alla moglie Mirede. 100% Chardonnay, Cuvée Mirede ha naso di avvincente articolazione tra orealità, scorza di arancia candita, uno spunto tropicale, un tocco di miele. Bocca molto fresca, con un divertente gioco tra mineralità e frutto. Chiusura di lunga persistenza.

CRISTAL ROSÉ Vintage Bottle

Nel 1876 lo zar Alessandro II inviò a Reims il suo enologo perché elaborasse una cuvée esclusiva. Louis Roederer selezionò le migliori parcelle di vecchie vigne e fece produrre da un maestro vetraio ammingo una bottiglia di cristallo, trasparente con il fondo piatto, cosicché né veleno né bombe potessero esservi nascoste. Per tornare a tempi più recenti, nel 1974 Jean-Claude Rouzaud ha creato la cuvée Cristal Rosé selezionando del Pinot noir da vecchie vigne nei migliori terroir del Grand Cru di Aÿ, dal 2007 coltivate in biodinamica. Si arriva al Cristal Rosé 2013, 55% di pinot noir di Aÿ, 45% di chardonnay di Avize e Le Mesnil sur Oger, con il 20% dei vini vini cati in foudre de chêne e un af namento di 7 anni sui lieviti. All’olfatto è un’esplosione di frutti rossi, fragoline di bosco e mirtilli, affascinanti nuance agrumate scure di arancia rossa e tamarindo, dal sensuale bouquet oreale di rosa, sentori di frutta secca, toni di legni orientali, note speziate di ginepro e the nero. Al palato grande freschezza, ricco, equilibrato, preciso; la mineralità e l’acidità sono integrate e donano verticalità e sapidità nel nale ammandorlato e agrumato di grande piacevolezza. PALMES D’OR Millesimato

L’art de l’assemblage di Nicolas Feuillatte. Creata nel 1985 e Creata nel 1985 e realizzata solamente con le uve delle con le uve delle migliori annate, migliori annate, questa cuvée ri ette questa cuvée ri ette tutta l’eleganza tutta l’eleganza e la nezza dello e la nezza dello Chardonnay in Chardonnay in abbinamento con la abbinamento con la rotondità del Pinot rotondità del Pinot Noir. Dieci Grands Noir. Dieci Grands Crus concorrono Crus concorrono alla sua preziosità, alla sua preziosità, a cui si aggiunge un a cui si aggiunge un 7% di Chardonnay 7% di Chardonnay di Montgueux, su un di Montgueux, su un terroir d’eccezione terroir d’eccezione della Côte des della Côte des Blancs di Sézannais, Blancs di Sézannais, riconosciuto per gli riconosciuto per gli inimitabili sentori di inimitabili sentori di frutta esotica, che frutta esotica, che lo rendono unico, lo rendono unico, un’opera d’arte. un’opera d’arte.

MUMM Grand Cordon Kraft Box

Con questo Champagne la maison di Reims vuole ribadire il suo impegno sostenibile e sottolineare che il lusso è strettamente intrecciato all’attenzione per il pianeta. Un messaggio chiaro, che si traduce in una box naturale, deliberatamente grezza e totalmente riciclabile, a protezione del Grand Cordon, so sticata cuvée nella bottiglia in vetro riciclato, senza etichetta frontale, tra le più leggere al mondo. Susanna Tanzi

The Answers

with . . . FABRIZIO BUONAMASSA STIGLIANI

Nato a Napoli, cresciuto a Roma, il direttore del Watch Design Center di Bulgari è un uomo dai molti talenti. Ha una sana ossessione per gli oggetti di lusso, per il loro aspetto e funzionamento, e spesso mentre conversa amabilmente del suo lavoro e delle sue passioni, impugna una penna e compie ampi gesti sulla carta. I suoi schizzi di orologi, gioielli, automobili e molto altro costellano il suo profilo Instagram (dove, prima di tutto, si definisce "industrial designer") e sono una compagnia costante ovunque vada. Oggi poco più che cinquantenne, ha iniziato la carriera al Centro Stile Fiat di Torino ed è entrato in Bulgari nel 2001. Uno dei suoi primi incarichi è stato disegnare il cinturino per gli orologi Gérald Genta Octo. L’ultimo, l’Octo Finissimo Skeleton 8 Days. Dal 2014, l’Octo Finissimo ha stabilito otto record mondiali, tra cui quello del modello Ultra, che al momento dell’uscita, nel marzo 2022, era l’orologio più sottile al mondo con i 1,8 mm di spessore (recentemente è stato battuto dall’RM UP-01 Ferrari Richard Mille, spesso 1,75 mm, che ha debuttato a luglio). A parte i record, Stigliani si fa apprezzare anche per la sua impeccabile eleganza sartoriale, a dimostrazione – se ce ne fosse ancora bisogno- del suo attentissimo occhio per il design. Nick Scott

Cosa colleziona e perché?

