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Notti al profumo del mosto

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Notti al profumo del mosto

Nel cuore del Collio, la storica azienda Schiopetto accoglie i wine lover in un bed & breakfast di charme immerso tra le vigne di Friulano e Chardonnay

Risvegliarsi circondati da vigne che hanno fatto la storia del vino friulano (prima di Mario Schiopetto da queste parti - e non solo - il vino finiva in damigiana e la scelta era semplicemente tra il bianco e il rosso, il “blanc” e il “neri”) è un’esperienza impagabile per i wine lover. E regala un estremo senso di pace e relax. Siamo a Capriva, colline del Collio, dove Emilio e Alessandro Rotolo, gli attuali proprietari, hanno voluto aggiungere alla storica cantina Schiopetto anche un accogliente bed & breakfast, Al Pompiere - Wine and rooms. La struttura dispone di quattro camere arredate in stile “rough luxury” (entro la fine del 2023 se ne aggiungeranno altre otto e una Spa all’avanguardia), una terrazza panoramica e una sala al piano terra dove si possono degustare prodotti locali e, naturalmente, i premiatissimi vini dell’azienda. Se fin dagli anni ‘60 Schiopetto è sinonimo di qualità e innovazione (il suo Tocai del 1965 fu il primo vino fatto e vinificato totalmente in acciaio), negli ultimi anni la cantina ha lavorato per alzare l’asticella qualitativa e diventare leader dei vini bianchi italiani nel segmento premium luxury. Nel 2015 nasce Mario Schiopetto, il cru per eccellenza, dedicato alla figura del fondatore. “Il Mario”, come lo chiamano in azienda, nasce uve di Friulano piantato a pala e piccone dalla Curia di Gorizia nel 1954, insieme a una piccola parte di piante di Riesling,

nel versante più bello, esposto a sud, della proprietà. Vinificato in purezza nell’acciaio esce solo nelle grandi annate raggiungendo un’espressione unica, che gli ha permesso di raggiungere i più importanti riconoscimenti internazionali fino a essere inserito diverse volte nella lista dei migliori 100 vini del mondo di James Suckling con punteggi dal 98/100 in su. Amrità, invece, la cui produzione è iniziata nel 2020 ed è limitata

a 5.000 bottiglie l’anno, prende vita da un vigneto di Chardonnay vecchio di 55 anni, al cui interno c’è qualche pianta di Friulano, raggiungendo un’espressione unica. Sintesi perfetta tra l’espressività dello Chardonnay e la complessità aromatica del Friulano, svela la quint’essenza di questo magnifico territorio. P.T.

Dal 2014 la proprietà dell’azienda Schiopetto è della famiglia Rotolo (nella pagina a anco, Alessandro con il padre Emilio)

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