2 minute read

Un’estate da bere

OPINION

Il tè non è solo gustoso, ma anche ricco di sostanza nutrienti Utilizzato già nel 300 a.C., ha un elevato potere dissetante

DI ROBERTO CANNATARO / roberto-cannataro-rd-79a70938

Il tè è una tra le bevande più consumate al mondo e in maniera praticamente indipendente dalle stagioni visto che in inverno si beve caldo, mente in questo periodo è graditissima la versione fredda.

Le origini

La specie botanica che dà luogo al thè è la camelia sinensis originaria dell’Asia, in particolare dalla Cina. I reperti più datati della bevanda ottenuta dall’infusione delle foglie (essiccate e a volte fermentate; da qui le varie tipologie di colore come giallo, nero, verde e oolong) in acqua calda risalgono a 200-300 anni prima di Cristo. Già all’epoca veniva utilizzata sia come bevanda, sia all’interno della medicina tradizionale. È noto come in Cina e in Giappone il consumo e la preparazione del thè seguano un vero e proprio rituale. Il tè ha delle caratteristiche peculiari: contiene varie xantine, ovvero la classe di sostanze chimiche con potere stimolante della quale fa parte la caffeina, ma sono presenti anche teobromina e teofillina; i quantitativi sono fortemente variabili in base al tipo ed alla preparazione della miscela e poi della bevanda. Si stima un quantitativo di caffeina che può variare da 15 a 45 mg per 100ml di bevanda. Per fare un paragone, il caffè espresso ne contiene circa il triplo. Non è un caso se le quantità bevute di thè sono di gran lunga superiori, tanto che una lattina contiene 330ml. Una caratteristica unica del thè, in particolare nella versione non appassita, né ossidata, ovvero il thè verde, è l’epi-gallo-catechinagallato (Egcg) un polifenolo (come la curcumina o il resveratrolo) con potenzialità antiossidanti e antiinfiammatorie, quindi benefico per la salute.

Attenzione agli zuccheri

Dunque una bevanda sicuramente da consigliare. Attenzione però a quelle già pronte perché possono contenere fino a 15g di zucchero per 100 ml. Quindi mezzo litro equivale a un piatto di pasta. Funziona anche l’infusione a freddo anche se richiede più tempo, dosando lo zucchero o utilizzando del dolcificante. A causa della caffeina presente non bisogna esagerare oppure optare per versioni decaffeinate. Ultimo particolare: se si lascia molto in infusione, si concentra in tannini che danno un retrogusto amaro. Eventualmente usare il limone che non cambia le caratteristiche.

www.nutrics.it

This article is from: