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Il valore dei prodotti strutturati

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Ingegneria finanziaria

I prodotti strutturati permettono di navigare con profitto anche nelle fasi difficili Possibilità di diversificare le classi di attivi, puntando su soluzioni personalizzate

DI ROBERTO FALZONI

I prodotti strutturati sono un efficace strumento di ingegneria finanziaria: sul mercato è disponibile un’ampia gamma di soluzioni ideate per esporsi a differenti classi di attivi, come azioni, obbligazioni e valute, configurando così un profilo di rischio e rendimento personalizzato, sulla base delle esigenze dell’investitore. I contratti, che possono includere differenti livelli e modalità di protezione del capitale, sono ancorati all’andamento di un paniere di asset, partecipandone alla performance, al rialzo o al ribasso, oppure garantendo un rendimento fisso a scadenza, vincolato a una serie di condizioni.

Barrier Reverse Convertible

Nello scenario attuale, in cui l’incertezza rimane elevata ma molte classi di attivi hanno già subito forti ribassi, ci focalizziamo sui cosiddetti “Barrier Reverse Convertible”, ovvero certificati che garantiscono, a una determinata scadenza, il pagamento di un rendimento fisso (coupon), ancorato a un paniere di asset sottostanti: se questi ultimi rimangono al di sopra di uno specifico livello barriera (ad esempio il 70% del prezzo attuale), si riceverà il coupon rimanendo tutelati da eventuali perdite; in caso contrario, si subirà la performance negativa. Un elemento di particolare vantaggio risiede nella possibilità di mantenere, a differenza che per le obbligazioni, un’esposizione

ridotta alle fluttuazioni dei tassi di

interesse, dato che i certificati sono tipicamente emessi su orizzonti brevi (9-12 mesi); inoltre, beneficiano di un aumento della volatilità, che comporta il pagamento di coupon più attrattivi. Per aumentare i rendimenti

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è possibile aggiungere delle condizioni speciali nella struttura del prodotto. I certificati “Autocallable” possono essere chiusi anticipatamente dall’emittente nel caso in cui il sottostante si apprezzi, invece di deprezzarsi; si tratta di un’opzione interessante, in quanto, a fronte di una remunerazione più alta, il solo rischio supplementare risiede nell’eventualità di dover liberare il capitale prima della scadenza, ricevendo la remunerazione prevista per un periodo più breve. I certificati “Worst Of” sono ancorati, ai fini dello scatto della barriera, al peggior sottostante, invece che al valore del paniere, una configurazione da adottare quando l’investitore ha forti convinzioni su tutti gli asset a cui è ancorato il prodotto. Infine, la barriera può essere Europea, ovvero osservata solo a scadenza, oppure Americana, ovvero osservata continuamente durante la vita del prodotto: un certificato con barriera Americana offre un rendimento superiore, ma comporta una maggiore probabilità di realizzare una perdita. Sotto il profilo del rischio, è importante evidenziare che i prodotti strutturati sono soggetti a una valutazione di mercato giornaliera, che riflette eventuali svalutazioni del sottostante, esponendo a perdite qualora si liquidi la posizione prima della scadenza. Gli investitori devono considerare questi strumenti in ottica di un posizionamento tattico di medio termine, piuttosto che per il trading.

Le prospettive per gli investitori

I prodotti “Reverse Convertible” permettono di ottenere una rendita dal capitale non dipendente da un trend positivo sui mercati, ma dall’ipotesi più prudente che non vi sia un calo superiore al livello barriera. Nell’attuale scenario si può beneficiare di un maggiore margine di sicurezza, dato che sia le azioni, le obbligazioni hanno già subito profonde svalutazioni; ad esempio, nel caso di una barriera al 70% sul Nasdaq, se consideriamo che vi è già stata da inizio anno una correzione del 20%, l’investitore subirebbe perdite soltanto del 50% inferiori ai valori di dicembre 2021: si tratterebbe di uno dei peggiori crash, paragonabile solo alla crisi del 1929, a quella petrolifera degli anni ’70, allo scoppio della bolla Dotcom e alla grande crisi finanziaria. Gli investitori possono costruire dei portafogli di 4-5 certificati, ottenendo il profilo di rischio e rendimento desiderato mediante la calibrazione delle differenti clausole contrattuali (Barriere, Worst Of, Autocall e così via) e il bilanciamento di posizioni più difensive, su indici azionari, obbligazioni e valute, con soluzioni più aggressive su panieri di titoli individuali, in quest’ultimo caso preferendo settori sottovalutati, come banche, automotive e assicurazioni, che trattano a sconto.

ESEMPIO

PRODOTTO BARRIER REVERSE CONVERTIBLE SU INDICI (WORST OF)

EMITTENTE BANCA XXC INVESTIMENTO MINIMO 2.000 PREZZO UNITARIO 1,00 VALUTA EUR

SCADENZA 12 MESI

PANIERE SOTTOSTANTE NASDAQ S&P 500 EURO STOXX 50

LIVELLO AUTOCALL 100%, A PARTIRE DAL SECONDO TRIMESTRE OSSERVAZIONE(*) TRIMESTRALE

BARRIERA EUROPA (**) 60% 70%

COUPON GARANTITO 1% TRIMESTRALE 1,75% TRIMESTRALE 4% ANNUALE 7% ANNUALE

CONSEGNA (***) CASH

(*) OSSERVAZIONE: FREQUENZA CON CUI SI VERIFICANO LE CONDIZIONI PER LO SCATTO DI AUTOCALL E IL BARRIERA (**) BARRIERA EUROPEA: SCATTO DELLA BARRIERA SOLO ALLA FINE DEL PERIODO DI OSSERVAZIONE. UNA BARRIERA PIU ELEVATA (70% CONTRO 60%) GARANTISCE UN COUPON MAGGIORE. (***) IN CASO DI SCATTO DELLA BARRIERA, L’INVESTITORE RICEVERÀ LA PERFORMANCE NEGATIVA IN FORMA MONETARIA (CASH), OPPURE IN FORMA FISICA, RICEVENDO UN DETERMINATO AMMONTARE DEGLI ASSET SOTTOSTANTI

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