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I PERICOLI DI IMPATTO SULLA TERRA DI ASTEROIDI E COMETE
D.
DI SALVATORE PELLEGRINO Vorrei porre l’attenzione sulla pericolosità di impatto per la Terra di asteroidi e comete. Su Cosmo di maggio 2022 si sottolinea la maggiore pericolosità delle comete perché provengono da più lontano rispetto agli asteroidi. Come mai le osservano sempre per primi gli osservatori solari spaziali? Potreste riportare l’esempio di una cometa avvistata in passato e che avrebbe potuto costituire inizialmente un pericolo per la Terra? A che distanza si trovava dalla Terra quando è stata avvistata e dopo quanto tempo avrebbe impattato con la Terra se la sua traiettoria avesse puntato verso la Terra? Chiedo inoltre di specificare quali sono gli altri parametri importanti della traiettoria, sottolineando le ragioni della difficoltà della loro determinazione per oggetti provenienti da regioni molto lontane del Sistema solare (come la Fascia di Kuiper o la Nube di Oort). Saremmo oggi in grado di rispondere efficacemente in caso di pericolo imminente? Nella rivista leggo che ci sarebbe poco da fare (anche per asteroidi di grandi dimensioni), ma penso che comunque qualcosa andrebbe fatto. Cosa in particolare? Una sonda per deviarne traiettoria?



R.
DI WALTER FERRERI
Non c’è da stupirsi se una cometa (prossima al Sole) viene avvistata prima da un osservatorio solare spaziale, in quanto esso, trovandosi al di fuori dell’atmosfera e mascherando il disco del Sole, è avvantaggiato nel vedere degli astri prossimi alla nostra stella, mentre dalla superficie terrestre il cielo reso chiaro dall’atmosfera ne ostacola la visione. Sono celebri le riprese effettuata dalla sonda solare Soho della Nasa, come quella della cometa Ison ripresa nel passaggio al perielio del novembre 2013 (vedi figura sopra a sinistra, il movimento è dal basso verso l’alto). Un esempio celebre di cometa del passato che avrebbe potuto COMETA 109P/SWIFT-TUTTLE (e che potrà) costituire un pericolo per la Terra è quello della 109P/Swift-Tuttle (la Semiasse maggiore 26,1 UA “madre” delle Perseidi), scoperta il 16 luglio 1862 e che avrebbe potuto impattare la Eccentricità 0,96 Terra meno di un mese dopo, dal momento che la sua traiettoria attraversa l’orbita Perielio 0,96 UA Afelio 51,8 UA terrestre. Per fortuna, la Terra e la cometa hanno attraversato questo punto di incrocio Inclinazione 113° in momenti differenti. Al momento della scoperta, la cometa si trovava a una distanza Periodo 133 anni di oltre 100 milioni di chilometri. In tabella sono riportati i parametri più importanti Longitudine nodo ascendente Argomento del perielio 139° 153° dell’orbita di questa cometa (vedi sopra a destra la foto ripresa da Michael Jaeger il 15 Ultimo passaggio al perielio 11 dicembre 1992 dicembre 1992). Prossimo passaggio al perielio 12 luglio 2126 È stato messo in evidenza che se nel prossimo passaggio la cometa dovesse essere in ritardo, potrebbe sussistere un rischio di un suo impatto con il nostro pianeta. Sarebbe un evento catastrofico, dal momento che il suo nucleo misura circa 26 km di diametro. Per fortuna, gli ultimi studi dimostrano che le probabilità di un tale evento siano quasi nulle. Per oggetti provenienti da regioni molto lontane, la determinazione esatta dell’orbita è resa difficoltosa dal fatto che di essa se ne osserva solo una piccola porzione (quella in prossimità del perielio). Oggi si può fare molto poco per evitare un’eventuale collisione con uno di questi corpi celesti, anche se sono state prese in considerazione diverse misure difensive, valide solo per oggetti di piccole dimensioni e con un lungo preavviso. Sono allo studio processi di allontanamento tramite vele in mylar o l’utilizzo di un “trattore gravitazionale”. Il ricorso a bombe nucleari celebrato dai film sarebbe una risorsa estrema, anche perché una percentuale dei frammenti prodotti dall’esplosione potrebbe raggiungere ugualmente la Terra.