Ho una collezione di penne. In passato usavo molte stilografiche perché ero ossessionato dal colore dell’inchiostro. Quello Iroshizuku, prodotto da Pilot in Giappone, è straordinario per sfumature e tonalità.

Cosa ha fatto di recente per la prima volta?

Stavo volando in Giappone dall’Europa e, visto che non è possibile sorvolare la Russia, il mio aereo è stato costretto a passare sopra il Polo Nord. Il cielo era terso e si potevano vedere gli iceberg e l’infinita distesa di neve. Abbiamo passato due ore con la faccia rivolta al finestrino.

Quali sono le app che usa di più?

Outlook, Whatsapp e Instagram. Ricevo tantissimi messaggi su Instagram di questo tenore: “Adoro l’Octo (Finissimo)” o “Mi piacerebbe avere questo orologio, ma è in edizione limitata ed è completamente esaurito”. Onestamente, cerco di rispondere a tutti, ma...

Qual è il capo del suo guardaroba che indossa più spesso?

Il classico blazer blu che ogni gentiluomo possiede, spesso lo indosso con jeans e mocassini. La maggior parte delle mie giacche sono fatte dal mio sarto di fiducia, Giuseppe Carbone, a Roma. L’ultimo paio di mocassini che ho comprato erano di Barrett. Il denim è una piccola ossessione: mi sono fatto fare anche delle scarpe e tre abiti. Ho denim molto spessi e rigidi, provenienti da Giappone o dall’Europa. Indosso Lee, per esempio, e ho molti Levi’s.

DALL’ALTO

Fabrizio Buonamassa Stigliani fotografato nel suo ufficio a Neuchâtel, Svizzera; il Bulgari Octo Finissimo in acciaio; una scultura creata da Stigliani utilizzando il collettore di scarico di un motore V-10 di Formula 1; Gli schizzi dell’orologio Giardino Dell’Eden Piccolissimo.

Qual è il piatto che cucina meglio?

Cucino per lo più per i bambini, ma non sono affatto male con l’amatriciana e la calamarata. Mi piacerebbe fare bene la cacio e pepe, ci sto ancora lavorando.

Come riesce a trovare la calma?

Amo creare oggetti e immaginarli nella mia testa, quindi ho la fortuna che il mio lavoro sia la mia vera passione. Ma l’unico momento in cui i pensieri nella mia testa si fermano è quando vado in moto, perché devo concentrarmi completamente sulla strada.

Se potesse imparare una nuova abilità, quale sarebbe?

Mi sarebbe piaciuto imparare a suonare uno strumento musicale, il pianoforte o la chitarra. Adoro la musica, ma ho dedicato la mia vita a disegnare e a imparare come farlo, e purtroppo non ho mai trovato il tempo per imparare a suonare davvero.

Che cosa rappresenta per lei il successo?

Non ci ho mai pensato, perché se si pensa ai propri successi, ci si concentra sul passato. Bisogna costruire sul successo.

Chi è il suo rivenditore di fiducia e di cosa si rifornisce?

Ho tante penne, ma la più recente quella a cui sono più affezionato, perché non si può comprare, me l’ha regalata un caro amico giornalista. È una penna a sfera prodotta da Dyson. È in alluminio e ha finiture e dettagli davvero notevoli.

Quanto si fida del suo istinto?

Fa parte del mio dna, del mio modo di pensare. Uno dei miei capi una volta mi ha detto: “Fabrizio, tu sei unico perché sei istintivo, ma riesci a gestire le cose con il cervello”. Dev’essere un buon mix altrimenti sarei un artista, non un industrial designer. Se invece si è pragmatici, senza alcuna emozione, si è più simili a un ingegnere. Il designer è una via di mezzo tra un artista e un ingegnere.

L’ultima volta che ha staccato completamente la spina?

Per una vacanza quest’estate in Sardegna e a Capri. Il 99% delle volte è quando sono nel Sud Italia.

Qual è l’auto a cui è più affezionato?

Sono più affezionato ai carrozzieri che ai marchi. Nel secondo dopoguerra i carrozzieri italiani hanno realizzato opere d’arte straordinarie. (Luigi) Gino Macaluso, ex proprietario di GirardPerregaux, ha detto: “L’automobile è una delle più importanti espressioni d’arte del secolo scorso”. Sono assolutamente d’accordo con lui: Carrozzeria Touring, Pininfarina e persino Bertone e Italdesign fanno un lavoro straordinario. Sono anche molto legato alle auto di Franco Scaglione e Sergio Scaglietti.

Qual è stata la sua ultima abbuffata di streaming?

Adoro i film della Pixar. Mi piace l’attenzione per i dettagli, le texture e la luce. L’ultimo che ho visto è Lightyear. E ho guardato Rise su Netflix con mio figlio Julio che ama il basket.

Quale musica la rende felice?

Amo il jazz, la musica strumentale e le canzoni italiane degli anni ‘60, ‘70 e ‘80, come quelle interpretate da Mina. Ma soprattutto ascolto jazz e bossa nova, perché mio padre ne era innamorato.

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